Vilmart Uno champagne che non sbaglia un colpo

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Vilmart Uno champagne che non sbaglia un colpo
Uno champagne che non sbaglia un colpo: Vilmart
Cœur de Cuvée 2006
Scritto da Alberto Lupetti settembre 21, 2015
Chi mi conosce, sa benissimo l’altissima considerazione in cui
tengo Laurent Champs, ovvero Monsier Vilmart. Questo
produttore, infatti, si colloca autorevolmente e a buon diritto non
soltanto tra i migliori RM, ma addirittura tra i migliori produttori
in assoluto. Già, perché uno dei punti di forza di Vilmart non è
solo il livello qualitativo, anzi di eccellenza sul quale si muovono
i suoi champagne, ma pure la costanza con la quale questo livello viene ripetuto anno dopo
anno. Per carità, i suoi champagne sono sempre e giustamente figli della loro annata, ma nelle
grandi vendemmie si esaltano, mentre nelle minori riescono addirittura ad andare oltre queste.
Uno dei fiori all’occhiello di Laurent Champs è la perfetta gestione del legno, barrique nel
caso nei millesimati. I vini non svolgono la malolattica.
Siamo a Rilly la Montagne, nella parte settentrionale della
Montagne de Reims, quindi nella terra del Pinot Noir, invece, le
etichette di maggior prestigio di Vilmart sono più legate allo
Chardonnay. I vigneti sono condotti da tempo secondo le
migliori pratiche organiche e in cantina Laurent si dimostra
abilissimo nell’uso del legno, botti per i non millesimati, barrique
per gli altri; i vini non svolgono la malolattica. Lo champagne di punta è il Cœur de Cuvée,
stesso assemblaggio del Grand Cellier d’Or, ma con una selezione prima in vigna
(esclusivamente le piante più vecchie) e poi in cantina, avviando alla fermentazione soltanto
la parte migliore del mosto, circa 1.800 su 2.050 litri, il cœur de cuvée appunto. Prodotto in
sole 5.000 bottiglie, è dosato a 8 g/l.
La controetichetta ci ricorda la certificazione ‘naturale’ Ampelos, ma,
soprattutto, ora riporta la data del dégorgement.
Cœur de Cuvée 2006
20% Pinot Noir, 80% Chardonnay
dég. set. 2013 – Il ‘solito’, bellissimo naso, spesso ed elegante allo stesso tempo, attraente ma
non ruffiano, ricco, anzi opulento ma mai pesante, freschissimo e vibrante a dispetto
dell’annata nonostante l’espressione sia in effetti ‘calda’.
Ha uno splendido legno che da un lato arricchisce il vino, dall’altro regala
sfumature orientali, sulle quali poggiano idealmente gli agrumi (mandarino
soprattutto), i frutti esotici aciduli tipo il maracuja e, man mano, anche note di
cedro tipo scatola di sigari. La bocca è fine, soprattutto armonica, che si propone
inizialmente con una bollicina finissima e poi si lascia animare da un’acidità netta
e perfettamente integrata, con il risultato che l’assaggio, nella perfetta coerenza
olfattiva, risulta gustosa soprattutto per via della chiusura non semplicemente
sapida, ma addirittura salata. Vino e champagne allo stesso tempo, soprattutto
una magistrale interpretazione dell’annata da parte di Laurent Champs.
L’ennesima…
Nella prossima edizione della guida Grandi Champagne troverete la nuova
annata (2007) di questo grande champagne, che vi anticipo essere un vero
mostro. Per carità, non che questo 2006 sia male, ma mi è sembrato più vinoso, mentre il 2007
è più nettamente champagne, se mi si passa il termine. Più vibrante, insomma, e pure più
articolato, ma forse sto spaccando il capello in quattro, perché di fronte a uno champagne di
questo spessore penso ci sia ben poco da aggiungere…
Gli champagne Vilmart sono distribuiti in esclusiva da: Teatro del Vino – tel. 055/8811394 –
www.teatrodelvino.it