MORANDINI in pillole
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MORANDINI in pillole
pensieri e parole Quello che gli altri non dicono: riflessioni a posteriori di un critico DOC MORANDINI in pillole di Morando Morandini Anche i vecchi partigiani non vanno in sala, e sparlano dei film che li riguardano prima di averli visti Prima di vederlo Anche i vecchi partigiani non vanno al cinema, e sparlano dei film che li riguardano prima di averli visti. Perché tanta fretta? Didala Gherarducci, segretaria dell’Anpi di Viareggio, ha scritto una lettera a Spike Lee, regista di Miracolo a Sant’Anna, in cui dice: “Mi sono risolta a scriverle perché quello che leggo sui giornali…”, prosegue: “… pare che nel film si avvalori …”. Infine, dopo aver dichiarato di non averlo visto, conclude: “Perciò non ho protestato ufficialmente, lo vedrò domani a Viareggio”. Perché, signora, non ha aspettato? 24 ore passano presto, almeno 60 anni dopo. Scrivo queste righe dopo aver visto il film e prima che sia stato distribuito in pubblico. E’ facile prevedere che susciterà discussioni e polemiche. Ho previsto persino come sarà (mal)trattato da molti dei miei colleghi critici perché, al di là di ogni giudizio di valore, è un film scomodo specialmente per i critici giornalisti “born in USA”. Spike Lee, razzista nero Su Liberazione del 1° ottobre Cosimo Rossi, marxista rozzo e stalinista di ghisa, ritorna su Miracolo a Sant’Anna con questo fatidico incipit di un articolo, intitolato a piena pagina “Un miracolo? Solo retorica da zio Tom/Spike Lee non ha capito nulla”: “Bianco o nero, giallo o rosso, un razzista è sempre un razzista. Edotto o all’insaputa, celebre o ignorante, un indifferente. Niente più”. Poche righe dopo, però, continua: “Pare che Miracolo a Sant’Anna non sia un gran che e tanto meno c’è l’obbligo di vederla”. (Un refuso, spero). Un altro che vocifera su qualcosa che non ha visto. E Liberazione vorrebbe essere un giornale di sinistra. Se ci limitassimo a dire che Gomorra è un’opera realista, che fa parte di un cinema della realtà? 10 rivista del cinematografo fondazione ente dello spettacolo Chiudere i conti Altro titolo a piena pagina di Repubblica del 6 ottobre: “Scorsese: Gomorra chiude i conti col neorealismo”. Nell’articolo di Silvia Bizio si cita Martin Scorsese: “Sette anni fa ho fatto un documentario sul cinema italiano, e Bertolucci consigliò i giovani registi italiani di tagliare il cordone ombelicale del neorealismo”. Più avanti: “Sono convinto che Gomorra di Garrone faccia un passo importante in quella direzione perché aiuta a ridefinire quella voce, quella nazione in un mondo che è entrato nel XXI secolo”. Righe dopo si dà la parola all’attore Steve Buscemi: “Un film realizzato in modo magistrale, brutale, onesto e molto commovente. Mi sorprende che Martin non lo consideri un film neorealista”. Se ci limitassimo a dire che Gomorra è un film realista, che fa parte di un cinema della realtà? novembre 2008 FINE PEN(N)A MAI VISIONI FORZATE E INDULTI CRITICI Il Miracolo di Sant’Anna? Il film più discusso della stagione è flop al botteghino: un milione di euro in tre settimane. Altro che partigiani sì e partigiani no, all’armi siam qualunquisti! #### Vedi Barcelona, e poi muori: Woody a pezzi tra le ramblas. Con le atone Vicky e Cristina e la voce over più fastidiosa del 2008: Anything Else? #### L’uomo che ama apre il Festival di Roma, ora serve trovare l’uomo - o la donna - che ama il Festival di Roma: casting aperti. #### Pitt: Odissea nello spazio. L’attore porta Ulisse tra le stelle, Omero tifa per Hal 9000... #### Le Br al cinema non fanno più notizia: urge inversione. ALMOST (IN)FAMOUS: DALLE STALLE ALLE STARLETTE Soderbergh va in bianco? Macché, in Grey. Il regista Oscar preferisce le mezze tinte, a patto che le luci siano rosse: la pornostar Sasha Grey è la protagonista del suo The Girlfriend Experience. Son passati 20 anni, ma è sempre Sesso, bugie e videotape … STOP Gian Luigi Rondi? “Un po’ come questa città, antica ma con uno spirito giovane” (Il sindaco di Roma Gianni Alemanno a The Hollywood Reporter) STOP Vladimir Luxuria: “Il crollo del Muro di Berlino? Nel 1985”. Rifondazione comunista… Federico Pontiggia