noi consumatori noi consumatori

Transcript

noi consumatori noi consumatori
Coordinato da Claudio Lucchetta
Agenzia Adiconsum - anno XX - n. 45 - 22 settembre 2008
Stampato in proprio in settembre 2008
In questo numero:
Intervento Adiconsum al convegno
"Carni sofisticate, controlli e garanzie
per i consumatori"
In primo piano
-Intervento Adiconsum al convegno "Carni sofisticate,
controlli e garanzie per i consumatori"
Argomenti
-Cina, latte in polvere contaminato: nessun rischio in
Italia
In breve
-Tutela patrimonio apistico: sospensione dei prodotti
fitosanitari utilizzati nella concia delle sementi
-Etichetta olio: Commissione Ue abbraccia la posizione
dell’Italia
-Gioia del Colle: il Nas di Bari Sequestrano 31 tonnellate
di prodotti avariati
-Il servizio “Sms consumatori” piace ai cittadini
-La newsletter della Coalizione ItaliaEuropa - Liberi da
Ogm
Test
noi consumatori
periodico settimanale
di informazione e studi
su consumi, servizi, ambiente
Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 – Iscriz. ROC n. 1887
Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma
Adiconsum News
In primo piano
Carni sofisticate, controlli e
garanzie per i consumatori
Pubblichiamo di seguito la traccia dell’intervento
dell’Adiconsum al convegno sulla sofisticazione
delle carni tenutosi a Roma nell’ambito del
1st World Meat Conferente & Exhibition.
Anabolizzanti e farmaci non consentiti,
sofisticazioni, falsificazioni e contraffazioni:
come recuperare la fiducia dei consumatori?
È
ancora vivo il ricordo dell’“Operazione Meat Guarantor”, un’indagine
dei Nas conclusasi alla fine del 2002 portando alla luce un imponente
commercio di carne avariata gestito da allevatori, macellai, veterinari di Campania, Puglia, Lazio, Piemonte e Veneto. E su tutti l’ombra
della camorra, che, fuori dalla catena ufficiale della commercializzazione,
immetteva sul mercato carni bovine pericolose, sottratte al controllo delle
pubbliche autorità.
Senza dubbio una delle più importanti inchieste sui traffici illegali
nel mercato della carne: due anni di indagini, intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, riprese, infiltrazioni di agenti sotto
copertura.
E ancora nei primi mesi del 2004 i soliti Nas, grazie ad un’indagine
coordinata dalla Procura di Rimini, sgominavano un’imponente organizzazione inondava decine di allevamenti nel nord Italia di prodotti farmaceutici proibiti e cancerogeni che venivano somministrati a vitelli, maiali,
conigli, polli, agnelli e addirittura ad anguille, fagiani e quaglie. Coinvolti
produttori di mangimi e farmaci per animali, agenti di commercio, veterinari, intermediari, allevatori.
Fatti particolarmente eclatanti, che non devono certo indurre a credere che tutto il mercato della carne sia nelle mani della criminalità.
Tuttavia, se diamo uno sguardo al presente, la situazione è tutt’altro
che rosea.
Nei primi otto mesi del 2008 il Comando dei Carabinieri per la tutela
della salute (Nas) ha effettuato 16.804 ispezioni, sequestrando 17.200.000
confezioni di alimenti e bevande e 30.000 tonnellate di prodotti sfusi
– per un valore complessivo di oltre 121 milioni di euro –, ed arrestando
48 persone.
Tra i settori maggiormente colpiti dai sequestri (vedi tabella) figura
quello delle carni e degli allevamenti, con il 25,1% in valore rispetto al
totale, secondo soltanto a quello delle conserve alimentari (39,4%).
Tra le frodi smascherate la commercializzazione di capi bovini fraudolentemente dichiarati appartenenti a razze pregiate, come la chianina, e
la falsificazione di marchi “Parma” e “San Daniele” per la timbratura dei
prosciutti.
Test noi consumatori
Adiconsum News
Settore
Acque e bibite
Alimenti
Alimenti dietetici
Carni e allevamenti
Conserve alimentari
Farine, pane e pasta
Latte e derivati
Mangimi e prod. zootecnici
Olii e grassi
Prodotti ittici
Ristorazione
Salumi e insaccati
Vini e alcolici
Zuccheri e sofisticanti
Totale
Ispezioni
328
26
273
4.655
365
2.532
1.001
504
573
1.171
4.133
232
711
300
16.804
Valore sequestri (euro)
211.862
50
366.500
30.459.219
47.761.304
1.908.131
13.270.120
313.705
880.397
941.705
1.673.028
197.810
22.846.168
489.085
121.319.083
Valore sequestri (in %)
0,2
0
0,3
25,1
39,4
1,6
10,9
0,2
0,7
0,8
1,4
0,2
18,8
0,4
100,0
Tra le ultime operazioni di rilievo condotte dai Nas nel settore carni e
allevamenti, in particolare, ricordiamo:
• Operazioni “false razze bovine” e “labirinto”. Ottobre 2007: I Nas di
Perugia arrestano quindici persone e sequestrano 117 bovini. La banda
criminale vendeva capi spacciandoli per razze pregiate, dalla Chianina
alla Marchigiana, utilizzando falsi documenti.
• Operazione Falsi Sapori. Febbraio 2008: i Nas di Padova sequestrano
1.796 prosciutti “Parma” e “San Daniele” contraffatti grazie all’utilizzo
di timbri falsificati. Cinque le persone indagate.
• 2007 – 2008: il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute conduce un
monitoraggio straordinario sul problema della brucellosi negli allevamenti
bufalini della provincia di Caserta. Eseguite 18 ordinanze di custodia cautelare; sequestrati 1.858 capi bufalini, 300 tonnellate di latte e derivati
e 19 caseifici, per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro.
L’autotutela del consumatore
Una carne dal colore rosso vivo è spesso sinonimo di buona qualità,
tuttavia la semplice osservazione dei tagli in vendita non permette di
capire se il prodotto proviene da animali trattati con sostanze illecite. È
perciò molto importante effettuare i propri acquisti presso canali commerciali autorizzati, stabilendo ove possibile un rapporto di fiducia con
il venditore.
È inoltre assai utile conoscere le norme che regolano la commercializzazione della carne, con particolare riferimento a quelle sull’etichettatura, unico vero strumento di autotutela per il consumatore. Per questo
l’Adiconsum è da sempre impegnata in attività di divulgazione attraverso
convegni e pubblicazione di materiale informativo.
Quello che segue, in particolare, è un estratto da una guida sull’etichettatura dei prodotti alimentari di prossima realizzazione.
L’etichettatura della carne
Le carni dirette al consumo umano devono provenire da animali che
siano stati sottoposti, a cura del veterinario ufficiale (ASL), a visita “ante
mortem” e ad ispezione “post mortem”. La presenza del bollo sanitario
identificativo dello stabilimento di macellazione o laboratorio di sezionamento, applicato direttamente su ciascuna mezzena o sulle etichette per
le carni confezionate, certifica che la macellazione e la lavorazione delle
carni sono avvenute sotto il controllo del veterinario ufficiale, che attesta
la salubrità del prodotto e la sua idoneità al consumo.
Test noi consumatori
Adiconsum News
Cosa prevede la legge sull’etichettatura
Nelle macellerie e nei supermercati, in osservanza di norme comunitarie
e nazionali, devono essere fornite le seguenti informazioni obbligatorie,
per ogni taglio di carne, mediante un cartello esposto sul banco di vendita o l’etichetta per le carni confezionate:
• riproduzione del bollo sanitario dello stabilimento che ha effettuato il
sezionamento ed il confezionamento
• ragione sociale e sede dello stabilimento
• peso netto
• denominazione commerciale: specie, categoria e taglio
• data di scadenza
• lotto di produzione
• modalità di conservazione
Per le carni bovine esiste un sistema di etichettatura più vincolante; oltre alle indicazioni valide per le altre carni, obbliga all’indicazione
di:
• codice di riferimento che rappresenta il nesso tra il taglio di carne al
banco e l’animale o il gruppo di animali macellato;
• paese di nascita
• paese (o paesi) di ingrasso
• paese di macellazione e numero di riconoscimento dello stabilimento
di macellazione;
• paese di selezionamento delle carni e numero di riconoscimento del
laboratorio.
Se le carni provengono da un animale, nato, ingrassato e macellato in
Italia l’etichetta può riportare l’indicazione “Carni di bovino nato, ingrassato
e macellato in Italia” oppure la semplice dizione “origine Italia”.
Se le confezioni di carni contengono pezzi provenienti da bovini diversi, l’etichetta, oltre a quelle obbligatorie, deve fornire esclusivamente le
indicazioni comuni a tutte le carni.
Inoltre, il cartellino o le etichette per le carni esposte al pubblico devono recare il prezzo unitario per chilogrammo, la specie e lo stato
fisico (fresche, congelate, scongelate). Le specie sono:
• bovine: vitello o bovino adulto;
• bufaline;
• suine;
• ovine: agnello o ovino adulto;
• caprine: capretto o caprino adulto;
• avicunicole: pollo, coniglio ed altri.
L’etichetta, con le informazioni riportate, deve essere espressa in una
forma chiara, esplicita e leggibile, in qualsiasi momento della commercializzazione deve essere posta in maniera tale da non consentire la sua
riutilizzazione.
Non è possibile fornire informazioni attinenti al taglio di carne in esposizione al banco, se non tramite l’etichettatura: non è sufficiente ciò che
dice l’operatore del punto vendita, è assolutamente necessario esigere
l’etichetta o un cartello esposto che la possa sostituire.
Le informazioni facoltative
Sull’etichetta delle carni bovine possono comparire informazioni diverse
da quelle appena citate, allora si tratta di etichetta apposta sulle confezioni
di carne bovina su base volontaria. Tale metodologia di etichettatura
prevede, oltre alle informazioni obbligatorie, indicazioni facoltative sull’animale, sull’allevamento e sulla macellazione. In particolare:
• l’età dell’animale, la data di macellazione e/o di preparazione delle
carni, il periodo di frollatura;
Test noi consumatori
Adiconsum News
• l’azienda di nascita e/o di allevamento, le tecniche di allevamento, i
metodi di ingrasso, le indicazioni relative all’alimentazione;
• la razza o il tipo genetico;
• altre informazioni contenute nell’eventuale disciplinare approvato dal
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
La presenza delle informazioni volontarie (etichettatura volontaria)
deve essere sempre approvata dal Ministero delle Politiche Agricole e
Forestali.
I produttori che desiderano dare maggiore informazione ai consumatori
devono rispettare un Disciplinare di etichettatura e attenersi a regole più
restrittive rispetto a chi immette in commercio carni con le sole informazioni obbligatorie: di conseguenza le etichette che riportano notizie
sull’animale e sul metodo di allevamento o di alimentazione provengono
da allevamenti e stabilimenti di produzione che sono stati sottoposti a
controlli più severi per assicurare il rispetto dei requisiti annunciati dall’etichetta (per esempio “alimentazione senza ogm”).
Vendite promiscue
L’eventuale vendita di carni congelate deve essere effettuata in banchi separati da quelle fresche. In banchi separati devono anche essere
vendute le carni bovine, bufaline, suine e ovicaprine da quelle avicunicole
(pollo e conigli) e della selvaggina allevate. Uguale separazione è prevista
per le uova. Ai diversi banchi o scomparti devono corrispondere in ogni
caso taglieri, utensili ed attrezzature distinte.
Anche le carni biologiche devono essere esposte separatamente dalle
altre, in apposita sezione del banco vendita.
Carni macinate e preparazioni di carne
Nei banchi di vendita si possono trovare anche:
• carni macinate
• preparazioni di carne (spiedini, hamburger, cotolette impanate,
“tasche” ripiene): carni fresche con l’aggiunta di altri ingredienti quali
condimenti (sale, senape, spezie, erbe ed estratti aromatici) oppure
additivi (che non abbiano comunque azione di conservanti);
• prodotti a base di carne (salsicce fresche e salamelle, zamponi e
cotechini pronti a cuocere e paste farcite di carne) ed in generale tutte le carni sottoposte ad un trattamento, in seguito al quale vengono
modificate le caratteristiche della carne fresca.
Per le carni macinate e le preparazioni di carne valgono più o meno
gli stessi principi fissati per le carni fresche; l’etichetta deve contenere
le seguenti informazioni: ragione sociale e sede dello stabilimento, peso
netto, denominazione di vendita, elenco degli ingredienti, la specie o le
specie da cui provengono le carni, bollo sanitario dello stabilimento che
ha effettuato la preparazione e il confezionamento, indicazione del lotto,
data di scadenza, modalità di conservazione.
Per i prodotti a base di carne (p.e. zampone, cotechino, paste ripiene)
le carni utilizzate sono indicate con il nome della specie quando contengono una determinata quantità di muscolo. Diversamente la lista degli
ingredienti dovrà contenere, oltre alla dicitura “carne di”, l’indicazione
del grasso contenuto.
Quando le carni macinate sono bovine l’etichetta deve anche specificare:
• numero di riferimento o un codice che evidenzi il nesso tra l’animale
o il gruppo di animali e le carni
• nome dello Stato in cui sono state macinate le carni con l’indicazione:
“Preparato in (nome dello Stato o Paese terzo)”
• nome dello Stato in cui ha avuto luogo la macellazione
Test noi consumatori
Adiconsum News
• nome del Paese di nascita e di allevamento, se differenti da quello di
preparazione delle carni.
•
•
•
•
Le frodi più frequenti
Le irregolarità più comuni riscontrate dai Nas sono le seguenti:
Vendita di carni provenienti da animali ingrassati con sostanze non
consentite (ormoni, tireostatici, stilbenici, beta-agonisti). In questo
caso le carni sono ricche di acqua e si riducono notevolmente dopo la
cottura.
Vendita di carni contenenti residui di medicinali il cui trattamento non è
stato dichiarato e senza l’osservanza di sospensione tra il trattamento
stesso e l’avvio alla macellazione.
Vendita di carni della stessa specie ma di qualità diversa (vitello adulto
per vitello).
Vendita di tagli meno pregiati per tagli pregiati (es. lombata del quarto
anteriore per lombata del quarto posteriore o filetto).
Riferimenti legislativi
• D.M. 29/07/2004 (Modalità per l’applicazione di un sistema volontario
di etichettatura di carni di pollame)
• Circolare 30/03/2004 (Controlli etichettatura delle carni bovine)
• D.Lgs. n. 58 del 29/01/2004 (Disposizioni sanzionatorie per le violazioni
dei Regg. CE 1760 e 1825 del 2000).
• Decreto Ministeriale 30/08/2000 (Sistema obbligatorio di etichettatura
delle carni);
• Reg. (CE) 25.08.2000 n. 1825 (Recante modalità di applicazione del
regolamento (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo)
• Reg. (CE) 17/07/2000 n. 1760 (Che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle
carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine)
• Reg. (CE) 21/12/1999 n. 2772 (Che stabilisce le regole generali per
un sistema di etichettatura obbligatorio delle carni bovine)
Argomenti
Cina, latte in polvere
contaminato: nessun rischio
in Italia
Pesante il bilancio in Cina: migliaia di neonati intossicati,
quattro morti. Il Sottosegretario Francesca Martini esclude
la possibilità che il latte contaminato possa essere stato
commercializzato in Italia.
N
ei giorni scorsi il capo dell’agenzia cinese per i controlli sulla qualità,
Li Changjiang, ha riferito che la melamina, un composto chimico
generalmente usato per produrre polimeri plastici, è stata trovata
nel latte in polvere di 22 marche (su un totale di 109 controllate).
Test noi consumatori
Adiconsum News
Notizie più recenti informano che la contaminazione interessa anche
il latte fresco prodotto dalle tre più grandi imprese lattiero-casearie della
Cina; lo riferisce la televisione di Stato cinese citando fonti dell’agenzia
per i controlli della qualità degli alimenti.
Ma non finisce qui: tracce di melamina sono state trovate dalle autorità sanitarie di Hong Kong anche in yogurt e gelati della Yili, uno degli
sponsor ufficiali dei Giochi olimpici di Pechino.
L’Organizzazione mondiale per la Sanità ha chiesto spiegazioni alla Cina in
merito al ritardo con cui i media controllati dallo Stato hanno diffuso l’allarme, visto che le autorità erano già da mesi al corrente della situazione.
Nessun rischio in Italia
In un comunicato prontamente diffuso dal Ministero della Salute il Sottosegretario di Stato Francesca Martini ha tenuto a precisare che «sulla
base di quanto comunicato dal sistema rapido di allerta comunitario si
esclude la possibilità che tale latte possa essere stato commercializzato
in Europa e quindi anche in Italia».
«Il latte in polvere prodotto in Cina – prosegue il comunicato –, anche
in base a normative comunitarie, non può essere importato in Europa,
e si è provveduto comunque ad allertare gli Uffici periferici del Ministero
per rafforzare le misure di controllo all’importazione al fine di impedire
tentativi di ingresso illegale di tali prodotti. Sono stati anche informati gli
Assessorati alla Sanità di tutte le Regioni e Province Autonome».
La melamina
La melamina si presenta come polvere bianca ed è scarsamente solubile in acqua. In virtù del
numero di atomi di azoto – ben 6, oltre a 3 di carbonio e 6 di idrogeno – questa molecola può
trovare impiego quale fertilizzante, ma il suo uso principale è nell’industria della plastica, per la
formazione di resine melaminiche, in combinazione con la formaldeide, resine che trovano impiego
anche nella produzione di materiali a contatto con gli alimenti. Ha caratteristiche di ritardante di
fiamma e costituisce il componente principale anche di alcune colle e inchiostri.
Poco è dato a conoscere sulla tossicità della melamina nell’uomo, non essendo stati riportati
– fino ai recenti drammatici fatti della Cina – casi di intossicazione acuta imputabili direttamente
a tale sostanza. Nel ratto l’esposizione orale tramite mangime può provocare inappetenza e conseguente perdita di peso, calcoli in vescica, cristalluria e iperplasia dell’epitelio vescicale, ridotta
percentuale di sopravvivenza.
Lo scopo dell’aggiunta di questa sostanza al latte sembra sia stato quello di far risultare artificialmente alto – almeno ad un controllo superficiale – il contenuto proteico di un prodotto annacquato.
In breve
Tutela patrimonio apistico: sospensione dei
prodotti fitosanitari utilizzati nella concia
delle sementi
Il Sottosegretario alla salute On.le Francesca Martini comunica che a seguito
del parere espresso il 16 settembre scorso dalla Commissione Consultiva per i
Prodotti Fitosanitari è stato emanato oggi il Decreto Ministeriale di sospensione
cautelativa dei prodotti fitosanitari contenenti le sostanze attive neonicotinoidi
thiamethoxan, clothianidin, imidacloprid e la sostanza attiva fipronil utilizzate
nel trattamento di concia delle sementi. Il provvedimento in questione riguarda
anche la sospensione di utilizzo da parte degli agricoltori delle sementi trattate.
La sospensione dei prodotti fitosanitari sopra citati, adottata sulla base dei rilievi
scientifici rilevati dalla predetta Commissione e del principio di precauzione, permetterà di acquisire utili informazioni sulla moria delle api in relazione all utilizzo
di tali sostanze. Sarà, inoltre, condotto un programma di monitoraggio a livello
nazionale per individuare le cause dello spopolamento degli alveari che sembra
essere correlato ad un insieme di fattori (malattie, andamento climatico, scarso
valore nutrizionale del polline raccolto, prodotti fitosanitari, ecc.).
Test noi consumatori
Adiconsum News
In breve
Etichetta olio: Commissione Ue abbraccia la
posizione dell’Italia
La Commissione europea ha proposto ufficialmente ai 27 Paesi membri d’introdurre obbligatoriamente in etichetta l’origine dell’olio d’oliva vergine ed extravergine, indicando anche per le miscele se si tratta di oli di origine comunitaria,
oppure di oli di origine non comunitaria. La proposta, che ha già ricevuto un primo
via libera dal Comitato tecnico di gestione rappresentato dai 27 Paesi, dovrà essere
esaminata dall’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto). L’approvazione
definitiva è prevista entro la fine del 2008, mentre le nuove regole dovrebbero
entrare in vigore dal prossimo anno. La nuova regolamentazione farebbe cadere
anche il richiamo ufficiale della Commissione europea nei confronti dell’Italia, a cui
ha fatto seguito una procedura di messa in mora, che con il Decreto del Ministro
delle Politiche agricole 9 Ottobre 2007, Norme in materia di indicazioni obbligatorie
nell’etichetta dell’olio vergine ed extravergine di oliva, aveva già reso obbligatoria
l’indicazione dell’origine. Una vittoria importante per il made in Italy e per l’Italia,
che da anni sostiene la richiesta dell’obbligatorietà dell’origine in etichetta.
In breve
Gioia del Colle: il Nas di Bari Sequestrano 31
tonnellate di prodotti avariati
Il 19 settembre scorso i carabinieri del Nas di Bari, nell’ambito di controlli sulla
sicurezza alimentare, hanno scoperto a Gioia del Colle (BA) un deposito di generi
alimentari di 2000 mq della catena Gida S.r.l. nel quale erano stipate 31 tonnellate di merce avariata. Nel deposito – che riforniva ristoranti e supermercati della
provincia di Bari – sono stati rinvenuti cartoni di pasta scaduta e rietichettata, cibo
fresco invaso da parassiti e confezioni di farina coperte di escrementi di topo. Gli
investigatori del Nas hanno accertato che il deposito e le celle frigorifere, privi delle
prescritte autorizzazioni, contenevano salumi, pasta, formaggi, vini e numerosi
prodotti in scatola già scaduti, ma con data di scadenza ritoccata. Sui latticini i
carabinieri hanno scoperto muffe e parassiti. Sono state avviate indagini per accertare la provenienza dei prodotti vinicoli perché sulle etichette sono indicate aziende
sconosciute al fisco. Il titolare del deposito è stato denunciato, mentre si continua
ad investigare sui ristoranti e i supermercati coinvolti nella catena distributiva. Il
valore del deposito e della merce sequestrati è di circa un milione di euro.
In breve
Il servizio “Sms consumatori” piace ai
cittadini
I risultati del servizio “Sms consumatori” (vedi Attorno al piatto n. 24 del 7
maggio 2008) promosso dal Mipaaf e realizzato in collaborazione con 8 associazioni
consumatori (tra cui l’Adiconsum) parlano chiaro: 243 mila cittadini hanno inviato
almeno un sms per conoscere in tempo reale il prezzo di uno degli 84 prodotti
che compongono il paniere; oltre un milione e mezzo il numero di sms inviati
gratuitamente; 14.413 visite al sito internet www.smsconsumatori.it, dove sono
disponibili informazioni più approfondite e dove è possibile, cliccando un apposito
link, fare la spesa virtuale, ovvero riempire il carrello e ottenere l’indicazione di
quanto si dovrebbe spendere se i prezzi medi fossero rispettati. «Siamo molto
soddisfatti – ha commentato Ministro delle politiche agricole, Luca Zaia – della
risposta dei consumatori al servizio, che evidentemente contribuisce ad informare
in modo rapido ed efficace le famiglie che ogni giorno fanno la spesa e che, in un
mercato aperto come quello di oggi, hanno bisogno di orientarsi con maggiore
facilità nei processi di determinazione dei prezzi al consumo».
Test noi consumatori
Coalizione Italia Europa Liberi da OGM
Segreteria: Tel 0172 436950
e-mail: [email protected]
Ufficio Stampa: [email protected]
Newsletter n° 4
11/09/2008
Il servizio newsletter è offerto dalla Coalizione Italia Europa Liberi da OGM, un vasto
schieramento costituito dalle maggiori organizzazioni degli agricoltori, del
commercio, della moderna distribuzione, dell’artigianato, della piccola e media
impresa, dei consumatori, dell’ambientalismo, della scienza, della cultura, della
cooperazione internazionale e delle autonomie locali. Leggi il Manifesto della
Coalizione: “Il sistema agroalimentare cuore strategico dello sviluppo”.
La newsletter è inviata agli iscritti al servizio e mira ad informare il pubblico sul tema
degli OGM e sulle attività della Coalizione e delle organizzazioni che ne fanno parte;
fornisce brevi notizie dall’Italia e dal Mondo che potete consultare e approfondire sul
sito della Coalizione (http://www.liberidaogm.org).
Invitiamo tutti a diffondere questa newsletter
Italia – 4 settembre 2008
Nostra signora Terra
Autore: Stefania Rossini - L’Espresso
Unire produttori e consumatori. Difendere il biologico e la tradizione. Contro
multinazionali e Ogm. Colloquio tra Carlo Petrini e Luca Zaia
(…) Non avete ancora parlato degli Ogm. Mentre Fao e
Vaticano sono possibilisti sulla loro introduzione nei campi, la
posizione di Petrini è scontata, quella di Zaia ondivaga.
Zaia: "Colpa dei giornalisti che tirano dalla loro parte. La mia
posizione e quella del mio partito è netta: siamo contrari. Non è
difficile capire che accettare il transgenico significa
compromettere l'identità di un territorio. Siamo però disponibili
alla sperimentazione perché vogliamo la dignità di verificare per
conto nostro le cose. Ma ormai l'interesse va scemando un po'
dappertutto".
Petrini: "Musica per le mie orecchie...".(…)
<<leggi l’estratto del colloquio relativo agli OGM cliccando qui>>
<<leggi l’intero articolo qui>>
Svizzera -
19 agosto 2008
Moratoria per gli OGM
fino al 2010?
Autore: Redazione ATS
Il canton Argovia prepara un'iniziativa cantonale che chiede
di prolungare la moratoria per la coltivazione di organismi
geneticamente modificati. Il parlamento cantonale ha
approvato con 76 voti contro 57 una proposta in tal senso
presentata da PS, Verdi e Parito evangelico (Pev).
L'opposizione è arrivata dal PLR e da deputati dell'UDC e
dell'PPD. L'iniziativa da sottoporre alle Camere federali
dovrebbe chiedere di prolungare di tre anni l'attuale moratoria
in vigore fino al 2010. Per i suoi fautori, la rinuncia alla
coltivazione di piante transgeniche è positiva per l'agricoltura
svizzera, che potrà così continuare a produrre alimenti di
ottima qualità, rispettando le esigenze della maggioranza dei
consumatori.
Regno Unito - 13 agosto 2008
Carlo d’Inghilterra: con gli OGM si va verso
il disastro ambientale
Francia – 1 settembre 2008
José Bové rischia di nuovo il carcere
Autore: Redazione ANSA
Autore: Redazione Greenplanet
“Date il via libera alla diffusione degli Ogm e tra
qualche tempo vi troverete a dover affrontare la
più grande catastrofe ambientale mai conosciuta
dall'uomo”. E’ questo il monito senza mezzi
termini lanciato sulle pagine del Daily Telegraph
dal principe Carlo, secondo il quale le
multinazionali stanno conducendo "un gigantesco
esperimento sia sulla
natura che sull'umanità
intera, che sta andando
terribilmente storto",
dando origine ad una
serie
di
problemi
globali, primi fra tutti i
cambiamenti climatici.
"Ho l'impressione che intendano farci pagare il
fatto di avere avuto ragione troppo presto. I
fatti risalgono al novembre 2006, il mais
transgenico Mon810 è stato vietato in Francia
nel 2008". Questo è quanto ha dichiarato
mercoledì scorso José
Bové,
a
margine
dell'udienza
del
processo, in corso a
Bordeaux, che lo vede
accusato insieme ad
altri 11 faucheurs
volontaires
d'OGM
(letteralmente
falciatori volontari),
responsabili di una operazione di "tracciabilità"
di mais geneticamente modificato.
Il principe di Galles,
celebre per il suo
impegno
a
favore
dell'ambiente
e
dell'agricoltura biologica, ha dichiarato di
temere anche lui una possibile crisi alimentare,
ma che secondo lui affidarsi a queste "enormi
aziende" non è la risposta giusta al problema.
"Sarebbe la distruzione assoluta di tutto, la
classica maniera di far sì che in futuro resteremo
senza cibo. Dovremmo discutere di sicurezza del
cibo, non della produzione del cibo", ha
affermato
l'erede
al
trono
britannico…
<<leggi l’intero articolo qui>>
Il dibattimento processuale è iniziato il 10 luglio
scorso a Bordeaux, ma il confronto fra le parti
va oltre i capi d’imputazione: in aula si discute
di OGM, di genetica, di agricoltori sottomessi
allo strapotere delle multinazionali, di politica
ambientale e legislazione, di azione non
violenta. Nonostante la difesa abbia voluto
imprimere alla discussione un alto profilo, il
pubblico ministero, contrario a trasformare
l'udienza in "tribuna politica e mediatica", ha
richiesto una pena di otto mesi senza
condizionale per Bovè.
<<leggi l’intero articolo qui>>
Stato della Ricerca
Impatto economico della contaminazione accidentale di OGM sul settore biologico
Autore: Hewlett K. L. (Avvocato della Soil Association - www.soilassociation.org)
Una revisione della letteratura ha individuato un totale di 16 episodi di
contaminazione da colture GM in 9 paesi e su 4 colture (mais, colza, soia e papaia),
dovuti sia ad impollinazione incrociata che a contaminazione in post raccolta nella
catena di approvvigionamento.
Granturco: In Spagna, tra il 2003 e il 2007, 16 aziende biologiche sono state colpite da
impollinazione incrociata con colture GM; i livelli di contaminazione andavano dallo 0,03% al
12,6% e in tutti i casi la certificazione biologica è stata ritirata, portando ad una perdita
finanziaria. Un agricoltore ha perso 4000 € a causa del dovuto abbassamento dei prezzi di
mercato. Diversi agricoltori biologici americani sono stati colpiti da cali di vendite e
abbassamento dei prezzi, in quanto non sono stati in grado di fermare la contaminazione che
al giorno d’oggi potrebbe portare ad una perdita di oltre 90 milioni di euro.
Colza: L’impollinazione incrociata ha portato alla quasi totale contaminazione delle sementi
non-GM stoccate in Canada, costringendo gli agricoltori biologici a cessare la produzione di
questa coltura con conseguente perdita dell’accesso al mercato del biologico, costato in
termini di milioni di dollari nonché in azioni legali.
Soia: La contaminazione negli Stati Uniti, Giappone, Corea e Regno Unito ha influito
negativamente in termini sia economici che d’immagine per le imprese del biologico. La
contaminazione dei mangimi animali nel Regno Unito ha portato al ritiro della certificazione
che i prodotti avevano e di conseguenza a una grossa perdita nelle vendite, sia per le aziende
responsabili dei mangimi animali sia per quelle degli animali nutriti con tali mangimi. Gli
agricoltori brasiliani, a causa dell’incapacità di gestire la contaminazione, si sono ritrovati ad
avere dei costi di produzione più elevati rispetto ai costi di vendita con conseguenze
immaginabili.
Papaia: La contraffazione delle etichette di semi di papaia ha portato alla diffusione di
piantagioni di alberi GM in aziende biologiche a Hong Kong, dopo è stato scoperto che la
frutta è risultata modificata geneticamente ma che i prodotti erano stati venduti come
biologici. La contaminazione incrociata ha portato al 50% il livello di materiale GM nei
frutteti biologici di papaia in Hawaii, il che significa che gli agricoltori devono vendere i loro
frutti a un terzo dell’ex-prezzo di vendita, nonché i mercati di esportazione come l'UE e il
Giappone rifiutano questo tipo di prodotto in quanto contaminato.
Si può concludere dicendo che le perdite economiche sostenute dagli agricoltori
biologici e dalle aziende alimentari sono state notevoli e si sono ripercosse sulla
perdita di mercati e di vendite, abbassamento dei prezzi, pubblicità negativa, ritiro
della certificazione biologica ed elevati costi per l’attuazione delle misure di
prevenzione per una maggiore resa dei prodotti biologici.
<<Estratto dal
online>>
dossier informativo che la Coalizione sta preparando, prossimamente disponibile
L’incontro mondiale della rete di Terra Madre riunirà all’Oval di Torino dal 23 al 27 ottobre
prossimi comunità del cibo, cuochi, docenti e giovani provenienti da tutto il mondo,
impegnati a lavorare per promuovere una produzione alimentare locale, sostenibile e
rispettosa dei metodi ereditati e consolidati nel tempo.
Di seguito vi segnaliamo, tra i 33 Laboratori della Terra che sono nel calendario dei lavori, gli
incontri più strettamente legati all’attività e alle battaglie della Coalizione. Per ogni
appuntamento è attivo un forum a cui siete invitati a partecipare. Vi segnaliamo inoltre che
dal 13 settembre sarà possibile accreditarsi per partecipare a questi e altri Laboratori della
Terra attraverso il sito www.terramadre.info. Per accedere è necessario acquistare il
biglietto di ingresso al Salone del Gusto.
Sabato 25 ottobre 2008
10:00 STRATEGIE - Cibo ai motori? (sala A)
La produzione di Agro-bio-combustibili e le
conseguenze sulla sicurezza alimentare.
Partecipa al Forum
10:00 SVILUPPO - Produrre qualità con dignità
(sala G)
Confronto, esperienze e presentazione di approcci
partecipativi per migliorare sicurezza, salute e
condizioni di lavoro nell’agricoltura di piccola scala.
In collaborazione con International Labour
Organization. ILO, UNICRI e Obiettivo Lavoro.
Partecipa al Forum
13:00 PRODOTTI - Prima del miele vengono le
api (sala G)
Allarme api, troppa chimica in agricoltura sta
portando alla strage degli alveari. Un fenomeno che
avrà presto ripercussioni sull’agricoltura stessa, se
non si trovano rapidamente rimedi comportamentali
e normativi; è tempo di stringere un’alleanza tra
agricoltori e apicoltori, se non si vuole neutralizzare
l’alleanza naturale tra le api e le coltivazioni.
Partecipa al Forum
Domenica 26 ottobre 2008
10:00 RISORSE: Tradizione, sostenibilità e
tecnologia (sala G)
L’agricoltura deve virare sempre più verso lo
sfruttamento di energie rinnovabili e l’impiego
sempre più ridotto delle risorse che rinnovabili non
sono. Questo grazie alla scelta attenta delle colture
e delle sementi e a pratiche di agroecologia, ma
anche ad una nuova alleanza con la ricerca e la
tecnologia, per trovare soluzioni rispettose
dell’ambiente e delle tasche dei produttori.
Partecipa al Forum
15:00 DIRITTI: Condividere per proteggere
(sala B)
Come tutelare i saperi tradizionali e difendere la
proprietà intellettuale. Il ruolo delle popolazioni
indigene e delle donne. In collaborazione con The
Christensen Fund e UNICRI.
Partecipa al Forum
Terra Madre al Salone
Nell’edizione 2008 il Salone del Gusto e Terra Madre
sono più che mai “vicini”: il primo come momento di
incontro diretto tra la produzione e i consumatori, la
seconda come operazione di carattere politico, etico e
ambientale.
Importante occasione di incontro tra il pubblico del
Salone del Gusto e le comunità del cibo sono le
conferenze organizzate al Lingotto, dedicate ai grandi
temi di Terra Madre.
Sicurezza alimentare, cambiamenti climatici, economia
locale, sementi e biopirateria sono alcuni degli
argomenti che vedranno incontrarsi e confrontarsi
importanti relatori ma anche molte delle figure
professionali delle quali ha bisogno il cibo di qualità per
essere prodotto, trasformato, distribuito e consumato,
per essere risorsa economica, ambientale, sociale e
culturale.
Alcuni appuntamenti dedicano particolare attenzione
alla biodiversità, affrontando alcune delle tematiche
più attuali e approfondendo alcuni progetti della
Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.
Accedi al sito del Salone del Gusto, clicca qui
Di seguito segnaliamo la conferenza realizzata dalla Coalizione e altri appuntamenti inerenti i
temi più cari alla Coalizione.
Venerdì 24 ottobre 2008
La Coalizione Italia Europa Liberi da OGM presenta la conferenza:
Senza OGM si può (15:00 Sala Gialla)
A cosa servono gli OGM? I loro sostenitori (e proprietari) dicono che possono
risolvere molti problemi agli agricoltori, aiutandoli a ridurre l’uso dei pesticidi e ad
aumentare la quantità dei raccolti, e al pianeta nel suo complesso, contribuendo
alla soluzione per la fame nel mondo. I protagonisti dell’agricoltura sostenibile,
produttori e ricercatori, raccontano invece come hanno affrontato e risolto le
medesime criticità senza ricorrere agli OGM.
Modera:
Roberto Burdese, Presidente Slow Food Italia e Coordinatore della Coalizione Italia-Europa
Liberi da OGM
Intervengono:
Marcello Buiatti, Docente di Genetica, Università degli Studi di Firenze e Presidente della
Fondazione Toscana Sostenibile
Raul Hernandez Garciadiego, presidente delle organizzazioni Alternativas y Procesos De
Partecipación Social e Central De Servicios Para El Desarrollo De Tehuacán, Messico
Manuela Giovannetti, Preside della Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Pisa
Claudia Sorlini, Preside della Facoltà di Agraria, Università di Milano
Samuel Karanja Muhunyu, Agronomo, Coordinatore di NECOFA (Rete per l’agricoltura
sostenibile in Africa) e coordinatore di Slow Food Kenya
Joseph Stockinger, Vice Presidente della Rete delle Regioni Europee OGM-Free e Assessore
all'Agricoltura della Regione Alta Austria (Oberösterreich)
Sementi e diritti (18:00 Sala Gialla)
Come difendere le sapienze senza alzare barriere e condividere la conoscenza senza
favorire la biopirateria? Il dibattito sulle sementi, vero fondamento di ogni
agricoltura, deve finalmente aprirsi e coinvolgere tutti, produttori e consumatori
inclusi.
Modera:
Cinzia Scaffidi, Direttore del Centro Studi di Slow Food
Intervengono:
José Esquinas, docente di Biologia Vegetale, Università Politecnica di Madrid, membro dell’Istituto
Nazionale di Ricerca Agraria, direttore della cattedra su Fame e Povertà presso l’Università di
Cordoba, già Segretario della Commissione Intergovernativa per la Ricerca sulle Risorse Genetiche
Vegetali per l’Agricoltura e l’Alimentazione alla FAO
Stefano Masini, docente di Diritto agroalimentare, Università di Roma - Tor Vergata e Responsabile
dell’Ufficio Ambiente e Territorio di Coldiretti
Marcello Buiatti, Docente di Genetica, Università degli Studi di Firenze e Presidente della Fondazione
Toscana Sostenibile
Carlo Petrini, Presidente di Slow Food Internazionale
Vandana Shiva, Attivista, Scienziata e Vice presidente Slow Food Internazionale
Domenica 26 ottobre 2008
La sicurezza alimentare, le sfide del
cambiamento climatico e la bioenergia
(12:00 Sala Gialla)
Gli elementi interconnessi nella lotta
alla fame e alla povertà sono molti e
tutti si stanno sempre più imponendo
all’attenzione di tutto il pianeta.
Regione Piemonte, Città di Torino e
Slow Food celebrano la Giornata
Mondiale dell’Alimentazione promossa
ogni anno dalla FAO.
Modera:
Roberto Burdese, Presidente Slow Food Italia e
Coordinatore della Coalizione Italia-Europa
Liberi da OGM
Intervengono:
Luca Mercalli, Climatologo e Presidente Nimbus
Vandana Shiva, Attivista, Scienziata e Vice
presidente Slow Food Internazionale
Mino Taricco, Assessore all’Agricoltura della
Regione Piemonte
Alessandro Altamura, Assessore al Commercio,
al Turismo, alle Attività Produttive della Città
di Torino
Osvaldo Martínez, Presidente della Commissione
Economica del Governo Cubano
Crisi Alimentare e sfide globali (15:00
Sala Gialla)
Finanziarizzazione delle derrate
alimentari, aumento del prezzo del
petrolio, produzione di biocarburanti,
iniquità degli scambi internazionali,
agricolture ricche sussidiate a discapito
di quelle più deboli. Sono solo alcune
delle concause che hanno portato
all’attuale crisi alimentare che sta
colpendo anche zone del mondo finora
ritenute... al sicuro. Quali lezioni
possiamo imparare da questa crisi e
quali sono le possibili vie virtuose che
cittadini e governi devono
intraprendere.
Moderatore: Cinzia Scaffidi, Direttore del
Centro Studi di Slow Food
Intervengono:
Osvaldo Martínez, Presidente della Commissione
Economica del Governo Cubano
Sergio Marini, Presidente di Coldiretti
Colin Tudge, Biologo e scrittore scientifico,
autore del libro “Feeding people is easy”
Tewolde Berhan Gebre-Egziabher, Direttore
dell’Agenzia di Protezione Ambientale
dell’Etiopia
Se hai un sito internet e vuoi contribuire a sostenere
l’attività della Coalizione…
…abbiamo preparato alcune proposte da inserire all’interno di pagine web al fine di
diffondere in maniera veloce ed automatica ultime news e aggiornamenti riferiti alla
questione degli OGM in Italia e nel Mondo e alla Coalizione.
Potete visionare queste proposte all’interno della pagina “Contatti” di liberidaogm.org e ve
ne diamo un’anteprima qua sotto:
170*190
125*80
Verranno successivamente inserite altre proposte di banner con dimensioni e forme diverse al
fine di dare maggiore scelta e adattabilità ai vostri siti.
Per ricevere il codice da inserire nella vostra pagina o per richiedere particolari misure del
banner a seconda delle vostre esigenze contattate:
[email protected]
Segreteria: Tel 0172 436950
e-mail: [email protected]
Adiconsum News
www.adiconsum.it
un click e sei in adiconsum
online per te tutte le notizie
ed i servizi dell’associazione
•news e attualità dei consumi
•comunicati stampa
•eventi (forum, seminari, convegni, corsi)
•dossier e studi specifici
•facsimile di reclami, ricorsi, richieste di risarcimento
•tutte le pubblicazioni (Test noi consumatori, Guide del
consumatore, Adibank, CD Rom ecc.)
•iscrizione e consulenza online
Partecipa anche tu alla nostra attività
di difesa del consumatore: sei il benvenuto tra noi
ADICONSUM,
DALLA PARTE DEL
CONSUMATORE.
Direttore: Paolo Landi • Direttore responsabile: Francesco Guzzardi • Comitato di redazione: Angelo Motta,
Fabio Picciolini • Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, 00161 - Roma • Reg. Trib. Roma n. 350 del 9.06.88
• Iscriz. ROC n. 1887 • Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma
ADESIONI E ABBONAMENTI
• Adesione individuale: euro 31,00 (15,00 per gli iscritti Cisl)
• Abbonamento al settimanale ”Adiconsum News” + mensili “Adifinanza”, a cura del settore credito e risparmio, “Consumi & diritti”, a cura del Centro giuridico Adiconsum e “Attorno al piatto”, a cura del settore
sicurezza degli alimenti e nutrizione: euro 25,00 (15,00 per gli iscritti Cisl)
• Abbonamento al bimestrale ”La guida del consumatore”: euro 25,00 (12,00 per gli iscritti Cisl)
• Adesione + Abbonamento a ”La guida del consumatore”: euro 43,00 (27,00 per gli iscritti Cisl)
I versamenti possono essere effettuati su c.c.p. 64675002 intestato ad Adiconsum
Test noi consumatori