LEZIONE 1 PALLAVOLO – CENNI STORICI • Nell

Transcript

LEZIONE 1 PALLAVOLO – CENNI STORICI • Nell
LEZIONE 1 PALLAVOLO – CENNI STORICI
• Nell’antichità possiamo trovare dei giochi con la palla che si possono considerare i predecessori della
pallavolo.
• Nel Medioevo in Italia si giocava una specie di pallavolo le cui origini risalgono ad antichi giochi greci e
romani.
• Nel 1893 in Germania fu introdotto un gioco chiamato “Faustball” (pallapugno)
LA PALLAVOLO MODERNA
• La pallavolo moderna è stata inventata da William Morgan, un istruttore di educazione fisica di una
scuola dell’Ymca (Young Men’s Christian Association) di Holyoke, nel Massachusetts.
• Lo scopo di Morgan era creare un gioco per tenere allenati, nel periodo invernale, i giocatori di rugby e
base-ball. I giochi conosciuti a quel tempo erano il rugby, il calcio, la pallamano, il base-ball e il tennis. Di
questi solo il tennis poteva essere praticato in palestra, ma non potevano essere utilizzati più di quattro
giocatori contemporaneamente. Così inventò un gioco ispirandosi al tennis e alla pallamano:
• Utilizzò la stessa rete da tennis portandola a 2 metri dal suolo.
• La palla poteva essere colpita con le mani anziché con la racchetta.
• Dava la possibilità a tutti di giocare (non c’era un numero minimo di giocatori).
• Il campo di gioco era pressappoco quello del tennis (10,62 m. di larghezza e 18,30 m. di lunghezza).
• Il gioco consisteva nell’inviare la palla nel campo avversario con l’utilizzo delle mani, senza che la palla
toccasse il suolo.
• La palla veniva messa in gioco con due diversi tipi di battuta come nel tennis da dietro la linea di fondo
campo.
• Gli incontri venivano giocati a set e la durata di ogni set venne fissata a 21 punti.
• Il numero dei tocchi era illimitato.
• La Faustball e il gioco di Morgan erano molto simili. Differivano in alcune caratteristiche di base: per
esempio nella Faustball la palla poteva rimbalzare due volte a terra, mentre nel gioco di Morgan la palla
non poteva mai toccare terra.
• Questo gioco inizialmente non riscosse molto successo. Dal collegio di origine arrivò a Springfield nel New
England, dove c’era un’altra sede dell’Ymca.
• È da Springfield che questo gioco si diffuse in tutto il mondo grazie all’operato di Alfred Halstead, che gli
diede il nome di “volleyball” (Volley in inglese significa raffica, colpo violento. Il nome tradotto
letteralmente significa “palla colpita violentemente”).
LA DIFFUSIONE DEL VOLLEYBALL
• Nell’arco di dieci anni da Springfield, il volleyball si diffuse in tutta America. Soprattutto nell’America
Latina dove trovò un terreno fertilissimo.
• Nel 1898 grazie all’opera di Elwood Brown un direttore specializzato in educazione fisica dell’Ymca di
Manila, il Volleyball si diffuse in Oriente, partendo dalle Filippine.
• Elwood capì subito che le caratteristiche fisiche degli asiatici si adattavano bene al nuovo gioco, così
sostituì le sfide a football americano tra gli indigeni e i soldati americani stanziati nelle Filippine con partite
di volleyball. In questo modo gli asiatici poterono avere la loro rivincita sui robustissimi soldati americani.
LA PALLAVOLO IN EUROPA
• La pallavolo giunse in Europa attraverso i soldati americani durante la prima guerra mondiale sulle coste
della Bretagna e della Normandia.
• Nonostante la concorrenza dello sport più popolare in Europa, il calcio, la pallavolo si diffuse dalla Francia
in Olanda, Spagna, Belgio, Portogallo, Grecia, Italia, Cecoslovacchia, Bulgaria, Polonia, Romania ma
soprattutto in Russia.
• Nell’arco di pochi anni l’Urss e gli altri paesi dell’Europa orientale arrivano ai massimi livelli mondiali, al
pari dei giapponesi e superiori agli stessi americani.
• Nel 1946 viene fondata a Praga la Federazione Internazionale di VolleyBall (FIVB).
• Nel 1947 si riunisce a Parigi il primo Congresso della FIVB per eleggere i rappresentanti e per stilare un
regolamento internazionale. I paesi membri sono: Belgio, Brasile, Cecoslovacchia, Egitto, Francia, Grecia,
Italia, Iugoslavia, Olanda, Polonia, Portogallo, Ungheria, Romania, Uruguay, USA. A cui si aggiungeranno
Unione Sovietica, Giappone, Bulgaria e Repubblica Democratica Tedesca.
• Nel 1948 viene organizzato a Roma il primo Campionato d’Europa, vinto dalla Cecoslovacchia.
• Nel 1949 a Praga si disputano il primo Campionato mondiale, vinto dall’Unione Sovietica.
• Per la prima volta alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 la pallavolo entra a far parte delle discipline olimpiche.
LA PALLAVOLO IN ITALIA
• Gli italiani hanno conosciuto la pallavolo attraverso i francesi e gli americani durante il primo conflitto
mondiale.
• In Italia la pallavolo nasce ufficialmente il 31 marzo 1946, quando a Bologna viene fondata la Federazione
Italiana Palla a Volo (FIPAV).
• Nel 1947 l’Italia a Parigi fa il suo esordio in campo internazionale perdendo 3-0 contro la Francia.
• Nel 1948 l’Italia organizza il primo Campionato europeo a Roma, dove si classifica terza dopo Francia e
Cecoslovacchia.
• Nel 1949 l’Italia partecipa al primo Campionato mondiale di pallavolo a Praga dove si classifica ottava. Da
questo momento l’Italia sarà presente a tutte le manifestazioni internazionali.
• Nel 1955 la FIPAV viene riconosciuta dal CONI come membro effettivo.
• Solo nel 1990 l’Italia riesce a conquistare il suo primo titolo mondiale a Rio de Janeiro.
COME SI È EVOLUTA LA PALLAVOLO
Le regole della pallavolo giocata oggi, sono cambiate nel corso degli anni e hanno subito notevoli modifiche
rispetto a quelle definite da Morgan.
• 1900 Set di 21 punti; altezza della rete 213 cm.
• 1912 Il numero dei giocatori è fissato a 6 per squadra; altezza della rete 228 cm; non è obbligatoria la
rotazione dei giocatori; le dimensioni del campo da gioco sono 18,28 x 10,66 m.
• 1916 Set di 15 punti; l’incontro è disputato al meglio dei tre set; altezza rete 240 cm; rotazione
obbligatoria dei giocatori; ogni battuta che tocca la rete viene considerata fallo; il giocatore non può
trattenere la palla; il giocatore non può toccare la palla due volte consecutive.
• 1917 Altezza rete 243 cm.
• 1920 I giocatori possono toccare la palla con ogni parte del corpo del corpo dalla vita in su; dimensioni
del campo 18 x 9 m; la palla può essere toccata dalla squadra per un massimo di tre volte.
• 1922 Viene inserita la linea di metà campo e quindi introdotte le regole di invasione; definito il concetto
del fallo di doppio tocco; viene inserito il segnapunti ufficiale.
• 1923 Ai giocatori viene assegnato un numero di identificazione; viene inserita la linea dei tre metri; i
giocatori della seconda linea non possono saltare e schiacciare entro la linea dei tre metri; definita la zona
di attacco.
• 1925 Per decretare la vittoria del set ci devono essere due punti di vantaggio; per ogni set si possono
chiedere due time-out; le linee laterali vengono riportate sulla rete.
• 1932 Aggiunta di antenne sulla rete come proiezione delle linee laterali.
• 1935 La rete non può essere toccata con nessuna parte del corpo.
• 1938 I giocatori di prima linea possono opporsi agli schiacciatori avversari facendo muro.
• 1950 Ampliamento della definizione di fallo per palla trattenuta.
• 1954 Fino a che la palla è battuta i giocatori devono rimanere in posizione.
• 1965 Introduzione del fallo di velo.
• 1968 Ridefinizione della zona di battuta; la zona di attacco viene portata da 2,10 m. a 3,00 m; ai giocatori
di seconda linea è permesso atterrare nella zona di attacco, ma lo stacco deve avvenire al di fuori; il
giocatore che effettua il muro può toccare ancora la palla.
• 1970 Una volta in campo, l’ordine di rotazione dei giocatori non può più essere modificato. Le eventuali
sostituzioni devono avvenire rispettando tale ordine.
• 1978 La battuta può essere intercettata dai giocatori avversari sopra la rete.
• 1982 La battuta non può più essere murata o schiacciata dai giocatori di prima linea.
• 1989 Abolita la necessità del doppio vantaggio sul punteggio di 16 pari (il set termina necessariamente a
un massimo di 17 punti). Nel caso di parità alla fine del quarto set, si disputa l’ultimo parziale con la regola
del tiebreak (ogni azione vale un punto). Anche nel tie-break si pone il limite di 17 punti.
• 1992 Dopo le Olimpiadi, viene abolito il limite dei 17 punti per il tie-brek e si ritorna al limite dei due
punti di vantaggio per chiudere l’incontro.
• 1998 Viene inserito il Rally Point System, un insieme di regole che consistono in; la partita viene vinta al
meglio dei 5 set (3 su 5); ogni set è giocato come il tiebreak; vince il set (eccetto il 5° decisivo set) la
squadra che per prima arriva a 25 punti con uno scarto di almeno due punti. In caso di 24 pari, il gioco
continua ad oltranza fino ad ottenere 2 punti di scarto. Il 5° e decisivo set si gioca con la regola del tiebreak fino a 15 punti con uno scarto di almeno 2 punti. In caso di 14 pari, il gioco continua ad oltranza fino
ad ottenere 2 punti di scarto. La palla può essere toccata con tutte le parti del corpo. Viene inserito il
giocatore “libero”, un giocatore specializzato nella difesa; può sostituire solo i giocatori in difesa; può
soltanto ricevere e difendere e non può in alcun modo attaccare. Il servizio può toccare la rete, senza
interruzione di gioco.
Tutti questi cambiamenti nella storia della pallavolo hanno portato alla pallavolo giocata ai giorni nostri.
Per le ultime regole rimando al regolamento FIPAV 2005-2008 e per gli aggiornamenti al volantino FIPAV
2009-2012.
CAMPO DI GIOCO E ATTREZZATURE
• Il campo è rettangolare e misura 18 m. di lunghezza per 9 m. di larghezza.
• La linea di centro campo divide il rettangolo in due metà campo quadrate di 9 m. per lato.
• In ogni metà campo è tracciata una linea (linea di attacco o linea dei tre metri) che dista 3 m. dalla linea
di centro campo.
• Sopra la linea di centro campo è tesa una rete.
• La rete è alta 2,43 m. per le squadre maschili e 2,24 m. per le squadre femminili. Per le gare giovanili
valgono regolamenti specifici.
• Il pallone, con l’involucro in cuoio, ha una circonferenza di 65-67 cm. e pesa intorno ai 270 grammi.
CAMPO DI GIOCO
linea di fondocampo
linea di fondocampo
linea di centro campo
linea di attacco
linea di attacco
zona di battuta
zona di battuta