POLO SCOLASTICO DELL`AGRO
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POLO SCOLASTICO DELL`AGRO
IPSASR “S.SOLARI” FIDENZA ANNO SCOLASTICO 2015-2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE relativo all'AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA REALIZZATA NELL'ULTIMO ANNO DI CORSO elaborato ai sensi del 2° comma dell'art. 5 del D.P.R. n° 323 del 23 luglio 1998 e successive modifiche CLASSE 5^ S DATA REDAZIONE DOCUMENTO: 15 MAGGIO 2016 1 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Materia/e Lingua e letteratura italiana Storia Lingua Inglese Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore Sociologia rurale e storia dell’agricoltura Economia agraria e dello sviluppo territoriale Ecologia applicata Matematica ITP (Insegnante Tecnico Pratico) Tecniche di allevamento vegetale e animale Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Docente Botrugno Luigi Botrugno Luigi Guardamagna Alessandro Ore/sett. 3 2 3 Demaldè Romano 3 Demaldè Romano 2 Battaglia Piergiorgio 4 Zatta Andrea Ponticelli Ivana Profetto Giorgio 2 3 4 compresenza Delnevo Giuseppe 2 Delnevo Giuseppe 2 COORDINATORE DI CLASSE Prof. Romano Demaldè DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Annarita Sicuri 2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe si compone di 19 alunni iscritti, di cui 15 frequentanti (7 maschi e 8 femmine). Essa è formata da: - 14 allievi provenienti dalla classe IV serale del nostro Istituto: - 1 allieva proveniente dalla classe V dell’ITAS Boccchialini di Parma. La classe è piuttosto eterogenea per capacità ed impegno: è possibile, a grandi linee, individuare due gruppi: 1. Un gruppo misto maschile-femminile che ha sempre manifestato notevole impegno, partecipazione e assiduità nella frequenza. All’interno di questo gruppo, tuttavia, le capacità di apprendimento sono piuttosto diversificate, con un profitto complessivo che va dal quasi sufficiente all’ottimo. 2. Un gruppo misto maschile-femmnile con capacità discrete o buone, ma con impegno globalmente solo sufficiente (dovuto alle numerose assenze), tanto nello studio quanto nelle attività scolastiche in generale (seminari con docenti universitari dell’UCSC di Piacenza, visite guidate, ecc.) Questa situazione ha consentito di svolgere discretamente i programmi di ogni singola disciplina, che sono pertanto stati sviluppati per contenuti normali, al fine di permettere agli allievi di raggiungere le conoscenze fondamentali previste per il quinto anno di scuola superiore. L’atteggiamento un po’ passivo e polemico di una sparuta parte della classe non ha facilitato il dialogo educativo e interdisciplinare con tutti; non è sempre stato possibile approfondire le tematiche trattate e rafforzare e consolidare le competenze connesse alle diverse aree disciplinari. Il comportamento è, tuttavia, migliorato nel corso dell’anno ed è stato possibile attivare azioni di recupero per gli allievi con maggior difficoltà. Sotto un profilo generale, la partecipazione all’attività didattica è stata discreta o buona nel primo quadrimestre, mentre nell’ultima parte dell’anno è diminuita, da parte di alcuni, la motivazione a causa della stanchezza e degli impegni di lavoro. E’ possibile affermare che nella classe esistono allievi che, anche se non sono provenienti da famiglie di estrazione agricola, hanno mostrato un personale interesse verso i temi e i problemi del settore primario, si sono impegnati con profitto, conseguendo una preparazione tecnica discreta; in un altro gruppo di allievi tale preparazione appare, invece, piuttosto superficiale, a causa del limitato interesse, del ridotto impegno nello studio personale e/o della scarsa capacità di rielaborazione dei contenuti. Organizzazione dell’attività rispetto agli obiettivi fissati Il lavoro collegiale si è basato essenzialmente sulla tipologia tradizionale del consiglio di classe. Riguardo alle singole discipline sono state realizzate riunioni per materia per la definizione degli obiettivi formativi, dei programmi per il loro conseguimento, dei criteri di valutazione, dei testi da adottare. Sono stati organizzati, per la classe quinta serale, incontri di orientamento aventi per oggetto la conoscenza del mondo professionale e del lavoro partecipando a seminari serali in sostituzione del normale orario delle lezioni, tenuti da Docenti dell’Università Cattolica di Piacenza aventi per tema la zootecnia di precisione, l’uso sostenibile degli agrofarmaci e l’organizzazione dei produttori agricoli del pomodoro da industria. Gli alunni hanno poi avuto accesso ad Internet per la ricerca di documentazione concernente gli argomenti delle loro tesine o mappe tematiche e per la preparazione di presentazioni in Power Point. 3 Tipologia delle attività formative Tutte le discipline hanno adottato la tipologia della lezione frontale e partecipata, supportata a volte dall’uso di mezzi audiovisivi, da visite guidate e dall’uso del laboratori di scienze e di informatica. Per quanto riguarda le materie professionali, si sono seguiti i criteri di interdisciplinarità e di collegamento fra i vari docenti, nel tentativo di rendere sempre più concreti i concetti e le nozioni proposte. LA SCUOLA - IL CONTESTO - LA STORIA - GLI INDIRIZZI DI STUDIO L’istituto è parte integrante del Polo Scolastico dell’Agro-Industria della Provincia di Parma. La storia In seguito alla razionalizzazione della rete scolastica provinciale (Decreto Provveditore n° 5403 del 18 aprile 1997) che ha aggregato l’Istituto Tecnico Agrario Statale “F. Bocchialini” di Parma e l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “S. Solari” di Fidenza all’Istituto Tecnico Industriale “G. Galilei” di San Secondo, è nato il nuovo Istituto Statale di Istruzione Tecnica e Professionale (DPR n° 157 del 2 marzo 1998) “G.Galilei” – “F.Bocchialini” – “S.Solari”. Questa nuova Scuola costituisce quello che è stato chiamato, nei documenti di razionalizzazione, il Polo Scolastico dell’Agro-Industria della provincia di Parma. La sede Amministrativa e della Dirigenza Scolastica è stata collocata a San Secondo. L’idea fondante Parma, che rappresenta nel mondo la food valley italiana, deve avere la sua scuola della “filiera agroalimentare”, capace di formare dei tecnici che opereranno sul suo territorio ai vari livelli (quadri tecnici esecutivi e quadri tecnici intermedi e medio-alti). Non si può pensare che una cultura tecnologica così grande, capace di imporsi nel mondo, non abbia un proprio sistema scolastico formativo. I tecnici che lavorano in campagna, quelli che fanno da cerniera tra la produzione e la trasformazione, quelli che operano nella trasformazione, i controllori della qualità, punto di forza della produzione, devono crescere e formarsi in una full immersion ambientale che dia loro quelle “sfumature d’arte” che fanno unici al mondo i prodotti di Parma. L’unicità del territorio è un invito forte a mantenere e a rafforzare l’istruzione tecnica agroalimentare. In questo contesto economico si sono create le condizioni favorevoli all’individuazione di percorsi formativi aderenti alle richieste del mondo del lavoro, tanto da poter formare la “Scuola della filiera agroalimentare di Parma”, al servizio della provincia, ma anche di tutto il territorio nazionale ed europeo. Gli Istituti che sono stati uniti a formare il Polo Scolastico Agro-Industriale sono: ITAS “F. Bocchialini” di Parma ITIS “G. Galilei” di San Secondo P.se IPSAA “S. Solari” di Fidenza. Quest’istitut, fondato nel 1955, è una delle più vecchie scuole di Fidenza. All’inizio si è connotata come Scuola Professionale al servizio dell’agricoltura ed ha svolto una funzione 4 rilevantissima per il territorio, in quanto unica scuola di Agraria della provincia di Parma. Nella lunga storia, diverse sono state le offerte formative proposte dall’IPSAA “S. Solari”: dai corsi preparatori dei primi momenti, alle qualifiche professionali agricole (esperti ed esperte agricole, meccanici operatori agricoli), fino al corso di Agrotecnico, da cui è originata una maxi-sperimentazione autonoma (Progetto Solari) che ha precorso la sperimentazione assistita Progetto ’92 (quest’ultima subito adottata, quando ancora era in fase sperimentale). L’attuale offerta formativa dell’IPSAA “Solari” è tipica degli Istituti Professionali per l’Agricoltura e l’Ambiente che propongono il Progetto ’92, con le qualifiche Agro-industriale e Agro-ambientale che permettono ai giovani di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro; completa il corso di studio il biennio post-qualifica che diploma Agrotecnici. Con la riforma declinerà il curricolo sui Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale. 5 PRESENTAZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE DELL’AGROTECNICO L’agrotecnico, oltre a possedere una discreta cultura generale, accompagnata da soddisfacenti capacità operative, avrà conoscenze sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, organizzativo, contabile e colturale. In particolare, egli dovrà essere in grado di intervenire nei processi di produzione, trasformazione e controllo dei prodotti agricoli per adeguarli alle esigenze aziendali e del mercato. Conoscenze Conosce gli aspetti organizzativi di aziende ad indirizzo zootecnico, cerealicolo, vitivinicolo ed industriale; Conosce metodi e strumenti contabili per una corretta gestione aziendale; Sa valutare come conservare e valorizzare le produzioni agricole; Sa redigere ed interpretare documenti aziendali; Sa collocare i fenomeni aziendali nella dinamica dei mercati; Conosce le norme che salvaguardano gli aspetti igienico-sanitari in difesa del consumatore e che garantiscono produzioni nel rispetto dell’ambiente. Competenze È in grado di fornire assistenza tecnico-economica e tributaria alle aziende ed agli organismi cooperativi ed associativi; E’ in grado di divulgare conoscenze ed innovazioni tecnologiche nel settore agrario; E’ in grado di partecipare al lavoro organizzativo, individualmente o in gruppo, accettando o esercitando funzioni di coordinamento; E’ in grado di affrontare il cambiamento, sapendo riconoscere le nuove istanze e ristrutturare le proprie conoscenze. QUADRO ORARIO DELCORSO POST-QUALIFICA DEL CORSO DIURNO. Per il serale le ore settimanali sono ridotte a 25 (manca Religione e Scienze motorie) Materie/ore settimanali di insegnamento Italiano Storia Inglese Matematica Educazione fisica Religione Economia agraria Contabilità Economia dei mercati agricoli Ecologia applicata Diritto e legislazione Tecniche di produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli TOTALE 6 IV V 4 2 3 3 2 1 3 2 3 3 4 2 3 3 2 1 3 2 3 3 4 30 4 30 Note Il quadro orario viene completato dalle attività di Alternanza scuola – lavoro (132 ore nel biennio terminale) TRAGUARDI COMUNI Il traguardo che si persegue nelle Scuole del Polo dell’Agro-Industria è quello di formare persone mature capaci di orientarsi e di interagire responsabilmente nell'ambiente sociale e lavorativo, in cui si possano coniugare in modo equilibrato formazione civica e culturale, capacità linguistico-espressive e logico-interpretative, abilità atte alla risoluzione di problemi ed alla gestione delle informazioni, capacità critiche. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI DEL TRIENNIO Il POF del Polo segnala l’orizzonte complessivo verso cui tende l’azione formativa indicando che alla fine del triennio (monoennio più biennio post-qualifica IPSAA) l’alunno dovrebbe essere in grado di: lavorare autonomamente comunicare e documentare adeguatamente il proprio lavoro partecipare al lavoro organizzato di gruppo realizzare collegamenti tra diversi settori disciplinari individuandone i comuni denominatori valutare ed autovalutarsi sviluppare un adeguato metodo di ricerca o di lavoro. aprirsi all’innovazione. OBIETTIVI SPECIFICI DEI VARI AMBITI DISCIPINARI Per gli obiettivi specifici si rinvia alle relazioni individuali dei singoli docenti allegate al presente documento (Allegato A). CONTENUTI I contenuti disciplinari, raggruppati per moduli o percorsi didattici, sono stati elencati nelle allegate relazioni dei singoli docenti (Allegato A) e saranno ulteriormente specificati nei programmi dettagliati, sottoscritti da almeno due studenti. METODI Tutte le discipline hanno adottato la tipologia della lezione frontale e partecipata, supportata generalmente dall’uso di mezzi audiovisivi, da visite guidate e dall’uso dei laboratori. Per quanto riguarda le materie professionali, si sono seguiti i criteri di interdisciplinarità e di collegamento fra i vari docenti, nel tentativo di rendere sempre più concreti i concetti e le nozioni proposte. Per colmare le lacune evidenziate nel corso di questo anno scolastico gli insegnanti hanno attuato: - momenti di recupero "in itinere" di tipo curricolare utilizzando modalità del tipo suddivisione in gruppi di lavoro, aiuto reciproco, somministrazione supplementare di esercizi o compiti a casa,suddivisione della classe grazie alla compresenza di più docenti - corsi di recupero in orario extra-scolastico nel corso del secondo quadrimestre, dopo le valutazioni concernente il 1° quadrimestre (in Economia, Matematica e Inglese). 7 MEZZI – STRUMENTI - MATERIALI Per raggiungere gli obiettivi didattici e formativi si sono utilizzati i seguenti mezzi, strumenti e strutture: Libri di testo Biblioteca di Istituto Incontri con esperti Utilizzo del territorio come ambiente di apprendimento Quotidiani e riviste specializzate CD-Rom didattici Sussidi audiovisivi Laboratori (informatica, scienze, caseificio) TEMPI E FLESSIBILITA’ DELL’ORARIO CALENDARIO SCOLASTICO Il Calendario scolastico d’Istituto per l’anno 2015/2016 (deliberato dal Consiglio d’Istituto) ha previsto le seguenti sospensioni delle lezioni: DATE MOTIVAZIONE 09 Ottobre 2015 Patrono 2 Novembre 2015 dal 23-12-2015 al 06-01-2016 dal 24-03-2016 al 29-03-2016 Calendario Reg.le 15, 16, 18, Aprile 2016 25 Aprile 2016 Vacanze natalizie Vacanze pasquali Consegna locali al Comune per referendum Calendario Reg.le L’anno scolastico è suddiviso in due periodi: il primo quadrimestre, con scrutini e valutazione entro i primi 20 giorni di gennaio, ed il secondo quadrimestre all’interno del quale è fissata una valutazione interquadrimestrale (metà marzo) con consegna alle famiglie del “pagellino”. L’orario in questo ultimo anno è stato così organizzato: 6 ore da 50 minuti il martedì e il mercoledì, gli altri giorni 5 ore da 60 minuti, più le ore dedicate alle attività di Alternanza scuola–lavoro ad orario variabile. 8 STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE Gli strumenti di osservazione, verifica e valutazione utilizzati dai singoli docenti sono reperibili nell’Allegato A. CRITERI DI VALUTAZIONE E DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Delibera Collegio Docenti del 29.04.2010 “Criteri di ammissione alle classi successive e all’esame di Stato” Sono AMMESSI alla classe successiva gli studenti che conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna materia e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Saranno dichiarati NON AMMESSI alla classe successiva gli alunni che riporteranno quattro o più di quattro materie insufficienti, evidenziando di non avere acquisito contenuti disciplinari e gli obiettivi formativi fondamentali per il proseguimento degli studi; saranno dichiarati non ammessi gli studenti che abbiano riportato una valutazione della condotta inferiore a 6/10 (L.169/2008 e DM n.5/2009). Saranno dichiarati SOSPESI con rinvio della formulazione del giudizio gli alunni che riporteranno da una a tre materie insufficienti qualora il Consiglio di Classe valuti positivamente la possibilità di conseguire gli obiettivi formativi e di contenuto fondamentali delle materie interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente e attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero; in sede d’integrazione dello scrutinio finale, tenendo conto delle verifiche finali effettuate, oltre che delle varie fasi dell’attività di recupero, il Consiglio di Classe delibera l’ammissione alla classe successiva qualora le carenze siano state colmate e in ogni modo non risultino ostative alla frequenza della classe successiva. Ammissione ESAME di STATO sono AMMESSI all’esame di stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguono una valutazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (DPR n.122 del 22.06.2009); a partire dall’a.s. 2008/09 la valutazione del comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente, pertanto il voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico. I voti di profitto e di comportamento degli alunni ai fini della promozione alle classi successive e dell’ammissione all’esame di stato sono deliberati dal Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente Scolastico (o da un docente membro del Consiglio delegato) con la sola presenza di tutti i Docenti (Testo Unico 1994 art.5 commi 4-7). A questi elementi, che si evincono dalle proposte di voto di ogni docente, il Consiglio di Classe aggiunge la valutazione di elementi di giudizio relativi ad eventuali: corsi di recupero scambi culturali attività di alternanza scuola-lavoro iniziative parascolastiche attività di integrazione scuola-territorio. Il Consiglio di Classe considererà anche l’elemento della provenienza socio-culturale, nella sua incidenza sul rendimento scolastico. Per tutte le classi, il voto di condotta, per proposta del docente con il maggior numero di ore, è attribuito in base ai criteri deliberati dal collegio Docenti nella seduta del 29-01-2009: 9 Riferimenti normativi: DPR 249/1998; DPR n. 235/2007; nota 31/07/2008; L. 169/2008; D.M. n. 5/2009 Voto Obiettivo Acquisizione di valori di cittadinanza e convivenza civile 10 Indicatori Descrittori Comportamento L’alunno/a è sempre corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Sa relazionarsi e rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali. Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola. Rispetta il regolamento con responsabilità e consapevolezza civile. Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari; nel caso di assenze giustifica con tempestività. Partecipa con interesse costante alle proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica. Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante. E’ sempre munito del materiale necessario. Uso delle strutture della scuola Rispetto del regolamento Frequenza Partecipazione alla vita didattica Partecipazione al dialogo educativo e didattico Rispetto delle consegne Comportamento Acquisizione di valori di cittadinanza e convivenza civile 9 Uso delle strutture della scuola Rispetto del regolamento Frequenza Partecipazione alla vita didattica Partecipazione al dialogo educativo e didattico Rispetto delle consegne 10 L’alunno/a è corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali. Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola. Rispetta il regolamento con responsabilità e consapevolezza. Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari; nel caso di assenze giustifica con tempestività. Segue con interesse le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica. Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante. E’ sempre munito del materiale necessario. Voto Obiettivo Acquisizione di valori di cittadinanza e convivenza civile Indicatori Comportamento Nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è sostanzialmente corretto. Rispetta gli altri e i loro diritti. Uso delle strutture della scuola Non sempre utilizza al meglio il materiale e le strutture della scuola. Rispetto del regolamento Rispetta il regolamento, ma talvolta riceve richiami verbali. Frequenza Frequenta con regolarità le lezioni, ma talvolta non rispetta gli orari. Partecipazione al dialogo educativo e didattico Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica. Rispetto delle consegne Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente munito del materiale necessario. Comportamento Il comportamento dell’aunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non sempre è corretto. Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti. 8 Partecipazione alla vita didattica Acquisizione di valori di cittadinanza e convivenza civile 7 Partecipazione alla vita didattica 11 Descrittori Uso delle strutture della scuola Utilizza in maniera non sempre accurata il materiale e le strutture della scuola Rispetto del regolamento Talvolta non rispetta il regolamento, riceve richiami verbali e ha a suo carico richiami scritti. Frequenza Si rende responsabile di assenze e ritardi, e non sempre giustifica regolarmente Partecipazione al dialogo educativo e didattico Segue in modo passivo e marginale l’attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e dell’Istituto. Rispetto delle consegne Molte volte non rispetta le consegne e non è sempre munito del materiale scolastico. Voto Obiettivo Acquisizione di valori di cittadinanza e convivenza civile Indicatori Descrittori Comportamento Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è poco corretto. Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti. Utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola Viola frequentemente il regolamento. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o è sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a quindici giorni. Uso delle strutture della scuola Rispetto del regolamento 6 Partecipazione alla vita didattica Frequenza Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici e non giustifica regolarmente. Partecipazione al dialogo educativo e didattico Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le lezioni. Rispetta le consegne solo saltuariamente. Spesso non è munito del materiale scolastico. Rispetto delle consegne Comportamento Acquisizione di valori di cittadinanza e convivenza civile Uso delle strutture della scuola Rispetto del regolamento 5 Frequenza Partecipazione alla vita didattica Partecipazione al dialogo educativo e didattico Rispetto delle consegne Si comporta in modo arrogante e irrispettoso nei confronti dei docenti, degli alunni e del personale della scuola. Utilizza in modo trascurato e irresponsabile il materiale e le strutture della scuola. Viola di continuo il regolamento. Riceve ammonizioni verbali e scritte, è sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni gravi e per periodi superiori a 15 giorni. Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi che restano ingiustificati. Non dimostra alcun interesse per il dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni. Non rispetta le consegne. Sistematicamente è privo del materiale scolastico. a) Il Consiglio di Classe soprattutto in sede di scrutinio finale terrà in debita considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno. 12 b) La valutazione insufficiente deve scaturire esclusivamente alla presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per la quale lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti DPR 249/1998, come modificato dal D.P.R 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/poi del 31.07.08, prevede sanzioni disciplinari che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni. Il Consiglio di Classe, negli scrutini di fine anno (nella sessione di giugno e nella successiva sessione prevista a conclusione del percorso di recupero previsto dal DM 80 e dalla OM 92) riferisce gli elementi di sua conoscenza riguardo ai singoli studenti. Il Consiglio di Classe può predisporre una valutazione interquadrimestrale, allo scopo di fornire ulteriori occasioni di informazioni attinenti l’andamento didattico-disciplinare d’ogni studente. - Il Consiglio di Classe del triennio, per ogni classe e per ogni alunno, attribuisce Credito Scolastico, ai sensi delle normativa vigente (DM 22 maggio 2007 n. 42). L’assegnazione tiene conto di: profitto assiduità della frequenza (compresa quella dell’Area di Progetto, ove prevista) interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo attività complementari e integrative eventuali crediti formativi - Il Consiglio di Classe del triennio attribuisce, ai sensi della normativa vigente, il Credito Formativo, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Collegio Docenti e sulla base della documentazione presentata da ogni singolo alunno (D.P.R. 1998, n.323, art.12 e D.M. 10 febbraio 1999, n.34, art.1 così come modificati dal DM 22 maggio 2007 n. 42.). Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso a cui si riferisce l’Esame di Stato; la coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. Tale coerenza è accertata dai Consigli di Classe e, nel caso di candidati all’Esame di Stato esterni, dalle Commissioni d’Esame. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo. Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero sono convalidate dall’autorità diplomatica o consolare. Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi sono acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e della crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. Il Consiglio di Classe, al fine dell’attribuzione del credito formativo, ha il compito di valutare l’effettiva incidenza di tali esperienze sulla formazione della persona e sulla crescita umana dello studente. - I docenti dovranno utilizzare l’intera gamma dei voti dall’uno al dieci, seguendo le indicazioni della griglia allegata. In sede di scrutinio ogni insegnante presenterà la propria valutazione espressa in numero intero. 13 Griglia per la valutazione delle conoscenze 1-2 3 4 5 6 7 8 9 10 NESSUNA CONOSCENZA. Rifiuta la verifica. Non ha nessuna conoscenza degli argomenti proposti. CONOSCENZA GRAVEMENTE LACUNOSA. Commette gravi errori. Non ha nessuna capacità di orientarsi nella disciplina. CONOSCENZA GRAVEMENTE INSUFFICIENTE. Conosce in modo incompleto, frammentario e superficiale gli argomenti proposti. Commette errori frequenti e, pur avendo acquisito alcune conoscenze, non è in grado di utilizzarle, nemmeno in compiti semplici. CONOSCENZA INCERTA. Conosce gli argomenti proposti solo parzialmente e in modo non approfondito; solo se guidato riesce ad orientarsi, pur con qualche LIVELLI MINIMI DI CONOSCENZA E PADRONANZA. Conosce gli argomenti incertezza. fondamentali, ma non li ha approfonditi. Non commette numerosi gravi errori nell’esecuzione dei compiti assegnati. Si esprime con correttezza. DISCRETA PADRONANZA Conosce, comprende e applica, anche se non sempre in modo autonomo. Non commette errori sostanziali e si esprime in modo appropriato. BUONA PADRONANZA. Conosce, comprende in modo analitico e sa applicare i contenuti e le procedure proposte in modo autonomo. Non commette errori, ma soltanto imprecisioni. Si esprime con sicurezza e buona proprietà di linguaggio. OTTIMA PADRONANZA. Conosce e rielabora in modo organico e critico gli argomenti. Sa organizzare autonomamente le conoscenze e utilizza correttamente la terminologia specifica. ECCELLENTE PADRONANZA. Conosce e rielabora in modo critico e personale gli argomenti. Usa in modo rigoroso la terminologia specifica. Organizza autonomamente le conoscenze, effettuando opportuni collegamenti inter e pluridisciplinari. SIMULAZIONI PROVE D’ESAME Sono state effettuate o saranno effettuate le seguenti simulazioni delle prove d’esame: - due simulazioni di terza prova: quattro discipline per ogni simulazione (Valorizzazione delle attività produttive, Matematica, Inglese e Agronomia), ogni disciplina ha proposto due domande aperte e quattro tests a risposta multipla (per un totale di otto quesiti a risposta singola e sedici a risposta multipla) - una simulazione di prima prova - una simulazione di seconda prova 14 INDICAZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA DEFINIZIONE DELLA TERZA PROVA La scelta delle tipologie di prova è stata funzionale alle esperienze pregresse degli allievi ed alle modalità di valutazione didattica già esperite anche negli anni precedenti dal corpo docente, nonché al tipo di formazione professionale dell’Istituto. In particolare, tra le possibilità ipotizzate: trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, problemi a soluzione rapida, casi pratici e professionali, sviluppi di progetto. si è scelto di somministrare prove strutturate articolate su quattro materie, utilizzando cumulativamente la tipologia b (quesiti a risposta singola – aperta) e la tipologia c (quesiti a risposta multipla), come da documentazione agli atti e concedendo un tempo di 3 ore per l’effettuazione della prova. Pare necessario rilevare come da parte degli alunni, abituati a singole prove per materia, le prove articolate su più materie abbiano determinato qualche difficoltà, con risultati non sempre soddisfacenti. Il Consiglio di Classe, dopo attenta valutazione, ha escluso la formulazione di una prova basata su un unico testo da cui trarre quesiti inerenti più discipline in quanto ciò porterebbe a limitare la manifestazione di conoscenza, non consentendo all’alunno di mostrare un quadro più complessivo dei contenuti appresi. Inoltre, è stata esclusa la tipologia della prova inerente alla risoluzione di casi pratici e professionali, in quanto la seconda prova, così come tradizionalmente formulata dal Ministero, configura tale tipologia. Relativamente alla lingua straniera, la prova è stata strutturata essenzialmente con brevi risposte ad una serie di domande riguardanti argomenti professionali precedentemente trattati o partendo da un testo predisposto. Si rileva infine come la proposta della terza prova a quesiti a risposta singola e/o multipla non debba essere valutata come limitativa e meno qualificante delle altre tipologie proposte, in quanto essa non si configura come una serie di quiz, in pratica domande che richiedono solo la modesta attività mentale necessaria per richiamare il dato richiesto, bensì una serie di quesiti volta a sollecitare la qualità delle competenze acquisite tramite un procedimento di selezione della risposta. SIMULAZIONE III PROVA CLASSE QUINTA S ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 Per l’attribuzione del punteggio di ciascuna materia: 1. ad ogni risposta a scelta multipla si assegnano 1,25 punti se esatta oppure 0,25 punti se sbagliata 2. ad ogni risposta a domanda aperta si assegna un massimo di 5 punti ; se la risposta è in bianco si assegna in ogni modo 1 punto 3. alla fine il punteggio assegnato ad ogni materia sarà come minimo 3/15 e come massimo 15/15: la scelta di assegnare in ogni caso un punteggio minimo anche ad una risposta assente o errata è stata determinata dal tentativo di trovare una equivalenza con la scala di valutazione in decimi, che prevede in ogni modo un punteggio non inferiore a 1 o 2 decimi. 4. si farà la media dei punteggi di tutte le materie della prova, ottenendo il voto della prova in quindicesimi 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA MIN. 0,25 PUNTI (RISPOSTA ERRATA o MANCANTE) MAX 1,25 PUNTI (RISPOSTA ESATTA) . QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (APERTA) Risposta completa, articolata, corretta nei contenuti e nell’esposizione Risposta abbastanza completa ed articolata, con eventuali imprecisioni nei contenuti e/o nell’esposizione Risposta pertinente ai contenuti essenziali, anche se poco approfondita e con imprecisioni nei contenuti e/o nell’esposizione Risposta incompleta, lacunosa, con errori nei contenuti e/o nell’esposizione Risposta molto frammentaria e con nessi logici molto carenti o del tutto assenti, oppure risposta non formulata 16 PUNTI 5 PUNTI 4 PUNTI 3 PUNTI 2 PUNTI 1 I.P.S.A.S.R. “S.SOLARI” – FIDENZA Griglie di valutazione- Esame di Stato GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA A Candidato ……………………………………………… Classe …………………… 1. Comprensione complessiva Non comprende il tema e il significato del testo Comprende alcuni aspetti del testo, ma non il significato complessivo Comprende il tema principale e il significato complessivo Comprende le relazioni tra alcuni elementi del testo e il suo significato complessivo Comprende le relazioni tra tutti gli elementi del testo e il suo significato complessivo 5 0.5 2.5 3.5 4.5 5 2. Analisi del testo Non individua alcun elemento testuale significativo Analizza il testo individuando solo alcuni elementi di contenuto tematico Analizza il testo individuando lo sviluppo e l’articolazione del tema Analizza il testo individuando anche elementi significativi di tipo formale Analizza il testo individuando la struttura tematica e le scelte formali e stilistiche dell’autore 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 3.Contestualizzazione Non riesce ad inserire il testo o una sua parte in alcun contesto extratestuale Inserisce il testo nelle sole coordinate spazio temporali Inserisce a grandi linee il testo nel contesto della poetica dell’autore 2 0.5 1 1.3 1.7 2 Inserisce il testo nel contesto della poetica dell’autore e coglie elementi di innovazione rispetto al genere a cui appartiene Inserisce il testo nel contesto della poetica dell’autore, nel contesto del genere e nel contesto storico culturale a cui appartiene 4. Valutazione Non esprime alcuna opinione sul testo Riferisce una valutazione su alcuni elementi del testo ma senza fornire adeguati elementi di sostegno Esprime una sua opinione personale senza tuttavia fornire adeguati elementi di sostegno Esprime le sue opinioni personali portando a sostegno elementi del testo Argomenta la sua personale interpretazione ricorrendo a elementi testuali ed extratestuali 2 0.5 1 5. Correttezza formale e proprietà lessicale Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia) Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio Pochi errori e lessico appropriato Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale) 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 Punteggio totale ………………………………/quindicesimi N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza LA COMMISSIONE 17 1.3 1.7 2 IL PRESIDENTE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B1: SAGGIO BREVE Candidato ……………………………………………… Classe …………………… 1. Utilizzo dei documenti e dei dati forniti che corredano l’argomento scelto Non prende in esame i documenti forniti Prende in esame solo alcuni documenti e in modo superficiale Prende in esame quasi tutti i documenti ma solo nelle linee generali Prende in esame tutti i documenti in modo completo Prende in esame tutti i documenti in modo esauriente e approfondito, citando o sintetizzando 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 2. Conoscenze relative all’argomento scelto Le conoscenze sono errate o molto carenti Le conoscenze sono incomplete e non sempre corrette Le conoscenze sono corrette ma incomplete Le conoscenze sono corrette e complete Le conoscenze sono precise e approfondite 2 0.5 1 1.3 1.7 2 3.Coerenza argomentativa e organicità espositiva Il discorso è confuso e contraddittorio in più punti Il discorso non è contraddittorio ma frammentario Il discorso è articolato in modo semplice ma sufficientemente chiaro e coerente Il discorso è articolato in modo chiaro, coerente ed adeguato al destinatario Il discorso sviluppa tutti gli argomenti in modo organico, approfondito ed adeguato al destinatario 4 0.5 2.0 3.0 3.5 4 4. Valutazione Il testo non giunge ad una conclusione coerente Il testo giunge a conclusioni coerenti ma non motivate Il testo giunge a conclusioni coerenti e sufficientemente motivate Il testo giunge a conclusioni adeguate e argomentate in modo personale Il testo giunge a conclusioni adeguate, ben argomentate e formulate in modo personale 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 5.Correttezza formale e proprietà lessicale Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia) Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio Pochi errori e lessico appropriato Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale) 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 Punteggio totale ………………………………/quindicesimi N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza LA COMMISSIONE 18 IL PRESIDENTE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B 2: ARTICOLO DI GIORNALE Candidato ……………………………………………… Classe …………………… 1. Utilizzo dei documenti e dei dati forniti che corredano l’argomento scelto Non prende in esame i documenti forniti Prende in esame alcuni documenti ma in modo superficiale Prende in esame i documenti ma solo nelle linee generali Prende in esame i documenti utilizzando i dati e le informazioni in modo corretto Si confronta in modo critico con opinioni e argomenti riportati dai documenti 2 0.5 1 1.3 1.7 2 2. Conoscenze relative all’argomento scelto Le conoscenze sono errate o molto carenti Le conoscenze sono incomplete e non sempre corrette Le conoscenze sono corrette ma incomplete Le conoscenze sono corrette e sviluppate anche con attenzione all’attualità Le conoscenze sono precise e approfondite 2 0.5 1 1.3 1.7 2 3.Coerenza argomentativa Il discorso risulta confuso e contraddittorio in più punti Il discorso non è contraddittorio ma frammentario Il discorso è articolato in modo semplice ma sufficientemente chiaro e coerente Il discorso è articolato in modo chiaro, coerente ed adeguato al destinatario Il discorso sviluppa l’ argomento in modo rigoroso, approfondito ed adeguato al destinatario 4 0.5 2.0 3.0 3.5 4 4. Efficacia comunicativa Il testo è inefficace e non tiene conto di scopo e destinatario Il testo è poco efficace nel percorso espositivo Il testo è semplice ma efficace nella presentazione dei contenuti Il testo è chiaro ed efficace relativamente a scopo destinatario e contesto Il testo è chiaro, interessante e convincente 4 0.5 2.0 3.0 3.5 4 5. Correttezza formale e proprietà lessicale Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia) Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio Pochi errori e lessico appropriato Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale) 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 Punteggio totale ………………………………/quindicesimi N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza LA COMMISSIONE 19 IL PRESIDENTE GRIGLIA DI VALUTAZIONE - PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA C: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO DI CARATTERE STORICO Candidato ……………………………………………… 1. Pertinenza Assolutamente fuori tema Traccia trattata parzialmente Traccia trattata nelle linee generali Traccia trattata in modo completo Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito Classe …………………… 5 0.5 2.5 3.5 4.5 5 2. Conoscenza e inquadramento del fatto storico Le informazioni utilizzate sono incomplete e/o errate Le informazioni utilizzate sono incomplete e non sempre corrette Le informazioni utilizzate sono corrette ma incomplete Le informazioni utilizzate sono corrette e complete Le conoscenze sono precise ed esaustive 4 0.5 2.0 3.0 3.5 4 3. Coerenza e organicità espositiva Il discorso è confuso e contraddittorio in più punti Il discorso non è contraddittorio ma frammentario Il discorso è articolato in modo semplice ma sufficientemente chiaro e coerente Il discorso è articolato in modo chiaro, coerente e coeso Il discorso sviluppa l’argomento in modo organico ed approfondito 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 4. Correttezza formale e proprietà lessicale Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia) Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio Pochi errori e lessico appropriato Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale) 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 Punteggio totale ………………………………/quindicesimi N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza LA COMMISSIONE 20 IL PRESIDENTE GRIGLIA DI VALUTAZIONE - PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE Candidato ……………………………………………… 1. Pertinenza Assolutamente fuori tema Traccia trattata parzialmente Traccia trattata nelle linee generali Traccia trattata in modo completo Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito Classe …………………… 4 0.5 2.0 3.0 3.5 4 2. Conoscenze Le conoscenze sono errate e molto carenti Le conoscenze sono incomplete e non sempre corrette Le conoscenze sono corrette ma incomplete Le conoscenze sono corrette e complete Le conoscenze sono precise e approfondite 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 3. Coerenza e organicità espositiva Il discorso risulta confuso e contraddittorio in più punti Il discorso non è contraddittorio ma frammentario Il discorso è articolato in modo semplice ma sufficientemente chiaro e coerente Il discorso è articolato in modo chiaro, coerente e coeso Il discorso sviluppa tutti gli argomenti in modo organico ed approfondito 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 4. Valutazione Il testo non giunge ad una conclusione coerente Il testo giunge a conclusioni coerenti ma non motivate Il testo giunge a conclusioni coerenti e sufficientemente motivate Il testo giunge a conclusioni adeguate e argomentate in modo personale Il testo giunge a conclusioni adeguate, ben argomentate e formulate in modo personale 3 0.5 1.5 2.0 2.5 3 5.Correttezza formale e proprietà lessicale Gravi e ripetuti errori di morfosintassi, di ortografia e di punteggiatura Errori diffusi ma non gravi (lessico punteggiatura ortografia) Pochi errori, ma lessico semplice, a volte improprio Pochi errori e lessico appropriato Privo di errori e con lessico ricco e appropriato (anche di tipo settoriale) 2 0.5 1 1.3 1.7 2 Punteggio totale ………………………………/quindicesimi N.B. Il descrittore intermedio, evidenziato, rappresenta il livello di sufficienza LA COMMISSIONE 21 IL PRESIDENTE I.P.S.A.S.R. “ S. SOLARI” DI FIDENZA CLASSE V - SEZ. S CORSO AGROTECNICO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SIMULATA Allievo/a……………………………………..……………..………….. Data ………………… OBIETTIVI Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione ASSEGNAZIONE PUNTI PUNTEGGIO OTTENUTO (Max 40 punti) 40% (Max 20 punti) 20% Capacità di approfondimento e di logica (Max 20 punti) 20% Correttezza e proprietà linguistica (Max 20 punti) 20% Totale punteggio ottenuto Voto = (punteggio ottenuto/10) Voto arrotondato (criterio: i voti con decimali inferiori a 5 saranno arrotondati per difetto mentre i voti con decimale pari o superiori a 5 saranno arrotondati per eccesso) es. 4,4 diventa 4; 4,5 diventa 5. Obiettivi minimi per la sufficienza Gli obiettivi minimi per raggiungere la sufficienza sono: 1. Conoscere i contenuti fondamentali della disciplina. 2. Saper descrivere in modo semplice e chiaro i contenuti della disciplina. 3. Mettere in pratica semplici contenuti e concetti della disciplina. 22 Programmi IPSASR “ S. SOLARI” Programma di Lingua e letteratura italiana Classe : VS Docente: Botrugno Luigi anno scolastico : 2015-2016 L’età del Decadentismo: caratteristiche generali. La filosofia di Marx, Nietzche, Freud. Il simbolismo e l’estetismo in Europa e in Italia. G. Pascoli: pensiero e opere. La poetica del Fanciullino. o Da Mirycae: Arano, Lavandare, X Agosto, Il Lampo. Il Tuono. G. D’Annunzio: pensiero e opere. o L’estetismo: Il Piacere: (trama, la figura di Andrea Sperelli). o Il panismo. Dall’Alcyone: La Pioggia nel pineto, La sera fiesolana. Le Avanguardie: il Futurismo ed il Crepuscolarismo. Gozzano (Cenni generali). La Letteratura tra le due guerre: L. Pirandello: pensiero, opere, poetica o L’umorismo. Il relativismo. Personaggio e persona. Il fu Mattia Pascal Da novelle per un anno: La patente, il Treno ha fischiato, Ciaula ha visto la luna Italo Svevo: pensiero, opere, poetica. La psicoanalisi. Il romanzo psicologico. La Coscienza di Zeno (trama, struttura, il monologo interiore). L’ermetismo: caratteristiche generali. G. Ungaretti: pensiero, opere, poetica. Da Allegria: Veglia; S. Martino ; Fratelli; Soldati; E. Montale: pensiero, opere, poetica. Da Ossi di Seppia: Il male di vivere; Meriggiare pallido e assorto. Da La Bufera: Ti libero la fronte dai ghiaccioli; Da Xenia: Ho sceso dandoti il braccio L’Insegnante: Luigi Botrugno I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide Fidenza, 15 Maggio 2016 23 Docente: Botrugno Luigi anno scolastico : 2015-2016 Programma di storia: Classe: VS La seconda industrializzazione; L’imperialismo; L’età giolittiana; Le cause della prima guerra mondiale. Neutralisti ed interventisti in Italia. Le tappe del conflitto e i trattati di pace; La rivoluzione russa; Il dopoguerra in Europa: l’ascesa del fascismo. L’ascesa del nazismo. La questione ebraica; La seconda guerra mondiale: cause, tappe del conflitto, trattati di pace; La resistenza in Italia. Il secondo dopoguerra:la repubblica Italiana, la guerra fredda L’Insegnante: Luigi Botrugno I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide Fidenza, 15 Maggio 2016 24 Programma di Lingua Inglese: Classe: VS Docente: Guardamagna Alessandro anno scolastico: 2015-2016 Why incineration is a very bad idea in the Twenty First Century. by by Paul Connett, PhD Available from http://www.no-burn.org/why-incineration-is-a-very-bad-idea-in-the-twentyfirstcentury; accessed 12 February 2016 Sustainability. Sustainability is the most crucial challenge our civilization has faced since the beginning of the industrial revolution. On a finite planet we cannot run a throwaway society indefinitely. We have to ape nature and recycle everything we possibly can. We would need four planets if everyone in the world consumed like Americans. We would need two planets if everyone consumed like Europeans. Meanwhile, both India and China, with their massive populations, are bent on copying our "over-consuming" lifestyle. It was India's Mahatma Gandhi who many years ago said that "the world has enough for everyone's need, but not for everyone's greed." We in the North and the West need to set a better example. 25 Something has to change and the best place to start is with waste. Everyone makes waste, and as such we are all part of living in a non-sustainable way. But if everyone took that first vital step of keeping their discarded materials separate then they could join the movement which would move the world in a sustainable direction. Incineration is not sustainable. Every time a community builds a trash incineration it sets back the real solutions by 25 years - the time it takes to pay back the massive investment involved. Every time you burn something you have to go back to the beginning of the linear society (extraction- manufacture-consumption-waste). After 25 years you are no closer to sustainability. All you are left with is a pile of ash of approximately one quarter of the mass of the trash that was burned. Promoters claim that incineration produces energy and fights global warming. This is utter nonsense. Three - four times more energy is saved by recycling the same materials as burned. One European company estimates that a combination of recycling and composting reduces global warming gases some 46 times more than incineration generating electricity (AEA, 2001). The social costs of incineration are staggering especially in developing countries. The huge amount of money spent on incineration goes into complicated machinery (over half the capital cost is needed for air pollution control) and most of it leaves the country in the pockets of the multinational companies that build these monsters. With the alternatives most of the money goes into creating local jobs and local businesses, thereby staying in the community and the country. In Brescia, Italy, they spent about $400,000,000 building an incinerator and have created just 80 full-time jobs. While Nova Scotia, a province of Canada, after rejecting an incinerator, has created over 3.000 jobs in the handling of the discarded resources and in the industries using these secondary materials. So incineration is neither sound for the planet nor for the local or national economies. However, because this matter is largely in the hands of engineers and engineering consultants the only issue that has dominated their discussion is "Is it safe?" Is incineration safe? This is an issue I have followed for 25 years. The issue that peaked my interest was the incredible fact that simply by burning household trash we make the most toxic substances that we have ever been able to make in a chemical laboratory….: polyhalogenated dibenzo para dioxins and furans (PCDDs, 26 PCDFs, PBDDs, PBDFs etc) called "dioxins" for short. There are literally thousands of these substances. There is no question that over 25 years the industry has got better at capturing these pollutants but we are still hostage as to how well the plants are designed and operated, monitored and the regulations enforced…. An Inconvenient Truth The Movie From director Davis Guggenheim, An Inconvenient Truth is a passionate and inspirational look at former Vice President Al Gore's fervent crusade to halt global warming's deadly progress by exposing the myths and misconceptions that surround it. In this intimate portrait of Gore and his "travelling global warming show," Gore comes across as never before in the media - funny, engaging, open and intent on alerting citizens to this "planetary emergency" before it's too late.Interspersed with the bracing facts and future predictions is the story of Gore's personal journey: from an idealistic college student who first saw a massive environmental crisis looming; to a young senator facing a harrowing family tragedy that altered his perspective; to the man who almost became President but instead returned to the most important cause of his life. With an emphasis on hope, An Inconvenient Truth ultimately shows us that global warming is no longer a political issue but rather, the biggest moral challenge facing our civilization today. After having its U.S. debut at the 2006 Sundance Film Festival and international premiere at Cannes, An Inconvenient Truth opened to rave reviews and enthusiastic audiences everywhere. A smash hit, the film went on to win Academy Awards® for Best Documentary feature and Best Song. It also became a global phenomenon, one of the highest grossing documentaries of all time with a worldwide audience estimated at 5 million people. The impact of An Inconvenient Truth is unprecedented. Since its release in 2005, the film has helped to galvanize governments, leaders, organizations and individuals worldwide to take action on global warming. More than a billion people are now aware of the issue and have been motivated to act. Learn more about some of these historic developments. _ Over 106,000 tons of carbon were offset in the year following the film's release, which is equivalent to 225 million car miles. _ 4200+ tons of carbon were offset just by people swtiching to compact fluorescent light bulbs. _ Over 150 climate change bills have been introduced in Congress, with the historic Markey-Waxman Bill passing the House in June, 2009. _ Five countries - England, Scotland, Czech Republic, New Zealand, and Germany - and the Canadian province of British Columbia incorporated An Inconvenient Truth into their secondary schools' curricula. _ President Obama created the new position of Assistant to the President for Climate and Energy. _ The United States House of Representatives established a Select Committee on Energy Independence and Global Warming. 27 _ The U.S. Senate established a Select Committee On Energy Independence and Global Warming. _ Over 2600 people have been trained to give The Climate Project presentation and 4 million people on all seven continents have heard the presentation. _ The issue of global warming reached more than a billion people worldwide. Available from http://www.climatecrisis.net/an-inconvenient-truth.php; accessed 18 January, 2010. L’Insegnante: Alessandro Guardamagna I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide Fidenza, 15 Maggio 2016 28 Programma di Economia agraria e dello sviluppo territoriale : Classe: VS Docente : Battaglia Piergiorgio anno scolastico: 2015-2016 Matematica finanziaria UD1 Ripasso Problemi relativi all’interesse e al montante semplice Problemi relativi all’interesse composto, misto e convertibile Rate frazionate UD2 Le annualità anticipate e posticipate. Quota reintegrazione e quota di ammortamento Debito estinto e debito residuo. Calcolo mutuo a tasso fisso. Il Bilancio dell’azienda agraria UD1 I diversi tipi di bilancio UD2 compilazione del bilancio economico e determinazione dei vari tipi di reddito(redito netto, reddito fondiario, da capitale, da lavoro) UD3 Indici di redditività ed efficienza. I conti colturali delle colture erbacee e della vite UD4 Bilancio aziendale dell’allevamneto zootecnico e dell’azienda vitivinicola I costi di produzione UD1 I costi di produzione del latte e della carne UD2 I costi di trasformazione dell’uva in vino e del latte in formaggio I miglioramenti fondiari UD1 Determinazione del costo del miglioramento fondiario (con formule di matematica finanziaria) UD2 Giudizio di convenienza in termini di reddito, di capitale e di fruttuosità UD3 Determinazione dei costi di impianto di un frutteto (in particolare il vigneto) UD4 Analisi costi-benefici. Indiic applicati ai miglioramenti fondiari Il Catasto UD1 Definizione e storia del Catasto Italiano. Il Catasto terreni e il Catasto fabbricati L’Insegnante: Piergiorgio Battaglia I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide Fidenza, 15 Maggio 2016 29 Programma di Valorizzazione delle attività produtive e legislazione di settore Classe: VS Docente : Demaldè Romano anno scolastico: 2015-2016 1. 2. 3. Pubblica amministrazione, Enti territoriali e figure giuridiche in agricoltura La Pubblica amministrazione; Gli organi amministrativi; Le figure giuridiche nelle attività agricole. Regime di responsabilità in materia di difesa e interventi sull’ambiente 1. Responsabilità e danno ambientale: 2. Interventi a difesa dell’ambiente: 1. 2. 3. 4. 5. Le normative nei settori agroambientale e agroalimentare Normativa della tutela del paesaggio: Normativa ambientale, tutela delle acque e dei suoli: Normativa ambientale e gestione dei rifiuti, liquami e reflui: Normativa europea, nazionale e regionale sulle produzioni biologiche: Tutela e normativa dei prodotti alimentari. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Politiche agricole e organizzazione del mercato produttivo (OCM) Pac, i principi e le riforme; La nuova PAC; Norme commerciali e condizionamenti mercantili; Le regole della compravendita; Condizionamenti mercantili e packaging; Organizzazione di settore: criteri di produzione e qualità; Organizzazione di produzione non ortofrutticola e ortofrutticolo; Fattori e modelli di sviluppo delle OP. Produzioni di qualità, classificazione e filiere 1. La qualità commerciale delle produzioni 2. Caratteristiche e mercati dei prodotti agricoli 1. 2. 3. Normative nazionali e comunitarie, marketing e ambiente La tutela dei prodotti a denominazione d’origine; Le aree montane nella legislazione; Strategie di marketing; Approfondimenti al corso: Formaggio Parmigiano Reggiano Prosciutto di parma Culatello di Zibello L’Insegnante Romano Demaldè I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide 30 Programma di Sociologia rurale e storia dell’agricoltura Classe: VS Docente : Demaldè Romano anno scolastico: 2015-2016 Origine delle piante coltivate e addomesticamento degli animali Cereali, alberi da frutto e allevamento degli animali domestici Lo sviluppo dell’agricoltura in età antica e dal medioevo alla luce del nuovo mondo Le antiche civiltà dell’oriente e del mediterraneo, la trattatistica agronomica nel periodo romano, Le invasioni barbariche e la decadenza dell’agricoltura, monachesimo, i grandi viaggi di esplorazione L’agricoltura dal XVI secolo ad oggi La depressione agricola del XVII secolo, la nascita della scienza agronomica e la rivoluzione agricola, Gli interventi di miglioramento fondiario (bonifiche), Le Scuole, le Accademie e le Società di agricoltura, dalla prima alla seconda guerra mondiale (battaglia del grano), La riforma agraria, la politica agricola comune (PAC), agricoltura e globalizzazione dei mercati Il concetto di ruralità e la sua evoluzione, società contadina e società rurale La contrapposizione campagna-città, concetto di ruralità Società contadina e società rurale Aspetti generali e dinamiche interne al mondo rurale Le variazioni demografiche e la ruralità Il fenomeno di esodo e spopolamento Il tramonto di un modo di vivere L’Insegnante Romano Demaldè I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide 31 Programma di Biologia applicata Classe: VS Docente : Zatta Andrea anno scolastico: 2015-2016 Modulo 1 METODOLOGIE E MEZZI DI CONTROLLO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE E STRATEGIE DI DIFESA NEL QUADRO DELL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE Interventi di tipo agronomico Interventi di tipo fisico e meccanico Interventi con mezzi biologici e biotecnologici Mezzi di controllo biologici 1 – Gli entomofagi con particolare riferimento agli Artropodi (predatori e parassito idi), importanza della conservazione e del ripristino di aree di rifugio per gli entomofagi 2 – Agenti patogeni impiegati nella lotta microbiologica: modalità di azione e principali applicazioni dei virus, batteri, nematodi, funghi entomopatogeni Mezzi di controllo biotecnologici 1 – Strategie di tipo genetico-significato: varietà resistenti e tolleranti, gli OGM 2 – Tecniche d’uso dei feromoni sessuali (tecnica di monitoraggio, tecnica della cattura massiva, tecnica della confusione/disorientamento sessuale e auto confusione) I principi della difesa integrata e biologica. La lotta guidata 1 – Differenza tra difesa integrata e difesa biologica 2 – Significato di soglia di danno e di intervento. Strategie per definire la soglia di intervento 3 – I modelli previsionali: cosa sono e a che cosa servono Modulo 2 MEZZI DI CONTROLLO CHIMICI 1 - Tipi di agrofarmaci 2 – Composizione degli agrofarmaci: sostanza attiva, coformulanti e coadiuvanti 3 – Concetto di residuo e deposito: tossicità intrinseca, concetto di tossicità acuta e di Dose letale DL 50 4 – Concetto di tossicità cronica 5 - Tempo di sicurezza, limite di tolleranza, tempo di rientro 6 – Significato di fitotossicità, persistenza, retroattività, compatibilità (miscibilità) dei prodotti fitosanitari 7 – Modalità di azione dei prodotti fitosanitari nei confronti della pianta (esofarmaci, endofarmaci, citotropici, trans laminari/loco sistemici e sistemici) 8 – Modalità di azione degli insetticidi: contatto, ingestione, asfissia 9 – Modalità di azione dei fungicidi: azione preventiva, curativa e eradicante o antisporulante 10 – Significato di effetti mutageni, teratogeni e cancerogeni Modulo 3 ANALISI DEL QUADRO FITOPATOLOGICO DELLE COLTURE Agenti di malattia e di danno: sintomi-danni, biologia e relative strategie di controllo delle seguenti colture: 32 Vite: Peronospora, Oidio, Botrite Flavescenza dorata e cicalina della Flavescenza dorata Tignoletta della vite Metcalfa e Fillossera della vite Ragnetto rosso Nematodi galligeni Cereali: Oidio del frumento Ruggini dei cereali Piralide del mais Diabrotica del mais Nottue Elateridi L’Insegnante Andrea Zatta I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide 33 Programma di Tecniche di allevamento vegetale e animale Classe: VS Docente : Delnevo Giuseppe anno scolastico: 2015-2016 ALLEVAMENTO DEI BOVINI DA CARNE 1 -La carne bovina: composizione, valore nutritivo, consumo nazionale 2 -La macellazione, resa al macello 3 -Le principali razze e incroci allevati in Italia 4-Tipologie di allevamenti di bovini da carne: vitelli a carne bianca, tecniche di alimentazione, problemi sanitari (cenni) 5 –Vitellone: tipologie di allevamento, tecniche di alimentazione, cenni sui problemi sanitari SUINICOLTURA 1 – Carni suine: macellazione e seziona tura, valore nutritivo, valutazione della qualità, produzione e consumo nazionale 2 – Principali tipologie di allevamento 3 – Le principali razze e incroci allevati in Italia 4 – Riproduzione: ciclo estrale, fecondazione, gestazione, parto, allattamento, svezzamento. Produttività della scrofa 5 – Alimentazione: alimenti principali, integratori, tecniche di razionamento, preparazione e distribuzione degli alimenti VITICOLTURA 1 - Cenni botanici: anatomia e fisiologia della pianta; radici, gemme, frutto, cicli e fasi fenologiche 2 – Portinnesti e propagazione della vite, requisiti dei portinnesti e loro classificazione 3 – I Vitigni: uve da vino e uve da tavola 4 – Impianto del vigneto: valutazione dell’ambiente pedoclimatico pre-impianto e tecniche di impianto 5 – Sistemi di allevamento, in particolare Guyot e Sylvoz, potatura di produzione 6 – Cure colturali del vigneto: gestione del suolo: lavorazione del terreno, inerbimento totale/parziale, concimazione potatura. Cenni sui trattamenti fitosanitari Vendemmia: criteri per decidere l’epoca della vendemmia, vendemmia manuale e meccanica. L’Insegnante Giuseppe Delnevo I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide 34 Programma di Agronomia territoriale ed ecostemi forestali Classe: VS Docente : Delnevo Giuseppe anno scolastico: 2015-2016 Le più diffuse specie di piante di interesse forestale presenti in Italia e in particolare in Emilia Romagna: 1 - classificazione, anatomia, clima e terreno 2 – Gli habitat forestali presenti in Italia e in particolare in Emilia Romagna 3 – I prodotti di trasformazione delle piante forestali 4 – Il governo dei boschi 5 – Verde urbano: i principali metodi di potatura degli alberi L’Insegnante Giuseppe Delnevo I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide 35 Programma di matematica: Classe: VS Docente : Ponticelli Ivana anno scolastico: 2015-2016 Relazione Il programma è stato svolto anche se è stato sviluppato per contenuti essenziali , al fine di permettere agli allievi di raggiungere le conoscenze fondamentali previste per il quinto anno di scuola superiore. Gli allievi, nonostante i gravosi impegni di lavoro hanno cercato di mantenere una frequenza e un impegno piuttosto costante e si sono sempre mostrati attenti e collaborativi. Obiettivi specifici della disciplina Raggiunto da Obiettivo Quasi tutti La maggioranza Utilizzo linguaggio specifico X Autonomia X Capacità di analisi X Capacità di sintesi Padronanza di tecniche e procedure di calcolo Alcuni X X Contenuti Parabola: equazione (completa e incompleta), vertice, fuoco, asse di simmetria e la direttrice. Intersezioni con gli assi cartesiani. Grafico della parabola. Disequazioni. Disequazioni razionali intere di primo e di secondo grado. Sistemi di disequazioni. Disequazioni fratte e a fattori. Funzione razionale di variabile reale. Rappresentazione analitica di una funzione. Determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione. Intersezione con gli assi cartesiani. Segno di una funzione. Concetto intuitivo di limite. Limite finito per una funzione in un punto. Limite infinito per una funzione in un punto. Limite per una funzione all’infinito. Forme indeterminate: , . Ricerca di eventuali asintoti orizzontali o verticali di una funzione. y f (x ) Studio del grafico di una funzione razionale . Lettura e interpretazione analitica del grafico di una funzione y f (x) . Tecniche di insegnamento Insistere sul presupposto fondamentale che l’elemento di partenza non è la formula ma il concetto da cui essa scaturisce; Introdurre gli argomenti a partire da esempi; Partire da esempi elementari e, successivamente, rendendoli gradualmente più complessi arrivare alla trattazione teorica generale. 36 Attività di recupero: Durante le lezioni, ogni volta che si è presentata la necessità, sono state richiamate le nozioni già apprese ed in parte dimenticate. Verifiche 1) Tramite esercizi individuali e di gruppo in classe 2) Tramite prove scritte o strutturate. Valutazione Nella valutazione delle prove si è tenuto conto delle capacità di interpretazione del testo dell’esercizio, delle abilità di calcolo, dell’ordine nella stesura dell’elaborato, dell’esecuzione completa o parziale del compito. Errori di procedimento e di calcolo hanno peso diverso a seconda del contesto. Nelle prove orali si è tenuto conto, per ogni singolo alunno, della padronanza degli argomenti, della prontezza di risposta, della capacità di rielaborazione e di collegamento, della emotività, dei miglioramenti conseguiti, dell’impegno nelle applicazioni. Per il voto finale non si terrà conto soltanto del profitto conseguito durante l’anno scolastico, ma anche della partecipazione alle lezioni, dell’impegno nel lavoro in classe, del metodo di studio e dei progressi conseguiti. 1 PARABOLA Equazione completa e incompleta della parabola. Vertice, fuoco, asse di simmetria e la direttrice. Intersezioni della parabola con gli assi cartesiani. Concavità. Grafico della parabola. 2 DISEQUAZIONI Disequazioni razionali intere di primo grado. Sistemi di disequazioni. Disequazioni fratte e a fattori. Disequazioni di secondo grado. 3 STUDIO DI FUNZIONE Rappresentazione analitica di una funzione e classificazione. Funzione razionale e irrazionale di variabile reale. Determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione. Intersezione con gli assi cartesiani. Segno di una funzione. 4 LIMITI Concetto intuitivo di limite. Limite finito per una funzione in un punto. Limite infinito per una funzione in un punto. Limite finito per una funzione all’infinito. Limite infinito per una funzione all’infinito. Forme indeterminate: , 37 . 5 GRAFICO DI UNA FUNZIONE Ricerca di eventuali asintoti orizzontali o verticali di una funzione. Studio del grafico di una funzione razionale intera o fratta. Grafico di una funzione razionale. Lettura e interpretazione analitica del grafico di una funzione y f (x) . L’Insegnante Ivana Ponticelli I rappresentanti degli studenti Cantini Sara Dioni Davide 38 Firma dei Docenti del Consiglio di classe Docente Battaglia Piergiorgio Botrugno Luigi Delnevo Giuseppe Demaldè Romano Guardamagna Alessandro Ponticelli Ivana Profetto Giorgio Zatta Andrea Firma Fidenza, 15 maggio 2016 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Annarita Sicuri 39