Comunicato stampa Bruxelles, 12 ottobre 2010 Comunicazione
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Comunicato stampa Bruxelles, 12 ottobre 2010 Comunicazione
Comunicato stampa Bruxelles, 12 ottobre 2010 Comunicazione PAC 2013 : Il Coordinamento Europeo Via Campesina riconosce la novità dell’ attenzione a territori ed impiego, ma il solo adattamento degli strumenti attuali può salvare i contadini europei e legittimare la PAC ? Nel documento ufficiale che circola, diversi elementi possono venire letti come segni di speranza per gli agricoltori europei e soprattutto per le piccole aziende dimenticate dalle politiche precedenti. La fissazione di un tetto agli aiuti diretti ed il suo legame all’impiego, il livello minimo di pagamenti per le piccole aziende, il mantenimento di aiuti accoppiati alle produzioni per mantenere vive le aziende in certe zone rurali, sono proposte che vanno nel senso delle rivendicazioni da molto tempo sostenute dal Coordinamento Europeo Via Campesina. Ma la PAC post 2013 può riassumersi nel distribuire un po’ meglio il denaro dei contribuenti per riparare i danni di una politica dei mercati incapace di far vivere gli agricoltori con la vendita dei loro prodotti ? Non si può fondare un’economia agricola ed alimentare sana su prezzi agricoli inferiori ai costi di produzione, come avviene con la maggior parte delle produzioni. Parlare di competitività in questo contesto non ha senso. Non motiveremo i giovani a diventare contadini con la prospettiva di vendere in perdita i loro prodotti. L’approvvigionamento a basso costo dell’agroindustria e della grande distribuzione, di cui non profittano i consumatori, non può rimanere il motore della PAC. Senza regolazione della produzione, non ci saranno prezzi agricoli giusti. Senza metter fine ad esportazioni a prezzi sotto i costi di produzione europei 1, i contadini dei paesi in via di sviluppo non avranno accesso al loro proprio mercato e la PAC continuerà a non avere legittimità internazionale. Per far vivere i territori rurali europei, contribuire positivamente alla crisi dell’impiego in Europa e rispondere alle sfide della sicurezza alimentare e dell’ambiente, l’UE deve ancora approfondire la sua proposta di riforma2. 1 Queste esportazioni di solito sono possibili solo grazie agli aiuti diretti del 1° e 2° pilastro classificati nella scatola verde dell’OMC, che non sono altro che una nuova forma di dumping per i paesi terzi quando servono ad esportare a prezzi inferiori ai costi di produzione. 2 Vedi la proposta ECVC : http://www.eurovia.org/spip.php?article273 Rue de la Sablonnière 18 – 1000 Bruxelles – tel +32 2 217 31 12- [email protected] – www.eurovia.org