IMPIANTO DI DISIDRATAZIONE

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IMPIANTO DI DISIDRATAZIONE
DEMETRA S.R.L. – PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE DI IMPIANTI INDUSTRIALI
DISIDRATAZIONE – RICICLAGGIO
TRATTAMENTO DI MANGIMI, FORAGGIO E PRODOTTI FIBROSI
IMPIANTI DI DISIDRATAZIONE
DESCRIZIONE GENERALE
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DEMETRA S.R.L. – PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE DI IMPIANTI INDUSTRIALI
DISIDRATAZIONE – RICICLAGGIO
TRATTAMENTO DI MANGIMI, FORAGGIO E PRODOTTI FIBROSI
VANTAGGI DELLA DISIDRATAZIONE
Come è noto, la fienagione sul campo e la post-essiccazione comportano notevoli perdite di sostanza
secca. Se si considera inoltre il rischio di perdita di una parte di sfalcio perché legato alle cattive
condizioni del tempo, è possibile valutare una perdita di sostanza secca non inferiore al 30% della
produzione complessiva.
La disidratazione è un'operazione che, pur comportando un certo onere finanziario, si traduce in una
pratica economica per l'alimentazione del bestiame, specialmente per quelle categorie di animali la cui
efficienza produttiva è particolarmente legata agli aspetti qualitativi del razionamento. Infatti la
disidratazione agisce favorevolmente nei riguardi dei diversi gruppi di fattori che influenzano la
produzione di foraggio ed il suo utilizzo da parte dell'animale.
Con l'adozione della disidratazione si ottiene un prodotto qualitativamente superiore e con una resa in
U.F. superiore rispetto la fienagione tradizionale.
Considerando una resa per ettaro di circa 600 - 650 ql. di medica fresca all'80%, si ottengono, con la
fienagione tradizionale, considerate le varie perdite, circa 100 ql. di prodotto secco al 12% di sostanza
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secca, mentre con la disidratazione è possibile ottenere 130 ql. circa considerate le varie perdite per
la raccolta. Si ottiene quindi un incremento di circa il 30% in sostanza secca.
Se si analizzano inoltre le differenze nei contenuti plastici, energetici, minerali e vitaminici del foraggio
essiccato tradizionalmente rispetto a quello disidratato, è possibile notare che quest'ultimo presenta:
 75 - 80% in più di proteine grezze digeribili;
 20 - 30% in più di unità foraggere;
 40 - 50% in più di minerali (calcio, fosforo, magnesio);
 un contenuto di betacarotene 6 volte superiore.
Per di più, con il prodotto disidratato si ha la possibilità di effettuare la cubettatura migliorando
sensibilmente la conservazione del prodotto stesso durante il periodo di stoccaggio attenuando
sensibilmente le alterazioni della costituzione aminoacidica, in particolare della metionina, cistina,
lisina e triptofano.
Inoltre con il prodotto essiccato e cubettato si semplificano le operazioni di trasporto e manipolazione
del prodotto diminuendo sensibilmente le perdite di prodotto durante tali operazioni e semplificando le
operazioni di stoccaggio ed insilaggio.
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LA DISIDRATAZIONE DEI CEREALI FORAGGERI
L'impianto di disidratazione DEMETRA riscontra sempre maggior successo, oltre che con l'erba
medica ed altri foraggi verdi, anche con la pianta del mais raccolta ed utilizzata nella fase di
maturazione cerosa.
Sia il trinciato di orzo integrale che quello di mais ceroso rappresentano due cereali foraggeri di
notevole interesse per la zootecnia italiana, in quanto queste piante offrono una forte produzione per
ettaro e di conseguenza presentano un costo per unità foraggera decisamente inferiore al fieno o alla
granella secca.
Non potendo ovviamente trovare impiego esclusivamente allo stato fresco, la maggior parte del
foraggio ceroso deve essere conservata ricorrendo a sistemi che tendano a mantenere il più possibile
inalterate sia l'appetibilità che la composizione chimico-bromatologica, affinché il foraggio possa
conservare appieno la sua efficacia trofica.
Con i tradizionali sistemi di insilaggio e conservazione del cereale foraggero non è possibile
generalmente evitare i processi fermentativi ed enzimatici che comportano un generale
depauperamento del valore nutritivo ed un incremento dei tassi di acidità acetica e butirrica a valori
spesso superiori alla norma.
Tali alterazioni comportano inevitabilmente una più o meno grave compromissione delle condizioni di
salute e produttività dei ruminanti a causa dell'instaurarsi di uno stato di acidosi che rallenta le attività
di sintesi dei diversi principi nutritivi da parte della microflora cellulosolitica del rumine. Tale fenomeno
si manifesta generalmente sotto forma di infertilità, di incremento delle mortalità neonatali, di turbe a
carico dell'apparato gastroenterico, di diminuzione della produzione lattea e scarsa attitudine del latte
alla caseificazione.
Impiegando invece il sistema della disidratazione rapida a tamburo rotante DEMETRA risulta possibile
impiegare i cereali foraggeri senza pericolo di riscontrare gli inconvenienti sopra citati e con il
vantaggio di ottenere:
 una conveniente produzione oraria di materiale secco;
 un prodotto ben conservabile, ben appetibile, non interessato da fenomeni di fermentazione ed
atto a condizionare favorevolmente lo stato di salute dell'animale;
 un prodotto a composizione chimico-bromatologica che rispecchia quella del materiale di partenza,
con particolare riferimento alle sostanze proteiche, energetiche e minerali;
 la possibilità di somministrare quantitativi i sostanza secca di gran lunga superiori a quelli
compatibili con l'impiego del prodotto insilato, con i conseguenti vantaggi economici che ne
conseguono;
 una efficiente automazione per la formulazione di una corretta razione alimentare basata su una
più facile costanza qualitativa degli ingredienti.
Tutti i vantaggi elencati sopra costituiscono nel loro insieme una componente positiva dell'efficienza
economica di un moderno allevamento intensivo che mira ad ottenere una sempre più elevata
attitudine produttiva da ogni singolo capo.
I risultati conseguiti presso numerose aziende zootecniche dimostrano ampiamente come il sistema
della disidratazione rappresenti la miglior soluzione sia sotto il profilo tecnico che sotto quello
economico.
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IMPIANTI DI DISIDRATAZIONE DEMETRA
SERIE CM STANDARD
Presentazione
Gli impianti di disidratazione costruiti da DEMETRA sono il frutto di una pluriennale esperienza nel
campo della disidratazione dei vegetali. Tale esperienza permette un'elevata tecnica nella
progettazione e nella realizzazione degli impianti e dei macchinari.
Gli impianti sono completamente automatizzati e funzionano sotto il controllo di apparecchiature
elettroniche che ne assicurano il regolare funzionamento.
Descrizione
Gli impianti si basano sul principio della disidratazione sotto l'azione termica dell'aria calda prodotta da
un bruciatore.
La particolare concezione del tamburo disidratatore consente di ottenere una azione termica
differenziata atta ad assicurare la disidratazione senza deteriorare le caratteristiche proteiche sia dei
prodotti a rapida essiccazione che di quelli a più lenta essiccazione.
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Apparecchiature elettroniche regolano il funzionamento del bruciatore stabilizzando la temperatura del
prodotto in uscita ai valori fissati; questo, oltre a consentire un ottimo rendimento del disidratatore,
consente di evitare improvvisi sovraccarichi sui mulini.
La regolarità dell'alimentazione della materia prima è garantita dalla particolare concezione
dell'alimentatore dosatore che ne dosa il flusso in funzione delle caratteristiche del prodotto da
trattare.
Anche le fasi successive all'essiccazione, cioè la macinazione e la cubettatura, avvengono
automaticamente sotto il controllo del quadro elettrico centralizzato nel quale sono racchiuse le
apparecchiatura di protezione dei motori e sul quale è rappresentato, in un pannello sinottico, l'intero
ciclo produttivo dell'impianto con tutti gli strumenti di misura e indicazione necessari ad assicurare il
controllo delle operazioni con un solo operatore.
Materie prime
Le materie prime trattabili con gli impianti di disidratazione della serie CM STANDARD sono:
 erba medica;
 mais ceroso;
 foraggi verdi in generale;
 sottoprodotti di lavorazioni ortofrutticole (scorze di frutta, residui lavorazioni mele, bucce d'uva,
patate, banane, ecc.);
 sottoprodotti dell'industria dello zucchero (polpe esauste di bietole);
 fieno trinciato a pezzatura media di 5-6 cm;
 paglia in balle (previo trattamento chimico-fisico);
 altri prodotti ortofrutticoli aventi caratteristiche simili ai prodotti sopra elencati.
DATI TECNICI
Capacita’ evaporativa
oraria dall’impianto a
850°C (Temperatura
aria calda in entrata)
QUANTITÀ D’ACQUA CONTENUTA NEL PRODOTTO
90%
Entrata
10%
85%
Uscita
Entrata
Kg
10%
80%
Uscita
Entrata
Kg
10%
75%
Uscita
Entrata
Kg
10%
70%
Uscita
Entrata
Kg
10%
65%
Uscita
Entrata
Kg
10%
Uscita
Kg
1000
1100
100
1250
250
1450
450
1650
650
1800
850
1950
950
2500
2700
200
2950
450
3250
750
3500
1000
3750
1250
4050
1550
3000
3300
300
3600
600
3900
900
4200
1200
4450
1450
4900
1900
3500
3938
438
4200
700
4498
998
4848
1348
5250
1750
5730
2230
4500
5062
562
5400
900
5782
1282
6232
1732
6748
2248
7365
2865
5000
5625
625
6000
1000
6425
1425
6925
1925
7500
2500
8185
3185
6000
6750
750
7200
1200
7710
1710
8310
2310
9000
3000
9822
3822
8500
9563
1063
10200
1700
10923
2423
11773
3273
12750
4250
13915
5415
10000
11250
1250
12000
2000
12850
2850
13850
3850
15000
5000
16370
6370
12000
13560
1560
14500
2500
15560
3560
16810
4810
18250
6250
19960
7960
15000
16875
1875
18000
3000
19275
4275
20775
5775
22500
7500
24555
9555
25000
28125
3125
30000
5000
32125
7125
34625
9625
37500
12500
40920
15930
30000
33750
3750
36000
6000
38550
8550
41550
11550
45000
15000
49110
19110
Consumi specifici di carburante riferiti a 100 Kg di prodotto secco:
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

32 Nm3 circa;
32 Kg circa.
funzionamento a metano p.c. 8500 Cal/Nmc:
funzionamento a nafta p.c.i. 9500 Cal/Kg:
Consumi specifici di energia elettrica riferiti a 100 Kg di prodotto secco:
 prodotto secco in farina:
6 kw circa
 prodotto secco in cubetti:
20 kw circa
Personale necessario per ogni turno di lavoro, escluso il personale di manutenzione e quello di
raccolta e trasporto vegetali dai campi all’impianto:



N. 1 operatore per turno addetto all’impianto di essiccazione
N.1 Operatore con mezzo semovente per l’alimentazione della materia prima al disidratatore
Eventuale altro personale sarà necessario per insaccare il prodotto finito, per la cubettatura e per i
magazzini
Rendimento termico: consumo calorifico medio di 760 Cal/Kg di acqua evaporata (tolleranza  5%).
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1
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3
4
BRUCIATORE
CENTRALINA PRERISC. NAFTA
FORNO
TAMBURO ESSICCATORE
TIPO
A
1000
2500
3000
3500
5000
8500
10000
15000
25000
30000
16200
18500
19300
21000
22000
26000
29000
32000
38000
44000
5
6
7
8
SEPARATORE CORPI PESANTI
CICLONE
VENTILATORE
VALVOLA STELLARE
DIMENSIONI D’INGOMBRO non impegnative
B
C
D
3800
4850
5500
6000
6200
8300
9000
10000
11000
12000
1950
2200
2350
2600
3200
4300
5200
6000
7000
7500
8
3800
4200
4500
5000
7400
9200
10000
11000
12500
14000
E
F
700
850
950
1200
1250
1350
1400
1500
1700
1800
1750
2650
2850
3500
4500
5200
6000
6500
7500
8500