“Majorana”
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“Majorana”
IL GIORNALE DEL “Majorana” di Avola Catania, 21 aprile 2009 Il de profundis dell'architettura «La nobile arte del costruire - dice l'architetto Scannella - è oggi mediocre tecnica edilizia» Il recente piano casa, discusso dal governo, ha riportato in primo piano la questione urbanistica. La legge quadro prevede alcune liberalizzazioni: licenza di costruzione sostituita con la certificazione del progettista; aumento dal 20 al 35% della cubatura di alcuni edifici; possibilità di abbattere e ricostruire un immobile edificato prima del 1989. Pareri critici sono stati espressi da alcuni architetti, come Gregotti e Fuksas, che temono una nuova cementificazione del territorio italiano e un irreparabile danno ambientale. Interessati all'argomento, abbiamo incontrato l'architetto Giuseppe Scannella. "L'attenzione alla difesa del territorio - ci ha detto - non deve venir meno, ma un falso ambientalismo e le catene burocratiche spesso alimentano la corruzione politica e la speculazione edilizia. Lo sviluppo urbano deve creare quartieri, case, ambienti più sostenibili nei quali oltre al bisogno materiale, sia contemplato il bisogno AVOLA SCUOLA DEL '36; DUOMO 1700, EDIFICIO 1970 del bello etico ed estetico". Nella ricostruzione del tessuto urbano italiano, devastato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, scomparve l'architettura, arte millenaria basata sui principi di stabilità, funzionalità e bellezza. Le perife- L'ECONOMISTA CISNETTO: TAGLI A SPESE INUTILI Crisi nera, conti rossi Dai Lehman Brothers alla social card di Tremonti Le notizie economiche degli ultimi mesi delineano un quadro mondiale allarmante. Stiamo vivendo una crisi importata dagli Stati Uniti e che in poco tempo ha raggiunto tutti i continenti. Le prime avvisaglie si erano avute nel 2002 con il fallimento della Enron, colosso texano dell'energia e settimo gruppo americano per ricavi. La situazione, però, esplode nel 2008 con il crack della Lehman Brothers, società di Bernard Madoff e attiva nei servizi finanziari a livello globale. "Madoff - ci spiega Enrico Cisnetto, economista e presidente della Fondazione Società Aperta - aveva ideato una gigantesca catena di sant'Antonio. Al cliente prometteva un utile con tassi alti e sicuri, poi restituiva una parte della somma iniziale, proponendo nuovi investimenti. Molti caddero nella rete, fino a che le ri- CONCORRENZA SLEALE chieste di rimborso raggiunsero una somma che Madoff non riuscì a fornire. Il finanziere sottraeva i soldi dei clienti per scopi personali o per concedere prestiti non garantiti, i subprime." Diverse banche in tutto il mondo, come la Unicredit italiana o la francese Natixis, si trovarono infettate dai titoli tossici della Lehman: svanisce l'illusione che la crisi avrebbe interessato solo gli Usa. Crollano le borse, diminuiscono i consumi, rallenta la produzione e frena il commercio. Il prodotto interno lordo Usa cala del -6,2%, il dato peggiore dall'82; quello italiano arriva al -1%. In Cina crollano le esportazioni, in Spagna la disoccupazione registra un +15,9%, con un Pil a -1,6%. Per evitare la recessione del '29, l'Europa, con gli Stati del G8 e G20, deve trovare strategie comuni, evitando nazionalizzazioni e protezionismo. "Più energica - commenta Cisnetto - deve essere l'azione del ministro Tremonti e non limitarsi ad aiuti alle famiglie deboli, con la social card o sconti energetici. Bisogna abolire le province e ridurre le spese, ma subito investire 200 miliardi in opere pubbliche e aiuti economici alle imprese". In Sicilia l'eredità storica aggrava gli effetti della crisi: aumentano i disoccupati e la StM dell'Etna Valley ha già messo 2.200 lavoratori in cassa integrazione. A noi, però, Cisnetto consiglia ottimismo, a patto di essere disposti a partire: "Non è disonore lasciare il proprio nido, ma una necessità per un'esperienza di successo". Umberto Confalonieri, Tommaso Nastasi rie delle città divennero non-luoghi, quartieri fantasma, con casermoni a scatole, come lo Zen di Palermo o il Librino di Catania. Per un falso modernismo, ad Avola si ebbe un discutibile uso del territorio: fu interrotto il corso centrale, elemento portante della pla- nimetria esagonale; spuntarono grattacieli nel centro storico, due nella piazza centrale; lussuriosi giardini furono occupati da labirintici quartieri. Anche il santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, progettato dagli architetti francesi Audrault e Parat, appare all'osservatore un cono di grigio cemento. "L'architettura del periodo fascista - puntualizza Scannella - è stata l'ultima forma d'arte organica del nostro paese. Pur con intenti celebrativi ha rappresentato l'adesione ai principi razionalistici, con un armonico rapporto tra bellezza estetica, messaggio educativo e scopo sociale dell'opera, come uffici postali, stazioni ferroviarie e scuole". Un piano urbanistico può essere l'occasione per salvaguardare edifici storici, rispondere alla sicurezza sismica, ridare ossigeno a un settore in difficoltà, con investimenti pari a 60 miliardi di euro, e restituire dignità all'architettura. Angelo Bellaera, Gaspare Inturri Volare sulle ali del vento Più entusiasmante del surf, più emozionante del deltaplano, più creativo del windsurf: è il kiteboard, tavola trainata da un aquilone. Nato in Australia nel 1999 si è diffuso presto in tutto il mondo. I campioni italiani sono pochi, gli appassionati circa 9.000. "L'attrezzatura - ci spiega Manuele Antonuccio, istruttore ACROBAZIE TRA CIELO E MARE ad Avola - è formata dal board, con straps dove si infilano i piedi; l'aquilone con 2 o 4 cavi di nylon di 30 metri manovrati da una barra e l'imbracatura a fascia in vita o a mutande per l'atleta". E' uno sport estremo e richiede preparazione fisica per nuotare, sviluppare i muscoli, avere resistenza. "Si sconsiglia - continua Manuele - a chi soffre di ipertensione o ernia al disco e ai bambini sotto i 14 anni". Basta un po' di vento, un lago o il mare con spot, luoghi di uscita delimitati da boe, e via sulle onde a saltare, ruotare, planare e volare. "Oggi viene praticato anche sulla neve con gli sci o la tavola e in futuro - assicura Manuele -, ci riserverà altre sorprese". Salvatore Caruso, Andrea Cascione, Marco Paiano Jan, le fiamme dimenticate Nasceva, 61 anni fa, Jan Palach, il giovane cecoslovacco che "libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta". Studente di filosofia, aveva appoggiato la politica riformatrice di Dubcek, segretario del partito comunista di Praga. Dubcek, nella primavera del '68, aveva tentato di democratizzare il paese e creare un socialismo dal volto umano, consentendo la libertà di stampa e associazione. La reazione di Mosca, che controllava i Paesi dell'Est europeo, fu immediata e in agosto i carri armati sovietici invasero la Cecoslovacchia. Jan non esitò a donare se stesso per la sua patria umiliata e per la libertà calpestata del popolo: all'età di 20 anni si cosparse di benzina e si diede fuoco il 16 gennaio 1969, in piazza San Venceslao a Praga. Il suo testamento spirituale fu tro- vato su un quaderno a quadretti: “Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo". "Le immagini di Jan, avvolto dalle fiamme - ricorda Francesco Urso, allora attivista del partito comunista avolese - turbarono noi giovani, ma il gruppo dirigente evitò la frattura con l'Urss". Fu una triste pagina del comunismo italiano: il segretario nazionale Luigi Longo definì l'invasione solo un "tragico errore" e il quotidiano L'Unità ignorò la morte del giovane. "L'emozione di quei giorni - continua Francesco - l'ho vissuta a Praga, davanti alla lapide di Jan, martire per la libertà". Samuele Carbè, Federica Andolina, Concetta Parentignoti Il latino colpevole d'innocenza Collant seducente femminilità Abituati al linguaggio degli sms, mms, chat e blog, gli studenti italiani non declinano più rosa rosae, né imparano gerundi e participi. La fatica di accusativi e genitivi, deponenti e passivi rimarrà al liceo classico. "La decadenza era prevedibile", ci spiega Luigi Miraglia, direttore dell'Acca- La cultura demia Vi- classica varium Nov u m , " g l i va in soffitta studi classi- e Cicerone ci sono stati svuotati dal sbarca pensiero in America degli autori, ridotti a scheletri e a inutile esercizio di traduzione". Alla nostra obiezione sul perché studiare una lingua morta, il professore ci ha dato un'inconsueta risposta. "Il latino, morendo, è diventato immortale. Una lingua viva unisce ai contemporanei, con il latino i grandi del passato tornano in vita e dialogano con noi. Si comprende il valore dell'amicizia con Cicerone, l'orrore della guerra con Virgilio, il rispetto degli schiavi con Seneca, il male della tirannia con Nerone". Anche il latinista Luciano Canfora, raggiunto telefonicamente, spera in un ritorno al classicismo, "per ricercare le identità e cogliere le differenze tra gli antichi e noi". La scuola americana ha capito l'importanza del patrimonio umanistico e già 150.000 sono gli studenti iscritti ai corsi di latino. Con questo trend, la lingua di Cicerone diventerà la più studiata dopo il francese e lo spagnolo. In Italia, un'oasi di umanesimo è Vivarium Novum, ad Avellino, dove tanti giovani di tutto il mondo studiano la lingua e il pensiero dei Greci e dei Romani. Il latino? "Si può fare, licet, yes we can". Mezzo secolo fa, l'invenzione di un capo di biancheria intima rivoluzionò la moda e aprì la strada all'emancipazione femminile. L'industriale Allen Grant della Glen Raven Mills, una fabbrica di tessuti della North Carolina, unì due calze di nylon con un tassello e una guaina, abolendo gli scomodi reggicalze e giarrettiere: aveva ideato i collant. Guardati con diffidenza dagli uomini e dagli stilisti, furono accolti con entusiasmo dalle donne per la comodità, praticità e resistenza, rivelandosi anche una potente arma seduttiva. Quando nel 1964 Mary Quant lanciò la minigonna, le modelle mostrarono gambe morbidamente avvolte da collant trasparenti, colorati, a trame varie. Il cinema, poi, ne consacrò il definitivo trionfo: Marilyn Monroe li porta sotto un pullover extralarge mentre seduce Yves Montand in "Facciamo l'amore" e Sofia Loren li sfila in "Ieri, oggi e domani" davanti a un Mastroianni eccitato. Oggi il collant è un accessorio-moda che si cambia in base al look e alle occasioni. Il prossimo autunno indosseremo il coprente in stampa scozzese, quello in seta o con cristalli e strass applicati su tulle, pizzo e rete. Carmelo Buscemi, Samuele Carbè, Umberto Confalonieri Federica Andolina, Maria Concetta Oddo, Concetta Parentignoti, Chiara Tiralongo EFFETTO GLAMOUR LICEO SCIENTIFICO “MAJORANA” – AVOLA (SR) PAGINA REALIZZATA DA: Dirigente scolastico: Francesco Lentini Docenti: Angela Grande, assistenza tecnica Sergio Confalonieri Alunni: Federica Andolina, Angelo Sebastiano Bellaera, Carmelo Buscemi, Samuele Carbè, Salvatore Caruso, Andrea Cascione, Umberto Confalonieri, Gaspare Inturri, Tommaso Nastasi, Marco Paiano, Maria Concetta Oddo, Concetta Parentignoti, Chiara Tiralongo EDICOLA AMICA “Campisi”