i macedoni integrato
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i macedoni integrato
La Macedonia Vasta regione a nord della Grecia, poco popolata e montagnosa (makedònes= montanari); dedita all’allevamento di bestiame. Dialetto greco, ma considerati ‘barbari’ perché arretrati. L’avvicinamento ai Greci • Metà V sec. a.C.: con Alessandro Filelleno (=“amico dei Greci”) Macedoni partecipano ai Giochi Olimpici; questo re ospita anche illustri intellettuali greci (es. poeta Pindaro) • Fine V sec. a.C.: re Archelao rende Pella, la capitale, un centro di cultura greca (es. Euripide, che lì compone Le baccanti). Monarchia macedone • Famiglia regnante: Argeadi (originari di Argo). • Re è primus inter pares, cioè tra gli etéri, i compagni appartenenti alla potente aristocrazia terriera e militare. • Filippo II rafforzerà, invece, il potere assoluto del sovrano. Filippo II (382-336 a.C.) 359 -336 a.C. regno di Filippo II; grande personalità, cresciuto come ostaggio a Tebe, educato da Epaminonda. •Rafforza potere del re su aristocrazia; •Introduce falange macedone •358 a.C.: sconfigge Illiri •357 a.C.: conquista miniere d’oro del Pangeo (Tracia) e conia filippo •Fonda nuove città e abbellisce Pella La guerra sacra • 356 a.C. scoppia Guerra Sacra per il controllo del santuario di Apollo a Delfi, nella Focide • Focesi + Atene + Sparta VS Tebani, che volevano multa elevata per occupazione indebita delle terre del santuario • Il conflitto si estende in Tessaglia (a nord) • Filippo II interviene nel conflitto come protettore della tradizione religiosa greca e vince • Nel 346 a.C. controlla anche la Tessaglia Filippo II e i Greci IV sec. a.C. crisi Grecia (a causa guerre V sec a.C.): Regno Macedone •Sicurezza: per alcuni (Isòcrate ed Èschine) può garantire salvezza Grecia da nemici esterni (Persia); •Minaccia: Filippo II è pericoloso tiranno (ateniese Demostene scrive orazioni contro → Filippiche). ↓ prevale opinione Demostene ↓ Atene+Sparta+Tebe VS Filippo II ↓ 338 a.C. a CHERONEA (tra Beozia e Focide) vincono Macedoni (Filippo sbaraglia ateniesi, il figlio Alessandro sconfigge i tebani) Non tirannide ma consenso • Filippo II non vuole presentarsi come il nemico che pone fine alla tradizione politica delle poleis greche, preferisce averle dalla sua parte, per questo: – Non prende con le armi le poleis greche – Restituisce i prigionieri fatti a Cheronea – Ottiene in cambio la cittadinanza ateniese – Si fa erigere una statua nell’agorà di Atene Filippo alla conquista dell’Oriente 337 a.C. Filippo riunisce a Corinto il consiglio delle poleis greche e le obbliga a unirsi nella Lega di Corinto per indire una spedizione comune contro la Persia per vendicare le loro distruzioni. 336 a.C. assassinio di Filippo II durante i festa dinozze di una sua figlia con il re dell’Epiro. All’ingresso dell’arena dove si sarebbero celebrati giochi in onore degli sposi, Filippo II venne pugnalato da una delle sue guardie del corpo, Pausania (poi catturato e ucciso). 1. Delitto privato-passionale 2. Complotto persiano 3. Complotto dinastico (Olimpiade, epirota, voleva garantire il trono al figlio Alessandro prima che vi fosse un erede macedone). Alessandro Magno (356-323 a.C.) 336 a.C. Alessandro III (detto Magno) sale al trono. 335 a.C. Tebe approfitta dei disordini per ribellarsi→ Alessandro la rade al suolo e deporta gli abitanti. Finiscono idee di rivolta, partiti filomacedoni ritornano ovunque al potere. Venne addestrato non solo alla guerra, ma educato alla cultura da uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi: Aristotele. Alessandro farà suo il progetto del padre di conquistare l’Oriente, aggiungendo però l’idea di una monarchia universale che unisse il mondo greco e quello persiano. La conquista della Persia Dario III (336-330 a.C.) sottovaluta il rischio macedone. •334 a.C. (primavera) 35.000 soldati macedoni e greci entrano in Asia Minore . •334 a.C. (maggio) Alessandro batte i persiani nella battaglia sul fiume Grànico, nella Frigia; cadono poi città greche Asia Minore e Lidia. •333 a.C. (novembre) vince la battaglia di Isso, in Cilicia. Invade attuali Anatolia e Siria. Cattura famigliari dell’imperatore che chiede invano la pace: Alessandro vuole tutto l’impero. Attacca flotta persiana→ →invade la Fenicia (distrugge Tiro), poi l’Egitto dove è accolto come figlio del dio Amon→ → fonda Alessandria d’Egitto. •331 a.C. scontro decisivo a Gaugàmela, in Mesopotamia: conquista Babilonia, Susa e Persepoli (capitale dell’impero). Dario III si rifugia dal satrapo della Battriana (Afghanistan), ma viene tradito e ucciso. Il nuovo impero Alessandro Magno vuole essere considerato giusto e legittimo imperatore, erede di Dario III, perciò punisce e uccide il satrapo Besso. Occorre integrare i due popoli, Macedoni e Persiani: •A. mantiene divisione in satrapie + controllori macedoni. •A. adotta fasto e cerimoniale corte orientale→ prostrazione di fronte al sovrano. Nobiltà macedone e greci insofferenti: non vuole dividere le proprie Sulla morte di Besso ci sono varie versioni: ricchezze e il proprio potere coi vinti; 1. Crocifisso nel punto in cui Dario III fu ucciso Considera il sovrano un capo 2. Torturato e decapitato a Ecbàtana militare, un primus inter pares, non 3. Fatto a pezzi, all’uso macedone (alberi), in una divinità (tipica usanza orientale). Battriana 4. Morto di stenti in prigionia. La morte di Alessandro Per favorire integrazione, Alessandro fa sposare ai suoi soldati delle donne persiane; lui stesso sposa Rossane; nel 327 a.C. stronca un tentativo di congiura. Prosegue nella conquista: •Raggiunge la valle dell’Indo, supera l’omonimo fiume, fonda sempre città a lui intitolate; 326 a.C. sconfigge re indiano Poro. Vuole andare verso il Gange, ma soldati sono stanchi, avevano percorso 9000 km in 9 anni! Al ritorno esplora le coste dell’Oceano Indiano e del Golfo Persico, fissa la capitale a Babilonia. •323 a.C. muore (a 33 anni) colto da altissima febbre, forse malarica. Conseguenze Arrivano dall’ex impero persiano metalli e tesori→moneta unica, stimolo all’economia di tutto l’impero. Città ex impero o neo-fondazioni → centri di sviluppo, commercio, controllo e difesa delle vie di comunicazione, >> Alessandria d’Egitto; vi si insediano anche coloni greci. I Diàdochi 323 a.C. MORTE ALESSANDRO ↓ Smembramento dell’impero tra i suoi generali ↓ MONARCHIE ELLENISTICHE attorno al 300 a.C. (funzionari solo macedoni e greci): 1. Egitto→ →Tolomeo I →dinastia Tolomei fino 31 a.C. 2. Anatolia, Siria, Mesopotamia → Selèucidi 3. Regno di Macedonia 4. Regno Pergamo →Attalo I (Attalidi), importante centro di cultura 5. Regno Battriana, con sovrano greco Diodoto diviene indipendente, stato multicuturale (iranico, persiano, indiano, greco). Monarchie ellenistiche • Egitto: fondato nel 306 da Tolomeo, generale macedone. Ottima posizione commerciale sia con Grecia (grano) che con India e penisola araba (prodotti di lusso). Sovrano deteneva monopolio vendita prodotti e proprietà terre che cedeva in concessione ai sui fedelissimi. Tolomei si presentano come discendenti faraoni (privilegi al clero) e dei macedoni (mausoleo per tomba Alessandro + Alessandria capitale). Regno multietnico, comprende Cirenaica, Cipro, parte costa Sira e Palestina, città Asia minore meridionale e isole Egeo. • Macedonia: domina Grecia fino alla conquista Romana (168 a.C.), dopo Antipatro è governato dagli Antigònidi, discendenti di un generale di Alessandro, economicamente è un paese isolato e marginale. • Siria: fondato dal generale Selèuco, poi governato dai Selèucidi. Era molto esteso: grande debolezza perché ai confini si frammenta (circa metà III sec a.C.), pressato da popoli esterni: 240 a.C. Parti, dalle steppe nord mar Caspio, fondano loro regno (Arsàcidi) tra Eufrate ed Indo, diviene potentissimo e rivale dei Romani. Antiochia (Siria) è capitale sul Mediterraneo, la parte privilegiata, élite greca non si fonde con popolazioni orientali assoggettate. Età ellenistica 323-31 a.C. Fase di grecizzazione dei territori di Alessandro Magno → progresso culturale e grande sviluppo urbano. Classe dirigente: formata da Greci, discendenti soldati Alessandro. Grecia: indebolimento generale a causa guerre V sec. a.C. e per forte emigrazione dei greci verso nuovi centri impero-ellenistici (III^ colonizzazione), presso cui si impiegavano nell’amministrazione e nell’esercito. Greco: diviene koinè, ossia lingua di comunicazione per tutti i regni ellenistici: parlato dalla classe dirigenti, commercianti e uomini di cultura. Classi più povere non ne furono invece toccate. Rodi: prende posto Atene, strategica come nodo commerciale tra Grecia, Egitto e Asia Minore. Nuovo rapporto con potere: Greci divengono sudditi nei regni ellenistici i cui sovrani proseguono quanto iniziato da Alessandro, ossia accentramento del potere e creazione di monarchie assolute, di stampo orientale in cui il sovrano era divinizzato. Distribuzione ricchezza: la grande ricchezza che riprese a circolare grazie ai nuovi scambi commerciali in un impero così vasto arricchì solo alcuni: commercianti e funzionari statali dell’élite greca la gran massa dei contadini si impoverì di più, schiacciata dalle tasse e dal fisco dei governi centrali. II sec. a.C. massimo splendore