14 febbr - Parrocchia Cristo Re Milano
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14 febbr - Parrocchia Cristo Re Milano
Parrocchia C risto Re di 14 febbraio Ultima domenica dopo l’Epifania 6/2010 via Galeno 32 - MILANO — Tel. 022574113 — fax: 0225707805 E-mail: [email protected] Sito W eb: http://www.parrocchiacristore.com Web: Coor d. Bancarie: Codice IBAN IT88P0333601601000000001558 Coord. (Credito Bergamasco, filiale v.le Monza) Carta di Comunione e di Missione Il nostro decanato presenta parrocchie con storie e situazioni molto differenti tra loro. La diversità e la varietà dei cammini rappresentano una ricchezza e un bene reciproco. D’altra parte non sempre è facile o possibile delineare linee-guida o iniziative comuni in un territorio tanto vasto e articolato. Così inizia il testo a sintesi della visita pastorale decanale, intitolato: “Carta di Comunione e di Missione”. Racchiude i lavori e i suggerimenti delle varie parrocchie, passati attraverso i relativi Consigli Pastorali. Riprendere i punti importanti e riproporceli è un modo per non perdere i frutti di un’occasione in cui Dio “ha visitato il suo popolo” attraverso i suoi pastori. Nella stessa carta vengono precisati alcune scelte e quattro sfide che sono così sintetizzate. La prima scelta missionaria che vorremmo porre in atto è quella della cura quotidiana delle relazioni normali. In una città segnata da grandi solitudini e da un anonimato crescente, avvertiamo il bisogno di non puntare tutto sull’organizzazione e sulle iniziative, ma di misurarci con ritmi e tempi che aprano spazi per incontri autentici. Una seconda scelta è quella di riconoscere e valorizzare il bene che già c’è senza dare troppa voce o troppo corpo al lamento, senza rimpiangere inutilmente i tempi passati o sognare i futuri. Una parrocchia dove circola la stima reciproca tra le persone, si pone da se stessa come luogo attrattivo. Da ultimo non possiamo tralasciare di enucleare alcune sfide che avvertiamo urgenti nel nostro territorio. 1. La formazione degli adulti: vale la pena ricordare in maniera sintetica alcune attenzioni - un sostegno alla realtà delle famiglie, soprattutto quelle in maggior difficoltà. - un circolo virtuoso di “scambio di iniziative” tra parrocchie. Non tutti devono fare tutto: perché non valorizzare quanto di buono sta facendo il “vicino di casa”? - il coraggio di lavorare “in perdita”. Non necessariamente l’adulto “formato” dovrà spendere tempi e talenti a servizio della parrocchia. La Chiesa è più grande delle nostre parrocchie e il Regno di Dio più grande della Chiesa. - la valorizzazione, la maturazione e la crescita dei ministeri nella chiesa. - la capacità di sostenere e far crescere quanto già si fa nelle commissioni decanali. 2. La trasmissione della fede alle nuove generazioni: E’ un compito spesso delegato frettolosamente a chi direttamente è più vicino al mondo giovanile (coadiutore, religiose, educatori “del settore”), occorre che diventi una preoccupazione dell’intera comunità cristiana. Ancora una volta crediamo di non dover giudicare le nuove generazioni; semplicemente proviamo a lavorare senza pretendere grossi risultati evidenti, preoccupati soprattutto di seminare bene, disposti a coltivarle virtù della pazienza e della fiducia. 3. Il servizio di carità: Nella babele contemporanea, un linguaggio intelligibile a tutti è quello dei segni di carità e di bene. E’ lo stesso linguaggio usato da Gesù nella vita terrena. Spesso la possibilità di creare maggiori legami anche con la relatà civile e sociale dei nostri quartieri passa attraverso i segni di bene che sappiamo compiere a favore dei più disagiati e dei poveri. 4. Il fenomeno dell’immigrazione: tocca da vicino tutte le parrocchie e in alcune assume una consistenza enorme. Molti stranieri di religione cattolica frequentano ormai stabilmente le nostre assemblee, battezzano i loro figli nelle nostre parrocchie e li iscrivono al catechismo; qualcuno di loro frequenta i corsi di preparazione al matrimonio: sarà sempre più la norma nelle nostre comunità. A fianco si pone anche l’attenzione per i numerosi stranieri di altre confessioni cristiane o di altre religioni. Siamo ancora poco attrezzati per affrontare questo cambiamento: abbiamo bisogno di studiarlo insieme, di conoscerlo, di trovare linee di riflessione comuni. Quanto stiamo facendo - sia in termini di accoglienza che di assistenza che di formazione - è sicuramente ammirevole, ma rischia di non essere sufficiente. Conclusione: consegniamo volentieri nelle mani del vescovo queste riflessioni. Il primo impegno che vorremmo prenderci è quello di una verifica semplice e serena, di qui a qualche tempo. Speriamo di dare seguito a queste “sfide” come indicazioni da riprendere per il nostro impegno. Buona settimana, diletti parrocchiani. A CONCLUSIONE DELLA VISITA PASTORALE PARLA IL DECANO DON AMATI C’È FORTE «CARITÀ PRATICA» PRESSO LA PARROCCHIA SAN GIUSEPPE DEI MORENTI, DOMENICA 7 FEBBRAIO IL CARDINALE TETTAMANZI HA CONCLUSO LA VISITA PASTORALE NEL DECANATO DI TURRO. NE PARLIAMO CON IL DECANO DON FRANCO AMATI. XXIX GIORNATA DELLA SOLIDARIETÀ Il lavoro: vocazione di ogni persona nel mondo Crediamo con tutte le nostre forze che questo mondo, dove Dio ci ha messo, è per noi il luogo della nostra santità (MADELEINE DELBRÊL) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE E COME VEDETE I PROBLEMI DELLA VOSTRA ZONA? Solitudine, paura, indifferenza, problemi economici, di salute, di convivenza indicano che il vero problema è una crisi di appartenenza e una conoscenza difettosa della realtà come se fosse senza radici. E questa domanda di senso richiede una risposta esauriente. Questa risposta c’è: Cristo risorto presente qui e ora. Noi siamo cristiani se condividiamo con tutti la grazia di questa risposta... Siamo affezionati a Gesù e alla Chiesa e sentiamo che la sfida più urgente è rendere possibile l’incontro col Risorto in tutti gli ambiti di vita. QUAL È LA SITUAZIONE DEI GIOVANI? ...La realtà giovanile è problematica, ma ci sono segni promettenti ed esperienze già in atto. La nostra preoccupazione è quella di seminare bene e di valorizzare famiglie e ambiti formativi reali... IMMIGRATI: COM’È LA SITUAZIONE NEL VOSTRO DECANATO? Carissimi lavoratori e lavoratrici, sappiamo che state vivendo momenti di difficoltà per il lavoro, e che la crisi rimette in discussione la vita di molti. Solo nella fiducia e serenità si è capaci di costruire insieme, educare, vivere in pace, sviluppare una solidarietà verso chi è fragile. Alcuni sono precari, molti in cassa integrazione, con un futuro incerto. E anche chi ha un lavoro a tempo indeterminato si sente minacciato dal futuro. • Il valore del lavoro è fondamentale per ciascuno. Se ci manca, perdiamo dignità. Se è giusto essere aiutati nel tempo della difficoltà con la Cassa Integrazione, non è dignitoso che si possa continuare a campare di elemosina. Che mondo costruiamo? • Il lavoro ci dà il senso di partecipare a rendere il mondo migliore. • Lavorare con passione è il nostro modo per ringraziare Dio che ha creato il mondo e la sua bellezza. • Nel lavoro le realtà più importanti sono le persone, le relazioni tra colleghi: sviluppano un clima costruttivo. E le relazioni coerenti e accoglienti vanno sviluppate con i clienti, con i dipendenti, con le persone che vengono agli sportelli del servizio pubblico, delle banche, delle poste... • La dignità è nella persona che lavora e non nel lavoro che fa. CRISI ECONOMICA: COME VA NELLE VOSTRE PARROCCHIE? • C’è una tradizione di carità pratica. È in atto anche da noi l’operazione Fondo famiglia-lavoro promosso dal Cardinale. Registriamo un aumento di chi richiede aiuto per alimenti, indumenti, e si rivolge ai Centri d’ascolto, alla Caritas, alle Acli e ai Centri di solidarietà. È molto di aiuto la realtà del Banco alimentare. Accompagnare le persone nel bisogno diventa occasione di ricostruzione dell’io, educato alla gratuità e al senso della responsabilità: accade così che alcuni di coloro che sono stati aiutati, usciti dal bisogno, danno una mano agli altri. È necessario insistere perché si paghino i debiti contratti per lavoro. Altrimenti ci si comporta peggio del ladro e si fa rischiare la disoccupazione. • In ogni realtà preoccupiamoci di dire “i perché”. Questo dovrebbe essere il compito fondamentale di ogni educazione. Il fenomeno dell’immigrazione è una realtà che tocca da vicino tutte le nostre parrocchie, e in alcune assume una consistenza enorme. Siamo ancora poco attrezzati per affrontarla in modo adeguato. Ogni situazione merita una considerazione particolare: un conto sono le famiglie che cercano di mettersi in relazione con la realtà circostante, un conto sono i singoli con cui sono più difficili o meno frequenti le occasioni di contatto. Il prezioso apporto, anche se iniziale, delle nostre parrocchie è quello di esporsi a un rapporto personale con queste persone partendo da quelle occasioni che ci mettono insieme (incontri occasionali, frequenza alla Messa, richieste al Centro di ascolto, battesimi, catechismi, oratorio...). Queste occasioni, insieme con altre iniziative organizzate, di scuola e di convivenza, hanno incrementato processi di conoscenza per una convivenza positiva. PASSIAMO AGLI ANZIANI: SONO MOLTO PRESENTI DA VOI? E QUALI SONO I LORO PROBLEMI? La nostra è una zona che presenta un’alta percentuale di popolazione anziana. Impegnati come nonni o dediti a varie attività ricreative e di volontariato, sono anche molti gli anziani che prestano la loro opera generosa e affezionata nelle nostre parrocchie. Altri soffrono una solitudine spesso acuita dall’estraneità dei vicini di casa e dal disagio della malattia, visitati dai figli o assistiti a casa dalle badanti. Cerchiamo di farli sentire parte di una comunità che si ricorda di loro. (Cristina CONTI) (GLI AMICI DELLA PASTORALE DEL LAVORO) SC UOLA P ARR OCCHIALE di TEOL OGIA ssull ull a «Do tt rina soci al a Chi esa» SCUOLA PARR ARRO TEOLO ulla «Dott ttrina social alee dell della Chiesa» La POLITICA e i VALORI IRRINUNCIABILI • Il fine, il senso, il bene, la verità cui la politica tende non può essere determinato dalla politica stessa. La politica deve riconoscere la necessità di un rimando a valori e verità. • La Nota Circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, della Congregazione per la dottrina della fede (24 novembre 2002), indica alcune “verità etiche irrinunciabili” non “confessionali” da riconoscere e tutelare. • Sono 8 valori e alla coscienza cristiana è richiesto il massimo impegno possibile. 1. Vita dell’uomo 2. Famiglia 3. Educazione 4. Tutela sociale dei minori 5. (Abolizione delle) moderne forme di schiavitù 6. Libertà religiosa 7. Economia 8. Pace. • Sono valori che precedono la vita politica e pertanto la politica è chiamata a riconoscerli e a rispettarli e a promuoverli. Vanno integrati e armonizzati: non è possibile salvaguardarne uno senza considerare gli altri. «...La coscienza cristiana ben formata non permette a nessuno di favorire con il proprio voto l’attuazione di un programma politico o di una singola legge in cui i contenuti fondamentali della fede e della morale siano sovvertiti dalla presentazione di proposte alternative o contrarie a tali contenuti. Poiché la fede costituisce come un’unità inscindibile, non è logico l’isolamento di uno solo dei suoi contenuti a scapito della totalità della dottrina cattolica. L’impegno politico per un aspetto isolato della dottrina sociale della Chiesa non è sufficiente ad esaurire la responsabilità per il bene comune. Né il cattolico può pensare di delegare ad altri l’impegno che gli proviene dal vangelo di Gesù Cristo... Quando l’azione politica viene a confrontarsi con principi morali che non ammettono deroghe, eccezioni o compromesso alcuno, allora l’impegno dei cattolici si fa più evidente e carico di responsabilità. Dinanzi a queste esigenze etiche fondamentali e irrinunciabili, infatti, i credenti devono sapere che è in gioco l’essenza dell’ordine morale, che riguarda il bene integrale della persona. E’ questo il caso delle leggi civili in materia di aborto e di eutanasia (da non confondersi con la rinuncia all’accanimento terapeutico, la quale è, anche moralmente, legittima), che devono tutelare il DIRITTO PRIMARIO ALLA VITA a partire dal suo concepimento fino al suo termine naturale. Allo stesso modo occorre ribadire il dovere di rispettare e proteggere i diritti dell’embrione umano. Analogamente, devono essere salvaguardate la tutela e la promozione della FAMIGLIA, fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso e protetta nella sua unità e stabilità, a fronte delle moderne leggi sul divorzio: ad essa non possono essere giuridicamente equiparate in alcun modo altre forme di convivenza, né queste possono ricevere in quanto tali un riconoscimento legale. Così pure la garanzia della libertà di EDUCAZIONE ai genitori per i propri figli è un diritto inalienabile, riconosciuto tra l’altro nelle Dichiarazioni internazionali dei diritti umani. Alla stessa stregua, si deve pensare alla TUTELA SOCIALE DEI MINORI e alla libera- zione delle vittime dalle MODERNE FORME DI SCHIAVITÙ (si pensi ad esempio, alla droga e allo sfruttamento della prostituzione). Non può essere esente da questo elenco il diritto alla LIBERTÀ RELIGIOSA e lo sviluppo per un’ECONOMIA che sia al servizio della persona e del bene comune, nel rispetto della giustizia sociale, del principio di solidarietà umana e di quello di sussidiarietà, secondo il quale «i diritti delle persone, delle famiglie e dei gruppi, e il loro esercizio devono essere riconosciuti». Come non vedere, infine, in questa esemplificazione il grande tema della PACE. Una visione irenica e ideologica tende, a volte, a secolarizzare il valore della pace mentre, in altri casi, si cede a un sommario giudizio etico dimenticando la complessità delle ragioni in questione. La pace è sempre «frutto della giustizia ed effetto della carità»; esige il rifiuto radicale e assoluto della violenza e del terrorismo e richiede un impegno costante e vigile da parte di chi ha la responsabilità politica. Sono utili alcuni fondamentali criteri: ...la fedeltà alla propria identità e, nello stesso tempo, la disponibilità al dialogo con tutti; la necessità che nel giudizio e nell’impegno sociale il cristiano si riferisca alla triplice e inscindibile fedeltà ai valori naturali, rispettando la legittima autonomia delle realtà temporali, ai valori morali, promuovendo la consapevolezza dell’intrinseca dimensione etica di ogni problema sociale e politico, ai valori soprannaturali, realizzando il suo compito nello spirito del Vangelo di Gesù Cristo. (Compendio Dottrina Sociale della Chiesa 569b) (dalla lezione di Gaia De Vecchi) AVVISI Dom. 14 - SAN VALENTINO • ore 16.00: Incontro per genitori adolescenti • ore 17.00: Inizio incontri Cresima Adulti • ore 16.30 in teatro: Non solo moda Lun. 15 - ore 20.45: Scuola di Teologia Mar. 16 - ore 21.00: Corso prematrimoniale Gio. 18 - ore 15.30: Incontro formativo presso il Centro Villa S. Giovanni • ore 21.00: Incontro formativo per il gruppo catechisti. Sab. 20 - Carnevale (vedi a fianco) Dom. 21 - 1 dom. di Quaresima a • Imposizione delle ceneri all’inizio di ogni Messa domenica 21 febbraio Inizio della Quaresima L’IMPOSIZIONE DELLE CENERI sarà all’inizio di ogni Messa come atto penitenziale sarà sabato 20 febbraio PROGRAMMA DI MASSIMA Ritrovo: ore 15.00-15.30 Sfilata – Gran galà di maschere – Brucia il pupazzo Chiacchiere – Animazione ... e alle 19.30: Saturday Young Club» (per preadolescenti e adolescenti) «S Vi attendiamo numerosi (Le Ceneri non vengono imposte nella Messa pre-festiva del sabato sera) Giovedì 18 febbraio — or oree 21.00 è importante la puntualità INCONTRO FORMA TIVO FORMATIVO per il gruppo Catechisti CRESIME ADULTI L’itinerario di fede e di preparazione alla Cresima adulti, inizia DOMENICA 14 FEBBRAIO 2010, presso la parrocchia di Cristo Re. Orario di inizio degli incontri: ore 17,00 in punto. Sono sette incontri di riflessione, di preghiera e di ascolto della Parola di Dio, aperto anche a quanti, già cresimati, desiderano approfondire la propria fede. Tema: Il Battesimo nei catechismi di iniziazione cristiana. Relatore: p. Ezio Gazzotti SE QUALCUNO, ANCHE NON CATECHISTA, FOSSE INTERESSATO ALL’ARGOMENTO, È BEN ACCETTO. Domenica 28 ffebbr ebbr ai ebbrai aioo — or oree 16.30 2° INC ONTR O INCONTR ONTRO con i geni genittori e i bambini di PRIMA e SEC OND A SECOND ONDA ELEMENT ARE ELEMENTARE Passa parola ...