Idratazione: metodi di determinazione da campo
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Idratazione: metodi di determinazione da campo
7° stage nazionale per Istruttori di S.G. AIAC-FIGC “La formazione tecnica, tattica, atletica e mentale del giovane calciatore” Sportilia 8-10 maggio 2008 Idratazione: metodi di determinazione da campo Dalila Carboni - Roberta Giustozzi Nicola Sponsiello M.D. G.S.S.I. Italy Bilancio idrico ► USCITE Da 1 a 3 litri “in basale” (Sawka ’05) Fino a 3 litri/ora, secondo attività ed ambiente Da 1 a 12 litri dispersi secondo molte (Murray ‘00) variabili (Aragon ’03) ► ENTRATE fluidi assunti tramite bevande o alimenti acqua metabolica: non realmente utile (McArdle et al. ’01) CONCETTO DI EUIDRATAZIONE L’equilibrio di liquidi dovrebbe essere considerato adeguato quando almeno due valutazioni sono coerenti con l’euidratazione. Parametri di scelta del metodo ►Attendibilità ►Sensibilità ►Facilità ►Costi di utilizzo I metodi semplici Un test attendibile e molto usato Concentrazione urinaria e valutazione quantitativa e qualitativa Test molto utile per stabilire se vi è euidratazione o disidratazione (Armstrong et al., ‘94; Bartok et al., ‘04; Shirreffs & Maughan, ‘98) Concentrazione urinaria Volume, peso specifico, osmolarità Esistono kits di facile utilizzo Procedura su più giornate ► Prime urine della giornata (dopo digiuno notturno) ► Verifica valori tramite i kits di analisi (tempo circa 10 secondi) ► Confronto con i dati dei giorni precedenti Procedura nella singola giornata ► Raccolta urine precedenti il test ► Verifica concentrazione (osmolarità) Questo dato da un risultato opinabile che va sempre messo in relazione ad altri parametri Il più pratico e veloce Valutazione massa corporea Esistono prove che la massa corporea rappresenta un indicatore fisiologico sufficientemente stabile per monitorare l’equilibrio di liquidi giornaliero, anche su periodi più lunghi (1-2 settimane) che includono attività fisica pesante e cambiamenti idrici importanti (Cheuvront et al., 2004; Leiper et al., 2001) Sul breve termine si può mantenere una massa corporea stabile se il controllo viene fatto come prima cosa al mattino e se ci si impegna coscienziosamente a ripristinare le perdite di sudore durante l’attività (Cheuvront et al., 2004) Su tempi più lunghi tali misurazioni dovrebbero essere effettuate in combinazione con un’altra tecnica (cioè quella della concentrazione di urine) per distinguere le perdite di tessuto grasso da quelle di liquidi. (S. N. Cheuvront & M.N. Sawka ’05) In che dosi idratarsi ? ► American College of Spors Medicine(1996): “Si raccomanda che ► American Dietetics Association, Dietitians Canada, American College of Sports Medicine (2000) “L’atleta deve bere tanto da rimpiazzare le ognuno beva circa 500 ml di fluidi circa 2 ore prima dell’esercizio per promuovere adeguata idratazione ed avere il tempo necessario per l’escrezione dell’eventuale eccesso. Durante l’esercizio gli atleti devono cominciare a bere presto ad intervalli regolari in modo da consumare fluidi in quantità sufficiente per rimpiazzare tutta l’acqua perduta attraverso il sudore (diminuzione di peso corporeo), o consumare il massimo che riescono a tollerare”. perdite. Due ore prima dell’esercizio, da 400 a 600 ml di fluidi vanno consumati, durante l’esercizio da 150 a 350 ml vanno assunti ad intervalli di 15-20 minuti, secondo tolleranza”. ► National Athletic Training Association(2000) “ Per garantire una adeguata idratazione pre-esercizio, l’atleta dovrà consumare circa 500600 ml di acqua, o di bevanda specifica per lo sport, 2-3 ore prima dell’esercizio e 200-300 ml di acqua o bevanda specifica 10-20 minuti prima della partenza. Il rimpiazzo di liquidi sarà in ammontare pari a quello perduto con le urine e col sudore limitando la perdita di peso al di sotto del 2%. Per questo generalmente servono da 200 a 300 ml ogni 10-20 minuti”. Ora valutiamo i dati raccolti e li commentiamo Da un punto di vista idrico e salino la prestazione è ottimale se si è euidratati e in equilibrio ionico -Armstrong, L.E., et al. Influence of diuretic-induced dehydration on competitive running performance. Med. Sci. Sports Exerc. 17:456-461, 1985. - Coyle, E.F. Fluid and fuel intake during exercise. J. Sports Sci. 22:39-55, 2004. Nella gran parte dei casi l’acqua non basta. ►Il suo contenuto di sali non è sufficiente. ►La sua concentrazione (osmolarità) troppo bassa. ►Non fornisce energia Chi deve usare gli idrosalini ? ► Tutti coloro che fanno sport (!?) salvo nel caso di singola prestazione di potenza o velocità (avendo una comune accezione di sport) Vi sono decine di studi che affermano che spessissimo gli sportivi ricreativi cominciano lo sport in condizione di disidratazione (Maughan ‘04; Godek ‘05; Shirrefs ‘05) L’ACQUA CORPOREA ►L’ACQUA è il più importante nutriente durante lo sport ►una perdita del 2% dell’acqua corporea comporta sensibile diminuzione del rendimento ►Una perdita del 5% porta un calo di circa il 20% della capacità I sintomi di disidratazione I sintomi clinici di una incipiente disidratazione, come capogiri, mal di testa, tachicardia e altri sono fin troppo generici per essere indicativi, mentre sintomatologie più severe come delirio e sordità, sopraggiungono a un livello di disidratazione che va al di là dei canoni accettabili La sete rappresenta sempre un utile campanello d’allarme che rivela la necessità di uno schema migliore di assunzione di liquidi prima, durante e dopo l’attività fisica, ma va prevenuta Grazie dell’attenzione Dalila Carboni Roberta Giustozzi Nicola Sponsiello