21-22-23 Febbraio Santissime Quarantore

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21-22-23 Febbraio Santissime Quarantore
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21-22
Santissime
Quarantore
Comunità di Filago
Numero 120
Marzo-Aprile 2014
invito a ...
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Marzo-Aprile 2014
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La parola del parroco
Meditazione
Anagrafe
Lavori in corso
Vuoi mandarci una mail?
[email protected]
Tempo Natalizio
Una stagione straordinaria
Anniversari di Matrimonio
Giornata Missionaria ragazzi
Un salto nel passato
Notizie dai gruppi
Ossigeno per la mente
Vuoi aiutarci?
Ci riuniamo tutti i Giovedì alle
ore 20.45 presso l’oratorio di
via S. Maria Assunta.
Ti servono
delle fotocopie?
Possiamo aiutarti.
Prezzi per la stampa in
oratorio.
Non sai come preparare
il tuo libretto
di matrimonio?
Vieni a trovarci che
proviamo ad aiutarti...
Vuoi trovarci online?
www.oratoriofilago.org
Sa manget inco
Numeri utili....
Parrocchia:
035.993670
Vi ricordiamo che “Invito a Vivere” viene consegnato solamente a chi
ne ha fatto richiesta. Se siete a conoscenza di persone che desiderano
riceverne una copia scriveteci una mail al nostro indirizzo
[email protected]. Grazie.
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Verso la Pasqua
CARISSIMI,
A partire dall’espressione di S. Paolo nella seconda
lettera ai Corinzi “Conoscete infatti la grazia del
Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è
fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi
per mezzo della sua povertà”, il Papa si domanda
che cosa significhi per noi oggi l’invito ad una vita
povera secondo il Vangelo e ritiene che la
Quaresima “è un tempo adatto per la spogliazione;
e ci farà bene domandarci di quali cose possiamo
privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la
nostra povertà. Non dimentichiamo che la vera
povertà duole: non sarebbe valida una spogliazione
senza questa dimensione penitenziale”.
Parole forti che ci spingono ad intraprendere nel
senso giusto i quaranta giorni, non pensando che la
via della povertà sia esclusiva di Gesù, mentre noi
possiamo salvare il mondo con adeguati mezzi
umani. Ciò che conta, afferma il Papa, è l’amore
che ‘rende simili, crea uguaglianza, abbatte i muri
e le distanze’. Proviamoci.
nelle pagine che seguono trovate ancora
qualche riferimento natalizio, piccoli ricordi di un
intenso e raccolto momento vissuto insieme e con
il quale ci siamo lasciati nell’ultimo numero del
notiziario. Chi partecipa normalmente alla vita
della comunità sa che con l’anno nuovo stiamo
preparandoci all’ORDINAZIONE SACERDOTALE di
don Daniele, nel prossimo mese di maggio.
Sono già in corso diversi preparativi e
collaborazioni, in particolare due le iniziative suggerite dal Consiglio pastorale a tutta la comunità: la
PREGHIERA del secondo giovedì del mese per le
vocazioni, animata dai giovani della Scuola
vocazioni giovanili del nostro seminario, e la
TESTIMONIANZA sulle diverse vocazioni inserita
nelle S. Messe di ogni terza Domenica del mese.
In cantiere c’è altro e, di volta in volta,
sarà comunicato.
Nelle scorse settimane un altro appuntamento
significativo per la vita di fede di ciascuno e
dell’intera comunità: le S. QUARANTORE.
Ci aiutano sempre a riscoprire e a riconoscere la
presenza e l’azione silenziosa del Signore nella
nostra vita grazie al sacramento dell’Eucarestia,
con il quale la Chiesa da sempre scandisce le sue
giornate, riempiendole di fiduciosa speranza. Dono
grande perché ricevuto da Cristo come dono di se
stesso, della sua persona, della sua opera di
salvezza; quanto di più prezioso la Chiesa può
avere nel suo cammino nella storia. E’ il
sacramento che ‘fa’ la Chiesa e sostare un po’
davanti al Signore, nel sacramento che ci ha
lasciato della sua presenza, si rivela per noi
essenziale nel ritrovare il senso di tutto ciò che
facciamo. Le Quarantore sono una buona occasione per rifletterci.
Ci attende ora la QUARESIMA, i preziosi giorni
che ci accompagnano alla Pasqua, punto centrale
della fede cristiana. Nel suo messaggio ‘Andiamo
incontro ad ogni miseria’ il Papa descrive “tre tipi
di miseria”, quella “materiale”, quella “morale” –
che “può ben chiamarsi suicidio incipiente” perché
causata non di rado da mancanza di lavoro, salute
ed educazione – e quella “spirituale”, e invita tutta
la Chiesa a testimoniare a quanti vivono in queste
situazioni il messaggio evangelico.
don Ferruccio
Con l’ultimo numero del 2013
il notiziario ha cambiato copertina,
sostituendo il precedente foglio
con uno migliore e a colori.
Un doveroso grazie al Gruppo Redazione,
sempre impegnato a rendere
più piacevole la lettura della vita parrocchiale
… se qualcuno volesse aggiungersi
a collaborare,con nuove idee ………….
C’è sempre posto: vorremmo anche attraverso il
notiziariorendere la comunità più bella,
vivace e partecipe.
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“Si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà” (cfr 2 Cor 8)
Il messaggio del Santo Padre per la Quaresima
2014, fa emergere un concetto a lui molto caro:
LA POVERTÀ EVANGELICA NELLA NOSTRA EPOCA.
Fin dall'inizio del suo Pontificato ha voluto mettere
un'enfasi particolare su questa dimensione della
vita del cristiano. Nel messaggio invita i credenti a
sconfiggere le miserie del mondo seguendo l’esempio di Gesù, che per amore si è fatto uno di noi e
alle creature che ama non si è manifestato
sfoggiando ricchezza e potenza, ma bensì carità,
generosità, desiderio di prossimità, tutte
espressioni semplici, umili, fino al sacrificio della
propria vita: “L’amore è condividere in tutto la
sorte dell’amato”.
che pensa ci possano essere mezzi umani per
salvare il mondo; ma non è così, le miserie che ha
enumerato il Santo Padre e che coinvolgono anche
le nostre Comunità non si combattono “… con i
mezzi della potenza e della ricchezza del mondo,
ma con quelli della debolezza e della povertà” .
Il Papa ci chiede di farci carico delle miserie dei
nostri fratelli così come ci ha insegnato Gesù:
facendoci poveri per arricchire.
In questo tempo di Quaresima il Santo Padre ci
invita ad essere testimoni del messaggio
evangelico, in particolare a quanti vivono nella
miseria materiale, morale e spirituale: “Non
dimentichiamo che la vera povertà duole: non
sarebbe valida una spogliazione senza questa
dimensione penitenziale. Diffido dell’elemosina
che non costa e che non duole”.
Un testo che invita a riflettere sul nostro modo di
fare missione, su quanta “povertà” viene messa
nella nostra vita quotidiana; soprattutto su quanto
della nostra povertà arricchisce il prossimo.
Seguendo le parole del Papa, ogni credente è
richiamato ad essere missionario nella forma più
autentica al Vangelo.
(dal Messaggio del Santo Padre per la Quaresima
2014)
(Foto inviataci da Padre Riccardo)
Nel messaggio analizza le tante facce della povertà
che il Papa definisce miserie, spiegando che: “La
miseria non coincide con la povertà; la miseria è
la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza
speranza”.
Suddivide le miserie in tre categorie: la miseria
materiale, la miseria morale e la miseria spirituale.
La miseria materiale è quella che tocca la dignità
dell’uomo privandolo dell’essenziale.
Poi c’è la miseria morale, che investe coloro che
diventano schiavi del vizio e del peccato.
E infine c’è la miseria spirituale che oltre ad
allontanarci da Dio ci fa’ rifiutare il suo amore.
Fa un analisi dell’atteggiamento dell’uomo d’oggi,
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Nati in cristo
CORDONI KEVIN ( Via Matteotti)
di CARLO e CATTANEO ELEONORA
Nato il 23/09/’13
Battezzato il 9 febbraio 2014
BONGIORNO ALESSIO (Via Matteotti)
di VITO MARCO e BONCRISTIANO VERONICA
Nato il 7/07/’13
Battezzato il 9 febbraio 2014
MONZANI SIRIA (Bonate Sotto)
di WILLIAM e PLATI LAURA
Nata il 4/11/’13
Battezzata il 9 febbraio 2014
BERTOCCHI SARA (Torre Boldone)
di MARCO e PLATI MOIRA
Nata il 17/10/’13
Battezzata il 9 febbraio 2014
In attesa della Resurrezione
MORGANTI MARIA
DONATELLA
(Via don Bosco)
Anni 58
Morta il 19 dicembre ’13
BREMBILLA CAROLINA
(Via IV novembre)
Anni 88
Morta il 28 dicembre ’13
PEDRALI BRUNO
(Via G. Pascoli)
Anni 53
Morto il 5 gennaio ‘14
ALBERTA CRISTINA
ved. D’ARDES (Via don Belli)
Anni 81
Morta il 26 gennaio ‘14
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Lavori in corso
Dopo il primo intervento effettuato lo
scorso anno, che ha interessato per lo più il
pannello in legno addossato alla parete, si
è passati ora all’ urna contenente il Cristo
morto. Alcune parti fortemente compromesse dal tarlo sono state
recuperate e rimesse a nuovo; un nuovo e
migliore vetro ha sostituito il
precedente; rifatto anche il rivestimento in
stoffa sulle pareti interne dell’urna e attorno alla statua.; anche quest’ultima, insieme al supporto in legno su cui
poggia, è stata riparata e trattata con
sostanze apposite.
GRAZIE ai volontari che hanno lavorato
bene, con passione e gusto, permettendoci
di conservare e valorizzare quanto il passato ci ha lasciato, come segno di
profonda fede. Un invito a tutti a passare
dalla sacrestia, per vedere quanto
realizzato.
Tempo Natalizio
Quest’anno, sotto l’altare, un presepe
diverso dal solito, realizzato da un nostro
parrocchiano di via IV novembre,
il Sig. Tasca Valentino.
Durante il tempo natalizio tutti abbiamo
potuto osservare e apprezzare il suo lavoro,
eseguito con capacità e passione.
Lo ringraziamo per la sua disponibilità.
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Sul sagrato della Chiesa è stato allestito il tradizionale presepe.
I volontari si sono messi all’opera presto, con pazienza e impegno,
arricchendo di nuovi particolari il lavoro svolto e riuscendo nel loro intento:
per la notte di Natale,
dopo la S.Messa, tutto era pronto!
E accanto al gradito presepe,con gli alberi preparati dai nostri ragazzi,
quest’anno è stato allestito anche un grande albero di Natale:
tutto ci ha aiutato a vivere intensamente le feste!
GRAZIE ancora a tutti coloro che hanno collaborato.
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Una stagione straordinaria
A. Giuseppe Roncalli - Loris Capovilla Don Daniele Carminati
Un papa santo - una cardinale “bergamasco” un nuovo prete filaghese
come motore, la libertà come clima. Non c'è testo
nazionale né mondiale che dica in così poche ma
chiare lettere quale siano il sogno, il programma, le
regole per un mondo vivibile, pacifico, umano.
Non fu una illuminazione ma il frutto di una vita nel
segno del Maestro; accusato da giovane di “modernismo” vive in Obedientia et pax e a 78 anni
compie la rivoluzione del Concilio, parla a tutti gli
uomini come fratelli senza pregiudizi né servilismi,
capisce il pericolo della guerra nucleare, dà un
contributo radicale al suo superamento.
Viviamo una stagione straordinaria che sarebbe un
peccato non capire; una stagione che capita una
volta nella vita, anzi.......... . Sarà per ciascuno un
vanto poter dire ai posteri: “Io c'ero”.
Ci è di grande aiuto a capire e riflettere su una
stagione così intensa, un libro modesto nel numero
di pagine (200) e nel costo (17 euro) ma recente
(maggio 2013) e di facile lettura quanto profondo:
Loris Capovilla – I miei anni con papa Giovanni
XXIII.
Sono 10 capitoletti ognuno preceduto da un breve
riassunto che ricostruisce gli avvenimenti storici dei
decenni passati: occasione limpida e concisa per
capire la guerra fredda, il Concilio Vaticano II, la
crisi di Cuba, l'apertura al blocco sovietico, la
“Pacem in terris”, la nuova Chiesa.
Ne ricaviamo tre stralci che ci sembrano di attualità
per noi cattolici, bergamaschi e filaghesi.
Loris Francesco Capovilla nasce il 14/10/1915 a
Pontelungo (Pd): come nasce la sua vocazione,
come incontra Angelo Giuseppe Roncalli e come
vive accanto a lui. È un uomo mite e saggio che
vive nelle stanze del Vaticano ed è testimone di
prima mano delle azioni di un papa anziano.
Capovilla ci restituisce un ritratto appassionante,
un resoconto che sfida l'oleografia di un Papa
ricordato per la bonarietà più che per la portata
rivoluzionaria delle sue scelte in campo religioso,
sociale e politico. La nomina a cardinale alla bella
età di 98 anni, è ben più che un oscar alla carriera
per lui che da 50 anni è testimone profetico di quel
Papa anziano, transitorio/provvisorio.
Papa Roncalli: Sei mesi dopo la crisi di Cuba, due
mesi prima di morire, ci lascia un testo memorabile
per tutti: governanti di oggi e di domani compresi:
“Pacem in terris”. Richiamando la nona sinfonia di
Beethoven fu subito definita “la sinfonia della
pace” con un tema fondamentale, quattro
movimenti e un finale; il tema torna nove volte: la
pace fra tutti gli uomini esige la verità come
fondamento, la giustizia come regola, l'amore
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Don Daniele: Capovilla ricorda la sua aspirazione di
giovane sacerdote: “C'è bisogno di preti che
nessuno e niente temano tranne Iddio; in nessuno
e in niente pongano fiducia se non in Dio”. Egli cita,
come rivolte a sé, le consegne che il vescovo di
Bergamo Mons. Radini Tedeschi diede all'allora
giovane suo segretario Roncalli: “ Don Angelo, il
cuore crocifisso, il sorriso sulle labbra. Ricordatelo:
per fare il prete bisogna pensare in grande,
guardare alto e lontano”.
***
Una stagione straordinaria, segno dei tempi, da
vivere per noi, per la comunità, per la Chiesa.
Anniversari di Matrimonio
Monzani Diego
Ceresoli Antonio
Zonca Massimo
Teli Marco
Manticello Rossano
Zonca Narciso
Ravasio Paolo
Pandolfi Gianalberto
Paris Enrico
Zonca Osvaldo
Gazia Domenico
Merli Roberto
Mazzoleni Gianangelo
Pizzoni Corrado
Pesenti M.Renato
Pedrali Giulio
5
15
20
25
30
35
Marra Marilena
Ceresoli Gennaro
Monzani Gianbattista
Greco Enrico
Gualandris Angelo
Carminati Silvano
Princi Rosa
Pesenti Donatella
Medici Pinuccia
Gualandris Luana
Piovanelli Giuliano
Brembilla Giuseppe
Pesenti Elda
Marra Vincenza
Preda Mirella
Gianoli Romana
Verderio Nicoletta
Carminati Elena
45
50
Carminati Angiolina
Menni Maria Virgilia
Foglieni Luce
Lego Esterina
Capasso Maddalena
Plati Giuseppina
Bono Antonia
Paris Pietro
Monzani Alessandro
Delle Vedove Giuseppe
Del Prato Gianpietro
Stucchi Olivo
Pedruzzi Carlo
Stucchi Pierina
Stucchi Luigina
Carminati Ancilla
Pagnoncelli Carolina
Carminati Carolina
Stucchi Giovanna
Crippa Luigi
Gualandris Gianfranco
Rigamonti Felicita
Malvestiti Beatrice
60
Pasquini Maria Doris
Previtali Rosa
Arioldi Maria Teresa
Caglioni Fiorenza
Comi Graziella
É stato bello trovarsi domenica 29 dicembre scorso
per ricordare e festeggiare non un anno che sta per
finire e un altro che sta per cominciare, ma tanti
anni vissuti insieme e i tanti anni che ancora ci
auguriamo di condividere: eravamo in 30 coppie,
mariti e mogli, sposati chi da 5, 10, 15, 20 …. e chi
da 60 anni: c'erano baldi giovanotti, sposini aitanti
e altri con qualche acciacco dovuto non al
“matrimonio” come spesso si scherza dire, ma per
40
questione di anagrafe.
Battute a parte, ci siamo trovati veramente
bene, tutti concentrati nei ricordi, nel rinnovare
una cerimonia coinvolgente, nel riflettere ciascuno
su quanto è bello avere un'anima gemella che ci ha
aiutato, sostenuto, arricchito giorno dopo giorno,
nel riprogettare il nostro futuro con rinnovata
fiducia ed energia.
9
(segue a pagina successiva)
Don Ferruccio poi, ci ha
sorprendentemente spiazzati chiamandoci
protagonisti della giornata festosa, del matrimonio
fin qui vissuto e futuro, esempi positivi contro lo
sgretolamento della più naturale istituzione qual è
la famiglia, testimonianza che è ancora possibile un
amore fedele e duraturo.
Ripensando a quella cerimonia a distanza di
due mesi confermiamo la nostra soddisfazione:
ognuno festeggia ogni anno il proprio anniversario
in privato; ma fare festa insieme, sullo stesso
altare, davanti ai nostri figli ci ha fatto sentire una
famiglia allargata, una comunità ricca di valori e
della più grande gioia: amare ed essere amati.
Giornata Missionaria dei ragazzi
Lunedì 6 Gennaio, giorno dell’Epifania, la nostra
comunità ha celebrato anche la Giornata
Missionaria dei Ragazzi:
un’occasione per ribadire che il futuro della Chiesa
dipende anche e sopratutto dai giovani, chiamati
ad essere testimoni della presenza di Dio sin da
piccoli. Infatti già il Battesimo sancisce l’inizio
dell’impegno missionario.
La Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria invita a
questa celebrazione per sensibilizzare alla
solidarietà i ragazzi e le comunità, sostenendo
progetti per l’infanzia; non a caso lo slogan è: “I
bambini aiutano i bambini”.
L'obiettivo e' quello di aiutare i giovani a sviluppare
un'attenzione privilegiata verso chi vive situazioni
di disagio, in modo che comprendano e
concretizzino il messaggio di Dio per gli uomini:
amatevi come fratelli.
Prima del termine della messa i bambini e i ragazzi
hanno consegnato la loro offerta contenuta
all'interno di bustine, che i catechisti avevano
distribuito durante l’Avvento, ricordando il loro
impegno missionario proprio in occasione della
Giornata Missionaria dei Ragazzi.
Finita la celebrazione eucaristica, presso l’oratorio,
il Gruppo Missionario ha offerto una cioccolata
calda; a seguire, in collaborazione con il Gruppo
Animazione, ragazzi ed adulti si son divertiti
giocando a tombola.
Attraverso le offerte e le attività che si sono svolte
per l’occasione sono stati raccolti complessiva
mente € 521,00; la somma andrà a finanziare la
costruzione di due aule e una cucina in una scuola
materna, a Mpummudde, un piccolo villaggio in
Uganda.
Domenica 1 Dicembre 2013, “Giornata di
fraternità”, le offerte raccolte a tutte le messe
della nostra Comunità, sono state devolute a
sostegno delle popolazioni filippine colpite dal
devastante tifone; complessivamente sono state
consegnate alla CARITAS € 750,00.
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla
realizzazione delle iniziative e quanti attraverso la
loro generosità hanno garantito una qualità di vita
dignitosa a tante persone e hanno offerto una
speranza a quanti l’avevano persa.
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S. Antonio Abate
Antonio nacque verso il 250---350 a Coma,oggi
Quemas,sulla del Nilo da genitori già cristiani e
benestanti.
Rimasto orfano a anni 20 assieme a una sorella,
decise di abbandonare ogni ricchezza per una vita
monastica .
Al principio si ritirarono in un luogo solitario presso
la sua città per sfuggire alle persecuzioni,
dedicandosi alla preghiera e al lavoro meditando le
sacre scritture . In quel periodo ad Antonio
iniziarono le tentazioni che egli combatteva e
vinceva con la preghiera e con il segno della croce
di Cristo. A35 anni preso da grande volontà di
ascesi (esercizio dello spirito tendente alla
mortificazione dei sensi, delle passioni , degli
istinti, e alla perfezione morale) Più tardi si inoltrò
nel deserto, verso i monti del Pispir Verso il mar
Rosso,fermandosi presso un fortilizio abbandonato
con presenza di animali selvatici , con il vantaggio
di una sorgente di acqua rimanendo cosi per alcuni
anni .La solitudine di Antonio divenne esempio per
molti altri monaci, che si rivolsero a lui per ricevere
insegnamento e guida.
In questo modo il Santo eremita chiamato ad
essere abate organizzò alcuni monasteri intorno al
suo eremo presso il Nilo . Più tardi lasciò il deserto
per recarsi ad Alessandria per confortare i martiri
con la sua presenza .Si incamminò poi verso
Tebaide dopo 3 giorni e 3 notti di cammino
raggiungendo un luogo tra le montagne , dal quale
poteva vedere il Sinai e là visse il resto della sua
vita organizzando il suo eremo e il suo orto sempre
tentato dai demoni e dagli animali.
Riuscì ad avere contatti con le comunità
monastiche, riuscendo prima di morire a recarsi ad
Alessandria su invito del vescovo Atanasio suo
amico per confutare la dottrina Ariana.
Prima di morire chiese ai due monaci Macario e
Amathas che aveva concesso di vivere presso il suo
eremo di non rivelare il luogo della sua imminente
sepoltura al fine di terminare in umiltà e senza
celebrazioni la sua esistenza terrena. Ben presto
però in tutta la cristianità la conoscenza di Antonio
si diffuse in oriente e occidente e la sua festa fu
istituita e segnata il 17 Gennaio. Fu considerato
protettore contro le malattie contagiose quali detto
anche fuoco di S. Antonio, e protettore degli
animali.
Nel 561 grazie ad una rivelazione divina vennero
scoperte le sue reliquie e trasferite nella chiesa di
S. Giovanni Battista ad Alessandria . Nel 635 le
reliquie furono spostate a Costantinopoli, fino a
quando furono portate a Motte Saint Didier
(Francia), Nel 1491 le reliquie vennero traslate a
S. Julien vicino ad Arles.
Santa Polònia co ‘n d’ü “gloria” i décc la te
conserverà fina al mónd de là.
Santa Apollonia con un “gloria” ti conserverà i
denti fino al mondo di là
A San Valenti, la primaera l’è visì
A San Valentino la primavera l’è vicina
11
La speranza
Il momento nel quale abbiamo più bisogno di
speranza è quando si prospetta per noi o una
persona amata l’ombra della malattia e/o della
morte. Per vedere in essa un principio di vita nuova
occorre che il nostro animo lo veda come l’evento
che porta verso orizzonti nuovi, verso l’infinito.
E noi persone di una certa età la speranza è vicina
alla porta dell’infinito, verso un viaggio migliore, e
in quell’istante dobbiamo essere gioiosi perché
incontreremo coloro che abbiamo amato e nel
sonno della morte incontreremo Dio.
La speranza del vivere nelle difficoltà della vita, di
fronte alla malattia e alla morte non è una virtù che
si possa imparare tanto meno una forza che si
possa improvvisare al momento del bisogno.
La speranza è un fiore delicato che cresce solo in
determinati terreni e se il terreno non è preparato
non c’è miracolo che possa farlo fiorire in quel
particolare momento, quando se ne avverte il
bisogno. Chi vive fin da bambino il messaggio
cristiano di vita è simile ad un terreno nel quale la
pianta è più robusta: di fronte a qualsiasi
intemperia non si spezzerà, ma ondeggerà
dolcemente…
Gruppo vedove
Grazie a tutti!!!
Salve a tutti!!
Eccoci di nuovo per iniziare un nuovo percorso ed
un nuovo progetto, ripartire in questa nuova
avventura del 2014.
Il nostro viaggio comincerà sicuramente tra la metà
di aprile con l’arrivo dei bambini bielorussi nella
nostra comunità, il “progetto accoglienza” li vedrà
partecipi a scuola e in varie attività per circa un
mese, saranno 12 bambini ospitati in altrettante
famiglie.
Prendiamo l’occasione per ringraziare le famiglie
ospitanti per l’impegno, la forza, per credere
sempre in questo progetto “ VACANZA DI
RISANAMENTO” che da ben diciotto anni viene
portato avanti dal comitato di Filago.
Vogliamo anche ringraziare tutti coloro che ci sono
venuti a trovare il giorno della SAGRA
NOVEMBRINA e che hanno contribuito con i loro
acquisti a dare speranza e aiuto a tanti bambini.
Il ricavato è stato di € 4.000 di cui 2.000 per i
progetti della fondazione Aiutiamoli a Vivere e gli
altri 2.000 per tutti gli altri progetti sparsi nel
mondo: Perù, Congo, Sierra Leone, Mozambico,
ospedale per disabili di Betlemme, GRAZIE PER
AVER DONATO A DARE SPERANZA IN UN FUTURO
MIGLIORE A TANTI BAMBINI SPARSI NEL MONDO!
GRAZIE!!
Anche quest’anno tenendo da parte una somma di
denaro per il progetto accoglienza siamo riusciti,
nel nostro piccolo, a devolvere somme di denaro
per altri progetti che vi elenchiamo:
Contributo comitato Trezzo sull’Adda:
3.000 € per ristrutturazione di case famiglia e
orfanotrofi case disabili
Contributo Tir della Speranza 1.000 €
Contributo adozione studente universitario 250 €
Contributo per bambini ciechi istituto Sklow 325 €
Vi salutiamo e vi rimandiamo alla prossima
Il Comitato
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“Per sempre tuo” di Daniel Glattauer
“Per sempre tuo” di Daniel Glattauer è un libro che
parla di amore, ma non nel classico modo in cui
solitamente si affronta. L’amore presente in questa
opera è quello che ossessiona, che ti toglie aria,
che non ti lascia.
chiusa in gabbia, sotto controllo, perseguitata,
spiata, seguita.
Lei cerca in tutti i modi di escluderlo dalla propria
vita, glielo dice in tutti i modi che non vuole più né
vederlo né sentirlo, ma lui continua a essere
costantemente presente in ogni attimo delle sue
giornate.
Tutti i suoi tentativi di escluderlo dalla propria vita
falliscono. Lui la perseguita persino nei sogni, e
quando lei si sveglia è di nuovo lì che l'aspetta...
È Judith che non riesce a riconoscere l'uomo
perfetto neanche quando ci sbatte contro, oppure
Hannes ha davvero un lato oscuro?
Per tutto il libro, lo scrittore Daniel Glattauer non fa
comprendere chi sia davvero il responsabile di
questa follia d’amore, c’è suspense fino alla fine e
leggendo “Per sempre tuo” si ha in testa
continuamente la domanda: Si tratta di una storia
d’amore o di un’ossessione?
In un modo a tratti ironico, ma sempre con una
profondità d’intenti, “Per sempre tuo” è un libro
che si legge con la smania di capire cosa sta
succedendo alla protagonista, perché spesso non si
riesce a capire chi si stia realmente comportando
come un folle, se lei o lui. Una storia avvincente sui
complicati rapporti d’amore.
Hannes Bergtaler entra nella vita di Judith, single
fra i trenta e i quarant'anni, trafiggendole... un
tallone al supermercato. Non passa molto tempo,
ed ecco che Hannes spunta nel raffinato
negozietto di lampade che Judith gestisce insieme
alla giovane Bianca.
Hannes, architetto di successo pare proprio
l’uomo perfetto: regala fiori, è premuroso, gentile,
romantico e, come se questo non fosse già
abbastanza, diventa subito il beniamino degli
amici di Judith e, soprattutto, di sua madre.
Tra i due nasce una storia, di quelle romantiche e
indimenticabili, ma che con il tempo si trasforma in
qualcosa di orribile.
Judith è più che lusingata di essere messa su un
piedistallo da un uomo che non sembra volere
altro che adorarla. A poco a poco, però, comincia a
sentirsi sempre più oppressa dalle continue prove
d'amore di Hannes che continua a trattarla come
una regina, senza farla sentire realmente tale.
Sempre più soffocata dalle sue attenzioni. Si sente
13
Sa manget incö
TORTA ARLECCHINO
ben amalgamato e aggiungete il latte. Dividete ora
la base ottenuta in tre contenitori diversi, in ogni
ciotola aggiungete un pizzico di colorante per
alimenti di colore diverso e mescolate per far
amalgamare bene il colore con la base.
•
Prendete una tortiera di 26 cm,
imburratela, infarinatela e versate una cucchiaiata
di impasto del primo colore al centro della teglia,
successivamente sovrapponete a questo primo
cerchio, un cucchiaio di impasto di un colore
diverso; esaurite così tutti gli impasti colorati a
vostra disposizione. Vi suggeriamo di non livellare
perché l’impasto si diffonderà da solo in tutta la
teglia.
•
Infornate a 170°/180° per circa 40 minuti.
Terminato il tempo di cottura, fate raffreddare la
torta, ricopritela con della panna montata e
decoratela a vostro piacimento.
Ingredienti:
4 uova, 140 gr di burro, 300 gr di farina, 100 gr di
fecola di patate, 210 gr di zucchero, 100 gr di latte,
la buccia di un limone, 3 coloranti alimentari a
piacere, 1 busta di vanillina, 1 busta di lievito per
dolci, 350 gr di panna montata
•
Utilizzando una ciotola abbastanza ampia,
unite il burro ammorbidito a temperatura
ambiente, lo zucchero e la vanillina. Una volta
ottenuto un composto omogeneo e cremoso,
aggiungete le uova, una alla volta, usando
l’accortezza di mescolare sempre l’impasto fino a
fargli raggiungere la cremosità ottimale. Procedete
quindi ad aromatizzare la base creata, unendo la
scorza grattugiata di un limone.
•
Incorporate la farina, il lievito e infine la
fecola, mescolate tutto per ottenere un composto
MASCHERINE DI CARNEVALE
dieci minuti e lasciate raffreddare i biscotti su un
panno da cucina.
•
Spezzate il cioccolato e cuocetelo a
bagnomaria facendo attenzione che non si secchi
durante la cottura. Quando il cioccolato si sarà
sciolto completamente, spegnete il fornello.
Tenendo il biscotto di pasta frolla dalla parte che
non si vuole ricoprire, immergete l'altra metà nel
cioccolato, poi fate colare la glassa in eccesso.
•
Subito dopo l'immersione dei biscotti nel
cioccolato, spargete sopra gli zuccherini colorati,
appoggiate i biscotti appena glassati sulla carta da
forno e lasciateli ad asciugare per un'ora circa. Alla
fine del tempo indicato le mascherine di carnevale
saranno pronte da servire.
Ingredienti:
Per la frolla: 330 gr di farina, 200 gr di burro, 130 gr
di zucchero a velo, 3 tuorli, buccia grattugiata di 1
limone, 1/2 bustina di vanillina, un pizzico di sale,
Per la decorazione: 300 gr di cioccolato fondente o
al latte, zuccherini colorati
•
Mescolate la farina e il burro tagliato a
cubetti e girate fino a ottenere una granella. A
questo punto aggiungete le uova, l'estratto di
vaniglia, la buccia di limone grattugiata e lo
zucchero.
•
Trasferite l'impasto su un piano da lavoro,
impastate per pochi secondi e poi formate una
palla.
•
Avvolgete la pasta in una pellicola per
limenti, appiattitela e lasciatela riposare in
frigorifero per 40 minuti.
•
Trascorso il tempo di raffreddamento,
infarinate il piano da lavoro e stendete la pasta fino
a raggiungere i 5 mm di spessore. Poi intagliatela
secondo la forma delle mascherine. A questo
punto, adagiate i biscotti su un'apposita carta da
forno.
•
Cuocete in forno a 180° C per poco più di
14
Sa manget incö
RAVIOLI DOLCI DI CARNEVALE
ravioli incidendo i due bordi lunghi e tagliate
perpendicolarmente, a giusta e uguale distanza tra
i mucchietti.
•
Pressate bene i bordi con le dita per
sigillare i ravioli per bene, procedete fino ad
esaurimento impasto.
•
Immergete 2-3 ravioli per volta in un
tegame con dell’olio ben caldo ma non bollente
girandoli su entrambi i lati; disponeteli su carta
assorbente da cucina per far scolare l’olio in
eccesso e poi una volta asciutti, spolverizzate con
zucchero a velo vanigliato.
•
Servite tiepidi o freddi.
Ingredienti per l’impasto:
300 gr di farina, 50 gr di burro, 100 ml di latte, 1
uovo, 1 bustina di vanillina, 60 gr di zucchero, un
pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno:
marmellata q.b., un albume
Per guarnire: zucchero a velo q.b., olio di semi per
friggere
•
Impastate bene farina, burro a cubetti,
zucchero, uovo, vanillina, latte e un pizzico di sale
fino ad ottenere un composto liscio e compatto,
poi copritelo con della pellicola trasparente e
lasciatelo riposare in frigorifero per mezz’ora.
•
Successivamente dividete l’impasto in
panetti, schiacciateli e lavorateli col matterello fino
ad ottenere uno spessore di 1 mm, 1mm e mezzo.
•
Una volta ottenuta la giusta sfoglia,
ponetela sul piano da lavoro e adagiate su di essa
un cucchiaio di marmellata a distanza di qualche
cm l’una dall’altra, poi spennellate con l’albume i
bordi laterali della sfoglia e la superficie compresa
tra un mucchietto di ripieno e l’altro e infine
sovrapponete l’altra sfoglia.
•
Con una rotella tagliapasta dal bordo
smerlato tagliate prima la parte iniziale e
terminale della sfoglia per appianarla, poi ricavate i
STELLE FILANTI
ciascuna alcuna gocce di colorante alimentare
diverso per ogni parte. Lavorate con una dose di
pasta alla volta e coprite la pasta restante con un
canovaccio pulito per evitare che si asciughi.
•
Stendete delle sfoglie sottili e tagliate la
pasta a lunghe strisce e arrotolatela sui cilindri di
acciaio, cercando di fissare le due estremità per
evitare che si srotolino al momento della frittura.
Friggeteli in una padella per fritti in abbondante
olio. Una volta dorati scolateli e disponeteli su
carta assorbente da cucina.
•
Lasciateli raffreddare e sfilateli molto
delicatamente dal cilindro. Spolverizzate con lo
zucchero a velo.
Ingredienti:
400 gr di farina, 2 uova + 1 tuorlo d’uovo, 40 gr di
burro fuso, 80 gr di zucchero, 1 bicchierino di
grappa, 1 bustina di vanillina, scorza di limone, 1
cucchiaio di latte, 1 cucchiaino di olio d’oliva, 1
pizzico di sale, coloranti alimentari, olio di
arachide, zucchero a velo.
•
Fate la fontana con la farina; unite gli altri
ingredienti e impastate fino a ottenere un impasto
liscio e uniforme. In caso di impasto troppo duro
potete aggiungere del vino bianco secco.
Lasciate riposare al fresco per circa mezz’ora.
•
Dividete la pasta in 4 parti e aggiungete a
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ORARI S. MESSE
FESTIVE
:
FERIALI
:
CATECHESI
08.00 - 10.30 - 18.00
sabato ‘prefestiva’, ore 18.00
ore 17.00 (estiva ore 18:00)
sabato mattina, ore 08.00
Ragazzi ELEMENTARI e MEDIE: Domenica, ore 09.15
ADOLESCENTI e GIOVANI: giovedì, sabato, ore 20.45
ADULTI : mercoledì, ore 15.00 e 20.30 (Avvento e Quaresima)
SACRAMENTO del PERDONO
Il parroco è a disposizione il SABATO mattina dalle ore 10.00 alle
ore 11.30; nel pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30.
Su richiesta anche in altri momenti
SACRAMENTO del BATTESIMO
Viene celebrato la DOMENICA (mattino o pomeriggio).
Si invitano le famiglie a contattare per tempo il parroco.
GRUPPI PARROCCHIALI
Gruppo Caritas Gruppo Missionario
Corale S. Cecilia Coro Giovani
Gruppo Vedove
Azione Cattolica
Sig. Pietro Alborghetti
Sig. Diego Pesenti
M.stro Giuseppe Crippa
Sig.ra Gabriella Colleoni
Sig.ra Sandra Paris
Sig. Damiano Del Prato
16
tel: 035.995117
tel: 349.3806568
tel: 035.4942619
tel: 333.4876242
tel: 035.4997291
tel: 340.3739696