Riflessioni sulla Griglia di Valutazione EQF

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Riflessioni sulla Griglia di Valutazione EQF
Riflessioni sulla Griglia di Valutazione EQF (European Qualification
Framework)
Dott.ssa Patrizia Castelli
All’interno del progetto “Progetto - Tools per la competitività: la valutazione delle competenze
acquisite1” sono state operate delle scelte metodologie e concettuali per garantire adeguatezza dei
risultati del progetto alle direttive/obiettivi della Comunità Europea, cercando al tempo stesso di
assicurare coerenza e condivisione nell’uso della terminologia, nell’individuazione e applicazione di un
metodo che rispetti e rispecchi da un lato scelte coerenti di pensiero/filosofia e dall’altro la realtà
professionale, culturale e sociale di riferimento. Riportiamo alcune riflessioni.
Il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF del 2008) per l'apprendimento permanente nasce da una
necessità di rendere spendibili e reperibili e quindi mobilitabili le competenze professionali acquisite/in
possesso di soggetto occupato/non occupato, mobilità che è spesso ostacolata dalla difficoltà di
comprensione dell’effettivo valore e della spendibilità di una qualifica o di un titolo, e conseguentemente
dalla mancanza di univocità.
La soluzione individuata con l’EQF per allineare le diversità e permettere ai vari sistemi e attori
(stakeholders) di dialogare tra loro, è adottare un approccio basato sui risultati dell’apprendimento, in
uscita da un percorso di apprendimento/formazione (learning outcomes – ciò che un discente sa, capisce
ed è in grado di fare al termine di un
processo di formazione/apprendimento) e sulla dimensione
dell’apprendimento permanente (lifelong and lifewide learning), riconoscibili, misurabili e validabili e
riconducibili ad una griglia comune di riferimento.
I risultati di apprendimento secondo la Griglia proposta nell’allegato I e II della Raccomandazione sono
definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze2.
Ad una lettura approfondita del testo EQF sono sorti alcuni dubbi, probabilmente interpretativi, dovuti ad
un uso non sempre corretto della traduzione dalla lingua inglese, che non hanno trovato una risposta
univoca e immediata in quanto oggetto di diversa lettura in base alle correnti di pensiero.
1. Il primo elemento che si evidenzia immediatamente riguarda la definizione dei termini di
conoscenza, abilità e competenze (Knowledge, Skills, Competence) e l’uso invece che si
riscontra nella pratica aziendale e valutativa.
I partecipanti al Gruppo di lavoro hanno condiviso le varie definizioni di competenza cercando di
vedere come e fino a che punto si potessero modulare e allineare ai principi basilari del modello
EQF, senza rischiare di incorrere in errori di concetto e metodo, possibili nel seguire pari pari lo
schema proposto, quantomeno nella versione italiana.
Per quanto riguarda la terminologia, per esempio, nell’allegato 1 si riporta:
1
Progetto sviluppato da Fòrema con Confindustria Padova con la partecipazione di EBC Consulting nell’ambito del Programma Operativo Regionale
Fondo Sociale Europeo, P.O.R. FSE 2007 - 2013 - Obiettivo Competitività regionale e occupazione - Direzione Lavoro - Asse IV – CAPITALE
UMANO - DGR n. 1758 del 16/06/09
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
(EQF) Le conoscenze sono il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso
l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a
un settore di studio o di lavoro. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le
conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. In inglese Knowledge = il Sapere.
Si fa fatica ad interpretare il “sapere” come conoscenza pratica, mentre è l’utilizzo della
conoscenza ad essere una abilità pratica. Possiamo presumere, leggendo l’originale
(practices),
che
per
conoscenze
pratiche
in
realtà
intendessero
“le
pratiche/prassi/metodologie/procedure”. Nell’elaborazione del dizionario di competenza
abbiamo considerato il termine con l’accezione inglese e già così la griglia EQF forza
parecchio le scelte operative.

(EQF) Le abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per
portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico,
intuitivo e creativo); pratiche (in quanto comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi,
materiali, strumenti).
Si
è
pensato
di
comprendere
all’interno
di
questo
gruppo
sia
soft
skill
(capacità/competenze trasversali), che technical skill (capacità/competenze tecniche
specialistiche) rapportate e verificate tramite indicatori comportamentali. Per quanto riguarda
le capacità tecniche in realtà queste includerebbero già le conoscenze come prerequisito
sine qua non al raggiungimento dell’abilità stessa,
quindi a volte risulta ridondante
l’identificazione e valutazione dell’una e delle altre. Tuttavia la dicotomia fra le due è stata
importante nella rilevazione degli outcome formativi, momento di valutazione in cui le
conoscenze possono essere misurate separatamente delle abilità . E’ vero infatti che se ho
acquisito un’abilità devo avere in qualche misura già appreso le basi teoriche, non è
scontato il viceversa, cioè che io possa avere appreso teorie e che certamente sia in grado
di tradurle in pratiche operative. Questa puntualizzazione, forse poco rilevante in contesto di
esiti formativi, diventa fondamentale se invece andiamo a considerare gli obiettivi lavorativi e
aziendali.

(EQF) Le competenze indicano comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e/o personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le
competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
Anche in questo caso la traduzione risulta fuorviante. Il termine Competence non
corrisponde alla voce Competenze, specialmente se intesa solo come due competenze
trasversali responsabilità e autonomia, e non come la proprietà/facoltà intrinseca
dell’individuo che risiede nella capacità di combinare e mobilitare in modo autonomo e
pertinente il proprio bagaglio di risorse intrinseche, cioè padronanza/dominio nel mettere
in campo/attivare/mobilitare le capacità.
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2. Nel progetto EQF si parla di qualifica. Ciascuna qualifica è composta da unità (vedi unità di
competenza capitalizzabili ISFOL) che a loro volta aggregano obiettivi e risultati di
apprendimento. Le unità appartengono ad uno degli otto livelli in cui si articola EQF; una qualifica si
colloca in uno o più livelli in base a come vengono posizionate le unità che la costituiscono.
Sperando che tale definizione non porti poi a far coincidere i titoli di studio/diplomi con le
qualifiche, si è optato per fare conincidere le qualifiche alla somma di precisi outcome di
apprendimento identificati e valutati da un metro di misura comune determinato dai parametri di
interpretazione della griglia di riferimento dell’EQF. Ancor meno possiamo pensare che un ruolo
professionale corrispondere/coincidere con una qualifica.
3. Un ruolo non è collocabile in un unico livello, né è chiaro nel sistema EQF se una qualifica debba
avere le tutte unità collocate ad un unico livello. Secondo noi né l’una cosa né l’altra sono possibili e
perlomeno non lo sono in tutti i casi.
Non è pensabile che un ruolo/figura professionale possa ricadere tutto in un livello: non ci sarà per
esempio un Responsabile logistica che avrà sempre conoscenze/abilità e competenza tutte di livello
6. Nella realtà professionale i requisiti variano in base a: tipologia di azienda, contesto organizzativo,
settore, seniority ed expertise richieste, contesto sociale, regione… .
Per ovviare ai dubbi relativi ai punti 2-3 EBC Consulting ha proposto al gruppo di lavorare pensando
alla Qualifica come scomponibile per 1 o più “aree di competenza”, intese come macro-aggregatori
di conoscenze, abilità e comportamenti che afferiscono a quell’area e di cui andiamo a dichiarare il
livello di padronanza, richiamando quindi in parte la competence.
Associando ad ogni area di competenza i relativi descrittori e utilizzando oltre alle conoscenze e
abilità, gli indicatori comportamentali, il titolo o qualifica o competence attestati, anche se non
troveranno corrispondenza diretta in analoga qualifica internazionale, garantiranno che i livelli delle
unità di competenza dichiarati trovino una corrispondenza comprensibile, traducibile e trasferibile in
tutti i contesti/nazioni in modo univoco.
In sintesi, pur con qualche necessario adeguamento il concetto di base che sottende all’EQF risulta di
estrema attualità e applicabilità non solo a livello formativo, ma anche professionale.
L’utilità di una valutazione delle competenze con livelli riconoscibili e condivisi sta quindi nella
trasparenza, nella trasferibilità, nella possibilità di dichiarare e verificare dove questi ricadono in base ad
una scala conosciuta.
Per quanto riguarda l’ambito di formazione si potranno avere livelli dichiarati degli obiettivi di
apprendimento e “learning outcome” (risultati dell’apprendimento) valutabili e valutati in modo coerente.
In ambito professionale, nel mercato del lavoro (presentazione di se stessi, ricerca di personale, verifica
dell’adeguatezza al ruolo…) si avrà la possibilità di verificare in quale misura le conoscenze, capacità,
competenza e padronanza dichiarate, possedute trovino corrispondenza o meno con quelle ricercate ed
eventualmente quale sia il gap.
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Ricordiamo sempre però che l’affidabilità del metodo e del dato dipenderà da quanto il valutatore terrà
presente effettivamente i criteri che sottendono i diversi livelli, staccandosi il più possibile dalla pura scala
numerica.
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Tabella: Il Quadro unico europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF)
LIV.
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
Risultato dell’assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono
un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche
relative ad un settore di lavoro o di studio.
Nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche, le conoscenze sono descritte come
teoriche e/o pratiche.
Indicano le capacità di applicare conoscenze e
di utilizzare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi.
Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le
abilità sono descritte come cognitive (comprendenti
l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e
pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di
metodi, materiali, strumenti e utensili).
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio
e nello sviluppo professionale e personale.
Nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche, le competenze sono descritte in
termini di responsabilità e autonomia.
nessuna
nessuna
nessuna
1
Conoscenze generale di base
abilità di base necessarie a svolgere mansioni /
compiti semplici
lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in
un contesto strutturato
2
Conoscenza pratica di base in un
ambito di lavoro o di studio
Abilità cognitive e pratiche di base necessarie
all’uso di informazioni pertinenti per svolgere Lavoro o studio sotto la supervisione con un
compiti e risolvere problemi ricorrenti usando certo grado di autonomia
strumenti e regole semplici
3
Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti
generali, in un ambito di lavoro o di studio
Una gamma di abilità cognitive e pratiche
necessarie a svolgere compiti e risolvere
problemi scegliendo e applicando metodi di
base, strumenti, materiali ed informazioni
Assumere la responsabilità di portare a termine
compiti nell’ambito del lavoro o dello studio;
adeguare il proprio comportamento alle
circostanze nella soluzione dei problemi
0
4
Conoscenza pratica e teorica in tempi contesti
in un ambito di lavoro o di studio
Una gamma di abilità cognitive e pratiche
necessarie a risolvere problemi specifici in un
campo di lavoro o di studio
Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di
istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di
solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti;
sorvegliare il lavoro di routine di altri,
assumendo una certa responsabilità per la
valutazione e il miglioramento di attività
lavorative o di studio
5
Conoscenza teorica e pratica esauriente e Una gamma esauriente di abilità cognitive e
specializzata, in un ambito di lavoro o di studio pratiche necessarie a dare soluzioni creative a
e consapevolezza dei limiti di tale conoscenza
problemi astratti
Saper gestire e sorvegliare attività in contesto di
attività lavorative o di studio esposte a
cambiamenti
imprevedibili;
esaminare
e
sviluppare le prestazioni proprie e di altri
6
Abilità avanzate, che dimostrino padronanza e
Conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di
innovazione necessarie a risolvere problemi
studio, che presuppongano una comprensione
complessi ed imprevedibili in un ambito di
critica di teorie e principi
lavoro o di studio
Gestire attività o progetti, tecnico/professionali
complessi assumendo la responsabilità di
decisioni in contesti di lavoro o di studio
imprevedibili; assumere la responsabilità di
gestire lo sviluppo professionale di persone e
gruppi
7
Conoscenze altamente specializzata, parte delle
quali all’avanguardia in un ambito di lavoro o di
studio, come base del pensiero originario e/o
della ricerca;
consapevolezza critica di questioni legate alla
conoscenza all’interfaccia tra ambiti diversi
Abilità specializzate, orientate alla soluzione di
problemi, necessarie nella ricerca e/o
nell’innovazione
al
fine
di
sviluppare
conoscenze e procedure nuove e integrare la
conoscenza ottenuta in ambiti diversi
Gestire e trasformare contesti di lavoro o di
studio complessi, imprevedibili che richiedono
nuovi approcci strategici;
assumere la responsabilità di contribuire alla
conoscenza e alla prassi professionale e/o di
verificare le prestazioni strategiche dei gruppi
8
Le conoscenze più all’avanguardia in un ambito
di lavoro o di studio e all’interfaccia tra settori
diversi
Le abilità e le tecniche più avanzate e
specializzate, comprese le capacità di sintesi e
di valutazione, necessarie a risolvere problemi
complessi della ricerca e/o dell’innovazione e
ad estendere e ridefinire le conoscenze o le
pratiche professionali esistenti
Dimostrare effettiva autorità, capacità di
innovazione, autonomia, integrità tipica dello
studioso e del professionista e impegno continuo
nello sviluppo di nuove idee o processi
all’avanguardia in contesti di lavoro, di studio e
di ricerca
mailto:[email protected] , http://www.ebcconsulting.com/approfondimenti/blog.html, http://www.ebcconsulting.com/h1-hrms-softwaregestione-risorse-umane.html, http://www.ebcconsulting.com/ricerca-e-selezione-del-personale.html , http://www.ebcconsulting.com/modulo-aggiuntivoh1-mc-modelli-competenze.html, http://www.ebcconsulting.com/h1-hrms-valutazione-e-competenze.html, http://www.ebcconsulting.com/incentiverisorse-umane.html, http://www.ebcconsulting.com/consulenza.html , http://www.ebcconsulting.com/job-description.html ,
http://www.ebcconsulting.com/sicurezza-e-dpi-risorse-umane.html
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