Baruffa per uno sguardo di troppo

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Baruffa per uno sguardo di troppo
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Latina
Il giornale di
DOMENICA 23 OTTOBRE 2016
Fondi
FONDI
Sperlonga
Itri
Una zuffa tra vicini che ieri nel centro urbano ha calamitato l’attenzione generale
Baruffa per uno sguardo di troppo
Urla e minacce, sul posto anche un’ambulanza per un malore. Necessarie le forze dell’ordine
di MIRKO MACARO
Un’improvvisa - e progressivamente infuocata - bagarre
tra vicini che ieri nel centro
urbano di Fondi ha calamitato l’attenzione generale, allarmando residenti, passanti
e forze dell’ordine. Fatto privato fin quando tra urla e
quant’altro non è sfociato,
sembrerebbe in più riprese,
in una sorta di piazzata. Almeno tre, i protagonisti, una
donna del posto, un giovane
e suo padre. Ognuno con un
ruolo diverso al momento
formalmente
indecifrato,
dato che di querele di parte o
denunce d’ufficio finora non
ne risultano. Ciò che è certo,
è che quanto accaduto ha
portato a una situazione di
viva tensione che per più di
qualche attimo ha rischiato
di degenerare. Fermati a fatica, pare, alcuni dei protagonisti della vicenda. Registratasi intorno all’ora di pranzo
sullo sfondo delle palazzine
di via Danimarca, una delle
strade che affacciano lungo
il primo tratto di via Spinete.
Grida casalinghe, una sequela di accadimenti tuttora dai
contorni confusi, gente in
SPERLONGA
SELEZIONATO IL RACCONTO DI UNA MAMMA ITRANA
Il tumore al seno?
Un’opportunità
g
Un’ambulanza del 118
strada. Ad un certo punto,
per un malore avvertito dalla
donna, sul posto ecco sopraggiungere un’ambulanza
dell’Ares 118 e un’auto medica. Presenze affiancate dai
carabinieri della Tenenza locale e da una pattuglia della
Compagnia della guardia di
finanza, al lavoro nel tentativo di riportare la calma. Un
gran trambusto – e, in mancanza di strascichi da carte
bollate, null’altro – che
stando alle prime informazioni sarebbe stato originato
da un’apparente piccolezza.
Quale, la causa scatenante?
Un presunto sguardo di troppo, circostanza che avrebbe
portato inizialmente a discutere la donna e il giovane.
Fino alla fumosa, ma rumorosa, gazzarra.
Comune e museo più vicini con una serie di progetti
Un ascensore verso la storia
Il sindaco annuncia anche il rifacimento della pista ciclabile
Un protocollo di intesa per
implementare la collaborazione e avvicinare sempre più
il Borgo di Sperlonga al Museo di villa Tiberio. Nei giorni
scorsi il sindaco di Sperlonga,
Armando Cusani, insieme al
delegato comunale ai beni
culturali e paesaggistici Stefano D’Arcangelo hanno incontrato la direttrice del Polo
Museale di Roma e del Lazio,
nonché direttrice del museo
di Sperlonga, Edith Gabrielli
proprio per mettere a punto iniziative e strategie condivise
per implementare la collaborazione tra Comune e Museo.
“Sono particolarmente soddisfatto –ha dichiarato il primo cittadino, Armando Cusani- in quanto la grande apertura alla cooperazione interistituzonale mostrata dalla
direttrice Gabrielli e l’accordo
in via di definizione formale
farà da apri-pista ad una serie
di progetti che porteranno a
maggiori possibilità di fruizione del museo e delle bellezze storico-architettoniche
e paesaggistiche di Sperlonga”
Un protocollo di
intesa per avvicinare il
Borgo di Sperlonga al
Museo di villa Tiberio
g
L’accordo, che in questi giorni
vedrà gli uffici di ambedue gli
enti lavorare sui perfezionamenti burocratici, prevede
anche una serie di adeguamenti dei servizi informativi
e tecnologici del museo, ma
anche di novità rispetto i programmi di accoglienza dei turisti. Sono previsti infatti programmi di formazione, rinnovo di brochure esplicative e
cataloghi dei reperti archeologici insieme ai pannelli espositivi.
Ma il comune di Sperlonga ha
in serbo progetti importanti
anche per favorire la mobilità
da e verso il museo, creando
una sorta di “cordone ombelicale” indispensabile allo sviluppo integrato a livello turistico di tutti e due gli enti.
Sono previsti infatti importanti opere di riqualificazione
quali la trasformazione della
pista ciclabile esistente in
percorso ciclo-pedonale, con
la realizzazione di pannelli
informativi lungo tutto il percorso. Il centro storico infine
verrà collegato al percorso
anche tramite la realizzazione di un ascensore, che metterà in contatto il parcheggio
multipiano con la Piana di Tiberio.
“Si tratta di mettere in opera
una serie di cambiamenti che
incentiveranno i turisti a visitare sia il Borgo antico che il
Museo –ha dichiarato il delegato comunale Stefano D’Arcangelo- visto che la struttura
museale di via Flacca è entrata a far parte della rete nazionale del “Polo Museale di Roma e del Lazio”che costituisce
praticamente il più importante “Polo archeologico” del
mondo.
“Si tratta di una vetrina, -conclude D’Arcangelo- che pone
Sperlonga e il suo patrimonio
culturale e ambientale su un
piano davvero planetario”.
“La fine di un mito”. Nell’incedere coinvolgentemente
toccante del racconto, condito con una intelligente dose di autoironia che “prende
simpaticamente a calci il
male” che l’ha aggredita, Veronica Corpolongo, 46enne
moglie e madre di Itri, da
sempre impegnata nel sociale, è risultata una dei dieci
autori di altrettanti racconti
selezionati per la compilazione di un’antologia i proventi della cui vendita verranno devoluti in beneficenza. La proclamazione
dei
dieci
prescelti su
circa ottanta partecipanti in tutta Italia, è
avvenuta a Villa Magnisi a
Palermo dove ha sede la casa
editrice Leima che raccoglierà e darà alle stampe il frutto
della creatività narrativa dei
partecipanti i quali hanno in
comune l’esperienza, vissuta
sulla propria pelle, del tumore al seno. In diretta SKYPE
con il Policlinico “Gemelli”
di Roma, dove presiedeva la
prof. Marzia Salgarello presidente della onlus Beautiful
After Breast Cancer Italia (in
foto con i premiati a Roma), e
con altri istituti aderenti alla
manifestazione, in perfetto
ordine alfabetico (non ci sono state graduatorie di alcun
genere) i selezionati venivano chiamati dall’editore Renato Magistro. Ideatrice del
concorso la prof. Adriana
Cordova, professore ordinario di chirurgia plastica
dell’Università di Palermo e
presidente eletto della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica). L’evento, che ha
conosciuto, quest’anno, la
sua prima edizione con il nome “Quelle BRAve ragazze,
si è inserito nel progetto BRA
(Breast Reconstruction Awareness) Day, giunto al suo
quinto anno di vita. L’indiscusso interesse suscitato,
che ha superato i confini nazionali, ne ha subito favorito
la riproposizione anche fuori
del territorio italiano. I racconti, da contenere rigorosamente in 1800 battute, sono
stati giudicati dalla giornalista Tiziana Lo Porto, dalla
regista Costanza Quatriglio
e dalla giornalista e pop artista Elvira Seminara. Ne “La
fine di un
mito: io e le
mie grandi
tette”, Veronica Corpolongo
sdrammatizza con illuminata autoironia l’impatto con la malattia, verso la
quale trova, addirittura, parole di insolita gratitudine in
quanto “Eccomi alla soglia
dei miei 46 anni si avvera un
mio desiderio sempre sopito.
La mia malattia, il mio tumore si è trasformato in una opportunità.”. Dalla lettura dei
dieci racconti è emersa la vibrante umanità di persone
che hanno attraversato nel
profondo il dolore e la paura
di un tumore al seno, e in
qualche caso anche la rinascita. La manifestazione
condotta a Roma dalla giornalista RAI Maria Concetta
Mattei, dopo la lettura di estratti di tre racconti e relativa premiazione, si è conclusa
con un momento molto allegro e colorato, ma anche di
grande commozione. La hall
del Policlinico si è infatti trasformata in passerella per
modelle molto speciali: venticinque pazienti hanno sfilato con gli abiti dello stilista
Gianfranco Venturi, tra gli
applausi di una sala gremita
ed emozionata.
Dieci autori
per una vendita
di beneficenza