Alessandro Magno: una breve biografia Quasi tutto (poco rispetto all

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Alessandro Magno: una breve biografia Quasi tutto (poco rispetto all
Alessandro Magno: una breve biografia
Quasi tutto (poco rispetto all'impresa) è stato narrato delle conquiste senza spazio e senza tempo di
Alessandro e della felice cavalcata che lo condusse dalla Grecia all'Egitto, dall'Egitto alla
Mesopotamia, dalla Mesopotamia alla Battriana, alle Indie. Gli storici immortalarono le astuzie del
condottiero, le molteplici sfide, gli entusiasmi, le liti, le vittorie e le sottomissioni, riconoscendo
nella benevolenza e nell'illuminazione del figlio di Achille il segno e la volontà divine. E si volle
dar nome a ognuno degli innumerevoli venti che spinsero al galoppo le schiere macedoni; a ognuna
delle infinite varietà di polvere e fango che furono sollevate in un uragano di zoccoli, spade, lance e
libri.
Eppure gli ultimi giorni di preparativi erano stati febbrili e incerti: tutto si complicava di minuto in
minuto,
rendendo
ogni
decisione
inconsuetamente
difficile.
Non
si
trovavano
gli
approvvigionamenti, non giungevano le armi necessarie; il fedele Parmenione rinnovava critiche e
obiezioni, proponeva strategie alternative e dissonanti, ignorando con arroganza il desiderio del
sovrano.
Infine la volontà di Alessandro s'impose. Gli ultimi ostacoli furono superati e ogni cosa fu pronta.
La mattina della partenza (le truppe in attesa, i cavalli febbricitanti di eccitazione), Alessandro volle
indugiare nel palazzo che stava abbandonando. Vagò di stanza in stanza, si affacciò sul cortile
fiorito, ripercorse le scalinate, le sale, le biblioteche. E il palazzo stesso, le colonne, i porticati, il
tetto, le statue, le decorazioni raffinate iniziarono a gemere, a stridere, a piangere, pregandolo di
non andare.
In un istante, e per un unico istante, il futuro Imperatore ne fu sconvolto: non solo intuì di non
avere la vocazione all'avventura, ma capì di non essere neppure Alessandro.
Bologna, 1997