Fabbrica di Ascanio Celestini - Académie de Nancy-Metz

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Fabbrica di Ascanio Celestini - Académie de Nancy-Metz
Fabbrica
di Ascanio Celestini
Il 10 dicembre 2009, tutti gli allievi italianisti di Terminale sono andati al Teatro della
Manufattura di Nancy per vedere la commedia Fabbrica di Ascanio Celestini. Prima,
abbiamo studiato in classe il preambolo di quest’opera per presentarla alla prova orale dalla
maturità.
Per cominciare, faccio un piccolo riassunto della storia : è ambientata nell’Italia del
Novecento e ci dipinge la situazione industriale e politica, trasportandoci nel mondo operaio.
Narra la vita di un operaio che si chiama Fausto, lavora in fabbrica (fa il capoturno) ed ha
perso una gamba. Si ascolta anche la storia di suo padre e di suo nonno (si chiamano
Fausto come lui!), di Paride Pietrasanta, il padrone della Fabbrica, di Assunta “bella comme
una madonna”, una donna dal segreto indicibile, e di tutti quelli che hanno incrociato il loro
destino.
All’immaginario e alla finzione, Ascanio Celestini ha unito fatti reali e storici. Prima di
scrivere quest’opera, si era documentato per due anni raccogliendo testimonianze di operai.
Con questa commedia, abbiamo scoperto il “teatro di narrazione”. All’origine di questa
forma di teatro, c’è Dario Fo coi suoi lunghi monologhi che hanno ispirato vari autori, fra cui
Ascanio Celestini.
È una forma teatrale basata sul racconto, sulle parole : è un teatro “dell’orecchio” che si
oppone al tradizionale “teatro di rappresentazione” che cerca di creare l’illusione che la
vicenda si svolge per la prima volta, davanti agli occhi degli spettatori.
Pertanto, Ascanio Celestini non vuole rendere lo spettatore passivo. Cerca sempre di
farlo partecipare incitandolo ad immaginarsi il proprio spettacolo, i propri personaggi. Perciò
sul palcoscenico, lo scenario deve essere semplice ed evocativo per lasciare posto alla
fantasia. Infatti, la fabbrica non è affatto ricostituita; è solo suggerita.
La messa in scena di Charles Tordjman rispetta queste caratteristiche : due attori
recitano in alternanza e il racconto è scandito dai canti molto acuti ed originali di Giovanna
Marini e di altre tre cantanti.
Dopo la rappresentazione di Fabbrica, abbiamo incontrato Ascanio Celestini che si è
dimostrato molto aperto e simpatico rispondendoalle domande degli allievi.
C’erano anche gli attori ed i cantanti dello spettacolo : Giovanna Marini ha spiegato
come aveva composto le canzoni, adattandosi alla storia ed alla messinscena.
È stata una bell’esperienza ed una serata ricca d’incontri!
C.V. - Terminale L – 2009/2010