Latina, a Sperlonga gigolò casertano conquistava donne vip in chat

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Latina, a Sperlonga gigolò casertano conquistava donne vip in chat
Latina, a Sperlonga gigolò casertano conquistava donne vip in chat e le truffava
Scritto da Nazareno della Valle
Domenica 08 Febbraio 2009 12:00
SPERLONGA (Latina) - Andrea Tamburrino, 34 enne pluripregiudicato di Caserta, ma da tempo
residente in Lazio, con una lunga storia di gigolò sfruttatore di donne agiate (tra cui a
Terracina, come dimostra il processo del 29 aprile 2008) è stato arrestato a Sperlonga dagli
agenti del commissariato di PS di Genzano diretto dal vicequestore Maria Sironi, in
collaborazione con quelli di Gaeta.
L'uomo, originario di Caserta, ma da tempo residente in Lazio, con molteplici domicili, tra cui
Scauri, è stato arrestato in una villa della Sperlonga ovest, nella zona nuova di via Cardi, a
pochi metri dal mare. Si spacciava per un imprenditore laureato con conoscenza delle lingue
inglese e bielorussa.
Per tenere in piedi questo tenore di vita, il 34enne adescava donne facoltose tramite internet,
facendo credere di avere rendite elevate e di essere in cerca della donna ideale. L'ultima
vittima, è stata un medico di Genzano, paesino sui colli romani a due passi dalla città eterna.
Caduta nel tranello, per non perdere la stima e l'affetto del bel casertano, la donna ha iniziato a
ostentare un livello di vita superiore alle sue possibilità .
Una volta raggiunto un apprezzabile indice di intesa, culminato con tre giorni di convivenza dei
due nella villa a Sperlonga, l'uomo ha iniziato a lamentarsi per il fatto di dover pagare 87.000
euro per un precedente processo penale. La donna, impietosita e preoccupata di non perdere il
suo amore, inizia a racimolare soldi.
La consistenza della cifra e i consigli alla prudenza da parte degli amici bloccano la dottoressa
che comunica all'uomo il suo insuccesso.
A questo punto l'uomo minaccia sia di "scaricare" la donna, sia di farla punire da «esponenti
del clan dei casalesi per i quali ho già eseguito un omicidio. Alla fine - concludono le minacce ti squarcio in due». Le punta pure più volte la pistola alle tempia, la carica di pugni e calci e la
sbatte al muro più volte finché la donna viene ricoverata in ospedale per trauma cranico. La
vittima cede e apre molti conti correnti su più banche, postepay e acquista cellulari, firma
contratti di acquisto di autovetture.
Disperata, la donna si confida con un'amica che, a sua volta, si rivolge agli agenti della Polizia
di Stato del Commissariato di Genzano, diretto dal vicequestore Maria Sironi, che, in sinergia
con la Questura di Latina, ha provveduto all'arresto del casertano.
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