21-22-23 Febbraio Santissime Quarantore
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21-22-23 Febbraio Santissime Quarantore
. . . a o t i v in o i a r b b e F 3 -2 21-22 Santissime Quarantore Comunità di Filago Numero 120 Marzo-Aprile 2014 invito a ... e m i s s i t n a S e r o t n a r a u Q Marzo-Aprile 2014 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 La parola del parroco Meditazione Anagrafe Lavori in corso Vuoi mandarci una mail? [email protected] Tempo Natalizio Una stagione straordinaria Anniversari di Matrimonio Giornata Missionaria ragazzi Un salto nel passato Notizie dai gruppi Ossigeno per la mente Vuoi aiutarci? Ci riuniamo tutti i Giovedì alle ore 20.45 presso l’oratorio di via S. Maria Assunta. Ti servono delle fotocopie? Possiamo aiutarti. Prezzi per la stampa in oratorio. Non sai come preparare il tuo libretto di matrimonio? Vieni a trovarci che proviamo ad aiutarti... Vuoi trovarci online? www.oratoriofilago.org Sa manget inco Numeri utili.... Parrocchia: 035.993670 Vi ricordiamo che “Invito a Vivere” viene consegnato solamente a chi ne ha fatto richiesta. Se siete a conoscenza di persone che desiderano riceverne una copia scriveteci una mail al nostro indirizzo [email protected]. Grazie. 2 Verso la Pasqua CARISSIMI, A partire dall’espressione di S. Paolo nella seconda lettera ai Corinzi “Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”, il Papa si domanda che cosa significhi per noi oggi l’invito ad una vita povera secondo il Vangelo e ritiene che la Quaresima “è un tempo adatto per la spogliazione; e ci farà bene domandarci di quali cose possiamo privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la nostra povertà. Non dimentichiamo che la vera povertà duole: non sarebbe valida una spogliazione senza questa dimensione penitenziale”. Parole forti che ci spingono ad intraprendere nel senso giusto i quaranta giorni, non pensando che la via della povertà sia esclusiva di Gesù, mentre noi possiamo salvare il mondo con adeguati mezzi umani. Ciò che conta, afferma il Papa, è l’amore che ‘rende simili, crea uguaglianza, abbatte i muri e le distanze’. Proviamoci. nelle pagine che seguono trovate ancora qualche riferimento natalizio, piccoli ricordi di un intenso e raccolto momento vissuto insieme e con il quale ci siamo lasciati nell’ultimo numero del notiziario. Chi partecipa normalmente alla vita della comunità sa che con l’anno nuovo stiamo preparandoci all’ORDINAZIONE SACERDOTALE di don Daniele, nel prossimo mese di maggio. Sono già in corso diversi preparativi e collaborazioni, in particolare due le iniziative suggerite dal Consiglio pastorale a tutta la comunità: la PREGHIERA del secondo giovedì del mese per le vocazioni, animata dai giovani della Scuola vocazioni giovanili del nostro seminario, e la TESTIMONIANZA sulle diverse vocazioni inserita nelle S. Messe di ogni terza Domenica del mese. In cantiere c’è altro e, di volta in volta, sarà comunicato. Nelle scorse settimane un altro appuntamento significativo per la vita di fede di ciascuno e dell’intera comunità: le S. QUARANTORE. Ci aiutano sempre a riscoprire e a riconoscere la presenza e l’azione silenziosa del Signore nella nostra vita grazie al sacramento dell’Eucarestia, con il quale la Chiesa da sempre scandisce le sue giornate, riempiendole di fiduciosa speranza. Dono grande perché ricevuto da Cristo come dono di se stesso, della sua persona, della sua opera di salvezza; quanto di più prezioso la Chiesa può avere nel suo cammino nella storia. E’ il sacramento che ‘fa’ la Chiesa e sostare un po’ davanti al Signore, nel sacramento che ci ha lasciato della sua presenza, si rivela per noi essenziale nel ritrovare il senso di tutto ciò che facciamo. Le Quarantore sono una buona occasione per rifletterci. Ci attende ora la QUARESIMA, i preziosi giorni che ci accompagnano alla Pasqua, punto centrale della fede cristiana. Nel suo messaggio ‘Andiamo incontro ad ogni miseria’ il Papa descrive “tre tipi di miseria”, quella “materiale”, quella “morale” – che “può ben chiamarsi suicidio incipiente” perché causata non di rado da mancanza di lavoro, salute ed educazione – e quella “spirituale”, e invita tutta la Chiesa a testimoniare a quanti vivono in queste situazioni il messaggio evangelico. don Ferruccio Con l’ultimo numero del 2013 il notiziario ha cambiato copertina, sostituendo il precedente foglio con uno migliore e a colori. Un doveroso grazie al Gruppo Redazione, sempre impegnato a rendere più piacevole la lettura della vita parrocchiale … se qualcuno volesse aggiungersi a collaborare,con nuove idee …………. C’è sempre posto: vorremmo anche attraverso il notiziariorendere la comunità più bella, vivace e partecipe. 3 “Si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà” (cfr 2 Cor 8) Il messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2014, fa emergere un concetto a lui molto caro: LA POVERTÀ EVANGELICA NELLA NOSTRA EPOCA. Fin dall'inizio del suo Pontificato ha voluto mettere un'enfasi particolare su questa dimensione della vita del cristiano. Nel messaggio invita i credenti a sconfiggere le miserie del mondo seguendo l’esempio di Gesù, che per amore si è fatto uno di noi e alle creature che ama non si è manifestato sfoggiando ricchezza e potenza, ma bensì carità, generosità, desiderio di prossimità, tutte espressioni semplici, umili, fino al sacrificio della propria vita: “L’amore è condividere in tutto la sorte dell’amato”. che pensa ci possano essere mezzi umani per salvare il mondo; ma non è così, le miserie che ha enumerato il Santo Padre e che coinvolgono anche le nostre Comunità non si combattono “… con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà” . Il Papa ci chiede di farci carico delle miserie dei nostri fratelli così come ci ha insegnato Gesù: facendoci poveri per arricchire. In questo tempo di Quaresima il Santo Padre ci invita ad essere testimoni del messaggio evangelico, in particolare a quanti vivono nella miseria materiale, morale e spirituale: “Non dimentichiamo che la vera povertà duole: non sarebbe valida una spogliazione senza questa dimensione penitenziale. Diffido dell’elemosina che non costa e che non duole”. Un testo che invita a riflettere sul nostro modo di fare missione, su quanta “povertà” viene messa nella nostra vita quotidiana; soprattutto su quanto della nostra povertà arricchisce il prossimo. Seguendo le parole del Papa, ogni credente è richiamato ad essere missionario nella forma più autentica al Vangelo. (dal Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2014) (Foto inviataci da Padre Riccardo) Nel messaggio analizza le tante facce della povertà che il Papa definisce miserie, spiegando che: “La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza”. Suddivide le miserie in tre categorie: la miseria materiale, la miseria morale e la miseria spirituale. La miseria materiale è quella che tocca la dignità dell’uomo privandolo dell’essenziale. Poi c’è la miseria morale, che investe coloro che diventano schiavi del vizio e del peccato. E infine c’è la miseria spirituale che oltre ad allontanarci da Dio ci fa’ rifiutare il suo amore. Fa un analisi dell’atteggiamento dell’uomo d’oggi, 4 Nati in cristo CORDONI KEVIN ( Via Matteotti) di CARLO e CATTANEO ELEONORA Nato il 23/09/’13 Battezzato il 9 febbraio 2014 BONGIORNO ALESSIO (Via Matteotti) di VITO MARCO e BONCRISTIANO VERONICA Nato il 7/07/’13 Battezzato il 9 febbraio 2014 MONZANI SIRIA (Bonate Sotto) di WILLIAM e PLATI LAURA Nata il 4/11/’13 Battezzata il 9 febbraio 2014 BERTOCCHI SARA (Torre Boldone) di MARCO e PLATI MOIRA Nata il 17/10/’13 Battezzata il 9 febbraio 2014 In attesa della Resurrezione MORGANTI MARIA DONATELLA (Via don Bosco) Anni 58 Morta il 19 dicembre ’13 BREMBILLA CAROLINA (Via IV novembre) Anni 88 Morta il 28 dicembre ’13 PEDRALI BRUNO (Via G. Pascoli) Anni 53 Morto il 5 gennaio ‘14 ALBERTA CRISTINA ved. D’ARDES (Via don Belli) Anni 81 Morta il 26 gennaio ‘14 5 Lavori in corso Dopo il primo intervento effettuato lo scorso anno, che ha interessato per lo più il pannello in legno addossato alla parete, si è passati ora all’ urna contenente il Cristo morto. Alcune parti fortemente compromesse dal tarlo sono state recuperate e rimesse a nuovo; un nuovo e migliore vetro ha sostituito il precedente; rifatto anche il rivestimento in stoffa sulle pareti interne dell’urna e attorno alla statua.; anche quest’ultima, insieme al supporto in legno su cui poggia, è stata riparata e trattata con sostanze apposite. GRAZIE ai volontari che hanno lavorato bene, con passione e gusto, permettendoci di conservare e valorizzare quanto il passato ci ha lasciato, come segno di profonda fede. Un invito a tutti a passare dalla sacrestia, per vedere quanto realizzato. Tempo Natalizio Quest’anno, sotto l’altare, un presepe diverso dal solito, realizzato da un nostro parrocchiano di via IV novembre, il Sig. Tasca Valentino. Durante il tempo natalizio tutti abbiamo potuto osservare e apprezzare il suo lavoro, eseguito con capacità e passione. Lo ringraziamo per la sua disponibilità. 6 Sul sagrato della Chiesa è stato allestito il tradizionale presepe. I volontari si sono messi all’opera presto, con pazienza e impegno, arricchendo di nuovi particolari il lavoro svolto e riuscendo nel loro intento: per la notte di Natale, dopo la S.Messa, tutto era pronto! E accanto al gradito presepe,con gli alberi preparati dai nostri ragazzi, quest’anno è stato allestito anche un grande albero di Natale: tutto ci ha aiutato a vivere intensamente le feste! GRAZIE ancora a tutti coloro che hanno collaborato. 7 Una stagione straordinaria A. Giuseppe Roncalli - Loris Capovilla Don Daniele Carminati Un papa santo - una cardinale “bergamasco” un nuovo prete filaghese come motore, la libertà come clima. Non c'è testo nazionale né mondiale che dica in così poche ma chiare lettere quale siano il sogno, il programma, le regole per un mondo vivibile, pacifico, umano. Non fu una illuminazione ma il frutto di una vita nel segno del Maestro; accusato da giovane di “modernismo” vive in Obedientia et pax e a 78 anni compie la rivoluzione del Concilio, parla a tutti gli uomini come fratelli senza pregiudizi né servilismi, capisce il pericolo della guerra nucleare, dà un contributo radicale al suo superamento. Viviamo una stagione straordinaria che sarebbe un peccato non capire; una stagione che capita una volta nella vita, anzi.......... . Sarà per ciascuno un vanto poter dire ai posteri: “Io c'ero”. Ci è di grande aiuto a capire e riflettere su una stagione così intensa, un libro modesto nel numero di pagine (200) e nel costo (17 euro) ma recente (maggio 2013) e di facile lettura quanto profondo: Loris Capovilla – I miei anni con papa Giovanni XXIII. Sono 10 capitoletti ognuno preceduto da un breve riassunto che ricostruisce gli avvenimenti storici dei decenni passati: occasione limpida e concisa per capire la guerra fredda, il Concilio Vaticano II, la crisi di Cuba, l'apertura al blocco sovietico, la “Pacem in terris”, la nuova Chiesa. Ne ricaviamo tre stralci che ci sembrano di attualità per noi cattolici, bergamaschi e filaghesi. Loris Francesco Capovilla nasce il 14/10/1915 a Pontelungo (Pd): come nasce la sua vocazione, come incontra Angelo Giuseppe Roncalli e come vive accanto a lui. È un uomo mite e saggio che vive nelle stanze del Vaticano ed è testimone di prima mano delle azioni di un papa anziano. Capovilla ci restituisce un ritratto appassionante, un resoconto che sfida l'oleografia di un Papa ricordato per la bonarietà più che per la portata rivoluzionaria delle sue scelte in campo religioso, sociale e politico. La nomina a cardinale alla bella età di 98 anni, è ben più che un oscar alla carriera per lui che da 50 anni è testimone profetico di quel Papa anziano, transitorio/provvisorio. Papa Roncalli: Sei mesi dopo la crisi di Cuba, due mesi prima di morire, ci lascia un testo memorabile per tutti: governanti di oggi e di domani compresi: “Pacem in terris”. Richiamando la nona sinfonia di Beethoven fu subito definita “la sinfonia della pace” con un tema fondamentale, quattro movimenti e un finale; il tema torna nove volte: la pace fra tutti gli uomini esige la verità come fondamento, la giustizia come regola, l'amore 8 Don Daniele: Capovilla ricorda la sua aspirazione di giovane sacerdote: “C'è bisogno di preti che nessuno e niente temano tranne Iddio; in nessuno e in niente pongano fiducia se non in Dio”. Egli cita, come rivolte a sé, le consegne che il vescovo di Bergamo Mons. Radini Tedeschi diede all'allora giovane suo segretario Roncalli: “ Don Angelo, il cuore crocifisso, il sorriso sulle labbra. Ricordatelo: per fare il prete bisogna pensare in grande, guardare alto e lontano”. *** Una stagione straordinaria, segno dei tempi, da vivere per noi, per la comunità, per la Chiesa. Anniversari di Matrimonio Monzani Diego Ceresoli Antonio Zonca Massimo Teli Marco Manticello Rossano Zonca Narciso Ravasio Paolo Pandolfi Gianalberto Paris Enrico Zonca Osvaldo Gazia Domenico Merli Roberto Mazzoleni Gianangelo Pizzoni Corrado Pesenti M.Renato Pedrali Giulio 5 15 20 25 30 35 Marra Marilena Ceresoli Gennaro Monzani Gianbattista Greco Enrico Gualandris Angelo Carminati Silvano Princi Rosa Pesenti Donatella Medici Pinuccia Gualandris Luana Piovanelli Giuliano Brembilla Giuseppe Pesenti Elda Marra Vincenza Preda Mirella Gianoli Romana Verderio Nicoletta Carminati Elena 45 50 Carminati Angiolina Menni Maria Virgilia Foglieni Luce Lego Esterina Capasso Maddalena Plati Giuseppina Bono Antonia Paris Pietro Monzani Alessandro Delle Vedove Giuseppe Del Prato Gianpietro Stucchi Olivo Pedruzzi Carlo Stucchi Pierina Stucchi Luigina Carminati Ancilla Pagnoncelli Carolina Carminati Carolina Stucchi Giovanna Crippa Luigi Gualandris Gianfranco Rigamonti Felicita Malvestiti Beatrice 60 Pasquini Maria Doris Previtali Rosa Arioldi Maria Teresa Caglioni Fiorenza Comi Graziella É stato bello trovarsi domenica 29 dicembre scorso per ricordare e festeggiare non un anno che sta per finire e un altro che sta per cominciare, ma tanti anni vissuti insieme e i tanti anni che ancora ci auguriamo di condividere: eravamo in 30 coppie, mariti e mogli, sposati chi da 5, 10, 15, 20 …. e chi da 60 anni: c'erano baldi giovanotti, sposini aitanti e altri con qualche acciacco dovuto non al “matrimonio” come spesso si scherza dire, ma per 40 questione di anagrafe. Battute a parte, ci siamo trovati veramente bene, tutti concentrati nei ricordi, nel rinnovare una cerimonia coinvolgente, nel riflettere ciascuno su quanto è bello avere un'anima gemella che ci ha aiutato, sostenuto, arricchito giorno dopo giorno, nel riprogettare il nostro futuro con rinnovata fiducia ed energia. 9 (segue a pagina successiva) Don Ferruccio poi, ci ha sorprendentemente spiazzati chiamandoci protagonisti della giornata festosa, del matrimonio fin qui vissuto e futuro, esempi positivi contro lo sgretolamento della più naturale istituzione qual è la famiglia, testimonianza che è ancora possibile un amore fedele e duraturo. Ripensando a quella cerimonia a distanza di due mesi confermiamo la nostra soddisfazione: ognuno festeggia ogni anno il proprio anniversario in privato; ma fare festa insieme, sullo stesso altare, davanti ai nostri figli ci ha fatto sentire una famiglia allargata, una comunità ricca di valori e della più grande gioia: amare ed essere amati. Giornata Missionaria dei ragazzi Lunedì 6 Gennaio, giorno dell’Epifania, la nostra comunità ha celebrato anche la Giornata Missionaria dei Ragazzi: un’occasione per ribadire che il futuro della Chiesa dipende anche e sopratutto dai giovani, chiamati ad essere testimoni della presenza di Dio sin da piccoli. Infatti già il Battesimo sancisce l’inizio dell’impegno missionario. La Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria invita a questa celebrazione per sensibilizzare alla solidarietà i ragazzi e le comunità, sostenendo progetti per l’infanzia; non a caso lo slogan è: “I bambini aiutano i bambini”. L'obiettivo e' quello di aiutare i giovani a sviluppare un'attenzione privilegiata verso chi vive situazioni di disagio, in modo che comprendano e concretizzino il messaggio di Dio per gli uomini: amatevi come fratelli. Prima del termine della messa i bambini e i ragazzi hanno consegnato la loro offerta contenuta all'interno di bustine, che i catechisti avevano distribuito durante l’Avvento, ricordando il loro impegno missionario proprio in occasione della Giornata Missionaria dei Ragazzi. Finita la celebrazione eucaristica, presso l’oratorio, il Gruppo Missionario ha offerto una cioccolata calda; a seguire, in collaborazione con il Gruppo Animazione, ragazzi ed adulti si son divertiti giocando a tombola. Attraverso le offerte e le attività che si sono svolte per l’occasione sono stati raccolti complessiva mente € 521,00; la somma andrà a finanziare la costruzione di due aule e una cucina in una scuola materna, a Mpummudde, un piccolo villaggio in Uganda. Domenica 1 Dicembre 2013, “Giornata di fraternità”, le offerte raccolte a tutte le messe della nostra Comunità, sono state devolute a sostegno delle popolazioni filippine colpite dal devastante tifone; complessivamente sono state consegnate alla CARITAS € 750,00. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione delle iniziative e quanti attraverso la loro generosità hanno garantito una qualità di vita dignitosa a tante persone e hanno offerto una speranza a quanti l’avevano persa. 10 S. Antonio Abate Antonio nacque verso il 250---350 a Coma,oggi Quemas,sulla del Nilo da genitori già cristiani e benestanti. Rimasto orfano a anni 20 assieme a una sorella, decise di abbandonare ogni ricchezza per una vita monastica . Al principio si ritirarono in un luogo solitario presso la sua città per sfuggire alle persecuzioni, dedicandosi alla preghiera e al lavoro meditando le sacre scritture . In quel periodo ad Antonio iniziarono le tentazioni che egli combatteva e vinceva con la preghiera e con il segno della croce di Cristo. A35 anni preso da grande volontà di ascesi (esercizio dello spirito tendente alla mortificazione dei sensi, delle passioni , degli istinti, e alla perfezione morale) Più tardi si inoltrò nel deserto, verso i monti del Pispir Verso il mar Rosso,fermandosi presso un fortilizio abbandonato con presenza di animali selvatici , con il vantaggio di una sorgente di acqua rimanendo cosi per alcuni anni .La solitudine di Antonio divenne esempio per molti altri monaci, che si rivolsero a lui per ricevere insegnamento e guida. In questo modo il Santo eremita chiamato ad essere abate organizzò alcuni monasteri intorno al suo eremo presso il Nilo . Più tardi lasciò il deserto per recarsi ad Alessandria per confortare i martiri con la sua presenza .Si incamminò poi verso Tebaide dopo 3 giorni e 3 notti di cammino raggiungendo un luogo tra le montagne , dal quale poteva vedere il Sinai e là visse il resto della sua vita organizzando il suo eremo e il suo orto sempre tentato dai demoni e dagli animali. Riuscì ad avere contatti con le comunità monastiche, riuscendo prima di morire a recarsi ad Alessandria su invito del vescovo Atanasio suo amico per confutare la dottrina Ariana. Prima di morire chiese ai due monaci Macario e Amathas che aveva concesso di vivere presso il suo eremo di non rivelare il luogo della sua imminente sepoltura al fine di terminare in umiltà e senza celebrazioni la sua esistenza terrena. Ben presto però in tutta la cristianità la conoscenza di Antonio si diffuse in oriente e occidente e la sua festa fu istituita e segnata il 17 Gennaio. Fu considerato protettore contro le malattie contagiose quali detto anche fuoco di S. Antonio, e protettore degli animali. Nel 561 grazie ad una rivelazione divina vennero scoperte le sue reliquie e trasferite nella chiesa di S. Giovanni Battista ad Alessandria . Nel 635 le reliquie furono spostate a Costantinopoli, fino a quando furono portate a Motte Saint Didier (Francia), Nel 1491 le reliquie vennero traslate a S. Julien vicino ad Arles. Santa Polònia co ‘n d’ü “gloria” i décc la te conserverà fina al mónd de là. Santa Apollonia con un “gloria” ti conserverà i denti fino al mondo di là A San Valenti, la primaera l’è visì A San Valentino la primavera l’è vicina 11 La speranza Il momento nel quale abbiamo più bisogno di speranza è quando si prospetta per noi o una persona amata l’ombra della malattia e/o della morte. Per vedere in essa un principio di vita nuova occorre che il nostro animo lo veda come l’evento che porta verso orizzonti nuovi, verso l’infinito. E noi persone di una certa età la speranza è vicina alla porta dell’infinito, verso un viaggio migliore, e in quell’istante dobbiamo essere gioiosi perché incontreremo coloro che abbiamo amato e nel sonno della morte incontreremo Dio. La speranza del vivere nelle difficoltà della vita, di fronte alla malattia e alla morte non è una virtù che si possa imparare tanto meno una forza che si possa improvvisare al momento del bisogno. La speranza è un fiore delicato che cresce solo in determinati terreni e se il terreno non è preparato non c’è miracolo che possa farlo fiorire in quel particolare momento, quando se ne avverte il bisogno. Chi vive fin da bambino il messaggio cristiano di vita è simile ad un terreno nel quale la pianta è più robusta: di fronte a qualsiasi intemperia non si spezzerà, ma ondeggerà dolcemente… Gruppo vedove Grazie a tutti!!! Salve a tutti!! Eccoci di nuovo per iniziare un nuovo percorso ed un nuovo progetto, ripartire in questa nuova avventura del 2014. Il nostro viaggio comincerà sicuramente tra la metà di aprile con l’arrivo dei bambini bielorussi nella nostra comunità, il “progetto accoglienza” li vedrà partecipi a scuola e in varie attività per circa un mese, saranno 12 bambini ospitati in altrettante famiglie. Prendiamo l’occasione per ringraziare le famiglie ospitanti per l’impegno, la forza, per credere sempre in questo progetto “ VACANZA DI RISANAMENTO” che da ben diciotto anni viene portato avanti dal comitato di Filago. Vogliamo anche ringraziare tutti coloro che ci sono venuti a trovare il giorno della SAGRA NOVEMBRINA e che hanno contribuito con i loro acquisti a dare speranza e aiuto a tanti bambini. Il ricavato è stato di € 4.000 di cui 2.000 per i progetti della fondazione Aiutiamoli a Vivere e gli altri 2.000 per tutti gli altri progetti sparsi nel mondo: Perù, Congo, Sierra Leone, Mozambico, ospedale per disabili di Betlemme, GRAZIE PER AVER DONATO A DARE SPERANZA IN UN FUTURO MIGLIORE A TANTI BAMBINI SPARSI NEL MONDO! GRAZIE!! Anche quest’anno tenendo da parte una somma di denaro per il progetto accoglienza siamo riusciti, nel nostro piccolo, a devolvere somme di denaro per altri progetti che vi elenchiamo: Contributo comitato Trezzo sull’Adda: 3.000 € per ristrutturazione di case famiglia e orfanotrofi case disabili Contributo Tir della Speranza 1.000 € Contributo adozione studente universitario 250 € Contributo per bambini ciechi istituto Sklow 325 € Vi salutiamo e vi rimandiamo alla prossima Il Comitato 12 “Per sempre tuo” di Daniel Glattauer “Per sempre tuo” di Daniel Glattauer è un libro che parla di amore, ma non nel classico modo in cui solitamente si affronta. L’amore presente in questa opera è quello che ossessiona, che ti toglie aria, che non ti lascia. chiusa in gabbia, sotto controllo, perseguitata, spiata, seguita. Lei cerca in tutti i modi di escluderlo dalla propria vita, glielo dice in tutti i modi che non vuole più né vederlo né sentirlo, ma lui continua a essere costantemente presente in ogni attimo delle sue giornate. Tutti i suoi tentativi di escluderlo dalla propria vita falliscono. Lui la perseguita persino nei sogni, e quando lei si sveglia è di nuovo lì che l'aspetta... È Judith che non riesce a riconoscere l'uomo perfetto neanche quando ci sbatte contro, oppure Hannes ha davvero un lato oscuro? Per tutto il libro, lo scrittore Daniel Glattauer non fa comprendere chi sia davvero il responsabile di questa follia d’amore, c’è suspense fino alla fine e leggendo “Per sempre tuo” si ha in testa continuamente la domanda: Si tratta di una storia d’amore o di un’ossessione? In un modo a tratti ironico, ma sempre con una profondità d’intenti, “Per sempre tuo” è un libro che si legge con la smania di capire cosa sta succedendo alla protagonista, perché spesso non si riesce a capire chi si stia realmente comportando come un folle, se lei o lui. Una storia avvincente sui complicati rapporti d’amore. Hannes Bergtaler entra nella vita di Judith, single fra i trenta e i quarant'anni, trafiggendole... un tallone al supermercato. Non passa molto tempo, ed ecco che Hannes spunta nel raffinato negozietto di lampade che Judith gestisce insieme alla giovane Bianca. Hannes, architetto di successo pare proprio l’uomo perfetto: regala fiori, è premuroso, gentile, romantico e, come se questo non fosse già abbastanza, diventa subito il beniamino degli amici di Judith e, soprattutto, di sua madre. Tra i due nasce una storia, di quelle romantiche e indimenticabili, ma che con il tempo si trasforma in qualcosa di orribile. Judith è più che lusingata di essere messa su un piedistallo da un uomo che non sembra volere altro che adorarla. A poco a poco, però, comincia a sentirsi sempre più oppressa dalle continue prove d'amore di Hannes che continua a trattarla come una regina, senza farla sentire realmente tale. Sempre più soffocata dalle sue attenzioni. Si sente 13 Sa manget incö TORTA ARLECCHINO ben amalgamato e aggiungete il latte. Dividete ora la base ottenuta in tre contenitori diversi, in ogni ciotola aggiungete un pizzico di colorante per alimenti di colore diverso e mescolate per far amalgamare bene il colore con la base. • Prendete una tortiera di 26 cm, imburratela, infarinatela e versate una cucchiaiata di impasto del primo colore al centro della teglia, successivamente sovrapponete a questo primo cerchio, un cucchiaio di impasto di un colore diverso; esaurite così tutti gli impasti colorati a vostra disposizione. Vi suggeriamo di non livellare perché l’impasto si diffonderà da solo in tutta la teglia. • Infornate a 170°/180° per circa 40 minuti. Terminato il tempo di cottura, fate raffreddare la torta, ricopritela con della panna montata e decoratela a vostro piacimento. Ingredienti: 4 uova, 140 gr di burro, 300 gr di farina, 100 gr di fecola di patate, 210 gr di zucchero, 100 gr di latte, la buccia di un limone, 3 coloranti alimentari a piacere, 1 busta di vanillina, 1 busta di lievito per dolci, 350 gr di panna montata • Utilizzando una ciotola abbastanza ampia, unite il burro ammorbidito a temperatura ambiente, lo zucchero e la vanillina. Una volta ottenuto un composto omogeneo e cremoso, aggiungete le uova, una alla volta, usando l’accortezza di mescolare sempre l’impasto fino a fargli raggiungere la cremosità ottimale. Procedete quindi ad aromatizzare la base creata, unendo la scorza grattugiata di un limone. • Incorporate la farina, il lievito e infine la fecola, mescolate tutto per ottenere un composto MASCHERINE DI CARNEVALE dieci minuti e lasciate raffreddare i biscotti su un panno da cucina. • Spezzate il cioccolato e cuocetelo a bagnomaria facendo attenzione che non si secchi durante la cottura. Quando il cioccolato si sarà sciolto completamente, spegnete il fornello. Tenendo il biscotto di pasta frolla dalla parte che non si vuole ricoprire, immergete l'altra metà nel cioccolato, poi fate colare la glassa in eccesso. • Subito dopo l'immersione dei biscotti nel cioccolato, spargete sopra gli zuccherini colorati, appoggiate i biscotti appena glassati sulla carta da forno e lasciateli ad asciugare per un'ora circa. Alla fine del tempo indicato le mascherine di carnevale saranno pronte da servire. Ingredienti: Per la frolla: 330 gr di farina, 200 gr di burro, 130 gr di zucchero a velo, 3 tuorli, buccia grattugiata di 1 limone, 1/2 bustina di vanillina, un pizzico di sale, Per la decorazione: 300 gr di cioccolato fondente o al latte, zuccherini colorati • Mescolate la farina e il burro tagliato a cubetti e girate fino a ottenere una granella. A questo punto aggiungete le uova, l'estratto di vaniglia, la buccia di limone grattugiata e lo zucchero. • Trasferite l'impasto su un piano da lavoro, impastate per pochi secondi e poi formate una palla. • Avvolgete la pasta in una pellicola per limenti, appiattitela e lasciatela riposare in frigorifero per 40 minuti. • Trascorso il tempo di raffreddamento, infarinate il piano da lavoro e stendete la pasta fino a raggiungere i 5 mm di spessore. Poi intagliatela secondo la forma delle mascherine. A questo punto, adagiate i biscotti su un'apposita carta da forno. • Cuocete in forno a 180° C per poco più di 14 Sa manget incö RAVIOLI DOLCI DI CARNEVALE ravioli incidendo i due bordi lunghi e tagliate perpendicolarmente, a giusta e uguale distanza tra i mucchietti. • Pressate bene i bordi con le dita per sigillare i ravioli per bene, procedete fino ad esaurimento impasto. • Immergete 2-3 ravioli per volta in un tegame con dell’olio ben caldo ma non bollente girandoli su entrambi i lati; disponeteli su carta assorbente da cucina per far scolare l’olio in eccesso e poi una volta asciutti, spolverizzate con zucchero a velo vanigliato. • Servite tiepidi o freddi. Ingredienti per l’impasto: 300 gr di farina, 50 gr di burro, 100 ml di latte, 1 uovo, 1 bustina di vanillina, 60 gr di zucchero, un pizzico di sale Ingredienti per il ripieno: marmellata q.b., un albume Per guarnire: zucchero a velo q.b., olio di semi per friggere • Impastate bene farina, burro a cubetti, zucchero, uovo, vanillina, latte e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto liscio e compatto, poi copritelo con della pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per mezz’ora. • Successivamente dividete l’impasto in panetti, schiacciateli e lavorateli col matterello fino ad ottenere uno spessore di 1 mm, 1mm e mezzo. • Una volta ottenuta la giusta sfoglia, ponetela sul piano da lavoro e adagiate su di essa un cucchiaio di marmellata a distanza di qualche cm l’una dall’altra, poi spennellate con l’albume i bordi laterali della sfoglia e la superficie compresa tra un mucchietto di ripieno e l’altro e infine sovrapponete l’altra sfoglia. • Con una rotella tagliapasta dal bordo smerlato tagliate prima la parte iniziale e terminale della sfoglia per appianarla, poi ricavate i STELLE FILANTI ciascuna alcuna gocce di colorante alimentare diverso per ogni parte. Lavorate con una dose di pasta alla volta e coprite la pasta restante con un canovaccio pulito per evitare che si asciughi. • Stendete delle sfoglie sottili e tagliate la pasta a lunghe strisce e arrotolatela sui cilindri di acciaio, cercando di fissare le due estremità per evitare che si srotolino al momento della frittura. Friggeteli in una padella per fritti in abbondante olio. Una volta dorati scolateli e disponeteli su carta assorbente da cucina. • Lasciateli raffreddare e sfilateli molto delicatamente dal cilindro. Spolverizzate con lo zucchero a velo. Ingredienti: 400 gr di farina, 2 uova + 1 tuorlo d’uovo, 40 gr di burro fuso, 80 gr di zucchero, 1 bicchierino di grappa, 1 bustina di vanillina, scorza di limone, 1 cucchiaio di latte, 1 cucchiaino di olio d’oliva, 1 pizzico di sale, coloranti alimentari, olio di arachide, zucchero a velo. • Fate la fontana con la farina; unite gli altri ingredienti e impastate fino a ottenere un impasto liscio e uniforme. In caso di impasto troppo duro potete aggiungere del vino bianco secco. Lasciate riposare al fresco per circa mezz’ora. • Dividete la pasta in 4 parti e aggiungete a 15 ORARI S. MESSE FESTIVE : FERIALI : CATECHESI 08.00 - 10.30 - 18.00 sabato ‘prefestiva’, ore 18.00 ore 17.00 (estiva ore 18:00) sabato mattina, ore 08.00 Ragazzi ELEMENTARI e MEDIE: Domenica, ore 09.15 ADOLESCENTI e GIOVANI: giovedì, sabato, ore 20.45 ADULTI : mercoledì, ore 15.00 e 20.30 (Avvento e Quaresima) SACRAMENTO del PERDONO Il parroco è a disposizione il SABATO mattina dalle ore 10.00 alle ore 11.30; nel pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30. Su richiesta anche in altri momenti SACRAMENTO del BATTESIMO Viene celebrato la DOMENICA (mattino o pomeriggio). Si invitano le famiglie a contattare per tempo il parroco. GRUPPI PARROCCHIALI Gruppo Caritas Gruppo Missionario Corale S. Cecilia Coro Giovani Gruppo Vedove Azione Cattolica Sig. Pietro Alborghetti Sig. Diego Pesenti M.stro Giuseppe Crippa Sig.ra Gabriella Colleoni Sig.ra Sandra Paris Sig. Damiano Del Prato 16 tel: 035.995117 tel: 349.3806568 tel: 035.4942619 tel: 333.4876242 tel: 035.4997291 tel: 340.3739696