Frizione idraulica: modello nello spazio degli stati Si consideri il
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Frizione idraulica: modello nello spazio degli stati Si consideri il
0.0. 9.4 1 Frizione idraulica: modello nello spazio degli stati Si consideri il seguente modello idraulico semplificato di una frizione: P Q Kv Cm P1 A xm x ẋ mp b Km Fm ẋd Pressione di alimentazione Portata volumetrica nella valvola Costante di prop. della valvola Capacità idraulica del cilindro Pressione all’interno del cilindro Sezione del pistone Schiacciamento della molla a tazza Posizione del pistone Velocità del pistone Massa del pistone Attrito lineare del pistone Rigidità della molla Forza della molla sul pistone Velocità di spostamento dei dischi frizione x 4 Cm Km mp Q x P1 b, A 5 Q 3 6 2 Valvola (Kv ) 1 P R=0 Il corrispondente modello dinamico POG è il seguente: - P P1 6 -- A - Fx - Kv ? - Qx Cilindro Valvola 1 2 Fb p 1 mp 3 A ? ẋ Pistone 4 Fm 6 6 ? 1 s Q 1 s 6 V 6 - ? 1 Cm ? Km xm b 6 1 s 6 - - - - Attrito - 6 ẋd Molla a tazza 5 6 Le sezioni indicate a tratteggio nello schema POG rappresentano “sezioni reali” del sistema fisico attraverso le quali fluisce una potenza il cui valore è pari al prodotto delle variabili che caratterizzano la sezione tratteggiata dello schema a blocchi. R. Zanasi, R. Morselli - Controlli Automatici - 2005/06 9. MODELLISTICA 9.4. ESEMPI DI MODELLISTICA DINAMICA 9.4 2 Descrizione del sistema nello spazio degli stati • Le equazioni che caratterizzano il sistema sono le seguenti: Q = Kv (P − P1) Fm = K m x m C Ṗ = Q − Q F = AP x 1 m 1 x Qx = A ẋ mpẍ = Fx − Fb − Fm ẋm = ẋ − ẋd Fb = b ẋ Quando le equazioni vengono scritte in modo “non organizzato” non è facile capire qual è l’ordine dinamico del sistema e se sono state scritte tutte le equazioni necessarie per la completa definizione del sistema. • Se il sistema è lineare, uno dei modi migliori per passare dallo schema a blocchi POG al corrispondente modello dinamico nello spazio degli stati è quello di prendere come variabili di stato le variabili di potenza che caratterizzano le uscite degli elementi dinamici presenti all’interno del sistema. Nel caso in esame il vettore di stato x e il vettore degli ingressi u sono i seguenti: x = P1 ẋ Fm , u = P ẋd T T • È inoltre opportuno che le variabili di stato siano ordinate all’interno del vettore x secondo l’ordine con cui si susseguono gli elementi dinamici all’interno dello schema POG. • Siccome il sistema è lineare, il vettore x delle variabili di potenza è legato al vettore q delle variabili energia da equazioni costitutive che sono lineari: C P C 0 0 V P1 m 1 m q = p = mpẋ = 0 mp 0 ẋ = L x 1 0 0 K1m xm Fm Km F m • La matrice diagonale L, denominata matrice energia, è caratterizzata solo dai coefficienti energia delle equazioni costitutive degli elementi fisici. • L’energia Ea accumulata nel sistema è una funzione quadratica definita positiva della sola matrice energia L e del vettore di stato x: 1 Ea = x L x 2 T R. Zanasi, R. Morselli - Controlli Automatici - 2005/06 9. MODELLISTICA 9.4. ESEMPI DI MODELLISTICA DINAMICA 9.4 3 • Le equazioni dinamiche del sistema fisico si ottengono semplicemente scrivendo q̇ = L ẋ = xq , dove xq è il vettore delle variabili di potenza presenti all’ingresso degli integratori. Per sistemi lineari, il vettore xq può sempre essere espresso come combinazione lineare del vettore di stato x e del vettore di ingresso u: xq = A x + B u. Nel caso in esame si ha che: Cm 0 0 Ṗ1 −Kv −A 0 P1 Kv 0 P 0 mp 0 ẍ = A −b −1 ẋ + 0 0 ẋ 0 0 K1m 0 1 0 Fm 0 −1 | {zd } Ḟm {z } | {z } | {z } u {z } | {z } | | x ẋ A B L Scritto in forma vettoriale, il sistema assume la forma: L ẋ = A x + B u • Si noti che procedendo in questo modo la matrice A assume una forma particolare: riscrivendo la matrice A come somma della sua parte simmetrica As = (A + A )/2 e della sua parte emisimmetrica Aw = (A − A )/2: 0 −A 0 −Kv −A 0 −Kv 0 0 A = A −b −1 = 0 −b 0 + A 0 −1 = As + Aw 0 1 0 0 1 0 0 0 0 {z } | {z } | As Aw T T ci si accorge che: 1) la matrice simmetrica As è funzione dei soli parametri statici del sistema: Kv e b. La potenza Pd dissipata nel sistema è una funzione quadratica della sola matrice As e del vettore di stato x: Pd = x As x T 2) la matrice emisimmetrica Aw è funzione soltanto dai parametri di “collegamento” tra i vari elementi dinamici del sistema: blocco di connessione A e sezione 5. La matrice Aw rappresenta una ridistribuzione dell’energia all’interno del sistema, infatti la forma quadratica basata sulla matrice Aw è sempre nulla: 0 = x Aw x T R. Zanasi, R. Morselli - Controlli Automatici - 2005/06 9. MODELLISTICA 9.4. ESEMPI DI MODELLISTICA DINAMICA 9.4 4 • Il calcolo del vettore q̇ = A x + B u, e quindi delle matrici A e B, risulta particolarmente agevole se dallo schema POG originario si tolgono gli elementi dinamici lasciando in evidenza le variabili di potenza e gli ingressi q̇i dei vari integratori: Fx - -- P A 6 6 6 ? P Fb Fm 1 q̇2 ? Kv b q̇1 Q ? - - 6 Qx ẋ A q̇3 6 ? - - - - 6 ẋd −Kv −A 0 P1 Kv 0 q̇1 P L ẋ = q̇ = q̇3 = A −b −1 ẋ + 0 0 ẋ q̇3 0 1 0 Fm 0 −1 | {zd } | {z } | {z } | {z } u x A B • Moltiplicando a sinistra questa equazione per la matrice L−1 si porta il sistema nella forma “classica” utilizzata nell’analisi dei sistemi dinamici: −1 −1 ẋ = L | {zB} u | {zA} x + L A ⇔ ẋ = A x + B u B • In questo caso la variabile di uscita di interesse, y = Fm , coincide con la terza componente del vettore di stato: P1 y = Fm = 0 0 1 ẋ = C x Fm • Si noti che se si opera la trasformazione q = L x (cioè x = L−1q) nello spazio degli stati, il sistema in oggetto può essere descritto in modo equivalente nel seguente modo utilizzando le variabili energia q: q̇ = A L−1q + B u • Sarebbe la descrizione dinamica più appropriata, ma l’uso delle variabili energia q come variabili di stato non è la più frequente. R. Zanasi, R. Morselli - Controlli Automatici - 2005/06 9. MODELLISTICA