Export newsletter Svizzera italiana giugno 2016

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Export newsletter Svizzera italiana giugno 2016
C O M M E R C I O
E S T E R O
Nuove opportunità per le aziende svizzere grazie
all’accordo di libero scambio tra l’AELS e le Filippine
di Monica Zurfluh,
Responsabile S-GE per la Svizzera italiana
e Marco Passalia,
Responsabile Servizio Export Cc-Ti
Lo
scorso 28 aprile 2016 è stato siglato
a Berna un nuovo ed importante accordo di libero scambio (ALS) tra gli
Stati dell’AELS (Svizzera, Liechtenstein, Norvegia
e Islanda) e le Filippine. È un trattato fondamentale con un Paese in piena espansione che conta oltre
100 milioni di abitanti, situandosi al 12° posto tra
le nazioni più popolose al mondo. Le Filippine sono
il 6° partner commerciale della Svizzera nel sud-est
asiatico dove vengono esportati soprattutto prodotti farmaceutici (36,9%), macchine (19,9%), orologi
(13,1%) e prodotti agricoli (9,1%). Nel 2015 il volume delle esportazioni si è attestato a 311 milioni
di franchi. La Confederazione importa invece dallo
Stato asiatico soprattutto metalli e pietre preziose
(55,8%), macchine (23,6%) e strumenti medici (6,5%).
Come riportato dalla SECO in una nota informativa, grazie all’ALS si aprono nuove porte per le
aziende elvetiche dato che le barriere commerciali verranno eliminate sul 91.6% dei prodotti industriali, dei pesci e di altri prodotti del mare. Più
in particolare, l’accordo prevede l’eliminazione immediata dei dazi doganali già dalla sua entrata in
vigore, anche se per alcuni prodotti sensibili è stata stabilita una diminuzione graduale dei tributi
nell’arco di 3-10 anni. Alcune merci dell’industria
automobilistica non avranno un’eliminazione totale dei dazi ma potranno contare su un sostanziale
abbassamento. In generale si constata comunque
che per gli interessi svizzeri i prodotti non inclusi
nell’ALS sono generalmente marginali.
Inoltre, grazie all’accordo di libero scambio le
Filippine ridurranno o elimineranno i dazi sulle
principali esportazioni di prodotti agricoli da parte
della Svizzera. L’ALS tocca anche il settore dei servizi, stabilendo delle ulteriori regolamentazioni per
i servizi finanziari, di telecomunicazione, energetici e i servizi marittimi. Per quanto concerne la proprietà intellettuale, l’accordo rafforza alcuni aspetti
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inerenti i brevetti, la protezione dei marchi, le indicazioni di provenienza nonché i diritti di proprietà
intellettuale e delle procedure giudiziarie. Inoltre, sono regolamentati anche la concorrenza, l’agevolazione degli scambi, nonché il commercio e lo sviluppo
sostenibile. L’accordo stabilisce ancora disposizioni
sugli investimenti e sugli appalti pubblici.
Le regole dell’origine dell’ALS corrispondono in linea generale al modello europeo. Sono comunque
meno restrittive e prevedono anche una tolleranza
del 15% del valore aggiunto per la lavorazione al
di fuori delle parti contraenti (“outward processing”), quando in generale questa cifra si attesta
al 20%. Le disposizioni concernenti il cumulo prevedono per i capitoli relativi ai prodotti industriali
il cumulo diagonale (tra gli Stati dell’AELS e le
Filippine) e la regola della non alterazione permette di dividere gli invii delle merci nei Paesi di transito senza che l’origine vada persa. Questa regola
accresce la flessibilità logistica dell’industria di
esportazione svizzera e facilita nel contempo anche
le importazioni. Infine la dichiarazione d’origine
è la sola prevista come prova d’origine, compresa anche la possibilità del sistema di esportatore
autorizzato.
Infine, ci permettiamo sottolineare ulteriormente
che l’accordo di libero scambio con le Filippine permetterà agli Stati dell’AELS – tra cui naturalmente
la Svizzera – di rafforzare le relazioni economiche
e commerciali con i partner asiatici e di disporre di un vantaggio competitivo essenziale verso i
principali concorrenti esteri che non dispongono
ancora di un ALS (ad esempio rispetto all’Unione
Europea che ha avviato le trattative con la nazione asiatica lo scorso dicembre). È quindi sempre
doveroso rimanere costantemente aggiornati sulle
novità in merito agli ALS e alle opportunità e ai
vantaggi che offrono alle aziende elvetiche volte
all’internazionalizzazione.
C O M M E R C I O
E S T E R O
Pagine a cura di
Switzerland Global Enterprise
PROSSIME GIORNATE DI CONSULENZA PAESE
LUGANO
• INDIA: martedì 7 giugno 2016
• CINA/HONG KONG: giovedì 9 giugno 2016
• TURCHIA: lunedì 20 giugno 2016
• POLONIA: martedì 21 giugno 2016
• ARGENTINA/CILE/URUGUAY/PARAGUAY: martedì 20 settembre 2016
•GCC: venerdì 23 settembre 2016
•NORDICS: giovedì 29 settembre 2016
Nel corso delle giornate di consulenza proposte alle aziende, avrete l’occasione di fissare un incontro
individuale gratuito con i consulenti di Switzerland Global Enterprise e con i collaboratori degli Swiss
Business Hub all’estero. Le aziende intenzionate ad espandere le loro attività nei mercati sopra citati
o che hanno esigenze concrete non esitino a mettersi in contatto con Switzerland Global Enterprise e
a fissare un appuntamento con i suoi esperti!
Contattateci al n. tel. +41 91 601 86 87 oppure tramite e-mail all’indirizzo: [email protected],
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Nuovo trade point di S-GE in Cile
Il Cile è uno dei mercati più attrattivi del Sudamerica.
Sempre più PMI svizzere osano il passo verso il Paese andino. Il trade point in loco, diretto da Ina Gruber, offre un
sostegno competente.
Le imprese svizzere, a causa della situazione economica europea, sono alla ricerca di nuovi interessanti mercati d’esportazione. Di conseguenza, la domanda di prestazioni di
consulenza per l’internazionalizzazione in Cile è aumentata.
Al contempo, esiste, in particolare per le PMI, un maggior
bisogno di sostegno per fare in modo che il nuovo business
prenda piede qui. Inoltre, grazie agli sforzi operati dall’ambasciata e da un viaggio di successo compiuto dalla delegazione svizzera con la Consigliera federale Doris Leuthard ad
ottobre 2015, si è delineato un ulteriore aumento della domanda di sostegno a imprese che vogliono esportare in Cile.
Soprattutto nel settore Cleantech, ma anche nell’industria
mineraria, dell’energia e nell’infrastruttura vi sono numerose opportunità per le imprese svizzere. Perciò si tratta
di un buon momento per accogliere queste necessità e per
beneficare del potenziale offerto, attraverso l’apertura del
trade point in Cile.
Il Cile è fondamentalmente un mercato attrattivo per investitori esteri e per le imprese. Nello specifico, il Paese offre la
stabilità politica, la sicurezza giuridica, un basso tasso d’indebitamento, un’inflazione moderata e un tasso di corruzione
relativamente contenuto, 23° posto su 175 Paesi. In oltre, il
Paese andino ha una politica economica liberale ed è membro
della dinamica Alleanza del Pacifico. Su questo sfondo,
per le imprese svizzere è molto interessante scegliere il
Cile come piazza economica, con l’opportunità di sviluppare, in un secondo passo, una piattaforma per i propri
affari e le proprie attività nell’Alleanza del Pacifico e nel
mercato sudamericano.
Il trade point è in grado di sostenere le imprese svizzere
in modo attivo in tutte le fasi delle loro operazioni commerciali in Cile. Ciò inizia già prima dello stesso sviluppo,
dato che proprio per le PMI è difficile, a causa della grande
distanza, riconoscere e valutare buone opportunità. Con il
trade point sarà possibile sottolineare le opportunità specifiche per le PMI svizzere nei confronti del mercato cileno,
grazie a esperti del settore si potrà analizzare il potenziale
mercato e sintonizzarlo alle necessità delle PMI, nonché
fornire loro il partner commerciale ideale. Nella fase decisiva dell’implementazione il trade point può fornire un
sostegno tramite eventi mirati di networking e grazie alla sua integrazione nell’ambasciata con eccellenti contatti. Per un’implementazione di successo del business plan,
nonostante il forte influsso europeo, in Cile è molto importante conoscere ed integrare le particolarità culturali e i
giusti interlocutori. Il trade point può offrire un aiuto alle
PMI svizzere anche in questa fase.
Consulenza Paese Argentina/Cile/Uruguay/ (20 settembre,
a Lugano)
www.s-ge.com/svizzera/export/it/event/consulenzapaese-argentina-cile-uruguay-paraquay
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Firmato l’accordo di libero
scambio AELS-Filippine
L’Accordo di libero scambio include il commercio di prodotti industriali e agricoli, di servizi e l’eliminazione delle
barriere non tariffarie, nonché le disposizioni per la tutela
della proprietà intellettuale.
I rappresentanti degli Stati AELS hanno recentemente ratificato l’accordo di libero scambio con il ministro filippino
del commercio e dell’industria. Le barriere commerciali verranno eliminate sul 91.6% dei prodotti industriali,
all’entrata in vigore dell’accordo, rispettivamente allo scadere del periodo transitorio compreso tra tre e dieci anni.
Mercato importante
Nel 2015, le Filippine rappresentavano il 6° principale
partner commerciale per la Svizzera nel Sud-est asiatico e
con i loro circa 100 milioni di abitanti rappresentano uno
dei mercati leader nello spazio asiatico. La crescita del ceto medio promette un ulteriore aumento significativo nei
prossimi anni. Finora il Sud-est asiatico non ha mai garantito un così grande accesso al mercato a nessun altro
stato oltre a quelli dell’AELS.
Impulse: Asian Growth Stories
Durante l’evento informativo di S-GE il 22 giugno, a
Zurigo, verranno spiegate le strategie attuabili nel Sudest asiatico: per gli Stati AELS si apre un mercato da 100
milioni di abitanti che fungerà inoltre da porta d’ingresso
per altri Paesi del Sud-est asiatico.
Dipartimento federale dell’economia, della formazione e
della ricerca: Gli Stati AELS firmano un accordo di libero
scambio con le Filippine
www.news.admin.ch/dokumentation/00002/00015/
index.html?lang=it&msg-id=61533
Economiesuisse: Il dodicesimo paese più grande al mondo
si apre alle imprese svizzere
www.economiesuisse.ch/it/articolo/il-dodicesimo-paesepi%C3%B9-grande-del-mondo-si-apre-alle-impresesvizzere
Evento “Impulse Asian Growth Stories” (22 giugno, a Zurigo)
www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/582673?lforce=1
Rapporto su Industria 4.0:
quali opportunità per le PMI
svizzere
Qual è l’influsso della quarta rivoluzione sulle mie operazioni d’export? Come posso applicare Industria 4.0 nella
mia PMI? Trovate le risposte nel “Whitepaper Industry 4.0:
Opportunities for the Swiss Export Industry” (in inglese).
La rapida trasformazione digitale influisce sul business
globale di tutte le imprese: le catene del valore saranno
più flessibili e agili, nonché organizzate in modo molto più
frammentato. Le informazioni in tempo reale giocheranno un ruolo fondamentale e le competenze di analisi dei
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dati costituiranno un requisito chiave. Mai prima d’ora le
PMI hanno avuto l’opportunità di giocare un tale ruolo così
importante nella sfera internazionale del business. Reti di
produzione, collaborazioni e partenariati nel campo dell’innovazione e della tecnologia di produzione stanno diventando
sempre più importanti. Ciò porterà alla diffusione di nuovi
canali di vendita internazionali diretti. In che modo può una
PMI iniziare ad affrontare una tale trasformazione ad uno
stadio iniziale? Quali saranno i cambiamenti inevitabili legati
alla cooperazione con i partner commerciali in termini di acquisti e vendite? Queste e molte altre domande sono trattate
nel “Whitepaper on Industry 4.0”. Il suo obiettivo è quello
di fornire un’ampia panoramica sui possibili linee d’azione
al fine di posizionarsi per il successo internazionale futuro.
Whitepaper Industry 4.0: Opportunities for the Swiss
Export Industry
www.s-ge.com/sites/default/files/S-GE_Whitepaper_
Industry40_2016_final_0.pdf
Ripercussioni del TPP
per le imprese svizzere
Il partenariato trans-pacifico TPP è oggi realtà. L’accordo
di libero scambio è stato firmato ma non è ancora stato
ratificato. Quali sono le conseguenze di questo accordo
concluso tra i 12 Paesi dell’area del Pacifico sull’industria
svizzera d’esportazione?
Diversamente dal TTIP, il Partenariato transatlantico per il
commercio e gli investimenti, ancora in corso di negoziato,
il TPP si può definire quasi concluso. In entrambi i partenariati, gli USA giocano un ruolo trainante fondamentale. Per questo motivo l’accordo di libero scambio concluso
nell’ambito del TPP, che deve tuttavia essere ancora ratificato dai singoli stati membri, ha conseguenze anche sulla competitività dell’industria svizzera d’esportazione nei
mercati del Pacifico. Come emerge da uno studio dell’Università di Zurigo, commissionato dalla Segreteria di Stato
dell’economia SECO e da Switzerland Global Enterprise,
(“Consequences of TPP for Swiss Companies”) le aziende
svizzere saranno talvolta considerevolmente svantaggiate
nei confronti dei concorrenti provenienti dai Paesi TTP.
Gli svantaggi interessano in particolare le esportazioni negli
USA, ovvero circa il 30% di tutte le esportazioni svizzere oltre
oceano. Secondo lo studio in oggetto, su 500 tra i più importanti prodotti d’esportazione svizzeri le cui vendite nei Paesi
TPP saranno esposte ad una maggiore concorrenza, 483 sono destinati al mercato USA, 11 al mercato australiano e 6 al
mercato neozelandese. Nel mercato USA, l’industria svizzera dell’export dovrà far fronte ad una crescente concorrenza
delle imprese giapponesi e in misura minore di quelle vietnamite e malesi. Nel mercato australiano e in quello neozelandese le maggiori beneficiarie dell’accordo di libero scambio
TPP, e quindi principali concorrenti delle imprese svizzere,
saranno le aziende canadesi, rispettivamente statunitensi.
Ad essere colpita da eventuali discriminazioni è in particolare l’industria MEM. 232 dei 500 prodotti maggiormente
interessati dall’accordo TPP sono prodotti dell’industria
MEM. 66 prodotti provengono dall’industria chimica,
52 da quella plastica, 46 da quella degli strumenti di
precisione, 27 dall’industria tessile e 22 dall’agricoltura.
Non sono interessate, o quasi, le esportazioni dell’industria farmaceutica, dell’industria orologiera (orologi da
polso) e dell’industria delle bevande (bevande dolci).
Switzerland Global Enterprise: Consequences of TPP for
Swiss Companies (An Analysis of the Tariff Discrimination
Potential of the Trans-Pacific Partnership against Swiss
Companies and their Exports)
www.s-ge.com/sites/default/files/censhare_files/
switzerland-global-enterpriseseco-consequences-tppswiss-companies-analysis-tariff-discrimination-po_0.pdf
Unione europea: in vigore
il nuovo codice doganale
Il nuovo codice doganale è in vigore dal 1° maggio 2016
ma (attualmente) non è ancora a pieno regime.
Alcune singole misure non saranno implementate prima
della fine del 2020.
Ecco una panoramica sulle principali modifiche:
•ulteriori vantaggi per operatori economici autorizzati
(AEO),
• ulteriori richieste per l’ottenimento dello status di operatore economico,
•organizzazione del diritto fiscale doganale favorevole
all’economia,
• armonizzazione e adattamento dei regolamenti per procedure particolari (depositi doganali, zone franche,
ammissioni provvisorie e uso finale, perfezionamento
passivo e attivo, definizione del valore in dogana),
• vige la prassi dello scambio elettronico di informazioni
mentre le comunicazioni in forma cartacea sono ammesse solo in via eccezionale,
• riduzione e unificazione delle procedure doganali (completa eliminazione delle procedure nazionali, pratiche di
sdoganamento centrale) / implementazione entro il 2020,
•ampie opportunità di utilizzo del deposito provvisorio
per le merci (deposito a lungo termine, possibilità di trasporto verso un altro luogo o a un altro detentore di autorizzazione senza transito esterno).
European Commission: Union Customs Code
http://ec.europa.eu/taxation_customs/customs/customs_
code/union_customs_code/ucc/index_en.htm
Deutscher Zoll: Der Zollkodex der Union
www.zoll.de/DE/Fachthemen/Zoelle/Der_Zollkodex_der_
Union/der_zollkodex_der_union_node.html
Industria 4.0 in Austria:
grande potenziale di crescita
A livello europeo, le imprese austriache si collocano attualmente soltanto nella media per quanto riguarda l’utilizzo
di tecnologie digitali. Tuttavia ciò cambierà presto. Si prospettano infatti massicci investimenti.
Secondo uno studio di Pricewaterhouse Coopers, nei
prossimi cinque anni, la cifra delle imprese altamente
digitalizzate in Austria sarà più che triplicata. Gli investimenti complessivi in applicazioni Industria 4.0 sono stimati a 4 miliardi di euro.
Si creano per le imprese svizzere, in tal senso, buone opportunità di business. In particolare nei servizi di consulenza e di sviluppo di nuovi modelli commerciali,
nell’utilizzo di grandi volumi di dati (big data), nonché
nella digitalizzazione di prodotti, servizi e processi.
Un recente studio dello Swiss Business Hub Austria offre una panoramica sul potenziale di crescita di Industria
4.0 in Austria, fornisce maggiori informazioni sui mercati lucrativi parziali importanti per le imprese svizzere e
presenta potenziali clienti, partner di cooperazione e altri
partecipanti del mercato.
Swiss Business Hub Austria: Industrie 4.0 – Marktchancen
in Österreich (in DE)
www.s-ge.com/sites/default/files/censhare_files/swissbusiness-hub-austriastudie-industrie-marktchancenoesterreich.pdf
Consulenza Paese Austria (diversi appuntamenti ad inizio
maggio e fine settembre, a Zurigo)
www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/
laenderberatung-oesterreich?ref=www.s-ge.com
Città intelligenti in Spagna:
promuovere la sostenibilità
e l’efficienza energetica
Per tradizione, l’industria spagnola è sempre stata l’industria di maggior consumo energetico. Le direttive dell’UE
incentivano uno sviluppo della produzione e di stili di vita
sostenibili. I marchi svizzeri possiedono una lunga esperienza nelle città intelligenti.
Il concetto di città intelligenti interessa vari settori dell’economia, come la mobilità, l’efficienza energetica, la fornitura intelligente d’energia (smart grid) e la gestione dei
rifiuti e delle acque. La riduzione del consumo delle risorse
è uno degli obiettivi principali della città intelligente, in
tal senso una parte considerevole delle attività di queste
città consistono nell’applicazione e ottimizzazione delle tecnologie pulite su una scala urbana, considerando interi
quartieri o città.
Come si presenta la situazione in Spagna?
La Spagna è una delle nazioni principali per la produzione
di energia e tecnologie eoliche. Tuttavia questo vantaggio
non è stato ancora implementato in queste città. Un’altra
questione riguardante la Spagna è l’utilizzo intensivo
dell’acqua. L’industria principale in Spagna è quella turistica ed è risaputo che si tratta di un settore ad alto consumo d’acqua. Un altro settore che dipende dalle risorse
idriche è quello dell’agricoltura. Al contempo, molte regioni del Paese soffrono a causa di scarsità estrema d’acqua.
Opportunità per le imprese svizzere
Il marchio Svizzera è particolarmente apprezzato in
Spagna. La fiducia nella tecnologia svizzera e l’esperienza
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lavorativa nelle città intelligenti sostengono la posizione
delle imprese svizzere. Le opportunità d’affari sono molteplici, si concentrano prevalentemente su:
• efficienza energetica per gli edifici,
• illuminazione pubblica,
• gestione intelligente del traffico,
• gestione delle acque e dei rifiuti.
Rapporto “Smart cities market in Spain: opportunities,
key players and market tips”
www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/cittaintelligenti-spagna-promuovere-la-sostenibilita-el%E2%80%99efficienza-energetica
Kazakistan: iniezioni di liquidità
per lo sviluppo infrastrutturale
Nonostante le condizioni quadro sfavorevoli, il Kazakistan
vuole investire massicciamente nello sviluppo infrastrutturale e in misure di sostegno. Sono previste iniezioni di
liquidità di oltre USD 4 miliardi.
In aggiunta, circa 1 miliardo di dollari verranno dedicati
allo sviluppo edilizio e all’acquisto di nuove zone residenziali. Oltre 500 milioni di dollari saranno investiti in ulteriori misure infrastrutturali. Al centro dell’attenzione vi
sono progetti per la realizzazione degli obiettivi contenuti
nel programma “Nurly-Zhol”. Ad esempio la realizzazione
di 42 scuole, la modernizzazione continua dell’agricoltura.
Oppure la costruzione dell’interconnessione elettrica per
l’ottimizzazione dell’approvvigionamento energetico delle
zone meridionali del Paese e il collegamento alla banda
larga delle aree periferiche.
Anche in futuro, il Kazakistan offrirà alle imprese svizzere interessanti opportunità commerciali. Questo nonostante le condizioni economiche quadro del Kazakistan
non si siano sviluppate a suo vantaggio, il Paese è infatti
ricco di materie prime, ma risente della caduta del prezzo del petrolio, nonché dell’eliminazione delle sanzioni in
Russia, a cui è strettamente interconnessa a livello economico. Il governo si attiene alla sua politica espansiva
di incentivi per un potenziamento sostenibile della piazza
economica kazaka e continua a puntare su un costante
miglioramento dell’infrastruttura sulla creazione di nuovi posti di lavoro e una buona formazione professionale
della forza lavoro nel Paese.
The Astana Times: Kazhak President Order New Massive
Investments in Economy (in EN)
http://astanatimes.com/2016/02/kazakh-presidentorders-new-massive-investments-in-economy/
Nuove disposizioni per l’e-commerce transfrontaliero in Cina
In Cina l’e-commerce transfrontaliero cresce rapidamente
come in nessun altro Paese. Tramite nuove disposizioni
Pechino vuole operare un controllo migliore, in particolare
dal punto di vista fiscale sul settore in fase di grande crescita nelle importazioni.
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Le modifiche e le novità entrate in vigore l’8 aprile 2016
in Cina interessano le seguenti misure per importazioni
via e-commerce:
•per merci che giungono in Cina tramite l’e-commerce
deve essere pagata, a titolo di novità, l’imposta sul valore aggiunto per le importazioni, nonché un’imposta sul
consumo (se applicabile). Ovvero si tratta perlomeno di
un pagamento ad interim dell’importo del 70% della cifra soggetta ad imposta.
• Sono stati ora fissati dei valori massimi per l’e-commerce. Singoli invii non possono superare il valore convertito di EUR 268 e una persona non può oltrepassare la
spesa annua del valore convertito in EUR 2’680 da trasferire nel Paese tramite e-commerce. Al superamento
di tale valore si applicano rispettivamente l’imposta sul
consumo e sul valore aggiunto al 100%.
• Le autorità competenti hanno pubblicato due liste in cui
vengono elencate tutte le merci che possono essere importate in Cina tramite e-commerce. Per merci, prodotti,
beni non inseriti in queste liste vige il divieto di importazione tramite e-commerce.
Informazioni dettagliate sulle nuove disposizioni per
l’e-commerce transfrontaliero in Cina
www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/nuovedisposizioni-l%E2%80%99e-commerce-frontaliero-cina
Zone economiche speciali
in Cina a confronto
In Cina esistono numerose zone economiche speciali, anche dette zone di sviluppo che differiscono tra di loro per
alcuni aspetti. Lo Swiss Business Hub ha paragonato tra
di loro le diverse varianti delle zone.
La Cina conosce sei diverse categorie di zone economiche
speciali o zone di sviluppo. Nel complesso contribuiscono a fornire alle imprese insediate in queste zone, condizioni economiche quadro ottimali adatte ai loro bisogni.
Tuttavia esistono, in parte grandi differenze, relative allo
statuto e all’offerta delle singole zone. Nel suo rapporto intitolato “Comparison among Development Zones in China”,
lo Swiss business hub China descrive le differenze e quali
sono le zone migliori per determinati scopi.
Comparison among Development Zones in China (documento pdf.)
www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/zone-economichespeciali-cina-confronto
Switzerland Global Enterprise
Corso Elvezia 16
Casella postale 5399
CH-6901 Lugano
Tel. +41 91 601 86 86/87
[email protected]
www.s-ge.com
F I E R E
I N T E R N A Z I O N A L I
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M I S S I O N I
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mini SWISS Pavilion @ Plastics & Rubber Indonesia 2016
Jakarta – Indonesia, 16 -19 novembre 2016
Plastic & Rubber Indonesia 2016 è l’evento che si focalizza completamente sulla plastica e sulla gomma, con
un successo iniziato 28 anni fa. L’evento costituisce l’opportunità perfetta per incontri diretti con i potenziali
clienti alla ricerca di fornitori. L’edizione 2015, alla 28a edizione, riafferma la sua posizione in qualità di principale evento fieristico della regione dedicato ai settori della plastica e della gomma, della produzione beverage
e liquidi, nonché del packaging in plastica. In tale edizione la partecipazione ha raggiunto la quota record di
13’019 acquirenti provenienti da un totale di 37 Paesi.
Informazioni generali sulla fiera
www.plasticsandrubberindonesia.com/
Informazioni sullo SWISS Pavilion
www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/582643
SWISS Pavilion @ ISM 2017
Colonia – Germania,
29 gennaio - 1° febbraio 2017
Nonostante le condizioni difficili, i Paesi europei si sono
confermati anche nel 2015 come principali mercati d’eSIAL China – la principale fiera del food & beverage in Asia
sportazione per i produttori svizzeri di cioccolato, di prodotti di biscotteria e a base di zucchero. Nei mercati leader al di fuori dell’Europa, sono l’Australia, Singapore, gli Emirati Arabi Uniti e il Giappone a mostrare netti
tassi di crescita. La ISM a Colonia è la piattaforma ideale per i produttori svizzeri per rafforzare la loro posizione grazie a prodotti innovativi e qualitativi, ad una gestione affidabile degli ordini e ad un servizio eccellente.
La ISM è la più importante fiera dolciaria e degli snack. Ogni anno il settore internazionale si incontra in occasione di tale fiera per conoscere le nuovissime tendenze, gli ultimi prodotti e per discutere, scoprire le ultime
prospettive. Nel 2016 la ISM ha ricevuto 38’500 visitatori specializzati provenienti da 146 Paesi, 1’601 espositori
da 65 Paesi su una superficie di 110’000 metri quadrati. Gli espositori presenti sono produttori e distributori di
dolciumi e snack dei seguenti settori d’assortimento: cacao, cioccolato e prodotti di cioccolateria, prodotti a base di
zucchero, snack pronti salati, snack a base di frutta e verdura, prodotti per la colazione, gelati e dolci surgelati.
Informazioni generali sulla fiera
www.ism-cologne.de/ISM/index.php
Informazioni sullo SWISS Pavilion
www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/585577?lforce=1
mini SWISS Pavilion @ ISPO BEIJING 2017
Pechino – Cina, 15 -18 febbraio 2017
Gradualmente, la Cina sta passando da Paese di produzione di prodotti e accessori per lo sport ad un Paese di
consumo di tali prodotti. ISPO BEIJING offre una copertura a 360 gradi del mercato degli sport. Le ultime tendenze presentate spaziano dal vestiario all’attrezzatura di questo settore, ecco perché ISPO BEIJING è la piattaforma ideale per i produttori nel settore sportivo pronti ad operare ingenti investimenti nel mercato cinese,
affinché si confermino sulla lista degli attori globali per i prossimi 20 anni. Il Made in Switzerland, sinonimo
di alta qualità e affidabilità, possiede un’eccellente reputazione in Svizzera. È giunto il momento che i marchi
svizzeri dello sport si stabiliscano in Cina.
Informazioni generali sulla fiera
www.beijing.ispo.com/en/index.html
Informazioni sullo SWISS Pavilion
www.s-ge.com/svizzera/export/it/node/585640
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Informaz om/fiere
www.s-ge.c
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