coordination europeenne via campesina

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coordination europeenne via campesina
COORDINAMENTO EUROPEO VIA
CAMPESINA
Rue de la Sablonnière 18, 1000 Brussels, tel : +32 22173112, fax : +32 22184509
Rue d’Arlon 51B/15, 1040 Brussels, tel : +32 22800832, fax : +32 22802160
COMUNICATO STAMPA
Bruxelles 1 luglio 2008
Creazione del Coordinamento Europeo Via Campesina
Una nuova organizzazione per cambiare la politica agricola
europea
dal bilancio di salute
Il processo di raggruppamento iniziato dal Coordinament Contadino
europeo (CPE) e la COAG è culminato il 27 giugno con la presentazione
pubblica del Coordinamento Europeo Via Campesina alla presenza di Josep
Puxeu, segretario di Stato Spagnolo per il settore rurale e l’acqua.
Il Coordinamento Europeo Via Campesina raggruppa le organizzazioni
riunite prima nella CPE e numerose organizzazioni contadine e di lavoratori
agricoli di Danimarca, Svizzera, Italia, Paesi bassi, Spagna, Grecia, Malta,
Turchia.
L’obiettivo principale di questa organizzazione è la lotta per altre
politiche agricole ed alimentari più legittime, più giuste, più solidali e più
sostenibili che sono necessarie in Europa per rispondere alle sfide di sicurezza
alimentare, di salute pubblica, di impiego nel mondo rurale e per affrontare
la crisi dei prezzi alimentari globali ed il riscaldamento climatico.
In Europa, ogni giorno più di mille aziende agricole spariscono
mancando una vera volontà politica di far vivere l’agricoltura contadina e
familiare.
Noi esigiamo lo sviluppo di un’agricoltura contadina diversa e legata ai
territori ed il raggiungimento della sovranità alimentare.
Troverete qui sotto una presentazione dei valori, e delle priorità del
Coordinamento Europeo Via Campesina, l’elenco delle organizzazioni che
ne fanno parte ed il suo Comitato di gestione.
Nel 2008 il Coordinamento Europeo Via Campesina participerà attivamente
al Foro Sociale Europeo a Malmö in Svezia (17-21 sett.), alla mobilitazione ed
al forum di Annecy in Francia in occasione della riunione informale del
Consiglio Agicolo (20-23 sett) ed alla quinta conferenza di Vía Campesina
(17-23 ott). Essa si impegnerà attivamente dal 2008 nel dibattito sulla PAC
dopo il 2013.
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PIATTAFORMA COMUNE
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Noi, organizzazioni membre di Coordintion Paysanne Européenne, COAG, e SOC, membri
di Via Campesina, desideriamo rinforzare il movimento contadino europeo per far cambiare
la politica agricola europea. Noi difendiamo il diritto alla sovranità alimentare necessaria a
questo cambiamento. La piattaforma comune sottoriportata afferma i nostri valori e le nostre
priorià. Invitiamo le organizzazioni contadine e rurali che la condividono ad unirsi a noi per
far cambiare la politica agricola europea dal 2008.
Quali sono i nostri valori ?
- la solidarietà al posto della concorrenza,
- la giustizia sociale,
- l’uguaglianza di diritti fra uomini e donne,
- l’utilizzazione durevole delle risorse naturali,
- la salute dei produttori e dei consumatori,
- la diversità regionale dei prodotti e delle agri-culture.
Perché vogliamo cambiare le politiche agricole attuali in Europa?
La PAC attuale, risultato di una cattiva PAC prima del 1992, riformata male nel 1992,
1999, 2003 in funzione di criteri dell’OMC, fa sparire i contadini europei. Essa non è
legittima sul piano internazionale (dumping) né sul piano sociale (disuguaglianze) e rovina
l’ambiente, la salute e la qualià dei prodotti. Essa fa dei contadini degli assistiti, senza
riconoscimento economico e sociale. I contadini dell’Europa Centrale integrati all’UE sono
stati discriminati finanziariamente. I paesi europei fuori dell’UE che hanno firmato l’accordo
dell’OMC seguono poltiche parallele alla PAC.
Le nostre priorità per una politica agicola legittima, durevole e solidale
- Abbiamo bisogno di una politica pubblica, di una politica agricola europea definita
dagli europei e non dall’OMC. Sì ad un cambiamento di PAC, no alla sua
soppressione.
- L’impiego agricolo e rurale deve essere una priorità: no alla soppressione di
contadini/e.
- I diritti delle contadine devono essere riconosciuti.
- L’accesso alla terra, all’acqua, alle sementi, al credito deve diventare un diritto. Ciò
include il diritto dei/delle contadini/e ad utilizzare le loro sementi e a migliorare le
loro varietà vegetali.
- Occorre favorire l’insediamento di giovani contadini/e.
- I/le contadini/e devono vivere anzitutto con la vendita dei loro prodotti. Affinché i
prezzi agricoli riflettano il valore reale dei prodotti, le due condizioni seguenti sono
necessarie:
• La produzione deve essere governata per evitare eccedenze o penurie
• Ogni forma di dumping all’esportazione (vendita al di sotto dei costi di
produzione) deve esere proibita e, parimenti, l’UE e gli altri paesi hanno il
diritto di proteggersi da importazioni a prezzi troppo bassi.
- Per mantenere un mondo rurale vivo in ogni regione,
• l’agricoltura contadina deve mantenersi e svilupparsi: un sostegno europeo è
necessario, in particolare per le piccole aziende e le regioni sfavorite.
• Il processo di concentrazione della produzione agricola deve essere interrotto e
la produzione agricola meglio ripartita fra le regioni e le aziende.
• I servizi pubblici devono essere mantenuti e migliorati su tutto il territorio.
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I modelli di prouzione che rovinano l’ambiente, consumano troppa energia,
degradano la qualità e la sicurezza dei prodotti devono essere cambiati.
L’utilizzazione delle terre agricole deve essere consacrata prioritariament alla
produzione alimentare.
La biodiversità deve essere salvaguardata: OGM e brevettazione del vivente devono
essere proibiti.
La politica di sviluppo rurale non deve sostituire la PAC, non deve correggere i
difetti della PAC, ma essere complementare ad essa sviluppando in priorità l’impiego.
Le filiere corte di commercializzazione devono essere favorite nei confronti dei
trasporti a lunga distanza ed ai mercati internazionali.
I lavoratori agricoli immigranti devono essere trattati senza discriminazioni e
godere degli stessi diritti dei loro omologhi europei.
Abbiamo bisogno di regole di commercio internazionale senza dumping, basate sul
diritto di sovranità alimentare, sui diritti umani e sul diritto internazionale del lavoro.
Comitato di Coordinamento :
Joop de Koeijer (Pays-Bas): +31 111 69 15 81
Lidia Senra (Espagne): +34609845861
Marit Jordal (Norvège): +47 24148950
Pierre André Tombez (Suisse): +41 216017467
Rafael Hernández (Espagne): +34616436556
René Louail (France): +33 672848792
Javier Sánchez (CCI de Via Campesina) (Espagne): +34 609359380
Josie Riffaud (CCI de Via Campesina) (France): +33 61310
Organizzazioni Membre :
Germania
Arbeitgemeinschaft Bäuerliche Landwirtschaft (ABL)
Austria
Österreichische Bergbauernvereinigung (ÖBV)
Belgio
Fédération unie des groupements des éleveurs et agriculteurs (FUGEA)
Mouvement Action Paysanne (MAP)
Vlaams Agrarisch Centrum (VAC)
Danimarca
Frie Boender
Spagna
Coordinadora de Organizaciones de Agricultores y Ganaderos (COAG)
Euskal Herriko Nezakarien Elkartasuna (Union de Ganaderos y Agricultores
Vascos (EHNE/UGAV) - Pais Vasco
Sindicato Labrego Galego (SLG) - Galicia
Sindicatos de Obreros del Campo (SOC)
Europa
Mouvement International de Jeunesse Africole Catholique (MIJARC-Europe)
Francia
Confédération nationale des syndicats des exploitants familiaux (MODEF)
Confédération Paysanne
Grecia
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NEAK
Italia
Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB)
Associazione Rurale Italiana (ARI)
Malta
Assocjazzioni tal-Bdiewa (ATB)
Norvegia
Norske bonde – og Smabrukarlag (Norwegian Farmers’ and Smallholders’
Union) (NBS) - Norge
Paesi Bassi
Nederlandse Akkerbouw Vakbond (NAV)
Portogallo
Confederacoa National da Agricultura (CNA)
Svezia
Nordbruk
Svizzera
L’Autre Syndicat
Uniterre
Turchia
Confederation of Farmers’ Unions (ÇIFÇTI-SEN)
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