Piano dell`offerta formativa - istituto istruzione superiore
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Piano dell`offerta formativa - istituto istruzione superiore
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Piazza Sulis” ALGHERO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 1 PRINCIPI FONDATIVI DEL NOSTRO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA La Costituzione italiana è la legge fondamentale dello Stato. Sui suoi principi e sulle sue disposizioni si fonda la nostra società, si strutturano le nostre istituzioni e si basa la scuola pubblica. In particolare, la nostra scuola si informa ai principi e alle disposizioni indicate negli articolo 3, 9, 30, 33 e 34. La nostra scuola, dunque: offre a tutti gli alunni le stesse opportunità formative, “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”; rivendica la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione sia come patrimonio culturale comune e sia come risorsa irriproducibile dell’economia turistica; fonda la propria azione formativa sulla libertà d’insegnamento, sul diritto di tutti i cittadini all’istruzione e alla formazione, sulla valorizzazione delle diversità e dei meriti. E si impegna: a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni; a ricercare costantemente di migliorare la qualità della propria offerta formativa; a curare l’aggiornamento professionale, per rispondere in maniera sempre più puntuale e qualitativamente elevata alle esigenze degli alunni, delle famiglie e del territorio; a rendere note le proposte educative ed organizzative contenute nel POF (Piano dell’Offerta Formativa); a contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono della scuola da parte degli alunni più deboli; a promuovere il rispetto, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e dei beni storici, artistici e culturali del territorio, valorizzandone al contempo le risorse produttive, umane e sociali. 1 DATI E NOTIZIE SULLA SCUOLA 1.1 La storia. L’Istituto professionale alberghiero di Alghero ha sede presso l’ex hotel E.S.I.T e nel plesso di Via Carducci. L’albergo, inaugurato nel 1954, faceva parte di una serie di strutture ricettive edificate dall'Ente Sardo Industrie Turistiche nelle principali località sarde che, per le loro caratteristiche, si proponevano come centri di prevalente interesse turistico. L’hotel Esit di Alghero svolse bene la sua funzione per quasi 20 anni, ma le mutate esigenze della clientela turistica e la profonda modificazione del mercato indussero, successivamente, l’ente ad interrompere l’impegno diretto nella gestione delle strutture ricettive. Lo stabile, ancora in buone condizioni, parve adatto ad una sua trasformazione in Istituto Alberghiero. Dopo i necessari interventi di ristrutturazione, l’ex hotel ESIT ospitò negli anni ’70 le prime classi di alunni della sezione coordinata all’Istituto Alberghiero di Sassari, da cui l’IPSAR di Alghero ottenne l’autonomia nel 1979. 2 Da questa data in poi la crescita della scuola è stata costante, fino a raggiungere livelli di iscrizioni assai significativi, per attestarsi, negli ultimi anni, sulle 650 unità. Negli anni ’90, l’Istituto venne dedicato a un protagonista della storia sarda e italiana del Novecento: Emilio Lussu. La scuola, sin dalla conquista della propria autonomia, si è distinta per aver incoraggiato la partecipazione degli studenti ai più importanti concorsi e premi regionali, nazionali e internazionali, ottenendo sempre significativi risultati. Attualmente, l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e per la Ristorazione costituisce uno dei punti di riferimento di primaria importanza per i giovani di tutta la Sardegna che intendono lavorare nell’industria dell’ospitalità. Basti pensare che al primo posto nella classifica dei migliori ristoratori sardi, nella guida dell’Espresso del 2015, c’è l’ex alunno dell’IPSAR di Alghero, Roberto Petza, chef del ristorante S’Apposentu, di Siddi (Ca), con una valutazione di 17/20, a cui è stata riconfermata, per la terza volta, una stella Michelin; che il miglior bistrot di Francia per il 2013, secondo la rivista specializzata “Fooding”, è il Roseval gestito dal giovanissimo chef Simone Tondo, diplomatosi nel nostro Istituto nel 2008; che un ex allievo dell’Istituto è food and beverage manager al Fairmont Hotel di Singapore, dove sovrintendo all’attività di sette ristoranti, del room service e banqueting, coordina la gestione degli outlets, dalla parte finanziaria al marketing, passando per la formazione, le assunzioni, e più in generale, il personale. Di grande rilievo è il ruolo che l’Istituto svolge in città, anche per la fattiva collaborazione con gli enti locali e con le imprese, in occasione di manifestazioni di prestigio. Tra le collaborazioni più significative, quella con il MIUR nel 2003, per la definizione di una nuova figura di Tecnico Superiore nel settore turistico, e quella con il Governo, per l’utilizzo dell’Istituto come sede dell’ufficio stampa in occasione dell’incontro tra i capi di Stato e di Governo di Italia e Algeria, del 14 novembre 2007. La notevole affluenza di allievi, provenienti da tutte le province della Sardegna, ha aggravato ulteriormente la crisi delle strutture nelle quali si svolge l’attività didattica e l’accoglienza dei convittori. Da qui l’insistenza nei confronti degli enti locali di competenza (Comune prima e Provincia attualmente) per dotare l’Istituto di un moderno caseggiato, di laboratori efficienti e funzionali, di un convitto femminile confortevole e adeguato, di spazi per l’attività motoria. Nel passato, gli uffici tecnici della Provincia avevano provveduto ad adattare ai bisogni della scuola diverse aule e i laboratori di cucina, che sono stati anche ammodernati nelle attrezzature necessarie allo svolgimento delle esercitazioni ed è stato recentemente approvato un finanziamento di oltre 500.000 € per la sistemazione degli esterni. Nell’attesa di ulteriori provvedimenti in grado di modificare sostanzialmente l’attuale situazione strutturale degli edifici, la scuola continua a svolgere con impegno e dedizione la propria insostituibile attività didattica e formativa, se pur dislocata in due plessi diversi, con gli inevitabili disagi che da ciò derivano. L’IPIA nasce nella prima metà degli anni ’60 come sezione staccata dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Sassari e diventa autonomo nel 1979. Nel 1996, nell’ambito del processo di razionalizzazione delle scuole, gli viene annesso l’Istituto Tecnico Industriale di Alghero, già sezione staccata di quello di Sassari, e, nel 2001, l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di S.Maria La Palma, già sede coordinata dell’Istituto di Sassari. A partire dall’anno scolastico 2011/2012, l’IPIA e l’IPAA sono stati accorpati all’IPSAR, in un processo di riorganizzazione provinciale dell’istruzione secondaria di secondo grado, creando un unico polo di istruzione e formazione professionale nell’I.I.S. “Piazza Sulis”. 3 1.2 Brevi note su Emilio Lussu L’intitolazione dell’Ipsar di Alghero, e oggi dell’Istituto di Istruzione Superiore, a Emilio Lussu intende proporre ai suoi allievi i valori fondanti e l’esempio della sua vita e opera: la concezione egualitaria della vita, la partecipazione attiva alla vita del Paese, l’ amore per la Sardegna, la lotta per l’affermazione della democrazia contro l’autoritarismo e la dittatura. Nato ad Armungia il 4 dicembre 1890 e morto a Roma il 5 marzo 1975, di famiglia contadina, si laureò in giurisprudenza all’Università di Cagliari. Partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale della Brigata Sassari, distinguendosi per audacia e valore. Qui nacquero in lui le prime idee autonomistiche, sulla scia dei pensatori meridionalisti. Nel 1919 aderì al Movimento dei Combattenti e l’anno successivo fu uno dei promotori del P.S.d’A., di cui divenne uno dei più fascinosi leader. Suoi sono molti articoli sul giornale ufficiale del partito, “Il Solco”, ma collaborò anche a “Riscossa sardista”, “Quaderni di Giustizia e Libertà”, “Il Ponte” e “Belfagor”. Eletto deputato nel 1921 e nel 1924, all’avvento del fascismo ne fu accanito oppositore. Il 31 ottobre 1926, aggredito nella sua casa a Cagliari da squadracce fasciste, sparò uccidendo uno dei suoi aggressori. Sottoposto a processo, fu assolto per legittima difesa, ma una speciale commissione fascista lo condannò a cinque anni di deportazione. Inviato a Lipari, riuscì ad evadere e a riparare in Francia insieme a C. Rosselli e F. Nitti. In Francia si unì ad altri antifascisti, fra i quali G. Salvemini, ed aderì al movimento “Giustizia e Libertà”. Rientrato in Italia dopo l’8 settembre 1943, riprese i contatti col P.S.d’A. di cui divenne il leader della sinistra. Deluso dalla fisionomia che il partito aveva assunto, finì per staccarsene con tutta l’ala sinistra per aderire al P.S.I. Ministro sotto il governo Parri e nel primo Gabinetto De Gasperi, rieletto deputato all’Assemblea Costituente, nel 1946, divenne senatore di diritto nella prima legislatura repubblicana, fu ancora eletto senatore nella II, III e IV legislatura. Nel 1964, con la scissione all’interno del P.S.I. aderì al nuovo Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, di cui fu uno dei maggiori esponenti. Nel 1968 si ritirò dalla vita politica. Lussu scrisse la maggior parte delle sue opere nell’esilio, tanto che esse furono pubblicate per la prima volta a Parigi. Tra le sue opere più importanti: Marcia su Roma e dintorni, Parigi 1932; Un anno sull’altipiano, Parigi 1938, dal quale Francesco Rosi, nel 1970, trasse il film Uomini contro. 4 1.3 La situazione socioeconomica. La città di Alghero rappresenta una delle aree della Sardegna a maggiore vocazione turistica. A delineare questa sua peculiarità hanno contribuito la storia, la bellezza dei suoi litorali (per lo più ancora integri), la presenza di importanti infrastrutture (aeroporto internazionale, scalo marittimo di Porto Torres) e di numerose e qualificate strutture ricettive. Ancora oggi la città può vantare legami con la cultura catalana, derivanti dall’antica occupazione spagnola della Sardegna, la cui evidenza risalta nella lingua algherese, nelle caratteristiche architettoniche del suo centro storico, nelle feste religiose tradizionali, con particolare riferimento alle processioni della settimana santa, primo richiamo significativo per l’avvio della stagione turistica. Alghero ha una tradizione storica importante in campo turistico - qui fu aperto il primo stabilimento balneare della Sardegna, nel 1862, uno dei primi in Italia -, e qui decollò la prima vera industria delle vacanze della Sardegna, nella prima metà degli anni Cinquanta del XX secolo, grazie alla corrente turistica britannica. Con l’avvento del turismo di massa, la città ha sviluppato e migliorato la sua rete di servizi e, allo stato attuale, si può ragionevolmente sostenere che l’esperienza algherese sia punto di riferimento per chi, in Sardegna, voglia trovare nel turismo l’occasione del riscatto socioeconomico. L’economia turistica algherese, caratterizzata da una forte stagionalità, ha negli ultimi anni progressivamente incrementato il periodo di attività, fino agli attuali sei mesi ed oltre, con la prospettiva di un’ampia destagionalizzazione dell’industria delle vacanze. Nonostante la vivacità economica del comparto turistico, in città permangano gravi problemi di carattere occupazionale, decisamente preoccupanti nel periodo invernale, mentre non decolla ancora un’industria di trasformazione dei prodotti agricoli e della pesca. Un’altra distorsione del mercato turistico locale è rappresentata dalla crescita abnorme delle seconde case: a fronte di circa 10.000 posti letto garantiti dalle strutture classificate, vi sono almeno altri 30.000 posti letto non classificati. Il forte sviluppo edilizio che ha interessato la città negli ultimi decenni ha determinato il trasferimento di numerose famiglie dai paesi circostanti, soprattutto per motivi di lavoro, incrementando la popolazione residente, fino a raggiungere in poco tempo oltre 40.000 abitanti. Nel frattempo, lo sviluppo edilizio delle seconde case ha determinato un rallentamento nella crescita del turismo di qualità. I dati più recenti, forniti dalla Camera di Commercio dell’Industria e Artigianato di Sassari forniscono un quadro della capacità ricettiva registrata pari a oltre 6.600 posti letto alberghieri e a oltre 5.700 posti letto nelle strutture complementari, pari a un totale di oltre 12.300 posti letto. Negli ultimi anni è cresciuta in maniera consistente l’offerta di posti letto nei Bed and Breakfast (circa 200 unità, per oltre 900 posti letto). Oggi si è in una fase di transizione: si punta ad una forte valorizzazione del territorio, e in questo senso è importante il buon funzionamento del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell’Area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana, così come il recupero e la valorizzazione di beni artistici e culturali del territorio, molti già fruibili. Si cerca di investire nella riqualificazione delle strutture alberghiere e in una maggiore quantità di posti letto qualificati, per potenziare ulteriormente l’offerta. Particolare merito va riconosciuto ad alcune aziende locali, che libere dagli eccessi delle grandi holding turistiche, hanno saputo e sanno programmare stagioni turistiche sempre più lunghe ed economicamente vantaggiose. La promozione turistica affidata agli enti pubblici ed alle aziende private ha permesso la promozione del territorio anche a livello europeo; oggi la città di Alghero è collegata con voli aerei quotidiani con alcune tra le più importanti città d’Italia (15 rotte nazionali) e d’Europa (18 rotte 5 internazionali). Tra le destinazioni più significative per il turismo: Londra, Barcellona, Francoforte, Madrid, Oslo e Stoccolma. Gli studi di settore, almeno per ciò che riguarda la realtà locale, necessitano di una maggiore diffusione, soprattutto in un momento di forte innovazione nelle proposte dell’industria turistica. In questo contesto la presenza del nostro Istituto acquista una valenza particolare, poiché sovrintende alla formazione e alla qualificazione del personale e, quindi, all’elevazione della qualità complessiva dell’offerta turistica di Alghero e del suo comprensorio. Nella più ampia accezione di autonomia, e nell’interazione scuola-enti locali, la presenza del nostro Istituto è senz’altro di stimolo affinché si studino interventi mirati sia sul piano della formazione professionale e sia su quello delle dotazioni strutturali, perché la città di Alghero ed il suo territorio possano continuare ad avvantaggiarsi degli apporti economici e culturali del turismo. L’Istituto ha ormai acquisito una posizione di primo piano nel territorio, anche nel settore della formazione permanente per adulti, con corsi serali per lavoratori, e corsi all’interno della struttura carceraria cittadina. L’accorpamento degli altri due Istituti professionali cittadini nell’IIS “Piazza Sulis”, consente ora di attuare un processo di filiera inserendo, in un unico percorso, l’istruzione e la formazione professionale in città e nel territorio. Sarà possibile, quindi, indirizzare l’attività di formazione degli studenti dell’IPAA verso la valorizzazione diretta, nel mercato turistico del nord ovest della Sardegna, delle produzioni agroalimentari di qualità, in un contesto di grande pregio ambientale determinato dalla presenza del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e della confinante Riserva Marina di Capocaccia-Isola Piana. Sarà concretamente possibile, così, la creazione di una filiera che, partendo dalle produzioni di qualità dell’Azienda Agraria dell’IPAA, collocata a ridosso dell’area del Parco di Porto Conte, si possa giungere al loro utilizzo nella enogastronomia di qualità realizzata dall’IPSAR, investendo sulle tipicità e sulla riscoperta e valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche del territorio. Anche l’attività di istruzione e formazione dell’IPIA potrà essere, almeno in parte, inserita nella filiera attraverso un percorso formativo mirato alla creazione di supporti elettronici per l’agricoltura (irrigazione, serre ecc.) e di servizi nel settore turistico (manutenzioni, ITC, robotica, domotica ecc.). Attualmente, la preoccupante crisi dell’IPAA pone un serio problema all’intero territorio per il venir meno di un settore formativo indispensabile in una realtà ad alta vocazione agricola. Sarà necessaria la mobilitazione generale per invertire la tendenza e valorizzare tutte le potenzialità della formazione in agricoltura, anche nella logica della necessaria azione di filiera con la ristorazione di qualità. 1.4 La tipologia degli allievi. Gli studenti dell’IPSAR, oltre che da Alghero, provengono dai comuni dell’hinterland e da tutte le province sarde. Sono presenti, infatti, due convitti, maschile e femminile, ai quali accedono, attualmente, solo gli iscritti all’IPSAR, ma che in prospettiva, potrebbero ospitare anche studenti iscritti all’IPAA e all’IPIA. Gli studenti convittori affrontano la loro nuova esperienza scolastica condizionati, inizialmente, dall’allontanamento dagli affetti primari e dalle difficoltà di inserimento in una realtà completamente nuova e diversa rispetto a quelle di provenienza, ma nel contempo hanno la possibilità di misurarsi con una realtà formativa e culturale particolare, capace di ampliare le loro possibilità di crescita e di inserimento in un mercato del lavoro ancora attivo, nonostante la crisi globale del nostro tempo. Gli studenti dell’IPIA, al contrario, sono prevalentemente di Alghero e delle aree ad essa contigue. 6 Ad accomunare gli studenti residenti e quelli convittori è, invece, il motivo per cui si sceglie di frequentare un istituto di tipo professionale: intraprendere un percorso scolastico che trasmetta abilità professionali e conoscenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. L'impegno della scuola è, spesso, quello di attivare percorsi didattici di rafforzamento, talora di acquisizione delle abilità di base linguistiche e delle capacità rielaborative indispensabili per la formazione di ciascun allievo. Dai dati raccolti negli ultimi anni, essendo gli ambienti familiari di provenienza degli studenti di fascia media o medio-bassa, si registrano, con sempre maggior frequenza, difficoltà di tipo economico persino nell’acquisto del corredo scolastico. L’Istituto destina parte delle risorse che è in grado di reperire alla dotazione degli strumenti didattici indispensabili, attraverso la pratica del comodato d'uso. Gli allievi del corso serale hanno mediamente 20/35 anni; sono prevalentemente studenti lavoratori desiderosi di riprendere un percorso scolastico precocemente interrotto o in cerca di una nuova riqualificazione. La scelta del nostro istituto è legata all’esigenza di modificare la propria situazione lavorativa e accrescere le proprie conoscenze e competenze per un migliore inserimento nel mondo del lavoro. La scuola diventa per loro non solo un momento di crescita culturale, ma anche un importante luogo di aggregazione e socializzazione. L’esperienza positiva sul piano scolastico e della socializzazione si ripete anche all’interno della Casa Circondariale, dove attualmente operano quattro classi, frequentate anche da studenti comunitari ed extracomunitari (slavi e nordafricani). 1.5 I dati statistici Nell’anno scolastico 1979/80 – primo anno di autonomia dall’IPSAR di Sassari – gli iscritti erano 272. Nell’anno scolastico 2003/04 il numero delle iscrizioni si attestava sulle 536 unità nel corso diurno, 127 in quello serale e 42 nella casa circondariale. Nell’anno scolastico 2014-2015, gli iscritti dell’IIS sono complessivamente 745. Così suddivisi: IPSAR: 506, nel corso diurno; 93, nel corso serale per lavoratori; 47, nella Casa Circondariale. Per un totale di 646 Gli iscritti all’IPIA sono 99. I docenti sono complessivamente 75. Il personale ATA è composto dal DSGA più 66 addetti, di cui 51 a tempo indeterminato e 15 a tempo determinato. Gli istitutori dei convitti sono 18 di cui 8 operativi presso il convitto maschile e 10 presso il convitto femminile (tutti a tempo indeterminato). 7 3 CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA L’obiettivo strategico del POF è mirato sul soggetto che apprende e quindi sui suoi processi di apprendimento. L’ambiente di apprendimento, nel nostro caso, non può essere considerato solo un luogo fisico, ma anche un luogo virtuale, uno spazio culturale, organizzativo e di partecipazione/coinvolgimento, caratterizzato da: • Valorizzazione delle esperienze e delle conoscenze degli alunni, per favorire l’apprendimento di nuovi contenuti, esperienze, conoscenze e abilità; • attuazione di interventi adeguati alle diversità, in uno sforzo per rendere sempre più personalizzata l’attività didattica, incoraggiando l’apprendimento collaborativo; • promozione, con l’esplorazione e la scoperta, della passione per la ricerca di nuove conoscenze; • promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad imparare”; • realizzazione di percorsi laboratoriali per favorire l’operatività, il dialogo e la riflessione sulla pratica. L’offerta formativa proposta all’utenza si fonda: • su alcuni principi generali, individuati a livello nazionale, all’interno del progetto di autonomia; • su una stretta correlazione tra conoscenze, abilità e competenze; • sulla scelta strategica di restare fortemente legati al territorio ed alla sua attività economica più significativa: l’industria dell’ospitalità e dell’accoglienza. L’attività didattica pone al centro lo studente ed il suo diritto all’apprendimento. La scuola è, dunque, come recita lo Statuto delle studentesse e degli studenti: “luogo di formazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici, nella quale ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e con i principi generali dell’ordinamento italiano.” Nel fare propri tali principi e intendimenti, l’Istituto ispira il piano della propria offerta formativa all’uguaglianza e alla valorizzazione delle differenze, alla libertà, prima fra tutte quella di insegnamento, e al pluralismo; alla correttezza e alla trasparenza, all’accoglienza e all’integrazione, alla partecipazione e alla responsabilità. L’Istituto, nel delineare il proprio Piano dell’Offerta Formativa, individua come finalità fondamentale quella della formazione dell’uomo, del cittadino e del lavoratore consapevole dei suoi diritti e doveri. L’Istituto si propone di utilizzare al meglio tutte le risorse della scuola (umane e materiali) per favorire il successo scolastico e formativo dei suoi allievi. 8 A partire dall’anno scolastico 2010/2011, in base al D.P.R. 87/2010 di riordino degli Istituti professionali, si apre un nuovo percorso di istruzione e formazione. Il Collegio dei Docenti ha eletto, per l’anno scolastico 2014/2015, le seguenti funzioni strumentali: • Area 1 (prof. Antonio Budruni): Gestione del piano dell’offerta formativa. Coordinamento delle attività, progettazione e coordinamento della programmazione disciplinare, interdisciplinare e pluridisciplinare; coordinamento dei progetti all’interno del Piano dell’Offerta Formativa. • Area 2.1 (prof. Aldo Deroma): Servizi per gli studenti - prevenzione della dispersione scolastica; attività di integrazione, compensazione, recupero; prevenzione del disagio e della dispersione; attività di educazione alla cittadinanza attiva; coordinamento IDI. • Area 2.2 (Prof.ssa Susanna Sanna): Servizi per gli studenti; Inserimento e integrazione degli studenti disabili; coordinamento dei docenti e delle attività di sostegno; Coordinamento rapporti con operatori esterni; Coordinamento dei progetti personalizzati (PEI, PED). • Area 3 (): Servizi per il personale. Innovazione e gestione delle tecnologie informatiche; gestione del sito internet dell’Istituto. • Area 5 (prof.ssa Pinuccia Patorno e Angela Vaudo)): Coordinamento delle attività nella sezione della casa circondariale; Accoglienza degli studenti, progettazione di interventi, coordinamento del personale, delle attività e progetti, relazioni col personale dell’Istituto carcerario. • Area 6 (prof.ssa Maria Grazia Galati): Formazione continua e ricorrente (Corso serale); Organizzazione e coordinamento della campagna di sensibilizzazione per le iscrizioni; Predisposizione di strumenti didattici e prove di verifica; Monitoraggio dei risultati delle proposte didattiche. 9 Il Nuovo Ordinamento - Classi I, II, III, IV e V 1.5.1 Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità Alberghiera Finalità generali e specifiche del nuovo ordinamento Dal settembre 2010 gli alunni iscritti al primo anno di questo indirizzo seguono un piano di studi in parte diverso – per contenuti, ore disciplinari e metodologie – rispetto a quello degli studenti che li hanno preceduti, così come previsto dalla Riforma dell’istruzione secondaria superiore e, in particolare, dal D.P.R. 87/2010, che disciplina il riordino degli Istituti professionali. Le principali caratteristiche di questo nuovo percorso possono essere evidenziate nel modo seguente: • l’integrazione dei saperi; • il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e l’apprendimento induttivo; • la prassi dei tirocini, degli stage e dell’alternanza scuola-lavoro per favorire la conoscenza, gli scambi e l’inserimento nella realtà economica; • la strutturazione della didattica per competenze; • la certificazione dei risultati di apprendimento, con validità nei Paesi dell’Unione Europea. La riforma inserisce l’istruzione e la formazione alberghiera nel settore professionale dei servizi. Quest’ultimo è articolato in quattro settori: a) servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; b) servizi per la manutenzione e l’assistenza tecnica; c) servizi socio-sanitari; d) servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; e) servizi commerciali. All’interno del settore servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera sono ricompresi i percorsi di studio già in essere nel nostro istituto: Tecnico dei servizi di ristorazione e Tecnico dei servizi turistici. Titolo Di Studio - Tecnico dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Si tratta di un corso quinquennale strutturato in due bienni e un quinto anno, con esame di Stato conclusivo per il conseguimento del diploma. Sulla base dei percorsi definiti dal riordino, l’Istituto non potrebbe più rilasciare qualifiche professionali al termine del terzo anno, così come finora avviene. Ciò, naturalmente, pone grossi limiti all’azione e alla funzione degli Istituti professionali e alle aspettative e alle esigenze degli alunni e delle famiglie. Si ritiene che, grazie all’azione congiunta delle regioni, si potrà continuare anche in futuro a conseguire la qualifica professionale, nonostante al momento sia necessario attendere, per precisazioni e conferme, le determinazioni dell’Ente Regione che ha competenze esclusive in merito alla formazione professionale e al conseguente rilascio delle qualifiche. Per poter adeguare i curricoli all’obiettivo del conseguimento della qualifica professionale, già spendibile sul mercato del lavoro al termine della classe terza, la riforma prevede oltre al 20% del 1 monte ore disponibile nell’ambito dell’autonomia didattica, un’ ulteriore quota di flessibilità, per il 25% nel primo biennio e per il 35% al terzo anno. Validità dei titoli: Il diploma quinquennale, di esclusiva competenza dell’Istituto, è valido a tutti gli effetti previsti dall’ordinamento giuridico, consente l’inserimento nel mondo del lavoro, sia come dipendente e sia come imprenditore, la prosecuzione degli studi universitari o post-secondari: IFS (Istruzione e Formazione Superiore) e I.T.S. (Istruzione Tecnica Superiore) Profili professionali al termine del quinquennio Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, al termine del percorso quinquennale, ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. Egli è in grado di: • utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; • organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; • applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; • utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale, finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio; • comunicare in almeno due lingue straniere; • reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, alla produzione ed all’erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; • attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici, valorizzando, anche attraverso la progettazione e la programmazione di eventi, il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio; • documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche. Nella filiera dell’enogastronomia: • agisce nel sistema di qualità per trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei prodotti enogastronomici, con particolare attenzione alla valorizzazione delle tipicità locali; • integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e comunicative; • opera nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. 1 • Nell’articolazione dei servizi di sala e vendita, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; • interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. Nella filiera dell’ospitalità alberghiera: • interviene nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e di organizzazione dei servizi in relazione alla domanda e alle esigenze della clientela; • promuove i servizi di accoglienza turistico-alberghiera, anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio A conclusione del percorso quinquennale i diplomati dei corsi di Enogastronomia e Servizi di sala e vendita: conseguono i seguenti risultati di apprendimento professionale, indicati in termini di competenze: Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato del corso di Accoglienza turistica consegue i risultati di apprendimento professionale, indicati in termini di competenze: Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. commercializzazione, assistenza, Adeguare la produzione e la vendita dei sevizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico- alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere 1 A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Servizi enogastronomici e dell’ospitalità alberghiera: Consegue, negli insegnamenti comuni, i seguenti risultati di apprendimento specificati in termini di competenze: Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le Carte internazionali dei diritti umani Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici Stabilire i collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro corretta fruizione e valorizzazione Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi, utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo Utilizzare il linguaggio e i modi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche elaborando opportune soluzioni Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle diverse soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio Utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi 1 Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati, per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Servizi enogastronomici e dell’ospitalità alberghiera: consegue, negli insegnamenti professionali, i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Sa agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse Sa utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera Sa integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi Sa valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera Sa applicare le normative vigenti, nazionali ed internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti Sa attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. 1 Il quadro orario TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA STRUTTURA DEL QUADRO ORARIO SETTIMANALE 1° BIENNIO ORE AREA GENERALE 2° BIENNIO MONOENNIO PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA 21 20 15 15 15 spazio di flessibilità entro il 25% dell’area di indirizzo spazio di flessibilità entro il 35% dell’area di indirizzo spazio di flessibilità entro il 40% dell’area di indirizzo ORE AREA INDIRIZZO 12 12 17 17 17 TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32 Analisi del quadro orario settimanale di sintesi Gli Istituti professionali hanno percorsi di durata quinquennale, suddivisi in due bienni e un quinto anno. Le ore settimanali sono 33 nella prima classe e 32 per tutto il percorso di studi. Si suddividono in ore dell’area generale e in ore dell’area di indirizzo, la cui proporzione cambia dal primo biennio agli anni successivi. L’area generale, preposta alla formazione culturale, è preponderante nel primo biennio (20 ore) rispetto all’area di indirizzo (12 ore). La situazione si rovescia negli ultimi tre anni, quando è prevista l’intensificazione delle competenze tecnico-professionali e l’area di indirizzo interessa 17 ore contro le 15 dell’area generale. Le 17 ore dell’area di indirizzo sono costituite da 14 ore pertinenti a ciascuna articolazione, cui si aggiungono 3 ore di lingua francese comuni a tutte e tre declinazioni del curricolo. Oltre alla consueta quota locale dei curricoli del 20% prevista dall’autonomia di cui al DPR 275/99, la scuola ha a disposizione un’ulteriore quota del 25%, 35% e 40% delle materie di indirizzo, distribuita sulle classi come indicato nel quadro sopra riportato, per dar luogo all’area di flessibilità dell’offerta formativa. L’area di flessibilità dell’offerta formativa ha soprattutto l’obiettivo di assicurare spazi adeguati per realizzare un’offerta di opzioni legate ai fabbisogni formativi del mondo del lavoro e delle professioni e alle caratteristiche del territorio. Essa può anche concretizzarsi, 1 in presenza di accordi siglati tra gli Enti interessati, in percorsi volti al conseguimento di titoli intermedi. Al momento, siamo in attesa delle determinazioni regionali relative al rilascio della qualifica e/o del diploma professionale quadriennale. QUADRO ORARIO SETTIMANALE ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE CLASSI 1° BIENNIO PRIMA DISCIPLINE AREA GENERALE Lingua e Letteratura italiana Storia e Geografica Lingua Inglese Ore settimanali 2° BIENNIO SECONDA TERZA ULTIMO ANNO QUARTA Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali QUINTA Ore settimanali 4 4 4 4 4 2+1 2 2 2 2 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia Scienze Integrate (scienze terra/biologia) Scienze motorie e sportive R.C./ Attività alternative 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 TOTALE ORE AREA GENERALE 21 20 15 15 15 1 ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO UGUALI PER TUTTE E TRE LE ARTICOLAZIONI CLASSI 1° BIENNIO PRIMA DISCIPLINE DI INDIRIZZO Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Scienza degli alimenti Lab. servizi enogastronomici Settore cucina Lab. servizi enogastronomici Settore sala e vendita Lab. servizi di accoglienza turistica Lingua Francese 2° BIENNIO SECONDA Ore Ore settimanali settimanali spazio di flessibilità entro il 25% dell’area di indirizzo ULTIMO ANNO TERZA QUARTA QUINTA Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali spazio di flessibilità entro il 35% dell’area di indirizzo spazio di flessibilità entro il 40% dell’area di indirizzo 2 2 2 2 2 Classi in squadre 2 Classi in squadre 2 Classi in squadre 2 Classi in squadre 2 2 2 2 3 3 3 1 ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO DIFFERENTI NELLE TRE ARTICOLAZIONI CONSIDERARE LA SOLA ARTICOLAZIONE DI INTERESSE 1° ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO 1° BIENNIO CLASSI PRIMA SECONDA Scienza e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Laboratorio di servizi enogastronomici Settore cucina Laboratorio di servizi enogastronomici Settore sala e vendita 2° BIENNIO ULTIMO ANNO TERZA QUARTA QUINTA 4 di cui 2 in compresenza ITP 4 3 di cui 2 in compresenza ITP 5 3 di cui 2 in compresenza ITP 5 6 4 4 2 2 2° ARTICOLAZIONE SERVIZI DI SALA E DI VENDITA ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO 1° BIENNIO 2° BIENNIO ULTIMO ANNO CLASSI PRIMA Scienza e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Laboratorio di servizi enogastronomici Settore cucina Laboratorio di servizi enogastronomici Settore sala e vendita SECONDA TERZA QUARTA QUINTA 4 di cui 2 in compresenza ITP 4 3 di cui 2 in compresenza ITP 5 3 di cui 2 in compresenza ITP 2 2 4 4 6 5 1 3°ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO 1° BIENNIO 2° BIENNIO ULTIMO ANNO CLASSI PRIMA SECONDA Scienza e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Tecniche di comunicazione Laboratorio di servizi di accoglienza turistica TERZA QUARTA QUINTA 4 di cui 2 in compresenza ITP 4 2 in compresenza ITP 2 in compresenza ITP 6 6 2 2 6 4 4 TOTALE ORE AREA INDIRIZZO 12 12 17 17 17 TOTALE COMPLESSIVO 32 32 32 32 32 Analisi del quadro orario L’area generale è uguale dalla prima alla quinta classe, a prescindere dall’articolazione prescelta, mentre varia l’area di indirizzo. Il primo biennio è comune. Al termine del primo biennio, lo studente sceglie il proprio percorso tra le articolazioni di Enogastronomia, Servizi sala e vendita e Accoglienza turistica, con aree di indirizzo differenziate le une dalle altre, ad eccezione di lingua francese che ricade nell’area di indirizzo ed è comune a tutti e tre i corsi. Mentre l’articolazione relativa all’accoglienza turistica presenta sue peculiarità, le articolazioni dell’enogastronomia e dei servizi di sala e vendita, che appartengono allo stesso ambito della ristorazione, si differenziano esclusivamente per la presenza o la diversa incidenza oraria dei due laboratori professionali, sala e cucina, di rispettiva pertinenza. Le tre articolazioni costituiscono orientamento e declinazione dell’unico indirizzo di Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. 1 Ai sensi della L 169/2008, la disciplina Cittadinanza e Costituzione, nelle scuole di secondo grado per la sua valenza formativa è considerata trasversale alle varie discipline, in quanto affronta, in una prospettiva profondamente formativa le tematiche della educazione alla legalità e della solidarietà sociale, del rispetto dei diritti umani, delle pari opportunità, del pluralismo, del rispetto delle diversità e delle altre culture, dei principi etici della responsabilità individuale e sociale, della bioetica e del rispetto/tutela del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale. Altre tematiche riguardano lo sviluppo sostenibile, il benessere personale e sociale, il fair play nello sport, l’educazione alla sicurezza, alla solidarietà, al volontariato e alla cittadinanza attiva. N.B. Corsi non attuati, ma attuabili 1.5.2 Servizi Commerciali Finalità generali e specifiche del Nuovo Ordinamento A partire dal settembre 2011 gli alunni iscritti al primo anno dell’IPSAR potranno conseguire, al termine del percorso quinquennale e dopo aver superato l’Esame di Stato, un nuovo diploma previsto dalla riforma nel settore servizi degli Istituti professionali: Tecnico dei servizi commerciali. Le caratteristiche fondamentali dei percorsi di studio previsti dal Riordino per l’istruzione professionale sono: • l’integrazione dei saperi; • il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e l’apprendimento induttivo; • la prassi dei tirocini, degli stage e dell’alternanza per promuovere un incontro significativo con la realtà economica; • la strutturazione della didattica per competenze; • la certificazione dei risultati di apprendimento, utile al riconoscimento di quanto acquisito anche in ambito europeo. Titolo di Studio - Tecnico dei Servizi Commerciali Si tratta di un corso quinquennale strutturato in due bienni e un quinto anno, con esame di Stato conclusivo per il conseguimento del diploma. Sulla base dei percorsi definiti dal riordino, l’Istituto non potrebbe più rilasciare qualifiche professionali al termine del terzo anno. Ciò, naturalmente, pone grossi limiti all’azione e alla funzione degli Istituti professionali e alle aspettative e alle esigenze degli alunni e delle famiglie. Si ritiene che, grazie all’azione congiunta delle Regioni, si potrà continuare anche in futuro a conseguire la qualifica professionale, nonostante al momento sia necessario attendere, per precisazioni e conferme, le determinazioni dell’Ente Regione che ha competenze esclusive in merito alla formazione professionale e al conseguente rilascio delle qualifiche. Per poter flettere i curricoli in modo da sostenere competenze professionali già spendibili sul mercato del lavoro al termine della classe terza, la riforma prevede oltre al 20% del monte ore disponibile nell’ambito dell’autonomia didattica, un’ ulteriore quota di flessibilità, per il 25% nel primo biennio e per il 35% al terzo anno. 2 Validità dei titoli rilasciati Il diploma quinquennale, di esclusiva competenza dell’Istituto, è valido a tutti gli effetti previsti dall’ordinamento giuridico, consente l’inserimento nel mondo del lavoro e la prosecuzione degli studi universitari o post-secondari: IFS e I.T.S. Profili professionali del nuovo ordinamento Il Tecnico dei servizi commerciali ha competenze professionali che gli consentono di assumere ruoli specifici nella gestione dei processi amministrativi e commerciali e nelle attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. In particolare, è in grado di: • ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali ed internazionali; • contribuire alla realizzazione amministrativi ad essa connessi; • contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile; • contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing; • collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; • utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; • organizzare eventi promozionali; • utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; • comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; della gestione commerciale e degli adempimenti • collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento professionale di seguito specificati in termini di competenze: Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore. 2 Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane, con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino, con particolare attenzione alla relativa contabilità. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction. Partecipare ad attività dell’area marketing e alla realizzazione di prodotti pubblicitari. Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e la promozione di eventi. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati Interagire con il sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici. QUADRO ORARIO TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI STRUTTURA DEL QUADRO ORARIO SETTIMANALE 1° BIENNIO ORE AREA GENERALE 2° BIENNIO MONOENNIO PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA 20 20 15 15 15 spazio di flessibilità entro il 25% dell’area di indirizzo spazio di flessibilità entro il 35% dell’area di indirizzo spazio di flessibilità entro il 40% dell’area di indirizzo ORE AREA INDIRIZZO 12 12 17 17 17 TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32 32 32 2 Analisi del quadro orario settimanale di sintesi Gli Istituti professionali hanno durata quinquennale. Il percorso è suddiviso in due bienni e un quinto anno. Le ore settimanali sono 33 per il primo anno e 32 per le altri classi e si suddividono in ore dell’area generale e in ore dell’area di indirizzo la cui proporzione cambia dal primo biennio agli anni successivi. L’area generale, preposta alla formazione culturale, è preponderante nel primo biennio (20 ore) rispetto all’area di indirizzo (12 ore). La situazione si rovescia negli ultimi tre anni, quando è prevista l’intensificazione delle competenze tecnico-professionali e l’area di indirizzo interessa 17 ore contro le 15 dell’area generale. Oltre alla consueta quota locale dei curricoli del 20% prevista dall’autonomia, di cui al DPR 275/99, la scuola ha a disposizione un’ulteriore quota del 25%, 35% e 40% delle materie di indirizzo, come indicato nel quadro sopra riportato, per consentire la flessibilità dell’offerta formativa. L’area di flessibilità dell’offerta formativa ha soprattutto l’obiettivo di assicurare spazi adeguati per realizzare un’offerta di opzioni legate ai fabbisogni formativi del mondo del lavoro e delle professioni e alle caratteristiche del territorio. Essa può anche concretizzarsi, in presenza di accordi siglati tra gli Enti interessati, in percorsi volti al conseguimento di titoli intermedi. Al momento, siamo in attesa delle determinazioni regionali relative al rilascio della qualifica e/o del diploma professionale quadriennale. Ai sensi della L 169/2008, la disciplina Cittadinanza e Costituzione nelle scuole di secondo grado per la sua valenza formativa è considerata trasversale alle varie discipline, in quanto affronta, in una prospettiva profondamente formativa le tematiche della educazione alla legalità e della solidarietà sociale, del rispetto dei diritti umani, delle pari opportunità, del pluralismo, del rispetto delle diversità e delle altre culture, dei principi etici della responsabilità individuale e sociale, della bioetica e del rispetto/tutela del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale. Altre tematiche riguardano lo sviluppo sostenibile, il benessere personale e sociale, il fair play nello sport, l’educazione alla sicurezza, alla solidarietà, al volontariato e alla cittadinanza attiva. 2 QUADRO ORARIO SETTIMANALE ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE CLASSI 1° BIENNIO PRIMA DISCIPLINE AREA GENERALE Lingua e Letteratura italiana Storia, Cittadinanza e Costituzione Lingua Inglese Ore settimanali 2° BIENNIO SECONDA TERZA ULTIMO ANNO QUARTA Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali QUINTA Ore settimanali 4 4 4 4 4 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia Scienze Integrate (scienze terra/biologia) Scienze motorie e sportive R.C./ Attività alternative 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 TOTALE ORE AREA GENERALE 20 20 15 15 15 2 ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’AREA DI INDIRIZZO 1° BIENNIO CLASSI DISCIPLINE DI INDIRIZZO PRIMA TOTALE ORE COMPLESSIVO SECONDA TERZA ULTIMO ANNO QUARTA QUINTA Ore Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali settimanali spazio di flessibilità entro il spazio di flessibilità entro il spazio di 25% dell’area di indirizzo 35% dell’area di indirizzo flessibilità entro il 40% dell’area di indirizzo 2 Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Informatica e 2 laboratorio Tecniche 5 professionali dei di cui 4 in servizi compresenza commerciali ITP Diritto economia Tecniche di comunicazione Lingua 3 Francese TOTALE ORE AREA DI INDIRIZZO 2° BIENNIO 2 2 5 di cui 4 in compresenza ITP 8 di cui 4 in compresenza ITP 4 8 di cui 4 in compresenza ITP 4 8 di cui 2 in compresenza ITP 4 2 2 2 3 3 3 3 12 12 17 17 17 32 32 32 32 32 2 3.3 IPIA ------------ ♦ DIPLOMA DI TECNICO DELLE MANUTENZION ED ASSISTENZA TECNICA: conseguibile al 5° anno dopo il superamento dell’Esame di Stato. ♦ DIPLOMA DI TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI: conseguibile al 5° anno, dopo il superamento dell’Esame di Stato. I diplomi, di esclusiva competenza dell’Istituto, sono validi a tutti gli effetti previsti dall’ordinamento giuridico, consentono l’inserimento nel mondo del lavoro e la prosecuzione degli studi universitari o post-secondari: IFS e I.T.S. MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA. L’ indirizzo riguarda esigenze generali, principalmente l’adeguamento all’evoluzione dei bisogni ed alle innovazioni tecnologiche ed organizzative delle produzioni, la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo del lavoro e con istituzioni, soggetti pubblici e privati operanti sul territorio. I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali del settore sono coerenti con l’obiettivo di consentire al diplomato di agire con autonomia e responsabilità Lo studente affronta, nel primo biennio, lo studio di alcune discipline obbligatorie che, anche attraverso una articolata didattica laboratoriale, favoriscono l’orientamento verso la scelta effettiva dell’indirizzo. Queste discipline - “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”, ”Scienze integrate (Fisica)” e “Scienze integrate (Chimica)”, “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”- comuni a tutto il settore, si caratterizzano in modo peculiare in relazione agli specifici risultati di apprendimento d’indirizzo e si complementano nella progettazione didattica. Esse costituiscono, di fatto, il nucleo contenutistico-metodologico dei successivi apprendimenti di indirizzo ( nelle diverse articolazioni) che vengono gradualmente introdotti con la disciplina “Laboratori tecnologici ed esercitazioni”, le cui attività laboratoriali, in questa fase, hanno ancora funzioni prevalentemente orientative. Nel secondo biennio e nel quinto anno i risultati di apprendimento dei due indirizzi sono riferiti alle relative competenze specialistiche per tener conto dei peculiari processi produttivi dell’industria e dell’artigianato e per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e di lavoro. Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a partire dal quadro unitario definito dagli assi culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato. Le discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio progetto di vita e di lavoro. 2 IL QUADRO ORARIO DELL’IPIA MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia e geografia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive IRC o attività alternative DISCIPLINE Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze integrate (Fisica) di cui: Laboratorio di Fisica Scienze integrate (Chimica) di cui: Laboratorio di Chimica Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 1° biennio 1^ 2^ 4 4 3 3 3 3 4 4 2 2 2 2 2 1 2 1 2° biennio 3^ 4^ 4 4 3 3 2 2 3 3 2 1 5° anno 5^ 4 3 2 3 2 1 1^ CLASSI 2^ 3^ 4^ 3 3 2 2 2 1 5^ 2* 2 2 2* 2 2 3** 3** 4* + 6** *: insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico – pratico **: insegnamento affidato al docente tecnico – pratico Laboratori tecnologici ed esercitazioni DISCIPLINE Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie meccaniche e applicazioni Tecnologie elettrico – elettroniche e applicazioni 1^ 2^ CLASSI 3^ 4^ 4** 3** 5 5 5 4 5^ 3** 3 3 2 Tecnologie e tecniche di installazione e 3 5 8 manutenzione Laboratori 4 * + 6 ** 12 * + 7 ** 6* + 3** *: insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico – pratico **: insegnamento affidato al docente tecnico – pratico N.B. Corsi non attuati, ma attuabili SERVIZI SOCIO-SANITARI. Il corso di studi è organizzato, così come in tutte le altre scuole, in un biennio, e un triennio professionalizzante. Nel triennio, le aree “professionalizzanti” che caratterizzano il percorso formativo, sono: -Igiene e prevenzione, -Psicologia, -Legislazione socio sanitaria. Alla conclusione del percorso scolastico, alle studentesse e agli studenti si aprono le seguenti possibilità di inserimento nel mondo del lavoro: Enti locali (comuni, province nei settori dedicati ai servizi alla persona, (anziani, disabili, bambini, ecc) AA.SS.LL. (Ospedali, cliniche, ambulatori, ecc.) Strutture pubbliche e private dedicate alle persone (Case di riposo per anziani, strutture per disabili, strutture ricreative, ecc) o il proseguimento degli studi universitari. In modo particolare, per l’Università di Sassari, nei seguenti Dipartimenti: Medicina Clinica e Sperimentale, con specializzazioni in: -Infermieristica -Fisioterapia -Logopedia -Ostetricia -Scienze delle professioni sanitarie Tecniche Diagnostiche; Scienze Umanistiche e Sociali, con specializzazioni in: -Servizio Sociale ad Indirizzo Europeo -Servizio Sociale e Politiche Sociali. PIANO DI STUDI DISCIPLINE anno Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia ORE SETTIMANALI biennio triennio I II III IV V 4 4 4 4 4 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 Geografia generale ed economica 1 1 Matematica 4 4 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 RC o attivitá alternative 1 1 Scienze Integrate (Fisica) 2 Scienze Integrate (Chimica) 2 Scienze Umane e Sociali 4 4 Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche 2 Educazione Musicale 2 Metodologie Operative 2 2 Seconda Lingua straniera*** 2 2 Igiene e Culture Medico-sanitarie Psicologia generale ed applicata Diritto e legislazione socio-sanitaria Tecnica amministrativa ed economia sociale Totale complessivo ore settimanali 33 33 3 3 3 2 1 2 1 2 1 3 4 5 3 2 32 3 4 5 3 2 32 3 3 4 4 3 32 2 3.3.1 Soluzioni organizzative e operative Le modalità ordinarie della formazione si attuano attraverso lezioni frontali, utili per costruire i grandi quadri di riferimento degli argomenti di studio, lavori di gruppo e in coppia, moduli formativi di carattere multidisciplinare. Le esercitazioni pratiche di laboratorio coinvolgono certamente le materie di carattere professionale, le lingue straniere e l'informatica, ma possono essere estese anche ad altre discipline. Le situazioni formative centrate su compiti di realtà riguardano le interazioni pratiche, roleplay e simulazioni. Gli stage aziendali sono a partecipazione volontaria per gli alunni delle 3° classi ed obbligatori per quelli di 4° e 5°. La co-docenza e compresenza dei docenti riguarda le discipline individuate dal piano ministeriale. L’orario scolastico è così strutturato: le classi prime effettuano 33 ore di lezione settimanale, mentre tutte le altre svolgono 32 ore settimanali di lezione. Nella determinazione degli standard d’istituto concernenti i risultati formativi attesi, stabiliti all’unanimità dal collegio dei docenti, si è tenuto conto, tra le altre cose, della particolare tipologia degli allievi e della presenza degli alunni convittori. I saperi minimi, individuati per ogni singola disciplina e per ciascuna classe, saranno resi pubblici attraverso le modalità individuate dagli organi collegiali. 3.3.2 Accoglienza e integrazione È prassi ormai consolidata nella nostra scuola l’attenzione alla fase dell’accoglienza e dell’integrazione degli allievi delle prime classi. I docenti coordinatori dei consigli di classe hanno cura di promuovere, nei primi giorni di lezione, tutte le attività necessarie a consentire la conoscenza della scuola, dei suoi laboratori, delle opportunità formative curriculari ed extracurriculari. Particolare attenzione è posta alle attività volte all’integrazione degli alunni convittori con gli allievi residenti in città o nei comuni dell’hinterland, in quanto i primi presentano specifiche problematiche relative all’allontanamento dalle famiglie e dalla realtà socio-culturale di provenienza, E' desiderio della scuola connotarsi sempre più come un luogo dove l'accoglienza debba essere un atteggiamento costante di tutti gli insegnanti e di tutto il personale scolastico. Seppur in un contesto non sempre facile, in conseguenza delle distanze anche notevoli di molte famiglie dalla città sede dell’Istituto, si tende a ricercare sempre nuovi spazi ed occasioni di confronto con i genitori, per favorire sia un più stretto rapporto con gli ambienti di vita dello studente e sia una relazione più significativa con le famiglie stesse. Ciò allo scopo di far partecipare in modo attivo le famiglie alla crescita umana e professionale dei propri figli, in un’ottica di compartecipazione all’educazione, all’istruzione e alla formazione dei giovani cittadini, nello spirito dell’articolo 30 della Costituzione. 3.3.3 Integrazione scolastica degli alunni disabili. L’IIS di Alghero conta tra i suoi iscritti n. 31 alunni diversamente abili; questo dato ha portato il nostro Istituto ad operare specifici interventi riguardo l’organizzazione complessiva del servizio di sostegno agli alunni svantaggiati. La nostra scuola riconosce e applica tutte le norme che a livello amministrativo e didattico hanno la funzione di favorire l’integrazione scolastica degli alunni disabili. In particolare: 3 • Il limite delle 25 unità per le classi che accolgono gli studenti disabili. • L’ammissione di più alunni disabili nella stessa classe solo in caso di deficit lievi e, con non più di 20 iscritti, nelle classi iniziali. • La costituzione del Gruppo di studio e lavoro previsto dall’art. 15 della Legge 104/92 e dal D.M. n° 122/44, coordinato dalla Funzione Strumentale dell’offerta formativa specifica. Sono previste attività di accoglienza per gli alunni iscritti nella classe prima, che comprendono: • incontri con i genitori; • incontri con i docenti di sostegno della scuola media di provenienza; • incontri con altre figure professionali interessate. Sono programmate riunioni periodiche dei Consigli di Classe direttamente coinvolti nel processo di integrazione scolastica dell'alunno diversamente abile, per discutere e deliberare il Piano Educativo Personalizzato (P.E.P.) e per verificarne in itinere l'efficacia. E’ stata attivata una collaborazione con l’Équipe multidisciplinare del Centro Riabilitativo C.T.R. di Alghero, convenzionato con l’A.S.L n° 1, attraverso incontri tra il Consiglio di Classe, gli Operatori del Centro e i Genitori degli alunni seguiti dall’Ente riabilitativo. L’Istituto mette a disposizione attrezzature, strumenti, sussidi didattici che siano facilmente utilizzabili anche dagli alunni disabili. Nella biblioteca sono presenti testi specifici e Cd-rom che forniscono agli studenti e ai docenti interessati gli strumenti idonei per svolgere le attività didattiche individualizzate programmate dai singoli Consigli di Classe. Nelle classi dove sono inseriti gli alunni diversamente abili si possono utilizzare un Personal Computer Portatile, una Videocamera, una Fotocamera, una Multifunzione. Gli alunni disabili che frequentano la quarta e la quinta possono, per alcune ore e in base a quanto programmato dal Consiglio di Classe, partecipare alle attività di laboratorio di Cucina e Sala – Bar nelle classi inferiori; si offre così la possibilità di potenziare le competenze nelle attività pratiche acquisite negli anni scolastici precedenti. 3.3.4 Tirocini aziendali e stages I tirocini dei nostri allievi, in Aziende Turistiche, Ricettive, della Ristorazione, elettriche ed elettroniche sono indispensabili per la formazione extrascolastica, come attività integrante del processo formativo e di orientamento professionale, per il futuro ingresso nel mondo del lavoro dipendente o autonomo. I tirocini si svolgono in itinere, per circa 10 giorni, nel corso delle attività didattiche o nelle vacanze di Pasqua e Natale; oppure estivi, per non più di 4 mesi (come previsto dalla legge), durante la chiusura delle attività didattiche. Tutto il lavoro inerente i tirocini è effettuato da un gruppo di Docenti (Coordinatore e Tutor) con la collaborazione del personale A.T.A. E' compito dell'équipe incaricata informare adeguatamente tutti gli Insegnanti T. P., i Coordinatori dei Consigli di Classe e gli stessi allievi sulle diverse procedure che è necessario attivare per iniziare il tirocinio, ricordando agli alunni che la certificazione conseguita, già dal terzo anno, sarà valutata come credito formativo nell'esame di Stato. 3 2 ATTIVITÀ DI RICERCA Il nostro Istituto ha scelto di investire nell'attività di ricerca sul turismo regionale e, più in generale, sulle realtà lavorative del territorio, focalizzando l'attenzione sulla valorizzazione delle tipicità locali. Con delibera del collegio dei docenti è stato costituito, nel 2003, il Centro di Ricerca e Documentazione Turistica "Al.Sa.R.T." (Alberghiero, Alghero, Sardegna, Ricerca, Turismo). 2.1 Centro di ricerca e documentazione turistica Il Centro di Ricerca e Documentazione Turistica, costituito all’ interno dell’IPSAR di Alghero, ha come finalità principale la promozione e l’attuazione di ricerche nell’ambito della ristorazione e dell’attività turistico-ricettiva, con particolare riferimento all’analisi delle specificità e delle tradizioni locali, allo scopo di favorire la tipicizzazione di tutti gli aspetti relativi all’organizzazione alla gestione e alla produzione dei servizi turistici. Il Centro, nello svolgimento delle proprie attività, si avvale della collaborazione di operatori ed esperti del settore, delle università e dei centri di ricerca regionali, nazionali e internazionali. Le fonti finanziarie saranno prevalentemente reperite attraverso forme di sponsorizzazione e contributi pubblici e privati. 2.2 Attività di ricerca in collaborazione col MIUR L'attività di ricerca sulle nuove figure professionali del settore turismo è stata avviata, su richiesta del MIUR, nell'anno scolastico 2002/2003. All'IPSAR di Alghero fu conferito l'incarico di definire le attività e le UFC (unità formative capitalizzabili) dell'area tecnico-professionale del Tecnico Superiore per l'Organizzazione e il Marketing del Turismo Integrato. Il lavoro di ricerca fu effettuato in collaborazione con l'Università di Sassari, lo IAL Sardegna, il Consorzio Turistico Riviera del Corallo e due qualificati partner stranieri: la Escola d'Hoteleria de les Illes Baléars di Palma di Majorca e il Lycée professionnel "Finosello" di Ajaccio, Corsica. Nell'anno scolastico 2005/2006 l'attività di ricerca, in collaborazione col MIUR, ha riguardato la definizione delle aree di attività dell'operatore per l'impresa turistica e/o ricettiva ed il raccordo con le figure IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) di riferimento. 2.3 3 Attività di ricerca dell’IPIA L’Istituto svolge attività di ricerca sulle tecnologie informatiche, sulla robotica e sulla domotica. 4 OPPORTUNITA’ E SCELTE EDUCATIVE PER IL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 4.1 Area linguistico-espressiva A partire dall’anno scolastico 2000/01, grazie ad un finanziamento della R.A.S., legge n.26/97 di tutela della minoranze culturali e linguistiche, è stato attivato il progetto “L’Isola che c’è”, articolato in tre azioni, da realizzare in diversi anni scolastici. Nella prima annualità, si è proceduto alla formazione dei docenti coinvolti nel progetto per permettere l’introduzione nelle classi prime e quarte dell’insegnamento della storia e delle culture locali con l’obiettivo di sperimentare 3 l’insegnamento delle lingue minoritarie (algherese e sardo). Successivamente, si è proceduto al completamento della formazione dei docenti ed è continuata la sperimentazione dell’insegnamento della storia e della cultura locale nelle classi del biennio e nelle quarte. Il suddetto progetto ha visto il coinvolgimento degli studenti della sezione carceraria. A partire dalla terza annualità è stata avviata la produzione di materiale didattico mirato – la Storia di Alghero a fumetti, in DVD – , particolarmente innovativo, per l’insegnamento nelle scuole cittadine della storia e della cultura delle minoranze locali. Un altro progetto regionale nel quale il nostro Istituto ha svolto un ruolo di primo piano è stato Sardegna Nord, per la valorizzazione del patrimonio culturale della nostra isola. Tra le altre attività, due hanno ottenuto un gradimento particolare da parte del personale della scuola e degli studenti: il progetto “Le mani in pasta”, nato nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale regionale, con l’intento di sollecitare i giovani al recupero delle antiche lavorazioni del pane e, per l’IPIA, nell’approccio alle trasmissioni satellitari che muovevano, allora, i primi passi. Significativa è l’esperienza di collaborazione con la Tirrenia-CIN (Compagnia Italiana di Navigazione), giunta alla terza annualità, nella quale gli alunni dell’IPIA svolgono attività formativa nel luogo di lavoro per l’acquisizione di competenze nell’ambito dell’impiantistica elettrica-elettronica e meccanica. 4.2 Area della multimedialità Da alcuni anni il nostro Istituto ha deciso di imprimere un’accelerazione significativa all’insegnamento delle discipline informatiche e all’informatizzazione della didattica. La scuola si è dotata di sei aule di informatica, di collegamenti in rete e di attrezzature e supporti informatici per la realizzazione di software didattici. Si è deciso di investire nell’insegnamento delle TIC (Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione) e di completare l’alfabetizzazione informatica di tutto il personale della scuola, con appositi corsi di formazione. Analoga iniziativa è stata assunta per la formazione degli allievi. L’IIS è dotato di 32 LIM ed è un Test Center del territorio per ECDL, accreditato dall’AICA. 3 4.3 Area dell’educazione motoria Nel rispetto dello spirito e degli orientamenti dell'educazione fisica scolastica, l'offerta formativa in campo motorio e sportivo prevista si propone di raggiungere le seguenti finalità: La formazione di base in ambito sportivo che si inserisce nella crescita complessiva dell'allievo; La lotta alla dispersione scolastica, offrendo agli alunni in difficoltà proposte ed opportunità che valorizzino abilità non esclusivamente legate al linguaggio verbale o scritto; Il massimo coinvolgimento degli alunni (in particolare dei convittori) attraverso esperienze formative e di aggregazione sociale;La creazione, attraverso i vari livelli di organizzazione dell'attività sportiva scolastica, di un sistema che favorisca la preparazione e la partecipazione allo sport in maniera non episodica;L’educazione alla salute, alla legalità, alla non-violenza, alla collaborazione attraverso un'attività motoria e sportiva vissuta in prima persona. Occorre evidenziare, purtroppo, che attualmente l’IPSAR non dispone di un proprio spazio per lo svolgimento dell’attività motoria ma, grazie a una convenzione tra Enti Locali, può usufruire della tensostruttura sita in via Kennedy. 4.4 Area della progettazione La diffusione della cultura del progetto non è ancora diventata patrimonio comune tra tutti i docenti, nonostante si registri la crescita numerica di coloro che si affacciano a questa modalità di lavoro. La cultura del progetto, in particolare, conosce momenti significativi nella predisposizione e realizzazione dei programmi e dei progetti per i percorsi di alternanza scuola-lavoro, dei corsi IFTS e dei numerosi progetti avviati nell'ambito dell’ampliamenti dell'offerta formativa della scuola. La fase d'elaborazione del progetto è solitamente caratterizzata dall'attività di gruppi di docenti in collaborazione con esperti esterni, col mondo del lavoro e delle professioni, con gli enti locali, le altre istituzioni scolastiche e l'Università. L'Istituto dispone di un gruppo di progetto che esamina le opportunità esistenti e decide, sulla base delle esigenze individuate, le aree ed i comparti per i quali si rende necessario avviare progetti specifici. Successivamente, l'attività di progettazione viene affidata ai gruppi di progetto che si occupano della singola progettazione e curano tutte le fasi di attuazione del progetto medesimo, dopo l'approvazione da parte degli organi competenti. Progetti e attività realizzati nell’annualità 2013/14. Progetto Leonardo Il nostro Istituto sarà l’ente promotore, con partner in Italia e all’estero, di un progetto finalizzato agli alunni delle classi 4° e 5°, per l’apprendimento delle lingue straniere nella realtà operativa professionale all’estero. I referenti sono i proff. Porcu G. e Le Masson. 3 Progetto sapere - saper fare L’attività del progetto è mirata all’approfondimento della lingua italiana e delle lingue straniere in contesti professionali. Sarà attuata in orario curricolare con la compresenza di docenti di lingua e letteratura italiana, di lingua e letteratura straniera e quelli di laboratori tecnicoprofessionali, per un ammontare complessivo di 50 ore. Responsabile del progetto è la prof.ssa Ruggiu. Progetto per la certificazione internazionale delle lingue straniere Si tratta di un corso di approfondimento della lingua inglese, per complessive 50 ore, finalizzato al conseguimento della certificazione internazionale. Responsabile del progetto è La prof.ssa Mura Scambio culturale con l’IPSAR di Torino Il progetto prevede uno scambio culturale e professionale tra un gruppo di venti studenti del nostro Istituto e altrettanti alunni dell’IPSAR di Torino, nel periodo febbraio-maggio 2013. Progetto L’Isola ritrovata, ex legge Regionale 26/97 Il progetto, già finanziato, è finalizzato alla realizzazione di un DVD sulla storia di Alghero a fumetti, per il periodo 1652-1720. Il DVD conterrà tavole a calori illustrative di singoli episodi della storia locale, didascalie esplicative, voci narranti in algherese, sardo, italiano, francese e inglese, sottofondo musicale. Il progetto vede il nostro Istituto come capofila e il Liceo scientifico “Fermi” come scuola partner. Referente è il prof. Budruni. Progetto “Ginestra” Il progetto, finanziato dalla Regione Sardegna con 50.000 €, prevede la realizzazioni delle seguenti attività, finalizzate alla riduzione della dispersione scolastica: - Incremento delle ore di sostegno per gli alunni disabili; - Laboratori didattici rivolti agli alunni del biennio, con particolari difficoltà nel metodo di studio, nell’organizzazione del tempo fuori dal contesto scolastico e basso livello di autostima; - Apertura al personale della scuola e al pubblico del bar della scuola, per ampliare l’attività laboratoriale degli alunni del biennio: - Apertura di un centro di Informazione Turistica all’interno dell’Istituto, per consentire agli alunni del biennio di svolgere attività di front office in ambiente lavorativo. I docenti responsabili delle attività sono Budruni e Silanos. Progetti deliberati per l’annualità 2014/2015 Progetto “Sapere e saper fare” Progetto rivolto alle classi 1°A, 2°A e 2°B dell’IPSAR. Prevede ore in compresenza tra l’insegnante di lettere e gli insegnanti tecnico-pratici. Docente responsabile delle attività è la prof.ssa Giuliana Ruggiu 3 Progetto “Ginestra” Si tratta dell’utilizzo della quota di finanziamento della Regione Sardegna per l’annualità 2013, con la quale si prevede la realizzazione delle seguenti attività, finalizzate alla riduzione della dispersione scolastica: - Incremento delle ore di sostegno per gli alunni disabili; - Laboratori didattici rivolti agli alunni del biennio, con particolari difficoltà nel metodo di studio, nell’organizzazione del tempo fuori dal contesto scolastico e basso livello di autostima; - Laboratori didattici rivolti a gruppi di alunni con disturbi specifici di apprendimento nelle classi del triennio. - Osservazione degli studenti con particolari difficoltà nell’apprendimento, da avviare ai laboratori didattici Docente responsabile delle attività è il prof. Antonio Budruni. Progetto “Aree a rischio” Il progetto prevede l’attuazione dell’attività didattica con l’uso del cooperative learning, in particolare nel biennio. Il progetto deve essere completato entro il 31/12/2013. Docente responsabile delle attività è il prof.Antonio Budruni. Progetto Leonardo Il nostro Istituto sarà l’ente promotore, con partner in Italia e all’estero, di un progetto finalizzato agli alunni delle classi 4° e 5°, per l’apprendimento delle lingue straniere nella realtà operativa professionale all’estero. I referenti sono i proff. Porcu G. e Le Masson P. Divertiamoci con l’elettronica Progetto laboratoriale di approccio alla robotica, rivolto agli alunni dell’IPIA Docenti proponenti: Prof. Corbia e prof. Deroma. Non realizzato per mancanza di finanziamenti Programmiamoci: piattaforma Arduino Progetto laboratoriale di approccio alla programmazione di sistemi elettronici, rivolto agli alunni dell’IPIA. Docenti proponenti: Proff. Corbia e Maninchedda. Non realizzato per mancanza di finanziamenti Facciamo la tesina Progetto rivolto agli alunni della quinta IPIA Docente proponente: Prof. Corbia. Non realizzato per mancanza di finanziamenti 3 ECDL base Progetto rivolto agli studenti e alle istituzioni, finalizzato al conseguimento delle competenze informatiche di base. Proponente, prof. Nulvesu. Non realizzato per mancanza di finanziamenti Progetto “ECDL scuola media” Progetto rivolto a 20 ragazzi della scuola media inferiore che non abbiano acquisito competenze scolastiche nel curriculum scolastico. Proponente, prof. Nulvesu. Progetto “ECDL e didattica (due)” Progetto rivolto ai docenti che hanno frequentato l’omonimo corso nello scorso a.s. con l’obiettivo di conseguire la certificazione ECDL full. Proponente, prof. Nulvesu. Non realizzato per mancanza di finanziamenti Mettiamoci in moto: Kart didattico Progetto laboratoriale finalizzato al cablaggio di un Kart a trazione elettrica, rivolto agli alunni dell’IPIA. Proponente, prof. Zanda. Non realizzato per mancanza di finanziamenti For-Mare Stage in navigazione in collaborazione con la compagnia di navigazione Tirrenia, rivolto agli alunni dell’IPIA. Proponente, prof. Zanda. Impariamo ad usare autocad di base Progetto laboratoriale finalizzato all’utilizzo di uno dei più diffusi software per il disegno tecnico, rivolto agli alunni dell’IPIA. Non realizzato per mancanza di finanziamenti Aula fotovoltaica Progetto laboratoriale finalizzato alla realizzazione di ambienti autosufficienti dal punto di vista energetico, rivolto agli alunni dell’IPIA. Proponente, prof. S. Riu. Non realizzato per mancanza di finanziamenti Sicurezza nei posti di lavoro ed antincendio Progetto di approfondimento finalizzato all’acquisizione di competenze nell’ambito dell’antinfortunistica, rivolto agli alunni dell’IPIA. 3 Proponente, prof. S. Riu. Non realizzato per mancanza di finanziamenti Gruppo Sportivo Progetto mirato alla costituzione del gruppo sportivo degli studenti dell’IPIA. Proponente, prof. Rallo. Non realizzato per mancanza di finanziamenti Progetto “COREM” Inizialmente rivolto agli studenti dell’IPAA, considerato che non esistono più le classi di tale corso di studi, il progetto, proposto dal Parco di Porto Conte si realizzerà con un gruppo di studenti dell’IPSAR. Prevede attività nei parchi naturali della Sardegna e della Corsica. Progetto “FIXO” Il progetto prevede il coinvolgimento delle istituzione scolastiche delle scuole secondarie di secondo grado di Alghero. Ha l’obiettivo di favorire l’inserimento degli allievi in uscita nel mondo del lavoro. Premi conseguiti nell’annualità 2013/2014 Premio speciale per la “Valorizzazione del territorio” riservato alle scuole alberghiere, nel 6° Trofeo “Monte Pollino” per i piatti di cucina fredda. Alunni premiati: Biddau Maria Francesca (5°B), Campus Mirko (5°B), Tola Silvia (4°A). Docente accompagnatore: Rondello Raffaele Primo premio assoluto nella 3° gara di ristorazione professionale “Palazzo dei Giacobini” Altomonte (RC). Alunni premiati: Biddau Maria Francesca (5°B), Campus Mirko (5°B), Tola Silvia (4°A). Docente accompagnatore: Rondello Raffaele Premio speciale per la valorizzazione dei prodotti locali nel concorso della Tabula Praenestina (Cave-Roma) Alunna premiata: Camerada Eleonora (2°A). Docente accompagnatore: Rondello Raffaele. Terzo premio nel concorso del Banco di Sardegna per la scuola. Progetto innovativo per la creazione dell’impresa giovanile Sani & Sardi. 3 Progetti attuati nell’annualità 2014/2015 Progetto Comix 4 Equality Finalizzato alla diffusione nel mondo della scuola dei temi legati all’uguaglianza, al rispetto delle diversità, alla coesione sociale in nome dei diritti umani irrinunciabili, della coesistenza e della pace, il progetto si muove in una dimensione europea, promuovendo il dialogo interculturale contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione in Italia, Bulgaria, Estonia, Romania e Lettonia, utilizzando lo strumento innovativo del fumetto realizzato da artisti con background migratorio. L’associazione Africa e Mediterraneo, in partenariato con l’Istituto d’Istruzione Superiore Piazza Sulis – Alghero (scuola capofila), gli istituti comprensivi cittadini 1 e 3, hanno realizzato nel territorio del Comune di Alghero parte delle attività previste dal progetto europeo Comix4= Comics for Equality, già finanziato dalla Commissione Europea a novembre 2012. In particolare, gli Istituti comprensivi, coordinati dai docenti Maria Loredana Sanna, Carlo Solinas, Mariella Carboni e Flavia Rosella, hanno elaborato disegni e fanzine molto belle e molto profonde nel messaggio di solidarietà tra i popoli, contro le discriminazioni e per la pacifica convivenza. Gli alunni dell’IPIA, coordinati dalle docenti Assunta Fois e Maria Giovanna Pinna, hanno presentato storie filmate nelle quali sono state messe in evidenza narrazioni animate su temi affrontati nel progetto, dimostrando notevole capacità e abilità tecnica e culturale nella regia e nelle scelte comunicative. I ragazzi dell’Alberghiero, coordinati dai docenti Antonio Budruni, Raffaele Rondello e Giuliana Ruggiu hanno realizzato le ricette di piatti “contaminati” culturalmente o “rivisitati”, abbinando un mappamondo nel quale sono stati indicati i paesi di provenienza degli ingredienti utilizzati. Nelle esercitazioni pratiche, poi, sono stati realizzati i piatti elaborati dagli alunni della classe Terza Enogastronomia A, base di un evento conclusivo del progetto realizzato nell’Istituto il 16 dicembre 2014. Progetti deliberati per l’annualità 2014/2015 Progetto Media 4 Equality, (annualità 2015). Mira a realizzare azioni finalizzate alla conoscenza delle diversità, a confrontarsi con culture altre, con modi di vivere, di pensare e di essere differenti. In particolare, il nostro Istituto (capofila del progetto in Sardegna) attuerà, in partenariato con gli istituti comprensivi cittadini, attività legate a laboratori di media education nel campo della ristorazione. Progetto “Esercitarsi per migliorare”. Il progetto prevede esercitazioni pratiche finalizzare all’apertura della scuola all’esterno attraverso l’offerta di pacchetti integrati di cultura ed enogastronomia, con l’obiettivo di valorizzare le biodiversità e le produzioni autoctone. 3 Progetto petali di loto. Mira all’inserimento guidato dei ragazzi diversamente abili nel mondo del lavoro Progetto “Laboratorio imparo” (aree a rischio). Mira al coinvolgimento degli alunni del biennio nella realizzazione di brevi filmati su tutorial relativi alle specializzazioni dell’Istituto, da diffondere attraverso i social network. 4.5 Area delle relazioni La complessa realtà presente nella nostra scuola e le nuove esigenze di trasparenza e flessibilità che caratterizzano oggi il rapporto scuola-società, pongono la necessità di individuare obiettivi sempre più finalizzati al raggiungimento di comportamenti che favoriscano il rispetto delle regole, il senso d’appartenenza e dell'autodisciplina, il rispetto degli altri nella loro diversità. Ogni disciplina presente nel percorso educativo e didattico dell'intero ciclo di studi fornisce, seppur nella diversità del proprio ambito, le conoscenze e gli strumenti fondamentali per appropriarsi del senso di responsabilità necessario per operare, nella realtà, in modo critico e consapevole. Lo sviluppo di una coscienza civile e democratica è supportato dalle seguenti attività curricolari ed extracurricolari: 1) Stesura delle regole che stabiliscono il corretto funzionamento della vita scolastica, enunciate nel regolamento d'istituto e nel regolamento di disciplina, ed elaborazione delle norme che regolano le attività dei diversi laboratori. Nell’anno scolastico in corso è stato rielaborato il Regolamento d’Istituto che, facendo parte integrante del POF si allega integralmente al presente documento, sotto la lettera “A”. 2) Progetto "Educazione alla salute": favorisce la crescita di uno stile di vita adeguato e consapevole, perché gli studenti possano progredire serenamente negli studi, stando bene a scuola e trovando nella scuola gli stimoli per sviluppare le proprie attitudini ed interessi. Previene inoltre tra gli studenti gli stati di malessere adolescenziale e i comportamenti a rischio attraverso un’informazione puntuale sugli aspetti dello sviluppo, con un'attenzione particolare ai pericoli che possono trasformare in negativo la vita di un giovane. 3) Visite guidate e viaggi d’istruzione. Le relazioni con realtà diverse da quella scolastica, i viaggi – dalla loro progettazione all’organizzazione -, la conoscenza diretta delle modalità attraverso le quali si realizzano i tour, le escursioni, le visite guidate, rappresentano momenti formativi importanti dal punto di vista professionale oltre che significative esperienze di vita per i nostri allievi. Le visite guidate ed i viaggi d’istruzione si compiono prevalentemente in Sardegna, anche se non si escludono viaggi nel resto d’Italia e in alcuni paesi Europei, in occasione degli stage e d’altri progetti formativi e di orientamento. Le scelte finali sono deliberate dai singoli Consigli di classe, in conformità a specifici progetti e ad esigenze insieme individuate. 4) Le relazioni in ambito scolastico richiedono l’osservanza di alcune regole elementari di comportamento, tra le quali particolare rilievo rivestono la frequenza, la partecipazione e l’impegno Per ciò che riguarda la frequenza, la scuola assume provvedimenti che riducono e limitano le assenze arbitrarie, non giustificate da motivi seri e documentabili e le assenze di massa immotivate. Gli insegnanti, in ogni caso, svolgeranno regolarmente il programma pur in presenza di un ridotto numero d’alunni per classe. 4 4.6 Area dell’educazione degli adulti e corsi per lavoratori. Corso Serale per studenti adulti e lavoratori A partire dall’anno scolastico 1996/97 è attivo presso l’I.P.S.A.R. di Alghero un Corso Serale destinato a studenti adulti e/o lavoratori. Tale corso risponde alle esigenze del mercato del lavoro che richiede sempre di più figure qualificate. Considerata la particolare vocazione turistica dell'area nella quale opera e del suo contesto geo-economico, il corso serale dell’IPSAR di Alghero svolge il ruolo di elemento attivo nella formazione di risorse umane, per la diffusione di innovazioni nel settore dei servizi in cui opera e per la promozione e lo sviluppo del territorio circostante. I percorsi offerti, che si inquadrano nell’ottica dell’istruzione permanente e del lifelong learning, offrono a molti studenti adulti e lavoratori l’opportunità di costruire, consolidare o riconvertire la propria formazione professionale, offrendo loro occasioni che permettono di migliorare il proprio posto nella società e favorendo la realizzazione delle proprie aspirazioni al successo sociale, economico e personale. Il corso serale rappresenta di fatto l’unica agenzia formativa di scuola secondaria superiore presente nel territorio di Alghero che lavora per la rimotivazione e il riorientamento di soggetti adulti appartenenti anche a fasce deboli favorendo l’inserimento professionale ed il rientro nei percorsi di istruzione e formazione. L’utenza dei corsi è costituita in via prioritaria da giovani adulti con una precaria situazione lavorativa o in condizione di disoccupazione. Negli ultimi anni si registra una crescente presenza di giovani drop out ovvero di alunni che per una serie di motivazioni sono rimasti fuori dai percorsi scolastici istituzionali e che necessitano di acquisire competenze professionali e titoli di studio che ne favoriscano l’inserimento nel mondo del lavoro. Un gruppo piuttosto consistente è costituito dagli studenti lavoratori che attraverso i percorsi offerti dal corso serale conseguono titoli di studio che consentono loro di migliorare la propria situazione lavorativa e di progredire nella carriera intrapresa. Sono presenti studenti che, in possesso di titoli di studio di scuola secondaria superiore o universitaria non più rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro, si iscrivono ai corsi per riconvertire la propria preparazione culturale e professionale, conseguendo titoli che offrono CLASSI TOTALE maggiori possibilità occupazionali II 25 nell’industria turistica. III 31 IV 26 Nell’anno scolastico 2009/2010, V 11 102 studenti su un totale di 110 Totale 93 iscritti hanno completato la frequenza ai corsi. Sono stati rilasciati 15 diplomi di qualifica e 13 diplomi finali conclusivi del corso di studi. Per il corrente anno scolastico, i dati relativi alle iscrizioni sono i seguenti: 4 Il corso serale presenta nei contenuti una programmazione modulare, simile a quella del corso diurno, che si realizza mediante un approccio metodologico che vede lo studente al centro dell’azione educativa e si caratterizza per la valorizzazione delle competenze formali, non formali ed informali possedute dallo studente adulto che normalmente rivela un alto grado di motivazione allo studio. Articolazione Del Corso Le lezioni del corso serale si tengono dal lunedì al venerdì dalle 17,50 alle 22,50 nelle aule e nei laboratori della sede centrale in piazza Sulis. Il corso è articolato in cinque classi. Il biennio comune, costituito dal I e dal II anno, ha caratteristiche di continuità rispetto alla scuola secondaria di primo grado. La promozione, al termine della frequenza dei due anni, permette l'accesso al terzo anno di qualifica professionale in cui si compie la scelta fra i due Indirizzi operativi attivati: Operatore di cucina e Operatore di ricevimento. Il corso biennale postqualifica (IV e V anno ) è di carattere professionale e di livello tecnico. Vi si accede con la qualifica di settore e si conclude con il corrispondente Esame di Stato quinquennale. Sono attivi due indirizzi : Tecnico dei servizi turistici e Tecnico dei servizi della ristorazione. Il Corso Serale dell’IPSAR di Alghero offre anche le seguenti opportunità: Recupero di percorsi scolastici interrotti e predisposizione di percorsi di studio abbreviati grazie al riconoscimento di crediti formativi precedentemente acquisiti, è infatti possibile sviluppare percorsi personalizzati per conseguire in tempi ridotti il titolo di studio. E' possibile la frequenza nelle classi superiori per quanti avessero interrotto studi di scuola secondaria statale o parificata, concordando un piano per il recupero delle materie che non sono state oggetto di studio nei percorsi formativi pregressi. Riconversione delle conoscenze e competenze professionali E' possibile, per coloro che sono già in possesso di diploma di scuola superiore di qualsiasi indirizzo, usufruire del Progetto Aliforti, che consente di vedere riconosciuti tutti i crediti scolastici maturati. Lo studente già diplomato può frequentare esclusivamente le discipline che non sono state oggetto di studio nel percorso del precedente diploma. L’attività di promozione dell’offerta formativa rivolta agli adulti, avviata nel corso degli anni presso istituzioni, enti ed aziende locali, ha portato ad un incremento sia degli iscritti al corso serale sia all’aumento del numero delle classi presenti presso la Casa Circondariale d’Alghero (I°, II°, III° e V°), con 55 iscritti, di cui 15 stranieri. L’Istituto penitenziario cittadino, riaperto nel marzo 1998 dopo la dismissione del carcere dell’Asinara, ospita circa 120 detenuti la cui posizione giuridica ( il 74% deve scontare una pena superiore ai cinque anni di detenzione) ha consentito all’amministrazione carceraria di investire su progetti rieducativi a medio e lungo termine, prevalentemente di natura professionalizzante. L’istituzione delle nostre classi all’interno della struttura carceraria occupa un posto di primo piano nell’ambito di tali progetti, non solo per le opportunità di inserimento nel settore lavorativo ma anche per la più ampia offerta educativa e formativa mirata a facilitare la reintegrazione degli studenti nel tessuto sociale. Il corso, tenuto da docenti dell’istituto che ne hanno fatto richiesta o che hanno maturato esperienza professionale nell’ambito dell’educazione agli adulti, fa riferimento al corso serale per quanto riguarda le modalità educative e didattiche, anche se l’articolazione oraria è leggermente ridotta rispetto al modello e suddivisa in fascia anti-meridiana e pomeridiana per meglio adattarsi ai ritmi di vita della Casa Circondariale. 4 4.7 Area dell’educazione dei convittori. Caratteristica peculiare dell'Istituto Alberghiero di Alghero è l'attrezzatura specifica per l'accoglienza di studenti e studentesse, in qualità di convittori e convittrici, frequentanti i primi tre anni del corso di studi e non ancora maggiorenni. Le sedi distinte di convitto, una maschile ed una femminile, sono dislocate, rispettivamente, in Via Tarragona e presso l’edificio del Seminario vescovile di Via Sassari Le distinte équipes educative sono organizzate in forma autonoma ed interagente, sotto il coordinamento generale del Coordinatore/trice di Convitto. I convittori, in numero di 153 (69 ragazze e 84 ragazzi), sono alloggiati in ambienti distinti. Hanno a disposizione camere a due o tre letti con servizi personali. Ogni giorno il personale di servizio provvede al riassetto delle camere, ma i convittori sono tenuti e sollecitati a manifestare costantemente ordine e buon gusto. I locali sono inoltre attrezzati di sale apposite per riunioni, attività di studio e visione di programmi televisivi. Il Convitto garantisce un'assistenza infermieristica, con la presenza di una operatrice sanitaria per interventi di prima necessità. Il Convitto maschile dispone di una sala mensa in cui gli allievi convittori consumano la colazione, il pranzo e la cena. Il Convitto femminile invece dispone di una piccola sala in cui viene servita solamente la piccola colazione; mentre per il pranzo e la cena le convittrici si recano presso il Convitto maschile. Gli istitutori hanno come primaria competenza quella di favorire, in ogni momento della giornata, un "clima" di convivenza positivo, prevenendo eventuali fenomeni di disagio (individuale e collettivo), ed elaborando idonee strategie di socializzazione. Lo scopo fondamentale del Convitto è quello di curare l’educazione e lo sviluppo intellettuale e fisico dei giovani che vi sono ospitati. 4 4.7.1 Obiettivi educativi del convitto Favorire l'integrazione nell'ambiente convittuale e l'accettazione delle regole di condotta mediante il costante dialogo tra educatori, convittori e loro genitori in primo luogo. Saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni come occasione di confronto Saper riconoscere il diritto alla diversità sessuale, etnica, religiosa, culturale, razziale Saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e quindi saper rispettare le regole, l'ambiente e gli altri Saper valutare e autovalutarsi con senso critico Educazione alla salute e al benessere psicofisico. Conoscere l'ambiente circostante e sapersi muovere in esso in autonomi Sapersi relazionare con il gruppo convittori/trici, il personale educativo e tutto il personale in servizio. Acquisire un metodo di studio sviluppando la motivazione allo studio, attivando capacità di lavoro in team, ottimizzando l'utilizzo degli strumenti specifici di studio. Migliorare la capacità di leggere e interpretare una realtà territoriale-culturale diversa da quella della località di provenienza 4.7.2 Attività da realizzare nei convitti Previo accertamento della copertura finanziaria potranno essere realizzate le seguenti attività Accoglienza dei convittori, con particolare riguardo ai nuovi arrivati Attività ricreative e sportive : 1. avvicinamento alla pratica sportiva: alla ricerca del benessere psico-fisico; 2. attività sportiva di calcetto; 3. torneo di tennis-tavolo; 4. corso di chitarra per principianti i che si propone di promuovere l’ascolto e la pratica della musica intesa come forma di linguaggio e di espressione; 5. avviamento al gioco degli scacchi; 6. canto e ballo. 4.7.3 Convitto-famiglia Le famiglie costituiscono una componente fondamentale e sempre coinvolta nell'attività di formazione dei giovani convittori/trici. Interagiscono con il Convitto, con i colloqui preliminari all'accettazione e gli incontri ufficiali previsti dal calendario annuale. Apposite schede vengono fatte pervenire alle famiglie per una completa e costante informazione sul comportamento, l'impegno scolastico e ludico-sportivo dei figli. 4 I convittori/trici ritornano in famiglia durante tutti i periodi di chiusura del Convitto calendarizzati. Possono anche recarvisi, dietro richiesta della famiglia, ogni settimana, dal termine delle lezioni del sabato alla sera della domenica successiva. 4.7.4 Convitto - scuola I rapporti del Convitto con la Scuola sono tenuti con regolarità dal Coordinatore/trice di convitto e dagli Educatori/trici. Sono previsti incontri informativi con i Professori ed il Preside, partecipazione alla fase iniziale dei Consigli di classe e periodiche verifiche delle situazioni. Aspetti organizzativi: nell’anno in corso la Coordinatrice del Convitto femminile coordina anche il convitto maschile. I convittori e le convittrici sono curati, rispettivamente, da undici Istitutori e nove Istitutrici, due Funzioni-obiettivo e un Referente Scuola-Convitto. Inoltre, cinque Commissioni operano sui seguenti ambiti: regolamento, disciplina, orario, biblioteca, menù e orientamento. Per ulteriori aspetti educativi, si rinvia all’allegato Piano dell’offerta formativa dei convitti. 4.8 Area dell’aggiornamento e della formazione La nostra scuola ha sempre prestato particolare attenzione all’aggiornamento dei docenti su tematiche di rilevante interesse per la scuola. In particolare, è stata curato l’aggiornamento sugli interventi da adottare per ridurre la dispersione scolastica, sull’educazione alla salute, sullo sviluppo turistico del territorio, sui criteri, sui metodi e sugli strumenti della valutazione, sull’autonomia scolastica, sull’orientamento professionale, sull’interculturalità e gli scambi culturali tra Paesi diversi, sulla storia di Alghero e della Sardegna. Si attribuisce notevole importanza alla consultazione in rete dei numerosi siti che si occupano di didattica e di formazione a distanza dei docenti. Le funzioni strumentali al POF si occuperanno anche di ricercare le opportunità di formazione offerte dal territorio o dalla rete e di informarne i docenti. Quest’anno le attività di aggiornamento si orienteranno all’approfondimento della conoscenza delle caratteristiche dell’adolescenza: i docenti vogliono comprenderne dinamiche e processi per costruire nuove strategie di supporto educativo e condizioni di rinnovato benessere e motivazione per i giovani. Nel mese di ottobre 2013 è stato avviato il corso di Formazione (di complessive 10 ore) sulle problematiche dell’età adolescenziale, a cura dell’associazione CREA di Oristano. Nel mese di ottobre si è completato il corso obbligatorio sulla sicurezza per l’intero personale dell’Istituzione scolastica. Un aspetto della formazione nelle nuove tecnologie didattiche sarà affrontato nell’anno scolastico 2014-2015 con riferimento all’uso delle lavagne multimediali che permetteranno di vivacizzare le lezioni e di fare comprendere meglio quegli argomenti teorici o astratti che presentassero maggiori difficoltà per i ragazzi. È previsto, inoltre, l’utilizzo del registro elettronico, in via sperimentale, a partire dal secondo quadrimestre. 4 5 LA VALUTAZIONE 5.1 La valutazione degli studenti Con riferimento alle disposizioni contenute nell’art. 14 del DPR 122/2009,7, per cui: “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato”, delegando alle singole scuole eventuali deroghe per soli casi eccezionali, il Collegio dei docenti ha assunto le seguenti determinazioni. Sono considerate giustificate e, quindi, non incluse nel conteggio delle assenze così come indicate nel citato comma: • Le assenze dovute a motivi di salute: (opportunamente documentate con certificazione medica rilasciata da struttura pubblica o da medico ad essa convenzionato) per almeno 10 giorni continuativi, per ricoveri ospedalieri e/o day hospital presso strutture pubbliche o convenzionate, per gravi patologie. • Assenze per gravi motivi personale e/o di famiglia (debitamente motivate e/o documentate): a titolo di esempio: Gravi patologie dei genitori, di mariti, mogli, figli; Lutti di parenti entro il secondo grado; Separazioni dei genitori e tra coniugi; Affidamento ai servizi sociali. Nel caso in cui, per causa di malattia, gli alunni dovessero permanere in ospedale o in altri luoghi di cura, i periodi, anche non continuativi durante i quali seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza o che seguono per periodi temporalmente rilevanti attività didattiche funzionanti in ospedale o in luoghi di cura, non sono considerati ordinarie assenze, ma rientrano a pieno titolo nel tempo scuola, come si evince dall'art. 11 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 • Assenze per sciopero dei mezzi pubblici e/o per cause di forza maggiore (certificazione relativa all’uso dei mezzi pubblici interessati allo sciopero ed eventuale copia dell’indizione dello sciopero o altra documentazione relativa alla causa di forza maggiore • Per gli studenti convittori: l’uscita anticipata di 1 ora per il rientro quindicinale in famiglia. La deroga è determinata dalla scarsità e non piena funzionalità dei mezzi di collegamento tra la sede dell’Istituto e i comuni di residenza dei convittori. • Per gli studenti che praticano sport: l’assenza per la partecipazione a gare sportive di livello agonistico: il collegio dei docenti ha inteso riconoscere la valenza educativa e formativa delle attività sportive. • Per gli studenti lavoratori; l’assenza per attività lavorative, documentate e certificate, coerenti con l’indirizzo di studio, svolte durante la stagione estiva e perdurate nella prima 4 settimana dell’anno scolastico (max 7 giorni) per l’acquisizione e approfondimento delle abilità e competenze professionali. • Per gli studenti lavoratori del corso serale: l’assenza per attività lavorative, documentate e certificate, il cui orario si sovrapponga a quello delle lezioni (per esempio turnisti). Tutte le attività di alternanza scuola lavoro, stage, tirocinio organizzate dalla scuola, attività didattiche svolte con altri docenti del consiglio di classe sono considerate a tutti gli effetti attività didattica e non devono essere computate nel numero delle ore di assenza. 5.1.1 Obiettivi La valutazione riveste un'importanza strategica nel processo formativo sia perché fornisce allo studente strumenti per la presa di coscienza delle proprie capacità, conoscenze, competenze ed abilità, sia perché offre all'insegnante e al consiglio di classe un significativo riscontro dell'efficacia del suo intervento didattico. La valutazione consta di due momenti separati: quello del comportamento, che definisce il voto di condotta, e quello del percorso didattico, che definisce il voto di profitto nelle singole discipline. La normativa attualmente vigente, non consente confusioni o commistioni tra le due diverse valutazioni che restano, pertanto, separate. Al riguardo, occorre prendere atto che è tuttora in vigore lo Statuto delle studentesse e degli studenti che, all'art. 4, comma 3 dispone: "Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto". 5.1.2 Soggetti della valutazione La valutazione, iniziale, intermedia e finale rappresenta un momento fondamentale del percorso formativo degli allievi, ma anche una fase importante per l’attività e le funzioni svolte dall’istituto. I soggetti della valutazione sono i singoli docenti, il consiglio di classe, le commissioni degli esami di stato e di qualifica, nonché le commissioni che attribuiscono la qualifica regionale. 5.1.3 La Valutazione del Comportamento La valutazione del comportamento degli studenti, coerentemente con quanto previsto nel D.M. n° 5 del 16 gennaio 2009, risponde alle seguenti finalità prioritarie: • Accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; • Verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; • Diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e della libertà degli altri; • Dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 4 La valutazione del comportamento non può essere mai utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione delle opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti. La valutazione del comportamento degli studenti è espressa in decimi. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportato dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. La votazione insufficiente può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di comportamenti di particolare e oggettiva gravità, secondo i criteri e le indicazioni di cui al successivo punto. Ai fin della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno. Criteri e indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente. 1. La valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle Studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito con nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 – nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). 2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative. 4 3. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale. 4. In considerazione del rilevante valore formativo di ogni valutazione scolastica e pertanto anche di quella relativa al comportamento, la scuola cura con particolare attenzione sia l’elaborazione del Patto educativo di corresponsabilità, sia l’informazione tempestiva e il coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli. In sintesi, il voto di condotta è attribuito sulla base dei seguenti descrittori e degli indicatori riportati nella griglia. • INTERESSE E PARTECIPAZIONE: frequenza e puntualità • IMPEGNO: partecipazione attiva alle lezioni, rispetto degli impegni scolastici • SOCIALITÀ: rispetto del regolamento d'istituto, collaborazione con insegnanti e compagni. 4 Griglia di Valutazione della Condotta degli studenti 10 • • • • • 9 • • • • • 8 • • • • • 7 6 • • • • Rispetto scrupoloso del regolamento d’Istituto; Impegno serio e regolare nello svolgimento delle consegne scolastiche; Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito e in ogni circostanza; Frequenza assidua alle lezioni (con esclusione delle assenze per malattia o per motivi sportivi); Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni Rispetto adeguato del regolamento d’Istituto; Regolare svolgimento delle consegne scolastiche Comportamento mediamente corretto e responsabile; Frequenza regolare alle lezioni (un limitato numero di assenze, con esclusione di quelle per malattia o per motivi sportivi); Adeguati interesse e partecipazione alle lezioni • Episodiche inadempienze al regolamento d’Istituto; Normale svolgimento delle consegne scolastiche; Comportamento non sempre corretto e responsabile; Frequenza abbastanza regolare alla lezioni (un limitato numero di assenze, con esclusione di quelle per malattia o per motivi sportivi); Selettivo interesse e partecipazione alle lezioni. • • • • • • • Frequenti inadempienze al regolamento d’Istituto, con l’allontanamento dalla scuola. Discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche Comportamento incostante nella responsabilità e nella collaborazione; Frequenza irregolare alle lezioni (un elevato numero di assenze, con esclusione di quelle per malattia); Limitato interesse e partecipazione passiva alle lezioni. Uso continuo di un linguaggio non consono all’ambiente scolastico; Generale disinteresse per l’attività didattica, assiduo disturbo alle lezioni e funzione negativa nel gruppo classe; • 5* Rispetto scrupoloso del regolamento d’Istituto; Esemplare, regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito e in ogni circostanza; Frequenza assidua alle lezioni (con esclusione delle assenze per malattia certificate); Vivo interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni • • Gravi inosservanze del regolamento d’Istituto, con conseguente allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni, anche non continuativi; Arrecare danno dolosamente alle strutture, ai macchinari, ai sussidi e al patrimonio della scuola; Comportamento scorretto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni (atti di bullismo/razzismo); N.B. Il voto può essere assegnato dal C. di C. se lo studente si trova contemporaneamente nelle prime tre condizioni o in almeno una delle condizioni indicate nei punti quarto e quinto. • 4* • • • • 3-1* • • Grave inosservanza del regolamento d’Istituto, con conseguente allontanamento dalla scuola per periodi superiori a quindici giorni; Totale disinteresse e disturbo dell’attività didattica; Reiterati comportamenti scorretti e riprovevoli, connotati da disvalore sociale, da mancanza di rispetto nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni (atti di bullismo/razzismo); Frequenza saltuaria alle lezioni. Gravissime inosservanze del regolamento d’Istituto, con conseguente allontanamento definitivo dalla comunità scolastica; Nessun interesse e partecipazione all’attività didattica: Continui comportamenti scorretti e riprovevoli, connotati da disvalore sociale, da mancanza di rispetto nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni (atti di bullismo/razzismo); *Le valutazioni insufficienti comportano la non ammissione alla classe successiva e/o agli esami di Stato. 5 5.1.4 Metodologie Le attività didattiche, di misurazione e di valutazione, necessitano della massima trasparenza per poter produrre efficacemente i risultati attesi. I docenti si impegnano ad esporre obiettivi, metodologie e criteri di valutazione sulla base della programmazione per dipartimento, di classe ed individuale, tenuto conto delle decisioni assunte dal collegio dei docenti. Gli insegnanti comunicano, di norma entro 15 giorni, i risultati delle prove scritte e contestualmente quelli delle prove orali, anche sulla base di opportune griglie e descrittori preventivamente concordati, e sono tenuti a registrare nel libretto personale dell'alunno il risultato conseguito. 5.1.5 Strumenti Gli strumenti di verifica sono quelli solitamente utilizzati dal singolo docente in relazione alle esigenze della disciplina: prove scritte (strutturate e non), colloqui orali, test, questionari, relazioni, ecc. Ogni docente individua, all’inizio dell’anno, un congruo numero di verifiche per quadrimestre e ne informa preventivamente gli alunni. All’atto di ogni verifica programmata il docente esplicita agli allievi obiettivi, contenuti e soglia di accettabilità. I risultati delle verifiche scritte vengono comunicati agli alunni entro 15 giorni dall’effettuazione della prova. Pertanto non potrà venire assegnata una nuova verifica scritta qualora non sia stata già corretta e consegnata agli alunni quella precedente. Nei limiti del possibile sarà da evitare l’assegnazione di più di una verifica scritta al giorno, tranne nei casi in cui ciò risulti strettamente necessario (come, ad esempio, nella fase conclusiva del quadrimestre). Il docente comunica contestualmente il risultato delle verifiche orali ed i criteri di valutazione che hanno determinato il giudizio ad esso sotteso. La valutazione concordata tiene conto sia degli standard di ogni disciplina, delineati nelle programmazioni per materia, sia della convenzione terminologica accettata da tutti i docenti e riportata nel seguito. 5 5.1.6 La valutazione del profitto In attesa del lavoro di uniformazione dei criteri di valutazione del profitto tra le scuole che costituiscono il polo professionale algherese, per l’anno scolastico in corso si adotteranno, per ciascuna scuola, i criteri di valutazione caratterizzanti il percorso scolastico autonomamente definito dall’IPSAR e dall’IPIA. Per l’IPSAR, i criteri sono quelli sotto elencanti: Tabella dei livelli di profitto: Descrizione Obiettivi raggiunti completamente con arricchimenti personali ed ottime capacità critiche. Obiettivi raggiunti completamente con arricchimenti personali Obiettivi raggiunti in modo completo Obiettivi raggiunti in maniera soddisfacente Obiettivi minimi raggiunti Obiettivi minimi raggiunti solo parzialmente Obiettivi in buona parte non raggiunti Presenza di gravissime lacune in tutti gli obiettivi Nessun obiettivo raggiunto anche in seguito di rifiuto delle verifiche Griglia di valutazione Voti: 4-5 Voto: 6 Indicatori Voti: 1-3 Conoscenze Non rivela conoscenze specifiche Rivela conoscenze molto frammentarie, superficiali e lacunose Capacità Commette gravi errori anche nell’esecuzione di compiti facili Competenze Non è in grado di effettuare alcuna analisi o sintesi e non è capace di autonomia di giudizio. Partecipazione Non mostra alcun interesse per le attività didattiche. L’impegno è inadeguato e totalmente insufficiente Voto 10 Giudizio Ottimo 9 8 7 6 5 4 3 1- 2 Distinto Buono Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Gravemente Insufficiente Del tutto insufficiente Voti: 7-8 Voti: 9-10 Rivela conoscenze specifiche essenziali anche se non approfondite Rivela conoscenze complete e approfondite Rivela conoscenze complete, approfondite e coordinate fra loro Commette numerosi errori anche nell’esecuzione di compiti semplici Sa applicare le conoscenze in compiti semplici con lievi errori e commette alcune imprecisioni Sa applicare le conoscenze in compiti anche complessi senza errori ma con qualche imprecisione. Sa applicare le procedere e le conoscenze acquisite in compiti anche nuovi senza errori o imprecisioni E’ in grado di effettuare analisi e sintesi parziali e/o imprecise. Non ha adeguate capacità di giudizio autonomo, pur se sollecitato e guidato. Mostra poco interesse per le attività didattiche e le subisce in maniera passiva. Si applica in maniera sporadica, e puramente Sa effettuare analisi e sintesi idonee anche se non approfondite, giungendo, se guidato, a valutazioni autonome Sa effettuare con aiuto analisi e sintesi anche complete e approfondite. E’ capace spesso di valutazioni autonome Possiede in modo sicuro la capacità di relazionare tra loro gli elementi di un insieme, organizzando in modo organico tutti i dati e le procedure acquisite. Ha una piena autonomia di giudizio. Mostra un sufficiente Mostra un discreto interesse per le attività interesse per didattiche, anche se la l’attività didattica sua partecipazione e vi partecipa in deve essere stimolata maniera attiva. da precise richieste del L’impegno è docente. adeguato ed L’impegno è adeguato efficace. Mostra un notevole interesse per le attività didattiche, partecipandovi in maniera costruttiva e autonoma. L’impegno è sempre elevato e costante. 5 Percorso di apprendimento Negativo: non fa registrare alcun progresso; anziché migliorare il suo profitto è peggiorato mnemonica. agli adempimenti richiesti. Irrilevante: non c’è stato un miglioramento sostanziale o i progressi sono appena apprezzabili. Sufficiente: i progressi realizzati sono evidenti e adeguati alle aspettative del docente. Notevole: fa registrare rilevanti e importanti progressi Eccezionale: fa registrare progressi eccezionali in relazione al livello di partenza. Nella fase di scrutinio, la valutazione sommativa tiene conto dei seguenti criteri: • La valutazione tiene conto della crescita, dello sviluppo umano, culturale e civile degli alunni; • La valutazione tiene conto degli obiettivi didattici, educativi e formativi e dei criteri concordati, degli obiettivi minimi delle conoscenze, delle competenze e delle capacità, definiti per singole discipline; • Il giudizio tiene conto dei livelli di partenza di ciascun alunno, dei percorsi compiuti, dei progressi e dei livelli finali conseguiti, della sistematicità, continuità ed omogeneità dell'interesse dimostrato in classe, dell'impegno evidenziato nell'acquisizione, nell'autonoma elaborazione e nell'approfondimento di competenze, conoscenze e abilità e dell'eventuale partecipazione alle attività di recupero. • Per le classi 3° è prevista la possibilità di non promozione nel caso di una grave insufficienza nella disciplina tecnico-pratica di indirizzo. Il Bonus Nel caso di giudizio positivo in tutte le discipline, il Consiglio di Classe potrà utilizzare fino a 5 punti di bonus per incrementare la votazione finale dell'alunno, qualora concorrano le seguenti condizioni: • aver frequentato in modo regolare le lezioni, secondo i criteri deliberati dal collegio dei docenti in relazione alle assenze giustificabili; • aver dimostrato interesse, partecipazione ed impegno nelle attività scolastiche; • aver assunto comportamenti corretti nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale scolastico. I punti di bonus saranno assegnati sulla base della seguente tabella : Media dei voti (M) M=6 M > 6 ma con 1 voto di consiglio 6<M≤7 7 < M ≤ 7,5 7,5< M ≤ 8 8< M ≤ 10 Punti di Bonus 1 1 2 3 4 5 5 L'attribuzione dei punti di bonus alle singole discipline è rimessa alla libera decisione del Consiglio di classe. In caso di mancato accordo, i punti di bonus saranno attribuiti alle discipline che registrano la votazione più elevata. Per le classi 3^, 4^ e 5 qualora, anche ricorrendo all’attribuzione del bonus, lo studente permanga nella fascia originaria di appartenenza per l’attribuzione del credito scolastico, il Consiglio di classe può incrementare il bonus del punto eventualmente necessario al passaggio alla fascia successiva. Per l’IPIA i criteri di valutazione sono quelli sotto elencati: 5.1.7 LA VERIFICA Nell’ambito delle programmazioni disciplinari di ogni singolo docente e dei vari consigli di classe, uno strumento fondamentale di verifica è costituito dalle prove strutturate che vengono elaborate sulla base degli obiettivi disciplinari da raggiungere. Tali prove si inseriscono oramai in maniera significativa nei programmi di tutti gli istituti superiori in virtù del nuovo Esame di Stato. La preparazione di tali prove richiede un impegno particolare da parte dei docenti e un addestramento continuo alla loro esecuzione da parte degli alunni, soprattutto in vista del pre-esame e dell’esame di qualifica nelle 3^ classi degli istituti professionali. Particolare attenzione sarà posta anche nella predisposizione di prove inter o multidisciplinari, nelle varie forme, che dovranno a tutti gli effetti essere somministrate agli studenti delle classi quarte e quinte in vista dell’Esame di Stato. A queste prove saranno affiancati test, interrogazioni orali, relazioni, prove pratiche di complemento essenziali alle lezioni teoriche delle materie professionali, progettazioni. 5.1.8 LA VERIFICA D’INGRESSO Dopo la valutazione diagnostica dei test d’ingresso concepita in funzione dell’orientamento o riorientamento, nonché del recupero degli svantaggi, viene introdotta, per alcune discipline caratterizzanti il corso di studi, la verifica del profitto per permettere di diagnosticare per tempo i casi di studenti in difficoltà e di mettere in atto tempestivi interventi di sostegno o di riorientamento. Comunque, considerato che qualsiasi valutazione diagnostica effettuata con i test d’ingresso, non permette di capire fino in fondo l’alunno che abbiamo davanti, soprattutto nelle classi prime, onde analizzare a fondo potenzialità, metodo di studio, personalità e progetto degli alunni, il nostro istituto ha stabilito di lasciar scorrere un breve arco di tempo A metà del I quadrimestre, dunque, una scheda informativa (pagellino) fissa la situazione e permette di individuare le strategie di rinforzo/sostegno/recupero da applicare. Al termine del I quadrimestre viene valutata la situazione formativa raggiunta, in seguito alla quale si attivano ulteriori corsi di sostegno-recupero la cui efficacia sarà sottoposta a verifica nella metà del secondo quadrimestre. Anche in questo caso saranno attivate tutte quelle strategie atte a raggiungere gli obiettivi minimi fissati. Per favorire l’attività didattica evitando eccessive tensioni e dispersioni di energie, gli insegnanti si impegnano: 1) a non appesantire eccessivamente il lavoro domestico tenendo presente la distribuzione delle materie nel quadro orario della classe; 2) a fissare le verifiche scritte con almeno una settimana di anticipo e annotarlo sul registro di classe; 5 3) 4) a correggere gli elaborati in tempi brevi; a garantire una valutazione, sia per gli elaborati scritti che orali, chiara, tempestiva e trasparente. CRITERI DI VALUTAZIONE Per i criteri di valutazione da adottare si fa riferimento agli obiettivi fissati dal Consiglio di classe. Comunque, i docenti tengono conto: a) delle risultanze delle prove strutturate e delle altre prove di verifica; b) dell’impegno dimostrato dagli studenti sia nello studio personale che nell’operatività scolastica curriculare ed extra-curriculare; c) della regolare frequenza alle lezioni, intesa come elemento essenziale ed indispensabile all’acquisizione organica delle conoscenze e della crescita culturale e professionale; d) dei progressi registrati rispetto alla situazione di partenza, emersa dai test inziali. I criteri didattici sono i seguenti: 1. Conoscenza = capacità di richiamare alla memoria dati, fatti particolari o generali, metodi e processi, modelli, strutture, classificazioni. 2. Comprensione = capacità di recepire idee, concetti, ragionamenti logici e farli propri. 3. Applicazione = capacità di utilizzare concetti astratti in casi particolari e di applicare quanto appreso in situazioni nuove. 4. Metodo = capacità di analisi e di sintesi. 5. Valutazione = capacità di formulare giudizi. 6. Capacità espressive GRIGLIA DI VALUTAZIONE VOTO 1/3 ( molto negativo) L’obiettivo non è stato assolutamente raggiunto 1. 2. 3. 4. 5. 6. Conoscenze = nessuna Comprensione = nessuna Applicazione = non sa applicare quanto appreso nemmeno in situazioni facili Metodo = non sa organizzare le conoscenze Valutazione = non ha capacità di giudizio Capacità espressiva = si esprime con terminologia incerta e inappropriata, usando strutture sintattiche sconnesse VOTO 4 (insufficiente) L’obiettivo è stato raggiunto in modo parziale. Permangono lacune e incertezze. 5 1. 2. 3. 4. 5. 6. Conoscenze = lacunose e confuse Comprensione = comprende parzialmente quanto memorizzato Applicazione = sa applicare quanto appreso in situazioni semplici, ma commette errori ancora gravi Metodo = cerca di organizzare le conoscenze ma permangono molta confusione e incertezza Valutazione = esprime valutazioni errate Capacità espressive = si esprime ancora con terminologia non sempre appropriata VOTO 5 ( mediocre) L’obiettivo è stato raggiunto in modo non sufficiente. Permangono difficoltà . 1. 2. 3. 4. 5. 6. Conoscenze = parziali e/o mnemoniche Comprensione = comprende parzialmente quanto memorizzato Applicazione = sa applicare quanto appreso in situazioni semplici, ma commette ancora errori Metodo = cerca di organizzare le conoscenze, ma permangono ancora incertezze Valutazione = esprime valutazioni superficiali Capacità espressive = si esprime con terminologia semplice VOTO 6 (sufficiente) L’obiettivo è stato raggiunto nei suoi aspetti essenziali. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Conoscenze = coglie gli elementi essenziali Comprensione = comprende le informazioni di base Applicazione = sa applicare quanto appreso limitandosi però a situazioni semplici Metodo = organizza le conoscenze in modo accettabile Valutazione = se guidato, esprime valutazioni appropriate Capacità espressive = si esprime con un lessico sufficientemente appropriato VOTO 7 ( discreto) L’obiettivo è stato raggiunto con sicurezza 1. 2. 3. 4. 5. 6. Conoscenze = complete e chiare Comprensione = comprende con facilità le informazioni di base Applicazione = sa applicare quanto appreso Metodo = organizza le conoscenze correlando i nessi Valutazione = esprime valutazioni appropriate Capacità espressive = si esprime con un lessico appropriato 5 VOTO 8 (buono) L’obiettivo è stato raggiunto con buona sicurezza. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Conoscenze = complete, approfondite ed estese Comprensione = comprende con facilità le informazioni complesse Applicazione = sa eseguire compiti complessi con l’uso di dati personalmente ricercati Metodo = sa effettuare analisi approfondite e sa sintetizzare le conoscenze Valutazione = esprime in modo autonomo valutazioni appropriate Capacità espressive = si esprime con un lessico appropriato e sa fare collegamenti in modo autonomo VOTO 9/10 (ottimo) L’obiettivo è stato raggiunto pienamente in tutti i suoi aspetti. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 5.1.9 Conoscenze = complete, approfondite e ampliate Comprensione = comprende con sicurezza e spesso autonomamente le informazioni complesse Applicazione = sa applicare le informazioni in situazioni complesse senza commettere errori Metodo = sa effettuare sintesi e analisi con sicurezza, in modo autonomo e con senso critico Valutazione = esprime in modo autonomo valutazioni appropriate e ben motivate Capacità espressive = si esprime con terminologia accurata e con un lessico ricco e personale LA VALUTAZIONE FINALE Gli studenti che, negli scrutini finali, fanno registrare un livello corrispondente ai “minimi disciplinari” previsti dal consiglio di classe, sono dichiarati promossi alla classe successiva. Gli studenti che, agli scrutini finali, fanno registrare, nella generalità delle discipline, un livello non corrispondente ai “minimi disciplinari” previsti dal consiglio di classe, non sono ammessi alla classe successiva; gli studenti che, agli scrutini finali, fanno registrare, in alcune discipline, un livello non corrispondente ai “minimi disciplinari” previsti dal consiglio di classe, cioè, presentano ancora delle insufficienze che si possono ravvisare come debiti formativi non possono essere promossi alla classe successiva, ma dovranno frequentare gli appositi corsi di recupero organizzati dalla scuola durante il periodo estivo. In questo caso, la scuola comunica, per iscritto, alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal consiglio di classe, la natura delle carenze, gli obiettivi e le modalità del recupero. La decisione definitiva di ammissione/non ammissione alla classe successiva avverrà subito dopo le verifiche finali del superamento del debito. Non potrà essere ammesso alla classe successiva lo studente che non dimostrerà di aver superato il debito. 5 Le attività facoltative extracurriculari sono co-progettate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa con il coordinamento di un docente appositamente incaricato e la frequenza dei corsi è adeguatamente documentata, valutata e prodotta ai coordinatori di classe. Comunque: a) Nelle classi prime dell’istituzione scolastica, nella valutazione finale, l’ammissione alla classe successiva sarà rinviata a settembre se l’alunno non presenta più di tre non gravi insufficienze, purchè non siano più di due nella stessa area disciplinare. b) Nelle classi seconde dell’istituzione scolastica, nella valutazione finale, l’ammissione alla classe successiva sarà rinviata a settembre se l’alunno non presenta più di tre non gravi insufficienze, purchè non siano più di due nella stessa area disciplinare. c) Nelle classi terze dell’ITI, nella valutazione finale, l’ammissione alla classe successiva sarà rinviata a settembre se l’alunno non presenta più di tre non gravi insufficienze, purchè non siano più di due nella stessa area disciplinare. d) Nelle classi terze dell’IPIA e dell’IPAA, nella valutazione finale, un alunno non potrà essere ammesso a sostenere gli Esami di Qualifica se presenta più di due insufficienze. Un alunno sarà dichiarato promosso alla classe quarta se all’Esame di Qualifica, otterrà un punteggio non inferiore a 60/100. e) Nelle classi quarte dell’istituzione scolastica, nella valutazione finale, l’ammissione alla classe successiva sarà rinviata a settembre se l’alunno non presenta più di tre non gravi insufficienze, purchè non siano più di due nella stessa area disciplinare. f) Nelle classi quinte dell’istituzione scolastica, un alunno viene ammesso agli Esami di Stato se è valutato positivamente (voto 6) in tutte le discipline (O.M. n° 42 del 22/05/2007). Un alunno sarà dichiarato promosso se agli Esami di Stato otterrà un punteggio non inferiore a 60/100. La sospensione del giudizio In applicazione del O.M. n. 92 del 5/11/2007, nel caso di rendimento insufficiente in una o più discipline, il Consiglio di Classe valuta la possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi corsi di recupero. Il Consiglio di classe, dopo avere deliberato i voti sulla base delle proposte dei singoli insegnanti, potrà sospendere il giudizio nel caso di studenti con rendimento insufficiente in non più di tre discipline. Di conseguenza, risulteranno non promossi gli studenti che presenteranno un quadro di insufficienze diffuse e gravi, tali da non consentire loro la frequenza della classe successiva. Per le classi prime, sulla base delle indicazioni ministeriali, la valutazione terrà conto del processo di acquisizione delle competenze che si realizza nell’ambito del biennio. Attività di consolidamento e recupero Per le classi prime Sulla base dei risultati dei test d’ingresso si procede all’individuazione, entro la prima riunione del Consiglio di Classe, delle carenze e delle difficoltà di ciascun alunno. I Consigli di Classe stabiliscono l’attivazione di corsi di sostegno e/o di sportelli didattici per tutti gli alunni che necessitino di supporto e sostegno, con particolare riferimento all’acquisizione di un corretto ed efficace metodo di studio, ferma restando la possibilità di attuare il recupero per aree disciplinari. Per le classi seconde 5 I Consigli di Classe deliberano, nelle loro prime riunioni, l’attivazione di corsi di sostegno o di sportelli didattici mirati a prevenire le valutazioni insufficienti nel primo quadrimestre, nelle discipline nelle quali gli alunni palesino particolari debolezze o difficoltà. Per gli alunni ripetenti o provenienti da altri Istituti Si predispongono analoghi interventi di sostegno. Le stesse disposizioni previste per gli alunni delle classi seconde si attuano anche a favore degli alunni delle classi terze, quarte e quinte. Attività di recupero (dopo gli scrutini intermedi e finali). Le modalità di recupero attivate dall’Istituto sono le seguenti: • sospensione dell’attività didattica, con recupero curricolare; • corsi di recupero; • sportello didattico; • recupero autonomo. Per quanto riguarda i corsi di recupero: • Per garantirne l’efficienza, gli stessi saranno rivolti a gruppi di alunni non superiori ad 8-10 unità, appartenenti anche a sezioni diverse e, preferibilmente, di pari livello. • Ciascuno studente potrà partecipare a non più di tre corsi, tra quelli proposti dal consiglio di classe. • La durata dei singoli corsi è, di norma, di 15 ore. I Consigli di classe possono, tuttavia, valutate le esigenze degli allievi e a seconda delle discipline, stabilire una durata inferiore.. • I corsi di recupero saranno assegnati, prioritariamente, ai docenti dell’Istituto, sulla base della deliberazione dei singoli Consigli di classe. In alternativa, si applicano le disposizioni contenute nel 3° c. dell’art. 10 della succitata O.M. • I Corsi di recupero si attueranno sulla base di un calendario stilato dal docente incaricato della funzione strumentale per i servizi agli studenti, in collaborazione con i coordinatori dei consigli di classe e dei singoli docenti coinvolti. • I calendari dei corsi di sostegno, di recupero e degli eventuali sportelli didattici saranno comunicati alle famiglie dei singoli alunni interessati, a cura della segreteria dell’Istituto su indicazione dei coordinatori dei Consigli di Classe e del docente incaricato della funzione strumentale per i servizi agli studenti. • Considerata la particolarità dell’Istituto che annovera un consistente numero di alunni convittori e che vi è la consuetudine degli alunni del triennio di lavorare durante la stagione estiva nel settore turistico, il Collegio dei docenti delibera di attuare i corsi di recupero subito dopo gli scrutini finali per gli alunni con valutazioni insufficienti in italiano, lingue straniere, matematica ed, eventualmente, in un’altra disciplina decisa dal Consiglio di Classe, qualora se ne ravvisasse la necessità. 5 • Le famiglie degli alunni che vorranno optare per una diversa modalità di recupero rispetto a quelle proposte dal Consiglio di classe dovranno comunicarlo per iscritto, compilando e sottoscrivendo il relativo modulo, predisposto dalla segreteria dell’Istituto. Per quanto riguarda le verifiche del recupero • Il docente incaricato della relativa funzione strumentale procederà alla predisposizione dei calendari delle prove d’esame conclusive dei singoli corsi di recupero, in collaborazione con i docenti incaricati. • Come previsto dall’art. 8, c. 2, le verifiche conclusive per gli alunni che abbiano riportato insufficienze nello scrutinio del primo quadrimestre saranno effettuate dai docenti della classe, ancorché non abbiano effettuato attività di recupero. In quest’ultimo caso, avranno l’obbligo di raccordarsi con i docenti esterni o gli esperti assegnatari dei corsi di recupero. • Le prove di verifica dovranno essere sostenute da tutti gli alunni che avranno ottenuto valutazioni insufficienti, ivi compresi quelli che avranno scelto la modalità dello studio individuale. • La valutazione delle verifiche di recupero terrà conto dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti ed inseriti nel POF dell’Istituto. • I risultati delle verifiche saranno resi noti alle famiglie attraverso le modalità deliberate dai singoli Consigli di classe. Alunni con sospensione del giudizio • Per gli alunni la cui valutazione finale sia stata sospesa, ai sensi dell’art. 6. c. 3 della citata O.M. n. 92 del 5/11/2007, si prevede l’organizzazione di specifici corsi di recupero e relativi esami, da effettuarsi nell’arco di tempo compreso tra la fine degli scrutini ed il 30 giugno/prima decade di luglio. Il relativo calendario è predisposto dal docente incaricato della funzione strumentale per i servizi agli studenti, in stretta collaborazione con i Consigli di Classe ed i docenti coinvolti. La segreteria dell’Istituto porta a conoscenza delle famiglie il calendario delle attività di recupero. • I singoli Consigli di Classe procederanno alla eventuale integrazione dello scrutinio finale, secondo il calendario deliberato dal Collegio dei docenti. Per quanto riguarda altre determinazioni riguardo la valutazione e gli scrutini: • Il Collegio dei docenti, in ottemperanza alle disposizioni contenute all’art. 4, c. 1 della citata O.M. che impongono all’organo collegiale la determinazione dei criteri per lo svolgimento degli scrutini intermedi allo scopo di assicurare omogeneità nelle procedure e nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe, delibera di conformarsi alle proprie determinazioni relative ai criteri di valutazione che sono parte integrante del POF e di richiedere al dirigente scolastico la partecipazione alle operazioni di scrutinio, nel momento in cui si procede alla determinazione dei voti da parte del Consiglio di Classe, in modo da assicurare la necessaria omogeneità di valutazione di tutti gli alunni. • Il collegio dei docenti, viste le disposizioni contenute nell’art. 6, c. 1, relativamente alla determinazione dei criteri di svolgimento degli scrutini finali, delibera di confermare le modalità presenti nel POF dell’Istituto per quanto riguarda lo scrutinio degli alunni ammessi alla classe successiva e non ammessi alla classe successiva. Per gli alunni ammessi, si 6 riporteranno nel tabellone le votazioni nelle singole discipline. Mentre per i non ammessi, si indicherà, nel tabellone, la non ammissione, senza riportare le singole votazioni nelle discipline. • Per gli alunni che riporteranno insufficienze in alcune discipline e per i quali il Consiglio di classe non riterrà di doversi pronunciare per la non ammissione, si procederà alla sospensione della formulazione del giudizio finale, indicando nel tabellone tale decisione. I docenti delle discipline nelle quali sarà stata proposta una valutazione insufficiente, dovranno indicare, con precisione, le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non avrà raggiunto la sufficienza. Tali informazioni, insieme con le proposte per le modalità di recupero, saranno tempestivamente comunicate alle famiglie dalla segreteria. Il credito scolastico Tabella dei crediti attribuibili nel triennio, sulla base delle disposizioni contenute nel D.M n. 99 del 6/12/2009 MEDIA M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 I anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 II anno III anno 3-4 4-5 4-5 5-6 5-6 6-7 6-7 7-8 7-8 8-9 Modalità di assegnazione del credito scolastico e formativo: (classi 3^, 4^ e 5^) Il credito scolastico, da attribuire sulla base delle tabelle ministeriali, va espresso in numero intero e deve tener conto dei seguenti fattori: a) Assiduità della frequenza scolastica, b) Interesse, impegno e partecipazione all’attività educativa; c) Interesse, impegno e partecipazione alle attività complementari e integrative gestite dalla scuola (concorsi, corsi di informatica, di lingue, partecipazione a progetti PON, partecipazione al gruppo sportivo) , tali attività dovranno essere certificate; d) Eventuali crediti formativi certificati riguardanti attività non gestite dalla scuola (stage lavorativi, attestazioni esterne alla scuola purché coerenti con l’indirizzo di studi); e) Giudizio largamente positivo in religione o nelle materie alternative; f) Giudizio positivo nelle attività di alternanza scuola-lavoro. Il Consiglio di classe: individuerà la fascia di attribuzione del credito scolastico previsto dalla tabella ministeriale sulla base della media aritmetica dei voti (condotta compresa). assegnerà il punteggio massimo previsto della banda di oscillazione se lo studente: È in possesso di un credito formativo (punto d); 6 Ha manifestato interesse per l’insegnamento della religione cattolica o attività alternative conseguendo un profitto particolarmente positivo (giudizio ottimo) (O.M. 90/2001) (punto e del precedente elenco). Ha conseguito una media dei voti che superi la media degli estremi della banda di oscillazione (Esempio: banda tra 6 e 7 media banda = 6.5 media voti: 6,51) e ricorra una delle seguenti condizioni: • assiduità della frequenza scolastica e partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo e all’attività didattica (punti a e b) • partecipazione ad attività extracurricolari offerte nell’ambito del POF o di utilità per la scuola (supporto a disabili, aiuto a compagni in difficoltà (certificate dal coordinatore di classe)). • Interesse, impegno e partecipazione alle attività complementari e integrative gestite dalla scuola (concorsi, corsi di informatica, di lingue, partecipazione a progetti PON, partecipazione al gruppo sportivo), tali attività dovranno essere certificate (punto c). • Abbia conseguito un giudizio positivo nelle attività di alternanza scuola-lavoro (punto f) assegnerà il punteggio minimo in tutti gli altri casi. La certificazione delle attività extracurricolari e che danno luogo a credito formativo dovranno essere consegnate presso l’ufficio alunni improrogabilmente entro il 15 maggio. I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati. In caso di sospensione del giudizio potrà essere attribuito il massimo della fascia solo in caso di risultati decisamente positivi negli esami di recupero. Il credito formativo è assegnato sulla base del D.M. 49/2000 che prevede l’acquisizione di qualificate esperienze, con riguardo alla formazione personale, civile e sociale dei ragazzi, non occasionali (durata significativa) debitamente documentate, coerenti con gli obiettivi educativi e formativi della scuola/indirizzo, acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. Ai sensi del medesimo D.M. 49/2000, la partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico. IPIA: PIANO DI RECUPERO IN ITINERE DELL’ISTITUTO La prima fase del recupero viene svolta nelle prime settimane dell’inizio dell’anno scolastico. Successivamente, per le difficoltà e le carenze curriculari che si evidenzieranno durante il corso dell’anno, il Collegio dei Docenti ha stabilito di procedere ad organizzare in itinere dei 6 moduli di recupero, e/o delle “pause didattiche” rivolti alla generalità della classe. Questo recupero in itinere è programmato nel mese di dicembre e di aprile, nonché dopo gli scrutini del primo quadrimestre durante i quali si discutono le varie possibilità e le modalità di interventi di sostegno e di recupero. Per il recupero si prenderanno in esame, quindi, le seguenti possibilità: • • • Recupero in itinere con la classe (pause didattiche) seguito dall’insegnante in orario curriculare; Corsi di recupero (IDEI) pomeridiani, dopo gli scrutini del 1° quadrimestre, di 8/10 ore deliberati dai Consigli di Classe. Tali corsi saranno attivati a condizione che via sia un minimo di 5/6 alunni anche provenienti da classi parallele e compatibilmente con la disponibilità di risorse finanziarie; Attività di sportello per consulenze didattiche in ore pomeridiane da attuarsi dai docenti che si rendono disponibili, in orario pomeridiano fisso e pubblicizzato, nell’ambito del progetto “Sostegno alla didattica”. Tali attività sono obbligatorie per gli alunni giudicati carenti in una o più discipline dal Consiglio di Classe, tranne per quegli alunni i cui genitori dichiarino formalmente per iscritto di voler provvedere autonomamente al recupero delle carenze. Copia della comunicazione di avvio dei progetti e dei corsi sarà consegnata ai genitori. 5.2 La valutazione d'Istituto Strumenti Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio garantito dal nostro Istituto, è effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale e agli studenti. L'elaborazione dei questionari è affidata a docenti e altro personale della scuola indicati dagli organi collegiali (Collegio dei Docenti e Consiglio d'Istituto), nonché da genitori e alunni democraticamente eletti. A loro potranno affiancarsi specialisti nella raccolta e nella elaborazione di dati, anche solo a titolo di consulenti. I contenuti dei questionari riguarderanno: • aspetti organizzativi; • aspetti didattici; • aspetti amministrativi; • aspetti strutturali (manutenzione dell'edificio scolastico, degli arredi, barriere architettoniche, ecc.); • spazi esterni (impianti sportivi, spazi per posteggio, aiuole ecc.) Tutti i questionari contengono la possibilità per gli intervistati di formulare proposte. Alla fine di ciascun anno scolastico, il collegio dei docenti, qualora ritenga necessario apportare modifiche al POF, redige una relazione sugli elementi innovativi da introdurre, che è sottoposta all'attenzione di tutte le altre componenti della scuola. 6 INDICE Principi fondativi ……………………………………………………….. 2 Dati e notizie sulla scuola ………………………………………………. 2 2.1 La storia …………………………………………………………….. 2 2.2 Brevi note su Emilio Lussu ………………………………………… 4 2.3 La situazione socioeconomica ……………………………………… 5 2.4 La tipologia degli allievi ……………………………………………. 6 2.5 I dati statici ………………………………………………………….. 7 3 Caratteristiche dell’offerta formativa ……………………………. 8 3.2 Il Nuovo Ordinamento – Classsi I, II, III e IV ……………………. 10 3.2.1 Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ………. 10 3.2.2 Servizi Commerciali ……………………………………………… 20 3.3 IPIA …………………………………………………………………. 26 3.3.1 Soluzioni organizzative e operative ……………………………… 30 3.3.2 Accoglienza e integrazione ………………………………………. 30 3.3.3 Integrazione scolastica degli alunni disabili ……………………. 30 3.3.4 Tirocini aziendali e stages ……………………………………….. 31 4 ATTIVITÁ DI RICERCA ………………………………………. 32 4.1 Centro di ricerca e documentazione turistica ………………….. 32 4.2 Attività di ricerca in collaborazione col MIUR ………………… 32 5 Opportunità e scelte educative per il miglioramento dell’offerta Formativa ………………………………………………………… 33 5.1 Area linguistico-espressiva ……………………………………… 33 5.2 Area della multimedialità ………………………………………. 33 5.3 Area dell’educazione motoria ………………………………….. 33 5.4 Area della progettazione ……………………………………….. 34 5.5 Area delle relazioni ……………………………………………… 38 5.6 Area dell’educazione degli adulti e corsi per lavoratori ……… 39 5.7 Area dell’educazione dei convittori …………………………… 41 5.7.1 Obiettivi educativi del convitto ………………………………… 42 5.7.2 Attività da realizzare nei convitti ……………………………… 42 5.7.3 Convitto-famiglia ……………………………………………….. 42 5.7.4 Convitto-scuola 43 5.8 Area dell’aggiornamento e della formazione ………………….. 43 6 LA VALUTAZIONE …………………………………………… 43 6.1 La valutazione degli studenti …………………………………… 43 6.1.1 Obiettivi …………………………………………………………. 45 6.1.2 Soggetti della valutazione ……………………………………… 45 6 6.1.3 Valutazione del comportamento ……………………………… 6.1.4 Metodologie …………………………………………………….. 6.1.5 Strumenti ……………………………………………………….. 6.1.6 La valutazione del profitto …………………………………….. 6.1.7 La verifica ………………………………………………………. 6.1.8 La verifica d’ingresso ………………………………………….. 6.1.9 La valutazione finale …………………………………………… 6.2 La valutazione d’istituto ………………………………………. INDICE ALLEGATO A: IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO ………… … ALLEGATO B: IL POF DEL CONVITTO ……………………….. ALLEGATO C: IL REGOLAMENTO DEL CONVITTO………. ALLEGATO D: LA CARTA DEI SERVIZI………………………. 45 49 49 50 52 52 56 62 63 65 91 98 110 6 ALLEGATO A ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Piazza Sulis” ALGHERO PIAZZA SULIS 5 - TEL- 079 981745 FAX 079 980353 REGOLAMENTO D'ISTITUTO Applicativo dello Statuto delle studentesse e degli studenti Anno scolastico 2014-2015 (APPROVATO DAL CONSIGLIO D'ISTITUTO IN DATA …/…/20..) 6 PREMESSA GENERALE Il presente Regolamento ha lo scopo di stimolare una partecipazione attiva e proficua degli studenti alla vita scolastica, e di sviluppare in essi quella formazione umana, civile e professionale della persona che la Costituzione, le leggi e gli ordinamenti dello Stato demandano alla scuola. In ottemperanza al diritto allo studio e alla promozione della crescita culturale degli studenti, in ossequio al principio di libertà, di responsabilità e di democrazia sanciti dalla Costituzione, in interazione con la più vasta realtà sociale, impegnano a fattiva collaborazione tutti i componenti della collettività scolastica, nel rispetto della dignità e dei diritti propri ed altrui, dell'ambiente di studio e di lavoro. Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello statuto delle studentesse e degli studenti emanato con DPR 24/6/1998 n.249 e alle sue modificazioni introdotte col DPR 21/11/2007, n. 235, come esplicitate nella circolare del MIUR del 31 luglio 2008 e si conforma al Regolamento dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche emanato con DPR 8/3/1999 n. 275, dal DPR 10/10/1996 n.567 e sue modifiche e integrazioni, e dalla C.M. 15/3/2007. Per quanto attiene agli aspetti procedurali, infine, si adegua alle disposizioni della L. 241/1990. Tale regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto, ha carattere vincolante ed ogni componente si impegna ad osservarlo e a farlo osservare. Organi collegiali Gli organi collegiali sono validamente costituiti anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la loro rappresentanza. La convocazione deve essere disposta con un congruo preavviso, di massima non inferiore ai cinque giorni, rispetto alla data delle riunioni. In casi di necessità ed urgenza gli organi collegiali possono essere convocati prima di cinque giorni. 1. Il consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente membro del consiglio, suo delegato (coordinatore del c.d.c.); le funzioni di segretario sono attribuite dal Capo d'Istituto ad un docente membro del consiglio stesso. In caso di assenza del segretario tale funzione è svolta da un docente indicato dal Dirigente Scolastico o dal coordinatore del c.d. c. Il consiglio di classe è convocato in via ordinaria dalla presidenza dell’istituto e, in via straordinaria, quando richiesto dalla maggioranza di una delle componenti rappresentate. Alle sedute del consiglio potranno partecipare, senza diritto di voto, educatori dei convitti, genitori e studenti non eletti e, a titolo consultivo, il coordinatore dei servizi di biblioteca. Non possono essere convocati consigli di classe in data successiva al 31 maggio. Il consiglio di classe come organo disciplinare. Così come previsto dalle disposizioni che modificano lo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 24/6/1998 n.249), di cui al DPR 21/11/2007, n. 235 e alla circolare ministeriale del 31 luglio 2008, il Consiglio di Classe è l’organo competente all’erogazione delle sanzioni disciplinari che prevedono l’allontanamento dello studente dalla scuola, per periodi non superiori a 15 giorni. Nell'atto di comminazione della sanzione disciplinare dovrà essere offerta allo studente la possibilità di convertirla in attività pratiche svolte a favore della comunità scolastica. Tali attività saranno determinate e commisurate dall'organo competente. L'allontanamento dello studente può essere disposto in caso di gravi e reiterate infrazioni e quando sono stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso 6 la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo. Nel periodo dell'allontanamento dalla scuola è consentito ai genitori dello studente l'accesso all'informazione sull’attività didattica. È altresì consentito ai genitori e allo studente il rapporto con la scuola per concordare interventi adeguati ed utili al fine di favorire il rientro nella comunità scolastica. Allo studente deve essere data la possibilità di esporre, prima del procedimento disciplinare e nel corso dello stesso, le motivazioni che l'hanno indotto al comportamento scorretto. Possono essere raccolte testimonianze sui fatti accaduti. Per l’erogazione di sanzioni convertibili in attività pratiche svolte a favore della comunità scolastica, per periodi non superiori a 5 giorni, il Consiglio di classe può delegare il coordinatore del c.d.c., che dovrà, preventivamente, sentire le parti coinvolte. Nel caso in cui i comportamenti da sanzionare prevedano l’allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 5 giorni, il consiglio di classe deve essere convocato, a cura del coordinatore o su richiesta del D.S., entro e non oltre tre giorni lavorativi. Il consiglio di classe come organo disciplinare è convocato, di norma, in coincidenza con le convocazioni previste nel calendario definito dal collegio dei docenti nel mese di settembre di ogni anno scolastico. Le sospensioni comminate all'interno del convitto agli alunni convittori dovranno essere comunicate alla scuola e trascritte, a cura del coordinatore del consiglio di classe, nel registro di classe. 2. II Consiglio d'istituto è convocato dal presidente su propria iniziativa, su richiesta del presidente della giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del consiglio stesso. Possono partecipare alle sedute del consiglio, con funzione consultiva su temi specifici, gli educatori del convitto e persone appositamente invitate per fornire pareri tecnicamente qualificati. Alle sedute possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel consiglio medesimo in relazione all'accertamento del titolo di elettore e alla capienza ed idoneità dei locali disponibili. Il pubblico non è ammesso quando siano in discussione argomenti concernenti persone. II C. d'I. stabilisce norme atte ad assicurare la tempestiva informazione e l'ordinato svolgimento delle riunioni. Gli atti del consiglio sono pubblici salvo che per la particolare natura delle questioni trattate. Il consiglio d’istituto come organo di disciplina è competente nell’erogazione delle seguenti sanzioni a carico degli alunni: a) esclusione dello studente dalla scuola per periodi superiori a 15 giorni; b) sospensione fino al termine dell’anno scolastico; c) esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi. 3. Comitato studentesco. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe, possono esprimere un comitato studentesco d'istituto. Il comitato si riunisce secondo le modalità previste dal suo regolamento che viene inviato in visione al Dirigente Scolastico e al Consiglio d'Istituto. Il comitato convoca le assemblee d'Istituto, garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all'assemblea e svolge inoltre altri compiti eventualmente affidatigli dall'assemblea studentesca d'istituto o dai rappresentanti degli studenti nei C. di classe. Il comitato studentesco tramite rappresentanti degli studenti, può avanzare proposte al Consiglio d'Istituto. 4. Comitato dei genitori. I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono 6 esprimere un comitato dei genitori. I genitori possono convocare assemblee di classe o d'istituto. Qualora le assemblee si svolgano nei locali d'istituto, la data e l'orario di svolgimento devono essere concordate con il Dirigente Scolastico. La convocazione delle assemblee avviene secondo le modalità previste dalla normativa vigente. II funzionamento delle assemblee è stabilito da un regolamento che dovrà essere inviato in visione al Dirigente Scolastico e al Consiglio d'Istituto. 5. Le assemblee degli studenti possono essere di classe o d'istituto. L'assemblea di classe, qualora si svolga durante le ore di lezione, può aver luogo una volta al mese per complessive due ore; per una seconda volta al mese, quando si svolge al di fuori dell'orario di lezione subordinatamente alla disponibilità dei locali. Non possono essere tenute assemblee di classe sempre nello stesso giorno della settimana. L'assemblea di classe può essere richiesta dalla classe con preavviso di cinque giorni, dietro domanda scritta inoltrata al Dirigente Scolastico e contenente la specificazione degli argomenti da trattare. La domanda deve contenere inoltre la firma degli insegnanti che mettono a disposizione le proprie ore per la realizzazione della riunione. Gli alunni dovranno predisporre un verbale relativo agli argomenti trattati e alle decisioni prese dall'assemblea stessa e dovranno garantirne l'ordinato svolgimento. Il giorno e le ore stabilite per l'assemblea dovranno essere annotati, da parte di uno dei docenti della classe, sul registro di classe. I docenti, durante l'assemblea, sono tenuti a vigilare sul corretto funzionamento della stessa e ad intervenire in caso contrario. Qualora si verifichino episodi non tollerabili, l'insegnante ha la facoltà di sospendere lo svolgimento dell'assemblea. Non possono aver luogo assemblee nell'ultimo mese di lezione. 6. L'assemblea di istituto può riferirsi sia all'approfondimento dei problemi della scuola, sia all'approfondimento dei problemi della società (art. 43 DPR 416 ). E' convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco o dal 10% degli studenti. Può essere concessa una volta al mese. E' consentito lo svolgimento di assemblee straordinarie fuori dell'orario di lezione e la realizzazione di tale assemblea è subordinata alla disponibilità dei locali. La richiesta contenente data, ora di svolgimento e apposito ordine del giorno deve essere inoltrata per iscritto al Dirigente Scolastico con preavviso di almeno 5 giorni. L'ordinato funzionamento dell'assemblea deve essere assicurato dal comitato studentesco o dal presidente dell'assemblea stessa. Gli studenti dovranno predisporre un verbale relativo agli argomenti trattati e alle decisioni prese. Chi non intende partecipare all'assemblea, fra gli studenti, ha diritto di svolgere le normali ore di attività didattica. All'assemblea partecipano il Dirigente Scolastico e gli insegnanti che lo desiderano. In relazione al numero degli alunni, alla disponibilità e capienza dei locali, l'assemblea d'istituto si articolerà in assemblea dei rappresentanti di classe e successivamente in assemblee di classe. L'assemblea d'istituto non può essere svolta nell'ultimo mese di lezione. 7. L'organo di garanzia interno per la disciplina degli alunni è composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede e da cinque membri effettivi più cinque membri supplenti così suddivisi tra le varie componenti della scuola 8. a) un insegnante membro effettivo e uno supplente, nominati dal collegio dei docenti; b) uno studente membro effettivo e uno supplente, nominati dagli studenti fra i rappresentanti degli stessi nel consiglio d'istituto; c) un genitore membro effettivo e uno supplente, indicati dai genitori fra i rappresentanti degli stessi nel consiglio d'istituto; 6 d) un rappresentante del personale a.t.a. come membro effettivo più un membro supplente indicati dal personale a.t.a. L' organo di garanzia decide su richiesta degli studenti e di chiunque vi abbia interesse. Delibera sulle impugnazioni relative alle sanzioni comminate agli studenti e sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del regolamento. II ricorso, indirizzato al Dirigente Scolastico entro 15 giorni dall'erogazione della sanzione, deve essere redatto in forma scritta e contenere precise motivazioni e riferimenti normativi. Il ricorso non può essere presentato per contestare l'opportunità di un provvedimento, ma è consentito per reali violazioni di legge e del regolamento e per dirimere eventuali conflitti sorti nell'applicazione dello stesso. I membri effettivi devono essere sostituiti in caso di incompatibilità (Dirigente Scolastico e insegnante su sanzioni da essi comminate, genitore dello studente o studente che ha commesso infrazione, chiunque sia parte offesa). Il Dirigente Scolastico in questa circostanza sarà sostituito da uno dei suoi collaboratori. L'organo di garanzia è ispirato a criteri di tempestività, trasparenza, imparzialità ed equità e garantisce l'osservanza della normativa vigente e dei regolamenti interni. L'organo di garanzia per la disciplina degli alunni è convocato dal Dirigente Scolastico e si riunisce nella settimana successiva alla presentazione del ricorso. E' regolarmente costituito quando è presente la maggioranza dei due terzi e le decisioni sono prese a maggioranza assoluta delle componenti presenti. Delle riunioni dovrà essere redatto processo verbale contenente le motivazioni delle decisioni. Gli atti possono essere consultati, dietro richiesta motivata, da chiunque vi abbia interesse (insegnanti dell'alunno, studenti, genitori, istitutori, persona offesa) 7 REGOLE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Per garantire il buon andamento e il corretto funzionamento della scuola, operatori scolastici, famiglie e studenti sono vincolati al rispetto delle norme stabilite. ART. 1 INGRESSO E RISPETTO DEGLI ORARI a) L'inizio delle lezioni è fissato alle ore 8,15 e il termine alle 13,15 o alle 14,15. b) Al cambio dell’ora gli alunni sono tenuti a restare all’interno dell’aula e non possono sostare nei corridoi. È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di invitare gli alunni a rientrare con sollecitudine, comunicando ai docenti i comportamenti particolarmente negativi. L’eventuale infrazione sarà annotata dall’insegnante nel registro di classe. c) Per un corretto svolgimento dell'attività didattica e un funzionamento ordinato dell'Istituto, l'orario delle lezioni va rispettato integralmente sia dagli alunni sia dagli operatori scolastici. d) I docenti sono tenuti ad osservare scrupolosamente il proprio orario di lezione e di servizio. I docenti costretti ad assentarsi per motivi imprevisti sono tenuti a darne comunicazione all’ufficio personale e alla Presidenza prima dell'inizio del proprio orario di servizio. Sia assenze che ritardi che possono essere previsti vanno segnalati con tempestività agli uffici preposti in modo che si possa provvedere ad eventuali sostituzioni interne o alla nomina di supplenti in tempo debito, secondo le disposizioni ministeriali vigenti. A nessun docente è consentito allontanarsi temporaneamente o totalmente dall'Istituto durante le ore di lezione o nelle ore a disposizione. Casi eccezionali vanno comunicati solamente al Capo d'Istituto o ad un suo delegato il quale decide in merito. E' vietato inoltre ai docenti di allontanarsi dalla propria classe se non per inderogabili, temporanee necessità e solo dopo aver affidato la classe alla sorveglianza di un altro docente o di un collaboratore scolastico. e) Il Dirigente scolastico ha la facoltà di interrompere l'attività didattica e ridurre l'orario delle lezioni autorizzando l'uscita anticipata degli alunni, qualora si creino situazioni d'emergenza che lo richiedono. f) Il Dirigente scolastico consente agli alunni di lasciare l'Istituto prima del termine dell'orario delle lezioni, solo in casi straordinari secondo i criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto. 7 ART. 2 RITARDI E USCITE ANTICIPATE Assenze e ritardi, soprattutto se sistematici, sono ritenuti lesivi del diritto allo studio e della qualità del rendimento dell'intera classe. Inoltre, secondo le disposizione contenute nel DPR 22/6/2009 n. 122, è fatto obbligo agli studenti, pena la non ammissione agli scrutini e/o agli esami, di frequentare “almeno i trequarti dell’orario annuale personalizzato”. Il collegio dei docenti può prevedere deroghe per assenze prolungate e documentate a condizione che il numero complessivo delle assenze non pregiudichi la possibilità di valutazione dello studente. In generale, non sono consentiti né l’ingresso in ritardo né uscite anticipate, se non in casi eccezionali, debitamente autorizzati dalla Presidenza e in ragione di non più di tre a quadrimestre. Tuttavia, per tutelare gli alunni minorenni, questi ultimi saranno accettati in classe entro le ore 8,30, con l’obbligo di giustificare il ritardo che sarà, comunque considerato, un’infrazione al regolamento e, come tale, valutato in sede disciplinare. Dei ritardi ulteriori sarà data immediata comunicazione alla famiglia, mentre i maggiorenni potranno essere ammessi se muniti di giustificazione e autorizzati dalla Presidenza. Saranno tenute in debita considerazione le esigenze degli studenti pendolari. a) b) Sono esclusi dal calcolo del numero dei ritardi quelli previsti per visite mediche e analisi cliniche, purché lo studente esibisca la relativa documentazione. c) La richiesta di uscita anticipata deve essere fatta in Presidenza il giorno precedente dalla famiglia o, se imprevista, a causa di un malore o incidente, giustificata il giorno successivo sul libretto dello studente su cui sarà specificata l'esatta motivazione accompagnata da relativo certificato medico. Gli alunni minorenni non potranno uscire se non accompagnati dal genitore o, in caso di impossibilità, con richiesta scritta inviata via fax dal genitore, con annessa copia del documento d’identità del genitore medesimo. ART. 3 ASSENZE a) Le assenze devono essere giustificate sull'apposito libretto che viene consegnato a uno dei genitori o a persona delegata all'inizio dell'anno scolastico. Il libretto deve essere compilato in ogni sua parte e firmato dal genitore, la cui firma deve essere depositata in segreteria. b) personalmente. Gli alunni maggiorenni hanno la responsabilità di giustificare c) Per un'assenza superiore a cinque giorni consecutivi, oltre alla giustificazione sul libretto, è necessario un certificato medico che attesti l'idoneità dello studente a frequentare le lezioni o in altri casi una dichiarazione responsabile del genitore. Dopo cinque assenze o cinque ritardi, gli alunni minorenni dovranno giustificare accompagnati da un genitore. Se momentaneamente impossibilitato, il genitore d) 7 dovrà presentarsi a scuola entro i tre giorni successivi al rientro dell'alunno. Eccezionalmente, per le famiglie residenti in altro Comune o impossibilitate a raggiungere la scuola, è prevista la certificazione via fax o autocertificazione, accompagnata dalla copia del documento d’identità del genitore medesimo. In caso di inadempimento, gli alunni minorenni non saranno ammessi in classe a partire dal giorno successivo a quello della comunicazione alla famiglia. e) Gli alunni potranno essere ammessi con riserva per un periodo non superiore a tre giorni dall’assenza. In caso di inadempimento, l’insegnante della prima ora non ammetterà in classe gli alunni maggiorenni e provvederà a segnalare all’ufficio alunni, perché ne dia comunicazione alla famiglia, i nominativi degli studenti minorenni, i quali non saranno ammessi in classe a partire dal giorno successivo a quello della comunicazione alla famiglia. Lo svolgimento di tali operazioni sarà annotato nel registro di classe. f) Nei casi più gravi (assenze reiterate, prolungate, ingiustificate), il docente che ravviserà tale condizione provvederà al sequestro del libretto delle giustificazioni che verrà rilasciato solo ad un genitore. g) La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le attività (viaggi d'istruzione, visite guidate, esercitazioni, corsi di recupero, stage) che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici. h) I docenti della prima ora di lezione hanno l'obbligo di annotare giornalmente le assenze, i ritardi, e le giustificazioni degli alunni sul diario di classe; dovrà altresì essere annotata l'esibizione di certificati medici e di altri eventuali documenti di giustificazione dell’assenza. i) Ogni docente dovrà segnalare al coordinatore i casi di assenze numerose e periodiche. j) I genitori sono invitati a prestare particolare attenzione al fatto che su di loro ricade la responsabilità di controllare quotidianamente il libretto delle giustificazioni delle assenze e dei ritardi onde evitare che i loro figli si trovino nella condizione di non essere ammessi a scuola. k) Gli alunni convittori, per motivi di congiungimento alla famiglia potranno essere autorizzati ad uscire anticipatamente, solo per il tempo strettamente necessario per l’uso dei mezzi pubblici e dietro presentazione dell'autorizzazione scritta dal coordinatore del Convitto. l) II libretto delle giustificazioni è un documento, pertanto non dovrà presentare cancellature di alcun genere, correzioni o abrasioni. Le cancellature di errori involontari, devono essere visibili. È vietato l'uso di bianchetto e penne cancellabili. Si dovrà richiedere il duplicato del libretto nei seguenti casi: 1) smarrimento; 2) manomissione e alterazione (atti gravi che prevedono sanzioni); 3) esaurimento degli spazi disponibili. 7 Il nuovo libretto sarà rilasciato dietro versamento di €. 10,00 sul C/C dell'Istituto, n° 13467071 m) Ogni coordinatore del consiglio di classe è tenuto periodicamente a controllare i cartellini delle giustificazioni e avvisare le famiglie ogni qualvolta si ravvisi un eccessivo numero di assenze e di ritardi e segnalerà inoltre i casi di abituale inosservanza dei doveri scolastici, di profitto gravemente insufficiente o abituali comportamenti disdicevoli. ART. 4 SORVEGLIANZA a) I docenti devono essere presenti a sorvegliare gli alunni, nel rispetto dell'orario scolastico: 1) (h. 8.10) durante l’ingresso, che deve avvenire cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni 2) durante l'orario di lezione e fino all'uscita dall'Istituto 3) durante l'intervallo di ricreazione 4) durante le assemblee di classe e d'Istituto senza che la loro presenza pregiudichi lo svolgimento delle stesse. b) L'intervallo è di quindici minuti e si svolge alla fine della terza ora di lezione. Potrà essere effettuato in aula o negli spazi antistanti gli edifici scolastici, a giudizio insindacabile del docente, responsabile della vigilanza, sulla base di un patto fondato sul rispetto delle regole comportamentali e disciplinari degli allievi. ART. 5 ALLONTANAMENTO DALL'AULA: ASTENSIONI COLLETTIVE a) E' fatto divieto agli studenti di assentarsi o allontanarsi, individualmente o collettivamente, dalle aule in orario di lezione senza alcuna chiara motivazione approvata dall'insegnante. L'assenza dall’aula deve essere limitata al tempo strettamente necessario. b) Durante le ore di lezione è consentita l'uscita per recarsi in bagno solo per un alunno alla volta c) Solo gli studenti espressamente autorizzati potranno recarsi in aula professori, nei laboratori o in aule momentaneamente vuote. d) E' fatto divieto ai rappresentanti di classe e d'Istituto di recarsi presso altre classi o spostarsi da un plesso all'altro dell'Istituto per eventuali comunicazioni se sforniti di autorizzazione scritta e firmata dalla presidenza e) I trasferimenti per lo svolgimento dell’educazione fisica dovranno 7 avvenire solo in compagnia del docente della materia o del personale ausiliario. f) Nell'interesse degli alunni e per salvaguardare il diritto allo studio, saranno puniti i casi di astensione collettiva dalle lezioni non adeguatamente motivati. All'occorrenza verranno adottati provvedimenti a carattere disciplinare che verranno stabiliti dal Capo d'Istituto. Per i casi più gravi sarà sentito il parere del Collegio dei Docenti. NORME COMPORTAMENTALI ART.1 a) ogni studente curerà il proprio decoro e quello dell'ambiente ove trascorre buona parte della sua giornata. Non è richiesto alcun abbigliamento particolare, ma questo deve essere intonato alla serietà dell'Istituto e improntato al decoro personale e al rispetto degli altri. Un idoneo corredo, indicato dal Regolamento in base ai criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto, è indispensabile per le esercitazioni di educazione fisica e di laboratorio. Qualora gli alunni non indossino le divise, saranno previste le sanzioni disciplinari stabilite dal regolamento dei laboratori di sala e cucina ART.2 b) Ogni alunno dovrà portare con sé il materiale necessario per il regolare svolgimento delle lezioni. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni stabilite nel presente Regolamento ART.3 c) stesso. L'Istituto non è responsabile dei beni lasciati incustoditi all'interno dello ART.4 E' severamente vietato fumare nell'Istituto (aule, corridoi, reparti, bagni ecc.). Ai trasgressori saranno comminate le sanzioni stabilite dalle norme vigenti (L. 16/1/03 n. 3 art.51 e successive modificazioni e integrazioni), che prevedono pene pecuniarie da 25 € a 250 €. È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di segnalare all’ufficio di presidenza le violazioni commesse dagli alunni. d) ART. 5 E' severamente vietato l'uso o l'esibizione di telefonini, macchine fotografiche e altri strumenti elettronici non direttamente funzionali allo svolgimento dell’attività didattica. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni stabilite nel presente Regolamento. e) 7 ART.6 Non potranno essere affissi manifesti nelle aule e comunque all'interno dell'Istituto se non espressamente relativi alle attività didattiche svolte con i docenti o con specifica autorizzazione dell’Ufficio di Presidenza. f) ART.7 g) I rifiuti devono essere riposti esclusivamente negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni stabilite nel presente Regolamento ART. 8 h) E' doveroso il rispetto per tutto il patrimonio dell'Istituto e del personale della scuola, dai luoghi d'incontro ai laboratori, dalle aule ai bagni, dalle suppellettili alle attrezzature didattiche e scientifiche. Eventuali danni prevedono sanzioni disciplinari. Qualora non possano essere individuati i responsabili di un eventuale danno al patrimonio della scuola, tutti gli alunni della classe saranno tenuti al risarcimento dello stesso. ART. 9 I registri di classe e dei professori sono documenti ufficiali la cui manomissione comporta gravi sanzioni disciplinari stabilite nel presente Regolamento, oltre a conseguenze di carattere penale. i) ART.10 j) Per ragioni di sicurezza, non è consentito uscire e sostare nei terrazzini della scuola. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni stabilite nel presente Regolamento 7 BIBLIOTECA D'ISTITUTO Norme per il funzionamento della biblioteca ASPETTI GENERALI 1. La biblioteca dell'Istituto ha lo scopo di fornire a tutte le componenti scolastiche un servizio di lettura, studio, ricerca come momenti di conoscenza, formazione, divulgazione e sviluppo della cultura. Il materiale librario è raccolto secondo il Metodo Dewej che prevede una disposizione per settori, rispettando le varie discipline, i periodi storici e i luoghi geografici. 2. Il servizio di biblioteca è affidato al docente coordinatore dei servizi di biblioteca e, in mancanza, a quattro o più insegnanti eletti dal collego dei docenti. Il coordinatore dei servizi di biblioteca e/o la commissione eletta dal Collegio dei Docenti è responsabile della raccolta di proposte e delle scelte dei libri da acquistane ogni anno, in modo da garantire l'aggiornamento e l'arricchimento del patrimonio in possesso della biblioteca. Gli studenti e i genitori, in via consultiva, possono partecipare alla scelta delle dotazioni librarie o di altri materiali. 3. L'orario di apertura della biblioteca è stabilito dal Dirigente Scolastico, compatibilmente con la disponibilità oraria del personale incaricato. REGOLE PER IL BUON FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO Gli alunni in biblioteca devono mantenere un clima di silenzio e un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose. E' rigorosamente vietato fumare in qualsiasi ambiente della biblioteca, entrare o trattenersi per semplice passatempo o per fini estranei allo studio, far segni o scrivere sui libri e sulle riviste o altro materiale. 1. 2. La biblioteca svolge il servizio di prestito di libri e di riviste. L'ingresso in biblioteca è consentito a non più di quattro persone per volta. In caso di visita della biblioteca con l'insegnante possono entrare gruppi di 10 persone per volta. Per poter richiedere il prestito è necessario fornire elementi di identificazione (generalità e classe di appartenenza per gli alunni; solo generalità per gli insegnanti, i genitori degli alunni e tutto il personale della scuola). 3. il prestito è consentito per tutto il materiale librario e per le riviste. Non possono essere prelevati più di due testi per volta (libri e/o riviste). Sono esclusi dal prestito (ma utilizzabili in orario scolastico e immediatamente restituiti) i vocabolari, le enciclopedie, le tesine. Gli audiovisivi saranno messi a disposizione solo se richiesti dagli insegnanti e vanno restituiti alla fine del loro utilizzo, possibilmente il giorno stesso della richiesta. 4. E interesse dell'utente verificare l'integrità e lo stato di conservazione del materiale avuto in prestito e far presente, a proprio discarico, la mancanza di parti o i guasti in esso rinvenuti. 5. Il prestito avrà la durata di trenta giorni e potrà essere rinnovato se non ci saranno altre richieste. Non si effettuano prestiti a partire dal primo maggio di ogni anno scolastico, ad eccezione degli 7 alunni delle classi quinte purché autorizzati da un docente. La restituzione del materiale preso in prestito nella parte finale dell'anno scolastico dovrà essere effettuata entro e non oltre il quindici del mese di maggio, pena il pagamento del costo del materiale non restituito tempestivamente. Gli alunni e gli insegnanti del terzo e del quinto anno, che predispongono o preparano lavori in funzione degli esami, potranno consultare i materiali necessari anche all'interno dell'Istituto e oltre le date fissate dal presente articolo. E vietato prestare ad altri le opere ricevute in prestito. 6. Non si possono fotocopiare libri e riviste in commercio. 7. Chiunque manomette in qualunque modo il materiale preso in prestito, o lo smarrisca, verrà obbligato al riacquisto dell'opera e successivamente sarà escluso da ogni tipo di servizio bibliotecario. Qualora i libri o gli audiovisivi non vengano puntualmente restituiti, il lettore sarà invitato a riportarli senza indugio in biblioteca; non ottemperando a tale invito potrà essere temporaneamente escluso dal prestito. Nei casi più gravi si potrà procedere contro di lui a norma di legge. 8. 7 LABORATORI: SALA - CUCINA PREMESSA L'istituto si prefigge lo scopo di preparare gli allievi al lavoro in albergo e in aziende ristorative e mira a favorire un solido bagaglio culturale ed una formazione civile ed umana tale da consentire a ciascun allievo di potersi inserire nella società in maniera attiva e partecipativa. Pertanto è necessario che gli alunni capiscano cosa si intende per etica professionale. Quest'ultima è l'insieme delle norme di comportamento che guidano ogni professionista nell'adempimento corretto ed onesto della professione. Un buon dipendente alberghiero deve essere consapevole dell'importanza che ha il suo ruolo: l'immagine, infatti, è di fondamentale rilevanza per l'azienda ricettiva e al rapporto con il cliente deve essere dedicata particolare attenzione. Occorre quindi che chi intraprende questo lavoro sia disponibile ad apprendere, oltre alle singole discipline, il corretto modo di comportarsi con il cliente e con i colleghi di lavoro. Per raggiungere questi obiettivi è necessario che gli alunni acquisiscano nozioni teoriche e pratiche attraverso le attività nelle aule e nei laboratori, ma soprattutto apprendano il modo di comportarsi. La vita all'interno dell'istituto deve essere orientata a questo fine. E' necessario perciò un regolamento che venga seguito da tutti gli addetti ai laboratori. Lavorare in una struttura ristorativa comporta per gli operatori l'osservanza e il rispetto di alcune norme igieniche, per il rispetto della salute dei clienti, per la tutela e responsabilità verso i colleghi di lavoro e verso se stessi. 7 REGOLE 1) Tutti gli addetti prima di entrare in servizio hanno l'obbligo di indossare l'opportuna divisa. 2) Per le esercitazioni di sala bar, la divisa degli allievi è costituita, per i ragazzi: da pantaloni, scarpe, calze, gilet neri, camicia e papillon bianchi; per le ragazze: da scarpe, gilet e gonna al ginocchio neri; calze color carne; camicia e papillon bianchi. In casi eccezionali potrà essere autorizzato l'uso dei pantaloni purché di foggia classica (sono vietati jeans, pantacollant e pantaloni aderenti). Per le esercitazioni di cucina la divisa degli alunni è costituita da pantaloni a quadretti, giacca bianca, capello e scarpe antiscivolo. 3) E' vietato entrare nei laboratori con abiti che hanno avuto contatto con l'ambiente extralavorativo e non è consentito uscire con le divise fuori dei laboratori. L’inadempimento di tale obbligo comporta l’erogazione di sanzioni previste nel presente Regolamento. 4) La divisa deve essere sempre in ordine, completa, ben pulita. 5) Le barbe devono essere rasate, i capelli devono essere puliti, ben curati e raccolti. 6) Unghie corte, pulite e prive di smalti. 7) Le mani devono essere lavate perfettamente con sapone e asciugate con salviette di carta. 8) Le divise (e i torcioni in cucina ) non vanno utilizzati per asciugarsi. 9) Per gli assaggi in cucina si devono usare solo ed esclusivamente forchette o cucchiai da cambiare ogni volta. 10) Non toccare alimenti con piaghe, foruncoli o altre infezioni. 11) Evitare di manipolare cibi cotti con le mani. Usare forchettoni o molle, possibilmente guanti. 12) Evitare di tossire o starnutire davanti ai cibi e alle bevande. E' opportuno girarsi e mettere le mani davanti alla bocca e poi lavarsi accuratamente. 13) Evitare di mettersi le mani nei capelli, nelle orecchie e nel naso. In ogni caso lavarsi bene le mani! 14) In caso di malattie quali raffreddori, mal di gola, infezioni intestinali non recarsi ai laboratori fino a completa guarigione. 15) Gli studenti dovranno seguire attentamente le norme a garanzia della sicurezza impartite dall'insegnante. 16) E' possibile accedere ai laboratori solo se accompagnati da un insegnante. 17) Le attrezzature devono essere usate esclusivamente in modo appropriato. 18) E' vietato fumare e masticare gomme. 19) E' vietato affacciarsi alle finestre. 20) Finita l’ora di lezione, bisogna uscire dai laboratori senza sostarvi. 21) Nei laboratori non si possono usare anelli, orecchini, piercing, braccialetti e orologi. 22) Nessun estraneo può accedere ai laboratori. 23) Non si possono lasciare giacche, borse e oggetti personali nei corridoi o nell'office. 8 Il computer di sala-bar può essere utilizzato solo dietro indicazione dell'insegnante e in presenza dello stesso. 24) L’inadempimento di tali obblighi comporta l’erogazione di sanzioni stabilite nel presente Regolamento Al termine delle esercitazioni pratiche, gli alunni si occuperanno della pulizia delle attrezzature e dovranno lasciare il laboratorio in ordine. Tutti gli addetti ai laboratori (insegnanti, tecnici e alunni) sono responsabili delle attrezzature e di eventuali ammanchi e danni e saranno di conseguenza tenuti a risponderne. . Gli insegnanti eviteranno: a) di utilizzare più di un laboratorio per classe nella stessa ora, se ciò interferisce con la lezione di altre classi; b) accedere nei laboratori senza divisa; c) che la classe lasci i laboratori prima della fine della lezione; d) i docenti e gli assistenti avranno cura di lasciare i laboratori subito dopo l'orario di servizio al fine di non intralciare le esercitazioni successive; e) le richieste di materiale dovranno, necessariamente, essere presentate dai docenti al coordinatore di laboratorio (sala), al magazziniere (cucina), una settimana prima della data delle esercitazioni. Non sono consentite preparazioni non inerenti alle esercitazioni, se non autorizzate dal dirigente scolastico. Si ricorda che gli alunni sprovvisti di divisa o con divisa incompleta non verranno accettati nei laboratori. Gli alunni maggiorenni verranno rimandati a casa, gli allievi minorenni verranno avviati in altre classi, previo accordo con i docenti interessati e, in caso di reiterate mancanze, verranno avvisate le famiglie e rimandati a casa. 8 REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DEI LABORATORI DI LINGUE – INFORMATICA - RICEVIMENTO PRINCIPI GENERALI I laboratori dell’Istituto sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l’efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. 1. 2. Ai laboratori si accede solo per ragioni inerenti l'attività scolastica, sia di tipo strettamente didattico (ore curriculum di laboratorio, attività didattiche integrative e di recupero, progetti approvati dal POF, (piani di lavoro, progetti), e previo la registrazione attraverso un apposito “registro delle presenze”. 3. Gli studenti che accedono al laboratorio: devono tenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, non dissimile da quello richiesto in qualsiasi altro ambiente scolastico. “Criteri specifici di utilizzo” 4. Gli studenti possono utilizzare il laboratorio solo sotto la responsabilità di un insegnante, o, se autorizzati a svolgere attività di ricerca a scopo didattico in proprio, purché siano rispettate le condizioni di vigilanza rispetto al loro operato. 5. I docenti che necessitano di utilizzare i laboratori singolarmente possono farlo, firmando il registro di laboratorio. 6. Gli studenti saranno responsabili del computer loro assegnato e devono aver cura dell’attrezzatura che viene loro eventualmente fornita e riconsegnarla all'insegnante o all'assistente tecnico al termine della lezione. Ogni anomalia, reale o presunta, va comunicata tempestivamente al docente o al tecnico. 7. L’utilizzo di “Internet “ deve essere esclusivamente a scopo didattico. Nei laboratori è vietato consumare spuntini o bibite. 8. Telefonini e altri supporti devono essere tenuti spenti durante l’utilizzo dei computer 9. I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della cartella intestata all’utente. I file non registrati verranno rimossi. E’ consentito l’utilizzo di chiavi USB, previo controllo ed autorizzazione del docente o dell’assistente tecnico presente in laboratorio. 8 10. Gli studenti non possono cambiare le configurazioni dei programmi installati o intervenire sulle impostazioni del computer. 11. In caso di danni o illeciti, anche di natura relativa alla frequentazioni di siti non ammessi, se ascritti a comportamenti negligenti o sanzionabili, verrà ritenuto responsabile il docente ovvero la classe che occupava il laboratorio ovvero il gruppo di studenti ovvero lo studente che occupava la postazione presso la quale è stato rilevato il danno o l’illecito. Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo sono autorizzati all’utilizzo dei laboratori. 8 SANZIONI Per tutti coloro che vengono meno ai propri doveri e ostacolano la civile e serena convivenza e la collaborazione costruttiva all’interno della scuola sono previste sanzioni. Il presente regolamento stabilisce le sanzioni per gli alunni. Principi ispiratori I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica (art. 4 comma 2 dello Statuto). La responsabilità è personale. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Allo studente è offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto nelle singole discipline, ma potrebbe comportare, alla luce delle nuove disposizioni, la non ammissione allo scrutinio finale o all’esame di maturità. Vi è una correlazione tra reiterazione dell’infrazione e aggravamento della sanzione. Le violazioni dei doveri disciplinati dal presente regolamento danno luogo all'irrogazione delle seguenti sanzioni disciplinari: a) ammonizione scritta; b) allontanamento temporaneo dall'aula; c) sequestro temporaneo di oggetti; d) ritiro definitivo del cartellino delle giustificazioni; e) non effettuazione di gite scolastiche o viaggi d'istruzione; f) non effettuazione stage non obbligatori; g) censura; h) allontanamento dalla comunità scolastica; i) esclusione dagli scrutini finali e/o dagli esami Infrazioni che determinano irrogazione delle sanzioni 1) L'ammonizione scritta è irrogata con l'annotazione sul registro di classe e consiste nel richiamo personale al rispetto dei doveri dello studente. 2) La censura è irrogata attraverso annotazione nel registro di classe e comunicazione alla famiglia e allo studente e consiste nella censura formale dei comportamenti contrari ai doveri dello studente. 8 3) L'allontanamento dalla scuola è irrogato con atto del consiglio di classe e consiste nella sospensione temporanea dall’attività didattica per periodi non superiori a 15 giorni. Il consiglio di classe può delegare il dirigente scolastico o il coordinatore ad irrogare la sanzione dell’allontanamento dalla scuola per un periodo non superiore a 5 giorni. 4) a) L'allontanamento dello studente può essere disposto in caso di gravi e/o reiterate infrazioni e quando sono stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo. b) Nel periodo dell'allontanamento dalla scuola è consentito ai genitori dello studente l'accesso all'informazione sull’attività didattica. È altresì consentito ai genitori e allo studente il rapporto con la scuola per concordare interventi adeguati ed utili al fine di favorire il rientro nella comunità scolastica. c) Allo studente deve essere data la possibilità di esporre le sue giustificazioni prima del procedimento disciplinare e nel corso dello stesso. Possono essere raccolte testimonianze sui fatti accaduti. d) Nell'atto di comminazione della sanzione disciplinare dovrà essere offerta allo studente la possibilità di convertirla in attività pratiche svolte a favore della comunità scolastica. Queste attività saranno stabilite dall'organo collegiale competente. e) Le sospensioni inflitte all'interno del convitto agli alunni convittori dovranno essere comunicate alla scuola e trascritte, a cura dell'ufficio di presidenza, sul registro della classe cui lo studente appartiene. Sospensione dalle lezioni per un periodo superiore a 15 giorni: nel caso ricorrano le due condizioni seguenti, entrambe necessarie: devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento); il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si precisa che l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale. Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 8 5) Sospensione fino al termine dell’anno scolastico: nel caso ricorrano le seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti: devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale; non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico; Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti 4 e 5, occorrerà evitare che l’applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio. Esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi: nei casi più gravi di quelli già indicati al punto 10 ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate. 6) E’ importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti 3,4,5 e 6 possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente. Attività alternative a favore della comunità scolastica: 1) Servizio bibliotecario (distribuzione, verifica, prestito) con l'assistenza di un responsabile bibliotecario. 2) Attività al servizio dei laboratori della scuola. 3) Attività riparatoria connessa al danno prodotto (pulizia locali, pulizia banchi o altri arredi). Le attività elencate sono indicate a titolo esemplificativo. É fatta salva la facoltà del consiglio di classe di apportarvi ulteriori modifiche e integrazioni; Organi competenti all'irrogazione della sanzione. L'annotazione disciplinare sul registro di classe è effettuata dal docente. Il sequestro di oggetti pericolosi, cellulari, macchine fotografiche ed altri oggetti similari, è effettuato dal docente. L'allontanamento temporaneo dall'aula è determinato dal docente sotto la propria responsabilità. 8 L’ammonizione è inflitta dal Dirigente Scolastico. II ritiro definitivo del cartellino delle giustificazioni è determinato dal Dirigente Scolastico. La non partecipazione a gite, viaggi d'istruzione o stages è decisa dal consiglio di classe. L’erogazione di sanzioni consistenti nell’esecuzione di attività a favore della comunità scolastica, per un periodo non superiore a 5 giorni è effettuata dal coordinatore. L'allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di 15 giorni è deciso dal consiglio di classe. L'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni è deciso dal consiglio di istituto. La sospensione fino al termine dell’anno scolastico e l’esclusione dagli scrutini finali e dagli esami è decisa dal consiglio di istituto. le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame, sono inflitte, con gli stessi criteri, dalla commissione d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Infrazioni disciplinari e relative sanzioni. La sanzione dell'annotazione scritta nel diario di classe è inflitta per : Mancanza della divisa regolamentare nei laboratori; in tale circostanza si applicherà anche la sanzione prevista dai regolamenti dei laboratori; Assenze ingiustificate; Inosservanza degli obblighi relativi alla regolarità della frequenza; Inosservanza degli obblighi relativi alle giustificazioni delle assenze; Utilizzo del telefono, macchina fotografica o di altri apparecchi elettronici non funzionali all’attività didattica; Nel caso di reiterate violazioni all’obbligo della puntualità all’inizio della lezioni e dopo la ricreazione. Atti di negligenza abituali in contrasto con i doveri sanciti dal regolamento; Comportamenti che siano di turbativa al regolare andamento delle lezioni; in tale circostanza potrà essere disposto anche l'allontanamento temporaneo dall'aula. La sanzione dell’ammonizione é inflitta per: comportamenti offensivi nei confronti dei compagni; comportamenti non corretti nei confronti dei compagni, dei docenti e del 8 personale ATA; l'inosservanza di disposizioni organizzative e di sicurezza; il non corretto utilizzo di strutture, macchine e sussidi didattici e per eventuali danni agli stessi; alterazioni e manomissioni del cartellino delle giustificazioni; in tale circostanza è previsto anche il ritiro definitivo del cartellino delle giustificazioni. provate dichiarazioni offensive attraverso face book. mancata effettuazione delle gite scolastiche, viaggi di istruzione o stage non obbligatori è decisa per: reiterate assenze collettive; abituali comportamenti collettivi che siano di ostacolo al regolare svolgimento delle lezioni; reiterati comportamenti che mostrino disinteresse, disimpegno e abituale negligenza; comportamenti scorretti assunti durante i viaggi d'istruzione, gite scolastiche o stage; Abbigliamento non idoneo al decoro della scuola. La sanzione dell'allontanamento dalla comunità scolastica è inflitta per: la falsificazione della firma del genitore sul cartellino delle giustificazioni o altra documentazione; la manomissione dei registri di classe e dei professori; fatti offensivi ed oltraggiosi nei confronti del Capo d'istituto, dei docenti, del personale ATA; per fatti che arrechino danni al patrimonio della scuola; in tale circostanza è previsto anche il risarcimento del danno; Per comportamenti particolarmente gravi che turbino la comunità scolastica anche in violazione delle norme comportamentali sancite nel presente regolamento; Per qualsiasi comportamento da cui derivi grave danno all'immagine della scuola, della comunità scolastica. e delle sue componenti; La sanzione più grave è inflitta nei casi di recidiva o per il maggior danno arrecato da comportamenti precedentemente sanzionati. L'allontanamento dello studente può essere disposto in caso di gravi e/o reiterate infrazioni e quando sono stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo. 8 1 Sono elementi che concorrono alla valutazione di gravità di un’ infrazione: a) L'intenzionalità del comportamento, il grado di negligenza ed imprudenza anche con riferimento alla prevedibilità dell'evento da parte dello studente; b) La reiterazione dell'infrazione; c) Il concorso di più studenti fra loro; d) La sussistenza di altre circostanze aggravanti o attenuanti con il riferimento anche al pregresso comportamento dello studente; e) Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalle famiglie sconsiglino il rientro alla scuola di appartenenza dello studente è consentito iscriversi, anche nel corso dell'anno, presso altra scuola. La valutazione in merito alla situazione obiettiva rappresentata è competenza del Consiglio di Classe. Classificazione delle sanzioni ed organi competenti ad erogarle Sanzioni A1) richiamo verbale A2) richiamo scritto A3) ammonizione scritta con comunicazione ai genitori A4) esclusione dalla partecipazione a viaggi di istruzione o ad altre attività didattiche integrative realizzate fuori sede , pur con obbligo di frequenza in istituto Attività alternative alla sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni B) sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni C) sospensione dalle lezioni per un periodo superiore a 15 giorni D) sospensione fino al termine dell’anno scolastico E) esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi F) risarcimento monetario e/o riparazione del danno ( sanzione aggiuntiva ad altre sanzioni) Organi competenti all’irrogazione Docente, D.S, personale ATA. Docente o D.S. D.S. Consiglio di Classe (*) Coordinatore del consiglio di classe Consiglio di Classe (*) Consiglio di Istituto Consiglio di Istituto Consiglio di Istituto D.S. su delibera del Consiglio di Classe (*) (*) presenti tutte le componenti, ivi compresi studenti e genitori, fatto salvo il dovere di astensione (qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi) e di succesiva e conseguente surroga. I provvedimenti indicati con la tipologia A riguardano sanzioni diverse dall’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica . I provvedimenti, A2, A3, sono riportati sul registro di classe. 8 Le altre sanzioni sono riportate anche sul fascicolo personale dell’alunno e seguono lo studente in occasione di trasferimento ad altra scuola. Infatti, le sanzioni disciplinari non sono considerati dati sensibili, a meno che nel testo della sanzione non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa (es. violenza sessuale). In tali circostanze si opera con un “omissis” sull’identità delle persone coinvolte. Va sottolineato, inoltre, che il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, che segue il suo iter fino alla conclusione. I provvedimenti che comportano una formulazione scritta saranno tenuti presenti dal Consiglio di Classe per la formulazione del voto quadrimestrale di condotta e per l’attribuzione del credito scolastico per la parte in cui è valutata la qualità della partecipazione al dialogo educativo. 9 IMPUGNAZIONI Contro la decisione dell'allontanamento dello studente deliberata dal Consiglio di Classe è ammesso ricorso, entro quindici giorni dalla ricevuta comunicazione, all’Organo di garanzia interno, che decide in via definitiva previo parere del Consiglio Scolastico competente. 1. 2. Contro le sanzioni disciplinari diverse dal temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica, è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'organo di garanzia interno per la disciplina degli alunni. 3. L'eventuale impugnazione non sospende l'efficacia della sanzione. L'eventuale sospensione potrà essere accordata su istanza motivata dall'interessato e a discrezione dell'organo competente all'imposizione. DISPOSIZIONI FINALI La sezione serale dell'istituto stabilisce autonomamente una propria regolamentazione per quanto riguarda entrate, uscite, assenze. Per quanto non contemplato dal presente regolamento, si fa riferimento alla normativa vigente. Eventuali variazioni del presente regolamento potranno essere adottate previa consultazione degli studenti e approvazione del Consiglio d'Istituto. 91 ALLEGATO B ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Piazza Sulis” ALGHERO Tel. 079-981745 - Fax 079-980353 – Convitto annesso via Tarragona n° 34-36 tel. 079-983147 PIANO OFFERTA FORMATIVA DEI CONVITTI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Maschile – Via Tarragona, 34 – tel: 079 98 31 47 // Fax: 079 97 36 215 Femminile – Via Sassari, tel. 079 9738885 INTRODUZIONE Tutto il personale che vi lavora è statale. All’interno della struttura opera, tra l’altro, il personale educativo (istitutori/istitutrici), figura caratteristica e tipica dei convitti. “Il profilo professionale del personale educativo è costituito da competenze di tipo psicopedagogico, metodologico e organizzativo-relazionale, tra loro correlate ed integrate, che si sviluppano attraverso la maturazione dell’esperienza educativa e l’attività di studio e di ricerca.” (art. 127 comma 1 del CCNL 2006–2009). Il personale educativo si occupa dell’attività educativa. Essa é realizzata in collaborazione con la famiglia e la scuola frequentata dagli alunni convittori; “[…] è volta alla promozione dei processi di crescita umana, civile e culturale, nonché di socializzazione degli allievi, convittori e semiconvittori, i quali sono così assistiti e guidati nella loro partecipazione ai vari momenti della vita comune nel convitto […]. La medesima attività è finalizzata anche all’organizzazione degli studi e del tempo libero, delle iniziative culturali, sportive e ricreative, nonché alla definizione delle rispettive metodologie, anche per gli aspetti psicopedagogici e di orientamento. […] Nell'ambito dell'area della funzione docente, la funzione educativa partecipa al processo di formazione e di educazione degli allievi, convittori e semiconvittori, in un quadro coordinato di rapporti e di intese con i docenti delle scuole da essi frequentate e di rispetto dell' autonomia culturale e professionale del personale educativo” […]. 92 TIPOLOGIA DELL’UTENZA E SERVIZI OFFERTI Nel Convitto annesso all’Ipsar di Alghero sono ospitati, in qualità di convittori/convittrici, 160 alunni (84 ragazzi e 76 ragazze). Essi soggiornano in convitto dal lunedì alla domenica per tutto l’arco dell’anno scolastico ad eccezione delle festività previste dal calendario scolastico regionale. Usufruiscono di assistenza continuativa durante il giorno e la notte. Particolare attenzione viene posta agli aspetti formativi e alla guida nelle attività di studio. Agli alunni è assegnato un posto letto in camera tripla o quadrupla. Tutti usufruiscono dei servizi di mensa e di lavanderia. La presenza della figura dell’infermiera garantisce un’assistenza sanitaria ai ragazzi. Essa collabora col personale educativo e segue le direttive del medico convenzionato con il convitto. Il gruppo convittori è piuttosto eterogeneo: la maggior parte di essi sono alunni/e frequentanti le diverse classi dell’Istituto ed hanno un’età compresa tra i quattordici ed i vent’anni. Provengono da tutte le province della Regione e, in qualche caso, anche dal resto della Penisola. Il convitto annesso all’IPSAR è un istituto di educazione statale. Esso concorre, come tutte le istituzioni educative, al perseguimento degli obiettivi del sistema di istruzione e formazione nazionale. FINALITÀ DEL CONVITTO Il convitto di Alghero accoglie giovani residenti in località lontane dalla scuola frequentata. Se si tiene conto che alcune tipologie di istituti superiori sono scarsamente diffusi nel territorio regionale, si comprende il ruolo fondamentale che la nostra Istituzione riveste. Essa consente ai propri utenti la scelta di un corso di studi rispondente alle reali esigenze dei giovani e non esclusivamente legata alla distanza chilometrica della scuola da casa. OFFERTA FORMATIVA Essa rappresenta la messa in atto delle strategie necessarie per il raggiungimento delle finalità che l’Istituzione si propone. Alla base dell’offerta vi sono: la predisposizione di un ambiente accogliente e adatto alla vita convittuale, la disponibilità del personale educativo e l’uso di strumenti e metodi atti a favorire l’ apprendimento e l’educazione. L’organizzazione delle attività di studio è così strutturata: assistenza allo studio (tutto l’arco dell’anno scolastico): dalle ore 15.00 alle ore 17.30 dal lunedì al sabato; nei giorni festivi, lo studio è libero; qualora sia necessario, il personale educativo potrà fornire un’assistenza individualizzata in orari diversi, anche nei giorni festivi. RAPPORTI TRA L’ISTITUZIONE E LE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI Ad inizio anno scolastico le famiglie degli allievi convittori sono invitate in convitto per la presentazione del POF e del personale educativo. I rapporti con le famiglie sono tenuti principalmente dai coordinatori di sede. Ciò nonostante tutti gli educatori si rendono disponibili, per eventuali colloqui individuali, in determinati giorni che 93 verranno comunicati alle famiglie. EDUCATORI AVENTI INCARICHI PARTICOLARI Coordinatore del convitto Nel corrente anno scolastico il Dirigente Scolastico ha inizialmente individuato e confermato, per la sede di Via Tarragona (convitto maschile), l’educatore Santino Paolino e per la sede di via Sassari (convitto femminile), l’educatrice Maria Grazia Caria, alla quale ha affidato dopo i primi due mesi dell’anno scolastico, anche il coordinamento del Convitto maschile dopo le dimissioni per motivi personali del signor Paolino. Le mansioni previste consistono nel: □ curare i rapporti con il personale; □ elaborare e tenere le registrazioni didattico/disciplinari degli alunni convittori, □ intrattenere corrispondenza con i genitori degli alunni convittori e semiconvittori; □ curare il buon funzionamento dei servizi di mensa e lavanderia; □ curare i rapporti con la scuola e i docenti delle classi nelle quali frequentano alunni convittori, □ curare la firma dei libretti delle giustificazioni, □ provvedere ad eventuali accompagnamenti per assenze oltre il limite; □ partecipare ad assemblee straordinarie (in caso di impossibilità per i genitori); □ dare disponibilità ad essere convocati dalla scuola per motivi disciplinari; □ collaborare con le figure strumentali per la gestione del P.O.F. per consentire la perfetta integrazione tra le attività curricolari e quelle aggiuntive di convitto, garantendone l’efficacia e l’efficienza; □ promuovere il collegamento tra convitto e scuola rendendosi disponibili nei giorni da concordare □ essere punto di riferimento per i colleghi sia per quanto attiene le attività curricolari che per quelle aggiuntive Figura Strumentale Le varie attività dell’offerta formativa e i progetti proposti saranno coordinati, per il presente anno scolastico, dall’educatore Augusto Carena per il convitto maschile e dall’educatrice Monica Doria per il convito femminile. In particolare si dovranno occupare di: □ coordinare le varie attività aggiuntive e i progetti presentati dal personale educativo in modo da garantirne la buona riuscita; □ richiedere il materiale necessario per le varie attività del convitto, possibilmente in un'unica soluzione e assicurarsi che il materiale sia consegnato ai richiedenti in tempo utile; □ collaborare con i coordinatori per consentire la perfetta integrazione tra le attività curricolari e quelle aggiuntive di convitto, garantendone l’efficacia e l’efficienza. Promuoveranno inoltre l’organizzazione di tornei interni di: biliardino, ping pong, 94 dama, scacchi e altri giochi di società. Provvederanno alla richiesta: della fornitura del materiale necessario, segnalando eventuali malfunzionamenti dell’attrezzatura sportiva e ricreativa, sollecitandone la riparazione; del l’acquisto dei trofei e dei premi da consegnare ai vincitori dei tornei interni e dei tornei sportivi in cui si cercherà di coinvolgere gli alunni. Collaboreranno: con i referenti dei progetti per consentire il regolare svolgimento delle attività. PERSONALE EDUCATIVO OPERANTE NEI CONVITTI N 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) Cognome e nome BELLINI Franco CARBONI Domenico CARENA Augusto MARONGIU Michele PANAI Gianfranco PAOLINO Santino PIRISI Luigi SABA Michele CARIA M. Grazia CARTA Marcella CUGURRA Simonetta DORIA Monica FOIS M. Lucia SANNA Rossana SINI Francesca I. VARGIU Daniela VINTULEDDU Lucia ZORODDU Placida Incarichi particolari Coordinatrice dei Convitti* 95 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Nell’ampliamento dell’offerta formativa rientrano tutte quelle attività che vengono offerte all’utenza, oltre al normale curricolo. Tale ampliamento è legato alla disponibilità di risorse economiche (fondo d’Istituto). Essa è rappresentata dalle seguenti attività: Utenti Alunni di 3^ media-scuole medie Titolo Referenti Obiettivi esterne Orientamento “se vuoi studiare ad Alghero vieni in Convitto” Esporre le opportunità che il convitto offre agli alunni che vogliano iscriversi nella nostra Gruppo convittori Biblioteca e videoteca Gruppo convittori Laboratorio musicale Allestire una biblioteca nel locale della sala studio, che annoveri testi di carattere scientifico, culturale e di narrativa ad uso didattico e ricreativo degli alunni e per l’autoaggiornamento degli educatori nonché di un computer , di un'enciclopedia multimediale e una di tipo cartaceo. Inoltre, una copia dei libri di testo adottati nell’istituto Consentire agli alunni convittori con estro musicale e passione per il canto di poter coltivare le proprie passioni durante il tempo libero (al termine delle attività di studio) e potersi preparare adeguatamente in vista delle manifestazioni musicali che eventualmente vengano organizzate nel nostro istituto. Gruppo convittori Gruppo convittori Gruppo Laboratorio D’arte convittori Periodo Ottobre/gennaio scuola e non nel territorio di provenienza ottobre/maggio Laboratorio Teatrale Teatri e musei: luoghi e momenti di Favorire l’approccio ed educare alla prosa, alla musica colta, all’opera e alla danza. (sarebbe opportuno l’acquisto di almeno 6 abbonamenti per la stagiona teatrale). Conoscere il patrimonio storico e culturale della città. ottobre/maggio educazione Gruppo convittori Gruppo convittori Sport in convitto Fitness Educare gli alunni convittori alla collaborazione , alla cultura del sano competere attraverso la pratica dei giochi di squadra. Fornire agli alunni convittori un momento di svago e scarico delle tensioni accumulate nella giornata attraverso la pratica di un’attività motoria finalizzata al benessere psicofisico ottobre/maggio Gruppo Tornei Infondere nei convittori lo spirito di partecipazione alle attività di gruppo, educarli ottobre/marzo ottobre/maggio 96 convittori interni Gruppo Calcio a 5 convittori Convittori e Progetto eccellenze convittrici Gruppo Fondo convittori convitto al rispetto degli impegni presi e stimolarli a sviluppare capacità organizzative e di autogestione. Avvicinare gli alunni alla pratica del calcio a 5. Gli allenamenti saranno tenuti da istruttori qualificati messi a disposizione da società sportive di calcio a 5 presenti in città Gratificare gli alunni meritevoli che abbiano riportato un’ ottima media dei voti con la riduzione della retta convittuale o con delle borse di studio. consentire la realizzazione di quelle attività del POF che necessitano di una disponibilità economica immediata, variabile e distribuita nell’arco dell’anno (biglietti del cinema, del teatro, dell’autobus, libri, DVD affitto di DVD ecc.). gennaio/maggio Giugno/luglio ottobre/maggio ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Alle 07.00, gli educatori in servizio svegliano i ragazzi e si assicurano che tutti siano in buone condizioni di salute. In caso contrario avvisa l’infermiera del convitto che visita il ragazzo e richiede, se è il caso, l’intervento del medico convenzionato. Nei casi di una certa gravità l’istitutore in servizio informa la Dirigenza e la famiglia. In questo periodo l’educatore si informa presso i ragazzi sulle eventuali variazioni di presenze a pranzo o a cena, sulla necessità di pasti al sacco ecc. e trasmette tali informazioni al personale di cucina. Dopo essersi alzati, i ragazzi fanno la doccia e provvedono a sistemare con ordine le proprie cose, il letto e la camera. Dalle 07.30 alle 07.50 i convittori si recano a mensa per consumare la colazione, quindi gli studenti si recano a scuola. Dalle 08.30 alle 13.30 è sempre presente in convitto un educatore, il quale assiste gli alunni che non si Dopo il pranzo, sino alle 15.00 è previsto un momento ricreativo. Dalle ore 15.00 alle 17.30 gli che pranzano insieme agli alunni, svolgono opera di educazione alimentare e comportamentale. siano recati a scuola o siano usciti dalla stessa in anticipo e si rende altresì disponibile, quando non altrimenti impegnato, per eventuali colloqui con i genitori o insegnanti. Dalle 13.30 riprende l’attività educativa con tutti i convittori. Nel momento del pasto (servito in due turni), gli educatori allievi si dedicano allo studio sempre assistiti dagli educatori. Potranno, altresì, essere chiesti i permessi per le uscite ordinarie quali il rientro scolastico o straordinarie per motivi familiari o di salute o quelli eccezionali di tipo sportivo. Questi ultimi, saranno subordinati al corretto comportamento in convitto, all’impegno ed al rendimento scolastico dimostrato. Grande importanza per la buona riuscita delle attività previste dal POF riveste la compresenza di più educatori (almeno tre). Essa è prevista dalle 15.00 alle 20.00. Solo in questa fascia oraria è possibile proporre le attività formative aggiuntive. Nei giorni e negli orari in cui non sono proposte tali attività, questa fascia oraria si presta ad essere sfruttata efficacemente per le attività di studio individualizzate: in queste gli educatori svolgono una funzione di guida e supporto allo studio, mettendosi a disposizione dei ragazzi per la consulenza su specifiche discipline scolastiche, anche modularmente. Dalle 17.30 gli alunni possono fare attività ricreativa o recarsi in libera uscita. Per la cena (0re 19.30 – 20.30, due turni) vale quanto esposto per il pranzo. Dopo la cena e la ricreazione serale coloro che non hanno necessita di continuare a studiare possono guardare un film in TV o in DVD sulla televisione della sala studio o su quelle personali. Alle 22.30 o comunque al termine del primo programma o del film, i convittori si ritirano in camera per riposare. Gli 97 educatori in servizio notturno, dalle 22.00 alle 08.30, oltre a svolgere opera di controllo sino al completo silenzio notturno, è punto di riferimento per i ragazzi per eventuali emergenze sanitarie o per qualunque altra necessità Educatore in compresenza Per la migliore gestione delle attività e consentire un intervento educativo-didattico individualizzato si è reso necessario, per il convitto maschile, prevedere un turno orario nel quale gli alunni convittori sono gestiti da tre istitutori anziché due. Per quanto riguarda il convitto femminile, invece, per poter fornire un’assistenza allo studio più adeguata, sarebbe auspicabile la nomina di altre due educatrici. VALUTAZIONE Rappresenta una fase fondamentale perché l’offerta formativa proposta sia corrispondente alle effettive esigenze dell’utenza (famiglie e alunni convittori). Consente, infatti, di determinare: i reali bisogni formativi (valutazione iniziale); gli effetti degli interventi educativo-didattici in itinere (valutazione in itinere); se gli obbiettivi raggiunti sono rispondenti alle aspettative (valutazione sommativa). Valutazione iniziale All’inizio dell’anno, attraverso colloqui individuali o di gruppo, gli educatori valutano i bisogni formativi degli alunni. I dati raccolti forniscono informazioni importanti che orientano la programmazione educativa ed il POF stesso. Valutazione in itinere Comprende la raccolta di dati rilevati quotidianamente dagli educatori in turno sul comportamento, il profitto scolastico e le eventuali esigenze degli alunni. Tali dati vengono inseriti nel registro degli educatori. La consultazione del registro degli educatori fornisce informazioni costanti sul processo educativo e formativo degli alunni. Ciò consente: la valutazione immediata dell’opportunità di concedere o rifiutare un permesso o la partecipazione ad attività formative aggiuntive; di apportare eventuali correttivi alle attività proposte Valutazione finale Essa terrà conto dei dati raccolti nelle valutazioni complessive. Oltre a consentire la valutazione del lavoro svolto nel corso del presente anno scolastico, rappresenta il naturale punto di partenza per la predisposizione del piano di offerta formativa dell’anno successivo. 98 ALLEGATO “C” ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Piazza Sulis” ALGHERO Piazza Sulis - 07041 ALGHERO Tel. 079/981745 CONVITTI ANNESSI Maschile: Via Tarragona n. 36 - 07041 ALGHERO Tel. 079/983147 Femminile: Via Sassari n....... – 07041 ALGHERO Tel. 079/9738885 Regolamento del convitto Premessa I rapporti all’interno e all’esterno del convitto dovranno essere improntati al rispetto delle persone, delle cose e dell’ambiente in cui si vive e i Convittori/trici dovranno tenere un comportamento dignitoso ed educato. Gli allievi Convittori/trici vengono educati al senso della responsabilità e della dignità personale con gli stessi principi che costituiscono il patrimonio morale delle comunità civili. Essi sono tenuti a rispettarsi reciprocamente in un clima di ampia fiducia e lealtà, in stretta collaborazione con il Personale Educativo, in modo da favorire lo sviluppo della loro personalità. Il presente regolamento ha lo scopo di determinare l’ampiezza delle libertà e di fornire certezza degli obblighi che fanno capo ai Convittori/trici. Il Convittore/trice ha diritto ad esprimere liberamente la propria individualità in Convitto ed a realizzare le condizioni per il suo armonico sviluppo in un ambiente che tenga conto delle attitudini personali di ognuno e rispetti le diversità. Nessuna libertà può valicare il limite del rispetto dovuto alle cose non proprie e alle persone che a qualunque titolo siano presenti in Convitto. Per il solo scopo della loro tutela è previsto il presente regolamento. Resta salva ovviamente la tutela prevista dalle leggi della Repubblica. Gli allievi Convittori/trici devono seguire i consigli e le disposizioni del Personale Educativo (Istitutori/trici), attendere con cura ai propri doveri di Studenti/esse, di Convittori/trici, indossare abiti decorosi e curare costantemente la persona con particolare riguardo all’igiene, non usare un linguaggio scurrile ed offensivo e mantenere sempre ed in ogni luogo un contegno improntato al senso del civismo, rispettare scrupolosamente gli orari delle attività giornaliere, abituandosi al senso della puntualità, anche in considerazione della futura professione. E’ fatto assoluto divieto a persone estranee (ivi compresi genitori e parenti) di recarsi nei locali del convitto se non preventivamente autorizzate dall’Istitutore/trice di turno. La domanda di iscrizione presuppone da parte della Famiglia e dell’Alunno/a anche maggiorenne l’accettazione del presente regolamento e delle seguenti norme generali e disciplinari. 99 CAPO I – Norme per l’ammissione Art. 1 Il convitto è una istituzione che fa parte integrante, come organo strumentale, dell’IPSAR di Alghero ed ha la funzione di garantire la frequenza e il successo scolastico dei ragazzi che lo frequentano. Sono soggetti coinvolti nel processo formativo dell’istituzione educativa dei Convittori e Convittrici il personale Educativo e il personale ATA; quindi ai fini del raggiungimento degli scopi contenuti nel presente regolamento, tutti sono tenuti a far rilevare ai trasgressori, eventuali comportamenti difformi. Sarà cura di ognuno, secondo la propria sfera di competenza, mettere in atto processi che portano alla formazione armonica dello Studente – Convittore. Art. 2 L’accettazione di uno studente come convittore non è un obbligo per l’Istituzione Scolastica e non si configura come diritto per chi ne faccia istanza o per chi abbia goduto, per gli anni precedenti, della condizione di convittore e, fatte salve le prerogative e competenze del Dirigente Scolastico e degli Organi Collegiali, è regolamentato dai seguenti principi: Verrà favorita la continuità per i ragazzi/e che proseguiranno il corso di studi in seconda ed in terza classe; In seconda istanza verranno presi in considerazione gli allievi ed allieve che si iscrivono per la prima volta alla classe prima dell’Istituto Alberghiero. L’accettazione dei suddetti in qualità di Convittori e Convittrici sarà disposta avendo riguardo alle accertate situazioni risultanti da: 1. Dichiarazione reddito ISEE; 2. Merito scolastico; 3. Tempi di percorrenza necessari per arrivare all'istituto dal proprio comune di residenza. A parità di età, sarà data la precedenza al più giovane; Convittori ripetenti: dopo analisi di merito e parere favorevole del Collegio Educatori, sempre fatte salve le prerogative e competenze del Dirigente Scolastico e degli Organi Collegiali.; Iscrizioni alle classi quarte e quinte: sempre a seguito di valutazione e parere favorevole del Collegio Educatori, nel rispetto delle prerogative del D.S. e degli O.O.C.C. Per gli studenti che abbiano superato il diciottesimo anno di età e che ne facciano richiesta per la prima volta, l’ammissione in convitto, fatte salve le prerogative e competenze del Dirigente Scolastico e degli Organi Collegiali, dovrà essere deliberata dal Collegio Educatori. Art. 3 Se la richiesta di ammissione viene accolta, il Convittore/trice è tenuto/a ad accettare, oltre alle norme del presente regolamento, tutte le regole che la vita comunitaria comporta o che potrebbero essere imposte in particolari situazioni. Anche gli eventuali Convittori/trici maggiorenni, nei momenti di vita del convitto, dovranno attenersi alle norme del presente regolamento. Al fine di realizzare un proficuo lavoro educativo a favore dei convittori, si instaurerà un rapporto di collaborazione con le famiglie degli studenti. Art. 4 All’atto dell’iscrizione, il Convittore/trice è tenuto a versare una tassa di iscrizione al convitto il cui ammontare verrà annualmente stabilito dal consiglio di Istituto. 10 Art. 5 Il convittore/trice è tenuto a versare una somma, da settembre a maggio, per il vitto/alloggio, attualmente quantificata in €. 1,215,00 e suddivisa in 9 rate di €. 135,00, con le modalità e alle date che verranno comunicate dagli organi amministrativi preposti. Il mancato pagamento delle rette per due scadenze, potrà comportare la perdita del beneficio del convitto. Per chi riportasse, nel I Quadrimestre, una media superiore al 7, la retta non potrà essere ridotta perché l’elaborazione del Piano annuale deve fondarsi su dati certi, tuttavia verranno concesse due borse di studio destinate ai due Convitti per le convittrici e convittori che abbiano riportato i migliori risultati; per chi riportasse invece, una media inferiore al 6, la retta sarà maggiorata secondo i seguenti parametri: media dal 5,50 al 5,99 10% (Collegio dei docenti contrario, vorrebbe eliminare questo aumento media dal 5,00 al 5,49 25% media dal 4,50 al 4.99 35% media dal 4,00 al 4,49 50% I convittori/trici che dovessero riportare una media di voti inferiore a 4/10 pagheranno una maggiorazione del 60% mensili e per loro, il Collegio degli Educatori potrà proporre, sentito il Consiglio di Classe, la perdita del beneficio del Convitto, qualora allo scarso rendimento, si dovessero aggiungere gravi mancanze nel rispetto delle regole convittuali. Gli importi saranno arrotondati per eccesso ai 50 centesimi di euro superiori. Qualora il convittore/trice, che per esigenze didattiche, dovesse prolungare la permanenza in convitto oltre la data del 31 Maggio, si renderà necessario un versamento aggiuntivo da computare in base al numero di giorni di presenza in convitto nel mese di Giugno. Art. 6 I nuovi convittori/trici, all’atto della convocazione, dovranno presentarsi: a) accompagnati obbligatoriamente dai genitori o da chi ne esercita la patria potestà; b) muniti del corredo previsto specificato nella lettera di convocazione; c) con certificazione medica: certificato rilasciato dal servizio di sanità e igiene pubblica della ASL di appartenenza del Convittore/trice e nel quale si certifichi: 1. che lo/a stesso/a è esente da malattie infettive e/o contagiose; 2. l’assenza di allergie ad alimenti, a medicinali o ad altre sostanze. In caso contrario dovranno essere indicate quali; 3. che il suo stato di salute generale sia idoneo per la vita di comunità. Art. 7 I genitori all’atto dell’affidamento dei figli in convitto, assumono l’obbligo di riferire al personale educativo e all’infermiera eventuali allergie, disturbi ricorrenti, controindicazioni relative all’assunzione di farmaci e ogni ulteriore informazione idonea alla conoscenza della personalità dell’allievo/a. Sono indispensabili notizie circa l’ambiente di provenienza, situazioni familiari particolari etc. che saranno comunque coperte dalla legge sulla privacy . I genitori o chi ne fa le veci, sono tenuti a comunicare tempestivamente al personale Educativo eventuali variazioni, rispetto a quanto dichiarato all’inizio, durante la permanenza in convitto dei loro figli/e. Art. 8 Affinché i convittori non restino privi dell’assistenza sanitaria, è consigliabile procedere alla revoca temporanea del proprio medico di famiglia e consegnare il tesserino sanitario all’atto dell’accettazione in Convitto al fine di avviare le procedure per la scelta del medico. Qualora, per scelte personali, non venisse fatta la revoca del Medico, è bene precisare che il convittore/trice non 10 potrà rimanere senza assistenza sanitaria e pertanto, in caso di malattia, si renderà necessario chiamare un medico per le cure del caso; le relative spese saranno addebitate alla famiglia. All’interno del Convitto è presente un locale infermeria che verrà utilizzato esclusivamente per interventi di primo soccorso. Potranno essere somministrati soltanto i medicinali prescritti dal medico di base oppure espressamente autorizzati dai genitori. Il convittore/trice dovrà provvedere in proprio all’acquisto dei medicinali necessari alla terapia prescritta. Nel caso in cui il convittore/trice dovesse usare, per motivi di urgenza, medicinali del convitto, dovrà successivamente riacquistare il medicinale utilizzato. Capo II - Norme sulla vita convittuale Art. 9 L’orario del convitto è prescrittivo e deve essere osservato in ogni sua parte. 1- Sveglia: i convittori/trici sono tenuti ad alzarsi sollecitamente all’orario stabilito. I convittori/trici sono tenuti a curare la pulizia personale, rifare il letto, riordinare con cura la stanza, che sarà oggetto di controllo degli Educatori/trici in servizio, e uscire dal convitto entro le ore 08.00 per recarsi a scuola. 2- Pasti: i convittori/trici, all’orario stabilito si riuniscono nella sala da pranzo alla presenza degli Istitutori/trici per la consumazione dei pasti, mantenendo un comportamento corretto verso i compagni, il personale di cucina e i terzi eventualmente presenti. Non è consentito portare nelle stanze suppellettili ed attrezzature della mensa e cibi non consumati durante il pasto, salvo in caso di malattia. 3- Libera uscita: i convittori/trici devono rispettare gli orari stabiliti per la libera uscita previsti dal Regolamento e apporre la firma per l’entrata e l’uscita nell’apposito registro. La libera uscita sarà concessa solo previa autorizzazione dei genitori che esonereranno l’Istituzione Scolastica da ogni responsabilità civile e penale. E’ necessario evitare situazioni che potrebbero essere fonte di pericolo come fare il bagno al mare, servirsi di mezzi (propri o altrui) motorizzati ed allontanarsi dal centro abitato. Nelle ore di libera uscita e durante i trasferimenti da e verso i Convitti e la scuola i convittori/trici sono tenuti a comportarsi civilmente, adottando un comportamento che non danneggi la buona immagine del Convitto. 4- Studio: i convittori/trici hanno l’obbligo di studiare nella fascia oraria individuata, in conformità alle direttive adottate dal personale Educativo e nei locali stabiliti dallo stesso. Al suono della campana che segnala l’inizio dello studio pomeridiano i Convittori/trici devono recarsi senza indugio nelle stanze assegnate, dalle quali potranno allontanarsi solo se autorizzati/e dal Personale Educativo o al termine dell’ora studio. 5- Attività serali: al termine della cena i convittori/trici hanno la facoltà di partecipare alle varie attività ricreative e/o culturali eventualmente proposte dal Personale Educativo. 6- Riposo notturno: i convittori/trici provvederanno a sistemare i loro effetti personali e a svolgere le operazioni di igiene personale mezz’ora prima dell’orario stabilito per il riposo ed il silenzio notturno. Art. 10 Nel caso in cui le lezioni scolastiche vengano interrotte prima dell’orario stabilito, i convittori/trici dovranno rientrare tempestivamente in convitto. Qualora invece l’inizio delle lezioni venga posticipato, lasceranno il convitto solo in tempo utile per recarsi a scuola. Nel caso di ingresso posticipato o uscita anticipata da scuola, i convittori/trici all’atto del rientro dovranno consentire 10 al personale di servizio di espletare le operazioni di pulizia dei locali senza arrecare alcun intralcio. Art. 11 Durante i pasti si deve tenere un comportamento corretto ed evitare di sollevare in maniera eccessiva il proprio tono di voce. La presenza ai pasti (compresa la colazione) è obbligatoria, salvo casi particolari autorizzati dagli Educatori/trici in servizio. Art. 12 Ogni convittore/trice dovrà occupare per l’intero anno scolastico la stanza assegnatagli/le al momento dell’accettazione in convitto, salvo eventuali spostamenti disposti dal/dalla Coordinatore/trice, previo parere degli educatori/trici, per esigenze logistiche od incompatibilità accertate. In via provvisoria potranno essere disposti degli spostamenti dagli Istitutori/trici per cause contingenti quali: disfunzioni ai servizi della stanza, stato di salute che consigli la presenza di altra persona in caso di assenza dell’abituale compagno/a di stanza, etc. Art. 13 Ogni convittore/trice è responsabile della propria camera e degli arredi. Essi sono altresì responsabili dei locali e degli arredi adibiti ad uso comune. Eventuali danni verranno addebitati al responsabile, al quale sarà inoltre comminata una sanzione disciplinare qualora si accerti che i danni siano stati causati deliberatamente. Nel caso in cui dovesse risultare impossibile individuare con sicurezza l’autore/trice del danno, l’importo della riparazione verrà suddiviso fra tutti i presenti se lo stesso riguarderà locali o arredamenti di uso comune, o tra gli/le occupanti di una singola stanza se il danno sarà stato compiuto al suo interno. Ogni Convittore/trice è responsabile in caso di ammanco o rottura non dipendente da normale usura. Art. 14 I convittori/trici, devono accertarsi che le luci dei bagni e degli ingressi afferenti le stanze a loro affidate vengano spente, i rubinetti e le finestre chiusi ogni qualvolta il loro utilizzo non sia necessario. Art. 15 Eventuali somme di denaro contante dovranno essere depositate in una cassa che sarà custodita dal/dalla Coordinatore/trice del Convitto o da suo/a eventuale delegato/ta. Verrà attivato un servizio di deposito e prelievi in giorni ed orari prestabiliti. I genitori dei convittori/trici avranno la possibilità di essere informati in merito a tali movimenti. Il Convitto non risponde dell’eventuale sparizione di somme di denaro e oggetti personali incustoditi. Art. 16 Gli atti di nonnismo, di bullismo, razzismo, di violenza fisica e psicologica non saranno tollerati e i responsabili subiranno adeguate sanzioni che, in caso di fatti gravi, potranno portare alla sospensione o all’espulsione dal Convitto. Art. 17 E’ severamente vietato (come da legislazione vigente) fumare in tutti i locali del Convitto; qualora il convittore/trice venisse sorpreso/a a fumare saranno adottate nei suoi confronti le relative disposizioni e misure di legge (Circolare del Ministero della Sanità n°4 del 28 marzo 2001– “Interpretazione ed applicazione delle leggi vigenti in materia di divieto di fumo”). 10 Art.18 L’accesso alle camere da parte degli Istitutori/trici deve essere libero in qualsiasi momento. E’ pertanto vietato chiudere le porte a chiave durante la permanenza sia diurna che notturna dei convittori/trici. Gli Istitutori/trici possono, per comprovati motivi, chiedere di visionare bagagli, zaini e stanze. Art. 19 E’ vietato prendere iniziative personali per la sistemazione delle stanze (spostare letti, armadi, comodini, etc.). Le stanze devono essere sempre pulite e mantenute in ordine. Non è consentito affiggere manifesti alle pareti, alle porte e agli armadi. Nessun oggetto (tazzine, scodelle, caffettiere, bricchi, zuccheriere, stoviglie, posacenere, etc.) può essere prelevato dalla sala ristorante, dalla cucina, dal bar o da altri locali per essere adibito ad uso privato nelle stanze. Art. 20 E’ vietato stendere nelle stanze e nei locali ad esse adiacenti, (bagni, finestre, balconi, terrazze). Poiché è in funzione il servizio di lavanderia presso la sede centrale nei giorni prestabiliti, in nessun caso dovranno essere abbandonati oggetti o biancheria sporca nel corridoio, nelle camere e nelle verande. Art. 21 Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sporgersi in terrazze, balconi e verande. Art. 22 Non è consentito fare la doccia immediatamente dopo i pasti e durante le ore dedicate alle attività di studio o al riposo notturno. Dovrà essere costantemente assicurata l’igiene dei servizi. Art. 23 All’interno del Convitto, comprese le camere da letto, è vietato far uso di apparecchi radio, registratori o riproduttori in genere a volume elevato. E’ tassativamente vietato il loro utilizzo durante le ore notturne e nelle ore dedicate allo studio. Nel caso in cui il Convittore/trice dovesse essere sorpreso durante le ore non consentite all’uso dei suddetti apparecchi, gli stessi saranno ritirati e consegnati ai genitori alla prima occasione. Art. 24 E’ severamente vietato l’uso di qualsiasi elettrodomestico (con particolare riferimento a ferri da stiro e fornelli a gas) ad eccezione dell’asciuga capelli ed inoltre non è consentito l’uso di prolunghe elettriche e di prese multiple. E’ tassativamente vietato lanciare oggetti di qualsiasi genere dalle finestre, dai balconi e dai terrazzi. Ai convittori/trici è severamente vietato l’accesso alle cucine, ai magazzini ed ai locali tecnici (centraline elettriche, locali autoclavi etc.) del Convitto. Art. 25 E’ severamente vietato custodire personalmente medicinali e assumerli di propria iniziativa. Tutti i farmaci che i convittori/trici dovessero portare da casa per precauzione o perché necessari, dovranno essere consegnati all’infermiera del Convitto che curerà la loro custodia e somministrazione. Art. 26 Di norma è fatto divieto stazionare nelle stanze altrui salvo autorizzazione degli Educatori/trici in servizio. Durante i movimenti dalle stanze per recarsi in sala mensa è proibito correre, schiamazzare o comportarsi in modo tale da arrecare danno a se stessi e agli altri. Art. 27 E’ vietato l’uso dei cellulari durante i pasti e nelle ore dedicate allo studio e al riposo. 10 Art. 28 E’ espressamente vietato consumare bevande alcooliche o sostanze stupefacenti, sia all’esterno che all’interno del convitto. Ogni abuso e trasgressione anche durante le ore di libera uscita, saranno puniti con provvedimenti disciplinari, che in casi gravi potranno comportare l’allontanamento definitivo dal convitto. La famiglia sarà informata e sarà tenuta a prelevare tempestivamente il proprio figlio/a dal convitto. In ogni caso le bevande alcooliche o le sostanze verranno immediatamente sequestrate dal personale del convitto. Art. 29 E’ vietato l’uso di libri, audiovisivi o materiale non rientrante negli obiettivi educativi e formativi dell’Istituzione Scolastica, con particolare riferimento a materiali pornografici. Art. 30 Per disposizioni igienico-sanitarie è vietato tenere animali (pesci rossi, criceti, tartarughine, etc.) all’interno delle stanze. Art. 31 E’ severamente proibito possedere coltelli, cacciaviti, o quant’altro possa arrecare danno a se stessi e agli altri. Nelle camere non è consentito accendere candele, incensi, fornelli a gas, elettrici etc. Nessun convittore/trice deve prendere l’iniziativa di riparare impianti o materiali danneggiati, ma deve darne subito comunicazione al personale educativo di turno. Art.32 Sono previste attività sportive, ricreative e culturali programmate dall'inizio dell'anno scolastico oppure decise nel corso dell'anno. Chi vi aderisce deve attenersi alle disposizioni, contribuendo con una seria e costante partecipazione al buon funzionamento di tali iniziative. Capo III - Permessi di libera uscita e giustificazioni Art. 33 Il personale Educativo non accompagna i convittori durante l’orario della libera uscita. I convittori/trici che abbiano avuto l’autorizzazione da parte dei genitori o di chi ne fa le veci, di usufruire della libera uscita giornaliera, dovranno compilare correttamente l’apposito registro apponendo la loro firma in modo leggibile. Allo stesso modo egli/ella firmerà per rientro sullo stesso registro. In mancanza delle suddette firme o in caso di rientro fuori orario senza giustificato motivo verrà comminata una sanzione disciplinare comportante la privazione della libera uscita commisurata alla gravità ed all’eventuale recidività. Nel caso in cui il convittore/trice si rechi in libera uscita nonostante la sanzione disciplinare che lo privi di tale diritto, sarà deferito alla commissione disciplinare che provvederà a sanzionarlo. Art. 34 Nessun convittore/trice, al di fuori delle ore di libera uscita, può allontanarsi dal Convitto senza l'autorizzazione del/della Coordinatore/trice o dell'Istitutore/trice di turno, i quali eventualmente la concederanno dopo aver valutato le motivazioni e sempre che il Convittore/trice non sia punito/a o ammalato/a. 10 Art. 35 La libera uscita potrà essere ridotta o sospesa dagli Educatori/trici in via punitiva in caso di comportamento scorretto, di inosservanza del presente Regolamento o di andamento scolastico insufficiente e in caso di ripetute assenze e/o ritardi alle lezioni curriculari senza giustificazioni adeguate e motivate. Art. 36 E’ previsto il periodico rientro in famiglia dei convittori/trici, la cui frequenza e calendarizzazione verranno annualmente disposti e tempestivamente comunicati agli stessi convittori/trici ed alle loro famiglie. Tali rientri saranno obbligatori in quanto giustificati dalla necessità per i convittori/trici stessi di avere contatti periodici con i rispettivi nuclei di provenienza; detti rientri comporteranno altresì la contestuale chiusura del Convitto per il periodo di tempo corrispondente alla assenza dei convittori/trici. Nei giorni festivi e prefestivi il/la Coordinatore/trice potrà accordare ai convittori/trici, qualora non siano incorsi durante la settimana in sanzioni disciplinari, il permesso per tornare in famiglia o di recarsi presso parenti, previa autorizzazione (fax o fonogramma) dei genitori o di chi ne fa le veci che deve precisare il motivo, l'ora di uscita e di rientro in convitto. L'uscita temporanea dal convitto non può protrarsi oltre le ore 22.30 salvo casi eccezionali concordati e valutati dal personale educativo in servizio. Art. 37 Gli allievi/e in permesso dovranno obbligatoriamente rientrare in Convitto entro la data e gli orari stabiliti con l'autorizzazione firmata dal genitore o da chi ne fa le veci. Nel caso in cui il convittore/trice fosse impossibilitato/a a rispettarli, la famiglia dovrà comunicarlo per tempo all’Educatore/trice in servizio, poiché in caso contrario l’allievo/a sarà considerato/a assente ingiustificato/a, e oltre all’addebito del pasto quantificato in €. 5.00 non potrà usufruire di ulteriori permessi straordinari per un periodo di tempo che verrà stabilito dal/dalla Coordinatore/trice. Eventuali ritardi o assenze dovranno essere comunque motivati e giustificati sul foglio di permesso recante la firma del genitore o di chi ne fa le veci. La predetta firma dovrà essere autenticata, all'inizio dell'anno scolastico, dal Dirigente scolastico o da un suo delegato. Se un convittore al rientro in convitto non consegna il permesso o l’eventuale giustificazione scritta controfirmata dal genitore, sarà ammesso con riserva. Per i recidivi saranno presi provvedimenti. Art. 38 Il convitto, come Istituzione educativa promuove lo sport quale mezzo insostituibile di crescita umana e sociale. A tutti i convittori/trici si consiglia vivamente di seguire nei limiti dei propri impegni scolastici, una o più pratiche sportive che possano essere organizzate all'interno dell'istituto o, a richiesta dei ragazzi/e, frequentate all'esterno. Capo IV - Sanzioni Disciplinari, Commissione Disciplinare e Commissione di Garanzia Art. 39 Sanzioni disciplinari I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti correnti all’interno della comunità convittuale; 10 Le sanzioni si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia; sono adottate dopo aver sentito le persone coinvolte e aver valutato eventuale documentazione e testimonianze utili per l'accertamento dei fatti. La responsabilità disciplinare è personale; Così come previsto all’art. 4 (Disciplina) dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola Secondaria (D.P.R. 24/06/1998 n. 249, modificato dal 21/11/2007 n. 235) al convittore/trice potrà essere irrogata una sanzione disciplinare volta all’espletamento di attività a favore dell’Istituzione Convittuale (“…recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in genere a vantaggio della comunità scolastica.”) Tale tipo di sanzione potrà anche derivare da esplicita richiesta del/della convittore/trice stesso/a quale conversione di sanzione che comporti la privazione della libera uscita (comma 5, art. 4 D.P.R. citato). 5. I convittori/trici che violano i propri doveri sono soggetti alle seguenti sanzioni disciplinari: Richiamo verbale; Ammonimento scritto; Sospensione da qualsiasi attività di carattere ludico – ricreativo e/o di carattere sportivo nei casi in cui gli/le allievi/e abitualmente frequentino palestre o militino in associazioni sportive locali e non; Sospensione della libera uscita; Sospensione individuale dal convitto per un periodo non superiore a 5 gg.; Sospensione individuale dal convitto per un periodo non superiore a 10 gg.; Sospensione individuale dal convitto per un periodo non superiore a 15 gg.; Sospensione individuale dal convitto per un periodo superiore a 15 gg. ma non superiore a 30 gg.; Allontanamento definitivo dal convitto. Art. 40 Autorità competente ad irrogare le sanzioni: Commissione Disciplinare è presieduta dal CoordinatoreTrice. Essa è composta da 2 Educatori e da un convittore per il Convitto maschile e, parimenti, da 2 Educatrici ed una convittrice per il Convitto femminile. Gli Educatori e le Educatrici sono eletti annualmente dal Collegio Educatori/trici; il convittore e la convittrice vengono nominati dai convittori; La sanzione del richiamo verbale è inflitta dall’educatore in servizio; L’ammonimento scritto è inflitto dall’Educatore in servizio che lo annoterà nel registro del convitto e nella scheda personale del convittore; La sanzione disciplinare della sospensione dalle attività ludico – ricreative e sportive è stabilita dal/dalla Coordinatore/trice del convitto oppure dall’Istitutore in servizio per un massimo di 3 gg.; Le sospensioni individuali dal convitto per un periodo non superiore a 15 gg, sono irrogate dal Dirigente Scolastico su proposta della Commissione Disciplinare; La sanzione disciplinare della sospensione superiore ai 15 gg. e l’allontanamento definitivo dal convitto sono proposti dalla Commissione Disciplinare, sentito il parere non vincolante del Consiglio di Classe, e adottate dal Consiglio di Istituto. Art. 41 Ricorsi – Organo di garanzia 10 Gli studenti, prima di essere sottoposti a sanzione disciplinare, sono invitati ad esporre le proprie ragioni davanti all’Organo competente alla irrogazione; Dei provvedimenti sanzionatori viene data comunicazione scritta ai genitori o a chi esercita la potestà parentale e al/alla Coordinatore/trice del Consiglio di classe. Contro le sanzioni disciplinari che prevedono la sospensione dal Convitto o l’allontanamento definitivo dallo stesso, è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, all’Organo di garanzia entro 15 gg. dalla data della comunicazione della loro irrogazione; L’organo di garanzia è composto dal Dirigente Scolastico che funge da Presidente, da un Educatore, una Educatrice (nominati dal Collegio Istitutori/trici), un rappresentante dei genitori, un convittore e una convittrice (nominati dal Dirigente su segnalazione del Collegio Educatori/trici). Rapporti tra allievi/e, Educatori/trici e Personale addetto al Convitto L’istituzione educativa è parte integrante della Scuola e il personale docente e non docente impegnato all’interno del Convitto, nel rispetto dei propri ruoli, cura il rapporto con gli allievi/e nel massimo rispetto e umanità al fine di stabilire relazioni autentiche di stima e fiducia reciproca. I Convittori/trici sono tenuti all'osservanza del Regolamento tenendo un contegno decoroso e improntato al rispetto nei confronti degli Educatori/trici e di tutti i lavoratori operanti nel mondo della Scuola. Il presente regolamento è oggetto di aggiornamenti annuali da parte del consiglio di istituto, su proposta del collegio degli educatori/trici, che approva modifiche o integrazioni prima dell'inizio di ciascun anno scolastico, curandone poi la pubblicazione. Il regolamentato viene esposto all'albo del Convitto e su richiesta viene fornita una copia ad ogni alunno o famiglia che ne faccia richiesta. Il Coordinatore/trice o l'Educatore/trice di turno rappresentano per l'ordinaria amministrazione il Dirigente Scolastico. I Convittori/trici sono affidati agli Educatori/trici che ne hanno cura assicurandone l'assistenza in tutte le loro attività. All'ora della colazione, del pranzo e della cena l'Educatore/trice in servizio accerta che gli/le eventuali allievi/e malati/e abbiano ricevuto il pasto in camera, qualora il medico abbia consigliato il letto. Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si rimanda alle vigenti disposizioni di legge. 10 Orari della vita Convittuale ORARIO DELLE ATTIVITA’ NEI GIORNI FERIALI Dalle ore SVEGLIA 07:00 IGIENE PERSONALE E RIORDINO STANZA 07:00 Alle ore Conv.Femminile: 07:20 Conv.Femminile: 07:20 Conv. Maschile: 07.30 Conv.Femminile: 07:40 Conv. Maschile: 07.30 Conv.Femminile: 07:40 Conv. Maschile: 07.50 Conv.Femminile: 08:00 ALL’USCITA DAL CONVITTO Conv. Maschile: 07.50 USCITA DAL CONVITTO (per recarsi a scuola) 08.00 SCUOLA 08:15 RIENTRO DALLA SCUOLA IN CONVITTO 13.20 PRANZO 1° TURNO 13.30 PRANZO 2° TURNO 14.20 PRANZO TURNO UNICO (qualora le presenze 13.30 complessive non superino le 90 unità) IGIENE PERSONALE E ATTIVITA’ LIBERA IN Conv.Femminile: CONVITTO (+ Operazioni di prelievo e deposito Conv. Maschile: denaro nei giorni prestabiliti) STUDIO OBBLIGATORIO 15:00 RIORDINO DEI MATERIALI DIDATTICI 17:30 PERSONALI E IN DOTAZIONE AL CONVITTO LIBERA USCITA FACOLTATIVA O ALTRE 17:45 ATTIVITA’ IN CONVITTO CENA 1° TURNO 19.45 CENA 2° TURNO 20.20 CENA TURNO UNICO (qualora le presenze 19.45 complessive non superino le 90 unità) TEMPO LIBERO IN CONVITTO 20.30 NELLE CAMERE (preparazione per la notte) 22:30 RIPOSO NOTTURNO 23:00 Conv. Maschile: 08:00 PICCOLA COLAZIONE RIENTRO IN CAMERA E PREPARAZIONE 14.00 14.40 14.00 Conv.Femminile: Conv. Maschile: 17:30 17:45 19:30 20.15 20.50 20.15 22.30 23:00 07:00 ORARIO DELLE ATTIVITA’ NEI GIORNI FESTIVI SVEGLIA IGIENE PERSONALE PICCOLA COLAZIONE RIORDINO DELLA STANZA LIBERA USCITA FACOLTATIVA O TEMPO LIBERO IN CONVITTO PRANZO 1° TURNO PRANZO 2° TURNO PRANZO TURNO UNICO (per presenze complessive non superiori a 90 unità) IGIENE PERSONALE E ATTIVITA’ LIBERA IN CONVITTO LIBERA USCITA FACOLTATIVA O ALTRE ATTIVITA’ IN CONVITTO CENA 1° TURNO CENA 2° TURNO CENA TURNO UNICO (per presenze complessive non superiori a 90 unità) TEMPO LIBERO IN CONVITTO NELLE CAMERE (preparazione per la notte) RIPOSO NOTTURNO Dalle ore 08:30 08.30 09.00 09.30 10.00 12.45 13.20 13.00 13.40 16.00 19.30 20.10 19.45 20.25 22.30 23.00 Alle ore 09.00 09.30 10.00 12.45 13.15 13.50 13.40 16.00 19.30 20.00 20.40 20.25 22.30 23.00 07.00 Letto ed approvato dal Consiglio di Istituto con delibera del 29 gennaio 2015 10 6 ALLEGATO “D” ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “PIAZZA SULIS” ALGHERO Convitto annesso via Tarragona n° 34-36 tel. 079-983147 Convitto femminile via Sassari tel 079-9738885 CARTA DEI SERVIZI CAP. I - CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI PRINCIPI FONDAMENTALI La carta dei servizi ha come ispirazione i seguenti articoli della Costituzione italiana: • Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. • Art.33: “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. ...E' prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini di scuola e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.” • Art.34: “La scuola è aperta a tutti.” “L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”. 1. Uguaglianza. 1.1. Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche. 2. Imparzialità e regolarità. 2.1. I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. 2.2. La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. 11 3. Accoglienza e integrazione. 3.1. La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione di problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli presenti nelle istituzioni carcerarie. 3.2. Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. 4. Diritto di scelta, obbligo di istruzione, formativo e frequenza 4.1. Il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale e organico. Questo per il rispetto dell’obbligo di istruzione e formativo previsto dalla normativa vigente. 5. Partecipazione, efficienza e trasparenza. 5.1. Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili della attuazione della "Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. 5.2. Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extra scolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori dall'orario del servizio scolastico 5.3. Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente. 5.4. L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità nell' organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata. 5.5. Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell' ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall' amministrazione. 6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale. 6.1. La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo. 6.2. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. 11 PARTE I 7. Area didattica. 7.1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. 7.2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra la scuola media e la scuola superiore al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. 7.3. Nella scelta dei libri e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e la rispondenza alle esigenze dell'utenza. 7.4. Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. 7.5. Nel rapporto con gli allievi i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti. 7.6. Progetto educativo e programmazione. Nell’Istituto si elaborano i seguenti documenti: a. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA: è elaborato da un’apposita commissione, approvato dal Collegio dei docenti, adottato dal Consiglio d’Istituto e reso disponibile al pubblico b. REGOLAMENTO D’ISTITUTO: è elaborato da un’apposita commissione, approvato dal Collegio dei docenti, adottato dal Consiglio d’Istituto e reso disponibile al pubblico c. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA: è redatta dal Consiglio di classe per la parte comune e dai singoli docenti per la parte specifica; è comunicata alle parti interessate ( genitori e alunni ) d. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, parte integrante della programmazione didattica: è elaborato e revisionato dal Consiglio d’Istituto e definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie ed è sottoscritto da parte dei genitori e degli studenti all’atto dell’iscrizione. 11 PARTE II 8. Servizi amministrativi. 8.1. La scuola garantisce i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: • • • • • celerità delle procedure; trasparenza; informatizzazione dei servizi di segreteria; riduzione dei tempi di attesa agli sportelli; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. 8.2. Ai fini di un miglior servizio per l'utenza, si può derogare dagli standard fissati. (Standard specifici delle procedure) 8.3. I moduli di iscrizione sono disponibili presso gli uffici di segreteria, (in futuro anche sul sito INTERNET della scuola) 8.4. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in un tempo massimo di dieci minuti dalla consegna delle domande. 8.5. Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico (tutti i giorni dalle ore l0.30 alle ore 12.30) entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi sia per quelli di iscrizione- frequenza sia per quelli con votazioni e/o giudizi. 8.6. Gli attestati e i certificati del diploma sono consegnati agli interessati o a un familiare munito di delega scritta 8.7. Il documento di valutazione del primo quadrimestre è consegnato dal Dirigente scolastico o dal coordinatore di classe ai genitori tramite l’alunno . 8.8. Gli uffici di segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico dalle ore l0.30 alle ore 12.30 di ogni giorno e, compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo nei periodi in cui sussistono particolari necessità di potenziamento, un orario di apertura al pubblico prolungato. I casi urgenti saranno trattati immediatamente. 8.9. L'ufficio di presidenza riceve in qualsiasi momento della giornata. 8.10. La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico effettuato in prima battuta da un collaboratore scolastico che nella risposta indicherà il nome dell'Istituto, il nome e la qualifica propri, la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. Per l'informazione vengono stabiliti i seguenti criteri. • L'Istituto assicura all'informazione. la predisposizione di spazi ben visibili adibiti In particolare predispone: • Una tabella dell'orario di lavoro di tutti i dipendenti con l'indicazione della loro funzione e della loro dislocazione. • Albi di Istituto Sono inoltre predisposti spazi per • • Bacheca sindacale; Bacheca degli studenti; 11 • • • Bacheca dei genitori. Bacheca docenti Bacheca personale ata 8.11. Presso l'ingresso e presso gli uffici saranno presenti collaboratori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 8.12. Il regolamento di istituto è pubblicizzato mediante affissione in bacheca. PARTE III 9. Reclami e valutazione del servizio 9.1. Gli studenti, i docenti, il personale Ata e i genitori, in quanto fruitori di un servizio erogato dalla scuola, possono presentare reclami, segnalazioni, osservazioni e valutazioni al fine di un miglioramento continuo del sistema scolastico. Tali comunicazioni, riportate su appositi stampati disponibili nell’Istituto ( in futuro “o trasmesse attraverso il relativo campo reso disponibile sul sito web”), saranno indirizzate al Responsabile della gestione per la Qualità e saranno trattate così come previsto dal Manuale per la Gestione della Qualità. 9.2. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione mediante questionari, opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale e agli studenti. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici e amministrativi del servizio, prevedono una graduatoria delle valutazioni. All’inizio di ciascun anno scolastico, dopo l’analisi dei dati dell’anno precedente, la commissione, che si occupa di autovalutazione d’istituto, redige un verbale relativamente alle azioni di miglioramento sull’attività della scuola che viene sottoposta all’attenzione del Dirigente scolastico che illustrerà i risultati al collegio dei docenti. E’ anche utilizzabile uno stampato per avanzare proposte migliorative del servizio che varranno esaminate dal Dirigente scolastico d’intesa con il Responsabile della gestione per la qualità. 11