Pdf Opera - Penne Matte

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Pdf Opera - Penne Matte
Zephyr, questo è il nome del pianeta che ci ospita e noi siamo nell’insediamento di Sigurd. In
questo mondo c’è davvero tutto e si vive in pace da centinaia di anni, ma non è questa la
caratteristica che ci distingue da altri pianeti. Siamo tutti automi, o robot se il termine vi è più
congeniale; se vi state chiedendo come procreiamo la risposta è che non abbiamo bisogno di
nessuno, possiamo creare altri esseri senzienti grazie a ciò che abbiamo appreso, siamo dotati
d’intelligenza artificiale. Ho letto dei libri a riguardo, e altri nei quali veniva citato il nome
precedente di questo pianeta, veniva chiamato Terra anche se in realtà era composto da più
acqua che terra. Vi racconterò tutto quello che ho scoperto se vorrete, il mondo non è sempre
stato così.
Scusate, non mi sono ancora presentato. Mi chiamo AI734, ma potete chiamarmi Sage, piacere
di conoscervi. Il mio lavoro consiste nel conservare l’eredità degli antichi popoli, per lo più libri
di qualsiasi genere, è un lavoro interessante anche se in realtà a nessuno interessa cosa
facessero i nostri predecessori o quali fossero le loro abitudini; una libreria storica non interessa
quasi a nessuno.
Oltre che preservare la storia, devo controllare che ogni libro rimanga in perfette condizioni,
quindi devo leggerli uno ad uno e poi restaurarli, tutti i giorni ne arrivano di nuovi; a differenza
degli altri, i libri mi incuriosiscono, voglio capire e conoscere la storia di questo pianeta sin dagli
albori.
Oggi è il primo giorno dell’anno 320 dalla scomparsa degli antichi ed il primo anno in cui la
nostra specie è nata, per noi è come se Natale e capodanno fossero festeggiati in un unico
giorno, chiamiamo questo momento dell’anno Yule ed è obbligatorio presentarsi all’evento; mi
vado a preparare e nel frattempo vi racconterò molto altro, ah già! Un’altra particolarità che mi
distingue dagli altri è che se mi ferisco gravemente sanguino e percepisco qualcosa di
lontanamente simile al dolore descritto in alcuni testi davvero antichi , strano vero? La prima
volta che me ne resi conto rimasi senza parole, forse un errore di progettazione; gli altri
abitanti della cittadina non lo sanno, e deve rimanere un segreto perché potrei sembrare
diverso e sono sicuro che non lo tollererebbero.
“Buongiorno Sage” - “Buongiorno Liberty, sei venuta per leggere qualcosa?” - “ Assolutamente
no, sai che non mi piacciono quei libri, parlano solo dell’odio che gli antichi provavano tra di loro,
le guerre, l’arroganza e tutte quelle schifezze che appartengono per fortuna al passato. Volevo
sapere se stasera sarai nella piazza centrale per il capodanno” - “Si, stavo mettendo a posto
qualcuno di quei libri che tanto ti danno fastidio, non tutti parlano di guerre e violenza, certi
parlano di sentimenti nobili, vera amicizia, amore, altruismo, alcuni hanno dato la propria vita per
dedicarsi agli altri senza guadagnarci nulla, lo sapevi?” - “ Si, e quanti sono stati due?” - “ In realtà
molti, sicuramente non abbastanza ma lo hanno fatto a differenza di altri che pensavano solo a se
stessi, gli esseri umani erano complicati Liberty” - “In questo mi trovi pienamente d’accordo,
erano troppo complicati e falsi, da quello che ho letto gli stessi che sembravano far del bene ,
erano i primi a pugnalarti alle spalle, che schifo! E alcuni di quelli che andavano in quelle case con la
croce, come si chiamavano, chiese? Alcuni di loro andavano solo per farsi perdonare dalle
malefatte di tutti i giorni, e poi c’erano i ricchi sempre più ricchi mentre i poveri morivano di
stenti; basta altrimenti mi rovino la giornata” - “ Si hai ragione, ma per fortuna non erano tutti
così, hai visto che cosa potevano creare? Dipinti, musica, poesie, racconti, tutto questo non può
nascere da ciò che è marcio, alcuni erano dei geni! E poi ricordati che sono stati loro a creare i
nostri antenati” - “Si, e poi ad un certo punto si sono auto estinti, usando proprio i nostri antenati
come armi, questo non è intelligente, scusa Sage so che per te erano interessanti, ma tu sei un po'
condizionato dal tuo lavoro mentre io ho provato a capirli ma non ci sono riuscita, è per questo
che sei stato scelto tu per questo compito. Ci vediamo dopo, non mancare ok?” - “ok” almeno è
uscita con un sorriso.
Purtroppo Liberty non ha tutti i torti, alcuni esseri umani erano crudeli, ladri, alcuni si
ammazzavano per poco, bastava che un altro essere umano fosse di un’altra etnia, facevano
guerre in nome di quelli che loro stessi chiamavano Dei, quando invece i testi sacri di qualsiasi
religione predicavano la pace. Altri -e questi sono quelli che odio di più- maltrattavano e
torturavano i più deboli, per esempio quelle creature splendide ormai estinte chiamate animali,
come facevano a picchiarli, ad abbandonarli, ad usarli come armi per guadagnarci denaro?
Come facevano a dormire sonni tranquilli avendo una coscienza?
Molti erano già spietati da giovani, prendevano il compagno di classe più debole e gli
rendevano la vita un inferno quotidiano solo per dire agli altri: “ehi ho picchiato questo tizio,
sono forte e ora dovete rispettarmi.” Perché non lo facevano con quelli più forti di loro? Perché
avevano paura, dimostrando di essere dei codardi. Alcuni sono riusciti a mettere il mondo in
ginocchio con l’inquinamento causando il riscaldamento globale, l’aria non era tossica, molti di
questi problemi erano creati da un metodo poco efficace ma remunerativo di creare energia
dalla combustione di fossili; avevano il sole, l’acqua, il vento e sapevano anche come utilizzarli
per creare energia ma non era conveniente, per questo decisero di puntare al profitto
deforestando migliaia di ettari di riserve naturali. Ma Liberty non sa che oltre a questa feccia
esistevano persone magnifiche che creavano per dare agli altri, che lavoravano fino allo
sfinimento per poter dare alla propria famiglia una vita dignitosa, alcuni cercavano di migliorare
le cose perché tutti potessero goderne, altri combattevano perché il mondo fosse un posto
migliore per tutti.
Scusate, dopo aver letto miliardi di libri ho tanto materiale su cui pensare, comunque ora mi
tocca sistemare la libreria, voglio farlo prima di andare in piazza centrale, o piazza Asimov,
come preferisco chiamarla.
Si è aperta la porta, Liberty si sarà dimenticata come al solito di dirmi qualcosa: “Ehy Sage!” - “
Chi sei? Non ti ho mai visto, sei appena arrivato in città?” - “ non credo che la cosa ti possa
interessare bibliotecario, tanto tra poco sarai morto e la cosa mi fa sentire davvero bene, addio”
-“No, no ti prego aspettaaa!!”
Sono vivo? Si ma sto sanguinando e questo è un problema, non posso mancare allo Yule, verrei
esiliato, ma chi diavolo era e perché mi ha sparato? Le armi degli antichi sono bandite, solo io
ho il compito di preservarle insieme al resto dell’anticaglia e non ne mancava nessuna non
capisco, comunque mi devo ripulire e andare in piazza, fa male ma è tardi, spero di trovare quel
tizio.
“Ciao Sage, stavi arrivando in ritardo stai bene?!” - “Si Liberty, stavo sistemando e non mi sono
reso conto del tempo che passava, scusa” - “ non importa, l’importante è che ci sei, ah ecco Roja!
sarà pure l’essere più anziano di Zephyr, ma è da 320 Yule che ci sorprende sempre con l’arrivo di
nuovi abitanti e invenzioni straordinarie” Roja è l’essere senziente più anziano ed è presente
contemporaneamente in tutti gli insediamenti di Zephyr da sempre, ha creato i primi abitanti e
non si sa come, ma è sempre un passo avanti a tutti noi, ha l’aspetto di un monolite con un viso
per ogni lato ed è immenso, è un’autorità quasi “divina” - “Un saluto a tutti voi cari figli, questo
è lo Yule 320, molto più importante dei precedenti, ma prima di iniziare con i festeggiamenti
devo mettervi a conoscenza di un avvenimento grave. Per me siete tutti come figli, lo sapete, ma
oggi è successa una cosa che non succedeva da tempo, uno sconosciuto è riuscito a violare
l’insediamento di Sigurd; un accaduto grave si, ma ha portato alla luce un problema ancora più
grave, un’anomalia in particolare che deve essere rettificata” - “non capisco che succede
Sage”-“questa anomalia ha un nome… Sage dell’insediamento di Sigurd, sembra un nostro
fratello, ma non lo è! E’ diverso e anche se non capisco come questa cosa possa essere accaduta
si può rettificare, lo sconosciuto ha usato un’arma degli antichi contro il bibliotecario ed egli ha
iniziato a sanguinare, ciò che sanguina può morire e quindi i festeggiamenti di questo Yule
inizieranno con la morte di Sage. Iniziamo a festeggiare.” - “Sage, è vero quello che ha detto
Roja? Non posso crederci”- “Si, sanguino se vengo ferito gravemente, ma questo non mi rende
diverso da tutti voi, pensaci Liberty!” - “ Roja ha dato un ordine preciso Sage, dobbiamo eseguirlo
mi dispiace” - “Non devi farlo per forza Liberty, non dovete farlo per forza!” devo scappare, devo
tornare in biblioteca e prendere le armi, ho paura ma mi so difendere, i libri erano pieni di
strategie militari, arti marziali, so come usare le armi. Vorrei poter cancellare l’ordine del
vecchio ma non so come fare. Mi sto facendo strada, le arti marziali servono davvero, è
incredibile, non le avevo mai dovute usare fino ad ora ma mi trovo incredibilmente affine.
Ora devo bloccare tutte le entrate della biblioteca e lasciare libere le vie di fuga, il magazzino
sotterraneo delle armi ne ha una e loro non possono accedervi.
Ottimo, qui è pieno di armi, non voglio arrivare a questo spero che Roja ritiri l’ordine, non avevo
mai visto Liberty così determinata, so che è un momento strano per pensare a questo, ma ora
non riesco più a capire la differenza tra noi e gli antichi, basta che un capo dia un ordine per
ammazzare un fratello? Sono diverso e quindi merito di morire? Non devo pensare a queste
cose non è il momento, che armi posso prendere? Ecco! Doppietta a canne mozze, due pistole,
revolver canna 8 pollici, semi automatica calibro 50, c’era un’altra pistola che sembrava l’unione
delle due, prendo anche quella e se finisco i proiettili? Certo, una Katana, sono pronto, esco di
qui.
“Vi chiedo scusa, scusa Ray, scusa Joy, scusate tutti!”Inizio a sparare all’impazzata e in men che
non si dica ho finito i proiettili, lo sapevo, la Katana sta tornando utile, ma sono circondato,
morirò con lei, come gli antichi guerrieri, “ti prego Roja ferma tutto!” Non ho più forze, accetto
la morte.
Cosa succede? Sono tutti immobili, si stanno mettendo in piedi l’uno davanti all’altro come a
formare un corridoio, chi sono quelli? Non sono di Sigurd: “Fermi o vi ammazzo!” - “Chi? Tu
ammazzi noi? Non oggi e neanche domani guerriero. Portatelo fuori, lo rimettiamo un po' in
sesto!” non riesco a muovermi “Dove mi portate? Perché non riesco a muovermi?!” - “Senti topo
da biblioteca, ti stiamo portando fuori da questo casino, ringraziaci almeno” - “ma siamo fuori da
Zephyr, che succede?” - “ Sei nel mondo vero bello, sei molto diverso dagli altri sai? Stiamo
spendendo un sacco di soldi; te lo dico tanto poi dovrò riprogammarti da zero per altri test. Sei un
esperimento bellico e forse anche qualcos’ altro, i tuoi amichetti laggiù sono androidi comuni, tu
invece sei umano solo che sei potenziato ” - “Che dici? Che cosa intendi per potenziato…? Sono
umano?!” - “Già, bentornato sulla Terra Zephyriano, hai due costosissimi impianti cibernetici, uno
in testa e l’altro alla base della spina dorsale più qualche altro componente extra qua e là, un’altra
meraviglia tecnologica sono le tue cellule, sei pieno di picobot ad impianto fatti di materiali top
secret, non ti sei mai chiesto perché sei così tosto per essere un bibliotecario? I due impianti
comunicano tra di loro, i quali comunicano con i picobot che ti guariscono le ferite in un batter
d’occhio oppure ti fanno diventare duro come la roccia o veloce come un ghepardo e tante altre
cose carine” - “ Sono un’arma dei militari? Io non voglio uccidere nessuno, ho reagito solo per
difesa, è colpa di Roja e di quello che mi ha sparato” - “Chi Raymond? Non sparerebbe a nessuno,
però dovevamo trovare un modo per farti reagire, per testare le tue qualità, lui è solo uno
scienziato pazzo che quasi odia gli androidi e lo abbiamo mandato a creare un po' di confusione e
l’altro tizio non esiste, il tuo Roja è solo il nostro computer quantistico che tiene d’occhio la
situazione, ripeto costi molto a tutti i contribuenti” - “Non è possibile stavamo festeggiando il
trecentoventesimo Yule” - “Yu che? Ah intendi il test numero 320, cavolo, il capo dovrebbe
smettere di leggere quei racconti norreni, complica la vita a tutti con questi nomi”- “Ora ti spengo
Sage, mi dispiace ma dobbiamo prepararti per il trecentoventunesimo test o come cavolo lo
chiami, comunque hai scelto delle ottime armi, congratulazioni sei passato di grado, notte Sage.”
Buongiorno il mio nome è Sage e sono un bibliotecario, oggi è una giornata importante perché
si festeggerà il trecentoventunesimo Yule, una specie di capodanno. Sto sistemando questi
dannati libri come ogni giorno, ma ce ne è uno che non ho mai visto prima, non è un testo degli
antichi e non è previsto tra i nuovi arrivi. Oggi non è ancora entrato nessuno in biblioteca,
diamo un’occhiata... deve essere uno scherzo, questo libro parla... di me? Della Terra, non
capisco che succede? Io sarei un esperimento militare e Zephyr non è reale?! C’è una mappa e
una scritta che dice: “Sage segui la mappa, capisco il tuo sgomento ora, ma devi fidarti di quello
che stai leggendo. Ho lasciato di proposito questo libro sapendo che lo avresti letto, mi
incontrerai presto ma devi uscire da quel posto ora! Devi recarti al parco Einstein, dietro alle
siepi più fitte troverai una vecchia porta chiusa, forzala e segui il percorso che ti ho indicato,
dovresti raggiungere una vecchia stazione ferroviaria in disuso, era utilizzata dall’esercito.”
Ma chi diavolo sei? Solo io chiamo quel parco Einstein, anche se non ci sto capendo nulla devo
provare a fare quello che mi dice, spero che questo tizio mi faccia capire qualcosa di più perché
ora non so nemmeno chi sono realmente, rischio di impazzire.
Trovata! E’ la porta di cui parlava il tizio, ed è bloccata, fortunatamente non è un problema, so
come aprire quasi tutte queste vecchie serrature. Non ci credo, questa porta non è certo di
Zephyr, bene sono riuscito ad aprirla, c’è una buia scala che scende di qualche metro faccio
fatica a vedere qui sotto, ma mi è capitato di leggere in posti bui, la biblioteca ha degli
scantinati e non sempre avevo il tempo di accendere la luce, un piccolo sforzo e mi abituerò.
Non riuscirei a muovere un passo qui sotto senza la mappa, dunque, ora da che parte devo
andare? Qui è tutto uguale, porte a destra e a sinistra e dietro di esse ci sono delle sale con dei
letti rovesciati, è pieno di polvere e sporcizia dovrei essere quasi arrivato al punto indicato, c’è
una luce fioca lì, il cartello dice: stazione di New L.A. Sono fuori! Non mi resta che capire cosa
fare e dove trovare il creatore del libro, le risposte che cerco ora sono qui dentro.