glossario di analisi finanziaria

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GLOSSARIO DI ANALISI FINANZIARIA
Analisi fondamentale (AF) si basa sullo studio dei dati di bilancio dell'impresa, delle
relative potenzialità di sviluppo, delle dinamiche del settore di riferimento nonché di alcune
variabili di carattere macroeconomico (quali per esempio PIL, tasso d'inflazione e livello
dei tassi d'interesse). Tramite l'utilizzo di metodologie di valutazione, le suddette
informazioni consentono all'AF di pervenire ad una stima del valore aziendale al quale i
prezzi convergeranno nel lungo periodo.
Analisi tecnica (AT): parte dai prezzi e dai volumi per individuare trend e livelli di entrata
ed uscita, proteggendo il capitale con l'applicazione di stop loss. Il timing, ovvero il
momento esatto di entrata/uscita dal mercato, viene individuato in base ai livelli tecnici
(supporti e resistenze), per ottimizzare il rapporto rischio-rendimento. Il mercato è visto
come interazione di domanda ed offerta, con forti componenti psicologiche, né
perfettamente razionale né del tutto casuale
Apprezzamento del tasso di cambio: diminuzione del tasso di cambio
ATOI: After Tax Operating Income, ovvero reddito operativo netto.
Base Monetaria (BM): composta dal circolante e dai depositi delle banche presso la
banca centrale. Parte del circolante è tenuta dal pubblico; parte dalle aziende di credito
come liquidità. Le banconote, che costituiscono la maggior parte dello stock di circolante,
sono emesse dalla banca centrale, e le riserve, tenute presso questa dalle banche,
rappresentano una passività della banca centrale, ovvero un debito della banca centrale
nei confronti delle banche.
Beta: sensibilità del titolo ai movimenti del mercato rispetto al quale il beta è calcolato.
Bilancia dei pagamenti (BP) è lo schema contabile che registra tutte le transazioni
economiche effettuate dai residenti dell’economia domestica con i residenti delle
economie estere, in un dato periodo di tempo (solitamente un anno).
Book Value: termine inglese per patrimonio netto.
Capacità Reddituale: l’attitudine dell’azienda a produrre un reddito nel futuro.
Capex: vedi capital expenditure
Capital expenditure: investimenti; le acquisizioni di partecipazioni possono essere incluse
o meno, solitamente è specificato.
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Capitale circolante: Attività correnti (liquidità, titoli prontamente smobilizzabili, crediti
commerciali, magazzino e altre attività a breve) – passività correnti (debiti commerciali e
debiti finanziari a breve).
Cash Flow da Finanziamenti (CFF): flussi di cassa legati alla gestione finanziaria
(accensione/restituzioni di debito, aumento di capitale, distribuzione di capitale,
distribuzione di dividendi).
Cash Flow da Investimenti (CFI): flussi di cassa legati al ciclo degli investimenti
(acquisto/vendita di macchinari, immobili, dividendi da partecipazioni finanziarie,
acquisto/vendita di partecipazioni finanziarie).
Cash Flow Operativo (CFO):
CFF: vedi Cash Flow da Finanziamenti.
CFI: vedi Cash Flow da Investimenti.
CFO: vedi Cash Flow Operativo.
Componenti della domanda aggregata di beni e servizi: Consumi + Spesa pubblica +
Investimenti + Esportazioni nette
Consumi: una delle componenti principali della domanda è costituita dalla spesa per
consumi del settore famiglie. All’interno di questa voce è inclusa, per convenzione, anche
la spesa per consumi di beni durevoli quali le automobili. La distinzione tra consumi e
investimenti effettuata nei conti nazionali presenta un margine di arbitrarietà.
Conto dei movimenti di capitale (MC) è il conto dove vengono registrati acquisti e
vendite di attività finanziarie e patrimoniali (moneta, azioni, terreni, fabbriche, titoli di stato,
ecc.).
Conto delle partite correnti (CA) è il conto dove vengono registrate le transazioni reali
(scambio di beni e servizi) e i trasferimenti unilaterali. Le partite correnti possono essere
viste come la variazione della posizione netta nei confronti del resto del mondo. Un’altra
interpretazione delle partite correnti è quella che le eguaglia alla differenza tra risparmio
ed investimento. Un’ultima interpretazione del saldo delle partite correnti risulta composto
da due elementi: il saldo della bilancia commerciale e il pagamento netto degli interessi sul
debito estero.
Conto economico delle risorse e degli impieghi: Le risorse di un paese sono costituite
dal PIL e dalle importazioni. Tali risorse possono essere consumate dalle famiglie o dalle
amministrazioni pubbliche, investite o esportate.
Costo medio del capitale: media ponderata per i rispettivi pesi del costo del capitale
azionario e del capitale di debito.
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Crawling Band: banda di fluttuazione attorno ad una parità centrale che cresce
progressivamente. Se il tasso di svalutazione è posto uguale a 0 si ha un regime di cambi
assimilabile a quello che era il Sistema Monetario Europeo.
Crawling Peg: la valuta a cui è ancorata la moneta domestica viene svalutata ad un tasso
preannunciato
Crowding out: vedi piazzamento.
Currency Board: Esiste un’istituzione monetaria a cui viene affidato il compito di
mantenere il tasso di cambio
Current ratio: attività corrente/passività correnti
Curva di Phillips: descrive la relazione tra inflazione e disoccupazione: più alto è il tasso
di disoccupazione, più basso è il tasso di inflazione.
Curva IS: il luogo dei punti che rappresenta la combinazione di reddito e di tasso di
interesse di equilibrio del mercato dei beni.
Curva LM è il luogo dei punti che rappresenta la combinazione di reddito e tasso di
interesse di equilibrio del mercato della moneta.
Debito Finanziario Netto: Debiti finanziari a breve termine + Debiti finanziari a lungo
termine – liquidità e titoli iscritti nell’attivo. Non vanno detratti i crediti finanziari.
Deflatore del PIL: è uguale al rapporto tra PIL nominale e PIL reale e riflette la crescita
generale dei prezzi dall’anno base all’anno in cui il PIL è valutato. Altri indici dei prezzi
frequentemente usati sono gli indici dei prezzi al consumo e all’ingrosso.
Deprezzamento del tasso di cambio: aumento del tasso di cambio
Deprezzamento dello stock di capitale esistente, definito come ammortamento, è
quella quota del PIL che deve essere messa da parte per conservare intatta la capacità
produttiva del sistema economico.
Disavanzo del bilancio pubblico = spesa pubblica + trasferimenti – gettito fiscale
Disoccupazione involontaria: si ha quando un lavoratore che è disposto a lavorare ad
un salario pari a quello reale non riesce a trovare impiego.
Dividend yield: Dividendo per azione/prezzo per azione
Dollarizzazione: utilizzo di un’altra valuta al posto di quella domestica, tipicamente il
dollaro
Earnings per Share: utile netto rettificato per azione.
EBIT margin: EBIT/fatturato.
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EBIT: Earning before Interest and Tax, ovvero Utile lordo prima della gestione finanziaria,
è il Margine Operativo Netto o Utile Operativo Netto.
EBITDA margin: EBITDA/fatturato.
EBITDA: Earning before Interest, Tax, Depreciation and Amortization, ovvero Utile lordo
prima della gestione finanziaria e dell’ammortamento delle immobilizzazioni ammortizzabili
(materiali ed immateriali), è il Margine Operativo Lordo o Utile Operativo Lordo.
Economia con Settore Pubblico e Commercio Estero: Pil ≡ consumi +Investimenti +
spesa pubblica + Esportazioni nette
Economia Semplice: Y = valore della produzione (PIL) = Reddito Nazionale = consumi +
investimenti = Risparmio + Investimenti
Enterprise Value (EV): capitalizzazione di mercato + debito finanziario netto.
EPS: vedi Earnings per Share
Esportazioni Nette: saldo tra le spese estere in beni nazionali e la spesa nazionale in
beni esteri.
EV: vedi Enterprise Value.
FCF: vedi Free Cash Flow.
Financial Ratios: rapporti fra grandezze finaziarie di flusso (utili, cash flow, fatturato,
costi) o di stock (attività, patrimonio netto, debiti).
Fixed Asset turnover: fatturato/attività totali o fisse.
Fixed Charge Coverage ratio: (EBIT+leasing)/(interessi netti+lease+dividendi privilegiati
netti).
Fluttuazione Manovrata (regime di cambio): Banca Centrale effettua interventi sporadici
ma non sistemici sul mercato dei cambi
Free Cash Flow (FCF) = CFO - Capex (- dividendi, opzionale).
Free Float (regime di cambio): la Banca Centrale si astiene dal fare qualsiasi tipo di
intervento sul mercato dei cambi (es. USA)
G3 floaters: US, Giappone, UK; hanno un tasso di cambio flessibile.
Gearing: Debito Finanziario Netto/Patrimonio Netto.
Ibes: istituto che raccoglie le stime degli analisti sui dati di bilancio futuri delle società.
Indicatori congiunturali: servono a definire il quadro congiunturale del momento e a
prevedere quello dei successivi tre-sei mesi (Indicatori anticipatori come i Leading
indicators, gli Indici ISM/Pmi, l’Indice Ifo;Indicatori coincidenti come Pil e sue componenti,
Posti di lavoro creati, Vendite al dettaglio; Indicatori ritardati).
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Indicatori macroeconomici: si possono suddividere in due categorie, strutturali e
congiunturali.
Indicatori strutturali: servono a mettere in evidenza eventuali squilibri strutturali
dell’economia che influenzano la dinamica delle variabili economico-finanziarie nel lungo
periodo; non sempre sono rilevanti nel breve periodo (Bilancia corrente/PIL, Output gap,
Deficit pubblico/PIL, Tasso di risparmio delle famiglie, Financing gap/PIL).
Indice dei prezzi al consumo (CPI): misura il costo di un determinato paniere di beni e
servizi rappresentativo dei consumi di un consumatore medio.Indice dei prezzi
all’ingrosso (PPI): misura il costo di produzione di beni e servizi.
Indice
di
copertura
dell’indebitamento:
CFO/Debito
finanziario
netto
oppure
EBITDA/Debito finanziario netto.
Investimenti: aumento fisico dello stock di capitale. La voce non comprende gli
investimenti finanziari. Gli investimenti sono considerati al lordo della voce ammortamento.
Ipo: Initial Public Offering, ovvero offerta pubblica di vendita di azioni finalizzata alla
quotazione della società.
Leva finanziaria: fa riferimento al ricorso al debito per aumentare la redditività; è positiva
se il capitale investito rende più del costo del debito acceso per finanziare le operazioni; è
negativa se il capitale investito rende meno.
Leva operativa: esiste quando all’aumentare del fatturato il risultato operativo aumenta
più che proporzionalmente perché i costi variabili aumentano con il fatturato mentre i costi
fissi non variano.
Macroeconomia: si occupa dell’andamento del sistema economico nel suo insieme,
analizzando le fasi di espansione e di recessione, la produzione globale di beni e servizi, i
tassi di inflazione e di disoccupazione, la bilancia dei pagamenti e i tassi di cambio.
Margine operativo lordo (MOL): risultato dopo i costi operativi escluso l’ammortamento.
Mercato dei cambi: acquisto/vendita di attività finanziarie denominate in valuta estera.
Merito di credito: si riferisce alla capacità della società di onorare i propri impegni (debiti,
garanzie prestate, impegni di acquisto, leasing,…)
MOL: vedi Margine Operativo Lordo.
Moltiplicatore della moneta: esprime il rapporto tra quantità di moneta e quantità di base
monetaria.
Monetarismo: scuola di pensiero sviluppatosi alla fine degli anni ’60 secondo la quale
qualsiasi politica economica ha effetto sui prezzi ma non ha alcun effetto nel lungo
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sull’economia in termini reali e che pertanto il regolatore si deve astenere dall’intervenire.
Monetizzazione del deficit pubblico: il finanziamento del deficit pubblico con moneta
Multipli: rapporti fra grandezze di mercato (p.e. Prezzo, Enterprise Value) e grandezze
finanziarie (p.e. utili, fatturato, patrimonio netto).
Non neutralità della moneta: la moneta è non neutrale se variazioni della quantità di
moneta provocano variazioni reali.
Nuova Macroeconomia Classica o Monetarismo di Seconda Generazione: come quelli
della prima, sono in generale conservatori e intravedono un ruolo relativamente limitato
dello Stato nell’economia perchè i mercati sono sostanzialmente in equilibrio e gli individui
tutelano i propri interessi in modo tale che ben poco spazio è lasciato al governo per
migliorare la situazione. Mentre il monetarismo di prima generazione ipotizza aspettative
adattive questo ipotizza aspettative razionali.
Offerta di moneta M1: la somma dei depositi in conto corrente, CD, più il circolante tenuto
dal pubblico, CU
Offerta di moneta M2: include oltre a M1, i depositi a risparmio bancari e postali
(M2=M1+LD)
Offerta reale di moneta: M^/p^, ovvero rapporto fra lo stock di moneta e il livello dei
prezzi.
Operazioni a Sconto: rifinanziamento alle aziende di credito
Operazioni di mercato aperto: acquisto/vendita di titoli del debito pubblico sul mercato
aperto.
Pass through: misura il grado con cui il tasso di cambio si trasferisce sui prezzi domestici.
Dipende da quanto un paese è aperto nei confronti del resto del mondo e dalle pratiche di
pricing delle imprese: è più elevato nei paesi emergenti che in quelli sviluppati.
Payout Ratio: Dividendo per azione/utile per azione (D/E).
PIL nominale: misura il valore della produzione per un dato periodo di tempo ai prezzi di
quel periodo. Il PIL nominale varia di anno in anno perché varia la produzione fisica dei
beni e perché variano i prezzi di mercato. Se si vuole effettuare un confronto tra i livelli di
produzione ottenuti in anni diversi è necessario far riferimento al PIL reale. Vale la
seguente identità: PIL + importazioni = Consumo + Spesa pubblica + Investimenti +
Esportazioni; Consumo + Spesa pubblica + Investimenti + Esportazioni Nette = Domanda
AggregataPIL reale pro capite: rapporto PIL/numero residenti di una determinata
nazione. Il PIL reale pro-capite viene spesso utilizzato come una misura del benessere
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economico.
PIL reale: è il valore della produzione realizzata nel sistema economico misurata ai prezzi
di un determinato anno base.
Posizione netta (B) di un paese nei confronti del resto del mondo è generata dalla
differenza tra le attività (es. titoli di Stato, o altre attività di paesi esteri detenute dallo Stato
o dai residenti dell’economia domestica) e le passività (es. titoli di Stato dell’economia
domestica detenuti da paesi o residenti esteri). Se B è positivo il paese è un creditore
netto, se è negativo è un debitore netto.
Prodotto Interno Lordo (PIL) è il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti all’interno di
un Paese in un dato periodo, valutati al prezzo di mercato. Nel calcolo del PIL vengono
presi in considerazione solo i beni finali e non quelli intermedi. Ad ogni stadio della
produzione di un bene viene contabilizzato, come parte del PIL, solo il valore aggiunto al
bene in quello stadio della produzione. Nel calcolo del PIL vengono escluse le transazioni
di beni già esistenti.
Prodotto Interno Netto (PIN): è pari al PIL ridotto dal deprezzamento dello stock di
capitale esistente nel periodo in questione.Prodotto Nazionale Lordo (PNL): PIL + redditi
netti dall’estero
Quotazione in modo diretto: esprime la quantità di valuta domestica necessaria per
acquistare valuta estera
Quotazione in modo indiretto: esprime la quantità di valuta estera necessaria per
acquistare valuta domestica
Quotazione in termini americani del tasso di cambio: quanti dollari U.S. servono per
acquistare una valuta straniera
Quotazione in termini europei del tasso di cambio: quante unità di valuta estera
servono per acquistare un dollaro americano
Receivables turnover: fatturato netto annuo/crediti medi vs clienti.
Redditi netti dall’estero: redditi prodotti all’estero dai cittadini italiani – redditi prodotti in
Italia dai cittadini stranieri.
Reddito disponibile (YD) è allora uguale al reddito meno le imposte più i trasferimenti:
YD ≡ Y+ TR – TA ≡ C+ S
Reddito disponibile è quello a disposizione del consumatore dopo che ha adempiuto gli
obblighi di tassazione.
Reddito Nazionale = PIL– ammortamento – imposte indirette nette + redditi netti
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dall’estero
Reddito Nazionale: è pari all’ammontare dei redditi percepiti nel sistema economico,
valutati al costo dei fattori (al netto cioè di imposte indirette e dei contributi correnti alla
produzione). Il reddito nazionale è pari al PIL meno l’ammortamento e le imposte indirette
nette, più i redditi netti dall’estero.
Reddito operativo netto: Reddito operativo al netto della gestione finanziaria e delle
imposte.
Reddito operativo: risultato dopo i costi operativi, incluso l’ammortamento.
Reddito personale: è quella parte del reddito, inclusi i trasferimenti, effettivamente
percepito dal settore delle persone fisiche (famiglie e imprese non costituite in società). Il
livello di reddito personale è importante poiché costituisce la determinante principale
dell’andamento del consumo e del risparmio delle famiglie.
Return on Average Capital Employed (ROACE): utile netto/capitale medio impiegato
Return on Equity (ROE): Utile netto/Patriomonio Netto medio.
Risk Premium: ovvero premio per il rischio, è dovuto all’ all’avversione al rischio degli
operatori, dipende dal mercato di riferimento, di solito 4-5%
ROE: vedi Return on Equity.
Saldo globale della bilancia dei pagamenti è definito come la somma tra il saldo delle
partite correnti e quello dei movimenti di capitali, inclusi errori ed omissioni. Esso è pari
alla variazione delle riserve ufficiali.
sconto di minoranza
Spesa pubblica: somma tra gli acquisti effettuati dal settore pubblico o da istituzioni
sociali private senza fine di lucro e i trasferimenti. Nella contabilità nazionale italiana la
spesa pubblica in beni e servizi si può anche definire come consumo pubblico. Gli acquisti
di beni di investimento sono compresi sotto la voce investimenti.
Spiazzamento (oppure Crowding out): l’incremento dei tassi provoca una contrazione
degli investimenti, quindi una riduzione del livello di spesa totale e quindi di Y.
Target Zone: è come un Crawling Band ma senza parità centrale
Tassi di cambio fissi: situazione in cui un paese fissa il prezzo della propria valuta nei
confronti di un’altra.
Tassi di cambio flessibili: situazione in cui il tasso di cambio si muove liberamente per
compensare eccessi di domanda o di offerta di una valuta rispetto ad un’altra.
Tasso di cambio è l’ammontare di valuta domestica necessaria per acquistare una unità
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di valuta estera.
Tasso di disoccupazione naturale: è il tasso che si ha in un regime di pieno impiego;
corrisponde alla disoccupazione frizionale.
Teoria delle aspettative razionali (forward looking): nel crearsi le aspettative di
inflazione gli individui utilizzano tutta l’informazione disponibile. Gli individui studiano il
comportamento delle autorità e formano un modello che rappresenta l’economia. Tale
modello è vero ed è scelto da tutti gli individui. Gli individui non possono commettere errori
sistemici. Nel modello ad aspettative razionali il trade off di breve periodo tra occupazione
ed inflazione scompare.
Teoria delle aspettative statiche (backward looking): Secondo questa teoria i
lavoratori, per formulare le loro aspettative sull’andamento futuro dell’inflazione, prendono
in considerazione solo l’andamento passato dell’inflazione e gli errori di previsione
commessi in passato. L’inflazione attesa futura sarà pari ad una media ponderata dei tassi
di
inflazione
effettivi
in
tutti
i
periodi
precedenti,
con
pesi
che
decrescono
geometricamente. L’inflazione più recente sarà quella che conta di più nella formulazione
delle aspettative.
Teoria Keynesiana: si sviluppò in risposta alla grande depressione degli anni ’30;
sostiene che l’intervento pubblico è necessario per migliorare in modo significativo il
comportamento del sistema economico nel breve periodo.
Utili medio normali: media pluriennale passati e prospettici di utili normalizzati per le
componenti straordinarie.
Utili Rettificati: utili deputati delle componenti straordinarie di reddito e dagli influssi delle
politiche di bilancio.
WACC: vedi costo medio del capitale.
Weighted Average Cost Of Capital: vedi costo medio del capitale.
Working capital: vedi Capitale Circolante.
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