“Dino Verga ci ha abituati a spettacoli che hanno la vocazione della

Transcript

“Dino Verga ci ha abituati a spettacoli che hanno la vocazione della
FRATELLI D’ITALIA!
Ideazione e regia
Dino Verga
Coreografie
Dino Verga - Luca Russo - Luca Della Corte
Musica originale live
Marco Schiavoni
Interpreti
Stefania Brugnolini - Veronica Cionni - Luca Della Corte - Valeria Gargaro
Caterina Genta - Anna Marinelli - Emanuela Mondiello - Antonella Pugliese
Luca Russo - Dino Verga
“Dino Verga ci ha abituati a spettacoli che hanno la vocazione della pièce teatrale, come in Fiori
Malati, tanto per citarne uno.
Con Fratelli d'Italia, delineando un profilo del Paese e dei suoi abitanti, Dino si espone come non
mai e non solo perchè torna sul palco a danzare, senza limitarsi a firmare la coreografia ( in
collaborazione con Luca Russo e Luca Della Corte).
Verga ci parla di sé, anzi di noi, e ci dice cosa pensa di noi italiani, e dunque anche di sé, in un
pensiero che intreccia con quello di tanti nomi illustri di cui cita brani più o meno famosi senza
rischio di sembrare presuntuoso perchè a controbilanciare il peso della parola dei tanti nomi celebri
citati, lui ci mette la sua danza. E il conto allora non solo si pareggia ma va appieno a suo favore.
Come sempre attento alla partitura musicale, che compila e pensa in prima persona, stavolta si è
affidato al contributo del musicista Marco Schiavoni, che agisce su una doppia selezione live, una
su base pre-registrata e modificata tramite campionature o eseguita dal vivo con vari strumenti
acustici.
Ancora una volta Dino Verga ci regala in una sola coreografia materiali, suggestioni e partiture
coreutiche intimamente legate alla musica e movimenti che potrebbero servire per diversi spettacoli,
ma l'aridità e l'austerità non sono mai state nelle sue corde.
Fratelli d'Italia si offre così in tutta la sua lussureggiante e vitale energia fino all'amaro ma
inevitabile epilogo nel quale l’autore sembra rinunciare alla propria italianità.
Dati i recenti trascorsi sui tagli delittuosi alla cultura inferti al Paese nella generale indifferenza
popolare, come dargli torto?”
Alessandro Paesano