INDISSOLUBILE ECO - IISS Pietro Sette

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INDISSOLUBILE ECO - IISS Pietro Sette
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
“Pietro SETTE”
I.P.S.I.A. - I.T.C. - L.S.
C.F. 91053080726
Via F.lli Kennedy, 7
70029 SANTERAMO IN COLLE - BARI
www.iisspietrosette.it
I.P.S.I.A.
Via F.lli Kennedy, 7
Tel 0803036201 – Fax 0803036973
L.S.
Via P. Sette, 3
Tel –Fax 0803039751
I.T.C. “N. DELL’ANDRO”
Via P. Sette, 3
Tel –Fax 0803039751
L’IISS “Pietro Sette” propone una serie di spettacoli teatrali in serale a condizioni economiche
speciali: 4€ per ogni spettacolo e 21€ per tutti gli spettacoli di marzo presso il teatro Rossini di Gioia.
Le suddette condizioni sono valide per gruppi di almeno 15 studenti. La scuola organizza la trasferta in
pullman, al costo di 4€ per ogni studente, se si raggiunge un numero minimo di 20 partecipanti.
I docenti degli alunni che parteciperanno alla visione degli spettacoli sono pregati di non
prevedere verifiche scritte nelle giornate successive.
Fra le date in calendario si consigliano in particolare: 8 Marzo Il malato immaginario e 15
Marzo Romeo e Giulietta
Qui di seguito troverete l’elenco degli spettacoli previsti per marzo presso il teatro Rossini di Gioia, con
una breve presentazione degli stessi. Chiedete ai vostri docenti di aiutarvi nella scelta degli spettacoli e
godetevi l’esperienza a teatro. il tempo trascorso a teatro sarà sempre ben speso.
Per ulteriori informazioni e per prenotazioni rivolgersi alla prof.ssa Susca, anche su facebook alla
pagina dedicata all’istituto.
> 1 Marzo, Compagnia Simona Bucci/Indissolubile Eco
> 8 Marzo, Teatro Kismet OperA/Il malato immaginario
> 10 Marzo, Antonio Carallo/Animal Skin
> 15 Marzo, Compagnia Factory/Romeo e Giulietta
> 21 Marzo, Ascanio Celestini/Pro Patria
> 23 Marzo, ResExtensa/Studi d'Estasi
Compagnia Simona Bucci
INDISSOLUBILE ECO
liberamente ispirato a “Disparate matrimonial” di Francisco Goya; musiche di Stefano Landi; scenografia e
costumi di Simona Bucci; disegno luci di Valerio Alfieri; tecnico luci di Andrea Margarolo; con il sostegno di
Ministero per i B
con Frida Vannini, Carmelo Scarcella
coreografia di SIMONA BUCCI
L’immagine di un rapporto, di un vincolo che ha perso e dimenticato il suo inizio. Attratto in un gorgo di rabbia,
di mancanze, di cinismo, disillusione e passività, ma necessario al male del sopravvivere. Come fiere si studiano,
aspettando l’attimo per raggiungere il punto vitale, lì dove più fa male. La passività di quotidiana monotonia. La
collera, la rabbia della mancanza e del risentimento, o il cinismo della rinuncia,
rinuncia alla possibilità, non vi è possibilità, questa è la possibilità. E il movimento nasce e si snoda come in un
ballo del dolore inflitto. Ma il nodo è necessario.
Teatro Kismet Opera
IL MALATO IMMAGINARIO - ovvero Le Molière imaginaire
musiche eseguite da Michele Di Lallo, Cosimo Castellano; maschera di Pulcinella di Stefano Perocco di Meduna
con Augusto Masiello, Marco Manchisi, Andrea Fazzari, Daniele Lasorsa, Ilaria Cangialosi, Michele Cipriani, Serena
Brindisi / Cristina Mileti
regia, adattamento e riscrittura di TERESA LUDOVICO
Una sedia, in un bianco e nero con qualche lampo di colore da pellicola neorealista. Un malato brontolone
accudito da una serva petulante e ficcanaso. Due figliole angeliche, una moglie perfida, un fratello consigliere,
un giovane innamorato e medici, tanti medici che millantano crediti, maschere farsesche. La storia è incastonata
in un prologo, un intermezzo e un epilogo come nella scrittura originale dell'autore, ma nel tradurre, come
tradire, i contenuti sono stati immaginati.
Compagnia Factory
ROMEO E GIULIETTA
di William Shakespeare; adattamento e traduzione di Francesco Niccolini; scene di Roberta Dori Puddu; costumi di
Lucia Lapolla; luci di Davide Arsenio; assistente alla regia Paola Leone
con Lea Barletti, Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Filippo Paolasini, Luca Pastore, Fabio Tinella
regia di TONIO DE NITTO
Romeo e Giulietta è chiedersi quanto i genitori amino veramente i figli, quanto possano capirli, quanto invece non
imparino a farlo troppo tardi. È un gruppo di famiglia sbiadito e accartocciato dal tempo, una foto che ritrova vigore e
carne per poi consumarsi e scolorirsi di nuovo. Sono le morti innocenti, i desideri irrealizzati e la capacità di sognare
che non può esserci tolta. Sono due adolescenti di una comitiva che si cancella per sempre nel tempo di un paio di
giorni.
Fabbrica / in coproduzione con Teatro Stabile dell’Umbria
Ascanio Celestini
PRO PATRIA - senza prigioni, senza processi
suono di Andrea Pesce
uno spettacolo di ASCANIO CELESTINI
Chi ruba una mela finisce in galera anche se molti pensano che rubare una mela è un reato da poco. E chi ruba due
mele? Chi ne ruba cento? Quando il furto della mela diventa un reato? C’è un limite? C’entra con la qualità della
mela? La legge è uguale per tutti e i giudici non si mettono a contare le mele. La statua della giustizia davanti al
tribunale ha una bilancia in mano, ma entrambi i piatti sono vuoti. Non è una bilancia per pesare la frutta. Sono le
parole di un detenuto che sta scrivendo il discorso. Un discorso importante nel quale cerca di rimettere insieme i
pezzi della propria storia, ma anche di una formazione politica avvenuta in cella attraverso i tre libri che l'istituzione
carceraria gli permette di consultare. Chiede aiuto a Mazzini. Un Mazzini silenzioso e sconfitto.
ResExtensa
Studi d'Estasi
Con Elisa Barucchieri, Anna Moscatelli, Nicola Eboli e Anna Maria Stasi (canto). Luci e scene di Franz Catacchio.
La Danza di ResExtensa incontra la poesia di Testori, un progetto di ricerca che affonda nella necessità umana di
trovare spiegazione e giustificazione al mistero della vita e della morte, alla passione della carne e quella dello
spirito. Le parole intense ed uniche di Giovanni Testori, si uniscono alla danza e al canto di ResExtensa. L’infinito
dialogo e l’infinita tensione tra immanenza e trascendenza: intrecci e sublimazioni... di anima e corpo, per
comprendere vita e morte, per assicurarsi una salvezza dopo la morte…
Il punto di partenza è lo studio di quadri, sculture e trattati del Rinascimento e primo Barocco italiano, vibranti,
pregni di questa domanda, estremamente contemporanei nella loro passionalità, bellezza e brutalità, per arrivare ad
un gesto, ad un movimento che possa toccare, coinvolgere, nel quale ci si possa riconoscere e rispecchiare. Due
figure di donne, in amori intensi, impossibili: La Maddalena ed Erodiade».