anima nuda - Edizioni Helicon

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anima nuda - Edizioni Helicon
GIULIANA BIANCHI CALERI
ANIMA NUDA
Prefazione di
Lia Bronzi
Edizioni
Helicon
BRINDA ALLA LUNA
Brinda alla luna
o calda giovinezza
brinda a mezzanotte,
prima che tramonti
in trepido tumulto
il coro delle stelle.
Prima che la vita
scivoli dai notturni
sogni, com’acqua fosca
dal gravido torrente.
A occhi chiusi invano
busserà la supplica,
ma sordi sono i sassi
che il freddo mare batte.
Né, sciolte le nevi,
tornerà sui prati
il dolce verde
e sugli alberi nodosi
le disciolte vesti.
Lenti scorreranno allora
i fiumi tra le rive
e la vita avvolta sarà
nel chiuso della storia.
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con volo d’angelo
cantare le sue rime.
Pure ombra io sono …
ad un sol fuoco
ardere due volte
mai è concesso.
ANIMA FUGGITIVA
Sul dorso di un angelo
ti posai dolcemente
anima fuggitiva,
serpeggiante come acqua
tra l’erba palustre.
Vicino ti adagiava
su sponde luminose
con leggerezza di farfalla.
Il seme della mente
smarrì la ragione,
quando roventi braccia
sfioravano mimose
tra folate di rondini.
Zampillava l’amore
come fiotto di roccia
o scalpitava qual lepre
da rete ingabbiata.
Caduto è ora il luogo
nel silenzio, né la notte
buia affida al giorno
la sua persona bella,
né raccomanda la sera
alla fredda coltre
i più folli sogni.
Al cuore oggi è negato
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CUORE RUFFIANO
SCIA D’AEREO
Cuore ruffiano
d’amorosi incontri,
ove i passi tu muovi
si fa mattino
di lucida primavera.
Per mano prendesti
la giovinezza mia
e sempre resta
la nostalgia di vicinanza.
Al fianco camminò
l’amore puro
nudo come il vento,
senza fiato né voce,
ad un respiro di luna
appassita tra i rami.
Erano sguardi fulgidi
e lente le movenze,
tacevano le labbra
schiuse da brezza
ai fremiti dell’anima
aggrinzita tra le mani.
Così l’arcigna vita guadai,
nel girotondo delle foglie
tra i miei sogni frivoli.
Leggero il profumo
del mare in tempesta
divaga nell’animo.
Onde grigie
mi cercano ansiose,
tra sassi bisbigliano
che la vita va …
l’accarezzi con le dita
e non la puoi afferrare.
Ma scorre l’onda
e dolce un canto
il nuovo dì rigenera.
Fluttuano le parole
nell’anima rapita
da sfolgorii di tramonti
per un bacio smarrito,
intrigo fra presente
e un impavido passato.
E intanto …
lenta si sgretola
la scia d’aereo,
al blu si mescola
e con le rare nuvole.
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LASTRE DI SPECCHIO
MIMOSA
Lastre di specchio
dal dolore frantumate
spezzano i ricordi,
come visioni dal treno
in rapida corsa…
si attardano alla fermata
poi via scivolano
nel labirinto del passato.
Che ora è questa mia?
Grappoli raccolsi
di volti e maschere,
ma muore l’albero
per ogni foglia che cade
e fremono le fronde
nella notte calda
al tessere dei grilli.
Una stanca stagione
ora mi attende …
ora che perderti non posso
perché più non mi appartieni.
Un prato d’alba
di semi cosparso
era la speranza.
All’ombra riposai
di mimosa dorata
poi di ruggine vestita…
e giunse il tempo
di rarefatte armonie.
Ma il pigolio resta
di pulcino bagnato
da rugiada mattiniera,
smarriti della madre i passi,
o timorosa formica
che a vuoto cerca
la fila affaccendata
di perdute compagne.
Scuoiar vorrei la pelle
da carezze vane
nel crogiuolo del mito …
mentre sale lontano
dei grilli il concerto
che evapora nel buio.
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E INFINE …
STAGIONI DELLA VITA
E infine …
ti ho lasciato
via scivolare,
come foglia stanca
di lottare, legata
al ramo in mezzo
alla bufera.
E infine …
in porto torna
la barca vaga
che ruotava al largo
senza più nocchiere.
E infine …
solo nella mente resti,
come dolce sogno
nella notte chiara
dopo lunga eclisse.
Gemono i monti
dalla pelle rugosa
alle spallate del vento.
Esce un torrente
che rapido sfugge
tra massi scomposti
di muschio foderati
e le radici degli alberi
rinfresca sulle rive.
E scende la neve
con crepitio di faville …
sei tu bianca traccia
a lungo scavata
da lepre fuggitiva,
che nessuna tormenta
saprà ricoprire.
Né il tempo i segni
cancellerà mai
con la sua gomma inflessibile.
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