nota mobili-arredo - Camere di Commercio

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nota mobili-arredo - Camere di Commercio
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PROGETTO DI PROMOZIONE E SVILUPPO DI RAPPORTI
ECONOMICI TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
E LA FEDERAZIONE RUSSA
“Il mercato del mobile e complimento d’arredo nella
Federazione Russa”
Con la collaborazione di
Con il supporto di
__________________________________________________________________
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Marzo 2007
INDICE
INTRODUZIONE.................................................................................... 5
1. INFORMAZIONI GENERALI ED INTRODUZIONE
ALL’ORDINAMENTO GIURIDICO RUSSO .......................................... 8
1.1. Geografia e clima ........................................................................ 8
1.2. Popolazione................................................................................. 8
1.3. Lingua........................................................................................ 10
1.4. Standard di vita ......................................................................... 10
1.5. Notazioni per le visite d’affari..................................................... 16
1.6. Fuso orario ................................................................................ 17
1.7. Festività .................................................................................... 17
1.8. Pesi e misure; valuta ................................................................. 18
1.9. Governo e sistema politico ........................................................ 18
1.10. Il mondo del business.............................................................. 20
1.10.1. Crescita dell’economia e indicatori principali dello sviluppo
socio-economico della Federazione Russa ............... 20
1.10.2. Il bilancio federale russo ....................... 22
1.10.3. L’interscambio commerciale russo con l’estero ....... 23
1.10.4. Investimenti e finanza d’impresa ................. 26
1.10.5. Relazioni con l’estero ......................... 27
1.10.6. La Legge sugli investimenti stranieri .............. 28
1.10.7. La legislazione regionale....................... 30
1.10.8. Trattati internazionali ......................... 31
1.10.9. Stabilire una presenza giuridica.................. 31
1.10.10. Legislazione sulla concorrenza ................. 32
1.11. Tassazione .............................................................................. 33
1.11.1. Tipi di imposte .............................. 34
1.12. Una panoramica del sistema bancario ................................... 35
1.12.1 Principali temi strutturali del settore ............... 37
1.12.2 Principali aree sensibili del settore............... 40
1.12.3 Strutturazione del sistema bancario russo .......... 42
1.12.4 Il ruolo della banca centrale russa ................ 45
1.12.5 Analisi .................................... 47
1.12.6 Strumenti di finanziamento offerti dalle banche straniere 51
1.12.7 Strumenti finanziari offerti dalle banche italiane ...... 55
1.13 Regolamentazione monetaria................................................ 56
1.13.1. Movimentazioni di capitale ..................... 57
1.13.2. Relazioni di lavoro ........................... 58
1.13.3. Diritti di proprietà ............................ 59
1.13.4. Privatizzazioni .............................. 60
1.13.5. Principi e pratica della contabilità................. 61
1.13.6. Legislazione di diritto civile ..................... 61
1.13.7. Transizione agli standard contabili internazionali ..... 63
1.14. Proprietà intellettuale............................................................... 63
1.15. Il sistema giudiziario russo ...................................................... 64
1.15.1. Le corti statali di arbitrato ...................... 64
1.15.2. Arbitrato internazionale ........................ 65
2. ANALISI DEL SETTORE DELL’ARREDO...................................... 66
2.1. Dati quantitativi relativamente all’analisi della domanda............ 66
2.2. Segmenti di mercato ................................................................. 67
2.3. Domanda per i prodotti italiani................................................... 70
3. ANALISI DELL’OFFERTA .............................................................. 80
3.1. Dati quantitativi.......................................................................... 80
3.1.1. Mobili finiti e componenti: importazione di prodotti italiani nel
settore ufficio, cucina, salotto e camere. ................. 81
3.1.2 Articoli complementari : importazione di prodotti italiani nei
settori merceologici di arredo bagno, Caminetti, Porte e Finestre97
3.1.3 Importazioni complessive in Federazione Russa per paese di
provenienza .................................... 107
3.2. Organizzazione del sistema distributivo di riferimento in Russia
....................................................................................................... 115
3.3. Produttori locali........................................................................ 118
3.3.1 Principali produttori locali di mobili ................ 118
3.3.2. Dati quantitativi ............................. 141
3.3.3. Localizzazione .............................. 142
3.3.4. Caratteristiche .............................. 143
3.4. Produttori stranieri ................................................................... 149
3.4.1. Principali produttori stranieri di mobile ............. 149
3.4.2. Dati quantitativi ............................. 161
3.4.3. Localizzazione .............................. 162
3.4.4. Caratteristiche .............................. 163
3.4.5. Modalità d’importazione ....................... 164
3.5. Aziende e rivenditori italiani..................................................... 166
3.5.1. Principali aziende ............................ 166
3.5.2. Dati quantitativi ............................. 177
3.5.3. Localizzazione .............................. 177
3.5.4. Caratteristiche .............................. 178
4. ASPETTI LEGALI E DOGANALI ................................................ 179
4.1 Aspetti legali e doganali: regolamentazione generale e specifica,
documentazione e certificazioni richieste ....................................... 179
4.2 Barriere all’entrata per i produttori stranieri .............................. 182
4.3 Normativa legale sulla tutela della proprietà industriale nella
Federazione Russa ........................................................................ 191
4.4 La certificazione obbligatoria delle merci.................................. 202
4.4.1 Istituti di certificazione in Italia ................... 206
4.5 Procedure di certificazione ....................................................... 208
4.5.1 Costi e tempistiche di ottenimento ................ 209
5. STRATEGIE DI MERCATO........................................................... 211
5.1. Consigli pratici relativi alla promozione sul mercato della
Federazione Russa dei beni di produzione italiana ........................ 211
5.1.1 Strategie di marketing ......................... 214
5.2. Prospettive future .................................................................... 228
6. NOTIZIE DI SETTORE .................................................................. 231
6.1. Principali pagine web dedicate al settore dei mobili in generale
....................................................................................................... 231
6.2. Principali riviste di arredamento .............................................. 231
3
6.3. Principali fiere di settore .......................................................... 232
7 . MODALITA’ OPERATIVE DI PRESENZA IN FEDERAZIONE
RUSSA .............................................................................................. 234
7.1. Filiali ed uffici di rappresentanza ............................................. 235
7.2. Vantaggi di una filiale e di un ufficio di rappresentanza........... 235
7.3. Svantaggi di una filiale e di un Ufficio di Rappresentanza ....... 237
7.4. Considerazioni conclusive ....................................................... 240
8.CREAZIONE DI UNA SOCIETA’ COMMERCIALE OPERANTE CON
SHOW ROOM.................................................................................... 242
4
INTRODUZIONE
a) Obiettivi della ricerca
Obiettivo del presente lavoro è quello di fornire una panoramica
completa ed esaustiva del paese Federazione Russa, le sue risorse e
infrastrutture e sopratutto le normative vigenti, le barriere all’entrata, le
certificazioni e registrazioni obbligatorie, il regime doganale e alcuni
consigli pratici su come procedere all’interno del mercato. Alla luce di
considerazioni di carattere generale viene svolta un’analisi del mercato
del mobile e del complemento d’arredo nella Federazione Russa, al fine
di fornire utili informazioni alle aziende italiane del settore, circa le reali
potenzialità di questo mercato, i canali distributivi, il sistema di
promozione e di vendita, le prospettive future e le opportunità. Lo studio
è strutturato in modo da poter essere di concreto utilizzo per gli
operatori italiani, uno strumento utile allo sviluppo di strategie di
marketing al fine di ottenere la migliore conoscenza possibile su un
mercato particolarmente complicato come quello russo. Si offre un
quadro d’insieme del mercato, delle sue dimensioni, caratteristiche,
sviluppi e tendenze, per poi evidenziare i fattori che possono
influenzare la valutazione e l’eventuale azione degli operatori
economici.
b) Metodologia
Il progetto è articolato in 4 parti:
1.
Scheda Paese: con dati macroeconomici, finanziari, legislativi,
fiscali, di modalità di presenza sul territorio e un dettagliato panorama
del sistema bancario in Russia
2.
Analisi del settore con i dati quantitativi riferiti alla domanda per
codici doganali analizzati e le caratteristiche generali del mercato.
3.
Analisi
dell’offerta
con
i
dati
quantitativi
del
settore
e
l’organizzazione del sistema distributivo. Si elencano poi i principali
produttori locali e stranieri indicandone dati quantitativi, localizzazione e
5
caratteristiche. Le stesse informazioni vengono fornite anche per le
aziende italiane già presenti sul mercato russo.
4.
Strategie di mercato dove sono esposti consigli pratici,
opportunità e prospettive future del settore.
5.
Informazioni
di
settore
contenenti
le
principali
riviste
specializzate, i siti internet e il programma delle fiere nel 2006.
6.
Modalità di presenza nel mercato russo: da parte di un’eventuale
aggregazione di aziende del Settore del Friuli Venezia Giulia
Lo studio è stato realizzato nel periodo dicembre 2006 – marzo 2007
attraverso ricerche statistiche, consultazione di riviste specializzate e
interviste telefoniche con operatori di settore.
c) Acquisizione dati
Sono stati raccolti direttamente dagli enti governativi di statistica e delle
dogane i dati più aggiornati, anche se non ancora pubblicati. La ricerca
è stata poi approfondita con interviste dirette a operatori del settore ed
esperti. I dati che hanno permesso la realizzazione di grafici e tabelle
contenuti nella seconda parte della ricerca sono stati reperiti dal
seguente database: “Foreign Trade Statistics of Russia and CIS”,
versione 1.06 del 01/02/2007 (in russo “Statistica VED Rossii i SNG”).
d) Analisi dei dati
La lettura dei rapporti deve tenere conto dei seguenti fattori caratteristici
di un mercato “particolare” come quello russo:
1) Il tasso di mancata od incompleta risposta, cioè la percentuale di
osservazioni che non è stato possibile ottenere o completare, è risultato
consono alla realtà russa, caratterizzata da una diffidenza generale
verso le analisi di mercato, ed in particolare verso quelle di operatori
economici stranieri. Inoltre si riscontra molto forte la mancanza di
volontà al confronto, caratteristica rilevabile in modo particolare a
Mosca.
2) Si evidenzia una mancanza di coordinamento tra le diverse fonti
statistiche, pubbliche (organizzazioni governative) o private, mentre
altre informazioni non vengono neppure rese disponibili in modo
6
ufficiale, con la conseguente necessità di estrapolare i dati in modo
deduttivo sopratutto per ottenerne un trend più ampio. Buona norma di
applicazione quotidiana da parte dell’imprenditore straniero operante in
Russia è, infatti, di non considerare in modo rigido le statistiche ufficiali
russe, ricordando che i numeri reali risultano essere più grandi di quelli
ufficiali a causa del diffuso fenomeno dell’economia sommersa. Questo
fatto può essere attribuito ad una sottostima della produzione finale, al
fine, ovviamente, di aggirare l’imposizione fiscale, riportando esercizi di
bilancio in tono minore di quanto effettivamente sia avvenuto nella
realtà. Il fenomeno dell’economia sommersa nella Federazione Russa è
fattore noto a tutti i soggetti economici qui operanti: il “nero” in questo
paese, sottratto ad ogni controllo da parte delle autorità ed
all’imposizione fiscale, conta fino al 20-25% del prodotto interno lordo,
qualcosa, cioè, come 65-81 miliardi di dollari all’anno.
3) Nella società russa il rapporto personale è ancora insostituibile nelle
vicende commerciali, occorre quindi sapere “comunicare” nella maniera
opportuna con le autorità locali ma anche con gli altri investitori già
presenti sul mercato. La Federazione Russa è molte volte caratterizzata
da regole di registrazione complicate, sistemi contabili arcani, imposte
di dubbio intendimento, ed altri ostacoli che richiedono l’intervento di
professionisti locali; lasciare che i problemi appaiano prima di avere
dedicato agli stessi alcune necessarie risorse, è senz’altro un errore.
7
1.
INFORMAZIONI
GENERALI
ALL’ORDINAMENTO GIURIDICO RUSSO
ED
INTRODUZIONE
1.1. Geografia e clima
La Russia è il paese più grande al mondo per territorio, con una
superficie di 17,1 milioni di chilometri quadrati, ed 11 fusi orari; si
estende dal mar Nero all’oceano Pacifico, e dal mar Artico alle
montagne dell’Altai nell’Asia centrale.
Il clima è generalmente caratterizzato da lunghi e freddi inverni, e brevi
estati particolarmente calde; a Mosca, le temperature durante il mese di
gennaio possono facilmente scendere a -20° C, mentr e a luglio ed
agosto non sono rare temperature di 30° ed oltre.
1.2. Popolazione
Della popolazione di circa 145 milioni di persone (peraltro in costante
declino, con i pensionati che ne costituiscono il 23%, ed un nucleo
familiare medio di 2,8 persone), quasi l’80% è concentrato nella parte
occidentale del paese; Mosca, la più grande metropoli europea,
secondo le più recenti statistiche municipali e fonti giornalistiche
attendibili, conta circa 15 milioni di abitanti (secondo il censimento
8
federale risalente al 2002, 12 milioni), e San Pietroburgo (l’ex
Leningrado) 5 milioni.
Il 72,9% della popolazione è urbana, mentre la speranza di vita media è
ancora di gran lunga inferiore a quella degli altri paesi sviluppati (58
anni per gli uomini e 73 per le donne).
Russi Bashkiri Tatari Chuvasci Ucraini Bielorussi Altri
81,5
0,9
3,8
1,2
3
0,8
81%
Moldavi
8,1
0,7
Russi
Bashkiri
Tatari
Chuvasci
Ucraini
Bielorussi
1%
8%
Altri
1%3% 1% 4% 1%
Moldavi
Suddivisione maschi/femmine
Maschi
46,5%
Femmine
53,5%
Popolazione per fasce di età
< 15 anni
15,7%
15-29
30-44
45-59
60-74
anni
anni
anni
anni
23,9%
22,5%
19,2%
14%
Numero di famiglie
Consumo di energia elettrica per
abitante
> 75 anni
4,7%
57.297.047
5.319 kWh
9
1.3. Lingua
In base all’art. 68 della Costituzione Russa, il russo è la lingua ufficiale
del paese, che utilizza l’alfabeto cirillico, formato da 33 lettere; tuttavia,
le circa 200 diverse nazionalità esistenti all’interno della Federazione o
provenienti dagli altri paesi della Comunità degli Stati Indipendenti
parlano altre 48 lingue.
La popolazione di origine slavo-orientale (russa, ucraina, bielorussa)
conta circa per il 75% del totale; a Mosca e San Pietroburgo è
frequente la conoscenza delle lingue europee occidentali, in particolar
modo l’inglese, specialmente tra i giovani.
Gli investitori stranieri devono anche considerare alcune restrizioni che
riguardano l’uso della lingua russa; ad esempio, la Legge sulla
pubblicità statuisce che tutte le attività di advertising nella Federazione
devono essere in russo o nella lingua nazionale delle singole
repubbliche in cui le stesse vengono svolte: l’unica eccezione è
rappresentata dai marchi commerciali, che possono essere nella lingua
originaria degli stessi.
Inoltre, l’utilizzazione della parola “Russia” nella denominazione di una
società espone la stessa a determinate conseguenze di natura fiscale.
1.4. Standard di vita
Il sistema sovietico aveva provvisto la popolazione con servizi
caratterizzati da un costo meramente politico (affitti bassissimi, servizi
sociali gratuiti, sussidi alla popolazione ed alle attività economiche,
ecc.); fino alla liberalizzazione dei prezzi, anche generi alimentari,
trasporti, ed energia erano pressoché gratuiti. Ad esclusione dei sussidi
alle imprese pubbliche o municipalizzate, pochi di questi servizi
agevolati esistono ancora attualmente. Tuttavia, rispetto alle medie
europee, i prezzi dei servizi pubblici, quali trasporti, riscaldamento per
le abitazioni, telefono ecc. in rapporto ai redditi reali della popolazione,
in particolare nelle grandi città, risultano ridimensionati.
10
Le varie fasi delle riforme di mercato e il processo di privatizzazione
hanno spinto una fascia significativa della popolazione (specialmente i
pensionati) fino alla linea statistica della povertà, dando vita ad una
forte polarizzazione sociale. Nell’intero decennio degli anni ’90
l’inflazione ha eroso gradualmente il potere d’acquisto dei risparmi di
gran parte della popolazione, nonché l’indebitamento delle casse dello
Stato aveva ridotto al minimo storico la spesa pubblica. Nell’ultimo
triennio, forte della crescita dei prezzi del petrolio e delle materie prime,
l’inflazione è sotto controllo e la spesa pubblica, assieme ai redditi reali,
in aumento. Il dato più significativo dell’ultimo triennio è la crescita
costante dei redditi reali pari a quasi il 12%, la crescita del PIL di circa il
7% e la crescita dei consumi al dettaglio del 10%.
La società è attualmente caratterizzata da una classe media
commerciale in graduale sviluppo ed impegnata in business di natura
legittima e trasparente.
Gli anni novanta, segnati dalle privatizzazioni selvagge, dalla
disgregazione
sociale
e
dall’immobilismo
dell’economia,
che
culminarono nel default finanziario dell’agosto del ’98 appartengono
ormai al passato e si contrappongono ad un’attuale congiuntura
economica e politica di stabilità e crescita costante.
Proponiamo di seguito alcuni dati esemplificativi relativi agli indicatori
sociali fondamentali, al grado di sviluppo delle infrastrutture e ai redditi
medi ufficiali.
Indicatori di sviluppo sociale nella Federazione Russa nel 2006
(Fonte: Ente nazionale di statistica, GOSKOMSTAT)
INDICATORI
GENNAIO
DICEMBRE
Popolazione totale (1 gennaio, 2000)
144168,2*
-
Diminuzione naturale della popolazione
-100,8
-790,1
1,5
17,4
Popolazione e demografia
Mortalità infantile (inferiore ad 1 anno di
età, 2000)
11
Livello di vita
Redditi monetari (ufficiali) pro capite,
5252,1
9247,5
3680,7
4091,1
1,43
2,26
Media dei settori economici
5932,2
8799,2
Salute, cultura dello sport e stato sociale
4253,9
5572,6
Scuola
3832,0
5125,4
Media dei settori economici
124,8
118,8
Salute, cultura dello sport e stato sociale
135,4
115,5
Scuola
133,2
115,3
Entità media delle pensioni, Rubli.
1762
2026
72,8
72,9
Occupati
66,2
66,7
disoccupati ( dati ILO)
6,6
6,2
Livello di disoccupazione (dati ILO),%
9,1
8,5
1,6
1,9
2,2
2,6
presso gli organi statali per l’occupazione 810
788
Rubli
Costo delle merci e servizi di
sopravvivenza, Rubli
Сrapporto tra redditi monetari ufficiali e
costo delle merci e servizi di
sopravvivenza
Salario mensile medio, Rubli
Occupazione e disoccupazione
Popolazione economicamente attiva (alla
fine dell’anno, mln.)
tra cui:
Disoccupati iscritti negli organi statali per
l’occupazione, mln.
Disoccupati iscritti negli organi statali per
l’occupazione, %
Richiesta delle società di manodopera
(2000)
12
Istituti
universitari e
accademie
(all’inizio
dell’anno
scolastico)
Numero delle
istituzioni
d’istruzione
universitaria – in
totale
Quelle statali e
municipali
Quelle non
statali
Numero degli
studenti – in
totale, (in
migliaia)
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
965
1008
1039
1046
1071
607
621
655
654
662
358
387
384
392
409
4742
5427
5948
6456
6884
Numero di iscritti alle università e numero di laureati (in migliaia)
Studenti iscritti –
in totale
Laureati1) – in
totale
N° dei laureati su
10 000 addetti
alla sfera
economica
Principali
2000/01
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
1292
1461
1504
1644
1659
635
720
840
977
1076
99
111
129
149
163
indicatori
nel
campo
delle
telecomunicazioni
e
dell’informatizzazione per gli anni 2003-2004
DENOMINAZIONE DEGLI
INDICATORI
UNITA’ DI MISURA
2004
2005
RITMI DI
CAMBIAMENTO
Copertura telefonica totale
AT/ 100 abitanti
26,6
28,4
+ 1,8 %
Rete urbana
AT/ 100 abitanti
32,5
34,3
+ 1,8 %
Rete extra-urbana
AT/ 100 abitanti.
11,7
12,5
+ 0,8%
13
Diffusione della telefonia e
sistemi di comunicazione
mobili
cellulari (‘000)
AT/ 100 abitanti
25,1
50,15
+100%
AT/ 100 abitanti
24,7
49,71
+100%
Densità dei telefoni fissi
(totale)
AT/ 100 abitanti
20,2
21,6
+ 1,4 %
Città
AT/ 100 abitanti
24
25,6
+ 1,6 %
Campagna
AT/ 100 abitanti
9,7
10,6
+ 0,9 %
Mln. di unità
12
18,5
+ 50%
1/ 100 abitanti
8,3
12,9
+ 46 %
mln. di pezzi
13
15,0
+ 15,4%
Quantità di computer (ogni 100
abitanti)
1/ 100 abitanti
9,0
10,4
+ 14 %
Livello di digitalizzazione delle
reti telefoniche
%
47,9
55,5
+ 7,6 %
Rete telefonica complessiva
Città
%
51,9
59,1
+ 7,2 %
Campagna
%
17,9
28,1
+ 10,2 %
%
68,1
72,30
+ 4,2 %
%
92,7
96,0
+ 3,3 %
Percentuale di fibre ottiche
sulle linee primarie
%
30,6
40,1
+ 9,5 %
Livello di utilizzo dei sistemi di
trasmissione a fibre ottiche
sulle linee primarie
%
90,7
91,1
+ 0,4 %
minuto/linea
488,0
500,5
+ 2,6%
Utilizzatori di internet
(valutazione del Ministero delle
Telecomunicazioni)
Utilizzatori costanti di internet
(ogni 100 abitanti)
Quantità di computer (totale)
Stazioni di telefonia provviste
del sistema per il conteggio
tonale del tempo di utilizzo
della linea
Livello di utilizzo di sistemi
digitali di trasmissione sulle
linee primarie
Traffico internazionale ed
interurbano (su una linea)
•
Sulla base dei dati della società OAO
«Svjazinvest»
•
AT – apparecchio telefonico
14
Estensione delle vie di comunicazione
(alla fine dell’anno, migliaia di chilometri)
CATEGORIA
2001
2002
2003
2004
2005
86
86
86
85
85
900
899
898
898
894
584
589
593
599
601
316
310
305
299
293
754
755
756
745
738
532
537
541
544
546
strade federali
46
46
47
46
47
Autostrade
29
29
29
29
29
486
491
495
498
499
222
218
215
201
192
Rotaie per tram1)
3,0
3,0
2,9
2,9
2,8
Linee per filobus1)
4,8
4,8
4,8
4,8
4,8
405
406
412
420
423
213
213
216
219
221
Gasdotti
152
152
153
156
158
oleodotti
46
46
48
47
48
15
15
15
15
16
Ferrovie da uso civile 1)
Autostrade e strade per
mezzi su gomma
tra cui:
ad uso generico
ad uso specifico
(trasporto pesante ecc.)
Strade con copertura in
asfalto
tra cui:
ad uso generico
tra cui:
strade provinciali o
regionali
ad uso specifico
(trasporto pesante ecc.)
Rotaie per
metropolitana1), Km
Condutture e tubature
(totale)
tra cui:
condotti per derivati dal
petrolio
15
Vie di navigazione
85
102
102
102
102
42
42
45
46
46
fluviale
Tra cui con dimensioni
corrispondenti agli
standard internazionali
1)
Chilometri utilizzabili.
1.5. Notazioni per le visite d’affari
Tutti gli stranieri, all’atto dell’arrivo in Russia, devono disporre di un
visto in corso di validità che, a seconda della durata della permanenza,
può essere ad entrata/uscita unica, di durata massima trimestrale, o
multipla, che invece permette un numero illimitato di viaggi, ed è valido
un anno.
La quantità di valuta straniera che può essere portata in Russia non ha
limiti,
Mentre gli stranieri non devono più dichiarare fino all’ultimo centesimo
la quantità di contante che esportano dal paese, né la sua provenienza,
possono in molti casi vedersi ancora impossibilitati a trasferire nei paesi
d’origine salari o comunque denaro di cui sono venuti in possesso in
Russia.
I numerosi stranieri che vivono e lavorano in Russia hanno la possibilità
di esportare senza formalità fino a 3.000 dollari in contanti, e fino a
10.000 con la compilazione di una apposita dichiarazione doganale;
tuttavia, spedire denaro all’estero attraverso una banca, può essere
illegale, in quanto la normativa nulla menziona circa il denaro
guadagnato in Russia, come salari, ma anche proventi capitali o redditi
di ogni sorta.
I recenti emendamenti non permettono perciò ai non residenti di
trasferire valuta all’estero, a meno che gli stessi presentino la prova di
come il contante sia stato precedentemente introdotto nel paese,
16
ovvero motivino il bonifico bancario. Tuttavia la legislazione vigente
consente ai non residenti di aprire un conto corrente a titolo personale
negli istituti bancari russi.
1.6. Fuso orario
Il fuso orario di Mosca e San Pietroburgo è di due ore avanti a quello
italiano, sia durante l’ora legale che quella solare; Vladivostok è sempre
otto ore avanti rispetto a Mosca.
La durata del viaggio aereo dall’Italia a Mosca è di circa 3 ore e mezza.
Orari d’ufficio
Gli uffici restano generalmente aperti dalle 9 alle 18, dal lunedì al
venerdì.
1.7. Festività
Le festività pubbliche sono le seguenti:
Capodanno
1-5
gennaio
Natale ortodosso
Giornata del difensore della Patria
7 gennaio
23 febbraio
17
Giornata internazionale della donna
Festa della primavera
e
del
lavoro
Festività della Vittoria
sul
Dichiarazione dell’Indipendenza
della
1 maggio
9 maggio
nazismo
Giornata
8 marzo
12 giugno
Conciliazione
nazionale
7
novembre
Per convenzione, se una festività cade nel fine settimana, viene
spostata al lunedì (feriale) successivo.
1.8. Pesi e misure; valuta
La Russia ha adottato il sistema metrico decimale dal 1927.
La valuta ufficiale della Federazione Russa è il rublo (1 euro = 34,20
rubli; 1 dollaro americano = 28,92 rubli, cambio ufficiale Banca Centrale
russa 09-12-2005).
1.9. Governo e sistema politico
La Federazione Russa consiste di 88 regioni (più propriamente
“soggetti” della Federazione, che erano 89 fino all’1/12/2005), suddivise
in sei categorie (repubbliche, distretti, territori, città federali, regioni
autonome, distretti autonomi); sebbene vi siano sottili differenze in
questa classificazione, tutte le regioni sono considerate eguali membri
dello stato federale.
Come soggetti di quest’ultimo, ciascuna delle regioni possiede le
proprie leggi fondamentali, istituzioni politiche, e legislazioni locali; circa
metà
delle
regioni
ha
inoltre
concluso
trattati
bilaterali
che
regolamentano le relazioni fra governo federale e le stesse, che è bene
tenere presenti con attenzione nel momento in cui si è impegnati in
relazioni d’affari con alcuni territori, dal momento che potrebbero
18
assegnare ai medesimi diritti e privilegi particolari. Il territorio della
Federazione e’ suddiviso in 7 macroregioni (“distretti federali”), che
svolgono un ruolo essenzialmente di coordinazione amministrativa tra
le politiche federali e locali e di supervisione del centro; il governatore di
ogni distretto viene nominato dall’amministrazione presidenziale.
Il presidente della Federazione è il capo dello stato, il comandante in
capo delle forze armate, e la più alta autorità esecutiva del governo; è
principalmente responsabile della politica russa domestica ed estera,
rappresentando il paese nelle relazioni internazionali.
Il presidente ha anche il potere di emanare decreti, porre il veto sulle
leggi, nominare e dimettere il governo. Secondo la costituzione del
1993, il presidente è eletto per un termine di quattro anni, ed un
massimo di due mandati; Vladimir Putin è stato eletto nel marzo 2004 al
suo secondo mandato presidenziale, e le prossime elezioni sono
previste per il 2008.
L’iter di approvazione delle leggi prevede la firma in ultima istanza del
Presidente sul testo della Legge, dopo l’approvazione della Camere
(Duma e Consiglio di Stato).
Il primo ministro supervisiona l’attività del governo, ed agisce come
presidente-incaricato nel caso in cui il presidente dovesse divenire
temporaneamente incapace di assolvere alle proprie funzioni; se
quest’ultimo dovesse decedere o divenire totalmente incapace, il
premier
assume
l’ufficio
presidenziale
per
tre
mesi,
fino
all’organizzazione di nuove elezioni presidenziali.
Il potere legislativo della Federazione Russa è rappresentato da un
parlamento bicamerale: Consiglio della Federazione, e Duma di Stato.
Il Consiglio della Federazione (senato) è formato dai rappresentanti
delle 89 regioni russe, nominati dai presidenti degli organi legislativi ed
esecutivi delle stesse, mentre la Duma (camera) consiste di 450
deputati, metà dei quali eletti in distretti a singolo mandato, e l’altra
metà secondo un sistema proporzionale; un partito o movimento politico
deve ricevere più del 5% del voto nazionale per ricevere seggi secondo
la rappresentanza proporzionale. Le prossime elezioni per la Duma
sono previste per il 2008.
19
Al vertice del potere giudiziario russo vi sono 3 alte corti: la Corte
Costituzionale, la Corte Suprema, e la Corte Suprema di Arbitrato: i 19
membri della Corte Costituzionale risolvono tutte le dispute di natura
costituzionale; la Corte Suprema giudica in ultima istanza le azioni civili,
penali, ed amministrative; la Corte Suprema di Arbitrato quelle di natura
commerciale.
La base dell’esecutivo russo è costituita dagli organi di auto-governo
locale, che sono relativamente nuovi e dotati ancora di poca esperienza
sul campo; in generale, l’influenza di questi dipende dal livello di
autorità delegata agli stessi dal governo regionale.
Gli investitori internazionali è bene che siano a conoscenza delle
politiche e delle posizioni degli organi di auto-governo locale nelle
regioni in cui svolgono le proprie attività, dal momento che, fra le altre
cose, essi possono disporre anche di un limitato potere di imposizione
fiscale.
1.10. Il mondo del business
1.10.1. Crescita dell’economia e indicatori principali dello sviluppo
socio-economico della Federazione Russa
L’economia russa ha avuto un ottima performance nel biennio 20052006: la crescita della produzione di beni e servizi ha sorpassato le
previsioni ufficiali alla base della legge finanziaria, mentre sia
investimenti che redditi personali sono aumentati velocemente.
Secondo la prestigiosa Economist Intelligence Unit, nel 2006 la
Russia è diventata la decima maggiore economia del mondo in termini
di Pil, dopo la 14ma posizione raggiunta nel 2005; la stima del gruppo
di ricerca britannico per il prodotto interno lordo russo nel 2006 è di
986,6 miliardi di dollari, in salita di 223,3 miliardi sul 2005.
L’economia russa avrebbe perciò superato lo scorso anno quella di
Brasile, Corea e India; al Forum di Davos, il vice primo ministro Dmitrij
Medvedev ha dichiarato che nel 2006 la Russia è stata la nona
economia mondiale, e che quest’anno riuscirà a superare anche l’Italia:
20
naturalmente, alla base della crescita russa vi sono le esportazioni di
petrolio e gas.
La favorevole situazione economica esterna ha stimolato lo sviluppo
delle
industrie
orientate
all’export,
così
come
ha
contribuito
all’espansione della crescita economica anche la domanda di consumi
e di investimenti.
La produzione è cresciuta nell’industria, nei trasporti, nel settore delle
costruzioni, e nell’agricoltura, mentre l’espansione del giro d’affari nella
distribuzione al dettaglio è stata significativa; i prezzi al consumo sono
cresciuti in fine del 2005 dell’10,9% sul 2004, rispetto al 11,7% di un
anno prima (fonte: Goskomstat).
Il rublo ha guadagnato l’ 1,8% rispetto al dollaro americano in termini
nominali ed il cambio era di 26,3081 rubli per un dollaro USA in data
1.12.2006. La valuta russa ha invece guadagnato nei confronti dell’euro
il 2,1% nel corso del 2006. Nel periodo analizzato i cambi sul mercato
valutario del dollaro USA e dell’euro rispetto al rublo russo hanno
oscillato in sensi diversi dalle tendenze sul mercato mondiale (fonte:
Banca Centrale della Russia).
Quanto al commercio con l’estero, la situazione nei mercati mondiali
delle commodities nel 2005 è stata considerevolmente migliore per gli
esportatori russi di quanto lo fu nel 2003/2004, con i prezzi globali delle
maggiori commodities d’esportazione russe che sono cresciuti in media,
nel 2004/05, del 20%.
Nella tabella seguente sono raccolti alcuni dati macroeconomici, che
contribuiscono a fornire un quadro generale, ma abbastanza chiaro
dell’andamento dell’economia della Federazione Russa nel corso degli
ultimi due anni:
21
INDICATORI
2005
novembre
2006
gennaio- novembre gennaio- Situazione
novembre
novembre intermedia:
ottobre
Crescita economica in % rispetto al periodo corrispondente dell’anno
precedente
PIL1
108.21)
106.21)
107.81)
106.81)
108.41)
106.1
103.9
103.0
104.1
105.2
114.8
110.5
115.2
112.9
119.1
0.7
10.0
0.6
8.2
0.3
-0.9
15.8
-2.5
9.3
-2.8
Indice della
produzione
industriale2
Investimenti
in capitale
fisico
Prezzi al
dettaglio
Prezzi della
produzione
industriale
1.10.2. Il bilancio federale russo
Le entrate del budget federale nel periodo gennaio – novembre 2006,
secondo i dati del Ministero delle Finanze, sono ammontati a 5.662,3
miliardi di Rubli, pari al 23,2% del PIL (nello stesso periodo del 2005,
esse erano pari a 4 613,5 miliardi di Rubli, ovvero al 23,7% del PIL).
Riassumiamo di seguito la struttura delle entrate e delle spese del
budget federale nel periodo gennaio-novembre del 2005-2006.
1
Valutazione del Ministero dell’Economia
L’indice aggregato della produzione classificata per tipo d’attività, tenendo in
considerazione le correzioni relative all’attività non ufficiale
2
22
(in % sulla somma totale delle entrate)
ENTRATE
2005
2006
Imposta sui profitti
7.6
8.2
IVA
30.0
24.3
Imposta sull’estrazione di materie prime
16.7
18.1
Accise
2.2
1.8
Dazi doganali
29.8
35.8
Entrate non provenienti da imposte
5.1
4.9
Altre entrate
8.6
6.9
Totale
100
100
(in % sulla somma totale delle spese)
SPESE
2005
2006
6.4
7.9
Difesa nazionale e sicurezza e organi di polizia
27.2
28.4
Istruzione
4.2
4.6
Economia nazionale
5.9
7.2
Politiche sociali, tutela della salute e sport
7.4
7.9
Trasferimenti alle regioni
40.7
37.2
Deficit dello Stato
6.6
4.4
Altro
1.5
2.3
Totale
100
100
Spese federali generiche prive di tassi
percentuali di interesse
1.10.3. L’interscambio commerciale russo con l’estero
Secondo i dati preliminari, il commercio estero della Russia nel 2006 è
ammontato a 436,1 miliardi di dollari, in crescita del 28,3% sul 2005, ha
riferito il Servizio federale per le dogane; l’interscambio con i paesi non
appartenenti alla Comunità di stati indipendenti è aumentato del 28,7%
a 371,4 miliardi di dollari.
23
I principali partner commerciali della Russia continuano ad essere
l’Unione Europea (che ha contato per il 53,2% del commercio estero
della Russia nel 2006, contro il 52,1% nel 2005), la C.S.I. (14,8%
[15,3% nel 2005]), ed i paesi dell’Apec (16,9% [16,1%]).
Il saldo della bilancia commerciale nel periodo gennaio-novembre del
2006 è stato positivo, pari a 419,1 miliardi di dollari; il dato supera di
26,8% l’analogo indicatore del periodo gennaio-novembre 2005.
L’export russo nei primi undici mesi del 2006 ammonta a 274,8 miliardi
di dollari, in aumento del 25,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. La quota dei Paesi della CSI, che corrisponde a 39,4
miliardi di dollari, è in aumento del 29,6% rispetto all’anno precedente,
mentre l’export con l’Europa e l’America è aumentato del 24,8% rispetto
all’anno precedente.
La composizione merceologica dell’export russo verso i Paesi non
membri della CSI è costituita da prodotti combustibili ed energetici per il
66,4% del totale, da metalli e prodotti contenenti metalli pesanti per il
15,4% (contro il 17,7% dell’anno precedente), produzioni dell’industria
chimica per il 5,5% (6,0% nel 2004), materiali in legno e cellulose per il
3,5%.
Nel periodo in esame le esportazioni di greggio sono ammontate a
176,5 milioni di tonnellate. Le forniture di gas naturale, rispetto al
periodo corrispondente del 2004 sono aumentate del 9%, e i prodotti
petroliferi raffinati del 17,7% (tra i quali benzine +48,2%, nafta +12,7%,
mazut +17,4%). Sono anche aumentate le importazioni di fabbricati in
ferro e acciaio grezzo (7%), le leghe (25%), l’alluminio (17,1%), nichel
(5%), mentre le forniture di rame sono diminuite dell’11,4%. Le
esportazioni di metallo ferroso, espresso secondo il valore monetario,
sono aumentate del 18%.
Per quanto i riguarda i Paesi della CSI, la quota dei prodotti energetici e
carburanti costituisce il 47,3% del totale, in aumento rispetto al 45,7%
dello stesso periodo del 2005; utensili e attrezzature in diminuzione
leggera dal 17,5% al 17,2 %, e i metalli corrispondono all’12,3%
(sostanzialmente invariato rispetto al 2005).
24
Le importazioni russe nel periodo gennaio-novembre del 2006 sono
ammontate a 144,3 miliardi di dollari, segnando un aumento del 29,5%
rispetto al periodo equivalente del 2005. La quota delle importazioni
provenienti dai Paesi non membri della CSI, pari a 121,5 miliardi di
dollari, ha subito un incremento del 32,5%, mentre la quota proveniente
dai Paesi della CSI è aumentata dell’15,7%.
Le importazioni dai Paesi non membri della CSI nel periodo gennaio –
ottobre 2006 sono costituite per il 50,5% da utensili e macchinari (in
aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2005), per il 17%
circa da prodotti dell’industria chimica (in calo di 1,2%), e mezzi di
produzione e materie prime in conto lavorazione per il 15,6% (questi
ultimi due dati sono rimasti pressoché invariati). Nel periodo in
questione sono aumentate del 9,6% le importazioni di carni fresche e
congelate, di caffè del 38,1%, di agrumi del 25,5%, di mobili del 38,1%.
Per quanto riguarda le importazioni provenienti dai Paesi CSI, rispetto
ai primi 10 mesi del 2005 sono aumentate del 55,1% a causa
dell’aumento dei prezzi. Il volume fisico delle importazioni è aumentato
del 7,1%. Le importazioni di metalli ferrosi sono aumentate dal 17,5%
al 19,7%, dei prodotti dell’industria chimica dal 10,7% al 12,1%.
I partner commerciali della Russia nel 2005 sono stati la Germania
(26,6 miliardi di dollari sul totale e un aumento del 139,8% rispetto al
2004), l’Olanda (una quota pari a 21,8 miliardi di dollari, con un
aumento del 164,3% rispetto al 2004), l’Italia (18,8 miliardi di dollari, in
aumento del 152,6% rispetto al 2004), la Cina (15,7 miliardi di dollari
con un incremento del 131,5%, la Turchia (9,9 miliardi di dollari, un
aumento del 149,15), la Polonia (9,2 miliardi di dollari, un aumento del
140%, il Regno Unito, (9 miliardi di dollari, con un aumento del 150%),
la Svizzera (9 miliardi di dollari con un aumento del 136,5%), gli USA
(8,8 miliardi di dollari, aumento del 115,1%) e la Finlandia (8,7 miliardi
di dollari, un aumento del 132%)
In generale, la crescita delle esportazioni è stata dovuta al significativo
aumento del valore dei contratti, così come per l’espansione dei volumi
export; tale espansione ha riguardato i volumi di petrolio, benzina, olio
25
combustibile, gas naturale, alluminio, legname, alcuni metalli ferrosi, i
prodotti chimici di base, i fertilizzanti minerali, e le automobili.
Per quanto riguarda la struttura dell’export di commodities, la share dei
prodotti energetici, principalmente petrolio, è leggermente aumentata
nel 2005 rispetto al 2004, mentre quella dei metalli ferrosi si è espansa
significativamente; macchinari, impianti, e veicoli da trasporto hanno
invece visto contrarre il proprio valore nelle esportazioni.
La crescita dell’import è legata essenzialmente all’aumento dei prezzi
dei beni d’investimento importati.
C’è stato anche un rialzo nei prezzi delle materie prime importate e nei
semilavorati e prodotti industriali intermedi, negli articoli non alimentari
(specialmente farmaci, abbigliamento e mobili), e di qualche genere
alimentare (specialmente cereali, bevande alcoliche, bibite, carne
congelata eccetto quella bianca, pesce, zucchero raffinato, e agrumi).
La share dei macchinari, degli impianti, e dei veicoli da trasporto si è
espansa nella struttura import, mentre si è contratta quella dei beni di
consumo.
1.10.4. Investimenti e finanza d’impresa
Gli investimenti in capitale fisso si sono espansi nel gennaio –
novembre 2006 del 12,9% rispetto al 10,5% del 2005; nell’anno si è
registrato un alto livello di attività nel settore delle costruzioni, con il
volume delle costruzioni realizzate a contratto che è cresciuto del
10,1% su base annuale.
Le costruzioni residenziali sono continuate rapidamente anche nel
2005, con la costruzione di un totale di 51 milioni di metri quadrati di
superficie, pari ad un incremento del 12,5% sul 2004; larga parte
(39,4%) è risultata costruita dagli esistenti proprietari a loro spese.
L’edilizia residenziale costruita nel 2005 ha superato i livelli del 2004 in
58 regioni russe.
I redditi reali disponibili dei russi sono aumentati su base annuale del
10,1% nel (gennaio – novembre) 2006.
26
La dinamica dei redditi reali disponibili alla popolazione nel periodo
gennaio – novembre 2006 continua a mantenersi a ritmi alti. La crescita
negli undici mesi del rispettivo periodo è stata del 10,1% con un ritmo
superiore della crescita dello stipendio reale (13,3%).
Secondo i dati Rosstat, lo stipendio medio nel novembre 2006 era di
11.267 rubli, in aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2005.
Al primo gennaio 2006, gli arretrati di salario dovuti alla popolazione
sono calati della metà su base annuale, ed hanno totalizzato 12,206
miliardi di rubli, mentre il debito sui salari, dovuto all’insufficiente
finanziamento dei bilanci pubblici di tutti i livelli si è contratto del 55,5%;
all’inizio del 2006, il numero di lavoratori in attesa di ricevere il
pagamento di salari arretrati ammontava ad 1,9 milioni di unità, pari al
2,8% della forza lavoro impiegata (-3,4% rispetto al 2005).
Nel 2006 è aumentata ancora la propensione ai consumi, contribuendo
alla pressione inflazionistica nel relativo mercato; allo stesso tempo, la
crescita in termini reali delle spese per i consumi ha ecceduto quella dei
redditi reali. Al primo dicembre 2006, il valore dei depositi privati presso
le banche russe era aumentato del 30,5% su base annuale, mentre la
share di Sberbank sul valore totale di questi si contraeva al 61,1% dal
63,7% rispetto a dodici mesi prima; la share della prima banca russa,
quanto ai depositi privati in valuta passava al 45,6% rispetto al 45,3% di
un anno prima.
L’alto livello della liquidità in rubli posseduta dalle banche commerciali
russe nel 2005/06, con il continuato rafforzamento del rublo nei
confronti del dollaro, ha stimolato l’interesse degli operatori nel mercato
finanziario russo ad investire in asset denominati in rubli
1.10.5. Relazioni con l’estero
La Russia sta ancora ridefinendo la sua posizione nel panorama
internazionale post-guerra fredda.
In ogni caso, uno dei più importanti risultati ottenuti dalla politica estera
russa, è stato il netto miglioramento delle relazioni con l’Europa
27
occidentale e gli Stati Uniti, anche se queste buone relazioni sono state,
in alcune occasioni, messe a dura prova.
Il paese ha ricevuto (ed in tono minore, sta ancora ricevendo oggi)
assistenza finanziaria da parte di diverse istituzioni mondiali, come il
Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, e la Banca
Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo; la Russia è anche parte
dell’Accordo per lo Spazio
Economico Unificato
con
Ucraina,
Bielorussia, e Kazakistan, che prevede la creazione di un’area di libero
commercio fra i quattro paesi, in realtà non ancora implementata.
La Russia continua ad essere membro particolarmente attivo delle
Nazioni Unite, ed ha ereditato il seggio permanente presso il Consiglio
di Sicurezza dalla defunta Unione Sovietica; il paese ha cercato di
rafforzare le proprie relazioni (e la propria supremazia) con le altre ex
repubbliche sovietiche, ora totalmente indipendenti, attraverso la
creazione e la promozione della Comunità di Stati Indipendenti (C.S.I.)
che, pur essendosi dimostrata nella pratica meno importante di quanto
sia ad un livello di mere relazioni politiche, continuerà a rimanere un
punto di riferimento importante per la politica estera russa.
1.10.6. La Legge sugli investimenti stranieri
La Costituzione russa, il codice civile, e la legislazione sulle società per
azioni e le società a responsabilità limitata, provvedono il panorama
legislativo di base per il commercio e gli investimenti in Russia.
Anche se gli investimenti stranieri sono regolati dalla Legge federale
sugli investimenti stranieri nella Federazione Russa, del 9/7/1999, la
stessa non si applica agli investimenti di capitale straniero in banche,
altre organizzazioni creditizie, o compagnie assicurative, regolati da
altre normative.
La
Legge
sugli
investimenti
stranieri
garantisce
l’investitore
internazionale del diritto di investire e mantenere i profitti generati
dall’attività, specificando le caratteristiche dell’attività d’impresa degli
stranieri in Russia; il suo obbiettivo è chiaramente quello di incoraggiare
la diffusione e l’utilizzazione di risorse finanziarie, impianti e tecnologie
28
avanzate, e capacità di management, tipici dei paesi occidentali, per
migliorare l’economia russa.
La Legge stabilisce che nel regolamentare tali investimenti, lo stato si
adegui agli standard internazionali di cooperazione ed investimenti
transfrontalieri; ancora, essa enfatizza che sia le leggi federali che
quelle regionali regolano gli investimenti stranieri nella Federazione
Russa, che tali investimenti debbano essere trattati non diversamente
da quelli nazionali, rimanendo comunque la possibilità di certe
restrizioni, qualora necessarie per la difesa nazionale, il sistema
costituzionale russo, la moralità pubblica, la salute pubblica, i diritti e gli
interessi legali di altre entità, o la sicurezza dello stato russo.
Gli investitori stranieri hanno il diritto di ricorrere alla giurisdizione russa
per difendere i propri diritti, possono acquisire partecipazioni azionarie,
partecipare ai procedimenti di privatizzazione, trasferire i propri diritti di
proprietà a terzi, ed acquisire proprietà immobiliari; dopo il pagamento
delle imposte e degli altri dazi obbligatori, gli stessi possono trasferire
all’estero i propri profitti.
La Legge statuisce anche che gli investitori esteri hanno il diritto di
esportare le proprietà, i database, e gli altri documenti che avevano
originariamente importato in Russia come investimenti; la proprietà
degli investitori stranieri può essere nazionalizzata, ma questa misura
richiede l’adozione di una separata legge federale che regolamenti in
generale tali nazionalizzazioni.
Nel caso di nazionalizzazione, gli investitori internazionali debbono
venire compensati per la proprietà e le altre perdite subite.
La clausola di cui all’articolo 9 della Legge (“Garanzie per gli investitori
stranieri e le società con investimenti stranieri contro i cambiamenti
sfavorevoli nella legislazione della Federazione Russa”) prevede il caso
in cui lo sviluppo legislativo del paese porti ad un aumento della
pressione fiscale o a limitazioni negli investimenti stranieri, rispetto alla
pressione fiscale ed alle politiche esistenti nel momento in cui è iniziato
il finanziamento del progetto; anche se non è ancora chiaro come
questa garanzia funzionerà nella pratica, in teoria le condizioni legali
29
applicabili al progetto saranno quelle esistenti all’inizio del programma
di investimento (ma non oltre i 7 anni antecedenti alle nuove misure).
Tuttavia, questa garanzia è soggetta a certe restrizioni; ad esempio, la
stessa non verrà applicata se la nuova legislazione riguarda la difesa
del sistema costituzionale russo, della salute pubblica, dei diritti e degli
interessi legali di altre entità, o della sicurezza dello stato; inoltre, il
governo deve ancora stabilire i criteri in base ai quali determinare
quando un cambiamento nella legislazione possa ritenersi rivestire un
impatto negativo sull’investitore straniero.
Tali cambiamenti, elencati dalla Legge, includono modifiche nei dazi e
nelle imposte doganali, nelle imposte e negli altri pagamenti obbligatori
dovuti al bilancio federale, e nelle restrizioni previste a carico degli
investitori stranieri; la garanzia si applica alle società con investimenti
stranieri se i contributi internazionali al capitale sociale delle stesse
eccedono il 25%, ed alle società con investimenti stranieri che svolgono
progetti con carattere di priorità.
1.10.7. La legislazione regionale
Prima di investire nelle regioni russe, oltre a verificare tutta la
legislazione federale applicabile al caso concreto, i potenziali investitori
dovranno esaminare anche le leggi regionali.
Una delle caratteristiche più distintive del clima degli investimenti in
Russia, è stata infatti la competizione fra le varie regioni per attrarre gli
investimenti, sia stranieri che nazionali.
I soggetti della Federazione Russa, cercando in questo modo di
migliorare le condizioni sociali ed economiche dei propri territori, hanno
adottato numerose normative e regolamenti con l’intento di incoraggiare
e regolare le attività di investimento.
Una delle legislazioni più progressiste è stata approvata dalla regione di
Leningrado nel 1997, che ha provvisto numerose garanzie di supporto
statale agli investitori impegnati in progetti di grande importanza
economica e sociale nell’oblast, ed agevolazioni fiscali per le società
coinvolte.
30
Fra le altre regioni le cui autorità si sono dimostrate particolarmente
aperte agli investimenti, quelle di Samara, Khabarovsk, Novgorod,
Saratov, e Nizhnii Novgorod, che hanno tutte attratto volumi significativi
di capitali stranieri.
1.10.8. Trattati internazionali
La Federazione Russa è firmataria di molti trattati bilaterali, multilaterali
e internazionali che possono influenzare il commercio e gli investimenti
trasnfrontalieri; è perciò consigliabile che gli investitori conducano
un’accurata verifica per appurare quali possano avere un impatto sulle
loro transazioni in Russia.
1.10.9. Stabilire una presenza giuridica
In Russia, gli investitori esteri possono:
-
stabilire un ufficio di rappresentanza od una filiale di una
persona giuridica straniera;
-
creare una persona giuridica di diritto russo come impresa
a partecipazione di capitale estero, che può essere (a)
interamente di proprietà straniera o (b) posseduta in comune
come joint-venture con un partner russo; oppure
-
agire meramente come investitore estero.
Il codice civile della Federazione Russa prevede invece i seguenti
tipi principali di società:
-
in nome collettivo;
-
fiduciarie;
-
a responsabilità limitata;
-
con responsabilità supplementare;
-
per azioni;
-
cooperative di produzione.
Le società per azioni sono di due tipi, “aperte”, in cui l’alienazione dei
titoli è libera, e “chiuse”, in cui l’alienazione dei titoli è soggetta
all’approvazione dei soci; nelle società a responsabilità limitata, il
31
capitale sociale si presenta suddiviso in quote al posto di azioni, mentre
struttura e adempimenti sono pressoché analoghi.
Le società in nome collettivo e fiduciarie non possono essere istituite da
capitale straniero, neppure con parziale partecipazione. Gli investimenti
esteri quindi trovano espressione nelle forme di società a responsabilità
limitata e società per azioni, di tipo “chiuso” o “aperto”.
Oltre alle disposizioni del c.c., sono state approvate leggi speciali
federali (Legge Federale sull’istituzione delle società a responsabilità
limitata, del 1998, e Legge Federale sulle società per azioni, nel 1996)
che regolano la costituzione delle società a responsabilità limitata e
delle società per azioni; una società a responsabilità limitata può essere
fondata da una o più persone fisiche o giuridiche; tuttavia, se il numero
dei fondatori eccede i 50, la società deve essere registrata come
società per azioni o cooperativa di produzione.
Inoltre, una s.r.l. non può avere come unico socio un’altra società
unipersonale; il capitale sociale dell’s.r.l. è suddiviso in interessi di
partecipazione, come definito nello statuto.
Le s.p.a. continuano oggigiorno ad essere fra le più importanti tipologie
di società commerciali per un’attività d’affari in Russia; la s.p.a. rilascia
azioni al fine di raccogliere il capitale necessario per le sue attività: gli
azionisti non sono responsabili per le obbligazioni societarie, ed
assumono il rischio di perdite limitatamente all’ammontare pagato per le
proprie quote.
Le società per azioni di tipo aperto possono avere un numero illimitato
di azionisti, i quali possono disporre liberamente delle proprie azioni; il
numero degli azionisti in una s.p.a. di tipo chiuso non può eccedere i
50: se questo dovesse eccedere i 50, la società dovrà venire
trasformata entro un anno in s.p.a. di tipo aperto.
1.10.10. Legislazione sulla concorrenza
La normativa fondamentale che regola la politica antimonopolistica in
Russia è la Legge sulla concorrenza e la restrizione delle attività
monopolistiche,
del
22/3/1991,
più
volte
emendata;
l’organo
32
competente per la supervisione anti-monopolistica è il Servizio federale
per l’anti-monopolio.
La summenzionata legge regolamenta 4 aree di particolare interesse
per l’investitore straniero:
-abuso di posizione dominante;
-accordi per la limitazione della concorrenza;
-fondazione di società;
-fusioni ed acquisizioni.
1.11. Tassazione
A partire dal 1999, la Russia ha iniziato una significativa riforma del
sistema fiscale, che è stata implementata in più fasi; questa ha
migliorato le regole procedurali e reso le stesse più favorevoli ai
contribuenti, ridotto il numero totale delle imposte, e ridotto la pressione
fiscale.
Sempre nel 1999, entrò in vigore la parte prima del nuovo codice
tributario, che per la maggior parte si occupa di procedure
amministrative e procedurali; alcune norme del nuovo codice non sono
immediatamente implementabili, con la conseguenza che diverse
regolamentazioni del vecchio regime continueranno a venire applicate
fino all’adozione della parte seconda del nuovo codice.
Il ritardo nella sua adozione viene spiegato con la necessità di evitare
possibili conflitti fra la legislazione fiscale esistente ed alcune previsioni
del nuovo codice.
Nel 2001, sono entrate in vigore nuove norme su accise, IVA, imposta
personale sui redditi, e imposta sociale unificata; nel 2002, quelle sulle
imposte dei redditi d’impresa, e sull’estrazione delle materie prime; nel
2003, ulteriori emendamenti hanno introdotto un sistema di tassazione
semplificato, la tassa unica sui redditi presunti, un nuovo capitolo sulla
tassazione dei trasporti, ed uno speciale regime fiscale per gli Accordi
di produzione condivisa.
Un nuovo capitolo sulla tassazione delle proprietà d’impresa è entrato
in vigore l’1/1/2004, rimpiazzando il precedente del 1991.
33
1.11.1. Tipi di imposte
Il codice tributario prevede 3 livelli di tassazione: federale, regionale, e
locale.
Attualmente, le imposte federali sulle persone giuridiche comprendono
l’imposta sui profitti d’impresa, l’IVA, le accise, l’imposta sociale
unificata, l’imposta sull’estrazione di risorse minerarie, e diverse altre.
Le imposte regionali includono la tassa sulla proprietà d’impresa, quella
sull’industria dei giochi d’azzardo, e l’imposta sui trasporti; mentre le
imposte di carattere locale comprendono l’imposta terriera e l’imposta
sulla proprietà delle persone fisiche.
In base alla graduale implementazione dei nuovi capitoli della parte
seconda del codice fiscale, la lista delle imposte applicabili a livello
federale, regionale, e locale, è cambiata a partire dall’1/1/2004, con
alcune imposte regionali e locali, incluse la sales tax e le imposte
destinate al sostentamento della polizia locale e delle istituzioni
educative, che sono state abolite.
Imposta sul valore aggiunto
L’IVA grava su tutti i beni importati sul territorio russo, e si applica
anche alla vendita di beni, prestazioni, e servizi all’interno dello stato; la
legislazione attuale prevede l’IVA al tasso del 18% per la vendita della
maggior parte dei beni. Fino al 31/12/2003 l’aliquota era del 20%.
Un tasso fisso del 10% è applicato ad una gamma limitata di articoli,
come prodotti farmaceutici, medicali, e certi tipi di prodotti alimentari e
materiale stampato; l’esportazione non è soggetta ad alcuna IVA.
Generalmente, l’IVA pagata per l’acquisto di beni, prestazioni, e servizi,
può venire rimborsata contro quella pagata dai clienti finali.
34
Imposta sulla proprietà d’impresa
Dall’1/1/2004, è entrato in vigore il capitolo 30 del codice tributario, che
ha sostituito la precedente Legge per l’imposta sulla proprietà d’impresa
del 1991.
L’imposta sulla proprietà è una tassa regionale, cioè regolata dalla
legislazione delle varie regioni, fino ad un tasso massimo del 2,2%; la
base impositiva comprende beni mobili ed immobili posseduti dal
soggetto fiscale in Russia, e calcolata sulla base del deprezzamento
degli stessi. I beni tassabili da questo regime non includono più i costi
od altri beni immateriali registrati a bilancio, i terreni, e le masse
d’acqua.
Imposta sociale unificata
Dall’1/1/2001, un’imposta sociale unificata ha rimpiazzato i contributi dei
datori di lavoro a quattro separati fondi sociali; l’imposta è pagata
centralmente, e quindi distribuita fra i detti fondi, ora ridotti a tre.
1.12. Una panoramica del sistema bancario
Dopo la crisi economico-finanziaria del 1998, le banche russe hanno
seguito un modello operativo e di sviluppo totalmente diverso da quello
dei primi anni ’90, diventando maggiormente orientate al credito ed
acquisendo un carattere tipicamente e prettamente “bancario”, come
siamo abituati a vedere in occidente. Questo è avvenuto attraverso la
trasformazione dei depositi privati in crediti all’economia nazionale e la
mediazione economica con le industrie, non più limitandosi dunque,
come all’origine del capitalismo russo, alle operazioni nel mercato
valutario e del debito pubblico.
Il settore bancario russo resta però una debolezza strutturale
dell’infrastruttura economica del paese ed un punto di frizione nella
sostenibilità sul lungo periodo dell’attuale impressionante livello record
di crescita economica, nonostante sia aumentato il bacino potenziale di
domanda di credito grazie alla maggiore produzione industriale ed al
maggiore livello di profitto delle imprese. Inefficienze strutturali di
35
carattere fondamentale, un panorama legislativo ancora carente, e la
generale mancanza di fiducia nel comparto (i privati cittadini detengono
al di fuori di qualsiasi circuito economico circa 40 miliardi di dollari di
risparmi in contanti, mentre il rapporto degli asset bancari russi con il
prodotto interno lordo è pari al 40%, contro 113% di Repubblica Ceca e
71% di Ungheria) impediscono alle banche russe di essere, come
dovrebbe essere loro compito, i finanziatori dell’economia (il rapporto
del credito fornito dalle stesse con il prodotto interno lordo è di appena il
17%, contro, ancora, il 67% della Repubblica Ceca ed il 49%
dell’Ungheria).
Nonostante questa situazione, il paese è, nel 2007, alla fine del suo
ottavo anno di continua crescita economica oltre i 4 punti percentuali.
Le grandi banche pubbliche e quelle di servizio, che esistono in primis
per svolgere le attività di pagamento e di bonifico dei gruppi industriali
di cui sono emanazione, contano per la maggior parte dei 1.276 istituti
bancari, con asset da 160 miliardi di dollari. La pubblica Sberbank è
l’unico istituto finanziario di risparmio che dispone di un sistema statale
di garanzia dei depositi e per questo detiene circa i due terzi dei
depositi privati russi, distorcendo, in questo senso, il mercato stabilendo
sia i tassi di interesse sui depositi che quelli per i mutui in condizioni di
quasi monopolio; all’altro estremo del settore, le 1.110 banche più
piccole dispongono in media di asset che non superano i 13 milioni di
dollari, in parte a causa di una normativa che rende le fusioni
particolarmente difficili ed onerose, ed in parte perché gran parte delle
imprese russe preferisce avere contatti commerciali e finanziari
esclusivamente con un ristretto numero di istituti bancari di fiducia che
possano controllare direttamente.
Nel febbraio 2003 il ministero delle finanze e la Banca Centrale russa
hanno rilasciato congiuntamente, dopo alcuni tentativi nel passato
rimasti desolatamente sulla carta, il primo realistico ed onnicomprensivo
programma di riforma del settore; questo prevede la creazione di un
sistema di garanzia dei depositi, un pacchetto di regolamentazioni su
fusioni ed acquisizioni, la creazione di una normativa che renda più
agevole la registrazione delle nuove partecipazioni, in particolar modo
36
per gli investitori stranieri, e la predisposizione di un piano che riduca il
coinvolgimento dello stato nel comparto.
1.12.1 Principali temi strutturali del settore
Bassa capitalizzazione del settore bancario russo
Le banche russe restano piuttosto insignificanti, se messe a confronto
con i maggiori istituti bancari del mondo (il capitale della sola Citibank è
di alcune volte superiore al capitale aggregato di tutte le banche della
Russia, e vi sono soltanto 15 istituti russi fra le prime 1.000 banche del
mondo; la maggiore, la pubblica Sberbank, è soltanto 155ma) e con la
domanda proveniente dal settore reale dell’economia (le richieste di
credito provenienti da Gazprom e dalle più grandi compagnie petrolifere
sono in complesso più grandi dei mutui effettivamente concessi dalle
banche russe di circa ¼). La qualità del capitale bancario è per molti
istituti incerta, ed a sottolinearlo è il fatto che un terzo dell’incremento
del medesimo sia stato dovuto ad aumenti di capitale, provenienti per la
gran parte da operazioni su immobili, sottolineando che le banche
dispongono di risorse liquide spesso insufficienti. Se si considera poi
che la gran parte di questi aumenti di capitale sono derivati dalla
rivalutazione degli immobili di proprietà dell’istituto, diventa ancora più
evidente che le banche non hanno ricevuto risorse liquide in misura
rilevante.
Mancanza diversificazione del rischio
La qualità del credito si è stabilizzata negli ultimi anni ad un livello
eccezionalmente alto; il vero test su come i rischi creditizi siano gestiti
dalle banche russe si avrà se e quando le stesse si troveranno di fronte
alla sospensione del boom creditizio. In questo caso, il principale
pericolo corso dalle banche russe si dimostrerà essere la loro eccessiva
dipendenza dai grandi clienti; la share dei grandi crediti (quelli che
contano ciascuno per il 5% o più del capitale) è attualmente pari ad una
media del 33%, ciò significa che in caso di deterioramento della
posizione
finanziaria
dei
grandi
gruppi industriali,
a
risentirne
direttamente saranno le banche orientate agli stessi.
37
A causa della bassa interdipendenza bancaria, tuttavia, il fallimento di
una o più banche, anche se importanti, non avrebbe però effetto sulle
rimanenti.
Coinvolgimento dello stato nel settore bancario
Attualmente lo stato è ancora presente nel capitale di molte banche
russe considerate di importanza strategica, nonostante i propositi di
liberalizzazione; laddove lo stato detiene una partecipazione non di
controllo, l’istituto non è in linea teorica influenzato nella sua attività, né
obbligato ad implementare la politica economica pubblica, piuttosto che
operare per ottenere un profitto, ma è indubbio che la presenza
pubblica sia in ogni caso fattore di distorsione ovunque sia presente.
Migliore ambiente competitivo
Secondo il punto di vista del governo russo e della Banca Centrale, la
concorrenza nel settore bancario russo può venire assicurata soltanto
dalla maggiore apertura e trasparenza delle organizzazioni di credito; in
realtà, il ministero per l’antimonopolio, con l’Unione russa degli
industriali e degli imprenditori, peraltro con moltissime opposizioni da
parte degli altri dicasteri di governo, stanno spingendo per la
liquidazione di Sberbank, monopolista nel mercato dei depositi privati.
In realtà, Sberbank non è un monopolista in senso stretto, come lo è
stato il ministero delle ferrovie, recentemente trasformato in ente a
partecipazione pubblica, in quanto ai clienti non vengono impediti
contatti con le banche commerciali; secondo, il principale vantaggio
competitivo di Sberbank, il sistema pubblico di garanzia dei depositi
privati, dovrebbe venire esteso, con il coinvolgimento dello stato, a tutte
le banche commerciali, piuttosto che prevedere la sua scomparsa da
Sberbank. La misura porterà un afflusso importante di denaro,
attualmente mantenuto al di fuori di ogni circuito economico, al sistema
bancario, e quindi all’economia in generale.
38
Necessità di nuove regole amministrative sul capitale
La struttura dell’economia russa richiede la presenza sia di grandi
banche
d’investimenti
od
a
specializzazione
multipla,
sia
di
organizzazioni di credito minori, specializzate in un ventaglio limitato di
operazioni, o con una piccola base clienti. Lo stato potrà supportare la
ricapitalizzazione bancaria con un graduale giro di vite della normativa,
in primo luogo incrementando il capitale minimo previsto, attualmente di
5 milioni di euro per le banche russe senza partecipazioni estere, e di
10 milioni di euro per i sussidiari di banche internazionali.
Necessità di liberalizzare la partecipazione dei non residenti (stranieri)
al sistema bancario
La presenza del capitale straniero nel sistema bancario russo dipende
direttamente dal miglioramento generale del sistema stesso; la riforma
del governo non prevede misure concrete per facilitare l’estensione di
attività degli istituti bancari con capitale straniero, ad eccezione di
nuove procedure di tipo informativo per l’acquisizione di partecipazioni
da parte di non residenti, fino al 100% del capitale sociale. La share
delle persone giuridiche non residenti nel capitale sociale aggregato
delle banche russe è in lento ma costante declino negli ultimi anni,
essendo passato da circa l’11% del 2000 al 7-8% nel 2002. A proposito
di istituti bancari internazionali, una delle potenziali minacce più serie
all’integrità del sistema bancario russo è che le maggiori industrie del
paese, specialmente quante pratichino massicce operazioni di importexport, scelgano di venire servite da banche estere, mettendo così in
dubbio le risorse di base del banking locale. In realtà, tale ipotesi viene
oggettivamente limitata dalla sempre più alta integrazione globale delle
stesse banche russe; inoltre, gli oligarchi “moderni” non intenderanno
mai perdere il controllo sui propri flussi di denaro anche una volta che
questi sono stati incanalati nei circuiti bancari, mantenendo pertanto
sempre un occhio di riguardo verso gli istituti bancari di loro
emanazione: le banche estere verranno utilizzate soltanto per funzioni
specifiche, come l’organizzazione di crediti nei mercati finanziari globali
(eurobond, ecc.)
39
La BC russa attualmente autorizza operazioni trans-frontaliere di tipo
anche sostanziale, così come la costituzione di sussidiari di banche
straniere sul territorio russo, regolarmente registrati come persone
giuridiche russe, ed operanti in linea con la legislazione nazionale ed
alla pari con le banche russe; allo stesso tempo, la Banca Centrale si
oppone alla nascita di sussidiari non registrati delle banche straniere in
Russia, cioè al fatto che le banche straniere possano costituire sul
territorio russo le cosiddette “filiali dirette” senza la creazione di entità
giuridiche ad hoc.
Evidentemente l’istituto centrale ritiene che questa concessione
creerebbe un insormontabile vantaggio competitivo a favore degli istituti
stranieri, con la conseguenza che i clienti russi, siano essi grandi, medi
o piccoli, richiederebbero a queste filiali servizi bancari all’estero,
sminuendo gli sforzi per la riforma del sistema bancario domestico.
L’apertura della prima banca italiana con licenza operativa russa, Zao
Banca Intesa, a Mosca, è avvenuta nello scorso aprile; la Zao Intesa,
affiliata del Gruppo Intesa, primo in Italia, ha ricevuto la licenza ufficiale
della Banca Centrale russa il 27 ottobre 2003.
Punti di frizione che ostacolano la crescita delle risorse bancarie
E’ chiaro che l’ulteriore mobilizzazione-attrazione del risparmio verso le
banche commerciali richiede la creazione di un sistema pubblico di
garanzia dei depositi. Il meccanismo elaborato dal ministero per lo
sviluppo economico suggerisce che gli istituti bancari di risparmio
trasferiscano trimestralmente su di un conto speciale della Banca
Centrale lo 0,15% dei depositi attratti nel periodo di riferimento.
Secondo noi, l’ammontare appare insufficiente, ed al fine di raggiungere
il 5% del volume di depositi annui, che ammonta a circa 1,2 miliardi di
dollari all’anno, la deduzione dovrebbe essere perlomeno doppia.
1.12.2 Principali aree sensibili del settore
Insufficienza di capitale
Il valore di capitale delle banche russe non permette loro di soddisfare
appieno la domanda di credito che giunge dalle maggiori corporazioni
40
industriali del paese; a parte ciò, l’insufficienza di capitali pone le
banche russe in una posizione di seconda classe con quelle occidentali:
nella lista dei primi 100 operatori economici dell’Europa occidentale per
capitalizzazione di mercato, i gruppi industriali russi occupano le prime
6 posizioni, mentre l’unico istituto bancario è rappresentato dalla
pubblica Sberbank (per contrasto, la Polonia è rappresentata da 10
banche).
Eccessiva dipendenza delle banche dai gruppi industriali proprietari
Praticamente tutte le maggiori banche russe sono sotto il controllo di un
ristretto circolo di enti proprietari, mentre i diritti degli azionisti di
minoranza non vengono sempre protetti in modo appropriato; questo
riduce l’interesse negli istituti bancari come oggetti di investimento o
come partner a lungo termine per i grandi potenziali investitori,
soprattutto stranieri, in quanto eventuali problematiche sopportate dal
proprietario si rifletteranno sulla banca stessa. Un altro punto di frizione
che ostacola l’allargamento della base finanziaria delle banche è
l’assenza di un sistema pubblico di garanzia dei depositi.
Mancanza di un numero sufficientemente ampio di richiedenti del
credito
La maggior parte della domanda di credito che interessa le banche
russe è concentrata nei settori ad alta profittabilità, quelli cioè orientati
all’export (energia e carburanti), che abbisognano però di linee di
credito consistenti e di lunga durata; il resto delle imprese dispone, dal
punto di vista bancario, di redditualità limitata.
Basso livello di protezione legale del credito
In pratica, nei casi di insolvenza le corti minori non prendono
generalmente decisioni favorevoli alle banche; questo, con la
persistenza di contabilità non trasparenti, spinge le banche a
sovvenzionare di preferenza quelle imprese che possono in qualche
modo controllare, se non influenzare direttamente. La legislazione
fallimentare e sul recupero crediti resta insufficiente.
41
Grande numero di banche di piccole dimensioni le cui attività si
rivolgono principalmente ad operazioni di tipo dubbio
L’analisi riguardante la struttura di molti istituti bancari minori mostra la
loro devozione principalmente ad operazioni di tipo non tradizionale, o
di tipo dubbio, come il trasferimento di capitali all’estero; i meccanismi
attuali per combattere questo fenomeno non sono efficaci.
Legislazione interna che impedisce o rende difficile la concentrazione
del capitale bancario
Esistono numerose difficoltà di tipo formale per i procedimenti di fusione
nel settore bancario; a causa di ciò, gli istituti interessati possono
soltanto trasferire la titolarità di settori operativi e liquidare le strutture
non più necessarie.
Procedure di liquidazione insufficienti
Normalmente trascorre un grande lasso di tempo fra il ritiro della
licenza bancaria e la liquidazione dell’istituto, tempo durante il quale gli
asset bancari vengono posti sotto sequestro cautelativo.
1.12.3 Strutturazione del sistema bancario russo
Banche pubbliche
Nonostante i propositi delle autorità finanziarie ad avere il maggior
numero possibile di banche privatizzate, nel 2002 gli istituti pubblici od
a maggioranza di partecipazione pubblica erano ancora numerosi.
Inoltre, il processo di capitalizzazione delle banche statali, in raffronto
con le banche commerciali, è stato facilitato da 6,5 miliardi di rubli in
aumenti di capitale nel 2002, accompagnato dai tradizionali altissimi
profitti di Sberbank e Vneshtorgbank; allo stesso tempo, rispetto al
biennio precedente, la posizione delle banche pubbliche in alcune
operazioni chiave si è indebolita, e questo è vero in primis per il credito,
che ha da sempre visto in testa ad ogni classifica i due istituti pubblici
appena menzionati.
42
Grandi istituti commerciali
Il processo di concentrazione del sistema bancario russo fra gli istituti
maggiori si è fermato a partire dal 2001, con la share di questi ultimi,
Sberbank compresa, che si è ridotta nella maggioranza delle operazioni
più importanti, come le linee di credito (le 30 banche maggiori hanno
ridotto i finanziamenti alle imprese su base annuale dell’1,6% nel 2002,
dal 42,6 al 41%); considerando che anche Sberbank ha registrato lo
scorso anno un indice di crescita creditizia minore rispetto al settore in
genere (30,8 contro 34,6%), si può dedurre la recente dinamicità delle
banche di medie dimensioni nel credito. Alle stesse conclusioni si può
giungere con un’analisi comparativa della struttura di bilancio dei più
grandi gruppi bancari e del settore bancario in genere; mentre i primi
non hanno aumentato in modo sensibile la loro share di asset dedicati
al credito alle imprese, che è tesa anzi a diminuire lo scorso anno, fra il
1999 ed il 2002 la stessa, per il comparto in generale, è aumentata di
circa un quarto.
Banche straniere
La stabilità politica e l’esuberanza economica della Russia, il buono
stato di salute del mercato russo di bond ed equity, una grande quantità
di corporate bond rilasciati da alcuni dei maggiori gruppi industriali del
paese, il relativamente grande numero di contratti internazionali di alto
profilo conclusi nel corso dell’anno dai gruppi industriali leader del
paese, e recenti investimenti strategici esteri di grande volume, hanno
convinto molte banche internazionali di ritornare a giocare la carta
Russia. La logica dietro al nuovo interesse dei banchieri verso Mosca
resta però la stessa: il paese ospita un gruppo di imprese privatizzate di
livello globale, che opera nel settore delle risorse naturali (fra cui Yukos,
Lukoil, Surguneftegaz, Norilsk Nickel) che necessitano costantemente
di grandi afflussi di capitale. Molti di questi gruppi continueranno nei
prossimi anni a rilasciare addizionali bond ed equity, a fondersi gli uni
con gli altri, ad acquisire i concorrenti, ed a cedere i propri sussidiari
agli investitori esteri. Il fatto positivo è che oggi le imprese russe sono
meglio gestite e più realistiche circa le proprie prospettive, mentre, da
43
parte loro, le banche internazionali ritengono che le stesse siano
attualmente più caute che in passato e maggiormente degne di fiducia.
I margini di guadagno sono oggi senza dubbio inferiori a quelli che
erano durante gli anni ’90, ma certamente di gran lunga meno rischiosi
e volatili, ed il mercato è molto più competitivo; come sottolineano gli
stessi banchieri russi, la mentalità del “capitalismo da casinò” della
metà degli anni ’90 appartiene ormai al passato, ed ora, con le
condizioni politiche ed economiche stabili, le industrie e gli investitori si
sono impegnati alla crescita del proprio business anche in termini di
lungo periodo.
Il rinnovato interesse delle banche internazionali nella Russia si spiega
anche con i livelli tuttora sostenuti nei prezzi delle commodites
d’esportazione, e con il basso numero di contratti importanti conclusi
nei più sviluppati mercati finanziari occidentali. Gli istituti bancari con le
maggiori reputazioni, capacità, e ramificazioni internazionali, potranno
ancora cogliere le migliori opportunità del mercato russo direttamente
dalle proprie sedi all’estero attraverso operazioni di mandato, ma
dovranno certamente acquisire o costruire una loro presenza più forte
direttamente sul territorio, qualora fossero interessati ad un business di
successo anche sul lungo termine. Attualmente la banca d’investimenti
dominante in Russia è la Brunswick UBS, fondata nel 1997 con
l’acquisizione, da parte della banca svizzera UBS, della londinese
Warburg, che a sua volta deteneva una partecipazione nel broker
Brunswick; da allora il gruppo è leader nel mercato finanziario russo e
fra i conglomerati del paese di Putin che investono all’estero; Morgan
Stanley lavora da lungo tempo con Gazprom ed è attivamente presente
sul mercato russo degli investimenti; Deutsche Bank è in trattativa con
UFG; Citibank e Societè Generale, da tempo già presenti in Russia,
stanno considerando di espandervi ulteriormente il business; la prima di
queste due, come del resto l’austriaca Raiffeisenbank, la banca
europea più presente nei paesi ex socialisti, dispongono di una
presenza significativa a Mosca e San Pietroburgo, offrendo una vasta
gamma di servizi ai privati (cd. banking retail), compresi mutui ed
ipoteche. Il modello con cui le banche estere sono presenti sul mercato
44
locale ricalca quasi sempre la combinazione dei vantaggi di grandi fondi
di bilancio transnazionali e di una distribuzione sul territorio globale, con
l’expertise ed il know-how locale.
1.12.4 Il ruolo della banca centrale russa
Il sistema bancario russo è contraddistinto da due livelli di istituzioni
bancarie: la Banca Centrale della Federazione Russa (livello superiore),
organo
regolatore
commerciali/istituzioni
e
di
governo
creditizie
del
(livello
sistema,
inferiore).
e
Lo
le
banche
status,
le
responsabilità e la giurisdizione della BC vengono delineati nella Legge
Federale sulla Banca Centrale della Federazione Russa; gli scopi
principali dell’attività della Banca Centrale sono la salvaguardia della
moneta nazionale (rublo), lo sviluppo ed il miglioramento del sistema
bancario nazionale, l’elaborazione di regolamentazioni che stabiliscano
un sistema efficiente dei pagamenti. Alcune delle sue funzioni sono la
stampa della moneta nazionale, la regolamentazione delle operazioni in
valuta, la regolamentazione delle operazioni di bonifico e pagamenti
bancari, il rilascio e la sospensione o revoca delle licenze bancarie alle
banche commerciali.
Le banche commerciali e le altre organizzazioni creditizie vengono
istituite e gestite secondo quanto previsto dalla Legge Federale sulle
Banche e le Attività Bancarie, nonché le altre leggi e normative
particolari emanate dalla Banca Centrale. Un istituto bancario
commerciale si considera esistente come persona giuridica dopo la
registrazione del suo capitale sociale presso la Banca Centrale russa,
la quale rilascia una licenza che conferma la titolarità a svolgere attività
bancarie. Persone giuridiche o fisiche, sia residenti che non residenti, il
cui numero non può comunque essere inferiore a tre, possono essere
co-fondatori di una banca.
Il capitale sociale di una banca può, poi, venire formato soltanto con
contributi provenienti direttamente dai suoi fondatori, e non è consentito
utilizzare linee di credito esterne come partecipazioni dei fondatori per
la costituzione del capitale sociale della banca. La partecipazione di
ciascun co-fondatore al capitale sociale non può superare il 35%; per le
45
banche di nuova fondazione, il capitale sociale non può essere inferiore
a 5 milioni di euro, o l’equivalente in altre valute, incluso il rublo per le
banche russe senza partecipazioni estere, ed a 10 milioni di euro per i
sussidiari di banche internazionali.
Il capitale sociale può essere costituito sia da fondi in rubli che in valuta
estera, così come da altri beni (asset) suscettibili di valutazione
economica, che dovranno però risultare utilizzati direttamente nelle
operazioni bancarie; il loro valore non potrà inoltre superare il 20% del
capitale sociale originariamente sottoscritto, con l’eccezione dell’edificio
che ospita la banca. Per le banche controllate da soggetti non residenti
(oltre il 50% delle partecipazioni), la partecipazione minima di ciascun
co-fondatore straniero è stabilita in 2 milioni di dollari, o l’equivalente in
altra valuta, rublo compreso.
Le banche commerciali devono poi disporre di fondi di riserva, trattenuti
nei propri conti presso la Banca Centrale, pari al 10% del capitale
sociale, al 20% delle risorse finanziarie presenti sui conti correnti della
clientela, ed al 15% delle risorse finanziarie presenti sui depositi
fruttiferi della clientela.
Inoltre, la Banca Centrale ha stabilito alcune formule standard i cui
risultati aritmetici dovranno essere osservati dalle banche commerciali,
come:
(Capitale della banca : totale delle sue obbligazioni) dovrà
essere >= 0,04 per gli istituti bancari ex pubblici
privatizzati, e >= 0,05 per tutte le altre banche
commerciali, eccetto quelle organizzate secondo la
ragione sociale “OAO”, per le quali dovrà essere >= 0,667
e
(Liquidità : obbligazioni correnti [a questo fine tutte quelle con scadenza
entro un mese]) dovrà essere >=0,2 per gli istituti bancari ex pubblici
privatizzati, e >= 0,3 per tutte le altre banche commerciali.
Il totale dei finanziamenti concessi ad un unico cliente, incluso il 50%
delle garanzie bancarie ed obbligazioni simili, che supereranno il 20%
del capitale della banca, viene considerato dalla legislazione russa
46
come
credito
“importante”,
la
cui
concessione
deve
venire
immediatamente comunicata alla Banca Centrale; inoltre, l’ammontare
totale di tutti i finanziamenti “importanti” non dovrà superare 15 volte il
capitale bancario per gli istituti ex pubblici privatizzati, e 10 volte per le
altre banche commerciali, eccetto quelle organizzate secondo la
ragione sociale “OAO”, per le quali l’ammontare totale non dovrà
superare 8 volte il loro capitale.
A scadenza mensile, la Banca Centrale controlla gli schemi di bilancio
degli istituti bancari commerciali per verificare l’osservanza di questi
standard; in caso venga riscontrata un’irregolarità, compresa la
presentazione alla BC di dati incompleti o non veritieri, quest’ultima ha
facoltà di applicare penalità di tipo economico ed amministrativo, come
sanzioni, limitazioni alla gamma dei servizi bancari autorizzati all’istituto,
fino alla sospensione o revoca della licenza. Soltanto istituti bancari in
possesso di una regolare licenza rilasciata dalla Banca Centrale russa
possono svolgere attività bancaria nel paese, e la BC può revocare la
stessa se la banca in questione non abbia rispettato le leggi federali in
materia e le regolamentazioni dell’istituto centrale. In Russia sono
previste 6 categorie di licenza bancaria rilasciate dalla Banca Centrale;
quella che permette il più ampio ventaglio di operazioni (incluse quelle
in rubli e valuta straniera) è la licenza di tipo “generale”, che prevede un
capitale minimo di 5,5 milioni di dollari.
1.12.5 Analisi
Esaminando i dati sopra esposti possiamo affermare che il sistema
bancario russo, così come l’economia russa in generale, è oggi
minacciato dall’incapacità interna di crescere ad una nuova dimensione
slegata dalle grandi corporazioni delle commodities, piuttosto che dalle
prospettive di una nuova crisi; ciò si riflette nella debole posizione degli
istituti russi quando vengono messi a confronto con i loro omologhi
internazionali, indipendentemente da quanto lungo sarà il processo per
l’ammissione della Russia all’Organizzazione mondiale del commercio.
A livello mondiale, la Russia è una cenerentola della finanza mondiale:
47
vi sono 15 banche russe fra le prime 1.000 al mondo, ma quella in cima
a tutte, la banca pubblica Sberbank, è appena 155ma nella lista
internazionale, con 2,34 miliardi di dollari di capitale “first-tier”. La
situazione è migliore a livello europeo, dove sono 14 gli istituti bancari
russi fra i primi 25 dell’Europa centro-orientale, e secondo gli
economisti sarà soltanto quando l’offerta di credito (banche) e la
domanda di credito (industrie) si incontreranno in un mercato sicuro ed
efficiente, che le prospettive di sviluppo economico della Russia
potranno essere assicurate senza timore alcuno.
Fino a non molto tempo fa, la grande maggioranza delle banche russe
collegate alle grandi compagnie industriali hanno agito esclusivamente
come tesorieri delle stesse, prendendo denaro dagli azionisti ed
assegnandolo in prestito alle società affiliate; e la ragione per cui,
durante la crisi finanziaria del 1998, furono proprio le banche a subire i
colpi più duri, perdendo miliardi di dollari, sta nel fatto che gli oligarchi
russi preferirono sacrificare le stesse per salvare gli asset produttivi
delle proprie industrie, con la conseguenza, però, di avere sacrificato
del tutto anche la fiducia pubblica nel sistema bancario commerciale in
generale.
Oggi le banche iniziano ad operare come veri e propri intermediari
nell’economia, ma queste intermediazioni sono ancora limitate ai clienti
più importanti (in linea teorica, tre grandi clienti come Gazprom, Yukos
e Lukoil basterebbero per permettere alle banche russe di sopravvivere
dignitosamente), ma la stabilizzazione politica interna, la rapida crescita
economica, i rendimenti in calo sui bond sovrani russi, ed il mercato
locale dei corporate bond in rapido sviluppo, hanno spinto le grandi
corporazioni a trovare linee di credito a costo più contenuto nei mercati
internazionali o proprio in quello domestico dei bond, o ancora ad
ottenere finanziamenti presso banche estere. Mentre, infatti, nel 2002 il
tasso medio d’interesse praticato dalle banche russe si attestava
sull’11%, oggi è già possibile trovare un’alternativa al di sotto del 9%
nei mercati internazionali, con bond normalmente triennali. Di
conseguenza, si capisce come i margini di profitto delle banche russe
siano scesi mediamente dal 7,5% del 2001 al 5,4% del 2002, mentre si
48
stanno restringendo sempre di più, come conseguenza del declino del
credito alla grande clientela; questo significa che oggi le banche non
hanno molta scelta, fra dedicarsi ai servizi bancari per i privati, o
diversificare il proprio portafoglio dalla solita decina di grandi
corporazioni energetiche e dei minerali, che contano per il 40% di tutto
il credito bancario russo.
Fra i servizi ai privati, mentre i prestiti alle PMI sono ancora piccola
cosa, il credito al consumo sta vivendo nel paese un vero e proprio
boom, dopo una crescita del 50% nel 2002 rispetto al 2001, ed un
addizionale 40%, su base annuale, nei primi cinque mesi dell’anno; il
credito al consumo dovrebbe stimolare ulteriormente la spesa dei russi;
anche l’ipoteca sta iniziando a crescere, sebbene da basi molto più
basse. I depositi bancari privati sono cresciuti nel 2002 del 36% come
risultato di un ritorno di fiducia da parte della popolazione nelle banche
commerciali del paese, che tuttavia mantiene ancora 40 miliardi di
dollari in contanti al di fuori di ogni circolazione economica, come
risparmi domestici, e tuttora soltanto il 25% dei risparmi privati
sarebbero depositati presso le banche; ciononostante, il totale dei
depositi bancari russi conta soltanto per 80 miliardi di dollari, pari al
18% del prodotto interno lordo, una frazione di quanto si registra in altri
paesi europei. Di più, il 20% della popolazione russa non dispone
ancora di un conto bancario.
La crescente concorrenza nel settore sta spingendo gli istituti bancari
russi a procedere ad un completo upgrade della gamma di servizi offerti
e dello stesso modo di accedere al business bancario, e le banche
straniere, che godono di un livello di fiducia molto più alto dei loro
omologhi locali, così come di investimenti meno costosi e di una
maggiore offerta di prodotti bancari, stanno giocando un ruolo sempre
più importante nel definire il nuovo panorama competitivo bancario. Di
conseguenza, alcune banche russe stanno adottando livelli di corporate
governance di tipo globale, tra cui la pubblicazione trimestrale dei
risultati secondo gli standard contabili internazionali ed il miglioramento
della gestione dei rischi, anche come dimostrazione di affidabilità e
fiducia per i partner internazionali presenti e futuri.
49
Con il governo che guida bilanci pubblici con forti surplus, nell’ultimo
triennio alle banche russe non è rimasto altro da fare che emulare i
comportamenti dei loro omologhi occidentali, cioè di comportarsi come
istituti bancari veri e propri, ed iniziare a prestare il denaro depositato
sui propri conti.
Il credito al settore privato dell’economia conta
attualmente circa 75 miliardi di dollari, pari al 17% del PIL, e sta
crescendo al ritmo di 15 miliardi di dollari all’anno.
Tuttavia,
questa
riscoperta
del
credito
porta
con
sé
diverse
discrepanze. Primo, questa misura dei prestiti è ancora troppo piccola,
anche considerando gli standard di un’economia emergente. Secondo,
una larga parte del credito bancario è assicurata da Sberbank, la banca
pubblica di risparmio, che conta per i due terzi dei depositi privati nel
paese. Terzo, la maggior parte dei prestiti è a breve o brevissimo
termine, e provvista dalle “banche di servizio” dei grandi gruppi
industriali alle società affiliate. Così, coloro che realmente hanno
bisogno di finanziamenti (imprenditori individuali, piccola e media
imprenditoria, giovani imprenditori, che contano in totale per il 10% del
PIL), se ne vedono privato l’accesso, in quanto considerati debitori
rischiosi; il problema è rappresentato anche dal clima talvolta opaco,
corrotto e rischioso del mondo d’affari in Russia, specialmente per
quanti sono alle prime armi; molte imprese senza particolari appoggi,
temono, in realtà, il ricorso al credito bancario perché non vogliono
rivelare i propri bilanci ad estranei, che possono dimostrarsi collegati ad
uno dei molti voraci gruppi industrial-finanziari del paese.
Allo stesso tempo, le banche temono di concedere un mutuo a società
poco conosciute, a causa dei non sempre chiarissimi registri contabili di
molte fra queste, e delle difficoltà intrinseche all’accertamento della loro
solvenza prima ed al recupero crediti dopo; di più, la normativa legale
presenta molte falle, e così il sistema giudiziario.
In attesa che le riforme arrivino anche al settore bancario, le banche
russe sembrano oggi più inclini a dedicarsi al piccolo credito ai privati
attraverso mutui, ipoteche e crediti al consumo alla piccola, ma in
crescita, classe media russa, piuttosto che alle operazioni creditizie
aziendali, specialmente alle PMI, il lavoro con le quali si ritiene
50
relativamente costoso, in rapporto ai vantaggi che ne possono derivare:
meglio avere a che fare con Gazprom, pensano i banchieri russi.
Sberbank (1.200 filiali e 20.000 sportelli) controlla l’80% di tutti i depositi
bancari in rubli, seguita dal maggiore istituto privato del paese, Alfa
Bank, con un mero 2%. Sembrerebbe che il governo russo non intenda
mettere fine alla situazione di quasi-monopolio di Sberbank in tempi
brevi, con privatizzazioni od altri interventi similari, ed ha invece
elaborato un sistema legale per l’assicurazione dei depositi anche
presso le banche commerciali, che rimuoverebbe il principale vantaggio
competitivo del colosso pubblico.
Gli ultimi dati disponibili confermano che al settembre 2006 sono state
ufficialmente registrate nella Federazione Russa 1276 banche, mentre
nel corso dell’ultimo triennio il numero di istituti bancari registrati ogni
anno si è attestato sui 30-35, contro 15-20 procedure di revoca della
licenza. Oltre la metà delle banche russe hanno sede di registrazione a
Mosca; quanto a capitalizzazione, la maggiore è Sberbank (oltre 4
miliardi di euro), quindi Vneshtorgbank (1,5 miliardi di euro),
Gazprombank, Banca Internazionale Industriale, Alfa Bank, Bank
Moskvi, UralsibBank, Rosbank, MDM-Bank e Banca Internazionale di
Mosca, quest’ultima con una quota di 150 milioni di euro. Oltre agli
istituti indicati, un’altra trentina dispone di capitale superiore ai 100
milioni di euro, mentre sono circa 300 quelle che superano i 10 milioni
di euro.
1.12.6 Strumenti di finanziamento offerti dalle banche straniere
Riteniamo opportuno considerare le banche straniere operanti sul
mercato russo. Abbiamo preso in esame cinque banche selezionate tra
le più importanti per capitale e precisamente:
51
Banca
Capitale
(in milioni
di rubli)
CITIBANK
MMB
RAIFFEISENBANK
ING BANK
(Eurasia)
KMB-BANK
8832
5868
4336
2250
Depositi
Filiali e/o
Uffici
di
rappresentanze
persone
fisiche (in
milioni di
rubli)
2219
1
1
10528
9
5
12143
1
4
975
1
566
540
31
26
La KMB-BANK è l’unica banca con il 100% di capitale straniero e una
larga rete regionale, con uffici sparsi per tutta la Russia, da Vladivostok
a Kaliningrad. L’istituto di credito propone finanziamenti alla piccola e
media impresa in venti regioni della Federazione Russa e fornisce
crediti alle società con più del 50 % del pacchetto azionario di proprietà
russo e privato.
I principali finanziamenti sono:
Finanziamenti-espressi: fino a 1000 dollari, o euro, o
30 000 rubli
Finanziamenti-micro: da 1000 a 20 000 dollari, o euro, o
da 30 000 fino a 600 000 rubli
Piccoli-finanziamenti: da 20 000 fino a 100 000 dollari, o
euro, o da 600 000 fino a 3 000 000 rubli
La banca finanzia le piccole e medie imprese e anche gli imprenditori
(senza) che non possiedono persone giuridiche.
Per i finanziamenti
alle piccole imprese l’importo del prestito va da 100 a 500 000 dollari.
La KMB-BANK offre inoltre operazioni di leasing per l’acquisto di
macchinari di produzione e attrezzature per il commercio incluse:
Macchine poligrafiche
Macchine
per
imballaggio,
confezionamento
e
riempimento
52
Macchine per la lavorazione del legno, del vetro e del
metallo
Attrezzature commerciali
Macchine alimentari
La RAIFFEISEN BANK in Russia è formata dal gruppo Raiffeisen
International Bank-Holding AG
(99.5%) e
da
Raiffeisen-Invest-
Gesellschaft m.b.H (0.5%). L’istituto di credito ha una posizione di
rilievo tra le banche europee per finanziamenti a piccola e grande
impresa. I settori industriali più attivi sono: chimico e petrolchimico,
lavorazione del legname e della carta, metallurgico, alimentare,
produzione e commercio di beni di consumo.
I principali indirizzi sono:
Finanziamenti di preimport/import, preexport/export;
Emissioni di lettere di credito e garanzie;
Strutturazione di finanziamenti commerciali;
Finanziamenti di progetti di costruzione;
Progetti di finanziamento (con partecipazione di EBRR e
Agenti Export di Credito);
Finanziamento di capitale circolante;
Finanziamenti allo scoperto;
Partecipazione a finanziamenti indicizzati sul mercato
russo e internazionale;
Finanziamenti di investimento
Le principali garanzie per il prestito accettate da Raiffeisen bank sono
beni immobili, merci, coperture monetarie, garanzie o lettere di credito,
contratti di cessione dei diritti di vendita sottoposti al compratore. La
banca finanzia operazioni di leasing dei macchinari e autotrasporti
(durata media 3-4 anni).
I settori industriali principali per operazione di leasing sono:
petrolio, gas estrazione e raffinazione, industria mineraria
e metallurgica, prodotti alimentari, imballaggi, farmaceutica,
industria poligrafica, settore edile, trasporti.
53
L’istituto di credito ha la possibilità di mettersi in contatto
con numerose ditte europee produttrici di macchinari, di
assicurare i macchinari nel periodo di durata del leasing, di
curare le formalità legali dell’import incluso sdoganamento.
La MMB (Banca Internazionale di Mosca) offre ai suoi clienti diversi
programmi di finanziamento. La banca ha clienti della grande e piccola
impresa in quasi tutte le regioni della Russia, e questo consente al
mutuatario di contare su molti dei controagenti della MMB. La struttura
della banca favorisce la collaborazione con gli istituti finanziari stranieri
e consente di risolvere i problemi nelle operazioni di commercio estero.
Per i programmi di ammodernamento la banca offre finanziamenti a
breve e media scadenza in rubli (con una durata fino a 5 anni). Tra i
programmi di finanziamento la MMB prevede anche crediti indicizzati e
operazioni di leasing. Per l’acquisto di macchinari di importazione o di
fabbricazione nazionale la banca si appoggia alla filiale ZAO “MMBLEASING”, fondata nel 1996. Dal 1998 la società è un membro
dell’associazione leasing russa e opera in molte regioni e città come
San
Pietroburgo,
Novosibirsk,
Ekaterinburg,
Rostov-na-Don,
Krasnodar, Vladivostok, Samara, Kursk, Tula, Chekhov, Izevsk. I settori
nei quali è suddiviso il portafoglio (più di 60 milioni di dollari) del leasing
sono: mezzi di trasporto (44%), telecomunicazioni (25%), industria
poligrafica (14%), industria agroalimentare (8%), commercio al dettaglio
di prodotti petroliferi (5%), settore edile (2%), altri settori (2%).
La CITI-BANK è una filiale della Citigroup; ha iniziato la sua attività in
Russia nel 1993 ed è stata una delle prime banche russe con capitale
straniero. Oggi la CITIBANK è al primo posto tra le banche straniere
per capitale (in milioni di rubli 8832), ha 450 dipendenti a Mosca e
Pietroburgo, e serve più di 1700 grandi società. L’istituto di credito è
specializzato nelle operazioni di import ed export, nel rilascio di
garanzie bancarie e nell’elaborazione di programmi di finanziamento
commerciale. Nel 2002 ha fondato la società di leasing OOO
54
“CITILEASING”. La banca rilascia finanziamenti a lunga scadenza fino
a 3-5 anni, ammortamento accelerato del macchinario con coefficiente
fino a 3, l’iva viene accreditata, il pagamento del leasing può essere
dedotto a scopi fiscali.
La ING-BANK (Eurasia) è una filiale della ING GROUP. La banca
lavora nel mercato russo dal 1994. Nell’ufficio di Mosca lavorano più di
200 dipendenti. I principali servizi offerti dall’istituto di credito sono:
Finanziamenti a breve scadenza per il capitale circolante
(in dollari, euro, sterline inglesi e rubli).
Finanziamenti allo scoperto (in dollari, euro, sterline inglesi
e rubli)
Finanziamenti a breve scadenza a garanzia di una
compagnia offshore
Finanziamenti al fornitore
Finanziamenti commerciali (lettere di credito documentari
e di riserva, incassi, garanzie, garanzie contrattuali e di offerta,
finanziamenti di riserva)
Dal 2001 la Insbank dispone della licenza per operazioni di leasing nel
mercato russo.
1.12.7 Strumenti finanziari offerti dalle banche italiane
La lamentata assenza del sistema bancario italiano a supporto degli
imprenditori che operano sul territorio russo è più che un luogo comune.
Sono sei le banche “presenti” in Russia, nessuna con attività di
sportello ma esclusivamente come Uffici di Rappresentanza: Banca di
Roma, Banca Nazionale del Lavoro, Monte dei Paschi di Siena, San
Paolo Imi, Unicredito Italiano. Banca Intesa-Bci è la prima ad operare
direttamente con una vera e propria filiale e la sua attività è ormai da
considerarsi a pieno regime. Non sono ben definite le attività di questi
Uffici di Rappresentanza per quanto riguarda l’assistenza alle aziende
italiane che lavorano con clienti russi.
55
Le coordinate degli altri UR delle banche italiane presenti a Mosca
sono:
BANCA DI ROMA
123001 Mosca, Mamonovsky per.,
4, uff. 8,
tel: 209-6501, fax: 200-0233.
E-mail: [email protected].
BANCA
NAZIONALE
DEL
LAVORO
121019 Mosca, M. Znamensky
per. 8, str.1,
tel: 202-7657, 203-0395, 2030326, fax: 202-9983.
E-mail: [email protected].
INTESA-BCI,
101000 Mosca, Petroverigskij
pereulok, 2, bld. 2,
tel: 101-0117, fax: 101-0118.
E-mail: [email protected].
MONTE DEI PASCHI DI SIENA
123610
Mosca,
Krasnopresnenskaja
nab.12,
uff.1105/6, tel.: 967-0475, 9670476, fax: 967-0477.
E-mail: [email protected].
UNICREDITO ITALIANO
101000 Mosca, Pokrovskij blvd,
4/17, str.1, uff. 43,
tel.: 937-7060, 937-7061, 9377062, fax: 937-7064.
E-mail: [email protected].
1.13
Regolamentazione monetaria
L’art. 140 del codice civile russo statuisce che il rublo è la moneta
nazionale della Federazione Russa; anche se accordi e contratti
possono riferirsi all’equivalente in rubli di valute estere, tutte le
transazioni condotte sul territorio russo, come regola generale, devono
avvenire in rubli (l’art. 317-3- del c.c. permette tuttavia l’utilizzazione di
valute estere nei casi previsti dalla legge).
La principale normativa che regola le transazioni monetarie è la Legge
sulla regolamentazione ed il controllo monetario, del 9/10/1992; questa
governa le “transazioni in valute estere”, come il trasferimento della
proprietà e di altri diritti in valuta; la Legge regola anche i poteri delle
agenzie per il controllo monetario, i diritti e le obbligazioni di persone
fisiche e giuridiche a possedere, utilizzare, e disporre di “valori in
valuta” (contante, titoli in valuta straniera, metalli e pietre preziose), e
prevede le responsabilità per la violazione della legislazione monetaria;
56
il 17/6/2004 la Legge è stata sostituita dalla nuova Legge federale 173
FZ sulla regolamentazione ed il controllo monetario, che rappresenta un
passo importante nel processo di rimozione della maggior parte delle
restrizioni monetarie, che dovrebbe concludersi nel 2007.
Gli
investitori
stranieri
debbono
monitorare
l’evoluzione
delle
regolamentazioni monetarie molto attentamente, considerate le alte
penali previste per la mancata osservanza della corrispondente
normativa.
La legislazione assegna alla Banca Centrale l’autorità di regolare il
possesso e l’utilizzazione delle valute estere da parte delle persone
fisiche e giuridiche sul territorio della Federazione Russa; la legge sulla
regolamentazione monetaria divide privati ed aziende in 2 gruppi:
residenti e non residenti.
I residenti includono i cittadini russi e gli altri individui la cui residenza
permanente si trova nella Federazione Russa, le persone giuridiche di
diritto russo, gli uffici di rappresentanza e le filiali di imprese russe
all’estero, e le imprese/organizzazioni che non sono persone giuridiche,
ma che si trovano in Russia.
I non residenti sono definiti come le persone fisiche la cui residenza
permanente si trova al di fuori dei confini russi, e gli uffici di
rappresentanza o le filiali di persone giuridiche straniere in Russia.
1.13.1. Movimentazioni di capitale
La nuova legislazione monetaria limita sostanzialmente l’autorità della
Banca Centrale a restringere le transazioni valutarie in Russia,
prevedendo una lista delle operazioni soggette ad autorizzazione
amministrativa, e stabilendo il regime di libera determinazione per il
resto delle transazioni fra residenti e non residenti; inoltre, limita gli
organi regolatori alla BC ed al governo della Federazione Russa, e
statuisce che gli stessi non possono introdurre nuove limitazioni al
regime monetario stabilito dalla legge federale 173 FZ, fatta eccezione
per i casi stabiliti dalla legge medesima; ancora, la Legge proibisce in
modo esplicito la necessità di ottenere permessi individuali per le
transazioni monetarie.
57
Invece delle autorizzazioni individuali, utilizzate nel regime precedente,
la nuova normativa ha introdotto due nuovi tipi di restrizione, il “conto
speciale” e le “riserve obbligatorie”.
Mentre un conto speciale deve venire utilizzato per condurre
determinati generi di transazioni in valuta estera (anche se la norma
non è stata ancora implementata), la statuizione di mantenere una
riserva obbligatoria è valida per residenti e non residenti, e riguarda le
transazioni indicate dalla legge.
A queste due categorie di operatori economici potrà quindi essere
richiesto di bloccare un determinato ammontare di denaro in rubli (fino
al 100% del valore della transazione in valuta, come determinato dalla
Banca Centrale o dal governo) in un separato conto bancario, esente
da interessi, presso un istituto di credito autorizzato, per un determinato
periodo di tempo (2, 12, o 24 mesi).
Nella maggior parte dei casi, tali riserve dovranno essere messe a
disposizione non più tardi della data di svolgimento della transazione in
valuta, soggetta a riserva obbligatoria; tuttavia, in certi casi (come
nell’acquisizione di partecipazioni in società estere da parte di
residenti), residenti e non residenti dovranno predisporre le stesse in
anticipo.
1.13.2. Relazioni di lavoro
Gli investitori internazionali devono considerare con attenzione anche il
vasto ventaglio di leggi che regolano i rapporti di lavoro in Russia; la
principale è il nuovo codice del lavoro, entrato in vigore l’1/2/2002; oltre
ad esso, ricordiamo anche la Legge federale sugli accordi collettivi di
lavoro, del 1992 e più volte emendata, la Legge federale sulle
procedure di risoluzione delle controversie in materia di lavoro, del
1995, più volte emendata, e la Legge federale sui sindacati, del 1996, e
successive modifiche, così come la legislazione sui salari minimi
garantiti, la sicurezza sui posti di lavoro, e numerosi altri regolamenti.
58
Alla base di ogni rapporto di lavoro, vi deve essere un contratto scritto,
ed il codice del lavoro prevede garanzie minime che non possono
essere derogate (pena l’invalidità) dalle parti.
Come regola generale, i contratti di lavoro devono essere a tempo
indeterminato, mentre i contratti a tempo determinato possono essere
conclusi soltanto in base alle circostanze indicate dall’art. 59 del codice.
In base alla legge russa, le mansioni e le obbligazioni del lavoratore
debbono essere definite direttamente nel contratto di lavoro.
1.13.3. Diritti di proprietà
Sia la Costituzione della Federazione Russa che il codice civile
riconoscono il diritto alla proprietà privata; il codice terriero dell’ottobre
2001 e le altre leggi federali attuative di quest’ultimo sono altrettanto
importanti per assicurare l’effettiva implementazione di questo principio.
Il presidente Putin ed i recenti governi di Mikhail Kasyanov e Mikhail
Fradkov
hanno
sempre
riconosciuto
l’importanza
della
regolamentazione dello status dei terreni; come risultato, il nuovo
codice terriero è stato adottato dalla Duma, approvato dal Consiglio
della Federazione, e ratificato dal presidente il 25/10/2001.
Come previsto dalla Legge federale per l’implementazione del codice
terriero (n. 137 FZ, 25/10/2001), il codice è entrato in vigore il giorno
della sua pubblicazione, il 30 ottobre seguente; il codice terriero, con la
Legge federale n. 101 FZ sulla circolazione dei terreni a destinazione
agricola del 24/7/2002, entrata in vigore nel gennaio 2003, ha
finalmente posto fine al dibattito politico sul possibile riconoscimento
della proprietà fondiaria privata in Russia.
Attualmente, secondo la legge russa, la terra è trattata diversamente
dagli edifici, anche se vi sono piani per sviluppare, nel futuro, un
concetto unico di bene immobile, dal momento che il nuovo codice
terriero afferma il principio di un approccio unificato al terreno ed agli
edifici che sorgono sullo stesso; l’implementazione di questo principio,
tuttavia, richiederà ulteriori cambiamenti nell’esistente panorama
legislativo e regolamentare.
59
1.13.4. Privatizzazioni
Il 21 dicembre 2001 il presidente russo ha firmato la terza legge sulle
privatizzazioni, entrata in vigore il 26 aprile 2002; in contrasto con le
due precedenti, ed in linea con le politiche del governo russo rispetto
alla riforma terriera, essa permette la privatizzazione dei lotti di terreno
su cui sorgono gli edifici.
Questa legge stabilisce anche nuovi metodi di privatizzazione, come la
vendita di partecipazioni di società per azioni di tipo aperto sulla Borsa
valori, e la vendita delle stesse oltre i confini della Federazione Russa;
allo stesso tempo, alcune delle precedenti e diffuse forme di
privatizzazione, come la vendita delle azioni di s.p.a. di tipo aperto agli
impiegati o l’acquisto di proprietà statali prese in affitto da parte degli
stessi affittuari, sono ora espressamente escluse dalla nuova legge.
Così facendo, il governo russo sta cercando di eliminare l’utilizzazione
di metodi di privatizzazione per c.d. “svendita”, ampiamente utilizzati
nelle prime ondate di privatizzazione degli Anni Novanta.
L’attuale legislazione sulle privatizzazioni dimostra un generale
aumento del controllo dello stato sul processo medesimo, con la
conseguenza che non ci si può ragionevolmente attendere, nel breve e
medio periodo, un nuovo “boom” delle privatizzazioni; è anche evidente
che il processo di “de-privatizzazione”, generato dagli scandali delle
svendite a prezzi stracciati dei tesori statali sovietici nello scorso
decennio, ha, in realtà, ben poche possibilità di divenire qualcosa di
effettivo, oltre alle polemiche di tipo politico.
Vi sono chiari indicatori che il governo russo è conscio degli effetti
negativi di un possibile processo di de-privatizzazione, ed il presidente
Putin ha in più occasioni fatto capire che non favorirà possibili revisioni
delle aste precedentemente organizzate; sfortunatamente, il primo
periodo di privatizzazioni in Russia è coinciso con la difficile
ristrutturazione dell’economia.
60
1.13.5. Principi e pratica della contabilità
Gli ultimi anni hanno testimoniato importanti cambiamenti nella
legislazione contabile russa, parte del più generale processo di
transizione economica del paese, e del tentativo di portare gli standard
contabili russi più vicini alle pratiche ed agli standard internazionali.
Una tendenza importante è che la contabilità russa sta diventando più
indipendente da considerazioni di tipo fiscale; sebbene l’influenza delle
organizzazioni professionali si stia rafforzando, la professione di
contabile si trova nel corso di un processo di formazione, e non dispone
ancora di un codice deontologico.
I recenti sviluppi della contabilità russa suggeriscono che il sistema stia
diventando più sensibile alle vere necessità dell’economia di mercato e
dei potenziali investitori, mentre la riforma lo sta gradualmente
avvicinando ai principi internazionali.
1.13.6. Legislazione di diritto civile
L’adozione del nuovo codice civile russo ha rappresentato uno dei
momenti più importanti per la transizione del paese verso l’economia di
mercato; la parte prima del codice è entrata in vigore l’1/1/1995, e la
parte seconda l’1/3/1996; insieme, questi capitoli del c.c. rappresentano
la base legale per praticamente qualsiasi tipo di transazione
commerciale conclusa nella Federazione Russa.
La parte prima del codice civile statuisce i diritti di proprietà e della sua
trasmissione, la libertà di impresa, di costituire associazioni e persone
giuridiche, e la protezione dei diritti di proprietà intellettuale; la parte
prima definisca anche concetti fondamentali quali le obbligazioni
pecuniarie, i diritti contrattuali, e la procura.
La parte seconda precisa ulteriormente le relazioni di diritto civile, e
contiene la regolamentazione di accordi e contratti, dell’affitto della
proprietà, della concessione di mutui, e del diritto alla compensazione
dei danni subiti.
61
Anche se le parti I e II del codice civile russo sono legge della
Federazione, alcune previsioni al loro interno richiedono l’adozione di
ulteriori normative di attuazione prima che possano essere pienamente
implementate; gran parte delle più importanti fra queste ultime sono
state effettivamente adottate, come la Legge sulle società per azioni, la
Legge sulle società a responsabilità limitata, e la Legge sulla
registrazione pubblica delle persone giuridiche.
In altri casi, invece, manca ancora qualsiasi riferimento legislativo.
Il primo marzo 2002, è entrata in vigore la parte terza e ultima del
codice civile, che si occupa di diritti di successione e diritto
internazionale privato; perciò, il paese ha completato la revisione di
tutto il suo diritto civile, con la conseguenza che il vecchio c.c. sovietico
è stato finalmente e completamente abbandonato.
La sezione V (la “legge sull’eredità”) estende i diritti dei cittadini di
disporre della proprietà, in particolar modo rafforzando il diritto alla
disposizione testamentaria, che diventa prevalente rispetto alla
successione legale, riconoscendo validità anche ai testamenti di proprio
pugno.
La legislazione ha aumentato il numero delle categorie di eredi legali da
4 ad 8, con la possibilità di riconoscere come tali anche persone
giuridiche; inoltre, qualsiasi siano i contenuti del testamento, i figli
minori o disabili del testatore, o la moglie, i genitori, ed altri parenti
disabili dello stesso, possono reclamare una quota obbligatoria di
almeno la metà dell’asse ereditario a cui avrebbero avuto diritto,
secondo il codice civile, in assenza di una disposizione testamentaria.
La sezione VI (la “legge di diritto privato internazionale”) regola le
relazioni di diritto civile in cui un elemento delle stesse appartiene ad un
paese straniero, relazioni che riguardano i cosiddetti conflitti di legge, i
casi in cui, cioè, o un cittadino russo si trova a difendere i propri diritti
civili all’estero, o l’oggetto degli stessi è localizzato oltre i confini russi;
questa sezione contiene innovazioni essenziali, quali il principio
dell’ordine pubblico, che prevede l’applicazione delle norme imperative
che proteggono lo stato e gli interessi sociali della Federazione Russa,
62
nonostante qualsiasi previsione di legge contraddittoria che debba
essere applicata sulla base delle normative di conflitto.
Inoltre, la sezione VI introduce il concetto della lex personalis, cioè
l’applicazione della legge del paese di cui è cittadino la persona fisica, o
di registrazione della persona giuridica; inoltre, è stato allargato lo
scopo della normativa di conflitto, con l’apparizione di nuove norme,
come le previsioni applicabili agli accordi con la partecipazione di un
consumatore, le obbligazioni che nascono dalle transazioni unilaterali,
gli interessi delle responsabilità pecuniarie, la responsabilità per i difetti
di qualità in beni, prestazioni, o servizi, e la responsabilità per
concorrenza sleale ed arricchimento ingiustificato.
1.13.7. Transizione agli standard contabili internazionali
Secondo un decreto ufficiale della Banca Centrale russa, dall’1/1/2004
tutte le banche operanti sul territorio della Federazione Russa devono
adottare gli standard contabili internazionali; durante il periodo di
transizione, che durerà sino all’1/1/2006, tutta la documentazione
contabile dovrà essere preparata in base ad entrambi gli standard,
quelli internazionali, e quelli contabili russi
1.14. Proprietà intellettuale
La normativa di base che regola la materia della proprietà intellettuale
in Russia è stata adottata nel 1992; questa include le leggi sulla
protezione di marchi commerciali, programmi per elaboratori elettronici
e database, brevetti, e topologie dei circuiti integrati.
La Legge sul copyright è stata adottata nel 1993; nel 2002-2003, sono
stati apportati emendamenti significativi alla Legge sui marchi
commerciali, di servizio, e di denominazione di origine, ed alla Legge
sui brevetti.
La Russia è firmataria di diversi trattati internazionali sui diritti di
proprietà intellettuale e privativa industriale, inclusa la Convenzione
universale sul copyright, la Convenzione di Berna sulla protezione delle
63
opere letterarie ed artistiche, e la Convenzione di Parigi per la
protezione della proprietà industriale.
Brevetti
Il diritto al brevetto è riconosciuto qualora l’invenzione rivesta i requisiti
della novità, dell’inventiva, e dell’utilità industriale; la durata massima
del brevetto è di 20 anni dalla data della richiesta, che viene inoltrata
all’Ufficio statale per i brevetti (“Rospatent”).
Anche il diritto ad un marchio commerciale o di servizio si basa sulla
registrazione presso il Rospatent, e la protezione dello stesso dura 10
anni, rinnovabili per un ulteriore periodo di 10 anni.
1.15. Il sistema giudiziario russo
Il sistema giudiziario russo consiste della Corte Costituzionale, delle
corti di giurisdizione generale, e delle corti statali di arbitrato
(commerciale); mentre la Corte Costituzionale risolve i problemi legati
all’applicazione della Costituzione da parte di leggi e regolamenti
federali e regionali, le corti di giurisdizione generale hanno competenza
penale, civile fra i privati, ed amministrativa fra stato e privati; le corti di
arbitrato hanno competenza sulle dispute di natura commerciale.
1.15.1. Le corti statali di arbitrato
La denominazione “corte di arbitrato” non riporta ai tribunali arbitrali, ma
deriva dalla tradizione sovietica, in cui le dispute fra le imprese di stato
venivano risolte dal cosiddetto “Arbitrato statale”, un’istituzione
governativa di tipo quasi-giudiziario.
Il nuovo codice di procedura arbitrale, adottato nel luglio 2002, ha
limitato la capacità della corte di raccogliere le prove in modo
indipendente dalle parti, precisa in modo più dettagliato le operazioni di
questi tribunali, ma ha anche modificato parzialmente la competenza
delle corti, con alcuni tipi di controversie fra privati che debbono ora
venire rimesse alle stesse, e non più alla giurisdizione generale.
64
Mentre le corti russe di arbitrato dispongono di un importante vantaggio
di natura temporale (il caso deve essere considerato entro 3 mesi dal
ricevimento della lagnanza), il loro fattore negativo è la mancanza di
indipendenza e imparzialità dei giudici.
1.15.2. Arbitrato internazionale
Come alternativa alle corti statali di arbitrato, gli investitori stranieri
possono deferire le controversie ad un tribunale arbitrale privato, inclusi
quelli istituiti per questo proposito in Russia, oppure all’estero.
Le procedure di arbitrato possono riguardare una vasta gamma di
dispute, ad esclusione di quelle di natura amministrativa (ad esempio
imposte e dazi doganali) e di quelle che ricadono nella giurisdizione
esclusiva delle corti russe di arbitrato (immobili situati in Russia, navi ed
aeromobili registrati nel paese, ed altre elencate dal codice di
procedura).
Le regole russe di arbitrato commerciale internazionale sono governate
dall’omonima legge del 7/7/1993, ed identiche alle previsioni delle
Regolamentazioni standard di arbitrato UNCITRAL; inoltre, trovano
applicazione le norme previste dai vari trattati internazionali di cui la
Russia è firmataria, in particolare la Convenzione europea sull’arbitrato
commerciale internazionale del 1961, e la Convenzione di New York sul
riconoscimento e l’attuazione dei lodi arbitrali stranieri del 1958.
65
2. ANALISI DEL SETTORE DELL’ARREDO
2.1. Dati quantitativi relativamente all’analisi della domanda
Il mercato dei mobili nella Federazione Russa ha seguito, in linea di
massima, l’andamento generale dell’economia degli ultimi anni. In
termini concreti, ad una fase iniziale di forte crescita della domanda
manifestatasi a partire dall’inizio degli anni ‘90, è seguito un improvviso
e brusco arresto della crescita nella seconda metà del 1998, in
conseguenza della crisi economico-finanziaria che ha investito il paese
nel corso di quell’anno. Tuttavia, dopo circa due anni di stagnazione, il
mercato ha cominciato nuovamente a manifestare segni di ripresa a
partire dal secondo semestre del 2000. Gli ultimi sei anni trascorsi
hanno poi dato il via ad una nuova sensibile fase di crescita della
domanda, che è ancora in corso, e che, a giudicare dai positivi
indicatori, continuerà anche nel corso dei prossimi anni a ritmi
sostenuti.
Il 2002 si è concluso con vendite nel settore pari a quasi 2,5 miliardi di
USD, con una crescita del 25% rispetto ai livelli dell’anno precedente.
Tali valori corrispondono grossomodo ai livelli di vendita realizzati nel
1997-1998; ciò significa che il mercato ha recuperato pienamente le
conseguenze della crisi finanziaria, e che ora l’espansione è destinata a
continuare con nuovo vigore, anche in relazione all’aumento dei redditi
della popolazione.
La domanda di mobili in Russia si mantiene tuttavia ancora su livelli
molto bassi, e decisamente inferiori alla media dei paesi più sviluppati.
La spesa pro capite per i mobili, infatti, è attualmente pari a circa 20
dollari annuali, e rappresenta circa un decimo di quella effettuata negli
altri paesi europei. Inoltre i mobili presenti nelle abitazioni delle famiglie
russe sono molto datati e spesso in pessime condizioni. E’ pertanto
evidente che, con l’aumento dei redditi e delle entrate al quale stiamo
attualmente assistendo, molte famiglie sentiranno l’esigenza di
rinnovare l’arredamento della propria abitazione, e ciò dovrebbe indurre
ad un aumento dell’attuale domanda nell’ordine del 30-40% nel breve
66
periodo, e per valori ancora maggiori in un’ottica di medio-lungo
termine.
Contemporaneamente all’aumento della domanda in termini quantitativi,
si è registrata la richiesta di un prodotto di qualità. In particolare, la
domanda dei consumatori, da sempre orientata prevalentemente verso
la produzione locale di qualità medio-bassa, si è recentemente spostata
verso prodotti di qualità più elevata, molti dei quali sono d’importazione.
Tale tendenza, manifestatasi nel corso degli ultimi anni, è destinata a
continuare nel tempo, in relazione alle aumentate disponibilità
economiche delle famiglie, che preferiscono acquistare un prodotto
qualitativamente più elevato, anche se più costoso. Ciò rappresenta un
motivo di grande interesse per i produttori italiani, in quanto gli articoli
importati vanno solitamente a collocarsi proprio nell’ambito di tali fasce
di mercato.
Questa tendenza allo spostamento della domanda in termini qualitativi
è confermata dal fatto che la domanda per i prodotti russi, caratterizzati
in linea di massima da un livello qualitativo inferiore, è andata
progressivamente riducendosi nel corso degli ultimi anni a favore di
quelli import. Tale fenomeno, verificatosi in parte anche nei segmenti
inferiori del mercato, è stato tuttavia particolarmente intenso nella fascia
medio-alta. Invero, oggigiorno la domanda nel segmento medio-alto ed
alto è orientata prevalentemente verso le produzioni estere, in particolar
modo quelle provenienti da Italia, Germania, e Spagna.
2.2. Segmenti di mercato
Sino alla fine degli anni ‘90 il mercato russo si presentava
fondamentalmente diviso in due segmenti, distinti sulla base del diverso
prezzo di vendita: quello di prestigio, ed il segmento dei prodotti a
basso costo. Attualmente, invece, la situazione è più diversificata.
Infatti, se continua ad esistere un segmento dei mobili di classe elevata,
o, comunque, di qualità alta, ed un segmento di prodotti economici, è
ormai presente anche un crescente segmento medio.
67
Il mercato russo è quindi ora, in termini di disponibilità di prodotti e di
segmentazione, abbastanza simile a quello dei paesi occidentali, con
tuttavia un maggiore peso delle due componenti estreme (prodotto
elitario e prodotto scadente), ed un segmento medio che cresce
costantemente, ma è ancora in parte condizionato da timori di
recessione e vecchie abitudini nei processi decisionali di acquisto.
a) Il segmento dei mobili di alta qualità. Tale segmento è
caratterizzato dalla domanda di mobili, nella quasi totalità dei casi
d’importazione, che presentano caratteristiche qualitative elevatissime,
e che, anche sotto il profilo del design, presentano connotati di stile e di
esclusività non comuni. Tali tipologie di mobili, che presentano prezzi di
vendita particolarmente elevati specialmente in relazione all’andamento
dei redditi medi nel paese, vengono acquistati da persone appartenenti
alle classi più abbienti della società. Tali compratori non presentano
solitamente una sensibilità elevata al prezzo, e sono disposti a
spendere anche ingenti somme di denaro in cambio di un prodotto
esclusivo e di alta qualità. Questo segmento, benché non prioritario in
termini di numero di pezzi venduti, è senza dubbio quello nel quale
viene scambiato maggior controvalore monetario (soprattutto in
relazione al costo dei prodotti venduti), ed il più interessante per il
produttore italiano di mobili di qualità.
Processi decisionali e criteri di scelta: la principale discriminante di
scelta in questo segmento di mercato, non è pertanto rappresentata dal
prezzo, ma piuttosto dalla qualità, e soprattutto, dall’originalità e dalla
particolarità del design. Infatti, il compratore in molti casi acquista non
per necessità vera e propria, ma per rispondere ad esigenze di
affermazione del proprio status, o semplicemente, per il gusto di
possedere
un
pezzo
di
arredamento
veramente
esclusivo,
possibilmente d’autore.
b) Il segmento dei mobili di bassa qualità. Tale secondo segmento è
caratterizzato
dalla
domanda
di
mobili,
generalmente
prodotti
localmente, oppure importati da altri paesi dove vengono realizzati
mobili a basso costo (quali l’Ucraina, la Romania e negli ultimi anni la
Cina), e di bassa qualità, sia nell’uso dei materiali che nelle rifiniture: si
68
tratta spesso di prodotti non in legno, ma in pannelli di compensato o
panforte (tipo nido d’ape), spesso mal rifiniti e senza particolare gusto
nel design. Nonostante la qualità così bassa, essi hanno tuttavia un
certo mercato, sfruttando il loro bassissimo prezzo di vendita. I prodotti
di tale fascia, pertanto, vengono acquistati da quella fascia di
popolazione che gode di redditi molto bassi. Quantitativamente il
segmento rappresentava la parte preponderante del mercato, anche se
attualmente ha perso buona parte della propria importanza, soprattutto
a favore del settore medio.
Processi decisionali e criteri di scelta: la discriminante di scelta, in
questo settore, non è quindi data dalla qualità del prodotto, bensì dal
prezzo di vendita dello stesso. Nella maggior parte dei casi, gli acquisti
in tale segmento vengono effettuati per stretta necessità, ossia per la
sostituzione di vecchi mobili ormai rotti od inutilizzabili; a causa delle
limitate disponibilità economiche degli acquirenti, essi sono costretti a
dare peso quasi esclusivamente al fattore prezzo, anche acquistando
un prodotto di qualità chiaramente scadente.
c) Il segmento dei mobili di media qualità. Tale segmento è
dominato dalla domanda per gli articoli dei nuovi produttori locali, che
hanno effettuato investimenti e rinnovato impianti e metodologie
produttive, in grado oggi di fornire un prodotto di qualità non
elevatissima, ma buona, ad un prezzo superiore a quello dei prodotti
scadenti, ma inferiore rispetto ai prodotti d’importazione. In questo
segmento operano sia produttori esteri, soprattutto orientali e dei paesi
dell’est europeo, che russi; generalmente si dedicano all’assemblaggio
di parti di mobili prodotte all’estero, rivendendo poi i prodotti con
marchio russo, ma con la specifica “prodotto con componenti
d’importazione”. Il segmento, pur essendosi formato solo negli ultimi
anni, si sta espandendo in modo molto sostenuto, conquistando share
di mercato soprattutto a scapito dei prodotti a basso costo, ma, in parte,
anche erodendo il settore del prodotto di qualità import.
Processi decisionali e criteri di scelta: l’acquirente tipico di tale
segmento è caratterizzato da un reddito medio, ed ha soltanto di
recente migliorato la propria condizione economica. Non bisogna,
69
infatti, dimenticare che il ceto medio, in Russia, ha iniziato a formarsi
solo nel corso degli ultimi anni. Tuttavia, i comportamenti di questa
fascia di popolazione, pur meno radicali di quelli degli acquirenti dei
prodotti di basso costo, sono ancora fortemente influenzati dal fattore
economico. Sono ancora in molti a temere di perdere la propria
condizione attuale a causa di eventuali recessioni economiche, e
prestano maggiore attenzione alle spese, cercando normalmente di
risparmiare il più possibile. D’altra parte, la crisi economica del 1998
ridusse praticamente sul lastrico gran parte delle famiglie russe, ed ha
certamente lasciato il segno nei comportamenti di acquisto. La
sensibilità al prezzo in questo settore è, quindi, ancora abbastanza
elevata, anche se vi è una costante e crescente attenzione per la
qualità del prodotto. La ricerca del prodotto da acquistare, quindi, che
richiede
solitamente
un
tempo
piuttosto
lungo,
ed
un’attenta
valutazione, è solitamente mirata all’acquisto di un prodotto che
possiede il massimo livello qualitativo possibile al minore prezzo di
vendita.
2.3. Domanda per i prodotti italiani
Il settore dell’arredamento rappresenta una componente fondamentale
nel panorama generale dell’offerta di prodotti italiani d’importazione in
Russia. Nel settore dei mobili, infatti, l’Italia detiene una posizione di
leader in quasi tutte le categorie merceologiche, ad eccezione di alcuni
settori particolari, come quello dell’arredamento tecnico-professionale e
quello dei mobili per ufficio in metallo. Il prodotto italiano gode presso il
pubblico di una notevole connotazione in termini qualitativi, di design e
solidità nelle rifiniture, e viene pertanto, in linea di massima, preferito a
quello di altri paesi concorrenti come nel caso della Germania e della
Spagna. Il segmento di riferimento per il prodotto italiano è quindi da
ricercarsi nel prodotto di qualità medio-alta, in quanto quelli di qualità
inferiore vengono offerti dai produttori locali o di altri paesi, quali
Ucraina e Romania, che offrono un prezzo più concorrenziale,
70
soprattutto in virtù degli indiscutibili vantaggi dei costi di produzione
(manodopera soprattutto).
La domanda per il mobile italiano ha avuto un incremento costante nel
corso degli ultimi anni, nell’ambito di tutti i settori, e tale espansione è
destinata a proseguire negli anni futuri.
Le importazioni dall’Italia, che erano crollate in conseguenza della crisi
economico-finanziaria del 1998, si sono rapidamente riprese, e nel
2002 hanno avuto un ammontare pari a circa 90 milioni di USD, cioè un
valore che supera del 58% i livelli raggiunti nel 1998, prima della crisi, e
superiore al 60% per i valori registrati l’anno precedente. Occorre poi
ricordare come questi dati si riferiscano all’import ufficiale, ma esiste un
mercato consistente delle importazioni sommerse e non ufficiali, grazie
a meccanismi di triangolazione e sottofatturazione. I dati reali, quindi,
potrebbero essere anche di parecchie volte superiori a quelli che
vengono presentati in questa sede. Le esportazioni italiane, inoltre, non
sono solamente aumentate in termini di volumi assoluti, ma soprattutto
in termini di peso sul totale delle importazioni russe. Si è, infatti, passati
da un livello minimo del 14%, registrato nel 1999, al livello attuale, che
è pari a quasi la metà del mercato totale. Questo fattore testimonia il
grande apprezzamento del mercato russo per i prodotti italiani, che
rispondono pienamente ai gusti ed alle aspettative del compratore
russo.
E’
interessante
effettuare
un’analisi
dell’andamento
delle
esportazioni italiane di mobili suddivise per varie categorie, in
modo da evidenziare i settori in cui il prodotto nazionale ha
presentato i migliori risultati in termini di volumi e di progressi
nelle vendite.
I dati ufficiali relativi all’importazione di cucine italiane, per il periodo
1999-2006, sono riportati di seguito.
71
Importazione di mobili per cucina italiani
(dati in migliaia di USD)
20000000
18464264
17419747
17126520
18000000
16125916
16000000
14344233
14000000
12000000
10683563
10000000
8000000
6000000
4700884
4000000
2216357
2000000
0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Grafico 1. Importazioni di mobili per cucina italiani
(dati in migliaia di USD)
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
2216357
4700884
10683563
17419747
14344233
17126520
16125916
18464264
19138
53649,8
57211
103258
94213
79907
75391
79514
Quantità (Pezzi)
Dai
dati
presentati,
risulta
evidente
il
fortissimo
incremento
nell’andamento delle importazioni nel settore; il comparto delle cucine
italiane è senz’altro quello che ha presentato la dinamica di crescita
maggiore, nonostante una leggera battuta d’arresto nel 2003,
soprattutto grazie alla grande notorietà di alcuni marchi presenti sul
mercato russo (ad esempio, Scic e Scavolini). La forte richiesta delle
cucine italiane ha consentito al nostro paese anche di aumentare il
proprio peso relativo nel settore, soprattutto a discapito dei maggiori
concorrenti, ossia la Germania, e, in misura minore, l’Ucraina. Le
cucine italiane vengono richieste soprattutto in legno, e la domanda
copre diversi segmenti dal punto di vista della qualità e dei prezzi, che
vanno dal prodotto di livello medio e medio-alto, fino alle produzioni su
misura più esclusive. La battuta d’arresto registrata da tale settore e da
altri nel corso del primo semestre del 2003, è dovuta soprattutto al
grande rafforzamento dell’euro, che ha inciso su tutte le importazioni
dei prodotti europei. Si è trattato comunque di un fenomeno
temporaneo,
in
quanto
il
valore
della
moneta
europea
calò
72
sensibilmente nella seconda metà dell’anno, e tale influenza negativa è
stata già parzialmente riassorbita nel corso del 2004 e migliorata
progressivamente nei due anni successivi fino a segnare un nuovo
record nel 2006. Il trend del mercato è dunque da considerarsi
decisamente crescente, anche se con ritmi apparentemente meno
sostenuti rispetto ai primi anni del 2000, quando si registrò un vero e
proprio boom.
Nel settore delle camere da letto, invece, le importazioni italiane hanno
registrato gli andamenti qui di seguito presentati.
Importazione di mobili italiani per camere da letto
(dati in migliaia di USD)
40000000
35257885
35000000
30000000
24906875
24106018
25000000
21585876
20000000
15000000
13309768
12229501
10000000
6440063
5000000 2353449
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Grafico 2. Importazioni di mobili italiani per camere da letto
(dati in migliaia di USD)
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
2353449
6440063
12229501
21585876
13309768
24106018
24906875
35257885
6141
35813
53932
107225
69707
98618
92977
132780
Quantità (Pezzi)
Anche per questo settore i volumi d’importazione dei prodotti italiani
sono aumentati di parecchie volte nel corso degli ultimi cinque anni. Il
valore attuale del mercato, inoltre, è addirittura superiore a quello
registrato per le cucine, benché la quota detenuta dai prodotti italiani
sia, in termini assoluti, inferiore. Anche tale quota, comunque, è
aumentata nel tempo, soprattutto a discapito dei paesi che realizzano
prodotti a basso costo, quali la Romania e la Polonia. Per quanto
73
concerne le camere da letto, la domanda per il prodotto italiano copre
una vasta gamma di segmenti, ma con una naturale prevalenza di
quello medio-alto. Decisamente esclusi dalla domanda, invece, i
prodotti di qualità bassa.
Il discorso è leggermente diverso se si considera l’andamento delle
importazioni per soggiorni e sale da pranzo, riportate qui di seguito.
Importazione di mobili italiani per soggiorni esale da
pranzo (dati in migliaia di USD)
67486098
70000000
60000000
53486321
48625588
50000000
40000000
36627612
30000000
20000000
23138487
24835511
12650240
11955047
10000000
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Grafico 3. Importazioni di mobili italiani per soggiorni e sale da pranzo
(dati in migliaia di USD)
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
11955 047
12 650 240
23138487
36 627 612
24835511
48625588
53486321
67486098
Peso (Kg)
1559740
4614764
7761749
14361412
10090374
14854458
15322283
19011694
Come risulta evidente dal grafico, tale settore, pur avendo manifestato
una crescita complessiva del tutto considerevole, ha presentato un
andamento
meno
deciso
rispetto
agli
altri
sinora
presi
in
considerazione, almeno fino al 2003. In particolare, c’è stata una forte
battuta d’arresto nel secondo semestre del 1999, alla quale ha fatto
seguito una crescita meno accentuata, mentre un repentino aumento
delle importazioni si è avuto a partire dal 2004. Tale andamento meno
lineare rispetto a quello presentato dagli altri settori è dovuto alla
maggior presenza di competitor con prodotti di qualità accettabile.
L’Italia, inoltre, sebbene abbia aumentato nel complesso le proprie
74
esportazioni ha perduto la posizione di leadership nel mercato e ha
dunque visto erodere il proprio peso sul totale dell’import. Anche questo
fattore testimonia il forte aumento di importanza degli altri paesi nel
settore.
Inoltre
non
bisogna
dimenticare
come
tale
comparto
rappresenti, in termini di volume totale, la parte preponderante delle
esportazioni del nostro paese in Russia.
Un
andamento
simile
è
rilevabile
nell’ambito
della
categoria
merceologica dei mobili per sedersi e degli imbottiti, il cui andamento
globale è evidenziato nei dati sotto riportati.
Importazione di mobili italiani per sedersi e imbottiti
(dati in migliaia di USD)
35000000
32897901
30000000
22513846 24887671
20088006
18344529
25000000
20000000
13451524
15000000
10000000
7569960
5000000 2927470
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Grafico 4. Importazioni di mobili italiani per sedersi ed imbottiti
(dati in migliaia di USD)
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
2927470
7569960
13451524
18344529
20088006
22513846
24887671
32897901
44322
131878
240852
550644
685472
Quantità (Pezzi)
475247
561385
568353
Anche in questa categoria il prodotto italiano ha avuto un successo non
costante; benché, infatti, l’andamento complessivo sia senza dubbio da
considerarsi positivo, e le importazioni si sono fortemente rafforzate
nell’arco di tempo considerato, è necessario rilevare che vi sono state
due battute di arresto, la prima, leggera, nel secondo semestre del
2000, e la seconda, più consistente, nel primo semestre del 2002,
anche se la ripresa nella seconda parte dell’anno ne ha in parte
75
azzerato gli effetti. Tale andamento è, anche in questo caso, da
ascriversi alla forte concorrenza che si rileva nel segmento. In
particolare, è fortemente aumentata la presenza di alcuni produttori,
quali quelli dell’estremo oriente ed anche della Svezia. I primi offrono un
prodotto di bassa qualità ma a prezzi molto vantaggiosi, i secondi,
invece, devono il loro successo soprattutto alle produzioni di IKEA, che,
oltre a presentare una qualità accettabile ed un prezzo vantaggioso,
godono anche di un giudizio favorevole da parte del pubblico sotto il
punto di vista del design. Il prodotto italiano, tuttavia, rimane il più
apprezzato, e l’Italia è comunque leader di mercato nel settore. Molto
positivo l’ultimo dato relativo al 2006.
Oltre ai mobili per l’arredamento della casa, una componente di
notevole
importanza
nell’ambito
delle
esportazioni
italiane
di
arredamento è costituita dai mobili per ufficio. E’ importante analizzare
separatamente l’andamento delle importazioni di mobili per ufficio in
legno ed in metallo, in quanto esse presentano andamenti radicalmente
diversi. Per quanto concerne i mobili in legno, i dati relativi alle
importazioni sono riportati nel grafico seguente.
Importazione di mobili italiani per ufficio in legno
(dati in migliaia di USD)
18000000
17250329
16000000
15255509
14463428
13009232
12367089
14000000
12000000
10000000
9008782
8000000
6000000
4000000
4885705
2792190
2000000
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Grafico 5. Importazioni di mobili italiani per ufficio in legno
(dati in migliaia di USD)
76
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
2792190
4885705
9008782
13009232
12367089
14463428
15255509
17250329
18981
50153
77526
115667
127345
146579
121842
114849
Quantità (Pezzi)
Questo settore specifico ha presentato un ottimo andamento per quanto
concerne il prodotto italiano. Il trend di crescita si è mantenuto
sostanzialmente stabile nel periodo, con l’eccezione dell’impennata
nella seconda metà del 2002. L’Italia, nel contempo, ha aumentato
anche il proprio peso sul mercato, conquistando la posizione di leader,
a discapito dei paesi che in precedenza erano più forti, come la
Germania. Il prodotto italiano per ufficio è apprezzato perché riesce a
conciliare la funzionalità con la qualità dei materiali e del design. Inoltre,
i mobili italiani offrono soluzioni di prestigio, adatte soprattutto per
l’arredamento degli uffici dirigenziali.
Radicalmente diversa, invece, è la situazione nelle importazioni dei
mobili per ufficio in metallo, il cui andamento è qui di seguito
evidenziato.
Importazione di mobili italiani per ufficio in metallo
(dati in migliaia di USD)
3000000
2.726.835
2.529.137
2500000
1.949.073
2000000
1371186
1500000
1000000
588839
752106 676193 775006
1999
2000
500000
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Grafico 6. Importazioni di mobili italiani per ufficio in metallo
(dati in migliaia di USD)
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
588839
752106
676193
775006
1371186
1.949.073
2.726.835
2.529.137
Peso (Kg)
121665
197317
271559
305388
588590
659834
1107060
867384
Come risulta evidente dai dati qui sopra riportati, l’andamento in tale
settore è stato, nel corso degli ultimi anni, piuttosto contraddittorio: a
77
fasi di forte crescita si sono contrapposte fasi di stagnazione ed anche
di calo repentino, che hanno mantenuto, fino al 2002, i volumi
d’importazione del prodotto italiano su livelli medi. Dal 2003 si è
comunque registrata un’inversione di tendenza e i risultati raggiunti
negli ultimi anni sono migliori. Il settore è fortemente dominato dalla
produzione tedesca e francese, che ha anche beneficiato dei maggiori
aumenti in termini di quote di mercato. L’Italia, comunque, non vanta
una
grande
tradizione
in
questo
settore,
ed
i
livelli
globali
d’esportazione sono, tutto sommato, abbastanza contenuti.
Un quadro globale dell’andamento delle importazioni dall’Italia nel
periodo considerato, è ora offerto dalla tabella riassuntiva qui di seguito
riportata.
Categoria
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Cucine
2216357
4700884
10683563
17419747
14344233
17126520
16125916
18464264
Camere da letto
2353449
6440063
12229501
21585876
12637241
24106018
24906875
35257885
3725292
9719381
18982595
31897068
20243878
48625588
53486321
67486098
2927470
7569960
13451524
24457966
20088006
22513846
24887671
32897901
2792190
4885705
9008782
13009232
12367089
14463428
15255509
17250329
588839
752106
676193
775006
1371186
1949073
2726835
2529137
Soggiorni e
sale da pranzo
Mobili per
sedersi ed
imbottiti
Mobili per
ufficio in legno
Mobili per
ufficio in
metallo
Tabella 1. Quadro globale delle esportazioni italiane di mobili in Russia
(dati in migliaia di USD)
Dalla tabella si nota l’andamento tendenzialmente crescente del
settore, pur con le eccezioni già esposte. Risulta altrettanto evidente
come il settore dei soggiorni e delle sale da pranzo abbia un peso sulle
importazioni di gran lunga superiore rispetto agli altri. Sono invece
grossomodo uniformi gli andamenti di cucine, camere da letto, imbottiti
e mobili per ufficio in legno. I mobili per ufficio in metallo, invece,
78
sviluppano un flusso export decisamente inferiore. Una chiara
ripartizione del peso dei settori, relativamente all’ultimo periodo
considerato, è messa in evidenza dal grafico seguente.
Ripartizione importazioni italiane per settore
Cucine
10%
1%
11%
Camere da letto
19%
20%
Soggiorni e sale da
pranzo
Mobili per sedersi ed
imbottiti
39%
Mobili per ufficio in
legno
Mobili per ufficio in
metallo
Grafico 8. Ripartizione delle esportazioni Italiane per settore nel 2006
Cucine
18464264
Camere da letto
35257885
Soggiorni e sale da pranzo
67486098
Mobili per sedersi ed imbottiti
32897901
Mobili per ufficio in legno
17250329
Mobili per ufficio in metallo
2529137
79
3. ANALISI DELL’OFFERTA
3.1. Dati quantitativi
L’offerta di mobili in Russia si articola in due categorie fondamentali:
produzione nazionale e prodotti d’importazione. A differenza di altri
settori merceologici in cui la produzione nazionale rappresenta la parte
più consistente dell’offerta sul mercato e le importazioni sono una parte
collaterale, nel comparto dell’arredamento le due componenti tendono
ad eguagliarsi, con, addirittura, una leggera prevalenza del prodotto
import, che rappresenta circa il 50-52% dell’offerta totale di mobili in
Russia. Peraltro, come accade di frequente per i dati statistici relativi
alle importazioni nel paese, i valori reali delle stesse dovrebbero essere
di gran lunga superiori a quelli ufficiali, a causa della consistenza del
mercato sommerso e delle sottofatturazioni. Di conseguenza, il peso
reale dell’import sul totale del mercato dovrebbe essere persino
superiore e, certamente, in continua espansione.
I produttori locali, infatti, non stanno per nulla sfruttando le opportunità
offerte dalla forte crescita del mercato registratasi nel corso degli ultimi
anni. La produzione nazionale si presenta, infatti, in una fase di
permanente stagnazione, il cui effetto diretto è quello di aumentare
costantemente il peso dell’import; infatti, l’eccedenza di domanda che si
viene a creare non viene soddisfatta dalla produzione in loco, creando
così nuovo spazio per l’import.
Le ragioni fondamentali di questa incapacità di crescita dell’industria
locale sono da ricercarsi fondamentalmente nella scarsa qualità del
prodotto proposto, a sua volta dovuta da un lato alle materie prime
utilizzate, e dall’altro all’obsolescenza dei macchinari e dei processi
produttivi, che non possono fornire un output in grado di competere con
quello realizzato utilizzando le migliori tecnologie a disposizione. Inoltre,
vi è una forte mancanza di personale con formazione adeguata, che si
accompagna ad altrettanto forti carenze dal punto di vista delle capacità
manageriali dei dirigenti delle aziende. Ancora, benché possa sembrare
assurdo in una nazione tanto ricca di legname come la Russia, i
80
produttori locali si presentano fortemente dipendenti dalle importazioni
per quanto concerne alcune tipologie di materie prime: in particolare,
viene importato circa l’85% dei pannelli in compensato, il 28% dei
pannelli in laminato, il 60% delle pellicole polimeriche, ed il 30% circa
delle colle e dei materiali per la rifinitura. Solo alcuni produttori locali
hanno saputo modernizzarsi, rinnovando macchinari ed attrezzature, e
formando adeguatamente una manodopera specializzata. Tra l’altro,
queste aziende hanno anche provveduto generalmente ad aprire delle
proprie reti di vendita, realizzando un’integrazione verticale che ha
consentito di realizzare notevoli vantaggi di costo, e con la possibilità di
offrire un prodotto di buona qualità a prezzi del tutto competitivi. Un
esempio di tali produttori è costituito dal gruppo Shatura: si tratta di un
produttore russo di mobili, attivo nella regione di Mosca, che si è
modernizzato fortemente, anche grazie all’apporto di capitale straniero,
e che ha aperto una propria catena di distribuzione, presente
soprattutto nella capitale.
3.1.1. Mobili finiti e componenti: importazione di prodotti italiani
nel settore ufficio, cucina, salotto e camere.
In considerazione di quanto esposto in precedenza, risulta evidente
come le importazioni di mobili in Russia, oltre a costituire la quota
maggioritaria dei prodotti commercializzati, rappresentano il settore con
la maggiore dinamica e quello in più grande espansione. Nel 2006
l’import ufficiale di mobili in Russia è stato pari a circa 500 milioni di
dollari; come già detto, è tuttavia presumibile che il totale delle
importazioni reali ammonti almeno a 900 milioni di dollari e,
probabilmente, anche fino al doppio del dato ufficiale.
I prodotti d’importazione sono suddivisibili in due macrocategorie, che si
differenziano per qualità del prodotto e per origine dell’import: gli articoli
di qualità medio-bassa, infatti, vengono importati prevalentemente da
Ucraina, Polonia, e Romania, mentre quelli appartenenti alla fascia di
mercato medio-alta provengono soprattutto da Italia, Germania,
Francia, e Spagna.
81
I dati statistici ufficiali relativi all’import di mobili nel paese vengono
solitamente forniti sulla base dei codici doganali d’importazione, e
suddivisi in tre categorie fondamentali di prodotti: la categoria 9401
comprende al proprio interno i mobili per sedersi, ovvero sedie,
poltrone, divani, ecc.; la categoria 9402 comprende l’arredamento
tecnico professionale, ossia mobili per medicina, chirurgia, odontoiatria,
poltrone per parrucchieri, ecc.; infine, la categoria 9403 comprende la
maggior parte dei mobili per la casa e per l’ufficio, sia in metallo che in
legno, ovvero cucine, salotti, soggiorni, camere da letto, ecc. Tali
categorie doganali sono poi, a loro volta, ulteriormente suddivisibili in
sottocategorie, aggiungendo cifre ulteriori al codice: così, ad esempio,
la categoria 9403.40 rappresenta le cucine in legno, la 9403.60 i
soggiorni in legno, e così via.
L’andamento delle importazioni di mobili in Russia, relativo agli ultimi
anni, e suddiviso nelle tre macrocategorie precedentemente elencate, è
evidenziato nella tabella e nel grafico seguenti.
Categoria
9401 (mobili
per sedersi)
9402 (mobili
per medicina)
9403 (altri
mobili e parti)
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
4932532
10453139
18719530
24457966
26399065
29816866
34094106
44925280
2372257
2828418
1472537
1653942
1518117
2563379
3491228
4277372
25262708
36278392
66659887
108746236
89192000
134726597
145037010
186030879
Tabella 1. Andamento delle importazioni di mobili in Russia
(dati in migliaia di USD).
82
Andamento delle importazioni di mobili in russia
(dati espressi in migliaia USD)
200000000
160000000
9401
9402
9403
120000000
80000000
40000000
0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Grafico 1. Andamento delle importazioni di mobili in Russia
(dati in migliaia di USD)
Come risulta evidente dai dati proposti in tabella, le esportazioni di
mobili in Russia hanno avuto un incremento costante e sensibile nel
corso degli ultimi anni. L’incremento maggiore si è registrato nella
categoria 9403, che è anche quella che raggruppa la maggior parte dei
mobili per l’arredamento della casa e dell’ufficio, ma è anche sensibile
nella categoria 9401, quella dei mobili per sedersi. Nell’ambito
dell’arredamento specialistico, invece, non si registrano aumenti
consistenti, ed anzi nel 2003 si è registrata una lieve flessione. Tale
settore, comunque, esula dall’interesse della presente ricerca.
Una ripartizione relativa al peso delle varie macrocategorie in relazione
al totale delle importazioni, relativamente al 2006, è invece evidenziata
nel grafico seguente.
83
Ripartizione delle importazioni tra le varie
categorie nel 2006
79%
19%
2%
9401
9402
9403
Grafico 2. Ripartizione delle importazioni tra le varie categorie nel 2006.
Ripartizione
(in migliaia di USD)
9401 (mobili per
9402 (mobili per
9403 (altri
sedersi)
medicina)
mobili e parti)
44925280
4277372
186030879
Le importazioni di mobili in Russia provengono da molti paesi diversi,
ma in particolare da quelli europei e da quelli dell’ex URSS,
naturalmente con alcune sensibili differenziazioni relative alle varie
categorie di mobilio ed alla qualità dello stesso. La ripartizione
dell’import nel 2006, relativa all’aggregato delle tre macrocategorie
settoriali, è evidenziata nel grafico seguente.
Italia
235233531
Finlandia
22179305
Cina
127494385
Spagna
20876435
Germania
85050681
Francia
18950409
Polonia
84356008
Austria
16960790
Ucraina
59682969
Malaysia
16891828
Rep. Di Corea
30386736
Romania
15508798
Turchia
26726852
Taiwan
15068270
Altri
138338970
84
Ripartizione dell'import per paese
di provenienza 2006
Italia
Cina
Germania
Polonia
14%
Ucraina
9%
Rep. Di Corea
9%
26%
Turchia
Finlandia
Spagna
15%
7%
3%
2%3%
2%2%2% 2%2%2%
Francia
Austria
Malaysia
Romania
Taiwan
Altri
Grafico 3. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza nel 2006.
Dal grafico emerge in modo inequivocabile come l’Italia sia leader
assoluto nelle importazioni di mobili in Russia, coprendo, da sola, il
26% del mercato, con uno scarto di 12 punti percentuali rispetto alla
Cina, che occupa il secondo posto, ma con il 14% del totale di mercato.
La terza e la quarta posizione sono occupate, da Germania e Polonia,
forte soprattutto nella categoria dei mobili di qualità medio-bassa, che
detengono entrambe una quota pari al 9%. Al quinto posto troviamo
l’Ucraina, col 7%. Tutti gli altri paesi non detengono quote superiori al
3%.
L’Italia, pur conservando il primato ha visto erodere anno dopo anno la
sua quota di mercato, che nel vicino 2003 era prossima al 39%. Questo
è avvenuto soprattutto a causa dell’ingresso dei prodotti “made in
China” sul mercato. Basti sottolineare che nel 2003 la quota della Cina
non superava il 5%.
Tuttavia, in relazione al fatto che le importazioni sono molto
differenziate a livello settoriale, è più opportuno analizzare i dati
scorporati per macrosettore d’import, in modo da evidenziare i comparti
di mercato nei quali i vari paesi godono di una posizione dominante.
La tabella ed il grafico seguenti evidenziano l’andamento delle
importazioni relativamente alla macrocategoria 9401 (mobili per
sedersi) dal 1999 al 2006.
85
Paese
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Italia
4932532
10453139
18719530
24457966
26399065
29816866
34094106
44925280
Ucraina
6246313
15045784
18692833
15041644
20054349
24791799
28528358
38107577
Germania
2525751
4179154
8805249
8858426
11035045
21490083
19569793
26288948
Polonia
2464646
3958942
7480157
8573081
11319725
13623483
18697985
24582541
Spagna
772124
2004205
2372028
2594602
2050353
1981273
2982860
3590238
Malaysia
148599
969616
1719876
3201727
3698644
4458539
5105161
6971376
Cina
88000
601234
1302645
2609847
5924721
12198303
22277052
41744079
Svezia
555460
624168
952282
1732999
1652488
1780584
2156774
2777659
Francia
743017
2485190
1372983
1622407
2060797
2110642
2792725
4282606
Taiwan
46983
407013
761052
2283810
4282271
5848828
4595555
7512019
Ripartizione import Cat. 9401
Italia
Ucraina
1%2% 4%
23%
Germania
21%
Polonia
Spagna
Malaysia
3%
2%
19%
12%
13%
Cina
Svezia
Francia
Taiwan
Tabella 2 e grafico 4. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9401 - mobili per sedersi (valori in migliaia di USD) nel 2006
Come risulta evidente dai dati riportati in tabella, nel settore specifico
delle sedie e dei mobili per sedersi (divani, poltrone, ecc.) l’Italia detiene
la posizione di primato, con il 23% delle vendite realizzate. Il predominio
è tuttavia meno netto rispetto al dato aggregato. L’Italia è tallonata dalla
Cina che detiene una quota del 21%, a sua volta seguita dall’Ucraina,
con il 19% del totale. Un dato importante da sottolineare è il fatto che,
negli anni passati, era proprio Kiev a detenere la posizione di leader,
mentre il sorpasso da parte dell’Italia è avvenuto solo nel corso del
2002. Questa è un’ulteriore testimonianza del fatto che, nel corso degli
ultimi tempi, c’è stato un aumento deciso del livello dei prodotti richiesti
dal mercato, che ha spostato la domanda dai prodotti ucraini,
86
caratterizzati da qualità medio-bassa, a quelli italiani, caratterizzati,
invece, da un livello qualitativo elevato. Tuttavia inizia a profilarsi un
nuovo scenario legato alla presenza, sempre più massiccia, di prodotti
cinesi sul mercato della Federazione Russa.
Altri due paesi con un peso notevole nel settore sono la Germania e la
Polonia. Mentre la prima, tuttavia, opera nella fascia di gamma medioalta, ed è quindi un competitor diretto per il prodotto italiano, la seconda
opera nel segmento di fascia media, ed è quindi in più diretta
competizione con l’Ucraina. Tutti gli altri paesi detengono attualmente
quote di mercato uguali o inferiori ai 5 punti percentuali. Interessante,
tuttavia, è l’andamento dell’offerta dei produttori nei paesi dell’estremo
oriente: oltre alla Cina, anche Taiwan e Malaysia, pur detenendo
ancora quote di mercato secondarie, hanno infatti registrato un
incremento impetuoso delle esportazioni nel corso degli ultimi anni,
soprattutto in relazione al bassissimo costo dei propri prodotti.
La tabella ed il grafico seguenti evidenziano l’andamento delle
importazioni per la macrocategoria 9403 (altri mobili e loro parti), che
comprende praticamente tutto il resto dell’arredamento, sia per la casa
che per l’ufficio.
Paese
2006
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Italia
25262708
36278392
66659887
108746236
89192000
134726597
145037010
186030879
Germania
12776984
15720383
18243151
22063214
25444602
30198504
38442347
53908942
Spagna
3411034
7765067
11703083
15868777
12168956
17824979
17127921
17221400
Polonia
3457921
5785802
9692898
14645887
17780214
33939803
42599287
58097114
Ucraina
4416171
9474604
13470976
11323902
9445130
14449942
18760693
21562104
Francia
2344062
3740250
4127607
6181425
5264920
7899159
9922670
14179449
Romania
616051
1190059
2008765
5524487
4203822
7340671
6889135
7798178
Svezia
3090291
4602195
5344075
6641384
6115345
7479382
9730194
10973270
Cina
289986
1268729
2877368
7949665
12837524
27907879
51576622
84106219
Finlandia
2818622
3433449
4332985
4491292
3678384
10909884
6117015
10178825
87
Ripartizione Import Cat. 9403
Italia
Germania
2%
18%
Spagna
39%
2%
2%
Polonia
Ucraina
Francia
3%
5%
Romania
13%
Svezia
4%
12%
Cina
Finlandia
Tabella 3 e grafico 5. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9403 – altri mobili e loro parti (valori in migliaia di USD) nel 2006
I dati riportati in tabella mettono in evidenza come nel macrosegmento
considerato l’Italia presenti nuovamente una posizione di netto
predominio. Tale prevalenza, che si è manifestata tradizionalmente nel
settore nel corso di tutti gli anni passati, è andata ulteriormente
rafforzandosi fino al 2004, soprattutto a discapito dell’Ucraina, ma si è
ridotta, negli ultimi due anni di ben 8 punti percentuali. Tale fenomeno è
spiegabile con le stesse motivazioni del comparto dei mobili per
sedersi. La seconda posizione, alle spalle dell’Italia, è occupata dalla
Cina col 18% sul totale delle importazioni detenute, seguita dalla
Polonia con il 13%, e dalla Germania, che fino al 2003 conservava il
secondo posto, con il 10%. Gli altri paesi hanno quote di mercato
inferiori ai 5 punti percentuali; tutte le nazioni hanno comunque
incrementato il loro export, a testimonianza dell’aumento d’importanza
del prodotto importato, indipendentemente dal livello qualitativo dello
stesso.
I prodotti relativi al codice 9402 sono tutti mobili per utilizzo specifico
professionale, soprattutto in campo medico, e non rientrano, pertanto,
nell’ambito della presente analisi.
88
E’ invece interessante effettuare un’analisi più approfondita delle
macrocategorie 9403 e 9401, andando ad evidenziare l’andamento
delle principali sottocategorie che le compongono.
Innanzitutto, è opportuno analizzare i dati riguardanti le importazioni in
Russia delle cucine in legno, caratterizzate dalla categoria doganale
9403.40 (Mobili di legno dei tipi utilizzati nelle cucine). I dati relativi a
tale settore vengono riportati nella tabella e nel grafico seguenti.
1999
Paesi
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Italia
2216357
4700884
10683563
17419747
14344233
17126520
16125916
18464264
Germania
920948
1448094
2311978
3131283
3516499
5155462
5055415
6634519
Ucraina
313404
367398
758353
973092
1143028
1376612
1707094
1848008
Repubblica Ceca
58940
516150
1154194
656831
777595
1038222
877198
1446562
Slovacchia
35721
7729
8421
609187
861034
1200045
1380522
854755
Finlandia
292124
175264
146353
129797
41205
61272
181332
573763
Ripartizione import Cat. 9403.40
62%
Italia
Germania
Ucraina
22%
Rep. Ceca
Slovacchia
2% 3%
5%
6%
Finlandia
Tabella 4 e grafico 6. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9403.40 - Mobili in legno dei tipi utilizzati nelle cucine
(valori in migliaia di USD) nel 2006
Dal grafico presentato emerge chiaramente come l’Italia sia saldamente
in testa nella categoria delle cucine in legno, detenendo una quota pari
quasi a due terzi del mercato. I concorrenti diretti dell’Italia nel settore
sono assai distanziati, su livelli di parecchie volte inferiori. Al secondo
posto, infatti, si trova la Germania, che però detiene solo il 22% del
89
mercato, seguita al terzo posto dall’Ucraina con il 6%, dalla Repubblica
Ceca con il 5 e dalla Slovacchia, attorno al 3%. Tutti gli altri paesi
detengono quote trascurabili. Per quanto riguarda il trend di settore, è
rilevabile un aumento notevole delle importazioni in senso generale.
Tutti i paesi esportatori hanno in linea di massima beneficiato di tale
incremento, ma in proporzioni diverse: mentre, infatti, l’Italia e la
Germania hanno rafforzato fortemente i propri volumi export, l’Ucraina
ha registrato un incremento inferiore, sempre in relazione ai maggiori
livelli qualitativi richiesti dal mercato. Una leggera flessione si è invece
registrata da parte del gruppo eterogeneo degli altri paesi.
Un altro settore di notevole interesse è costituito dalle camere da letto,
codice doganale 9403.5, i cui dati relativi alle importazioni sono
sintetizzati nella tabella e nel grafico seguenti.
Paese
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Italia
2353449
6440063
12229501
21585876
12637241
24106018
24906875
35257885
Spagna
779545
1901887
2375175
3254110
1863705
3570564
2973927
2331339
Romania
246286
447375
896140
2631860
2012567
3815668
3442904
3771541
Germania
408110
830478,4
1230854
1630060
1415678
2317194
3420044
4721151
Polonia
245475
640697
1533140
1839575
1324021
2428755
3238035
6323564
Francia
123849
510559
668498
1274807
795536
1888889
1275195
1519335
Ripartizione import Cat. 9403.50
12%
3%
Italia
9%
Spagna
Romania
7%
4%
Germania
65%
Polonia
Francia
Tabella 5 e grafico 7. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9403.50 - Mobili in legno dei tipi utilizzati nelle camere da letto
(valori in migliaia di USD) nel 2006
90
Da quanto emerge dai dati presentati, risulta evidente come, anche in
questo settore, il leader nelle importazioni sia l’Italia, con un margine
ancora più alto rispetto a quello detenuto nel settore delle cucine. Alle
spalle
dell’Italia
troviamo
la
Polonia
e
la
Germania,
paesi
tradizionalmente forti in tale comparto, che detengono rispettivamente
una quota di mercato del 12 e del 9%, seguite dalla Romania con il 7%.
In particolare, Romania e Polonia sono molto attive nel segmento dei
prodotti di medio e basso livello, mentre per quanto concerne il prodotto
di qualità, i maggiori competitor dell’Italia sono proprio Germania e
Spagna (4%), che ha però perso molte posizioni negli ultimi due anni.
Tutti gli altri paesi sono allineati su valori inferiori ai 3 punti percentuali.
Anche nel settore delle camere da letto il trend delle importazioni ha
registrato i soliti incrementi vorticosi, aumentando di oltre 4 volte nel
corso degli ultimi cinque anni. Maggiori beneficiari di tale incremento
sono stati l’Italia e la Germania. Occorre comunque rilevare che tutti i
paesi presi in considerazione hanno quantomeno triplicato la propria
presenza in Russia nel corso del periodo analizzato.
Il terzo settore di interesse nell’ambito della macrocategoria 9403 è
quello dei soggiorni e sale da pranzo in legno, caratterizzato dal codice
9403.60 (Mobili in legno dei tipi utilizzati nelle sale da pranzo o nelle
stanze di soggiorno). I dati di interesse per le importazioni in tale
categoria sono qui di seguito presentati.
Paesi
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Italia
2792190
4885705
9008782
13009232
12367089
14463428
15255509
17250329
Spagna
1625302
4679188
6680357
9585413
7036614
10855055
10282586
9299400
Ucraina
1634038
3281511
5430761
5154476
4128538
9341842
12436416
12541465
Polonia
1717970
3017313
3758964
6960187
8739805
17308732
18778572
24891425
Germania
1319300,3
2392275
4041287
7074838
5458968
9140005
11081868
17169378
Romania
226709
612350
837820
2750968
1949809
3423486
3292943
3896495
91
Ripartizione import Cat. 9430.60
5%
20%
20%
Italia
Spagna
Ucraina
11%
Polonia
Germania
29%
15%
Romania
Tabella 6 e grafico 8. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9403.60 - mobili in legno dei tipi utilizzati nelle sale da pranzo o nelle
stanze di soggiorno (valori in migliaia di USD) nel 2006.
I dati esposti mettono in evidenza come in questo settore vi sia una
maggiore frammentazione rispetto a quelli precedenti. In questa
categoria il leader del settore è la Polonia, con una quota pari al 29%.
L’Italia detiene in questo caso il secondo posto, assieme alla Germania,
con un peso del 20%. Una notevole quota di mercato è detenuta anche
dall’Ucraina, che si attesta al quarto posto, con 15 punti percentuali.
Sensibile, ma in netta diminuzione la quota della Spagna, che si ferma
al 11%. Il trend nel settore è stato naturalmente crescente, con volumi
import cresciuti di diverse volte nel corso del periodo di analisi. Tutti i
paesi esportatori hanno beneficiato dell’incremento, raddoppiando o
triplicando la propria presenza nel paese.
La macrocategoria 9403 comprende al proprio interno, oltre ai mobili
per la casa, anche i mobili per ufficio, sia in legno che in metallo.
Per quanto concerne i mobili per ufficio in legno, caratterizzati dal
codice doganale 9403.30 (Mobili in legno dei tipi utilizzati negli uffici), i
dati relativi alle importazioni vengono presentati nella tabella e nel
grafico seguenti.
92
Paesi
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Italia
2792190
4885705
9008782
13009232
12367089
14463428
15255509
17250329
Ucraina
1777558
4737314
5999132
3392730
2434980
1582867
1448061
1568057
Austria
2674273
2240985
2614361
2605291
3599161
7792740
8004199
8820127
Germania
4049668
4772768,7
2681068,1
1978717
2545811
2296159
2935898
4527128
Finlandia
746410
937870
1315105
1172857
1085911
2220120
1473009
1923681
Polonia
319303
494192
1049974
1049158
1048852
1537974
2190712
3024516
Ripartizione import Cat. 9403.30
5%
8%
Italia
12%
47%
Ucraina
Austria
Germania
Finlandia
24%
4%
Polonia
Tabella 7 e grafico 9. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9403.30 -Mobili in legno dei tipi utilizzati negli uffici
(valori in migliaia di USD) nel 2006
Il grafico mostra in modo inequivocabile la posizione dominante
detenuta dall’Italia nel settore delle esportazioni dei mobili per ufficio in
legno. Il secondo posto nella categoria è occupato dall’Austria, seguita
dalla Germania, con una quota del 12%. Per quanto concerne il trend di
settore, anche in questo caso si registra un aumento sostanziale nel
volume delle importazioni, che, tuttavia, risulta essere meno marcato
rispetto ad altri comparti. Non tutti i paesi esportatori, però, hanno
beneficiato in modo uguale di tale incremento. Infatti, mentre l’Italia e
l’Ucraina hanno aumentato in modo consistente i loro volumi export, la
Germania ha perso invece gran parte del suo peso, mentre l’Austria ha
realizzato un importante aumento.
93
Il panorama è diverso se si considerano i mobili per ufficio in metallo,
contraddistinti dal codice 9403.10 (Mobili in metallo dei tipi utilizzati
negli uffici), il cui andamento è evidenziato nella tabella e nel grafico
seguenti.
1999
Paese
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Italia
588839
752106
676193
775006
1371186
1949073
2726835
2529137
Germania
1702056
2109719
2323079
1946935
2240472
1959604
1680713
2498159
Francia
1060650
849554
737082
804649
1174182
1537728
1801377
2613647
Polonia
36241
79783
199090
282032
492556
595074
1241602
1836606
Svezia
379874
113136
148749
680361
364820
253730
341224
249696
Finlandia
232142
164438
210994
269831
141084
421822
327445
864646
Belgio
36481
375859
111784
175776
271638
181722
224865
369163
Ripartizione Import Cat. 9403.10
2%
8%
3%
23%
Italia
Germania
17%
Francia
Polonia
Svezia
23%
24%
Finlandia
Belgio
Tabella 8 e grafico 10. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9403.10 -Mobili in metallo dei tipi utilizzati negli uffici
(valori in migliaia di USD) nel 2006.
Tale settore, come risulta evidente dai dati presentati, è l’unico,
assieme a quello delle camere da pranzo e dei salotti, in cui l’Italia non
è al primo posto nella graduatoria dei paesi esportatori. Il settore dei
mobili da ufficio in metallo è, infatti, dominato dalla Francia con il 24%.
Comunque Italia e Germania seguono a ruota staccate di un solo
punto. Al quarto posto si trova Ia Polonia, anch’essa con una buona
percentuale (17%), seguita dagli altri paesi. Questo settore rimane,
tuttavia, quello che ha registrato la crescita minore, in termini
94
quantitativi, nel corso degli ultimi anni. Anche gli andamenti delle varie
nazioni nell’ambito del settore sono stati contrastanti: mentre l’Italia e la
Germania hanno generalmente incrementato i propri volumi export, la
Francia ha progressivamente perso terreno.
Nell’ambito della macrocategoria 9401, sono invece individuabili due
sottocategorie di interesse. La prima, caratterizzata dal codice doganale
9401.61, è costituita dai mobili per sedere con intelaiatura in legno e
dagli imbottiti. I dati relativi alle importazioni in tale settore nel corso
degli ultimi anni sono evidenziati qui di seguito.
Paese
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Italia
1952735
5980478
9591315
11852368
11845338
13147868
14149207
18027180
Spagna
435710
885790
1471744
1748672
1216979
1131383
1584608
1300212
Germania
430006
1045102
1114295
1072494
1255045
996819
1304021
1520399
Svezia
338737
91231
42541
795577
575210
562694
741601
882149
Belgio
35921
151083
342240
123973
133611
327921
285787
421771
Polonia
726492
864359
1148402
1421581
1705303
1861182
1722699
2625708
Finlandia
542536
610329
609384
974757
689722
1240455
879332
1607924
Ripertizione import Cat. 9401.61
68%
Italia
Spagna
Germania
Svezia
Belgio
6%
10%
2% 3%
6%
5%
Polonia
Finlandia
Tabella 9 e grafico 11. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9401.61 - Mobili imbottiti e con intelaiature in legno
(valori in migliaia di USD) nel 2006.
Anche in questa categoria l’Italia è saldamente in testa nella
graduatoria delle esportazioni, e detiene oltre i due terzi del volume
totale importato. Il più diretto concorrente dell’Italia è la Polonia, con
una quota pari al 10%. Il mercato tuttavia è molto frammentato, poiché il
95
rimanente risulta suddiviso tra una pluralità di paesi, nessuno dei quali,
tuttavia, possiede quote di mercato superiori al 6%. Il settore ha
presentato una fortissima crescita dei volumi d’importazione. L’Italia ha
incrementato le proprie esportazioni nel paese di diverse volte, ma tutti
gli altri concorrenti, in varie misure, hanno anch’essi avuto incrementi
rispettabili. La produzione della Svezia, tramite la propria catena di
grande distribuzione IKEA, ha incrementato notevolmente la vendita di
articoli.
La seconda importante sottocategoria è costituita dai mobili per sedersi
girevoli e regolabili in altezza, caratterizzati dalla voce doganale
9401.30, i cui dati sono di seguito riportati.
1999
Paesi
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Ucraina
3314434
9097935
11319326
9018776
10457489
12869941
13639215
19501986
Italia
507729
1224237
2452491
2487089
2354614
2335564
2915473
3849745
Polonia
373954
722169
1283464
1121257
1543170
1999737
3038491
3878369
Germania
1003536
537807,6
429882,47
512350
994807
1191372
2723120
4346539
Ripartizione Import Cat. 9401.30
62%
Ucraina
Italia
Polonia
12%
14%
Germania
12%
Tabella 10 e grafico 12. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza –
Categoria 9401.30 - Mobili per sedersi girevoli, regolabili in altezza
(valori in migliaia di USD nel 2006)
Come risulta evidente dai dati presentati, è l’Ucraina a dominare il
settore, con quasi due terzi delle esportazioni in Russia. Seconda la
Germania con il 14%. Al terzo posto, ma con un distacco considerevole,
troviamo invece l’Italia, che detiene il 12% del totale assieme alla
96
Polonia. Gli altri produttori hanno quote di mercato singole trascurabili.
Il settore ha presentato incrementi considerevoli in termini di volumi
import, dei quali hanno beneficiato sostanzialmente tutti i paesi in modo
equo. La struttura delle importazioni non si è quindi modificata
sostanzialmente rispetto alla situazione di alcuni anni fa.
3.1.2 Articoli complementari : importazione di prodotti italiani nei
settori merceologici di arredo bagno, Caminetti, Porte e Finestre
Viene di seguito riportata un’analisi sintetica dell’andamento delle
importazioni, in settori merceologici correlati a quello del mobile e
dell’arredamento, di prodotti italiani all’interno della Federazione Russa.
In questo modo è possibile evidenziare i settori in cui il prodotto
nazionale ha presentato i migliori risultati, in termini di volumi e di
progressi nelle vendite. Il periodo di riferimento è l’arco temporale che
va dal 1999 al 2006. Tutti i dati sono espressi in migliaia di dollari.
Settore arredo bagno
I dati ufficiali relativi all’importazione di prodotti dell’arredo bagno sono
stati divisi in tre diverse categorie, ad ognuna delle quali è associato un
codice doganale:
6910: Acquai, lavabi, basamenti per lavabi, vasche da bagno, bidè,
tazze per gabinetti, cassette di scarico, orinatoi e apparecchi fissi simili
per usi sanitari, di ceramica (escluso: Portasapone, portaspugna,
portaspazzolino, portasciugamano e portarotolo per carta igienica.
97
Importazioni Codice dog. 6910
(in migliaia di USD)
4931173
5000000
4500000
4000000
2960826
3500000
2966512
2834586
3000000
2128078
2500000
1888454
2000000
1402096
1500000
943321
1000000
500000
0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
2128078
943321
1402096
1888454
2966512
2960826,
2834586
4931173
Quantità (Pcs)
0,00
0,00
0,00
81652
108309
121609
100069
96646
6911: Vasellame ed altri oggetti per la casa, l’igiene o la toeletta, di
porcellana (escluso: vasche da bagno, bidè, acquai e apparecchi fissi
simili; statuette ed altri oggetti d’ornamento, giare, damigiane e
recipienti simili per il trasporto o l’imballaggio; macinini per caffè e per
spezie con contenitore di ceramica e meccanismo di metallo)
Importazioni Codice dog. 6911
(in migliaia diUSD)
450000
400000
350000
300000
250000
200000
150000
100000
50000
0
432375
347083
320649 337548
168203 174653
93878 98466
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
98
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
93878
98466
168203
174653
320649
337548
347083
432375
Peso (Kg)
7331
46145
57229
70203,70
207476,10
143179,83
153756,50
143909,12
NOTA: Dati disponibili solo in peso
6912: Vasellame ed altri oggetti per la casa, l’igiene o la toletta, di
materie ceramiche diverse dalla porcellana (escl. vasche da bagno,
bidet, acquai e apparecchi fissi simili; statuette ed altri oggetti di
ornamento; giare, damigiane e recipienti simili per il trasporto o
l’imballaggio; macinini per caffè o per spezie con contenitore di
ceramica e meccanismo di metallo).
Importazioni Codice dog. 6912
(in migliaia di USD)
900000
800000
700000
600000
500000
400000
300000
200000
100000
0
863439
624957 633472
451094
350786
257003
181324
81877
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
81877
181324
257003
350786
451094
624957
633472
863439
Peso (Kg)
24746
170636
237371,80
350333
455141,58
683220,40
666595,80
838476,29
NOTA: Dati disponibili solo in peso .
Dai seguenti dati e dai grafici emerge in modo piuttosto evidente come,
per i prodotti italiani, a partire dal 1999, ci sia stato, in tutte e tre le
categorie merceologiche, un incremento annuale piuttosto regolare
nella loro importazione all’interno della Federazione Russa. In tutti e tre
i casi i risultati migliori sono stati raggiunti nel 2006. L’ammontare
99
complessivo di prodotti importati espresso in dollari è stato di 6.227
milioni. Nel 1999 era invece fermo a 2.304.
Caminetti
I dati ufficiali relativi all’importazione di caminetti sono stati ripartiti in tre
diversi gruppi, ad ognuno dei quali è collegato un codice doganale.
732181: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a
focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili
simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili gassosi
o a gas ed altri combustibili (escl. apparecchi di cottura, anche con
forno; inclusi i forni separati, scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento
centrale, scaldaacqua istantanei e scaldaacqua normali, utensili da
cucina ordinari).
Importazioni Codice dog. 732181
(in migliaia USD)
100000
92850
80000
60000
78435
52019
37867
40000
20000
88852
79628
10795
12466
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
10795
12466
37867
52019
79628
92850
78435
88852
273
102
721
713
1976
2106
1796
1581
Quantità (Pcs)
A partire dal 2001 si è registrata una notevole crescita nell’importazione
di stufe, caminetti, caloriferi e caldaie alimentate a gas e con altri
combustibili gassosi. Il trend positivo si è arrestato leggermente nel
2005, ma i dati del 2006 confermano una ripresa nel settore e si
attestano su valori molto simili a quelli del 2004.
100
732182: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a
focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili
simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili liquidi
(escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni separati,
scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua
istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari).
Importazioni Codice dog. 732182
(in migliaia di US D)
25000
22353
20000
15000
10000
5000
3890
2126
2113
942
717
0
1999
2001
2002
2003
2004
2005
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
2113
NP
22353
2126
717
3890
942
NP
3
NP
419
19
2
97
3
NP
Quantità (Pcs)
I dati per stufe e caminetti alimentati a combustibili liquidi presentano un
picco anomalo nel 2001, quando sono stati importati 419 pezzi. Per il
resto i volumi sono molto bassi, si pensi che nel 2005 sono stati
importati soltanto 3 pezzi. I dati per il 2006 non sono invece disponibili.
Probabilmente il dato del 2002 si può ricollegare ad un’unica grossa ma
isolata fornitura.
732183: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a
focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili
simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili solidi
(escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni separati,
101
scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua
istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari).
Importazioni Codice dog. 732183
(in migliaia USD)
800000
702282
700000
600000
500000
401947
400000
300000
254853
222034
200000
100000
156025
73398
43028
27238
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
27238
73398
43028
156025
222034
254853
401947
702282
Quantità(Pcs)
143
2967
135
725
1099
2713
1587
2441
In questo caso invece l’andamento disegna un trend crescente,
confermato dagli ultimi dati relativi al 2006, quando sono entrati nel
paese quasi 2500 esemplari di stufe, caloriferi, caminetti, griglie e
caldaie alimentate con combustibili solidi, per un valore complessivo
che si aggira sui 700 milioni di dollari. Anche in questo caso però è
opportuno sottolineare che si tratta di un settore marginale dell’import
italiano in Federazione Russa, con volumi molto bassi.
Porte e finestre
Anche per il settore di porte e finestre è stata operata una ripartizione in
categorie. I codici doganali presi in considerazione questa volta sono 5.
441810: Finestre, porte-finestre e loro telai e stipiti di legno
102
Codice dog. 441810
(dati in migliaia di USD)
348640
350000
300000
248996
250000
200000
150000
125102
84716
100000
84192
97840
94184
50000
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
2455739
125102
84716
248996
84192
94184
97840
348640
Peso (Kg)
283514
139996
68620
77126
56532
49134
36671
92838
NOTA: Dati disponibili solo in peso
I risultati in questo settore disegnano un trend molto positivo, con un
picco nelle importazioni realizzato proprio nel corso dell’ultimo anno,
quando si è passati da 97 a ben 348,6 milioni di dollari. Dal 2003 al
2005 invece l’andamento, pur essendo leggermente positivo, aveva
avuto
uno
sviluppo molto
più contenuto,
con un
incremento
complessivo di poco inferiore ai 14 milioni di dollari in tre anni.
441820: Porte e loro telai, stipiti e soglie in legno
Codice dog.441820
(dati in migliaia di USD)
10000000
9287557
8000000
6000000
5066332484506854414515216994
3722407
3039687
4000000
2000000 1650187
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
103
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
1650187
3039687
3722407
5066332
4845068
5441451
5216994
9287557
Peso (Kg)
1390426
2760442
3736420
4716563
4840644
3265404
2262219
3023756
NOTA: Dati disponibili solo in peso
I dati per il settore di porte e telai in legno ha seguito uno sviluppo
simile a quello delle finestre sopra analizzato, anche se gli incrementi
sembrano, all’apparenza, meno evidenti. In realtà i volumi realizzati in
questo settore sono molto più alti, se si pensa che nel 2006 si è arrivati
a sfiorare i 9287 milioni di dollari. L’incremento sull’anno precedente è
stato superiore ai 4 miliardi di dollari.
730830: Porte e finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie, di ghisa, ferro
o acciaio.
Codice dog. 730830
(dati in migliaia di USD)
4500000
4000000
3500000
3000000
2500000
2000000
1500000
1000000
500000
0
4207621
2920203
2649720
2000540
1809004
1235528
632592 679889
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
632592
679889
1235528
2000540
1809004
2920203
2649720
4207621
Peso (Kg)
328877
617924
1122516
1581868
1446261
1764458
1759530
2402714
NOTA: Dati disponibili solo in peso
Anche il settore di porte, finestre e soglie realizzate con materiali diversi
dal legno i risultati sono stati positivi per i prodotti italiani. Le migliori
performance si sono realizzate, ancora una volta, nel corso dell’ultimo
anno, quando si è concretizzato un incremento in valore superiore al
60%.
104
730890: Costruzioni e parti di costruzioni, di ghisa, ferro o acciaio,
n.n.a. (esclusi ponti, elementi di ponti, torri e piloni, porte, finestre e loro
intelaiature, stipiti, soglie, materiale per impalcature, per casseforme e
per puntellature).
Codice dog.730890
(in migliaia di USD)
35000000
30358004
30000000
25000000
20000000
15461680
15000000
17094951
92596828845334
5871122
3588810
10000000 8277272
5000000
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2004
2006
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2005
2006
Valuta (USD)
8277272
3588810
5871122
9259682
8845334
15461680
30358004
17094951
Peso (Kg)
2636731
3236719
6401551
8190001
9529270
13512202
15917848
14588460
NOTA: Dati disponibili solo in peso
Questa categoria merceologica, collegata in maniera più marginale al
settore del legno e dell’arredamento, presenta un andamento più
particolare. A partire dal 2000 il trend è stato positivo. Tuttavia i dati
record del 2005 non si sono ripetuti l’anno successivo e l’ammontare
dei prodotti importati si è attestato a fine anno su valori simili a quelli del
2004.
761010: Porte e finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie di alluminio
(escl. guarnizioni)
105
Codice dog. 761010
(dati in migliaia di USD)
1800000 1630400
1600000
1400000
1200000
1000000
859260
756858
800000
600000
497044
452538
446554
317568
400000
264797
200000
0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Importazioni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Valuta (USD)
1630400
497044
264797
446554
317568
452538
859260
756858
Peso (Kg)
135312
86306
147629
227039
175587
180725
302723
196613
NOTA: Dati disponibili solo in peso
Il settore di porte, finestre e soglie in alluminio ha subito invece una
battuta d’arresto, in particolare se si confrontano i dati del 1999 con
quelli del 2006. Nel periodo intermedio lo sviluppo è stato altalenante,
ma non sono stati registrati andamenti anomali.
106
3.1.3 Importazioni complessive in Federazione Russa per paese di
provenienza
Tab. 1. Cod. 6910 Acquai, lavabi, basamenti per lavabi, vasche da
bagno, bidè, tazze per gabinetti, cassette di scarico, orinatoi e
apparecchi fissi simili per usi sanitari, di ceramica (escl. Portasapone,
portaspugna, portaspazzolino, portasciugamano e portarotolo per carta
igienica.
Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
2005
2006
Ucraina
9334679
12536432
11841432
13050364
Cina
7118127
11587566
18809002
26334382
Polonia
6987340
8438145
8170152
11933702
Italia
2966512
2960826
2834586
4931173
Rep. Ceca
2769420,
2996984
4443760
4182235
Spagna
2616017
3359041
3200238
2582873
Svezia
2385000
1137933
1636147
3321813
Finlandia
2280189
3373116
3274081
5076514
Altri
5622618
1972331
2587069
2631880
Paese
Come si può notare dalla tabella
l’Italia ha visto aumentare la sua
quota di mercato, ma i volumi rimangono comunque bassi, se
confrontati con quelli di Cina, Ucraina e Polonia. La Cina in particolare
ha quasi quadruplicato, nell’arco degli ultimi 4 anni, il valore in dollari
delle sue importazioni.
Tab. 2. Cod. 6911: Vasellame ed altri oggetti per la casa, l’igiene o la
toeletta, di porcellana (escl. vasche da bagno, bidè, acquai e
apparecchi fissi simili; statuette ed altri oggetti d’ornamento, giare,
damigiane e recipienti simili per il trasporto o l’imballaggio; macinini per
caffè e per spezie con contenitore di ceramica e meccanismo di
metallo).
107
Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
2005
2006
320649
337548
347083
432375
Ucraina
10523901
13365348
13561975
13526421
Cina
6711478
11097310
16775792
25669958
Rep. Ceca
3154076
3071492
3834195
3893170
Germania
1795401
2532771
2360499
2803173
Francia
739742
567140
984984
1081324
Gran Bretagna
478531
528650
749822
628571
Polonia
333791
458657
361625
646977
Thailandia
327369
1010676
1255888
1328937
Paese
Italia
In questo settore merceologico la posizione dell’Italia è piuttosto
marginale. Il valore delle sue importazioni è di ben 60 volte inferiore
rispetto a quelle cinesi. Inoltre non si evidenzia una crescita significativa
negli ultimi quattro anni.
Tab. 3. Cod. 6912: Vasellame ed altri oggetti per la casa, l’igiene o la
toletta, di materie ceramiche diverse dalla porcellana (escl. vasche da
bagno, bidet, acquai e apparecchi fissi simili; statuette ed altri oggetti di
ornamento; giare, damigiane e recipienti simili per il trasporto o
l’imballaggio; macinini per caffè o per spezie con contenitore di
ceramica e meccanismo di metallo)
Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
2005
2006
Italia
451094
624957
633472
863439
Ucraina
3307268
4259588
4197910
4924085
Cina
11733079
17037588
28354671
35935045
Portogallo
734762
793625
669413
444248
Olanda
635303
1163957
1260061
478194
Germania
608407
600936
816582
1192100
Polonia
308109
499733
847535
1168497
Lettonia
253187
240812
196559
156907
Gran Bretagna
250874
786671
1244506
1801923
Paese
Anche in quest’ultima categoria, sempre legata al settore dell’arredo
bagno, è la Cina a giocare un ruolo da protagonista, seguita, a debita
108
distanza, dall’Ucraina. I prodotti italiani in questa categoria realizzano
un volume d’affari che supera di poco gli 860 milioni di dollari.
CAMINETTI
Tab. 4. Cod. 732181: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo,
caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e
utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili
gassosi o a gas ed altri combustibili (escl. apparecchi di cottura, anche
con forno; inclusi i forni separati, scaldapiatti, caldaie per il
riscaldamento centrale, scaldaacqua istantanei e scaldaacqua normali,
utensili da cucina ordinari).
Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
Italia
79628
92850
78435
88852
Ucraina
18569
8836
37339
75054
Olanda
604114
470
195
467,
Canada
80703
749
939
3706
Ungheria
76874
24035
40985
319940
Spagna
44170
886
/
/
Polonia
40985
17
1850
/
Usa
34638
18872
7382
50812
Germania
27175
10994
6686
50464
/
8339
143029
131087
Paese
Cina
2005
2006
In questo settore l’Italia si è conquistata una posizione di tutto rispetto,
collocandosi a fine 2006 al 3 posto come fornitore di stufe e caminetti
alimentati con combustibili gassosi. I volumi delle importazioni in
Federazione Russa sono però piuttosto bassi nel complesso,
Tab. 5. Cod. 732182: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo,
caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e
utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili
liquidi (escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni
109
separati, scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua
istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari).
Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
Paese
Italia
2003
2004
717
2005
3890
2006
942
/
Ucraina
16791
/
/
837
Germania
25427
6291
1227
46857
Canada
27379
2468
/
7501
Ungheria
3703
/
/
/
Rep. Korea
131750
867
144
1738,
Giappone
16361
13767
3916
1372
Usa
8694
60222
2083
786
Francia
4731
1821
/
/
Cina
378
/
2066
1909
Turchia
4072
1092
12575
/
La stessa cosa non si può dire per il settore di stufe e caminetti
alimentati a combustibili liquidi. Dai dati in nostro possesso risulta che
nell’arco del 2006 nessun prodotto italiano appartenente a questa
categoria merceologica sia
stato venduto sul mercato della
Federazione Russa. Si può altresì notare che dal 2004 c’è stato un calo
complessivo e generalizzato di importazioni in questa categoria
merceologica.
Tab. 6. Cod. 732183: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo,
caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e
utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili
solidi (escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni
separati, scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua
istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari).
110
Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
2005
2006
Italia
222034
254853
401947
702282
Francia
2209850
2730809
3479492
4591106
Finlandia
442954
722552
923560
1263911
Germania
187292
232197
358407
596796
Rep. Ceca
141222
118211
151719
169842
Svezia
85703
97704
93714
199040
Belgio
68575
160252
138434
101251
Spagna
56528
126274
133407
125812
Polonia
55231
32312
73312
140439
Norvegia
38135
54607
86833
105410
Usa
35756
18391
39515
95802
Paese
In questo settore è la Francia ad ottenere i risultati più interessanti. I
transalpini sono leader sul mercato fin dal 2003. I risultati italiani sono
comunque buoni. Il nostro paese è il terzo fornitore e negli ultimi hanno
ha realizzato una crescita pressoché costante.
PORTE E FINESTRE
Tab. 7. Cod. 441810: Finestre, porte-finestre e loro telai e stipiti di
legno
Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
2005
2006
84192
94184
97840
348640
Ungheria
1946068
5436911
5609381
2863729
Danimarca
1581798
71284
183397
1836098
Finlandia
978782
609557
811616
1491756
Ucraina
768349
2882055
3956597
5924137
Polonia
761745
749405
687588
841860
Germania
382917
488273
663680
1062680
Svezia
299320
320077
392576
79758
Turchia
39230
5718
2008
5619
Canada
6883
22728
/
/
Paese
Italia
111
Il ruolo dell’Italia in questo settore è piuttosto marginale. I risultati
maggiori sono stati raggiunti dall’Ucraina. Bene anche Ungheria,
Danimarca e Finlandia.
Tab. 8. Cod. 441820: Porte e finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie,
di ghisa, ferro o acciaio
Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
2005
2006
Italia
4845068
5441451
5216994
9287557
Finlandia
2974608
3257262
4017683
6770716
Spagna
2840056
1597454
1219296
2108077
Turchia
1049803
565066
1123649
2099557
Germania
968574
1840922
14853
1095189
Lettonia
894530
352363
116715
117042
Polonia
833873
568684
669774
397219
Olanda
597507
171909
197443
31433
Slovenia
519741
410669
236324
114149
Canada
489793
76118
75947
USA
85348
47435
79015
Paese
/
29292
L’Italia è leader assoluta per questa tipologia di prodotto. I risultati del
2006 sono stati estremamente positivi. La Finlandia, che è il secondo
fornitore è staccata di ben 2,5 miliardi di dollari.
Tab. 9. Cod. 730830 Porte e finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie,
di ghisa, ferro o acciaio.
- Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
2005
2006
Italia
1809004
2920203
2649720
4207621
Germania
7526446
8549167
10173310
13298363
Ucraina
2489900
3660752
5146319
7885638
Polonia
1159266
1664387
2476111
2992291
Cina
1095645
6932551
27785449
80148180
Finlandia
1044840
1530452
940962
1766284
Turchia
746543
589671
623917
487472
Danimarca
388784
103421
546786
232619
Olanda
378320
396085
760900
729593
Norvegia
371670
206873
1442462
1978381
Paese
112
La presenza italiana nel settore è triplicata negli ultimi tre anni in valore
assoluto. Ma leader incontrastata della categoria è la Cina, che ha visto
crescere la sua quota di quasi 80 volte a partire dal 2003
Tab. 10. Cod. 730890 Costruzioni e parti di costruzioni, di ghisa, ferro o
acciaio, n.n.a. (esclusi ponti, elementi di ponti, torri e piloni, porte,
finestre e loro intelaiature, stipiti, soglie, materiale per impalcature, per
casseforme e per puntellature).
- Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
2003
2004
2005
2006
Italia
8845334
15461680
30358004
17094951
Polonia
12440927
17837850
20506064
24641017
Turchia
10974735
13857261
23997089
19472681
Ucraina
8909429
18141609
22051084
17799730
Austria
5943578
6142991
13241978
3704714
Rep Ceca
5433382
3771736
10250544
8406258
Rep. Korea
4600954
10560326
91586268
17231706
Gran Bretagna
4195967
12253775
22459389
4978795
Svezia
3114196
3121431
3434440
3875124
Usa
2838317
3499977
22994785
2644178
Paese
In questa categoria è la Polonia a dominare il mercato. Seguono
Turchia, Ucraina e Corea del Sud, paese che ha realizzato i migliori
risultati di crescita negli ultimi 3 anni. L’Italia si piazza al quinto posto.
Tab. 11. Cod. 761010 - Principali paesi di origine periodo 2003/2006
(dati in migliaia di USD)
Paese
2003
2004
2005
452538
859260
756858
2006
Italia
317568
Germania
1035702
947942
1882022
1749797
Turchia
491906
645644
640812
441989
Olanda
256990
258872
554476
176801
Svezia
179326
25166
29332
100765
Slovenia
135944
52140
32437
54064
Finlandia
132009
331840
485091
67237
Estonia
84524
13229
169580
6805
Norvegia
79331
/
Polonia
32478
402466
144056
166235
6752
113
L’Italia occupa un buon secondo posto, anche se è piuttosto staccata
dal leader del mercato, la Germania. Dal 2003 ha più che raddoppiato il
valore delle sue importazioni in Federazione Russa.
114
3.2. Organizzazione del sistema distributivo di riferimento in
Russia
La distribuzione dei prodotti di arredamento in Russia viene realizzata,
fondamentalmente, attraverso quattro canali di distribuzione: i mercati, i
negozi di arredamento non specializzati, i negozi di arredamento
specializzati, e la grande distribuzione specializzata nel settore.
a) I mercati. Questa tipologia di distribuzione non ha mai avuto un peso
notevole
nel
panorama
dell’offerta
commerciale
nel
comparto
dell’arredamento. La quota di prodotto commercializzata, che era pari al
13,3% nel 1999, si è ulteriormente ridotta nel corso del triennio
successivo, e si è attestata, nel 2002, all’11,5% del totale. I mercati si
caratterizzano per un’offerta decisamente di basso livello dal punto di
vista della qualità e della gamma proposta. Solitamente, vengono
proposti prodotti russi appartenenti al segmento qualitativo e di prezzo
medio-basso. Rarissimi sono invece i casi di commercializzazione di
prodotti d’importazione. Esistono, tuttavia, soprattutto nella città di
Mosca, alcuni mercati specializzati nel settore, nei quali è possibile
trovare una scelta più ampia, ed anche in parte prodotti d’importazione.
Essi, tuttavia, rappresentano un fenomeno del tutto isolato nel
panorama della distribuzione nazionale.
b) I negozi di arredamento non specializzati. Pur occupando una
posizione di maggiore importanza nel panorama distributivo del settore
in Russia, i negozi non specializzati hanno perso parte del loro peso nel
corso degli ultimi anni. Questa perdita di importanza, accompagnata
peraltro dalla riduzione nel numero di tali punti vendita, è stata
soprattutto determinata dalla trasformazione dei negozi stessi in punti
vendita specializzati. Molti negozi di questo tipo, inoltre, sono entrati a
far parte delle catene di distribuzione di mobili, oppure sono stati
assorbiti da supermercati e organizzazioni della grande distribuzione.
Essi offrono una gamma di prodotti piuttosto differenziata, ma,
solitamente, coprono un segmento di qualità media o medio-bassa e
non sono, pertanto, di grande interesse per il produttore italiano di
mobili che intenda esportare il proprio prodotto in Russia.
115
c) I negozi specializzati. Di maggiore interesse, senza dubbio, sono
invece i negozi di arredamento specializzati, ossia quei punti vendita
che si sono concentrati sulla distribuzione di particolari tipologie di
prodotto. Ad esempio, esistono molti rivenditori di cucine, arredo-bagno,
divani e poltrone, camere da letto, ecc. Il numero di tali punti vendita è
sempre stato, nel corso degli ultimi anni, in costante aumento, e pare
non abbia subito neppure in modo vistoso i contraccolpi della crisi
economica del 1998. Nel corso degli ultimi anni, inoltre, il numero di tali
punti vendita è aumentato vistosamente, in particolar modo nell’ambito
dei grossi centri urbani che, come sempre, guidano le tendenze
nell’ambito delle preferite modalità di acquisto dei consumatori. Il
fenomeno è stato particolarmente evidente nella città di Mosca, dove
fra il 2000 e la fine del 2002 il numero di punti vendita specializzati è
aumentato dell’86% per quanto concerne i rivenditori specializzati in
cucine, e del 43% per quelli specializzati in mobili per ufficio. I
rivenditori
specializzati
offrono
un’ampia
gamma
di
scelta
al
consumatore, nell’ambito dell’area di specializzazione. Esistono punti
vendita di ogni livello, da quello medio a quello di prestigio, ma il più
tende a privilegiare la produzione di qualità medio-alta, con molti
prodotti d’importazione e marchi noti.
d) La grande distribuzione. Il settore che si è maggiormente
sviluppato nel corso degli ultimi anni e che continua a crescere a ritmi
sostenuti, è senza dubbio quello della grande distribuzione e delle
catene specializzate nelle rivendita di mobili. Per quanto concerne
queste ultime, esse sono costituite da molti punti vendita di dimensioni
medie o medio-grandi che solitamente commercializzano un’ampia
scelta di articoli diversificati per categorie (cucine, salotti, imbottiti, ecc.)
e per qualità, escludendo generalmente la produzione di bassa qualità.
In alcuni casi le catene di distribuzione nascono come rete di
commercializzazione dei prodotti di alcuni grossi produttori locali di
mobili: un esempio in tal senso è costituito dal gruppo Shatura, grosso
produttore russo di mobili operante soprattutto nella regione di Mosca,
che ha aperto numerosi punti vendita nella città, ed è attualmente una
tra le catene di distribuzione di maggiore importanza della capitale.
116
Le catene di distribuzione si presentano molto interessanti per il
produttore italiano intenzionato alla distribuzione in Russia. Infatti la
gamma offerta presenta ampio spazio per i prodotti di qualità
d’importazione. Inoltre, solitamente, esse operano con una politica
centralizzata per quanto concerne gli approvvigionamenti; in tal senso,
un buon contatto stabilito con l’ufficio acquisti di una di tali catene può
costituire un’opportunità di distribuzione dei propri prodotti in una
molteplicità di punti vendita sul territorio. Le catene della distribuzione,
pur non essendo aumentate numericamente negli ultimi anni in modo
consistente, si sono tuttavia espanse in modo notevole per quanto
concerne il numero di punti vendita operativi e la copertura territoriale.
I grossi distributori di mobili ed i supermercati del mobile rappresentano
un fenomeno relativamente nuovo nell’ambito della distribuzione nel
paese, essendo comparsi solamente nel corso degli ultimi anni. Essi
tuttavia, si stanno espandendo e moltiplicando a ritmi molto sostenuti,
soprattutto in virtù degli ottimi prezzi che sono in grado di offrire alla
clientela. I grandi distributori, infatti, possono sfruttare economie di
scala negli acquisti, che consentono loro di mantenere il prezzo di
vendita al pubblico inferiore rispetto a quello praticato dai distributori più
piccoli. I supermercati del mobile stanno sorgendo in particolar modo
nella periferia delle grandi metropoli, Mosca innanzitutto, e più di
recente anche San Pietroburgo. Sul mercato sono anche alcuni colossi
internazionali della distribuzione di settore, quali IKEA e METRO.
I grandi distributori puntano generalmente a soddisfare le esigenze di
un’ampia fascia di acquirenti: la gamma offerta, pertanto, prevede
prodotti di ogni qualità e prezzo, con una particolare attenzione ai
prodotti di qualità non scadente, ma offerti a prezzi vantaggiosi. In molti
casi i distributori hanno avviato delle proprie produzioni, che vengono
commercializzate con marchio proprio e sono offerte a condizioni
concorrenziali, non dovendo scontare alcun tipo di ricarico sui prezzi
stessi. La distribuzione di prodotti d’importazione, eccezion fatta per
quei distributori che vendono solo produzioni proprie (come IKEA), è di
solito consistente, in particolar modo per quanto concerne la fascia
medio-alta. Normalmente esclusi, invece, i prodotti di altissima gamma,
117
che vengono di preferenza offerti in appositi spazi distributivi e show
room, collocati nel centro delle città.
3.3. Produttori locali
3.3.1 Principali produttori locali di mobili
Principali produttori di mobili generici
FATSET
Ul. Mel’nichnaya, 70
Yaroslav, 150001
Tel: (0852) 72-54-98
www.facet.ru
Produttore di mobili in vetro. Al momento attuale il produttore
distribuisce i suoi prodotti in tutto il paese, da Vladivostok a San
Pietroburgo. La produzione è in grado di soddisfare le esigenze di una
molteplicità di clienti, tra i quali figurano le principali imprese russe di
rivendita mobili. Tra i clienti principali, si possono annoverare
Torgovlaya
Mebelyu
(Novgorod),
Mebel (Cherepovets),
Barbara
(Sergiev Posad), Antek (Tver), Sibrezer (Novosibirsk), Steklotorg
(Khabarovsk). Lo stabilimento ha sede nella città di Yaroslavl, a circa
200 km a nord di Mosca.
INTER’ER
Studencheskij proezd 12
Ivanteevka, 141280
Moskovskaya Obl
Tel. (095) 513-26-79
Questo produttore ha i propri stabilimenti situati nei dintorni di Mosca, a
poca distanza dalla capitale. La produzione è molto ampia, e
comprende sia mobili per ufficio, che mobili per alberghi, nonchè
cucine. Tutta la produzione viene realizzata in legno.
118
Detskaja mebel’
Ul. Sel’skochozyaystvennaya 4
Moskva, 129226
Tel./Fax (095) 181-33-42
www.rosmebel.com
Questo produttore, che ha sede principale nella città di Mosca, é
specializzato nella produzione di mobili per bambini, in particolar modo
camerette ed arredamento specifico per scuole ed asili.
ADEKS
Ul. Ryl’skaya 17
Samara, 443022
Tel. (8462) 55-04-44
Adeks è un produttore russo di mobili che ha la propria sede operativa
nella città di Samara, nella parte centro meridionale della Russia
europea. La produzione è molto varia, e comprende arredamento in
legno sia per la casa che per l’ufficio.
KMK
Ul. Leningradsakaya 1
Khimki, 141400
Moskovskaya obl
Tel. (095) 575-45-56
www.kuzmebel.ru
Kmk è un produttore operante nella regione di Mosca. In particolare, gli
impianti hanno sede nella città di Khimki, situata a pochi chilometri dal
centro della capitale. La produzione realizzata è svariata, e comprende
sia mobili per cucine, che camere da letto ed armadi. Vengono anche
realizzati mobili imbottiti. La caratteristica principale di tutti i mobili, è
quella di essere prodotti in truciolato di legno naturale, che viene
successivamente impiallacciato per la realizzazione del prodotto finito.
SALVE
Ul. Ostashenskaya, 6/34
119
Yaroslavl’,150035
Tel. (095) 57-61-29
Fax (0852) 57-61-30
Questo produttore, che ha la propria sede nella città di Yaroslavl, 200
km a nord est di Mosca, è specializzato nella preparazione su
ordinazione di mobili in lastre di legno truciolato. Vengono altresì
realizzati mobili in legno massiccio, sia di conifere che di rovere. La
produzione è molto vasta, e comprende armadi, tavoli, mobili per
l’ufficio e per la casa. Vengono infine preparate e realizzate strutture
metalliche per l’arredamento.
BIS-N
Ul. Chertanovskaja 66, korp. 3
Moskva, 113534
Tel. (095) 388-3001, Fax 388-3001
www.bis-n.ru
E-mail: [email protected]
Questo produttore moscovita realizza mobili componibili, adatti
all’arredamento di tutti gli spazi della casa. Il produttore è attivo dal
1995, per cui vanta un’esperienza già pluriennale nel settore. La
vendita dei prodotti realizzati viene operata prevalentemente in forma
diretta. Il produttore, infatti, dispone di due punti vendita di proprietà
entrambi ubicati nella città di Mosca.
GRAFSKOE АО
Ul. Nikitina 149
Pos. Krasnoselskiy, 394080
Voronezhskaya Obl.
Тel. (0732) 27-05-90, 27-07-70
Fax 27-05-90, 27-07-70
E-mail: [email protected]
www.graf.ru
Persona da contattare: Stapanov Valentin Alekseevich
363 dipendenti
120
Questo produttore opera nella regione di Voronezh, situata nella Russia
europea
centro-meridionale.
Utilizzando
materiali
di
qualità
d’importazione, in particolar modo di produzione italiana, realizza
componenti d’arredamento di vario tipo, per l’arredo di tutta la casa.
DRATSENA АО
Ul. Vassileva 3
Perm, 614033
Тel. (3422) 25-46-62, 25-48-06, 24-46-62, 25-24-53
Fax 24-46-62, 25-24-53
E-mail: [email protected]
http://home.perm.ru/dracena
Persona da contattare: Shaykrazeev Rashid Gilmerazievich
228 dipendenti
Questo produttore russo opera nella regione di Perm, situata
immediatamente ad occidente della catena degli Urali. Vengono
realizzati mobili di varie tipologie, per tutti gli ambienti della casa.
ZAO MEBELNOE OBEDIDENNIE MOSKVA
Ul. Polkova 17
Moskva, 127018
Тel. (095) 289-91-46, 289-91-87 Fax (095) 289-99-02
E-mail: [email protected]
www.moskvamebel.ru
Persona da contattare: Siventsov Igor Vladimirovich
1.000 dipendenti
Questo produttore di mobili, di dimensioni abbastanza rilevanti, è attivo
nella città di Mosca. Non vi è una specializzazione produttiva vera e
propria, in quanto nell’impianto vengono realizzati mobili di varia
tipologia.
ОАО POLIEKS
Promzona, OAO Polieks
Biysk, 659315
121
Altayskiy kray
Тel. (3854) 23-60-10, 23-15-00 Fax (3854) 24-48-57
Persona da contattare: Shakurov Rustam Khaydarovich
4.721 dipendenti
Questo produttore di mobili opera nella regione di Altai, situata in Asia,
al confine con il Kazakistan. Non ha una specializzazione produttiva, in
quanto produce fondamentalmente arredamento di diverse tipologie.
ZАО ARKHANGELSKIY FANERNIY ZAVOD
Ul. Frontovykh Brigad 30
Novodvinsk, 164896
Arkhangelskaya Oblast
Тel. (81852) 4-27-70, 4-56-76 Fax (81852) 4-32-64, 4-46-30
Persona da contattare: Buchalovskiy Klavdiy Pavlovich
846 dipendenti
Anche questo produttore, di dimensioni considerevoli, non ha una
specializzazione produttiva ben definita, occupandosi in generale della
produzione di mobili. L’impianto è situato nella regione di Arkhangelsk,
nell’estremo nord della Russia europea.
OAO
SOLOMBALSLIY
LESOPILNO-
DEREVOOBRABATIVAYUSCHIY KOMBINAT
Ul Dobrolyubova 1, Korp 1
Arkhangelsk,163012
Тel. (8182) 29-44-55, 22-82-87 Fax (8182) 65-75-67, 22-31-61
Persona da contattare: Novikov Ivan Alekseevich
2.535 dipendenti
Questo grosso impianto è specializzato nella lavorazione del legno in
generale. Vengono anche prodotti mobili di buona quantità, utilizzando
il legname lavorato dallo stabilimento stesso. L’impianto è attivo nella
città di Arkhangelsk, situata nell’estremo nord della Russia europea.
GP UCHREZHDENIE UG-42/1
Pos. Pirsi 27
122
Arkhangelsk, 163050
Тel. (8182) 45-28-58, 45-17-38 Fax (8182) 45-16-88
Persona da contattare: Zagrodskiy Zinoviy Vladimirovich
1.600 dipendenti
Anche questo stabilimento è operativo nella regione di Arkhangelsk. É
specializzato soprattutto nella produzione di mobili di vario genere, oltre
che nella lavorazione del legname.
OAO DYATKOVO-DOZ
Ul. Lenina 225
Dyatkovo, 242630
Bryanskaya Oblast
Тel. (08333) 2-11-45, 2-11-54, 2-10-32 Fax (08333) 2-11-54, 2-12-51,
2-10-32
E-mail: [email protected]
www.deva.debryansk.ru
Persona da contattare: Avdeev Sergey Aleksandrovich
955 dipendenti
Questo impianto è attivo nella regione di Briansk, situata nella parte
occidentale della Russia europea, ai confini con Ucraina e Bielorussia.
E’ specializzato nella produzione di mobili di ogni tipologia. L’impianto è
comunque di dimensioni medio-grandi.
UCHREZHDENIE YAR 154/15
Pos. Vodstroy
Volgograd, 400048
Тel. (8442) 35-57-00
Persona da contattare: Mansvetov Andrey Igorevich
924 dipendenti
Questa fabbrica è situata a Volgograd, importante città nella regione del
Volga, nella parte centro meridionale della Russia europea. L’impianto
realizza mobili di vario genere, senza una specializzazione produttiva
ben determinata.
123
ZAO CHEREPOVETSKIY FANERO MEBELNIY KOMBINAT
Ul. Proezzhaya 4
Cherepovets, 162604
Volgogradskaya Oblast
Тel. (8202) 297-79-73, 29-13-64 Fax (8202) 28-91-30
Persona da contattare: Korotkov Evgeniy Nikolaevich
1.633 dipendenti
Anche questo impianto, di dimensioni considerevoli, è operativo nella
regione di Volgograd. La specializzazione produttiva, è la realizzazione
di varie tipologie di arredamento, sia per la casa che per l’ufficio.
VOSTOK IRKUTSKOE PO
Ul. Sergeeva 3
Irkutsk, 664043
Тel. (3952) 43-47-64, 43-57-26 Fax (3952) 43-47-50
Persona da contattare: Ruzin Osip Abramovich
1.387 dipendenti
Questo produttore di mobili, di dimensioni abbastanza ragguardevoli, è
operativo nella città di Irkutsk, situata nella parte meridionale della
Siberia centrale. L’impianto non ha una specializzazione produttiva vera
e propria, ma produce varie tipologie di arredamento per la casa.
OAO KIROVSKIY MEBELNIY DOK
Ul. Lesozavodskaya 10-a
Kirov, 610010
Тel. (8332) 37-02-28 Fax (8332) 62-42-73
Persona da contattare: Chernik Sergey Stepanovich
880 dipendenti
Questo produttore opera nella città di Kirov, situata nella parte centro
settentrionale della Russia europea. Non ha una specializzazione
produttiva, e vengono realizzati arredamenti per la casa di varie
tipologie.
OAO SLOBODSKOY MEBELNIY KOMBINAT
124
Ul. Raynisa 11
Slobodskoy, 613100
Kirovskaya Oblast
Тel. (83362) 1-19-51, 4-19-51 Fax (83362) 1-18-57, 4-25-69
Persona da contattare: Dudin Vladimir Nikolaevich
948 dipendenti
Anche questo impianto, di dimensioni considerevoli, opera nella regione
di Kirov. La produzione è abbastanza differenziata, e vengono realizzati
mobili di svariate tipologie.
OAO YUG
Ul. Zavodskaya 1
Pos. Mostovskoy, 352550
Krasnodarskiy Kray,
Тel. (86192) 5-14-44, 5-10-31 Fax (86192) 5-25-40
Persona da contattare: Marshalko Aleksandr Yakovlevich
1.509 dipendenti
Questo impianto, di dimensioni ragguardevoli, opera nella regione di
Krasnodar, nell’estremo sud dellae, vicino al mar Nero. L’impianto
produce arredamento generico, senza una specializzazione produttiva
vera e propria.
ZAO LESOSIBIRSKIY LESOPILNO DEREVOOBRABATIVAYUSCHIY
KOMBINAT N.1
Ul. Belinskogo 16-e
Lesosibirsk, 663131
Krasnoyarskiy Kray
Тel. (39145) 2-13-02, 2-13-34 Fax (39145) 2-16-97
Persona da contattare: Rubtsov Anatoliy Semenovich
3.762 dipendenti
Questo grossissimo impianto, specializzato nella lavorazione del legno,
ha anche un reparto per la produzione di mobili per la casa di varie
tipologie. L’impianto è situato nella regione di Krasnoyarsk, nel cuore
della Siberia centrale.
125
ZAO NOVOENISEYSKIY LESOKHIMICHESKIY KOMPLEKS
Ul. 40 let Oktyabrya 1
Lesosibirsk, 663131
Krasnoyarskiy Kray
Тel. (39145) 3-40-01, 3-91-41 Fax (39145) 3-38-94
Persona da contattare: Shelepkov Viktor Vladimirovich
3.960 dipendenti
Anche tale produttore opera nella regione di Krasnoyarsk, ed è
specializzato nella lavorazione del legname e nella produzione di
mobili. I mobili che vengono realizzati sono di diverse tipologie, per
l’arredamento di tutti gli spazi della casa.
UCHREZHDENIE UP-288/6
Ul. Parashutnaya 3
Krasnoyarsk, 660079
Тel. (3912) 61-27-38, 61-56-17 Fax (3912) 61-27-38
Persona da contattare: Lobov Ivan Yakovlevich
1.706 dipendenti
Anche per questo produttore vale quanto già detto per i due precedenti;
Krasnoyarsk è nel cuore della Siberia, zona particolarmente ricca di
legname di ottima qualità. Questo spiega la così importante presenza di
stabilimenti per la lavorazione del legno, che nello specifico, producono
anche mobili.
UCHREZHDENIE UP-288/27
Pos. Industrialniy
Krasnoyarsk, 660111
Тel. (3912) 24-48-64, 29-87-14 Fax (3912) 24-94-48
Persona da contattare: Ivanov Valeriy Glebovich
1.790 dipendenti
Si tratta di un altro grosso impianto per la lavorazione del legno e la
produzione dei mobili, situato nella regione di Krasnoyarsk. Così come i
126
precedenti, non realizza una produzione specifica, ma una molteplicità
di prodotti per l’arredamento della casa.
UCHREZHDENIE ОF-73 / 1
Ul. 2ya Chasovaya 40
Kurgan, 640008
Тel. (3522) 22-50-87, 48-97-50
Persona da contattare: Vilimson Leonid Nikolaevich
949 dipendenti
Questo produttore generico di mobili opera nella regione di Kurgan,
situata nella Siberia occidentale. Non ha una specializzazione
produttiva vera e propria, e vengono realizzati mobili di svariate
tipologie.
АО AVANGARD GATCHINSKIY ZAVOD
Ul. Tsentralnaya 1
Gatchina, 188302
Arkangelskaya Oblast
Тel. (81271) 1-30-19, 2-09-32 Fax (81271) 2-10-23
Persona da contattare: Mikhno Georgiy Aleksandrovich
935 dipendenti
Questo
produttore
è
operativo
nella
regione
di
Arkhangelsk,
nell’estremo nord della Russia europea. Realizza mobili per la casa di
varie tipologie.
ОАО PRIOZERSKIY DOZ
Ul. Kalinina 49-a
Prozersk, 188751
Leningradskaya Oblast
Тel. (81279) 2-12-07, 2-36-06 Fax (81279) 2-36-06
Persona da contattare: Belov Aleksandr Mikhailovich
1.137 dipendenti
Questo produttore opera nella regione adiacente a San Pietroburgo.
L’impianto è di dimensioni notevoli, ed ha una produzione di mobili
127
molto vasta, in grado di soddisfare le esigenze di una clientela
differenziata.
ОАО SKHODNIAMEBEL
Ul. Nekrasova 2
Moskva, 141441
Тel. (095) 574-72-91, 574-17-88 Fax (095) 574-72-71
Persona da contattare: Imtichey Vladimir Yanovich
1.500 dipendenti
Questo produttore moscovita di dimensioni piuttosto grandi offre una
produzione molto differenziata, e realizza mobili per cucine, salotti,
camere da letto, ecc.
ОАО SHATURA MEBELNAYA KOMPANIYA
Botinskiy Pr. 37
Shatura, 140700
Moskovskaya Oblast
Тel. (09645), (8245 da Mosca) 2-08-31, (095) 787-57-30, 787-57-20
Fax (09645), (8245 da Mosca) 2-32-38
www.pmo-shatura.ru
Persona da contattare: Zverev Valentin Ivanovich
2.213 dipendenti
Shatura è senza dubbio uno tra i più importanti produttori russi di mobili.
Lo stabilimento è situato nella regione di Mosca, ed il produttore
dispone di una propria catena di distribuzione, presente nella capitale
con numerosi punti vendita. Shatura è uno tra i pochi produttori russi
che ha saputo rinnovare la propria produzione, anche grazie ad un
afflusso notevole di investimenti. Attualmente, è disponibile una
produzione molto vasta, che spazia dai salotti, alle cucine, alle camere
da letto, ed all’arredamento per ufficio. I mobili Shatura sono
caratterizzati da un livello qualitativo molto buono, e anche in termini
stilistici, possono considerarsi competitivi con il prodotto d’importazione.
ZAO KHOKHLOMSKAYA ROSPIS
128
Ul. Chkalova 18
Semenov, 606600
Nizhnegorodskaya Obl
Тel. (83162) 4-10-50, 4-29-63 Fax (83162) 4-10-50, 4-35-29
[email protected]
www.hohloma.nnov.ru
Persona da contattare: Korotkov Nikolay Vasilevich
1.482 dipendenti
Questo produttore opera nella regione di Novgorod, situata a circa 350
km ad est di Mosca. Offre una produzione molto differenziata, per tutti
gli ambienti della casa.
GOS. UCHREZHDENIE AM-224. MINISTERSTVO YUSTITSII RF
Ul. 20 Let Pobedy 128
Solkamsk, 618500
Permskaya Obl.
Тel. (94253) 7-70-16, 7-70-08
Persona da contattare: Yaborov Anatoliy Mikhailovich
942 dipendenti
Questo impianto opera nella regione di Perm, situata immediatamente
ad ovest della catena degli Urali. Non opera una produzione
specializzata, realizzando arredamento per tutta la casa.
OAO LESSTROM
Ul. Kommunisticheskaya 44
Solkamsk, 618556
Permskya Oblast
Тel. (34253) 3-01-07, 3-01-00 Fax (34253) 3-05-32, 3-01-00
[email protected]
www.lesstrom.newmail.ru
Persona da contattare: Neyasov Grigoriy Vassilevich
1.607 dipendenti
129
Anche questo impianto è operativo nella regione di Perm. Oltre alla
lavorazione del legno, produce diverse tipologie di mobili, che coprono
le esigenze di arredamento per tutta la casa.
OAO OCHERSKIY MASHINOSTROELNIY ZAVOD
Ul. Malisheva 1
Ocher, 617086
Permskaya Oblast
Тel. (34278) 2-18-38, 2-11-89 Fax (34278) 2-13-66, 2-14-88
Persona da contattare: Khokhlov Anatoliy Anatolevich
1.312 dipendenti
Questo impianto, situato nella regione di Perm, è specializzato nella
produzione di macchinari. Tuttavia, vengono anche realizzati mobili di
diverse tipologie per l’arredamento della casa.
OAO VLADIVOSTOKSKIY SUDOREMONTNIY ZAVOD
Ul. Nizhneportovaya 3
Vladivostok, 690600
Primorskiy Kray,
Тel. (4232) 49-69-03, 22-10-63 Fax (4232) 26-81-45
Persona da contattare: Sass Feliks Iosifovich
809 dipendenti
L’impianto è operante nell’estremo oriente della Federazione, nella città
di Vladivostok. Non ha una specializzazione produttiva vera e propria, e
produce mobili per tutte le esigenze della casa.
OAO SYKTIVARSKIY LDK LESOPROMYSHLENNAYA KOMPANIYA
Ul. Lesozavodskaya 15
Respublika Komi Syktivkar, 167610
Tel. (8212) 29-15-66, 22-67-76 Fax (8212) 29-15-73, 22-63-76
E-mail: [email protected]
Persona da contattare: Slesarev Yuriy Veniaminovich
1.150 dipendenti
130
Questo produttore, di dimensioni medio-grandi, opera nella repubblica
costituente di Komi, nella parte settentrionale della regione degli Urali.
Produce diverse tipologie di mobili, senza una specializzazione
produttiva particolare.
SALONY FABRIKI “8 MARTA”
Ul. Avtomotorskaya, 1/3
Moskva,125438
Tel. (095)109-7-109
www.8marta.ru
Questo produttore, attivo nella città di Mosca, è specializzato nella
produzione, distribuzione e vendita di mobili per la casa in generale. In
particolare, vengono realizzati e distribuiti salotti e mobili per soggiorno.
ALBERT & SHTEIN
Staropetrovskiy pr. 11 str. 3-A
Mosca, 125130
Tel. (095) 156-04-32, 153-92-78; Fax 156-97-63.
E-mail: [email protected]
Anche questo stabilimento, attivo nella città di Mosca, è specializzato
nella produzione di salotti e di mobili componibili. Oltre alla produzione,
l’impresa si occupa anche della distribuzione e della vendita dei
componenti che vi vengono realizzati.
Principali produttori di mobili imbottiti
ASKERT
Ul. Bratskaya, 9
Irkutsk, 664019
Tel. (3952) 51-16-64
Questo produttore ha la propria sede nella città di Irkutsk, situata nella
parte centro-meridionale della Siberia. La specializzazione produttiva, è
la realizzazione di divani, poltrone, divani letto e mobili imbottiti in
generale.
131
PARTNER-NN
Ul. Strelka, 4, Ofis 204
Nizniy Novgorod, 603086
Tel. (8312) 75-70-30
Partner-nn è un produttore russo specializzato nella realizzazione di
sedie e panche in legno massiccio. Vengono realizzati anche tavoli,
sempre con l’utilizzo di legname di buona qualità. Il produttore ha la
propria sede nella città di Nizhniy Novgorod, situata a circa 300
chilometri ad est di Mosca.
KUZMINKI
Sormovskiy pr-d 11/7
Moskva,109444
Tel. (095) 174-94-44 Fax 174-94-05
Kuzminki è un produttore specializzato nella realizzazione di mobili
imbottiti, divani, poltrone, ecc. Ha la propria sede operativa nella città di
Mosca. La vendita dei prodotti viene realizzata soprattutto direttamente,
senza fare ricorso ad intermediari commerciali.
“SOJUZ-M” NPO
Ul. Molodogvardeyskaya 7
Moskva,121467
Tel./Fax (095) 101-33-65
http://www.corbina.ru
Questo produttore, operante nella città di Mosca, è specializzato nella
realizzazione di mobili imbottiti. Vengono prodotti divani, sofà, poltrone
e sgabelli. Inoltre, il produttore ha a propria disposizione una vasta
gamma di tessuti ed accessori metallici per il rivestimento dei mobili
imbottiti.
OAO
PROGRESS,
ARSENEVSKAYA
AVIATSIONNAYA
KOMPANIYA IMENI N.I. SAZNIKA
Pl. Lenina 5
132
Primorskiy Kray
Arsenev, 692312
Тel. (42361) 2-50-69, 2-50-13 Fax (42361) 2-50-93, 2-61-30
E-mail: [email protected]
www.aacprogress.da.ru
Persona da contattare: Pechenkin Viktor Ivanovich
4.853 dipendenti
Questo
grosso
impianto,
situato
nella
regione
di
Vladivostok,
nell’estremo oriente del paese, è un ottimo esempio di riconversione
produttiva. L’impianto, infatti, assemblava aeromobili ad uso civile e,
soprattutto, militare. Con la fine dell’Unione Sovietica, si è attuata
un’opera di riconversione produttiva, ed attualmente una delle
produzioni principali dell’impianto è quella dei mobili imbottiti. Vengono
comunque realizzate anche altre produzioni.
FEDERALNOE GUP KOTLASSKIY ELEKTROMEKHANICHESKIY
ZAVOD
Ul. Kuznetsova 20
Kotlas, 165400
Murmanskaya Oblast
Тel. (81837) 4-25-04, 4-25-01 Fax (81837) 4-10-21
Persona da contattare: Kremkov Anatoliy Nikolaevich
2.000 dipendenti
Questo impianto, specializzato in produzioni elettromeccaniche, è
tuttavia anche un importante produttore di mobili imbottiti, e di altre
tipologie di mobili per la casa. La fabbrica, che ha dimensioni notevoli, è
situata nella regione di Murmansk, ai confini con la Norvegia e la
Finlandia, nell’estremo nord della Russia europea.
OAO ELEKTROPRIBOR VLADIMIRSKIY ZAVOD
Ul. Baturina 28
Vladimir, 600017
Тel. (0922) 23-50-89, 23-28-59 Fax (0922) 23-19-15, 23-81-18
E-mail: [email protected]
133
Persona da contattare: Biruykov Sergey Evgenevich
2.300 dipendenti
Questo grosso stabilimento è operativo nella regione di Vladimir, circa
200 chilometri ad est di Mosca. L’impianto è specializzato nella
produzione di apparecchiature elettriche, ma viene prodotto anche un
quantitativo notevole di mobili; in particolare, vengono realizzati mobili
imbottiti di vario genere.
KOFanova S. M., C.P.
Pr-t Mashinostroiteley 83
Yaroslav,150008
Tel./Fax (0852) 72-41-03.
Kofanova è un produttore specializzato nella realizzazione di tutto il
necessario per l’arredamento della camera da letto. Vengono realizzati
sia letti che comodini, comò, cassettiere, ecc. Tutti i mobili vengono
prodotti nello stabilimento di Yaroslavl, città situata a circa 200
chilometri a nord-ovest di Mosca.
Principali produttori specializzati in mobili per ufficio, in legno ed
in metallo
ROSSMETAL
Moskovskoe Shosse 125-6
Samara, 443111
Tel. (8462) 70-16-85
www.rossmet.com
Rossmet è un importante produttore di mobili in metallo. I mobili che
vengono realizzati hanno molteplici possibilità di utilizzo, e possono
essere impiegati sia negli uffici, che in alberghi, ristoranti, bar, ed altre
situazioni produttive. L’impresa, che conta circa 200 dipendenti, ha i
propri stabilimenti produttivi a Samara, importante città della Russia
europea centro-meridionale. La vendita dei prodotti viene realizzata in
modo diretto, tramite contatti che la fabbrica ha con i grossi rivenditori di
134
arredamento specializzato. Non si fa, generalmente, ricorso ad
intermediari commerciali.
RAST MP
Ul. Chernyakhovskogo 9 Ofis 218.
Moskva,125319
Tel. (095) 152-69-61.
Rast Mp è un produttore moscovita specializzato nella progettazione e
realizzazione di mobili in metallo. Tali mobili vengono utilizzati
soprattutto negli uffici, nelle banche e per la realizzazione di archivi.
OOO KRISTALL
Kremenskoe Shosse 3.
Protvino, 142281
Moskovskaya obl.
Tel. (0967) 71-80-37
E-mail: [email protected]
www.protvino.ru/business/kristall
Questo produttore, attivo nella regione di Mosca, è specializzato nella
realizzazione di mobili in metallo per ufficio. In particolare vengono
realizzati armadi in metallo ed arredamento per banche.
SECRET- SERVIS-M
Pr-t Budennogo 27 Str. 1
Moskva,105275
Tel./Fax (095) 918-29-61
www.safemoney.ru
Secret Servis è un altro produttore moscovita, specializzato nella
produzione di armadi metallici. L’utilizzo prevalente di questi ultimi, è in
uffici, banche, e archivi.
DEKOR RUSS
Okruznoj pr-d 16 Ofis 26
135
Moskva,105187
Tel. (095) 740-06-48
Dekor Russ è un importante produttore moscovita, attivo soprattutto
nella realizzazione di mobili di diverse tipologie, per l’utilizzo negli uffici.
I mobili vengono realizzati in diversi formati, e con l’utilizzo di diverse
tipologie di materiali. Il produttore è inoltre specializzato nella
produzione di mobili per le scuole.
FELIKS
Partijnyj per. 1 Korp. 58 Str. 3
Moskva,115093
Tel/Fax (095) 933-77-77
www.felix.ru
Feliks è senza dubbio uno tra i principali produttori russi di mobili per
ufficio. Questo assemblatore moscovita distribuisce, importa, produce
ed esporta mobili per ufficio, con un’ampia e differenziata scelta per il
cliente. Vengono inoltre prodotti mobili per l’arredamento degli alberghi.
Il produttore dispone di due fabbriche e di una rete di 12 punti vendita a
Mosca, uno a San Pietroburgo, ed altri nelle principali città della
Federazione Russa.
Principali produttori specializzati in cucine
FOREMA KUKHNI
Moskva, 111396
Svobodniy pr-t 20/58
Tel. (095) 778-16-72
www.forema.ru
Forema è un produttore russo di mobili per la cucina, ma realizza anche
mobili per ingressi e guardaroba. Il produttore ha la propria sede
operativa nella città di Mosca. La vendita dei prodotti non viene
solitamente realizzata in modo diretto, ma tramite il ricorso ad alcuni
dealer che mettono in contatto il produttore con i principali rivenditori
operanti sul territorio.
136
ZAO FABRIKA GORODETSKAYA ROSPIS
Ul. Naberezhnaya 61
Gorodets, 606430
Nizhnegorodskaya Oblast
Тel. (83161) 2-27-41, 2-22-15 Fax (83161) 2-28-30, 2-24-15
E-mail: [email protected]
www.nnov.ru/gorodez/
Persona da contattare: Efremov Vladimir Nikolaevich
283 dipendenti
Questa fabbrica è operativa nella regione di Nizhniy Novgorod, situata
ad est di Mosca, a circa 300 chilometri di distanza dalla capitale. La
specializzazione produttiva dell’impianto è la realizzazione di cucine.
Vengono tuttavia prodotti anche mobili di altre tipologie.
BRYANSKIY ELEKTROMEKHANICHESKIY ZAVOD
Ul. Vokzalnaya, 136
Briansk, 241017
Теl. (0832) 57-08-72, 56-42-04 Fax (0832) 57-67-43, 57-64-59
Persona da contattare: Volkov Mikhail Nikolaevich
2.500 dipendenti
Questo grossissimo impianto, specializzato nella produzione di
apparecchiature elettromeccaniche, è tuttavia anche un importante
produttore e distributore di mobili. In particolare, vengono realizzati
mobili per cucine. L’impianto è operativo nella regione di Briansk,
situata a circa 800 chilometri a sud-ovest di Mosca, ai confini con la
Bielorussia e l’Ucraina.
ZAO MUROM
Pr. Kirova 21
Murom, 602200
Vladimirskaya Oblast
Тel. (09234) 3-57-20, 3-29-45 Fax (09234) 9-82-00, 3-39-12
137
Persona da contattare: Komissarov Mikhail Vassilevich
1.360 dipendenti
Questo impianto è operativo nella città di Murom, situata a circa 250 km
ad est di Mosca. L’impianto, che produce mobili in genere, è tuttavia
maggiormente specializzato nella produzione di mobili per la cucina.
Vengono anche realizzati in quantità notevoli mobili imbottiti.
ZAO MONZENSKIY DOK
Ul. Zheleznodorozhnaya
Gryazovetskiy Rayon
Pos. Vokhtoga,162740
Volgogradskaya Oblast
Тel. 3-28-88, 3-15-19 Fax 3-28-26, 3-14-35
E-mail: [email protected]
Persona da contattare: Osipov Nikolay Nikolaevich
1.307 dipendenti
Questo produttore è attivo nella regione di Volgograd, situata nella
parte centro-meridionale della Russia europea. L’impianto realizza
mobili di varie tipologie, ma in particolare è specializzato nella
produzione di cucine.
ZAO IVANOVO MEBEL
23-ya Liniya 23
Ivanovo,153031
Тel. (0932) 38-64-87, 38-36-54 Fax (0932) 38-08-40, 38-03-40
E-mail: [email protected]
www.ivanovomebel.ru
Persona da contattare: Matveeva Elena Vladimirovna
3.070 dipendenti
Questo impianto, di dimensioni molto grandi, è ubicato nella città di
Ivanovo, che si trova a circa 300 km a nord-est di Mosca. L’impianto
produce arredamento di vario genere, ma è soprattutto specializzato
nella realizzazione di cucine.
138
OAO YURTINKSLES
Ul. Shkolnaya 5
Tayshet, 665045
Irkutskaya Oblast
Тel. (39563) 6-11-03 Fax (39563) 23-95-85
Persona da contattare: Greciy Andrey Nikolaevich
815 dipendenti
Questo operatore è attivo nella regione di Irkutsk, situata nella parte
meridionale della Siberia centrale. Vengono prodotti mobili di varie
tipologie, con una particolare specializzazione nella realizzazione di
componenti d’arredamento per cucina.
АО ELEKTROGORSKMEBEL
Ul. Sovetskaya 1
Elektrogorsk,142531
Moskovskaya Oblast
Тel. (09643) (8243 da Mosca) 3-95-53, (095) 925-82-26
Fax (09643) (8243 da Mosca) 3-02-71, (095) 925-82-26
Persona da contattare: Syroezhskiy Vladimir Nikolaevich
2.370 dipendenti
Questo produttore operante direttamente nella regione di Mosca, a
pochi chilometri di distanza dalla capitale, è specializzato nella
produzione di arredamento di vario tipo, con un particolare accento
nell’arredamento per cucina.
AVANGARD – ELEKTROMEKHANICHESKIY ZAVOD (GUP)
Yuzhnoe Shosse 6
Sarov, 607190
Nizhnegorodskaya Oblast
Тel. (83130) 2-24-09, 4-58-90, 4-58-81 Fax (83130) 4-50-90, 4-54-86,
4-54-90
[email protected]
Persona da contattare: Zavlishin Yuriy Kuzmich
3.006 dipendenti
139
Questo impianto è operativo nella regione di Nizhniy Novgorod, situata
a circa 350 km ad est di Mosca. La produzione che viene realizzata
riguarda
l’arredamento
in
generale,
con
una
particolare
specializzazione nella realizzazione di mobili per la cucina. Vengono
comunque realizzati in quantità considerevoli anche mobili imbottiti di
vario genere.
OSKIY ZAVOD STIRALNIY MASIN POLET
Ul. Khmelnitskogo 224
Omsk, 644021
Тel. (3812) 54-03-52, 57-89-55 Fax (8312) 57-90-33
[email protected]/siberia
Persona da contattare: Kozin Konstantin Stepanovich
906 dipendenti
Questo impianto produttivo, di dimensioni medio-grandi, è situato nella
città di Omsk, nella Siberia centrale. Vengono realizzati mobili di vario
tipo, con una particolare specializzazione per i mobili da cucina.
PERMSKIY MOTOVOZOREMONTNIY ZAVOD. KALUZHSKOE
ZAVOD REMPUTMASH
Ul. Sovetskaya 1
Perm, 614000
Тel. (3422) 12-90-10, 39-21-48 Fax (3422) 12-90-10, 12-92-65
[email protected]
Persona da contattare: Dobagov Leonid Borisovich
950 dipendenti
Questo produttore è situato nella città di Perm, ad occidente della
catena degli Urali. Benchè l’impianto sia specializzato in altre tipologie
produttive, registra una notevole produzione di mobili, soprattutto per la
cucina.
OAO BASHMEBEL
Ul. Tramvaynaya 2
Ufa, 450027
140
Respublika Bashkortostan
Тel. (3472) 31-26-86, 31-26-44 Fax (3472) 35-64-32
Persona da contattare: Budanov Sergey Nikolaevich
866 dipendenti
Questo produttore opera nella città di Ufa, situata nella parte
meridionale della regione degli Urali. Vengono realizzate numerose
tipologie di mobili, ma la sua specializzazione principale è la
realizzazione di mobilio per cucina. Vi vengono prodotti anche mobili
imbottiti, in quantità importanti.
3.3.2. Dati quantitativi
Come già sottolineato nel paragrafo 3.1, la produzione locale di mobili
in Russia è in stato di crisi e stagnazione. Le importazioni coprono più
della metà del consumo totale di mobili nel paese, a testimonianza della
debolezza dell’output locale.
Le industrie domestiche, distribuite in 79 diverse regioni del paese,
producono comunque attualmente circa 900 milioni di dollari all’anno in
controvalore.
Il settore, nel periodo più recente, sta però manifestando alcuni segnali
di ripresa, grazie soprattutto a quanti, operativi nella regione di Mosca,
hanno saputo sfruttare maggiormente le opportunità del mercato, anche
realizzando investimenti.
In linea di massima nel corso del 2006 la produzione totale di mobili del
paese è aumentata di circa il 10% rispetto ai livelli dell’anno
precedente. L’aumento della produzione ha consentito ai produttori
locali più qualificati non solo di incrementare la propria presenza sul
mercato domestico, ma altresì di potere conquistare posizioni a livello di
export. Quest’ultimo, realizzato soprattutto verso quei paesi dell’ex-Urss
che non hanno una produzione locale di mobili, è aumentato nel corso
del 2005 del 12% su base annuale.
Questo segnale di risveglio dell’industria domestica è senza dubbio
interessante, ma il futuro del settore dipenderà fondamentalmente dalla
capacità di rinnovamento e ammodernamento dei produttori.
141
3.3.3. Localizzazione
I produttori locali di mobili, a differenza di quelli di altri settori, sono
distribuiti abbastanza uniformemente sul territorio. Analizzando, infatti,
l’elenco dei principali, è possibile rilevare che essi sono presenti
grossomodo in tutte le regioni, dall’estremo nord del paese, fino
all’estremo oriente. Tale uniformità di distribuzione è spiegabile con la
grande disponibilità di legname presente in quasi tutto il territorio della
Federazione Russa, il che non crea problemi di approvvigionamento
per la materia prima. La zona in cui sono presenti meno produttori è
infatti
il
distretto
meridionale,
che,
avendo
una
vocazione
prevalentemente agricola, presenta una minore copertura forestale e,
pertanto, una minore disponibilità di legname. Si nota comunque una
maggiore concentrazione di produttori in alcune parti del paese. In
particolare, la maggior parte di questi si concentra nella parte europea
della Federazione, dove risiede la maggior parte della popolazione. La
parte asiatica, invece, pur essendo territorialmente vastissima e molto
ricca di legname, presenta una bassa densità, e quindi un bacino di
mercato assai ridotto. Nella porzione europea la maggior parte dei
produttori si trova nelle aree adiacenti alla regione di Mosca, in
particolare in quelle di nord-est. Minore è la presenza nelle regioni a
sud di Mosca, più agricole. Molti impianti produttivi si trovano anche
nelle regioni dell’estremo nord della parte europea e nella regione degli
Urali.
Per quanto concerne, invece, la parte asiatica del paese, le aree di
maggiore presenza dei produttori sono la regione di Krasnoyarsk, cuore
della Siberia e principale centro della lavorazione del legname, e, in
misura
minore,
quella
di
Vladivostok,
ricca
di
legname
e
sufficientemente popolata.
142
3.3.4. Caratteristiche
Il prodotto russo presenta in generale un livello qualitativo piuttosto
basso. L’industria locale dipende, tuttavia, dalle importazioni per alcune
materie prime di base, come ad esempio il compensato ed alcuni tipi di
laminati; pur riuscendo a mantenere dei prezzi contenuti rispetto agli
articoli d’importazione di qualità (Spagna, Italia, Germania), i produttori
devono sopportare la concorrenza di Ucraina, Romania, e paesi
orientali come Cina e Taiwan.
Il basso livello qualitativo della produzione non è dovuto tanto alla
scarsa qualità delle materie prime impiegate, quanto all’arretratezza dei
sistemi produttivi: i macchinari hanno, nella quasi totalità dei casi,
sempre più di dieci anni, e quindi non consentono di effettuare le
lavorazioni con la precisione e l’accuratezza richieste per la produzione
di mobili di qualità. Inoltre, il personale che lavora negli impianti è
solitamente poco qualificato.
Infine,
gli
stabilimenti
sono
generalmente
amministrati
da
un
management poco competente, che trascura gli investimenti in un’ottica
di profitto a breve termine, e non si interessa al rinnovamento della
gamma produttiva, soprattutto del design dei mobili assemblati.
Solo recentemente, soprattutto nella zona di Mosca, si sta assistendo
ad un cambiamento di rotta. Sono nati alcuni nuovi importanti
produttori, quali Shatura e Feliks, che si sono rapidamente espansi ed
hanno conquistato quote di mercato considerevoli, grazie ad una nuova
politica produttiva. Infatti, essi hanno realizzato importanti investimenti,
con il rinnovamento degli impianti e l’assunzione di manodopera
qualificata, e sono quindi in grado di fornire un prodotto di qualità, che
può competere anche con quello d’importazione. Il design dei prodotti
finali è stato profondamente ammodernato, ed attualmente l’output è
conforme agli standard di stile degli articoli di produzione europea.
Ancora, l’apertura di reti di vendita proprie ha consentito a tali produttori
di essere presenti in modo importante sul mercato cittadino di Mosca,
San Pietroburgo, e dei principali centri urbani della Russia.
143
Le aziende operanti nelle province, invece, hanno una struttura
completamente diversa. Solitamente, si tratta di impianti molto grossi
(con anche più di 1.000 dipendenti), che operano però ancora secondo
vecchi schemi produttivi di tipo sovietico. Spesso i mobili vengono
realizzati quale prodotto secondario in stabilimenti che attuano altri tipi
di produzioni principali, sia nel settore legno, ma anche in settori
completamente diversi, come quello elettromeccanico. Altre volte le
fabbriche sono ex stabilimenti per la produzione militare, in seguito
riconvertiti al civile. E’ evidente come, in tali condizioni, sia molto difficile
realizzare un prodotto di qualità comparabile a quello import, e pertanto,
con il permanere di tale situazione, è per il momento impensabile che i
player russi possano riuscire a superare agevolmente la stagnazione.
3.3.5 La lavorazione del legno
Il forestale è il principale settore di attività in 45 regioni russe, e più
del 25% di tutte le imprese del paese lavora nel settore forestale e della
produzione di prodotti a valore aggiunto; il comparto continua a restare
frammentato come negli Anni Novanta, con la presenza di oltre 20 mila
aziende, di cui la metà sono anche esportatori, per la maggioranza di
dimensioni piccole e a bassa capacità produttiva, spesso non in grado
di lavorare il legname o di soddisfare le obbligazioni assunte con l’affitto
a lungo termine delle risorse forestali.
Nonostante il volume massimo ammissibile di abbattimento risulti ben
oltre il mezzo miliardo di metri cubi, durante l’ultimo Forum
internazionale dell’industria forestale di esattamente un anno fa, si è
stimato che le operazioni di taglio siano diminuite mediamente
dell’1,5%, con più della metà delle aziende di abbattimento operanti in
passivo.
Per queste ultime, si tratta di entità che dispongono di macchinari
obsoleti; un ancora alto numero di imprese di piccole e medie
dimensioni sono fallite anche nel 2005, in situazioni critiche a cui hanno
contribuito anche l’aumento di tariffe energetiche, di trasporto, la
mancanza di macchine sufficienti per aumentare i volumi di
144
abbattimento e di finanziamenti per acquistarle, ed una competenza
gestionale in molti casi in pratica inesistente.
Le aziende forestali russe più remunerative risultano invece quelle
verticalmente integrate, struttura che permette loro di raggiungere
migliori risultati finanziari anche e soprattutto attraverso l’accesso a
tecnologie e macchine migliori e moderne.
Nel 2005 il comparto della lavorazione del legno è però cresciuto del
7,5% sul 2004, mentre allo stesso tempo il tasso di crescita
dell’industria della polpa di legno e della carta è precipitato
considerevolmente; l’incremento del settore lavorazione legno viene
attribuito agli investimenti per nuovi macchinari.
Anche per quest’anno e il prossimo la crescita della lavorazione del
legno viene stimata a più del 7% annuale; la produzione di pannelli
viene data crescere del 10% (particolati e fibra di legno a media
densità), e quella di impiallacciature del 13%.
Il settore sta attraendo investimenti stranieri e la crescita deriva
principalmente da imprese di grandi dimensioni e verticalmente
integrate fra loro; le relativamente alte remuneratività dagli investimenti
nelle strutture per la lavorazione del legno, assieme alla nuova politica
tariffaria decisa dal governo, contribuiranno a mantenere l’espansione
di questo comparto a livelli più alti delle altre categorie che
compongono il settore forestale.
Tradizionalmente il settore russo forestale e della lavorazione del legno
è stato fortemente orientato alle esportazioni di prodotto grezzo, che
recentemente
stanno
però
generando
profitti
in
tono
minore;
gradualmente, si spera che questo fenomeno spinga sempre più
aziende del comparto a dotarsi delle attrezzature necessarie per
produrre e vendere, sia sul mercato interno che su quelli internazionali,
prodotti a valore aggiunto, cioè articoli finiti per l’utilizzazione nelle
costruzioni e nella fabbricazione di mobili.
Secondo gli esperti sta aumentando in Russia la domanda di
macchinari per la produzione di moderni materiali compositi in legno
destinati alle costruzioni; questo settore avrà un grande potenziale negli
anni a venire, per la popolarità di cottage ed altre costruzioni tipiche in
145
legno, anche prime case dal costo abbordabile, e sarà agevolato dal
fatto che per la produzione di questi componenti è sufficiente legname
di qualità secondaria, quindi non destinato alla trasformazione per, ad
esempio, la produzione di mobili o polpa di legno e carta; attualmente
esso costituirebbe in Russia il 22,5% del legno duro ed il 45% di quello
dolce.
Il necessario adattamento dei locali laboratori per soddisfare la
crescente domanda del settore delle costruzioni in legno e dei mobili,
può essere un fattore ben sfruttabile dai produttori europei di
macchinari specializzati; in effetti gli italiani, con i finlandesi ed i
tedeschi, sono i principali fornitori di queste macchine (B.C.R., Casati,
Centauro, Fantoni, Fravol, Griggio, Koimpex, Macmazza, Sicar,
Stromab, Tecnolegno, Tiger, Valentini).
Gli altri marchi nostri competitor sono Alber, Altendorf, Armac, Eelektra
Beckum, Hoffman, Homag, Kallion Konepaja, Kone Wood, Lahden
Terateos, Macron, Mafell, Michael Weining, Oulun, Raute Wood,
Scheppach, Stegher, Tahka, Tyrolit, Valmet, Valon Kone, e VeistoRakenne.
Ma esiste anche un grande numero di società russe che producono
macchinari per la lavorazione del legno; le maggiori includono Bakaut,
lo Stabilimento Borovichsky, e Vector, della regione di Novgorod, il
Balnaulsky Stankozavod di Barnaul, lo Stabilimento meccanico
Belgorodsky
(Belgorod),
il
Kami-Stankoagregat
di
Mosca,
lo
Stabilimento Kurgansky (Kurgan), LesoTekhnika e Lesstankoprom di
San Pietroburgo, la Fabbrica Savelovsky (Tver), Severny Kommunar
(Vologda), Sherwood (Kirov), lo Stabilimento sperimentale macchine
lavorazione legno e il Vologodsky Stankozavod, di Vologda.
La maggior parte delle aziende russe di macchinari per la lavorazione
del legno producono articoli destinati alle segherie, come barre di
scortecciamento, seghe a nastro orizzontale e circolari, seghe
multilame, e piallatrici; tutte queste macchine vengono utilizzate per
produrre legname da costruzione standard e di media qualità,
ampiamente utilizzato nel paese.
146
Si tratta di macchine relativamente poco costose, i cui esemplari sono
posseduti praticamente da tutte le aziende russe di trasformazione
legno; allo stesso tempo, non vengono usate per produrre articoli di
qualità, né come parte di linee produttive particolarmente complesse.
Essiccatori, del resto con l’utilizzazione di elettronica e componenti
meccanici
critici
(Leningrado),
Pietroburgo),
d’importazione,
IrGTU
e
(Irkutsk),
Uraldrev-Into
sono
Scron
prodotti
da
(Bryansk),
(Yekaterinburg),
e
Ariada-Yug
Taiga
(San
fabbriche
che
assemblano macchinari per la produzione di mobili includono l’Ima di
San Pietroburgo e la NPF Semil di Izhevsk.
Nonostante il costo minore e la vasta disponibilità di macchine prodotte
localmente, la nuova clientela russa preferisce macchinari importati,
che assicurano una migliore qualità del prodotto lavorato ed una più
consona adattabilità a particolari metodi di lavorazione.
Le importazioni possono essere costituite da rifornimenti diretti ai clienti
finali o da spedizioni a grossisti e distributori; per questo la
maggioranza
degli
esportatori
occidentali
dispone
di
uffici
di
rappresentanza a Mosca e San Pietroburgo, e mentre tradizionalmente
i dominatori di questo mercato sono state le aziende di Germania,
Finlandia, e Italia, più di recente Estonia, Lituania, e Polonia si stanno
assicurando una loro stabile quota di mercato, offrendo macchinari
affidabili e di media qualità, soddisfacendo le necessità di quelle
aziende russe con minori capitali a disposizione.
La finlandese Botnia (gruppo Metsaliitto) possiede di recente una
fabbrica per la lavorazione del legno nel distretto Podporozhsky della
regione di Leningrado, dal costo di oltre 50 milioni di euro; la fabbrica
lavorerà mezzo milione di metri cubi di legname all’anno producendo
200 mila metri di legno segato, e secondo Botnia, si tratta del
laboratorio a tecnologia più avanzata di tutta l’Europa.
La tedesca Kronospan ha stabilito una sua struttura produttiva a
Egorevsk, nella regione di Mosca, divenuta la più grande fabbrica russa
di fibre di legno a media densità; il costo del primo stadio del progetto è
di 180 milioni di euro: la capacità di produzione è di 12 milioni di metri
147
quadrati di materiale da pavimentazione all’anno, e di 500 metri cubi di
fibre di legno al giorno.
Lo stadio successivo include la produzione ed il finissaggio di truciolati
(il “Programma di sviluppo della silvicoltura e della lavorazione del
legno” riguarda anche la produzione di assi ed altri componenti in
legno); gli investimenti totali nelle infrastrutture russe di Kronospan
saranno di mezzo miliardo di euro.
Il clima regolamentare per l’importazione nel paese di macchinari e
impianti per il settore forestale e la lavorazione del legno è favorevole,
con i dazi doganali che variano dal 5 al 10%; con la risoluzione
governativa n. 168 del 24-3-2006, si sono adottati temporaneamente
dazi import azzerati per circa 700 tipologie di utensili e macchine, per
nove mesi a partire dal 29 aprile scorso.
Le spedizioni di articoli in Russia dovranno essere accompagnate da
documenti che attestino la rispondenza dei medesimi ai requisiti russi di
qualità, sicurezza, e di standardizzazione, oppure la certificazione potrà
venire affidata ai competenti organi locali.
I clienti potenzialmente più importanti, e anche quelli finanziariamente
meglio collocati, includono le grandi holding formate da divisioni di
abbattimento, lavorazione, cartiere, e fabbriche di mobili; in pratica sono
soltanto holding di questo genere a poter finanziare progetti su larga
scala greenfield o la modernizzazione completa degli stabilimenti
esistenti, mentre secondo gli esperti le stesse holding controllano più
dell’85% dell’industria forestale russa, presenti in tutte le maggiori
regioni produttrici.
Il più grande gruppo russo di questo genere è Ilim Pulp, che
attualmente ha in corso un programma di investimenti da 600 milioni di
dollari per lo sviluppo delle sue strutture produttive; l’holding include le
Cartiere Kotlass, lo Stabilimento cartoni di San Pietroburgo, la Società
forestale Bratsk, e la Società forestale Ust-Ilimsk.
Altri clienti potenziali dell’export italiano sono compagnie come
Karellesprom, Lemo Group, Rossiisky Les, Terneiles, il gruppo Titan,
l’holding Uvadrev, e Vologdoskie Lesopromyshlenniki.
148
L’addestramento all’uso dei moderni macchinari per la lavorazione del
legno è un aspetto molto importante.
E’ per questo, ma anche e soprattutto per favorire la conoscenza e
l’appeal del Made in Italy, che Acimall, le sue aziende aderenti, e l’Ice
hanno promosso un programma di training su macchinari italiani,
direttamente in Russia, presso locali istituti professionali, i cui docenti
hanno seguito in Italia appositi corsi di aggiornamento.
Con le prime macchine arrivate in una regione per questo settore così
importante come quella di Novosibirsk, l’iniziativa italiana ha riscosso
l’interesse degli operatori russi, che ne hanno curato l’installazione in
loco.
Si sono inoltre svolte missioni italiane di delegazioni di operatori russi,
organizzate da Ice ed Acimall, nell’ambito di un’intesa operativa fra i
due organismi.
Provenienti dalle regioni russe con il maggior potenziale di sviluppo
nella lavorazione del legno, agli imprenditori, particolarmente interessati
all’acquisto di macchinari a tecnologia italiana, sono state fatte visitare
realtà aziendali di Lombardia, Emilia, Veneto, e Marche, ed anche altre
aziende in cui risultano operativi gli impianti prodotti dai medesimi
fornitori italiani.
3.4. Produttori stranieri
3.4.1. Principali produttori stranieri di mobile
L’elenco seguente comprende i produttori stranieri che hanno una
rappresentanza stabile nel paese. Molti dei nominativi riportati indicano
società miste, che in realtà assemblano in Russia parti di mobili
prodotte all’estero, e rivendono poi l’articolo finito con un marchio russo,
ma con la specifica “prodotto in Russia con componenti estere”. Non
esistono praticamente casi rilevanti di produttori esteri che abbiano
impianti produttivi direttamente in loco. Per quanto concerne i marchi
che vengono importati senza che il produttore disponga di una sua
149
rappresentanza stabile, è da notare che tutti i maggiori produttori
stranieri sono presenti con i loro articoli sul mercato russo. I principali
importatori sono soliti partecipare alle più importanti fiere di settore,
durante le quali raccolgono i cataloghi delle aziende presenti, e li
propongono successivamente ai propri clienti, cioè i distributori finali.
Questi ultimi effettuano le loro ordinazioni, e la società d’importazione,
in seguito, si occupa di contattare direttamente il produttore nel paese
di origine per la consegna della merce richiesta. Il nocciolo del sistema
distributivo dei prodotti stranieri in Russia risulta quindi costituito dalle
società d’importazione, ed è ad esse che il produttore estero deve
sempre fare riferimento.
Principali produttori di mobili
AOZT DYBARRI KONTSEPT INTERNATSIONAL
Ul. Tolstogo, 1
Kolomna,140400
Moscovskaya obl.
Tel. (0966) 12-59-43
Questa società mista russo-canadese si occupa della produzione di
mobili in genere. La società ha la propria sede operativa nella regione
di Mosca, a pochi chilometri di distanza dalla capitale.
MR. DOORS INDUSTRY
Ul. Vavilova, 53, str. 1
Mosca, 117312
Tel.: (095) 745-57-89, 733-96-31
Fax (095) 745-57-88, 733-96-31
E-mail: [email protected]
Questa rappresentanza di un produttore tedesco, è specializzata nella
commercializzazione di mobili a muro, componibili e di armadi coupé (a
scompartimento). Il rappresentante ha la propria sede nella città di
Mosca.
150
HDM
Ul. Elektrodnaya, 9-B
Mosca, 115141
Tel. (095) 787-22-24
Fax (095) 306-74-89
E-mail: [email protected]
HDM è un produttore tedesco, che opera in Russia tramite la propria
rappresentanza.
Il
produttore
è
specializzato
soprattutto
nella
produzione di arredamento generico, davanzali, pannelli, imposte,
facciate di mobili. La rappresentanza si trova a Mosca.
REMEKS GmbH
Kashirskoe Shosse, 3, korpus 2
Mosca, 115230
Tel. (095) 111-30-00
Fax (095)113-64-05
E-mail: [email protected]
Questo produttore tedesco, oltre ad essere specializzato nella
lavorazione dei materiali legnosi, produce maniglie per mobili, sedie,
tavoli e pannelli di legno compensato per cucine. Opera nella città di
Mosca.
SIMBIRSK-INTERNATIONAL MEBEL
Prosp. Antonova, 1
Ul’janovsk, 432062
Tel. (8422) 20-23-89
Questa joint venture russo-inglese, è specializzata nella produzione di
mobili in generale. La società opera nella regione di Ulianovsk, lungo il
corso del Volga, nella parte centro meridionale della Russia europea.
SIRO GES. M.B.C.
Krasnopresnenskaya nab. 12 ZMT, Gost. “Mezhdunarodnaya-2”, ofis
1627
Mosca, 123610
151
Tel. (095) 253-17-36
Fax (095) 258-16-78
E-mail: [email protected]
Questo rappresentante di una ditta austriaca si occupa soprattutto della
distribuzione di mobili in generale, e di accessori per l’arredamento. Il
rappresentante opera a soprattutto a Mosca.
BENE BUROMOBEL
Strastnoy Bulvar, 16
Mosca,107031
Tel.: (095) 200-6960, 792-3200
Fax (095) 792-3202.
E-mail: [email protected]
Questo produttore tedesco realizza arredamento per la casa in
generale. Opera in Russia tramite la propria rappresentanza, ubicata
nella città di Mosca.
WELLE TRADING GMBH
Bagrationovskij pr., 7
Mosca, 121087
Tel. (095) 737-68-00
Fax (095) 737-68-01
Questo produttore tedesco di mobili per la casa e per l’ufficio opera in
Russia attraverso una propria rappresentanza, ubicata nella città di
Mosca.
IDEAL STANDART
Prospekt Mira, 100
Mosca
Tel. (095) 782-15-65
Fax (095)937-63-84
Ideal Standart è il ramo europeo della multinazionale americana
American Standart, famosa in tutto il mondo per la produzione di
152
arredamento per il bagno. La società è presente anche nella città di
Mosca.
BELORUSSKIJ MEBELNIJ DOM
Sushevskij val, 9
Mosca, 127018
Tel (095) 289-23-50
Tel./Fax 972-61-50
E-mail: [email protected]
Questo produttore bielorusso di mobili per l’ufficio e per la casa è
presente in Russia in modo importante, con due fabbriche a Mosca e
San Pietroburgo e due punti vendita ubicati nelle stesse città. L’ufficio
centrale della società si trova nella città di Mosca.
HANSPERT
Volokolamskoe shosse, d. 13
Mosca
Tel./Fax (095) 158-5241
E-mail: [email protected]
Hanspert è un produttore finlandese di mobili per la casa e per l’ufficio,
operativo in Russia tramite una propria rappresentanza, ubicata nella
città di Mosca.
P.P.H. PRESTIGE S.A
OОО "Rattan-Prestij"
Bol’shoj Drovjanoj per., d. 8, str. 2
Mosca, 109004
Tel./fax: (095) 912-9642, 912-9756, 912-9827
E-mail: [email protected]
Questa impresa polacca, è specializzata nella realizzazione di mobili
intrecciati di alta qualità. Il produttore realizza altresì lastre e pannelli
per la produzione dei mobili. La società è presente in Russia tramite un
ufficio di rappresentanza, situato a Mosca.
153
S.C. MOLDACOM-GRUP S.A
Mosca
Tel./fax: (095) 546-2520, ufficio (095) 231-9896
E-mail: [email protected]
Moldacom è un produttore moldavo di mobili in legno per la casa,
operativo in Russia mediante una propria rappresentanza, che ha sede
a Mosca.
BELINAG HOLDINGS LTD
2-j Vysheslavtsev per., 17, stroenie 2, etazh 2
Mosca, 127055
Tel./fax: (095) 972-39-10, 972-39-91, 972-07-97
Questa società greca è specializzata nella rivendita di mobili in
generale. La società è attiva nella città di Mosca.
DECOR ESPANA
Varshavskoe Schosse, 46
Mosca, 115230.
Tel.: (095) 111-52-01, 111-45-66
Fax: 111-52-01, 290-87-18, 111-54-07
Questo rivenditore è specializzato nella commercializzazione di mobili
di vario genere, prodotti in Spagna. Il rivenditore è situato a Mosca.
IKEA
Mikrorayon N. 8, stroenie 1
Khimki, 141400
Mosckovskaya obl.
Tel.: (095) 737-53-29, 737-30-07
Fax: 737-53-30, 737-30-10
La multinazionale svedese Ikea, presente in molti paesi europei,
possiede in Russia 2 punti vendita a Mosca e 1 a San Pietroburgo. La
società è in fase di rapida espansione, ed ha in progetto la costruzione
di numerosi altri punti vendita, sia a Mosca, che a San Pietroburgo e
Kazan.
154
Principali produttori di mobili per ufficio
MBT BÜROMİBEL
Strastnoy Bul’var, 13A , str. 2
Mosca
Tel. (095) 299-24-97
Fax (095) 299-4687
MBT BÜROMİBEL è un produttore tedesco di mobili per ufficio, che
opera in Russia tramite una sua rappresentanza. La sede operativa è
situata nella città di Mosca.
KINNAPSY OY
Ul. 8-ya Sovetskaya, 31 b 21
San Pietroburgo,193144
Tel.: (812) 219-92-94, 274-2116
KINNAPSY è un produttore finlandese, specializzato nella realizzazione
di mobili per ufficio. Il produttore opera attivamente nella città di Mosca,
dove è presente con un proprio ufficio di rappresentanza.
ISKU OY
Ul. Yakimanka Bol., 31, ofis 407-409
Mosca,119180
Tel. (095) 956-5039
Fax (095) 956-5040
E-mail: [email protected]
Iksu è un produttore finlandese di mobili per ufficio. Il produttore opera
in Russia attraverso una propria rappresentanza, che si trova a Mosca.
BURO OBJECT GmbH
Ul. Sretenka, 27
Mosca, 103051
Tel./fax (095) 258-3338
E-mail: [email protected]
155
Questo produttore tedesco, presente a Mosca attraverso un ufficio di
rappresentanza,
è
specializzato
nella
realizzazione
e
nella
commercializzazione di mobili per ufficio.
A&A
Mosca, San Pietroburgo
Tel.: (095) 105-05-77, (812) 117-59-20
A&A è un progetto di alto livello del gruppo finanziario commerciale
belga AlcopA. Il progetto è operativo sia a Mosca che a San
Pietroburgo, ed è finalizzato alla produzione di arredamento per ufficio
di qualità.
EFG BUSINESS FURNITURE
Ul. Tverskaya-Yamskaya 4-ya, 31
Mosca, 125047
Tel. (095) 251-1606
Fax (095) 250-4555
E-mail: [email protected]
EFG BUSINESS FURNITURE è un produttore finlandese di mobili per
ufficio. Il produttore opera in Russia attraverso un proprio ufficio di
rappresentanza, ubicato a Mosca.
EDEM
Pr. Andropova, d. 22/30, str.
Mosca
Tel.: 781-17-09, 781-17-10
EDEM è una società che si occupa della distribuzione di mobili per
ufficio prodotti in Bielorussia. La società è anche dotata di una sala
esposizioni, ubicata nella città di Mosca.
OFISIT BURO SISTEMLERI SAN VE TIC.A.S.
Ul. Ilovajskaja, d. 3
Mosca, 109651
Tel. (095) 356-7114
156
Fax (095) 356-7114
E-mail: [email protected]
Questa azienda turca è specializzata nella produzione di sedie, poltrone
e divani, adatti soprattutto per l’arredamento di banche, uffici e centri
d’affari. Il produttore è presente in Russia tramite una propria
rappresentanza, ubicata nella città di Mosca.
MIR OFFICE GROUP
Strastnoj 6-r, 13 a, str. 2
Mosca, 103006
Tel. (095) 2000-595
Fax (095) 299-4687
Questa società russa rappresenta sul territorio della Federazione la
produzione della fabbrica tedesca di mobili per ufficio MBT Gmbh. La
rappresentanza è attiva nella città di Mosca.
Principali produttori di cucine
KUKHNI STRUKOFF STUDIYA
Smolenskiy Bulvar 2, pod. 3, 3iy etazh
Mosca, 119034
Tel.: (095) 792-5346/5347
Fax (095) 792-5347
E-mail: [email protected]
Questo produttore tedesco è specializzato nella realizzazione di cucine.
In Russia, opera attraverso la sua rappresentanza moscovita.
ATAIR
Ul. Kummunisticheskaya, 102
Kashira,142900
Moskovskaya obl.
Tel.: (09669) 3-12-34, 3-12-90, 2-20-05
Fax (09669) 3-12-34
157
Questo produttore, presente nella regione di Mosca, è specializzato
nella realizzazione di mobili in generale, ed in particolare, di mobili per
la cucina.
KOMFORT ISET’-KANADA
Ul. Kurova, 1
S. Isetskoe, 626080
Tyumenskaya obl.
Tel. (34537) 2-18-81
Questa società commerciale mista russo-canadese è specializzata
nella distribuzione di mobili in generale, con particolare riferimento alle
cucine. Vengono anche distribuiti mobili per le scuole.
MOBALPA
Vavilova ul., 48/4
Mosca, 119333
Tel. (095) 135-1207/0200
Fax 135-1207
Questo produttore francese di mobili per la cucina e per il bagno opera
in Russia tramite una sua rappresentanza, situata nella città di Mosca.
ZAO SERVER
Ul. Petrovka, 19, str. 1, ofis 13
Mosca, 107031
Tel.: (095) 923-1382, 921-9541, 928-1940
Fax (095) 921-9289
E-mail: [email protected]
Questa azienda russo-spagnola è specializzata nella realizzazione e
distribuzione di cucine. La società è operativa a Mosca.
Principali produttori di salotti ed imbottiti
OOO INSTROY
Ul. Samokatnaya, 1, str. 3
158
Mosca, 111033
Tel. (095) 361-0111
Fax 362-80-40
E-mail: [email protected]
Instroy è una società russo-belga, che realizza soprattutto arredamento
per salotti e meccanismi di trasformazione. La sede operativa della
società si trova nella città di Mosca.
INTERSIB
Ul. Varshavskaya 1ya, 83
Novosibirsk, 630056
Tel.: (3832) 45-11-25, 45-05-25
Fax 45-11-26
Si tratta di una società mista russo-americana, che si occupa di
produzione e vendita di divani imbottiti e di mobili in generale. La
società opera a Novosibirsk, in Siberia occidentale.
EVANTY
Peschano-Umetskij tr., 10
Saratov, 410086
Tel.: (8452) 45-85-16/17/18/19/20, 32-46-30, 32-62-96
Questa società mista russo-belga opera nella regione di Saratov,
situata nella parte centro meridionale della Russia europea. La società
è specializzata nella realizzazione di mobili imbottiti.
MEDIA STROM
Leninskij pr., 67
Mosca,119296
Tel.: (095) 137-73-98, 930-76-44, 930-55-80
Fax 137-13-17
Questo rivenditore greco è specializzato nella commercializzazione di
materassi e mobili per camere da letto. Opera nella città di Mosca.
NEOSET CIS
159
Ul. Vishnevskogo, 4, uff. 80
Mosca, 127422
Tel. (095) 976-38-46
Fax 976-27-97
Il rivenditore greco è specializzato nella commercializzazione di mobili
imbottiti, mobili per camere da letto, mobili per camerette ed ufficio, e si
trova a Mosca.
RATTAN-PRESTIG
Bolshoj Drovjanoj per. 8, stroenie 2
Moscva, 109004
Tel: (095) 912-96-42, 912-97-56
Fax: 912-97-56, 912-97-42, 912-97-27
Questa società polacca è specializzata nella commercializzazione di
mobili imbottiti e mobili per ufficio. La società è attiva nella città di
Mosca.
SOTKA-MEBEL
Ibragimova Bulvar, 88
Ufa, 450006
Resp. Bashkortostan
Tel.: (3472) 90-86-91, 90-86-92, 90-86-93
E-mail: [email protected]
www.sotka-mebel.ru
Questa società opera ad Ufa già dal 1997 come rappresentanza della
compagnia
finlandese
“Sotka
Finland
Oy”,
specializzata
nella
produzione di mobili imbottiti, camere da letto, cucine, camere per
bambini.
FINNFANI
Ul. Gorokhovaja, 24
Tel./fax (812) 320-06-05
E-mail: [email protected]
160
Questa società finlandese, specializzata nella produzione di mobili
imbottiti e divani, è presente in Russia attraverso una propria
rappresentanza, operativa nella città di Mosca.
3.4.2. Dati quantitativi
La presenza di produttori di mobili stranieri sul mercato russo è
riconducibile a due categorie: prodotti realizzati direttamente sul
posto (con le modalità che saranno descritte nel successivo paragrafo
3.5.4), e prodotti d’importazione.
a) Prodotti realizzati direttamente sul posto. I dati relativi a questa
categoria, attualmente di peso non rilevante sul mercato russo del
mobile, non sono facilmente interpretabili, in quanto le pochissime
società straniere che producono in Russia operano, a livello legale,
tramite società di diritto russo e non direttamente con il proprio marchio.
I dati statistici relativi a tali produzioni sono, pertanto, compresi nei dati
quantitativi della produzione locale, ed è molto difficile estrapolarli. E’
tuttavia importante sottolineare come la componente delle importazioni
rappresenti la parte preponderante dell’offerta di mobili stranieri in
Russia, pur con le dovute considerazioni riguardo ad una crescita
costante della produzione locale (forse sarebbe più esatto parlare di
assemblaggio locale). Infatti, per il momento, a parte qualche caso
isolato (come Ikea, che produce una parte dei mobili da essa
commercializzati direttamente in Russia), sono ancora pochissimi i
produttori stranieri che hanno attuato produzioni complete direttamente
in loco. La tendenza futura, tuttavia, sarà verso un aumento di tale
tipologia produttiva, soprattutto in relazione alla crescita della
competitività nel settore, ed alla necessità di abbattere i prezzi di
vendita del prodotto estero, fortemente penalizzati dalle spese di
trasporto e dai dazi d’importazione.
b) Prodotti d’importazione. Per le importazioni si fa riferimento ai dati
ed ai commenti riportati nel paragrafo 3.1. L’import, come detto,
continua a costituire la quota più importante nell’offerta dei produttori
stranieri di mobili sul mercato russo. I volumi, prevedibilmente, sono
161
destinati ad aumentare ulteriormente nel corso dei prossimi anni, in
quanto la domanda è in continua espansione.
3.4.3. Localizzazione
Le imprese straniere operano in Russia secondo due modalità:
possiedono veri e propri impianti produttivi nel paese, e quindi
producono una parte, oppure la totalità, dei prodotti commercializzati,
oppure, nella maggior parte dei casi, hanno solo una filiale od un ufficio
di rappresentanza che svolge le attività commerciali e di marketing,
mentre la produzione viene realizzata integralmente nel paese di
origine, e successivamente importata in Russia.
Le aziende straniere che operano attraverso una filiale o la
rappresentanza, nella maggior parte dei casi, scelgono Mosca come
città sede dei loro uffici in quanto centro economico e d’affari del paese.
Nella capitale transita oltre l’80% dei capitali nazionali, e la maggior
parte delle grandi imprese che operano in Russia, siano esse russe o
straniere, ha la propria sede nella città. Tutti i maggiori accordi
commerciali,
di
conseguenza,
vengono
conclusi
a
Mosca,
indipendentemente dalla localizzazione dei progetti d’investimento o del
destinatario finale della vendita.
Infine, Mosca è il principale centro doganale del paese: è quindi
evidente come le società estere, svolgendo in termini pratici
prevalentemente attività di import, preferiscano mantenere la propria
sede nella capitale.
Il secondo centro, in termini di importanza, per i produttori stranieri, è
San Pietroburgo. Qui operano soprattutto i produttori scandinavi, in
particolare finlandesi. Questa scelta è evidentemente dettata da ragioni
geografiche: San Pietroburgo, infatti, si trova a poche ore di automobile
dal confine finlandese e dalla città di Helsinki. Altre ragioni per la scelta
della capitale nordica come sede della rappresentanza sono le
dimensioni (si tratta della seconda città del paese, con quasi 5 milioni di
abitanti), e la presenza di un importante porto sul mar Baltico, ideale
162
punto di arrivo delle merci provenienti via mare dai paesi scandinavi e
dalla Germania settentrionale.
Alcuni
produttori
stranieri
hanno
infine
scelto
per
la
propria
rappresentanza altre città: Samara, Rostov e le altre della regione del
Volga, ma si tratta di casi ancora isolati.
3.4.4. Caratteristiche
I produttori stranieri di mobili che offrono le proprie produzioni sul
mercato russo utilizzano una delle seguenti modalità operative:
a)
Produzione diretta sul posto tramite società di diritto russo,
il cui capitale è interamente o per la maggioranza detenuto dalla casa
madre estera. Si tratta di un’opzione ancora molto poco sfruttata nel
campo dell’arredamento, mentre è più diffusa nell’ambito di altri settori
produttivi.
b)
Produzione sul posto, effettuata da società russe che
producono su licenza del produttore straniero.
I prodotti così ottenuti vengono poi commercializzati o direttamente con
il marchio del produttore straniero che ha concesso la licenza, oppure
con altri marchi a diffusione locale. La qualità degli articoli è comunque
standardizzata al livello della produzione occidentale, in quanto la
concessione della licenza impegna ad adottare tecnologie, materiali,
sistemi produttivi e standard qualitativi paritetici a quelli europei. Anche
questa opzione, comunque, non risulta molto praticata. Nella maggior
parte dei casi, infatti, i produttori esteri si limitano a fornire ai produttori
locali parti di mobili, che vengono poi assemblate dal produttore stesso,
e rivendute con marchio russo. In tal caso, quindi, non è possibile
parlare di un vero e proprio prodotto estero, ma di un prodotto russo
fabbricato con parti prodotte all’estero.
c)
Commercializzazione in Russia di prodotti realizzati negli
stabilimenti di proprietà all’estero.
Questa può avvenire attraverso diversi canali: importazione diretta
tramite filiali ed uffici commerciali di rappresentanza, importazione
attraverso un distributore unico ufficiale per il paese, che si occupa poi
163
della redistribuzione interna dei prodotti, o importazione attraverso
importatori-grossisti situati nelle varie regioni.
In termini quantitativi, l’ultima opzione è senza dubbio la più diffusa. La
quasi totalità dei mobili di marche estere che vengono commercializzati
nel paese, quindi, non sono prodotti in Russia, ma vengono importati
dall’estero. Tra l’altro, la maggior parte dei produttori presenti non
ricorre all’importazione diretta tramite propri uffici di rappresentanza, ma
si
affida
a
società
dell’arredamento,
d’importazione
oppure
a
catene
specializzate
della
grande
nel
campo
distribuzione
specializzata. Per quanto concerne le rappresentanze commerciali
dirette o le società commerciali appositamente create per la
distribuzione dei prodotti in Russia, esse operano, in linea di massima,
quasi sempre a Mosca oppure a San Pietroburgo, e solo in pochi casi si
rileva la presenza di filiali di rappresentanza anche nelle regioni. Per la
distribuzione a livello periferico, infatti, si fa di solito riferimento a
contatti con intermediari commerciali (dealer) presenti sul territorio.
Come detto, i brand occidentali operano soprattutto nell’ambito dei
mobili di qualità, ovvero quelli la cui domanda non è soddisfatta dal
mercato locale. Scarse sono invece le presenze nel segmento dei
prodotti a basso costo.
3.4.5. Modalità d’importazione
Le importazioni avvengono tramite due canali: importazione diretta da
parte
delle
rappresentanze
in
Russia
del
produttore,
oppure
importazione tramite società import.
a)
Importazione
diretta.
Il
produttore
stabilisce
una
propria
rappresentanza in Russia, solitamente a Mosca. Tale rappresentanza si
occupa di mantenere i rapporti con i distributori locali, sia tramite
contatti diretti, sia tramite una rete di succursali ed intermediari
commerciali, che attuano la distribuzione del prodotto a livello
regionale. La rappresentanza riceve gli ordini dai distributori e dagli
intermediari, e li trasmette alla casa madre che ha sede all’estero.
Quest’ultima provvederà a fornire la merce richiesta, che verrà inviata
164
via mare o via terra. La rappresentanza locale si occupa di tutte le
formalità burocratiche necessarie all’importazione, ossia di tutte le
pratiche doganali, certificazioni, secondo quanto è stato riportato nel
paragrafo 3.3. La merce importata viene poi stoccata in un magazzino
di proprietà, oppure, nel caso di ordinativi consistenti, consegnata
direttamente al cliente. Tale opzione, comunque, non è molto praticata,
e ciò è testimoniato dal fatto che il numero delle rappresentanze locali
di produttori esteri è estremamente inferiore al numero dei marchi
distribuiti.
b) Importazione tramite società di import. I produttori che invece non
stabiliscono una propria rappresentanza nel paese operano attraverso
le società d’importazione. Si tratta di società specializzate nel settore
(grandi distributori, o semplici società-ponte), solitamente localizzate a
Mosca o San Pietroburgo, che hanno una fitta rete di contatti sia con i
produttori che con un consistente numero di clienti. Essi agiscono come
distributori monomarca o più frequentemente multimarca, e possono
stringere con i produttori contratti di esclusiva, diventando in tal modo
distributori ufficiali unici. Spesso le società di distribuzione non sono
tanto specializzate in un determinato settore, quanto nella locazione
geografica dalla quale importano. Esistono, ad esempio, molte società
che importano dall’Italia generi di vario tipo, quali mobili, ma anche
alcune tipologie di materiali da costruzione, e così via. La società import
provvede ad importare periodicamente diversi quantitativi di merce,
anche su specifica richiesta del cliente. Quanto importato viene poi
distribuito direttamente (nel caso della grande distribuzione), trasferito
ai distributori dettaglianti, oppure ancora distribuito ad intermediari
commerciali operanti a livello regionale.
165
3.5. Aziende e rivenditori italiani
3.5.1. Principali aziende
Le aziende italiane con uffici di rappresentanza presenti in Russia sono
poche, e per la maggior parte hanno concluso accordi di joint venture
con i produttori locali. I complementi e i macchinari vengono
solitamente comprati in Italia, mentre l’assemblaggio avviene in Russia:
il prodotto finale è commercializzato, quindi, come made in Russia ma
con “parti importate dall’Italia”. Con questa scelta i produttori locali
pagano alla frontiera dazi doganali inferiori (i complementi costano,
infatti, meno del prodotto finale); allo stesso tempo, tuttavia, si
garantisce al cliente la tecnologia e l’affidabilità del marchio italiano. Le
joint venture non sono comprese nell’elenco in quanto società di diritto
russo.
Questo elenco comprende le aziende italiane che hanno una
rappresentanza stabile nel paese e vendono mobili per ufficio o per la
casa; al termine è riportato un ampio elenco di marchi distribuiti nel
paese che, come per i produttori stranieri, non può essere
completamente esaustivo, in quanto potenzialmente ogni produttore
italiano di mobili potrebbe essere contattato da un importatore russo per
la distribuzione dei propri prodotti nel paese.
INTERFOR
Pokrovskiy 6-p, 4/17, ofis 38
Mosca, 101000
Tel. (095) 937-75-42
Fax 937-7543
E-mail: [email protected]
INTERFOR è una rappresentanza di mobili per ufficio e per la casa,
sono in contatto diretto con numerose ditte italiane e hanno la
possibilità di ordinare le merci non disponibili in magazzino.
DOIMO INTERNATIONAL MEBEL
166
Ul.1812 Goda, 8, korp.1 (domofon)
Mosca, 121170
Tel: (095) 148-2600, 148-2665
Fax 148-0977
E-mail: [email protected]
Distributori ufficiali del gruppo DOIMO: DOIMO BIREX, DOIMO CITY,
DOIMO
CUCINE,
DOIMO
DESIGN,
DOIMO
DOC,
DOIMO
FONTANELLA, DOIMO LINEA D, DOIMO LINEA ITALIA, DOIMO
MATTERASSI, DOIMO SALOTTI, DOIMO SUMMER.
ROSADA ARREDAMENTI
Ul. Malenkovskaya, 14/1
Mosca, 107113
Tel. (095) 234-9460
Fax 234-9469
E-mail: [email protected]
Ufficio di rappresentanza specializzato nella vendita di mobili per la
casa su ordinazione. La società è in contatto con molte ditte italiane.
EQUIPE OPEN TRADE
Shmitovskij proezd, 16, entrata dalla fabbrica, interno 294
Mosca
Tel./fax (095) 937-4295
E-mail: [email protected]
Questo negozio italiano è specializzato nella vendita di mobili per la
casa e per ufficio, ed opera nella città di Mosca.
TANEX-M
Ul. Staraja Basmannaja, 16/1
Mosca, 107066
Tel./fax: 261-4885, 726-5952, 267-9969
E-mail: [email protected]
Negozio italiano specializzato nella vendita di mobili per casa e ufficio. Il
rivenditore lavora su ordinazione con tutti i principali produttori italiani.
167
SCIC
Ul. Trekhgorniy Val
Mosca
Tel./fax (095) 727-2727
E-mail: [email protected]
L’azienda “Scic” di Mosca è il rappresentante esclusivo della fabbrica
“SCIC S.p.a” (Parma), produttore di mobili per cucina. Sono presenti tre
negozi a Mosca, più altri punti vendita a San Pietroburgo, Barnaul,
Kazan’, Krasnodar, Novosibirsk, Saratov, Niznij Novgorod, Tomsk, Ufa,
Syktyvkar, Togliatti, Orenburg, Ivanov.
SVAG ADRIATIC GROUP
Smolenskiy bul., 2
Mosca, 119034
Tel. (095) 961-2929
www.scavolini.ru
La SVAG, operante a Mosca, dal 1993 rappresenta in Russia alcuni
famosi marchi italiani (ERNESTOMEDA, SCAVOLINI).
SCAVOLINI
Ul.Kedrova, 15
Mosca, 117036
Tel. (095) 913-9610
Tel./fax: 125-7982
La Scavolini (cucine) è presente a Mosca con un negozio monomarca.
BERLONI. (DOM MEBELI)
OOO STELSSERVIS
Ul. Scheremet’evskaja, 60-a, Torgovij Tsentr “Ramstor”, 2 etazh
Mosca, 129594
Tel./fax (095) 937-26-90
168
Berloni è presente con un proprio punto vendita monomarca a Mosca. Il
punto vendita è situato all’interno del Ramstore, uno tra i maggiori centri
commerciali della città.
D&G CUCINE
Oruzheyniy per., 3, 3iy etazh
Mosca, 125047
Tel. (095) 250-1040,
Fax 250-1033
Questo produttore italiano di cucine distribuisce i propri prodotti
attraverso un punto vendita situato nella città di Mosca.
EUROPLAK-Europrestige
Pr.Vysokovolt’tniy,1, str. 30
Mosca, 127566
Tel. (095) 105-0077
Fax 902-1114
E-mail: [email protected]
Questa società mista russo-italiana è specializzata nella distribuzione in
Russia di cucine. Opera nella città di Mosca.
ITALCUCINE (PRS)
Ul.Baltyskaya, 15, ofis 303
Mosca, 101000
Tel./fax (095) 755-6434
E-mail: [email protected]
La PRS (azienda russa) assembla mobili utilizzando i componenti
prodotti dalla ditta italiana Presotta. I macchinari e la dirigenza
dell’impresa sono italiani.
NIERI
Mosca
Tel.: (095) 7238001, 7238282
E-mail: [email protected]
169
L’ufficio centrale della ditta Nieri si trova a Mosca, la rappresentanza
promuove le seguenti compagnie: Alberto Nieri, Galleria Nieri, Nieri
Nautica e Les Cousins. L’azienda produce mobili imbottiti.
FREZZA
Ul. Molodogvardeyskaya, 4, korp. 1, ofis 6
Mosca, 121467
Tel./fax (095)140-05-84,140-10-52, 967-92-27
E-mail: [email protected]
Frezza è un produttore italiano di mobili per ufficio, presente a Mosca
con una propria rappresentanza.
FANTONI-LINEA OFFICE
Ashceulov per., 9, ofis 2
Mosca, 107045
Tel./fax (095) 207-8849/0368
E-mail: [email protected]
La Fantoni S.p.a, grosso produttore italiano di mobili per ufficio, è
presente a Mosca con un proprio ufficio di rappresentanza.
GROUP MANETTI
Star. Basmannaya, 18/1, ofis 23
Mosca, 107066
Tel. (095) 916-6164
E-mail: [email protected]
Il Gruppo Manetti è specializzato nella commercializzazione di
arredamento italiano. Opera nella città di Mosca.
MEBELNIJ SALON NATUZZI
Prosp. 60-let Oktjabrja, d. 20
Mosca
Tel. (095) 124-3226
Fax 125-1438
170
Natuzzi (DIVANI&DIVANI), importante produttore italiano di divani, ha
un proprio negozio monomarca nella città di Mosca.
ITALIAN FEKTORI, OOO
Ul. B. Semenovskaja, d. 11.
Mosca
Tel.: (095) 962-1694, 268-6116
Fax: 962-1050, 962-1693
E-mail: [email protected]
Società italo-russa che produce camere da letto, camerette, mobili per
la casa e per ufficio; lo slogan è “design tecnologia e qualità italiana a
prezzi competitivi”.
SALON CENTRUFFICIO
6-aja linija Vasil’evskogo ostrova, d. 37
Mosca
Tel./fax (095) 327-49-60
www.centrufficio.spb.ru
Negozio monomarca dell’azienda Centrufficio, il punto vendita si trova
nella città di Mosca.
RIMI
Ul. Amurskaja, d. 7
Mosca, 107497
Tel. (095) 744-06-07
La ditta “Rimi” è stata fondata nel 2001 nella città di Mosca come
società italo-russa. Produce mobili per la casa.
MIR DOMA
Ul. Profsojuznaja, d. 27, k. 1
Mosca, 117418
Tel./fax: (095) 120-12-77, 128-33-87
E-mail: [email protected]
171
Mir doma è la filiale della ditta italiana URA Srl, che rappresenta a sua
volta le aziende S75 e il gruppo ATMA. Produce cucine, camere da
letto, sale da pranzo e mobili imbottiti.
In Russia, inoltre, vengono distribuiti numerosissimi marchi italiani
(mobili, arredamento per la casa, complementi). Tra i principali,
ricordiamo i seguenti:
ABONDINTERNI
ACCADEMIA
ADI&MME
AEMME ITALIA
AGOSTINI PAOLO
ALA CUCINI
ALBATROS
ALBERTA
ALF
ALIAS
ALIVAR
ALIVAR MUSEUM
ALPENMOEBEL
ALPES INOX
ALTOBEL ANTONIO
ANGELA BIZZARI
ARCA
ARCAN
ARCHIUTTI
ARCOBALENO
ARES LINE
ARREDO 3
ARREDO FUTURA
ART
ARTE ANTICA
ARTIWOOD
ASSI D'ASOLO
ASTER CUCINE
ASTOR MOBILI
ATLAS
BAMAX
BAREL
BARTON
BATTISTELLA
BAXTER
BEDDING
BEDEVE
BELLE EPOQUE
BELLOTTI EZIO
BERETTA
BIAGIOTTI
BIEBI
BIREX
BIZZARRI
BOLZAN
BONALDO
BONACINO
BONTEMPI CASA
BORIN MOBILI
BOUNTY
BRC HOL
BRC RES
BRUNO DRAVANDI
BUSNELL
CALLIGARIS
CAM
CAMEL
CAMINETTI
CAMINETTI
CANTORI
MONTEGC
MONTEGS
CAPPELLETTI
CAPO D’OPERA
CAPPELLINI
CARIBE
CARIBE
CARLINI
AZETA
172
CAMERETTE
CASAMANIA
CASAMANIA
CATTELLAN ITALIA
FESTIVAL CD
CAZZANIGA
CECCHINI
CERASA
CESARONI
CIACCI
CIAMAGLIA
CIMO LINEA VERDE
CITTERIO
CITTERIO
CASTELLO
CITTERIO
CLASS PIU
CLEI
COLMAS
COLOMBO STYLE
COMPAS
CONTEA
CORAZZIN
CRIVELLARI
DADA CUCINE
DAFRE
DALL'AGNESE
DAL CIN
DAL ZIN
DALTAQUATTRO
DE ZOTTI
DEAR
DEAS
DELFIN
DELIGHT
DELLA ROVERE
DELLA VALENTINA
DEMA
DESALTO
DESIGN G.T.
DI NOTTE
DIBIESSE
DIEMME
DIESSE
DITRE ITALIA
DIZETA
DIZETA V
DOIMO ARR
DOIMO BIREX
DOIMO CITY
DOIMO CUCINE
DOIMO DESIGN
DOIMO DOC
DOIMO
COLLECTION
FONTANELLA
DOIMO LINEA D
DOIMO LINEA
DOIMO
ITALIA
MATTERASSI
DOIMO SALOTTI
DOIMO SUMMER
DOLOMITE
DOMINGO SALOTTI
DOMUS ARTIS
DORIGO
DRIADE
DUCALE MOBILI
DUEBI
EDMO
EDRA
EFFEGIBI
EFFEUNO
ELISA
ELVE
EMMEBI
ESSETRE
ETA
EURO
EUROBI
EUROPA
EUROSALOTTO
FABBIAN
FALMAR
FANTONI
FARAM
FASEM
173
FATTORI Mobilegno
FBL
FEDRIGO
FELIS FELIX
FIAM
FLEXFORM
FLORIAN
FLORIAN
FLORIDA
PARCHETTI
FLORIDA CUCINE
FLOS
FONTANA ARTE
FORLIV
FORMEITALIA
FORMER
FORNI Mobili
FR. CONSONNI
FR. TOMASSINI
FRAU FLEX
FREZZA
FRIGERIO
Camerette
FRIGHETTO
FUTURA G&D
G. TONIN
GAEBA
GALLI
GAMMA
GARDENAL
GDM
GEMME STILE
GENTILI CUCINI
GEROTTO PORTE
GERVASONI
GIANSER
GIEMME
GIEMME style
GIERRE
GIL salotti
GIMA sedia
GIORGETTI
GIORINOX
GIOVANNETTI
GLASS
GLISYSTEM
GORY CUCINE
GORY CUCINE V
GROSFILLEX
GUGLIELMI
HALLEY
HIDRA
HILTON Notte
HORM
Idea Bagni
ILTON
IMAS
IMART IMEL
INSERLINEA ALPES
INSERLINEA
INOX
ALTRO
INSERLINEA ILVE
INSERLINEA
INSERLINEA BOSCH
HILTON
MIELLE
INSERLINEA
INTERLUCE
INTERMOBILI
INTRIGO
INVENTA
IPE
ITALCOMMA
JACUZZI
KAPPA
KASTEL
KATALOGI
KERAKOLL
WHIRLPOOL
KERAKOLL
LA LUMIERE
L' ORIGINE
LA PRIMAVERA
LA ROCCIA
174
LA VETRERIA
LAGO
LAS
LEADER CUCINE
LEADER SALOTTI
LEVER
LINA MOBILI
LINE GIANSER
LINEA D
(Morgana)
LINEA TRE
LINEAOTTO
LINFA
LISA
LOFT
LUBE
LUMEN CENTER
LYON'S
M.B.
MAGGI MASSIMA
MAGICA
MAGIS
MALOFANCON
MARELLI Giulio
MARKA
MARONESE (ATMA)
MASTRANDREA
MATHIAS
MD HOUSE
MERCANTINI
MERIDIANI
METALSTAND
METALUX
MILANESE
MILANO BEDDING
MILL DUE
MIMO
MINACCIOLO
MINOTTI CUCINE
MIRAGE
MIRANDOLA
MIRE
MITTEL
MK cucine
MOBILEFFE
MOBILEGNO
MOBILEX
MOBILI D'ARTE
MOBILSPA
ARCA
MOBILSPA ALTRI
MOBILSTAR
MOBILSTELLA
MOBILTREVI
MODENESE
MOLTENI
MONTEG
MORASSUTI
MORBIDLINE
MOREX
MOROSO
MOSCHENI
NAOS
NAVA NICOLETTI
NOMADE
NOVABELL
NOVADUE
NOVALINEA
NOVAMOBILI
NOVAMOBILI
TEMPO
OLIANA
OLIVIERI
PACINI&CAPPELLINI
PADANA
PAMPADO
PDP
PERFECTA
PESCAROLLO
PIGNAFFO
PIGOLI
PINTONELLO
PIU GAMA
PIUGAMMA
PLANNING
POLETTI
POLTRONA FRAU
POLTRONA FRAU
175
SALOME
POLTRONERIA
PORADA
PREALPI
PREMOBILI CAMERE
PREMOBILI
PROVAZI
SOGGIORNO
PROFILITALIA
PUNTO
PUNTO B
QUAIA
RAB
RAIMONDI BAGNI
RAIMONDI STYLE
RAVASI
RECK'S
RECORD CUCINE
REFLEX
REXITE
RHO
RIGO MOBILI
RIGO SALOTTI
RIMADESIO
RIZ
RIZZA
ROBERTI RATTAN
ROSA
ROSSETTO
ROSSETTO DS
ROSSI DI
ALBIZZATE
RTL
RUBELLI LORENZO
RUCKSTHUHL
SABA SALOTTI
SACMA
SADA
SALCA
SALVETTI
SAM
SANMICHELE
SANSOVINI
SANTALUCIA
SANTANDREA
SANTANDREA GAL
PAL
SANTAROSSA
SARTI
SARTI GIOTTO
SCAVOLINI
SEGIS
SELEZIONE
BRIANZA
SELVA
SIGNORETTO
SILENIA
SILIK
SINTESI
SITI
SMA
SMIAM
SOL
SPAR
SPAR VUERRE
SPEEDY
SPINELLI
SPINELLI FLASH
SPINELLI FLOW
SPRING
STELLARE
STEP
STILEMA
STILFAR
STYLING
TAGLIABUE
TARGET - Frezza
TECNIBOX
TEOREMA
TEUCO
THERMINAL
TIEMME MOBILI
TOMASELLA
D'ARTE
176
TONELLITISETTANT
TOSCANELLO
TRE C
TRE P
TREND CLASSIC
TREND MODERN
TRIAL
TUMIDEI
TUTTO A POSTO
ULTOM
UPPER
VAL CUCINE
VALCUCINE
UPPER PARETTI
ELETTRODOM
VAMPARI
VAMPARI V
VARASCHIN
VARENNA
VENERAN
VENERAN DESING
VENERAN SALOTTI
VENETA
VERZELLONI
VET FOR
VILLANOVA
VISMARA
VITTORIA
VOLTAN LUIGI
VUERRE
WALCO
X srl
ZACCARIOTTO
VENERAN DOMINO
CAMERETTE
ZACCARIOTTO
ZACCARIOTTO
CUCINE
INTERNI
ZAMAGNA TAVOLI
ZAMAGNA UNIKO
ZANCAN
ZILIO
ZAMAGNA SYNCRO
ZAMPA BRUNO
3.5.2. Dati quantitativi
Per quanto concerne i quantitativi relativi ai produttori italiani, si faccia
riferimento ai dati dell’interscambio presentati nel paragrafo 1.3.
In pratica quasi nessun marchio italiano attua una produzione di mobili
direttamente sul posto. Tutta la produzione italiana che viene
commercializzata nel paese risulta pertanto prodotta in Italia e
successivamente importata nel paese, sia direttamente sia, nella
maggior parte dei casi, tramite società d’importazione.
3.5.3. Localizzazione
Per quanto concerne la localizzazione dei produttori italiani, valgono,
fondamentalmente, le considerazioni fatte in merito a tutti i produttori
177
stranieri, con l’unica differenza che gli italiani hanno tutti sede a Mosca.
Le rappresentanze presenti importano direttamente i prodotti e si
occupano della redistribuzione degli stessi nelle varie regioni del paese.
3.5.4. Caratteristiche
Anche per le caratteristiche dei produttori operanti in Russia vale
quanto già detto per gli operatori stranieri.
Le rappresentanze italiane, presenti comunque in numero limitato, sono
tutte ubicate a Mosca, ed hanno dimensioni variabili in termini di
dimensioni e personale impiegato. Solitamente sono costituite nella
ragione sociale di rappresentanza di ditta estera in Russia, ma talvolta
vengono create società di diritto russo. I dipendenti sono in parte italiani
e in parte locali; mentre i dirigenti e gli organi decisionali sono quasi
sempre nostri connazionali, il personale impiegatizio viene assunto sul
posto, anche perché la legislazione russa stabilisce vincoli piuttosto
rigidi all’assunzione di stranieri.
178
4. ASPETTI LEGALI E DOGANALI
4.1 Aspetti legali e doganali: regolamentazione generale e
specifica, documentazione e certificazioni richieste
Il regime doganale russo è stato più volte riformato nel corso degli ultimi
anni, ed un’ulteriore, importante riforma delle procedure è entrata in
vigore il primo gennaio del 2004 (nota come Codice Doganale d.d.
28.05.03
n°61-FZ).
Tali
riforme
hanno
avuto
come
ob iettivo
fondamentale l’uniformazione delle obsolete e complicatissime pratiche
doganali che il Paese ha ereditato dal regime sovietico, al fine di
snellirle e renderle più uniformate agli standard internazionali in vigore
nel settore.
Il 1 gennaio 2001 il governo russo aveva già unificato i dazi gravanti su
migliaia di beni di largo consumo unificando il sistema tariffario secondo
gruppi merceologici occidentali. Dall’anno successivo sono state istituite
in via sperimentale le dichiarazioni doganali elettroniche. La struttura
tariffaria prevedeva quattro categorie di dazi: 5, 10, 15 e 20%. Il
Comitato Doganale Statale della Federazione Russa ha pubblicato
l’ultima versione dell’elenco delle tariffe applicate alle importazioni. Il
sistema attualmente in vigore prevede per ciascuna categoria
merceologica (identificata da un codice) un range percentuale di dazi
doganali (fra 0 e 30%, salvo il tetto minimo del 100% per gli alcolici). In
un paese in cui la compilazione delle dichiarazioni doganali è stata, per
lungo tempo, considerata più un’arte che una scienza, la nuova
struttura è, in generale, considerata come un grosso passo avanti che
la Russia ha fatto per ridurre le barriere al commercio estero,
conformandosi alle pratiche mondiali commerciali ed alle regole stabilite
dall’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
In aggiunta alle tariffe doganali, esistono altri due tipi di gravami
applicati alle importazioni: uno è la tradizionale imposta sul valore
aggiunto (IVA), le altre sono invece accise applicate su particolari tipi di
merce. L’IVA russa è attualmente stabilita nella misura del 18%, ad
eccezione degli alimentari e medicinali (anche alcuni prodotti di stampa)
che presentano un’aliquota ridotta del 10%, e viene applicata alla
179
somma del valore della merce e dei dazi. Le accise si applicano invece
su alcuni beni di lusso, sugli alcolici, le sigarette e le automobili.
Riepilogando, gli oneri doganali che le imprese dovranno sopportare
sono i seguenti:
. tasse doganali: 1. Iva,
2. accise,
3. dazi doganali;
. imposte addizionali: 1.imposta di regolarizzazione dei documenti
doganali (0,1%)
2.imposta di deposito in magazzino
3.imposta di accompagnamento doganale
(1.000-2.000 rubli)
Allo stesso tempo, il nuovo codice introduce alcuni sviluppi legali
particolari, i più importanti dei quali sono i seguenti:
FUNZIONI DI CONTROLLO DOGANALE: secondo il nuovo
codice, tutte le attività connesse alla supervisione doganale non
sono più soggette a licenza: i trasportatori di beni soggetti a
controllo di dogana, i titolari dei magazzini generali, i broker
doganali, le banche e gli altri istituti finanziari che garantiscono il
pagamento dei diritti doganali potranno esercitare la propria attività
dietro semplice iscrizione in un registro speciale.
PROCEDURE DOGANALI, SDOGANAMENTO: Il nuovo codice
velocizza la maggior parte delle procedure; il termine massimo
ammesso per le operazioni di sdoganamento è ridotto dagli attuali
10 a 3 giorni. La normativa elenca con precisione anche tutti i
documenti ed i certificati necessitati per le operazioni.
PROCEDURE
DI
SDOGANAMENTO
SOMMARIO:
Gli
importatori nel ramo d’impresa per almeno tre anni, con uno
speciale registro delle proprie operazioni, si qualificano per
procedure speciali e sommarie di sdoganamento.
SEDE DELLO SDOGANAMENTO: Le merci potranno venire
sdoganate in qualsiasi locazione in cui abbiano sede gli uffici
competenti (solo su richiesta dell’interessato, per determinati
prodotti e a proprie spese, sempre che l’organo doganale lo
180
consenta), invece che soltanto nel territorio in cui l’interessato allo
sdoganamento abbia sede, o sia altrimenti registrato. Il governo
russo può designare specifici checkpoint doganali per le merci che
entrano nella Federazione Russa soltanto per categorie doganali
indicate in modo specifico.
DEPOSITO DOGANALE: Le autorità doganali non possono più
scegliere a propria discrezione il magazzino in cui si debbano
conservare temporaneamente le merci; l’importatore può mantenere
le proprie merci nei propri magazzini, od in una qualsiasi altra
struttura, dopo avere effettuato un deposito cauzionale per il
pagamento dei diritti doganali; soltanto specifiche categorie di beni
possono essere soggette a restrizioni a questo riguardo.
DICHIARAZIONI: Resta in vigore la regola secondo cui soltanto i
residenti in Russia possono rendere dichiarazioni circa i beni
soggetti a dogana; la parte straniera può farlo, ma soltanto in
circostanze limitate. Il nuovo codice prevede inoltre la possibilità di
avanzare dichiarazione anche prima dell’arrivo effettivo dei beni al
terminal doganale.
REGIMI DOGANALI: Le merci soggette a sdoganamento lo
dovranno essere in base ad uno dei seguenti regimi doganali:
ordinario, economico, di chiusura, o speciale. Il codice contiene la
lista dei documenti richiesti per venire ammessi ad un regime di
controlli piuttosto che ad un altro, riducendo così i rischi di
discrezionalità che minano l’attuale procedimento.
MAGAZZINO DOGANALE: Un’altra novità del nuovo codice
riguarda la vendita di merci da parte di un magazzino doganale; in
questo caso, il compratore assume i diritti e le obbligazioni della
parte che ha depositato le merci temporaneamente nel magazzino.
PROCEDURE DOGANALI SPECIALI: Il nuovo codice semplifica
la procedura doganale necessaria per l’esecuzione oltre frontiera di
riparazioni in garanzia, ed un capitolo apposito regola la
movimentazione dei veicoli attraverso i punti di frontiera della
Federazione Russa, così come quella di articoli da parte di privati,
181
del servizio postale internazionale, di energia attraverso oleodotti ed
elettrodotti.
PAGAMENTI DEI DIRITTI DOGANALI: I diritti e le imposte
doganali possono venire pagati sia in rubli che in valuta estera(che
verrà convertita in rubli al corso calcolato sulla base del cambio
della Banca Centrale Russa); le compagnie di assicurazione
possono ora agire come garanti dei pagamenti doganali. Gli articoli
destinati all’uso personale,
ad
eccezione
dei veicoli,
sono
pienamente esentati da diritti ed imposte doganali, a meno che il
valore del bene non superi i 65.000 rubli.
CONTROLLO DEL VALORE DOGANALE: Qualora il valore
doganale dichiarato delle merci si sospetta essere inaccurato, e a
meno che il corretto valore venga determinato entro tre giorni dalla
data in cui è stata rilasciata la dichiarazione doganale, le merci
verranno sdoganate sulla base del valore dichiarato, soggetto al
versamento di un deposito cauzionale.
PROTEZIONE DEI DIRITTI DI PRIVATIVA INTELLETTUALE: Il
nuovo codice include un capitolo specifico che prevede misure per
la protezione dei diritti di privativa intellettuale ed industriale.
RESPONSABILITA’ DELLE AUTORITA’ DOGANALI: In alcune
circostanze, possono venire compensati i danni sofferti a seguito di
comportamenti negligenti da parte delle autorità doganali.
4.2 Barriere all’entrata per i produttori stranieri
In Russia esiste una legislazione piuttosto complessa e talvolta
contraddittoria, soprattutto in materia commerciale, con molte pratiche
burocratiche sconosciute nelle normali economie occidentali, e che
possono costituire, se non correttamente interpretate ed applicate, una
seria barriera allo sviluppo commerciale di un’attività economica nel
paese.
Attualmente, la Banca Centrale ha perso gran parte dell’autorità nelle
restrizioni delle operazioni in valuta, e le transazioni soggette ad
autorizzazione amministrativa sono limitate ad un elenco stabilito per
182
legge (173 FZ). La stessa Legge abolisce esplicitamente i permessi
individuali da richiedere alla Banca Centrale per effettuare le transazioni
monetarie.
Di seguito, vengono riportate alcune tra le principali problematiche e
barriere che di solito costituiscono impedimento od ostacolo al normale
svolgimento delle attività d’affari:
a) Politiche di trasferimento e conversione valutaria. I controlli
valutari sono spesso soggetti a cambiamenti di regolamentazione. E’
quindi sempre opportuno mantenersi aggiornati sulla legislazione in
vigore al momento di effettuare la transazione. Il rublo è l’unica valuta
avente corso legale all’interno del paese. In generale, non vi sono
problemi di conversione valutaria.
Il controllo dei cambi e la regolamentazione valutaria sono attualmente
disciplinati dalla legge 116 FZ del 7 luglio 2003 (modificata il 7 giugno
2004), in base alla quale viene definita una soglia massima del 30%
nella vendita obbligatoria dei proventi in valuta, mentre la percentuale
specifica, ora fissata a non più del 25%, viene indicata dalla Banca
Centrale. Questo regime viene applicato anche a tutte le rimesse
ricevute dai non residenti, compresi gli anticipi o i pagamenti anticipati,
mentre ne sono esclusi componenti importanti quali restituzioni di
anticipi per operazioni import non concluse, donazioni a titolo benefico,
crediti ricevuti e restituzioni di crediti concessi, inclusi gli interessi,
aumenti di capitale sociale, dividendi e utili distribuiti.
Ogni pagamento con scadenza superiore ai 180 giorni è considerato
come “transazione di capitale”, e pertanto soggetta al processo di
“riserva” (emendamento del 18 giugno 2004 alla legge 173 FZ del 10
dicembre 2003 “Sul regime di acquisto della valuta straniera nel
mercato valutario interno da parte delle persone giuridiche residenti”),
seppur con diverse condizioni ed eccezioni.
Al posto delle licenze, od autorizzazioni individuali, previste dalle
normative precedenti e gestite dalla BC, la nuova legge introduce due
nuovi tipi di procedure: il “conto speciale” – limitatamente ad alcune
transazioni internazionali – e le “riserve obbligatorie”. Per quanto
riguarda l’acquisto di valuta straniera per i pagamenti di beni/servizi
183
importati, la banca russa che gestisce le operazioni (ovvero quella dove
è stato depositato il “passaporto” della transazione) è tenuta ad
eseguire il controllo valutario, e deve prelevare dal conto del cliente, a
titolo di garanzia, una somma in rubli pari all’entità dell’operazione
valutaria, a copertura della transazione; questo processo funziona
come una sorta di “principio di assicurazione sul credito”. La banca
stessa ha poi sette giorni lavorativi di tempo per trasferire la valuta
acquistata sul conto del partner staniero; in seguito l’importatore russo
deve consegnare alla banca del cliente i documenti doganali che
certifichino
l’effettiva
realizzazione
della
controprestazione,
e
quest’ultima potrà provvedere allo sblocco della somma trattenuta come
garanzia. La legge disciplina nel dettaglio i casi di riserva obbligatoria,
in particolare per alcuni tipi di merci e per alcune forme di pagamento,
ma indica anche una procedura semplificata nel caso i cui il partner
straniero assolva le obbligazioni contrattuali prima del pagamento in
valuta.
I controlli valutari vengono operati su tutte le transazioni per le quali
venga rilasciata una dichiarazione doganale, ossia tutte quelle d’importexport. In linea di massima, la procedura è la seguente: l’importatore od
esportatore presenta tutta la documentazione inerente alla transazione
transfrontaliera ad una banca autorizzata, che controlla il flusso di fondi
in entrata ed uscita dal paese sulla base delle regolamentazioni della
Banca Centrale. Tutte le banche in possesso di regolare licenza sono
tenute ed autorizzate ad effettuare i controlli valutari, quindi non è
difficile in genere reperirne una in base alle proprie esigenze.
Il “passaporto della transazione” è costituito da una serie di documenti
che importatori ed esportatori forniscono alla banca autorizzata per ogni
operazione dal valore contrattuale superiore ai 5.000$, affinché essa
possa verificare la compatibilità delle transazioni con i controlli valutari.
Quando la banca autorizzata approva l’incartamento, essa provvede a
monitorare l’intera operazione valutaria e la compatibilità della stessa
con le regole in vigore. Tutte le operazioni finanziarie relative alla
transazione devono essere effettuate tramite la banca che ha
sottoscritto l’incartamento. Tale cartella deve essere poi presentata alle
184
autorità doganali al momento della ricezione della merce. A questo
punto,
le
autorità
doganali
notificano
alla
banca
l’avvenuto
sdoganamento della stessa, e quest’ultima provvede di conseguenza al
monitoraggio delle operazioni finanziarie residue.
La regolamentazione attuale dovrebbe rimanere in vigore fino al primo
gennaio 2007; in ogni caso, si tratta di una procedura di controllo di non
facile comprensione anche per gli operatori locali, che non segue un
procedimento standard. Il legislatore si è posto l’obiettivo di un maggior
controllo della fondatezza e dell’effettività dei pagamenti, e di un
rafforzamento dei controlli incrociati sui dati bancari e doganali.
Assolti gli obblighi fiscali, non vi sono limitazioni al trasferimento
all’estero da parte dei non residenti dei redditi provenienti dagli
investimenti (profitti, dividendi, provvigioni, diritti di credito, proventi
derivanti da cessioni o liquidazioni). Infine, gli investitori stranieri non
hanno limitazioni nelle operazioni in valuta all’interno della FR, a
condizione che siano effettuate con altri non residenti.
Le persone giuridiche che intendano aprire un conto bancario presso
istituti di credito operanti nella FR (sia russi che stranieri), devono
consegnare i documenti costitutivi e di registrazione della società
presso l’Ispettorato fiscale competente, i codici statistici la copia della
delega di autorizzazione dalla sede centrale ed altri documenti su
richiesta della banca stessa; per i conti in valuta estera vengono
richiesti ulteriori documenti. Per le persone fisiche è invece sufficiente il
passaporto con il visto e la registrazione, e nel caso di conti in valuta,
un versamento minimo.
A partire dal primo agosto 2004, la Banca Centrale ha stabilito che
quanti non siano residenti in Russia debbano disporre di nuovi tipi di c/c
bancari. Al posto dei conti di tipo T e di tipo I, K, N, F, i non residenti
che intendono registrare operazioni e transazioni valutarie, dovranno
munirsi di conti speciali in rubli di tipo “A”, “O”, “C”, “B1”, “B2”. Con
alcune limitate eccezioni, i non residenti potranno effettuare tutte le
transazioni, mentre va ricordato che la Banca Centrale può mantenere
ancora restrizioni sui c/c dei residenti.
185
I pagamenti di alcune operazioni definite dalla BC possono essere
effettuati esclusivamente attraverso un conto speciale di transito (del
tipo sopraelencato) aperto in una banca autorizzata appositamente per
la gestione di quelle operazioni, e soggetto alla procedura di “riserva”
esposta in precedenza.
b) Controlli speciali nelle transazioni correnti. I pagamenti per la
vendita di beni d’esportazione denominati in valuta estera, devono
essere effettuati su conti correnti intestati all’esportatore presso istituti
bancari autorizzati, soggetti alla procedura della “riserva”, esposta nel
punto precedente. In caso di non corrispondenza del pagamento a
quanto emesso in fattura (ad esempio, a causa di fluttuazioni dei
prezzi), o in caso di ritardo o mancata consegna dei beni oggetto del
contratto, l’importatore/esportatore è soggetto a sanzioni doganali. Essi
possono presentare la documentazione al Ministero dello Sviluppo
Economico e Commercio per giustificare i motivi di tale ritardata o
mancata consegna. Nel caso un importatore effettui pagamenti
anticipati per merci o servizi, viene richiesto dalla Banca Centrale il
deposito di un ammontare in rubli pari al valore dell’anticipo stesso (cfr.
punto precedente, vale lo stesso principio). Tale deposito viene
restituito solo dopo comunicazione da parte delle dogane dell’avvenuta
consegna delle merci stesse. I residenti devono poi convertire in rubli
l’intera quota di eventuali anticipi restituiti per la mancata consegna
della merce. Per evitare questi controlli è opportuno effettuare le
transazioni direttamente in rubli.
c) Regole speciali per transazioni sospette. Alcuni tipi di transazione,
considerate
sospette,
impongono
alle
banche
di
comunicare
l’effettuazione delle stesse alla Banca Centrale. Attraverso le restrizioni
introdotte con la ‘riserva obbligatoria”, il legislatore intende assicurare
un maggiore controllo della fondatezza delle operazioni valutarie e
un’effettivo collegamento con le operazioni di compravendita di beni e
servizi.
La normativa di riferimento per quanto riguarda le operazioni finanziarie
sospette è contenuta anche nella legge “Contro il riciclaggio”, n° 115 FZ
del 13 luglio 2001.
186
d) Espropriazione e compensazione. La Costituzione, la Legge sugli
investimenti del 1991 e la Legge sugli investimenti stranieri del 1999
proibiscono formalmente la nazionalizzazione degli investimenti esteri,
ad eccezione dei casi di sentenze definitive emesse in tale senso, e nei
casi di tutela dell’interesse nazionale. Nel caso tali espropri abbiano
luogo, si può opporre appello contro gli stessi presso i tribunali della
Federazione Russa, i quali devono poi eventualmente stabilire
un’adeguata, rapida ed efficace compensazione per gli stessi. E’ molto
improbabile che la presidenza attuale consenta la nazionalizzazione
degli investimenti stranieri. Tuttavia, in alcuni casi, si sono registrate
interferenze da parte delle autorità locali, e sentenze contraddittorie da
parte delle Corti nella difesa degli interessi degli investitori medesimi.
e) Soluzione delle controversie. Il sistema legislativo russo nel suo
complesso si presenta contraddittorio e soggetto a rapidi cambiamenti.
Gli investitori devono cercare di adattarsi a tale situazione, sfruttando
nel miglior modo possibile le opportunità offerte. La risoluzione
autonoma delle dispute è ancora una pratica poco diffusa, e il sistema
giudiziario, particolarmente nelle piccole giurisdizioni, è fortemente
soggetto alle pressioni politiche.
Diversi avvocati occidentali suggeriscono ai propri assistiti operanti in
Russia di ricorrere per la soluzione delle dispute all’arbitrato
internazionale presso corti specializzate. Una legge del 1997 consente
l’arbitrato internazionale anche all’interno del paese, pure in mancanza
di specifici accordi in materia con i paesi ai quali le controparti fanno
riferimento. La Russia ha aderito al Centro Internazionale per la
Risoluzione delle Controversie sugli Investimenti, e ne accetta
l’arbitrato. Tuttavia, qualsiasi decisione presa in questa sede richiede
successivamente la ratifica da parte delle Corti giudiziarie nazionali, le
quali spesso mancano delle professionalità necessarie all’uopo. Una
soluzione più semplice per la risoluzione delle dispute è il ricorso alla
Corte di Arbitrato della Federazione Russa, che è una sezione speciale
della magistratura istituita per la risoluzione delle controversie d’affari.
Esiste poi una Corte di Arbitrato Internazionale Commerciale, istituita
presso le Camere di Commercio russe. La principale debolezza del
187
sistema rimane comunque l’applicazione effettiva delle sentenze.
Esistono molti esempi di sentenze favorevoli agli investitori stranieri,
alle quali però non hanno fatto seguito una reale applicazione.
Nonostante quanto si è detto, alcune imprese straniere sono riuscite a
tutelare i propri interessi anche facendo semplicemente ricorso alla
giustizia ordinaria russa.
f) Requisiti di performance ed incentivi. La concessione di incentivi
per gli investimenti è sempre stata problematica in Russia. Si sono
inoltre sempre registrate resistenze politiche a concedere speciali
privilegi agli investitori esteri, in parte giustificate dalla necessità di
conformarsi
alle
regole
dell’Organizzazione
internazionale
del
commercio. Alcune forme di incentivazione sono comunque state
previste dalla legge sugli investimenti del 1991. Tali forme di
incentivazione, che consistevano fondamentalmente in agevolazioni
fiscali, non sono mai state in realtà implementate in modo completo. La
legge sugli investimenti di capitale del 1999 fornisce teoricamente
protezione da cambiamenti sfavorevoli nelle politiche fiscali e doganali
per specifici investimenti. Tuttavia, l’applicazione pratica di tale regola
appare ancora molto dubbia. La stessa legge è stata modificata il 22
agosto 2004 (legge 122 FZ), ma non sono stati introdotti benefici
concreti per gli investitori. Questo per quanto riguarda le agevolazioni a
livello federale; a livello locale, fortunatamente le cose sono di gran
lunga migliori, e le amministrazioni più illuminate, in special modo della
Russia europea, hanno, negli anni recenti, predisposto legislazioni
fiscali di favore e semplificazioni amministrative per gli operatori
internazionali che abbiano operato investimenti nei loro territori, fatto di
cui si è avvantaggiato un grande numero di joint venture ed industrie
occidentali operanti in loco, italiani compresi. Per potere operare
investimenti in Russia, è necessario essere muniti di visto e di
permesso di residenza, che devono essere rinnovati annualmente.
Benché il rinnovo dei visti e dei permessi sia a volte abbastanza
macchinoso, in quanto deve essere effettuato all’esterno del paese, la
maggior parte degli investitori non considera questa come una
significativa barriera al proprio operato.
188
g) Diritto di proprietà e di stabilimento. Sia i produttori locali che
esteri possono stabilire, condurre e vendere attività produttive nel
paese. Tuttavia, gli investimenti in alcuni settori, ritenuti di importanza
fondamentale per la sicurezza nazionale (assicurazioni, banche,
sfruttamento delle risorse naturali, comunicazioni, trasporti, ed industrie
del settore della difesa), possono subire limitazioni in tal senso.
h) Protezione dei diritti di proprietà. La Costituzione ed i decreti
presidenziali emanati nel 1993 hanno dato ai cittadini russi il diritto di
possedere, ereditare, affittare e vendere le loro proprietà. Una legge
che disciplina la vendita dei terreni ad uso non agricolo è entrata in
vigore nel corso del 2001, mentre il codice fondiario nel 2004. E’ ora
possibile per gli stranieri acquistare terreni che non siano di importanza
strategica (ad esempio nei territori di confine), mentre per quanto
riguarda i lotti di uso agricolo di proprietà statale o delle amministrazioni
locali, questi possono essere concessi soltanto in affitto. Nonostante la
vendita dei terreni abbia effettivamente avuto luogo, è ancora troppo
presto per fare una previsione credibile dell’andamento della materia.
i) Trasparenza ed efficienza del sistema legale. Il sistema legale in
Russia è ancora in uno stadio intermedio, con molte fazioni politiche
che tentano di trovare accordi di riforma su ampie tematiche. In questo
contesto, le negoziazioni per i contratti commerciali sono complesse e
si protraggono a lungo. La Russia ha applicato nella realtà quotidiana
solo in parte la propria normativa di commercio, e gli investitori devono
valutare con attenzione tutti i vari aspetti delle leggi russe per
assicurarsi che ogni contratto sia conforme al diritto e sia compatibile in
massima misura sia con le nuove che con le vecchie regole. I contratti
devono poi essere stipulati in modo da garantire nel miglior modo
possibile l’investitore da controversie legali che potrebbero nascere
durante l’esercizio dell’attività. Una delle capacità più importanti che
deve avere un’impresa operante sul mercato russo, è quella di essere
in grado di mantenersi sempre aggiornata sui cambiamenti nelle leggi,
nei decreti presidenziali e nei decreti governativi. Anche l’applicazione
delle
leggi
può
causare
problemi.
Molti
funzionari
governativi
interpretano ed applicano le leggi con leggerezza, e le decisioni prese
189
da un funzionario possono essere facilmente contestate e cancellate da
un altro. Il presidente Putin ha più volte posto l’accento sulla necessità
di una corretta ed univoca applicazione della legge, e i suoi sette
Rappresentanti Presidenziali dislocati nei distretti federali hanno il
compito di armonizzare le leggi regionali con quelle federali.
Le
procedure di registrazione delle attività economiche possono essere
molto lente e burocratizzate, specialmente se coinvolgono i settori della
difesa o dello sfruttamento delle risorse naturali. La corruzione è
largamente diffusa a tutti i livelli, e i timori patriottici di alcuni funzionari
di vedere il patrimonio nazionale russo acquistato totalmente da
investitori esteri, può portare al formale impedimento burocratico delle
procedure stesse. Alcune problematiche di natura ambientale vengono
poi sempre più spesso avanzate dalle autorità locali per rendere le
procedure ulteriormente farraginose.
l) Problemi fiscali. Nel paese si registra una forte evasione fiscale da
parte delle imprese nazionali, che fa aumentare la pressione fiscale
anche su quelle estere. Queste ultime, lamentano tuttora frequenti
ispezioni fiscali. Il contenzioso tributario ha poi tempi lunghissimi. Le
pene per i reati fiscali includono la confisca dei beni economici, mentre i
conti bancari possono venire congelati con estrema facilità. Le autorità
fiscali inoltre non tendono a distinguere tra l’intento criminoso e l’errore
in buona fede, applicando lo stesso tipo di sanzioni. Molte imprese
estere lamentano infine il fatto di non riuscire a recuperare l’IVA sulle
merci esportate.
m) Violenza politica. Benché l’uso della coercizione non sia
sconosciuto nelle dispute commerciali del paese, non si può certo dire
che gli investimenti stranieri possano essere ostacolati per ragioni
politiche. La Russia continua a combattere contro i guerriglieri
separatisti ceceni, e la Repubblica Cecena ed i territori ad essa
circostanti nel Caucaso presentano rischi notevoli di violenza e
rapimenti. In aggiunta, molti attentati dinamitardi operati nelle maggiori
città della Russia hanno connessione con la situazione attuale in
Cecenia. Tuttavia, tali attentati non sono mai stati rivolti contro strutture
produttive estere.
190
n) Crimine. Il crimine è recentemente diventato una delle maggiori fonti
di preoccupazione per gli investitori russi e stranieri, specialmente quelli
che sono interessati a grandi movimenti di beni e di denaro. Benché il
crimine organizzato non costituisca una novità per la Russia, il
decennio trascorso ha visto un forte incremento dello stesso.
Sfortunatamente, le riforme legali e giudiziarie non hanno tenuto il
passo dell’aumento della criminalità. Gran parte delle attività illegali
sono collegate al commercio in generale, e molti imprenditori lamentano
la necessità di pagare tangenti per potere rimanere nel mercato.
4.3 Normativa legale sulla tutela della proprietà industriale nella
Federazione Russa
Un elemento importante e basilare per decidere la creazione di una
presenza commerciale stabile in un paese, è costituito dalla
legislazione in materia di tutela della proprietà industriale (marchi e
brevetti).
Fino a non molto tempo fa, in Russia, questo settore è stato terra di
“speculatori” che approfittavano della mancanza di un adeguato
coordinamento con la normativa internazionale e di idonee misure
repressive. Il riconoscimento della proprietà privata in senso generale
risale al 1991, mentre solo nel 1992 veniva rilasciato il primo certificato
di registrazione di un trade mark, primo passo verso la difesa dei diritti
industriali. La nuova linea di politica economica estera intrapresa dalla
Federazione Russa prevede il suo allineamento con il Wto, inclusa la
pratica di difesa della proprietà immateriale, riconosciuta come diritto e
applicata da organi federali (Camera suprema per la registrazione di
marchi e brevetti).
Il problema nasce dall’esigenza di arginare e combattere un fenomeno
che sta dilagando in Russia, e cioè la contraffazione, che spazia da
prodotti quali la vodka, i vini di marca, i tabacchi, fino ai farmaci, ai beni
di consumo, agli accessori per l’abbigliamento, al settore audiovisivo,
prodotti nella stessa Russia o importati soprattutto da Cina, Corea e
Bulgaria. Il fenomeno reca annualmente un considerevole danno,
stimato attorno al miliardo di dollari, a stato ed aziende. Non
191
dimentichiamo, infatti, che tali reati hanno conseguenze in termini di
minori entrate derivanti da tasse ed imposte, aumenti del prezzo al
consumo, ed influiscono negativamente sulle aziende, che decidono
così di dirottare gli investimenti verso altri paesi. Solo negli ultimi due
anni il valore dei prodotti contraffatti ritirati dal mercato ha superato i 30
milioni di dollari.
Molte ditte americane hanno avuto difficoltà nella registrazione di
marchi famosi, o si sono viste invalidare la registrazione di marchi già
esistenti. Per portare un altro esempio della situazione, in Russia
esistono migliaia di ditte che si chiamano Hermes, e molti enti locali
continuano a registrarne altre con lo stesso nome. Questo ovviamente
crea molta confusione. La Camera di registrazione russa sostiene che
questo problema può essere risolto soltanto dalla Duma, e continua a
registrare nuove ditte con lo stesso nome. Al momento l’unica soluzione
è quella di registrare il marchio commerciale. Molte ditte sottolineano
l’importanza di coinvolgere in materia di diritti di privativa anche le
dogane russe, che dovrebbero identificare le merci contraffatte già al
confine. La prima cosa che un ufficiale di dogana dovrebbe mettere in
evidenza è la differenza di prezzo; è comunque sicuramente più facile
intercettare merci contraffatte in dogana che nella rete distributiva. Il
governo russo sta iniziando a capire che la protezione delle proprietà
intellettuali è fondamentale per la crescita economica del paese, anche
se la principale problematica nell’applicazione delle leggi in questo
settore deriva dal fatto che le corti russe non hanno sufficiente
esperienza, né un numero sufficiente di giudici con familiarità in questo
campo. Nel contempo le tasse per la registrazione ed il mantenimento
dei brevetti in Russia sono tra le più alte del mondo.
I percorsi utilizzabili per la tutela della proprietà industriale sono di due
tipi: quello amministrativo e quello giudiziario. Il primo, sicuramente più
rapido ed economico, resta comunque appellabile e quindi non
definitivo, mentre la strada giudiziaria, più lenta ed onerosa, risulta
inappellabile. I casi più comuni in materia riguardano le controversie fra
i reali proprietari di un marchio (in genere società straniere) e società
pirata russe, il cui business consiste nella registrazione di marchi
192
internazionali famosi non ancora protetti sul territorio della Federazione
Russa. In genere tali società si muovono nei contesti fieristici, dove
raccolgono il materiale informativo necessario per procedere alla
registrazione. Una volta ottenuta, richiedono ai veri proprietari del
marchio debite royalties per poter vendere i propri prodotti sul mercato
od offrono in vendita la registrazione. Scoprendo tale traffico, gli enti
competenti hanno inserito un requisito ulteriore per il rilascio del
certificato di registrazione del marchio, e cioè l’autorizzazione formale,
rilasciata al soggetto che intende registrare il marchio, dal produttore o
proprietario straniero del marchio stesso. E’ opportuno precisare che
paritario è il trattamento riservato in via giudiziaria alle parti russe o
straniere. Non vengono ammessi privilegi di alcun genere, né relativi
all’iter burocratico, né alla documentazione da presentare.
In realtà denunciare la registrazione di marchi pirata è senza dubbio
consigliabile, anche in considerazione del fatto che la documentazione
necessaria alla dimostrazione della contraffazione non è onerosa. Sarà,
infatti, sufficiente apportare prove concrete della popolarità di un dato
prodotto all’estero, della storia commerciale della merce e del
produttore o proprietario del trade mark, nonché appellarsi e pretendere
la revoca della registrazione nel caso in cui nel dossier della richiesta di
registrazione, da parte della società pirata, non venga rintracciata
l’autorizzazione da parte del proprietario originario del marchio in
questione.
Un ruolo determinante nel controllo dell’importazione di prodotti e
marchi contraffatti va attribuito al Comitato doganale statale, che sta
peraltro modificando radicalmente il proprio atteggiamento di perenne
rifiuto
a
vigilare
e
reprimere
le
eventuali
violazioni
all’atto
dell’importazione e distribuzione di prodotti pirata. Può essere utile,
infine, segnalare la presenza nella Federazione Russa di un ente
commerciale
indipendente
(Sojuzpatent)
preposto
all’attività
di
registrazione delle proprietà intellettuali, alla difesa dei diritti ad essa
concernenti e all’eventuale ricerca di infrazioni. Tale ente ha forma
giuridica di srl, non gode di finanziamenti pubblici e si autogestisce,
anche finanziariamente, con i contributi dell’utente.
193
a) Convenzioni internazionali. La Russia è firmataria di molti fra i
principali accordi internazionali per i diritti intellettuali ed industriali:
- Convenzione di Parigi per la Protezione della Proprietà Industriale
(Parigi, 20 marzo 1883, emendata a Stoccolma il 14 luglio 1967); la
convenzione assegna al proprietario di un marchio registrato in uno
qualsiasi dei paesi firmatari un periodo di dodici mesi, durante il quale
potrà ottenere, con priorità, la tutela dello stesso anche sul territorio
degli altri paesi firmatari. La finalità dell’accordo è quella di facilitare il
processo di registrazione all’estero dei marchi e dei brevetti stranieri.
- Accordo di Madrid sulla Registrazione Internazionale dei Marchi (14
aprile 1891, più volte emendata) e relativo protocollo;
- Convenzione Eurasiatica sui Brevetti (Mosca, 9 settembre 1994) e
relativi statuti (1 dicembre 1995, 5 dicembre 1995);
- Convenzione di Berna per la Protezione delle Opere Letterarie e
Artistiche (28 settembre 1979);
- Accordo di Nizza sulla Classificazione Internazionale di Beni e Servizi
al fine della Registrazione dei Marchi (15 giugno 1957) ed
emendamenti (14 luglio 1967, 13 maggio 1977, 28 settembre 1979);
- Accordo di Locarno sulla Classificazione Internazionale dei Design
Industriali (8 ottobre 1968) e revisione (28 settembre 1979);
- Accordo di Strasburgo sulla Classificazione dei Brevetti Internazionali
(24 marzo 1971) ed emendamento (28 settembre 1979).
L’Accordo sugli Aspetti Commerciali e Simili dei Diritti di Proprietà
(TRIPS), adottato dall’Organizzazione internazionale per il commercio,
richiede ad ogni paese facente parte del Wto di attenersi alle più
importanti convenzioni internazionali in materia di diritti di proprietà
industriale, e chiede ai paesi membri di garantire la più attenta
protezione agli inventori, agli autori ed ai proprietari di marchi
commerciali. L’Accordo stabilisce che tutti i titolari di privative,
indipendentemente dalla loro cittadinanza, vengano trattati allo stesso
modo, ed impedisce ai vari paesi di imporre particolari richieste alle
ditte straniere in cambio della concessione di garanzie sui marchi
commerciali, sui diritti d’autore o sui brevetti. Per esempio un paese
appartenente al Wto non potrà subordinare il riconoscimento di un
194
brevetto all’impegno dell’inventore di produrre l’oggetto nel proprio
territorio. Ogni paese deve rendere note alla comunità internazionale
tutte le leggi, i regolamenti e le norme amministrative che riguardino la
protezione dei diritti di proprietà immateriale. Per entrare a far parte del
Wto, la Russia sta adeguando le proprie leggi in materia di diritti
industriali a quelle dell’Accordo.
b) Legislazione. La legislazione nazionale della Federazione Russa in
materia di diritti d’autore e di proprietà industriale comprende:
- Legge sui Brevetti (14 ottobre 1992, con successive modifiche);
- Legge sui Marchi Commerciali, di Servizio e le Denominazioni di
Origine controllata (23 settembre 1992, integrata dalla legge 3520-1 FZ
del 24-12-2002);
- Legge sul Copyright e Diritti Afferenti (n. 5351-I, 9 luglio 1993);
- Legge sulla Protezione Legale dei Programmi per Computer ed i
Database (n. 3523-1, 23 settembre 1992);
- Legge sulla Protezione Legale delle Topografie dei Circuiti Integrati (n.
3526-1, 23 settembre 1992).
- Altre leggi federali che riguardano anche la tutela degli IPR
comprendono la Legge Antimonopolio, la Legge sulla Concorrenza, e la
Legge sulla Tutela dei Diritti dei Consumatori.
c) Enti
- Rospatent (Russian Agency for Patents and Trademarks) è l’ente
federale preposto alla registrazione ed alla tutela nella Federazione
Russa delle invenzioni, modelli di utilità e di design industriale, marchi
commerciali e marchi di servizio, denominazioni di origine, programmi
per computer, database e topografie dei circuiti integrati. E’ ente
esecutivo dell’Ufficio statale per i marchi ed i brevetti, e dell’Agenzia per
la protezione legale dei programmi per computer, database e topografie
di circuiti integrati.
- Sojuzpatent è la società commerciale indipendente di consulenza in
materia di diritti di proprietà intellettuale ed industriale, che da più tempo
opera in Russia. Si occupa dell’intera procedura di brevettazione delle
invenzioni, di registrazione di marchi, disegni e modelli, e delle
investigazioni connesse con la violazione dei diritti di proprietà
195
intellettuale. La sua storia inizia nel 1935, con l’istituzione di un Ufficio
brevetti presso la Camera di commercio, e per più di 60 anni è stato
l’unico interlocutore autorizzato a trattare i temi della protezione dei
diritti intellettuali appartenenti a compagnie straniere. Da sempre
strettamente in collegamento con le autorità amministrative, coopera
anche con il Ministero degli interni, il Comitato dogane, il Ministero antimonopolio ed il Ministero della giustizia nella lotta contro la
contraffazione e la pirateria. Sojuzpatent è membro dell’Associazione
internazionale
anti-contraffazione
(International
Anti-Counterfeiting
Group, IACG), della Coalizione per i diritti internazionali di proprietà
intellettuale
(Coalition
for
International Property
Rights,
CIPR),
dell’Associazione per il marchio internazionale (International Trademark
Association, INTA), e dell’Associazione internazionale per la protezione
della proprietà intellettuale (International Association for Intellectual
Property Protection, AIPPI).
ROSPATENT
Per. Maliy Cherkasskiy, 2/6
Moskva, 103621
Berezhkovskaya Naberezhnaya 24 Korp.1
Moskva,121858
http://www.cityline.ru/politika/prav/rospaten.html
ООО SOYUZPATENT
http://www.souzpatent.ru/default.asp
d) Come proteggere i diritti di proprietà intellettuale ed industriale
in Russia. Al fine di proteggere i propri diritti di proprietà nel territorio
russo, le ditte devono registrare i loro marchi commerciali ed i loro diritti
d’autore presso il Rospatent. Nei casi in cui nascano dei conflitti, le ditte
possono rivolgersi alla Corte d’appello del Rospatent o alla Corte
giurisdizionale generale competente per territorio e materia. Ci sono
state, peraltro, molte lagnanze sia da parte di ditte locali sia da parte di
ditte straniere per alcune decisioni prese dalla Corte d’appello del
196
Rospatent. Compagnie come la Smirnoff, la Reebok, la Borzhomi e
molte altre hanno speso molto tempo e molte risorse nel tentativo di
proteggere il proprio marchio; per esempio, per decisione della Corte, i
famosi marchi di vodka Stolichnaya e Moskovskaya hanno perso la loro
protezione. Successivamente questa decisione è stata annullata, ma
ciò ha creato un precedente per cui chiunque poteva iniziare a produrre
vodka utilizzando il nome Stolichnaya. La strategia migliore per le
compagnie europee è, per la registrazione di marchi e brevetti, di
rivolgersi ad una società specializzata in materia di diritti di privativa.
Nella pratica, inoltre, esiste un metodo semplice ed efficace
comunemente usato: la lettera di avvertimento. Spesso, infatti, le ditte
locali che ricevono tale avvertimento, pongono subito fine all’uso
illegittimo di un determinato marchio e ritornano sui propri passi,
rivelandosi persino disponibili a cooperare, ed anche a trasformarsi in
rivenditori autorizzati.
Esistono anche possibilità di risoluzione dei
conflitti in materia di IPR in via amministrativa. Il Ministero russo per la
politica
antimonopolistica
(attraverso
il
“Servizio
Federale
per
l’Antimonopolio”) è anche competente per lo studio dei casi di
concorrenza illegittima, attraverso comitati di esperti responsabili di
prendere decisioni nei casi di conflitto. Questi ultimi, tuttavia, prendono
visione solo dei casi in cui il detentore del marchio sia già registrato. Gli
altri casi devono essere trasferiti alla Corte arbitrale od alla Corte
giurisdizionale generale. L’opinione comune delle ditte in materia di
arbitrati internazionali è la seguente: attualmente non si vede nessun
modo perché una decisione presa da una corte internazionale possa
essere fatta eseguire in Russia. Come risultato di ciò molte compagnie
preferiscono rivolgersi alle corti locali, poiché la loro decisione può
essere fatta eseguire dal Ministero degli affari esteri o da una Corte
arbitrale locale.
e) Marchi. In Russia i marchi commerciali sono protetti dalla
registrazione presso l’Ufficio brevetti russo (Rospatent) o tramite trattati
internazionali.
La Legge n° 3520 del dicembre 2002 ha introdotto al cuni cambiamenti
nella disciplina dei marchi, quali ad esempio la possibilità di prolungare i
197
termini di validità della registrazione, fissati in dieci anni a partire dalla
data di presentazione della domanda, e il termine massimo di un mese
(a partire dalla data di registrazione) concesso all’organo esecutivo per
ammettere la certificazione del marchio. In Russia il Rospatent riceve
fino a 25.000 richieste di registrazione all’anno: questo dato è di 5-6
volte superiore a prima che fossero attuate le riforme economiche. Il
Rospatent sta lavorando per cercare di semplificare il processo di
registrazione del marchio. Le dispute circa il rifiuto della registrazione di
un marchio, la scadenza di una registrazione per non uso del marchio,
la scadenza di una registrazione dovuta al fatto che il marchio sia
divenuto termine generico con il quale ci si riferisce a certe categorie di
merci, vengono discussi in Corte d’appello. Dispute relative alla
violazione dei diritti d’esclusiva del marchio, insieme alla richiesta di
cessazione della violazione degli stessi, ed il rimborso delle perdite
sostenute, vengono invece discusse dai tribunali ordinari oppure dalle
Corti d’Arbitrato competenti. Infine, le dispute riguardanti la violazione
del diritto d’esclusiva del marchio, vengono discusse dal Comitato
antimonopolio. La decisione presa dal Comitato può costituire l’oggetto
di una causa in tribunale circa il rimborso delle perdite avute.
f) Brevetti. In Russia un brevetto è valido per venti anni dalla data di
registrazione della richiesta all’Ufficio brevetti. E’ possibile estendere i
termini di validità di un brevetto nel caso in cui la produzione o l’uso
dell’oggetto inventato richieda dei permessi speciali da parte di
particolari amministrazioni statali, ma in ogni caso questo periodo non
può superare i cinque anni. E’ anche possibile rinnovare un brevetto
che ha perso la sua validità, in seguito al mancato pagamento delle
tasse di mantenimento, stilando una richiesta di rinnovo brevetto entro
tre anni dalla data in cui il brevetto è stato invalidato. Decisioni
riguardanti la concessione obbligatoria di licenze sono di competenza
del tribunale. Se un proprietario di brevetti non può usare un’invenzione
senza usufruire dei diritti di un altro inventore, egli ha diritto di chiedere
la sottoscrizione di un contratto di licenza con lo stesso. Il proprietario
di brevetto può aprire un procedimento legale ai fini di ottenere una
licenza obbligatoria, nel caso in cui gli sia stata inizialmente negata. Le
198
questioni riguardanti i pagamenti di tasse, i dati necessari e gli oggetti
sottoposti a licenza sono di competenza del tribunale. Le dispute
riguardanti la registrazione del brevetto e la violazione dei diritti di
brevetto sono prese in esame dalla Corte d’appello e dalla Corte
suprema brevetti, sotto l’egida del Rospatent, se si riferiscono alla
procedura di emissione e verifica dei brevetti, o sono discusse in
tribunale se riguardano diritti d’autore, l’identificazione dei possessori di
brevetto, il diritto d’uso prioritario od il pagamento di compensi.
g) Tutela del marchio che risulti avere goduto presso il pubblico di
particolare notorietà. Rospatent ha iniziato ad elaborare linee guida
per il riconoscimento del marchio che gode presso il pubblico di
particolare notorietà nel 2000, ma solo di recente è giunta
all’approvazione delle “Regole per il riconoscimento dello status di
notorietà di marchi utilizzati nella Federazione russa”. Tali regole
dettano i principi base per ottenere, da parte di Rospatent, la
dichiarazione che un marchio commerciale sia notorio. Richieste di
riconoscimento di questo genere sono già pervenute numerose presso
la Camera suprema per i brevetti. Secondo le linee guida elaborate dal
Rospatent, i marchi commerciali che possono essere riconosciuti come
godere presso il pubblico di particolare notorietà includono:
marchi commerciali registrati secondo il diritto russo;
marchi protetti in virtù di un trattato internazionale di cui la
Federazione Russa sia firmataria;
marchi commerciali che vengano considerati privi dei necessari
caratteri distintivi, secondo quanto previsto dall’art. 6.1 della legge in
materia di marchi commerciali, di servizi, e denominazioni di origine,
ma che abbiano acquistato carattere distintivo, in associazione con
specifici beni o servizi, attraverso un uso estensivo realizzatone nel
territorio della Federazione Russa.
Il riconoscimento che un marchio sia notorio assegnerà al titolare dello
stesso diritti molto più ampi di quelli godibili semplicemente in virtù della
registrazione. Infatti, la confusione con un marchio notorio può essere
alla
base
del
rifiuto
di
registrazione
del
marchio,
richiesta
199
successivamente al riconoscimento della particolare notorietà; della
cancellazione della registrazione di un marchio commerciale già
avvenuta, in quanto generante confusione con un marchio notorio; o
della proibizione di qualsiasi uso di ogni marchio similare che possa
ingenerare confusione nello stesso genere di beni o servizi a cui il
marchio si riferisce; sempre che il carattere notorio del marchio stesso
sia antecedente alla “data di priorità’” del marchio similare utilizzato dal
terzo, intendendosi per questa la data in cui viene sottoposta la relativa
domanda alle competenti autorità russe; la data in cui viene sottoposta
la relativa domanda in un paese qualsiasi membro della Convenzione di
Parigi per la protezione della proprietà industriale; o la data di priorità di
una registrazione internazionale, effettuata secondo gli accordi
sovranazionali di cui la Federazione Russa e’ firmataria. Tutte le
richieste per il riconoscimento di un marchio come particolarmente
notorio devono essere presentate presso la Camera suprema per il
brevetto. La richiesta deve in particolare contenere l’indicazione della
data presunta, il più accuratamente possibile, in cui l’appellante ritiene
che il marchio commerciale sia diventato notorio, tenuto conto che tale
indicazione non potrà successivamente essere emendata in alcun
modo, neppure con l’apporto di nuove prove. Se si ritiene che il marchio
sia diventato di particolare notorietà in date diverse per beni o servizi di
tipo diverso, sarà necessario sottoporre altrettante separate richieste di
riconoscimento. Le prove che possono essere allegate alla domanda
includono, senza peraltro escluderne ulteriori, le seguenti (relative ai
paesi in cui il marchio commerciale è notorio, inclusa la Federazione
Russa):
•
spese sostenute per la pubblicità relativa al suddetto marchio
(annuali, nazione per nazione, ecc.) e materiali che evidenzino l’uso del
marchio su brochure promozionali, cataloghi pubblicitari, imballaggi, e
qualsiasi altro materiale in grado di dimostrare il carattere notorio del
marchio alla data sostenuta;
•
documentazione finanziaria che evidenzi il volume delle
vendite, anche internazionali, dei prodotti o dei servizi di cui si tratti, alla
data suddetta.
200
Quantunque la Camera suprema brevetti considererà come prova
dell’uso del marchio commerciale tutti i fattori sopra rimarcati, come le
informazioni pubblicitarie e di marketing circa la diffusione dei prodotti e
servizi in qualsiasi parte del mondo, la stessa assegnerà ovviamente
priorità alle risultanze che dimostrino il carattere di particolare notorietà
del marchio nella Federazione Russa. Pertanto, anche se le prove
sostengano favorevolmente il carattere notorio nei mercati europei, ma
dimostrino una diffusione ed un uso molto limitato, o per nulla esistente,
nella Federazione Russa, la Corte suprema brevetti potrà anche
rigettare le istanze dell’appellante, sondaggi eventualmente condotti da
un’organizzazione indipendente, associazione di consumatori, di
categoria, ecc. Poiché la Corte suprema brevetti assegnerà significativa
importanza alla consistenza fra la data del sondaggio e quella in cui
l’appellante sostiene il marchio avere acquisito carattere di particolare
notorietà, come specificato nella domanda, il sondaggio stesso potrà
essere una prova importante specialmente se supporterà, con i suoi
risultati, la stessa data vantata dall’appellante. Il sondaggio dovrà
rispettare i seguenti criteri nel modo più stretto possibile:
avere intervistato consumatori di almeno sei città russe;
due di queste città dovranno essere Mosca e San Pietroburgo;
il sondaggio dovrà includere almeno 500 interviste effettuate in
Mosca, ed altrettante in San Pietroburgo, ed almeno 125 realizzate
in ciascuna delle altre città;
il sondaggio dovrà essere stato rivolto a quella categoria di
consumatori che usi il prodotto/servizio in questione, ove, nel caso
di beni/ servizi tecnici o specializzati, lo stesso sondaggio dovrà
rivolgersi ad un tipo di consumatore tecnico o specializzato;
il sondaggio dovrà includere risposte alle seguenti domande: a) il
consumatore conosce il marchio commerciale in questione (ne ha
mai sentito parlare)?; b) chi, secondo il consumatore, in base ad una
lista sottopostagli, potrebbe essere il proprietario del marchio, od il
produttore/commerciante del bene/servizio?; c) come il consumatore
201
è venuto a conoscenza del marchio commerciale, o ne ha sentito
parlare?
affinché il sondaggio possa venire considerato prova conclusiva,
il numero di risposte a favore dello status di particolare notorietà del
marchio dovrà rappresentare almeno il 60% del campione
intervistato.
Una volta che al marchio è stato riconosciuto lo status di notorietà,
verrà inserito nella Lista dei marchi commerciali che godono presso il
pubblico di particolare notorietà nella Federazione Russa, che è distinta
dal Registro dei marchi commerciali. Il titolare del marchio commerciale
in questione potrà far valere i propri diritti a far tempo dalla
pubblicazione della decisione che il marchio è stato riconosciuto come
notorio.
4.4 La certificazione obbligatoria delle merci
In conformità a quanto previsto dal codice doganale della Federazione
Russa, una delle principali funzioni degli organi doganali è costituita
dall’attività volta a contribuire all’attuazione delle misure per la tutela
della vita e della salute dell’individuo, la difesa di animali e piante, la
salvaguardia dell’ambiente, e la tutela degli interessi dei consumatori
russi di merci d’importazione.
Poichè la verifica delle merci importate in base agli indici di sicurezza e
qualità non è di diretta competenza degli organi doganali, questi ultimi
si limitano a verificare l’esistenza e l’autenticità dei documenti che
certificano le proprietà dei prodotti d’importazione.
Nel sistema di
controllo doganale della sicurezza delle merci, il documento principale è
costituito dal certificato di conformità rilasciato nell’ambito del sistema di
certificazione obbligatoria “GOST R” (l’ente statale competente in fatto
di normazione, certificazione, ed accreditamento dei laboratori e degli
enti di certificazione è il Gosstandart, Comitato statale per la
normazione, certificazione, e metrologia).
202
L’elenco delle merci per le quali, al momento del loro ingresso sul
territorio doganale della Federazione Russa, è richiesta la conferma
dell’avvenuta certificazione obbligatoria, è compilato sulla base
dell’”Indice merceologico di prodotti e servizi per i quali, in base ad atti
legislativi della Federazione Russa, è prevista la certificazione
obbligatoria”; tale elenco viene regolarmente aggiornato, integrato, e
precisato in funzione del perfezionamento
del sistema di controllo statale per la
sicurezza e la qualità delle merci destinate
al mercato interno. I prodotti per i quali è
obbligatoria la certificazione di conformità
possono essere sdoganati solo se provvisti
di certificato di tipo “GOST R”, rilasciato da
un organismo ufficiale russo accreditato dal
Gosstandart, oppure da un organismo
europeo
di
certificazione
debitamente
accreditato dallo stesso Gosstandart (SGS
svizzero, TUV tedesco, ecc.).
Il certificato “GOST R” può essere ottenuto presso una serie di
organismi autorizzati a rilasciarlo, i quali hanno ciascuno un proprio
settore di competenza, ed operano in base ad una delega del
Gosstandart diretta alla certificazione di una tipologia ben definita di
prodotti (ad esempio mobili, materiali da costruzione, generi alimentari,
ecc.).
Per ottenere tali certificati, il produttore italiano deve fornire
all’organo di certificazione autorizzato dal Gosstandart un catalogo dei
propri prodotti, alcuni campioni dei quali vengono successivamente
scelti per le prove. Dopo una serie di analisi, al produttore vengono
rilasciati il certificato di conformità e quello igienico, che hanno la
validità di un anno. E’ inoltre possibile richiedere un certificato
pluriennale che interessi un gruppo omogeneo di prodotti. In questo
caso, oltre alle prove in laboratorio, sono previste verifiche ispettive
degli esperti russi presso l’azienda in Italia. La durata del certificato non
supera normalmente i tre anni, con possibilità di rinnovo.
203
Il certificato di conformità viene esibito insieme alla dichiarazione
doganale di carico, e costituisce il documento fondamentale per
l’ingresso delle merci sul territorio doganale della Federazione Russa. Il
controllo doganale per la sicurezza e la qualità delle merci di
importazione si sta peraltro trasformando, seguendo il processo di
perfezionamento del sistema di controllo statale per la sicurezza nel
suo complesso. Una delle innovazioni della legislazione doganale russa
va individuata nel riesame della politica statale nel campo della
certificazione obbligatoria, con il passaggio ad una gamma sempre più
ampia di dichiarazioni unilaterali della conformità dei prodotti: in
particolare ricordiamo l’introduzione dell’attestazione unilaterale di
conformità da parte del costruttore o del fornitore, quale documento
sostitutivo della dichiarazione di conformità. Con decreto governativo n.
766 del 7.07.1999 è stato infatti approvato un elenco di prodotti per i
quali e’ ammessa l’assicurazione di conformità attraverso una
dichiarazione personale; tale provvedimento contiene anche la
procedura di accettazione di tale dichiarazione, e la relativa
registrazione. L'importazione di merci per le quali è prevista
l’attestazione unilaterale di conformità non richiede, quindi, di regola,
l’esibizione di altri documenti di conformità al momento dell’ingresso dei
beni sul territorio doganale russo.
Interessante
è
stato l’intervento
di Diomidov Illa
Georgievich,
funzionario centrale della maggiore agenzia russa di certificazione, la
SGS, all’ultima Conferenza Interleasing C.S.I.-Italia, occasione in cui il
rappresentante del gruppo invitava a riflettere anche sul fatto che i beni
italiani introdotti per leasing sul territorio russo saranno assoggettati alle
normative sulla qualità previste dal Gosstandart. L’istituto non prevede
infatti per il leasing forme particolari di semplificazione burocratica;
tuttavia ammetteva la possibilità che dietro presentazione di una “lettera
di
indulgenza”
sia
in
certi
casi
possibile
non
presentare
temporaneamente il certificato di qualità, tenuto conto che i macchinari
vengono introdotti in Russia soltanto per un determinato lasso di tempo.
204
Aggiungeva inoltre che la certificazione ISO eventualmente guadagnata
dal produttore italiano non implica automaticamente un livello di qualità
GOST-R: esistono infatti differenze fra i due sistemi.
Tuttavia, considerando la prossima ammissione della Russia al WTO,
l’istituto russo per la certificazione sta cercando di armonizzare la
propria normazione con quelle europee. Dal primo luglio 1998, sono
proibite le vendite di prodotti non alimentari senza le informazioni in
lingua russa. Le informazioni richieste dovranno essere evidenziate in
uno dei seguenti modi: sulla confezione o sulle etichette, nella
documentazione tecnica (manuali per l’utente, istruzioni, ecc.), in
accompagnamento al prodotto, su fogli in allegato ad ogni pezzo,
oppure in altri modi utilizzati per specifici prodotti. Le nuove regole
sull’etichettatura
dei
prodotti
esportati
in
Russia
individuano
l’importatore russo come responsabile del loro adempimento. Tuttavia,
tenendo conto che le dogane non rilasciano la merce in libero consumo
se non in linea con i nuovi requisiti, diviene necessario applicare le
etichette, gli adesivi, ecc., con le informazioni in russo sui prodotti prima
della loro spedizione in Russia.
IN SINTESI:
La certificazione GOST R è necessaria per la maggior parte dei prodotti
e dei macchinari che si intendono vendere sul mercato russo. Tale
certificazione è spesso obbligatoria per passare la frontiera russa, e
anche se non obbligatoria per legge, è quasi sempre richiesta dal
mercato. I certificati vanno rilasciati con scadenza di 1 anno (2 anni in
alcuni casi) oppure 3 anni. I tempi ed i costi variano a secondo del
prodotto e del certificato richiesto. GOST è un'abbreviazione di
"Gosudarstvennyj Standart" ("Standard di Stato" in russo).
Sono soggetti
alla certificazione obbligatoria in Russia i seguenti
prodotti:
Prodotti dell'industria meccanica
205
Prodotti elettrici, elettronici; strumenti di controllo e
misurazione
Attrezzature mediche
Prodotti agricoli e alimentari
Prodotti dell'industria leggera
Prodotti di lavorazione delle materie prime e legno
Imballaggi
Prodotti pirotecnici
Preparati veterinari biologici
IMPORTANTE: Prodotti ed apparecchiature non compresi nell’elenco
delle certificazioni obbligatorie devono comunque essere accompagnati
da un documento ufficiale, emesso da un Ente di certificazione, che ne
attesta l’esenzione.
4.4.1 Istituti di certificazione in Italia
ICILA
L’ISTITUTO DI CERTIFICAZIONE DELL’ARREDAMENTO E DEL
LEGNO
Via Braille 5 - 20035 Lissone (MI)
Tel 039-465239 Fax 039-465168
e-mail [email protected]
www.icila.org
Certificazione Gost per il mercato russo. ICILA ha raggiunto un accordo
con un organismo di certificazione russo che prevede la copertura
reciproca dei servizi di ispezione.
CERTIQUALITY
Sede di Milano
Via Gaetano Giardino 4 (P.za Diaz)
206
20123 MILANO
Tel. 02 806917.1 Fax 02 86465295
[email protected]
www.certiquality.it
CERTIQUALITY è un Organismo senza fini di lucro al servizio delle
imprese accreditato per la certificazione dei sistemi di gestione
aziendale per la qualità, l'ambiente, la sicurezza e nella certificazione di
prodotto. A livello internazionale, CERTIQUALITY aderisce al circuito
IQNet
(International
Certification
Network).
CERTIQUALITY
ha
rilasciato certificazioni in Europa ed in molti altri paesi extraeuropei.
SALANDIN & C. S.r.l.
http://salandin.com
[email protected], [email protected]
Via Lambruschini, 7
35133 PADOVA
Salandin & C. S.r.l., società autorizzata dall'Ente di Certificazione TEST
di San Pietroburgo. Certificazione dei beni destinati al mercato Russo
Emissione dei certificati GOST R per singolo lotto e triennali - Rilascio
della Licenza di Gosgortechnadzor (GGTN) - Certificato di Sicurezza
dei
Vigili
del
Fuoco
-
Attestazione
igienico
sanitaria
russa
Sanepidnadzor - Altri permessi particolari per la Russia e CSI
(Bielorussia, Ukraina, Kazakstan).
SPEG GROUP
http://www.speg.it
[email protected]
Viale Certosa, 101
20151 MILANO;
Tel. +39.0322.77890 Fax +39.0322.772084
SPEG ITALIANA Srl, - International Certification Agency - La
certificazione dei prodotti destinati sul mercato Russo - Emissione dei
certificati GOST R - Rilascio dei permessi Gosgortechnadzor (GGTN) Registrazione Metrologica Russa presso il Gosstandart Russo 207
Attestazione sanitaria russa San Epid Nadzor - Altri permessi particolari
per la Russia e CSI (Bielorussia, Ukraina, Kazakstan).
SGS Italia
www.sgsgroup.it
Via Gaspare Gozzi, 1/A
20129 Milano
Tel. +39 02.7393.1 Fax +39 02.70.10.94.89
Certificazioni di conformità e Ispezioni per le Esportazioni verso la
Federazione Russa (GOST)
Il Gruppo SGS è stato accreditato ad emettere i certificati in conformità
alle norme GOSSTANDART fino dal 14 luglio 1993 e per i prodotti
coperti dall'accreditamento, può emettere certificati di conformità alle
norme GOST e rilasciare licenze per l'uso del marchio GOST.
Emissione certificati di conformità GOST direttamente da SGS; Il
Gruppo SGS è organizzato per presentare e seguire le pratiche
necessarie all'ottenimento di altre autorizzazioni e permessi oltre al
certificato di conformità "GOST" quali:
l'autorizzazione
igienica
Sanepidemnadzor per gli alimentari e prodotti a contatto o per la
lavorazione degli stessi; Il Gruppo SGS ottenendo l'accreditamento di
una sua società russa (SGS – ED), può offrire l'ottenimento del
permesso Gosgortechnadzor per i materiali potenzialmente molto
pericolosi quali gli apparecchi in pressione, le caldaie, gli ascensori, le
apparecchiature di sollevamento ecc.
4.5 Procedure di certificazione
Ci sono sostanzialmente due tipi di certificati:
•
per singolo lotto di prodotto;
•
per serie di modelli di prodotto con validità triennale.
Per la prima tipologia di certificato viene richiesta solo la presentazione
di documentazione mentre per la seconda tipologia sono previste anche
una verifica in azienda e prove sui prodotti.
208
Per ottenere la certificazione di un singolo lotto di prodotto bisogna
presentare la seguente documentazione:
copia della fattura di vendita o proforma;
descrizione tecnica della merce facente parte del lotto di
spedizione;
elenco e risultati delle prove a cui sono stati sottoposti i
prodotti;
cataloghi e manuali d’uso dei prodotti;
codice doganale russo dei prodotti;
eventuale copia della certificazione ISO 9000;
numero e riferimento del contratto di fornitura.
Nel caso si voglia ottenere la certificazione triennale per la serie di
modelli del prodotto oltre alla verifica della documentazione sopra
elencata l’Ente di certificazione può richiedere altra documentazione
supplementare, l’invio di campioni sui quali effettuare le prove e
determinare la visita ispettiva in azienda per verificare il processo
produttivo e l’organizzazione aziendale. Nel caso l’azienda abbia
ottenuto la certificazione ISO 9000 (o ne sia in corso l’ottenimento) la
visita ispettiva non è obbligatoria. Le visite periodiche di mantenimento
potranno essere effettuate in concomitanza con quelle previste dal
Sistema Qualità.
4.5.1 Costi e tempistiche di ottenimento
Generalmente i tempi di ottenimento sono abbastanza brevi e non
superano i 20 giorni lavorativi dalla presentazione del completo della
documentazione, opportunamente tradotta, all’Ente di Certificazione.
Nel caso di visita ispettiva in Italia sono necessari al massimo due
giorni lavorativi; è opportuna la predisposizione in tempo della
traduzione di tutta la documentazione che sarà esaminata dagli
ispettori.
209
Non esistono tariffari pubblicati e i costi variano in misura anche
notevole tra un Istituto e l’altro. Un certificato può costare, emesso da
un Ente rispetto a un altro, da un minimo di 500 USD a un massimo di
5000 USD, visita ispettiva esclusa. E’ opportuno quindi sempre
verificare più possibilità per la stessa certificazione e richiedere più
preventivi; sicuramente ottenerli con l’assistenza di uno studio locale (in
Russia) consentirà
un notevole risparmio rispetto a un iter attuato
direttamente dall’Italia.
Il costo della visita ispettiva, quando richiesta, è uguale per tutti e
prevede il pagamento del biglietto aereo in classe economica per un
massimo di due persone, il transfert in azienda, il vitto e alloggio per
massimo due giorni. Generalmente sono previsti tre giorni per la visita
dei quali uno solo in azienda e gli altri due per il viaggio degli ispettori.
210
5. STRATEGIE DI MERCATO
5.1. Consigli pratici relativi alla promozione sul mercato della
Federazione Russa dei beni di produzione italiana
I produttori stranieri che intendono operare sul mercato russo devono
essere pronti a muoversi in una realtà che, per numerosi motivi di ordine
storico, economico e culturale, è fondamentalmente diversa da quella
italiana ed occidentale in genere. Esistono, infatti, dei modelli culturali e
comportamentali, sia nella sfera del consumo che in quella degli affari,
che si discostano profondamente dalle consuetudini alle quali gli
operatori italiani sono abituati.
Il mercato russo richiede, pertanto, un approccio serio e preparato; non è
possibile affrontare un’esperienza commerciale o produttiva concreta nel
paese se non si è a conoscenza dei meccanismi legali, delle procedure
burocratiche e degli usi commerciali in vigore, nonché dei modelli
comportamentali del consumatore. Di questo, purtroppo, non sembrano
ancora molto convinti diversi imprenditori italiani che stanno affrontando
di nuovo il mercato russo, dopo la pausa forzata dovuta alla crisi del ’98,
con gli stessi metodi e mentalità degli anni d’oro del business facile nel
paese. Questo mercato non è più, come nei primi anni dalla caduta
dell’Unione Sovietica, una specie di terra di conquista, dove realizzare
facili profitti con il minimo impegno e senza una strategia ben precisa.
Oggi sono presenti molti concorrenti, sia locali che esteri, con strutture
aziendali organiche ed efficienti, già ben collaudate sul mercato in
questione.
Dal punto di vista formale non ci si può poi più proporre senza tenere
conto delle regole, è assolutamente necessario accreditarsi, possedere
una figura giuridica definita (Ufficio di Rappresentanza o società di diritto
russo), e comprendere che ormai il sistema fiscale russo è divenuto
molto rigido. Anche nei rapporti con i partner locali e con i clienti finali,
ora che si sta sempre più concretizzando il credito e le modalità di
pagamento proposte sono sempre meno quelle della forma anticipata, è
indispensabile tutelare i propri interessi con una posizione chiara di
211
fronte alle autorità russe. Altrettanta attenzione è da dedicare nel caso di
apertura di uno show-room o un magazzino, o di realizzazione di una
partnership con aziende locali.
Dal punto di vista prettamente commerciale gli operatori locali del settore
ed i consumatori finali sono diventati molto preparati ed in grado di
riconoscere molto bene la reale qualità dei prodotti proposti: non basta
più, insomma, soltanto l’etichetta “made in Italy” a tranquillizzarli, dal
momento che oggi verificano anche materiali, accessori, e qualità della
realizzazione.
Esiste una grande cultura per il design e lo stile: i consumatori,
soprattutto quelli appartenenti alle classi sociali più elevate (che
costituiscono i maggiori acquirenti dei prodotti d’importazione) viaggiano
molto, sono abituati al lusso ed all’esclusività, e conoscono a fondo i
modelli comportamentali ed i gusti occidentali in materia di architettura
d’interni, di arredamento, ecc.
Fortunatamente il prodotto italiano gode di ottima aspettativa presso i
rivenditori e la clientela finale, sia dal punto di vista della qualità offerta
che da quello dell’esclusività e dell’originalità nel design; sotto questo
aspetto, quindi, i produttori italiani partono da una situazione di relativo
vantaggio nei confronti della concorrenza locale ed estera. Tuttavia,
soprattutto in relazione alla crescente competitività, è necessario che i
produttori italiani si concentrino maggiormente su alcuni aspetti di
carattere operativo.
Innanzitutto è necessario assicurarsi che i livelli qualitativi, di rifinitura e
di design degli articoli destinati al mercato russo non subiscano
diminuzioni, e si mantengano su standard elevati. La qualità, infatti, è il
presupposto fondamentale per il successo su tale mercato ed è la
motivazione principale per cui sono giustificati prezzi sicuramente più
alti.
A questo deve aggiungersi una maggiore attenzione alle condizioni
finanziarie delle operazioni praticate: in particolare è necessario operare
con una maggiore flessibilità e trovare strumenti finanziari idonei, in
quanto i distributori locali tendono a rivolgersi con facilità ad altri fornitori
che praticano condizioni, soprattutto di pagamento, più vantaggiose.
212
E’ bene poi espandere territorialmente la propria presenza, soprattutto a
livello
regionale.
Il
mercato
moscovita,
infatti,
presenta
livelli
concorrenziali elevatissimi, mentre alcune realtà regionali offrono ottime
prospettive di crescita con grosse disponibilità finanziarie da parte di una
certa fascia di consumatori, pur essendo ancora generale un basso
livello di penetrazione dei prodotti internazionali.
Data poi la sempre maggiore urgenza nelle consegne richiesta da parte
dei
commercianti
locali,
sarebbe
consigliabile
stabilire
un’organizzazione permanente sul territorio in grado di gestire
direttamente le procedure d’importazione e di distribuzione, riducendo
di conseguenza i tempi di attesa. Il punto di partenza è spesso quello di
costituire una semplice rappresentanza commerciale (preferibilmente
dotata di adeguato show room) per poi arrivare a strutture più
complesse, che prevedano anche un magazzino, finanche alla
realizzazione di parte o della totalità della produzione direttamente in
loco.
Evidentemente, queste ultime due soluzioni, comportano un maggiore
impegno da parte del produttore italiano, sia sotto il punto di vista
economico-finanziario che quello logistico ed organizzativo. Tuttavia, in
risposta al veloce cambiamento del mercato ed alle sue grandissime
potenzialità, questa è la strada che sempre più produttori stanno
adottando. In particolare, già ora, è difficile, per gli operatori che hanno
a che fare con volumi di vendita consistenti, pensare di operare senza
l’ausilio di un magazzino centralizzato nel quale stoccare parte della
merce da consegnare ai rivenditori, mantenendo quindi una tempistica
competitiva con la concorrenza.
Indubbiamente operare un investimento di tale tipo sul mercato russo
comporta comunque una certa percentuale di rischio, così come la
necessità di operare in condizioni particolari: ci si deve infatti abituare a
muoversi in un panorama in continua e rapidissima evoluzione, sia dal
punto di vista delle tendenze nei consumi che da quello delle pratiche
commerciali in atto. Occorre in sostanza essere sempre ben informati,
in modo da potere cogliere per tempo le nuove opportunità che si
vengono a creare, come l’apertura di nuovi sbocchi di mercato a livello
213
periferico. Infine occorre ricordare come il panorama legislativo e fiscale
del paese sia in costante e rapida evoluzione, e che spesso se ne può
avere un’impressione complessa e contraddittoria, specie da parte di
chi non abbia dimestichezza con tale tipo di sistemi giuridici.
Ovviamente tutte queste conoscenze così come molte tecniche utili per
poter operare correttamente in loco, non possono essere apprese in
breve tempo, ma soltanto con un’esperienza operativa pluriennale sul
mercato. E’ pertanto opportuno e consigliabile, a chi non possieda già
tale esperienza, rivolgersi ad una seria società locale di consulenza che
possa seguire l’impresa nelle prime fasi di attività sul mercato russo,
fornendo l’aiuto necessario per l’espletamento di tutte le formalità
burocratiche, così come consigli pratici. Errore da evitare, è invece
affidare
tale
consulenza
a
organizzazioni
sconosciute
e
non
solidamente referenziate, oppure a propri clienti (importatori) locali che
si propongono come partner, in realtà con l’unico obbiettivo di
mantenere il controllo delle strategie commerciali del produttore. La
regola è, insomma, questa: se la scelta è quella di gestire e controllare
il mercato, invece di assoggettarsene, con l’intento quindi di svilupparlo
e consolidarlo, è essenziale farlo direttamente senza affiancare
l’incarico a società o persone che non si è in grado di controllare
completamente.
5.1.1 Strategie di marketing
Il marketing in Russia è, in termini generici, una componente
relativamente nuova delle strategie aziendali degli operatori locali; non
dobbiamo infatti dimenticare che l’economia di mercato in questo paese
ha iniziato a svilupparsi soltanto nel corso degli ultimi dieci anni. Nella
valutazione della migliore politica di marketing, serve tener conto che il
mercato russo dell’arredamento è uno dei pochi al mondo caratterizzato
da una domanda superiore all’offerta; diventa quindi a volte difficile
verificare l’efficacia degli strumenti pubblicitari adottati. Le grosse
dimensioni e la fortissima domanda presente sul mercato consentono
però di poter risparmiare notevolmente risorse in termini di marketing e
214
comunicazione, in quanto, entro certi limiti, importanti volumi di vendita
si creano con la semplice offerta del prodotto.
Con la maturazione delle tecniche aziendali, il settore dell’arredamento
è divenuto oggigiorno uno di quelli che sono riusciti ad applicare
maggiormente strategie di marketing e comunicazione; in particolare, i
produttori locali sentono la necessità di promuovere presso il grande
pubblico il proprio brand. I comunicati esaltano sopratutto la
convenienza del prodotto e sottolineano l’evoluzione qualitativa e del
design, dovuta spesso a collaborazioni con aziende occidentali. Si tratta
nella maggior parte dei casi di advertising che utilizza cartellonistica
stradale e pannelli sui mezzi pubblici (in particolare sulla metropolitana).
La diffusione maggiore viene però ottenuta utilizzando pubblicazioni
settoriali o di data base, sul tipo delle nostre Pagine Gialle, che
contengono gli elenchi di produttori e distributori, spesso insieme ad
altri operatori del mondo delle costruzioni. Aziende di livello superiore
utilizzano le riviste specializzate in arredamento e design, spesso con
redazionali ed intere pagine di reclame. Anche Internet è uno strumento
ormai molto utilizzato, e sono parecchi i cataloghi completi, anche di
dettagli tecnici, presenti sul web.
I produttori stranieri godono di un enorme vantaggio competitivo rispetto
alla produzione locale, costituito dalla qualità e dal prestigio
automaticamente connessi ai propri articoli: il solo fatto di essere una
ditta non russa, per molti consumatori, è di per sè considerato come
sinonimo di qualità e stile garantito.
Gli operatori internazionali devono però confrontarsi con una crescente
competitività, dovuta soprattutto all’aumento in termini quantitativi dei
marchi distribuiti.
In particolare paga puntare alla diffusione di conoscenza del brand,
soprattutto da parte delle new entry, i cui marchi non sono conosciuti
dal target di riferimento, che quindi non associa ancora ai marchi stessi
quei connotati di prestigio e di esclusività di cui si è detto.
Le tecniche adottate si basano solitamente su di una comunicazione
mirata, realizzata sia sulle riviste specializzate che sui media destinati
ad un pubblico più vasto, con una particolare attenzione alle
215
pubblicazioni acquistate dalla fascia di popolazione che gode di redditi
maggiori, la più incline all’acquisto di prodotti di qualità, seppure a
prezzi maggiori. Un’altra strategia di comunicazione di notevole
importanza consiste nella visibilità del prodotto all’interno del punto
vendita, realizzata con apposita cartellonistica o tramite la creazione di
spazi espositivi dedicati (corner shop). Ciò vale in particolare all’interno
dei centri per la grande distribuzione specializzata, dove esistono le
condizioni e le superfici idonee alla creazione di tali tipologie espositive.
Il prodotto italiano gode di particolare prestigio in termini qualitativi e di
immagine, e l’apprezzamento per gli articoli nazionali è testimoniato dai
dati riguardanti le importazioni. Le strategie di marketing adottate dai
produttori italiani presenti si basano quindi proprio su questi
presupposti, con campagne di comunicazione che esaltano la qualità
ed il design dell’arredamento italiano, e con iniziative realizzate a livello
di punti vendita per aumentare la conoscenza dei vari brand presenti.
E’ quindi fondamentale, agli inizi, operare una campagna di
informazione presso i distributori, in particolare quelli che attualmente
già distribuiscono i marchi italiani. Tale campagna potrà realizzarsi
mediante contatto diretto con i distributori stessi, od anche con la
predisposizione di un evento inaugurativo al quale invitare gli
importatori operanti sul territorio. In seguito sarà opportuno realizzare
una campagna di advertising, soprattutto tramite il ricorso alle riviste
specializzate, riservate agli operatori.
E’ stata condotta un’indagine sulle varie forme di pubblicità a
disposizione
sul
mercato
russo,
evidenziandone
i
costi
e
le
caratteristiche positive o negative.
Di seguito viene fornito un resoconto dei risultati ottenuti.
a) Contatto diretto con i distributori: si tratta senza dubbio della
forma di promozione maggiormente efficace, ed è la più consigliata
nella fase iniziale di approccio, soprattutto per rendere nota agli
operatori già presenti nel settore (generalmente interessati al prodotto
italiano d’import) l’esistenza degli articoli e dell’azienda. Il contatto può
venire realizzato direttamente (visita di un rappresentante) oppure in
forma indiretta, tramite l’invio di una lettera e catalogo, oppure ancora
216
per via telefonica. Decisamente sconsigliato il ricorso all’invio di e-mail
pubblicitarie, in quanto vengono generalmente considerate come
strumento poco serio ed automaticamente cestinate. E’ ovvio che il
contatto diretto, benché richieda tempi lunghi e sia piuttosto oneroso,
rappresenta la forma maggiormente efficace di pubblicità, ed è
particolarmente consigliabile per i clienti potenziali più importanti.
Gli svantaggi del metodo, oltre al costo, sono rappresentati dai lunghi
tempi, dalla difficoltà di trovare agenti competenti ed affidabili, e dal
limitato spettro di efficacia dell’advertising, che non raggiunge clienti
che non siano già conosciuti dall’organizzatore stesso. Risulta altresì di
grande importanza stabilire una rete di contatti con gli studi di
architettura e design più famosi, operanti nella capitale. Infatti molti
clienti finali, specialmente nel segmento di classe ed elitario, non si
occupano direttamente dell’ideazione dell’arredamento nella propria
abitazione, ma si affidano a studi di architettura e progettazione
d’interni.
b) Pubblicità sulle riviste specializzate: la pubblicità realizzata sulle
riviste specializzate in arredamento per la casa rappresenta senza
dubbio una tra le opzioni migliori per farsi conoscere al grande pubblico.
Tale forma di comunicazione risulta particolarmente indicata nel caso
l’offerta sia dedicata non solo agli operatori direttamente coinvolti
nell’attività di distribuzione, ma anche ad altri che hanno comunque
relazioni col settore dell’arredamento (studi di architettura, soprattutto)
nonché a tutti coloro che siano in qualche misura interessati all’acquisto
di mobili, e stiano raccogliendo informazioni in merito. La pubblicità
effettuata su riviste specializzate si presenta quindi particolarmente
efficace in quanto riesce a raggiungere un numero piuttosto elevato di
utenti, e fa leva sul fatto che chi acquista questo genere di pubblicazioni
è
generalmente
un operatore
del settore,
oppure
un
cliente
particolarmente interessato, in vista di un futuro acquisto (giovani
coppie, famiglie che hanno intenzione di cambiare abitazione, ecc.).
In Russia esistono numerose riviste specializzate e l’indagine in merito
ai costi delle inserzioni pubblicitarie ha dato questi risultati:
217
IDEI VASHEGO DOMA
Grandezza della pubblicità sulla
pagina
Prezzi in USD
Intera
5 800
1/2
3 250
1/4
1 800
1/8
1 200
In copertina
Prezzi in USD
II e III di copertina
7 500
IV di copertina
11 200
218
TABURET
Grandezza pubblicità sulla pagina
Prezzi in Euro
1/1
4 400
½ (orizzontale o verticale)
2 200
1/3 (verticale)
1 650
¼ (verticale)
1 090
1/8 (orizzontale)
650
In copertina
Prezzi in Euro
II di copertina
5 500
III di copertina
4 950
IV di copertina
7 700
INTERIOR&DESIGN
Moduli
Prezzi in USD
1/1 (sezioni redatte)
5 500
½ (sezioni redatte)
3 300
½ (sezione riservate alla pubblicità)
1 600
¼ (sezione riservate alla pubblicità)
900
1/8 (sezione riservate alla pubblicità)
600
SALON INTERIOR
Grandezza pubblicità sulla pagina
Prezzi in USD
1/1
7 800
1/2
4 600
1/4
2 700
1/8
1 900
INTERIOR MAGAZIN
Grandezza pubblicità sulla pagina
Prezzi in USD
1/1
1 550
1/2
850
In copertina
Prezzi in USD
219
II/III di copertina
4 500
IV di copertina
5 500
220
ARCHIDOM
Grandezza pubblicità sulla pagina
Prezzi in USD
1/1
6 120
1/2
3 120
1/3
2 160
1/6
1 200
c) Pubblicazioni tipo Business Guide. In Russia sono piuttosto
diffuse anche alcune pubblicazioni, strutturate tipo Pagine Gialle, nelle
quali gli operatori del settore possono, a pagamento, inserire il proprio
nominativo, ed eventualmente pubblicità. La presenza dei propri dati in
tali pubblicazioni risulta indispensabile, in quanto esse rappresentano
uno strumento ampiamente utilizzato dai potenziali acquirenti nella fase
di ricerca di fornitori. Le stesse rappresentano inoltre uno strumento
molto efficace nel caso si voglia destinare l’offerta ai soli operatori del
settore, in quanto i player utilizzano questi data base come fonte
primaria di informazioni. La principale fra queste pubblicazioni è Tovariy
e Tseni, che esce ogni settimana e viene distribuita nelle edicole. I costi
della pubblicità sono qui di seguito riportati (Prezzi in Rubli: 1 €= 36
Rubli circa).
Grandezza pubblicità sulla pagina
Prezzi in Rubli
1/1
94 900
1/2
52 300
1/4
30 600
1/8
15 500
1/16
8 000
d) Pubblicità su stampa non specializzata. La pubblicità sulla stampa
non specializzata (giornali, riviste generiche) è decisamente meno
focalizzata di quella sulla stampa specializzata, ma raggiunge un
numero di gran lunga maggiore di utenti, in quanto i quotidiani vengono
letti in Russia da un numero elevatissimo di persone. Tuttavia, il livello
221
di interesse dei destinatari della comunicazione è decisamente più
basso rispetto ai lettori della stampa specializzata, con un’efficacia
dell’advertising decisamente minore. La pubblicità sulla stampa non
specializzata è quindi da consigliarsi soltanto nel caso in cui si volesse
dare grande diffusione al marchio e destinare l’offerta anche al grande
pubblico, mentre è decisamente da sconsigliarsi nel caso l’iniziativa
venga riservata agli operatori del settore. E’ poi opportuno selezionare
le testate in base alla qualità media dei lettori, in modo da concentrare
maggiormente il messaggio sul target di riferimento del prodotto. I costi
medi relativi alle inserzioni pubblicitarie su alcuni dei quotidiani russi a
maggiore diffusione, sono qui di seguito riportati.
IZVESTIJA
(prezzi riferiti all’edizione nazionale)
Grandezza pubblicità sulla pagina
Prezzi in USD (Iva esclusa)
1/1
21 500
1/2
11 075
1/4
5 705
1/8
2 940
1/16
1 515
1/32
780
1/64
405
MOSKOVSKAJA PRAVDA
Grandezza pubblicità sulla pagina
Prezzi in USD
1/1
5 000
1/2
2 500
1/4
1 300
1/8
800
1/16
400
1/32
200
KOMMERSANT
222
(Prezzi in USD -Iva esclusa)
Grandezza
pubblicità sulla
Mosca e San
Russia
Mosca
Pietroburgo
pagina
1/1
23 400
19 500
11 200
½
14 040
11 700
9 600
¼
8 844
7 370
6 150
1/8
5 838
4 865
4 100
1/16
4 086
3 405
2 900
1/32
960
800
650
1/64
600
500
430
e) Pubblicità realizzata mediante affissioni stradali. Le affissioni
stradali, un tempo non molto diffuse nel paese, stanno oggi acquistando
importanza crescente, sebbene abbiano ancora una diffusione minore
rispetto al livello medio che si rinviene in Italia. Valgono per questa
forma di pubblicità le considerazioni fatte per la pubblicazione su
stampa non specializzata. La realizzazione di affissioni è comunque da
tenere in considerazione, soprattutto se effettuata in luoghi di grande
transito, dove può essere vista ogni giorno da moltissime persone. Il
costo degli spazi pubblicitari per l’affissione è variabile, sia in relazione
alla locazione, sia in relazione al lato della via nel quale si realizza
l’affissione (il prezzo è maggiore sul lato di scorrimento del traffico,
minore su quello opposto). Sulle grandi arterie, che convogliano il
traffico nella città, e sulla MKAD (la tangenziale di Mosca) i prezzi sono
mediamente di 700-800 USD al mese. Più elevati i prezzi sulle arterie di
grande scorrimento nelle zone centrali della città (Sadovoe Koltso,
Kutuzovskiy Prospekt), dove sono nell’ordine di 1500-2500 USD al
mese. Prezzi ancora maggiori si registrano in collocazioni di prestigio,
quali Arbat, dove si può arrivare anche a 6500$ mensili.
f) Pubblicità realizzata sui mezzi di trasporto pubblico. Questa
forma di pubblicità risulta essere molto importante a Mosca, soprattutto
per quanto concerne la pubblicità realizzata nella metropolitana.
Secondo
recenti
statistiche
il
74,6%
dei
moscoviti
utilizza
223
quotidianamente la metropolitana, con percorrenze molto lunghe,
spesso di un’ora o più. Esistono inoltre lunghissimi sottopassaggi di
collegamento tra le varie stazioni e altrettanto lunghe scale mobili, dove
possono venire collocati gli spazi pubblicitari. La pubblicità è inoltre
presente in forma di adesivi di varie dimensioni applicati all’interno dei
vagoni della metropolitana.
Per quanto concerne i mezzi di superficie, la pubblicità è realizzata sia
internamente alle vetture (adesivi) sia esternamente, soprattutto tramite
decorazione dell’intera vettura (8 metri quadrati). Quest’ultima forma
pubblicitaria è sicuramente di grande impatto visivo, benché a Mosca, a
causa delle condizioni climatiche (presenza di neve sulle strade per
almeno 5 mesi all’anno) le vetture si presentino spesso molto sporche,
compromettendo fortemente la visibilità dell’advertising.
La pubblicità sui mezzi di trasporto è indicata soltanto nel caso ci si
proponga al grande pubblico, mentre è sconsigliabile se la struttura è
riservata ai soli operatori. Peraltro, la maggior parte dei fruitori dei
mezzi pubblici non rientra, teroricamente, nella fascia di popolazione
che può permettersi di acquistare mobili d’importazione, in relazione ai
bassi redditi; discorso a parte merita la decorazione esterna delle
vetture, che è invece visibile a tutti.
I costi della realizzazione di campagne pubblicitarie sui mezzi di
trasporto variano in relazione alla tipologia e dimensione della
pubblicità, nonché, nel caso della decorazione esterna delle vetture, in
relazione alla linea sulla quale le stesse operano.
Una sintesi dei prezzi della pubblicità sui mezzi pubblici è riportata nella
tabella seguente.
Tipologia di pubblicità
Prezzi in USD
Metropolitana:
4-100 mensili, in relazione a
Adesivi nei vagoni
dimensione, posizionamento e
linea
Adesivi sulle porte di ingresso delle
70 000-80 000 per sei mesi
stazioni (4.000 porte in inverno,
invernali
224
2.000 in estate)
40 000-50 000 per sei mesi estivi
Adesivi sui tornelli (3.600 in totale)
30 000 - 35 000
Pannelli lungo le scale mobili
300 – 500 al mese
(1.2x1.8 m)
Pannelli nei sottopassaggi, non
80-500 al mese in relazione alle
illuminati
dimensioni ed alla linea
350-2 200 al mese in relazione
Pannelli nei sottopassaggi,
alle dimensioni
illuminati
ed alla linea
Altri trasporti (decorazione esterna su 8 mq)
2 200-3 700 per tre mesi
Filobus
2 600-4 900 per sei mesi
2 400-2 900 per tre mesi
Tram
2 800-3 600 per sei mesi
2 400-3 400 per tre mesi
Autobus
2 800-5 500 per sei mesi
g) Altre forme di pubblicità cartacea. Anche in Russia sono a
disposizione
innumerevoli
forme
di
pubblicità
cartacea,
che
comprendono distribuzione di volantini pubblicitari, pubblicità realizzata
tramite uomini-sandwich, o realizzazione di brochure illustrative. I costi
per queste forme pubblicitarie sono abbastanza contenuti: per la
stampa offset di 5000 pezzi si spende in media tra i 200 ed i 400 USD,
in relazione al tipo di carta utilizzato ed al numero delle pagine del
volantino. I costi di distribuzione sono piuttosto contenuti, solitamente si
fa ricorso a studenti che guadagnano in media 2 euro all’ora; anche per
gli uomini-sandwich valgono gli stessi prezzi, mentre la stampa dei
pannelli richiede solitamente 20-50 USD al mq. Queste forme
pubblicitarie, tuttavia, sono da ritenersi poco consone alla tipologia di
clientela dell’offerta in oggetto.
Può piuttosto essere presa in considerazione la stampa di brochure
illustrative, da distribuire alla clientela ad ai clienti potenziali, ed
eventualmente anche di gadget (calendari, agende, ecc). Il costo di
realizzazione di una brochure a colori varia in base al formato ed al
225
numero delle pagine. Per una brochure a colori di 12 pagine in formato
A4, vengono richiesti mediamente 1000 USD ogni 100 pezzi, con un
ordine minimo che solitamente si aggira sui 1000-1500 pezzi. A questi
prezzi bisogna aggiungere i costi per la traduzione di messaggi già
preparati in lingua italiana, traduzioni che è sempre opportuno verificare
accuratamente prima di procedere alla stampa definitiva.
h) Allestimento di una pagina web. La realizzazione di una pagina
Internet è senz’altro di fondamentale importanza nell’ambito delle
strategie di comunicazione. La Russia, infatti, si sta rapidamente
informatizzando, ed il ricorso alla rete per ricerche e contatti sta
crescendo a ritmi incalzanti. Il possesso di una pagina web in lingua
russa ben realizzata rappresenta quindi un presupposto ormai quasi
necessario, sia dal punto di vista dell’aumento della diffusione, che da
quello dell’immagine.
Il costo di realizzazione di un’home page varia in relazione alla tipologia
di sito che si vuole realizzare; mediamente si va dai 300-500 USD per
la realizzazione di una pagina semplice, fino a 1500-2000 USD per
pagine complesse.
i) Realizzazione di pubblicità radiofoniche. La pubblicità radiofonica
è di grande diffusione ed impatto, e consente di raggiungere un
pubblico piuttosto vasto. La radio in Russia viene ascoltata parecchio e
da tutte le fasce della popolazione. Tuttavia, oltre alle solite
considerazioni in merito ai costi del sistema di diffusione, occorre tener
conto che per il settore mobili ed arredamento esiste una forte
componente di impatto visivo, che non può ovviamente essere resa
attraverso il mezzo radiofonico. La tabella seguente riassume il costo in
dollari di una finestra radiofonica di durata variabile tra i 15 ed i 30
secondi, sulle principali emittenti ascoltate a Mosca.
Fasce
Dinamit
Avto-
Russkoe
Evropa
orarie
FM
radio FM
Radio
+
8-12
500
570
400
750
600
12-17
350
450
300
550
400
17-21
500
550
400
750
600
21-8
150
170
100
200
150
Radio 7
226
f) Realizzazione di pubblicità televisive. La pubblicità televisiva è
senza dubbio il metodo più efficace per la trasmissione di un messaggio
e per l’aumento della notorietà dei marchi. Praticamente tutte le famiglie
moscovite possiedono un televisore, e la programmazione è molto
seguita, specialmente nei mesi invernali quando le condizioni climatiche
sconsigliano di uscire di casa se non strettamente necessario.
A questo eccezionale bacino di utenza si contrappongono tuttavia dei
costi che, per una struttura non di grandi dimensioni, risultano essere
decisamente proibitivi.
A titolo informativo viene comunque fornito un quadro riassuntivo del
costo della pubblicità sulle maggiori emittenti televisive russe; i prezzi
sono in dollari, riferiti ad un minuto di pubblicità. L’intervallo di prezzo
varia in base al giorno della settimana ed alla trasmissione
programmata nella fascia oraria considerata.
Fasce
orarie
8-12
12-18
18-23
23-8
1 Kanal
Tv Rossiya
25.000-
8.000-
30.000
30.000
35.000-
15.000-
85.000
60.000
70.000-
75.000-
135.000
150.000
12.000-
4.000-
35.000
35.000
TVTS
2.000-4.000
4.000-8.000
10.000-15.000
1.000-12.000
NTV
8.00032.000
28.00044.000
45.00092.000
12.00052.000
g) Partecipazione a fiere di settore. La partecipazione alle
manifestazioni fieristiche del settore è senza dubbio di fondamentale
importanza, permettendo soprattutto numerosi contatti con gli operatori
locali del settore. Contrariamente a quanto sta accadendo in Europa, le
fiere in Russia sono ancora estremamente importanti per proporre nella
maniera migliore la propria offerta. Degno di nota il fatto che per i
prossimi due anni risulta già prenotata la maggior parte degli spazi
227
espositivi, mentre stanno nascendo nuove grandi aree dedicate a
manifestazioni fieristiche che vanno ad affiancarsi alle proposte di
ExpoCenter e Sokolniki.
A Mosca si tengono numerosi eventi settoriali, come riportato
nell’apposito paragrafo della ricerca, ma il più importante è senza
dubbio Mebel, che si svolge ogni anno all’Expocenter di Mosca nel
mese di novembre. I costi di partecipazione alle manifestazioni
fieristiche comprendono lo spazio espositivo e l’allestimento. Per
quanto concerne lo spazio espositivo, il costo durante Mebel 2003 è
stato di 370 Franchi Svizzeri a metro quadro, a cui si devono
aggiungere le tasse. Expocenter esprime obbligatoriamente i prezzi in
Franchi Svizzeri. Per quanto concerne l’allestimento, i prezzi variano tra
i 100 ed i 300 USD a metro quadrato. Per l’allestito, le soluzioni sono
personalizzate e i costi molto variabili, per cui è difficile dare una
quantificazione generale.
5.2. Prospettive future
Il mercato dei mobili in Russia è in continua espansione e
prevedibilmente tale dinamica è destinata a proseguire anche nel corso
degli anni futuri. L’economia russa è dal 2000-2001 in fase di forte
espansione, e, salvo eventi imprevisti quali un crollo dei prezzi nei
prodotti petroliferi (dai quali dipende gran parte del Pil), non dovrebbe
subire forti variazioni nel proprio andamento futuro. Pertanto si prevede
che anche i redditi della popolazione continueranno a crescere,
creando nuovi stimoli al rinnovamento dell’arredamento nelle abitazioni.
Ancora, la forte espansione del settore dell’edilizia ha portato alla
costruzione di moltissimi nuovi alloggi che necessitano di essere
adeguatamente arredati. Il forte incremento delle costruzioni si è
registrato soprattutto nella fascia di prestigio, in cui le unità immobiliari
vengono acquistate da persone con buone disponibilità economiche e
che solitamente arredano gli appartamenti con design ed utilizzando
prodotti d’importazione di qualità molto elevata.
228
Pur essendo vero che la maggior parte della popolazione non gode
ancora delle condizioni economiche sufficienti all’acquisto di mobili
d’importazione, vi sono crescenti classi sociali che godono di redditi
medio-alti, e che sono disposte a spendere anche grosse somme di
denaro per l’acquisto di arredamenti di prestigio. Sono del resto le
tendenze del mercato, confermate da numerosi sondaggi, che
testimoniano il generale spostamento della domanda dal segmento
medio-basso a quello medio e medio-alto, con conseguente creazione
di nuovi spazi per il prodotto italiano importato.
Come più volte sottolineato, tuttavia, il settore dell’arredamento
presenta una fortissima competitività, e quindi è importante che gli
operatori sappiano sempre cogliere per tempo le opportunità che si
vengono a creare, al fine di non venire anticipati dalla concorrenza.
Quest’ultima è peraltro destinata a crescere in modo sensibile: da un
lato, infatti, si registra una crescente presenza dei paesi che
tradizionalmente esportano in Russia, quali Spagna e Germania, che
attuano politiche di marketing particolarmente aggressive; dall’altro, si
evidenzia l’entrata sul mercato di molti nuovi concorrenti, che sfruttano
soprattutto proposte a prezzi particolarmente bassi per la propria
affermazione. Molte di queste new entry, come i paesi dell’estremo
oriente, non possono competere in termini qualitativi con i prodotti
italiani, ma esiste una crescente presenza di articoli svedesi, diffusi
soprattutto attraverso i grandi magazzini Ikea, con prezzi ridotti, livello
qualitativo discreto, ed un design accettabile, da cui bisogna guardarsi
con attenzione, visto il consenso che riscuotono soprattutto nel ceto
medio.
Occorre infine non dimenticare il potenziale della produzione locale. Se
è vero che l’industria locale del mobile è attualmente in fase di
stagnazione, allo stesso tempo il suo potenziale è elevato, grazie
all’immensa disponibilità di materie prime di cui gode il paese, ed al
basso costo della manodopera. Tale potenziale è testimoniato dal
successo di quanti hanno effettuato investimenti produttivi, e che hanno
così potuto espandere le proprie vendite in modo esponenziale, come il
già citato gruppo Shatura di Mosca che, dopo un consistente
229
programma di rinnovamento tecnologico e stilistico, è oggi presente sul
mercato con prodotti di discreta qualità i quali possono efficacemente
competere anche con le produzioni d’importazione del segmento
medio-alto, commercializzati attraverso una propria rete di vendita, a
prezzi senza dubbio molto concorrenziali.
E’ prevedibile che nel prossimo futuro aumenterà il numero di tali
produttori locali, mentre anche molti investitori esteri sceglieranno la
strada della joint venture con gli assemblatori in loco, effettuando
investimenti per il rinnovamento degli impianti ed iniziando a realizzare
le proprie produzioni direttamente nel paese, con indiscutibili vantaggi
di costo. Si tratta della strada già seguita, ad esempio, da Ikea, che
inizialmente importava la maggior parte delle proprie produzioni dalla
Svezia o da altri paesi nei quali era già presente, mentre oggi realizza
buona parte del proprio output direttamente in loco, pur mantenendo
invariati i propri livelli qualitativi.
La strada della collaborazione con i produttori locali e degli investimenti
diretti è senz’altro quella da seguire nel prossimo futuro, e sarà quella
più battuta dagli investitori stranieri. E’ infatti impensabile poter
continuare
a
commercializzare
soltanto
un
prodotto
di
mera
importazione, ad esclusione di quello di qualità elevatissima o di
prestigio, poiché i costi import, diretti ed indiretti, appaiono destinati ad
aumentare, mentre il vantaggio competitivo acquisibile con la
produzione locale è indiscutibile.
230
6. NOTIZIE DI SETTORE
6.1. Principali pagine web dedicate al settore dei mobili in generale
www.vse.ru
www.exponet.ru (fiere in Russia, nei paesi baltici e nel mondo)
www.mebeltorg.ru
www.pitermebel.ru
www.top.rosmebel.ru
www.mebelclub.ru
www.komod.ru
www.mebelmix.ru
www.massmedia.megatop.ru/go/go35281.phtml
www.mebel.spb.ru/kon/kon.shtml
www.taburetka.ru
www.mebel-online.ru
www.mebelnadom.ru
www.vn-mebel.ru
www.mebelshop.com
www.optmebel.ru
www.mebel.ru
www.polochka.ru
www.prommebel.ru/news.htm
6.2. Principali riviste di arredamento
SALON INTERIOR
IDEI VASHEGO DOMA (www.ivd.ru)
TABURET
ARCHIDOM
MEZONIN
INTERIOR&DESIGN
LUXE INTERIOR
MEBELNOE OBOZRENIE
231
ELLE DEKOR
INTERIOR VASHEGO DOMA
INTERIOR MAGAZIN
MEBELNYJ BUSINESS
KUKHNI&VANNYE KOMNATY
VSE O MEBELI
6.3. Principali fiere di settore
Mosca
12-16/11/2007 Mebel 2007 Expotsentr
21-23/03/2007 MOLL 2007 Expotsentr
08-11/02/2008 Mebel Rossii Olimpijskij
14-18/05/2006 Intermebel-2007 Expotsentr
San Pietroburgo
10-13/10/2007 IFEP-2007 Lenexpo
Gennaio 2008 Fidexpo-2007 Lenexpo
22-27/03/2007 Nash dom i sad Lenexpo
Arkhangelsk
16-18/05/2007 BUILDEXPO - 2007
Belgorod
10-13/10/2007 Furniture. Woodworking – 2007 Belexpocentr
Cheljabinsk
25-27/10/2007 Dom i ofis – mebelnyj salon -2007
Ekaterinburg
02 – 05/10/2007 Furniture. Woodworking - 2007
02-05/10/2007 Kvartira-2007
27-29/03/200 Stroyparad. Uralskaya Stroitelnaya Nedelea - 2007
232
03-05/04/2007 Mebel. Interier. Kuhnia – 2007 Uralskie vystavki - 2000
Irkutsk
05-09/12/2007 Mebelniy Salon - 2007 Sibexpocentr
Kazan
05-08/06/2007 Intermebel - 2007
Krasnodar
29/03-01/04/2007 UMIDS 2007 Krasnodarexpo
Novokuznetsk
07/02-10/02/2008 Interier. Design. 2008
Novosibirsk
26-28/04/2007
COTTAGE.
LANDSCAPE
BUILDIING.
STONE-
WORKING. FOUNDING. SHOEING - 2007
Soci
18-20/10/2007 Mebel 2007
233
7 . MODALITA’ OPERATIVE DI PRESENZA IN FEDERAZIONE
RUSSA
Alla luce di quanto sopra esposto si tenterà in questo capitolo di
tracciare alcuni percorsi pratici in cui viene ipotizzata la migliore
modalità di presenza per gli operatori del settore del mobile e della
sedia del Friuli Venezia Giulia sul territorio della Federazione russa.
Innanzi tutto, come reiteratamente ribadito nell’ambito di questa ricerca,
il settore dell’arredamento in Russia è sicuramente potenziale in termini
di vendite, ma evidentemente già saturo di operatori che da anni sono
presenti sul territorio con stabili organizzazioni e che hanno già
praticato importanti politiche di marketing e di comunicazione a livello di
distributori e rappresentanti locali creando in questo modo la cosiddetta
brand awareness necessaria all’utente finale per poter acquistare il
prodotto finito nella catena di distribuzione.
Il dover quindi programmare una propria entrata nel 2006 in Russia
prevede inevitabilemente una politica di investimenti in strutture
commerciali o di rappresentanza molto significativa ed inoltre, per le
motivazioni strettamente correlate alle difficoltà intrinseche del Paese
stesso, un ufficio commerciale in Italia perfettamente strutturato per
poter gestire l’eventuale attività di vendita e di post vendita. In Friuli
Venezia Giulia trattandosi nella stragrande maggioranza dei casi di
piccole e medie imprese e/o imprenditori artigiani che vengono molto
spesso da un’esperienza di terzismo in cui la cultura imprenditoriale e
commerciale è prevalentemente assente, il modo migliore per poter
affrontare gli inevitabili investimenti economici e logistico-organizzativi
che questo mercato comporta, è sicuramente quello di allearsi in una
forma consortile che permetta di presentarsi sul mercato in maniera
uniforme
compatta,
con
una
sola
politica
di
comunicazione,
commerciale e di marketing e soprattutto con un unico catalogo da
presentare
alla
potenziale
clientela.
Reputiamo
estremamente
improbabile e decisamente poco remunerante il tentare avventure
singole
con
cataloghi
magari
relativamente
esigui,
nessuna
234
competenza commerciale sul territorio da mettere in gioco e nessun
potenziale in termini di marchio promosso.
Posto quindi che la premessa maggiore della tesi organizzativa che
andremo a sviluppare è appunto la creazione già dall’Italia di
un’aggregazione di aziende del settore, si possono prevedere
fondamentalmente due tipologie di percorsi commerciali sul territorio:
•
ora
creazione di un’ufficio di Rappresentanza (per brevità da
in
poi
UR)
con
funzioni
promozionali
per
conto
dell’Aggregazione, oppure
•
creazione di una società commerciale con show room con
funzioni di vendita diretta per conto del Gruppo.
7.1. Filiali ed uffici di rappresentanza
L’art. 55 del Codice Civile della Federazione Russa definisce le filiali di
società straniere e gli Uffici di Rappresentanza come “divisioni separate
di entità legali situate all’esterno del luogo in cui le entità legali stesse
sono situate”. Una filiale può svolgere tutte le funzioni (incluse quella di
rappresentanza nonché quella commerciale) della casa-madre, mentre
l’Ufficio di Rappresentanza può svolgere solo la prima funzione.
Ciononostante molte società straniere aprono rappresentanze che
svolgono attività commerciale (il che porta alla creazione di una stabile
organizzazione con i conseguenti risvolti in materia fiscale) e che sono
sottoposte all’imposta sui profitti. Conseguentemente, se una società
straniera intende svolgere attività commerciale tramite una propria
“divisione”, il consiglio è di costituire una filiale. Tra l’altro, le formalità di
accreditamento e di registrazione di una filiale e di un uffici di
rappresentanza sono attualmente simili.
7.2. Vantaggi di una filiale e di un ufficio di rappresentanza
235
Una filiale ed una rappresentanza possono essere facilmente finanziate
tramite trasferimenti bancari della casa-madre.
La vendita di beni e servizi la cui “titolarità” passa a soggetto non
residente nella Federazione Russa e le attività riferite all’acquisto di
beni per la successiva vendita all’estero in base alla legislazione russa
sono esenti dalla Profit Tax e non interferiscono con lo status della
rappresentanza e della filiale.
-
La Profit Tax può essere applicata solo sul profitto ritratto tramite
la rappresentanza e la filiale e non sulla intera e globale (worldwide)
attività di una società di diritto russo.
-
Il profitto soggetto a tassazione può essere ridotto delle spese
occorse all’estero, se ve ne sono, che sono direttamente riferibili alla
operativita nel territorio della Federazione Russa della rappresentanza
o della filiale.
-
Sebbene sia previsto che le registrazioni contabili siano separate
da quelle della casa-madre, in pratica alla filiale o alla rappresentanza
non viene richiesto dalla normativa russa di effettuare registrazioni
(contabili). Tuutavia, sia la rappresentanza che la filiale devono
effettuare le registrazioni fiscali e preparare i relativi rendiconti.
-
La rappresentanza o la filiale, operando con i conti della casa-
madre, possono ricevere ed effettuare pagamenti alle compagnie russe
sia in rubli che in valuta nell’ambito di affari conclusi a nome della casamadre.
-
Le entrate in valuta non sono soggette alla conversione
obbligatoria in rubli del 50% dell’importo delle stesse come avviene per
le società russe.
-
In generale, la filiale o la rappresentanza sono esonerate dall’IVA
(18%) sui pagamenti dei canoni di locazione per appartamenti o uffici,
se le stesse sono accreditate.
-
Gli ammortamenti possono essere calcolati ai fini della Assets
Tax secondo i criteri in vigore nel paese in cui la casa-madre ha sede;
comunque, la misura degli ammortamenti non può eccedere quella
prevista dalla legislazione russa.
236
7.3. Svantaggi di una filiale e di un Ufficio di Rappresentanza
-
La rappresentanza o la filiale non possono importare o esportare
beni a scopi commerciali a proprio nome, né importare e sdoganare
accessori o beni di ricambio. Comunque esse possono affidare ad un
agente di import-export o ad una agente doganale, l’importazione o
l’esportazione di beni, il cui destinatario dovrà comunque essere una
società russa. In tutti gli affari effetuatti dalla Rappresentanza o dalla
filiale, la casa-madre agisce in qualità di Parte contraente.
-
La rappresentanza o la filiale non possono in molti casi essere
impegnate in attività per le quali è richiesta dalle autorità governative
una licenza.
Ci preme tuttavia sottolineare quanto, soprattutto ultimamente, le
autorità fiscali russe siano divenute rigide sull’illiceità dell’attività
praticata da rappresentanze e filiali. L’UR NON è un’agenzia
commerciale, non ha nessun mandato e nessun titolo giuridico per
operare come tale sul territorio russo. Risulta quindi evidente che il
ruolo dell’UR si deve assolutamente limitare all’attività di marketing e
promozione e di sviluppo per le opportunità di business attraverso
l’analisi del mercato e la ricerca di potenziali clienti a cui presentare
possibilmente un unico catalogo contenente tutta la gamma dei prodotti
dell’aggregazione di imprese. Inoltre è importante ricordare che l’attività
dell’UR, terminerebbe quando inizia il rapporto diretto fra singola
azienda aggregata, o l’aggregazione di aziende con eventuale polo
operativo in Italia, e il cliente finale russo e può mantenersi
esclusivamente sotto l’aspetto di supporto comunicativo e di relazione
fra le parti senza assolutamente includere in maniera trasparente
aspetti direttamente collegati a consegne, fatturazioni o pagamenti. Le
aziende aggregate non potrebbero utilizzare l’UR per nessuna di queste
attività: le alternative sono evidentemente o la registrazione di una
società di diritto russo avente come oggetto sociale l’attività
commerciale, oppure effettuare le loro vendite direttamente dall’Italia o
237
autonomamente o in forma aggregata con la formula EXW ricevendo i
pagamenti direttamente in Italia.
Si rileva comunque che nell’implementare un simile progetto, è
necessario da parte delle aziende associate adottare una serie di
misure strategico -programmatiche:
a)
E’ necessaria innanzi tutto di una gestione e un
coordinamento congiunto a monte del progetto Russia per le
attività delle aziende associate con conseguente partecipazione
coordinata e programmata. Bisogna assolutamente evitare di
considerare il progetto e/o il mercato russo come un’iniziativa
last minute. Ad es. la presentazione dei cataloghi e dei nuovi
prodotti non può avvenire dopo che i potenziali clienti hanno
già partecipato magari alle grandi fiere europee e sottoscritto
l’80% degli ordini. Anche in caso di gradimento per il prodotto
proposto eventuali acquisti verrebbero posticipati alla prossima
stagione, ma senza ovviamente nessuna garanzia. D’altra parte
è inutile organizzare le visite dei potenziali buyer in assenza di
un catalogo che presenti una ampia gamma di prodotti
diversificati, impostato e progettato specificamente per il mercato
russo. E’necessario quindi redigere in tempi molto brevi un
calendario delle trasferte degli associati a Mosca che tenga
conto dell’allestimento di cataloghi e strumenti di presentazione
dei
prodotti
ad
hoc
e
soprattutto
non
successivo
agli
appuntamenti internazionali del settore.
b)
In riferimento a quanto sopra si devono assolutamente
evitare sovrapposizioni con visite contemporanee di più
associati nella stessa settimana. Sono anche inutili le trasferte
organizzate nei week-end o durante le fiere in quanto non si
riesce ad ottenere la disponibilità da parte dei clienti sia per visite
in show room sia presso i loro negozi.
238
c)
Se alcuni degli associati espongono in fiere europee
sarebbe molto utile invitare a queste i potenziali clienti russi che
sono assidui visitatori di tutte le manifestazioni di settore anche
piccole. Anche in questo caso è necessaria un’adeguata
programmazione e coordinamento dell’aggregazione di aziende.
d)
Sottolineiamo per l’ennesima volta che attualmente in
Russia è già relativamente complesso promuovere articoli di
arredamento da catalogo piuttosto che presentarli dal vivo
direttamente in show room, ma nel caso comunque si
scelga questa opzione per motivi strategico-economici,
bisogna assolutamente organizzare una comunicazione del
prodotto presentato congiuntamente che sia efficace,
puntuale e marketing oriented. Senza una studiata e corretta
presentazione del prodotto è inutile organizzare contatti con i
distributori; l’effetto è controproducente e spesso difficilmente
recuperabile.
e)
Sarebbe molto utile che gli associati si facessero un’idea
precisa sulle caratteristiche del contatto target da loro cercato in
modo da centrare subito le ricerche ed evitare inutili perdite di
tempo.
f)
Non si deve trascurare l’elemento costituito dalle barriere
culturali
e
doganali
connesse
al
Paese.
Gli
associati
singolarmente o a livello di Aggregazione devono essere in
grado ed organizzati per fornire in tempo tutte le informazioni
necessarie anche per le opportune traduzioni verso la lingua
russa che non sono assolutamente una questione di secondaria
importanza: listini prezzi, condizioni di fornitura, modalità di
pagamento, sconti, ecc. Il produttore, nel realizzare il listino
Russia e valutare il posizionamento, deve tenere conto che al
suo prezzo EXW dovrà essere aggiunta da parte del buyer la
quota relativa all’importazione (trasporto e dogana).
239
g)
Non trascurare l’opportunità di organizzare trasferte in
altre città russe visto che molti potenziali clienti non hanno il
tempo di venire a Mosca durante la missione dell’associato. Molti
di questi buyer sono più interessanti dei rispettivi moscoviti.
h)
Il
problema
comune
delle
aziende
potenzialmente
coinvolte nel progetto è la totale mancanza di brand awareness
del loro prodotto che su questo mercato è un fattore molto
importante.
E’ quindi fondamentale inserire
nelle attività
dell’aggregazione un progetto relativo alla comunicazione con i
relativi impatti economici di quest’ultimo.
i)
Una menzione particolare deve essere fatta riguardo al
manager commerciale da destinare ad un simile progetto. Come
Vi è stato fatto rilevare in contesti diversi, professionalità elevate
atte a svolgere questo tipo di ruolo, per giunta parlanti italiano,
sono particolarmente difficili da trovare in prima battuta perchè i
brand da rappresentare sono praticamente sconosciuti e
soprattutto perché professionisti seri che si dedicano in via
esclusiva alla promozione di una simile aggregazione richiedono
sicuramente una quota fissa una relativa alle provvigioni sulle
vendite. Quest’ultimo aspetto dovrebbe comunque essere gestito
all’esterno dell’UR che non ha titolo per operare come agenzia
commerciale e quindi di fatturare provvigioni. Nell’analisi
dell’impatto economico di una simile operazione, bisogna
comunque tenere conto di una politica di incentivi da inquadrare
poi in maniera adeguata nel contesto di un UR. Ne consegue
che per ottenere un impegno a tempo pieno ed esclusivo il
budget da destinare al rappresentante non è di secondaria
importanza.
7.4. Considerazioni conclusive
240
La creazione e la gestione di un ufficio di rappresentanza è un’attività
che da punto di vista formale, amministrativo ed economico non
presenta particolarissime difficoltà. E’ una struttura snella, che
eventualmente può essere domiciliata anche presso società terze di
consulenza in questo modo andando ad abbattere in maniera
sostanziale i costi legati agli affitti e alla gestione d’ufficio. Tuttavia,
come già anticipatovi si riscontrano due elementi da tenere in attenta
considerazione:
a)
il prodotto in quanto tale è ormai abbastanza difficile da
promuovere tramite catalogo. Di conseguenza, per farlo
conoscere in maniera adeguata ai potenziali acquirenti russi e
conferire quindi brand awareness, è senza dubbio necessario
prevedere
puntuali
e
precise
politiche
di
marketing
e
comunicazione. Nell’analisi dei costi da efettuare, la voce di
spesa dedicata alla comunicazione, seppure facoltativa, è
assolutamente da tenere in considerazione se si vogliono
ottenere dei risultati in tempi brevi.
b)
Proprio per la sua forma giurdica e il suo oggetto sociale,
l’ufficio di rappresentanza ha una ruolo promozionale e non di
attività di vendita diretta come invece lo sarebbe una srl o
un’agenzia.
Per
questo
motivo,
come
già
anticipato
in
precedenza, è necessario che l’aggregazione crei un pool
operativo coordinato e organizzato in Italia in grado di seguire le
vendite ai clienti finali russi, con tutte le difficoltà burocraticooperative che questo comporta.
241
8.CREAZIONE DI UNA SOCIETA’ COMMERCIALE OPERANTE CON
SHOW ROOM
Società di diritto russo
Nella Federazione Russa vi sono due tipio di società:
-
la società a responsabilità limitata (S.r.l.)
-
la società per azioni (S.p.A.)
La differenza è che la S.p.A. emette azioni nelle quali il capitale è
suddiviso, mentre il capitale della S.r.l. è suddiviso in quote di
partecipazione. Lo status dei due tipi di società è di norma analogo e
per entrambe la responsabilità degli azionisti o dei partecipanti
(quotasti) è limitato alla loro quota di partecipazione al capitale delle
società.
Dal punto di vista giuridico, la S.r.l. rispetto alla S.p.A. offre i seguenti
vantaggi.
-
La struttura è disegnata per una gestione più semplice e per
alcuni aspetti è più idonea per un totale controllo di partecipate e per
“piccoli affari”.
-
Le quote di una S.r.l. non hanno la caratteristica di “titolo” e
quindi non ricadono sotto la disciplina della legislazione russa dei titoli;
una S.r.l. infatti rimane generalmente fuori da detta legislazione con una
conseguente diminuzione dei costi. La costituzione di una S.r.l. non
richiede la registrazione della emissione delle azioni ed, in caso di
aumento di capitale, non è soggetta alla Securities Tax dello 0,8%. In
aggiunta a ciò, una S.r.l. può modificare il proprio capitale sociale a più
bassi costi posto che non deve registrare dette modifiche ai fini previsti
dalla legislazione sui titoli.
-
La S.r.l. è più flessibile. Molte disposizioni della legge sulle S.r.l.
non sono vincolanti per i partecipanti alla società che sono liberi di
determinare come alcuni specifici aspetti dovranno essere regolati (per
esempio, la creazione di due o tre livelli di gestione).
-
Le norme sulle S.r.l. inoltre contengono elementi che offrono più
protezione ai partecipanti ad una S.r.l. che ai soci di una S.p.A. Ad
esempio, è previsto che le delibere dell’Assemblea Generale siano
decise con la maggioranza dei voti di tutti i soci e non dei soci presenti
242
all’Assemblea come avviene per la S.p.A. Va comunque detto che
anche la struttura della S.p.A. offre vantaggi di altro genere che devono
essere valutati dai fondatori a seconda delle proprie necessità e del tipo
di attività che dovrà essere svolta dalla costituenda società.
In sostanza la scelta dovrà essere operata in base alla specificità degli
obiettivi che si vuole raggiungere ed alla possibilità di inserire
un’eventuale unità produttiva, per cui non è possibile stabilire in astratto
se una forma sia migliore di un’altra.
In questo caso il miglior strumento promozionale è la creazione di una
show room in una zona commerciale di Mosca, dove poter esporre la
produzione dell’aggregazione e tramite la quale effettuare attività di
promozione e di vendita. In base alla nostra esperienza si è visto che,
in mancanza di una certa conoscenza dei marchi promossi, la presenza
di una show room che dia la possibilità alla clientela di toccare con
mano il prodotto è un vantaggio molto significativo.
Inoltre in questo caso si tratterebbe di una vera e propria struttura di
vendita perfettamente autonoma sul territorio russo. Purtroppo,
evidentemente, in questo caso i costi aumentano in maniera
esponenziale anche tenuto conto che la location e l’allestimento della
show room stessa costituisce un elemento strategico imprescindibile
per attuare una politica di marketing e comunicazione vincente.
La creazione di una show room e di una società commerciale di diritto
russo costituiscono in maniera innegabile un ottimo strumento di
marketing per promuovere i prodotti dell’Aggregazione in Russia, ma si
tratta di un impegno finanziaro estremamente elevato che si
giustificherebbe solo ed esclusivamente con ricavi altrettanto elevati fin
dal principio. Essendo tuttavia il fatturato da produrre per poter
finanziare la struttura estremamente elevato, bisognerà fare delle
valutazioni molto serie sull’effettiva potenzialità delle aziende artigiane
di poter far fronte ad un portafoglio ordini di tali dimensioni su un'unica
area.
In entrambi i casi, vale a dire sia nell’ipotesi della creazione di un ufficio
di rappresentanza o società commerciale semplice, che nell’ipotesi
della creazione di una show room, si potrà valutare l’opzione di inoltrare
243
domanda
per
l’ottenimento
di
finanziamenti
agevolati
e/o
di
partecipazioni societaria da parte di finanziarie regionali o statali.
244