Piano dell`offerta formativa - istituto istruzione superiore

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Piano dell`offerta formativa - istituto istruzione superiore
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Piazza Sulis”
ALGHERO
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
1
PRINCIPI FONDATIVI DEL NOSTRO PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
La Costituzione italiana è la legge fondamentale dello Stato. Sui suoi principi e sulle sue
disposizioni si fonda la nostra società, si strutturano le nostre istituzioni e si basa la scuola pubblica.
In particolare, la nostra scuola si informa ai principi e alle disposizioni indicate negli articolo 3, 9,
30, 33 e 34.
La nostra scuola, dunque:
 offre a tutti gli alunni le stesse opportunità formative, “senza distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”;
 rivendica la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione sia come
patrimonio culturale comune e sia come risorsa irriproducibile dell’economia turistica;
 fonda la propria azione formativa sulla libertà d’insegnamento, sul diritto di tutti i cittadini
all’istruzione e alla formazione, sulla valorizzazione delle diversità e dei meriti.
E si impegna:
 a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni;
 a ricercare costantemente di migliorare la qualità della propria offerta formativa;
 a curare l’aggiornamento professionale, per rispondere in maniera sempre più puntuale e
qualitativamente elevata alle esigenze degli alunni, delle famiglie e del territorio;
 a rendere note le proposte educative ed organizzative contenute nel POF (Piano dell’Offerta
Formativa);
 a contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono della scuola da parte degli alunni più
deboli;
 a promuovere il rispetto, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e dei beni storici, artistici
e culturali del territorio, valorizzandone al contempo le risorse produttive, umane e sociali.
1 DATI E NOTIZIE SULLA SCUOLA
1.1
La storia.
L’Istituto professionale alberghiero di Alghero ha sede presso l’ex hotel E.S.I.T e nel plesso di Via
Carducci. L’albergo, inaugurato nel 1954, faceva parte di una serie di strutture ricettive edificate
dall'Ente Sardo Industrie Turistiche nelle principali località sarde che, per le loro caratteristiche, si
proponevano come centri di prevalente interesse turistico.
L’hotel Esit di Alghero svolse bene la sua funzione per quasi 20 anni, ma le mutate esigenze della
clientela turistica e la profonda modificazione del mercato indussero, successivamente, l’ente ad
interrompere l’impegno diretto nella gestione delle strutture ricettive. Lo stabile, ancora in buone
condizioni, parve adatto ad una sua trasformazione in Istituto Alberghiero. Dopo i necessari
interventi di ristrutturazione, l’ex hotel ESIT ospitò negli anni ’70 le prime classi di alunni della
sezione coordinata all’Istituto Alberghiero di Sassari, da cui l’IPSAR di Alghero ottenne
l’autonomia nel 1979.
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Da questa data in poi la crescita della scuola è stata costante, fino a raggiungere livelli di iscrizioni
assai significativi, per attestarsi, negli ultimi anni, sulle 650 unità.
Negli anni ’90, l’Istituto venne dedicato a un protagonista della storia sarda e italiana del
Novecento: Emilio Lussu.
La scuola, sin dalla conquista della propria autonomia, si è distinta per aver incoraggiato la
partecipazione degli studenti ai più importanti concorsi e premi regionali, nazionali e internazionali,
ottenendo sempre significativi risultati.
Attualmente, l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e per la Ristorazione costituisce uno
dei punti di riferimento di primaria importanza per i giovani di tutta la Sardegna che intendono
lavorare nell’industria dell’ospitalità.
Basti pensare che al primo posto nella classifica dei migliori ristoratori sardi, nella guida
dell’Espresso del 2015, c’è l’ex alunno dell’IPSAR di Alghero, Roberto Petza, chef del ristorante
S’Apposentu, di Siddi (Ca), con una valutazione di 17/20, a cui è stata riconfermata, per la terza
volta, una stella Michelin; che il miglior bistrot di Francia per il 2013, secondo la rivista
specializzata “Fooding”, è il Roseval gestito dal giovanissimo chef Simone Tondo, diplomatosi nel
nostro Istituto nel 2008; che un ex allievo dell’Istituto è food and beverage manager al Fairmont
Hotel di Singapore, dove sovrintendo all’attività di sette ristoranti, del room service e banqueting,
coordina la gestione degli outlets, dalla parte finanziaria al marketing, passando per la formazione,
le assunzioni, e più in generale, il personale.
Di grande rilievo è il ruolo che l’Istituto svolge in città, anche per la fattiva collaborazione con gli
enti locali e con le imprese, in occasione di manifestazioni di prestigio. Tra le collaborazioni più
significative, quella con il MIUR nel 2003, per la definizione di una nuova figura di Tecnico
Superiore nel settore turistico, e quella con il Governo, per l’utilizzo dell’Istituto come sede
dell’ufficio stampa in occasione dell’incontro tra i capi di Stato e di Governo di Italia e Algeria, del
14 novembre 2007.
La notevole affluenza di allievi, provenienti da tutte le province della Sardegna, ha aggravato
ulteriormente la crisi delle strutture nelle quali si svolge l’attività didattica e l’accoglienza dei
convittori.
Da qui l’insistenza nei confronti degli enti locali di competenza (Comune prima e Provincia
attualmente) per dotare l’Istituto di un moderno caseggiato, di laboratori efficienti e funzionali, di
un convitto femminile confortevole e adeguato, di spazi per l’attività motoria. Nel passato, gli uffici
tecnici della Provincia avevano provveduto ad adattare ai bisogni della scuola diverse aule e i
laboratori di cucina, che sono stati anche ammodernati nelle attrezzature necessarie allo
svolgimento delle esercitazioni ed è stato recentemente approvato un finanziamento di oltre 500.000
€ per la sistemazione degli esterni. Nell’attesa di ulteriori provvedimenti in grado di modificare
sostanzialmente l’attuale situazione strutturale degli edifici, la scuola continua a svolgere con
impegno e dedizione la propria insostituibile attività didattica e formativa, se pur dislocata in due
plessi diversi, con gli inevitabili disagi che da ciò derivano.
L’IPIA nasce nella prima metà degli anni ’60 come sezione staccata dell’Istituto Professionale di
Stato per l’Industria e l’Artigianato di Sassari e diventa autonomo nel 1979.
Nel 1996, nell’ambito del processo di razionalizzazione delle scuole, gli viene annesso l’Istituto
Tecnico Industriale di Alghero, già sezione staccata di quello di Sassari, e, nel 2001, l’Istituto
Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di S.Maria La Palma, già sede coordinata dell’Istituto
di Sassari.
A partire dall’anno scolastico 2011/2012, l’IPIA e l’IPAA sono stati accorpati all’IPSAR, in un
processo di riorganizzazione provinciale dell’istruzione secondaria di secondo grado, creando un
unico polo di istruzione e formazione professionale nell’I.I.S. “Piazza Sulis”.
3
1.2
Brevi note su Emilio Lussu
L’intitolazione dell’Ipsar di Alghero, e oggi dell’Istituto di Istruzione Superiore, a Emilio Lussu
intende proporre ai suoi allievi i valori fondanti e l’esempio della sua vita e opera: la concezione
egualitaria della vita, la partecipazione attiva alla vita del Paese, l’ amore per la Sardegna, la lotta
per l’affermazione della democrazia contro l’autoritarismo e la dittatura.
Nato ad Armungia il 4 dicembre 1890 e morto a Roma il 5 marzo 1975, di famiglia contadina, si
laureò in giurisprudenza all’Università di Cagliari. Partecipò alla prima guerra mondiale come
ufficiale della Brigata Sassari, distinguendosi per audacia e valore. Qui nacquero in lui le prime idee
autonomistiche, sulla scia dei pensatori meridionalisti. Nel 1919 aderì al Movimento dei
Combattenti e l’anno successivo fu uno dei promotori del P.S.d’A., di cui divenne uno dei più
fascinosi leader. Suoi sono molti articoli sul giornale ufficiale del partito, “Il Solco”, ma collaborò
anche a “Riscossa sardista”, “Quaderni di Giustizia e Libertà”, “Il Ponte” e “Belfagor”.
Eletto deputato nel 1921 e nel 1924, all’avvento del fascismo ne fu accanito oppositore.
Il 31 ottobre 1926, aggredito nella sua casa a Cagliari da squadracce fasciste, sparò uccidendo uno
dei suoi aggressori. Sottoposto a processo, fu assolto per legittima difesa, ma una speciale
commissione fascista lo condannò a cinque anni di deportazione. Inviato a Lipari, riuscì ad evadere
e a riparare in Francia insieme a C. Rosselli e F. Nitti. In Francia si unì ad altri antifascisti, fra i
quali G. Salvemini, ed aderì al movimento “Giustizia e Libertà”. Rientrato in Italia dopo l’8
settembre 1943, riprese i contatti col P.S.d’A. di cui divenne il leader della sinistra. Deluso dalla
fisionomia che il partito aveva assunto, finì per staccarsene con tutta l’ala sinistra per aderire al
P.S.I. Ministro sotto il governo Parri e nel primo Gabinetto De Gasperi, rieletto deputato
all’Assemblea Costituente, nel 1946, divenne senatore di diritto nella prima legislatura
repubblicana, fu ancora eletto senatore nella II, III e IV legislatura. Nel 1964, con la scissione
all’interno del P.S.I. aderì al nuovo Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, di cui fu uno dei
maggiori esponenti. Nel 1968 si ritirò dalla vita politica.
Lussu scrisse la maggior parte delle sue opere nell’esilio, tanto che esse furono pubblicate per la
prima volta a Parigi.
Tra le sue opere più importanti: Marcia su Roma e dintorni, Parigi 1932; Un anno sull’altipiano,
Parigi 1938, dal quale Francesco Rosi, nel 1970, trasse il film Uomini contro.
4
1.3
La situazione socioeconomica.
La città di Alghero rappresenta una delle aree della Sardegna a maggiore vocazione turistica. A
delineare questa sua peculiarità hanno contribuito la storia, la bellezza dei suoi litorali (per lo più
ancora integri), la presenza di importanti infrastrutture (aeroporto internazionale, scalo marittimo di
Porto Torres) e di numerose e qualificate strutture ricettive.
Ancora oggi la città può vantare legami con la cultura catalana, derivanti dall’antica occupazione
spagnola della Sardegna, la cui evidenza risalta nella lingua algherese, nelle caratteristiche
architettoniche del suo centro storico, nelle feste religiose tradizionali, con particolare riferimento
alle processioni della settimana santa, primo richiamo significativo per l’avvio della stagione
turistica.
Alghero ha una tradizione storica importante in campo turistico - qui fu aperto il primo stabilimento
balneare della Sardegna, nel 1862, uno dei primi in Italia -, e qui decollò la prima vera industria
delle vacanze della Sardegna, nella prima metà degli anni Cinquanta del XX secolo, grazie alla
corrente turistica britannica.
Con l’avvento del turismo di massa, la città ha sviluppato e migliorato la sua rete di servizi e, allo
stato attuale, si può ragionevolmente sostenere che l’esperienza algherese sia punto di riferimento
per chi, in Sardegna, voglia trovare nel turismo l’occasione del riscatto socioeconomico.
L’economia turistica algherese, caratterizzata da una forte stagionalità, ha negli ultimi anni
progressivamente incrementato il periodo di attività, fino agli attuali sei mesi ed oltre, con la
prospettiva di un’ampia destagionalizzazione dell’industria delle vacanze.
Nonostante la vivacità economica del comparto turistico, in città permangano gravi problemi di
carattere occupazionale, decisamente preoccupanti nel periodo invernale, mentre non decolla ancora
un’industria di trasformazione dei prodotti agricoli e della pesca.
Un’altra distorsione del mercato turistico locale è rappresentata dalla crescita abnorme delle
seconde case: a fronte di circa 10.000 posti letto garantiti dalle strutture classificate, vi sono almeno
altri 30.000 posti letto non classificati.
Il forte sviluppo edilizio che ha interessato la città negli ultimi decenni ha determinato il
trasferimento di numerose famiglie dai paesi circostanti, soprattutto per motivi di lavoro,
incrementando la popolazione residente, fino a raggiungere in poco tempo oltre 40.000 abitanti. Nel
frattempo, lo sviluppo edilizio delle seconde case ha determinato un rallentamento nella crescita del
turismo di qualità.
I dati più recenti, forniti dalla Camera di Commercio dell’Industria e Artigianato di Sassari
forniscono un quadro della capacità ricettiva registrata pari a oltre 6.600 posti letto alberghieri e a
oltre 5.700 posti letto nelle strutture complementari, pari a un totale di oltre 12.300 posti letto. Negli
ultimi anni è cresciuta in maniera consistente l’offerta di posti letto nei Bed and Breakfast (circa
200 unità, per oltre 900 posti letto). Oggi si è in una fase di transizione: si punta ad una forte
valorizzazione del territorio, e in questo senso è importante il buon funzionamento del Parco
Naturale Regionale di Porto Conte e dell’Area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana, così
come il recupero e la valorizzazione di beni artistici e culturali del territorio, molti già fruibili. Si
cerca di investire nella riqualificazione delle strutture alberghiere e in una maggiore quantità di
posti letto qualificati, per potenziare ulteriormente l’offerta.
Particolare merito va riconosciuto ad alcune aziende locali, che libere dagli eccessi delle grandi
holding turistiche, hanno saputo e sanno programmare stagioni turistiche sempre più lunghe ed
economicamente vantaggiose.
La promozione turistica affidata agli enti pubblici ed alle aziende private ha permesso la
promozione del territorio anche a livello europeo; oggi la città di Alghero è collegata con voli aerei
quotidiani con alcune tra le più importanti città d’Italia (15 rotte nazionali) e d’Europa (18 rotte
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internazionali). Tra le destinazioni più significative per il turismo: Londra, Barcellona, Francoforte,
Madrid, Oslo e Stoccolma.
Gli studi di settore, almeno per ciò che riguarda la realtà locale, necessitano di una maggiore
diffusione, soprattutto in un momento di forte innovazione nelle proposte dell’industria turistica.
In questo contesto la presenza del nostro Istituto acquista una valenza particolare, poiché
sovrintende alla formazione e alla qualificazione del personale e, quindi, all’elevazione della qualità
complessiva dell’offerta turistica di Alghero e del suo comprensorio.
Nella più ampia accezione di autonomia, e nell’interazione scuola-enti locali, la presenza del nostro
Istituto è senz’altro di stimolo affinché si studino interventi mirati sia sul piano della formazione
professionale e sia su quello delle dotazioni strutturali, perché la città di Alghero ed il suo territorio
possano continuare ad avvantaggiarsi degli apporti economici e culturali del turismo. L’Istituto ha
ormai acquisito una posizione di primo piano nel territorio, anche nel settore della formazione
permanente per adulti, con corsi serali per lavoratori, e corsi all’interno della struttura carceraria
cittadina.
L’accorpamento degli altri due Istituti professionali cittadini nell’IIS “Piazza Sulis”, consente ora di
attuare un processo di filiera inserendo, in un unico percorso, l’istruzione e la formazione
professionale in città e nel territorio.
Sarà possibile, quindi, indirizzare l’attività di formazione degli studenti dell’IPAA verso la
valorizzazione diretta, nel mercato turistico del nord ovest della Sardegna, delle produzioni
agroalimentari di qualità, in un contesto di grande pregio ambientale determinato dalla presenza del
Parco Naturale Regionale di Porto Conte e della confinante Riserva Marina di Capocaccia-Isola
Piana. Sarà concretamente possibile, così, la creazione di una filiera che, partendo dalle produzioni
di qualità dell’Azienda Agraria dell’IPAA, collocata a ridosso dell’area del Parco di Porto Conte, si
possa giungere al loro utilizzo nella enogastronomia di qualità realizzata dall’IPSAR, investendo
sulle tipicità e sulla riscoperta e valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche del territorio.
Anche l’attività di istruzione e formazione dell’IPIA potrà essere, almeno in parte, inserita nella
filiera attraverso un percorso formativo mirato alla creazione di supporti elettronici per l’agricoltura
(irrigazione, serre ecc.) e di servizi nel settore turistico (manutenzioni, ITC, robotica, domotica
ecc.).
Attualmente, la preoccupante crisi dell’IPAA pone un serio problema all’intero territorio per il venir
meno di un settore formativo indispensabile in una realtà ad alta vocazione agricola. Sarà necessaria
la mobilitazione generale per invertire la tendenza e valorizzare tutte le potenzialità della
formazione in agricoltura, anche nella logica della necessaria azione di filiera con la ristorazione di
qualità.
1.4
La tipologia degli allievi.
Gli studenti dell’IPSAR, oltre che da Alghero, provengono dai comuni dell’hinterland e da tutte le
province sarde.
Sono presenti, infatti, due convitti, maschile e femminile, ai quali accedono, attualmente, solo gli
iscritti all’IPSAR, ma che in prospettiva, potrebbero ospitare anche studenti iscritti all’IPAA e
all’IPIA. Gli studenti convittori affrontano la loro nuova esperienza scolastica condizionati,
inizialmente, dall’allontanamento dagli affetti primari e dalle difficoltà di inserimento in una realtà
completamente nuova e diversa rispetto a quelle di provenienza, ma nel contempo hanno la
possibilità di misurarsi con una realtà formativa e culturale particolare, capace di ampliare le loro
possibilità di crescita e di inserimento in un mercato del lavoro ancora attivo, nonostante la crisi
globale del nostro tempo.
Gli studenti dell’IPIA, al contrario, sono prevalentemente di Alghero e delle aree ad essa contigue.
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Ad accomunare gli studenti residenti e quelli convittori è, invece, il motivo per cui si sceglie di
frequentare un istituto di tipo professionale: intraprendere un percorso scolastico che trasmetta
abilità professionali e conoscenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. L'impegno
della scuola è, spesso, quello di attivare percorsi didattici di rafforzamento, talora di acquisizione
delle abilità di base linguistiche e delle capacità rielaborative indispensabili per la formazione di
ciascun allievo.
Dai dati raccolti negli ultimi anni, essendo gli ambienti familiari di provenienza degli studenti di
fascia media o medio-bassa, si registrano, con sempre maggior frequenza, difficoltà di tipo
economico persino nell’acquisto del corredo scolastico. L’Istituto destina parte delle risorse che è in
grado di reperire alla dotazione degli strumenti didattici indispensabili, attraverso la pratica del
comodato d'uso.
Gli allievi del corso serale hanno mediamente 20/35 anni; sono prevalentemente studenti lavoratori
desiderosi di riprendere un percorso scolastico precocemente interrotto o in cerca di una nuova
riqualificazione. La scelta del nostro istituto è legata all’esigenza di modificare la propria situazione
lavorativa e accrescere le proprie conoscenze e competenze per un migliore inserimento nel mondo
del lavoro. La scuola diventa per loro non solo un momento di crescita culturale, ma anche un
importante luogo di aggregazione e socializzazione. L’esperienza positiva sul piano scolastico e
della socializzazione si ripete anche all’interno della Casa Circondariale, dove attualmente operano
quattro classi, frequentate anche da studenti comunitari ed extracomunitari (slavi e nordafricani).
1.5
I dati statistici
Nell’anno scolastico 1979/80 – primo anno di autonomia dall’IPSAR di Sassari – gli iscritti erano
272. Nell’anno scolastico 2003/04 il numero delle iscrizioni si attestava sulle 536 unità nel corso
diurno, 127 in quello serale e 42 nella casa circondariale.
Nell’anno scolastico 2014-2015, gli iscritti dell’IIS sono complessivamente 745. Così suddivisi:
IPSAR: 506, nel corso diurno; 93, nel corso serale per lavoratori; 47, nella Casa Circondariale. Per
un totale di 646
Gli iscritti all’IPIA sono 99.
I docenti sono complessivamente 75. Il personale ATA è composto dal DSGA più 66 addetti, di
cui 51 a tempo indeterminato e 15 a tempo determinato. Gli istitutori dei convitti sono 18 di cui 8
operativi presso il convitto maschile e 10 presso il convitto femminile (tutti a tempo indeterminato).
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3 CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’obiettivo strategico del POF è mirato sul soggetto che apprende e quindi sui suoi processi di
apprendimento. L’ambiente di apprendimento, nel nostro caso, non può essere considerato solo un
luogo fisico, ma anche un luogo virtuale, uno spazio culturale, organizzativo e di
partecipazione/coinvolgimento, caratterizzato da:
•
Valorizzazione delle esperienze e delle conoscenze degli alunni, per favorire
l’apprendimento di nuovi contenuti, esperienze, conoscenze e abilità;
•
attuazione di interventi adeguati alle diversità, in uno sforzo per rendere sempre più
personalizzata l’attività didattica, incoraggiando l’apprendimento collaborativo;
•
promozione, con l’esplorazione e la scoperta, della passione per la ricerca di nuove
conoscenze;
•
promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad
imparare”;
•
realizzazione di percorsi laboratoriali per favorire l’operatività, il dialogo e la riflessione
sulla pratica.
L’offerta formativa proposta all’utenza si fonda:
•
su alcuni principi generali, individuati a livello nazionale, all’interno del progetto di
autonomia;
•
su una stretta correlazione tra conoscenze, abilità e competenze;
•
sulla scelta strategica di restare fortemente legati al territorio ed alla sua attività economica
più significativa: l’industria dell’ospitalità e dell’accoglienza.
L’attività didattica pone al centro lo studente ed il suo diritto all’apprendimento. La scuola è,
dunque, come recita lo Statuto delle studentesse e degli studenti: “luogo di formazione mediante lo
studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una
comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici, nella quale
ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla
cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il
recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla
Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e con i principi generali dell’ordinamento
italiano.”
Nel fare propri tali principi e intendimenti, l’Istituto ispira il piano della propria offerta formativa
all’uguaglianza e alla valorizzazione delle differenze, alla libertà, prima fra tutte quella di
insegnamento, e al pluralismo; alla correttezza e alla trasparenza, all’accoglienza e all’integrazione,
alla partecipazione e alla responsabilità.
L’Istituto, nel delineare il proprio Piano dell’Offerta Formativa, individua come finalità
fondamentale quella della formazione dell’uomo, del cittadino e del lavoratore consapevole dei suoi
diritti e doveri.
L’Istituto si propone di utilizzare al meglio tutte le risorse della scuola (umane e materiali) per
favorire il successo scolastico e formativo dei suoi allievi.
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A partire dall’anno scolastico 2010/2011, in base al D.P.R. 87/2010 di riordino degli Istituti
professionali, si apre un nuovo percorso di istruzione e formazione.
Il Collegio dei Docenti ha eletto, per l’anno scolastico 2014/2015, le seguenti funzioni strumentali:
• Area 1 (prof. Antonio Budruni):
Gestione del piano dell’offerta formativa.
Coordinamento delle attività, progettazione e coordinamento della programmazione disciplinare,
interdisciplinare e pluridisciplinare;
coordinamento dei progetti all’interno del Piano dell’Offerta Formativa.
• Area 2.1 (prof. Aldo Deroma):
Servizi per gli studenti - prevenzione della dispersione scolastica;
attività di integrazione, compensazione, recupero;
prevenzione del disagio e della dispersione;
attività di educazione alla cittadinanza attiva;
coordinamento IDI.
• Area 2.2 (Prof.ssa Susanna Sanna):
Servizi per gli studenti;
Inserimento e integrazione degli studenti disabili;
coordinamento dei docenti e delle attività di sostegno;
Coordinamento rapporti con operatori esterni;
Coordinamento dei progetti personalizzati (PEI, PED).
• Area 3 ():
Servizi per il personale.
Innovazione e gestione delle tecnologie informatiche;
gestione del sito internet dell’Istituto.
• Area 5 (prof.ssa Pinuccia Patorno e Angela Vaudo)):
Coordinamento delle attività nella sezione della casa circondariale;
Accoglienza degli studenti, progettazione di interventi, coordinamento del personale, delle attività e
progetti, relazioni col personale dell’Istituto carcerario.
• Area 6 (prof.ssa Maria Grazia Galati):
Formazione continua e ricorrente (Corso serale);
Organizzazione e coordinamento della campagna di sensibilizzazione per le iscrizioni;
Predisposizione di strumenti didattici e prove di verifica;
Monitoraggio dei risultati delle proposte didattiche.
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Il Nuovo Ordinamento - Classi I, II, III, IV e V
1.5.1
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità Alberghiera
Finalità generali e specifiche del nuovo ordinamento
Dal settembre 2010 gli alunni iscritti al primo anno di questo indirizzo seguono un piano di studi in
parte diverso – per contenuti, ore disciplinari e metodologie – rispetto a quello degli studenti che li
hanno preceduti, così come previsto dalla Riforma dell’istruzione secondaria superiore e, in
particolare, dal D.P.R. 87/2010, che disciplina il riordino degli Istituti professionali.
Le principali caratteristiche di questo nuovo percorso possono essere evidenziate nel modo
seguente:
•
l’integrazione dei saperi;
•
il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e
l’apprendimento induttivo;
•
la prassi dei tirocini, degli stage e dell’alternanza scuola-lavoro per favorire la conoscenza,
gli scambi e l’inserimento nella realtà economica;
•
la strutturazione della didattica per competenze;
•
la certificazione dei risultati di apprendimento, con validità nei Paesi dell’Unione Europea.
La riforma inserisce l’istruzione e la formazione alberghiera nel settore professionale dei servizi.
Quest’ultimo è articolato in quattro settori: a) servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; b) servizi
per la manutenzione e l’assistenza tecnica; c) servizi socio-sanitari; d) servizi per l’enogastronomia
e l’ospitalità alberghiera; e) servizi commerciali. All’interno del settore servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera sono ricompresi i percorsi di studio già in essere nel
nostro istituto: Tecnico dei servizi di ristorazione e Tecnico dei servizi turistici.
Titolo Di Studio - Tecnico dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità
Alberghiera
Si tratta di un corso quinquennale strutturato in due bienni e un quinto anno, con esame di Stato
conclusivo per il conseguimento del diploma.
Sulla base dei percorsi definiti dal riordino, l’Istituto non potrebbe più rilasciare qualifiche
professionali al termine del terzo anno, così come finora avviene. Ciò, naturalmente, pone grossi
limiti all’azione e alla funzione degli Istituti professionali e alle aspettative e alle esigenze degli
alunni e delle famiglie.
Si ritiene che, grazie all’azione congiunta delle regioni, si potrà continuare anche in futuro a
conseguire la qualifica professionale, nonostante al momento sia necessario attendere, per
precisazioni e conferme, le determinazioni dell’Ente Regione che ha competenze esclusive in
merito alla formazione professionale e al conseguente rilascio delle qualifiche.
Per poter adeguare i curricoli all’obiettivo del conseguimento della qualifica professionale, già
spendibile sul mercato del lavoro al termine della classe terza, la riforma prevede oltre al 20% del
1
monte ore disponibile nell’ambito dell’autonomia didattica, un’ ulteriore quota di flessibilità, per il
25% nel primo biennio e per il 35% al terzo anno.
Validità dei titoli:
Il diploma quinquennale, di esclusiva competenza dell’Istituto, è valido a tutti gli effetti previsti
dall’ordinamento giuridico, consente l’inserimento nel mondo del lavoro, sia come dipendente e sia
come imprenditore, la prosecuzione degli studi universitari o post-secondari: IFS (Istruzione e
Formazione Superiore) e I.T.S. (Istruzione Tecnica Superiore)
Profili professionali al termine del quinquennio
Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, al termine del percorso
quinquennale, ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di
organizzazione e gestione dei servizi.
Egli è in grado di:
•
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
•
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane;
•
applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
•
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale, finalizzate
all’ottimizzazione della qualità del servizio;
•
comunicare in almeno due lingue straniere;
•
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, alla produzione ed all’erogazione dei servizi
con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
•
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici, valorizzando,
anche attraverso la progettazione e la programmazione di eventi, il patrimonio delle risorse
ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio;
•
documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.
Nella filiera dell’enogastronomia:
•
agisce nel sistema di qualità per trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei
prodotti enogastronomici, con particolare attenzione alla valorizzazione delle tipicità locali;
•
integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e
comunicative;
•
opera nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e
individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
1
•
Nell’articolazione dei servizi di sala e vendita, il diplomato è in grado di svolgere attività
operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione,
erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;
•
interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la
vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Nella filiera dell’ospitalità alberghiera:
•
interviene nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e di organizzazione dei
servizi in relazione alla domanda e alle esigenze della clientela;
•
promuove i servizi di accoglienza turistico-alberghiera, anche attraverso la progettazione di
prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio
A conclusione del percorso quinquennale i diplomati dei corsi di Enogastronomia e Servizi di
sala e vendita:
conseguono i seguenti risultati di apprendimento professionale, indicati in termini di competenze:
 Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
 Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche.
 Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato del corso di Accoglienza turistica
consegue i risultati di apprendimento professionale, indicati in termini di competenze:
 Utilizzare le tecniche di promozione, vendita,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
commercializzazione,
assistenza,
 Adeguare la produzione e la vendita dei sevizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle
richieste dei mercati e della clientela.
 Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico- alberghiera anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,
culturali ed enogastronomiche del territorio.
 Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le
tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere
1
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Servizi enogastronomici e
dell’ospitalità alberghiera:
Consegue, negli insegnamenti comuni, i seguenti risultati di apprendimento specificati in termini di
competenze:
 Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti
con i principi della Costituzione e con le Carte internazionali dei diritti umani
 Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici
 Stabilire i collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro
 Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente
 Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico,
le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo
 Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro corretta
fruizione e valorizzazione
 Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
 Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi, utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di
riferimento per le lingue (QCER)
 Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale
e collettivo
 Utilizzare il linguaggio e i modi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
 Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche elaborando opportune soluzioni
 Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare dati
 Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare
 Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle diverse soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio
 Utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi
produttivi e dei servizi
1
 Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento
 Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti
 Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali
 Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati,
per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Servizi enogastronomici e
dell’ospitalità alberghiera:
consegue, negli insegnamenti professionali, i risultati di apprendimento di seguito specificati in
termini di competenze:
 Sa agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse
 Sa utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera
 Sa integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e
il coordinamento con i colleghi
 Sa valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le
nuove tendenze di filiera
 Sa applicare le normative vigenti, nazionali ed internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti
 Sa attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
1
Il quadro orario
TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA
STRUTTURA DEL QUADRO ORARIO SETTIMANALE
1° BIENNIO
ORE AREA
GENERALE
2° BIENNIO
MONOENNIO
PRIMA
SECONDA
TERZA
QUARTA
QUINTA
21
20
15
15
15
spazio di flessibilità entro
il 25% dell’area di
indirizzo
spazio di flessibilità entro il
35% dell’area di indirizzo
spazio di flessibilità
entro il 40% dell’area
di indirizzo
ORE AREA
INDIRIZZO
12
12
17
17
17
TOTALE ORE
SETTIMANALI
33
32
32
32
32
Analisi del quadro orario settimanale di sintesi
 Gli Istituti professionali hanno percorsi di durata quinquennale, suddivisi in due bienni e un
quinto anno.
 Le ore settimanali sono 33 nella prima classe e 32 per tutto il percorso di studi. Si
suddividono in ore dell’area generale e in ore dell’area di indirizzo, la cui proporzione
cambia dal primo biennio agli anni successivi.
 L’area generale, preposta alla formazione culturale, è preponderante nel primo biennio (20
ore) rispetto all’area di indirizzo (12 ore). La situazione si rovescia negli ultimi tre anni,
quando è prevista l’intensificazione delle competenze tecnico-professionali e l’area di
indirizzo interessa 17 ore contro le 15 dell’area generale.
 Le 17 ore dell’area di indirizzo sono costituite da 14 ore pertinenti a ciascuna articolazione,
cui si aggiungono 3 ore di lingua francese comuni a tutte e tre declinazioni del curricolo.
 Oltre alla consueta quota locale dei curricoli del 20% prevista dall’autonomia di cui al DPR
275/99, la scuola ha a disposizione un’ulteriore quota del 25%, 35% e 40% delle materie di
indirizzo, distribuita sulle classi come indicato nel quadro sopra riportato, per dar luogo
all’area di flessibilità dell’offerta formativa.
 L’area di flessibilità dell’offerta formativa ha soprattutto l’obiettivo di assicurare spazi
adeguati per realizzare un’offerta di opzioni legate ai fabbisogni formativi del mondo del
lavoro e delle professioni e alle caratteristiche del territorio. Essa può anche concretizzarsi,
1
in presenza di accordi siglati tra gli Enti interessati, in percorsi volti al conseguimento di
titoli intermedi. Al momento, siamo in attesa delle determinazioni regionali relative al
rilascio della qualifica e/o del diploma professionale quadriennale.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE
CLASSI
1° BIENNIO
PRIMA
DISCIPLINE
AREA
GENERALE
Lingua e
Letteratura
italiana
Storia e
Geografica
Lingua Inglese
Ore
settimanali
2° BIENNIO
SECONDA
TERZA
ULTIMO ANNO
QUARTA
Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali
QUINTA
Ore settimanali
4
4
4
4
4
2+1
2
2
2
2
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed
Economia
Scienze
Integrate
(scienze
terra/biologia)
Scienze motorie
e sportive
R.C./ Attività
alternative
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
TOTALE ORE
AREA
GENERALE
21
20
15
15
15
1
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO
UGUALI PER TUTTE E TRE LE ARTICOLAZIONI
CLASSI
1° BIENNIO
PRIMA
DISCIPLINE DI
INDIRIZZO
Scienze integrate
(Fisica)
Scienze integrate
(Chimica)
Scienza degli
alimenti
Lab. servizi
enogastronomici
Settore cucina
Lab. servizi
enogastronomici
Settore sala e
vendita
Lab. servizi di
accoglienza
turistica
Lingua Francese
2° BIENNIO
SECONDA
Ore
Ore settimanali
settimanali
spazio di flessibilità entro il 25%
dell’area di indirizzo
ULTIMO ANNO
TERZA
QUARTA
QUINTA
Ore settimanali
Ore settimanali
Ore settimanali
spazio di flessibilità entro il 35%
dell’area di indirizzo
spazio di flessibilità
entro il 40%
dell’area di
indirizzo
2
2
2
2
2
Classi in
squadre
2
Classi in
squadre
2
Classi in
squadre
2
Classi in
squadre
2
2
2
2
3
3
3
1
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO
DIFFERENTI NELLE TRE ARTICOLAZIONI
CONSIDERARE LA SOLA ARTICOLAZIONE DI INTERESSE
1° ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO
1° BIENNIO
CLASSI
PRIMA
SECONDA
Scienza e cultura
dell’alimentazione
Diritto e tecniche
amministrative della
struttura ricettiva
Laboratorio di servizi
enogastronomici
Settore cucina
Laboratorio di servizi
enogastronomici
Settore sala e vendita
2° BIENNIO
ULTIMO ANNO
TERZA
QUARTA
QUINTA
4
di cui 2 in
compresenza
ITP
4
3
di cui 2 in
compresenza
ITP
5
3
di cui 2 in
compresenza
ITP
5
6
4
4
2
2
2° ARTICOLAZIONE SERVIZI DI SALA E DI VENDITA
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO
1° BIENNIO
2° BIENNIO
ULTIMO ANNO
CLASSI
PRIMA
Scienza e cultura
dell’alimentazione
Diritto e tecniche
amministrative della
struttura ricettiva
Laboratorio di servizi
enogastronomici
Settore cucina
Laboratorio di servizi
enogastronomici
Settore sala e vendita
SECONDA
TERZA
QUARTA
QUINTA
4
di cui 2 in
compresenza
ITP
4
3
di cui 2 in
compresenza
ITP
5
3
di cui 2 in
compresenza ITP
2
2
4
4
6
5
1
3°ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO
1° BIENNIO
2° BIENNIO
ULTIMO ANNO
CLASSI
PRIMA
SECONDA
Scienza e cultura
dell’alimentazione
Diritto e tecniche
amministrative della
struttura ricettiva
Tecniche di
comunicazione
Laboratorio di servizi
di accoglienza
turistica
TERZA
QUARTA
QUINTA
4
di cui 2 in
compresenza
ITP
4
2
in compresenza
ITP
2
in compresenza
ITP
6
6
2
2
6
4
4
TOTALE ORE
AREA INDIRIZZO
12
12
17
17
17
TOTALE
COMPLESSIVO
32
32
32
32
32
Analisi del quadro orario
 L’area generale è uguale dalla prima alla quinta classe, a prescindere dall’articolazione
prescelta, mentre varia l’area di indirizzo.
 Il primo biennio è comune.
 Al termine del primo biennio, lo studente sceglie il proprio percorso tra le articolazioni di
Enogastronomia, Servizi sala e vendita e Accoglienza turistica, con aree di indirizzo
differenziate le une dalle altre, ad eccezione di lingua francese che ricade nell’area di
indirizzo ed è comune a tutti e tre i corsi.
 Mentre l’articolazione relativa all’accoglienza turistica presenta sue peculiarità, le
articolazioni dell’enogastronomia e dei servizi di sala e vendita, che appartengono allo
stesso ambito della ristorazione, si differenziano esclusivamente per la presenza o la diversa
incidenza oraria dei due laboratori professionali, sala e cucina, di rispettiva pertinenza.
 Le tre articolazioni costituiscono orientamento e declinazione dell’unico indirizzo di Servizi
per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera.
1
 Ai sensi della L 169/2008, la disciplina Cittadinanza e Costituzione, nelle scuole di secondo
grado per la sua valenza formativa è considerata trasversale alle varie discipline, in quanto
affronta, in una prospettiva profondamente formativa le tematiche della educazione alla
legalità e della solidarietà sociale, del rispetto dei diritti umani, delle pari opportunità, del
pluralismo, del rispetto delle diversità e delle altre culture, dei principi etici della
responsabilità individuale e sociale, della bioetica e del rispetto/tutela del patrimonio
paesaggistico, artistico, culturale. Altre tematiche riguardano lo sviluppo sostenibile, il
benessere personale e sociale, il fair play nello sport, l’educazione alla sicurezza, alla
solidarietà, al volontariato e alla cittadinanza attiva.
N.B. Corsi non attuati, ma attuabili
1.5.2
Servizi Commerciali
Finalità generali e specifiche del Nuovo Ordinamento
A partire dal settembre 2011 gli alunni iscritti al primo anno dell’IPSAR potranno conseguire, al
termine del percorso quinquennale e dopo aver superato l’Esame di Stato, un nuovo diploma
previsto dalla riforma nel settore servizi degli Istituti professionali: Tecnico dei servizi commerciali.
Le caratteristiche fondamentali dei percorsi di studio previsti dal Riordino per l’istruzione
professionale sono:
•
l’integrazione dei saperi;
•
il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e
l’apprendimento induttivo;
•
la prassi dei tirocini, degli stage e dell’alternanza per promuovere un incontro significativo
con la realtà economica;
•
la strutturazione della didattica per competenze;
•
la certificazione dei risultati di apprendimento, utile al riconoscimento di quanto acquisito
anche in ambito europeo.
Titolo di Studio - Tecnico dei Servizi Commerciali
Si tratta di un corso quinquennale strutturato in due bienni e un quinto anno, con esame di Stato
conclusivo per il conseguimento del diploma.
Sulla base dei percorsi definiti dal riordino, l’Istituto non potrebbe più rilasciare qualifiche
professionali al termine del terzo anno. Ciò, naturalmente, pone grossi limiti all’azione e alla
funzione degli Istituti professionali e alle aspettative e alle esigenze degli alunni e delle famiglie.
Si ritiene che, grazie all’azione congiunta delle Regioni, si potrà continuare anche in futuro a
conseguire la qualifica professionale, nonostante al momento sia necessario attendere, per
precisazioni e conferme, le determinazioni dell’Ente Regione che ha competenze esclusive in
merito alla formazione professionale e al conseguente rilascio delle qualifiche.
Per poter flettere i curricoli in modo da sostenere competenze professionali già spendibili sul
mercato del lavoro al termine della classe terza, la riforma prevede oltre al 20% del monte ore
disponibile nell’ambito dell’autonomia didattica, un’ ulteriore quota di flessibilità, per il 25% nel
primo biennio e per il 35% al terzo anno.
2
Validità dei titoli rilasciati
Il diploma quinquennale, di esclusiva competenza dell’Istituto, è valido a tutti gli effetti previsti
dall’ordinamento giuridico, consente l’inserimento nel mondo del lavoro e la prosecuzione degli
studi universitari o post-secondari: IFS e I.T.S.
Profili professionali del nuovo ordinamento
Il Tecnico dei servizi commerciali ha competenze professionali che gli consentono di assumere
ruoli specifici nella gestione dei processi amministrativi e commerciali e nelle attività di
promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione
dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione,
compresi quelli pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che
collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
In particolare, è in grado di:
•
ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali ed internazionali;
•
contribuire alla realizzazione
amministrativi ad essa connessi;
•
contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile;
•
contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
•
collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
•
utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
•
organizzare eventi promozionali;
•
utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del
territorio e delle corrispondenti declinazioni;
•
comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia
di settore;
della gestione commerciale e degli adempimenti
• collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento
professionale di seguito specificati in termini di competenze:
 Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.
 Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative
aziendali.
 Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore.
2
 Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane, con riferimento alla
gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti
dalla normativa vigente
 Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino, con particolare attenzione
alla relativa contabilità.
 Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate
al raggiungimento della customer satisfaction.
 Partecipare ad attività dell’area marketing e alla realizzazione di prodotti pubblicitari.
 Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per
la valorizzazione del territorio e la promozione di eventi.
 Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati
 Interagire con il sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti
informatici e telematici.
QUADRO ORARIO
TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI
STRUTTURA DEL QUADRO ORARIO SETTIMANALE
1° BIENNIO
ORE AREA
GENERALE
2° BIENNIO
MONOENNIO
PRIMA
SECONDA
TERZA
QUARTA
QUINTA
20
20
15
15
15
spazio di flessibilità entro
il 25% dell’area di
indirizzo
spazio di flessibilità entro il
35% dell’area di indirizzo
spazio di flessibilità
entro il 40% dell’area
di indirizzo
ORE AREA
INDIRIZZO
12
12
17
17
17
TOTALE ORE
SETTIMANALI
32
32
32
32
32
2
Analisi del quadro orario settimanale di sintesi
 Gli Istituti professionali hanno durata quinquennale. Il percorso è suddiviso in due bienni e
un quinto anno.
 Le ore settimanali sono 33 per il primo anno e 32 per le altri classi e si suddividono in ore
dell’area generale e in ore dell’area di indirizzo la cui proporzione cambia dal primo
biennio agli anni successivi.
 L’area generale, preposta alla formazione culturale, è preponderante nel primo biennio (20
ore) rispetto all’area di indirizzo (12 ore). La situazione si rovescia negli ultimi tre anni,
quando è prevista l’intensificazione delle competenze tecnico-professionali e l’area di
indirizzo interessa 17 ore contro le 15 dell’area generale.
 Oltre alla consueta quota locale dei curricoli del 20% prevista dall’autonomia, di cui al DPR
275/99, la scuola ha a disposizione un’ulteriore quota del 25%, 35% e 40% delle materie di
indirizzo, come indicato nel quadro sopra riportato, per consentire la flessibilità dell’offerta
formativa.
 L’area di flessibilità dell’offerta formativa ha soprattutto l’obiettivo di assicurare spazi
adeguati per realizzare un’offerta di opzioni legate ai fabbisogni formativi del mondo del
lavoro e delle professioni e alle caratteristiche del territorio. Essa può anche concretizzarsi,
in presenza di accordi siglati tra gli Enti interessati, in percorsi volti al conseguimento di
titoli intermedi. Al momento, siamo in attesa delle determinazioni regionali relative al
rilascio della qualifica e/o del diploma professionale quadriennale.
Ai sensi della L 169/2008, la disciplina Cittadinanza e Costituzione nelle scuole di secondo grado
per la sua valenza formativa è considerata trasversale alle varie discipline, in quanto affronta, in una
prospettiva profondamente formativa le tematiche della educazione alla legalità e della solidarietà
sociale, del rispetto dei diritti umani, delle pari opportunità, del pluralismo, del rispetto delle
diversità e delle altre culture, dei principi etici della responsabilità individuale e sociale, della
bioetica e del rispetto/tutela del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale. Altre tematiche
riguardano lo sviluppo sostenibile, il benessere personale e sociale, il fair play nello sport,
l’educazione alla sicurezza, alla solidarietà, al volontariato e alla cittadinanza attiva.
2
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE
CLASSI
1° BIENNIO
PRIMA
DISCIPLINE
AREA
GENERALE
Lingua e
Letteratura
italiana
Storia,
Cittadinanza e
Costituzione
Lingua Inglese
Ore
settimanali
2° BIENNIO
SECONDA
TERZA
ULTIMO ANNO
QUARTA
Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali
QUINTA
Ore settimanali
4
4
4
4
4
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed
Economia
Scienze
Integrate
(scienze
terra/biologia)
Scienze motorie
e sportive
R.C./ Attività
alternative
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
TOTALE ORE
AREA
GENERALE
20
20
15
15
15
2
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO
1° BIENNIO
CLASSI
DISCIPLINE DI
INDIRIZZO
PRIMA
TOTALE
ORE
COMPLESSIVO
SECONDA
TERZA
ULTIMO ANNO
QUARTA
QUINTA
Ore
Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali
settimanali
spazio di flessibilità entro il
spazio di flessibilità entro il
spazio di
25% dell’area di indirizzo
35% dell’area di indirizzo
flessibilità entro il
40% dell’area di
indirizzo
2
Scienze
integrate
(Fisica)
Scienze
integrate
(Chimica)
Informatica e
2
laboratorio
Tecniche
5
professionali dei
di cui 4 in
servizi
compresenza
commerciali
ITP
Diritto
economia
Tecniche di
comunicazione
Lingua
3
Francese
TOTALE ORE
AREA
DI
INDIRIZZO
2° BIENNIO
2
2
5
di cui 4 in
compresenza
ITP
8
di cui 4 in
compresenza
ITP
4
8
di cui 4 in
compresenza
ITP
4
8
di cui 2
in compresenza
ITP
4
2
2
2
3
3
3
3
12
12
17
17
17
32
32
32
32
32
2
3.3 IPIA
------------
♦ DIPLOMA DI TECNICO DELLE MANUTENZION ED ASSISTENZA TECNICA:
conseguibile al 5° anno dopo il superamento dell’Esame di Stato.
♦ DIPLOMA DI TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI: conseguibile al 5° anno, dopo
il superamento dell’Esame di Stato.
I diplomi, di esclusiva competenza dell’Istituto, sono validi a tutti gli effetti previsti
dall’ordinamento giuridico, consentono l’inserimento nel mondo del lavoro e la prosecuzione degli
studi universitari o post-secondari: IFS e I.T.S.
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA.
L’ indirizzo riguarda esigenze generali, principalmente l’adeguamento all’evoluzione dei bisogni ed
alle innovazioni tecnologiche ed organizzative delle produzioni, la tutela dell’ambiente, la sicurezza
dei luoghi di vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo del lavoro e con istituzioni, soggetti
pubblici e privati operanti sul territorio.
I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali del settore
sono coerenti con l’obiettivo di consentire al diplomato di agire con autonomia e responsabilità
Lo studente affronta, nel primo biennio, lo studio di alcune discipline obbligatorie che, anche
attraverso una articolata didattica laboratoriale, favoriscono l’orientamento verso la scelta effettiva
dell’indirizzo.
Queste discipline - “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”, ”Scienze integrate (Fisica)”
e “Scienze integrate (Chimica)”, “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”- comuni a
tutto il settore, si caratterizzano in modo peculiare in relazione agli specifici risultati di
apprendimento d’indirizzo e si complementano nella progettazione didattica. Esse costituiscono, di
fatto, il nucleo contenutistico-metodologico dei successivi apprendimenti di indirizzo ( nelle diverse
articolazioni) che vengono gradualmente introdotti con la disciplina “Laboratori tecnologici ed
esercitazioni”, le cui attività laboratoriali, in questa fase, hanno ancora funzioni prevalentemente
orientative.
Nel secondo biennio e nel quinto anno i risultati di apprendimento dei due indirizzi sono riferiti alle
relative competenze specialistiche per tener conto dei peculiari processi produttivi dell’industria e
dell’artigianato e per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e di lavoro.
Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a partire dal
quadro unitario definito dagli assi culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta
progressivamente potenziato. Le discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea con le
indicazioni dell’Unione europea, ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di
sviluppare una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità
geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li
mettano in grado di organizzare il proprio progetto di vita e di lavoro.
2
IL QUADRO ORARIO DELL’IPIA
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia e geografia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia)
Scienze motorie e sportive
IRC o attività alternative
DISCIPLINE
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Scienze integrate (Fisica)
di cui: Laboratorio di Fisica
Scienze integrate (Chimica)
di cui: Laboratorio di Chimica
Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione
1° biennio
1^
2^
4
4
3
3
3
3
4
4
2
2
2
2
2
1
2
1
2° biennio
3^
4^
4
4
3
3
2
2
3
3
2
1
5° anno
5^
4
3
2
3
2
1
1^
CLASSI
2^
3^
4^
3
3
2
2
2
1
5^
2*
2
2
2*
2
2
3**
3**
4* + 6**
*: insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico – pratico
**: insegnamento affidato al docente tecnico – pratico
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
DISCIPLINE
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Tecnologie meccaniche e applicazioni
Tecnologie elettrico – elettroniche e
applicazioni
1^
2^
CLASSI
3^
4^
4** 3**
5
5
5
4
5^
3**
3
3
2
Tecnologie e tecniche di installazione e
3
5
8
manutenzione
Laboratori
4 * + 6 ** 12 * + 7 ** 6* + 3**
*: insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico – pratico
**: insegnamento affidato al docente tecnico – pratico
N.B. Corsi non attuati, ma attuabili
SERVIZI SOCIO-SANITARI.
Il corso di studi è organizzato, così come in tutte le altre scuole, in un biennio, e un triennio
professionalizzante.
Nel triennio, le aree “professionalizzanti” che caratterizzano il percorso formativo, sono:
-Igiene e prevenzione,
-Psicologia,
-Legislazione socio sanitaria.
Alla conclusione del percorso scolastico, alle studentesse e agli studenti si aprono le seguenti
possibilità di inserimento nel mondo del lavoro:
 Enti locali (comuni, province nei settori dedicati ai servizi alla persona, (anziani, disabili,
bambini, ecc)
 AA.SS.LL. (Ospedali, cliniche, ambulatori, ecc.)
 Strutture pubbliche e private dedicate alle persone (Case di riposo per anziani, strutture per
disabili, strutture ricreative, ecc) o il proseguimento degli studi universitari. In modo
particolare, per l’Università di Sassari, nei seguenti Dipartimenti:
Medicina Clinica e Sperimentale, con specializzazioni in:
-Infermieristica
-Fisioterapia
-Logopedia
-Ostetricia
-Scienze delle professioni sanitarie Tecniche Diagnostiche;
Scienze Umanistiche e Sociali, con specializzazioni in:
-Servizio Sociale ad Indirizzo Europeo
-Servizio Sociale e Politiche Sociali.
PIANO DI STUDI
DISCIPLINE
anno
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
ORE SETTIMANALI
biennio
triennio
I II III IV V
4 4
4
4
4
3 3
3
3
3
2 2
2
2
2
2
Geografia generale ed economica
1 1
Matematica
4 4
Diritto ed economia
2 2
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive
2 2
RC o attivitá alternative
1 1
Scienze Integrate (Fisica)
2
Scienze Integrate (Chimica)
2
Scienze Umane e Sociali
4 4
Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche 2
Educazione Musicale
2
Metodologie Operative
2 2
Seconda Lingua straniera***
2 2
Igiene e Culture Medico-sanitarie
Psicologia generale ed applicata
Diritto e legislazione socio-sanitaria
Tecnica amministrativa ed economia sociale
Totale complessivo ore settimanali
33 33
3
3
3
2
1
2
1
2
1
3
4
5
3
2
32
3
4
5
3
2
32
3
3
4
4
3
32
2
3.3.1 Soluzioni organizzative e operative
Le modalità ordinarie della formazione si attuano attraverso lezioni frontali, utili per costruire i
grandi quadri di riferimento degli argomenti di studio, lavori di gruppo e in coppia, moduli
formativi di carattere multidisciplinare. Le esercitazioni pratiche di laboratorio coinvolgono
certamente le materie di carattere professionale, le lingue straniere e l'informatica, ma possono
essere estese anche ad altre discipline.
Le situazioni formative centrate su compiti di realtà riguardano le interazioni pratiche, roleplay e
simulazioni.
Gli stage aziendali sono a partecipazione volontaria per gli alunni delle 3° classi ed obbligatori per
quelli di 4° e 5°. La co-docenza e compresenza dei docenti riguarda le discipline individuate dal
piano ministeriale.
L’orario scolastico è così strutturato: le classi prime effettuano 33 ore di lezione settimanale, mentre
tutte le altre svolgono 32 ore settimanali di lezione.
Nella determinazione degli standard d’istituto concernenti i risultati formativi attesi, stabiliti
all’unanimità dal collegio dei docenti, si è tenuto conto, tra le altre cose, della particolare tipologia
degli allievi e della presenza degli alunni convittori.
I saperi minimi, individuati per ogni singola disciplina e per ciascuna classe, saranno resi pubblici
attraverso le modalità individuate dagli organi collegiali.
3.3.2 Accoglienza e integrazione
È prassi ormai consolidata nella nostra scuola l’attenzione alla fase dell’accoglienza e
dell’integrazione degli allievi delle prime classi. I docenti coordinatori dei consigli di classe hanno
cura di promuovere, nei primi giorni di lezione, tutte le attività necessarie a consentire la
conoscenza della scuola, dei suoi laboratori, delle opportunità formative curriculari ed
extracurriculari. Particolare attenzione è posta alle attività volte all’integrazione degli alunni
convittori con gli allievi residenti in città o nei comuni dell’hinterland, in quanto i primi presentano
specifiche problematiche relative all’allontanamento dalle famiglie e dalla realtà socio-culturale di
provenienza,
E' desiderio della scuola connotarsi sempre più come un luogo dove l'accoglienza debba essere un
atteggiamento costante di tutti gli insegnanti e di tutto il personale scolastico.
Seppur in un contesto non sempre facile, in conseguenza delle distanze anche notevoli di molte
famiglie dalla città sede dell’Istituto, si tende a ricercare sempre nuovi spazi ed occasioni di
confronto con i genitori, per favorire sia un più stretto rapporto con gli ambienti di vita dello
studente e sia una relazione più significativa con le famiglie stesse. Ciò allo scopo di far partecipare
in modo attivo le famiglie alla crescita umana e professionale dei propri figli, in un’ottica di
compartecipazione all’educazione, all’istruzione e alla formazione dei giovani cittadini, nello spirito
dell’articolo 30 della Costituzione.
3.3.3 Integrazione scolastica degli alunni disabili.
L’IIS di Alghero conta tra i suoi iscritti n. 31 alunni diversamente abili; questo dato ha portato il
nostro Istituto ad operare specifici interventi riguardo l’organizzazione complessiva del servizio di
sostegno agli alunni svantaggiati.
La nostra scuola riconosce e applica tutte le norme che a livello amministrativo e didattico hanno la
funzione di favorire l’integrazione scolastica degli alunni disabili. In particolare:
3
•
Il limite delle 25 unità per le classi che accolgono gli studenti disabili.
•
L’ammissione di più alunni disabili nella stessa classe solo in caso di deficit lievi e, con non
più di 20 iscritti, nelle classi iniziali.
•
La costituzione del Gruppo di studio e lavoro previsto dall’art. 15 della Legge 104/92 e dal
D.M. n° 122/44, coordinato dalla Funzione Strumentale dell’offerta formativa specifica.
Sono previste attività di accoglienza per gli alunni iscritti nella classe prima, che comprendono:
•
incontri con i genitori;
•
incontri con i docenti di sostegno della scuola media di provenienza;
•
incontri con altre figure professionali interessate.
Sono programmate riunioni periodiche dei Consigli di Classe direttamente coinvolti nel processo di
integrazione scolastica dell'alunno diversamente abile, per discutere e deliberare il Piano Educativo
Personalizzato (P.E.P.) e per verificarne in itinere l'efficacia.
E’ stata attivata una collaborazione con l’Équipe multidisciplinare del Centro Riabilitativo C.T.R. di
Alghero, convenzionato con l’A.S.L n° 1, attraverso incontri tra il Consiglio di Classe, gli Operatori
del Centro e i Genitori degli alunni seguiti dall’Ente riabilitativo.
L’Istituto mette a disposizione attrezzature, strumenti, sussidi didattici che siano facilmente
utilizzabili anche dagli alunni disabili. Nella biblioteca sono presenti testi specifici e Cd-rom che
forniscono agli studenti e ai docenti interessati gli strumenti idonei per svolgere le attività didattiche
individualizzate programmate dai singoli Consigli di Classe.
Nelle classi dove sono inseriti gli alunni diversamente abili si possono utilizzare un Personal
Computer Portatile, una Videocamera, una Fotocamera, una Multifunzione.
Gli alunni disabili che frequentano la quarta e la quinta possono, per alcune ore e in base a quanto
programmato dal Consiglio di Classe, partecipare alle attività di laboratorio di Cucina e Sala – Bar
nelle classi inferiori; si offre così la possibilità di potenziare le competenze nelle attività pratiche
acquisite negli anni scolastici precedenti.
3.3.4 Tirocini aziendali e stages
I tirocini dei nostri allievi, in Aziende Turistiche, Ricettive, della Ristorazione, elettriche ed
elettroniche sono indispensabili per la formazione extrascolastica, come attività integrante del
processo formativo e di orientamento professionale, per il futuro ingresso nel mondo del lavoro
dipendente o autonomo.
I tirocini si svolgono in itinere, per circa 10 giorni, nel corso delle attività didattiche o nelle vacanze
di Pasqua e Natale; oppure estivi, per non più di 4 mesi (come previsto dalla legge), durante la
chiusura delle attività didattiche.
Tutto il lavoro inerente i tirocini è effettuato da un gruppo di Docenti (Coordinatore e Tutor) con la
collaborazione del personale A.T.A. E' compito dell'équipe incaricata informare adeguatamente tutti
gli Insegnanti T. P., i Coordinatori dei Consigli di Classe e gli stessi allievi sulle diverse procedure
che è necessario attivare per iniziare il tirocinio, ricordando agli alunni che la certificazione
conseguita, già dal terzo anno, sarà valutata come credito formativo nell'esame di Stato.
3
2 ATTIVITÀ DI RICERCA
Il nostro Istituto ha scelto di investire nell'attività di ricerca sul turismo regionale e, più in generale,
sulle realtà lavorative del territorio, focalizzando l'attenzione sulla valorizzazione delle tipicità
locali. Con delibera del collegio dei docenti è stato costituito, nel 2003, il Centro di Ricerca e
Documentazione Turistica "Al.Sa.R.T." (Alberghiero, Alghero, Sardegna, Ricerca, Turismo).
2.1
Centro di ricerca e documentazione turistica
Il Centro di Ricerca e Documentazione Turistica, costituito all’ interno dell’IPSAR di Alghero, ha
come finalità principale la promozione e l’attuazione di ricerche nell’ambito della ristorazione e
dell’attività turistico-ricettiva, con particolare riferimento all’analisi delle specificità e delle
tradizioni locali, allo scopo di favorire la tipicizzazione di tutti gli aspetti relativi all’organizzazione
alla gestione e alla produzione dei servizi turistici.
Il Centro, nello svolgimento delle proprie attività, si avvale della collaborazione di operatori ed
esperti del settore, delle università e dei centri di ricerca regionali, nazionali e internazionali. Le
fonti finanziarie saranno prevalentemente reperite attraverso forme di sponsorizzazione e contributi
pubblici e privati.
2.2
Attività di ricerca in collaborazione col MIUR
L'attività di ricerca sulle nuove figure professionali del settore turismo è stata avviata, su richiesta
del MIUR, nell'anno scolastico 2002/2003. All'IPSAR di Alghero fu conferito l'incarico di definire
le attività e le UFC (unità formative capitalizzabili) dell'area tecnico-professionale del Tecnico
Superiore per l'Organizzazione e il Marketing del Turismo Integrato. Il lavoro di ricerca fu
effettuato in collaborazione con l'Università di Sassari, lo IAL Sardegna, il Consorzio Turistico
Riviera del Corallo e due qualificati partner stranieri: la Escola d'Hoteleria de les Illes Baléars di
Palma di Majorca e il Lycée professionnel "Finosello" di Ajaccio, Corsica.
Nell'anno scolastico 2005/2006 l'attività di ricerca, in collaborazione col MIUR, ha riguardato la
definizione delle aree di attività dell'operatore per l'impresa turistica e/o ricettiva ed il raccordo con
le figure IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) di riferimento.
2.3
3
Attività di ricerca dell’IPIA
L’Istituto svolge attività di ricerca sulle tecnologie informatiche, sulla robotica e sulla
domotica.
4 OPPORTUNITA’ E SCELTE EDUCATIVE PER IL
MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
4.1
Area linguistico-espressiva
A partire dall’anno scolastico 2000/01, grazie ad un finanziamento della R.A.S., legge n.26/97 di
tutela della minoranze culturali e linguistiche, è stato attivato il progetto “L’Isola che c’è”,
articolato in tre azioni, da realizzare in diversi anni scolastici. Nella prima annualità, si è proceduto
alla formazione dei docenti coinvolti nel progetto per permettere l’introduzione nelle classi prime e
quarte dell’insegnamento della storia e delle culture locali con l’obiettivo di sperimentare
3
l’insegnamento delle lingue minoritarie (algherese e sardo). Successivamente, si è proceduto al
completamento della formazione dei docenti ed è continuata la sperimentazione dell’insegnamento
della storia e della cultura locale nelle classi del biennio e nelle quarte. Il suddetto progetto ha visto
il coinvolgimento degli studenti della sezione carceraria. A partire dalla terza annualità è stata
avviata la produzione di materiale didattico mirato – la Storia di Alghero a fumetti, in DVD – ,
particolarmente innovativo, per l’insegnamento nelle scuole cittadine della storia e della cultura
delle minoranze locali.
Un altro progetto regionale nel quale il nostro Istituto ha svolto un ruolo di primo piano è stato
Sardegna Nord, per la valorizzazione del patrimonio culturale della nostra isola. Tra le altre
attività, due hanno ottenuto un gradimento particolare da parte del personale della scuola e degli
studenti: il progetto “Le mani in pasta”, nato nell’ambito della valorizzazione del patrimonio
culturale regionale, con l’intento di sollecitare i giovani al recupero delle antiche lavorazioni del
pane e, per l’IPIA, nell’approccio alle trasmissioni satellitari che muovevano, allora, i primi passi.
Significativa è l’esperienza di collaborazione con la Tirrenia-CIN (Compagnia Italiana di
Navigazione), giunta alla terza annualità, nella quale gli alunni dell’IPIA svolgono attività
formativa nel luogo di lavoro per l’acquisizione di competenze nell’ambito dell’impiantistica
elettrica-elettronica e meccanica.
4.2
Area della multimedialità
Da alcuni anni il nostro Istituto ha deciso di imprimere un’accelerazione significativa
all’insegnamento delle discipline informatiche e all’informatizzazione della didattica.
La scuola si è dotata di sei aule di informatica, di collegamenti in rete e di attrezzature e supporti
informatici per la realizzazione di software didattici.
Si è deciso di investire nell’insegnamento delle TIC (Tecnologia dell’Informazione e della
Comunicazione) e di completare l’alfabetizzazione informatica di tutto il personale della scuola,
con appositi corsi di formazione. Analoga iniziativa è stata assunta per la formazione degli allievi.
L’IIS è dotato di 32 LIM ed è un Test Center del territorio per ECDL, accreditato dall’AICA.
3
4.3
Area dell’educazione motoria
Nel rispetto dello spirito e degli orientamenti dell'educazione fisica scolastica, l'offerta formativa in
campo motorio e sportivo prevista si propone di raggiungere le seguenti finalità:

La formazione di base in ambito sportivo che si inserisce nella crescita complessiva
dell'allievo;

La lotta alla dispersione scolastica, offrendo agli alunni in difficoltà proposte ed opportunità
che valorizzino abilità non esclusivamente legate al linguaggio verbale o scritto;

Il massimo coinvolgimento degli alunni (in particolare dei convittori) attraverso esperienze
formative e di aggregazione sociale;La creazione, attraverso i vari livelli di organizzazione
dell'attività sportiva scolastica, di un sistema che favorisca la preparazione e la
partecipazione allo sport in maniera non episodica;L’educazione alla salute, alla legalità,
alla non-violenza, alla collaborazione attraverso un'attività motoria e sportiva vissuta in
prima persona.

Occorre evidenziare, purtroppo, che attualmente l’IPSAR non dispone di un proprio spazio
per lo svolgimento dell’attività motoria ma, grazie a una convenzione tra Enti Locali, può
usufruire della tensostruttura sita in via Kennedy.
4.4
Area della progettazione
La diffusione della cultura del progetto non è ancora diventata patrimonio comune tra tutti i
docenti, nonostante si registri la crescita numerica di coloro che si affacciano a questa modalità di
lavoro. La cultura del progetto, in particolare, conosce momenti significativi nella predisposizione e
realizzazione dei programmi e dei progetti per i percorsi di alternanza scuola-lavoro, dei corsi IFTS
e dei numerosi progetti avviati nell'ambito dell’ampliamenti dell'offerta formativa della scuola.
La fase d'elaborazione del progetto è solitamente caratterizzata dall'attività di gruppi di docenti in
collaborazione con esperti esterni, col mondo del lavoro e delle professioni, con gli enti locali, le
altre istituzioni scolastiche e l'Università.
L'Istituto dispone di un gruppo di progetto che esamina le opportunità esistenti e decide, sulla base
delle esigenze individuate, le aree ed i comparti per i quali si rende necessario avviare progetti
specifici. Successivamente, l'attività di progettazione viene affidata ai gruppi di progetto che si
occupano della singola progettazione e curano tutte le fasi di attuazione del progetto medesimo,
dopo l'approvazione da parte degli organi competenti.
Progetti e attività realizzati nell’annualità 2013/14.
Progetto Leonardo
Il nostro Istituto sarà l’ente promotore, con partner in Italia e all’estero, di un progetto
finalizzato agli alunni delle classi 4° e 5°, per l’apprendimento delle lingue straniere nella realtà
operativa professionale all’estero. I referenti sono i proff. Porcu G. e Le Masson.
3
Progetto sapere - saper fare
L’attività del progetto è mirata all’approfondimento della lingua italiana e delle lingue straniere
in contesti professionali. Sarà attuata in orario curricolare con la compresenza di docenti di
lingua e letteratura italiana, di lingua e letteratura straniera e quelli di laboratori tecnicoprofessionali, per un ammontare complessivo di 50 ore. Responsabile del progetto è la prof.ssa
Ruggiu.
Progetto per la certificazione internazionale delle lingue straniere
Si tratta di un corso di approfondimento della lingua inglese, per complessive 50 ore, finalizzato
al conseguimento della certificazione internazionale. Responsabile del progetto è La prof.ssa
Mura
Scambio culturale con l’IPSAR di Torino
Il progetto prevede uno scambio culturale e professionale tra un gruppo di venti studenti del
nostro Istituto e altrettanti alunni dell’IPSAR di Torino, nel periodo febbraio-maggio 2013.
Progetto L’Isola ritrovata, ex legge Regionale 26/97
Il progetto, già finanziato, è finalizzato alla realizzazione di un DVD sulla storia di Alghero a
fumetti, per il periodo 1652-1720. Il DVD conterrà tavole a calori illustrative di singoli episodi
della storia locale, didascalie esplicative, voci narranti in algherese, sardo, italiano, francese e
inglese, sottofondo musicale. Il progetto vede il nostro Istituto come capofila e il Liceo
scientifico “Fermi” come scuola partner. Referente è il prof. Budruni.
Progetto “Ginestra”
Il progetto, finanziato dalla Regione Sardegna con 50.000 €, prevede la realizzazioni delle
seguenti attività, finalizzate alla riduzione della dispersione scolastica:
- Incremento delle ore di sostegno per gli alunni disabili;
- Laboratori didattici rivolti agli alunni del biennio, con particolari difficoltà nel metodo di
studio, nell’organizzazione del tempo fuori dal contesto scolastico e basso livello di
autostima;
- Apertura al personale della scuola e al pubblico del bar della scuola, per ampliare l’attività
laboratoriale degli alunni del biennio:
- Apertura di un centro di Informazione Turistica all’interno dell’Istituto, per consentire agli
alunni del biennio di svolgere attività di front office in ambiente lavorativo.
I docenti responsabili delle attività sono Budruni e Silanos.
Progetti deliberati per l’annualità 2014/2015
Progetto “Sapere e saper fare”
Progetto rivolto alle classi 1°A, 2°A e 2°B dell’IPSAR. Prevede ore in compresenza tra l’insegnante di
lettere e gli insegnanti tecnico-pratici.
Docente responsabile delle attività è la prof.ssa Giuliana Ruggiu
3
Progetto “Ginestra”
Si tratta dell’utilizzo della quota di finanziamento della Regione Sardegna per l’annualità 2013,
con la quale si prevede la realizzazione delle seguenti attività, finalizzate alla riduzione della
dispersione scolastica:
- Incremento delle ore di sostegno per gli alunni disabili;
- Laboratori didattici rivolti agli alunni del biennio, con particolari difficoltà nel metodo di
studio, nell’organizzazione del tempo fuori dal contesto scolastico e basso livello di
autostima;
- Laboratori didattici rivolti a gruppi di alunni con disturbi specifici di apprendimento nelle
classi del triennio.
- Osservazione degli studenti con particolari difficoltà nell’apprendimento, da avviare ai
laboratori didattici
Docente responsabile delle attività è il prof. Antonio Budruni.
Progetto “Aree a rischio”
Il progetto prevede l’attuazione dell’attività didattica con l’uso del cooperative learning, in particolare
nel biennio. Il progetto deve essere completato entro il 31/12/2013.
Docente responsabile delle attività è il prof.Antonio Budruni.
Progetto Leonardo
Il nostro Istituto sarà l’ente promotore, con partner in Italia e all’estero, di un progetto
finalizzato agli alunni delle classi 4° e 5°, per l’apprendimento delle lingue straniere nella realtà
operativa professionale all’estero. I referenti sono i proff. Porcu G. e Le Masson P.
Divertiamoci con l’elettronica
Progetto laboratoriale di approccio alla robotica, rivolto agli alunni dell’IPIA
Docenti proponenti: Prof. Corbia e prof. Deroma. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
Programmiamoci: piattaforma Arduino
Progetto laboratoriale di approccio alla programmazione di sistemi elettronici, rivolto agli
alunni dell’IPIA.
Docenti proponenti: Proff. Corbia e Maninchedda. Non realizzato per mancanza di
finanziamenti
Facciamo la tesina
Progetto rivolto agli alunni della quinta IPIA
Docente proponente: Prof. Corbia. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
3
ECDL base
Progetto rivolto agli studenti e alle istituzioni, finalizzato al conseguimento delle competenze
informatiche di base.
Proponente, prof. Nulvesu. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
Progetto “ECDL scuola media”
Progetto rivolto a 20 ragazzi della scuola media inferiore che non abbiano acquisito competenze
scolastiche nel curriculum scolastico.
Proponente, prof. Nulvesu.
Progetto “ECDL e didattica (due)”
Progetto rivolto ai docenti che hanno frequentato l’omonimo corso nello scorso a.s. con l’obiettivo di
conseguire la certificazione ECDL full.
Proponente, prof. Nulvesu. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
Mettiamoci in moto: Kart didattico
Progetto laboratoriale finalizzato al cablaggio di un Kart a trazione elettrica, rivolto agli alunni
dell’IPIA.
Proponente, prof. Zanda. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
For-Mare
Stage in navigazione in collaborazione con la compagnia di navigazione Tirrenia, rivolto agli
alunni dell’IPIA.
Proponente, prof. Zanda.
Impariamo ad usare autocad di base
Progetto laboratoriale finalizzato all’utilizzo di uno dei più diffusi software per il disegno
tecnico, rivolto agli alunni dell’IPIA. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
Aula fotovoltaica
Progetto laboratoriale finalizzato alla realizzazione di ambienti autosufficienti dal punto di vista
energetico, rivolto agli alunni dell’IPIA.
Proponente, prof. S. Riu. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
Sicurezza nei posti di lavoro ed antincendio
Progetto di approfondimento finalizzato all’acquisizione di competenze nell’ambito
dell’antinfortunistica, rivolto agli alunni dell’IPIA.
3
Proponente, prof. S. Riu. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
Gruppo Sportivo
Progetto mirato alla costituzione del gruppo sportivo degli studenti dell’IPIA.
Proponente, prof. Rallo. Non realizzato per mancanza di finanziamenti
Progetto “COREM”
Inizialmente rivolto agli studenti dell’IPAA, considerato che non esistono più le classi di tale corso di studi,
il progetto, proposto dal Parco di Porto Conte si realizzerà con un gruppo di studenti dell’IPSAR. Prevede
attività nei parchi naturali della Sardegna e della Corsica.
Progetto “FIXO”
Il progetto prevede il coinvolgimento delle istituzione scolastiche delle scuole secondarie di secondo grado
di Alghero. Ha l’obiettivo di favorire l’inserimento degli allievi in uscita nel mondo del lavoro.
Premi conseguiti nell’annualità 2013/2014
Premio speciale per la “Valorizzazione del territorio” riservato alle scuole alberghiere,
nel 6° Trofeo “Monte Pollino” per i piatti di cucina fredda.
Alunni premiati: Biddau Maria Francesca (5°B), Campus Mirko (5°B), Tola Silvia (4°A).
Docente accompagnatore: Rondello Raffaele
Primo premio assoluto nella 3° gara di ristorazione professionale “Palazzo dei
Giacobini” Altomonte (RC).
Alunni premiati: Biddau Maria Francesca (5°B), Campus Mirko (5°B), Tola Silvia (4°A).
Docente accompagnatore: Rondello Raffaele
Premio speciale per la valorizzazione dei prodotti locali nel concorso della Tabula
Praenestina (Cave-Roma)
Alunna premiata: Camerada Eleonora (2°A). Docente accompagnatore: Rondello Raffaele.
Terzo premio nel concorso del Banco di Sardegna per la scuola. Progetto innovativo per
la creazione dell’impresa giovanile Sani & Sardi.
3
Progetti attuati nell’annualità 2014/2015
Progetto Comix 4 Equality
Finalizzato alla diffusione nel mondo della scuola dei temi legati all’uguaglianza, al rispetto delle
diversità, alla coesione sociale in nome dei diritti umani irrinunciabili, della coesistenza e della
pace, il progetto si muove in una dimensione europea, promuovendo il dialogo interculturale contro
il razzismo, la xenofobia e la discriminazione in Italia, Bulgaria, Estonia, Romania e Lettonia,
utilizzando lo strumento innovativo del fumetto realizzato da artisti con background migratorio.
L’associazione Africa e Mediterraneo, in partenariato con l’Istituto d’Istruzione Superiore Piazza
Sulis – Alghero (scuola capofila), gli istituti comprensivi cittadini 1 e 3, hanno realizzato nel
territorio del Comune di Alghero parte delle attività previste dal progetto europeo Comix4= Comics
for Equality, già finanziato dalla Commissione Europea a novembre 2012.
In particolare, gli Istituti comprensivi, coordinati dai docenti Maria Loredana Sanna, Carlo Solinas,
Mariella Carboni e Flavia Rosella, hanno elaborato disegni e fanzine molto belle e molto profonde
nel messaggio di solidarietà tra i popoli, contro le discriminazioni e per la pacifica convivenza. Gli
alunni dell’IPIA, coordinati dalle docenti Assunta Fois e Maria Giovanna Pinna, hanno presentato
storie filmate nelle quali sono state messe in evidenza narrazioni animate su temi affrontati nel
progetto, dimostrando notevole capacità e abilità tecnica e culturale nella regia e nelle scelte
comunicative.
I ragazzi dell’Alberghiero, coordinati dai docenti Antonio Budruni, Raffaele Rondello e Giuliana
Ruggiu hanno realizzato le ricette di piatti “contaminati” culturalmente o “rivisitati”, abbinando un
mappamondo nel quale sono stati indicati i paesi di provenienza degli ingredienti utilizzati. Nelle
esercitazioni pratiche, poi, sono stati realizzati i piatti elaborati dagli alunni della classe Terza
Enogastronomia A, base di un evento conclusivo del progetto realizzato nell’Istituto il 16 dicembre
2014.
Progetti deliberati per l’annualità 2014/2015
Progetto Media 4 Equality, (annualità 2015). Mira a realizzare azioni finalizzate alla conoscenza
delle diversità, a confrontarsi con culture altre, con modi di vivere, di pensare e di essere differenti.
In particolare, il nostro Istituto (capofila del progetto in Sardegna) attuerà, in partenariato con gli
istituti comprensivi cittadini, attività legate a laboratori di media education nel campo della
ristorazione.
Progetto “Esercitarsi per migliorare”. Il progetto prevede esercitazioni pratiche finalizzare
all’apertura della scuola all’esterno attraverso l’offerta di pacchetti integrati di cultura ed
enogastronomia, con l’obiettivo di valorizzare le biodiversità e le produzioni autoctone.
3
Progetto petali di loto. Mira all’inserimento guidato dei ragazzi diversamente abili nel mondo del
lavoro
Progetto “Laboratorio imparo” (aree a rischio). Mira al coinvolgimento degli alunni del biennio
nella realizzazione di brevi filmati su tutorial relativi alle specializzazioni dell’Istituto, da
diffondere attraverso i social network.
4.5
Area delle relazioni
La complessa realtà presente nella nostra scuola e le nuove esigenze di trasparenza e flessibilità che
caratterizzano oggi il rapporto scuola-società, pongono la necessità di individuare obiettivi sempre
più finalizzati al raggiungimento di comportamenti che favoriscano il rispetto delle regole, il senso
d’appartenenza e dell'autodisciplina, il rispetto degli altri nella loro diversità. Ogni disciplina
presente nel percorso educativo e didattico dell'intero ciclo di studi fornisce, seppur nella diversità
del proprio ambito, le conoscenze e gli strumenti fondamentali per appropriarsi del senso di
responsabilità necessario per operare, nella realtà, in modo critico e consapevole. Lo sviluppo di
una coscienza civile e democratica è supportato dalle seguenti attività curricolari ed extracurricolari:
1) Stesura delle regole che stabiliscono il corretto funzionamento della vita scolastica,
enunciate nel regolamento d'istituto e nel regolamento di disciplina, ed elaborazione
delle norme che regolano le attività dei diversi laboratori. Nell’anno scolastico in corso è
stato rielaborato il Regolamento d’Istituto che, facendo parte integrante del POF si allega
integralmente al presente documento, sotto la lettera “A”.
2) Progetto "Educazione alla salute": favorisce la crescita di uno stile di vita adeguato e
consapevole, perché gli studenti possano progredire serenamente negli studi, stando bene
a scuola e trovando nella scuola gli stimoli per sviluppare le proprie attitudini ed
interessi. Previene inoltre tra gli studenti gli stati di malessere adolescenziale e i
comportamenti a rischio attraverso un’informazione puntuale sugli aspetti dello
sviluppo, con un'attenzione particolare ai pericoli che possono trasformare in negativo la
vita di un giovane.
3) Visite guidate e viaggi d’istruzione. Le relazioni con realtà diverse da quella scolastica, i
viaggi – dalla loro progettazione all’organizzazione -, la conoscenza diretta delle
modalità attraverso le quali si realizzano i tour, le escursioni, le visite guidate,
rappresentano momenti formativi importanti dal punto di vista professionale oltre che
significative esperienze di vita per i nostri allievi. Le visite guidate ed i viaggi
d’istruzione si compiono prevalentemente in Sardegna, anche se non si escludono viaggi
nel resto d’Italia e in alcuni paesi Europei, in occasione degli stage e d’altri progetti
formativi e di orientamento. Le scelte finali sono deliberate dai singoli Consigli di
classe, in conformità a specifici progetti e ad esigenze insieme individuate.
4) Le relazioni in ambito scolastico richiedono l’osservanza di alcune regole elementari di
comportamento, tra le quali particolare rilievo rivestono la frequenza, la partecipazione e
l’impegno
Per ciò che riguarda la frequenza, la scuola assume provvedimenti che riducono e limitano le
assenze arbitrarie, non giustificate da motivi seri e documentabili e le assenze di massa immotivate.
Gli insegnanti, in ogni caso, svolgeranno regolarmente il programma pur in presenza di un ridotto
numero d’alunni per classe.
4
4.6
Area dell’educazione degli adulti e corsi per lavoratori.
Corso Serale per studenti adulti e lavoratori
A partire dall’anno scolastico 1996/97 è attivo presso l’I.P.S.A.R. di Alghero un Corso Serale
destinato a studenti adulti e/o lavoratori. Tale corso risponde alle esigenze del mercato del lavoro
che richiede sempre di più figure qualificate. Considerata la particolare vocazione turistica dell'area
nella quale opera e del suo contesto geo-economico, il corso serale dell’IPSAR di Alghero svolge il
ruolo di elemento attivo nella formazione di risorse umane, per la diffusione di innovazioni nel
settore dei servizi in cui opera e per la promozione e lo sviluppo del territorio circostante. I percorsi
offerti, che si inquadrano nell’ottica dell’istruzione permanente e del lifelong learning, offrono a
molti studenti adulti e lavoratori l’opportunità di costruire, consolidare o riconvertire la propria
formazione professionale, offrendo loro occasioni che permettono di migliorare il proprio posto
nella società e favorendo la realizzazione delle proprie aspirazioni al successo sociale, economico e
personale. Il corso serale rappresenta di fatto l’unica agenzia formativa di scuola secondaria
superiore presente nel territorio di Alghero che lavora per la rimotivazione e il riorientamento di
soggetti adulti appartenenti anche a fasce deboli favorendo l’inserimento professionale ed il rientro
nei percorsi di istruzione e formazione.
L’utenza dei corsi è costituita in via prioritaria da giovani adulti con una precaria situazione
lavorativa o in condizione di disoccupazione. Negli ultimi anni si registra una crescente presenza di
giovani drop out ovvero di alunni che per una serie di motivazioni sono rimasti fuori dai percorsi
scolastici istituzionali e che necessitano di acquisire competenze professionali e titoli di studio che
ne favoriscano l’inserimento nel mondo del lavoro.
Un gruppo piuttosto consistente è costituito dagli studenti lavoratori che attraverso i percorsi offerti
dal corso serale conseguono titoli di studio che consentono loro di migliorare la propria situazione
lavorativa e di progredire nella carriera intrapresa. Sono presenti studenti che, in possesso di titoli di
studio di scuola secondaria superiore o universitaria non più rispondenti alle esigenze del mercato
del lavoro, si iscrivono ai corsi per riconvertire la propria preparazione culturale e professionale,
conseguendo titoli che offrono CLASSI TOTALE
maggiori possibilità occupazionali II
25
nell’industria turistica.
III
31
IV
26
Nell’anno scolastico 2009/2010, V
11
102 studenti su un totale di 110 Totale
93
iscritti hanno completato
la
frequenza ai corsi. Sono stati
rilasciati 15 diplomi di qualifica e
13 diplomi finali conclusivi del corso di studi.
Per il corrente anno scolastico, i dati relativi alle iscrizioni sono i seguenti:
4
Il corso serale presenta nei contenuti una programmazione modulare, simile a quella del corso
diurno, che si realizza mediante un approccio metodologico che vede lo studente al centro
dell’azione educativa e si caratterizza per la valorizzazione delle competenze formali, non formali
ed informali possedute dallo studente adulto che normalmente rivela un alto grado di motivazione
allo studio.
Articolazione Del Corso
Le lezioni del corso serale si tengono dal lunedì al venerdì dalle 17,50 alle 22,50 nelle aule e nei
laboratori della sede centrale in piazza Sulis. Il corso è articolato in cinque classi.
Il biennio comune, costituito dal I e dal II anno, ha caratteristiche di continuità rispetto alla scuola
secondaria di primo grado. La promozione, al termine della frequenza dei due anni, permette
l'accesso al terzo anno di qualifica professionale in cui si compie la scelta fra i due Indirizzi
operativi attivati: Operatore di cucina e Operatore di ricevimento.
Il corso biennale postqualifica (IV e V anno ) è di carattere professionale e di livello tecnico. Vi si
accede con la qualifica di settore e si conclude con il corrispondente Esame di Stato quinquennale.
Sono attivi due indirizzi : Tecnico dei servizi turistici e Tecnico dei servizi della ristorazione.
Il Corso Serale dell’IPSAR di Alghero offre anche le seguenti opportunità:
 Recupero di percorsi scolastici interrotti e predisposizione di percorsi di studio
abbreviati grazie al riconoscimento di crediti formativi precedentemente acquisiti, è infatti
possibile sviluppare percorsi personalizzati per conseguire in tempi ridotti il titolo di studio.
E' possibile la frequenza nelle classi superiori per quanti avessero interrotto studi di scuola
secondaria statale o parificata, concordando un piano per il recupero delle materie che non
sono state oggetto di studio nei percorsi formativi pregressi.
 Riconversione delle conoscenze e competenze professionali
E' possibile, per coloro che sono già in possesso di diploma di scuola superiore di qualsiasi
indirizzo, usufruire del Progetto Aliforti, che consente di vedere riconosciuti tutti i crediti
scolastici maturati. Lo studente già diplomato può frequentare esclusivamente le discipline
che non sono state oggetto di studio nel percorso del precedente diploma.
L’attività di promozione dell’offerta formativa rivolta agli adulti, avviata nel corso degli anni presso
istituzioni, enti ed aziende locali, ha portato ad un incremento sia degli iscritti al corso serale sia
all’aumento del numero delle classi presenti presso la Casa Circondariale d’Alghero (I°, II°, III° e
V°), con 55 iscritti, di cui 15 stranieri.
L’Istituto penitenziario cittadino, riaperto nel marzo 1998 dopo la dismissione del carcere
dell’Asinara, ospita circa 120 detenuti la cui posizione giuridica ( il 74% deve scontare una pena
superiore ai cinque anni di detenzione) ha consentito all’amministrazione carceraria di investire su
progetti rieducativi a medio e lungo termine, prevalentemente di natura professionalizzante.
L’istituzione delle nostre classi all’interno della struttura carceraria occupa un posto di primo piano
nell’ambito di tali progetti, non solo per le opportunità di inserimento nel settore lavorativo ma
anche per la più ampia offerta educativa e formativa mirata a facilitare la reintegrazione degli
studenti nel tessuto sociale. Il corso, tenuto da docenti dell’istituto che ne hanno fatto richiesta o che
hanno maturato esperienza professionale nell’ambito dell’educazione agli adulti, fa riferimento al
corso serale per quanto riguarda le modalità educative e didattiche, anche se l’articolazione oraria è
leggermente ridotta rispetto al modello e suddivisa in fascia anti-meridiana e pomeridiana per
meglio adattarsi ai ritmi di vita della Casa Circondariale.
4
4.7
Area dell’educazione dei convittori.
Caratteristica peculiare dell'Istituto Alberghiero di Alghero è l'attrezzatura specifica per
l'accoglienza di studenti e studentesse, in qualità di convittori e convittrici, frequentanti i primi tre
anni del corso di studi e non ancora maggiorenni. Le sedi distinte di convitto, una maschile ed una
femminile, sono dislocate, rispettivamente, in Via Tarragona e presso l’edificio del Seminario
vescovile di Via Sassari
Le distinte équipes educative sono organizzate in forma autonoma ed interagente, sotto il
coordinamento generale del Coordinatore/trice di Convitto.
I convittori, in numero di 153 (69 ragazze e 84 ragazzi), sono alloggiati in ambienti distinti. Hanno
a disposizione camere a due o tre letti con servizi personali. Ogni giorno il personale di servizio
provvede al riassetto delle camere, ma i convittori sono tenuti e sollecitati a manifestare
costantemente ordine e buon gusto. I locali sono inoltre attrezzati di sale apposite per riunioni,
attività di studio e visione di programmi televisivi.
Il Convitto garantisce un'assistenza infermieristica, con la presenza di una operatrice sanitaria per
interventi di prima necessità.
Il Convitto maschile dispone di una sala mensa in cui gli allievi convittori consumano la colazione,
il pranzo e la cena.
Il Convitto femminile invece dispone di una piccola sala in cui viene servita solamente la piccola
colazione; mentre per il pranzo e la cena le convittrici si recano presso il Convitto maschile.
Gli istitutori hanno come primaria competenza quella di favorire, in ogni momento della giornata,
un "clima" di convivenza positivo, prevenendo eventuali fenomeni di disagio (individuale e
collettivo), ed elaborando idonee strategie di socializzazione.
Lo scopo fondamentale del Convitto è quello di curare l’educazione e lo sviluppo intellettuale e
fisico dei giovani che vi sono ospitati.
4
4.7.1
Obiettivi educativi del convitto
 Favorire l'integrazione nell'ambiente convittuale e l'accettazione delle regole di condotta
mediante il costante dialogo tra educatori, convittori e loro genitori in primo luogo.
 Saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni come occasione di confronto
 Saper riconoscere il diritto alla diversità sessuale, etnica, religiosa, culturale, razziale
 Saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e quindi saper
rispettare le regole, l'ambiente e gli altri
 Saper valutare e autovalutarsi con senso critico
 Educazione alla salute e al benessere psicofisico.
 Conoscere l'ambiente circostante e sapersi muovere in esso in autonomi
 Sapersi relazionare con il gruppo convittori/trici, il personale educativo e tutto il
personale in servizio.
 Acquisire un metodo di studio sviluppando la motivazione allo studio, attivando capacità
di lavoro in team, ottimizzando l'utilizzo degli strumenti specifici di studio.
 Migliorare la capacità di leggere e interpretare una realtà territoriale-culturale diversa da
quella della località di provenienza
4.7.2
Attività da realizzare nei convitti
Previo accertamento della copertura finanziaria potranno essere realizzate le seguenti attività
 Accoglienza dei convittori, con particolare riguardo ai nuovi arrivati
 Attività ricreative e sportive :
1. avvicinamento alla pratica sportiva: alla ricerca del benessere psico-fisico;
2. attività sportiva di calcetto;
3. torneo di tennis-tavolo;
4. corso di chitarra per principianti i che si propone di promuovere l’ascolto e la
pratica della musica intesa come forma di linguaggio e di espressione;
5. avviamento al gioco degli scacchi;
6. canto e ballo.
4.7.3
Convitto-famiglia
Le famiglie costituiscono una componente fondamentale e sempre coinvolta nell'attività di
formazione dei giovani convittori/trici. Interagiscono con il Convitto, con i colloqui preliminari
all'accettazione e gli incontri ufficiali previsti dal calendario annuale.
Apposite schede vengono fatte pervenire alle famiglie per una completa e costante informazione sul
comportamento, l'impegno scolastico e ludico-sportivo dei figli.
4
I convittori/trici ritornano in famiglia durante tutti i periodi di chiusura del Convitto calendarizzati.
Possono anche recarvisi, dietro richiesta della famiglia, ogni settimana, dal termine delle lezioni del
sabato alla sera della domenica successiva.
4.7.4
Convitto - scuola
I rapporti del Convitto con la Scuola sono tenuti con regolarità dal Coordinatore/trice di convitto e
dagli Educatori/trici. Sono previsti incontri informativi con i Professori ed il Preside, partecipazione
alla fase iniziale dei Consigli di classe e periodiche verifiche delle situazioni.
Aspetti organizzativi: nell’anno in corso la Coordinatrice del Convitto femminile coordina anche il
convitto maschile. I convittori e le convittrici sono curati, rispettivamente, da undici Istitutori e
nove Istitutrici, due Funzioni-obiettivo e un
Referente Scuola-Convitto. Inoltre, cinque
Commissioni operano sui seguenti ambiti: regolamento, disciplina, orario, biblioteca, menù e
orientamento.
Per ulteriori aspetti educativi, si rinvia all’allegato Piano dell’offerta formativa dei convitti.
4.8
Area dell’aggiornamento e della formazione
La nostra scuola ha sempre prestato particolare attenzione all’aggiornamento dei docenti su
tematiche di rilevante interesse per la scuola. In particolare, è stata curato l’aggiornamento sugli
interventi da adottare per ridurre la dispersione scolastica, sull’educazione alla salute, sullo sviluppo
turistico del territorio, sui criteri, sui metodi e sugli strumenti della valutazione, sull’autonomia
scolastica, sull’orientamento professionale, sull’interculturalità e gli scambi culturali tra Paesi
diversi, sulla storia di Alghero e della Sardegna.
Si attribuisce notevole importanza alla consultazione in rete dei numerosi siti che si occupano di
didattica e di formazione a distanza dei docenti. Le funzioni strumentali al POF si occuperanno
anche di ricercare le opportunità di formazione offerte dal territorio o dalla rete e di informarne i
docenti.
Quest’anno le attività di aggiornamento si orienteranno all’approfondimento della conoscenza delle
caratteristiche dell’adolescenza: i docenti vogliono comprenderne dinamiche e processi per
costruire nuove strategie di supporto educativo e condizioni di rinnovato benessere e motivazione
per i giovani.
Nel mese di ottobre 2013 è stato avviato il corso di Formazione (di complessive 10 ore) sulle
problematiche dell’età adolescenziale, a cura dell’associazione CREA di Oristano.
Nel mese di ottobre si è completato il corso obbligatorio sulla sicurezza per l’intero personale
dell’Istituzione scolastica.
Un aspetto della formazione nelle nuove tecnologie didattiche sarà affrontato nell’anno scolastico
2014-2015 con riferimento all’uso delle lavagne multimediali che permetteranno di vivacizzare le
lezioni e di fare comprendere meglio quegli argomenti teorici o astratti che presentassero maggiori
difficoltà per i ragazzi.
È previsto, inoltre, l’utilizzo del registro elettronico, in via sperimentale, a partire dal secondo
quadrimestre.
4
5
LA VALUTAZIONE
5.1
La valutazione degli studenti
Con riferimento alle disposizioni contenute nell’art. 14 del DPR 122/2009,7, per cui: “A decorrere
dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai
fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre
quarti dell’orario annuale personalizzato”, delegando alle singole scuole eventuali deroghe
per soli casi eccezionali, il Collegio dei docenti ha assunto le seguenti determinazioni.
Sono considerate giustificate e, quindi, non incluse nel conteggio delle assenze così come indicate
nel citato comma:
•
Le assenze dovute a motivi di salute: (opportunamente documentate con certificazione
medica rilasciata da struttura pubblica o da medico ad essa convenzionato)
per almeno 10 giorni continuativi,
per ricoveri ospedalieri e/o day hospital presso strutture pubbliche o convenzionate,
per gravi patologie.
•
Assenze per gravi motivi personale e/o di famiglia (debitamente motivate e/o
documentate): a titolo di esempio:
Gravi patologie dei genitori, di mariti, mogli, figli;
Lutti di parenti entro il secondo grado;
Separazioni dei genitori e tra coniugi;
Affidamento ai servizi sociali.
Nel caso in cui, per causa di malattia, gli alunni dovessero permanere in ospedale o in altri luoghi di
cura, i periodi, anche non continuativi durante i quali seguono momenti formativi sulla base di
appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza o che
seguono per periodi temporalmente rilevanti attività didattiche funzionanti in ospedale o in luoghi
di cura, non sono considerati ordinarie assenze, ma rientrano a pieno titolo nel tempo scuola, come
si evince dall'art. 11 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122
•
Assenze per sciopero dei mezzi pubblici e/o per cause di forza maggiore (certificazione
relativa all’uso dei mezzi pubblici interessati allo sciopero ed eventuale copia dell’indizione
dello sciopero o altra documentazione relativa alla causa di forza maggiore
•
Per gli studenti convittori: l’uscita anticipata di 1 ora per il rientro quindicinale in
famiglia. La deroga è determinata dalla scarsità e non piena funzionalità dei mezzi di
collegamento tra la sede dell’Istituto e i comuni di residenza dei convittori.
•
Per gli studenti che praticano sport: l’assenza per la partecipazione a gare sportive di
livello agonistico: il collegio dei docenti ha inteso riconoscere la valenza educativa e
formativa delle attività sportive.
•
Per gli studenti lavoratori; l’assenza per attività lavorative, documentate e certificate,
coerenti con l’indirizzo di studio, svolte durante la stagione estiva e perdurate nella prima
4
settimana dell’anno scolastico (max 7 giorni) per l’acquisizione e approfondimento delle
abilità e competenze professionali.
•
Per gli studenti lavoratori del corso serale: l’assenza per attività lavorative, documentate
e certificate, il cui orario si sovrapponga a quello delle lezioni (per esempio turnisti).
Tutte le attività di alternanza scuola lavoro, stage, tirocinio organizzate dalla scuola, attività
didattiche svolte con altri docenti del consiglio di classe sono considerate a tutti gli effetti attività
didattica e non devono essere computate nel numero delle ore di assenza.
5.1.1
Obiettivi
La valutazione riveste un'importanza strategica nel processo formativo sia perché fornisce allo
studente strumenti per la presa di coscienza delle proprie capacità, conoscenze, competenze ed
abilità, sia perché offre all'insegnante e al consiglio di classe un significativo riscontro dell'efficacia
del suo intervento didattico.
La valutazione consta di due momenti separati: quello del comportamento, che definisce il voto di
condotta, e quello del percorso didattico, che definisce il voto di profitto nelle singole discipline.
La normativa attualmente vigente, non consente confusioni o commistioni tra le due diverse
valutazioni che restano, pertanto, separate. Al riguardo, occorre prendere atto che è tuttora in vigore
lo Statuto delle studentesse e degli studenti che, all'art. 4, comma 3 dispone: "Nessuna infrazione
disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto".
5.1.2
Soggetti della valutazione
La valutazione, iniziale, intermedia e finale rappresenta un momento fondamentale del percorso
formativo degli allievi, ma anche una fase importante per l’attività e le funzioni svolte dall’istituto.
I soggetti della valutazione sono i singoli docenti, il consiglio di classe, le commissioni degli esami
di stato e di qualifica, nonché le commissioni che attribuiscono la qualifica regionale.
5.1.3
La Valutazione del Comportamento
La valutazione del comportamento degli studenti, coerentemente con quanto previsto nel D.M. n° 5
del 16 gennaio 2009, risponde alle seguenti finalità prioritarie:
•
Accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento
alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;
•
Verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di
ciascuna istituzione scolastica;
•
Diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità
scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e
al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al
riconoscimento dei diritti e della libertà degli altri;
•
Dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.
4
La valutazione del comportamento non può essere mai utilizzata come strumento per condizionare o
reprimere la libera espressione delle opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui
personalità, da parte degli studenti.
La valutazione del comportamento degli studenti è espressa in decimi.
La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di
permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo
posti in essere al di fuori di essa.
La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della
normativa vigente e concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione
complessiva dello studente.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportato dallo studente
in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno
di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
La votazione insufficiente può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di
comportamenti di particolare e oggettiva gravità, secondo i criteri e le indicazioni di cui al
successivo punto.
Ai fin della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto
dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno.
La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo
episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e
culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico.
In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione
del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i
progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.
Criteri e indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente.
1. La valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve
scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in
presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo
Statuto delle Studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R.
235/2007 e chiarito con nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 – nonché i regolamenti di
istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento
temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni
(art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto).
2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di
scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di
valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo
studente: nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari
di cui al comma precedente; successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura
educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e
concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di
miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative.
4
3. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella
carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente
motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che
straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale.
4. In considerazione del rilevante valore formativo di ogni valutazione scolastica e pertanto
anche di quella relativa al comportamento, la scuola cura con particolare attenzione sia
l’elaborazione del Patto educativo di corresponsabilità, sia l’informazione tempestiva e il
coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli.
In sintesi, il voto di condotta è attribuito sulla base dei seguenti descrittori e degli indicatori riportati
nella griglia.
•
INTERESSE E PARTECIPAZIONE: frequenza e puntualità
•
IMPEGNO: partecipazione attiva alle lezioni, rispetto degli impegni scolastici
• SOCIALITÀ: rispetto del regolamento d'istituto, collaborazione con insegnanti e
compagni.
4
Griglia di Valutazione della Condotta degli studenti
10
•
•
•
•
•
9
•
•
•
•
•
8
•
•
•
•
•
7
6
•
•
•
•
Rispetto scrupoloso del regolamento d’Istituto;
Impegno serio e regolare nello svolgimento delle consegne scolastiche;
Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti coloro che operano nella
scuola, in ogni ambito e in ogni circostanza;
Frequenza assidua alle lezioni (con esclusione delle assenze per malattia o per motivi sportivi);
Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Rispetto adeguato del regolamento d’Istituto;
Regolare svolgimento delle consegne scolastiche
Comportamento mediamente corretto e responsabile;
Frequenza regolare alle lezioni (un limitato numero di assenze, con esclusione di quelle per malattia o per motivi
sportivi);
Adeguati interesse e partecipazione alle lezioni
•
Episodiche inadempienze al regolamento d’Istituto;
Normale svolgimento delle consegne scolastiche;
Comportamento non sempre corretto e responsabile;
Frequenza abbastanza regolare alla lezioni (un limitato numero di assenze, con esclusione di quelle per malattia o
per motivi sportivi);
Selettivo interesse e partecipazione alle lezioni.
•
•
•
•
•
•
•
Frequenti inadempienze al regolamento d’Istituto, con l’allontanamento dalla scuola.
Discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche
Comportamento incostante nella responsabilità e nella collaborazione;
Frequenza irregolare alle lezioni (un elevato numero di assenze, con esclusione di quelle per malattia);
Limitato interesse e partecipazione passiva alle lezioni.
Uso continuo di un linguaggio non consono all’ambiente scolastico;
Generale disinteresse per l’attività didattica, assiduo disturbo alle lezioni e funzione negativa nel gruppo classe;
•
5*
Rispetto scrupoloso del regolamento d’Istituto;
Esemplare, regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;
Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti coloro che operano nella
scuola, in ogni ambito e in ogni circostanza;
Frequenza assidua alle lezioni (con esclusione delle assenze per malattia certificate);
Vivo interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni
•
•
Gravi inosservanze del regolamento d’Istituto, con conseguente allontanamento dalla comunità scolastica per un
periodo superiore ai 15 giorni, anche non continuativi;
Arrecare danno dolosamente alle strutture, ai macchinari, ai sussidi e al patrimonio della scuola;
Comportamento scorretto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto nei confronti del
capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni (atti di bullismo/razzismo);
N.B. Il voto può essere assegnato dal C. di C. se lo studente si trova contemporaneamente nelle prime tre
condizioni o in almeno una delle condizioni indicate nei punti quarto e quinto.
•
4*
•
•
•
•
3-1*
•
•
Grave inosservanza del regolamento d’Istituto, con conseguente allontanamento dalla scuola per periodi superiori
a quindici giorni;
Totale disinteresse e disturbo dell’attività didattica;
Reiterati comportamenti scorretti e riprovevoli, connotati da disvalore sociale, da mancanza di rispetto nei
confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni (atti di bullismo/razzismo);
Frequenza saltuaria alle lezioni.
Gravissime inosservanze del regolamento d’Istituto, con conseguente allontanamento definitivo dalla comunità
scolastica;
Nessun interesse e partecipazione all’attività didattica:
Continui comportamenti scorretti e riprovevoli, connotati da disvalore sociale, da mancanza di rispetto nei
confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni (atti di bullismo/razzismo);
*Le valutazioni insufficienti comportano la non ammissione alla classe successiva e/o agli esami di Stato.
5
5.1.4
Metodologie
Le attività didattiche, di misurazione e di valutazione, necessitano della massima trasparenza per
poter produrre efficacemente i risultati attesi.
I docenti si impegnano ad esporre obiettivi, metodologie e criteri di valutazione sulla base della
programmazione per dipartimento, di classe ed individuale, tenuto conto delle decisioni assunte dal
collegio dei docenti.
Gli insegnanti comunicano, di norma entro 15 giorni, i risultati delle prove scritte e contestualmente
quelli delle prove orali, anche sulla base di opportune griglie e descrittori preventivamente
concordati, e sono tenuti a registrare nel libretto personale dell'alunno il risultato conseguito.
5.1.5
Strumenti
Gli strumenti di verifica sono quelli solitamente utilizzati dal singolo docente in relazione alle
esigenze della disciplina: prove scritte (strutturate e non), colloqui orali, test, questionari, relazioni,
ecc.
Ogni docente individua, all’inizio dell’anno, un congruo numero di verifiche per quadrimestre e ne
informa preventivamente gli alunni.
All’atto di ogni verifica programmata il docente esplicita agli allievi obiettivi, contenuti e soglia di
accettabilità.
I risultati delle verifiche scritte vengono comunicati agli alunni entro 15 giorni dall’effettuazione
della prova. Pertanto non potrà venire assegnata una nuova verifica scritta qualora non sia stata già
corretta e consegnata agli alunni quella precedente.
Nei limiti del possibile sarà da evitare l’assegnazione di più di una verifica scritta al giorno, tranne
nei casi in cui ciò risulti strettamente necessario (come, ad esempio, nella fase conclusiva del
quadrimestre).
Il docente comunica contestualmente il risultato delle verifiche orali ed i criteri di valutazione che
hanno determinato il giudizio ad esso sotteso.
La valutazione concordata tiene conto sia degli standard di ogni disciplina, delineati nelle
programmazioni per materia, sia della convenzione terminologica accettata da tutti i docenti e
riportata nel seguito.
5
5.1.6
La valutazione del profitto
In attesa del lavoro di uniformazione dei criteri di valutazione del profitto tra le
scuole che costituiscono il polo professionale algherese, per l’anno scolastico in corso
si adotteranno, per ciascuna scuola, i criteri di valutazione caratterizzanti il percorso
scolastico autonomamente definito dall’IPSAR e dall’IPIA.
Per l’IPSAR, i criteri sono quelli sotto elencanti:
Tabella dei livelli di profitto:
Descrizione
Obiettivi raggiunti completamente con arricchimenti personali ed ottime
capacità critiche.
Obiettivi raggiunti completamente con arricchimenti personali
Obiettivi raggiunti in modo completo
Obiettivi raggiunti in maniera soddisfacente
Obiettivi minimi raggiunti
Obiettivi minimi raggiunti solo parzialmente
Obiettivi in buona parte non raggiunti
Presenza di gravissime lacune in tutti gli obiettivi
Nessun obiettivo raggiunto anche in seguito di rifiuto delle verifiche
Griglia di valutazione
Voti: 4-5
Voto: 6
Indicatori
Voti: 1-3
Conoscenze
Non rivela
conoscenze
specifiche
Rivela conoscenze
molto
frammentarie,
superficiali e
lacunose
Capacità
Commette gravi
errori anche
nell’esecuzione di
compiti facili
Competenze
Non è in grado di
effettuare alcuna
analisi o sintesi e
non è capace di
autonomia di
giudizio.
Partecipazione
Non mostra alcun
interesse per le
attività didattiche.
L’impegno è
inadeguato e
totalmente
insufficiente
Voto
10
Giudizio
Ottimo
9
8
7
6
5
4
3
1- 2
Distinto
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Gravemente Insufficiente
Del tutto insufficiente
Voti: 7-8
Voti: 9-10
Rivela conoscenze
specifiche essenziali
anche se non
approfondite
Rivela conoscenze
complete e
approfondite
Rivela conoscenze
complete, approfondite e
coordinate fra loro
Commette
numerosi errori
anche
nell’esecuzione di
compiti semplici
Sa applicare le
conoscenze in compiti
semplici con lievi
errori e commette
alcune imprecisioni
Sa applicare le
conoscenze in
compiti anche
complessi senza
errori ma con
qualche
imprecisione.
Sa applicare le procedere
e le conoscenze acquisite
in compiti anche nuovi
senza errori o
imprecisioni
E’ in grado di
effettuare analisi e
sintesi parziali e/o
imprecise.
Non ha adeguate
capacità di giudizio
autonomo, pur se
sollecitato e
guidato.
Mostra poco
interesse per le
attività didattiche e
le subisce in
maniera passiva.
Si applica in
maniera sporadica,
e puramente
Sa effettuare analisi e
sintesi idonee anche se
non approfondite,
giungendo, se guidato,
a valutazioni
autonome
Sa effettuare con
aiuto analisi e
sintesi anche
complete e
approfondite.
E’ capace spesso
di valutazioni
autonome
Possiede in modo sicuro
la capacità di relazionare
tra loro gli elementi di un
insieme, organizzando in
modo organico tutti i dati
e le procedure acquisite.
Ha una piena autonomia
di giudizio.
Mostra un sufficiente Mostra un discreto
interesse per le attività
interesse per
didattiche, anche se la l’attività didattica
sua partecipazione
e vi partecipa in
deve essere stimolata
maniera attiva.
da precise richieste del
L’impegno è
docente.
adeguato ed
L’impegno è adeguato
efficace.
Mostra un notevole
interesse per le attività
didattiche, partecipandovi
in maniera costruttiva e
autonoma. L’impegno è
sempre elevato e
costante.
5
Percorso di
apprendimento
Negativo: non fa
registrare alcun
progresso; anziché
migliorare il suo
profitto è
peggiorato
mnemonica.
agli adempimenti
richiesti.
Irrilevante:
non c’è stato un
miglioramento
sostanziale o i
progressi sono
appena
apprezzabili.
Sufficiente:
i progressi realizzati
sono evidenti e
adeguati alle
aspettative del
docente.
Notevole:
fa registrare
rilevanti e
importanti
progressi
Eccezionale:
fa registrare progressi
eccezionali in relazione al
livello di partenza.
Nella fase di scrutinio, la valutazione sommativa tiene conto dei seguenti criteri:
•
La valutazione tiene conto della crescita, dello sviluppo umano, culturale e civile degli
alunni;
•
La valutazione tiene conto degli obiettivi didattici, educativi e formativi e dei criteri
concordati, degli obiettivi minimi delle conoscenze, delle competenze e delle capacità,
definiti per singole discipline;
•
Il giudizio tiene conto dei livelli di partenza di ciascun alunno, dei percorsi compiuti, dei
progressi e dei livelli finali conseguiti, della sistematicità, continuità ed omogeneità
dell'interesse dimostrato in classe, dell'impegno evidenziato nell'acquisizione, nell'autonoma
elaborazione e nell'approfondimento di competenze, conoscenze e abilità e dell'eventuale
partecipazione alle attività di recupero.
•
Per le classi 3° è prevista la possibilità di non promozione nel caso di una grave
insufficienza nella disciplina tecnico-pratica di indirizzo.
Il Bonus
Nel caso di giudizio positivo in tutte le discipline, il Consiglio di Classe potrà utilizzare fino a 5
punti di bonus per incrementare la votazione finale dell'alunno, qualora concorrano le seguenti
condizioni:
•
aver frequentato in modo regolare le lezioni, secondo i criteri deliberati dal collegio dei
docenti in relazione alle assenze giustificabili;
•
aver dimostrato interesse, partecipazione ed impegno nelle attività scolastiche;
•
aver assunto comportamenti corretti nei confronti dei compagni, dei docenti e del
personale scolastico.
I punti di bonus saranno assegnati sulla base della seguente tabella :
Media dei voti (M)
M=6
M > 6 ma con 1 voto di consiglio
6<M≤7
7 < M ≤ 7,5
7,5< M ≤ 8
8< M ≤ 10
Punti di Bonus
1
1
2
3
4
5
5
L'attribuzione dei punti di bonus alle singole discipline è rimessa alla libera decisione del
Consiglio di classe. In caso di mancato accordo, i punti di bonus saranno attribuiti alle discipline
che registrano la votazione più elevata.
Per le classi 3^, 4^ e 5 qualora, anche ricorrendo all’attribuzione del bonus, lo studente permanga
nella fascia originaria di appartenenza per l’attribuzione del credito scolastico, il Consiglio di classe
può incrementare il bonus del punto eventualmente necessario al passaggio alla fascia successiva.
Per l’IPIA i criteri di valutazione sono quelli sotto elencati:
5.1.7
LA VERIFICA
Nell’ambito delle programmazioni disciplinari di ogni singolo docente e dei vari consigli di
classe, uno strumento fondamentale di verifica è costituito dalle prove strutturate che vengono
elaborate sulla base degli obiettivi disciplinari da raggiungere. Tali prove si inseriscono oramai in
maniera significativa nei programmi di tutti gli istituti superiori in virtù del nuovo Esame di Stato.
La preparazione di tali prove richiede un impegno particolare da parte dei docenti e un
addestramento continuo alla loro esecuzione da parte degli alunni, soprattutto in vista del pre-esame
e dell’esame di qualifica nelle 3^ classi degli istituti professionali. Particolare attenzione sarà posta
anche nella predisposizione di prove inter o multidisciplinari, nelle varie forme, che dovranno a tutti
gli effetti essere somministrate agli studenti delle classi quarte e quinte in vista dell’Esame di Stato.
A queste prove saranno affiancati test, interrogazioni orali, relazioni, prove pratiche di
complemento essenziali alle lezioni teoriche delle materie professionali, progettazioni.
5.1.8
LA VERIFICA D’INGRESSO
Dopo la valutazione diagnostica dei test d’ingresso concepita in funzione dell’orientamento
o riorientamento, nonché del recupero degli svantaggi, viene introdotta, per alcune discipline
caratterizzanti il corso di studi, la verifica del profitto per permettere di diagnosticare per tempo i
casi di studenti in difficoltà e di mettere in atto tempestivi interventi di sostegno o di riorientamento.
Comunque, considerato che qualsiasi valutazione diagnostica effettuata con i test d’ingresso, non
permette di capire fino in fondo l’alunno che abbiamo davanti, soprattutto nelle classi prime, onde
analizzare a fondo potenzialità, metodo di studio, personalità e progetto degli alunni, il nostro
istituto ha stabilito di lasciar scorrere un breve arco di tempo A metà del I quadrimestre, dunque,
una scheda informativa (pagellino) fissa la situazione e permette di individuare le strategie di
rinforzo/sostegno/recupero da applicare. Al termine del I quadrimestre viene valutata la situazione
formativa raggiunta, in seguito alla quale si attivano ulteriori corsi di sostegno-recupero la cui
efficacia sarà sottoposta a verifica nella metà del secondo quadrimestre. Anche in questo caso
saranno attivate tutte quelle strategie atte a raggiungere gli obiettivi minimi fissati.
Per favorire l’attività didattica evitando eccessive tensioni e dispersioni di energie, gli insegnanti si
impegnano:
1) a non appesantire eccessivamente il lavoro domestico tenendo presente la distribuzione
delle materie nel quadro orario della classe;
2) a fissare le verifiche scritte con almeno una settimana di anticipo e annotarlo sul
registro di classe;
5
3)
4)
a correggere gli elaborati in tempi brevi;
a garantire una valutazione, sia per gli elaborati scritti che orali, chiara, tempestiva e
trasparente.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per i criteri di valutazione da adottare si fa riferimento agli obiettivi fissati dal
Consiglio di classe. Comunque, i docenti tengono conto:
a) delle risultanze delle prove strutturate e delle altre prove di verifica;
b) dell’impegno dimostrato dagli studenti sia nello studio personale che nell’operatività
scolastica curriculare ed extra-curriculare;
c) della regolare frequenza alle lezioni, intesa come elemento essenziale ed
indispensabile all’acquisizione organica delle conoscenze e della crescita culturale e
professionale;
d) dei progressi registrati rispetto alla situazione di partenza, emersa dai test inziali.
I criteri didattici sono i seguenti:
1. Conoscenza = capacità di richiamare alla memoria dati, fatti particolari o generali,
metodi e processi, modelli, strutture, classificazioni.
2. Comprensione = capacità di recepire idee, concetti, ragionamenti logici e farli propri.
3. Applicazione = capacità di utilizzare concetti astratti in casi particolari e di applicare
quanto appreso in situazioni nuove.
4. Metodo = capacità di analisi e di sintesi.
5. Valutazione = capacità di formulare giudizi.
6. Capacità espressive
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
VOTO 1/3 ( molto negativo)
L’obiettivo non è stato assolutamente raggiunto
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Conoscenze = nessuna
Comprensione = nessuna
Applicazione = non sa applicare quanto appreso nemmeno in situazioni facili
Metodo = non sa organizzare le conoscenze
Valutazione = non ha capacità di giudizio
Capacità espressiva = si esprime con terminologia incerta e inappropriata, usando
strutture sintattiche sconnesse
VOTO 4 (insufficiente)
L’obiettivo è stato raggiunto in modo parziale. Permangono lacune e incertezze.
5
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Conoscenze = lacunose e confuse
Comprensione = comprende parzialmente quanto memorizzato
Applicazione = sa applicare quanto appreso in situazioni semplici, ma commette
errori ancora gravi
Metodo = cerca di organizzare le conoscenze ma permangono molta confusione e
incertezza
Valutazione = esprime valutazioni errate
Capacità espressive = si esprime ancora con terminologia non sempre appropriata
VOTO 5 ( mediocre)
L’obiettivo è stato raggiunto in modo non sufficiente. Permangono difficoltà
.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Conoscenze = parziali e/o mnemoniche
Comprensione = comprende parzialmente quanto memorizzato
Applicazione = sa applicare quanto appreso in situazioni semplici, ma commette ancora
errori
Metodo = cerca di organizzare le conoscenze, ma permangono ancora incertezze
Valutazione = esprime valutazioni superficiali
Capacità espressive = si esprime con terminologia semplice
VOTO 6 (sufficiente)
L’obiettivo è stato raggiunto nei suoi aspetti essenziali.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Conoscenze = coglie gli elementi essenziali
Comprensione = comprende le informazioni di base
Applicazione = sa applicare quanto appreso limitandosi però a situazioni semplici
Metodo = organizza le conoscenze in modo accettabile
Valutazione = se guidato, esprime valutazioni appropriate
Capacità espressive = si esprime con un lessico sufficientemente appropriato
VOTO 7 ( discreto)
L’obiettivo è stato raggiunto con sicurezza
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Conoscenze = complete e chiare
Comprensione = comprende con facilità le informazioni di base
Applicazione = sa applicare quanto appreso
Metodo = organizza le conoscenze correlando i nessi
Valutazione = esprime valutazioni appropriate
Capacità espressive = si esprime con un lessico appropriato
5
VOTO 8 (buono)
L’obiettivo è stato raggiunto con buona sicurezza.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Conoscenze = complete, approfondite ed estese
Comprensione = comprende con facilità le informazioni complesse
Applicazione = sa eseguire compiti complessi con l’uso di dati personalmente ricercati
Metodo = sa effettuare analisi approfondite e sa sintetizzare le conoscenze
Valutazione = esprime in modo autonomo valutazioni appropriate
Capacità espressive = si esprime con un lessico appropriato e sa fare collegamenti in
modo autonomo
VOTO 9/10 (ottimo)
L’obiettivo è stato raggiunto pienamente in tutti i suoi aspetti.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
5.1.9
Conoscenze = complete, approfondite e ampliate
Comprensione = comprende con sicurezza e spesso autonomamente le informazioni
complesse
Applicazione = sa applicare le informazioni in situazioni complesse senza commettere
errori
Metodo = sa effettuare sintesi e analisi con sicurezza, in modo autonomo e con senso
critico
Valutazione = esprime in modo autonomo valutazioni appropriate e ben motivate
Capacità espressive = si esprime con terminologia accurata e con un lessico ricco e
personale
LA VALUTAZIONE FINALE
Gli studenti che, negli scrutini finali, fanno registrare un livello corrispondente ai “minimi
disciplinari” previsti dal consiglio di classe, sono dichiarati promossi alla classe successiva.
Gli studenti che, agli scrutini finali, fanno registrare, nella generalità delle discipline, un
livello non corrispondente ai “minimi disciplinari” previsti dal consiglio di classe, non sono
ammessi alla classe successiva; gli studenti che, agli scrutini finali, fanno registrare, in alcune
discipline, un livello non corrispondente ai “minimi disciplinari” previsti dal consiglio di classe,
cioè, presentano ancora delle insufficienze che si possono ravvisare come debiti formativi non
possono essere promossi alla classe successiva, ma dovranno frequentare gli appositi corsi di
recupero organizzati dalla scuola durante il periodo estivo. In questo caso, la scuola comunica, per
iscritto, alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal consiglio di classe, la natura delle
carenze, gli obiettivi e le modalità del recupero.
La decisione definitiva di ammissione/non ammissione alla classe successiva avverrà subito
dopo le verifiche finali del superamento del debito. Non potrà essere ammesso alla classe
successiva lo studente che non dimostrerà di aver superato il debito.
5
Le attività facoltative extracurriculari sono co-progettate nell’ambito dell’ampliamento
dell’offerta formativa con il coordinamento di un docente appositamente incaricato e la frequenza
dei corsi è adeguatamente documentata, valutata e prodotta ai coordinatori di classe. Comunque:
a) Nelle classi prime dell’istituzione scolastica, nella valutazione finale, l’ammissione alla
classe successiva sarà rinviata a settembre se l’alunno non presenta più di tre non gravi
insufficienze, purchè non siano più di due nella stessa area disciplinare.
b) Nelle classi seconde dell’istituzione scolastica, nella valutazione finale, l’ammissione alla
classe successiva sarà rinviata a settembre se l’alunno non presenta più di tre non gravi
insufficienze, purchè non siano più di due nella stessa area disciplinare.
c) Nelle classi terze dell’ITI, nella valutazione finale, l’ammissione alla classe successiva
sarà rinviata a settembre se l’alunno non presenta più di tre non gravi insufficienze, purchè non
siano più di due nella stessa area disciplinare.
d) Nelle classi terze dell’IPIA e dell’IPAA, nella valutazione finale, un alunno non potrà
essere ammesso a sostenere gli Esami di Qualifica se presenta più di due insufficienze. Un alunno
sarà dichiarato promosso alla classe quarta se all’Esame di Qualifica, otterrà un punteggio non
inferiore a 60/100.
e) Nelle classi quarte dell’istituzione scolastica, nella valutazione finale, l’ammissione alla
classe successiva sarà rinviata a settembre se l’alunno non presenta più di tre non gravi
insufficienze, purchè non siano più di due nella stessa area disciplinare.
f) Nelle classi quinte dell’istituzione scolastica, un alunno viene ammesso agli Esami di
Stato se è valutato positivamente (voto 6) in tutte le discipline (O.M. n° 42 del 22/05/2007). Un
alunno sarà dichiarato promosso se agli Esami di Stato otterrà un punteggio non inferiore a 60/100.
La sospensione del giudizio
In applicazione del O.M. n. 92 del 5/11/2007, nel caso di rendimento insufficiente in una o più
discipline, il Consiglio di Classe valuta la possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi
formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico,
mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi corsi di
recupero.
Il Consiglio di classe, dopo avere deliberato i voti sulla base delle proposte dei singoli insegnanti,
potrà sospendere il giudizio nel caso di studenti con rendimento insufficiente in non più di tre
discipline.
Di conseguenza, risulteranno non promossi gli studenti che presenteranno un quadro di
insufficienze diffuse e gravi, tali da non consentire loro la frequenza della classe successiva.
Per le classi prime, sulla base delle indicazioni ministeriali, la valutazione terrà conto del processo
di acquisizione delle competenze che si realizza nell’ambito del biennio.
Attività di consolidamento e recupero
Per le classi prime
Sulla base dei risultati dei test d’ingresso si procede all’individuazione, entro la prima riunione del
Consiglio di Classe, delle carenze e delle difficoltà di ciascun alunno. I Consigli di Classe
stabiliscono l’attivazione di corsi di sostegno e/o di sportelli didattici per tutti gli alunni che
necessitino di supporto e sostegno, con particolare riferimento all’acquisizione di un corretto ed
efficace metodo di studio, ferma restando la possibilità di attuare il recupero per aree disciplinari.
Per le classi seconde
5
I Consigli di Classe deliberano, nelle loro prime riunioni, l’attivazione di corsi di sostegno o di
sportelli didattici mirati a prevenire le valutazioni insufficienti nel primo quadrimestre, nelle
discipline nelle quali gli alunni palesino particolari debolezze o difficoltà.
Per gli alunni ripetenti o provenienti da altri Istituti
Si predispongono analoghi interventi di sostegno.
Le stesse disposizioni previste per gli alunni delle classi seconde si attuano anche a favore
degli alunni delle classi terze, quarte e quinte.
Attività di recupero (dopo gli scrutini intermedi e finali).
Le modalità di recupero attivate dall’Istituto sono le seguenti:
•
sospensione dell’attività didattica, con recupero curricolare;
•
corsi di recupero;
•
sportello didattico;
•
recupero autonomo.
Per quanto riguarda i corsi di recupero:
•
Per garantirne l’efficienza, gli stessi saranno rivolti a gruppi di alunni non superiori ad 8-10
unità, appartenenti anche a sezioni diverse e, preferibilmente, di pari livello.
•
Ciascuno studente potrà partecipare a non più di tre corsi, tra quelli proposti dal consiglio di
classe.
•
La durata dei singoli corsi è, di norma, di 15 ore. I Consigli di classe possono, tuttavia,
valutate le esigenze degli allievi e a seconda delle discipline, stabilire una durata inferiore..
•
I corsi di recupero saranno assegnati, prioritariamente, ai docenti dell’Istituto, sulla base
della deliberazione dei singoli Consigli di classe. In alternativa, si applicano le disposizioni
contenute nel 3° c. dell’art. 10 della succitata O.M.
•
I Corsi di recupero si attueranno sulla base di un calendario stilato dal docente incaricato
della funzione strumentale per i servizi agli studenti, in collaborazione con i coordinatori dei
consigli di classe e dei singoli docenti coinvolti.
•
I calendari dei corsi di sostegno, di recupero e degli eventuali sportelli didattici saranno
comunicati alle famiglie dei singoli alunni interessati, a cura della segreteria dell’Istituto su
indicazione dei coordinatori dei Consigli di Classe e del docente incaricato della funzione
strumentale per i servizi agli studenti.
•
Considerata la particolarità dell’Istituto che annovera un consistente numero di alunni
convittori e che vi è la consuetudine degli alunni del triennio di lavorare durante la stagione
estiva nel settore turistico, il Collegio dei docenti delibera di attuare i corsi di recupero
subito dopo gli scrutini finali per gli alunni con valutazioni insufficienti in italiano, lingue
straniere, matematica ed, eventualmente, in un’altra disciplina decisa dal Consiglio di
Classe, qualora se ne ravvisasse la necessità.
5
•
Le famiglie degli alunni che vorranno optare per una diversa modalità di recupero rispetto a
quelle proposte dal Consiglio di classe dovranno comunicarlo per iscritto, compilando e
sottoscrivendo il relativo modulo, predisposto dalla segreteria dell’Istituto.
Per quanto riguarda le verifiche del recupero
•
Il docente incaricato della relativa funzione strumentale procederà alla predisposizione dei
calendari delle prove d’esame conclusive dei singoli corsi di recupero, in collaborazione con
i docenti incaricati.
•
Come previsto dall’art. 8, c. 2, le verifiche conclusive per gli alunni che abbiano riportato
insufficienze nello scrutinio del primo quadrimestre saranno effettuate dai docenti della
classe, ancorché non abbiano effettuato attività di recupero. In quest’ultimo caso, avranno
l’obbligo di raccordarsi con i docenti esterni o gli esperti assegnatari dei corsi di recupero.
•
Le prove di verifica dovranno essere sostenute da tutti gli alunni che avranno ottenuto
valutazioni insufficienti, ivi compresi quelli che avranno scelto la modalità dello studio
individuale.
•
La valutazione delle verifiche di recupero terrà conto dei criteri deliberati dal Collegio dei
docenti ed inseriti nel POF dell’Istituto.
•
I risultati delle verifiche saranno resi noti alle famiglie attraverso le modalità deliberate dai
singoli Consigli di classe.
Alunni con sospensione del giudizio
• Per gli alunni la cui valutazione finale sia stata sospesa, ai sensi dell’art. 6. c. 3 della citata
O.M. n. 92 del 5/11/2007, si prevede l’organizzazione di specifici corsi di recupero e relativi
esami, da effettuarsi nell’arco di tempo compreso tra la fine degli scrutini ed il 30
giugno/prima decade di luglio. Il relativo calendario è predisposto dal docente incaricato
della funzione strumentale per i servizi agli studenti, in stretta collaborazione con i Consigli
di Classe ed i docenti coinvolti. La segreteria dell’Istituto porta a conoscenza delle famiglie
il calendario delle attività di recupero.
•
I singoli Consigli di Classe procederanno alla eventuale integrazione dello scrutinio finale,
secondo il calendario deliberato dal Collegio dei docenti.
Per quanto riguarda altre determinazioni riguardo la valutazione e gli scrutini:
•
Il Collegio dei docenti, in ottemperanza alle disposizioni contenute all’art. 4, c. 1 della citata
O.M. che impongono all’organo collegiale la determinazione dei criteri per lo svolgimento
degli scrutini intermedi allo scopo di assicurare omogeneità nelle procedure e nelle decisioni
di competenza dei singoli consigli di classe, delibera di conformarsi alle proprie
determinazioni relative ai criteri di valutazione che sono parte integrante del POF e di
richiedere al dirigente scolastico la partecipazione alle operazioni di scrutinio, nel momento
in cui si procede alla determinazione dei voti da parte del Consiglio di Classe, in modo da
assicurare la necessaria omogeneità di valutazione di tutti gli alunni.
•
Il collegio dei docenti, viste le disposizioni contenute nell’art. 6, c. 1, relativamente alla
determinazione dei criteri di svolgimento degli scrutini finali, delibera di confermare le
modalità presenti nel POF dell’Istituto per quanto riguarda lo scrutinio degli alunni ammessi
alla classe successiva e non ammessi alla classe successiva. Per gli alunni ammessi, si
6
riporteranno nel tabellone le votazioni nelle singole discipline. Mentre per i non ammessi, si
indicherà, nel tabellone, la non ammissione, senza riportare le singole votazioni nelle
discipline.
•
Per gli alunni che riporteranno insufficienze in alcune discipline e per i quali il Consiglio di
classe non riterrà di doversi pronunciare per la non ammissione, si procederà alla
sospensione della formulazione del giudizio finale, indicando nel tabellone tale decisione. I
docenti delle discipline nelle quali sarà stata proposta una valutazione insufficiente,
dovranno indicare, con precisione, le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente e i
voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non
avrà raggiunto la sufficienza. Tali informazioni, insieme con le proposte per le modalità di
recupero, saranno tempestivamente comunicate alle famiglie dalla segreteria.
Il credito scolastico
Tabella dei crediti attribuibili nel triennio, sulla base delle disposizioni contenute nel D.M n. 99 del
6/12/2009
MEDIA
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
I anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
II anno III anno
3-4
4-5
4-5
5-6
5-6
6-7
6-7
7-8
7-8
8-9
Modalità di assegnazione del credito scolastico e formativo: (classi 3^, 4^ e 5^)
Il credito scolastico, da attribuire sulla base delle tabelle ministeriali, va espresso in numero
intero e deve tener conto dei seguenti fattori:
a) Assiduità della frequenza scolastica,
b) Interesse, impegno e partecipazione all’attività educativa;
c) Interesse, impegno e partecipazione alle attività complementari e integrative gestite
dalla scuola (concorsi, corsi di informatica, di lingue, partecipazione a progetti PON,
partecipazione al gruppo sportivo) , tali attività dovranno essere certificate;
d) Eventuali crediti formativi certificati riguardanti attività non gestite dalla scuola
(stage lavorativi, attestazioni esterne alla scuola purché coerenti con l’indirizzo di studi);
e) Giudizio largamente positivo in religione o nelle materie alternative;
f) Giudizio positivo nelle attività di alternanza scuola-lavoro.
Il Consiglio di classe:
individuerà la fascia di attribuzione del credito scolastico previsto dalla tabella ministeriale sulla
base della media aritmetica dei voti (condotta compresa).
assegnerà il punteggio massimo previsto della banda di oscillazione se lo studente:
 È in possesso di un credito formativo (punto d);
6
 Ha manifestato interesse per l’insegnamento della religione cattolica o attività alternative
conseguendo un profitto particolarmente positivo (giudizio ottimo) (O.M. 90/2001)
(punto e del precedente elenco).
 Ha conseguito una media dei voti che superi la media degli estremi della banda di
oscillazione (Esempio: banda tra 6 e 7 media banda = 6.5 media voti: 6,51) e ricorra una
delle seguenti condizioni:
• assiduità della frequenza scolastica e partecipazione attiva e costruttiva al dialogo
educativo e all’attività didattica (punti a e b)
• partecipazione ad attività extracurricolari offerte nell’ambito del POF o di utilità
per la scuola (supporto a disabili, aiuto a compagni in difficoltà (certificate dal
coordinatore di classe)).
• Interesse, impegno e partecipazione alle attività complementari e integrative
gestite dalla scuola (concorsi, corsi di informatica, di lingue, partecipazione a
progetti PON, partecipazione al gruppo sportivo), tali attività dovranno essere
certificate (punto c).
• Abbia conseguito un giudizio positivo nelle attività di alternanza scuola-lavoro
(punto f)
assegnerà il punteggio minimo in tutti gli altri casi.
La certificazione delle attività extracurricolari e che danno luogo a credito formativo dovranno
essere consegnate presso l’ufficio alunni improrogabilmente entro il 15 maggio.
I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e
parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità
nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed
educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati.
In caso di sospensione del giudizio potrà essere attribuito il massimo della fascia solo in caso di
risultati decisamente positivi negli esami di recupero.
Il credito formativo è assegnato sulla base del D.M. 49/2000 che prevede l’acquisizione di
qualificate esperienze, con riguardo alla formazione personale, civile e sociale dei ragazzi, non
occasionali (durata significativa) debitamente documentate, coerenti con gli obiettivi educativi e
formativi della scuola/indirizzo, acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e
settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e
culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla
formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla
cooperazione, allo sport.
Ai sensi del medesimo D.M. 49/2000, la partecipazione ad iniziative complementari ed
integrative non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze
acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito
scolastico.
IPIA:
PIANO DI RECUPERO IN ITINERE DELL’ISTITUTO
La prima fase del recupero viene svolta nelle prime settimane dell’inizio dell’anno
scolastico. Successivamente, per le difficoltà e le carenze curriculari che si evidenzieranno durante
il corso dell’anno, il Collegio dei Docenti ha stabilito di procedere ad organizzare in itinere dei
6
moduli di recupero, e/o delle “pause didattiche” rivolti alla generalità della classe. Questo recupero
in itinere è programmato nel mese di dicembre e di aprile, nonché dopo gli scrutini del primo
quadrimestre durante i quali si discutono le varie possibilità e le modalità di interventi di sostegno e
di recupero.
Per il recupero si prenderanno in esame, quindi, le seguenti possibilità:
•
•
•
Recupero in itinere con la classe (pause didattiche) seguito dall’insegnante in orario
curriculare;
Corsi di recupero (IDEI) pomeridiani, dopo gli scrutini del 1° quadrimestre, di 8/10 ore
deliberati dai Consigli di Classe. Tali corsi saranno attivati a condizione che via sia un
minimo di 5/6 alunni anche provenienti da classi parallele e compatibilmente con la
disponibilità di risorse finanziarie;
Attività di sportello per consulenze didattiche in ore pomeridiane da attuarsi dai docenti che
si rendono disponibili, in orario pomeridiano fisso e pubblicizzato, nell’ambito del progetto
“Sostegno alla didattica”.
Tali attività sono obbligatorie per gli alunni giudicati carenti in una o più discipline dal
Consiglio di Classe, tranne per quegli alunni i cui genitori dichiarino formalmente per iscritto di
voler provvedere autonomamente al recupero delle carenze. Copia della comunicazione di avvio dei
progetti e dei corsi sarà consegnata ai genitori.
5.2
La valutazione d'Istituto
Strumenti
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio garantito dal nostro Istituto, è
effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al
personale e agli studenti.
L'elaborazione dei questionari è affidata a docenti e altro personale della scuola indicati dagli organi
collegiali (Collegio dei Docenti e Consiglio d'Istituto), nonché da genitori e alunni
democraticamente eletti. A loro potranno affiancarsi specialisti nella raccolta e nella elaborazione di
dati, anche solo a titolo di consulenti.
I contenuti dei questionari riguarderanno:
• aspetti organizzativi;
• aspetti didattici;
• aspetti amministrativi;
• aspetti strutturali (manutenzione dell'edificio scolastico, degli arredi, barriere
architettoniche, ecc.);
• spazi esterni (impianti sportivi, spazi per posteggio, aiuole ecc.)
Tutti i questionari contengono la possibilità per gli intervistati di formulare proposte.
Alla fine di ciascun anno scolastico, il collegio dei docenti, qualora ritenga necessario apportare
modifiche al POF, redige una relazione sugli elementi innovativi da introdurre, che è sottoposta
all'attenzione di tutte le altre componenti della scuola.
6
INDICE
Principi fondativi ……………………………………………………….. 2
Dati e notizie sulla scuola ………………………………………………. 2
2.1 La storia …………………………………………………………….. 2
2.2 Brevi note su Emilio Lussu ………………………………………… 4
2.3 La situazione socioeconomica ……………………………………… 5
2.4 La tipologia degli allievi ……………………………………………. 6
2.5 I dati statici ………………………………………………………….. 7
3
Caratteristiche dell’offerta formativa ……………………………. 8
3.2 Il Nuovo Ordinamento – Classsi I, II, III e IV ……………………. 10
3.2.1 Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ………. 10
3.2.2 Servizi Commerciali ……………………………………………… 20
3.3 IPIA …………………………………………………………………. 26
3.3.1 Soluzioni organizzative e operative ……………………………… 30
3.3.2 Accoglienza e integrazione ………………………………………. 30
3.3.3 Integrazione scolastica degli alunni disabili ……………………. 30
3.3.4 Tirocini aziendali e stages ……………………………………….. 31
4
ATTIVITÁ DI RICERCA ………………………………………. 32
4.1 Centro di ricerca e documentazione turistica ………………….. 32
4.2 Attività di ricerca in collaborazione col MIUR ………………… 32
5
Opportunità e scelte educative per il miglioramento dell’offerta
Formativa ………………………………………………………… 33
5.1 Area linguistico-espressiva ……………………………………… 33
5.2 Area della multimedialità ……………………………………….
33
5.3 Area dell’educazione motoria …………………………………..
33
5.4 Area della progettazione ………………………………………..
34
5.5 Area delle relazioni ……………………………………………… 38
5.6 Area dell’educazione degli adulti e corsi per lavoratori ……… 39
5.7 Area dell’educazione dei convittori …………………………… 41
5.7.1 Obiettivi educativi del convitto ………………………………… 42
5.7.2 Attività da realizzare nei convitti ……………………………… 42
5.7.3 Convitto-famiglia ……………………………………………….. 42
5.7.4 Convitto-scuola
43
5.8 Area dell’aggiornamento e della formazione ………………….. 43
6
LA VALUTAZIONE …………………………………………… 43
6.1 La valutazione degli studenti …………………………………… 43
6.1.1 Obiettivi …………………………………………………………. 45
6.1.2 Soggetti della valutazione ……………………………………… 45
6
6.1.3 Valutazione del comportamento ………………………………
6.1.4 Metodologie ……………………………………………………..
6.1.5 Strumenti ………………………………………………………..
6.1.6 La valutazione del profitto ……………………………………..
6.1.7 La verifica ……………………………………………………….
6.1.8 La verifica d’ingresso …………………………………………..
6.1.9 La valutazione finale ……………………………………………
6.2 La valutazione d’istituto ……………………………………….
INDICE
ALLEGATO A: IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO ………… …
ALLEGATO B: IL POF DEL CONVITTO ………………………..
ALLEGATO C: IL REGOLAMENTO DEL CONVITTO……….
ALLEGATO D: LA CARTA DEI SERVIZI……………………….
45
49
49
50
52
52
56
62
63
65
91
98
110
6
ALLEGATO A
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Piazza Sulis”
ALGHERO
PIAZZA SULIS 5 - TEL- 079 981745 FAX 079 980353
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Applicativo dello Statuto delle studentesse e degli studenti
Anno scolastico 2014-2015
(APPROVATO DAL CONSIGLIO D'ISTITUTO IN DATA …/…/20..)
6
PREMESSA GENERALE
Il presente Regolamento ha lo scopo di stimolare una partecipazione attiva e proficua degli
studenti alla vita scolastica, e di sviluppare in essi quella formazione umana, civile e professionale
della persona che la Costituzione, le leggi e gli ordinamenti dello Stato demandano alla scuola.
In ottemperanza al diritto allo studio e alla promozione della crescita culturale degli studenti, in
ossequio al principio di libertà, di responsabilità e di democrazia sanciti dalla Costituzione, in
interazione con la più vasta realtà sociale, impegnano a fattiva collaborazione tutti i componenti
della collettività scolastica, nel rispetto della dignità e dei diritti propri ed altrui, dell'ambiente di
studio e di lavoro.
Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello statuto delle studentesse e degli
studenti emanato con DPR 24/6/1998 n.249 e alle sue modificazioni introdotte col DPR
21/11/2007, n. 235, come esplicitate nella circolare del MIUR del 31 luglio 2008 e si conforma al
Regolamento dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche emanato con DPR 8/3/1999 n. 275, dal
DPR 10/10/1996 n.567 e sue modifiche e integrazioni, e dalla C.M. 15/3/2007. Per quanto attiene
agli aspetti procedurali, infine, si adegua alle disposizioni della L. 241/1990.
Tale regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto, ha carattere vincolante ed ogni componente
si impegna ad osservarlo e a farlo osservare.
Organi collegiali
Gli organi collegiali sono validamente costituiti anche nel caso in cui non tutte le componenti
abbiano espresso la loro rappresentanza. La convocazione deve essere disposta con un congruo
preavviso, di massima non inferiore ai cinque giorni, rispetto alla data delle riunioni. In casi di
necessità ed urgenza gli organi collegiali possono essere convocati prima di cinque giorni.
1.
Il consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente membro
del consiglio, suo delegato (coordinatore del c.d.c.); le funzioni di segretario sono attribuite
dal Capo d'Istituto ad un docente membro del consiglio stesso. In caso di assenza del
segretario tale funzione è svolta da un docente indicato dal Dirigente Scolastico o dal
coordinatore del c.d. c. Il consiglio di classe è convocato in via ordinaria dalla presidenza
dell’istituto e, in via straordinaria, quando richiesto dalla maggioranza di una delle
componenti rappresentate. Alle sedute del consiglio potranno partecipare, senza diritto di
voto, educatori dei convitti, genitori e studenti non eletti e, a titolo consultivo, il
coordinatore dei servizi di biblioteca. Non possono essere convocati consigli di classe in
data successiva al 31 maggio.
Il consiglio di classe come organo disciplinare. Così come previsto dalle disposizioni che
modificano lo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 24/6/1998 n.249), di cui al
DPR 21/11/2007, n. 235 e alla circolare ministeriale del 31 luglio 2008, il Consiglio di
Classe è l’organo competente all’erogazione delle sanzioni disciplinari che prevedono
l’allontanamento dello studente dalla scuola, per periodi non superiori a 15 giorni. Nell'atto
di comminazione della sanzione disciplinare dovrà essere offerta allo studente la
possibilità di convertirla in attività pratiche svolte a favore della comunità scolastica. Tali
attività saranno determinate e commisurate dall'organo competente.
L'allontanamento dello studente può essere disposto in caso di gravi e reiterate infrazioni e
quando sono stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso
6
la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato o al permanere della
situazione di pericolo.
Nel periodo dell'allontanamento dalla scuola è consentito ai genitori dello studente
l'accesso all'informazione sull’attività didattica. È altresì consentito ai genitori e allo
studente il rapporto con la scuola per concordare interventi adeguati ed utili al fine di
favorire il rientro nella comunità scolastica.
Allo studente deve essere data la possibilità di esporre, prima del procedimento disciplinare
e nel corso dello stesso, le motivazioni che l'hanno indotto al comportamento scorretto.
Possono essere raccolte testimonianze sui fatti accaduti.
Per l’erogazione di sanzioni convertibili in attività pratiche svolte a favore della comunità
scolastica, per periodi non superiori a 5 giorni, il Consiglio di classe può delegare il
coordinatore del c.d.c., che dovrà, preventivamente, sentire le parti coinvolte.
Nel caso in cui i comportamenti da sanzionare prevedano l’allontanamento dell’alunno
dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 5 giorni, il consiglio di classe deve
essere convocato, a cura del coordinatore o su richiesta del D.S., entro e non oltre tre giorni
lavorativi.
Il consiglio di classe come organo disciplinare è convocato, di norma, in coincidenza con
le convocazioni previste nel calendario definito dal collegio dei docenti nel mese di
settembre di ogni anno scolastico.
Le sospensioni comminate all'interno del convitto agli alunni convittori dovranno essere
comunicate alla scuola e trascritte, a cura del coordinatore del consiglio di classe, nel
registro di classe.
2.
II Consiglio d'istituto è convocato dal presidente su propria iniziativa, su richiesta del
presidente della giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del consiglio
stesso. Possono partecipare alle sedute del consiglio, con funzione consultiva su temi
specifici, gli educatori del convitto e persone appositamente invitate per fornire pareri
tecnicamente qualificati. Alle sedute possono assistere gli elettori delle componenti
rappresentate nel consiglio medesimo in relazione all'accertamento del titolo di elettore e
alla capienza ed idoneità dei locali disponibili. Il pubblico non è ammesso quando siano in
discussione argomenti concernenti persone. II C. d'I. stabilisce norme atte ad assicurare la
tempestiva informazione e l'ordinato svolgimento delle riunioni. Gli atti del consiglio sono
pubblici salvo che per la particolare natura delle questioni trattate.
Il consiglio d’istituto come organo di disciplina è competente nell’erogazione delle
seguenti sanzioni a carico degli alunni: a) esclusione dello studente dalla scuola per periodi
superiori a 15 giorni; b) sospensione fino al termine dell’anno scolastico; c) esclusione
dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato conclusivo del
corso di studi.
3.
Comitato studentesco. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe, possono
esprimere un comitato studentesco d'istituto. Il comitato si riunisce secondo le modalità
previste dal suo regolamento che viene inviato in visione al Dirigente Scolastico e al
Consiglio d'Istituto. Il comitato convoca le assemblee d'Istituto, garantisce l'esercizio
democratico dei diritti dei partecipanti all'assemblea e svolge inoltre altri compiti
eventualmente affidatigli dall'assemblea studentesca d'istituto o dai rappresentanti degli
studenti nei C. di classe. Il comitato studentesco tramite rappresentanti degli studenti, può
avanzare proposte al Consiglio d'Istituto.
4.
Comitato dei genitori. I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono
6
esprimere un comitato dei genitori. I genitori possono convocare assemblee di classe o
d'istituto. Qualora le assemblee si svolgano nei locali d'istituto, la data e l'orario di
svolgimento devono essere concordate con il Dirigente Scolastico. La convocazione delle
assemblee avviene secondo le modalità previste dalla normativa vigente.
II funzionamento delle assemblee è stabilito da un regolamento che dovrà essere inviato in
visione al Dirigente Scolastico e al Consiglio d'Istituto.
5.
Le assemblee degli studenti possono essere di classe o d'istituto.
L'assemblea di classe, qualora si svolga durante le ore di lezione, può aver luogo una volta
al mese per complessive due ore; per una seconda volta al mese, quando si svolge al di fuori
dell'orario di lezione subordinatamente alla disponibilità dei locali. Non possono essere
tenute
assemblee di classe sempre nello stesso giorno della settimana. L'assemblea di classe può essere
richiesta dalla classe con preavviso di cinque giorni, dietro domanda scritta inoltrata al Dirigente
Scolastico e contenente la specificazione degli argomenti da trattare. La domanda deve contenere
inoltre la firma degli insegnanti che mettono a disposizione le proprie ore per la realizzazione della
riunione. Gli alunni dovranno predisporre un verbale relativo agli argomenti trattati e alle decisioni
prese dall'assemblea stessa e dovranno garantirne l'ordinato svolgimento. Il giorno e le ore stabilite
per l'assemblea dovranno essere annotati, da parte di uno dei docenti della classe, sul registro di
classe. I docenti, durante l'assemblea, sono tenuti a vigilare sul corretto funzionamento della stessa
e ad intervenire in caso contrario. Qualora si verifichino episodi non tollerabili, l'insegnante ha la
facoltà di sospendere lo svolgimento dell'assemblea. Non possono aver luogo assemblee
nell'ultimo mese di lezione.
6.
L'assemblea di istituto può riferirsi sia all'approfondimento dei problemi della scuola, sia
all'approfondimento dei problemi della società (art. 43 DPR 416 ). E' convocata su richiesta della
maggioranza del comitato studentesco o dal 10% degli studenti. Può essere concessa una volta al
mese. E' consentito lo svolgimento di assemblee straordinarie fuori dell'orario di lezione e la
realizzazione di tale assemblea è subordinata alla disponibilità dei locali. La richiesta contenente
data, ora di svolgimento e apposito ordine del giorno deve essere inoltrata per iscritto al Dirigente
Scolastico con preavviso di almeno 5 giorni. L'ordinato funzionamento dell'assemblea deve essere
assicurato dal comitato studentesco o dal presidente dell'assemblea stessa. Gli studenti dovranno
predisporre un verbale relativo agli argomenti trattati e alle decisioni prese. Chi non intende
partecipare all'assemblea, fra gli studenti, ha diritto di svolgere le normali ore di attività didattica.
All'assemblea partecipano il Dirigente Scolastico e gli insegnanti che lo desiderano. In relazione al
numero degli alunni, alla disponibilità e capienza dei locali, l'assemblea d'istituto si articolerà in
assemblea dei rappresentanti di classe e successivamente in assemblee di classe. L'assemblea
d'istituto non può essere svolta nell'ultimo mese di lezione.
7.
L'organo di garanzia interno per la disciplina degli alunni è composto dal Dirigente
Scolastico che lo presiede e da cinque membri effettivi più cinque membri supplenti così suddivisi
tra le varie componenti della scuola
8.
a) un insegnante membro effettivo e uno supplente, nominati dal collegio dei docenti;
b) uno studente membro effettivo e uno supplente, nominati dagli studenti fra i
rappresentanti degli stessi nel consiglio d'istituto;
c) un genitore membro effettivo e uno supplente, indicati dai genitori fra i
rappresentanti degli stessi nel consiglio d'istituto;
6
d) un rappresentante del personale a.t.a. come membro effettivo più un membro
supplente indicati dal personale a.t.a.
L' organo di garanzia decide su richiesta degli studenti e di chiunque vi abbia interesse.
Delibera sulle impugnazioni relative alle sanzioni comminate agli studenti e sui conflitti
che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del regolamento.
II ricorso, indirizzato al Dirigente Scolastico entro 15 giorni dall'erogazione della sanzione,
deve essere redatto in forma scritta e contenere precise motivazioni e riferimenti normativi.
Il ricorso non può essere presentato per contestare l'opportunità di un provvedimento, ma è
consentito per reali violazioni di legge e del regolamento e per dirimere eventuali conflitti
sorti nell'applicazione dello stesso.
I membri effettivi devono essere sostituiti in caso di incompatibilità (Dirigente Scolastico e
insegnante su sanzioni da essi comminate, genitore dello studente o studente che ha
commesso infrazione, chiunque sia parte offesa). Il Dirigente Scolastico in questa circostanza
sarà sostituito da uno dei suoi collaboratori.
L'organo di garanzia è ispirato a criteri di tempestività, trasparenza, imparzialità ed equità e
garantisce l'osservanza della normativa vigente e dei regolamenti interni.
L'organo di garanzia per la disciplina degli alunni è convocato dal Dirigente Scolastico e si
riunisce nella settimana successiva alla presentazione del ricorso.
E' regolarmente costituito quando è presente la maggioranza dei due terzi e le decisioni sono
prese a maggioranza assoluta delle componenti presenti.
Delle riunioni dovrà essere redatto processo verbale contenente le motivazioni delle
decisioni.
Gli atti possono essere consultati, dietro richiesta motivata, da chiunque vi abbia interesse
(insegnanti dell'alunno, studenti, genitori, istitutori, persona offesa)
7
REGOLE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA
Per garantire il buon andamento e il corretto funzionamento della scuola, operatori scolastici, famiglie
e studenti sono vincolati al rispetto delle norme stabilite.
ART. 1
INGRESSO E RISPETTO DEGLI ORARI
a) L'inizio delle lezioni è fissato alle ore 8,15 e il termine alle 13,15 o alle 14,15.
b)
Al cambio dell’ora gli alunni sono tenuti a restare all’interno dell’aula e
non possono sostare nei corridoi. È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di invitare gli alunni
a rientrare con sollecitudine, comunicando ai docenti i comportamenti particolarmente negativi.
L’eventuale infrazione sarà annotata dall’insegnante nel registro di classe.
c) Per un corretto svolgimento dell'attività didattica e un funzionamento ordinato dell'Istituto, l'orario
delle lezioni va rispettato integralmente sia dagli alunni sia dagli operatori scolastici.
d) I docenti sono tenuti ad osservare scrupolosamente il proprio orario di lezione e di servizio. I
docenti costretti ad assentarsi per motivi imprevisti sono tenuti a darne comunicazione all’ufficio
personale e alla Presidenza prima dell'inizio del proprio orario di servizio. Sia assenze che ritardi
che possono essere previsti vanno segnalati con tempestività agli uffici preposti in modo che si
possa provvedere ad eventuali sostituzioni interne o alla nomina di supplenti in tempo debito,
secondo le disposizioni ministeriali vigenti. A nessun docente è consentito allontanarsi
temporaneamente o totalmente dall'Istituto durante le ore di lezione o nelle ore a disposizione. Casi
eccezionali vanno comunicati solamente al Capo d'Istituto o ad un suo delegato il quale decide in
merito. E' vietato inoltre ai docenti di allontanarsi dalla propria classe se non per inderogabili,
temporanee
necessità e solo dopo aver affidato la classe alla sorveglianza di un altro
docente o di un collaboratore scolastico.
e) Il Dirigente scolastico ha la facoltà di interrompere l'attività didattica e ridurre l'orario delle lezioni
autorizzando l'uscita anticipata degli alunni, qualora si creino situazioni d'emergenza che lo
richiedono.
f) Il Dirigente scolastico consente agli alunni di lasciare l'Istituto prima del termine dell'orario delle
lezioni, solo in casi straordinari secondo i criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto.
7
ART. 2
RITARDI E USCITE ANTICIPATE
Assenze e ritardi, soprattutto se sistematici, sono ritenuti lesivi del diritto
allo studio e della qualità del rendimento dell'intera classe. Inoltre, secondo le disposizione
contenute nel DPR 22/6/2009 n. 122, è fatto obbligo agli studenti, pena la non ammissione agli
scrutini e/o agli esami, di frequentare “almeno i trequarti dell’orario annuale personalizzato”. Il
collegio dei docenti può prevedere deroghe per assenze prolungate e documentate a condizione
che il numero complessivo delle assenze non pregiudichi la possibilità di valutazione dello
studente. In generale, non sono consentiti né l’ingresso in ritardo né uscite anticipate, se non in
casi eccezionali, debitamente autorizzati dalla Presidenza e in ragione di non più di tre a
quadrimestre. Tuttavia, per tutelare gli alunni minorenni, questi ultimi saranno accettati in
classe entro le ore 8,30, con l’obbligo di giustificare il ritardo che sarà, comunque considerato,
un’infrazione al regolamento e, come tale, valutato in sede disciplinare. Dei ritardi ulteriori
sarà data immediata comunicazione alla famiglia, mentre i maggiorenni potranno essere
ammessi se muniti di giustificazione e autorizzati dalla Presidenza. Saranno tenute in debita
considerazione le esigenze degli studenti pendolari.
a)
b)
Sono esclusi dal calcolo del numero dei ritardi quelli previsti per visite
mediche e analisi cliniche, purché lo studente esibisca la relativa documentazione.
c)
La richiesta di uscita anticipata deve essere fatta in Presidenza il giorno
precedente dalla famiglia o, se imprevista, a causa di un malore o incidente, giustificata il
giorno successivo sul libretto dello studente su cui sarà specificata l'esatta motivazione
accompagnata da relativo certificato medico. Gli alunni minorenni non potranno uscire se non
accompagnati dal genitore o, in caso di impossibilità, con richiesta scritta inviata via fax dal
genitore, con annessa copia del documento d’identità del genitore medesimo.
ART. 3
ASSENZE
a)
Le assenze devono essere giustificate sull'apposito libretto che viene
consegnato a uno dei genitori o a persona delegata all'inizio dell'anno scolastico. Il libretto
deve essere compilato in ogni sua parte e firmato dal genitore, la cui firma deve essere
depositata in segreteria.
b)
personalmente.
Gli
alunni
maggiorenni
hanno
la
responsabilità
di
giustificare
c)
Per un'assenza superiore a cinque giorni consecutivi, oltre alla
giustificazione sul libretto, è necessario un certificato medico che attesti l'idoneità dello
studente a frequentare le lezioni o in altri casi una dichiarazione responsabile del genitore.
Dopo cinque assenze o cinque ritardi, gli alunni minorenni dovranno
giustificare accompagnati da un genitore. Se momentaneamente impossibilitato, il genitore
d)
7
dovrà presentarsi a scuola entro i tre giorni successivi al rientro dell'alunno. Eccezionalmente,
per le famiglie residenti in altro Comune o impossibilitate a raggiungere la scuola, è prevista la
certificazione via fax o autocertificazione, accompagnata dalla copia del documento d’identità
del genitore medesimo. In caso di inadempimento, gli alunni minorenni non saranno ammessi
in classe a partire dal giorno successivo a quello della comunicazione alla famiglia.
e)
Gli alunni potranno essere ammessi con riserva per un periodo non
superiore a tre giorni dall’assenza. In caso di inadempimento, l’insegnante della prima ora non
ammetterà in classe gli alunni maggiorenni e provvederà a segnalare all’ufficio alunni, perché
ne dia comunicazione alla famiglia, i nominativi degli studenti minorenni, i quali non saranno
ammessi in classe a partire dal giorno successivo a quello della comunicazione alla famiglia.
Lo svolgimento di tali operazioni sarà annotato nel registro di classe.
f)
Nei casi più gravi (assenze reiterate, prolungate, ingiustificate), il docente
che ravviserà tale condizione provvederà al sequestro del libretto delle giustificazioni che verrà
rilasciato solo ad un genitore.
g)
La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le
attività (viaggi d'istruzione, visite guidate, esercitazioni, corsi di recupero, stage) che vengono
svolte nel contesto dei lavori scolastici.
h)
I docenti della prima ora di lezione hanno l'obbligo di annotare
giornalmente le assenze, i ritardi, e le giustificazioni degli alunni sul diario di classe; dovrà
altresì essere annotata l'esibizione di certificati medici e di altri eventuali documenti di
giustificazione dell’assenza.
i)
Ogni docente dovrà segnalare al coordinatore i casi di assenze numerose e
periodiche.
j)
I genitori sono invitati a prestare particolare attenzione al fatto che su di
loro ricade la responsabilità di controllare quotidianamente il libretto delle giustificazioni delle
assenze e dei ritardi onde evitare che i loro figli si trovino nella condizione di non essere
ammessi a scuola.
k)
Gli alunni convittori, per motivi di congiungimento alla famiglia potranno
essere autorizzati ad uscire anticipatamente, solo per il tempo strettamente necessario per l’uso
dei mezzi pubblici e dietro presentazione dell'autorizzazione scritta dal coordinatore del
Convitto.
l)
II libretto delle giustificazioni è un documento, pertanto non dovrà
presentare cancellature di alcun genere, correzioni o abrasioni. Le cancellature di errori
involontari, devono essere visibili. È vietato l'uso di bianchetto e penne cancellabili. Si dovrà
richiedere il duplicato del libretto nei seguenti casi:
1)
smarrimento;
2)
manomissione e alterazione (atti gravi che prevedono sanzioni);
3)
esaurimento degli spazi disponibili.
7
Il nuovo libretto sarà rilasciato dietro versamento di €. 10,00 sul C/C dell'Istituto, n° 13467071
m)
Ogni coordinatore del consiglio di classe è tenuto periodicamente a
controllare i cartellini delle giustificazioni e avvisare le famiglie ogni qualvolta si ravvisi un
eccessivo numero di assenze e di ritardi e segnalerà inoltre i casi di abituale inosservanza dei
doveri scolastici, di profitto gravemente insufficiente o abituali comportamenti disdicevoli.
ART. 4
SORVEGLIANZA
a)
I docenti devono essere presenti a sorvegliare gli alunni, nel rispetto
dell'orario scolastico:
1)
(h. 8.10)
durante l’ingresso, che deve avvenire cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni
2)
durante l'orario di lezione e fino all'uscita dall'Istituto
3)
durante l'intervallo di ricreazione
4)
durante le assemblee di classe e d'Istituto senza che la loro presenza pregiudichi
lo svolgimento delle stesse.
b)
L'intervallo è di quindici minuti e si svolge alla fine della terza ora di
lezione. Potrà essere effettuato in aula o negli spazi antistanti gli edifici scolastici, a giudizio
insindacabile del docente, responsabile della vigilanza, sulla base di un patto fondato sul
rispetto delle regole comportamentali e disciplinari degli allievi.
ART. 5
ALLONTANAMENTO DALL'AULA: ASTENSIONI COLLETTIVE
a)
E' fatto divieto agli studenti di assentarsi o allontanarsi, individualmente o
collettivamente, dalle aule in orario di lezione senza alcuna chiara motivazione approvata
dall'insegnante. L'assenza dall’aula deve essere limitata al tempo strettamente necessario.
b)
Durante le ore di lezione è consentita l'uscita per recarsi in bagno solo per
un alunno alla volta
c)
Solo gli studenti espressamente autorizzati potranno recarsi in aula
professori, nei laboratori o in aule momentaneamente vuote.
d)
E' fatto divieto ai rappresentanti di classe e d'Istituto di recarsi presso altre
classi o spostarsi da un plesso all'altro dell'Istituto per eventuali comunicazioni se sforniti di
autorizzazione scritta e firmata dalla presidenza
e)
I trasferimenti per lo svolgimento dell’educazione fisica dovranno
7
avvenire solo in compagnia del docente della materia o del personale ausiliario.
f)
Nell'interesse degli alunni e per salvaguardare il diritto allo studio, saranno
puniti i casi di astensione collettiva dalle lezioni non adeguatamente motivati. All'occorrenza
verranno adottati provvedimenti a carattere disciplinare che verranno stabiliti dal Capo
d'Istituto. Per i casi più gravi sarà sentito il parere del Collegio dei Docenti.
NORME COMPORTAMENTALI
ART.1
a)
ogni studente curerà il proprio decoro e quello dell'ambiente ove trascorre
buona parte della sua giornata. Non è richiesto alcun abbigliamento particolare, ma questo deve
essere intonato alla serietà dell'Istituto e improntato al decoro personale e al rispetto degli altri.
Un idoneo corredo, indicato dal Regolamento in base ai criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto,
è indispensabile per le esercitazioni di educazione fisica e di laboratorio. Qualora gli alunni
non indossino le divise, saranno previste le sanzioni disciplinari stabilite dal regolamento dei
laboratori di sala e cucina
ART.2
b)
Ogni alunno dovrà portare con sé il materiale necessario per il regolare
svolgimento delle lezioni. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni
stabilite nel presente Regolamento
ART.3
c)
stesso.
L'Istituto non è responsabile dei beni lasciati incustoditi all'interno dello
ART.4
E' severamente vietato fumare nell'Istituto (aule, corridoi, reparti, bagni
ecc.). Ai trasgressori saranno comminate le sanzioni stabilite dalle norme vigenti (L. 16/1/03 n.
3 art.51 e successive modificazioni e integrazioni), che prevedono pene pecuniarie da 25 € a
250 €. È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di segnalare all’ufficio di presidenza le
violazioni commesse dagli alunni.
d)
ART. 5
E' severamente vietato l'uso o l'esibizione di telefonini, macchine
fotografiche e altri strumenti elettronici non direttamente funzionali allo svolgimento
dell’attività didattica. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni
stabilite nel presente Regolamento.
e)
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ART.6
Non potranno essere affissi manifesti nelle aule e comunque all'interno
dell'Istituto se non espressamente relativi alle attività didattiche svolte con i docenti o con
specifica autorizzazione dell’Ufficio di Presidenza.
f)
ART.7
g)
I rifiuti devono essere riposti esclusivamente negli appositi contenitori per
la raccolta differenziata. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni
stabilite nel presente Regolamento
ART. 8
h)
E' doveroso il rispetto per tutto il patrimonio dell'Istituto e del personale
della scuola, dai luoghi d'incontro ai laboratori, dalle aule ai bagni, dalle suppellettili alle
attrezzature didattiche e scientifiche. Eventuali danni prevedono sanzioni disciplinari. Qualora
non possano essere individuati i responsabili di un eventuale danno al patrimonio della scuola,
tutti gli alunni della classe saranno tenuti al risarcimento dello stesso.
ART. 9
I registri di classe e dei professori sono documenti ufficiali la cui
manomissione comporta gravi sanzioni disciplinari stabilite nel presente Regolamento, oltre a
conseguenze di carattere penale.
i)
ART.10
j)
Per ragioni di sicurezza, non è consentito uscire e sostare nei terrazzini
della scuola. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni stabilite nel
presente Regolamento
7
BIBLIOTECA D'ISTITUTO
Norme per il funzionamento della biblioteca
ASPETTI GENERALI
1.
La biblioteca dell'Istituto ha lo scopo di fornire a tutte le componenti scolastiche un
servizio di lettura, studio, ricerca come momenti di conoscenza, formazione, divulgazione e
sviluppo della cultura. Il materiale librario è raccolto secondo il Metodo Dewej che prevede una
disposizione per settori, rispettando le varie discipline, i periodi storici e i luoghi geografici.
2.
Il servizio di biblioteca è affidato al docente coordinatore dei servizi di biblioteca e, in
mancanza, a quattro o più insegnanti eletti dal collego dei docenti.
Il coordinatore dei servizi di biblioteca e/o la commissione eletta dal Collegio dei Docenti è
responsabile della raccolta di proposte e delle scelte dei libri da acquistane ogni anno, in modo da
garantire l'aggiornamento e l'arricchimento del patrimonio in possesso della biblioteca.
Gli studenti e i genitori, in via consultiva, possono partecipare alla scelta delle dotazioni librarie o
di altri materiali.
3.
L'orario di apertura della biblioteca è stabilito dal Dirigente Scolastico, compatibilmente
con la disponibilità oraria del personale incaricato.
REGOLE PER IL BUON FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO
Gli alunni in biblioteca devono mantenere un clima di silenzio e un comportamento
corretto e rispettoso delle persone e delle cose.
E' rigorosamente vietato fumare in qualsiasi ambiente della biblioteca, entrare o trattenersi per
semplice passatempo o per fini estranei allo studio, far segni o scrivere sui libri e sulle riviste o
altro materiale.
1.
2.
La biblioteca svolge il servizio di prestito di libri e di riviste.
L'ingresso in biblioteca è consentito a non più di quattro persone per volta.
In caso di visita della biblioteca con l'insegnante possono entrare gruppi di 10 persone per volta.
Per poter richiedere il prestito è necessario fornire elementi di identificazione (generalità e classe
di appartenenza per gli alunni; solo generalità per gli insegnanti, i genitori degli alunni e tutto il
personale della scuola).
3.
il prestito è consentito per tutto il materiale librario e per le riviste. Non possono essere
prelevati più di due testi per volta (libri e/o riviste).
Sono esclusi dal prestito (ma utilizzabili in orario scolastico e immediatamente restituiti) i
vocabolari, le enciclopedie, le tesine.
Gli audiovisivi saranno messi a disposizione solo se richiesti dagli insegnanti e vanno restituiti alla
fine del loro utilizzo, possibilmente il giorno stesso della richiesta.
4.
E interesse dell'utente verificare l'integrità e lo stato di conservazione del materiale avuto in
prestito e far presente, a proprio discarico, la mancanza di parti o i guasti in esso rinvenuti.
5.
Il prestito avrà la durata di trenta giorni e potrà essere rinnovato se non ci saranno altre
richieste.
Non si effettuano prestiti a partire dal primo maggio di ogni anno scolastico, ad eccezione degli
7
alunni delle classi quinte purché autorizzati da un docente.
La restituzione del materiale preso in prestito nella parte finale dell'anno scolastico dovrà essere
effettuata entro e non oltre il quindici del mese di maggio, pena il pagamento del costo del
materiale non restituito tempestivamente.
Gli alunni e gli insegnanti del terzo e del quinto anno, che predispongono o preparano lavori in
funzione degli esami, potranno consultare i materiali necessari anche all'interno dell'Istituto e oltre
le date fissate dal presente articolo.
E vietato prestare ad altri le opere ricevute in prestito.
6.
Non si possono fotocopiare libri e riviste in commercio.
7.
Chiunque manomette in qualunque modo il materiale preso in prestito, o lo smarrisca, verrà
obbligato al riacquisto dell'opera e successivamente sarà escluso da ogni tipo di servizio
bibliotecario.
Qualora i libri o gli audiovisivi non vengano puntualmente restituiti, il lettore sarà invitato
a riportarli senza indugio in biblioteca; non ottemperando a tale invito potrà essere
temporaneamente escluso dal prestito.
Nei casi più gravi si potrà procedere contro di lui a norma di legge.
8.
7
LABORATORI: SALA - CUCINA
PREMESSA
L'istituto si prefigge lo scopo di preparare gli allievi al lavoro in albergo e in aziende ristorative e
mira a favorire un solido bagaglio culturale ed una formazione civile ed umana tale da consentire a
ciascun allievo di potersi inserire nella società in maniera attiva e partecipativa. Pertanto è
necessario che gli alunni capiscano cosa si intende per etica professionale. Quest'ultima è l'insieme
delle norme di comportamento che guidano ogni professionista nell'adempimento corretto ed
onesto della professione.
Un buon dipendente alberghiero deve essere consapevole dell'importanza che ha il suo ruolo:
l'immagine, infatti, è di fondamentale rilevanza per l'azienda ricettiva e al rapporto con il cliente
deve essere dedicata particolare attenzione. Occorre quindi che chi intraprende questo lavoro sia
disponibile ad apprendere, oltre alle singole discipline, il corretto modo di comportarsi con il
cliente e con i colleghi di lavoro.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario che gli alunni acquisiscano nozioni teoriche e pratiche
attraverso le attività nelle aule e nei laboratori, ma soprattutto apprendano il modo di comportarsi.
La vita all'interno dell'istituto deve essere orientata a questo fine. E' necessario perciò un
regolamento che venga seguito da tutti gli addetti ai laboratori.
Lavorare in una struttura ristorativa comporta per gli operatori l'osservanza e il rispetto di alcune
norme igieniche, per il rispetto della salute dei clienti, per la tutela e responsabilità verso i colleghi
di lavoro e verso se stessi.
7
REGOLE
1)
Tutti gli addetti prima di entrare in servizio hanno l'obbligo di indossare l'opportuna divisa.
2)
Per le esercitazioni di sala bar, la divisa degli allievi è costituita, per i ragazzi: da pantaloni,
scarpe, calze, gilet neri, camicia e papillon bianchi; per le ragazze: da scarpe, gilet e gonna al
ginocchio neri; calze color carne; camicia e papillon bianchi. In casi eccezionali potrà essere
autorizzato l'uso dei pantaloni purché di foggia classica (sono vietati jeans, pantacollant e
pantaloni aderenti). Per le esercitazioni di cucina la divisa degli alunni è costituita da pantaloni a
quadretti, giacca bianca, capello e scarpe antiscivolo.
3)
E' vietato entrare nei laboratori con abiti che hanno avuto contatto con l'ambiente
extralavorativo e non è consentito uscire con le divise fuori dei laboratori. L’inadempimento di
tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni previste nel presente Regolamento.
4)
La divisa deve essere sempre in ordine, completa, ben pulita.
5)
Le barbe devono essere rasate, i capelli devono essere puliti, ben curati e raccolti.
6)
Unghie corte, pulite e prive di smalti.
7)
Le mani devono essere lavate perfettamente con sapone e asciugate con salviette di carta.
8)
Le divise (e i torcioni in cucina ) non vanno utilizzati per asciugarsi.
9)
Per gli assaggi in cucina si devono usare solo ed esclusivamente forchette o cucchiai da
cambiare ogni volta.
10)
Non toccare alimenti con piaghe, foruncoli o altre infezioni.
11)
Evitare di manipolare cibi cotti con le mani. Usare forchettoni o molle, possibilmente
guanti.
12)
Evitare di tossire o starnutire davanti ai cibi e alle bevande. E' opportuno girarsi e mettere
le mani davanti alla bocca e poi lavarsi accuratamente.
13)
Evitare di mettersi le mani nei capelli, nelle orecchie e nel naso. In ogni caso lavarsi bene
le mani!
14)
In caso di malattie quali raffreddori, mal di gola, infezioni intestinali non recarsi ai
laboratori fino a completa guarigione.
15)
Gli studenti dovranno seguire attentamente le norme a garanzia della sicurezza impartite
dall'insegnante.
16)
E' possibile accedere ai laboratori solo se accompagnati da un insegnante.
17)
Le attrezzature devono essere usate esclusivamente in modo appropriato.
18)
E' vietato fumare e masticare gomme.
19)
E' vietato affacciarsi alle finestre.
20)
Finita l’ora di lezione, bisogna uscire dai laboratori senza sostarvi.
21)
Nei laboratori non si possono usare anelli, orecchini, piercing, braccialetti e orologi.
22)
Nessun estraneo può accedere ai laboratori.
23)
Non si possono lasciare giacche, borse e oggetti personali nei corridoi o nell'office.
8
Il computer di sala-bar può essere utilizzato solo dietro indicazione dell'insegnante e in
presenza dello stesso.
24)
L’inadempimento di tali obblighi comporta l’erogazione di sanzioni stabilite nel presente
Regolamento
Al termine delle esercitazioni pratiche, gli alunni si occuperanno della pulizia delle attrezzature e
dovranno lasciare il laboratorio in ordine.
Tutti gli addetti ai laboratori (insegnanti, tecnici e alunni) sono responsabili delle attrezzature e di
eventuali ammanchi e danni e saranno di conseguenza tenuti a risponderne. .
Gli insegnanti eviteranno:
a)
di utilizzare più di un laboratorio per classe nella stessa ora, se ciò
interferisce con la lezione di altre classi;
b)
accedere nei laboratori senza divisa;
c)
che la classe lasci i laboratori prima della fine della lezione;
d)
i docenti e gli assistenti avranno cura di lasciare i laboratori subito dopo
l'orario di servizio al fine di non intralciare le esercitazioni successive;
e)
le richieste di materiale dovranno, necessariamente, essere presentate dai
docenti al coordinatore di laboratorio (sala), al magazziniere (cucina), una settimana prima
della data delle esercitazioni.
Non sono consentite preparazioni non inerenti alle esercitazioni, se non autorizzate dal dirigente
scolastico. Si ricorda che gli alunni sprovvisti di divisa o con divisa incompleta non verranno
accettati nei laboratori. Gli alunni maggiorenni verranno rimandati a casa, gli allievi minorenni
verranno avviati in altre classi, previo accordo con i docenti interessati e, in caso di reiterate
mancanze, verranno avvisate le famiglie e rimandati a casa.
8
REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DEI LABORATORI DI
LINGUE – INFORMATICA - RICEVIMENTO
PRINCIPI GENERALI
I laboratori dell’Istituto sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la
tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere
l’efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle
forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni
arrecati.
1.
2.
Ai laboratori si accede solo per ragioni inerenti l'attività scolastica, sia di tipo strettamente
didattico (ore curriculum di laboratorio, attività didattiche integrative e di recupero, progetti
approvati dal POF, (piani di lavoro, progetti), e previo la registrazione attraverso un apposito
“registro delle presenze”.
3.
Gli studenti che accedono al laboratorio: devono tenere un comportamento corretto e
rispettoso delle persone e delle cose, non dissimile da quello richiesto in qualsiasi altro ambiente
scolastico.
“Criteri specifici di utilizzo”
4.
Gli studenti possono utilizzare il laboratorio solo sotto la responsabilità di un insegnante, o,
se autorizzati a svolgere attività di ricerca a scopo didattico in proprio, purché siano rispettate le
condizioni di vigilanza rispetto al loro operato.
5.
I docenti che necessitano di utilizzare i laboratori singolarmente possono farlo, firmando il
registro di laboratorio.
6.
Gli studenti saranno responsabili del computer loro assegnato e devono aver cura
dell’attrezzatura che viene loro eventualmente fornita e riconsegnarla all'insegnante o all'assistente
tecnico al termine della lezione. Ogni anomalia, reale o presunta, va comunicata tempestivamente
al docente o al tecnico.
7.
L’utilizzo di “Internet “ deve essere esclusivamente a scopo didattico. Nei laboratori è
vietato consumare spuntini o bibite.
8.
Telefonini e altri supporti devono essere tenuti spenti durante l’utilizzo dei computer
9.
I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della cartella intestata all’utente. I file non
registrati verranno rimossi. E’ consentito l’utilizzo di chiavi USB, previo controllo ed
autorizzazione del docente o dell’assistente tecnico presente in laboratorio.
8
10.
Gli studenti non possono cambiare le configurazioni dei programmi installati o intervenire
sulle impostazioni del computer.
11.
In caso di danni o illeciti, anche di natura relativa alla frequentazioni di siti non ammessi,
se ascritti a comportamenti negligenti o sanzionabili, verrà ritenuto responsabile il docente ovvero
la classe che occupava il laboratorio ovvero il gruppo di studenti ovvero lo studente che occupava
la postazione presso la quale è stato rilevato il danno o l’illecito.
Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo sono
autorizzati all’utilizzo dei laboratori.
8
SANZIONI
Per tutti coloro che vengono meno ai propri doveri e ostacolano la civile e serena convivenza e la
collaborazione costruttiva all’interno della scuola sono previste sanzioni.
Il presente regolamento stabilisce le sanzioni per gli alunni.
Principi ispiratori
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica (art. 4 comma 2
dello Statuto).
La responsabilità è personale.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto
possibile, al principio della riparazione del danno.
Allo studente è offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le
proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla
valutazione del profitto nelle singole discipline, ma potrebbe comportare, alla luce delle nuove
disposizioni, la non ammissione allo scrutinio finale o all’esame di maturità.
Vi è una correlazione tra reiterazione dell’infrazione e aggravamento della sanzione.
Le violazioni dei doveri disciplinati dal presente regolamento danno luogo
all'irrogazione delle seguenti sanzioni disciplinari:
a)
ammonizione scritta;
b)
allontanamento temporaneo dall'aula;
c)
sequestro temporaneo di oggetti;
d)
ritiro definitivo del cartellino delle giustificazioni;
e)
non effettuazione di gite scolastiche o viaggi d'istruzione;
f)
non effettuazione stage non obbligatori;
g)
censura;
h)
allontanamento dalla comunità scolastica;
i)
esclusione dagli scrutini finali e/o dagli esami
Infrazioni che determinano irrogazione delle sanzioni
1) L'ammonizione scritta è irrogata con l'annotazione sul registro di classe e consiste nel richiamo
personale al rispetto dei doveri dello studente.
2) La censura è irrogata attraverso annotazione nel registro di classe e comunicazione alla
famiglia e allo studente e consiste nella censura formale dei comportamenti contrari ai doveri
dello studente.
8
3)
L'allontanamento dalla scuola è irrogato con atto del consiglio di classe e consiste nella
sospensione temporanea dall’attività didattica per periodi non superiori a 15 giorni. Il consiglio
di classe può delegare il dirigente scolastico o il coordinatore ad irrogare la sanzione
dell’allontanamento dalla scuola per un periodo non superiore a 5 giorni.
4)
a)
L'allontanamento dello studente può essere disposto in caso di gravi e/o
reiterate infrazioni e quando sono stati commessi reati o vi sia pericolo per
l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla
gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo.
b)
Nel periodo dell'allontanamento dalla scuola è consentito ai genitori dello
studente l'accesso all'informazione sull’attività didattica. È altresì consentito ai
genitori e allo studente il rapporto con la scuola per concordare interventi adeguati ed
utili al fine di favorire il rientro nella comunità scolastica.
c)
Allo studente deve essere data la possibilità di esporre le sue giustificazioni
prima del procedimento disciplinare e nel corso dello stesso. Possono essere raccolte
testimonianze sui fatti accaduti.
d)
Nell'atto di comminazione della sanzione disciplinare dovrà essere offerta
allo studente la possibilità di convertirla in attività pratiche svolte a favore della
comunità scolastica. Queste attività saranno stabilite dall'organo collegiale
competente.
e)
Le sospensioni inflitte all'interno del convitto agli alunni convittori
dovranno essere comunicate alla scuola e trascritte, a cura dell'ufficio di presidenza,
sul registro della classe cui lo studente appartiene.
Sospensione dalle lezioni per un periodo superiore a 15 giorni: nel caso ricorrano le due
condizioni seguenti, entrambe necessarie:

devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto
della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di
natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per
l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento);

il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al
limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello
Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità
dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si precisa che
l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in
presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla
normativa penale.
Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti
indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi
fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con
successiva sentenza del giudice. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la
scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario,
con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato
all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità
scolastica.
8
5)
Sospensione fino al termine dell’anno scolastico: nel caso ricorrano le seguenti condizioni,
tutte congiuntamente ricorrenti:

devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la
dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da
una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale;

non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e
tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico;
Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti 4 e 5, occorrerà evitare che l’applicazione di
tali sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di
frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere
prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di
giorni per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti
automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un
numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere
valutato in sede di scrutinio.
Esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato
conclusivo del corso di studi: nei casi più gravi di quelli già indicati al punto 10 ed al ricorrere delle
stesse condizioni ivi indicate.
6)
E’ importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti 3,4,5 e 6 possono essere
irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi
concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente.
Attività alternative a favore della comunità scolastica:
1)
Servizio bibliotecario (distribuzione, verifica, prestito) con l'assistenza di un responsabile
bibliotecario.
2)
Attività al servizio dei laboratori della scuola.
3)
Attività riparatoria connessa al danno prodotto (pulizia locali, pulizia banchi o altri arredi).
Le attività elencate sono indicate a titolo esemplificativo. É fatta salva la facoltà del consiglio di
classe di apportarvi ulteriori modifiche e integrazioni;
Organi competenti all'irrogazione della sanzione.

L'annotazione disciplinare sul registro di classe è effettuata dal docente.

Il sequestro di oggetti pericolosi, cellulari, macchine fotografiche ed altri
oggetti similari, è effettuato dal docente.

L'allontanamento temporaneo dall'aula è determinato dal docente sotto la
propria responsabilità.
8

L’ammonizione è inflitta dal Dirigente Scolastico.

II ritiro definitivo del cartellino delle giustificazioni è determinato dal
Dirigente Scolastico.

La non partecipazione a gite, viaggi d'istruzione o stages è decisa dal
consiglio di classe.

L’erogazione di sanzioni consistenti nell’esecuzione di attività a favore
della comunità scolastica, per un periodo non superiore a 5 giorni è effettuata dal
coordinatore.

L'allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di 15
giorni è deciso dal consiglio di classe.

L'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15
giorni è deciso dal consiglio di istituto.

La sospensione fino al termine dell’anno scolastico e l’esclusione dagli
scrutini finali e dagli esami è decisa dal consiglio di istituto.

le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni
d'esame, sono inflitte, con gli stessi criteri, dalla commissione d'esame e sono applicabili
anche ai candidati esterni.
Infrazioni disciplinari e relative sanzioni.
La sanzione dell'annotazione scritta nel diario di classe è inflitta per :

Mancanza della divisa regolamentare nei laboratori; in tale circostanza si
applicherà anche la sanzione prevista dai regolamenti dei laboratori;

Assenze ingiustificate;

Inosservanza degli obblighi relativi alla regolarità della frequenza;

Inosservanza degli obblighi relativi alle giustificazioni delle assenze;

Utilizzo del telefono, macchina fotografica o di altri apparecchi
elettronici non funzionali all’attività didattica;

Nel caso di reiterate violazioni all’obbligo della puntualità all’inizio della
lezioni e dopo la ricreazione.

Atti di negligenza abituali in contrasto con i doveri sanciti dal
regolamento;

Comportamenti che siano di turbativa al regolare andamento delle
lezioni; in tale circostanza potrà essere disposto anche l'allontanamento temporaneo
dall'aula.
La sanzione dell’ammonizione é inflitta per:

comportamenti offensivi nei confronti dei compagni;

comportamenti non corretti nei confronti dei compagni, dei docenti e del
8
personale ATA;

l'inosservanza di disposizioni organizzative e di sicurezza;

il non corretto utilizzo di strutture, macchine e sussidi didattici e per
eventuali danni agli stessi;

alterazioni e manomissioni del cartellino delle giustificazioni; in tale
circostanza è previsto anche il ritiro definitivo del cartellino delle giustificazioni.

provate dichiarazioni offensive attraverso face book.
mancata effettuazione delle gite scolastiche, viaggi di istruzione o stage non obbligatori è decisa
per:


reiterate assenze collettive;
abituali comportamenti collettivi che siano di ostacolo al regolare
svolgimento delle lezioni;

reiterati comportamenti che mostrino disinteresse, disimpegno e abituale
negligenza;


comportamenti scorretti assunti durante i viaggi d'istruzione, gite
scolastiche o stage;
Abbigliamento non idoneo al decoro della scuola.
La sanzione dell'allontanamento dalla comunità scolastica è inflitta per:


la falsificazione della firma del genitore sul cartellino delle giustificazioni
o altra documentazione;
la manomissione dei registri di classe e dei professori;

fatti offensivi ed oltraggiosi nei confronti del Capo d'istituto, dei docenti,
del personale ATA; per fatti che arrechino danni al patrimonio della scuola; in tale
circostanza è previsto anche il risarcimento del danno;

Per comportamenti particolarmente gravi che turbino la comunità
scolastica anche in violazione delle norme comportamentali sancite nel presente
regolamento;

Per qualsiasi comportamento da cui derivi grave danno all'immagine
della scuola, della comunità scolastica. e delle sue componenti;

La sanzione più grave è inflitta nei casi di recidiva o per il maggior danno
arrecato da comportamenti precedentemente sanzionati.

L'allontanamento dello studente può essere disposto in caso di gravi
e/o reiterate infrazioni e quando sono stati commessi reati o vi sia pericolo per
l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata
alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo.
8
1
Sono elementi che concorrono alla valutazione di gravità di un’ infrazione:
a)
L'intenzionalità del comportamento, il grado di negligenza ed imprudenza
anche con riferimento alla prevedibilità dell'evento da parte dello studente;
b)
La reiterazione dell'infrazione;
c)
Il concorso di più studenti fra loro;
d)
La sussistenza di altre circostanze aggravanti o attenuanti con il
riferimento anche al pregresso comportamento dello studente;
e)
Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione
obiettiva rappresentata dalle famiglie sconsiglino il rientro alla scuola di appartenenza
dello studente è consentito iscriversi, anche nel corso dell'anno, presso altra scuola. La
valutazione in merito alla situazione obiettiva rappresentata è competenza del Consiglio di
Classe.
Classificazione delle sanzioni ed organi competenti ad erogarle
Sanzioni
A1) richiamo verbale
A2) richiamo scritto
A3) ammonizione scritta con comunicazione ai
genitori
A4) esclusione dalla partecipazione a viaggi di
istruzione o ad altre attività didattiche
integrative realizzate fuori sede , pur con
obbligo di frequenza in istituto
Attività alternative alla sospensione dalle lezioni
fino a 5 giorni
B) sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni
C) sospensione dalle lezioni per un periodo
superiore a 15 giorni
D) sospensione fino al termine dell’anno
scolastico
E) esclusione dello studente dallo scrutinio
finale o non ammissione all’esame di Stato
conclusivo del corso di studi
F) risarcimento monetario e/o riparazione del
danno ( sanzione aggiuntiva ad altre sanzioni)
Organi competenti all’irrogazione
Docente, D.S, personale ATA.
Docente o D.S.
D.S.
Consiglio di Classe (*)
Coordinatore del consiglio di classe
Consiglio di Classe (*)
Consiglio di Istituto
Consiglio di Istituto
Consiglio di Istituto
D.S. su delibera del Consiglio di Classe (*)
(*) presenti tutte le componenti, ivi compresi studenti e genitori, fatto salvo il dovere di astensione
(qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi) e di succesiva e
conseguente surroga.


I provvedimenti indicati con la tipologia A riguardano sanzioni diverse
dall’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica .
I provvedimenti, A2, A3, sono riportati sul registro di classe.
8


Le altre sanzioni sono riportate anche sul fascicolo personale dell’alunno e seguono
lo studente in occasione di trasferimento ad altra scuola. Infatti, le sanzioni
disciplinari non sono considerati dati sensibili, a meno che nel testo della sanzione
non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei
fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa (es. violenza sessuale). In tali
circostanze si opera con un “omissis” sull’identità delle persone coinvolte.
Va sottolineato, inoltre, che il cambiamento di scuola non pone fine ad un
procedimento disciplinare iniziato, che segue il suo iter fino alla conclusione.
I provvedimenti che comportano una formulazione scritta saranno tenuti presenti dal
Consiglio di Classe per la formulazione del voto quadrimestrale di condotta e per
l’attribuzione del credito scolastico per la parte in cui è valutata la qualità della
partecipazione al dialogo educativo.
9
IMPUGNAZIONI
Contro la decisione dell'allontanamento dello studente deliberata dal Consiglio di Classe è ammesso
ricorso, entro quindici giorni dalla ricevuta comunicazione, all’Organo di garanzia interno, che decide in
via definitiva previo parere del Consiglio Scolastico competente.
1.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse dal temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica, è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'organo di
garanzia interno per la disciplina degli alunni.
3. L'eventuale impugnazione non sospende l'efficacia della sanzione. L'eventuale sospensione potrà
essere accordata su istanza motivata dall'interessato e a discrezione dell'organo competente
all'imposizione.
DISPOSIZIONI FINALI

La sezione serale dell'istituto stabilisce autonomamente una propria regolamentazione per quanto
riguarda entrate, uscite, assenze.

Per quanto non contemplato dal presente regolamento, si fa riferimento alla normativa vigente.

Eventuali variazioni del presente regolamento potranno essere adottate previa consultazione degli
studenti e approvazione del Consiglio d'Istituto.
91
ALLEGATO B
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Piazza Sulis”
ALGHERO
Tel. 079-981745 - Fax 079-980353 –
Convitto annesso via Tarragona n° 34-36 tel. 079-983147
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
DEI CONVITTI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Maschile – Via Tarragona, 34 – tel: 079 98 31 47 // Fax: 079 97 36 215
Femminile – Via Sassari, tel. 079 9738885
INTRODUZIONE
Tutto il personale che vi lavora è statale. All’interno della struttura opera, tra l’altro, il personale
educativo (istitutori/istitutrici), figura caratteristica e tipica dei convitti. “Il profilo professionale del
personale educativo è costituito da competenze di tipo psicopedagogico, metodologico e
organizzativo-relazionale, tra loro correlate ed integrate, che si sviluppano attraverso la
maturazione dell’esperienza educativa e l’attività di studio e di ricerca.” (art. 127 comma 1 del
CCNL 2006–2009).
Il personale educativo si occupa dell’attività educativa. Essa é realizzata in collaborazione con la
famiglia e la scuola frequentata dagli alunni convittori; “[…] è volta alla promozione dei processi
di crescita umana, civile e culturale, nonché di socializzazione degli allievi, convittori e
semiconvittori, i quali sono così assistiti e guidati nella loro partecipazione ai vari momenti della
vita comune nel convitto […]. La medesima attività è finalizzata anche all’organizzazione degli
studi e del tempo libero, delle iniziative culturali, sportive e ricreative, nonché alla definizione
delle rispettive metodologie, anche per gli aspetti psicopedagogici e di orientamento. […]
Nell'ambito dell'area della funzione docente, la funzione educativa partecipa al processo di
formazione e di educazione degli allievi, convittori e semiconvittori, in un quadro coordinato di
rapporti e di intese con i docenti delle scuole da essi frequentate e di rispetto dell' autonomia
culturale e professionale del personale educativo” […].
92
TIPOLOGIA DELL’UTENZA E SERVIZI OFFERTI
Nel Convitto annesso all’Ipsar di Alghero sono ospitati, in qualità di convittori/convittrici, 160
alunni (84 ragazzi e 76 ragazze). Essi soggiornano in convitto dal lunedì alla domenica per tutto
l’arco dell’anno scolastico ad eccezione delle festività previste dal calendario scolastico regionale.
Usufruiscono di assistenza continuativa durante il giorno e la notte. Particolare attenzione viene
posta agli aspetti formativi e alla guida nelle attività di studio. Agli alunni è assegnato un posto letto
in camera tripla o quadrupla. Tutti usufruiscono dei servizi di mensa e di lavanderia. La presenza
della figura dell’infermiera garantisce un’assistenza sanitaria ai ragazzi. Essa collabora col
personale educativo e segue le direttive del medico convenzionato con il convitto.
Il gruppo convittori è piuttosto eterogeneo: la maggior parte di essi sono alunni/e frequentanti le
diverse classi dell’Istituto ed hanno un’età compresa tra i quattordici ed i vent’anni. Provengono da
tutte le province della Regione e, in qualche caso, anche dal resto della Penisola.
Il convitto annesso all’IPSAR è un istituto di educazione statale. Esso concorre, come tutte le
istituzioni educative, al perseguimento degli obiettivi del sistema di istruzione e formazione
nazionale.
FINALITÀ DEL CONVITTO
Il convitto di Alghero accoglie giovani residenti in località lontane dalla scuola frequentata. Se si
tiene conto che alcune tipologie di istituti superiori sono scarsamente diffusi nel territorio regionale,
si comprende il ruolo fondamentale che la nostra Istituzione riveste. Essa consente ai propri utenti la
scelta di un corso di studi rispondente alle reali esigenze dei giovani e non esclusivamente legata
alla distanza chilometrica della scuola da casa.
OFFERTA FORMATIVA
Essa rappresenta la messa in atto delle strategie necessarie per il raggiungimento delle finalità che
l’Istituzione si propone. Alla base dell’offerta vi sono: la predisposizione di un ambiente
accogliente e adatto alla vita convittuale, la disponibilità del personale educativo e l’uso di
strumenti e metodi atti a favorire l’ apprendimento e l’educazione.
L’organizzazione delle attività di studio è così strutturata:
assistenza allo studio (tutto l’arco dell’anno scolastico):
 dalle ore 15.00 alle ore 17.30 dal lunedì al sabato;
 nei giorni festivi, lo studio è libero;
 qualora sia necessario, il personale educativo potrà fornire un’assistenza
individualizzata in orari diversi, anche nei giorni festivi.
RAPPORTI TRA L’ISTITUZIONE E LE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI
Ad inizio anno scolastico le famiglie degli allievi convittori sono invitate in convitto per la
presentazione del POF e del personale educativo.
I rapporti con le famiglie sono tenuti principalmente dai coordinatori di sede. Ciò nonostante tutti
gli educatori si rendono disponibili, per eventuali colloqui individuali, in determinati giorni che
93
verranno comunicati alle famiglie.
EDUCATORI AVENTI INCARICHI PARTICOLARI
Coordinatore del convitto
Nel corrente anno scolastico il Dirigente Scolastico ha inizialmente individuato e confermato, per la
sede di Via Tarragona (convitto maschile), l’educatore Santino Paolino e per la sede di via Sassari
(convitto femminile), l’educatrice Maria Grazia Caria, alla quale ha affidato dopo i primi due mesi
dell’anno scolastico, anche il coordinamento del Convitto maschile dopo le dimissioni per motivi
personali del signor Paolino.
Le mansioni previste consistono nel:
□ curare i rapporti con il personale;
□ elaborare e tenere le registrazioni didattico/disciplinari degli alunni convittori,
□ intrattenere corrispondenza con i genitori degli alunni convittori e semiconvittori;
□ curare il buon funzionamento dei servizi di mensa e lavanderia;
□ curare i rapporti con la scuola e i docenti delle classi nelle quali frequentano
alunni convittori,
□ curare la firma dei libretti delle giustificazioni,
□ provvedere ad eventuali accompagnamenti per assenze oltre il limite;
□ partecipare ad assemblee straordinarie (in caso di impossibilità per i genitori);
□ dare disponibilità ad essere convocati dalla scuola per motivi disciplinari;
□ collaborare con le figure strumentali per la gestione del P.O.F. per consentire la
perfetta integrazione tra le attività curricolari e quelle aggiuntive di convitto,
garantendone l’efficacia e l’efficienza;
□ promuovere il collegamento tra convitto e scuola rendendosi disponibili nei giorni
da concordare
□ essere punto di riferimento per i colleghi sia per quanto attiene le attività curricolari
che per quelle aggiuntive
Figura Strumentale
Le varie attività dell’offerta formativa e i progetti proposti saranno coordinati, per il presente anno
scolastico, dall’educatore Augusto Carena per il convitto maschile e dall’educatrice Monica Doria
per il convito femminile.
In particolare si dovranno occupare di:
□ coordinare le varie attività aggiuntive e i progetti presentati dal personale educativo
in modo da garantirne la buona riuscita;
□ richiedere il materiale necessario per le varie attività del convitto, possibilmente in
un'unica soluzione e assicurarsi che il materiale sia consegnato ai richiedenti in
tempo utile;
□ collaborare con i coordinatori per consentire la perfetta integrazione tra le attività
curricolari e quelle aggiuntive di convitto, garantendone l’efficacia e l’efficienza.
Promuoveranno inoltre l’organizzazione di tornei interni di:
 biliardino,
 ping pong,
94
 dama,
 scacchi e altri giochi di società.
Provvederanno alla richiesta:
 della fornitura del materiale necessario, segnalando eventuali malfunzionamenti
 dell’attrezzatura sportiva e ricreativa, sollecitandone la riparazione;
 del l’acquisto dei trofei e dei premi da consegnare ai vincitori dei tornei interni e
dei tornei sportivi in cui si cercherà di coinvolgere gli alunni.
Collaboreranno:
 con i referenti dei progetti per consentire il regolare svolgimento delle attività.
PERSONALE EDUCATIVO OPERANTE NEI CONVITTI
N
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
Cognome e nome
BELLINI Franco
CARBONI Domenico
CARENA Augusto
MARONGIU Michele
PANAI Gianfranco
PAOLINO Santino
PIRISI Luigi
SABA Michele
CARIA M. Grazia
CARTA Marcella
CUGURRA Simonetta
DORIA Monica
FOIS M. Lucia
SANNA Rossana
SINI Francesca I.
VARGIU Daniela
VINTULEDDU Lucia
ZORODDU Placida
Incarichi particolari
Coordinatrice dei Convitti*
95
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Nell’ampliamento dell’offerta formativa rientrano tutte quelle attività che vengono offerte
all’utenza, oltre al normale curricolo.
Tale ampliamento è legato alla disponibilità di risorse economiche (fondo d’Istituto).
Essa è rappresentata dalle seguenti attività:
Utenti
Alunni di 3^
media-scuole
medie
Titolo
Referenti
Obiettivi
esterne
Orientamento
“se vuoi
studiare
ad Alghero
vieni
in Convitto”
Esporre le opportunità che il
convitto offre agli alunni che
vogliano iscriversi nella nostra
Gruppo
convittori
Biblioteca e
videoteca
Gruppo
convittori
Laboratorio
musicale
Allestire una biblioteca nel locale della sala
studio, che annoveri testi di carattere
scientifico, culturale e di narrativa ad uso
didattico e ricreativo degli alunni e per l’autoaggiornamento degli educatori nonché di un
computer , di un'enciclopedia multimediale e
una di tipo cartaceo. Inoltre, una copia dei libri
di testo adottati nell’istituto
Consentire agli alunni convittori con estro
musicale e passione per il canto di poter
coltivare le proprie passioni durante il tempo
libero (al termine delle attività di studio) e
potersi preparare adeguatamente in vista delle
manifestazioni musicali che eventualmente
vengano organizzate nel nostro istituto.
Gruppo
convittori
Gruppo
convittori
Gruppo
Laboratorio
D’arte
convittori
Periodo
Ottobre/gennaio
scuola e non nel territorio di provenienza
ottobre/maggio
Laboratorio
Teatrale
Teatri e
musei:
luoghi
e momenti
di
Favorire l’approccio ed educare alla prosa, alla
musica colta, all’opera e alla danza. (sarebbe
opportuno l’acquisto di almeno 6 abbonamenti
per la stagiona teatrale). Conoscere il
patrimonio storico e culturale della città.
ottobre/maggio
educazione
Gruppo
convittori
Gruppo
convittori
Sport in
convitto
Fitness
Educare gli alunni convittori alla
collaborazione , alla cultura del sano competere
attraverso la pratica dei giochi di squadra.
Fornire agli alunni convittori un momento di
svago e scarico delle tensioni accumulate nella
giornata attraverso la pratica di un’attività
motoria finalizzata al benessere psicofisico
ottobre/maggio
Gruppo
Tornei
Infondere nei convittori lo spirito di
partecipazione alle attività di gruppo, educarli
ottobre/marzo
ottobre/maggio
96
convittori
interni
Gruppo
Calcio a 5
convittori
Convittori
e
Progetto
eccellenze
convittrici
Gruppo
Fondo
convittori
convitto
al rispetto degli impegni presi e stimolarli a
sviluppare capacità organizzative e di
autogestione.
Avvicinare gli alunni alla pratica del calcio a 5.
Gli allenamenti saranno tenuti da istruttori
qualificati messi a disposizione da società
sportive di calcio a 5 presenti in città
Gratificare gli alunni meritevoli che abbiano
riportato un’ ottima media dei voti con la
riduzione della retta convittuale o con delle
borse di studio.
consentire la realizzazione di quelle attività del
POF che necessitano di una disponibilità
economica immediata, variabile e distribuita
nell’arco dell’anno (biglietti del cinema, del
teatro, dell’autobus, libri, DVD affitto di
DVD ecc.).
gennaio/maggio
Giugno/luglio
ottobre/maggio
ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Alle 07.00, gli educatori in servizio svegliano i ragazzi e si assicurano che tutti siano in buone
condizioni di salute. In caso contrario avvisa l’infermiera del convitto che visita il ragazzo e
richiede, se è il caso, l’intervento del medico convenzionato. Nei casi di una certa gravità l’istitutore
in servizio informa la Dirigenza e la famiglia. In questo periodo l’educatore si informa presso i
ragazzi sulle eventuali variazioni di presenze a pranzo o a cena, sulla necessità di pasti al sacco ecc.
e trasmette tali informazioni al personale di cucina. Dopo essersi alzati, i ragazzi fanno la doccia e
provvedono a sistemare con ordine le proprie cose, il letto e la camera. Dalle 07.30 alle 07.50 i
convittori si recano a mensa per consumare la colazione, quindi gli studenti si recano a scuola. Dalle
08.30 alle 13.30 è sempre presente in convitto un educatore, il quale assiste gli alunni che non si
Dopo il pranzo, sino alle 15.00 è previsto un momento ricreativo. Dalle ore 15.00 alle 17.30 gli che
pranzano insieme agli alunni, svolgono opera di educazione alimentare e comportamentale. siano
recati a scuola o siano usciti dalla stessa in anticipo e si rende altresì disponibile, quando non
altrimenti impegnato, per eventuali colloqui con i genitori o insegnanti. Dalle 13.30 riprende
l’attività educativa con tutti i convittori. Nel momento del pasto (servito in due turni), gli educatori
allievi si dedicano allo studio sempre assistiti dagli educatori. Potranno, altresì, essere chiesti
i permessi per le uscite ordinarie quali il rientro scolastico o straordinarie per motivi familiari o di
salute o quelli eccezionali di tipo sportivo. Questi ultimi, saranno subordinati al corretto
comportamento in convitto, all’impegno ed al rendimento scolastico dimostrato.
Grande importanza per la buona riuscita delle attività previste dal POF riveste la compresenza di
più educatori (almeno tre). Essa è prevista dalle 15.00 alle 20.00. Solo in questa fascia oraria è
possibile proporre le attività formative aggiuntive. Nei giorni e negli orari in cui non sono proposte
tali attività, questa fascia oraria si presta ad essere sfruttata efficacemente per le attività di studio
individualizzate: in queste gli educatori svolgono una funzione di guida e supporto allo studio,
mettendosi a disposizione dei ragazzi per la consulenza su specifiche discipline scolastiche, anche
modularmente. Dalle 17.30 gli alunni possono fare attività ricreativa o recarsi in libera uscita. Per la
cena (0re 19.30 – 20.30, due turni) vale quanto esposto per il pranzo. Dopo la cena e la ricreazione
serale coloro che non hanno necessita di continuare a studiare possono guardare un film in TV
o in DVD sulla televisione della sala studio o su quelle personali. Alle 22.30 o comunque al
termine del primo programma o del film, i convittori si ritirano in camera per riposare. Gli
97
educatori in servizio notturno, dalle 22.00 alle 08.30, oltre a svolgere opera di controllo sino al
completo silenzio notturno, è punto di riferimento per i ragazzi per eventuali emergenze
sanitarie o per qualunque altra necessità
Educatore in compresenza
Per la migliore gestione delle attività e consentire un intervento educativo-didattico individualizzato
si è reso necessario, per il convitto maschile, prevedere un turno orario nel quale gli alunni
convittori sono gestiti da tre istitutori anziché due. Per quanto riguarda il convitto femminile,
invece, per poter fornire un’assistenza allo studio più adeguata, sarebbe auspicabile la nomina di
altre due educatrici.
VALUTAZIONE
Rappresenta una fase fondamentale perché l’offerta formativa proposta sia corrispondente alle
effettive esigenze dell’utenza (famiglie e alunni convittori). Consente, infatti, di determinare:
 i reali bisogni formativi (valutazione iniziale);
 gli effetti degli interventi educativo-didattici in itinere (valutazione in itinere);
 se gli obbiettivi raggiunti sono rispondenti alle aspettative (valutazione sommativa).
Valutazione iniziale
All’inizio dell’anno, attraverso colloqui individuali o di gruppo, gli educatori valutano i bisogni
formativi degli alunni. I dati raccolti forniscono informazioni importanti che orientano la
programmazione educativa ed il POF stesso.
Valutazione in itinere
Comprende la raccolta di dati rilevati quotidianamente dagli educatori in turno sul comportamento,
il profitto scolastico e le eventuali esigenze degli alunni. Tali dati vengono inseriti nel registro degli
educatori.
La consultazione del registro degli educatori fornisce informazioni costanti sul processo educativo e
formativo degli alunni. Ciò consente:
 la valutazione immediata dell’opportunità di concedere o rifiutare un permesso o la
partecipazione ad attività formative aggiuntive;
 di apportare eventuali correttivi alle attività proposte
Valutazione finale
Essa terrà conto dei dati raccolti nelle valutazioni complessive. Oltre a consentire la valutazione del
lavoro svolto nel corso del presente anno scolastico, rappresenta il naturale punto di partenza per la
predisposizione del piano di offerta formativa dell’anno successivo.
98
ALLEGATO “C”
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Piazza Sulis”
ALGHERO
Piazza Sulis - 07041 ALGHERO Tel. 079/981745
CONVITTI ANNESSI
Maschile: Via Tarragona n. 36 - 07041 ALGHERO Tel. 079/983147
Femminile: Via Sassari n....... – 07041 ALGHERO Tel. 079/9738885
Regolamento del convitto
Premessa
I rapporti all’interno e all’esterno del convitto dovranno essere improntati al rispetto delle
persone, delle cose e dell’ambiente in cui si vive e i Convittori/trici dovranno tenere un
comportamento dignitoso ed educato. Gli allievi Convittori/trici vengono educati al senso della
responsabilità e della dignità personale con gli stessi principi che costituiscono il patrimonio
morale delle comunità civili. Essi sono tenuti a rispettarsi reciprocamente in un clima di ampia
fiducia e lealtà, in stretta collaborazione con il Personale Educativo, in modo da favorire lo
sviluppo della loro personalità. Il presente regolamento ha lo scopo di determinare l’ampiezza
delle libertà e di fornire certezza degli obblighi che fanno capo ai Convittori/trici. Il
Convittore/trice ha diritto ad esprimere liberamente la propria individualità in Convitto ed a
realizzare le condizioni per il suo armonico sviluppo in un ambiente che tenga conto delle
attitudini personali di ognuno e rispetti le diversità. Nessuna libertà può valicare il limite del
rispetto dovuto alle cose non proprie e alle persone che a qualunque titolo siano presenti in
Convitto. Per il solo scopo della loro tutela è previsto il presente regolamento. Resta salva
ovviamente la tutela prevista dalle leggi della Repubblica. Gli allievi Convittori/trici devono
seguire i consigli e le disposizioni del Personale Educativo (Istitutori/trici), attendere con cura ai
propri doveri di Studenti/esse, di Convittori/trici, indossare abiti decorosi e curare costantemente
la persona con particolare riguardo all’igiene, non usare un linguaggio scurrile ed offensivo e
mantenere sempre ed in ogni luogo un contegno improntato al senso del civismo, rispettare
scrupolosamente gli orari delle attività giornaliere, abituandosi al senso della puntualità, anche
in considerazione della futura professione. E’ fatto assoluto divieto a persone estranee (ivi
compresi genitori e parenti) di recarsi nei locali del convitto se non preventivamente autorizzate
dall’Istitutore/trice di turno. La domanda di iscrizione presuppone da parte della Famiglia e
dell’Alunno/a anche maggiorenne l’accettazione del presente regolamento e delle seguenti
norme generali e disciplinari.
99
CAPO I – Norme per l’ammissione
Art. 1
Il convitto è una istituzione che fa parte integrante, come organo strumentale, dell’IPSAR di
Alghero ed ha la funzione di garantire la frequenza e il successo scolastico dei ragazzi che lo
frequentano. Sono soggetti coinvolti nel processo formativo dell’istituzione educativa dei
Convittori e Convittrici il personale Educativo e il personale ATA; quindi ai fini del
raggiungimento degli scopi contenuti nel presente regolamento, tutti sono tenuti a far rilevare ai
trasgressori, eventuali comportamenti difformi. Sarà cura di ognuno, secondo la propria sfera di
competenza, mettere in atto processi che portano alla formazione armonica dello Studente –
Convittore.
Art. 2
L’accettazione di uno studente come convittore non è un obbligo per l’Istituzione Scolastica e non
si configura come diritto per chi ne faccia istanza o per chi abbia goduto, per gli anni precedenti,
della condizione di convittore e, fatte salve le prerogative e competenze del Dirigente Scolastico e
degli Organi Collegiali, è regolamentato dai seguenti principi:
 Verrà favorita la continuità per i ragazzi/e che proseguiranno il corso di studi in seconda
ed in terza classe;
 In seconda istanza verranno presi in considerazione gli allievi ed allieve che si iscrivono
per la prima volta alla classe prima dell’Istituto Alberghiero. L’accettazione dei suddetti in
qualità di Convittori e Convittrici sarà disposta avendo riguardo alle accertate situazioni
risultanti da:
1. Dichiarazione reddito ISEE;
2. Merito scolastico;
3. Tempi di percorrenza necessari per arrivare all'istituto dal proprio comune di residenza.
A parità di età, sarà data la precedenza al più giovane;



Convittori ripetenti: dopo analisi di merito e parere favorevole del Collegio Educatori,
sempre fatte salve le prerogative e competenze del Dirigente Scolastico e degli Organi
Collegiali.;
Iscrizioni alle classi quarte e quinte: sempre a seguito di valutazione e parere favorevole
del Collegio Educatori, nel rispetto delle prerogative del D.S. e degli O.O.C.C.
Per gli studenti che abbiano superato il diciottesimo anno di età e che ne facciano richiesta
per la prima volta, l’ammissione in convitto, fatte salve le prerogative e competenze del
Dirigente Scolastico e degli Organi Collegiali, dovrà essere deliberata dal Collegio
Educatori.
Art. 3
Se la richiesta di ammissione viene accolta, il Convittore/trice è tenuto/a ad accettare, oltre alle
norme del presente regolamento, tutte le regole che la vita comunitaria comporta o che potrebbero
essere imposte in particolari situazioni. Anche gli eventuali Convittori/trici maggiorenni, nei
momenti di vita del convitto, dovranno attenersi alle norme del presente regolamento. Al fine di
realizzare un proficuo lavoro educativo a favore dei convittori, si instaurerà un rapporto di
collaborazione con le famiglie degli studenti.
Art. 4
All’atto dell’iscrizione, il Convittore/trice è tenuto a versare una tassa di iscrizione al convitto il
cui ammontare verrà annualmente stabilito dal consiglio di Istituto.
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Art. 5
Il convittore/trice è tenuto a versare una somma, da settembre a maggio, per il vitto/alloggio,
attualmente quantificata in €. 1,215,00 e suddivisa in 9 rate di €. 135,00, con le modalità e alle
date che verranno comunicate dagli organi amministrativi preposti. Il mancato pagamento delle
rette per due scadenze, potrà comportare la perdita del beneficio del convitto. Per chi riportasse,
nel I Quadrimestre, una media superiore al 7, la retta non potrà essere ridotta perché
l’elaborazione del Piano annuale deve fondarsi su dati certi, tuttavia verranno concesse due borse
di studio destinate ai due Convitti per le convittrici e convittori che abbiano riportato i migliori
risultati; per chi riportasse invece, una media inferiore al 6, la retta sarà maggiorata secondo i
seguenti parametri:
media dal 5,50 al 5,99
10% (Collegio dei docenti contrario, vorrebbe eliminare questo
aumento
media dal 5,00 al 5,49
25%
media dal 4,50 al 4.99
35%
media dal 4,00 al 4,49
50%
I convittori/trici che dovessero riportare una media di voti inferiore a 4/10 pagheranno una
maggiorazione del 60% mensili e per loro, il Collegio degli Educatori potrà proporre, sentito il
Consiglio di Classe, la perdita del beneficio del Convitto, qualora allo scarso rendimento, si
dovessero aggiungere gravi mancanze nel rispetto delle regole convittuali. Gli importi saranno
arrotondati per eccesso ai 50 centesimi di euro superiori.
Qualora il convittore/trice, che per esigenze didattiche, dovesse prolungare la permanenza in
convitto oltre la data del 31 Maggio, si renderà necessario un versamento aggiuntivo da computare
in base al numero di giorni di presenza in convitto nel mese di Giugno.
Art. 6
I nuovi convittori/trici, all’atto della convocazione, dovranno presentarsi:
a) accompagnati obbligatoriamente dai genitori o da chi ne esercita la patria potestà;
b) muniti del corredo previsto specificato nella lettera di convocazione;
c) con certificazione medica: certificato rilasciato dal servizio di sanità e igiene pubblica della ASL
di appartenenza del Convittore/trice e nel quale si certifichi:
1. che lo/a stesso/a è esente da malattie infettive e/o contagiose;
2. l’assenza di allergie ad alimenti, a medicinali o ad altre sostanze. In caso contrario
dovranno essere indicate quali;
3. che il suo stato di salute generale sia idoneo per la vita di comunità.
Art. 7
I genitori all’atto dell’affidamento dei figli in convitto, assumono l’obbligo di riferire al personale
educativo e all’infermiera eventuali allergie, disturbi ricorrenti, controindicazioni relative
all’assunzione di farmaci e ogni ulteriore informazione idonea alla conoscenza della personalità
dell’allievo/a. Sono indispensabili notizie circa l’ambiente di provenienza, situazioni familiari
particolari etc. che saranno comunque coperte dalla legge sulla privacy . I genitori o chi ne fa le
veci, sono tenuti a comunicare tempestivamente al personale Educativo eventuali variazioni,
rispetto a quanto dichiarato all’inizio, durante la permanenza in convitto dei loro figli/e.
Art. 8
Affinché i convittori non restino privi dell’assistenza sanitaria, è consigliabile procedere alla
revoca temporanea del proprio medico di famiglia e consegnare il tesserino sanitario all’atto
dell’accettazione in Convitto al fine di avviare le procedure per la scelta del medico. Qualora, per
scelte personali, non venisse fatta la revoca del Medico, è bene precisare che il convittore/trice non
10
potrà rimanere senza assistenza sanitaria e pertanto, in caso di malattia, si renderà necessario
chiamare un medico per le cure del caso; le relative spese saranno addebitate alla famiglia.
All’interno del Convitto è presente un locale infermeria che verrà utilizzato esclusivamente per
interventi di primo soccorso. Potranno essere somministrati soltanto i medicinali prescritti dal
medico di base oppure espressamente autorizzati dai genitori. Il convittore/trice dovrà provvedere
in proprio all’acquisto dei medicinali necessari alla terapia prescritta. Nel caso in cui il
convittore/trice dovesse usare, per motivi di urgenza, medicinali del convitto, dovrà
successivamente riacquistare il medicinale utilizzato.
Capo II - Norme sulla vita convittuale
Art. 9
L’orario del convitto è prescrittivo e deve essere osservato in ogni sua parte.
1- Sveglia: i convittori/trici sono tenuti ad alzarsi sollecitamente all’orario stabilito. I
convittori/trici sono tenuti a curare la pulizia personale, rifare il letto, riordinare con cura
la stanza, che sarà oggetto di controllo degli Educatori/trici in servizio, e uscire dal
convitto entro le ore 08.00 per recarsi a scuola.
2- Pasti: i convittori/trici, all’orario stabilito si riuniscono nella sala da pranzo alla presenza
degli Istitutori/trici per la consumazione dei pasti, mantenendo un comportamento corretto
verso i compagni, il personale di cucina e i terzi eventualmente presenti. Non è consentito
portare nelle stanze suppellettili ed attrezzature della mensa e cibi non consumati durante il
pasto, salvo in caso di malattia.
3- Libera uscita: i convittori/trici devono rispettare gli orari stabiliti per la libera uscita
previsti dal Regolamento e apporre la firma per l’entrata e l’uscita nell’apposito registro.
La libera uscita sarà concessa solo previa autorizzazione dei genitori che esonereranno
l’Istituzione Scolastica da ogni responsabilità civile e penale. E’ necessario evitare
situazioni che potrebbero essere fonte di pericolo come fare il bagno al mare, servirsi di
mezzi (propri o altrui) motorizzati ed allontanarsi dal centro abitato. Nelle ore di libera
uscita e durante i trasferimenti da e verso i Convitti e la scuola i convittori/trici sono tenuti
a comportarsi civilmente, adottando un comportamento che non danneggi la buona
immagine del Convitto.
4- Studio: i convittori/trici hanno l’obbligo di studiare nella fascia oraria individuata, in
conformità alle direttive adottate dal personale Educativo e nei locali stabiliti dallo stesso.
Al suono della campana che segnala l’inizio dello studio pomeridiano i Convittori/trici
devono recarsi senza indugio nelle stanze assegnate, dalle quali potranno allontanarsi solo
se autorizzati/e dal Personale Educativo o al termine dell’ora studio.
5- Attività serali: al termine della cena i convittori/trici hanno la facoltà di partecipare alle
varie attività ricreative e/o culturali eventualmente proposte dal Personale Educativo.
6- Riposo notturno: i convittori/trici provvederanno a sistemare i loro effetti personali e a
svolgere le operazioni di igiene personale mezz’ora prima dell’orario stabilito per il riposo
ed il silenzio notturno.
Art. 10
Nel caso in cui le lezioni scolastiche vengano interrotte prima dell’orario stabilito, i convittori/trici
dovranno rientrare tempestivamente in convitto. Qualora invece l’inizio delle lezioni venga
posticipato, lasceranno il convitto solo in tempo utile per recarsi a scuola. Nel caso di ingresso
posticipato o uscita anticipata da scuola, i convittori/trici all’atto del rientro dovranno consentire
10
al personale di servizio di espletare le operazioni di pulizia dei locali senza arrecare alcun
intralcio.
Art. 11
Durante i pasti si deve tenere un comportamento corretto ed evitare di sollevare in maniera
eccessiva il proprio tono di voce. La presenza ai pasti (compresa la colazione) è obbligatoria,
salvo casi particolari autorizzati dagli Educatori/trici in servizio.
Art. 12
Ogni convittore/trice dovrà occupare per l’intero anno scolastico la stanza assegnatagli/le al
momento dell’accettazione in convitto, salvo eventuali spostamenti disposti dal/dalla
Coordinatore/trice, previo parere degli educatori/trici, per esigenze logistiche od incompatibilità
accertate.
In via provvisoria potranno essere disposti degli spostamenti dagli Istitutori/trici per cause
contingenti quali: disfunzioni ai servizi della stanza, stato di salute che consigli la presenza di altra
persona in caso di assenza dell’abituale compagno/a di stanza, etc.
Art. 13
Ogni convittore/trice è responsabile della propria camera e degli arredi. Essi sono altresì
responsabili dei locali e degli arredi adibiti ad uso comune. Eventuali danni verranno addebitati al
responsabile, al quale sarà inoltre comminata una sanzione disciplinare qualora si accerti che i
danni siano stati causati deliberatamente. Nel caso in cui dovesse risultare impossibile individuare
con sicurezza l’autore/trice del danno, l’importo della riparazione verrà suddiviso fra tutti i
presenti se lo stesso riguarderà locali o arredamenti di uso comune, o tra gli/le occupanti di una
singola stanza se il danno sarà stato compiuto al suo interno. Ogni Convittore/trice è responsabile
in caso di ammanco o rottura non dipendente da normale usura.
Art. 14
I convittori/trici, devono accertarsi che le luci dei bagni e degli ingressi afferenti le stanze a loro
affidate vengano spente, i rubinetti e le finestre chiusi ogni qualvolta il loro utilizzo non sia
necessario.
Art. 15
Eventuali somme di denaro contante dovranno essere depositate in una cassa che sarà custodita
dal/dalla Coordinatore/trice del Convitto o da suo/a eventuale delegato/ta. Verrà attivato un
servizio di deposito e prelievi in giorni ed orari prestabiliti. I genitori dei convittori/trici avranno la
possibilità di essere informati in merito a tali movimenti.
Il Convitto non risponde dell’eventuale sparizione di somme di denaro e oggetti personali
incustoditi.
Art. 16
Gli atti di nonnismo, di bullismo, razzismo, di violenza fisica e psicologica non saranno tollerati e i
responsabili subiranno adeguate sanzioni che, in caso di fatti gravi, potranno portare alla
sospensione o all’espulsione dal Convitto.
Art. 17
E’ severamente vietato (come da legislazione vigente) fumare in tutti i locali del Convitto; qualora
il convittore/trice venisse sorpreso/a a fumare saranno adottate nei suoi confronti le relative
disposizioni e misure di legge (Circolare del Ministero della Sanità n°4 del 28 marzo 2001–
“Interpretazione ed applicazione delle leggi vigenti in materia di divieto di fumo”).
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Art.18
L’accesso alle camere da parte degli Istitutori/trici deve essere libero in qualsiasi momento. E’
pertanto vietato chiudere le porte a chiave durante la permanenza sia diurna che notturna dei
convittori/trici. Gli Istitutori/trici possono, per comprovati motivi, chiedere di visionare bagagli,
zaini e stanze.
Art. 19
E’ vietato prendere iniziative personali per la sistemazione delle stanze (spostare letti, armadi,
comodini, etc.). Le stanze devono essere sempre pulite e mantenute in ordine. Non è consentito
affiggere manifesti alle pareti, alle porte e agli armadi. Nessun oggetto (tazzine, scodelle,
caffettiere, bricchi, zuccheriere, stoviglie, posacenere, etc.) può essere prelevato dalla sala
ristorante, dalla cucina, dal bar o da altri locali per essere adibito ad uso privato nelle stanze.
Art. 20
E’ vietato stendere nelle stanze e nei locali ad esse adiacenti, (bagni, finestre, balconi, terrazze).
Poiché è in funzione il servizio di lavanderia presso la sede centrale nei giorni prestabiliti, in
nessun caso dovranno essere abbandonati oggetti o biancheria sporca nel corridoio, nelle camere
e nelle verande.
Art. 21
Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sporgersi in terrazze, balconi e verande.
Art. 22
Non è consentito fare la doccia immediatamente dopo i pasti e durante le ore dedicate alle attività
di studio o al riposo notturno. Dovrà essere costantemente assicurata l’igiene dei servizi.
Art. 23
All’interno del Convitto, comprese le camere da letto, è vietato far uso di apparecchi radio,
registratori o riproduttori in genere a volume elevato. E’ tassativamente vietato il loro utilizzo
durante le ore notturne e nelle ore dedicate allo studio. Nel caso in cui il Convittore/trice dovesse
essere sorpreso durante le ore non consentite all’uso dei suddetti apparecchi, gli stessi saranno
ritirati e consegnati ai genitori alla prima occasione.
Art. 24
E’ severamente vietato l’uso di qualsiasi elettrodomestico (con particolare riferimento a ferri da
stiro e fornelli a gas) ad eccezione dell’asciuga capelli ed inoltre non è consentito l’uso di
prolunghe elettriche e di prese multiple. E’ tassativamente vietato lanciare oggetti di qualsiasi
genere dalle finestre, dai balconi e dai terrazzi. Ai convittori/trici è severamente vietato l’accesso
alle cucine, ai magazzini ed ai locali tecnici (centraline elettriche, locali autoclavi etc.) del
Convitto.
Art. 25
E’ severamente vietato custodire personalmente medicinali e assumerli di propria iniziativa. Tutti i
farmaci che i convittori/trici dovessero portare da casa per precauzione o perché necessari,
dovranno essere consegnati all’infermiera del Convitto che curerà la loro custodia e
somministrazione.
Art. 26
Di norma è fatto divieto stazionare nelle stanze altrui salvo autorizzazione degli Educatori/trici in
servizio. Durante i movimenti dalle stanze per recarsi in sala mensa è proibito correre,
schiamazzare o comportarsi in modo tale da arrecare danno a se stessi e agli altri.
Art. 27
E’ vietato l’uso dei cellulari durante i pasti e nelle ore dedicate allo studio e al riposo.
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Art. 28
E’ espressamente vietato consumare bevande alcooliche o sostanze stupefacenti, sia all’esterno che
all’interno del convitto. Ogni abuso e trasgressione anche durante le ore di libera uscita, saranno
puniti con provvedimenti disciplinari, che in casi gravi potranno comportare l’allontanamento
definitivo dal convitto. La famiglia sarà informata e sarà tenuta a prelevare tempestivamente il
proprio figlio/a dal convitto. In ogni caso le bevande alcooliche o le sostanze verranno
immediatamente sequestrate dal personale del convitto.
Art. 29
E’ vietato l’uso di libri, audiovisivi o materiale non rientrante negli obiettivi educativi e formativi
dell’Istituzione Scolastica, con particolare riferimento a materiali pornografici.
Art. 30
Per disposizioni igienico-sanitarie è vietato tenere animali (pesci rossi, criceti, tartarughine, etc.)
all’interno delle stanze.
Art. 31
E’ severamente proibito possedere coltelli, cacciaviti, o quant’altro possa arrecare danno a se
stessi e agli altri. Nelle camere non è consentito accendere candele, incensi, fornelli a gas, elettrici
etc. Nessun convittore/trice deve prendere l’iniziativa di riparare impianti o materiali danneggiati,
ma deve darne subito comunicazione al personale educativo di turno.
Art.32
Sono previste attività sportive, ricreative e culturali programmate dall'inizio dell'anno scolastico
oppure decise nel corso dell'anno. Chi vi aderisce deve attenersi alle disposizioni, contribuendo
con una seria e costante partecipazione al buon funzionamento di tali iniziative.
Capo III - Permessi di libera uscita e giustificazioni
Art. 33
Il personale Educativo non accompagna i convittori durante l’orario della libera uscita. I
convittori/trici che abbiano avuto l’autorizzazione da parte dei genitori o di chi ne fa le veci, di
usufruire della libera uscita giornaliera, dovranno compilare correttamente l’apposito registro
apponendo la loro firma in modo leggibile. Allo stesso modo egli/ella firmerà per rientro sullo
stesso registro. In mancanza delle suddette firme o in caso di rientro fuori orario senza giustificato
motivo verrà comminata una sanzione disciplinare comportante la privazione della libera uscita
commisurata alla gravità ed all’eventuale recidività. Nel caso in cui il convittore/trice si rechi in
libera uscita nonostante la sanzione disciplinare che lo privi di tale diritto, sarà deferito alla
commissione disciplinare che provvederà a sanzionarlo.
Art. 34
Nessun convittore/trice, al di fuori delle ore di libera uscita, può allontanarsi dal Convitto senza
l'autorizzazione del/della Coordinatore/trice o dell'Istitutore/trice di turno, i quali eventualmente la
concederanno dopo aver valutato le motivazioni e sempre che il Convittore/trice non sia punito/a o
ammalato/a.
10
Art. 35
La libera uscita potrà essere ridotta o sospesa dagli Educatori/trici in via punitiva in caso di
comportamento scorretto, di inosservanza del presente Regolamento o di andamento scolastico
insufficiente e in caso di ripetute assenze e/o ritardi alle lezioni curriculari senza giustificazioni
adeguate e motivate.
Art. 36
E’ previsto il periodico rientro in famiglia dei convittori/trici, la cui frequenza e calendarizzazione
verranno annualmente disposti e tempestivamente comunicati agli stessi convittori/trici ed alle loro
famiglie. Tali rientri saranno obbligatori in quanto giustificati dalla necessità per i convittori/trici
stessi di avere contatti periodici con i rispettivi nuclei di provenienza; detti rientri comporteranno
altresì la contestuale chiusura del Convitto per il periodo di tempo corrispondente alla assenza dei
convittori/trici. Nei giorni festivi e prefestivi il/la Coordinatore/trice potrà accordare ai
convittori/trici, qualora non siano incorsi durante la settimana in sanzioni disciplinari, il permesso
per tornare in famiglia o di recarsi presso parenti, previa autorizzazione (fax o fonogramma) dei
genitori o di chi ne fa le veci che deve precisare il motivo, l'ora di uscita e di rientro in convitto.
L'uscita temporanea dal convitto non può protrarsi oltre le ore 22.30 salvo casi eccezionali
concordati e valutati dal personale educativo in servizio.
Art. 37
Gli allievi/e in permesso dovranno obbligatoriamente rientrare in Convitto entro la data e gli orari
stabiliti con l'autorizzazione firmata dal genitore o da chi ne fa le veci. Nel caso in cui il
convittore/trice fosse impossibilitato/a a rispettarli, la famiglia dovrà comunicarlo per tempo
all’Educatore/trice in servizio, poiché in caso contrario l’allievo/a sarà considerato/a assente
ingiustificato/a, e oltre all’addebito del pasto quantificato in €. 5.00 non potrà usufruire di ulteriori
permessi straordinari per un periodo di tempo che verrà stabilito dal/dalla Coordinatore/trice.
Eventuali ritardi o assenze dovranno essere comunque motivati e giustificati sul foglio di permesso
recante la firma del genitore o di chi ne fa le veci. La predetta firma dovrà essere autenticata,
all'inizio dell'anno scolastico, dal Dirigente scolastico o da un suo delegato. Se un convittore al
rientro in convitto non consegna il permesso o l’eventuale giustificazione scritta controfirmata dal
genitore, sarà ammesso con riserva. Per i recidivi saranno presi provvedimenti.
Art. 38
Il convitto, come Istituzione educativa promuove lo sport quale mezzo insostituibile di crescita
umana e sociale. A tutti i convittori/trici si consiglia vivamente di seguire nei limiti dei propri
impegni scolastici, una o più pratiche sportive che possano essere organizzate all'interno
dell'istituto o, a richiesta dei ragazzi/e, frequentate all'esterno.
Capo IV - Sanzioni Disciplinari, Commissione Disciplinare e Commissione di Garanzia
Art. 39
Sanzioni disciplinari
 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso
di responsabilità e al ripristino dei rapporti correnti all’interno della comunità convittuale;
10

Le sanzioni si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia; sono adottate
dopo aver sentito le persone coinvolte e aver valutato eventuale documentazione e
testimonianze utili per l'accertamento dei fatti.
 La responsabilità disciplinare è personale;
 Così come previsto all’art. 4 (Disciplina) dallo Statuto delle studentesse e degli studenti
della Scuola Secondaria (D.P.R. 24/06/1998 n. 249, modificato dal 21/11/2007 n. 235) al
convittore/trice potrà essere irrogata una sanzione disciplinare volta all’espletamento di
attività a favore dell’Istituzione Convittuale (“…recupero dello studente attraverso attività di
natura sociale, culturale ed in genere a vantaggio della comunità scolastica.”) Tale tipo di
sanzione potrà anche derivare da esplicita richiesta del/della convittore/trice stesso/a quale
conversione di sanzione che comporti la privazione della libera uscita (comma 5, art. 4
D.P.R. citato).
5. I convittori/trici che violano i propri doveri sono soggetti alle seguenti sanzioni disciplinari:
 Richiamo verbale;
 Ammonimento scritto;
 Sospensione da qualsiasi attività di carattere ludico – ricreativo e/o di carattere
sportivo nei casi in cui gli/le allievi/e abitualmente frequentino palestre o
militino in associazioni sportive locali e non;
 Sospensione della libera uscita;
 Sospensione individuale dal convitto per un periodo non superiore a 5 gg.;
 Sospensione individuale dal convitto per un periodo non superiore a 10 gg.;
 Sospensione individuale dal convitto per un periodo non superiore a 15 gg.;
 Sospensione individuale dal convitto per un periodo superiore a 15 gg. ma non
superiore a 30 gg.;
 Allontanamento definitivo dal convitto.
Art. 40
Autorità competente ad irrogare le sanzioni:
 Commissione Disciplinare è presieduta dal CoordinatoreTrice. Essa è composta
da 2 Educatori e da un convittore per il Convitto maschile e, parimenti, da 2
Educatrici ed una convittrice per il Convitto femminile. Gli Educatori e le
Educatrici sono eletti annualmente dal Collegio Educatori/trici; il convittore e la
convittrice vengono nominati dai convittori;
 La sanzione del richiamo verbale è inflitta dall’educatore in servizio;
 L’ammonimento scritto è inflitto dall’Educatore in servizio che lo annoterà nel
registro del convitto e nella scheda personale del convittore;
 La sanzione disciplinare della sospensione dalle attività ludico – ricreative e
sportive è stabilita dal/dalla Coordinatore/trice del convitto oppure
dall’Istitutore in servizio per un massimo di 3 gg.;
 Le sospensioni individuali dal convitto per un periodo non superiore a 15 gg,
sono irrogate dal Dirigente Scolastico su proposta della Commissione
Disciplinare;
 La sanzione disciplinare della sospensione superiore ai 15 gg. e
l’allontanamento definitivo dal convitto sono proposti dalla Commissione
Disciplinare, sentito il parere non vincolante del Consiglio di Classe, e adottate
dal Consiglio di Istituto.
Art. 41
Ricorsi – Organo di garanzia
10



Gli studenti, prima di essere sottoposti a sanzione disciplinare, sono invitati ad
esporre le proprie ragioni davanti all’Organo competente alla irrogazione;
Dei provvedimenti sanzionatori viene data comunicazione scritta ai genitori o a
chi esercita la potestà parentale e al/alla Coordinatore/trice del Consiglio di
classe. Contro le sanzioni disciplinari che prevedono la sospensione dal Convitto
o l’allontanamento definitivo dallo stesso, è ammesso ricorso, da parte di
chiunque vi abbia interesse, all’Organo di garanzia entro 15 gg. dalla data della
comunicazione della loro irrogazione;
L’organo di garanzia è composto dal Dirigente Scolastico che funge da
Presidente, da un Educatore, una Educatrice (nominati dal Collegio
Istitutori/trici), un rappresentante dei genitori, un convittore e una convittrice
(nominati dal Dirigente su segnalazione del Collegio Educatori/trici).
Rapporti tra allievi/e, Educatori/trici e Personale addetto al Convitto
L’istituzione educativa è parte integrante della Scuola e il personale docente e non docente
impegnato all’interno del Convitto, nel rispetto dei propri ruoli, cura il rapporto con gli allievi/e
nel massimo rispetto e umanità al fine di stabilire relazioni autentiche di stima e fiducia
reciproca.
I Convittori/trici sono tenuti all'osservanza del Regolamento tenendo un contegno decoroso e
improntato al rispetto nei confronti degli Educatori/trici e di tutti i lavoratori operanti nel mondo
della Scuola.
Il presente regolamento è oggetto di aggiornamenti annuali da parte del consiglio di istituto, su
proposta del collegio degli educatori/trici, che approva modifiche o integrazioni prima dell'inizio
di ciascun anno scolastico, curandone poi la pubblicazione.
Il regolamentato viene esposto all'albo del Convitto e su richiesta viene fornita una copia ad ogni
alunno o famiglia che ne faccia richiesta.




Il Coordinatore/trice o l'Educatore/trice di turno rappresentano per l'ordinaria
amministrazione il Dirigente Scolastico.
I Convittori/trici sono affidati agli Educatori/trici che ne hanno cura assicurandone
l'assistenza in tutte le loro attività.
All'ora della colazione, del pranzo e della cena l'Educatore/trice in servizio accerta che gli/le
eventuali allievi/e malati/e abbiano ricevuto il pasto in camera, qualora il medico abbia
consigliato il letto.
Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si rimanda alle vigenti disposizioni di
legge.
10
Orari della vita Convittuale
ORARIO DELLE ATTIVITA’ NEI GIORNI FERIALI
Dalle ore
SVEGLIA
07:00
IGIENE PERSONALE E RIORDINO STANZA
07:00
Alle ore
Conv.Femminile: 07:20
Conv.Femminile: 07:20
Conv. Maschile: 07.30
Conv.Femminile: 07:40
Conv. Maschile: 07.30
Conv.Femminile: 07:40
Conv. Maschile: 07.50
Conv.Femminile: 08:00
ALL’USCITA DAL CONVITTO
Conv. Maschile: 07.50
USCITA DAL CONVITTO (per recarsi a scuola)
08.00
SCUOLA
08:15
RIENTRO DALLA SCUOLA IN CONVITTO
13.20
PRANZO 1° TURNO
13.30
PRANZO 2° TURNO
14.20
PRANZO TURNO UNICO (qualora le presenze
13.30
complessive non superino le 90 unità)
IGIENE PERSONALE E ATTIVITA’ LIBERA IN Conv.Femminile:
CONVITTO (+ Operazioni di prelievo e deposito
Conv. Maschile:
denaro nei giorni prestabiliti)
STUDIO OBBLIGATORIO
15:00
RIORDINO DEI MATERIALI DIDATTICI
17:30
PERSONALI E IN DOTAZIONE AL CONVITTO
LIBERA USCITA FACOLTATIVA O ALTRE
17:45
ATTIVITA’ IN CONVITTO
CENA 1° TURNO
19.45
CENA 2° TURNO
20.20
CENA TURNO UNICO (qualora le presenze
19.45
complessive non superino le 90 unità)
TEMPO LIBERO IN CONVITTO
20.30
NELLE CAMERE (preparazione per la notte)
22:30
RIPOSO NOTTURNO
23:00
Conv. Maschile: 08:00
PICCOLA COLAZIONE
RIENTRO IN CAMERA E PREPARAZIONE
14.00
14.40
14.00
Conv.Femminile:
Conv. Maschile:
17:30
17:45
19:30
20.15
20.50
20.15
22.30
23:00
07:00
ORARIO DELLE ATTIVITA’ NEI GIORNI FESTIVI
SVEGLIA
IGIENE PERSONALE
PICCOLA COLAZIONE
RIORDINO DELLA STANZA
LIBERA USCITA FACOLTATIVA O TEMPO LIBERO IN CONVITTO
PRANZO 1° TURNO
PRANZO 2° TURNO
PRANZO TURNO UNICO (per presenze complessive non superiori a 90 unità)
IGIENE PERSONALE E ATTIVITA’ LIBERA IN CONVITTO
LIBERA USCITA FACOLTATIVA O ALTRE ATTIVITA’ IN CONVITTO
CENA 1° TURNO
CENA 2° TURNO
CENA TURNO UNICO (per presenze complessive non superiori a 90 unità)
TEMPO LIBERO IN CONVITTO
NELLE CAMERE (preparazione per la notte)
RIPOSO NOTTURNO
Dalle ore
08:30
08.30
09.00
09.30
10.00
12.45
13.20
13.00
13.40
16.00
19.30
20.10
19.45
20.25
22.30
23.00
Alle ore
09.00
09.30
10.00
12.45
13.15
13.50
13.40
16.00
19.30
20.00
20.40
20.25
22.30
23.00
07.00
Letto ed approvato dal Consiglio di Istituto con delibera del 29 gennaio 2015
10
6
ALLEGATO “D”
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
“PIAZZA SULIS” ALGHERO
Convitto annesso via Tarragona n° 34-36 tel. 079-983147
Convitto femminile via Sassari tel 079-9738885
CARTA DEI SERVIZI
CAP. I - CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI
PRINCIPI FONDAMENTALI
La carta dei servizi ha come ispirazione i seguenti articoli della Costituzione italiana:
•
Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali”.
• Art.33: “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le
norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. ...E'
prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini di scuola e gradi di scuole o per
la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.”
• Art.34:
“La
scuola
è
aperta
a
tutti.”
“L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e
meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed
altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.
1. Uguaglianza.
1.1. Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per
motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche.
2. Imparzialità e regolarità.
2.1. I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.
2.2. La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate,
garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei
principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in
materia.
11
3. Accoglienza e integrazione.
3.1. La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli
operatori del servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e
l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi
iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la
soluzione di problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti
negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli presenti nelle istituzioni
carcerarie.
3.2. Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli
interessi dello studente.
4. Diritto di scelta, obbligo di istruzione, formativo e frequenza
4.1. Il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con
interventi di prevenzione e controllo della dispersione scolastica da parte di tutte le
istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale e organico. Questo per il
rispetto dell’obbligo di istruzione e formativo previsto dalla normativa vigente.
5. Partecipazione, efficienza e trasparenza.
5.1. Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili della attuazione della
"Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle
procedure
vigenti.
I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del
servizio.
5.2. Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extra scolastiche
che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e
civile consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori dall'orario del servizio
scolastico
5.3. Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono
la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente.
5.4. L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa a
criteri di efficienza, efficacia e flessibilità nell' organizzazione dei servizi amministrativi,
dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata.
5.5. Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del
personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell' ambito delle linee di
indirizzo e delle strategie di intervento definite dall' amministrazione.
6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.
6.1. La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e
garantisce la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo
allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e
comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo.
6.2. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico
e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
11
PARTE I
7. Area didattica.
7.1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la
collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è
responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza
alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il
raggiungimento delle finalità istituzionali.
7.2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra la
scuola media e la scuola superiore al fine di promuovere un armonico sviluppo della
personalità degli alunni.
7.3. Nella scelta dei libri e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di
riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli
obiettivi formativi e la rispondenza alle esigenze dell'utenza.
7.4. Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la
programmazione didattica del consiglio di classe, tenendo presente la necessità di
rispettare razionali tempi di studio degli alunni.
7.5. Nel rapporto con gli allievi i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento.
Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni
mortificanti.
7.6. Progetto educativo e programmazione.
Nell’Istituto si elaborano i seguenti documenti:
a.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA: è elaborato da un’apposita
commissione, approvato dal Collegio dei docenti, adottato dal Consiglio d’Istituto e
reso disponibile al pubblico
b.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO: è elaborato da un’apposita commissione,
approvato dal Collegio dei docenti, adottato dal Consiglio d’Istituto e reso
disponibile al pubblico
c.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA: è redatta dal Consiglio di
classe per la parte comune e dai singoli docenti per la parte specifica; è
comunicata alle parti interessate ( genitori e alunni )
d.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, parte integrante della
programmazione didattica: è elaborato e revisionato dal Consiglio d’Istituto e
definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra
istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie ed è sottoscritto da parte dei
genitori e degli studenti all’atto dell’iscrizione.
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PARTE II
8. Servizi amministrativi.
8.1. La scuola garantisce i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:
•
•
•
•
•
celerità delle procedure;
trasparenza;
informatizzazione dei servizi di segreteria;
riduzione dei tempi di attesa agli sportelli;
flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.
8.2. Ai fini di un miglior servizio per l'utenza, si può derogare dagli standard fissati.
(Standard specifici delle procedure)
8.3. I moduli di iscrizione sono disponibili presso gli uffici di segreteria, (in futuro anche sul sito
INTERNET della scuola)
8.4. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in un tempo
massimo di dieci minuti dalla consegna delle domande.
8.5. Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al
pubblico (tutti i giorni dalle ore l0.30 alle ore 12.30) entro il tempo massimo di tre giorni
lavorativi sia per quelli di iscrizione- frequenza sia per quelli con votazioni e/o giudizi.
8.6. Gli attestati e i certificati del diploma sono consegnati agli interessati o a un familiare
munito di delega scritta
8.7. Il documento di valutazione del primo quadrimestre è consegnato dal Dirigente scolastico
o dal coordinatore di classe ai genitori tramite l’alunno .
8.8. Gli uffici di segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico dalle ore l0.30 alle ore
12.30 di ogni giorno e, compatibilmente con la dotazione organica di personale
amministrativo nei periodi in cui sussistono particolari necessità di potenziamento, un
orario
di
apertura
al
pubblico
prolungato.
I casi urgenti saranno trattati immediatamente.
8.9. L'ufficio di presidenza riceve in qualsiasi momento della giornata.
8.10.
La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico effettuato in
prima battuta da un collaboratore scolastico che nella risposta indicherà il nome
dell'Istituto, il nome e la qualifica propri, la persona o l'ufficio in grado di fornire le
informazioni
richieste.
Per l'informazione vengono stabiliti i seguenti criteri.
• L'Istituto assicura
all'informazione.
la
predisposizione
di
spazi
ben
visibili
adibiti
In particolare predispone:
•
Una tabella dell'orario di lavoro di tutti i dipendenti con l'indicazione della loro
funzione e della loro dislocazione.
• Albi di Istituto
Sono inoltre predisposti spazi per
•
•
Bacheca sindacale;
Bacheca degli studenti;
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•
•
•
Bacheca dei genitori.
Bacheca docenti
Bacheca personale ata
8.11.
Presso l'ingresso e presso gli uffici saranno presenti collaboratori scolastici in grado
di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
8.12.
Il regolamento di istituto è pubblicizzato mediante affissione in bacheca.
PARTE III
9. Reclami e valutazione del servizio
9.1. Gli studenti, i docenti, il personale Ata e i genitori, in quanto fruitori di un servizio erogato
dalla scuola, possono presentare reclami, segnalazioni, osservazioni e valutazioni al fine
di un miglioramento continuo del sistema scolastico. Tali comunicazioni, riportate su
appositi stampati disponibili nell’Istituto ( in futuro “o trasmesse attraverso il relativo campo
reso disponibile sul sito web”), saranno indirizzate al Responsabile della gestione per la
Qualità e saranno trattate così come previsto dal Manuale per la Gestione della Qualità.
9.2. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una
rilevazione mediante questionari, opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale e
agli
studenti.
I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici e amministrativi del servizio,
prevedono
una
graduatoria
delle
valutazioni.
All’inizio di ciascun anno scolastico, dopo l’analisi dei dati dell’anno precedente, la
commissione, che si occupa di autovalutazione d’istituto, redige un verbale relativamente
alle azioni di miglioramento sull’attività della scuola che viene sottoposta all’attenzione del
Dirigente scolastico che illustrerà i risultati al collegio dei docenti.
E’ anche utilizzabile uno stampato per avanzare proposte migliorative del servizio che
varranno esaminate dal Dirigente scolastico d’intesa con il Responsabile della gestione per
la qualità.
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