Progetto Educativo del servizio domiciliare “La casa delle Meraviglie

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Progetto Educativo del servizio domiciliare “La casa delle Meraviglie
Progetto Educativo del servizio domiciliare “La casa delle Meraviglie”
di Spilimbergo
1. Introduzione
Il Servizio Educativo Domiciliare promuove l’educazione e garantisce la cura dei bambini di
età compresa fra i 3 mesi e i 36 mesi.
Nel Servizio Educativo Domiciliare viene accolto un piccolo gruppo di bambini, al fine di
favorire la crescita serena e globale, attraverso stimoli e attività, proposte in base alle
esigenze del singolo e del gruppo.
In tale servizio i bambini crescono assieme, socializzando, come dei fratellini, imparando a
rispettarsi reciprocamente, prendendosi cura l’uno dell’altro, collaborando e, nello stesso
tempo, grazie all’ambiente familiare proprio del Servizio Educativo Domiciliare che fa
sentire il bambino sereno e sicuro, perché come “a casa sua”.
2. Finalità del servizio
a. Il Servizio Educativo Domiciliare, fa parte dei servizi integrativi per l’infanzia, normati
dal regolamento 0230/2011, Legge Regionale n. 20/2005.
b. Elaborazione di un progetto educativo specifico, in accordo e con il supporto dei servizi
territoriali competenti e con la famiglia, per l’integrazione dei bambini in situazioni di
svantaggio psicofisico e sociale.
c. Definizione dei criteri, delle modalità di collegamento e degli interventi con gli altri
servizi educativi, con il sistema integrato e con i servizi sociali. Il Servizio si impegna a
mantenere attivo un sistema di comunicazione efficace ed efficiente, capace di
rispondere alle aspettative delle famiglie ed esposte sulla bacheca. L’educatrice si rende
disponibile a svolgere colloqui ed incontri con le docenti delle scuole dell’infanzia dove
andranno i bambini e con i servizi sanitari e sociali del territorio.
3. Riferimenti adottati
Il Servizio Educativo Domiciliare non fa riferimento a precise e definite teorie educative, ma
si avvale della formazione di base dell’educatrice, della sua esperienza e della sua
formazione continua. Nello svolgimento di tutte le attività quotidiane il Servizio Educativo
Domiciliare in questione fa riferimento alle seguenti fonti:
a. “Fino a tre” (Il mestiere di educatore al Nido e nei servizi per l’infanzia/Progetti ed
attività al Nido e nei servizi per l’infanzia), di Maria Cristina Stradi; Edizione Juvenilia.
b. “Progetto guida” (Guida didattica per la scuola dell’infanzia con progetti e percorsi
integrati), di Ivonne Serallegri Radi; Raffaello edizioni.
c. “Guida in progress” (Professione insegnante); Giunti Scuola.
d. “I giochi musicali dei piccoli”, di Carlo de Simone, Lella Gandini, Laura Mancini;
Edizione Junior.
e. “Benessere al nido” (Guida didattica per le strutture della prima infanzia) di Tiziano
Loschi; Nicola Milano Editore.
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3.1. Idea di servizio, bambino, genitore, ecc.
Idea del bambino: compete dalla nascita; soggetto attivo nel suo apprendimento; sa
esprimere i propri bisogni con molti linguaggi; apprende e conosce dalla e nella
relazione.
Idea del genitore: collaboratori consapevoli e attivi del progetto educativo.
Idea dell’educatore: responsabile di costruire offerte educative consapevoli e pensate;
crea le occasioni affinché l’esplorazione e la scoperta avvengano; capace di un ascolto
permanente che alimenta riflessione, accoglienza e apertura verso sé e l’altro; capace di
accogliere dentro di se le emozioni e i bisogni del bambino per restituirgliele trasformate
in pensiero; deve agire con intenzionalità e rispetto; offre contesti diversificati di
relazioni (gruppo eterogeneo/adulti altri).
Idea di servizio: Un luogo di crescita e di confronto sia con i pari che con adulti altri;
uno dei primi ambiti di socializzazione extra familiare dove avvengono le prime
esperienze di condivisione e scoperta; un ambiente appositamente studiato e progettato
dove i bambini scoprono il piacere dell’apprendimento in una dimensione ludica e
relazionale; un ambiente che offre al bambino l’opportunità di arricchire la propria
crescita grazie al valore speciale ed unico dato dalla condivisione della vita collettiva,m
dalla ricchezza e dalla varietà delle proposte ludiche e relazionali offerte; un luogo dove
i bambini imparano a gestirsi sviluppando la loro autonomia; un luogo dove nulla
avviene per caso: alla base di ogni agire dell’educatrice c’è un pensiero pedagogico ben
preciso nel totale rispetto del bambino.
4. Metodologie impiegate per:
4.1. La stesura del Progetto Educativo.
Il Progetto Educativo del Servizio Educativo Domiciliare, è formalizzato dall’educatrice,
avvalendosi della supervisione psicopedagogica. Esso tiene conto delle esigenze dei
bambini, che sono sempre diverse, e fa parte di un progetto più ampio che è quello
dell’Associazione di riferimento.
4.2. L’organizzazione delle attività didattiche.
E’ totalmente gestita dalla educatrice che organizza spazi e tempi in base ai bisogni dei
bambini e agli obiettivi educativi.
4.3. Le modalità di osservazione e di verifiche attuate.
Il Progetto Educativo viene elaborato dopo una fase di osservazione del bambino e del
gruppo, di colloqui con la famiglia e in coordinamento con il Progetto dell’Associazione.
Le modalità di osservazione si avvalgono di rilevazioni trimestrali che vengono
documentate anche con fotografie nel quadernone personale di ciascun bambino. Le
rilevazioni fanno riferimento al quadro degli obiettivi programmati per ogni singolo e
per il gruppo. Tale quadro è ad esclusivo uso personale, ed aiuta l’educatrice, viste le età
miste dei bambini, a monitorare le conquiste o meno del singolo e del gruppo.
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4.4. Il lavoro del Gruppo di lavoro.
L’educatrice partecipa agli incontri programmati di supervisione pedagogica e
psicologica organizzati dall’Associazione, una volta al mese per un totale di tre ore circa
ad incontro.
L’educatrice s’impegna annualmente a partecipare a corsi di aggiornamento
professionale promossi dall’Associazione e dalla Regione.
4.5. L’educatore di riferimento.
Le tappe dello sviluppo sono influenzate in modo notevole dal rapporto che il bambino
instaura con gli adulti. La figura dell’educatrice domiciliare assume quindi una notevole
importanza, in quanto affianca la famiglia nel processo di educazione e formazione del
bambino, prendendosi cura di lui fin dai primi mesi di vita. L’educatrice, osservando il
bambino, è in grado di coglierne gli stati d’animo e i reali bisogni, soddisfacendo
adeguatamente ed amorevolmente le sue richieste esplicite e non. L’educatrice è in
grado di offrire al bambino quanto più strumenti possibili di crescita personale, sia sul
piano educativo, sia su quello affettivo, tenendo in considerazione le caratteristiche
individuali, nel rispetto dei suoi ritmi e dei suoi tempi.
4.6. L’inserimento e l’ambientamento.
L’inserimento è la fase con cui si permette al bambino, alla famiglia e all’educatrice, di
instaurare un rapporto felice e di benessere e fiducia che sarà alla base di tutto il
percorso al nido. L’inserimento è necessario per dare benessere al bambino e fargli
conoscere persone e ambienti nuovi, riuscendo a rimanere sereno anche quando la figura
familiare non è al suo fianco, ed inoltre, per creare fiducia e sicurezza, sia al bambino,
sia alla famiglia, sia all’educatrice.
Le modalità di inserimento sono le seguenti:
Prima settimana: il bambino permarrà al nido un’ora al giorno. L’orario preciso verrà
stabilito dall’educatrice, e comunicato per tempo alla famiglia.
Lunedì e Martedì, il bambino sarà inserito nell’ambiente dalla rispettiva figura
familiare, giocando con lei e mostrandogli l’ambiente.
Mercoledì, Giovedì e Venerdì, il bambino sarà inserito nell’ambiente dalla figura
familiare, che successivamente lascerà spazio all’educatrice, che inizierà a farsi
conoscere, interagendo con il bambino, mentre la figura familiare starà a fianco del
bambino, rimanendo osservatrice.
Seconda settimana: il bambino aumenterà di giorno in giorno le ore di frequenza al
nido. L’orario preciso verrà stabilito dall’educatrice, e comunicato per tempo alla
famiglia.
Lunedì, Martedì e Mercoledì, il bambino verrà consegnato all’educatrice e starà con lei,
da solo, per un’oretta, fino al ricongiungimento con la figura familiare.
Giovedì e Venerdì, il bambino verrà consegnato all’educatrice e starà con lei 3 ore,
ricongiungendosi al familiare prima del pasto.
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La terza e la quarta settimana :Se il bambino si mostrerà pronto vi sarà
l’ambientamento totale. Il piccolo, quindi, verrà inserito nel gruppo, tramite attività
proposte dall’educatrice, giochi, momenti di routine ecc. imparerà le regole di
condivisione con il gruppo e i ritmi di vita al nido, ambientandosi e facendo sue le
regole e la vita del nido familiare.
4.7. Le relazioni con la famiglia.
Durante tutto l’anno i genitori partecipano attivamente alla vita del Servizio Educativo
Domiciliare attraverso i seguenti colloqui:
Colloquio iniziale: prima dell’inserimento del bambino verrà organizzato un primo
colloquio per conoscere le esigenze della famiglia, colloquio che continuerà e andrà
nello specifico, durante l’inserimento del bambino.
Colloqui giornalieri: al momento dell’accoglienza e del ricongiungimento ci saranno
scambi di informazioni tra genitori ed educatrice sullo svolgimento della giornata.
Colloqui in caso di necessità: in caso di problemi verrà chiesto un colloquio specifico
con la famiglia per esporre il problema e trovare assieme una soluzione.
Colloqui finali: a fine anno, con la consegna del quadernone ad ogni bambino, verranno
elencate le conquiste ed i progressi di ciascuno, nonché eventuali punti da rafforzare.
Durante l’anno i genitori verranno invitati a partecipare a corsi d’aggiornamento
organizzati dall’Associazione o dal territorio.
5. Obiettivi in relazione alle attività educative proposte.
Si ritiene che gli obiettivi, suddivisi per aree, siano comunque interdipendenti e attuati in
ciascuna attività proposta.
5.1. Emotiva-affettiva-sociale.
a.
b.
c.
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e.
f.
Accettare il distacco dai familiari.
Accettare il contatto fisico e la cura da parte di persone diverse dai familiari.
Distinguere i ruoli degli adulti.
Orientarsi negli spazi interni ed esterni.
Riconoscere i momenti della giornata e collegarli ad attività ed esperienze specifiche.
Riconoscere elementi dell’ambiente esterno.
5.2. Percettiva-sensoriale-motoria.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
Compiere movimenti (gattonare, deambulare con sostegno).
Riconoscere le destinazioni funzionali degli spazi principali dell’ambiente.
Utilizzare alcuni concetti spaziali (dentro, fuori, sopra, sotto, aperto, chiuso…).
Imitare il movimento di alcuni animali.
Compiere percorsi complessi superando ostacoli.
Utilizzare i principali spazi interni ed esterni del Servizio Educativo Domiciliare
secondo la loro destinazione fondamentale.
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5.3. Comunicativa-espressiva.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
Imitare gesti e azioni prodotti da un adulto o da un compagno.
Usare suoni per esprimere emozioni e stati d’animo.
Usare parole per accompagnare azioni.
Scarabocchiare, tracciare segni.
Comprendere e utilizzare codici gestuali sempre più ampi.
Sperimentare forme personali di scrittura.
5.4. Cognitiva.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
Esplorare con la manipolazione e la percezione sensoriale.
Riconoscere le principali caratteristiche di oggetti d’uso quotidiano.
Riconoscere semplici situazioni di causa-effetto.
Accettare semplici regole.
Fare corrispondere oggetti per forma, colore, dimensione.
Utilizzare alcune relazioni causa-effetto.
6. Programmazione delle attività educative.
6.1. Giornata tipo.
- Ore 08:00 – 09:00
- Ore 09:00 – 10:00
- Ore 10:00 – 10:30
- Ore 10:30 – 12:00
- Ore 12:00 – 13:00
- Ore 13:00 – 13:30
- Ore 16:00
- Ore 16:30
- Ore 17:00
accoglienza/gioco libero.
attività strutturate in base all’età (simbolico, motorio, grafico…).
merenda.
passeggiata/gioco area esterno.
pasto.
prima uscita/riposino.
seconda uscita.
merenda/gioco libero.
ultima uscita.
Gli orari dei pasti e della nanna, per i bambini più piccoli, variano in base alle loro necessità.
6.2. Organizzazione degli spazi.
Le stanze e gli angoli di gioco sono spazi pensati, nel rispetto dell’età e delle necessità
del bambino, affinché nulla possa essere casuale.
Ingresso: è il luogo dell’accoglienza, della separazione e, anche, del ricongiungimento
con mamma e papà. In uno spazio attrezzato i bambini, con l’aiuto dei genitori o da soli,
si svestono, indossano gli antiscivolo e salutano i genitori e poi si avviano nella stanza
dei giochi dove vengono accolti.
Il Bagnetto: si utilizza il bagno dell’asilo adattato con un riduttore per il wc per i più
grandicelli. Le operazioni di igiene personale avvengono nel lavandino e nel bidet come
nel contesto di casa.
Momento del riposo: gli spazi di riposo sono differenziati e variano secondo le
esigenze dei bambini. Tenendo conto che il momento del riposo è ricco di risvolti
emotivi e di valenza affettiva si cerca di personalizzare la risposta al dine di renderlo
sereno e autonomo.
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Momento del pasto: i pasti si consumano nella stanza di appartenenza con modalità
diverse in base all’età e all’autonomia personale. Il pasto è un altro momento importante
perché è vissuto affettivamente e in base ai diversi approcci al cibo, diventa quindi
essenziale la relazione tra bambino ed educatrice.
Spazio esterno: E’ caratterizzato da vari giochi tra cui una casetta con palline, una
piscinetta per i giochi acquatici estivi, tricicli e vari giocattoli che possono stimolare la
motricità e la manualità
Passeggiata: la passeggiata è un momento molto importante. Il bambino incontra altri
bambini, incontra persone anziane, al panificio e dal giornalaio. I bambini vengono
“riconosciuti” e riconoscono gli abitanti della zona con i quali scambiano gesti di saluto.
Durante le passeggiate il bambino ha la possibilità di esplorare e sviluppare i propri sensi
sia con i materiali dedicati sia con gli elementi del contesto: gli alberi, le foglie, i fiori, i
sassolini e anche piccoli animali. I bambini partecipano direttamente ad alcune attività (
raccogliere foglie e fiori per i lavoretti, dar da mangiare alle paperette…)
La stanza dei giochi: caratterizzata da uno spazio di giochi dedicato ai bambini con
ampia flessibilità organizzativa. Gli spazi di attività si strutturano via via secondo l’età,
le proposte e il numero dei bambini. Tutte le attività ludiche trovano svolgimento siano
esse l’ascolto di fiabe o di musica, la produzione di suoni, il canto e i ballo, i
travestimenti e giochi di ruolo, le attività manipolative e il gioco libero. I momenti
ludico sono pianificati e mai casuali.
6.3. Attività di cura (routines).
Le routines costituiscono una serie di momenti che si ripetono nell’arco della giornata in
maniera costante e ricorrente (entrata, pasto, sonno, igiene, ricongiungimento).
Prevalentemente legate al soddisfacimento dei bisogni fisiologici del bambino,
costituiscono un notevole elemento di orientamento rispetto ai tempi e al succedersi
delle diverse situazioni nella giornata. La ripetitività dà sicurezza e aiuta i bambini a
comprendere la realtà che li circonda: il ripetersi dei momenti di routine va visto quindi
come condizione di rafforzamento delle abilità cognitive e comportamentali sollecitate.
Obiettivi:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
Identificare costanti e ripetitività di alcune situazioni.
Identificare spazi e luoghi.
Individuare una sequenza temporale.
Sperimentare esperienze individuali e generalizzate.
Condividere una situazione sociale.
Acquisire abilità e consapevolezza delle proprie azioni.
Accettare e condividere regole e divieti.
Soddisfare autonomamente le proprie necessità.
6.4. Materiali usati.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
Materiali didattici: giochi strutturati (puzzle, legno, incastri…).
Materiali comuni e di riciclo: (pasta, farina, legumi…).
Materiali per l’area esterna: tricicli, cavallucci, casetta con palline.
Passeggini, seggiolini e strumenti d’uso per pranzi e merende.
Giocattoli: peluches, bambole, macchinine, tavolini interattivi.
Libri di vario formato e materiale.
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6.5. Descrizione delle attività attuate.
a. Travasi con pasta, farina, mais, fagioli ecc…; manipolazione di varie paste, tipo das,
pongo, pasta di sale; attività di strappo con giornali di vario spessore; attività
sensoriali; attività con l’acqua.
b. Pittura a dita, a rullo, con pennelli e con vari strumenti; incollaggio di carta e di altri
materiali; attività musicali, ascolto di racconti di letture e apprendimento di
filastrocche, canzoncine e giochi linguistici e di versi di animali (attività linguistiche
ed espressive).
c. Collane con la pasta, incastri, puzzle di vario livello, lego di vari materiali e
grandezza; la fattoria sonora, il memory, il domino, per l’apprendimento dei colori,
forme, dimensioni e relazioni spaziali; il gioco simbolico, il trascorrere delle
stagioni osservando le modifiche dell’ambiente esterno durante le passeggiate e i
diversi indumenti indossati (Attività Cognitive).
d. Lavarsi, vestirsi, mangiare e bere autonomamente; camminare, saltare, correre,
giochi di schema corporeo; gioco simbolico, travestimenti, giochi di gruppo e di
cooperazione; passeggiate e uscite nel paese, entrando a contatto con la realtà
esterna al nido, utile a imparare i nomi dei mestieri ecc… (Attività di identità e
sociale).
e. Strisciare, gattonare, camminare, saltare, correre, giochi di movimento sia nell’area
interna che in quella esterna (Attività motorie).
f. Lezioni di musica tenute da un insegnante diplomata conservatorio, che attraverso
l’uso di strumenti classici ed alternativi inizierà i bimbi alla musicalità.
7. Modalità di funzionamento del servizio.
7.1. Calendario.
L’organizzazione del Servizio Educativo Domiciliare si caratterizza per la propria
flessibilità poiché permette la frequenza differenziata di ciascun bambino con modalità
concordata tra l’educatrice del servizio e la famiglia utente.
Il servizio è aperto 12 mesi l’anno dalle 8:00 alle 17:00 dal lunedì al venerdì.
Durante i periodi di vacanza ( Natale, Pasqua e vacanze estive) il servizio sarà garantito
solo raggiunto il numero minimo di 3 bambini.
7.2. Orario del servizio.
Il servizio è aperto dalle ore 8:00 alle ore 17:00 con queste frequenze orarie di massima:
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Ore 08:00/09:00 – 13:00/13:30.
Ore 08:00/09:00 – 15:30/16:00.
Ore 08:00/09:00 – 16:00/17:00.
In casi eccezionali, di comprovata e documentata necessità, sarà possibile su anticipata
richiesta, usufruire del servizio di pre-accoglienza e post accoglienza in rapporto
all’orario di apertura e chiusura del servizio per una durata di non oltre i 30 min. in
apertura e di 1h e 30 min. alla chiusura, applicando tariffa oraria.
L’orario di frequenza giornaliero non è di norma superiore alle 8 ore continuative, salva
una comprovata necessità di entrambe i genitori; in ogni caso la frequenza giornaliera
non può e non deve superare le 10 ore continuative.
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7.3. Periodo di chiusura.
Il calendario del servizio sarà consegnato a ciascun genitore e appeso all’albo. Eventuali
ed occasionali ulteriori periodi di chiusura verranno tempestivamente comunicati a tutti
i genitori. Nel mese di agosto i sarà una riduzione del personale, quindi è bene far
presente al momento dell’iscrizione op nel periodo successivo se si intende usufruire
anche del servizio nel mese in questione. Ovviamente se il mese di agosto il servizio
sarà sospeso o non usufruito non verrà corrisposta la quota mensile da parte dell’utente.
8. Modalità organizzativa.
8.1. Organico del personale.
L’organico di questo Servizio Educativo Domiciliare è composto da:
a. Dott.ssa Chiara Bianchi titolare del servizio in possesso del titolo di studio Laurea in
Scienze e Tecniche Psicologiche conseguito nel 2011 presso l’Università di Trieste.
b. Maria Bianchi educatrice in possesso del diploma Tecnico dei Servizi Sociali
conseguito nel 2014 presso l’Istituto Professionale “G. Cecconi” di Udine.
c. Daniela Di Cesare educatrice in possesso di diploma Liceo Socio Psico Pedagogico
conseguito nel 1997 presso l’Istituto Magistrale “G. Vico” di Sulmona (AQ), Insegnante
abilitata per l’infanzia e primaria e con anni di esperienza in nidi e numerosi corsi di
aggiornamento su infanzia e autismo.
d. Ilva Mulloni in qualità di insegnante di musica.
La formazione e supervisione sarà a carico dell’associazione udinese “Uno per tutti, tutti
per uno”. In caso di malattia della titolare o di una delle educatrici si potrà usufruire di
educatrici di una lista accertata e comprovata.
8.2. Servizio di lavanderia/pulizia.
Le educatrici provvederanno al lavaggio e alla disinfestazione di bavaglie, lenzuoline e
dei materiali di gioco.
8.3. Servizio di ristorazione.
Il servizio prevede la preparazione e distribuzione dei pasti in loco in base al menù
approvato dall’ASS. di Maniago.
9. Scelte per la suddivisione dei bambini.
Vengono proposte attività diverse per i bambini in base all’età e alle loro esigenze.
9.1. Ricettività del servizio.
La tipologia del servizio educativo non prevede la formazione di sessioni. Infatti la
ricettività di tale servizio è pari a 5 bambini con una educatrice e a 8 bambini con due
educatrici compresenti.
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9.2. Numero di bambini frequentanti.
Il servizio può accogliere un massimo di 8 bambini compresenti con due educatrici
compresenti. I bambini, per la durata della loro permanenza, sono assicurati contro il
rischio di infortunio, invalidità temporanea o permanente e decesso.
10. Modalità e strumenti della documentazione.
Il percorso educativo di ogni bambino viene monitorato, verificato e documentato a partire
dalle schede di inserimento alle tavole di E. Kuno Beller. Il quaderno personale raccoglie la
narrazione fotografica delle conquiste del bambino riferite alle varie attività e ne delinea il
profilo in termini di crescita. Esso viene consegnato alle famiglie ogni trimestre per essere
visionato ed integrato con le riflessioni e le annotazioni della mamma e del papà.
10.1. Finalità dei diversi tipi di documentazione attuati.
Le schede d’inserimento consentono una prima conoscenza del bambino ai fini della
stesura del progetto educativo. Le tavole di E. Kuno Beller delineano l’andamento dello
sviluppo in tutti i campi d’esperienza del bambino. Il quaderno documenta le esperienze
svolte ed è la memoria del percorso individuale di ciascun bambino, verrà a volte
corredato da documentazione fotografica.
11. Strumenti di verifica adottati.
11.1. Per il raggiungimento degli obiettivi educativi.
Le schede di Kuno Beller consentono di verificare gli obiettivi educativi, mentre la
riproposizione sistematica delle attività permette di verificare l’acquisizione delle
competenze e dei risultati conseguiti.
11.2. Per le proposte di attività.
Il criterio generale è la situazione emotiva, affettiva e relazionale dei bambini. In base
alla loro disponibilità e al loro interesse di partecipare a giochi singoli o di gruppo,
vengono proposte varie attività. L’osservazione delle attività da parte dell’educatrice, le
premette di valutare:
1. Il raggiungimento o meno degli obiettivi stabiliti.
2. L’adeguatezza ai bisogni dei bambini.
3. Il piacere del fare e dell’agire dei bambini.
4. L’adeguatezza o meno degli spazi e dei materiali.
12. Condizioni di accesso al servizio.
Il Servizio Educativo Domiciliare è un servizio rivolto ad un piccolo gruppo di bambini di
età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni. La selezione degli utenti avviene sulla base delle
priorità derivanti dalla data di iscrizione. Nel caso che durante l’anno si liberi posti, prima di
accogliere nuove richieste saranno ricontattate le famiglie che precedentemente avevano
richiesto il servizio educativo, per il periodo che si rende disponibile.
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13. Condizioni di trasparenza e partecipazione delle famiglie.
Il Servizio si impegna a mantenere attivo un sistema comunicativo efficace ed efficiente,
capace di rispondere alle aspettative delle famiglie e delle istituzioni e del personale interno,
attraverso tempestive comunicazioni scritte che verranno consegnate alle famiglie ed esposte
sulla bacheca. Viene inoltre assicurata una corretta circolazione delle informazioni di
competenza sul territorio di riferimento, affinché i cittadini possano, sempre più, esercitare il
diritto alla libera scelta di interagire, ad esplicazione del valore della partecipazione, con il
fine di migliorare la corretta circolazione delle informazioni all’interno dell’associazione di
riferimento, affinché il personale partecipi e cooperi con la consapevolezza di essere attore
principale dell’azione associativa.
14. Costruzione di organi di gestione.
Nel Servizio Educativo Domiciliare non è previsto un organismo di gestione, considerato il
numero ridotto di genitori. Ciascun genitore ha la possibilità di proporre suggerimenti atti a
migliorare la qualità e la partecipazione degli stessi alla vita del servizio.
15. Iniziative di collaborazione tra soggetti gestori al fine di realizzare il sistema educativo
integrato.
Le educatrici del servizio sono disponibili a svolgere colloqui con le docenti delle scuole
dell’infanzia dove andranno i bambini per la continuità educativa e con i servizi sanitari e
sociali del territorio, a fronte di particolari esigenze dei bambini.
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TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO
ISCRIZIONE: € 35,00
TARIFFA ORARIA: € 8,00 l’ora
SERVIZIO BABY-SITTING: € 10 l’ora
ABBONAMENTI:
ORE/MESE
EURO/MESE
60 (15 A SETTIMANA)
€ 300,00
80 (20 A SETTIMANA)
€ 350,00
96 ( 24 A SETTIMANA)
€ 400,00
120 (30 A SETTIMANA)
€ 450,00
144 (36 A SETIMANA)
€ 500,00
160 (40 A SETTIMANA)
€ 550,00
TARIFFA EI
(40/41 ORE
SETTIMANALI)
€ 500,00
La quota di iscrizione e le rette comprendono:
copertura assicurativa;
fornitura di pasti e merende (cucinati in loco prediligendo prodotti a km 0);
prodotti per la pulizia e l’igiene personale, salviette usa e getta, fazzolettini di carta,
lenzuoline e copertine;
pannolini.
Restano a carico dei genitori:
marca da bollo di € 2,00 sull’originale della fattura, se la fattura supera € 77,46;
prodotti specifici (es prodotti farmaceutici per l’igiene).
Pannolini.
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Modalità di pagamento: in contanti o tramite bonifico bancario che dovrà essere effettuato entro
il 5 di ogni mese. A seguito del pagamento verrà rilasciata regolare fattura.
Per quanto riguarda gli abbonamenti mensili, per assenze dovute per malattia uguale o superiore
a 5 giorni, la retta settimanale verrà calcolata al 50%.
In caso di ritiro anticipato dal nido, la famiglia è tenuta a dare un preavviso di almeno 1 mese,
pena l’addebito del mese non fruito.
Per quanto riguarda le modalità di ammissione al nido, al momento dell’iscrizione i genitori
sono tenuti a firmare un contratto privato e produrre per il loro bambino una dichiarazione di
salute attestante:
l’assenza di malattie infettive in atto;
eventuali patologie;
allergie;
necessità di seguire diete particolari.
Sarà necessario tenere a casa il bambino in caso di:
febbre, pianto persistente e difficoltà respiratorie;
diarrea e/o vomito;
stomatite aftosa, fino a quando il pediatra non avrà certificato la condizione non infettiva;
congiuntivite purulenta, fino a quando il pediatra non avrà deciso la riammissione con o
senza trattamento;
faringite/tonsillite, fino a 72 ore dopo l’inizio di eventuale trattamento antibiotico;
rush cutaneo con o senza febbre, fino a quando il pediatra non avrà certificato la condizione
non infettiva o la riammissione;
ogni altra malattia contagiosa.
In caso di malattia o impossibilità del genitore di portare il bimbo al nido, l’educatrice si metterà a
disposizione nel garantire il servizio presso il domicilio dell’utente.
All’interno del nido familiare “La Casa delle Meraviglie” non si somministrano, per legge,
medicinali. In caso di terapia il genitore sarà invitato a venire a somministrare il prodotto
personalmente.
Nel caso in cui il bambino venga ritirato da persone diverse dai genitori, sarà obbligatorio avvisare
le educatrici e rilasciare una delega con allegata copia del documento di identità.
E’ obbligatorio avvisare sempre se il bambino arriverà in ritardo o rimarrà a casa al fine di favorire
l’organizzazione delle attività del nido.
Le prenotazioni giornaliere e settimanali al nido se non disdette o disdette senza un preavviso di 24
ore verranno fatturate ugualmente.
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