Baruffa per uno sguardo di troppo
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Baruffa per uno sguardo di troppo
38 Latina Il giornale di DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Fondi FONDI Sperlonga Itri Una zuffa tra vicini che ieri nel centro urbano ha calamitato l’attenzione generale Baruffa per uno sguardo di troppo Urla e minacce, sul posto anche un’ambulanza per un malore. Necessarie le forze dell’ordine di MIRKO MACARO Un’improvvisa - e progressivamente infuocata - bagarre tra vicini che ieri nel centro urbano di Fondi ha calamitato l’attenzione generale, allarmando residenti, passanti e forze dell’ordine. Fatto privato fin quando tra urla e quant’altro non è sfociato, sembrerebbe in più riprese, in una sorta di piazzata. Almeno tre, i protagonisti, una donna del posto, un giovane e suo padre. Ognuno con un ruolo diverso al momento formalmente indecifrato, dato che di querele di parte o denunce d’ufficio finora non ne risultano. Ciò che è certo, è che quanto accaduto ha portato a una situazione di viva tensione che per più di qualche attimo ha rischiato di degenerare. Fermati a fatica, pare, alcuni dei protagonisti della vicenda. Registratasi intorno all’ora di pranzo sullo sfondo delle palazzine di via Danimarca, una delle strade che affacciano lungo il primo tratto di via Spinete. Grida casalinghe, una sequela di accadimenti tuttora dai contorni confusi, gente in SPERLONGA SELEZIONATO IL RACCONTO DI UNA MAMMA ITRANA Il tumore al seno? Un’opportunità g Un’ambulanza del 118 strada. Ad un certo punto, per un malore avvertito dalla donna, sul posto ecco sopraggiungere un’ambulanza dell’Ares 118 e un’auto medica. Presenze affiancate dai carabinieri della Tenenza locale e da una pattuglia della Compagnia della guardia di finanza, al lavoro nel tentativo di riportare la calma. Un gran trambusto – e, in mancanza di strascichi da carte bollate, null’altro – che stando alle prime informazioni sarebbe stato originato da un’apparente piccolezza. Quale, la causa scatenante? Un presunto sguardo di troppo, circostanza che avrebbe portato inizialmente a discutere la donna e il giovane. Fino alla fumosa, ma rumorosa, gazzarra. Comune e museo più vicini con una serie di progetti Un ascensore verso la storia Il sindaco annuncia anche il rifacimento della pista ciclabile Un protocollo di intesa per implementare la collaborazione e avvicinare sempre più il Borgo di Sperlonga al Museo di villa Tiberio. Nei giorni scorsi il sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, insieme al delegato comunale ai beni culturali e paesaggistici Stefano D’Arcangelo hanno incontrato la direttrice del Polo Museale di Roma e del Lazio, nonché direttrice del museo di Sperlonga, Edith Gabrielli proprio per mettere a punto iniziative e strategie condivise per implementare la collaborazione tra Comune e Museo. “Sono particolarmente soddisfatto –ha dichiarato il primo cittadino, Armando Cusani- in quanto la grande apertura alla cooperazione interistituzonale mostrata dalla direttrice Gabrielli e l’accordo in via di definizione formale farà da apri-pista ad una serie di progetti che porteranno a maggiori possibilità di fruizione del museo e delle bellezze storico-architettoniche e paesaggistiche di Sperlonga” Un protocollo di intesa per avvicinare il Borgo di Sperlonga al Museo di villa Tiberio g L’accordo, che in questi giorni vedrà gli uffici di ambedue gli enti lavorare sui perfezionamenti burocratici, prevede anche una serie di adeguamenti dei servizi informativi e tecnologici del museo, ma anche di novità rispetto i programmi di accoglienza dei turisti. Sono previsti infatti programmi di formazione, rinnovo di brochure esplicative e cataloghi dei reperti archeologici insieme ai pannelli espositivi. Ma il comune di Sperlonga ha in serbo progetti importanti anche per favorire la mobilità da e verso il museo, creando una sorta di “cordone ombelicale” indispensabile allo sviluppo integrato a livello turistico di tutti e due gli enti. Sono previsti infatti importanti opere di riqualificazione quali la trasformazione della pista ciclabile esistente in percorso ciclo-pedonale, con la realizzazione di pannelli informativi lungo tutto il percorso. Il centro storico infine verrà collegato al percorso anche tramite la realizzazione di un ascensore, che metterà in contatto il parcheggio multipiano con la Piana di Tiberio. “Si tratta di mettere in opera una serie di cambiamenti che incentiveranno i turisti a visitare sia il Borgo antico che il Museo –ha dichiarato il delegato comunale Stefano D’Arcangelo- visto che la struttura museale di via Flacca è entrata a far parte della rete nazionale del “Polo Museale di Roma e del Lazio”che costituisce praticamente il più importante “Polo archeologico” del mondo. “Si tratta di una vetrina, -conclude D’Arcangelo- che pone Sperlonga e il suo patrimonio culturale e ambientale su un piano davvero planetario”. “La fine di un mito”. Nell’incedere coinvolgentemente toccante del racconto, condito con una intelligente dose di autoironia che “prende simpaticamente a calci il male” che l’ha aggredita, Veronica Corpolongo, 46enne moglie e madre di Itri, da sempre impegnata nel sociale, è risultata una dei dieci autori di altrettanti racconti selezionati per la compilazione di un’antologia i proventi della cui vendita verranno devoluti in beneficenza. La proclamazione dei dieci prescelti su circa ottanta partecipanti in tutta Italia, è avvenuta a Villa Magnisi a Palermo dove ha sede la casa editrice Leima che raccoglierà e darà alle stampe il frutto della creatività narrativa dei partecipanti i quali hanno in comune l’esperienza, vissuta sulla propria pelle, del tumore al seno. In diretta SKYPE con il Policlinico “Gemelli” di Roma, dove presiedeva la prof. Marzia Salgarello presidente della onlus Beautiful After Breast Cancer Italia (in foto con i premiati a Roma), e con altri istituti aderenti alla manifestazione, in perfetto ordine alfabetico (non ci sono state graduatorie di alcun genere) i selezionati venivano chiamati dall’editore Renato Magistro. Ideatrice del concorso la prof. Adriana Cordova, professore ordinario di chirurgia plastica dell’Università di Palermo e presidente eletto della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica). L’evento, che ha conosciuto, quest’anno, la sua prima edizione con il nome “Quelle BRAve ragazze, si è inserito nel progetto BRA (Breast Reconstruction Awareness) Day, giunto al suo quinto anno di vita. L’indiscusso interesse suscitato, che ha superato i confini nazionali, ne ha subito favorito la riproposizione anche fuori del territorio italiano. I racconti, da contenere rigorosamente in 1800 battute, sono stati giudicati dalla giornalista Tiziana Lo Porto, dalla regista Costanza Quatriglio e dalla giornalista e pop artista Elvira Seminara. Ne “La fine di un mito: io e le mie grandi tette”, Veronica Corpolongo sdrammatizza con illuminata autoironia l’impatto con la malattia, verso la quale trova, addirittura, parole di insolita gratitudine in quanto “Eccomi alla soglia dei miei 46 anni si avvera un mio desiderio sempre sopito. La mia malattia, il mio tumore si è trasformato in una opportunità.”. Dalla lettura dei dieci racconti è emersa la vibrante umanità di persone che hanno attraversato nel profondo il dolore e la paura di un tumore al seno, e in qualche caso anche la rinascita. La manifestazione condotta a Roma dalla giornalista RAI Maria Concetta Mattei, dopo la lettura di estratti di tre racconti e relativa premiazione, si è conclusa con un momento molto allegro e colorato, ma anche di grande commozione. La hall del Policlinico si è infatti trasformata in passerella per modelle molto speciali: venticinque pazienti hanno sfilato con gli abiti dello stilista Gianfranco Venturi, tra gli applausi di una sala gremita ed emozionata. Dieci autori per una vendita di beneficenza