SLIDES - CONVEGNO SU CIVIC CROWDFUNDING
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SLIDES - CONVEGNO SU CIVIC CROWDFUNDING
Il crowdfunding e lo sviluppo delle opere pubbliche e dei Centri Polifunzionali Como, 26 ottobre 2015 di Antonio Campagnoli & Giuseppe Allevi Il CROWDFUNDING EQUITY BASED in Italia http://www.finanzaaziendale.polimi.it/equitycf/equitycf.html Il crowdfunding equity based nel Real Estate all’estero • Negli Stati Uniti finanziare il Real Estate attraverso il crowdfunding è una realtà consolidata, le transazioni internet-based hanno rivoluzionato la modalità di acquisto di asset immobiliari dando una forte spinta alla finanziarizzazione del settore. Le piattaforme operative sono numerose, con all’attivo circa mezzo miliardo di dollari di capitale raccolto per finanziare progetti residenziali o commerciali. Alcuni esempi sono Fundrise, Realty Mogul, RealtyShares, iFunding etc. • Prodigy network, attivo già dal 2003, ha contribuito alla raccolta delle risorse necessarie per finanziarie il grattacielo più alto di Bogotà, In Colombia. 3 Investment Compact: nascono le PMI Innovative Il Decreto Legge n°3/2015, all’articolo 4, aggiungono quindi alle startup. • 1. 2. 3. introduce la categoria delle “PMI innovative”, le quali si REQUISITI Si definisce “PMI innovativa” la PMI costituita sotto forma di società di capitali, anche in forma cooperativa, le cui azioni non sono quotate in un mercato regolamentato, che possiede i seguenti requisiti: - opera nel campo dell’innovazione tecnologica; - è residente in Italia o in uno degli Stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia; - ultimo bilancio certificato; - non iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start up innovative e agli incubatori certificati; - in possesso di almeno due tra i seguenti tre requisiti: spese in ricerca e sviluppo almeno pari al 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione; impiego di personale altamente qualificato in misura almeno pari a 1/5 della forza lavoro complessiva; detentrici, licenziatarie o depositarie di un brevetto o un software registrato alla SIAE I REQUISITI FORMALI PER QUALIFICARSI “PMI INNOVATIVA” Nessuna limitazione nell’OGGETTO SOCIALE (non necessita più dimostrare di produrre o commercializzare servizi innovativi ad alto valore tecnologico), il FATTURATO può arrivare a 50 milioni (prima erano 5), non solo START-UP (prima la società non doveva avere più di 4 anni), possibilità di DISTRIBUIRE UTILI (diversamente da prima) CRITERI OPZIONALI meno stringenti: – oltre il 3% di R&S (tra cui i costi per la campagna di crowdfunding che sono spese inerenti allo sviluppo del piano industriale) del > tra costi e valore totale – team formato da almeno 1/3 di laureati Definizione di Pmi Gli incentivi fiscali: PMI innovative < 7 anni Per investimenti provenienti da aziende e privati per gli anni 2015 e 2016: All’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche si detrae un importo pari al 19% x un investimento max di €500.000. Per i soggetti passivi di IRES si deduce il 20% dell’investimento x un importo max di €750.000. (1.800.000 su più start-up) Per le società a vocazione sociale, così come definite dall’art 25 comma 4, le percentuali di detrazione per le persone fisiche è pari al 25% e la deduzione per i soggetti passivi IRES è pari al 27% dell’investimento effettuato. Tipo di investitore Vantaggio fiscale Investimento massimo (€) Incentivo (%) Incentivo vocazione sociale (%) Persone fisiche Detrazione 500.000 19% 25% Società Deduzione 750.000 20% 27% Persona fisica o società equiparate Detrazione -> 500.000 * 19% = 95.000 € Con vocazione sociale -> 500.000 * 25% = 125.000 € Soggetto passivo IRES Deduzione -> 750.000 * 20% * 27,5%= 41.250 € Con vocazione sociale -> 750.000 * 27% * 27,5%= 55.687 € 7 La normativa D.l. 179/2012 (artt. 25-32) art.25 lettera f: ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico; Scheda di sintesi del 26 agosto 2014, pag.4: Definizione di startup a vocazione sociale Possiede tutti i requisiti delle startup innovative ed opera in alcuni settori specifici che la legge italiana considera di particolare valore sociale, quelli individuati dalla legge 155 del 2006 art. 2 comma 1. Decreto Legge n°3/2015 - articolo 4 Possiede i seguenti requisiti: - opera nel campo dell’innovazione tecnologica; In possesso di almeno due tra i seguenti tre requisiti: 1. spese in ricerca e sviluppo almeno pari al 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione (le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo); 2. impiego di personale altamente qualificato in misura almeno pari a 1/5 della forza lavoro complessiva; 3. detentrici, licenziatarie o depositarie di un brevetto o un software registrato alla SIAE. Scheda di sintesi del 27 marzo 2015, pag.2 Le PMI Innovative sono tutte le piccole medie imprese che operano nel campo della innovazione tecnologica a prescindere dalla data di costituzione, dalla formulazione dell’oggetto sociale e dal livello di maturazione. Ricorso all’equity crowdfunding: il costo della campagna rientra nel 3% Art.2 comma 1 del Decreto 24 marzo 2006, n. 155 Disciplina dell'impresa sociale Si considerano beni e servizi di utilità sociale, quindi che potrebbero usufruire della detrazione del 25% (deduzione del 27%), quelli prodotti o scambiati nei seguenti settori: a) assistenza sociale … b) assistenza sanitaria … c) assistenza socio-sanitaria … d) educazione, istruzione e formazione … e) tutela dell'ambiente e dell'ecosistema … f) valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio … g) turismo sociale … h) formazione universitaria e post-universitaria i) ricerca ed erogazione di servizi culturali l) formazione extra-scolastica … m) servizi strumentali alle imprese sociali … Definizione di “Innovazione” L’innovazione riguarda un processo o un prodotto che garantisce risultati o benefici maggiori apportando quindi un progresso sociale. Dunque, l'innovazione consiste nel garantire alla collettività benefici che apportino un progresso, inteso come miglioramento delle condizioni di vita per una parte crescente della popolazione. Definizione di “Tecnologia” La parola tecnologia indica perciò la catalogazione e lo studio sistematico di tecniche, spesso riferite ad un certo ambito specifico. Il termine "tecnologia" si trova spesso associato al termine “scienza”, a volte tanto strettamente da confonderne il significato; questo perché il metodo scientifico è risultato storicamente uno strumento molto potente per produrre tecniche efficaci in maniera sistematica, e costituisce perciò al giorno d'oggi una importante sorgente di tecnologia. È chiaro tuttavia che né la scienza si identifica con la tecnologia (la quale ne è soltanto un prodotto), né ogni tecnologia è necessariamente basata su principi scientifici. Definizione di “Innovazione tecnologica” L'innovazione tecnologica (economia) può essere definita come il processo di crescita degli strumenti sia teorici sia materiali tramite cui l’economia agisce sui propri oggetti economici. Essa può essere perseguita da istituzioni pubbliche e imprese private. Perché l'innovazione tecnologica abbia effettivamente luogo, è inoltre necessario che gli strumenti di cui si compone vengano accolti dal libero mercato (nel caso di un bene o servizio commerciabile) o dai fruitori (nel caso di un servizio pubblico). I Ministri partecipanti al Consiglio "Sulla Competitività", tenutosi a Bruxelles il 13 maggio 2003, hanno così chiarito il concetto di innovazione: «L'innovazione non riguarda solo la tecnologia e può assumere forme diverse, per esempio lo sviluppo di nuovi concetti commerciali e nuovi mezzi di distribuzione, la commercializzazione e la progettazione o i cambiamenti organizzativi e d'immagine.» L'Enciclopedia Treccani adotta la seguente definizione di "innovazione tecnologica": « L'attività deliberata delle imprese e delle istituzioni tesa a introdurre nuovi prodotti e nuovi servizi, nonché nuovi metodi per produrli, distribuirli e usarli. » Civic crowdfunding ed il concetto di sostenibilità Il civic crowdfunding consiste nel migliorare la qualità di vita di una comunità ed è quindi innovazione pura La qualità di vita di una comunità si misura essenzialmente mediante l'incremento di sostenibilità Il concetto di sostenibilità è essenzialmente legato ad ambiente, economia e sociale Tale generalizzazione del concetto di sostenibilità è stata svolta usando il concetto di "sistema", che è più generale del concetto di "ecosistema". In questo modo, per quanto riguarda la vita umana, la stabilità di un sistema, può essere vista come un modo per garantire la longevità di un sistema di supporto per la vita umana. In particolare tale longevità è messa in relazione con l'influenza che l'attività antropica esercita sui sistemi stessi. Smart cities La città intelligente in urbanistica e architettura è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi pubblici così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita» grazie all'impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni. Misurazione l'incremento di sostenibilità La misurazione dell'incremento di sostenibilità è elemento centrale nello studio delle "Smart cities“ Le Smart cities sono diventate elementi di studio prioritarie da parte sia dell'Onu (di cui Fiabci è partner tecnologico) che del Mise. Società di trasformazione Urbana (STU) • • • Le Società di Trasformazione Urbana (STU) sono società per azioni miste di scopo, aventi la finalità di progettare e realizzare interventi di trasformazione urbana e, come tali, rappresentano una forma di partenariato pubblicoprivato istituzionalizzato (PPPI). L’istituto della STU è stato introdotto nel nostro ordinamento dall’art. 17, comma 59, della Legge 15 maggio 1997, n. 127 (cd. Legge “Bassanini-bis”), il cui dettato è stato successivamente integralmente riprodotto dall’art. 120 del D.Lgs. 167/2000 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali o T.U.E.L.), ed ha trovato una sua parziale fonte interpretativa nella Circolare del Ministero LL.PP. dell’11 dicembre 2000, Prot. 622/Segr. Si tratta di società a capitale misto pubblico-privato, costituite su iniziativa di comuni o città metropolitane ed aperte alla partecipazione di regioni e provincie, finalizzate a realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, attraverso un’attività di acquisizione preventiva degli immobili interessati dall’intervento, alla trasformazione e commercializzazione degli stessi. Ringraziamo Como per l’accoglienza. Maggiori informazioni sui rispettivi siti. Il materiale verrà distribuito solo su richiesta ad [email protected] Como, 26 ottobre 2015 di Antonio Campagnoli (avvocato) & Giuseppe Allevi (dottore commercialista)