Lettera di Luglio 2016

Transcript

Lettera di Luglio 2016
LETTERA DELLA GOVERNATRICE - LUGLIO 2016
Tiziana Lazzari
Governatrice A.R. 2016-17
Rotary Distretto 2032
Cari Amici Rotariani e Amiche Rotariane,
1° luglio 2016. Eccomi pronta a partire per un viaggio lungo un anno alla guida del Distretto,
consapevole di vivere un’esperienza unica per la possibilità di conoscere da vicino i Club, capire lo spirito
che anima ciascuno di essi e condividere con tutti Voi i nostri ideali e il nostro amore per il Rotary.
Nell’iniziare la mia attività desidero ringraziare ancora una volta Gianni Vernazza, guida sensibile
e generosa, che mi ha consegnato un Distretto ricco di iniziative condivise in un clima di grande amicizia.
Ancora grazie a tutti Voi, Presidenti e Segretari, che avete partecipato al S.I.P.E. con entusiasmo, e a Voi
Soci dei Club presenti all’Assemblea di Formazione a Rapallo, ove ho presentato il mio programma,
coadiuvata da una squadra distrettuale capace e pronta a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Il nostro Presidente Internazionale John Germ ci ha affidato un motto per il nostro anno: “Il
Rotary al Servizio dell’Umanità”.
Tema complesso, carico di significato, che personalmente trovo entusiasmante.
Da oltre 100 anni ci riuniamo con piacere per scambiare idee e rimanere fedeli ai principi di amicizia,
leadership, integrità, diversità e servizio, che rappresentano le fondamenta del nostro sodalizio.
Non vi è al mondo un Ente migliore del Rotary per chi vuole mettersi al servizio della comunità, sia locale
che globale.
Nessun’altra organizzazione ha la dimensione planetaria e la diversificazione di professionalità e di
opportunità di intervento che permettono di conseguire obiettivi ambiziosi.
Tutti noi stiamo prendendo coscienza del fatto che viviamo in un’epoca dove la logica del mero
profitto non è più sostenibile.
Ad una fascia di popolazione molto ristretta sempre più ricca si affianca una larga parte della popolazione
mondiale che vive in condizioni di indigenza, alcuni al limite della sopravvivenza.
Ecco, in questo panorama noi Rotariani abbiamo il dovere di mettere in campo le nostre competenze e
le nostre capacità per apportare qualche miglioramento e fare del bene nel mondo.
Gli effetti della nostra opera, delle nostre decisioni, avranno ripercussioni in tutto il mondo su persone
che non incontreremo mai ma la cui vita verrà cambiata dal Rotary.
Dalla lotta per l’eradicazione della Polio, che si spera si concluda con successo nei prossimi due
anni, abbiamo appreso che è indispensabile procedere tutti nella stessa direzione: ci deve essere unione
per avere forza e successo.
L’unione fa la forza.
Questo è forse il punto sostanziale del messaggio del Presidente Germ: “procedere uniti nel tempo e
nello spazio”.
Questo vuol dire che ci deve essere continuità nel lavoro impostato e svolto un anno con l’altro e che si
deve aggregare il lavoro dei Club in modo da poter affrontare progetti che abbiano rilevanza per la
comunità, che rispondano al rilevamento di un bisogno e che siano sostenibili e duraturi.
Aggiungerei che tutte le azioni di servizio dovrebbero essere portate avanti in un clima di grande
amicizia e collaborazione, ricordando che, come dice Sallustio “nella pace e nella concordia le piccole
cose crescono, nella discordia anche le più grandi falliscono”.
Noi come Distretto 2032 siamo perfettamente allineati: abbiamo sollecitato i Club a procedere con i
progetti più significativi già avviati e comunque identificati con il lavoro che sta svolgendo la
Commissione Progetti di Anselmo Arlandini, in assoluta e stretta collaborazione con la Commissione
Rotary Foundation di Giuseppe Musso e la Sottocommissione Sovvenzioni di Carlo Amoretti, ciascuna
con un ambito di competenza ben definito e finalizzato a fornire ai Club il massimo supporto nel portare
avanti i loro progetti.
Quale che sia il programma di un Club, più orientato sul territorio o rivolto a progetti internazionali,
l’importante non è ottenere generali consensi o grandi risultati, ma semplicemente fare, fare qualcosa
cercando di rendersi utili al prossimo, un prossimo certamente meno fortunato di noi.
I numeri registrati dall’Organizzazione nel corso dell’anno di Presidenza Ravindran evidenziano
un Rotary in crescita. Si contano 1,23 milioni di Soci, con un incremento dell’effettivo di oltre 8500 nuovi
Soci. Aumento dovuto sostanzialmente all’incremento esponenziale del Rotary orientale, mentre quello
americano sta perdendo numeri e quello europeo è sostanzialmente statico.
Ciò che ancora manca nel Rotary è indubbiamente una forte presenza femminile.
Le donne, entrate nel Rotary a partire dal 1989 e che rappresentano nel nostro Distretto il 13% contro
il 20% mondiale, si stanno facendo strada lentamente, tant’è che io sono la prima donna alla guida del
nostro Distretto e la sesta in Italia.
Ringrazio il Governatore Vernazza per essere riuscito a portare a casa un risultato storico: finalmente
tutti i Club del Distretto hanno almeno una donna.
I dati sull’effettivo del nostro Distretto sono incoraggianti; grazie alla creazione dell’E-Club siamo tornati
a crescere registrando, al 30 aprile u.s., 2488 Soci.
Altro dato da tenere in considerazione, in base alla popolazione del Distretto, è il coefficiente di
penetrazione, che nel 2032 è più alto di quello degli altri Distretti italiani.
Purtroppo l’associazionismo è in crisi a tutti i livelli e il Rotary italiano, come quello europeo e
americano, non fa eccezione.
Molti Soci lasciano i Club e le cause possono essere tra le più varie: disaffezione, mancanza di interesse,
motivi economici, diverse abitudini nello stile di vita soprattutto nei giovani.
Come fare per frenare questa emorragia?
Credo che il miglior modo per attrarre i giovani sia quello di essere noi stessi testimonianza dei valori del
Rotary.
Dobbiamo riuscire a comunicare, con i nostri comportamenti e con il nostro agire, la nostra diversità e
convincere soprattutto le nuove generazioni a condividere la consapevolezza di costruire, così facendo,
quella rete di relazioni e rapporti interpersonali che rendono possibile la nostra missione, che è quella
di mettere al servizio delle comunità in cui operiamo la leadership che esprimiamo.
Chiudo questa mia prima lettera, inevitabilmente un po’ lunga, ma dalla quale spero traspaia il
mio entusiasmo di Rotariana con tanta voglia di rendermi utile ai Club del Distretto, con un affettuoso
saluto ai Past Governors che mi hanno, con prestigio, preceduto, certa della loro solidarietà e della loro
collaborazione per rendere sempre più grande il nostro magnifico Distretto.
A Voi tutti la mia amicizia, con tanta cordialità.
Tiziana