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L’Eco della Quarta
Febbraio 2005
L a B u o n a Ta vo l a
A d A l t a Vo c e
RIGATONI
AL TONNO
L’INGHILTERRA DI IERI...
Ecco una ricetta mediterranea, semplice e gustosa:
Ingredienti per 4 persone:
400 gr di rigatoni, 3 cucchiai di olio d'oliva, 4 alici sott'olio, 300 gr di zucchine
100 ml di vino bianco, 200 gr di tono
sott'olio, 2 cucchiai di pasta di olive
bianche, 1 spicchio d'aglio, 1 mazzetto
di erba cipollina tagliuzzata, 100 ml di
brodo, sale e pepe.
MONDATE le zucchine, eliminate le
punte, lavatele, asciugatele e poi tagliatele a rondelle irregolari.
TRITATE non troppo finemente le alici,
mettetele in una casseruola con 3 cucchiai di olio e lo spicchio d'aglio schiacciato e fatelo sciogliere a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto.
UNITE le zucchine, fatele rosolare a fuoco vivace mescolando spesso. Bagnate con il vino e fate evaporare quasi completamente. Versate 100 ml di brodo
e cuocete per 6 minuti..
AGGIUNGETE il tonno tritato, fate insaporire per 3 minuti, togliete dal fuoco e
unite la pasta al dente e conditela con la salsa al tonno. Completate con l'erba
cipollina.
Rosy
“Dottore.... Dottore.... Mi rimangono solo 59 secondi da
vivere!!”
"Aspetti un minuto.........”
La padrona di casa alla nuova cameriera:
"Com’è che su questa sedia si è accumulata tanta polvere?”
“Sfido signora, è una settimana che non ci si siede nessuno!”
“Papà papà..... che cos’è l’eco"
“L’unica cosa al mondo che impedisce a tua madre di avere
l’ultima parola!!””
Due piccioni assistono al lancio di un missile:
"Caspita, come và veloce quello!!”
"Vorrei vedere te, se avessi la coda in fiamme...."
L'Italia e l'Etiopia.
Non molto tempo fa, e comunque prima della sua scomparsa, inviai delle mie
considerazioni ad Indro Montanelli, maestro di giornalismo universalmente riconosciuto, titolare, tra l'altro, di una rubrica di lettere sul Corriere, "Le Stanze".
L'argomento era la Gran Bretagna del passato, e questo - più o meno - ne era
il contenuto: " … ed è proprio nella Sua veste di testimone diretto e, contemporaneamente, ammiratore
delle civiltà e democrazia anglosassoni che Le chiedo
una valutazione sull'atteggiamento che la Gran Bretagna tenne, nei confronti dell'Italia, alla vigilia della
nostra guerra contro l'Etiopia. Fu la Gran Bretagna
che, vedendo nell'azione italiana una minaccia alla
propria "via imperiale" verso le Indie, riuscì ad ottenere un voto contrario all'Italia da parte della Società
delle Nazioni, e le successive e conseguenti sanzioni; fu la Gran Bretagna che, con i suoi oltre 55 milioni di kmq di colonie, si
arrogò il diritto di tentare di impedire all'Italia, giunta buon'ultima nella corsa alla
colonizzazione, di ottenere un seppur limitato "posto al sole". Inoltre, fu la Gran
Bretagna che determinò, con il suo atteggiamento ostile, l'accostamento dell'Italia alla Germania di Hitler. Non Le sembrano tutte azioni improntate al più
vetero egoismo associato ad una grande miopia politica?" Non ottenni risposta.
Montanelli si spense il 22 luglio del 2001.
QUELLA DI OGGI...
Viva la monarchia. Anzi no! Una nuova corrente d'opinione - piuttosto consistente, a quanto pare! - sta valutando la possibilità che venga messa in discussione, al suo interno, la più antica istituzione del Regno Unito: la Camera Alta,
o dei Lords. Non è un mistero che l'attuale governo inglese definisca anacronistica questa istituzione, unitamente a larghi strati della popolazione che non
troverebbero più democratico il principio della ereditarietà (Corona compresa).
Per dirla con le parole di Jack Straw, ministro del governo Blair " …non c'è
motivo perché il duca di Buccleuch sieda in parlamento senza esserne stato
eletto, e decida le sorti dei sudditi solo perché un suo antenato era figlio bastardo di Carlo II°". Siamo con Lei, signor ministro!
E QUELLA DI DOMANI.
E sempre in tema di movimenti popolari, sta nuovamente prendendo forma - in
terra britannica - l'orientamento a celebrare prima possibile il referendum per
l'eventuale entrata nella sfera dell'euro. Dei "vecchi 15", infatti, la "perfida Albione" è l'unica - assieme alla Danimarca e alla Svezia - a non aver ederito al programma di moneta comune europea. Certo, il cammino sarà lungo ed irto di
ostacoli; si dovranno vincere le naturali resistenze dei conservatori che per
nulla al mondo - sarebbe oltremodo disdicevole! - rinuncerebbero al penny e al
pound, valùta percepita come unico collante tra i decadenti tempi di globalizzazione ed il glorioso passato di grande potenza coloniale (e quindi economica), sociale, militare, politica. Ma diciamolo francamente: gli inglesi si sono
sempre assoggettati con riluttanza ad una completa integrazione con il continente. Quel certo senso di superiorità - di cui divinamente sarebbero stati dotati - determina in loro una sorta di altezzoso paternalismo. Ma tant' è. Tornando all'euro, il fronte dei favorevoli si starebbe facendo sempre più corposo, contando su di una spinta d'eccezione: Blair, da sempre d'accordo per una piena
unione con gli alleati, anche economica. Riusciremo presto a pagare con i
nostri euro il pane, il Tames e la cioccolata inglesi? Lo speriamo vivamente!
L’ a n g o l o d e l l a Po e s i a
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Suscita amore
il tuo sguardo.
Perchè chiedi versi
che sgorgano
da fonte inesauribile?
Sei tu l’ispirazione,
la fata che detta.
Canto per te,
fiore di bontà.
I tuoi occhi brillano
come stelle,
sprigionano grazia.
Ti guardo, avvinto dal sorriso.
Colgo il tuo profumo,
il tuo fascino.
L’Eco della Quarta
c/o Roberto Borgheresi
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a cura di Massimo VERZILI
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