POLO SCOLASTICO DELL`AGRO

Transcript

POLO SCOLASTICO DELL`AGRO
IPSASR “S.SOLARI”
FIDENZA
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
DOCUMENTO DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
relativo all'AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
REALIZZATA NELL'ULTIMO ANNO DI CORSO
elaborato ai sensi
del 2° comma dell'art. 5 del D.P.R. n° 323 del 23 luglio 1998 e successive modifiche
CLASSE 5^ S
DATA REDAZIONE DOCUMENTO: 15 MAGGIO 2016
1
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Materia/e
Lingua e letteratura italiana
Storia
Lingua Inglese
Valorizzazione delle attività
produttive e legislazione di settore
Sociologia rurale e storia
dell’agricoltura
Economia agraria e dello sviluppo
territoriale
Ecologia applicata
Matematica
ITP (Insegnante Tecnico Pratico)
Tecniche di allevamento vegetale e
animale
Agronomia territoriale ed
ecosistemi forestali
Docente
Botrugno Luigi
Botrugno Luigi
Guardamagna Alessandro
Ore/sett.
3
2
3
Demaldè Romano
3
Demaldè Romano
2
Battaglia Piergiorgio
4
Zatta Andrea
Ponticelli Ivana
Profetto Giorgio
2
3
4 compresenza
Delnevo Giuseppe
2
Delnevo Giuseppe
2
COORDINATORE DI CLASSE
Prof. Romano Demaldè
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Annarita Sicuri
2
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe si compone di 19 alunni iscritti, di cui 15 frequentanti (7 maschi e 8 femmine).
Essa è formata da:
- 14 allievi provenienti dalla classe IV serale del nostro Istituto:
- 1 allieva proveniente dalla classe V dell’ITAS Boccchialini di Parma.
La classe è piuttosto eterogenea per capacità ed impegno: è possibile, a grandi linee,
individuare due gruppi:
1. Un gruppo misto maschile-femminile che ha sempre manifestato notevole impegno,
partecipazione e assiduità nella frequenza. All’interno di questo gruppo, tuttavia, le
capacità di apprendimento sono piuttosto diversificate, con un profitto complessivo che
va dal quasi sufficiente all’ottimo.
2. Un gruppo misto maschile-femmnile con capacità discrete o buone, ma con impegno
globalmente solo sufficiente (dovuto alle numerose assenze), tanto nello studio quanto
nelle attività scolastiche in generale (seminari con docenti universitari dell’UCSC di
Piacenza, visite guidate, ecc.)
Questa situazione ha consentito di svolgere discretamente i programmi di ogni singola
disciplina, che sono pertanto stati sviluppati per contenuti normali, al fine di permettere agli
allievi di raggiungere le conoscenze fondamentali previste per il quinto anno di scuola
superiore.
L’atteggiamento un po’ passivo e polemico di una sparuta parte della classe non ha facilitato
il dialogo educativo e interdisciplinare con tutti; non è sempre stato possibile approfondire le
tematiche trattate e rafforzare e consolidare le competenze connesse alle diverse aree
disciplinari.
Il comportamento è, tuttavia, migliorato nel corso dell’anno ed è stato possibile attivare azioni
di recupero per gli allievi con maggior difficoltà.
Sotto un profilo generale, la partecipazione all’attività didattica è stata discreta o buona nel
primo quadrimestre, mentre nell’ultima parte dell’anno è diminuita, da parte di alcuni, la
motivazione a causa della stanchezza e degli impegni di lavoro.
E’ possibile affermare che nella classe esistono allievi che, anche se non sono provenienti da
famiglie di estrazione agricola, hanno mostrato un personale interesse verso i temi e i
problemi del settore primario, si sono impegnati con profitto, conseguendo una preparazione
tecnica discreta; in un altro gruppo di allievi tale preparazione appare, invece, piuttosto
superficiale, a causa del limitato interesse, del ridotto impegno nello studio personale e/o
della scarsa capacità di rielaborazione dei contenuti.
Organizzazione dell’attività rispetto agli obiettivi fissati
Il lavoro collegiale si è basato essenzialmente sulla tipologia tradizionale del consiglio di
classe.
Riguardo alle singole discipline sono state realizzate riunioni per materia per la definizione
degli obiettivi formativi, dei programmi per il loro conseguimento, dei criteri di valutazione, dei
testi da adottare.
Sono stati organizzati, per la classe quinta serale, incontri di orientamento aventi per oggetto
la conoscenza del mondo professionale e del lavoro partecipando a seminari serali in
sostituzione del normale orario delle lezioni, tenuti da Docenti dell’Università Cattolica di
Piacenza aventi per tema la zootecnia di precisione, l’uso sostenibile degli agrofarmaci e
l’organizzazione dei produttori agricoli del pomodoro da industria. Gli alunni hanno poi avuto
accesso ad Internet per la ricerca di documentazione concernente gli argomenti delle loro
tesine o mappe tematiche e per la preparazione di presentazioni in Power Point.
3
Tipologia delle attività formative
Tutte le discipline hanno adottato la tipologia della lezione frontale e partecipata, supportata a
volte dall’uso di mezzi audiovisivi, da visite guidate e dall’uso del laboratori di scienze e di
informatica.
Per quanto riguarda le materie professionali, si sono seguiti i criteri di interdisciplinarità e di
collegamento fra i vari docenti, nel tentativo di rendere sempre più concreti i concetti e le
nozioni proposte.
LA SCUOLA - IL CONTESTO - LA STORIA - GLI INDIRIZZI DI STUDIO
L’istituto è parte integrante del Polo Scolastico dell’Agro-Industria della Provincia di
Parma.
La storia
In seguito alla razionalizzazione della rete scolastica provinciale (Decreto Provveditore n°
5403 del 18 aprile 1997) che ha aggregato l’Istituto Tecnico Agrario Statale “F. Bocchialini” di
Parma e l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “S. Solari” di Fidenza
all’Istituto Tecnico Industriale “G. Galilei” di San Secondo, è nato il nuovo Istituto Statale di
Istruzione Tecnica e Professionale (DPR n° 157 del 2 marzo 1998) “G.Galilei” –
“F.Bocchialini” – “S.Solari”. Questa nuova Scuola costituisce quello che è stato chiamato, nei
documenti di razionalizzazione, il Polo Scolastico dell’Agro-Industria della provincia di Parma.
La sede Amministrativa e della Dirigenza Scolastica è stata collocata a San Secondo.
L’idea fondante
Parma, che rappresenta nel mondo la food valley italiana, deve avere la sua scuola della
“filiera agroalimentare”, capace di formare dei tecnici che opereranno sul suo territorio ai vari
livelli (quadri tecnici esecutivi e quadri tecnici intermedi e medio-alti).
Non si può pensare che una cultura tecnologica così grande, capace di imporsi nel mondo,
non abbia un proprio sistema scolastico formativo. I tecnici che lavorano in campagna, quelli
che fanno da cerniera tra la produzione e la trasformazione, quelli che operano nella
trasformazione, i controllori della qualità, punto di forza della produzione, devono crescere e
formarsi in una full immersion ambientale che dia loro quelle “sfumature d’arte” che fanno unici
al mondo i prodotti di Parma. L’unicità del territorio è un invito forte a mantenere e a
rafforzare l’istruzione tecnica agroalimentare.
In questo contesto economico si sono create le condizioni favorevoli all’individuazione di
percorsi formativi aderenti alle richieste del mondo del lavoro, tanto da poter formare la
“Scuola della filiera agroalimentare di Parma”, al servizio della provincia, ma anche di tutto il
territorio nazionale ed europeo.
Gli Istituti che sono stati uniti a formare il Polo Scolastico Agro-Industriale sono:
ITAS “F. Bocchialini” di Parma
ITIS “G. Galilei” di San Secondo P.se
IPSAA “S. Solari” di Fidenza.
Quest’istitut, fondato nel 1955, è una delle più vecchie scuole di Fidenza. All’inizio si è
connotata come Scuola Professionale al servizio dell’agricoltura ed ha svolto una funzione
4
rilevantissima per il territorio, in quanto unica scuola di Agraria della provincia di Parma. Nella
lunga storia, diverse sono state le offerte formative proposte dall’IPSAA “S. Solari”: dai corsi
preparatori dei primi momenti, alle qualifiche professionali agricole (esperti ed esperte
agricole, meccanici operatori agricoli), fino al corso di Agrotecnico, da cui è originata una
maxi-sperimentazione autonoma (Progetto Solari) che ha precorso la sperimentazione
assistita Progetto ’92 (quest’ultima subito adottata, quando ancora era in fase sperimentale).
L’attuale offerta formativa dell’IPSAA “Solari” è tipica degli Istituti Professionali per
l’Agricoltura e l’Ambiente che propongono il Progetto ’92, con le qualifiche Agro-industriale e
Agro-ambientale che permettono ai giovani di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro;
completa il corso di studio il biennio post-qualifica che diploma Agrotecnici.
Con la riforma declinerà il curricolo sui Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.
5
PRESENTAZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE DELL’AGROTECNICO
L’agrotecnico, oltre a possedere una discreta cultura generale, accompagnata da
soddisfacenti capacità operative, avrà conoscenze sistematiche dei processi che
caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, organizzativo, contabile e
colturale. In particolare, egli dovrà essere in grado di intervenire nei processi di produzione,
trasformazione e controllo dei prodotti agricoli per adeguarli alle esigenze aziendali e del
mercato.
Conoscenze
Conosce gli aspetti organizzativi di aziende ad indirizzo zootecnico, cerealicolo, vitivinicolo ed
industriale;
Conosce metodi e strumenti contabili per una corretta gestione aziendale;
Sa valutare come conservare e valorizzare le produzioni agricole;
Sa redigere ed interpretare documenti aziendali;
Sa collocare i fenomeni aziendali nella dinamica dei mercati;
Conosce le norme che salvaguardano gli aspetti igienico-sanitari in difesa del consumatore e
che garantiscono produzioni nel rispetto dell’ambiente.
Competenze
È in grado di fornire assistenza tecnico-economica e tributaria alle aziende ed agli organismi
cooperativi ed associativi;
E’ in grado di divulgare conoscenze ed innovazioni tecnologiche nel settore agrario;
E’ in grado di partecipare al lavoro organizzativo, individualmente o in gruppo, accettando o
esercitando funzioni di coordinamento;
E’ in grado di affrontare il cambiamento, sapendo riconoscere le nuove istanze e ristrutturare
le proprie conoscenze.
QUADRO ORARIO DELCORSO POST-QUALIFICA DEL CORSO DIURNO.
Per il serale le ore settimanali sono ridotte a 25 (manca Religione e Scienze motorie)
Materie/ore settimanali di
insegnamento
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Educazione fisica
Religione
Economia agraria
Contabilità
Economia dei mercati agricoli
Ecologia applicata
Diritto e legislazione
Tecniche di produzione, trasformazione e
valorizzazione dei prodotti agricoli
TOTALE
6
IV
V
4
2
3
3
2
1
3
2
3
3
4
2
3
3
2
1
3
2
3
3
4
30
4
30
Note
Il quadro orario viene completato dalle
attività di Alternanza scuola – lavoro (132
ore nel biennio terminale)
TRAGUARDI COMUNI
Il traguardo che si persegue nelle Scuole del Polo dell’Agro-Industria è quello di formare
persone mature capaci di orientarsi e di interagire responsabilmente nell'ambiente
sociale e lavorativo, in cui si possano coniugare in modo equilibrato formazione civica e
culturale, capacità linguistico-espressive e logico-interpretative, abilità atte alla
risoluzione di problemi ed alla gestione delle informazioni, capacità critiche.
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI DEL TRIENNIO
Il POF del Polo segnala l’orizzonte complessivo verso cui tende l’azione formativa
indicando che alla fine del triennio (monoennio più biennio post-qualifica IPSAA)
l’alunno dovrebbe essere in grado di:
 lavorare autonomamente
 comunicare e documentare adeguatamente il proprio lavoro
 partecipare al lavoro organizzato di gruppo
 realizzare collegamenti tra diversi settori disciplinari individuandone i comuni
denominatori
 valutare ed autovalutarsi
 sviluppare un adeguato metodo di ricerca o di lavoro.
 aprirsi all’innovazione.
OBIETTIVI SPECIFICI DEI VARI AMBITI DISCIPINARI
Per gli obiettivi specifici si rinvia alle relazioni individuali dei singoli docenti allegate al
presente documento (Allegato A).
CONTENUTI
I contenuti disciplinari, raggruppati per moduli o percorsi didattici, sono stati elencati nelle
allegate relazioni dei singoli docenti (Allegato A) e saranno ulteriormente specificati nei
programmi dettagliati, sottoscritti da almeno due studenti.
METODI
Tutte le discipline hanno adottato la tipologia della lezione frontale e partecipata, supportata
generalmente dall’uso di mezzi audiovisivi, da visite guidate e dall’uso dei laboratori.
Per quanto riguarda le materie professionali, si sono seguiti i criteri di interdisciplinarità e di
collegamento fra i vari docenti, nel tentativo di rendere sempre più concreti i concetti e le
nozioni proposte.
Per colmare le lacune evidenziate nel corso di questo anno scolastico gli insegnanti hanno
attuato:
- momenti di recupero "in itinere" di tipo curricolare utilizzando modalità del tipo
suddivisione in gruppi di lavoro, aiuto reciproco, somministrazione supplementare di
esercizi o compiti a casa,suddivisione della classe grazie alla compresenza di più
docenti
- corsi di recupero in orario extra-scolastico nel corso del secondo quadrimestre, dopo le
valutazioni concernente il 1° quadrimestre (in Economia, Matematica e Inglese).
7
MEZZI – STRUMENTI - MATERIALI
Per raggiungere gli obiettivi didattici e formativi si sono utilizzati i seguenti mezzi, strumenti e
strutture:
 Libri di testo
 Biblioteca di Istituto
 Incontri con esperti
 Utilizzo del territorio come ambiente di apprendimento
 Quotidiani e riviste specializzate
 CD-Rom didattici
 Sussidi audiovisivi
 Laboratori (informatica, scienze, caseificio)
TEMPI E FLESSIBILITA’ DELL’ORARIO
CALENDARIO SCOLASTICO
Il Calendario scolastico d’Istituto per l’anno 2015/2016 (deliberato dal Consiglio d’Istituto) ha
previsto le seguenti sospensioni delle lezioni:
DATE
MOTIVAZIONE
09 Ottobre 2015
Patrono
2 Novembre 2015
dal 23-12-2015
al 06-01-2016
dal 24-03-2016
al 29-03-2016
Calendario Reg.le
15, 16, 18, Aprile
2016
25 Aprile 2016
Vacanze natalizie
Vacanze pasquali
Consegna locali al
Comune per
referendum
Calendario Reg.le
L’anno scolastico è suddiviso in due periodi: il primo quadrimestre, con scrutini e valutazione
entro i primi 20 giorni di gennaio, ed il secondo quadrimestre all’interno del quale è fissata
una valutazione interquadrimestrale (metà marzo) con consegna alle famiglie del “pagellino”.
L’orario in questo ultimo anno è stato così organizzato: 6 ore da 50 minuti il martedì e il
mercoledì, gli altri giorni 5 ore da 60 minuti, più le ore dedicate alle attività di Alternanza
scuola–lavoro ad orario variabile.
8
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
Gli strumenti di osservazione, verifica e valutazione utilizzati dai singoli docenti sono reperibili
nell’Allegato A.
CRITERI DI VALUTAZIONE E DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Delibera Collegio Docenti del 29.04.2010
“Criteri di ammissione alle classi successive e all’esame di Stato”
Sono AMMESSI alla classe successiva gli studenti che conseguono una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna materia e un voto di comportamento non inferiore a sei
decimi.
Saranno dichiarati NON AMMESSI alla classe successiva gli alunni che riporteranno quattro
o più di quattro materie insufficienti, evidenziando di non avere acquisito contenuti disciplinari
e gli obiettivi formativi fondamentali per il proseguimento degli studi; saranno dichiarati non
ammessi gli studenti che abbiano riportato una valutazione della condotta inferiore a 6/10
(L.169/2008 e DM n.5/2009).
Saranno dichiarati SOSPESI con rinvio della formulazione del giudizio gli alunni che
riporteranno da una a tre materie insufficienti qualora il Consiglio di Classe valuti
positivamente la possibilità di conseguire gli obiettivi formativi e di contenuto fondamentali
delle materie interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente e attraverso la
frequenza di appositi interventi di recupero;
in sede d’integrazione dello scrutinio finale, tenendo conto delle verifiche finali effettuate, oltre
che delle varie fasi dell’attività di recupero, il Consiglio di Classe delibera l’ammissione alla
classe successiva qualora le carenze siano state colmate e in ogni modo non risultino
ostative alla frequenza della classe successiva.
Ammissione ESAME di STATO
sono AMMESSI all’esame di stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguono una
valutazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate
con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento
non inferiore a sei decimi (DPR n.122 del 22.06.2009); a partire dall’a.s. 2008/09 la
valutazione del comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente,
pertanto il voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico. I voti di
profitto e di comportamento degli alunni ai fini della promozione alle classi successive e
dell’ammissione all’esame di stato sono deliberati dal Consiglio di Classe presieduto dal
Dirigente Scolastico (o da un docente membro del Consiglio delegato) con la sola presenza
di tutti i Docenti (Testo Unico 1994 art.5 commi 4-7).
A questi elementi, che si evincono dalle proposte di voto di ogni docente, il Consiglio di
Classe aggiunge la valutazione di elementi di giudizio relativi ad eventuali:
 corsi di recupero
 scambi culturali
 attività di alternanza scuola-lavoro
 iniziative parascolastiche
 attività di integrazione scuola-territorio.
Il Consiglio di Classe considererà anche l’elemento della provenienza socio-culturale, nella sua
incidenza sul rendimento scolastico.
Per tutte le classi, il voto di condotta, per proposta del docente con il maggior numero di ore, è
attribuito in base ai criteri deliberati dal collegio Docenti nella seduta del 29-01-2009:
9
Riferimenti normativi: DPR 249/1998; DPR n. 235/2007; nota 31/07/2008; L. 169/2008; D.M. n.
5/2009
Voto
Obiettivo
Acquisizione di
valori di
cittadinanza e
convivenza civile
10
Indicatori
Descrittori
Comportamento
L’alunno/a è sempre corretto con i
docenti, con i compagni, con il
personale della scuola. Sa
relazionarsi e rispetta gli altri e i loro
diritti, nel riconoscimento delle
differenze individuali.
Utilizza in maniera responsabile il
materiale e le strutture della scuola.
Rispetta il regolamento con
responsabilità e consapevolezza
civile.
Frequenta con assiduità le lezioni e
rispetta gli orari; nel caso di
assenze giustifica con tempestività.
Partecipa con interesse costante
alle proposte didattiche e collabora
attivamente alla vita scolastica.
Assolve alle consegne in maniera
puntuale e costante. E’ sempre
munito del materiale necessario.
Uso delle strutture della
scuola
Rispetto del regolamento
Frequenza
Partecipazione
alla vita didattica
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Rispetto delle consegne
Comportamento
Acquisizione di
valori di
cittadinanza e
convivenza civile
9
Uso delle strutture della
scuola
Rispetto del regolamento
Frequenza
Partecipazione
alla vita didattica
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Rispetto delle consegne
10
L’alunno/a è corretto con i docenti,
con i compagni, con il personale
della scuola. Rispetta gli altri e i loro
diritti, nel riconoscimento delle
differenze individuali.
Utilizza in maniera responsabile il
materiale e le strutture della scuola.
Rispetta il regolamento con
responsabilità e consapevolezza.
Frequenta con assiduità le lezioni e
rispetta gli orari; nel caso di
assenze giustifica con tempestività.
Segue con interesse le proposte
didattiche e collabora attivamente
alla vita scolastica.
Assolve alle consegne in maniera
puntuale e costante. E’ sempre
munito del materiale necessario.
Voto
Obiettivo
Acquisizione di
valori di
cittadinanza e
convivenza civile
Indicatori
Comportamento
Nei confronti dei docenti, dei
compagni e del personale della
scuola è sostanzialmente corretto.
Rispetta gli altri e i loro diritti.
Uso delle strutture della
scuola
Non sempre utilizza al meglio il
materiale e le strutture della scuola.
Rispetto del regolamento
Rispetta il regolamento, ma talvolta
riceve richiami verbali.
Frequenza
Frequenta con regolarità le lezioni,
ma talvolta non rispetta gli orari.
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Segue con sufficiente
partecipazione le proposte
didattiche e generalmente collabora
alla vita scolastica.
Rispetto delle consegne
Nella maggioranza dei casi rispetta
le consegne ed è solitamente
munito del materiale necessario.
Comportamento
Il comportamento dell’aunno nei
confronti dei docenti, dei compagni
e del personale della scuola non
sempre è corretto. Talvolta
mantiene atteggiamenti poco
rispettosi degli altri e dei loro diritti.
8
Partecipazione
alla vita didattica
Acquisizione di
valori di
cittadinanza e
convivenza civile
7
Partecipazione
alla vita didattica
11
Descrittori
Uso delle strutture della
scuola
Utilizza in maniera non sempre
accurata il materiale e le strutture
della scuola
Rispetto del regolamento
Talvolta non rispetta il regolamento,
riceve richiami verbali e ha a suo
carico richiami scritti.
Frequenza
Si rende responsabile di assenze e
ritardi, e non sempre giustifica
regolarmente
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Segue in modo passivo e marginale
l’attività scolastica. Collabora
raramente alla vita della classe e
dell’Istituto.
Rispetto delle consegne
Molte volte non rispetta le consegne
e non è sempre munito del
materiale scolastico.
Voto
Obiettivo
Acquisizione di
valori di
cittadinanza e
convivenza civile
Indicatori
Descrittori
Comportamento
Il comportamento dell’alunno nei
confronti dei docenti, dei compagni
e del personale della scuola è poco
corretto. Spesso mantiene
atteggiamenti poco rispettosi degli
altri e dei loro diritti.
Utilizza in maniera trascurata il
materiale e le strutture della scuola
Viola
frequentemente
il
regolamento. Riceve ammonizioni
verbali e scritte e/o è sanzionato
con l’allontanamento dalla comunità
scolastica per un periodo non
superiore a quindici giorni.
Uso delle strutture della
scuola
Rispetto del regolamento
6
Partecipazione
alla vita didattica
Frequenza
Si rende responsabile di assenze e
ritardi strategici e non giustifica
regolarmente.
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Partecipa con scarso interesse al
dialogo educativo ed è spesso fonte
di disturbo durante le lezioni.
Rispetta
le
consegne
solo
saltuariamente. Spesso non è
munito del materiale scolastico.
Rispetto delle consegne
Comportamento
Acquisizione di
valori di
cittadinanza e
convivenza civile
Uso delle strutture della
scuola
Rispetto del regolamento
5
Frequenza
Partecipazione
alla vita didattica
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Rispetto delle consegne
Si comporta in modo arrogante e
irrispettoso nei confronti dei docenti,
degli alunni e del personale della
scuola.
Utilizza in modo trascurato e
irresponsabile il materiale e le
strutture della scuola.
Viola di continuo il regolamento.
Riceve ammonizioni verbali e
scritte,
è
sanzionato
con
l’allontanamento dalla comunità
scolastica per violazioni gravi e per
periodi superiori a 15 giorni.
Si rende responsabile di ripetute
assenze e/o ritardi che restano
ingiustificati.
Non dimostra alcun interesse per il
dialogo
educativo
ed
è
sistematicamente fonte di disturbo
durante le lezioni.
Non
rispetta
le
consegne.
Sistematicamente è privo del
materiale scolastico.
a) Il Consiglio di Classe soprattutto in sede di scrutinio finale terrà in debita
considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso
dell’anno.
12
b) La valutazione insufficiente deve scaturire esclusivamente alla presenza di
comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per la quale lo Statuto
delle Studentesse e degli Studenti DPR 249/1998, come modificato dal D.P.R
235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/poi del 31.07.08, prevede sanzioni disciplinari
che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica
per periodi superiori a 15 giorni.
Il Consiglio di Classe, negli scrutini di fine anno (nella sessione di giugno e nella successiva
sessione prevista a conclusione del percorso di recupero previsto dal DM 80 e dalla OM 92)
riferisce gli elementi di sua conoscenza riguardo ai singoli studenti. Il Consiglio di Classe può
predisporre una valutazione interquadrimestrale, allo scopo di fornire ulteriori occasioni di
informazioni attinenti l’andamento didattico-disciplinare d’ogni studente.
- Il Consiglio di Classe del triennio, per ogni classe e per ogni alunno, attribuisce Credito
Scolastico, ai sensi delle normativa vigente (DM 22 maggio 2007 n. 42). L’assegnazione tiene
conto di:
 profitto
 assiduità della frequenza (compresa quella dell’Area di Progetto, ove prevista)
 interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo
 attività complementari e integrative
 eventuali crediti formativi
- Il Consiglio di Classe del triennio attribuisce, ai sensi della normativa vigente, il Credito
Formativo, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Collegio Docenti e sulla base della
documentazione presentata da ogni singolo alunno (D.P.R. 1998, n.323, art.12 e D.M. 10
febbraio 1999, n.34, art.1 così come modificati dal DM 22 maggio 2007 n. 42.). Il credito
formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale
derivino competenze coerenti con il tipo di corso a cui si riferisce l’Esame di Stato; la
coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro
approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione.
Tale coerenza è accertata dai Consigli di Classe e, nel caso di candidati all’Esame di Stato
esterni, dalle Commissioni d’Esame.
Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati
i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano
l’obbligo dell’adempimento contributivo.
Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero sono convalidate dall’autorità
diplomatica o consolare.
Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi sono acquisite al di fuori
della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione
della persona e della crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi alle attività
culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al
volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
Il Consiglio di Classe, al fine dell’attribuzione del credito formativo, ha il compito di valutare
l’effettiva incidenza di tali esperienze sulla formazione della persona e sulla crescita umana
dello studente.
- I docenti dovranno utilizzare l’intera gamma dei voti dall’uno al dieci, seguendo le
indicazioni della griglia allegata. In sede di scrutinio ogni insegnante presenterà la propria
valutazione espressa in numero intero.
13
Griglia per la valutazione delle conoscenze
1-2
3
4
5
6
7
8
9
10
NESSUNA CONOSCENZA. Rifiuta la verifica. Non ha nessuna conoscenza degli
argomenti proposti.
CONOSCENZA GRAVEMENTE LACUNOSA. Commette gravi errori. Non ha
nessuna capacità di orientarsi nella disciplina.
CONOSCENZA GRAVEMENTE INSUFFICIENTE. Conosce in modo incompleto,
frammentario e superficiale gli argomenti proposti. Commette errori frequenti e,
pur avendo acquisito alcune conoscenze, non è in grado di utilizzarle, nemmeno
in compiti semplici.
CONOSCENZA INCERTA. Conosce gli argomenti proposti solo parzialmente e in
modo non approfondito; solo se guidato riesce ad orientarsi, pur con qualche
LIVELLI
MINIMI DI CONOSCENZA E PADRONANZA. Conosce gli argomenti
incertezza.
fondamentali, ma non li ha approfonditi. Non commette numerosi gravi errori
nell’esecuzione dei compiti assegnati. Si esprime con correttezza.
DISCRETA PADRONANZA Conosce, comprende e applica, anche se non
sempre in modo autonomo. Non commette errori sostanziali e si esprime in modo
appropriato.
BUONA PADRONANZA. Conosce, comprende in modo analitico e sa applicare i
contenuti e le procedure proposte in modo autonomo. Non commette errori, ma
soltanto imprecisioni. Si esprime con sicurezza e buona proprietà di linguaggio.
OTTIMA PADRONANZA. Conosce e rielabora in modo organico e critico gli
argomenti. Sa organizzare autonomamente le conoscenze e utilizza correttamente
la terminologia specifica.
ECCELLENTE PADRONANZA. Conosce e rielabora in modo critico e personale
gli argomenti. Usa in modo rigoroso la terminologia specifica. Organizza
autonomamente le conoscenze, effettuando opportuni collegamenti inter e
pluridisciplinari.
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Sono state effettuate o saranno effettuate le seguenti simulazioni delle prove d’esame:
- due simulazioni di terza prova: quattro discipline per ogni simulazione
(Valorizzazione delle attività produttive, Matematica, Inglese e Agronomia), ogni
disciplina ha proposto due domande aperte e quattro tests a risposta multipla (per
un totale di otto quesiti a risposta singola e sedici a risposta multipla)
- una simulazione di prima prova
- una simulazione di seconda prova
14
INDICAZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA DEFINIZIONE DELLA
TERZA PROVA
La scelta delle tipologie di prova è stata funzionale alle esperienze pregresse degli allievi
ed alle modalità di valutazione didattica già esperite anche negli anni precedenti dal corpo
docente, nonché al tipo di formazione professionale dell’Istituto.
In particolare, tra le possibilità ipotizzate:

trattazione sintetica di argomenti,

quesiti a risposta singola,

quesiti a risposta multipla,

problemi a soluzione rapida,

casi pratici e professionali,

sviluppi di progetto.
si è scelto di somministrare prove strutturate articolate su quattro materie, utilizzando
cumulativamente la tipologia b (quesiti a risposta singola – aperta) e la tipologia c (quesiti
a risposta multipla), come da documentazione agli atti e concedendo un tempo di 3 ore
per l’effettuazione della prova.
Pare necessario rilevare come da parte degli alunni, abituati a singole prove per materia,
le prove articolate su più materie abbiano determinato qualche difficoltà, con risultati non
sempre soddisfacenti.
Il Consiglio di Classe, dopo attenta valutazione, ha escluso la formulazione di una prova
basata su un unico testo da cui trarre quesiti inerenti più discipline in quanto ciò
porterebbe a limitare la manifestazione di conoscenza, non consentendo all’alunno di
mostrare un quadro più complessivo dei contenuti appresi.
Inoltre, è stata esclusa la tipologia della prova inerente alla risoluzione di casi pratici e
professionali, in quanto la seconda prova, così come tradizionalmente formulata dal
Ministero, configura tale tipologia.
Relativamente alla lingua straniera, la prova è stata strutturata essenzialmente con brevi
risposte ad una serie di domande riguardanti argomenti professionali precedentemente
trattati o partendo da un testo predisposto.
Si rileva infine come la proposta della terza prova a quesiti a risposta singola e/o multipla
non debba essere valutata come limitativa e meno qualificante delle altre tipologie
proposte, in quanto essa non si configura come una serie di quiz, in pratica domande che
richiedono solo la modesta attività mentale necessaria per richiamare il dato richiesto,
bensì una serie di quesiti volta a sollecitare la qualità delle competenze acquisite tramite
un procedimento di selezione della risposta.
SIMULAZIONE III PROVA CLASSE QUINTA S
ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
Per l’attribuzione del punteggio di ciascuna materia:
1. ad ogni risposta a scelta multipla si assegnano 1,25 punti se esatta oppure 0,25
punti se sbagliata
2. ad ogni risposta a domanda aperta si assegna un massimo di 5 punti ; se la
risposta è in bianco si assegna in ogni modo 1 punto
3. alla fine il punteggio assegnato ad ogni materia sarà come minimo 3/15 e come
massimo 15/15: la scelta di assegnare in ogni caso un punteggio minimo anche ad
una risposta assente o errata è stata determinata dal tentativo di trovare una
equivalenza con la scala di valutazione in decimi, che prevede in ogni modo un
punteggio non inferiore a 1 o 2 decimi.
4. si farà la media dei punteggi di tutte le materie della prova, ottenendo il voto della
prova in quindicesimi
15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
MIN. 0,25 PUNTI (RISPOSTA ERRATA o
MANCANTE)
MAX 1,25 PUNTI (RISPOSTA ESATTA)
.
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (APERTA)
Risposta completa, articolata, corretta nei
contenuti e nell’esposizione
Risposta abbastanza completa ed
articolata, con eventuali imprecisioni nei
contenuti e/o nell’esposizione
Risposta pertinente ai contenuti essenziali,
anche se poco approfondita e con
imprecisioni nei contenuti e/o
nell’esposizione
Risposta incompleta, lacunosa, con errori
nei contenuti e/o nell’esposizione
Risposta molto frammentaria e con nessi
logici molto carenti o del tutto assenti,
oppure risposta non formulata
16
PUNTI 5
PUNTI 4
PUNTI 3
PUNTI 2
PUNTI 1
I.P.S.A.S.R. “S.SOLARI” – FIDENZA
Griglie di valutazione- Esame di Stato
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA A
Candidato ………………………………………………
Classe ……………………
1. Comprensione complessiva
Non comprende il tema e il significato del testo
Comprende alcuni aspetti del testo, ma non il significato complessivo
Comprende il tema principale e il significato complessivo
Comprende le relazioni tra alcuni elementi del testo e il suo significato complessivo
Comprende le relazioni tra tutti gli elementi del testo e il suo significato complessivo
5
0.5
2.5
3.5
4.5
5
2. Analisi del testo
Non individua alcun elemento testuale significativo
Analizza il testo individuando solo alcuni elementi di contenuto tematico
Analizza il testo individuando lo sviluppo e l’articolazione del tema
Analizza il testo individuando anche elementi significativi di tipo formale
Analizza il testo individuando la struttura tematica e le scelte formali e stilistiche dell’autore
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
3.Contestualizzazione
Non riesce ad inserire il testo o una sua parte in alcun contesto extratestuale
Inserisce il testo nelle sole coordinate spazio temporali
Inserisce a grandi linee il testo nel contesto della poetica dell’autore
2
0.5
1
1.3
1.7
2
Inserisce il testo nel contesto della poetica dell’autore e coglie elementi di innovazione rispetto al genere a cui appartiene
Inserisce il testo nel contesto della poetica dell’autore, nel contesto del genere e nel contesto storico culturale a cui appartiene
4. Valutazione
Non esprime alcuna opinione sul testo
Riferisce una valutazione su alcuni elementi del testo ma senza fornire adeguati elementi di
sostegno
Esprime una sua opinione personale senza tuttavia fornire adeguati elementi di sostegno
Esprime le sue opinioni personali portando a sostegno elementi del testo
Argomenta la sua personale interpretazione ricorrendo a elementi testuali ed extratestuali
2
0.5
1
5. Correttezza formale e proprietà lessicale
Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura
Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia)
Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio
Pochi errori e lessico appropriato
Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale)
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
Punteggio totale
………………………………/quindicesimi
N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza
LA COMMISSIONE
17
1.3
1.7
2
IL PRESIDENTE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B1: SAGGIO BREVE
Candidato ………………………………………………
Classe ……………………
1. Utilizzo dei documenti e dei dati forniti che corredano l’argomento scelto
Non prende in esame i documenti forniti
Prende in esame solo alcuni documenti e in modo superficiale
Prende in esame quasi tutti i documenti ma solo nelle linee generali
Prende in esame tutti i documenti in modo completo
Prende in esame tutti i documenti in modo esauriente e approfondito, citando o sintetizzando
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
2. Conoscenze relative all’argomento scelto
Le conoscenze sono errate o molto carenti
Le conoscenze sono incomplete e non sempre corrette
Le conoscenze sono corrette ma incomplete
Le conoscenze sono corrette e complete
Le conoscenze sono precise e approfondite
2
0.5
1
1.3
1.7
2
3.Coerenza argomentativa e organicità espositiva
Il discorso è confuso e contraddittorio in più punti
Il discorso non è contraddittorio ma frammentario
Il discorso è articolato in modo semplice ma sufficientemente chiaro e coerente
Il discorso è articolato in modo chiaro, coerente ed adeguato al destinatario
Il discorso sviluppa tutti gli argomenti in modo organico, approfondito ed adeguato al destinatario
4
0.5
2.0
3.0
3.5
4
4. Valutazione
Il testo non giunge ad una conclusione coerente
Il testo giunge a conclusioni coerenti ma non motivate
Il testo giunge a conclusioni coerenti e sufficientemente motivate
Il testo giunge a conclusioni adeguate e argomentate in modo personale
Il testo giunge a conclusioni adeguate, ben argomentate e formulate in modo personale
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
5.Correttezza formale e proprietà lessicale
Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura
Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia)
Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio
Pochi errori e lessico appropriato
Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale)
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
Punteggio totale
………………………………/quindicesimi
N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza
LA COMMISSIONE
18
IL PRESIDENTE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B 2: ARTICOLO DI GIORNALE
Candidato ………………………………………………
Classe ……………………
1. Utilizzo dei documenti e dei dati forniti che corredano l’argomento scelto
Non prende in esame i documenti forniti
Prende in esame alcuni documenti ma in modo superficiale
Prende in esame i documenti ma solo nelle linee generali
Prende in esame i documenti utilizzando i dati e le informazioni in modo corretto
Si confronta in modo critico con opinioni e argomenti riportati dai documenti
2
0.5
1
1.3
1.7
2
2. Conoscenze relative all’argomento scelto
Le conoscenze sono errate o molto carenti
Le conoscenze sono incomplete e non sempre corrette
Le conoscenze sono corrette ma incomplete
Le conoscenze sono corrette e sviluppate anche con attenzione all’attualità
Le conoscenze sono precise e approfondite
2
0.5
1
1.3
1.7
2
3.Coerenza argomentativa
Il discorso risulta confuso e contraddittorio in più punti
Il discorso non è contraddittorio ma frammentario
Il discorso è articolato in modo semplice ma sufficientemente chiaro e coerente
Il discorso è articolato in modo chiaro, coerente ed adeguato al destinatario
Il discorso sviluppa l’ argomento in modo rigoroso, approfondito ed adeguato al destinatario
4
0.5
2.0
3.0
3.5
4
4. Efficacia comunicativa
Il testo è inefficace e non tiene conto di scopo e destinatario
Il testo è poco efficace nel percorso espositivo
Il testo è semplice ma efficace nella presentazione dei contenuti
Il testo è chiaro ed efficace relativamente a scopo destinatario e contesto
Il testo è chiaro, interessante e convincente
4
0.5
2.0
3.0
3.5
4
5. Correttezza formale e proprietà lessicale
Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura
Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia)
Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio
Pochi errori e lessico appropriato
Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale)
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
Punteggio totale
………………………………/quindicesimi
N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza
LA COMMISSIONE
19
IL PRESIDENTE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA C: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO DI CARATTERE STORICO
Candidato ………………………………………………
1. Pertinenza
Assolutamente fuori tema
Traccia trattata parzialmente
Traccia trattata nelle linee generali
Traccia trattata in modo completo
Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito
Classe ……………………
5
0.5
2.5
3.5
4.5
5
2. Conoscenza e inquadramento del fatto storico
Le informazioni utilizzate sono incomplete e/o errate
Le informazioni utilizzate sono incomplete e non sempre corrette
Le informazioni utilizzate sono corrette ma incomplete
Le informazioni utilizzate sono corrette e complete
Le conoscenze sono precise ed esaustive
4
0.5
2.0
3.0
3.5
4
3. Coerenza e organicità espositiva
Il discorso è confuso e contraddittorio in più punti
Il discorso non è contraddittorio ma frammentario
Il discorso è articolato in modo semplice ma sufficientemente chiaro e coerente
Il discorso è articolato in modo chiaro, coerente e coeso
Il discorso sviluppa l’argomento in modo organico ed approfondito
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
4. Correttezza formale e proprietà lessicale
Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura
Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia)
Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio
Pochi errori e lessico appropriato
Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale)
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
Punteggio totale
………………………………/quindicesimi
N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza
LA COMMISSIONE
20
IL PRESIDENTE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE
Candidato ………………………………………………
1. Pertinenza
Assolutamente fuori tema
Traccia trattata parzialmente
Traccia trattata nelle linee generali
Traccia trattata in modo completo
Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito
Classe ……………………
4
0.5
2.0
3.0
3.5
4
2. Conoscenze
Le conoscenze sono errate e molto carenti
Le conoscenze sono incomplete e non sempre corrette
Le conoscenze sono corrette ma incomplete
Le conoscenze sono corrette e complete
Le conoscenze sono precise e approfondite
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
3. Coerenza e organicità espositiva
Il discorso risulta confuso e contraddittorio in più punti
Il discorso non è contraddittorio ma frammentario
Il discorso è articolato in modo semplice ma sufficientemente chiaro e coerente
Il discorso è articolato in modo chiaro, coerente e coeso
Il discorso sviluppa tutti gli argomenti in modo organico ed approfondito
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
4. Valutazione
Il testo non giunge ad una conclusione coerente
Il testo giunge a conclusioni coerenti ma non motivate
Il testo giunge a conclusioni coerenti e sufficientemente motivate
Il testo giunge a conclusioni adeguate e argomentate in modo personale
Il testo giunge a conclusioni adeguate, ben argomentate e formulate in modo personale
3
0.5
1.5
2.0
2.5
3
5.Correttezza formale e proprietà lessicale
Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura
Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia)
Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio
Pochi errori e lessico appropriato
Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale)
2
0.5
1
1.3
1.7
2
Punteggio totale
………………………………/quindicesimi
N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza
LA COMMISSIONE
21
IL PRESIDENTE
I.P.S.A.S.R. “ S. SOLARI” DI FIDENZA
CLASSE V - SEZ. S CORSO AGROTECNICO
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SIMULATA
Allievo/a……………………………………..……………..………….. Data …………………
OBIETTIVI
Pertinenza alla traccia e
conoscenza dei contenuti
Articolazione, coesione e
coerenza dell’argomentazione
ASSEGNAZIONE PUNTI
PUNTEGGIO OTTENUTO
(Max 40 punti) 40%
(Max 20 punti) 20%
Capacità di approfondimento e
di logica
(Max 20 punti) 20%
Correttezza e proprietà
linguistica
(Max 20 punti) 20%
Totale punteggio ottenuto
Voto = (punteggio ottenuto/10)
Voto arrotondato (criterio: i voti con decimali inferiori a 5 saranno arrotondati
per difetto mentre i voti con decimale pari o superiori a 5 saranno arrotondati per
eccesso) es. 4,4 diventa 4; 4,5 diventa 5.
Obiettivi minimi per la sufficienza
Gli obiettivi minimi per raggiungere la sufficienza sono:
1. Conoscere i contenuti fondamentali della disciplina.
2. Saper descrivere in modo semplice e chiaro i contenuti della disciplina.
3. Mettere in pratica semplici contenuti e concetti della disciplina.
22
Programmi
IPSASR “ S. SOLARI”
Programma di Lingua e letteratura italiana
Classe : VS
Docente: Botrugno Luigi
anno scolastico : 2015-2016

L’età del Decadentismo: caratteristiche generali.
La filosofia di Marx, Nietzche, Freud.
Il simbolismo e l’estetismo in Europa e in Italia.

G. Pascoli: pensiero e opere. La poetica del Fanciullino.
o Da Mirycae: Arano, Lavandare, X Agosto, Il Lampo. Il Tuono.

G. D’Annunzio: pensiero e opere.
o L’estetismo: Il Piacere: (trama, la figura di Andrea Sperelli).
o Il panismo. Dall’Alcyone: La Pioggia nel pineto, La sera fiesolana.

Le Avanguardie: il Futurismo ed il Crepuscolarismo. Gozzano (Cenni generali).

La Letteratura tra le due guerre:
 L. Pirandello: pensiero, opere, poetica
o L’umorismo. Il relativismo. Personaggio e persona. Il fu Mattia Pascal
Da novelle per un anno: La patente, il Treno ha fischiato, Ciaula ha visto la
luna
 Italo Svevo: pensiero, opere, poetica. La psicoanalisi. Il romanzo
psicologico.
La Coscienza di Zeno (trama, struttura, il monologo interiore).
L’ermetismo: caratteristiche generali.
 G. Ungaretti: pensiero, opere, poetica.
Da Allegria: Veglia; S. Martino ; Fratelli; Soldati;
 E. Montale: pensiero, opere, poetica.
Da Ossi di Seppia: Il male di vivere; Meriggiare pallido e assorto.
Da La Bufera: Ti libero la fronte dai ghiaccioli;
Da Xenia: Ho sceso dandoti il braccio
L’Insegnante: Luigi Botrugno
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
Fidenza, 15 Maggio 2016
23
Docente: Botrugno Luigi
anno scolastico : 2015-2016
Programma di storia:
Classe: VS

La seconda industrializzazione;

L’imperialismo;

L’età giolittiana;

Le cause della prima guerra mondiale. Neutralisti ed interventisti in Italia. Le tappe
del conflitto e i trattati di pace;

La rivoluzione russa;

Il dopoguerra in Europa: l’ascesa del fascismo. L’ascesa del nazismo. La questione
ebraica;

La seconda guerra mondiale: cause, tappe del conflitto, trattati di pace;

La resistenza in Italia.

Il secondo dopoguerra:la repubblica Italiana, la guerra fredda
L’Insegnante: Luigi Botrugno
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
Fidenza, 15 Maggio 2016
24
Programma di Lingua Inglese:
Classe: VS
Docente: Guardamagna Alessandro
anno scolastico: 2015-2016
Why incineration is a very bad idea in the Twenty First Century.
by by Paul Connett, PhD
Available from http://www.no-burn.org/why-incineration-is-a-very-bad-idea-in-the-twentyfirstcentury;
accessed 12 February 2016
Sustainability.
Sustainability is the most crucial challenge our civilization has faced since the beginning of
the industrial
revolution. On a finite planet we cannot run a throwaway society indefinitely. We have to
ape nature
and recycle everything we possibly can. We would need four planets if everyone in the
world consumed
like Americans. We would need two planets if everyone consumed like Europeans.
Meanwhile, both
India and China, with their massive populations, are bent on copying our "over-consuming"
lifestyle. It
was India's Mahatma Gandhi who many years ago said that "the world has enough for
everyone's
need, but not for everyone's greed." We in the North and the West need to set a better
example.
25
Something has to change and the best place to start is with waste. Everyone makes
waste, and as
such we are all part of living in a non-sustainable way. But if everyone took that first vital
step of
keeping their discarded materials separate then they could join the movement which would
move the
world in a sustainable direction.
Incineration is not sustainable.
Every time a community builds a trash incineration it sets back the real solutions by 25
years - the time
it takes to pay back the massive investment involved. Every time you burn something you
have to go
back to the beginning of the linear society (extraction- manufacture-consumption-waste).
After 25 years
you are no closer to sustainability. All you are left with is a pile of ash of approximately one
quarter of
the mass of the trash that was burned. Promoters claim that incineration produces energy
and fights
global warming. This is utter nonsense. Three - four times more energy is saved by
recycling the same
materials as burned. One European company estimates that a combination of recycling
and composting
reduces global warming gases some 46 times more than incineration generating electricity
(AEA,
2001).
The social costs of incineration are staggering especially in developing countries. The
huge amount of
money spent on incineration goes into complicated machinery (over half the capital cost is
needed for
air pollution control) and most of it leaves the country in the pockets of the multinational
companies that
build these monsters. With the alternatives most of the money goes into creating local jobs
and local
businesses, thereby staying in the community and the country. In Brescia, Italy, they spent
about
$400,000,000 building an incinerator and have created just 80 full-time jobs. While Nova
Scotia, a
province of Canada, after rejecting an incinerator, has created over 3.000 jobs in the
handling of the
discarded resources and in the industries using these secondary materials.
So incineration is neither sound for the planet nor for the local or national economies.
However,
because this matter is largely in the hands of engineers and engineering consultants the
only issue that
has dominated their discussion is "Is it safe?"
Is incineration safe?
This is an issue I have followed for 25 years. The issue that peaked my interest was the
incredible fact
that simply by burning household trash we make the most toxic substances that we have
ever been
able to make in a chemical laboratory….: polyhalogenated dibenzo para dioxins and
furans (PCDDs,
26
PCDFs, PBDDs, PBDFs etc) called "dioxins" for short. There are literally thousands of
these
substances. There is no question that over 25 years the industry has got better at
capturing these
pollutants but we are still hostage as to how well the plants are designed and operated,
monitored and
the regulations enforced….
An Inconvenient Truth
The Movie
From director Davis Guggenheim, An Inconvenient Truth is a passionate and inspirational
look at former Vice President Al Gore's fervent crusade to halt global warming's deadly
progress by exposing the myths and misconceptions that surround it. In this intimate
portrait of Gore and his "travelling global warming show," Gore comes across as never
before in the media - funny, engaging, open and intent on alerting citizens to this
"planetary emergency" before it's too late.Interspersed with the bracing facts and future
predictions is the story of Gore's personal journey: from an idealistic college student who
first saw a massive environmental crisis looming; to a young senator facing a harrowing
family tragedy that altered his perspective; to the man who almost became President but
instead returned to the most important cause of his life. With an emphasis on hope, An
Inconvenient Truth ultimately shows us that global warming is no longer a political issue
but rather, the biggest moral challenge facing our civilization today.
After having its U.S. debut at the 2006 Sundance Film Festival and international premiere
at Cannes, An Inconvenient Truth opened to rave reviews and enthusiastic audiences
everywhere. A smash hit, the film went on to win Academy Awards® for Best Documentary
feature and Best Song. It also became a global phenomenon, one of the highest grossing
documentaries of all time with a worldwide audience estimated at 5 million people.
The impact of An Inconvenient Truth is unprecedented. Since its release in 2005, the film
has helped to galvanize governments, leaders, organizations and individuals worldwide to
take action on global warming. More than a billion people are now aware of the issue and
have been motivated to act. Learn more about some of these historic developments.
_ Over 106,000 tons of carbon were offset in the year following the film's release, which is
equivalent to 225 million car miles.
_ 4200+ tons of carbon were offset just by people swtiching to compact fluorescent light
bulbs.
_ Over 150 climate change bills have been introduced in Congress, with the historic
Markey-Waxman Bill passing the House in June, 2009.
_ Five countries - England, Scotland, Czech Republic, New Zealand, and Germany - and
the Canadian province of British Columbia incorporated An Inconvenient Truth into their
secondary schools' curricula.
_ President Obama created the new position of Assistant to the President for Climate and
Energy.
_ The United States House of Representatives established a Select Committee on Energy
Independence and Global Warming.
27
_ The U.S. Senate established a Select Committee On Energy Independence and Global
Warming.
_ Over 2600 people have been trained to give The Climate Project presentation and 4
million people on all seven continents have heard the presentation.
_ The issue of global warming reached more than a billion people worldwide. Available
from http://www.climatecrisis.net/an-inconvenient-truth.php; accessed 18 January, 2010.
L’Insegnante: Alessandro Guardamagna
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
Fidenza, 15 Maggio 2016
28
Programma di Economia agraria e dello sviluppo territoriale :
Classe: VS
Docente : Battaglia Piergiorgio
anno scolastico: 2015-2016
Matematica finanziaria
UD1 Ripasso
Problemi relativi all’interesse e al montante semplice
Problemi relativi all’interesse composto, misto e convertibile
Rate frazionate
UD2 Le annualità anticipate e posticipate. Quota reintegrazione e quota di ammortamento
Debito estinto e debito residuo. Calcolo mutuo a tasso fisso.
Il Bilancio dell’azienda agraria
UD1 I diversi tipi di bilancio
UD2 compilazione del bilancio economico e determinazione dei vari tipi di reddito(redito
netto, reddito fondiario, da capitale, da lavoro)
UD3 Indici di redditività ed efficienza. I conti colturali delle colture erbacee e della vite
UD4 Bilancio aziendale dell’allevamneto zootecnico e dell’azienda vitivinicola
I costi di produzione
UD1 I costi di produzione del latte e della carne
UD2 I costi di trasformazione dell’uva in vino e del latte in formaggio
I miglioramenti fondiari
UD1 Determinazione del costo del miglioramento fondiario (con formule di matematica
finanziaria)
UD2 Giudizio di convenienza in termini di reddito, di capitale e di fruttuosità
UD3 Determinazione dei costi di impianto di un frutteto (in particolare il vigneto)
UD4 Analisi costi-benefici. Indiic applicati ai miglioramenti fondiari
Il Catasto
UD1 Definizione e storia del Catasto Italiano. Il Catasto terreni e il Catasto fabbricati
L’Insegnante: Piergiorgio Battaglia
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
Fidenza, 15 Maggio 2016
29
Programma di Valorizzazione delle attività produtive e legislazione di settore
Classe: VS
Docente : Demaldè Romano
anno scolastico: 2015-2016

1.
2.
3.
Pubblica amministrazione, Enti territoriali e figure giuridiche in agricoltura
La Pubblica amministrazione;
Gli organi amministrativi;
Le figure giuridiche nelle attività agricole.
 Regime di responsabilità in materia di difesa e interventi sull’ambiente
1. Responsabilità e danno ambientale:
2. Interventi a difesa dell’ambiente:

1.
2.
3.
4.
5.
Le normative nei settori agroambientale e agroalimentare
Normativa della tutela del paesaggio:
Normativa ambientale, tutela delle acque e dei suoli:
Normativa ambientale e gestione dei rifiuti, liquami e reflui:
Normativa europea, nazionale e regionale sulle produzioni biologiche:
Tutela e normativa dei prodotti alimentari.

1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Politiche agricole e organizzazione del mercato produttivo (OCM)
Pac, i principi e le riforme;
La nuova PAC;
Norme commerciali e condizionamenti mercantili;
Le regole della compravendita;
Condizionamenti mercantili e packaging;
Organizzazione di settore: criteri di produzione e qualità;
Organizzazione di produzione non ortofrutticola e ortofrutticolo;
Fattori e modelli di sviluppo delle OP.
 Produzioni di qualità, classificazione e filiere
1. La qualità commerciale delle produzioni
2. Caratteristiche e mercati dei prodotti agricoli

1.
2.
3.
Normative nazionali e comunitarie, marketing e ambiente
La tutela dei prodotti a denominazione d’origine;
Le aree montane nella legislazione;
Strategie di marketing;
Approfondimenti al corso:
Formaggio Parmigiano Reggiano
Prosciutto di parma
Culatello di Zibello
L’Insegnante Romano Demaldè
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
30
Programma di Sociologia rurale e storia dell’agricoltura
Classe: VS
Docente : Demaldè Romano
anno scolastico: 2015-2016
 Origine delle piante coltivate e addomesticamento degli animali
Cereali, alberi da frutto e allevamento degli animali domestici
 Lo sviluppo dell’agricoltura in età antica e dal medioevo alla luce del nuovo
mondo
Le antiche civiltà dell’oriente e del mediterraneo, la trattatistica agronomica nel
periodo romano,
Le invasioni barbariche e la decadenza dell’agricoltura, monachesimo, i grandi
viaggi di esplorazione
 L’agricoltura dal XVI secolo ad oggi
La depressione agricola del XVII secolo, la nascita della scienza agronomica e la
rivoluzione agricola,
Gli interventi di miglioramento fondiario (bonifiche),
Le Scuole, le Accademie e le Società di agricoltura, dalla prima alla seconda guerra
mondiale (battaglia del grano),
La riforma agraria, la politica agricola comune (PAC), agricoltura e globalizzazione
dei mercati
 Il concetto di ruralità e la sua evoluzione, società contadina e società rurale
La contrapposizione campagna-città, concetto di ruralità
 Società contadina e società rurale
Aspetti generali e dinamiche interne al mondo rurale
Le variazioni demografiche e la ruralità
Il fenomeno di esodo e spopolamento
Il tramonto di un modo di vivere
L’Insegnante Romano Demaldè
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
31
Programma di Biologia applicata
Classe: VS
Docente : Zatta Andrea
anno scolastico: 2015-2016
Modulo 1
METODOLOGIE E MEZZI DI CONTROLLO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE E
STRATEGIE DI DIFESA NEL QUADRO DELL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Interventi di tipo agronomico
Interventi di tipo fisico e meccanico
Interventi con mezzi biologici e biotecnologici
Mezzi di controllo biologici
1 – Gli entomofagi con particolare riferimento agli Artropodi (predatori e parassito idi), importanza
della conservazione e del ripristino di aree di rifugio per gli entomofagi
2 – Agenti patogeni impiegati nella lotta microbiologica: modalità di azione e principali
applicazioni dei virus, batteri, nematodi, funghi entomopatogeni
Mezzi di controllo biotecnologici
1 – Strategie di tipo genetico-significato: varietà resistenti e tolleranti, gli OGM
2 – Tecniche d’uso dei feromoni sessuali (tecnica di monitoraggio, tecnica della cattura massiva,
tecnica della confusione/disorientamento sessuale e auto confusione)
I principi della difesa integrata e biologica. La lotta guidata
1 – Differenza tra difesa integrata e difesa biologica
2 – Significato di soglia di danno e di intervento. Strategie per definire la soglia di intervento
3 – I modelli previsionali: cosa sono e a che cosa servono
Modulo 2
MEZZI DI CONTROLLO CHIMICI
1 - Tipi di agrofarmaci
2 – Composizione degli agrofarmaci: sostanza attiva, coformulanti e coadiuvanti
3 – Concetto di residuo e deposito: tossicità intrinseca, concetto di tossicità acuta e di
Dose letale DL 50
4 – Concetto di tossicità cronica
5 - Tempo di sicurezza, limite di tolleranza, tempo di rientro
6 – Significato di fitotossicità, persistenza, retroattività, compatibilità (miscibilità) dei
prodotti fitosanitari
7 – Modalità di azione dei prodotti fitosanitari nei confronti della pianta (esofarmaci,
endofarmaci, citotropici, trans laminari/loco sistemici e sistemici)
8 – Modalità di azione degli insetticidi: contatto, ingestione, asfissia
9 – Modalità di azione dei fungicidi: azione preventiva, curativa e eradicante o
antisporulante
10 – Significato di effetti mutageni, teratogeni e cancerogeni
Modulo 3
ANALISI DEL QUADRO FITOPATOLOGICO DELLE COLTURE
Agenti di malattia e di danno: sintomi-danni, biologia e relative strategie di controllo delle
seguenti colture:
32
Vite:
Peronospora, Oidio, Botrite
Flavescenza dorata e cicalina della Flavescenza dorata
Tignoletta della vite
Metcalfa e Fillossera della vite
Ragnetto rosso
Nematodi galligeni
Cereali:
Oidio del frumento
Ruggini dei cereali
Piralide del mais
Diabrotica del mais
Nottue
Elateridi
L’Insegnante Andrea Zatta
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
33
Programma di Tecniche di allevamento vegetale e animale
Classe: VS
Docente : Delnevo Giuseppe
anno scolastico: 2015-2016
ALLEVAMENTO DEI BOVINI DA CARNE
1 -La carne bovina: composizione, valore nutritivo, consumo nazionale
2 -La macellazione, resa al macello
3 -Le principali razze e incroci allevati in Italia
4-Tipologie di allevamenti di bovini da carne: vitelli a carne bianca, tecniche di
alimentazione, problemi sanitari (cenni)
5 –Vitellone: tipologie di allevamento, tecniche di alimentazione, cenni sui problemi sanitari
SUINICOLTURA
1 – Carni suine: macellazione e seziona tura, valore nutritivo, valutazione della qualità,
produzione e consumo nazionale
2 – Principali tipologie di allevamento
3 – Le principali razze e incroci allevati in Italia
4 – Riproduzione: ciclo estrale, fecondazione, gestazione, parto, allattamento,
svezzamento. Produttività della scrofa
5 – Alimentazione: alimenti principali, integratori, tecniche di razionamento, preparazione e
distribuzione degli alimenti
VITICOLTURA
1 - Cenni botanici: anatomia e fisiologia della pianta; radici, gemme, frutto, cicli e fasi
fenologiche
2 – Portinnesti e propagazione della vite, requisiti dei portinnesti e loro classificazione
3 – I Vitigni: uve da vino e uve da tavola
4 – Impianto del vigneto: valutazione dell’ambiente pedoclimatico pre-impianto e tecniche
di impianto
5 – Sistemi di allevamento, in particolare Guyot e Sylvoz, potatura di produzione
6 – Cure colturali del vigneto:
gestione del suolo: lavorazione del terreno, inerbimento totale/parziale, concimazione
potatura. Cenni sui trattamenti fitosanitari
Vendemmia: criteri per decidere l’epoca della vendemmia, vendemmia manuale e
meccanica.
L’Insegnante Giuseppe Delnevo
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
34
Programma di Agronomia territoriale ed ecostemi forestali
Classe: VS
Docente : Delnevo Giuseppe
anno scolastico: 2015-2016
Le più diffuse specie di piante di interesse forestale presenti in Italia e in particolare in
Emilia Romagna:
1 - classificazione, anatomia, clima e terreno
2 – Gli habitat forestali presenti in Italia e in particolare in Emilia Romagna
3 – I prodotti di trasformazione delle piante forestali
4 – Il governo dei boschi
5 – Verde urbano: i principali metodi di potatura degli alberi
L’Insegnante Giuseppe Delnevo
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
35
Programma di matematica:
Classe: VS
Docente : Ponticelli Ivana
anno scolastico: 2015-2016
Relazione
Il programma è stato svolto anche se è stato sviluppato per contenuti essenziali , al fine di
permettere agli allievi di raggiungere le conoscenze fondamentali previste per il quinto
anno di scuola superiore.
Gli allievi, nonostante i gravosi impegni di lavoro hanno cercato di mantenere una
frequenza e un impegno piuttosto costante e si sono sempre mostrati attenti e
collaborativi.
Obiettivi specifici della disciplina
Raggiunto da
Obiettivo
Quasi tutti
La maggioranza
Utilizzo linguaggio specifico
X
Autonomia
X
Capacità di analisi
X
Capacità di sintesi
Padronanza di tecniche e
procedure di calcolo
Alcuni
X
X
Contenuti
Parabola: equazione (completa e incompleta), vertice, fuoco, asse di simmetria e la
direttrice. Intersezioni con gli assi cartesiani. Grafico della parabola.
Disequazioni. Disequazioni razionali intere di primo e di secondo grado.
Sistemi di disequazioni. Disequazioni fratte e a fattori.
Funzione razionale di variabile reale. Rappresentazione analitica di una funzione.
Determinazione
dell’insieme
di
esistenza
di
una
funzione.
Intersezione
con
gli
assi
cartesiani.
Segno di una funzione.
Concetto intuitivo di limite. Limite finito per una funzione in un punto.
Limite infinito per una funzione in un punto. Limite per una funzione all’infinito.

Forme indeterminate:     ,
.

Ricerca
di
eventuali
asintoti
orizzontali
o
verticali
di
una
funzione.
y

f
(x
)
Studio del grafico di una funzione razionale
.
Lettura e interpretazione analitica del grafico di una funzione y  f (x) .
Tecniche di insegnamento
 Insistere sul presupposto fondamentale che l’elemento di partenza non è la formula
ma il concetto da cui essa scaturisce;
 Introdurre gli argomenti a partire da esempi;
 Partire da esempi elementari e, successivamente, rendendoli gradualmente più
complessi arrivare alla trattazione teorica generale.
36
Attività di recupero:
Durante le lezioni, ogni volta che si è presentata la necessità, sono state richiamate le
nozioni già apprese ed in parte dimenticate.
Verifiche
1) Tramite esercizi individuali e di gruppo in classe
2)
Tramite prove scritte o strutturate.
Valutazione
Nella valutazione delle prove si è tenuto conto delle capacità di interpretazione del testo
dell’esercizio, delle abilità di calcolo, dell’ordine nella stesura dell’elaborato,
dell’esecuzione completa o parziale del compito. Errori di procedimento e di calcolo hanno
peso diverso a seconda del contesto.
Nelle prove orali si è tenuto conto, per ogni singolo alunno, della padronanza degli
argomenti, della prontezza di risposta, della capacità di rielaborazione e di collegamento,
della emotività, dei miglioramenti conseguiti, dell’impegno nelle applicazioni.
Per il voto finale non si terrà conto soltanto del profitto conseguito durante l’anno
scolastico, ma anche della partecipazione alle lezioni, dell’impegno nel lavoro in classe,
del metodo di studio e dei progressi conseguiti.
1





PARABOLA
Equazione completa e incompleta della parabola.
Vertice, fuoco, asse di simmetria e la direttrice.
Intersezioni della parabola con gli assi cartesiani.
Concavità.
Grafico della parabola.
2




DISEQUAZIONI
Disequazioni razionali intere di primo grado.
Sistemi di disequazioni.
Disequazioni fratte e a fattori.
Disequazioni di secondo grado.
3





STUDIO DI FUNZIONE
Rappresentazione analitica di una funzione e classificazione.
Funzione razionale e irrazionale di variabile reale.
Determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione.
Intersezione con gli assi cartesiani.
Segno di una funzione.
4





LIMITI
Concetto intuitivo di limite.
Limite finito per una funzione in un punto.
Limite infinito per una funzione in un punto.
Limite finito per una funzione all’infinito.
Limite infinito per una funzione all’infinito.
 Forme indeterminate:     ,
37

.

5




GRAFICO DI UNA FUNZIONE
Ricerca di eventuali asintoti orizzontali o verticali di una funzione.
Studio del grafico di una funzione razionale intera o fratta.
Grafico di una funzione razionale.
Lettura e interpretazione analitica del grafico di una funzione y  f (x) .
L’Insegnante Ivana Ponticelli
I rappresentanti degli studenti
Cantini Sara
Dioni Davide
38
Firma dei Docenti del Consiglio di classe
Docente
Battaglia Piergiorgio
Botrugno Luigi
Delnevo Giuseppe
Demaldè Romano
Guardamagna Alessandro
Ponticelli Ivana
Profetto Giorgio
Zatta Andrea
Firma
Fidenza, 15 maggio 2016
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Annarita Sicuri
39