e - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

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e - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 28/01/2016
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INDICE
IN PRIMO PIANO
28/01/2016 Gazzetta del Sud - Reggio Calabria
Domenica il saluto ai nuovi iscritti
7
28/01/2016 BenEssere
FARMACI PIÙ SICURI COL BUGIARDINO
8
28/01/2016 Io e il mio Bambino
CURE INFORMATE GRAZIE A UNAPP?
9
27/01/2016 IlFarmacistaOnline.it 07:57
FarmacistaPiù: al via il contest 'Farmacia Etica', racconti dello straordinario
nell'ordinario
10
SANITÀ NAZIONALE
28/01/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Così un ormone dell'intestino evita tumori al fegato
12
28/01/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Il garante per la Privacy e le spese mediche: indicate nel 730 solo con il sì del
contribuente
14
28/01/2016 Il Sole 24 Ore
Bracco in Cina per competere
15
28/01/2016 Il Sole 24 Ore
Spazio per crescere nella sanità cinese
17
28/01/2016 ItaliaOggi
Spese mediche nel 730, l'ultima parola spetta al contribuente
18
28/01/2016 ItaliaOggi
BREVI
19
28/01/2016 ItaliaOggi
Nei primi nove mesi del 2015... #
21
28/01/2016 Avvenire - Nazionale
Putin e Obama si «scontrano» a distanza su zika
22
28/01/2016 Avvenire - Nazionale
A caccia di cure per neuroni malati
23
28/01/2016 Avvenire - Nazionale
Troppo grassi 27 milioni di italiani
24
28/01/2016 Avvenire - Nazionale
UNA DOSE NON BASTA
25
28/01/2016 Il Giornale - Nazionale
Il virus zika ora fa tremare il Brasile delle Olimpiadi
26
28/01/2016 Il Giornale - Nazionale
Aids sempre in agguato Non si abbassi la guardia
28
28/01/2016 Il Giornale - Nazionale
Artrosi a dita e ginocchia almeno evitiamo il male
29
28/01/2016 Il Giornale - Nazionale
Aumentare la memoria o diluire i brutti ricordi grazie a una proteina
30
28/01/2016 Libero - Nazionale
«La chirurgia low cost è quella che costa più cara»
31
28/01/2016 L'Unità - Nazionale
Un gene killer per fermare la proliferazione di quelle zanzare
32
28/01/2016 L'Unità - Nazionale
«Zika, chi va nei Paesi tropicali faccia attenzione E un test al rientro»
34
28/01/2016 Il Mattino - Nazionale
Obesità se neparla infarmacia
36
28/01/2016 Famiglia Cristiana
FARMACI FASCIA C, UNA PETIZIONE PER LIBERALIZZARLI
37
28/01/2016 BenEssere
A ROMA LE FARMACIE DELLA MISERICORDIA
38
28/01/2016 BenEssere
Basta code, tutti i servizi disponibili su Internet
39
28/01/2016 BenEssere
«Ho la Sla e la butto in politica»
40
28/01/2016 DailyNet
Zeta Farmaceutici, online a Sanremo con proFile
42
27/01/2016 Medico e Paziente
MALATTIE REUMATICHE: rendere "sostenibili le terapie innovative per vincere la
disabilità
43
27/01/2016 Medico e Paziente
Lo "SWITCH" ORIZZONTALE tra generici compromette l'ADERENZA
TERAPEUTICA
44
27/01/2016 Salute Naturale
VINCE LA LETARGIA AGGRAVATA DAL CLIMA E STIMOLA VIGORE FISICO E
LIBIDO
45
27/01/2016 Silhouette Donna
VIA IL DOLORE CON DOLCEZZA
46
VITA IN FARMACIA
28/01/2016 La Stampa - Torino
L'irritazione di Saitta "Sbagliato delegare"
49
28/01/2016 La Stampa - Torino
Sì alla cannabis per uso terapeutico
50
28/01/2016 La Stampa - Biella
L'utilizzo delle piante medicinali aiuta la forma di mente e corpo
51
28/01/2016 La Stampa - Cuneo
Avventure tragicomiche degli «Attori per caso»
52
28/01/2016 QN - Il Resto del Carlino - Imola
A rischio la farmacia a Sassoleone «Ma la riapriamo a San Martino»
53
28/01/2016 QN - Il Resto del Carlino - Rovigo
Disperso in Russia, ecco la laurea
54
28/01/2016 QN - Il Resto del Carlino - Rimini
Esami e visite specialistiche, niente prenotazioni al Cup
55
28/01/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli
Farmacia di Piane di Morro, in campo anche i Cinque stelle
56
28/01/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli
«Miss Meravigliosa» Bellezze in passerella
57
28/01/2016 QN - Il Giorno - Milano
Due rapine e un furto in appena 24 ore E in città scatta l'allarme sicurezza
58
28/01/2016 QN - Il Giorno - Milano
«I campioni della raccolta differenziata siamo noi»
59
28/01/2016 QN - La Nazione - Pisa
Nuova rapina alla farmacia comunale «Siamo esasperati, zona invivibile»
60
28/01/2016 QN - La Nazione - Pisa
Incastrato dalle telecamere Denunciato per furto Ora è caccia al complice
61
28/01/2016 Il Mattino - Avellino
Giorni felici
62
PROFESSIONI
Il capitolo non contiene articoli
PERSONAGGI
28/01/2016 La Repubblica - Bari
La parabola di Fitto abbandonato dai suoi
64
28/01/2016 Corriere del Mezzogiorno - Bari
I timori dell'Ordine «Così si rischia un'ulteriore crisi»
65
IN PRIMO PIANO
4 articoli
28/01/2016
Pag. 22 Ed. Reggio Calabria
diffusione:29236
tiratura:43013
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ORDINE DEI FARMACISTI Brevi
Domenica il saluto ai nuovi iscritti
l Domenica 31 nell ' Auditorium Calipari del Consiglio Regionale convegno dell ' ordine dei farmacisti sul
tema " Il farmacista sempre e comunque " . Nell ' occasione sarà dato il benvenuto nella professione ai neo
iscritti e saranno premiati con medaglia d ' oro i farmacisti che hanno compiuto quaranta anni di iscrizione
all ' Albo. Al convegno parteciperanno gli organi nazionali con in testa Andrea Mandelli, presidente della
Federazione degli Ordini.
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 28/01/2016
7
28/01/2016
Pag. 46 N.2 - febbraio 2016
diffusione:66120
tiratura:102107
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FARMACI PIÙ SICURI COL BUGIARDINO
Il bugiardino digitale è un'applicazione per smartphone Android e Iphone che permette di ricevere sul
proprio apparecchio il foglietto illustrativo aggiornato di qualsiasi medicinale, soggetto a prescrizione o da
automedicazione. L'idea è della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani e consente di scaricare
gratuitamente l'applicazione, e€ettuare la registrazione e ricevere gli aggiornamenti dei foglietti illustrativi in
modo semplice. Per informazioni, www.bugiardinodigitale.it
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 28/01/2016
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28/01/2016
Pag. 22 N.2 - febbraio 2016
diffusione:165332
tiratura:182255
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tempo reale Ultimissime / Questo mese parliamo di... DICIAMOCI TUTTO
CURE INFORMATE GRAZIE A UNAPP?
Farmaci più sicuri con il nuovo bugiardino digitale, un'app per smartphone che permette di ricevere sul
proprio cellulare il foglietto illustrativo di qualsiasi medicinale, da banco o soggetto a prescrizione. La novità
si deve anche alle nuove disposizioni sul farmaco introdotte recentemente . Finora, se il foglietto illustrativo
subiva modifi che, il medicinale doveva essere ritirato dal mercato per procedere a un nuovo
confezionamento, con evidente spreco di risorse. Secondo le nuove regole, ora dovrebbe essere il
farmacista a stampare il nuovo bugiardino e consegnarlo al cliente. Operazione poco comoda per tutti. Con
il bugiardino digitale la procedura risulta semplice e sicura. Se il paziente dispone di uno smartphone dove
è installata l'app, può comunicare il suo codice fi scale per ricevere immediatamente sul cellulare il nuovo
foglietto o in alternativa può farsela inviare per email. "Con questo sistema il paziente può costruire una
banca dati personale dei farmaci che ha assunto e assume, che qualsiasi medico può consultare in tempo
reale in caso di necessità", dice Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti
italiani. Info: www.bugiardinodigitale.it
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 28/01/2016
9
27/01/2016 07:57
Sito Web
IlFarmacistaOnline.it
Come nell'edizione 2015, i farmacisti saranno chiamati a partecipare inviando un loro contributo (nel 2015
sono state raccolte "ricette di salute"): racconti di quotidianità del farmacista che esprimano il forte valore
sociale e civile che pervade e anima la loro professione.
27 GEN - FarmacistaPiù, il congresso nazionale dei farmacisti per i farmacisti, il più importante evento
culturale del settore, promosso da FOFI e organizzato da EDRA, ospita la terza edizione del Contest
Farmacia Etica Marco Belli e Marco Masini che intende raccontare e premiare l'etica quotidiana di migliaia
di farmacisti che ogni giorno si prendono cura della salute dell'Italia, assistendo malati, famigliari e persone
sole, non abbienti, salvando vite. Come nell'edizione 2015, i farmacisti saranno chiamati a partecipare
inviando un loro contributo (nel 2015 sono state raccolte "ricette di salute"): racconti di quotidianità del
farmacista che esprimano il forte valore sociale e civile che pervade e anima la loro professione. "Il ruolo
del farmacista è certamente complesso perché richiede allo stesso tempo professionalità, empatia e
consapevolezza: qualità indispensabili per gestire il delicato e quotidiano rapporto con il paziente,
coadiuvando il lavoro dei medici e degli ospedali", commenta Elena Penazzi, giornalista e blogger
promotrice dell'iniziativa. I racconti saranno inoltre raccolti in un libro che potrà beneficiare anche di una
meta analisi dell'Osservatorio Italiano sulla Medicina Narrativa, con la supervisione di Stefania Polvani,
Dirigente della Struttura di Educazione alla Salute e coordinatrice del Laboratorio di Medicina Narrativa
della ASL di Firenze, che permetterà di raccontare l'etica del farmacista attraverso un'analisi semantica
delle storie.
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 28/01/2016
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FarmacistaPiù: al via il contest 'Farmacia Etica', racconti dello
straordinario nell'ordinario
SANITÀ NAZIONALE
28 articoli
28/01/2016
Pag. 25
diffusione:298071
tiratura:412069
Così un ormone dell'intestino evita tumori al fegato
Lo scienziato Moschetta: da lì cure per i bambini
Elena Tebano
C'è un cortocircuito nella comunicazione ormonale tra fegato e intestino all'origine di alcune forme di
epatocarcinoma che colpiscono i bambini. Lo ha dimostrato uno studio finanziato dall'Associazione italiana
per la ricerca sul cancro (Airc) che è stato pubblicato su Epathology e ripreso nel numero di questo mese
della rivista Nature Drug Discovery . «Questi tumori si scatenano quando gli acidi biliari si accumulano nel
fegato, perché la bile, indispensabile per la digestione, continua a essere prodotta anche quando non
serve», spiega uno degli autori della ricerca, il professore dell'Università degli studi di Bari Antonio
Moschetta, che ieri era a Milano per presentare la campagna «Le Arance della salute» (l'iniziativa dell'Airc
che sabato porterà in 2.500 piazze italiane oltre quindicimila volontari per raccogliere fondi a sostegno della
ricerca contro il cancro).
L'ipersecrezione di bile induce uno stato di stress tossico nel fegato che così sviluppa fibrosi. Queste
possono poi trasformarsi in epatocarcinomi, tumori al fegato. «Tutto ciò succede perché il fegato non
"parla" più con l'intestino - dice Moschetta -. Noi abbiamo scoperto qual è il "messaggio" che viene a
mancare: si tratta del nuovo ormone Fibroblast Growth Factor 19 (FGF19), secreto dall'intestino in
relazione all'assunzione di nutrienti e molto importante per segnalare al fegato di bloccare la produzione di
bile. Lo abbiamo reinserito in modelli di studio e abbiamo visto che questo ha protetto completamente dalla
formazione del tumore». Risultati promettenti anche per lo sviluppo di più efficaci terapie per l'uomo.
Lo studio finanziato dall'Airc focalizza l'attenzione sul rapporto tra nutrienti e metabolismo e sui
meccanismi alla base della prevenzione e del rallentamento della progressione dei tumori: «Nel prossimo
futuro l'approccio metabolico che mira a interferire con la "benzina" che fa crescere i tumori promette di
rivoluzionare la cura del cancro», assicura Moschetta. Tre milioni e trecentomila morti di cancro nel mondo,
secondo l'Institute for Health Metrics and Evaluation (il centro indipendente di ricerca globale sulla salute
dell'Università di Washington) sono correlate a rischi legati al comportamento e al metabolismo. Oltre il
40% delle morti per cancro potrebbero essere facilmente prevenibili modificando gli stili di vita. Tra i fattori
di rischio, oltre al fumo (il principale indiziato con 1,5 milioni di decessi all'anno), ci sono scarsa attività
fisica, obesità, una dieta con eccesso di sale, alcol, basso consumo di frutta e verdura, e, seppure in minor
misura, l'eccesso di carne rossa e processata.
«In particolare, un terzo dei tumori nasce a tavola e questo non dipende solo da quanto o cosa si mangia,
ma anche dal quando», continua Moschetta. Di tutto ciò si occupa la nutrigenomica, la scienza che studia
l'interazione tra cibo e patrimonio genetico: «Indaga cioè come i nutrienti attraverso l'interazione con gli
interruttori del Dna sono in grado di "accendere" e "spegnere" i nostri geni e quindi di predisporre oppure no
ai tumori».
Proprio la nutrigenomica insegna che per chi tende all'obesità non solo bisogna limitare i cibi ad alto indice
glicemico, ma anche fare attenzione all'ora in cui si mangia. «Se si sceglie di mangiare un bel piatto di
pasta o una fetta di torta, la cosa migliore è farlo di giorno, a pranzo o a colazione - chiarisce il professor
Moschetta -. Gli zuccheri assunti con la dieta vengono convertiti in grassi nel fegato. L'assunzione di
zuccheri alla sera, quando la richiesta di glucosio da parte degli organi è fortemente ridotta, fa sì che i
grassi, generati dagli zuccheri, si depositino nel fegato generando il cosiddetto fegato grasso mentre alcuni
di essi possono depositarsi nella zona addominale». A sua volta l'accumulo di grasso nella regione
addominale aumenta il rischio di sviluppare molte malattie, tra cui anche alcune forme di tumore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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La ricerca
28/01/2016
Pag. 25
diffusione:298071
tiratura:412069
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Chi è
Antonio Moschetta, 42 anni, originario di Bitonto,
in Puglia,
è ricercatore dell'Airc
e professore dell'Università di Bari Nel 2014 ha vinto il Richard E. Weitzman Memorial Award della
«Endocrine Society» statunitense, che premia
gli scienziati under 50 più promettenti
Foto: L'alimentazione Un terzo dei tumori nasce a tavola: non conta solo quanto o cosa ma anche quando
si mangia
28/01/2016
Pag. 27
diffusione:298071
tiratura:412069
Il garante per la Privacy e le spese mediche: indicate nel 730 solo con il
sì del contribuente
«I dati sulla salute delle persone sono particolarmente delicati e non tutti gli assistiti, inclusi i familiari a
carico, desiderano che siano inseriti nella dichiarazione dei redditi». A dirlo è il Garante della Privacy,
secondo cui i contribuenti italiani devono «poter scegliere se far inserire o meno dall'Agenzia delle Entrate
le spese mediche nel 730 precompilato al fine di detrarle con la dichiarazione dei
redditi». Il Garante ha scritto al ministero della Salute, alle Regioni e Provincie autonome, al Tribunale del
malato, alle principali associazioni del settore sanitario e a quelle dei consumatori: tutti devono informare i
propri iscritti e gli assistiti su come esercitare questo diritto. L'intervento del Garante è legato al Sistema
tessera sanitaria che per la prima volta mette a disposizione dell'Agenzia i dati relativi alle spese sanitarie
delle persone. Per quelle riferite al 2015 c'è tempo fino al 31 gennaio per richiedere all'Agenzia la
cancellazione di una o più tipologie di spesa (dal 10 febbraio al 9 marzo si può accedere direttamente al
sito web del Sistema tessera sanitaria). Per le spese del 2016, oltre alle modalità previste per il 2015, si
può chiedere a chi eroga il servizio sanitario (medico, odontoiatra, laboratorio di analisi)
di non inviare i dati sulla spesa affrontata. In farmacia è sufficiente non comunicare il proprio codice fiscale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto: 577 Le violazioni amministrative accertate nel 2014 dal Garante sulla Privacy (i ricorsi sono stati 222
e le sanzioni applicate 202)
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Detrazioni e dati riservati
28/01/2016
Pag. 9
diffusione:150811
tiratura:209613
Bracco in Cina per competere
Rita Fatiguso
Bracco in Cina per competere pagina 11 PECHINO. Dal nostro corrispondente pBracco in Cina è frutto di
una strategia di internazionalizzazione che risale agli anni '80. Dieci anni dopo i tempi erano maturi per
entrare nel mercato con prodotti tecnologicamente sofisticati e costosi. Nel 2000 l'ufficio di rappresentanza
a Pechino, poi la joint-venture al 70% con Sine Pharmaceutical, realtà cinese di prestigio. Diana Bracco,
presidente e amministratore delegato, riassume i punti salienti di questa storia imprenditoriale alla vigilia
della firma di importanti accordi per la visita del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Presidente, seè
indiscusso il ruolo di Bracco nel gruppo sanità coordinato dall'Ambasciata lavorando a fianco di altri attori
come l'Ice e la Camera di commercio, il gioco di squadra sui progetti sembra la vera novità. Giusto? Queste
progettualità sono intanto una testimonianza delle opportunità di vera cooperazione tra Paesi, e sono
certamente state favorite dal forte sentimento di amicizia tra Cina ed Italia. Crediamo, in qualità di azienda
impegnata nella salute, che lo scambio sia foriero di sviluppo lungo due direttrici: da un lato abbiamo delle
eccellenze da portare frutto della capacità di fare innovazione, dall'altro abbiamo molto da apprendere da
un sistema complesso e cosi velocemente attraversato dal cambiamento come quello sanitario cinese.
Perché Bracco ha deciso di muovere le pedine in Cina in largo anticipo sui tempi rispetto ad altre realtà? La
scelta di avere una presenza diretta in Cina è basata sulle grandi potenzialità del mercato cinese nella
diagnostica per immagini e sul miglioramento qualitativo del sistema sanitario del Paese. Contribuire alla
crescita della Cina è un onore per un'azienda italiana. I progetti di collaborazione tra operatori italiani e
cinesi, siano essi aziende farmaceutiche, produttori di dispositivi medici, centri ospedalieri o aziende di
servizi per la sanità, potranno contribuire in modo significativo al compimento delle riforme cinesi. Quanto è
estesa la vostra presenza sul territorio? Oggi Bracco lavora quotidianamente con oltre 4.500 operatori della
salute attivi in oltre 2mila strutture ospedaliere cinesi. Inoltre partecipa dal 2014 ad un più esteso
programma di cooperazione tra Italia e Cina: l'Italy-China Business Forum che si propone di promuovere e
sviluppare le relazioni economiche tra i due Paesi in settori merceologici chiave, incluso quello sanitario.
Come rappresentanti italiani del settore lifescience per l'Italia, abbiamo già avviato collaborazioneicon al- tre
aziende due importanti programmi di cooperazione. Un ruolo chiave per voi è stato svolto dalla formazione.
I nostri tecnici hanno addestrato il personale in loco e tecnici cinesi hanno avuto l'opportunità di affiancare i
nostri operatori in Italia. Sì, questa modalità, oltre a permettere il "travaso" di conoscenze e competenze on
the job- imparare facendo, come è nella nostra cultura - ha stimolato il confronto culturale e l'integrazione,
fondamentali per un gruppo multinazionale che devee vuole essere aperto e multiculturale. Per il decimo
anniversario della nascita di Bracco Sine è stato varato un programma di 10 borse di studio per giovani
medici cinesi tra i 25 e 34 anni. Com'è andata? L'iniziativa della Fondazione Bracco in collaborazione con la
Società Cinese di Radiologia (CRS) è servita a contribuire alla formazione dei radiologi cinesi del futuro.
Avete fatto scuola. Che tipo di valore aggiunto è stato espresso? Proprio negli anni in cui entravamo in Cina
abbiamo aderito alla Fondazione Italia Cina, che si è proposta di far crescere la cultura cinese in Italia e
viceversa e quindi abbiamo cercato di capire anche noi, dovevamo lavorare con gli operatori sanitari e
operare anche sul fronte manageriale, capire la mentalità. Dobbiamo molto alla presenza e alla
comprensione della realtà del nostro management locale ma anche al supporto dell'Ambasciata, siamo
sempre stati molto aiutati dalle nostre rappresentanze, il ruoloe la presenza del Governo al nostro fianco è
essenziale per riuscire in Cina. Devo dire cheè stata importante anche la presenza cinese all'Expo, hanno
fatto dei forum, anche sui nostri temi, dando vita a uno scambio di conoscenze molto importante.
L'interscambio commerciale Italia-Cina
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
INTERVISTA INTERNAZIONALIZZAZIONE ALL'INTERNO Industria
28/01/2016
Pag. 9
diffusione:150811
tiratura:209613
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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28.159
10.420
21.689
6.290 25 15 10 30 6.432 6.629 8.609 28.789 9.996 29.574 8.999 25.006 9.843 23.071 25.075 10.494
23.606 19.334
* Periodo gennaio - ottobre Valori in milioni di euro Export Italia Import Italia Fonte: Ministero dello Sviluppo
Economico 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015*
Foto: Verso Oriente. Diana Bracco
28/01/2016
Pag. 11
diffusione:150811
tiratura:209613
Spazio per crescere nella sanità cinese
R.Fa.
PECHINO. Dal nostro corrispondente pInizia oggi la missione di due giorni in Cina del ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin. Molte le aspettative legate all'arrivo della delegazione che dovrà affrontare nodi irrisolti
nel negoziato con la Cina sul fronte sanitario, della sicurezza alimentare, dell'accesso al mercato dei
prodotti tipici del made in Italy. In agenda colloqui bilaterali con il presidente della Commissione della Salute
e della Pianificazione Familiare, Li Bin, le firme del piano d'azione sulla cooperazione sanitaria tra il
ministero della Salute e la Commissione Nazionale della Salute e della Pianificazione Familiare cinese,
della dichiarazione congiunta fra la Regione Emilia Romagna e il Centro per lo sviluppo delle risorse umane
nel settore sanitario della Commissione Nazionale per la Salute e la Pianificazione Familiare. E, ancora, ci
saranno colloqui bilaterali con il presidente di Aqsiq (l'ente cinese responsabile dei controlli alimentari) Zhi
Shuping, con relativa firma di una Lettera di Intenti. Il dossier sugli agrumie l'MoU sull'Olio di Oliva
dovranno sbloccarsi, colloqui bilaterali sono previsti con il viceministro dell'Agricoltura Yu Kangzhen e con il
presidente di China Food and Drug Administration (CFDA), Bi Jingquan, In prima linea aziende della sanità
, tra cui Bracco, Dedalus, Exprivia, Esaote, ovvero i pivot del gruppo di Lavoro Sanità che si è focalizzato
soprattutto sulla diagnosi precoce e prevenzione del tumore epatico: in Cina, con un'incidenza di 360mila
nuovi casi e 350mila morti all'anno è una vera e propria emergenza. Oggi si prevede che la spesa sanitaria
cinese crescerà dagli oltre 350 miliardi di dollari nel 2011 a circa mille miliardi nel 2020. La chiave per
l'evoluzione sarà la combinazione di fattori sociodemografici, la riforma del sistema sanitario e le politiche
che il Governo Cinese ha articolato nel tredicesimo piano quinquennale che sarà approvato dall'Assemblea
del popolo in marzo. La fascia di popolazione più anziana - gli ultrasessantacinquenni-è destinataa
raddoppiare rispetto agli attuali 122 milioni di persone. Questi fenomeni aumenteranno la richiesta di salute,
e le riforme lanciate in Cina dal Governo dovranno fornire risposte a questo bisogno. In particolare, la
riforma cinese cheè iniziata nel 2009 ha l'obiettivo ambizioso di estendere l'assistenza sanitaria a tutti i
cittadini entro il 2020, fornendo servizi per la salute sicuri, efficaci, efficienti e a basso costo. E, anche,
opportunità per le aziende italiane specializzate in questo campo.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
17
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La missione. Visita di due giorni a Pechino del ministro Beatrice Lorenzin
28/01/2016
Pag. 1
diffusione:41112
tiratura:81689
Spese mediche nel 730, l'ultima parola spetta al contribuente
CRISTINA BARTELLI
Bartelli a pag. 27 Spese mediche nel 730 precompilato, l'ultima parola sull'inserimento spetta al
contribuente. Ma occhio, nel caso di scontrino parlante il diniego di fornire il codice fi scale per motivi di
privacy fa anche decadere dalla possibilità di portare la spesa in detrazione con i Caf. A sottolineare che i
dati sanitari e farmaceutici nella dichiarazione dei redditi sono a discrezione del contribuente interessato
che può sempre esercitare l'opposizione all'invio è una nota del garante privacy, Antonello Soro, di ieri. Il
garante sulla tutela per il trattamento dei dati sanitari nella dichiarazione precompilata ha invitato le strutture
sanitarie, medici e farmacisti alla massima diffusione della facoltà che può esercitare il paziente. In buona
sostanza, scrive il garante nella comunicazione di ieri: «L'assistito può chiedere, a chi eroga il servizio
sanitario, di non trasmettere i dati della singola spesa al Mef o, ove già trasmessi, ottenere la cancellazione
anche di singole spese. Tale opposizione», evidenzia Soro, «può essere esercitata autonomamente anche
dalle persone fi scalmente a carico, come il coniuge o i fi gli (maggiori di 16 anni)». Nel documento si
fornisce un calendario con le modalità con cui ci si può opporre alla trasmissione dei dati. «Per le spese
sostenute a partire dal 1° gennaio 2016 l'assistito può opporsi alla trasmissione dei dati relativi alla singola
prestazione al momento dell'erogazione della stessa». Basta dirlo oralmente al medico o alla struttura
sanitaria che annoteranno il diniego sul documento fi scale. Il garante privacy individua una procedura
anche per l'anno di imposta 2015 per il periodo compreso tra il primo ottobre 2015 e il 31 gennaio 2016. La
modalità è più complessa perché l'assistito può opporsi richiedendo all'Agenzia delle entrate la
cancellazione di una o più macro tipologie di spesa dal sistema Ts (tessera sanitaria) al telefono
848800444 da fi sso, 0696668907 dal cellulare e da +390696668933 dall'estero, per posta elettronica
all'indirizzo: opposizioneutilizzospesesanitarie@ agenziaentrate.it o presso gli uffi ci dell'Agenzia. Infi ne dal
10 febbraio al 9 marzo 2016 e a regime dal 1° al 28 febbraio dell'anno successivo al periodo di imposta di
riferimento accedendo all'area autenticata del sito web del sistema tessera sanitaria. In questo caso il
garante evidenzia che l'assistito può consultare l'elenco delle spese sanitarie, compreso anche il dato
inviato con lo scontrino parlante e opporsi alla messa a disposizione anche delle singole spese
dell'Agenzia. In particolare il garante precisa che per gli scontrini parlanti della farmacia l'opposizione può
essere esercitata molto semplicemente non fornendo il codice fi scale al momento dell'acquisto del farmaco
. Il garante, infi ne, ricorda che l'Agenzia non può accedere al dettaglio delle singole spese sanitarie degli
assistiti ma solo a dati aggregati del ministero dell'economia e che gli intermediari abilitati previa delega del
contribuente, possono accedere unicamente al totale delle spese sanitarie detraibili. © Riproduzione
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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GARANTE PRIVACY
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Via libera defi nitivo da parte dell'aula del senato al decreto 191/2015 varato dal governo sulla vendita a
terzi dell'Ilva che attualmente è in amministrazione straordinaria. I sì sono stati 157, i no 95 e tre le
astensioni. Diventa legge il nono intervento sull'azienda di Taranto (il primo risale all'ultimo governo
Berlusconi, gli altri arrivano con Monti e Letta fi no a Renzi che emana il settimo, l'ottavo e quest'ultimo). Si
sono espressi a favore i partiti della maggioranza e il gruppo Ala guidato da Denis Verdini. Contro il decreto
M5s, Sel, Fi, Cor, Lega. Il decreto fi ssa al 30 giugno 2016 il termine entro il quale i commissari dell'Ilva
dovranno espletare le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali. Nei primi nove mesi del 2015
in Italia sono stati spesi 21,3 miliardi di euro in farmaci, ovvero, tra spesa pubblica e privata, circa 350 euro
per ciascuno dei quasi 61 milioni di italiani. Il 76,5% è stato rimborsato dal Servizio sanitario nazionale.A
crescere è soprattutto la spesa farmaceutica territoriale che si attesta a quota 9.727 milioni (159 euro pro
capite), in aumento del 9,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e trainata dal boom del
37,4% della spesa per i costosi medicinali di classe A, cioè quelli erogati in distribuzione diretta e per conto.
È quanto emerge dal Rapporto OsMed sull'uso dei farmaci relativo ai primi nove mesi del 2015, pubblicato
dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Gabriele Scicolone è stato eletto ieri presidente dell'Oice,
l'Associazione aderente a Confi ndustria che raggruppa 360 società di ingegneria e di architettura italiane.
Consigliere Oice dal 2014, rimarrà in carica fi no a maggio 2018 e subentra a Patrizia Lotti che è stata alla
guida dell'associazione di Via Flaminia dal luglio 2013. Romano, 44 anni, laureato in ingegneria meccanica
presso La Sapienza a Roma, Scicolone dal 2010 è amministratore delegato delle Società del Gruppo
Artelia in Italia, presso le quali ha passato gli ultimi 15 anni di carriera. Via libera, in commissione fi nanze
alla camera, allo schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle
lotterie nazionali: per il 2016, dunque, riporta Agipronews, sono confermate la Lotteria Italia e quella
abbinata al Premio Braille, organizzata dall'Unione Italiana Ciechi. Nella passata edizione i tagliandi della
lotteria abbinata al premio Braille sono stati venduti nelle tabaccherie e nei punti dell'Unione italiana ciechi.
Se i genitori evadono le tasse, niente parco giochi e mensa scolastica ai fi gli. Lo stabilisce una delibera di
un piccolo comune del Vercellese, San Germano. Il sindaco, Michela Rosetta, fornisce questa spiegazione:
«Le imposte servono a fi nanziare i servizi e chi non le paga non ne ha diritto». Il taglio agli evasori riguarda
anche i sacchetti gratuiti per la raccolta rifi uti, l'accesso al teatro comunale e agli impianti sportivi. Nel
mirino 180 cittadini e cittadine che hanno ricevuto lettere di richiamo, ma senza successo. Fra questi
cittadini, però, ci sono anche famiglie non abbienti. A protestare, infatti, sono soprattutto genitori immigrati
che si sono visti negare una serie di servizi per inadempienza nel pagamento di Tari e Tasi. «Siamo
soddisfatti per la conferma, per il prossimo biennio, di Luciano Lazzari quale guida degli architetti d'Europa
(Ace/Cae). Conferma che testimonia non solo il valore del suo operato nell'organizzazione che rappresenta
oltre 500 mila architetti, ma anche l'importante ruolo dell'Italia nella promozione della qualità dell'architettura
e delle politiche di riuso considerate essenziali per il miglioramento delle nostre città e della vita dei cittadini
europei». Così il Consiglio nazionale degli architetti, pianifi catori, paesaggisti e conservatori in una nota
diffusa il 26 gennaio scorso. Oggi a Roma alle 10.30 in via Flaminia 122 presso l'auditorium del Consiglio
notarile, verrà presentato il progetto «Parlane col notaio», ampliamento del servizio di consulenza gratuita
per i cittadini già attivo dal luglio 2013 presso il Dipartimento di risorse economiche in via Ostiense 131/L.
Da giovedì 4 febbraio sarà aperto un nuovo sportello in collaborazione con il secondo municipio di Roma
presso la sede stessa del Consiglio notarile. Il servizio sarà effettuato previa prenotazione tramite email
ogni giovedì dalle 11 alle 13 a partire da giovedì 4 febbraio. Al 31 dicembre 2015 sono 711 le startup
innovative destinatarie di fi nanziamenti bancari facilitati dall'intervento del Fondo di garanzia per le Pmi,
per un totale di 289.185.329 € (di cui l'importo garantito è pari a 225.827.047 €), con una media di €
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274.369 € a prestito per un totale di 1.054 operazioni (alcune start-up hanno ricevuto più di un prestito). Lo
evidenziano i dati diffusi da Infocamere.
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Nei primi nove mesi del 2015... #
Nei primi nove mesi del 2015 in Italia sono stati spesi 21,3 miliardi di euro in farmaci, ovvero, tra spesa
pubblica e privata, circa 350 euro per ciascuno dei quasi 61 milioni di italiani. Il 76,5% è stato rimborsato
dal Servizio sanitario nazionale.A crescere è soprattutto la spesa farmaceutica territoriale che si attesta a
quota 9.727 milioni (159 euro pro capite), in aumento del 9,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente, e trainata dal boom del 37,4% della spesa per i costosi medicinali di classe A, cioè quelli
erogati in distribuzione diretta e per conto. È quanto emerge dal Rapporto OsMed sull'uso dei farmaci
relativo ai primi nove mesi del 2015, pubblicato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
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BREVI
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Putin e Obama si «scontrano» a distanza su zika
Il leader Usa: accelerare sul vaccino. E il Cremlino sbotta: dall'America Latina arriva «qualcosa di
disgustoso». Quinto caso anche in Italia
LUCIA CAPUZZI
Come anticipato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), zika si estende. Per l'intera America escluse Cile e Canada, in cui non è presente la zanzara Aedes Aegypti che la trasmette -: dal Brasile alla
Colombia, e da lì al Sud, ma soprattutto al centro del Continente. Nuovi casi - rispettivamente 19 e 45 sono stati segnalati a Puerto Rico e Guayana. In Salvador, solo dal 1 gennaio, sono state contagiate 1.561
persone. Nemmeno l'Europa è immune. Ai malati britannici si aggiungono cinque portoghesi, un danese e
due svizzeri. In Italia, ai quattro casi già noti se ne è aggiunto ieri un quinto: una cittadina italo-venezuelana
curata un mese fa a Treviso, in Veneto. Di per sé, il virus non è pericoloso. In Brasile e Colombia - primi
focolai -, tuttavia, è stato notato, in corrispondenza dell'epidemia, un boom di neonati microcefali. Almeno
4mila nella prima nazione e 500 nella seconda. Nel sangue di alcuni di questi è stato sono state trovate
tracce di zika. Man mano che il contagio avanza, il virus si trasforma in un fatto politico. Come dimostra la
vivace dichiarazione del presidente russo, Vladimir Putin. Il capo del Cremlino ha chiesto al ministro della
Salute, Veronika Skvortsova, di «prestare attenzione all'epidemia». E - ha aggiunto - «dall'America Latina
sta arrivando qualcosa disgustoso» perché «le zanzare non volano attraverso l'Oceano ma la gente infetta
può volare e lo fa». In realtà, il virus non si trasmette per via aerea. È la puntura della zanzara a provocare
il contagio. Zika, però, resta nel sangue, attraverso cui è possibile il passaggio da uomo a uomo. In
particolare, le mamme lo passano al feto. Potrebbe esserci anche trasmissione per via sessuale, ma la
possibilità è ancora allo studio. Anche Barack Obama, è entrato nel dibattito. Il presidente Usa ha chiesto ai
ricercatori di accelerare il più possibile la realizzazione di vaccino e cure, al momento non disponibili. In
ogni caso, gli scienziati hanno già avvertito che ci vorrà tempo per trovare l'antidoto. «Non accadrà in una
notte - ha affermato Anthony Fauci del National Institutes of Health (Nih) - ma ci sono vaccini in diversi stadi
di sviluppo per altri virus della stessa famiglia, come i virus di dengue, febbre del Nilo e chikungunya, che
offrono un modello». In Finlandia, si è avuta la notizia di un caso nel giugno 2015. Il malato - ora guarito era stato alle Maldive. In Asia e in Africa, in realtà, zika è presente da oltre mezzo secolo: lo hanno
individuato per la prima volta in Uganda nel 1947. In America, invece, è più recente. In ogni caso, mai
prima d'ora c'era stata un'epidemia di simili proporzioni.
Foto: La disinfestazione a Buenos Aires
Foto: (Ansa/Ap)
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Il virus.
28/01/2016
Pag. 17
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La scoperta di un gene master della "pulizia" cellulare è valso il premio Louis-Jeantet per la medicina ad
Andrea Ballabio Che avverte: il gene editing è ancora troppo impreciso, pericoloso usarlo sull'uomo
Enrico Negrotti
Un'importante scoperta italiana della ricerca genetica di base, un grande interesse nei laboratori di tutto il
mondo per la via aperta a ulteriori studi su molte malattie gravi, il ruolo della Fondazione Telethon. Tutto
questo sta dietro al premio Louis-Jeantet per la medicina 2016 che è stato assegnato al ricercatore Andrea
Ballabio, fondatore e direttore del Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli, primo in Italia a
ricevere il prestigioso riconoscimento. Che sottolinea: «Senza l'apporto di Fondazione Telethon non avrei
mai potuto avere questo premio. E penso che lo meriterebbero anche molti altri ricercatori nel nostro
Paese». La scoperta del team del professor Andrea Ballabio riguarda un meccanismo alla base della
"autopulizia" delle cellule: «Tutte le cellule del nostro corpo - spiega Ballabio - usano una serie di molecole
per funzionare, che dopo il loro utilizzo devono essere eliminate, o meglio riciclate. La cellula è dotata di
particolari strutture di forma sferica (i lisosomi) che sono incaricate di degradare tali molecole. Oltre a
smaltire la "spazzatura", questo lavoro ha anche la funzione di generare energia, un po' come i
termovalorizzatori». Il gruppo di Ballabio ha scoperto «che a coordinare l'azione dei lisosomi è un gene,
chiamato Tfeb. Si tratta di un gene-master, cioè di un gene che controlla il funzionamento di centinaia di
altri geni. Se non funziona bene, il meccanismo di pulizia si inceppa, con gravi conseguenze nella cellula».
Questo è particolarmente importante per le malattie neurodegenerative, aggiunge Ballabio, «perché è stato
osservato che nei neuroni dei soggetti colpiti da Parkinson o da Alzheimer c'è un difetto di eliminazione di
sostanze che si accumulano e diventano tossiche, causando la morte della cellula, cioè la morte dei
neuroni». La scoperta è stata salutata con favore dalla comunità internazionale dei ricercatori: «Da quando
nel 2009 abbiamo scoperto questo meccanismo, ci lavorano moltissimi altri laboratori e oltre 200 ricercatori
nel mondo ci hanno chiesto i reagenti. Il funzionamento del gene Tfeb è stato testato anche su modelli di
laboratorio di malattie da accumulo lisosomiale, una cinquantina patologie genetiche rare che insorgono in
età pediatrica e provocano danni neurologici molto precoci e gravi». L'obiettivo è studiare nuove strategie di
cura: «La nostra speranza è di trasformare queste evidenze su modelli di laboratorio (linee cellulari e topi)
in terapie per l'uomo. Cioè riuscire ad agire sul gene Tfeb, facendo crescere l'attività dei lisosomi e quindi
aumentare la "pulizia" delle cellule». Ma l'iter non è breve: «In genere da una scoperta scientifica a una
terapia non passano meno di 10 anni: infatti occorre non solo verificare l'efficacia di un trattamento, ma
anche l'assenza di effetti collaterali dannosi». Al Tigem, aggiunge Ballabio, «la scelta vincente è stata
l'accoppiata tra genetica e biologia cellulare per comprendere i meccanismi che causano le malattie e
identificare terapie innovative: studiamo quindi modelli cellulari di malattia, cioè che cosa succede
all'interno delle cellule dei pazienti». In questi studi sono utili le più attuali tecniche di gene editing : «La
Crisp/Cas9 è una tecnica potentissima per cambiare la sequenza del Dna in una cellula ed è molto utile per
noi per creare linee cellulari che riproducano i difetti delle cellule dei pazienti. Il problema sorge se si vuole
utilizzare questa tecnica per correggere un difetto genetico in una persona: credo che tutti gli scienziati
siano d'accordo che al momento attuale non sia possibile farlo, non sia etico, perché questa tecnica
commette un significativo numero di errori e, oltre alla correzione che si vuole introdurre, è probabile
indurre modifiche indesiderate. Questo non è un problema in una linea cellulare, ma è ben diverso se
succede in una persona».
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A caccia di cure per neuroni malati
28/01/2016
Pag. 2
POPOTUS
diffusione:85021
tiratura:120193
Gli ingredienti di una dieta che conduce in tempi brevi all'obesità si fa presto ad elencarli: poco sport,
alimentazione ricca di zuccheri e grassi, troppe ore davanti a computer, televisione o smartphone. Uno stile
di vita che ogni anno fa guadagnare all'Italia oltre centomila nuovi obesi e duecentomila persone in
sovrappeso, per un totale di 27 milioni di italiani con addosso chili di troppo. Ad aggiornare i dati è lo studio
dell'Ibdo, l'Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation. A richiamare l'attenzione sul problema, è
anche l'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui obesità e sovrappeso riguardano, nel
mondo, 41 milioni di bambini sotto i cinque anni, ovvero sei su dieci. Soprattutto nei Paesi a basso e medio
reddito il loro numero è raddoppiato tra il 1990 e il 2014, passando da sette milioni e mezzo a oltre quindici
milioni.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Troppo grassi 27 milioni di italiani
28/01/2016
Pag. 7
POPOTUS
diffusione:85021
tiratura:120193
Nei primi nove mesi del 2015 ogni italiano ha assunto oltre una dose di farmaci al giorno. In media,abbiamo
consumato 14 confezioni di medicinali a testa, cioè una e mezzo al mese, in lieve crescita rispetto allo
stesso periodo del 2014. Sono i dati sui farmaci acquistati in farmacia e rimborsati dal Servizio sanitario
nazionale, riportati dal Rapporto OsMed relativo al periodo gennaio-settembre 2015. Esagerati...
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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UNA DOSE NON BASTA
28/01/2016
Pag. 16
diffusione:83734
tiratura:155835
Il virus zika ora fa tremare il Brasile delle Olimpiadi
L'epidemia è fuori controllo. Obama e Putin chiedono di fare di più L'infettivologo: la Rousseff ha perso 8
mesi preziosi, e il vaccino non c'è IL MINISTRO «La lotta ormai è persa» Entro il 2020 saranno 100mila i
bimbi colpiti
Paolo Manzo
«Il governo del Brasile ha gravi responsabilità sulla diffusione mondiale dello zika virus perché ha perso
inutilmente almeno otto mesi preziosi». Non ha peli sulla lingua l'infettivologo Artur Timerman, presidente
della neonata Società verde-oro per combattere la dengue, altra malattia potenzialmente mortale
trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti. È dalla primavera dello scorso anno, quando lo zika virus scoperto
nel dopoguerra in Uganda fece la sua prima apparizione nel paese del samba, che Timerman predica da
solo nel deserto, ammonendo le autorità su una situazione «senza precedenti», «paragonabili a quelle
dell'epidemia dell'Aids» dal momento che «il rischio è che il Brasile debba affrontare una triplice epidemia
dalle conseguenze imprevedibili». Una paura che diventa globale. Obama ha chiesto ieri di velocizzare la
ricerca per la diagnosi, prevenzione e cura delle infezioni causate da Zika, e Putin ha chiesto al ministro
della Salute di prestare attenzione all'eventualità che il virus arrivi in Russia dall'America Latina. Il problema
che preoccupa maggiormente lo scienziato, infatti, è che la stessa zanzara che trasmette la dengue e lo
zika, è anche vettore di una terza malattia, la febbre chikungunya, anch'essa potenzialmente mortale se
trascurata. «Purtroppo non conosciamo come un virus interagisca con l'altro, né gli effetti di essere infettati
in sequenza» continua Timerman che accusa il governo di Dilma Rousseff di essere «privo di un comando»
e di «avere perso tempo prezioso» perché, se chi doveva si fosse dato da fare subito, «oggi avremmo da
tempo a disposizione un test che ci dica chi ha lo zika virus e chi, invece, no». Con quasi un anno di ritardo
adesso il test c'è mentre «per il vaccino, nella migliore delle ipotesi, ci vorranno ancora 5 anni» sostengono
tutti gli esperti consultati da Il Giornale. Anche per questo hanno fatto molto discutere le parole del ministro
della Sanità brasiliana, Marcelo Castro, che dopo essersene uscito con la seguente 'perla' - «faccio il tifo
perché le donne si infettino con lo zika prima della loro età fertile» - ha candidamente ammesso che «la
lotta contro il virus è ormai perduta». Troppo facile così, verrebbe da rispondergli a muso duro, visto che
non solo da maggio 2015, quando è stato ufficialmente annunciato il primo caso in Brasile, quasi nessuna
campagna di disinfestazione è stata posta in essere per contenere il diffondersi della zanzara Aedes
aegypti. Paradossale, poi, che lo scorso settembre - e dunque nel pieno della diffusione epidemica dello
zika virus nel paese sudamericano - Rousseff abbia pensato bene di tagliare ben 3,8 miliardi di reais, circa
un miliardo di euro, i fondi a disposizione della sanità pubblica. Motivo? Fronteggiare la crisi derivata
dall'enorme corruzione politica scoperchiata dallo scandalo Petrobras. In realtà il mondo ha iniziato ad
accorgersi dello zika dopo l'allerta dichiarato dall'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, che ha
inviato nei giorni scorsi nel paese sudamericano la stessa task force dell'Institut Pasteur del Senegal con
cui ha fronteggiato l'ebola. A Rio, la città che ospiterà le Olimpiadi tra pochi mesi, la paura è tanta perché,
pur essendo nel 25% dei casi asintomatico, gli infettivologi sono quasi certi che sia lo zika a trasmettere
nelle donne incinta la microcefalia al feto, oltre alla rara sindrome di Guillán-Barré che porta alla paralisi e
alla morte negli adulti. Timori confermati dall'aumento esponenziale di nascituri microcefali brasiliani, 4mila
negli ultimi 12 mesi, un aumento esponenziale rispetto agli anni precedenti. Il timore degli esperti è che
entro il 2020 almeno 100mila bambini possano essere colpiti da questa gravissima malformazione in
Brasile. Una tragedia annunciata insomma, che tra l'altro si sta diffondendo adesso in tutto il mondo, con
centinaia di casi segnalati sia nelle Americhe - dove solo Cile e Canada sarebbero immuni a causa del
clima - che in Europa. A tal punto che le autorità di Stati Uniti e Ue sconsigliano di viaggiare in Brasile nei
prossimi mesi, soprattutto alle donne incinte.
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L'ALLARME DALL'OMS Rischio menomazioni per i neonati
28/01/2016
Pag. 16
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Foto: PAURA GLOBALE Il virus zika è portato dalla stessa zanzara che trasmette la dengue e la febbre
chikungunya, anch'essa mortale se trascurata. Ora gli esperti criticano la gestione del governo davanti a
questa epidemia che poteva essere gestita e controllata almeno otto mesi fa
28/01/2016
Pag. 32
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Aids sempre in agguato Non si abbassi la guardia
Nel 2014 registrati in Italia 858 nuovi casi Sul banco degli imputati i rapporti non protetti
Luigi Cucchi
Oggi l'Aids fa meno paura, ma è un grave errore abbassare la guardia verso questa insidiosa patologia. L'
Acquired immune deficiency sindrome (Aids)) o sindrome da immunodeficienza acquisita, dall'inizio
dell'epidemia (nel 1982) a oggi ha registrato in Italia oltre 67mila casi, di cui circa 43mila sono i decessi. Da
quando l'Aids è stato scoperto per la prima volta nel 198 (furono individuati casi di polmonite da
Pneumocystis carinii e di sarcoma di Kaposi in uomini omosessuali in California e a New York) essa ha
assunto proporzioni epidemiche. Negli Usa sono stati notificati oltre 581mila casi e 357mila decessi a tutto il
dicembre 1996. Viene stimato che in tutto il mondo si siano avuti 30 milioni di infezioni da Hiv e 10 milioni di
casi di Aids. Nel 2014 sono stati diagnosticati in Italia 858 nuovi casi, ma l'incidenza risulta stabile negli
ultimi tre anni. È diminuita nel tempo la proporzione di persone che alla diagnosi di Aids presenta
un'infezione fungina, mentre è aumentata la quota di pazienti con un'infezione virale o un tumore. La
trasmissione del virus avviene nell'84% dei casi durante rapporti sessuali senza preservativo sia tra
eterosessuali che tra maschi che fanno sesso con maschi. In Italia sono 3.695 le persone che hanno
scoperto di essere Hiv positive, un'incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100 mila residenti.
È quanto emerge dalla fotografia scattata dal Centro operativo Aids dell'Istituto superiore di sanità.
L'incidenza, ossia le persone che hanno scoperto di essere Hiv positive nel 2014, non mostra variazioni
rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12° posto nell'Ue. Le regioni che hanno mostrato
un'incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l'Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente
gli uomini. Questi rappresentano ben il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l'incidenza
delle nuove diagnosi nelle donne. L'età media per i primi è di 39 anni, per le donne di 36 anni. Il 27,1%
delle persone diagnosticate come Hiv positive è di nazionalità straniera. Nelle persone malate di Aids le
difese immunitarie sono fortemente indebolite a causa del virus Hiv ( Human immunodeficiency virus ) e
non sono più in grado di contrastare l'insorgenza di infezioni e malattie causate da altri virus, batteri o
funghi. È questo il motivo per cui l'organismo di una persona contagiata subisce malattie e infezioni che, in
condizioni normali, potrebbero essere curate più facilmente. L'infezione non ha una propria specifica
manifestazione, ma si rivela esclusivamente attraverso gli effetti che provoca sul sistema immunitario. Una
persona contagiata dal virus è definita sieropositiva all'Hiv. In questa fase viene riscontrata la presenza di
anticorpi anti-Hiv, ma non sono ancora comparse le infezioni opportunistiche. L'introduzione di terapie
antiretrovirali che riducono e bloccano la replicazione virale, ha migliorato la qualità di vita e prolungato la
sopravvivenza delle persone sieropositive. L'infezione causata da uno dei due retrovirus imparentati (Hiv-1
e Hiv-2) provocano una grande varietà di manifestazioni cliniche, che vanno dallo stato di portatore
asintomatico fino a malattie gravemente debilitanti e mortali collegate allo stato di immunodeficienza. La
trasmissione del virus Hiv richiede il contatto con un fluido corporeo contenente cellule o plasma infetti. Le
pratiche sessuali con il rischio più alto sono quelle che producono traumi delle mucose prima o durante il
rapporto. La trasmissione del Hiv è sicuramente aumentata dall'ulcera venerea ed è più probabile in
presenza di herpes , sifilide, infezioni da trichomonas . Rapporti sessuali occasionali non protetti sono da
evitare. Non si deve abbassare la guardia. L'Aids oggi si può curare, ma non è stato vinto.
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PREVENZIONE E INFORMAZIONE Pagine a cura di Pierluigi Bonora
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Artrosi a dita e ginocchia almeno evitiamo il male
Claudia Galmozzi*
Il primo segno di «usura» delle mani può essere un rimodellamento delle dita che, talvolta, diventano un
pochino più curve. Oppure si possono presentare noduli fastidiosi a livello delle falangi. Il problema estetico
sicuramente è importante soprattutto perché si verifica prevalentemente nelle donne, dopo i 50 anni. Ancor
più pressante, però, diventa il dolore che può essere associato a questa patologia degenerativa, l'artrosi,
che coinvolge prevalentemente le articolazioni sottoposte a maggior carico, tra cui ginocchia e colonna
vertebrale, ma anche mani e piedi. In queste zone, vi è una perdita costante della cartilagine articolare (per
incapacità da parte delle cellule di ripararla) e ciò determina una pressione eccessiva sull'osso che si
rimodella: si allarga, si formano cisti e osteofiti. Vi è infiammazione e, quindi, dolore. Le donne sono colpite
prevalentemente a mani e ginocchia, mentre gli uomini principalmente a livello della colonna cervicale
(secondo uno studio Usa). Le dita delle mani coinvolte possono presentarsi dolenti, rigide, gonfie e un
pochino curve. La diagnosi si basa sia sulla storia del paziente: esiste una familiarità, la menopausa può
essere un fattore scatenante, come i lavori usuranti. Una cura definitiva non esiste, per ridurre il disagio e
limitare i danni, si può ricorrere a terapie fisiche, farmacologiche o nei casi estremi chirurgiche.
Personalmente, ho ottenuto buoni risultati anche con agopuntura e laserterapia a scopo analgesico e antiinfiammatorio. Nei casi in cui è necessario l'uso dei farmaci, questi possono essere somministrati per bocca
o infiltrati a livello articolare. Molto utile anche l'iniezione di acido ialuronico. Nei casi più complessi, c'è la
terapia chirurgica. Purtroppo, dal punto di vista estetico non si può fare molto; non è così, invece, per il
dolore e il disagio. *Agopuntore, Terapista del dolore
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Dolore no grazie
28/01/2016
Pag. 35
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Aumentare la memoria o diluire i brutti ricordi grazie a una proteina
L'esperta spiega i possibili effetti del fattore IGF2 nella lotta all'Alzheimer o per dimenticare la dipendenza
da alcol e sostanze stupefacenti
Viviana Persiani
Il cervello è un universo che nella sua complessità infinita nasconde misteri ancora oscuri, sollecitando
continuamente la curiosità di scienziati ed esperti. L'obiettivo principe è quello di comprendere certi
meccanismi, capire come funzionino le attività cerebrali, per poter consentire all'uomo di intervenire in caso
di patologie legate alla sfera cerebrale o per rendere meno traumatico un ricordo. La neuroscienziata
Cristina Alberini, conosciuta in tutto il mondo per i suoi studi di eccellenza (condotti guidando il laboratorio
alla New York University) sulla memoria e sui processi di formazione dei ricordi, ospite del Centro milanese
di Psicoanalisi, sezione milanese della Società Psicoanalitica italiana, ha presentato alla Casa della cultura
di Milano gli importanti risultati raggiunti in questo campo. «Alla base del consolidamento dei ricordi spiega - c'è la proteina IGF2 (fattore di crescita insulinico 2), responsabile della formazione della memoria a
lungo termine. In laboratorio, abbiamo appurato che, aumentando la presenza di questa proteina
nell'ippocampo, la capacità di memorizzare aumentava, in particolare, immediatamente dopo un
apprendimento; mentre i ricordi diventavano più precari riducendo la quantità di IGF2». L'importanza della
proteina potrebbe essere, quindi, la chiave per poter mettere a punto terapie per quelle malattie che
provocano un indebolimento progressivo della memoria fino alla sua scomparsa, come a esempio
l'Alzheimer. «In condizioni normali - aggiunge la studiosa - i ricordi si fissano nella memoria. Nel momento
in cui si richiamano, attraversano un finestra di fragilità e, una volta ricomparsi, si consolidano
rafforzandosi. Proprio durante la fase di fragilità, in un cervello colpito da malattia, sarebbe possibile
intervenire per evitare di perdere il ricordo o, in caso di ricordi traumatici, per renderlo meno intenso. Dai
nostri test, è emerso che gli effetti della proteina sono duraturi, purché assunta subito dopo
l'apprendimento». Potrebbe sembrare fantascienza, specie se si legge la scoperta come la possibilità di
creare una super memoria, ma gli studi portati avanti dalla ricercatrice sono finalizzati alle cure delle
malattie come quelle sopracitate e anche delle dipendenze. «Chiunque soffra di dipendenze - conclude
Alberini - cerca l'appagamento di una esigenza che nasce dal ricordo di sensazioni e di piaceri.
Intervenendo su quel tipo di ricordo "malsano", diluendolo e, addirittura, cancellandolo, si potrebbero
guarire migliaia di persone come alcolisti o tossicodipendenti. Senza trascurare poi quelle patologie
psicologiche legate a ricordi traumatici: indebolendo il ricordo si potrebbero sanare situazioni molto gravi
che, spesso, sia la terapia farmacologica, psichiatrica, sia la psicoanalisi, non riescono a risolvere».
Foto: Nella foto piccola, la neuroscienziata Cristina Alberini
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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DENTRO LA NOSTRA TESTA PARLA LA NEUROSCIENZIATA ALBERINI
28/01/2016
Pag. 18
«La chirurgia low cost è quella che costa più cara»
MARIANNA BAROLI
Con l'inizio dell'anno, torna alla ribalta la tentazione di affidarsi al bisturi per eliminare chili di troppo e
imperfezioni varie. Un seno più prosperoso, una pancia più piatta e perché no, un «lato b» da copertina
rimangono il sogno di migliaia di donne (e uomini) in tutta Italia. Passare dal chirurgo però, spesso costa
parecchio. Ecco quindi che, con l'avvicinarsi della prima prova costume 2016, tornano alla ribalta i classici
«ritocchini low cost». La formula, quest'anno, comprende anche un weekend di relax in una clinica
all'estero. Dalla Romania al Venezuela, passando per Tunisia e Albania, è un proliferare continuo di offerte
irresistibili. A mettere in guardia tutti, è il dottor Paolo Santanchè, rinomato chirurgo plastico a Milano e
Torino. Da lui arriva un ammonimento che molti avranno sentito già dalle proprie nonne, in questo caso
valido anche per i ferri di bellezza: «Attenzione, perché chi meno spende, più spende». Dottor Santanché
quali sono i problemi che si incontrano recandosi all'estero per il ritocchino di chirurgia plastica? «La
domanda che pongo sempre ai miei pazienti è: vi fidereste mai a farvi impiantare una protesi all'anca in una
di queste mete low cost della chirurgia? La risposta è semplice: no. Allo stesso modo bisognerebbe
guardare alla chirurgia estetica, perché questo tipo di interventi sono chirurgia a tutti gli effetti e i rischi sono
gli stessi di chiunque decida di passare sotto i ferri». Leggerezza nella scelta? «Incoscienza. Di chi pensa
che siano interventi da acquistare come al supermercato. Non è così, per le operazioni di chirurgia plastica
serve un certo iter che, se non rispettato, comporta rischi». Quali sono gli step da rispettare? «Anzitutto i
colloqui col paziente. Se uno prenota un intervento all'estero, in un weekend, quando avvengono? Io con i
miei pazienti fisso come minimo tre colloqui differenti, creando un vero e proprio lavoro pre intervento».
Anche il post-operatorio necessita di essere seguito? «Assolutamente. I miei pazienti li seguo almeno per
tre mesi dopo l'intervento. Ogni guarigione non solo va seguita, ma anche pilotata». Scegliere l'estero è
sempre sbagliato? «Quelli che ora offrono i servizi più spregiudicati, sono paesi che non hanno mai brillato
in nessun campo della medicina. Poco tempo, poca cura, non voler dilatare i costi: "devo fare veloce". L'ho
sentito dire da molti chirurghi stranieri. E questa, da un medico, è una frase che non si può sentire». I
risultati, spesso, non rispecchiano poi il desiderio. E a quel punto si torna in Italia in cerca di aiuto. «E il
budget, da bassissimo, a quel punto lievita nel tentativo di rimediare. Affidarsi all'estero è una scelta
temeraria e si rivela, di solito, la meno economica. In questo mi piace citare le nonne e il loro "chi meno
spende, più spende"».
Foto: Paolo Santanchè
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Paolo Santanchè sugli interventi all'estero
28/01/2016
Pag. 9
L'Unità
Un gene killer per fermare la proliferazione di quelle zanzare
Patrizia Feletig
Zanzare armate contro la febbre gialla, Dengue, zika e chikungunya e altre infezioni tropicali che colpiscono
circa 400 milioni di persone. Ènei laboratori di bioingegneria e biologia molecolare che si anino le armi
distruzione di massa contro questi killer. Micidiali perché sono loro e non gli squali e neppure le guerre a
uccidere di più: oltre 700mila persone all'anno ben 1,5 volte quelli per mano degli uomini. Pur colpendo una
centinaio di paesi, in Brasile si riscontra un'emergenza sanitaria. Il virus Zika, per esempio, di cui noi italiani
scopriamo l'esistenza in questi giorni dai quattro casi contratti da connazionali in viaggio lì e poi guariti. Nel
2015 c'è stata un'impennata senza precedenti: un contagio ogni 100 abitanti. Se il virus provoca un
generale malessere febbricitante comunque non letale per l'ammalato, gli eetti sulle gestanti sono molto
gravi. Si sospetta che sia il responsabile di gravi malformazioni cefaliche: nelle maternità brasiliane il
numero di neonati colpiti da microcefalia è schizzato da 200 nel 2014 a 3.500 nel 2015. La febbre
emorragica Dengue che aigge 40% della popolazione mondiale e ha registrato, l'anno scorso in Brasile,
oltre 1,6 milioni di casi, può portare alla morte: una vittima ogni duemila casi. In assenza di vaccino e
difronte ai magri risultati delle tradizionali campagne di controllo e disinfestazione per le quali il paese ha
speso l'anno scorso quasi 300 milioni, la municipalità di Piracicata, centro produttivo di canna da zucchero
con sessantamila abitanti nello stato di Sao Paulo, ha deciso di ricorrere all'arma biologica. Viene
modificato il corredo genico della zanzara che diventa incapace di trasmettere l'infezione. A trasmettere
queste patologie sempre l'Aedes aegypti. Una zanzara con striature bianche e nere che ama gli ambienti
domestici dove prolifera nei residui d'acqua in fondo ai bidoni della spazzatura e si rintana negli spazi
oscuri, rendendo la bonifica un'operazione complicata. La tecnica sviluppata dalla start up britannica Oxitec
aveva già riscontrato esiti incoraggianti nei test nelle isole Cayman e Panama dove si era abbattuto il 90%
della popolazione rendendo sterili gli insetti maschi. Concettualmente nulla di nuovo, cambia però la
metodologia. In precedenza si cercava di rendere sterile il vettore di trasmissione, esponendo i maschi alle
radiazioni con l'eetto che gli esemplari trattati risultassero, a causa del loro aspetto poco orido, poco
appetibili per l'accoppiamento. Un metodo poco ecace e spropositatamente dispendioso per diondere la
sterilità tra la popolazione di insetti. L'azienda biotech invece, modifica il Dna dei maschi introducendo un
gene che codifica una proteina, la quale attraverso l'interazione con altre proteine, agisce come se fosse un
interruttore capace di accendere e spegnere il buon funzionamento delle cellule dell'organismo. Dopo
l'accoppiamento con un esemplare di sesso femminile, la mutazione viene trasmessa ai figli, uccidendoli
quando sono delle larve. Per impedire che questo gene killer si attivi troppo presto nei maschi transgenici,
prima di essere liberati, in laboratorio sono "dopati" con tetracicline un antidoto. Le prime zanzare Robocot
sono state rilasciate nell'area di Piracicaba lo scorso aprile e a fine 2015 si registrava una loro riduzione del
85%. Con questi risultati promettenti e sotto la pressione delle Olimpiadi 2017, le autorità brasiliane hanno
ampliato la collaborazione con Oxitec che sfornerà zanzare OGM per coprire un'area geografica dove vive
una popolazione di 300 mila abitanti. Esiste anche un altro tipo di manipolazione. Si infetta la zanzara con il
Wolbachia un batterio diuso negli insetti del pianeta, in grado di ridurre la vita dell'Aedes aegypti che di
norma vive 4 settimane. Quando la zanzara punge una persona infetta da Dengue, il virus passa dall'uomo
alla zanzara ma trascorrono 10 giorni prima che il virus che si risiede nello stomaco della zanzara sia
sucientemente sviluppato per essere trasmesso nuovamente da una puntura a un'altra vittima. La zanzara
intossicata con il parassita sopravvive il tempo necessario per figliare e trasmettere il Wolbachia alla sua
discendenza (e diondere il carattere degenerativo nel resto della popolazione) ma non abbastanza per
diventare un ecace veicolo di trasmissione del virus Dengue. Il vantaggio rispetto alla zanzara OGM in cui
bisogna immettere di continuo nuove riserve di insetti untori ingegnerizzati da Oxitec per continuare l'opera
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Smart Technology
28/01/2016
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L'Unità
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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di inseminazione letale, qui la popolazione di zanzare si infetta naturalmente. L'incognita è la sua ecacia nel
tempo. Dopo un anno di sperimentazioni avviate nel 2014, il parassita si era insediato nel 65% della
popolazione ma in seguito la popolazione di zanzare portatrici di Wolbachia è crollata.
28/01/2016
Pag. 9
L'Unità
Intervista all'infettivologo Emanuele Nicastri. «Niente allarmismi»
Maristella Iervasi
Si chiama Zika, è un virus. E ora la paura è globale. In Brasile si aggrava sempre di più il bilancio dei
neonati con microcefalia nati da madre infette. In Europa aumentano i casi di infezioni segnalati, mentre un
nuovo caso, il quinto, si registra in Italia: una cittadina italo-vene zuelana sarebbe stata curata per un mese
in un ospedale di Treviso, dopo i quattro casi (tre a Roma presso l'ospedale Spallanzani e uno a Firenze)
segnalati nell'estate scorsa e già tutti dimessi. L'allerta dunque è mondiale: Zika spaventa persino Barack
Obama e Wladimir Putin. Il presidente Usa chiesto di velocizzare la ricerca per la diagnosi, la prevenzione
e cura delle infezioni da virus Zika. Ad oggi, sono quattro gli statunitensi risutati positivi a Zika di cui due
sono ricoverati proprio nella Grande Mela. E se l'America si muove per sollecitare un vaccino ad hoc, dal
Cremlino Putin arriva a dire al suo ministro della salute: «Qualcosa di disgustoso sta arrivando dall'Ame
rica Latina. Di certo le zanzare non voleranno sull'Oceano ma persone infette potrebbero farlo e lo stanno
facendo. Dunque, occhio...». Il pro fessore Emanuele Nicastri, 49 anni, è il direttore del reparto malattie
infettive ed emergenziali dell'ospedale Spallanzani di Roma. Proprio nel suo reparto sono stati ricoverati tre
dei quattro pazienti aetti da Zika, ed oggi guariti, quindi dimessi. Ecco dunque tutti i segreti di Zika: la
virulenza del virus, i suoi sintomi, i pericoli, l'incubazione e la trasmissione con le gravi conseguenze per il
nasciuturo dello donne le donne incinte. Dottore Nicastri ogni tanto spunta fuori una nuova epidemia. Dopo
la mucca pazza, la Sars, l'Ebola.... ore c'è grande allerta per il virus Zika. «Non è un caso che Zika sia
emerso. Appartiene ad una famiglia di virus che per le loro caratteristiche vira li possono adattarsi alla
popolazione umana. Sono tutti virus che hanno un patrimonio genetico con una molecola di RNA a singola
elica. Hanno cioè un numero di mutuazioni tali che si adattano con facilità anche alla popolazione umana.
Proprio come è avvenuto con Ebola, con la Sars, la Dengue...». D'accordo, ma che sindrome dà. Ed è vero
che si può tra smettere da uomo a uomo, anche per via sessuale e attraverso con il sangue? «Lo Zika da
una infezione sintomatica in un caso su 5 e si credeva che desse luogo a una sindrome simile a quella
inuenzuale benigna autolimitante, cioè con mal di testa, dolori muscolari, e con una eruzione cutanea di
breve durata». Ma come si trasmette? «È trasmessa da una zanzara del gruppo delle Aedes aegypti
presente in molte e zone tropicali. Ci sono state segnalazioni in Africa negli anni 40 poi più recentemente
Polinesia, è in atto ora una epidemia in Brasile, in alcuni stati del Centro e Sud America, nei Caraibi e
persino a Capoverde». È una allarme concreto, dunque? E i pericoli? Chi sono le persone più a rischio? È
vero che il pericolo è per le donne incinte e i loro bambini? «La Zika può dare gravi complican ze, la prima
nelle donne in gravidanza con disturbi come la microcefalia nel feto, associata o meno a calcificazioni
celebrali che possono provocare disturbi neurologici gravi al nascituro. La seconda nell'adulto con la
sindrome di Guillain-Barré, una paralisi progressiva simmetrica che inizia di solito dagli arti e che inizia dai
7 ai 15 giorni dopo la comparsa dell'infezio ne compatibile con la Zika». Secondo l'Oms, è possibile anche
un contagio per via sessuale. Cito testualmente la nota stampa: «Il virus Zika è stato isolato nello sperma
umano ed un caso di pos sibile trasmissione sessuale da persona a persona è stato descritto». «Ci sono
pochi casi. Risulterebbe solo una trasmissione per via sessuale. Ovviamente è consigliabile che una
persona che rientra dai paesi tropi cali si astenesse dai rapporti sessuali per un mese o usasse il
profilattico». Dottore, in quanti paesi è in atto questa epidemia? «In almeno 11 paesi (guardare la map pa)
è in atto una trasmissione endemica. In altri 10 si registrano solo casi sporadici. In Europa finora si sono
verificati solo casi importati, cioè persone che tornavano da paesi come il Brasile. Allo Spallanzani sono sta
ti ricoverati in 3: una di queste persone stava male ma non è poi stato confermato». Non per fare
allarmismo, ma c'è da avere paura... O da noi ancora non è stagione per le zanzare? «No, non c'è da
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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«Zika, chi va nei Paesi tropicali faccia attenzione E un test al rientro»
28/01/2016
Pag. 9
L'Unità
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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creare allarme. Ma chi fa viaggi in quei paesi deve fare attenzione alle patologie trasmesse dalle zanzare
perché non c'è solo la Zika in quei posti ma anche la febbre da chikungunya e la dengue». Come ci si
protegge contro questa zanzara? «Usando, spray, lozioni che tengono lontane le zanzare. Vestirsi di chiaro
con camicie a manica lunga e panta loni linghi, in casa dormire sotto le zanzariere o usare l'aria
condizionata. E in caso di donna gravida di ritorno dai tropici fare una visita infettivologica e fare subito i
test per la identificazione di una eventuale infezione, anche perchè nell'80% dei casi la Zika è
asintomatica». Che tipi di test sono? «Sono di due tipi: uno misura gli anticorpi e l'altro va a cercare il
materiale genetico del virus Zika nel sangue o nelle urine della donna». In Italia, potrebbe esserci una
epidemia di Zika? «È teoricamente possibile una trasmissione autoctona ma non ora forse nella stagione
primaverile e estiva avendo noi la zanzara tigre potenziale vettore anche per lo Zika». La stagione delle
zanzare è lontane, ma quale sarebbe la terapia? «Si bevono tanti liquidi, si abbassa la febbre alta, si
leniscono i dolori muscolari ma senza antinfiamma tori: sono controindicati. Nell'adulto i sintomi passano
dopo pochi giorni, a parte i pochi casi di patologia neurologica segnalati».
La diffusione Capo Verde Samoa Venezuela Colombia Bolivia Brasile Paraguay Ecuador Panama
Messico Haiti Porto Rico Salvador Guatemala Barbados Martinica Guadalupa Saint Martin Guyana
Suriname Guyana francese Honduras Paesi in cui è attiva la trasmissione del virus Zika Fonte: Centers for
Disease Control and Prevention
Foto: Nell'80 per cento dei casi Zika è asintoìmatica
Foto: Emanuele Nicastri. Direttore del reparto Malattie Infettive emergenti e tropicali dello Spallanzani di
Roma
28/01/2016
Pag. 43
diffusione:48191
tiratura:71039
Obesità se neparla infarmacia
In una regione come la Campania, dove si registrano tassi di obesità tra i più alti in Europa e dove quasi un
abitante su due ha problemi di peso, l'Ordine degli Psicologi e l'Ordine dei Farmacisti di Napoli hanno scelto
«L'alimentazione nell'equilibrio mente-corpo» come tema per la seconda settimana del Calendario del
benessere psicologico in farmacia. L'iniziativa, nata da un protocollo d'intesa siglato lo scorso luglio, si
articola in cinque settimane.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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L'iniziativa
28/01/2016
Pag. 87 N.5 - 31 gennaio 2016
diffusione:327984
tiratura:382575
FARMACI FASCIA C, UNA PETIZIONE PER LIBERALIZZARLI
Battaglia storica dell'Associazione Altroconsumo, che lancia un'iniziativa tra i cittadini insieme con Conad e
la Federazione nazionale parafarmacie
Pino Pignatta
Se c'è una battaglia di lungo corso a favore dei consumatori da ricordare, questa è sicuramente la
liberalizzazione di farmaci di fascia C proposta dall'organizzazione Altroconsumo. Questo tipo di farmaci,
che sono quelli con ricetta medica, non si possono ancora vendere nelle parafarmacie o nei corner salute
degli ipermercati. Se ne parla da tempo non senza polemiche che contrappongono sempre, in questi casi, i
"liberalizzatori" e coloro che sono interessati a conservare il sistema così com'è. Per i farmacisti, infatti,
cambiare le regole sui farmaci di fascia C sarebbe rischioso, perché la vendita esclusiva nelle farmacie
tradizionali è l'unica che garantisce la sicurezza per la salute dei cittadini. Invece, secondo questa
associazione di consumatori, che ha oltre 370 mila iscritti, l'attuale sistema vanifica una delle leggi
fondamentali del mercato, e cioè la libera concorrenza, che anche in questo campo garantirebbe prezzi più
bassi. Il ragionamento di Altroconsumo è questo: «Perché sull'acquisto di farmaci primari devono rimetterci
i cittadini, pagandoli di più? Risparmiare si può, serve solo più concorrenza». E così sostiene, in
collaborazione con Conad e la Federazione nazionale parafarmacie, la campagna "Liberalizziamoci" per
chiedere che questi medicinali vengano venduti sia nelle farmacie, sia nelle parafarmacie, sia nei corner
salute, pur sempre in presenza di un dottore farmacista. Sul sito di Altroconsumo, al link www.li
beralizziamoci.it/firma è possibile firmare la petizione (indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi)
per la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, che, ricordiamo, sono quelli non mutuabili, ma con l'obbligo di
prescrizione medica. Fanno parte di questa categoria farmaci primari come antidolorifici, antinfiammatori,
analgesici, anticoncezionali e antidepressivi. •
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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CONCORRENZA SUI PREZZI
28/01/2016
Pag. 46 N.2 - febbraio 2016
diffusione:66120
tiratura:102107
Un gesto di solidarietà per il Giubileo, grazie alla collaborazione tra farmacisti romani, la Fondazione banco
farmaceutico Onlus e Mediolanum farmaceutici. È infatti possibile per i cittadini della Capitale portare i
medicinali ancora validi e non più utilizzati in dieci nuove farmacie (che si aggiungono alle 43 in cui il
progetto è già attivo) situate a Roma e Provincia. I medicinali - destinati ai cittadini più fragili - devono avere
almeno otto mesi di validità, devono essere correttamente conservati nella loro confezione integra, con
l'esclusione dei farmaci appartenenti alla catena del freddo, quelli ospedalieri (fascia H) e quelli
appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti. L'elenco delle farmacie coinvolte è
consultabile sui siti www.bancofarmaceutico.org e www.mediolanum-farma.it
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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A ROMA LE FARMACIE DELLA MISERICORDIA
28/01/2016
Pag. 68 N.2 - febbraio 2016
diffusione:66120
tiratura:102107
Basta code, tutti i servizi disponibili su Internet
Grazie alla di sanitario elettronico, un raccoglitore di dati, informazioni e documenti del singolo cittadino,
sarà possibile, in qualsiasi momento veri•care le analisi, prenotare e molto altro ancora.
Paola Rinaldi
er ritirare i referti delle analisi di laboratorio, cambiare medico di famiglia, prenotare o disdire visite ed esami
non serve recarsi agli sportelli. Sempre più aziende sanitarie o€rono la possibilità di sbrigare su Internet
(tramite Pc, tablet o smartphone) tutte quelle pratiche che prima richiedevano tempo, spostamenti e code
negli u¢ci. In qualsiasi momento, in modo semplice e veloce, si può accedere a un ampio ventaglio di
servizi digitali che non sostituiscono, ma si aggiungono a quelli gestiti direttamente dalle Asl: fra le Regioni
più attive ci sono Lombardia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, ma nel 2016 c'è da aspettarsi un
ampliamento dell'o€erta in tutta Italia, grazie alla di€usione del Fascicolo sanitario elettronico, un
raccoglitore on line di dati, informazioni e documenti sanitari del singolo cittadino. Rivoluzione in atto Tutti
gli iscritti al Servizio sanitario nazionale potranno presto trovare sul web la propria storia clinica (referti,
ricoveri, patologie, terapie farmacologiche...), che potrà essere consultata velocemente anche dal
personale medico per agevolare tutte le attività assistenziali e di cura. «La piena e¢cacia del servizio sarà
garantita solo quando le singole strutture sanitarie saranno in grado di produrre documenti in digitale, una
situazione ancora poco omogenea e abbastanza arretrata rispetto al resto d'Europa», spiega Chiara
Sgarbossa, direttore dell'Osservatorio innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano. «Ma al di là di
questo progetto sono già tanti i servizi a disposizione via web o, nei casi più evoluti, tramite app dedicate: il
13 per cento degli italiani usa già Internet per prenotare visite specialistiche; l'8 per cento per accedere ai
propri documenti clinici, come i referti diagnostici; il 5 per cento e€ettua il pagamento dei ticket on line».
Come districarsi nella rete Secondo la ricerca dell'Osservatorio milanese, infatti, i principali servizi o€erti via
web dalle aziende sanitarie sono la consegna dei referti e i sistemi di prenotazione e pagamento delle
prestazioni. «Non deve spaventare la scarsa dimestichezza con Internet, perché presto si di€onderanno
presso farmacie e supermercati apposite postazioni multimediali dove si potrà operare in modo semplice»,
tranquillizza Sgarbossa. «A incoraggiare l'utilizzo delle tecnologie digitali deve essere il pensiero di un
risparmio annuo complessivo per i cittadini che, a pieno regime, potrebbe aggirarsi intorno ai 4,9 miliardi di
euro. Si tratta di un beneZcio legato al risparmio di tempo per recarsi alle strutture e per l'attesa agli
sportelli». Per veriZcare le opportunità sul proprio territorio, è possibile consultare i siti Internet delle singole
strutture oppure veriZcare presso l'Asl di appartenenza la possibilità di ricevere password e credenziali
necessarie per accedere al proprio Fascicolo sanitario elettronico. Grazie alla disanitario elettronico,
documenti clinici, come i referti diagnostici; il 5 per cento e€ettua il pagamento
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Sportello on line
28/01/2016
Pag. 100 N.2 - febbraio 2016
diffusione:66120
tiratura:102107
«Ho la Sla e la butto in politica»
Affetto da sclerosi laterale amiotrofica, il noto oncologo ha deciso di mettere a disposizione le proprie
competenze a favore della cittadinanza. Convinto che «il limite non limita».
Antonio G. Malafarina
Mario Melazzini, nato a Pavia nel 1958, è assessore all'Università, ricerca e open innovation della
Lombardia. Dal 2002, convive con la sclerosi laterale amiotroZca, malattia neurodegenerativa che porta alla
paralisi, con aspettative di vita ridottissime. Oncologo, nuovo presidente dell'Aifa, l'Agenzia italiana del
farmaco, organismo ministeriale, si racconta nel suo ultimo libro Lo sguardo e la speranza , delle Edizioni
San Paolo. E svela paure, successi e speranze. Qual è stato il tuo primo pensiero di fronte alla diagnosi?
«Che non era possibile! Vivevo un momento felice della mia vita, una brillante carriera da oncologo con una
bella famiglia, e pensare all'improvviso di cambiare l'esistenza era inaccettabile. Da grande sportivo,
trovavo di¢cile l'idea di vivere con la malattia. Ma è in quel momento che è iniziato il mio percorso di
consapevolezza Un cammino che non si ferma mai...». C'è stato un dualismo fra la reazione di Mariomedico e quella di Mario-paziente? «Come uomo di scienza, cercavo la razionalità e la spiegazione. Come
paziente, venivo aggredito dall'angoscia. Come medico, mi scontravo con l'impotenza della scienza nei
confronti della patologia. Come malato, avevo paura di essere totalmente dipendente dagli altri. Mi resi
però conto che, con quella visione, l'unica volontà era di rinunciare alla vita e così, via via, arrivai a
comprendere l'importanza non di quanto non avrei più potuto fare, ma di ciò che avrei ancora potuto fare».
Che consiglio o¡ri a quanti hanno appena saputo di avere la Sla? «La malattia mi ha permesso di
comprendere Zno in fondo che cosa si prova quando ci si trova dall'altra parte. È fondamentale sostenere
che "inguaribile" non è espressione di "incurabile" e che bisogna credere nella speranza». Qual è la
battaglia più dura che hai combattuto e vinto? «Tra le soddisfazioni più importanti, c'è d'avere creduto che
"il limite non limita". Con tale pensiero sono entrato in Aisla e, con numerosi partner, ho contribuito a creare
Nemo, un centro per la ricerca e cura delle malattie neuromuscolari. Con altrettanta tenacia, e con altri
partner, ho fondato Arisla, mi sono dedicato all'elaborazione di un piano d'azione per la Regione Lombardia
a favore delle persone con disabilità di portata decennale e ho incoraggiato il ministero della Salute nella
costituzione della consulta delle malattie neuromuscolari». Sei stato accusato di godere di privilegi per le
tue cariche: come replichi a queste insinuazioni? «Non ho avuto nessun privilegio. Ho sempre pensato
soprattutto alla responsabilità che l'assunzione di determinati atti comportasse e alla concretezza che
dovevano avere le mie azioni per la costruzione del bene comune». Perché sei entrato in politica? «Sono
un cittadino che ha deciso di impegnarsi personalmente, accettando di fare quello che molti gli hanno
chiesto, ossia mettere a disposizione le proprie competenze per il bene comune. La buona politica giova al
cittadino, sia esso persona con disabilità che non». Non ti stanca essere sempre in movimento?
«Tantissimo: ogni giorno, per me è una sZda. Confesso di giungere a Zne giornata davvero molto stanco.
Quotidianamente, nei miei intervalli, mi supporto con il respiratore, ma l'idea di fare qualcosa per la
comunità rappresenta una fortissima spinta». Chi è Mario Melazzini in famiglia? «Un papà di tre ragazzi
meravigliosi, il nonno dello straordinario Leonardo e il marito fortunato di Monica. La famiglia è un valore
importantissimo che va difeso e tutelato con energia». C'è spazio per la preghiera nella tua impegnativa
routine? «La fede e la preghiera rappresentano per me autentici strumenti di vita quotidiana, che mi
accompagnano giorno dopo giorno, infondendomi un profondo sentimento di speranza». La vita è bella,
non solo nei Slm , dice il tuo libro: dove porta la storia di cui tu sei il protagonista? «Solo il buon Dio lo potrà
sapere, siamo nelle sue mani... Per me è comunque fondamentale possedere la forza e il coraggio di avere
uno sguardo aperto all'altro, ma soprattutto consapevole che con la Zducia e la speranza possiamo
percorrere la nostra vita quotidiana». IN PRIMA FILA Mario Melazzini è molto attivo in tutte le campagne di
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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MARIO MELAZZINI
28/01/2016
Pag. 100 N.2 - febbraio 2016
diffusione:66120
tiratura:102107
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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sensibilizzazione e di raccolta fondi. In questa foto: durante una recente manifestazione con il calciatore
Alex Del Piero. Il libro Lo sguardo e la speranza. La vita è bella, non solo nei ...lm è l'ultimo libro di Mario
Melazzini, pubblicato da Edizioni San Paolo (144 pagg., 14 euro). L'autore ripercorre la sua esperienza
nella lotta contro la Sla, spiegando come la malattia sia diventata un'alleata per interrogarsi sul senso della
vita e della normalità, sull'impegno dello Stato accanto ai malati.
28/01/2016
Pag. 26
Zeta Farmaceutici, online a Sanremo con proFile
Zeta Farmaceutici, azienda vicentina presente in oltre 14.000 farmacie italiane continua anche nel 2016 la
campagna televisiva sulle reti Rai con Prolife. Si tratta della linea completa di integratori a base di fermenti
lattici e probiotici utili per favorire il fisiologico equilibrio della flora batterica intestinale. La campagna sarà
diffusa da domenica 31 gennaio a sabato 13 febbraio. In particolare durante la settimana dal 7 al 13
febbraio gli spot Prolife saranno trasmessi durante le serate del Festival di Sanremo su Rai1. In
concomitanza con la programmazione telelvisiva sarà online anche la campagna web su Rai.it e Rai.tv
durante i giorni del Festival.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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campagne
27/01/2016
Pag. 30 N.6 - gennaio 2016
Medico e Paziente
diffusione:40400
tiratura:40500
MALATTIE REUMATICHE: rendere "sostenibili le terapie innovative per
vincere la disabilità
Nel nostro Paese, il peso economico e sociale delle patologie reumatiche ha proporzioni significative. Se
non diagnosticate e trattate precocemente, possono portare a una serie di invalidità che impediscono
all'individuo di svolgere le proprie attività nella vita quotidiana, e ciò naturalmente si ripercuote sull'intera
società. Si stima, infatti, che una persona affetta da una malattia reumatica possa perdere fino a 12 ore di
lavoro in una settimana. Se ne è parlato in occasione del Congresso annuale della Società italiana di
reumatologia, che si è tenuto a Rimini, alla fine dello scorso novembre. Una gestione efficace delle
patologie reumatiche dovrebbe includere accanto alla diagnosi precoce, un trattamento farmacologico
adeguato e un percorso riabilitativo, e questi "passaggi" devono essere garantiti a tutti i malati. Solo in
questo modo infatti è possibile prevenire la progressione della disabilità che si associa alla maggior parte
delle patologie reumatiche croniche. Ne sono consapevoli gli specialisti riuniti al Congresso, ma come
sottolineano, per le malattie reumatiche (come per la maggioranza delle patologie croniche) la garanzia di
accesso ai pazienti alle migliori cure ha come elemento determinante la sostenibilità della spesa per il
nostro Sistema sanitario. Si tratta di capire se, nell'ottica dell'attuale, e presumibilmente futura, spending
review, l'innovazione farmacologica possa ancora essere sostenibile, fermo restando che non si può
pensare di arrestare il progresso scientifico e di impedire l'adozione di standard terapeutici più elevati,
anche in termini di qualità di vita. "Una terapia meno costosa non sempre determina miglioramenti
significativi nello stato di salute del paziente"- ha spiegato Luigi Di Matteo, consigliere nazionale della SIR.
"Al contrario, un trattamento che implica un maggior costo può portare benefici alla qualità di vita del
paziente, tali che essi vanno a coprire, se non a superare, i costi dell'intervento più oneroso. Ovviamente
questo discorso è valido quando la malattia viene diagnosticata tempestivamente, in modo tale che il
trattamento possa, da subito, ridurre la gravità della malattia rispetto a una diagnosi tardiva". L'introduzione
dei farmaci biologici nel trattamento dell'artrite reumatoide da moderata a grave non responsiva ai
cosiddetti farmaci di fondo (DMARDs), in associazione a questi, ha portato importanti vantaggi al paziente,
ma ha posto, tuttavia, un problema di sostenibilità, per gli elevati costi dei farmaci stessi. "Alcuni studi,
hanno, tuttavia, dimostrato - ha sottolineato Di Matteo - che la terapia con farmaci di fondo sintetici
presenta un costo inferiore, ma non sempre è in grado di garantire un'inibizione della progressione della
malattia, con un successivo impatto pesante in termini di costi economici per il sostegno dell'invalidità.
L'uso precoce dei farmaci biologici insieme a quelli sintetici, invece, ha dimostrato di poter apportare un
miglioramento delle condizioni di salute e, quindi, un minor ricorso a prestazioni mediche e una minore
disabilità, che determinano un risparmio praticamente pari al maggior esborso per il farmaco". Nella pratica
clinica disponiamo oggi dei farmaci biosimilari che come noto vengono commercializzati a prezzi inferiori.
"A questo proposito, la Società italiana di reumatologia si allinea con la posizione dell'AIFA nel
raccomandare l'uso dei biosimilari ai pazienti nai've (ossia che non abbiano avuto precedenti esposizioni
terapeutiche) - ha precisato Di Matteo. "Inoltre, la Società italiana di reumatologia ha recentemente
espresso il proprio punto di vista ufficiale in due position paper in cui dichiara che l'uso del biosimilare di
infliximab (anticorpo monoclonale indicato per il trattamento dell'artrite reumatoide, malattia di Crohn, colite
ulcerosa, spondilite anchilosante, artrite psoriasica, psoriasi) dovrebbe essere riservato solo nella
indicazione per la quale il farmaco ha effettuato trial clinici di comparabilità, rispetto a infliximab e che
l'estensione di altre patologie quelli la spondiloartrite assiale, enteropatica, e l'artropatia psoriasica
dovrebbe essere validata da studi clinici".
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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CONGRESSI Congresso nazionale SIR, 25-28 novembre - Rimini
27/01/2016
Pag. 40 N.6 - gennaio 2016
Medico e Paziente
diffusione:40400
tiratura:40500
Lo "SWITCH" ORIZZONTALE tra generici compromette l'ADERENZA
TERAPEUTICA
parte del farmacista di un medicinale generico con un altro equivalente in termini di aderenza e persistenza
al trattamento in atto. In tutte le aree si è riscontrato un progressivo trend di riduzione della compliance a
seguito di un cambio di farmaco: in media, se una prescrizione di generico su due viene sostituita con un
altro equivalente, per la dislipidemia e il diabete si registra la percentuale più alta di diminuzione
dell'aderenza (rispettivamente il 48 e il 36 per cento), per l'ipertensione la più "bassa" (10 per cento). Il
trend implica una minore efficacia e sicurezza dei trattamenti, con conseguente aumento del rischio di
complicanze. "I farmaci bioequivalenti non presentano criticità nell'utilizzo clinico sia da parte degli
specialisti che della medicina generale - ha sottolineato all'incontro Alberico Catapano, presidente della
Società europea dell'aterosclerosi - dimostrandosi, in una ampia serie di studi, del tutto equivalenti ai
cosiddetti 'branded' nell'efficacia clinica, misurabile nella popolazione trattata anche attraverso studi di
utilizzo 'real life'. Essi rappresentano inoltre un'opportunità per il contenimento della spesa farmaceutica,
fermo restando il concetto di libertà di scelta del cittadino. Rimangono alcune barriere 'psicologiche' che
originano dalla non completa comprensione da parte dei professionisti sanitari del concetto di
bioequivalenza, in aggiunta alla non uniformità delle confezioni che, nel caso di persone anziane, può
essere un problema e portare a discontinuità terapeutiche rilevanti". LJ aderenza alla terapia e la
sostituzione orizzontale dei medicinali equivalenti sono inversamente proporzionali: all'aumentare dello
switch da un generico a un altro della stessa molecola, infatti, l'adesione del paziente alla prescrizione
terapeutica diminuisce del 28 per cento se la sostituzione interessa metà delle prescrizioni. Questi dati
sono emersi da uno studio condotto in 2 ASL lombarde (Pavia e Bergamo), di recente presentati in un
incontro a Milano, promosso da Onda, in collaborazione con DOC Generici. Lo studio ha coinvolto oltre
14.500 pazienti e ha analizzato sei aree terapeutiche quali diabetologia, cardiologia, dislipidemia,
reumatologia, psichiatria e ipertensione, con l'obiettivo di studiare gli effetti della sostituzione da
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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FARM INFORMA DOC GENERICI
27/01/2016
Pag. 36 N.202 - febbraio 2016
diffusione:66800
tiratura:118000
VINCE LA LETARGIA AGGRAVATA DAL CLIMA E STIMOLA VIGORE
FISICO E LIBIDO
È UNA RADICE RICOSTITUENTE CHE RESTITUISCEVITALITÀALLE GHIANDOLE SESSUALI E A
TUTTE LE FUNZIONI METABOLICHE
(G.B.)
Ci sono momenti nel corso dell'anno e durante la vita in cui le energie calano e, insieme a loro, si riduce
anche la nostra voglia di progettare, di metterci in gioco, di creare. In questi frangenti, il metabolismo e
l'energia che circola nel nostro corpo si indeboliscono, e si riduce anche la voglia di fare l'amore. Il calo
della libido, che spesso è il risultato di un calo generale dell'energia, è un problema molto diffuso, che può
essere legato alla stagione, oppure a un periodo di stanchezza, di preoccupazione o di ansia. La farmacia
verde può dare un valido aiuto anche in questo caso, con un rimedio della tradizione andina: la maca, uno
degli afrodisiaci più amati e popolari in Sudamerica. Una vera "cascata" di energia! Le radici essiccate e
polverizzate di maca (Lepidium meyenii) sono usate da secoli per risvegliare la libido, per contrastare
l'impotenza e favorire anche la fertilità della coppia. Oggi si sa che la maca, ricca di vitamine A, B e C e
minerali come calcio, ferro e zinco, svolge un'azione benefica sul sistema endocrino e aumenta il livello di
emoglobina. I meccanismi che la rendono tanto efficace, tuttavia, non sono ancora del tutto noti: a
differenza di altri afrodisiaci naturali, infatti, la maca non agisce direttamente sugli ormoni sessuali, ma deve
la sua azione stimolante a un'elevata concentrazione di zuccheri e proteine energizzanti, e al contempo,
alla presenza di p-metoxibenzil isotiocianato, una sostanza naturale dalle proprietà eccitanti. Nelle donne le
sue polveri si sono rivelate efficaci contro i crolli di libido tipici della menopausa e, in entrambi i sessi, la
maca è un valido rimedio quando il calo del desiderio è dovuto a una leggera depressione (o ai farmaci
assunti per trattarla). Riequilibra la secrezione ormonale Oltre a far aumentare il desiderio, poi, la maca
regolarizza la secrezione ormonale durante l'età fertile e ancora di più durante il climaterio, accresce la
prestanza fìsica e la resistenza agli sforzi, e proprio per questo è spesso assunta anche dagli atleti.
Contiene infatti degli aminoacidi che aumentano la massa muscolare e facilitano le attività ad alto consumo
energetico. • (G.B.)
PERCHE FUNZIONA
Stimola
il desiderio e aumenta la resistenza fisica
Iidea si puòirovare sotto forma di estratto secco o ifTpo?vere. Prendi 1500 mg di estratto secco, da
assumere a stomaco pieno, o dai 500 ai 2000 mg al giorno di polvere, suddivisi in 3 porzioni. Puoi
aggiungerla ai frullati o al latte vegetale, oppure semplicemente consumarla sciolta in acqua tiepida, l
risultati sono assicurati, anche se arrivano solo con un po'di costanza. L'azione della maca, infatti, non è
immediata e occorre qualche settimana per ottenere l'effetto massimo.
Foto: Antidepressiva
Foto: La maca ti aiuta anche a superare la stanchezza, i cali di energie e le lievi depressioni, tipiche della
fine dell'inverno
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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GLI ALLEATI PER L'APPARATO GENITALE / La maca
27/01/2016
Pag. 124 N.2 - febbraio 2016
diffusione:142476
tiratura:278390
VIA IL DOLORE CON DOLCEZZA
I rimedi naturali a base di frutta, piante, fiori agiscono in fretta, ma in modo delicato, contro tanti piccoli
fastidi di ogni giorno
Saverio Pepe, fitoterapeuta
I piccoli dolori, dal mal di schiena, alla cefalee, al mal di denti, possono rendere le-gi llaterali però non
mancano, specialmente quando si è costretti a usare spesso i farmaci. Un'alternativa sono i rimedi dolci,
efficaci e veloci, a base di piante, frutti e fiori che danno sollievo e si possono usare a lungo, senza rischi.
5^ Spesso si pensa che contro il mal di denti particolarmente acuto e per i problemi della bocca servano
solo i farmaci tradizionali. In realtà anche la fitoterapia agisce rapidamente. In particolare i rimedi dolci sono
efficaci, oltre che per attutire le fitte dolorose, per contrastare i disturbi gengivali, le afte e per prevenire la
carie rinforzando lo smalto. Il mal di schiena può avere tante forme e cause diverse. Il dolore nella zona
cervicale, i fastidi nella parte bassa della schiena e alle ginocchia possono dipendere dalle posture
scorrette, dalle infiammazioni e dai traumi. Anche l'allenamento sportivo può incidere sui muscoli e sulle
articolazioni. Per tornare a muoversi bene, togliere rigidità e alleviare il dolore è importante agire subito con
rimedi ad azione immediata. I dolori mestruali sono una realtà per molte donne, soprattutto per le
giovanissime. Contro i fastidi "al femminile" si può agire con molti rimedi naturali associandoli anche alla
ginnastica dolce (stretching, yoga e pilates) che aiuta a combattere i dolori perché favorisce il rilassamento
muscolare. DA USARE OGNI MESE L'omeopatia è una delle strategie più valide per contrastare i dolori
mestruali cronici, da usare ogni volta che serve. L'atropinum compositum è un rilassante della muscolatura
uterina che riequilibra anche i livelli ormonali. In farmacia si trova sotto forma di supposte, che possono
essere assunte nella misura di una ogni otto ore. PREVENIRE CON DELICATEZZA Gli oligoelementi in
fiale (in farmacia ed erboristeria) vanno scelti a seconda del disturbo che prevale, come prevenzione
durante tutto il ciclo. Il magnesio è indicato se durante le mestruazioni ci si sente irritabili. Quando ci sono
crampi si assumerà, invece, il composto manganese-cobalto. Il rame, invece, è utile quando le
mestruazioni sono abbondanti e irregolari. Si fanno cicli da una fiala al giorno per un mese con un mese di
stop. REGOLARIZZARE IL FLUSSO Gli alchimisti utilizzavano l'acqua della guttazione, ovvero le gocce di
rugiada dell'alchemilla vulgaris addirittura per ottenere la magica «pietra filosofale». Si riteneva che queste
gocce avessero una forza fecondatrice sulle donne, forse perché il frutto dell'alchemilla si sviluppa senza
impollinazione. Nella ricerca scientifica erboristica moderna sono state dimostrate la capacità della pianta di
regolarizzare le mestruazioni abbondanti. Ha una veloce azione antispastica e antidolorifica oltre ad essere
leggermente sedativa. La tisana di alchemilla si prepara mettendo un cucchiaino di foglie secche in 200 mi
d'acqua bollente e lasciando in infusione per cinque minuti. Si filtra e si dolcifica con il miele di fiori
d'arancio, leggermente sedativo e lenitivo dei dolori mestruali. Si può prendere, durante le mestruazioni
dalle 3 alle 5 volte al giorno.sollievo per le L'olio essenziale di anice (in farmacia ed erboristeria), ricco di
resine lenitive disinfettanti e analgesiche dà sollievo alle mucose irritate: è utile sia contro le fastidiose afte
che contro le infiammazioni alle gengive. Dopo aver lavato i denti se ne mettono 3 gocce in 3 dita f d'acqua
e si fanno degli sciacqui.ALMARE SUBITO te acute I chiodi di garofano sono una buona soluzione contro il
dolore, in attesa del dentista. Si mettono 5 chiodi di garofano in 100 mi d'acqua fredda. SÌ porta l'acqua a
ebollizione, si spegne e si lascia in infusione per tre minuti. Si filtra e si fanno sciacqui, insistendo sulla
parte dolorante.per lenire e disinfiammare Ricca di azulene, una delle migliori sostanze lenitive che la
natura ci offre, la tintura madre della versatile camomilla (in farmacia ed erboristeria), è utile per il mal di
denti e per le infezioni delle gengive. Si fanno toccature con un bastoncino di cotone imbevuto di 5 gocce di
tintura madre direttamente sul dente dolorante o sulla gengiva. Si può ripetere più volte al giorno.mal di
pancia Gastriti, colite, stitichezza o diarrea possono essere la conseguenza di errori a tavola ma anche di
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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BENESSERE
27/01/2016
Pag. 124 N.2 - febbraio 2016
diffusione:142476
tiratura:278390
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/01/2016
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emozioni che hanno preso il sopravvento. In ogni caso si tratta sempre di un importante segnale del corpo,
che richiede uno stop. I rimedi devono essere particolarmente delicati perché, assunti per bocca, saranno
assorbiti direttamente dagli stessi organi interessati dal dolore. do è colpa delVan Il gemmoderivato di fico,
derivato dalle gemme e dai tessuti embrionali del frutto, è il rimedio perfetto per i dolori di stomaco e i
disturbi intestinali di origine nervosa, perché ha un effetto sedativo e regolarizza la secrezione gastrica. Se
ne prendono 50 gocce in poca acqua dopo i pasti 3 volte al giorno con cicli di due mesi, con uno di stop.
dopo gli eccessi a tavola La verbena è un vero toccasana perché, grazie alle saponine e a una sostanza
definita verbascoside, calma le infiammazioni e rilassa l'apparato digerente. E particolarmente utile quando
si è esagerato con alcolici e cibi pesanti. L'infuso, dall'odore gradevole, si prepara la sera, mettendo 4
cucchiai di verbena secca (in erboristeria) in un litro d'acqua fresca e lasciando a macerare a temperatura
ambiente per almeno otto ore. Il mattino dopo si filtra e si beve a sorsi, utilizzandolo entro le ventiquattro
ore.torcicollo addio
L'artiglio del diavolo è una pianta africana ricca di arpagoside, con una potente e studiata azione
antinfiammatoria, utile soprattutto contro il torcicollo e le tensioni muscolari della schiena. L'uso migliore è
sotto forma di pomata con un contenuto di 25% di estratto vegetale (in farmacia ed erboristeria). Si
massaggia sulla parte dolorante in piccole dosi, sino ad assorbimento, da 4 a 5 volte al giorno.PER
TENSIONI profonde Lo zenzero, conosciuto come antinausea, contrasta anche i dolori osteoarticolari
profondi grazie al suo apporto di gingerolo, una potente sostanza amara analgesica. Le compresse di
estratto secco (in erboristeria e farmacia) sono indicate se il mal di schiena è cronico perché possono
essere utilizzate fino a un anno con un mese di stop. Nella fase acuta la dose è di una compressa dopo
ogni pasto. In seguito si può proseguire prendendone una dopo colazione.mal di testa Il mal di testa, nelle
sue forme più o meno serie, è un disturbo sempre più comune. Fra le sue molte cause, oltre alle tensioni
muscolari, ci sono una cattiva alimentazione e lo stress. I rimedi naturali possono essere utilizzati in modo
sicuro anche quando gli episodi di cefalea sono ricorrenti. SE IL FASTIDIO nasce dagli odori Il mentolo
contenuto nell'olio essenziale di menta (in erboristeria e nei negozi di alimentazione naturale) agisce sul
sistema olfattivo che molto spesso gioca un ruolo importante nel mal di testa, sia in senso positivo sia
negativo come nel caso della osmofobia, quando cioè gli attacchi sono scatenati dagli odori, anche non
sgradevoli. Si mette una goccia di olio essenziale su un bastoncino di cotone e si inala l'aroma senza
toccare le narici o la pelle. Questo rimedio può essere utilizzato ogni dieci minuti finché il dolore non passa.
attenuare le cefalee dovute a eccessi alimentari La curcumina, il principio attivo della curcuma, è un
efficace e studiato anti-infiammatorio per le cefalee dovute ad eccessi alimentari. Si mette mezzo
cucchiaino da caffè di polvere di curcuma in 200 mi di acqua bollente mescolando con cura. Si lascia
raffreddare a fiamma spenta per cinque minuti. Si filtra e si beve la tisana ancora calda, fino a 3 volte al
giorno.per contrastare i crampi addominali e Cirritabilità si può ricorrere all'omeopatiala tisana contro
stress Il partenio, tipica pianta delle colline italiane dalla strana forma che sembra un ibrido tra camomilla e
crisantemo, contiene acetato di crisantemile, una sostanza che rilassa muscoli contratti e allevia la cefalea
muscolo-tensiva da stress. Si prendono 50 gocce di tintura madre (in erboristeria e farmacia) in un
bicchiere acqua al momento del bisogno. In caso di cefalea cronica o ricorrente se ne prendono 20 gocce
per 3 volte il giorno, facendo cicli di un mese, con un mese di stop.
VITA IN FARMACIA
14 articoli
28/01/2016
Pag. 41 Ed. Torino
diffusione:189394
tiratura:278795
L'irritazione di Saitta "Sbagliato delegare"
Si lenzio in pubblico e qualche sfogo in privato. Dalla Regione, in questo caso dagli uffici dell'assessorato
alla Sanità, non arrivano commenti ufficiali sulla proposta-provocazione della Città della Salute, che ha
invitato i torinesi a passare dalle lamentele al coinvolgimento in prima persona.
I muri di cinta, coperti di graffiti, sono indecorosi? È vero, ammettono dalla direzione dell'ospedale, salvo
precisare che le risorse, contate, vengono investite prioritariamente negli ambienti interni. Poi il rilancio, con
il suggerimento ai torinesi «di farsi promotori di una raccolta-fondi o di un gruppo di lavoro: il nostro Ufficio
tecnico aziendale potrebbe dare il supporto tecnico necessario». Significa una minima consulenza e, più
prosaicamente, scale, vernici, pennelli. Senza nulla togliere al progetto del nuovo Parco della Salute e della
Scienza progettato dalla Regione in zona Lingotto: il quale, però, non è esattamente dietro l'angolo.
Diverse le reazioni nelle Asl e negli ospedali, nemmeno una parola o due righe di comunicato
dall'assessorato di corso Regina Margherita, dove viene monitorato ogni aspetto della Sanità piemontese.
Anche così, ci sono silenzi eloquenti: silenzi che parlano. E quello dell'assessore non promette bene.
Difficile non scorgere dietro il suo «no comment l'irritazione per un'uscita non concordata. Un'uscita che,
stando a qualche sfogo con i più stretti collaboratori, cozza con il suo concetto di servizio pubblico.
Insomma, questione di merito, prima ancora che di metodo: «I cittadini pagano le tasse, come tali sono i
primi azionisti del pubblico; sta al pubblico rispondere alle domande, senza delegare». Questo, in sintesi.
Posizione in linea con quella dei sindacati, a dispetto dei rapporti turbolenti. «Ci sta tutto, ma non si può
gravare sempre sui cittadini», commenta Roberto Scassa, Uil. «Quella della Città della Salute è una mera
provocazione - taglia corto Francesco Cartellà, Cgil Funzione pubblica -. Spetta all'azienda e alla Regione
mantenere le Molinette in modo decoroso».
Un «sentiment» condiviso dall'assessore: impegnato a riportare in carreggiata la Sanità piemontese tuttora soggetta al piano di rientro del deficit e per questo vigilata da ben due ministeri (Salute ed
Economia) - e poco propenso ai fuori programma, a derive che possono trasformare Asl ed ospedali in
zone franche dove la creatività è al potere. Il fatto che siano animate dalle migliori intenzioni, non cambia la
sostanza: «I contribuenti fanno i contribuenti, il servizio pubblico fornisce le risposte». Se è il caso,
rimboccandosi le maniche e redistribuendo le risorse disponibili: comprese quelle necessarie per garantire
il decoro degli ospedali. [ALE.MON.] BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
49
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Il silenzio della Regione
28/01/2016
Pag. 42 Ed. Torino
diffusione:189394
tiratura:278795
Sì alla cannabis per uso terapeutico
La cannabis terapeutica sta per entrare nel ricettario medico. Ieri la Commissione Sanità ha dato il via alla
fase attuativa della legge regionale dello scorso novembre. Sono state recepite le disposizioni del Decreto
Lorenzin e approvato l'invio, entro trenta giorni, di un'informativa a tutte le Asl e i medici di famiglia per
diffondere la conoscenza dell'impiego dei cannabinoidi, le modalità di prescrizione e le forme di rimborso.
«Un'azione necessaria per rendere da subito accessibile la cannabis a chi soffre di dolori cronici, oppure di
sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale e sindrome di Tourette», spiega il capogruppo di Sel, Marco
Grimaldi, primo firmatario della legge: «Ora vogliamo che vengano avviate anche in Piemonte azioni
sperimentali e progetti pilota per la produzione dei medicinali». Secondo Davide Bono, consigliere del
Movimento 5 Stelle, è stato approvato «Un regolamento troppo timido, che si limita a recepire i rigidi paletti
nazionali, con sei patologie riconosciute e solo in caso di resistenza o gravi effetti collaterali delle terapie
tradizionali. Né medici né pazienti avranno dunque una reale possibilità di scelta». La cannabis terapeutica
sarà venduta solo dalle farmacie ospedaliere. [n. pen.]
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
50
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Dalla Regione
28/01/2016
Pag. 51 Ed. Biella
diffusione:189394
tiratura:278795
L'utilizzo delle piante medicinali aiuta la forma di mente e corpo
Se il termine «fitoterapia» è stato introdotto solo agli inizi degli Anni 20 dal medico francese Leclerc, l'uso
delle piante rappresenta la forma di cura più antica e universale. In ogni cultura e regione del mondo le
piante medicinali sono state il fondamento essenziale della terapia. Dall'India alla Cina, dal Tibet al
Sudamerica continuano a essere la principale forma di cura per le popolazioni locali.
In Occidente di recente si è assistito a una progressiva riscoperta delle piante medicinali. Così, se hanno
cessato di essere usate a livello popolare sotto forma di preparazioni empiriche, hanno trovato sempre più
spazio negli scaffali delle farmacie, disponibili a continuare il loro compito di prevenire e curare disturbi
piccoli e grandi del corpo, disagi psichici, assicurare un più completo benessere, migliorare l'aspetto
esteriore. Le piante continuano dunque a essere il polmone del nostro pianeta e una preziosa fonte di
salute per l'uomo. Più del 60% dei farmaci che noi consumiamo hanno infatti la loro origine nelle cellule
vegetali. Ed è sempre nelle piante che gli studiosi continuano a ricercare la soluzione alle continue sfide
delle malattie.
Riscoprire le piante medicinali per trarre un aiuto per la bellezza e la cura del corpo è anche un bellissimo
«lavoro» che ognuno di noi può fare. Sono molti i libri che insegnano a riconoscere le inflorescenze e le
foglie e descrivono le singole proprietà. Queste preziose erbe sono un valido aiuto in tutte le sette età della
vita: infanzia, fanciullezza, adolescenza, giovinezza, età adulta, menopausa e andropausa, senescenza.
Presentano una minore aggressività di azione in confronto ai farmaci di sintesi, pur assicurando una reale
azione documentata da studi sempre più numerosi che ne confermano la validità.
La fitoterapia si è infatti dimostrata capace di prevenire e controllare i disturbi conseguenti all'avanzare
dell'età, così come sono capaci di potenziare i meccanismi di difesa e prevenire le infezioni. Dalle energie
sottili presenti nelle essenze floreali capaci di riequilibrare le emozioni negative alla potenza concentrata
degli oli essenziali, dalle semplici tisane alle estrazioni titolate, le piante offrono un ampio spettro di
applicazioni assicurandoci protezione e benessere fisico, mentale ed emozionale in tutte le esperienze e le
fasi della vita.
Tutti gli organi possono trarre effetti favorevoli dalle proprietà delle erbe e dei fiori. La digestione viene
facilitata, l'attività dell'intestino viene normalizzata, i processi riparativi a livello della pelle sono favoriti,
l'organismo viene meglio protetto dalle aggressioni dei microrganismi, l'attività del cuore viene sostenuta, le
scorie e le tossine vengono più facilmente eliminate, le articolazioni mantengono la loro flessibilità, le
tensioni muscolari vengono annullate, la respirazione viene liberata. Ma le piante non si limitano a
prevenire e a curare i piccoli e grandi disturbi che ci affliggono: esse contribuiscono in maniera straordinaria
a mantenere giovane la pelle e resistenti i capelli.
Da non sottovalutare la loro azione a contrastare e a prevenire la depressione. Aiutano molto anche le
persone che vogliano trovare un equilibrio interiore e fare «pace» con il loro corpo. Esse possono integrarsi
nella nostra vita al punto da divenire amici intimi a cui ricorrere nel dubbio e nel bisogno.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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cura antica e diffusa in tutto il mondo
28/01/2016
Pag. 50 Ed. Cuneo
diffusione:189394
tiratura:278795
Avventure tragicomiche degli «Attori per caso»
Dopo il successo dello scorso weekend dove si è registrato il tutto esaurito, la compagnia teatrale «Attori
per caso» di Roata Rossi è pronta per altri tre appuntamenti. Sabato alle 20,30 e domenica alle 15, il teatro
parrocchiale della frazione di Cuneo ospita un grande classico: la commedia brillante scritta da Amendola e
Corbucci per Erminio Macario intitolata «Ulisse Saturno, farmacista notturno». Tre ore di risate nel seguire il
racconto delle disavventure tragicomiche di una piccola farmacia notturna di Torino. Prevendita biglietti alla
panetteria Meinero di Roata Rossi o chiamando il 3382128821. [a. g.]
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Cuneo
28/01/2016
Pag. 7 Ed. Imola
diffusione:113338
tiratura:156629
di VALENTINA VACCARI - CASALFIUMANESE- NUBI DENSE all'orizzonte per la farmacia di Sassoleone.
È il sindaco di Casalfiumanese, Gisella Rivola, ad ammettere le «difficoltà economiche dei gestori a portare
avanti l'attività» nella piccola frazione di Casalfiumanese: 250 abitanti d'inverno, qualcosa di più in estate,
ma non al punto da compensare i minori incassi dei mesi più freddi. Così, nell'assemblea pubblica del 16
gennaio, il primo cittadino ha prospettato quella che sarebbe «l'unica alternativa alla chiusura». In sintesi:
rivedere la pianta organica del servizio farmaceutico, trasferire la farmacia nella più popolata San Martino in
Pedriolo - dove con 850 residenti avrebbe vita propria - e creare a Sassoleone un dispensario con orari di
apertura ridotti da concordare con i residenti. Questo il piano, realizzabile solo se la revisione della legge
regionale in materia, il cui iter è già partito e approderà nei prossimi giorni nell'emiciclo di viale Aldo Moro,
andrà a buon fine. Il sindaco Rivola parte da un presupposto: «San Martino chiede una farmacia da molti
anni, ma, siccome la normativa sulla zonizzazione non indica chiaramente l'ente competente, finora non
abbiamo potuto fare niente. Se la revisione della legge passasse, il Comune avrebbe la possibilità di
mettere mano al piano organico del servizio farmaceutico». In soldoni, l'idea è «trasferire la farmacia a San
Martino così da soddisfare le esigenze dei residenti che oggi sono costretti a spostarsi a Castel San Pietro,
e realizzare il dispensario a Sassoleone. Che non avrebbe le funzioni di una parafarmacia - assicura Rivola
-. Dal punto di vista del cittadino, cambierebbero gli orari di apertura che, probabilmente, andranno a
coincidere con quelli del medico di base». MA PERCHÉ non fare il contrario, cioè creare il dispensario a
San Martino? Mentre «la licenza dell'esercizio verrà semplicemente trasferita da una frazione all'altra», per
il dispensario funziona diversamente: il suo affidamento è assegnato tramite bando a cui possono
partecipare anche le farmacie più vicine. Ad esempio, tutte quelle di Castel San Pietro. E se i gestori della
farmacia di Sassoleone non vincessero, per loro cambierebbe poco rispetto alla condizione attuale. Nel
caso contrario, il 'rischio' sarebbe minore. Tira le fila Roberto Poli, consigliere regionale Pd, ex sindaco di
Casale, originario di Sassoleone: «In questo modo risolviamo tre situazioni: diamo una risposta sia a San
Martino che a Sassoleone, salvando un'attività produttiva rurale che in un territorio montano fatica ad
andare avanti, pur offrendo un prezioso servizio agli abitanti. E comunque, la revisione della proposta di
legge è partita tempo fa dalla giunta in applicazione a quella sul riordino». Critico Simone Carapia (FI) che
parla di «legge ad personam». «Ora il piccolo diventa bello - dice - addirittura i consiglieri regionali
dell'imolese sono tra i promotori della nuova legge. Quando arriva qualcosa intorno casa ci si muove
sempre, se invece si tratta di scendere in campo per altri territori...».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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A rischio la farmacia a Sassoleone «Ma la riapriamo a San Martino»
28/01/2016
Pag. 17 Ed. Rovigo
diffusione:113338
tiratura:156629
Proprio alla vigilia del giorno della memoria si è dischiusa un'altra memoria, più intima e quasi familiare. La
memoria di uomini dimenticati dalla storia. Stiamo parlando dei caduti e dispersi nel corso dell'ultimo
conflitto mondiale e più precisamente di uno dei tanti giovani alpini che sono morti tragicamente nella
infausta campagna di Russia. Il suo nome si può leggere tra quelli che affollano la lapide del monumento ai
caduti di Francolino: Antonio Maini, nato a Costa il 26 marzo 1919. Polesano, dunque, anzi rodigino per
parte di madre, non caso il suo nome ritorna nella intitolazione della scuola elementare di Borsea. Quanto a
lui, dopo il liceo, si era iscritto alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Ferrara, che, appunto,
era poco lontana da Francolino, dove i Maini risiedevano in quanto titolari di una farmacia. Quella di
Antonio era una esistenza normalissima e forse anche un poco esuberante. Non aveva tardato a fidanzarsi
con una ragazza del paese e ormai, terminati gli ultimi esami, stava preparando la tesi di laurea, ma, dopo
l'entrata in guerra dell'Italia, come tanti suoi coetanei, sentiva il richiamo della patria, che si sarebbe fatto
sempre più impellente. Tanto che, nel giugno del 1942, ma non ci sono dati certi, Antonio Maini decide di
arruolarsi negli alpini e si sposa prima di partire. Dapprima viene inviato alla Scuola Centrale Militare di
Alpinismo di Aosta e assegnato alla 1ª compagnia del 1° Battaglione Universitario e successivamente a
Bassano del Grappa, al 26° corso A.U.C., infine, lo ritroviamo sottotenente nel 5° Battaglione "Morbegno",
aggregato alla divisione Tridentina. La partenza da Torino per il fronte russo risale al tardo luglio del 1942.
E con il battaglione Morbegno della Tridentina Antonio Maini parteciperà, il 26 gennaio 1943, all'eroica
battaglia di Nikolajewka, che, grazie all'ardimento degli alpini, permise di rompere l'accerchiamento. Sul
terreno rimasero migliaia di caduti. E fra questi, secondo la versione ufficiale, c'era anche Antonio Maini (i
suoi resti, insieme con la piastrina, sarebbero stati riesumati molti anni dopo, al tempo delle Perestrojka).
Secondo un'altra versione, però, convalidata da più di un testimone, Antonio Maini sarebbe stato catturato
dai russi e morto in prigionia alcuni mesi dopo. Comunque sia, l'altro giorno, con una semplice e toccante
cerimonia nell'Auditorium del complesso di Santa Lucia, l'Università di Ferrara ha reso giustizia a chi non
c'è più e ha conferito a Antonio Maini (e con lui a un altro disperso, Giuseppe Morsiani) la laurea in
medicina 'Honoris Causa' alla memoria. Alla cerimonia erano presenti i familiari commossi dei due
"laureati". Sergio Garbato
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Disperso in Russia, ecco la laurea
28/01/2016
Pag. 13 Ed. Rimini
diffusione:113338
tiratura:156629
Esami e visite specialistiche, niente prenotazioni al Cup
SOSPESO oggi per circa sei ore il servizio di prenotazione telefonica di visite ed esami specialistici, il
Cuptel. Questo a causa di una serie di lavori sulla linea che saranno effettuati dal fornitore di energia
elettrica. E' la stessa Azienda Usl Romagna a informare la cittadinanza che questa mattina il servizio non
sarà attivo a causa di lavori sulla linea in tutta la provincia di Rimini. Il servizio, come viene sottolineato,
tornerà attivo a partire dalle 15, al numero verde gratuito 800.002255 per le prestazioni con il Sistema
Sanitario Nazionale e al numero verde gratuito 800.004488 per le prestazioni in libera professione.
L'Azienda Usl ricorda che restano invece aperti tutti gli sportelli Cup attivi sul territorio ma anche la
possibilità di prenotare presso le farmacie che hanno attivo il servizio Farmacup. L'Ausl si scusa per il
disagio provocato ai cittadini anche se non è ad essa imputabile.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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LAVORI SULLA LINEA ELETTRICA
28/01/2016
Pag. 11 Ed. Ascoli
diffusione:113338
tiratura:156629
Farmacia di Piane di Morro, in campo anche i Cinque stelle
- FOLIGNANO - CONTINUA a far discutere, nella frazione folignanese di Piane di Morro, la chiusura della
farmacia che era stata ceduta a dicembre dal Comune al dottor D'Isidoro ma che da un mese è fuori
servizio, provocando comprensibili disagi alla popolazione. Ad intervenire sulla questione, nelle ultime ore,
è stato anche il Movimento Cinque Stelle. «Anche noi, come gruppo di opposizione, perseguiamo
l'interesse della collettività - hanno spiegato alcuni componenti del Movimento - che in questo caso è
rappresentato dall'ingiustificata sospensione di un servizio pubblico fondamentale per Piane di Morro
proprio per il periodo più critico dell'anno, nel quale ci si ammala di più e per questo si utilizzano più farmaci
. E' il sindaco, garante e tutore della salute pubblica, che da oltre un mese sta tenendo chiusa la Farmacia
interrompendo un pubblico servizio. La legge sulla chiusura delle farmacie non prevede la chiusura per
'cambio titolarità' - hanno concluso i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle folignanese - e soprattutto
non per un mese. Cercheremo di fare chiarezza ed anche noi ci attiveremo per fare in modo la farmacia
possa riaprire il prima possibile».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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FOLIGNANO .
28/01/2016
Pag. 19 Ed. Ascoli
diffusione:113338
tiratura:156629
BELLEZZE in passerella, sabato scorso, al «The Clipper» di Porto D'Ascoli, con la selezione regionale del
concorso «Miss Meravigliosa of the year». Una serata trascorsa all'insegna del divertimento e delle
emozioni, con tante donne provenienti da ogni parte delle Marche che hanno preso parte all'iniziativa. Per
quanto riguarda la fascia di età 29-39 anni, a vincere è stata Fanica Kozak, mentre tra le over 40 ha
trionfato Daniela Perticarà. Sponsor della manifestazione sono stati Neringa Jewelry, che ha creato i gioielli
per le vincitrici, la farmacia Bruni Parere di Martinsicuro, il centro per tatuaggi di Francesco De Luca
sempre di Martinsicuro, Radio Bacio di Peppe Santirocco, la maglieria e sartoria «L'Angora», la «Giulia
Fashion Events & Management», il «Luxury Nail Beauty» di Porto D'Ascoli e la parrucchieria Rondinone.
Tanti, inoltre, gli ospiti intervenuti, tra i quali anche il noto regista Bruno Tarallo, che ha presentato il suo
ultimo film «Le donne invisibili». La serata è stata magistralmente condotta dalla bravissima ed affascinante
Giulia Rizzardi, organizzatrice dello stesso concorso insieme al marito Vincenzo Funaro. m.p.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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«Miss Meravigliosa» Bellezze in passerella
28/01/2016
Pag. 5 Ed. Milano
diffusione:48518
tiratura:74334
di ROSARIO PALAZZOLO - CINISELLO BALSAMO - UNA RAPINA al supermarket di quartiere. Un furto
alla tabaccheria della Crocetta. Cinisello torna a essere obiettivo dei malviventi in questo inizio d'anno
piuttosto movimentato. Appena 24 ore dopo la rapina compiuta alla farmacia di via Trieste, martedì un
bandito solitario ha assaltato il supermarket La Nostra Casa di via Leopardi. A metà pomeriggio è entrato
nel negozio armato di un grosso coltello. Indossava un giaccone, una grossa sciarpa a coprigli il volto e
degli occhiali da sole con le lenti a specchio. Praticamente irriconoscibile. In pochi istanti si è diretto alle
casse e ha minacciato la commessa facendosi consegnare l'incasso poco superiore ai 100 euro. Poi è
uscito facendo perdere le tracce. Sembra non vi siano legami tra questo colpo e la rapina compiuta da due
malviventi armati di pistola alla farmacia di via Trieste. Questi ultimi hanno utilizzato una moto da cross per
fuggire. TUTTAVIA, due rapine in 24 ore hanno subito mobilitato l'attenzione delle forze dell'ordine. Non
bastasse, l'altra notte, alcuni ignoti hanno assaltato il tabaccaio di via Sardegna. I ladri hanno forzato le
inferiate e poi hanno piegato l'armatura metallica della porta di ingresso. Sono riusciti a introdursi nel
negozio e a rubare tutte le sigarette che erano esposte. Non è servito a nulla l'antifurto che ha suonato,
senza però attirare l'attenzione dei residenti. I ladri hanno potuto agire liberamente svaligiando il negozio in
pochi minuti. Si parla di un furto di alcune migliaia di euro. Affranto il gestore dell'attività, che appena 15
giorni fa si era trasferito dal negozio di via Friuli. «Avevo esposto tutta la merce per rendere il negozio più
bello, ma i ladri me lo hanno svuotato - ha raccontato -. Un gran benvenuto, dopo tutti i sacrifici che sto
facendo». La Lega Nord di Cinisello non ha perso tempo a commentare l'accaduto con un post al vetriolo
che porta la firma del consigliere Giacomo Ghilardi: «Con questa amministrazione l'illegalità regna nei
nostri quartieri e chi lavora e paga le tasse non viene tutelato». [email protected]
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Due rapine e un furto in appena 24 ore E in città scatta l'allarme sicurezza
28/01/2016
Pag. 11 Ed. Milano
diffusione:48518
tiratura:74334
LE FARMACIE hanno aderito al Banco Farmaceutico: via alla raccolta di medicinali per persone in
difficoltà. Il 13 febbraio le quattro farmacie comunali - a Redecesio, Villaggio Ambrosiano, Milano 2 e
Lavanderie - saranno aperte tutto il giorno e i segratesi potranno acquistare farmaci da donare a chi ne ha
bisogno. La giornata del Banco Farmaceutico si svolge da 15 anni: i volontari saranno presenti nelle oltre
3.600 farmacie aderenti in Italia. L'ultima edizione, il 14 febbraio 2015, ha coinvolto 3.673 farmacie e 14mila
volontari. Dei 360mila farmaci raccolti hanno beneficiato oltre 700mila persone assistite dai 1.640 enti
convenzionati con Banco Farmaceutico.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
«I campioni della raccolta differenziata siamo noi»
28/01/2016
Pag. 4 Ed. Pisa
diffusione:88274
tiratura:127149
Secondo colpo a distanza di un mese alla struttura di via Niccolini IL METODO Un uomo «forse italiano»
con un grosso coltello ha minacciato i dipendenti
«NON CE LA facciamo più, questa zona è diventata invivibile e non è più possibile lavorare con il terrore
che accada qualcosa di nuovo». Queste le parole a caldo di due dei dipendenti della farmacia comunale di
via Niccolini (a pochi passi dal Duomo), la mattina dopo la seconda rapina che si è consumata a distanza di
un solo mese. E' successo martedì sera, qualche minuto dopo le ventuno. Stesse modalità, identica paura
del mese di dicembre. Due farmaciste al banco e alcune persone in fila in attesa del proprio turno.
All'improvviso un uomo a volto coperto irrompe nel negozio e, con un coltello a lama lunga, raggiunge il
bancone. Veloce e sicuro, arriva dritto alla cassa. Minacce chiare e precise che, secondo testimoni,
riproducono un perfetto italiano. Pochi secondi che sono sembrati un'eternità, soprattutto alle due
farmaciste pietrificate alla vista dell'arma affilata puntata contro i loro volti. Il malvivente, forse italiano ma
non è ancora possibile riferire con certezza la nazionalità, svaligia l'intero incasso e fugge via con un
bottino di mille euro. Sul posto sono arrivati im«A DISTANZA di neppure quattro settimane siamo nella
stessa identica situazione - commenta sconfortato Francesco Pasca, direttore della farmacia - e il problema
più grave è saper gestire il personale che è psicologicamente distrutto. Quando subisci due rapine in poco
più di un mese vivi inevitabilmente nel terrore e non puoi chiedere ai tuoi dipendenti lo sforzo di lavorare
bene e con serenità. È una zona ormai troppo pericolosa - prosegue rassegnato - ci vorrebbe un
collegamento diretto con le forze dell'ordine per scongiurare altri simili episodi. I militari ieri sera sono stati
gentilissimi e hanno aiutato tutti i presenti ma, purtroppo, è una situazione difficile da fronteggiare e da
combattere. Ora come ora - conclude - non riusciamo neanche ad ipotizzare un efficace deterrente, siamo
ancora tutti molto scossi». Un'atmosfera pesante che, amplificata dalla presenza costante di
tossicodipendenti che raggiungono la farmacia in cerca di aiuto e medicinali, non fa trovare pace né ai
dipendenti né a tutti i commercianti del quartiere. «A breve - aveva annunciato il presidente di Farmacie
comunali Fabio Armani - metteremo una sorta di serranda che divida il personale dalla clientela, almeno
dalla sera». ORA è tutto nelle mani degli investigatori che, coadiuvati dalle immagini riprese delle
videotelecamere di sorveglianza, potrebbero già essere sulle tracce del malvivente. Francesca Franceschi
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Nuova rapina alla farmacia comunale «Siamo esasperati, zona invivibile»
28/01/2016
Pag. 5 Ed. Pisa
diffusione:88274
tiratura:127149
IL VIDEO E' stato postato su Fb dai proprietari del negozio Ha 30mila visualizzazioni
DUE minuti e 24 secondi di riprese che su Facebook sono state già visualizzate 30mila volte. Le
telecamere della farmacia Franceschi di Migliarino hanno incastrato così due uomini. Sono le 15,40 di
sabato e il negozio è vuoto. «Sono entrati in due - racconta la dottoressa che si trovava al banco in quel
momento - Abbiamo visto subito che si trattava di tipi strani, ma che cosa potevo fare? Uno si è avvicinato
e mi ha chiesto una siringa. Mentre l'altro ha iniziato a guardare e rovistare fra gli scaffali. Erano già venuti,
fra l'altro, giovedì scorso. Può darsi che anche allora abbiano preso qualcosa». FATTO sta che subito
dopo, ha verificato il personale, mancava all'appello un misuratore di pressione da 150 euro. E' successo
tutto con molta velocità. «Un corriere che si trovava all'esterno del negozio - prosegue la farmacista - ha
assistito a tutta la scena e ci ha segnalato il fatto». NELLE IMMAGINI si vede l'uomo che rimane indietro
che guarda più volte verso il bancone per verificare se la dottoressa lo sta osservando, poi arraffare
qualcosa e infilarlo in un sacchetto. I due, infine, escono dall'attività commerciale così come sono entrati. I
testimoni all'esterno, però, parlano di un'auto Doblò grigia sulla quale sarebbero saliti per allontanarsi.
Informazioni che, inute alle sequenze delle telecamere, hanno portato i carabinieri a individuare un
georgiano di 47 anni e a denunciarlo. Militari che sono sulle tracce anche del secondo individuo. «L'uomo
che mi ha chiesto la siringa aveva un accento dell'est. So che era già conosciuto alle forze dell'ordine».
Non è il primo episodio del genere che accade alla farmacia Franceschi che l'anno passato ha subito anche
una rapina. Su Fb l'appello: Se qualcuno li ha già visti, si rivolga ai carabinieri e dia informazioni». antonia
casini
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Incastrato dalle telecamere Denunciato per furto Ora è caccia al complice
28/01/2016
Pag. 38 Ed. Avellino
diffusione:48191
tiratura:71039
NUMERI UTILI GIORNIFELICI GUARDIA MEDICA PRENOTAZIONI ASL LA REDAZIONE LAPUBBLICITÀ
Maurizio Cucciniello I turni Il servizio continuativo (8,20-20) ad Avellino è assicurato dalla farmacia
Mazzone in corso VittorioEmanuele,11 (telefono 0825-35907); quello notturno (20-8,30) dalla farmacia
Lanzara in corso Vittorio Emanuele, 109 Maurizio Cucciniello Auguri sinceri e pieni di affetto ai neo genitori
Mariangela Cucciniello e Renato Iandolo per l'arrivo del piccolo Maurizio: nascono nuovi semi alla vita che
vanno piantati in un buon terreno affinché possano fare forti radici. Congratulazioni per il lieto evento da
parte di parenti e amici. Un augurio speciale dalla cugina Marina. (telefono 0825-35965); sabato pomeriggio
e festivi (8,30- 13,30 e 16,30-20) anche dalla farmacia Lanzara. L'emergenza Il Servizio di continuità
assistenziale, ex Guardia medica, si trova ad Avellino in via degli Imbimbo.Per contatti, ilnumero di telefono
è: 0825-292013. Pubblica utilità Pronto intervento Carabinieri:112 Soccorso pubblica emergenza:113.
Emergenza infanzia: 114. Vigili del fuoco: 115. Guardia di Finanza: 117. Emergenza sanitaria: 118. Il Punto
Verde Ilnumeroverde perla prenotazione delle prestazioni sanitarie dell'Asl di Avellinoè l'800300992 con
chiamata gratuita dal telefono fisso. Il servizio è operativo dal lunedì al venerdì (8-18) e il sabato (8-13),
attivo anche dal cellulare chiamando lo 0825-877140. Leinserzioni L'agente della Piemme checura le
inserzioni pubblicitarie per l'edizione di Avellino de «Il Mattino» è Giuseppe Pugliese. Ilnumero di telefono è:
0825-697135. I recapiti La redazione de«Il Mattino» di Avellino si trova in via Del Balzo, 59. L'indirizzo di
posta elettronica è: [email protected]. Telefono: 0825-697131. I messaggi I messaggi per la rubrica
«Giorni felici» vanno inviati all'indirizzo e mail della redazione di Avellino de«Il Mattino» entro le13 del
giorno precedente la pubblicazione richiesta. Vanno indicati obbligatoriamente nome e cognome.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Giorni felici
PERSONAGGI
2 articoli
28/01/2016
Pag. 1 Ed. Bari
diffusione:289003
tiratura:424634
La parabola di Fitto abbandonato dai suoi
LELLO PARISE
FITTO o son desto? L'ormai ex ragazzo prodigio di berlusconiana memoria, ha il fiato corto. Il neonato
gruppo Conservatori e riformisti, creato da quello che sognava di essere il David Cameron italiano in salsa
magliese, segna il passo. O, peggio, ha l'affanno. Tanto è vero che lu Raffaele lo ribattezzano «cavallo
sfiatato». Vero o falso che sia, questo è un fatto. < DI CRONACA NESSUNO è in grado di capire quanto
potrà valere Cor nelle urne elettorali. A partire da quelle pugliesi, che per il già ministro azzurro rischiano di
diventare "l'amara terra mia", come canterebbe Domenico Modugno.
Chi può, si sfila. Come il parlamentare barese Francesco Paolo Sisto e quello di Turi, Michele Boccardi. O
alza la voce: è il caso di un altro paio di parlamentari, l'aretino Maurizio Bianconi e il milanese Massimo
Corsaro. Sono gli autori di un documento di condanna alla "protesi" di Silvio Berlusconi che voleva
sostituirsi a Forza Italia. «Un progetto bello, ma mal realizzato» scrivono intingendo la penna nell'arsenico
per tratteggiare l'immagine di un aspirante leader che «fa politica con un po' di amici» e basta.
I risultati, più o meno sotto gli occhi di tutti, sono tutt'altro che esaltanti. Dovete rivolgervi ai fittiani di
provata fede per capire il flop di Fitto. Parlano della «difficoltà obiettiva» da parte del diretto interessato, di
dare il via alla resurrezione della destra che voleva voltare le spalle a Sua Emittenza. Fanno notare: «Ci
vorrebbero facce nuove e invece...». Sì, insomma, Fitto predica cambiamenti, ma si circonda di personaggi
che sono quelli di sempre e, perciò, perfino per forza di cose più simili a una bad bank da cui, come
cittadini-elettori, è meglio stare alla larga: da Antonio Distaso a Roberto Marti, da Luigi D'Ambrosio Lettieri a
Gino Perrone, da Luigi Tarquinio ad Antonio Gabellone, da Benedetto Fucci a Gianfranco Chiarelli, da
Riccardo Memeo a Rocco Palese.
Addirittura possibili new entry, continuano a sfogliare la margherita. Perché, è il ragionamento, dovremmo
fare il salto della quaglia per poi ritrovarci con il classico pugno di mosche tra le mani visto che le poltrone
più appetibili saranno comunque assegnate ai soliti noti? Ecco perché indugia a muoversi gente come
Giuseppe Carrieri, consigliere comunale a Bari eletto nella lista civica Impegno civile, o come il giovane
Fabio Romito, che nel Palazzo di città governato da Antonio Decaro milita nelle file di Forza Italia.
Traccheggia lo stesso Pasquale Finocchio, vero e proprio ambasciatore fittiano nel possedimento di san
Nicola e immarcescibile campione di preferenze: non si sforza più di tanto per mettere in piedi il gruppo di
Cor all'ombra del municipio; anzi, a quanto pare, starebbe meditando di passare al Misto.
La confusione è totale. Accade che il solito Finocchio tifa per Cor, ma fa il capogruppo di Fi al Comune. Gli
altri berluscones vorrebbero silurarlo e sponsorizzano un successore di belle speranze: Michele Picaro.
Però i rumor narrano che il prode Picaro potrebbe traghettare nell'Ncd grazie alle convincenti spiegazioni
che gli avrebbe dato il coach degli alfaniani nel tacco d'Italia, Massimo Cassano. Ma questa è un'altra
storia.
Quanto ai fittiani, a Roma imbracciano il mitra contro i berlusconiani, non disdegnati tuttavia nella periferia
della Seconda Repubblica. Tant'è che il sindaco Paolo Perrone fa entrare nella giunta di Lecce Nunzia
Brandi, di Fi. Nella capitale del Salento il colpo di grazia al "fittismo" azzoppato, lo sferrano nelle ultime
quarantottore tre consiglieri comunali: Paolo Cairo, Roberto Martella e Damiano D'Autilia, tutti costretti a
vivere da assessori in pectore e, per questo, avvelenati con Fitto. Dice D'Autilia: «Non posso restare con
chi non mantiene gli impegni». (l. p.)
Foto: PRO E CONTRO Da sinistra, l'ex ministro Raffaele Fitto, il sindaco di Lecce Paolo Perrone, il
senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri e il deputato Francesco Paolo Sisto: la pattuglia fittiana si sta
assottigliando
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 28/01/2016
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Il personaggio
28/01/2016
Pag. 5 Ed. Bari
I timori dell'Ordine «Così si rischia un'ulteriore crisi»
Antonio Della Rocca
bari «L'aumento del numero delle farmacie in Puglia giunge in un momento di transizione particolarmente
delicato in ordine alla tenuta economica della farmacia stessa», spiega Luigi D'Ambrosio Lettieri, presidente
dell'Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Barletta - Andria - Trani. La Regione ha già informato
che riavvierà il procedimento di assegnazione di 188 sedi farmaceutiche dal 31 gennaio in seguito all'ultima
ordinanza del Tar. L'Ordine prefigura un deterioramento del mercato che potrebbe avere drammatici
contraccolpi sulle farmacie esistenti «in considerazione della loro grave fragilità economica, tant'è che
molte di esse sono fallite e altre stanno fallendo», rimarca D'Ambrosio Lettieri. L'impegno dell'Ordine è,
comunque, quello «di garantire i livelli di efficienza delle farmacie pugliesi, interpretando senza enfasi il suo
ruolo pubblicistico a tutela della comunità e a sostegno delle ragioni degli iscritti».
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D'Ambrosio Lettieri