La legge tedesca sulla tutela della maternità

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La legge tedesca sulla tutela della maternità
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Mutterschutz (Italienisch)
La legge tedesca sulla tutela della maternità
La legge tedesca sulla tutela della maternità
Che cos'è il "Mutterschutzgesetz"?
È proprio vero che non posso essere licenziata?
Come sono protetta sul posto di lavoro?
Per quanto non posso lavorare prima e dopo il parto?
Come posso far valere i miei diritti?
Che cos'è il "Mutterschutzgesetz"?
La legge tedesca sulla tutela della maternità, in tedesco: "Mutterschutzgesetz", concede alle
donne incinte che lavorano particolari diritti. Presupposto per tale tutela è che il datore di
lavoro sia a conoscenza della gravidanza e che sussista un contratto di lavoro valido in
Germania; non importa se si tratta anche di un contratto di lavoro part-time, di lavoro fatto a
domicilio o apprendistato. In caso di contratti a tempo determinato, la tutela è valida fino alla
cessazione del contratto stesso (se il termine del contratto è nel periodo della gravidanza).
Non hanno importanza né lo stato di famiglia né la cittadinanza.
È proprio vero che non posso essere licenziata?
Nel momento in cui la gravidanza è nota al datore di lavoro, questi non può licenziare la futura
madre fino a quattro mesi dopo il parto. A questa legge ci sono pochissime eccezioni, per
esempio se la ditta dichiara insolvenza o se una piccola impresa senza una persona di riserva
non potrebbe continuare il lavoro. In alcuni casi, è anche possibile che la donna incinta possa
venir licenziata se viene gravemente meno ai propri doveri di lavoro, per esempio se commette
un furto o non si presenta per diversi giorni sul posto di lavoro senza una giustificazione.
Come sono protetta sul posto di lavoro?
Durante il lavoro valgono per le future mamme speciali misure di protezione, alle quali deve
provvedere il datore di lavoro. Di queste misure fanno parte in particolare:
• La possibilità di riposo - future mamme o mamme che allattano, devono potersi sdraiare o
riposare, durante l'orario di lavoro, in un posto adatto.
• Un posto di lavoro sano - il lavoro per una donna incinta deve essere organizzato in modo
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che questa possa fare delle pause, non resti bloccata a lungo nella stessa posizione e per
esempio non debba lavorare troppo a lungo davanti a uno schermo.
• Evitare rischi per la salute. Le donne incinte non devono sollevare pesi sul lavoro
(regolarmente più di cinque chili o occasionalmente più di 10 chili) o fare altri lavori pesanti.
Devono essere protette da materiali dannosi alla salute, irradiazioni, gas, vapori, calore forte,
freddo, umido e rumore.
Ci sono anche divieti di lavoro generali ed individuali per le donne incinte. Se il vostro posto di
lavoro presenta queste condizioni, il medico rilascerà un certificato di divieto totale o parziale
di lavoro. Divieti di lavoro generali valgono nei seguenti casi:
• lavoro a cottimo e alla catena di montaggio con tempo di lavoro prestabilito
• lavoro notturno (tra le ore 20 e le 6), straordinario e lavoro alla domenica e nei giorni festivi
• se le donne incinte a partire dal 5o mese di gravidanza devono lavorare più di quattro ore al
giorno in piedi.
• lavori in cui dovete spesso allungarvi o stare accovacciate.
• comando di macchine con il piede
• professioni con un rischio elevato di una malattia professionale con rischi per la madre ed il
bambino
• professioni con un alto rischio di incidenti
• lavori che prevedono lo scortecciamento del legno.
Comunque per alcuni campi di lavoro, per esempio nell'industria alberghiera e nella
ristorazione, sono permesse piccole deroghe ed eccezioni.
Il medico può pronunciare un divieto di lavoro individuale se:
• soffrite di una malattia
• avete una gravidanza gemellare o plurigemellare
• se dopo il parto siete efficienti solo parzialmente.
Per quanto non posso lavorare prima e dopo il parto?
Prima e dopo il parto, godete di periodi di astensione nei quali vige un assoluto divieto di
lavoro. Questi normalmente sono sei settimane prima della data del parto e otto settimane
dopo il parto. In caso di parti prematuri e gemellari o plurigemellari il divieto è valido fino a 12
settimane dopo il parto. Se il bambino nasce dopo la data prevista per il parto, il periodo di
astensione non si allunga.
Quando il periodo di astensione è scaduto, le mamme che allattano sono comunque
particolarmente protette dalla legge. Se una donna che allatta ritorna a lavorare, ha il diritto ad
avere delle pause per l'allattamento, per lo meno una mezz'ora due volte al giorno. Questo
tempo non deve essere recuperato e non può neanche essere sottratto ad altre pause.
Come posso far valere i miei diritti?
Se il vostro datore di lavoro non dovesse rispettare i suoi obblighi, potete rivolgervi alla
competente "Aussichtsbehörde" (autorità vigilante). In alcuni Länder queste autorità sono i
"Gewerbeaufsichtsamter" (enti per il controllo del lavoro), in altri sono gli "staatliche
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Arbeitsschutzämter" (enti statali per la tutela sul lavoro).Trovate gli indirizzi presso il
"Bundesministerium für Familie, Senioren, Frauen und Jugend" (Ministero Federale per le
famiglie, le donne e la gioventù) (in internet: www.bmfsfj.de). Il mancato rispetto delle norme
può costare al datore di lavoro una multa fino a 15.000 euro; questa infrazione può
eventualmente essere considerata reato punibile fino ad un anno di carcere.
Stand: Oktober 2008
Eigene Notizen:
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