Vilmart Cœur de Cuvée 2008 Le mie bollicine ott

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Vilmart Cœur de Cuvée 2008 Le mie bollicine ott
Champagne Vilmart e lo strepitoso Cœur de Cuvée 2008!
Alberto Lupetti 9 ottobre, 2016
Ho avuto modo di dire più volte che ritengo Laurent Champs (alias Vilmart) uno dei
produttori in assoluto più interessanti. No, meglio: uno dei migliori. Così, ogni volta che
riesco, passo a trovarlo, anche solo per un saluto. Stavolta (la scorsa settimana) sono
letteralmente piombato, insieme a Vania e, per l’occasione, anche Thomas Rossi, a Rillyla-Montagne mentre andavamo a Chigny, proprio per salutare Laurent, che, nonostante
dovesse scappare a Parigi, si è fermato con noi una mezz’oretta. Chiedendoci, naturalmente, cosa volessimo
assaggiare. Non volendolo disturbare più di tanto, gli ho detto. “una cosa sola, il Cœur de Cuvée, che mi hai detto
recentemente essere uscito anche come 2008!”. Detto, fatto. E… accidenti!
Una delle due bellissime cantine di Vilmart. Le botti sono riservate ai sans année, le barrique (da 228 l) ai
millesimati.
Il Cœur de Cuvée è lo champagne di punta di Vilmart, una sorta di versione estremizzata
(nelle uve, nella selezione del mosto e nella maturazione sui lieviti) dell’ottimo Grand
Cellier d’Or. Infatti, le uve sono quelle delle vigne più vecchie (oltre 55 anni) della zona
di ‘Blanches Voies’, la fermentazione avviene in barrique di Borgogna (228 litri) usate, ma
del solo cœur de cuvée, quindi circa 1.400 litri su 2.050. I vini, poi, non svolgono la
malolattica, rimangono in legno una decina di mesi per l’élevage, quindi seguono il
tiraggio, sei anni sui lieviti e un dosaggio a 8 g/l. Ma, dopo quest’ultima operazione, le
bottiglie tornano a riposare in cantina, non meno di sei mesi. L’unico problema di questo champagne è che è
prodotto in sole 5.000 bottiglie… In proposito, Laurent ci ha confessato che a luglio aveva in stock, per la vendita,
4.000 bottiglie di Cœur de Cuvée 2008 e il 2 settembre ne aveva già solo 2.000 rimaste, considerando che ad
agosto c’è stata la chiusura estiva!
Per quanto riguarda la 2008, invece, è stata un’annata classica per la Champagne, come non se ne vedevano dagli
anni ’90, visti i valori di alcol potenziale e acidità (rispettivamente 9,6° e 8,7 g/l in media) ben bilanciati tra loro
e, guarda caso, simili alla 1995 nonché molti vicini alla 1988… A mio avviso, la miglior annata degli anni 2000
mai vista finora.
Da qualche anno, Laurent ha preso la ‘buona abitudine’ di riportare sia l’assemblaggio, sia la data di dégorgement
in controetichetta. Curioso l’esemplare assaggiato, proveniente da un lotto destinato al mercato americano…
Cœur de cuvée 2008
20% Pinot Noir, 80% Chardonnay
dég. mag. 2015 – Metti il naso nel bicchiere e ti viene subito in mente l’idea di uno champagne brillante,
cristallino, freschissimo, addirittura energico. Come accaduto con degustazioni passate di questa
etichetta (anche se con altre annate, ovviamente), l’espressione olfattiva non appare così articolata perché
lo champagne è talmente concentrato, incapsulato in questa energia, da limitarsi nell’espressività, da
giovane ovviamente. Ciò nonostante, si avvertono le grassezze, gli agrumi che ricordano naturalmente
la forte componente di Chardonnay, il legno, che però stavolta non contribuisce alla
sensazione di grassezza, bensì apporta spezie e concretezza. Ma la cosa più importante è che
questo champagne si propone con un bilanciamento perfetto, nel senso che nessun aspetto
sembra prevalere sugli altri, e per questo è anche estremamente elegante. L’attacco in bocca
è segnato da una gran bella bollicina, ma anche da una gran potenza. Già, l’acidità, figlia
naturale dell’annata, è travolgente e il vino deve ancora assorbirla: non ricordavo una simile
acidità dagli anni ’80, o… dal 1996. È un’acidità, però, non brutale, ma capace di portare
con sé agrumi e mineralità, rendere prorompente lo sviluppo, pertanto finisce per donare
tensione e una bellissima distensione. Di una lunghezza incredibile il finale, tra note di craie,
ritorni agrumati e spunti di cenere. E che bevibilità! Insomma, un grande, grandissimo champagne che ora ha
ancora bisogno di bottiglia, ma tra qualche anno sarà… da cappottarsi!
Laurent Champs, dal 1990 alla guida della maison di famiglia dopo aver ricevuto il testimone dal papà René.
L’ho detto, ridetto e lo ripeto: è uno dei più grandi produttori di champagne in assoluto.
Visto il livello di questo 2008 e la straordinaria capacità di migliorare con il tempo proprio di questa etichetta,
non oso immaginare cosa potrà essere, tra otto anni, il Cœur de Cuvée 2016. Ops, 2016? Già, perché, con nostra
somma sorpresa, Laurent Champagne ci ha detto che la 2016 è stata la migliore vendemmia che abbia mai fatto
e, al contempo, ci ha mostrato le foto delle uve in cassetta, semplicemente strepitose, al punto che sembravano
addirittura finte, di plastica, tanto erano, appunto, perfette!
Vedremo, intanto godiamoci questo 2008 perché ne vale veramente la pena, come avrete capito…
Gli champagne Vilmart sono distribuiti in esclusiva da:
Teatro del Vino – tel. 055/8811394 – www.teatrodelvino.it