Giornalino Maggio 2016
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Giornalino Maggio 2016
Bacheca Scuola di Evangelizzazione Ogni mercoledì alle ore 20:30 Scuola di Evangelizzazione “San Giovanni Paolo II” con Don Gianluca Coppola. << Chi viene a me non avrà più sete >> Domenica 8 1. Ritiro parrocchiale “Aspettando lo Spirito Santo” – dalle ore 09:00 alle ore 14:30. 2. Alle ore 18:30, presso la parrocchia dell’Immacolata (ferrovieri), si terrà la S. Messa in suffragio di Padre Antonio Serra ad un anno dalla sua morte. Giovedì 12 Alle ore 19:30, anziché della lectio divina, sarà celebrata una liturgia penitenziale comunitaria in preparazione al pellegrinaggio di Pompei di sabato 14 maggio. Saranno presenti diversi sacerdoti per dare la possibilità a tutti di celebrare il sacramento della confessione. Sabato 14 Pellegrinaggio a piedi a Pompei, “In cammino con Maria verso la Pentecoste” – partenza dalla Chiesa alle ore 06:00 S. Messa al Santuario di Pompei alle ore 13:00 Sarà possibile lucrare l’indulgenza attraversando la Porta Santa. Lunedì 23 Incontro dei giovani con Padre Gianluca nel teatro parrocchiale – ore 20:30 In alcuni pomeriggi dei mesi di maggio e giugno la S. Messa delle ore 18:30 sarà celebrata all’esterno: 13 maggio: alla IV traversa di via Libertà; 20 maggio: a via Libertà n. 225; 27 maggio: alle palazzine di via de Lauzieres; 03 giugno: al viale Rossini; Confessioni I sacerdoti sono disponibili per la confessione tutti i giorni, in particolare il sabato pomeriggio dalle ore 16:30 alle ore 18:30 Segui le nostre news e informati su tutto ciò che vuoi sapere collegandoti al sito internet: www.chiesadellasalute.com Tel e Fax: MAIL: [email protected] 081 775 34 65 [email protected] [email protected] FB: https://www.facebook.com/Parrocchia-Maria-Ss-dellaSalute-1546929408862772 plenaria, Adorazione perpetua La nostra Chiesa è aperta giorno e notte 24 ore no stop! Gesù è sempre presente ed esposto nella cappella dell’adorazione, dedicagli un po’ di tempo, Lui può cambiare la tua vita, risolvere veramente i tuoi problemi, dare risposta alle tue domande. Se vuoi puoi prendere un’ora alla settimana dando la tua disponibilità a stare davanti al Signore. Troverai dei moduli nella cappella del SS. Sacramento. ORARIO SS. MESSE Feriale 8:00 – 18:30 Prefestivo 8:00 – 18:30 Festivo 8:00 – 11:00 – 18:30 OGNI GIORNO Ore 18:00 S. Rosario comunitario OGNI GIOVEDI’ Ore 17:00 – S.Rosario Vocazionale Ore 19:30 – Preghiera Comunitaria OGNI SABATO Adorazione con preghiera di Lode: ore 20:30 UFFICIO PARROCCHIALE Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17:00 alle ore 19:00 Parrocchia “Maria SS della Salute” – Via Verdi, 27 80055 Portici (NA) Anno IV° n. 7 – Maggio 2016 “Lettera alle famiglie di Padre Gianluca” La devozione a Maria è stata una delle note più dolci dell’intero pontificato di San Giovanni Paolo II, che scelse come “motto” del suo ministero Totus tuus. L’ultimo Papa Santo desiderò ardentemente che ogni credente riuscisse a servirsi di Maria per arrivare più velocemente a Cristo. Solo Maria, infatti, “stella del mare”, può guidarci nella navigazione della fede a non perdere l’orientamento. Nel Vangelo di Luca leggiamo: “E’ beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”. Elisabetta, sotto l’impulso dello Spirito Santo, è la prima nella storia a proclamare le meraviglie che Dio ha operato in Maria Santissima. Maria che, senza esitare, ha creduto alle parole del Signore che le furono trasmesse dall’angelo Gabriele. Maria che, all’Annunciazione, ha lasciato che il suo cuore si dilatasse nel “fiat” generoso e incondizionato con cui ha accettato la volontà di Dio. Lei che si è fatta portare per mano dalla Provvidenza e per tutta la vita sarà “peregrina della fede”. E’ Lei il modello. E’ Lei che ci tocca imitare. E’ alla Sua fede che dobbiamo guardare. Quella fede che sostenne i discepoli fino a quando il Risorto non tornò da loro, e che continuò a sostenerli anche dopo l’Annunciazione, in attesa del “battesimo nello Spirito Santo” (At 1,5). Benedetto XVI diceva che nella Pentecoste “la Vergine Maria appare come Sposa dello Spirito, per una maternità universale nei confronti di tutti coloro che sono generati da Dio per la fede in Cristo.”. E allora, in questo mese a Lei dedicato, vogliamo celebrare la Sua maternità, affinché impariamo anche a riconoscere la presenza dello Spirito Santo nelle nostre vite, ad obbedirle docilmente, a prestare ascolto alle sue ispirazioni con gli occhi di chi ama. Ci sono risposte e spiegazioni che a noi, miseri peccatori, possono farsi comprensibili solo attraverso la Sua intercessione, solo attraverso la recita del Rosario. San Giovanni Paolo II innamorato di Maria e del Rosario, che stringeva sempre tra le dita, ripeteva spesso: “Il Rosario pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera del cuore cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell’intero messaggio evangelico, di cui è quasi compendio”. PreghiamoLa incessantemente, per riavvicinarci e stringerci forti al Santo Rosario, per innamorarci di Lui sempre di più attraverso Lei. Nelle pratiche di contrizione e di devozione che dedicheremo alla Santa Madre in questi giorni, ci sarà la nostra “terapia”. Perché solo nella penitenza e nelle sofferenze a Lei dedicate, saremo capaci di unirci alla nostra persona e cresceremo nell’intimità di Dio con la consapevolezza che passando per Maria, la strada sarà difficile comunque, ma più sopportabile. Che questo mese rinnovi in noi il desiderio di camminare sempre con Maria! Vostro, p. Gianluca <<Il Cardinale Robert Sarah>> In un tempo in cui persino la 'cucina molecolare' ci vorrebbe privare anche il gusto della sua tradizione e quindi del sapore, alcuni personaggi figurano come la dimostrazione tangibile, viva, della Provvidenza nella Storia. Il tempo che Dio ha disegnato per l'uomo è testimone di passaggi a noi a volte inspiegabili, ma certe figure si stagliano con una tale potenza al nostro orizzonte, che è impossibile restare impassibili. Così come è impossibile non commuoversi dinanzi alla potenza dell'opera di Dio nella vita di un singolo uomo. Nella persona del Cardinale Sarah, che abbiamo avuto la Grazia di ospitare nella nostra Parrocchia, c'è il compendio della bellezza dei progetti di Nostro Signore. Una presenza forte, dal profilo definito, un uomo 'controcorrente', come si usa definire chi segue la Verità oggi. Perché nelle parole e negli occhi del Cardinale c'è la conferma che la Verità trova la sua forza in se stessa, e non nella facilità del numero di consensi. Arriva dal cuore dell’Africa e la sua storia, come nei bei romanzi, inizia su una nave. Quella che da Conakry lo porterà ad Abidjan per intraprendere la strada del seminario. Docile e, sempre, devoto alla mano della Provvidenza sulla sua spalla. Quella mano che lo accarezzerà sempre, non senza il di lui stupore, svelandogli poco a poco il senso di ogni traiettoria, e lì dove la vicenda storica del Corpo Mistico di Cristo allungava la lista dei suoi Pontefici, lui riuscirà ad incontrarli in una maniera sempre un po’ speciale. Paolo VI qualche mese prima di morire farà di lui il vescovo più giovane al mondo; San Giovanni Paolo II qualche anno più tardi lo vorrà segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli; Benedetto XVI gli affiderà il Pontificio Consiglio Cor Unum e Papa Francesco lo nominerà Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Si è seduto in mezzo a noi per raccontarci un po' del suo libro, e quindi della sua storia. Ha voluto regalarci una lezione di Fede volta a dimostrare l'incapacità, di quest'ultima, se realmente consapevole, di allontanarsi dal Vangelo in ogni istante della vita pratica. Strenuo difensore degli ultimi residui della presenza di Dio in questo mondo perverso. Il Cardinale Sarah per tutte le pagine del libro ci accompagna senza mai farci la paternale, raccontando al lettore la verità con l’esigenza che l’impone. C’è l’ostinazione di chi ha conosciuto il mondo e la vita, accompagnata dalla Grazia di chi ha sposato la Speranza senza compromessi. Non possiamo che essere grati a nostro Signore Gesù Cristo per il dono del Cardinale e per la sua presenza in mezzo a noi. Certi che figure di riferimento ci sono ancora. E che occorre, assolutamente, pregare perché, per intercessione di Maria, siano preservate da ogni male e restino testimoni, mai muti ed incorruttibili, di Fede, Speranza, Temperanza e Prudenza. Lorenza Formicola INTERCEDERE: FARE DA PONTE TRA GLI UOMINI E DIO!!! Ci sono vari modi di rivolgersi a Dio: lode, adorazione, ringraziamento, domanda, intercessione. Forse la forma più consueta, umana è quella della domanda. Papa Francesco, in un incontro con i «Gruppi di preghiera di San Padre Pio di Pietrelcina» ha detto: “La preghiera non è una buona pratica per mettersi un po’ di pace nel cuore, e nemmeno un mezzo devoto per ottenere da Dio quel che ci serve. Se fosse così, sarebbe mossa da un sottile egoismo: io prego per star bene, come se prendessi un’aspirina. No, non è così. Io prego per ottenere questa cosa. Ma questo è fare un affare. Non è così. La preghiera è un’altra cosa, è un’opera di misericordia spirituale, che vuole portare tutto al cuore di Dio. La preghiera è dire: «Prendi Tu, che sei Padre. Guardaci Tu, che sei Padre». E’ questo rapporto con il Padre. La preghiera è così. E’ un dono di fede e di amore, un’intercessione di cui c’è bisogno come del pane. In una parola, significa «affidare»: affidare la Chiesa, affidare le persone, affidare le situazioni al Padre – «io ti affido questo» – perché se ne prenda cura. Per questo la preghiera, come amava dire Padre Pio, è «la migliore arma che abbiamo, una chiave che apre il cuore di Dio». E’ una chiave facile perché il cuore di Dio non è «blindato» con tanti mezzi di sicurezza. Tu puoi aprirlo con una chiave comune, con la preghiera. Perché ha un cuore d’amore, un cuore di padre.”. Quest’ultima descritta dal santo Padre è la preghiera d’intercessione, che, come dice san Paolo, è : “Portare gli uni i pesi degli altri” e soprattutto presentarli a Dio per mezzo di Gesù, il Sacerdote per eccellenza che ha offerto la sua vita per la salvezza di ciascuno e di tutti; l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini e tra questi ed il Padre. Nella Bibbia ci sono grandi figure d’ intercessori; nell’antico Testamento c’è Abramo, che quasi ingaggia una lotta con Dio per non far distruggere una città, i cui abitanti si erano dati all’idolatria ed al peccato. Un altro è Mosè che chiede a Dio di non distruggere il popolo d’Israele dopo che esso aveva adorato un idolo costruito da loro sostituendolo al vero Dio che stava dando a loro il Decalogo, la Legge. Mosè è disposto anche a morire pur di salvare il popolo affidatogli proprio da Dio, infatti alza le braccia al cielo fino allo sfinimento, per far vincere il suo popolo. Nel Nuovo Testamento troviamo la figura di Maria, la Madre che intercede a Cana dicendo ai servi: “Fate quello che vi dirà”. La ritroviamo ai piedi della croce quando accetta come erede del Figlio morente l’apostolo Giovanni ed in lui tutti gli uomini come figli e, ancora nel Cenacolo, dopo la risurrezione di Gesù, in attesa dello Spirito Santo e della nascita della Chiesa, dove prega ed intercede per e con gli apostoli ed ora continua a farlo in Cielo insieme con i santi nostri intermediari con Gesù. Ma anche noi, nella Chiesa pellegrina in terra e come Corpo di Cristo capo, siamo chiamati ad intercedere gli uni per gli altri. È un compito che Gesù, nella Chiesa, dà a tutti i battezzati perché con il Battesimo diveniamo tutti sacerdoti cioè possiamo offrire preghiere, sacrifici, rinunce, sofferenze al Padre per mezzo del Figlio. E’ naturale pensare che è una vocazione per i sacerdoti ministeriali , i monaci e le monache di clausura o i religiosi ed i consacrati, ma può essere una risposta alla chiamata del Padre anche per padri e madri di famiglia, persino non sposate o vedovi che possono rispondere pregando ed offrendo la propria vita, le gioie e le sofferenze per gli altri: la Chiesa, il Papa i Vescovi, i sacerdoti, i seminaristi, le famiglie e soprattutto per chi è nel peccato, nella sofferenza spirituale, morale, fisica, per chi ha compiti di responsabilità nella società , per chi subisce violenza e persecuzioni, per chi è vittima innocente delle guerre e dei soprusi ed anche per chi fa del male, fomenta odio, violenza, guerra perché si converta e si salvi. Tutto questo sul modello della maternità spirituale di Maria e dei santi intercessori sulla terra da vivi ed oggi in Cielo. E’ qualcosa di molto bello dimenticarsi di se stessi, dei propri problemi, delle proprie necessità per donarsi per gli altri, nella gratuità, senza aspettarsi nulla se non la salvezza dei fratelli. Forse anche tu senti questa chiamata? Prova a metterti davanti a Gesù Eucaristia o nel chiuso della tua camera, nel silenzio e nel nascondimento e, invocando lo Spirito Santo, inizia a offrire al Signore le persone, le situazioni che ti passano per la mente. Maria Tartaglia