nota mobili-arredo - Camere di Commercio
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__________________________________________________________________ _________ PROGETTO DI PROMOZIONE E SVILUPPO DI RAPPORTI ECONOMICI TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA E LA FEDERAZIONE RUSSA “Il mercato del mobile e complimento d’arredo nella Federazione Russa” Con la collaborazione di Con il supporto di __________________________________________________________________ _________ Marzo 2007 INDICE INTRODUZIONE.................................................................................... 5 1. INFORMAZIONI GENERALI ED INTRODUZIONE ALL’ORDINAMENTO GIURIDICO RUSSO .......................................... 8 1.1. Geografia e clima ........................................................................ 8 1.2. Popolazione................................................................................. 8 1.3. Lingua........................................................................................ 10 1.4. Standard di vita ......................................................................... 10 1.5. Notazioni per le visite d’affari..................................................... 16 1.6. Fuso orario ................................................................................ 17 1.7. Festività .................................................................................... 17 1.8. Pesi e misure; valuta ................................................................. 18 1.9. Governo e sistema politico ........................................................ 18 1.10. Il mondo del business.............................................................. 20 1.10.1. Crescita dell’economia e indicatori principali dello sviluppo socio-economico della Federazione Russa ............... 20 1.10.2. Il bilancio federale russo ....................... 22 1.10.3. L’interscambio commerciale russo con l’estero ....... 23 1.10.4. Investimenti e finanza d’impresa ................. 26 1.10.5. Relazioni con l’estero ......................... 27 1.10.6. La Legge sugli investimenti stranieri .............. 28 1.10.7. La legislazione regionale....................... 30 1.10.8. Trattati internazionali ......................... 31 1.10.9. Stabilire una presenza giuridica.................. 31 1.10.10. Legislazione sulla concorrenza ................. 32 1.11. Tassazione .............................................................................. 33 1.11.1. Tipi di imposte .............................. 34 1.12. Una panoramica del sistema bancario ................................... 35 1.12.1 Principali temi strutturali del settore ............... 37 1.12.2 Principali aree sensibili del settore............... 40 1.12.3 Strutturazione del sistema bancario russo .......... 42 1.12.4 Il ruolo della banca centrale russa ................ 45 1.12.5 Analisi .................................... 47 1.12.6 Strumenti di finanziamento offerti dalle banche straniere 51 1.12.7 Strumenti finanziari offerti dalle banche italiane ...... 55 1.13 Regolamentazione monetaria................................................ 56 1.13.1. Movimentazioni di capitale ..................... 57 1.13.2. Relazioni di lavoro ........................... 58 1.13.3. Diritti di proprietà ............................ 59 1.13.4. Privatizzazioni .............................. 60 1.13.5. Principi e pratica della contabilità................. 61 1.13.6. Legislazione di diritto civile ..................... 61 1.13.7. Transizione agli standard contabili internazionali ..... 63 1.14. Proprietà intellettuale............................................................... 63 1.15. Il sistema giudiziario russo ...................................................... 64 1.15.1. Le corti statali di arbitrato ...................... 64 1.15.2. Arbitrato internazionale ........................ 65 2. ANALISI DEL SETTORE DELL’ARREDO...................................... 66 2.1. Dati quantitativi relativamente all’analisi della domanda............ 66 2.2. Segmenti di mercato ................................................................. 67 2.3. Domanda per i prodotti italiani................................................... 70 3. ANALISI DELL’OFFERTA .............................................................. 80 3.1. Dati quantitativi.......................................................................... 80 3.1.1. Mobili finiti e componenti: importazione di prodotti italiani nel settore ufficio, cucina, salotto e camere. ................. 81 3.1.2 Articoli complementari : importazione di prodotti italiani nei settori merceologici di arredo bagno, Caminetti, Porte e Finestre97 3.1.3 Importazioni complessive in Federazione Russa per paese di provenienza .................................... 107 3.2. Organizzazione del sistema distributivo di riferimento in Russia ....................................................................................................... 115 3.3. Produttori locali........................................................................ 118 3.3.1 Principali produttori locali di mobili ................ 118 3.3.2. Dati quantitativi ............................. 141 3.3.3. Localizzazione .............................. 142 3.3.4. Caratteristiche .............................. 143 3.4. Produttori stranieri ................................................................... 149 3.4.1. Principali produttori stranieri di mobile ............. 149 3.4.2. Dati quantitativi ............................. 161 3.4.3. Localizzazione .............................. 162 3.4.4. Caratteristiche .............................. 163 3.4.5. Modalità d’importazione ....................... 164 3.5. Aziende e rivenditori italiani..................................................... 166 3.5.1. Principali aziende ............................ 166 3.5.2. Dati quantitativi ............................. 177 3.5.3. Localizzazione .............................. 177 3.5.4. Caratteristiche .............................. 178 4. ASPETTI LEGALI E DOGANALI ................................................ 179 4.1 Aspetti legali e doganali: regolamentazione generale e specifica, documentazione e certificazioni richieste ....................................... 179 4.2 Barriere all’entrata per i produttori stranieri .............................. 182 4.3 Normativa legale sulla tutela della proprietà industriale nella Federazione Russa ........................................................................ 191 4.4 La certificazione obbligatoria delle merci.................................. 202 4.4.1 Istituti di certificazione in Italia ................... 206 4.5 Procedure di certificazione ....................................................... 208 4.5.1 Costi e tempistiche di ottenimento ................ 209 5. STRATEGIE DI MERCATO........................................................... 211 5.1. Consigli pratici relativi alla promozione sul mercato della Federazione Russa dei beni di produzione italiana ........................ 211 5.1.1 Strategie di marketing ......................... 214 5.2. Prospettive future .................................................................... 228 6. NOTIZIE DI SETTORE .................................................................. 231 6.1. Principali pagine web dedicate al settore dei mobili in generale ....................................................................................................... 231 6.2. Principali riviste di arredamento .............................................. 231 3 6.3. Principali fiere di settore .......................................................... 232 7 . MODALITA’ OPERATIVE DI PRESENZA IN FEDERAZIONE RUSSA .............................................................................................. 234 7.1. Filiali ed uffici di rappresentanza ............................................. 235 7.2. Vantaggi di una filiale e di un ufficio di rappresentanza........... 235 7.3. Svantaggi di una filiale e di un Ufficio di Rappresentanza ....... 237 7.4. Considerazioni conclusive ....................................................... 240 8.CREAZIONE DI UNA SOCIETA’ COMMERCIALE OPERANTE CON SHOW ROOM.................................................................................... 242 4 INTRODUZIONE a) Obiettivi della ricerca Obiettivo del presente lavoro è quello di fornire una panoramica completa ed esaustiva del paese Federazione Russa, le sue risorse e infrastrutture e sopratutto le normative vigenti, le barriere all’entrata, le certificazioni e registrazioni obbligatorie, il regime doganale e alcuni consigli pratici su come procedere all’interno del mercato. Alla luce di considerazioni di carattere generale viene svolta un’analisi del mercato del mobile e del complemento d’arredo nella Federazione Russa, al fine di fornire utili informazioni alle aziende italiane del settore, circa le reali potenzialità di questo mercato, i canali distributivi, il sistema di promozione e di vendita, le prospettive future e le opportunità. Lo studio è strutturato in modo da poter essere di concreto utilizzo per gli operatori italiani, uno strumento utile allo sviluppo di strategie di marketing al fine di ottenere la migliore conoscenza possibile su un mercato particolarmente complicato come quello russo. Si offre un quadro d’insieme del mercato, delle sue dimensioni, caratteristiche, sviluppi e tendenze, per poi evidenziare i fattori che possono influenzare la valutazione e l’eventuale azione degli operatori economici. b) Metodologia Il progetto è articolato in 4 parti: 1. Scheda Paese: con dati macroeconomici, finanziari, legislativi, fiscali, di modalità di presenza sul territorio e un dettagliato panorama del sistema bancario in Russia 2. Analisi del settore con i dati quantitativi riferiti alla domanda per codici doganali analizzati e le caratteristiche generali del mercato. 3. Analisi dell’offerta con i dati quantitativi del settore e l’organizzazione del sistema distributivo. Si elencano poi i principali produttori locali e stranieri indicandone dati quantitativi, localizzazione e 5 caratteristiche. Le stesse informazioni vengono fornite anche per le aziende italiane già presenti sul mercato russo. 4. Strategie di mercato dove sono esposti consigli pratici, opportunità e prospettive future del settore. 5. Informazioni di settore contenenti le principali riviste specializzate, i siti internet e il programma delle fiere nel 2006. 6. Modalità di presenza nel mercato russo: da parte di un’eventuale aggregazione di aziende del Settore del Friuli Venezia Giulia Lo studio è stato realizzato nel periodo dicembre 2006 – marzo 2007 attraverso ricerche statistiche, consultazione di riviste specializzate e interviste telefoniche con operatori di settore. c) Acquisizione dati Sono stati raccolti direttamente dagli enti governativi di statistica e delle dogane i dati più aggiornati, anche se non ancora pubblicati. La ricerca è stata poi approfondita con interviste dirette a operatori del settore ed esperti. I dati che hanno permesso la realizzazione di grafici e tabelle contenuti nella seconda parte della ricerca sono stati reperiti dal seguente database: “Foreign Trade Statistics of Russia and CIS”, versione 1.06 del 01/02/2007 (in russo “Statistica VED Rossii i SNG”). d) Analisi dei dati La lettura dei rapporti deve tenere conto dei seguenti fattori caratteristici di un mercato “particolare” come quello russo: 1) Il tasso di mancata od incompleta risposta, cioè la percentuale di osservazioni che non è stato possibile ottenere o completare, è risultato consono alla realtà russa, caratterizzata da una diffidenza generale verso le analisi di mercato, ed in particolare verso quelle di operatori economici stranieri. Inoltre si riscontra molto forte la mancanza di volontà al confronto, caratteristica rilevabile in modo particolare a Mosca. 2) Si evidenzia una mancanza di coordinamento tra le diverse fonti statistiche, pubbliche (organizzazioni governative) o private, mentre altre informazioni non vengono neppure rese disponibili in modo 6 ufficiale, con la conseguente necessità di estrapolare i dati in modo deduttivo sopratutto per ottenerne un trend più ampio. Buona norma di applicazione quotidiana da parte dell’imprenditore straniero operante in Russia è, infatti, di non considerare in modo rigido le statistiche ufficiali russe, ricordando che i numeri reali risultano essere più grandi di quelli ufficiali a causa del diffuso fenomeno dell’economia sommersa. Questo fatto può essere attribuito ad una sottostima della produzione finale, al fine, ovviamente, di aggirare l’imposizione fiscale, riportando esercizi di bilancio in tono minore di quanto effettivamente sia avvenuto nella realtà. Il fenomeno dell’economia sommersa nella Federazione Russa è fattore noto a tutti i soggetti economici qui operanti: il “nero” in questo paese, sottratto ad ogni controllo da parte delle autorità ed all’imposizione fiscale, conta fino al 20-25% del prodotto interno lordo, qualcosa, cioè, come 65-81 miliardi di dollari all’anno. 3) Nella società russa il rapporto personale è ancora insostituibile nelle vicende commerciali, occorre quindi sapere “comunicare” nella maniera opportuna con le autorità locali ma anche con gli altri investitori già presenti sul mercato. La Federazione Russa è molte volte caratterizzata da regole di registrazione complicate, sistemi contabili arcani, imposte di dubbio intendimento, ed altri ostacoli che richiedono l’intervento di professionisti locali; lasciare che i problemi appaiano prima di avere dedicato agli stessi alcune necessarie risorse, è senz’altro un errore. 7 1. INFORMAZIONI GENERALI ALL’ORDINAMENTO GIURIDICO RUSSO ED INTRODUZIONE 1.1. Geografia e clima La Russia è il paese più grande al mondo per territorio, con una superficie di 17,1 milioni di chilometri quadrati, ed 11 fusi orari; si estende dal mar Nero all’oceano Pacifico, e dal mar Artico alle montagne dell’Altai nell’Asia centrale. Il clima è generalmente caratterizzato da lunghi e freddi inverni, e brevi estati particolarmente calde; a Mosca, le temperature durante il mese di gennaio possono facilmente scendere a -20° C, mentr e a luglio ed agosto non sono rare temperature di 30° ed oltre. 1.2. Popolazione Della popolazione di circa 145 milioni di persone (peraltro in costante declino, con i pensionati che ne costituiscono il 23%, ed un nucleo familiare medio di 2,8 persone), quasi l’80% è concentrato nella parte occidentale del paese; Mosca, la più grande metropoli europea, secondo le più recenti statistiche municipali e fonti giornalistiche attendibili, conta circa 15 milioni di abitanti (secondo il censimento 8 federale risalente al 2002, 12 milioni), e San Pietroburgo (l’ex Leningrado) 5 milioni. Il 72,9% della popolazione è urbana, mentre la speranza di vita media è ancora di gran lunga inferiore a quella degli altri paesi sviluppati (58 anni per gli uomini e 73 per le donne). Russi Bashkiri Tatari Chuvasci Ucraini Bielorussi Altri 81,5 0,9 3,8 1,2 3 0,8 81% Moldavi 8,1 0,7 Russi Bashkiri Tatari Chuvasci Ucraini Bielorussi 1% 8% Altri 1%3% 1% 4% 1% Moldavi Suddivisione maschi/femmine Maschi 46,5% Femmine 53,5% Popolazione per fasce di età < 15 anni 15,7% 15-29 30-44 45-59 60-74 anni anni anni anni 23,9% 22,5% 19,2% 14% Numero di famiglie Consumo di energia elettrica per abitante > 75 anni 4,7% 57.297.047 5.319 kWh 9 1.3. Lingua In base all’art. 68 della Costituzione Russa, il russo è la lingua ufficiale del paese, che utilizza l’alfabeto cirillico, formato da 33 lettere; tuttavia, le circa 200 diverse nazionalità esistenti all’interno della Federazione o provenienti dagli altri paesi della Comunità degli Stati Indipendenti parlano altre 48 lingue. La popolazione di origine slavo-orientale (russa, ucraina, bielorussa) conta circa per il 75% del totale; a Mosca e San Pietroburgo è frequente la conoscenza delle lingue europee occidentali, in particolar modo l’inglese, specialmente tra i giovani. Gli investitori stranieri devono anche considerare alcune restrizioni che riguardano l’uso della lingua russa; ad esempio, la Legge sulla pubblicità statuisce che tutte le attività di advertising nella Federazione devono essere in russo o nella lingua nazionale delle singole repubbliche in cui le stesse vengono svolte: l’unica eccezione è rappresentata dai marchi commerciali, che possono essere nella lingua originaria degli stessi. Inoltre, l’utilizzazione della parola “Russia” nella denominazione di una società espone la stessa a determinate conseguenze di natura fiscale. 1.4. Standard di vita Il sistema sovietico aveva provvisto la popolazione con servizi caratterizzati da un costo meramente politico (affitti bassissimi, servizi sociali gratuiti, sussidi alla popolazione ed alle attività economiche, ecc.); fino alla liberalizzazione dei prezzi, anche generi alimentari, trasporti, ed energia erano pressoché gratuiti. Ad esclusione dei sussidi alle imprese pubbliche o municipalizzate, pochi di questi servizi agevolati esistono ancora attualmente. Tuttavia, rispetto alle medie europee, i prezzi dei servizi pubblici, quali trasporti, riscaldamento per le abitazioni, telefono ecc. in rapporto ai redditi reali della popolazione, in particolare nelle grandi città, risultano ridimensionati. 10 Le varie fasi delle riforme di mercato e il processo di privatizzazione hanno spinto una fascia significativa della popolazione (specialmente i pensionati) fino alla linea statistica della povertà, dando vita ad una forte polarizzazione sociale. Nell’intero decennio degli anni ’90 l’inflazione ha eroso gradualmente il potere d’acquisto dei risparmi di gran parte della popolazione, nonché l’indebitamento delle casse dello Stato aveva ridotto al minimo storico la spesa pubblica. Nell’ultimo triennio, forte della crescita dei prezzi del petrolio e delle materie prime, l’inflazione è sotto controllo e la spesa pubblica, assieme ai redditi reali, in aumento. Il dato più significativo dell’ultimo triennio è la crescita costante dei redditi reali pari a quasi il 12%, la crescita del PIL di circa il 7% e la crescita dei consumi al dettaglio del 10%. La società è attualmente caratterizzata da una classe media commerciale in graduale sviluppo ed impegnata in business di natura legittima e trasparente. Gli anni novanta, segnati dalle privatizzazioni selvagge, dalla disgregazione sociale e dall’immobilismo dell’economia, che culminarono nel default finanziario dell’agosto del ’98 appartengono ormai al passato e si contrappongono ad un’attuale congiuntura economica e politica di stabilità e crescita costante. Proponiamo di seguito alcuni dati esemplificativi relativi agli indicatori sociali fondamentali, al grado di sviluppo delle infrastrutture e ai redditi medi ufficiali. Indicatori di sviluppo sociale nella Federazione Russa nel 2006 (Fonte: Ente nazionale di statistica, GOSKOMSTAT) INDICATORI GENNAIO DICEMBRE Popolazione totale (1 gennaio, 2000) 144168,2* - Diminuzione naturale della popolazione -100,8 -790,1 1,5 17,4 Popolazione e demografia Mortalità infantile (inferiore ad 1 anno di età, 2000) 11 Livello di vita Redditi monetari (ufficiali) pro capite, 5252,1 9247,5 3680,7 4091,1 1,43 2,26 Media dei settori economici 5932,2 8799,2 Salute, cultura dello sport e stato sociale 4253,9 5572,6 Scuola 3832,0 5125,4 Media dei settori economici 124,8 118,8 Salute, cultura dello sport e stato sociale 135,4 115,5 Scuola 133,2 115,3 Entità media delle pensioni, Rubli. 1762 2026 72,8 72,9 Occupati 66,2 66,7 disoccupati ( dati ILO) 6,6 6,2 Livello di disoccupazione (dati ILO),% 9,1 8,5 1,6 1,9 2,2 2,6 presso gli organi statali per l’occupazione 810 788 Rubli Costo delle merci e servizi di sopravvivenza, Rubli Сrapporto tra redditi monetari ufficiali e costo delle merci e servizi di sopravvivenza Salario mensile medio, Rubli Occupazione e disoccupazione Popolazione economicamente attiva (alla fine dell’anno, mln.) tra cui: Disoccupati iscritti negli organi statali per l’occupazione, mln. Disoccupati iscritti negli organi statali per l’occupazione, % Richiesta delle società di manodopera (2000) 12 Istituti universitari e accademie (all’inizio dell’anno scolastico) Numero delle istituzioni d’istruzione universitaria – in totale Quelle statali e municipali Quelle non statali Numero degli studenti – in totale, (in migliaia) 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 965 1008 1039 1046 1071 607 621 655 654 662 358 387 384 392 409 4742 5427 5948 6456 6884 Numero di iscritti alle università e numero di laureati (in migliaia) Studenti iscritti – in totale Laureati1) – in totale N° dei laureati su 10 000 addetti alla sfera economica Principali 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 1292 1461 1504 1644 1659 635 720 840 977 1076 99 111 129 149 163 indicatori nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatizzazione per gli anni 2003-2004 DENOMINAZIONE DEGLI INDICATORI UNITA’ DI MISURA 2004 2005 RITMI DI CAMBIAMENTO Copertura telefonica totale AT/ 100 abitanti 26,6 28,4 + 1,8 % Rete urbana AT/ 100 abitanti 32,5 34,3 + 1,8 % Rete extra-urbana AT/ 100 abitanti. 11,7 12,5 + 0,8% 13 Diffusione della telefonia e sistemi di comunicazione mobili cellulari (‘000) AT/ 100 abitanti 25,1 50,15 +100% AT/ 100 abitanti 24,7 49,71 +100% Densità dei telefoni fissi (totale) AT/ 100 abitanti 20,2 21,6 + 1,4 % Città AT/ 100 abitanti 24 25,6 + 1,6 % Campagna AT/ 100 abitanti 9,7 10,6 + 0,9 % Mln. di unità 12 18,5 + 50% 1/ 100 abitanti 8,3 12,9 + 46 % mln. di pezzi 13 15,0 + 15,4% Quantità di computer (ogni 100 abitanti) 1/ 100 abitanti 9,0 10,4 + 14 % Livello di digitalizzazione delle reti telefoniche % 47,9 55,5 + 7,6 % Rete telefonica complessiva Città % 51,9 59,1 + 7,2 % Campagna % 17,9 28,1 + 10,2 % % 68,1 72,30 + 4,2 % % 92,7 96,0 + 3,3 % Percentuale di fibre ottiche sulle linee primarie % 30,6 40,1 + 9,5 % Livello di utilizzo dei sistemi di trasmissione a fibre ottiche sulle linee primarie % 90,7 91,1 + 0,4 % minuto/linea 488,0 500,5 + 2,6% Utilizzatori di internet (valutazione del Ministero delle Telecomunicazioni) Utilizzatori costanti di internet (ogni 100 abitanti) Quantità di computer (totale) Stazioni di telefonia provviste del sistema per il conteggio tonale del tempo di utilizzo della linea Livello di utilizzo di sistemi digitali di trasmissione sulle linee primarie Traffico internazionale ed interurbano (su una linea) • Sulla base dei dati della società OAO «Svjazinvest» • AT – apparecchio telefonico 14 Estensione delle vie di comunicazione (alla fine dell’anno, migliaia di chilometri) CATEGORIA 2001 2002 2003 2004 2005 86 86 86 85 85 900 899 898 898 894 584 589 593 599 601 316 310 305 299 293 754 755 756 745 738 532 537 541 544 546 strade federali 46 46 47 46 47 Autostrade 29 29 29 29 29 486 491 495 498 499 222 218 215 201 192 Rotaie per tram1) 3,0 3,0 2,9 2,9 2,8 Linee per filobus1) 4,8 4,8 4,8 4,8 4,8 405 406 412 420 423 213 213 216 219 221 Gasdotti 152 152 153 156 158 oleodotti 46 46 48 47 48 15 15 15 15 16 Ferrovie da uso civile 1) Autostrade e strade per mezzi su gomma tra cui: ad uso generico ad uso specifico (trasporto pesante ecc.) Strade con copertura in asfalto tra cui: ad uso generico tra cui: strade provinciali o regionali ad uso specifico (trasporto pesante ecc.) Rotaie per metropolitana1), Km Condutture e tubature (totale) tra cui: condotti per derivati dal petrolio 15 Vie di navigazione 85 102 102 102 102 42 42 45 46 46 fluviale Tra cui con dimensioni corrispondenti agli standard internazionali 1) Chilometri utilizzabili. 1.5. Notazioni per le visite d’affari Tutti gli stranieri, all’atto dell’arrivo in Russia, devono disporre di un visto in corso di validità che, a seconda della durata della permanenza, può essere ad entrata/uscita unica, di durata massima trimestrale, o multipla, che invece permette un numero illimitato di viaggi, ed è valido un anno. La quantità di valuta straniera che può essere portata in Russia non ha limiti, Mentre gli stranieri non devono più dichiarare fino all’ultimo centesimo la quantità di contante che esportano dal paese, né la sua provenienza, possono in molti casi vedersi ancora impossibilitati a trasferire nei paesi d’origine salari o comunque denaro di cui sono venuti in possesso in Russia. I numerosi stranieri che vivono e lavorano in Russia hanno la possibilità di esportare senza formalità fino a 3.000 dollari in contanti, e fino a 10.000 con la compilazione di una apposita dichiarazione doganale; tuttavia, spedire denaro all’estero attraverso una banca, può essere illegale, in quanto la normativa nulla menziona circa il denaro guadagnato in Russia, come salari, ma anche proventi capitali o redditi di ogni sorta. I recenti emendamenti non permettono perciò ai non residenti di trasferire valuta all’estero, a meno che gli stessi presentino la prova di come il contante sia stato precedentemente introdotto nel paese, 16 ovvero motivino il bonifico bancario. Tuttavia la legislazione vigente consente ai non residenti di aprire un conto corrente a titolo personale negli istituti bancari russi. 1.6. Fuso orario Il fuso orario di Mosca e San Pietroburgo è di due ore avanti a quello italiano, sia durante l’ora legale che quella solare; Vladivostok è sempre otto ore avanti rispetto a Mosca. La durata del viaggio aereo dall’Italia a Mosca è di circa 3 ore e mezza. Orari d’ufficio Gli uffici restano generalmente aperti dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì. 1.7. Festività Le festività pubbliche sono le seguenti: Capodanno 1-5 gennaio Natale ortodosso Giornata del difensore della Patria 7 gennaio 23 febbraio 17 Giornata internazionale della donna Festa della primavera e del lavoro Festività della Vittoria sul Dichiarazione dell’Indipendenza della 1 maggio 9 maggio nazismo Giornata 8 marzo 12 giugno Conciliazione nazionale 7 novembre Per convenzione, se una festività cade nel fine settimana, viene spostata al lunedì (feriale) successivo. 1.8. Pesi e misure; valuta La Russia ha adottato il sistema metrico decimale dal 1927. La valuta ufficiale della Federazione Russa è il rublo (1 euro = 34,20 rubli; 1 dollaro americano = 28,92 rubli, cambio ufficiale Banca Centrale russa 09-12-2005). 1.9. Governo e sistema politico La Federazione Russa consiste di 88 regioni (più propriamente “soggetti” della Federazione, che erano 89 fino all’1/12/2005), suddivise in sei categorie (repubbliche, distretti, territori, città federali, regioni autonome, distretti autonomi); sebbene vi siano sottili differenze in questa classificazione, tutte le regioni sono considerate eguali membri dello stato federale. Come soggetti di quest’ultimo, ciascuna delle regioni possiede le proprie leggi fondamentali, istituzioni politiche, e legislazioni locali; circa metà delle regioni ha inoltre concluso trattati bilaterali che regolamentano le relazioni fra governo federale e le stesse, che è bene tenere presenti con attenzione nel momento in cui si è impegnati in relazioni d’affari con alcuni territori, dal momento che potrebbero 18 assegnare ai medesimi diritti e privilegi particolari. Il territorio della Federazione e’ suddiviso in 7 macroregioni (“distretti federali”), che svolgono un ruolo essenzialmente di coordinazione amministrativa tra le politiche federali e locali e di supervisione del centro; il governatore di ogni distretto viene nominato dall’amministrazione presidenziale. Il presidente della Federazione è il capo dello stato, il comandante in capo delle forze armate, e la più alta autorità esecutiva del governo; è principalmente responsabile della politica russa domestica ed estera, rappresentando il paese nelle relazioni internazionali. Il presidente ha anche il potere di emanare decreti, porre il veto sulle leggi, nominare e dimettere il governo. Secondo la costituzione del 1993, il presidente è eletto per un termine di quattro anni, ed un massimo di due mandati; Vladimir Putin è stato eletto nel marzo 2004 al suo secondo mandato presidenziale, e le prossime elezioni sono previste per il 2008. L’iter di approvazione delle leggi prevede la firma in ultima istanza del Presidente sul testo della Legge, dopo l’approvazione della Camere (Duma e Consiglio di Stato). Il primo ministro supervisiona l’attività del governo, ed agisce come presidente-incaricato nel caso in cui il presidente dovesse divenire temporaneamente incapace di assolvere alle proprie funzioni; se quest’ultimo dovesse decedere o divenire totalmente incapace, il premier assume l’ufficio presidenziale per tre mesi, fino all’organizzazione di nuove elezioni presidenziali. Il potere legislativo della Federazione Russa è rappresentato da un parlamento bicamerale: Consiglio della Federazione, e Duma di Stato. Il Consiglio della Federazione (senato) è formato dai rappresentanti delle 89 regioni russe, nominati dai presidenti degli organi legislativi ed esecutivi delle stesse, mentre la Duma (camera) consiste di 450 deputati, metà dei quali eletti in distretti a singolo mandato, e l’altra metà secondo un sistema proporzionale; un partito o movimento politico deve ricevere più del 5% del voto nazionale per ricevere seggi secondo la rappresentanza proporzionale. Le prossime elezioni per la Duma sono previste per il 2008. 19 Al vertice del potere giudiziario russo vi sono 3 alte corti: la Corte Costituzionale, la Corte Suprema, e la Corte Suprema di Arbitrato: i 19 membri della Corte Costituzionale risolvono tutte le dispute di natura costituzionale; la Corte Suprema giudica in ultima istanza le azioni civili, penali, ed amministrative; la Corte Suprema di Arbitrato quelle di natura commerciale. La base dell’esecutivo russo è costituita dagli organi di auto-governo locale, che sono relativamente nuovi e dotati ancora di poca esperienza sul campo; in generale, l’influenza di questi dipende dal livello di autorità delegata agli stessi dal governo regionale. Gli investitori internazionali è bene che siano a conoscenza delle politiche e delle posizioni degli organi di auto-governo locale nelle regioni in cui svolgono le proprie attività, dal momento che, fra le altre cose, essi possono disporre anche di un limitato potere di imposizione fiscale. 1.10. Il mondo del business 1.10.1. Crescita dell’economia e indicatori principali dello sviluppo socio-economico della Federazione Russa L’economia russa ha avuto un ottima performance nel biennio 20052006: la crescita della produzione di beni e servizi ha sorpassato le previsioni ufficiali alla base della legge finanziaria, mentre sia investimenti che redditi personali sono aumentati velocemente. Secondo la prestigiosa Economist Intelligence Unit, nel 2006 la Russia è diventata la decima maggiore economia del mondo in termini di Pil, dopo la 14ma posizione raggiunta nel 2005; la stima del gruppo di ricerca britannico per il prodotto interno lordo russo nel 2006 è di 986,6 miliardi di dollari, in salita di 223,3 miliardi sul 2005. L’economia russa avrebbe perciò superato lo scorso anno quella di Brasile, Corea e India; al Forum di Davos, il vice primo ministro Dmitrij Medvedev ha dichiarato che nel 2006 la Russia è stata la nona economia mondiale, e che quest’anno riuscirà a superare anche l’Italia: 20 naturalmente, alla base della crescita russa vi sono le esportazioni di petrolio e gas. La favorevole situazione economica esterna ha stimolato lo sviluppo delle industrie orientate all’export, così come ha contribuito all’espansione della crescita economica anche la domanda di consumi e di investimenti. La produzione è cresciuta nell’industria, nei trasporti, nel settore delle costruzioni, e nell’agricoltura, mentre l’espansione del giro d’affari nella distribuzione al dettaglio è stata significativa; i prezzi al consumo sono cresciuti in fine del 2005 dell’10,9% sul 2004, rispetto al 11,7% di un anno prima (fonte: Goskomstat). Il rublo ha guadagnato l’ 1,8% rispetto al dollaro americano in termini nominali ed il cambio era di 26,3081 rubli per un dollaro USA in data 1.12.2006. La valuta russa ha invece guadagnato nei confronti dell’euro il 2,1% nel corso del 2006. Nel periodo analizzato i cambi sul mercato valutario del dollaro USA e dell’euro rispetto al rublo russo hanno oscillato in sensi diversi dalle tendenze sul mercato mondiale (fonte: Banca Centrale della Russia). Quanto al commercio con l’estero, la situazione nei mercati mondiali delle commodities nel 2005 è stata considerevolmente migliore per gli esportatori russi di quanto lo fu nel 2003/2004, con i prezzi globali delle maggiori commodities d’esportazione russe che sono cresciuti in media, nel 2004/05, del 20%. Nella tabella seguente sono raccolti alcuni dati macroeconomici, che contribuiscono a fornire un quadro generale, ma abbastanza chiaro dell’andamento dell’economia della Federazione Russa nel corso degli ultimi due anni: 21 INDICATORI 2005 novembre 2006 gennaio- novembre gennaio- Situazione novembre novembre intermedia: ottobre Crescita economica in % rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente PIL1 108.21) 106.21) 107.81) 106.81) 108.41) 106.1 103.9 103.0 104.1 105.2 114.8 110.5 115.2 112.9 119.1 0.7 10.0 0.6 8.2 0.3 -0.9 15.8 -2.5 9.3 -2.8 Indice della produzione industriale2 Investimenti in capitale fisico Prezzi al dettaglio Prezzi della produzione industriale 1.10.2. Il bilancio federale russo Le entrate del budget federale nel periodo gennaio – novembre 2006, secondo i dati del Ministero delle Finanze, sono ammontati a 5.662,3 miliardi di Rubli, pari al 23,2% del PIL (nello stesso periodo del 2005, esse erano pari a 4 613,5 miliardi di Rubli, ovvero al 23,7% del PIL). Riassumiamo di seguito la struttura delle entrate e delle spese del budget federale nel periodo gennaio-novembre del 2005-2006. 1 Valutazione del Ministero dell’Economia L’indice aggregato della produzione classificata per tipo d’attività, tenendo in considerazione le correzioni relative all’attività non ufficiale 2 22 (in % sulla somma totale delle entrate) ENTRATE 2005 2006 Imposta sui profitti 7.6 8.2 IVA 30.0 24.3 Imposta sull’estrazione di materie prime 16.7 18.1 Accise 2.2 1.8 Dazi doganali 29.8 35.8 Entrate non provenienti da imposte 5.1 4.9 Altre entrate 8.6 6.9 Totale 100 100 (in % sulla somma totale delle spese) SPESE 2005 2006 6.4 7.9 Difesa nazionale e sicurezza e organi di polizia 27.2 28.4 Istruzione 4.2 4.6 Economia nazionale 5.9 7.2 Politiche sociali, tutela della salute e sport 7.4 7.9 Trasferimenti alle regioni 40.7 37.2 Deficit dello Stato 6.6 4.4 Altro 1.5 2.3 Totale 100 100 Spese federali generiche prive di tassi percentuali di interesse 1.10.3. L’interscambio commerciale russo con l’estero Secondo i dati preliminari, il commercio estero della Russia nel 2006 è ammontato a 436,1 miliardi di dollari, in crescita del 28,3% sul 2005, ha riferito il Servizio federale per le dogane; l’interscambio con i paesi non appartenenti alla Comunità di stati indipendenti è aumentato del 28,7% a 371,4 miliardi di dollari. 23 I principali partner commerciali della Russia continuano ad essere l’Unione Europea (che ha contato per il 53,2% del commercio estero della Russia nel 2006, contro il 52,1% nel 2005), la C.S.I. (14,8% [15,3% nel 2005]), ed i paesi dell’Apec (16,9% [16,1%]). Il saldo della bilancia commerciale nel periodo gennaio-novembre del 2006 è stato positivo, pari a 419,1 miliardi di dollari; il dato supera di 26,8% l’analogo indicatore del periodo gennaio-novembre 2005. L’export russo nei primi undici mesi del 2006 ammonta a 274,8 miliardi di dollari, in aumento del 25,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La quota dei Paesi della CSI, che corrisponde a 39,4 miliardi di dollari, è in aumento del 29,6% rispetto all’anno precedente, mentre l’export con l’Europa e l’America è aumentato del 24,8% rispetto all’anno precedente. La composizione merceologica dell’export russo verso i Paesi non membri della CSI è costituita da prodotti combustibili ed energetici per il 66,4% del totale, da metalli e prodotti contenenti metalli pesanti per il 15,4% (contro il 17,7% dell’anno precedente), produzioni dell’industria chimica per il 5,5% (6,0% nel 2004), materiali in legno e cellulose per il 3,5%. Nel periodo in esame le esportazioni di greggio sono ammontate a 176,5 milioni di tonnellate. Le forniture di gas naturale, rispetto al periodo corrispondente del 2004 sono aumentate del 9%, e i prodotti petroliferi raffinati del 17,7% (tra i quali benzine +48,2%, nafta +12,7%, mazut +17,4%). Sono anche aumentate le importazioni di fabbricati in ferro e acciaio grezzo (7%), le leghe (25%), l’alluminio (17,1%), nichel (5%), mentre le forniture di rame sono diminuite dell’11,4%. Le esportazioni di metallo ferroso, espresso secondo il valore monetario, sono aumentate del 18%. Per quanto i riguarda i Paesi della CSI, la quota dei prodotti energetici e carburanti costituisce il 47,3% del totale, in aumento rispetto al 45,7% dello stesso periodo del 2005; utensili e attrezzature in diminuzione leggera dal 17,5% al 17,2 %, e i metalli corrispondono all’12,3% (sostanzialmente invariato rispetto al 2005). 24 Le importazioni russe nel periodo gennaio-novembre del 2006 sono ammontate a 144,3 miliardi di dollari, segnando un aumento del 29,5% rispetto al periodo equivalente del 2005. La quota delle importazioni provenienti dai Paesi non membri della CSI, pari a 121,5 miliardi di dollari, ha subito un incremento del 32,5%, mentre la quota proveniente dai Paesi della CSI è aumentata dell’15,7%. Le importazioni dai Paesi non membri della CSI nel periodo gennaio – ottobre 2006 sono costituite per il 50,5% da utensili e macchinari (in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2005), per il 17% circa da prodotti dell’industria chimica (in calo di 1,2%), e mezzi di produzione e materie prime in conto lavorazione per il 15,6% (questi ultimi due dati sono rimasti pressoché invariati). Nel periodo in questione sono aumentate del 9,6% le importazioni di carni fresche e congelate, di caffè del 38,1%, di agrumi del 25,5%, di mobili del 38,1%. Per quanto riguarda le importazioni provenienti dai Paesi CSI, rispetto ai primi 10 mesi del 2005 sono aumentate del 55,1% a causa dell’aumento dei prezzi. Il volume fisico delle importazioni è aumentato del 7,1%. Le importazioni di metalli ferrosi sono aumentate dal 17,5% al 19,7%, dei prodotti dell’industria chimica dal 10,7% al 12,1%. I partner commerciali della Russia nel 2005 sono stati la Germania (26,6 miliardi di dollari sul totale e un aumento del 139,8% rispetto al 2004), l’Olanda (una quota pari a 21,8 miliardi di dollari, con un aumento del 164,3% rispetto al 2004), l’Italia (18,8 miliardi di dollari, in aumento del 152,6% rispetto al 2004), la Cina (15,7 miliardi di dollari con un incremento del 131,5%, la Turchia (9,9 miliardi di dollari, un aumento del 149,15), la Polonia (9,2 miliardi di dollari, un aumento del 140%, il Regno Unito, (9 miliardi di dollari, con un aumento del 150%), la Svizzera (9 miliardi di dollari con un aumento del 136,5%), gli USA (8,8 miliardi di dollari, aumento del 115,1%) e la Finlandia (8,7 miliardi di dollari, un aumento del 132%) In generale, la crescita delle esportazioni è stata dovuta al significativo aumento del valore dei contratti, così come per l’espansione dei volumi export; tale espansione ha riguardato i volumi di petrolio, benzina, olio 25 combustibile, gas naturale, alluminio, legname, alcuni metalli ferrosi, i prodotti chimici di base, i fertilizzanti minerali, e le automobili. Per quanto riguarda la struttura dell’export di commodities, la share dei prodotti energetici, principalmente petrolio, è leggermente aumentata nel 2005 rispetto al 2004, mentre quella dei metalli ferrosi si è espansa significativamente; macchinari, impianti, e veicoli da trasporto hanno invece visto contrarre il proprio valore nelle esportazioni. La crescita dell’import è legata essenzialmente all’aumento dei prezzi dei beni d’investimento importati. C’è stato anche un rialzo nei prezzi delle materie prime importate e nei semilavorati e prodotti industriali intermedi, negli articoli non alimentari (specialmente farmaci, abbigliamento e mobili), e di qualche genere alimentare (specialmente cereali, bevande alcoliche, bibite, carne congelata eccetto quella bianca, pesce, zucchero raffinato, e agrumi). La share dei macchinari, degli impianti, e dei veicoli da trasporto si è espansa nella struttura import, mentre si è contratta quella dei beni di consumo. 1.10.4. Investimenti e finanza d’impresa Gli investimenti in capitale fisso si sono espansi nel gennaio – novembre 2006 del 12,9% rispetto al 10,5% del 2005; nell’anno si è registrato un alto livello di attività nel settore delle costruzioni, con il volume delle costruzioni realizzate a contratto che è cresciuto del 10,1% su base annuale. Le costruzioni residenziali sono continuate rapidamente anche nel 2005, con la costruzione di un totale di 51 milioni di metri quadrati di superficie, pari ad un incremento del 12,5% sul 2004; larga parte (39,4%) è risultata costruita dagli esistenti proprietari a loro spese. L’edilizia residenziale costruita nel 2005 ha superato i livelli del 2004 in 58 regioni russe. I redditi reali disponibili dei russi sono aumentati su base annuale del 10,1% nel (gennaio – novembre) 2006. 26 La dinamica dei redditi reali disponibili alla popolazione nel periodo gennaio – novembre 2006 continua a mantenersi a ritmi alti. La crescita negli undici mesi del rispettivo periodo è stata del 10,1% con un ritmo superiore della crescita dello stipendio reale (13,3%). Secondo i dati Rosstat, lo stipendio medio nel novembre 2006 era di 11.267 rubli, in aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2005. Al primo gennaio 2006, gli arretrati di salario dovuti alla popolazione sono calati della metà su base annuale, ed hanno totalizzato 12,206 miliardi di rubli, mentre il debito sui salari, dovuto all’insufficiente finanziamento dei bilanci pubblici di tutti i livelli si è contratto del 55,5%; all’inizio del 2006, il numero di lavoratori in attesa di ricevere il pagamento di salari arretrati ammontava ad 1,9 milioni di unità, pari al 2,8% della forza lavoro impiegata (-3,4% rispetto al 2005). Nel 2006 è aumentata ancora la propensione ai consumi, contribuendo alla pressione inflazionistica nel relativo mercato; allo stesso tempo, la crescita in termini reali delle spese per i consumi ha ecceduto quella dei redditi reali. Al primo dicembre 2006, il valore dei depositi privati presso le banche russe era aumentato del 30,5% su base annuale, mentre la share di Sberbank sul valore totale di questi si contraeva al 61,1% dal 63,7% rispetto a dodici mesi prima; la share della prima banca russa, quanto ai depositi privati in valuta passava al 45,6% rispetto al 45,3% di un anno prima. L’alto livello della liquidità in rubli posseduta dalle banche commerciali russe nel 2005/06, con il continuato rafforzamento del rublo nei confronti del dollaro, ha stimolato l’interesse degli operatori nel mercato finanziario russo ad investire in asset denominati in rubli 1.10.5. Relazioni con l’estero La Russia sta ancora ridefinendo la sua posizione nel panorama internazionale post-guerra fredda. In ogni caso, uno dei più importanti risultati ottenuti dalla politica estera russa, è stato il netto miglioramento delle relazioni con l’Europa 27 occidentale e gli Stati Uniti, anche se queste buone relazioni sono state, in alcune occasioni, messe a dura prova. Il paese ha ricevuto (ed in tono minore, sta ancora ricevendo oggi) assistenza finanziaria da parte di diverse istituzioni mondiali, come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo; la Russia è anche parte dell’Accordo per lo Spazio Economico Unificato con Ucraina, Bielorussia, e Kazakistan, che prevede la creazione di un’area di libero commercio fra i quattro paesi, in realtà non ancora implementata. La Russia continua ad essere membro particolarmente attivo delle Nazioni Unite, ed ha ereditato il seggio permanente presso il Consiglio di Sicurezza dalla defunta Unione Sovietica; il paese ha cercato di rafforzare le proprie relazioni (e la propria supremazia) con le altre ex repubbliche sovietiche, ora totalmente indipendenti, attraverso la creazione e la promozione della Comunità di Stati Indipendenti (C.S.I.) che, pur essendosi dimostrata nella pratica meno importante di quanto sia ad un livello di mere relazioni politiche, continuerà a rimanere un punto di riferimento importante per la politica estera russa. 1.10.6. La Legge sugli investimenti stranieri La Costituzione russa, il codice civile, e la legislazione sulle società per azioni e le società a responsabilità limitata, provvedono il panorama legislativo di base per il commercio e gli investimenti in Russia. Anche se gli investimenti stranieri sono regolati dalla Legge federale sugli investimenti stranieri nella Federazione Russa, del 9/7/1999, la stessa non si applica agli investimenti di capitale straniero in banche, altre organizzazioni creditizie, o compagnie assicurative, regolati da altre normative. La Legge sugli investimenti stranieri garantisce l’investitore internazionale del diritto di investire e mantenere i profitti generati dall’attività, specificando le caratteristiche dell’attività d’impresa degli stranieri in Russia; il suo obbiettivo è chiaramente quello di incoraggiare la diffusione e l’utilizzazione di risorse finanziarie, impianti e tecnologie 28 avanzate, e capacità di management, tipici dei paesi occidentali, per migliorare l’economia russa. La Legge stabilisce che nel regolamentare tali investimenti, lo stato si adegui agli standard internazionali di cooperazione ed investimenti transfrontalieri; ancora, essa enfatizza che sia le leggi federali che quelle regionali regolano gli investimenti stranieri nella Federazione Russa, che tali investimenti debbano essere trattati non diversamente da quelli nazionali, rimanendo comunque la possibilità di certe restrizioni, qualora necessarie per la difesa nazionale, il sistema costituzionale russo, la moralità pubblica, la salute pubblica, i diritti e gli interessi legali di altre entità, o la sicurezza dello stato russo. Gli investitori stranieri hanno il diritto di ricorrere alla giurisdizione russa per difendere i propri diritti, possono acquisire partecipazioni azionarie, partecipare ai procedimenti di privatizzazione, trasferire i propri diritti di proprietà a terzi, ed acquisire proprietà immobiliari; dopo il pagamento delle imposte e degli altri dazi obbligatori, gli stessi possono trasferire all’estero i propri profitti. La Legge statuisce anche che gli investitori esteri hanno il diritto di esportare le proprietà, i database, e gli altri documenti che avevano originariamente importato in Russia come investimenti; la proprietà degli investitori stranieri può essere nazionalizzata, ma questa misura richiede l’adozione di una separata legge federale che regolamenti in generale tali nazionalizzazioni. Nel caso di nazionalizzazione, gli investitori internazionali debbono venire compensati per la proprietà e le altre perdite subite. La clausola di cui all’articolo 9 della Legge (“Garanzie per gli investitori stranieri e le società con investimenti stranieri contro i cambiamenti sfavorevoli nella legislazione della Federazione Russa”) prevede il caso in cui lo sviluppo legislativo del paese porti ad un aumento della pressione fiscale o a limitazioni negli investimenti stranieri, rispetto alla pressione fiscale ed alle politiche esistenti nel momento in cui è iniziato il finanziamento del progetto; anche se non è ancora chiaro come questa garanzia funzionerà nella pratica, in teoria le condizioni legali 29 applicabili al progetto saranno quelle esistenti all’inizio del programma di investimento (ma non oltre i 7 anni antecedenti alle nuove misure). Tuttavia, questa garanzia è soggetta a certe restrizioni; ad esempio, la stessa non verrà applicata se la nuova legislazione riguarda la difesa del sistema costituzionale russo, della salute pubblica, dei diritti e degli interessi legali di altre entità, o della sicurezza dello stato; inoltre, il governo deve ancora stabilire i criteri in base ai quali determinare quando un cambiamento nella legislazione possa ritenersi rivestire un impatto negativo sull’investitore straniero. Tali cambiamenti, elencati dalla Legge, includono modifiche nei dazi e nelle imposte doganali, nelle imposte e negli altri pagamenti obbligatori dovuti al bilancio federale, e nelle restrizioni previste a carico degli investitori stranieri; la garanzia si applica alle società con investimenti stranieri se i contributi internazionali al capitale sociale delle stesse eccedono il 25%, ed alle società con investimenti stranieri che svolgono progetti con carattere di priorità. 1.10.7. La legislazione regionale Prima di investire nelle regioni russe, oltre a verificare tutta la legislazione federale applicabile al caso concreto, i potenziali investitori dovranno esaminare anche le leggi regionali. Una delle caratteristiche più distintive del clima degli investimenti in Russia, è stata infatti la competizione fra le varie regioni per attrarre gli investimenti, sia stranieri che nazionali. I soggetti della Federazione Russa, cercando in questo modo di migliorare le condizioni sociali ed economiche dei propri territori, hanno adottato numerose normative e regolamenti con l’intento di incoraggiare e regolare le attività di investimento. Una delle legislazioni più progressiste è stata approvata dalla regione di Leningrado nel 1997, che ha provvisto numerose garanzie di supporto statale agli investitori impegnati in progetti di grande importanza economica e sociale nell’oblast, ed agevolazioni fiscali per le società coinvolte. 30 Fra le altre regioni le cui autorità si sono dimostrate particolarmente aperte agli investimenti, quelle di Samara, Khabarovsk, Novgorod, Saratov, e Nizhnii Novgorod, che hanno tutte attratto volumi significativi di capitali stranieri. 1.10.8. Trattati internazionali La Federazione Russa è firmataria di molti trattati bilaterali, multilaterali e internazionali che possono influenzare il commercio e gli investimenti trasnfrontalieri; è perciò consigliabile che gli investitori conducano un’accurata verifica per appurare quali possano avere un impatto sulle loro transazioni in Russia. 1.10.9. Stabilire una presenza giuridica In Russia, gli investitori esteri possono: - stabilire un ufficio di rappresentanza od una filiale di una persona giuridica straniera; - creare una persona giuridica di diritto russo come impresa a partecipazione di capitale estero, che può essere (a) interamente di proprietà straniera o (b) posseduta in comune come joint-venture con un partner russo; oppure - agire meramente come investitore estero. Il codice civile della Federazione Russa prevede invece i seguenti tipi principali di società: - in nome collettivo; - fiduciarie; - a responsabilità limitata; - con responsabilità supplementare; - per azioni; - cooperative di produzione. Le società per azioni sono di due tipi, “aperte”, in cui l’alienazione dei titoli è libera, e “chiuse”, in cui l’alienazione dei titoli è soggetta all’approvazione dei soci; nelle società a responsabilità limitata, il 31 capitale sociale si presenta suddiviso in quote al posto di azioni, mentre struttura e adempimenti sono pressoché analoghi. Le società in nome collettivo e fiduciarie non possono essere istituite da capitale straniero, neppure con parziale partecipazione. Gli investimenti esteri quindi trovano espressione nelle forme di società a responsabilità limitata e società per azioni, di tipo “chiuso” o “aperto”. Oltre alle disposizioni del c.c., sono state approvate leggi speciali federali (Legge Federale sull’istituzione delle società a responsabilità limitata, del 1998, e Legge Federale sulle società per azioni, nel 1996) che regolano la costituzione delle società a responsabilità limitata e delle società per azioni; una società a responsabilità limitata può essere fondata da una o più persone fisiche o giuridiche; tuttavia, se il numero dei fondatori eccede i 50, la società deve essere registrata come società per azioni o cooperativa di produzione. Inoltre, una s.r.l. non può avere come unico socio un’altra società unipersonale; il capitale sociale dell’s.r.l. è suddiviso in interessi di partecipazione, come definito nello statuto. Le s.p.a. continuano oggigiorno ad essere fra le più importanti tipologie di società commerciali per un’attività d’affari in Russia; la s.p.a. rilascia azioni al fine di raccogliere il capitale necessario per le sue attività: gli azionisti non sono responsabili per le obbligazioni societarie, ed assumono il rischio di perdite limitatamente all’ammontare pagato per le proprie quote. Le società per azioni di tipo aperto possono avere un numero illimitato di azionisti, i quali possono disporre liberamente delle proprie azioni; il numero degli azionisti in una s.p.a. di tipo chiuso non può eccedere i 50: se questo dovesse eccedere i 50, la società dovrà venire trasformata entro un anno in s.p.a. di tipo aperto. 1.10.10. Legislazione sulla concorrenza La normativa fondamentale che regola la politica antimonopolistica in Russia è la Legge sulla concorrenza e la restrizione delle attività monopolistiche, del 22/3/1991, più volte emendata; l’organo 32 competente per la supervisione anti-monopolistica è il Servizio federale per l’anti-monopolio. La summenzionata legge regolamenta 4 aree di particolare interesse per l’investitore straniero: -abuso di posizione dominante; -accordi per la limitazione della concorrenza; -fondazione di società; -fusioni ed acquisizioni. 1.11. Tassazione A partire dal 1999, la Russia ha iniziato una significativa riforma del sistema fiscale, che è stata implementata in più fasi; questa ha migliorato le regole procedurali e reso le stesse più favorevoli ai contribuenti, ridotto il numero totale delle imposte, e ridotto la pressione fiscale. Sempre nel 1999, entrò in vigore la parte prima del nuovo codice tributario, che per la maggior parte si occupa di procedure amministrative e procedurali; alcune norme del nuovo codice non sono immediatamente implementabili, con la conseguenza che diverse regolamentazioni del vecchio regime continueranno a venire applicate fino all’adozione della parte seconda del nuovo codice. Il ritardo nella sua adozione viene spiegato con la necessità di evitare possibili conflitti fra la legislazione fiscale esistente ed alcune previsioni del nuovo codice. Nel 2001, sono entrate in vigore nuove norme su accise, IVA, imposta personale sui redditi, e imposta sociale unificata; nel 2002, quelle sulle imposte dei redditi d’impresa, e sull’estrazione delle materie prime; nel 2003, ulteriori emendamenti hanno introdotto un sistema di tassazione semplificato, la tassa unica sui redditi presunti, un nuovo capitolo sulla tassazione dei trasporti, ed uno speciale regime fiscale per gli Accordi di produzione condivisa. Un nuovo capitolo sulla tassazione delle proprietà d’impresa è entrato in vigore l’1/1/2004, rimpiazzando il precedente del 1991. 33 1.11.1. Tipi di imposte Il codice tributario prevede 3 livelli di tassazione: federale, regionale, e locale. Attualmente, le imposte federali sulle persone giuridiche comprendono l’imposta sui profitti d’impresa, l’IVA, le accise, l’imposta sociale unificata, l’imposta sull’estrazione di risorse minerarie, e diverse altre. Le imposte regionali includono la tassa sulla proprietà d’impresa, quella sull’industria dei giochi d’azzardo, e l’imposta sui trasporti; mentre le imposte di carattere locale comprendono l’imposta terriera e l’imposta sulla proprietà delle persone fisiche. In base alla graduale implementazione dei nuovi capitoli della parte seconda del codice fiscale, la lista delle imposte applicabili a livello federale, regionale, e locale, è cambiata a partire dall’1/1/2004, con alcune imposte regionali e locali, incluse la sales tax e le imposte destinate al sostentamento della polizia locale e delle istituzioni educative, che sono state abolite. Imposta sul valore aggiunto L’IVA grava su tutti i beni importati sul territorio russo, e si applica anche alla vendita di beni, prestazioni, e servizi all’interno dello stato; la legislazione attuale prevede l’IVA al tasso del 18% per la vendita della maggior parte dei beni. Fino al 31/12/2003 l’aliquota era del 20%. Un tasso fisso del 10% è applicato ad una gamma limitata di articoli, come prodotti farmaceutici, medicali, e certi tipi di prodotti alimentari e materiale stampato; l’esportazione non è soggetta ad alcuna IVA. Generalmente, l’IVA pagata per l’acquisto di beni, prestazioni, e servizi, può venire rimborsata contro quella pagata dai clienti finali. 34 Imposta sulla proprietà d’impresa Dall’1/1/2004, è entrato in vigore il capitolo 30 del codice tributario, che ha sostituito la precedente Legge per l’imposta sulla proprietà d’impresa del 1991. L’imposta sulla proprietà è una tassa regionale, cioè regolata dalla legislazione delle varie regioni, fino ad un tasso massimo del 2,2%; la base impositiva comprende beni mobili ed immobili posseduti dal soggetto fiscale in Russia, e calcolata sulla base del deprezzamento degli stessi. I beni tassabili da questo regime non includono più i costi od altri beni immateriali registrati a bilancio, i terreni, e le masse d’acqua. Imposta sociale unificata Dall’1/1/2001, un’imposta sociale unificata ha rimpiazzato i contributi dei datori di lavoro a quattro separati fondi sociali; l’imposta è pagata centralmente, e quindi distribuita fra i detti fondi, ora ridotti a tre. 1.12. Una panoramica del sistema bancario Dopo la crisi economico-finanziaria del 1998, le banche russe hanno seguito un modello operativo e di sviluppo totalmente diverso da quello dei primi anni ’90, diventando maggiormente orientate al credito ed acquisendo un carattere tipicamente e prettamente “bancario”, come siamo abituati a vedere in occidente. Questo è avvenuto attraverso la trasformazione dei depositi privati in crediti all’economia nazionale e la mediazione economica con le industrie, non più limitandosi dunque, come all’origine del capitalismo russo, alle operazioni nel mercato valutario e del debito pubblico. Il settore bancario russo resta però una debolezza strutturale dell’infrastruttura economica del paese ed un punto di frizione nella sostenibilità sul lungo periodo dell’attuale impressionante livello record di crescita economica, nonostante sia aumentato il bacino potenziale di domanda di credito grazie alla maggiore produzione industriale ed al maggiore livello di profitto delle imprese. Inefficienze strutturali di 35 carattere fondamentale, un panorama legislativo ancora carente, e la generale mancanza di fiducia nel comparto (i privati cittadini detengono al di fuori di qualsiasi circuito economico circa 40 miliardi di dollari di risparmi in contanti, mentre il rapporto degli asset bancari russi con il prodotto interno lordo è pari al 40%, contro 113% di Repubblica Ceca e 71% di Ungheria) impediscono alle banche russe di essere, come dovrebbe essere loro compito, i finanziatori dell’economia (il rapporto del credito fornito dalle stesse con il prodotto interno lordo è di appena il 17%, contro, ancora, il 67% della Repubblica Ceca ed il 49% dell’Ungheria). Nonostante questa situazione, il paese è, nel 2007, alla fine del suo ottavo anno di continua crescita economica oltre i 4 punti percentuali. Le grandi banche pubbliche e quelle di servizio, che esistono in primis per svolgere le attività di pagamento e di bonifico dei gruppi industriali di cui sono emanazione, contano per la maggior parte dei 1.276 istituti bancari, con asset da 160 miliardi di dollari. La pubblica Sberbank è l’unico istituto finanziario di risparmio che dispone di un sistema statale di garanzia dei depositi e per questo detiene circa i due terzi dei depositi privati russi, distorcendo, in questo senso, il mercato stabilendo sia i tassi di interesse sui depositi che quelli per i mutui in condizioni di quasi monopolio; all’altro estremo del settore, le 1.110 banche più piccole dispongono in media di asset che non superano i 13 milioni di dollari, in parte a causa di una normativa che rende le fusioni particolarmente difficili ed onerose, ed in parte perché gran parte delle imprese russe preferisce avere contatti commerciali e finanziari esclusivamente con un ristretto numero di istituti bancari di fiducia che possano controllare direttamente. Nel febbraio 2003 il ministero delle finanze e la Banca Centrale russa hanno rilasciato congiuntamente, dopo alcuni tentativi nel passato rimasti desolatamente sulla carta, il primo realistico ed onnicomprensivo programma di riforma del settore; questo prevede la creazione di un sistema di garanzia dei depositi, un pacchetto di regolamentazioni su fusioni ed acquisizioni, la creazione di una normativa che renda più agevole la registrazione delle nuove partecipazioni, in particolar modo 36 per gli investitori stranieri, e la predisposizione di un piano che riduca il coinvolgimento dello stato nel comparto. 1.12.1 Principali temi strutturali del settore Bassa capitalizzazione del settore bancario russo Le banche russe restano piuttosto insignificanti, se messe a confronto con i maggiori istituti bancari del mondo (il capitale della sola Citibank è di alcune volte superiore al capitale aggregato di tutte le banche della Russia, e vi sono soltanto 15 istituti russi fra le prime 1.000 banche del mondo; la maggiore, la pubblica Sberbank, è soltanto 155ma) e con la domanda proveniente dal settore reale dell’economia (le richieste di credito provenienti da Gazprom e dalle più grandi compagnie petrolifere sono in complesso più grandi dei mutui effettivamente concessi dalle banche russe di circa ¼). La qualità del capitale bancario è per molti istituti incerta, ed a sottolinearlo è il fatto che un terzo dell’incremento del medesimo sia stato dovuto ad aumenti di capitale, provenienti per la gran parte da operazioni su immobili, sottolineando che le banche dispongono di risorse liquide spesso insufficienti. Se si considera poi che la gran parte di questi aumenti di capitale sono derivati dalla rivalutazione degli immobili di proprietà dell’istituto, diventa ancora più evidente che le banche non hanno ricevuto risorse liquide in misura rilevante. Mancanza diversificazione del rischio La qualità del credito si è stabilizzata negli ultimi anni ad un livello eccezionalmente alto; il vero test su come i rischi creditizi siano gestiti dalle banche russe si avrà se e quando le stesse si troveranno di fronte alla sospensione del boom creditizio. In questo caso, il principale pericolo corso dalle banche russe si dimostrerà essere la loro eccessiva dipendenza dai grandi clienti; la share dei grandi crediti (quelli che contano ciascuno per il 5% o più del capitale) è attualmente pari ad una media del 33%, ciò significa che in caso di deterioramento della posizione finanziaria dei grandi gruppi industriali, a risentirne direttamente saranno le banche orientate agli stessi. 37 A causa della bassa interdipendenza bancaria, tuttavia, il fallimento di una o più banche, anche se importanti, non avrebbe però effetto sulle rimanenti. Coinvolgimento dello stato nel settore bancario Attualmente lo stato è ancora presente nel capitale di molte banche russe considerate di importanza strategica, nonostante i propositi di liberalizzazione; laddove lo stato detiene una partecipazione non di controllo, l’istituto non è in linea teorica influenzato nella sua attività, né obbligato ad implementare la politica economica pubblica, piuttosto che operare per ottenere un profitto, ma è indubbio che la presenza pubblica sia in ogni caso fattore di distorsione ovunque sia presente. Migliore ambiente competitivo Secondo il punto di vista del governo russo e della Banca Centrale, la concorrenza nel settore bancario russo può venire assicurata soltanto dalla maggiore apertura e trasparenza delle organizzazioni di credito; in realtà, il ministero per l’antimonopolio, con l’Unione russa degli industriali e degli imprenditori, peraltro con moltissime opposizioni da parte degli altri dicasteri di governo, stanno spingendo per la liquidazione di Sberbank, monopolista nel mercato dei depositi privati. In realtà, Sberbank non è un monopolista in senso stretto, come lo è stato il ministero delle ferrovie, recentemente trasformato in ente a partecipazione pubblica, in quanto ai clienti non vengono impediti contatti con le banche commerciali; secondo, il principale vantaggio competitivo di Sberbank, il sistema pubblico di garanzia dei depositi privati, dovrebbe venire esteso, con il coinvolgimento dello stato, a tutte le banche commerciali, piuttosto che prevedere la sua scomparsa da Sberbank. La misura porterà un afflusso importante di denaro, attualmente mantenuto al di fuori di ogni circuito economico, al sistema bancario, e quindi all’economia in generale. 38 Necessità di nuove regole amministrative sul capitale La struttura dell’economia russa richiede la presenza sia di grandi banche d’investimenti od a specializzazione multipla, sia di organizzazioni di credito minori, specializzate in un ventaglio limitato di operazioni, o con una piccola base clienti. Lo stato potrà supportare la ricapitalizzazione bancaria con un graduale giro di vite della normativa, in primo luogo incrementando il capitale minimo previsto, attualmente di 5 milioni di euro per le banche russe senza partecipazioni estere, e di 10 milioni di euro per i sussidiari di banche internazionali. Necessità di liberalizzare la partecipazione dei non residenti (stranieri) al sistema bancario La presenza del capitale straniero nel sistema bancario russo dipende direttamente dal miglioramento generale del sistema stesso; la riforma del governo non prevede misure concrete per facilitare l’estensione di attività degli istituti bancari con capitale straniero, ad eccezione di nuove procedure di tipo informativo per l’acquisizione di partecipazioni da parte di non residenti, fino al 100% del capitale sociale. La share delle persone giuridiche non residenti nel capitale sociale aggregato delle banche russe è in lento ma costante declino negli ultimi anni, essendo passato da circa l’11% del 2000 al 7-8% nel 2002. A proposito di istituti bancari internazionali, una delle potenziali minacce più serie all’integrità del sistema bancario russo è che le maggiori industrie del paese, specialmente quante pratichino massicce operazioni di importexport, scelgano di venire servite da banche estere, mettendo così in dubbio le risorse di base del banking locale. In realtà, tale ipotesi viene oggettivamente limitata dalla sempre più alta integrazione globale delle stesse banche russe; inoltre, gli oligarchi “moderni” non intenderanno mai perdere il controllo sui propri flussi di denaro anche una volta che questi sono stati incanalati nei circuiti bancari, mantenendo pertanto sempre un occhio di riguardo verso gli istituti bancari di loro emanazione: le banche estere verranno utilizzate soltanto per funzioni specifiche, come l’organizzazione di crediti nei mercati finanziari globali (eurobond, ecc.) 39 La BC russa attualmente autorizza operazioni trans-frontaliere di tipo anche sostanziale, così come la costituzione di sussidiari di banche straniere sul territorio russo, regolarmente registrati come persone giuridiche russe, ed operanti in linea con la legislazione nazionale ed alla pari con le banche russe; allo stesso tempo, la Banca Centrale si oppone alla nascita di sussidiari non registrati delle banche straniere in Russia, cioè al fatto che le banche straniere possano costituire sul territorio russo le cosiddette “filiali dirette” senza la creazione di entità giuridiche ad hoc. Evidentemente l’istituto centrale ritiene che questa concessione creerebbe un insormontabile vantaggio competitivo a favore degli istituti stranieri, con la conseguenza che i clienti russi, siano essi grandi, medi o piccoli, richiederebbero a queste filiali servizi bancari all’estero, sminuendo gli sforzi per la riforma del sistema bancario domestico. L’apertura della prima banca italiana con licenza operativa russa, Zao Banca Intesa, a Mosca, è avvenuta nello scorso aprile; la Zao Intesa, affiliata del Gruppo Intesa, primo in Italia, ha ricevuto la licenza ufficiale della Banca Centrale russa il 27 ottobre 2003. Punti di frizione che ostacolano la crescita delle risorse bancarie E’ chiaro che l’ulteriore mobilizzazione-attrazione del risparmio verso le banche commerciali richiede la creazione di un sistema pubblico di garanzia dei depositi. Il meccanismo elaborato dal ministero per lo sviluppo economico suggerisce che gli istituti bancari di risparmio trasferiscano trimestralmente su di un conto speciale della Banca Centrale lo 0,15% dei depositi attratti nel periodo di riferimento. Secondo noi, l’ammontare appare insufficiente, ed al fine di raggiungere il 5% del volume di depositi annui, che ammonta a circa 1,2 miliardi di dollari all’anno, la deduzione dovrebbe essere perlomeno doppia. 1.12.2 Principali aree sensibili del settore Insufficienza di capitale Il valore di capitale delle banche russe non permette loro di soddisfare appieno la domanda di credito che giunge dalle maggiori corporazioni 40 industriali del paese; a parte ciò, l’insufficienza di capitali pone le banche russe in una posizione di seconda classe con quelle occidentali: nella lista dei primi 100 operatori economici dell’Europa occidentale per capitalizzazione di mercato, i gruppi industriali russi occupano le prime 6 posizioni, mentre l’unico istituto bancario è rappresentato dalla pubblica Sberbank (per contrasto, la Polonia è rappresentata da 10 banche). Eccessiva dipendenza delle banche dai gruppi industriali proprietari Praticamente tutte le maggiori banche russe sono sotto il controllo di un ristretto circolo di enti proprietari, mentre i diritti degli azionisti di minoranza non vengono sempre protetti in modo appropriato; questo riduce l’interesse negli istituti bancari come oggetti di investimento o come partner a lungo termine per i grandi potenziali investitori, soprattutto stranieri, in quanto eventuali problematiche sopportate dal proprietario si rifletteranno sulla banca stessa. Un altro punto di frizione che ostacola l’allargamento della base finanziaria delle banche è l’assenza di un sistema pubblico di garanzia dei depositi. Mancanza di un numero sufficientemente ampio di richiedenti del credito La maggior parte della domanda di credito che interessa le banche russe è concentrata nei settori ad alta profittabilità, quelli cioè orientati all’export (energia e carburanti), che abbisognano però di linee di credito consistenti e di lunga durata; il resto delle imprese dispone, dal punto di vista bancario, di redditualità limitata. Basso livello di protezione legale del credito In pratica, nei casi di insolvenza le corti minori non prendono generalmente decisioni favorevoli alle banche; questo, con la persistenza di contabilità non trasparenti, spinge le banche a sovvenzionare di preferenza quelle imprese che possono in qualche modo controllare, se non influenzare direttamente. La legislazione fallimentare e sul recupero crediti resta insufficiente. 41 Grande numero di banche di piccole dimensioni le cui attività si rivolgono principalmente ad operazioni di tipo dubbio L’analisi riguardante la struttura di molti istituti bancari minori mostra la loro devozione principalmente ad operazioni di tipo non tradizionale, o di tipo dubbio, come il trasferimento di capitali all’estero; i meccanismi attuali per combattere questo fenomeno non sono efficaci. Legislazione interna che impedisce o rende difficile la concentrazione del capitale bancario Esistono numerose difficoltà di tipo formale per i procedimenti di fusione nel settore bancario; a causa di ciò, gli istituti interessati possono soltanto trasferire la titolarità di settori operativi e liquidare le strutture non più necessarie. Procedure di liquidazione insufficienti Normalmente trascorre un grande lasso di tempo fra il ritiro della licenza bancaria e la liquidazione dell’istituto, tempo durante il quale gli asset bancari vengono posti sotto sequestro cautelativo. 1.12.3 Strutturazione del sistema bancario russo Banche pubbliche Nonostante i propositi delle autorità finanziarie ad avere il maggior numero possibile di banche privatizzate, nel 2002 gli istituti pubblici od a maggioranza di partecipazione pubblica erano ancora numerosi. Inoltre, il processo di capitalizzazione delle banche statali, in raffronto con le banche commerciali, è stato facilitato da 6,5 miliardi di rubli in aumenti di capitale nel 2002, accompagnato dai tradizionali altissimi profitti di Sberbank e Vneshtorgbank; allo stesso tempo, rispetto al biennio precedente, la posizione delle banche pubbliche in alcune operazioni chiave si è indebolita, e questo è vero in primis per il credito, che ha da sempre visto in testa ad ogni classifica i due istituti pubblici appena menzionati. 42 Grandi istituti commerciali Il processo di concentrazione del sistema bancario russo fra gli istituti maggiori si è fermato a partire dal 2001, con la share di questi ultimi, Sberbank compresa, che si è ridotta nella maggioranza delle operazioni più importanti, come le linee di credito (le 30 banche maggiori hanno ridotto i finanziamenti alle imprese su base annuale dell’1,6% nel 2002, dal 42,6 al 41%); considerando che anche Sberbank ha registrato lo scorso anno un indice di crescita creditizia minore rispetto al settore in genere (30,8 contro 34,6%), si può dedurre la recente dinamicità delle banche di medie dimensioni nel credito. Alle stesse conclusioni si può giungere con un’analisi comparativa della struttura di bilancio dei più grandi gruppi bancari e del settore bancario in genere; mentre i primi non hanno aumentato in modo sensibile la loro share di asset dedicati al credito alle imprese, che è tesa anzi a diminuire lo scorso anno, fra il 1999 ed il 2002 la stessa, per il comparto in generale, è aumentata di circa un quarto. Banche straniere La stabilità politica e l’esuberanza economica della Russia, il buono stato di salute del mercato russo di bond ed equity, una grande quantità di corporate bond rilasciati da alcuni dei maggiori gruppi industriali del paese, il relativamente grande numero di contratti internazionali di alto profilo conclusi nel corso dell’anno dai gruppi industriali leader del paese, e recenti investimenti strategici esteri di grande volume, hanno convinto molte banche internazionali di ritornare a giocare la carta Russia. La logica dietro al nuovo interesse dei banchieri verso Mosca resta però la stessa: il paese ospita un gruppo di imprese privatizzate di livello globale, che opera nel settore delle risorse naturali (fra cui Yukos, Lukoil, Surguneftegaz, Norilsk Nickel) che necessitano costantemente di grandi afflussi di capitale. Molti di questi gruppi continueranno nei prossimi anni a rilasciare addizionali bond ed equity, a fondersi gli uni con gli altri, ad acquisire i concorrenti, ed a cedere i propri sussidiari agli investitori esteri. Il fatto positivo è che oggi le imprese russe sono meglio gestite e più realistiche circa le proprie prospettive, mentre, da 43 parte loro, le banche internazionali ritengono che le stesse siano attualmente più caute che in passato e maggiormente degne di fiducia. I margini di guadagno sono oggi senza dubbio inferiori a quelli che erano durante gli anni ’90, ma certamente di gran lunga meno rischiosi e volatili, ed il mercato è molto più competitivo; come sottolineano gli stessi banchieri russi, la mentalità del “capitalismo da casinò” della metà degli anni ’90 appartiene ormai al passato, ed ora, con le condizioni politiche ed economiche stabili, le industrie e gli investitori si sono impegnati alla crescita del proprio business anche in termini di lungo periodo. Il rinnovato interesse delle banche internazionali nella Russia si spiega anche con i livelli tuttora sostenuti nei prezzi delle commodites d’esportazione, e con il basso numero di contratti importanti conclusi nei più sviluppati mercati finanziari occidentali. Gli istituti bancari con le maggiori reputazioni, capacità, e ramificazioni internazionali, potranno ancora cogliere le migliori opportunità del mercato russo direttamente dalle proprie sedi all’estero attraverso operazioni di mandato, ma dovranno certamente acquisire o costruire una loro presenza più forte direttamente sul territorio, qualora fossero interessati ad un business di successo anche sul lungo termine. Attualmente la banca d’investimenti dominante in Russia è la Brunswick UBS, fondata nel 1997 con l’acquisizione, da parte della banca svizzera UBS, della londinese Warburg, che a sua volta deteneva una partecipazione nel broker Brunswick; da allora il gruppo è leader nel mercato finanziario russo e fra i conglomerati del paese di Putin che investono all’estero; Morgan Stanley lavora da lungo tempo con Gazprom ed è attivamente presente sul mercato russo degli investimenti; Deutsche Bank è in trattativa con UFG; Citibank e Societè Generale, da tempo già presenti in Russia, stanno considerando di espandervi ulteriormente il business; la prima di queste due, come del resto l’austriaca Raiffeisenbank, la banca europea più presente nei paesi ex socialisti, dispongono di una presenza significativa a Mosca e San Pietroburgo, offrendo una vasta gamma di servizi ai privati (cd. banking retail), compresi mutui ed ipoteche. Il modello con cui le banche estere sono presenti sul mercato 44 locale ricalca quasi sempre la combinazione dei vantaggi di grandi fondi di bilancio transnazionali e di una distribuzione sul territorio globale, con l’expertise ed il know-how locale. 1.12.4 Il ruolo della banca centrale russa Il sistema bancario russo è contraddistinto da due livelli di istituzioni bancarie: la Banca Centrale della Federazione Russa (livello superiore), organo regolatore commerciali/istituzioni e di governo creditizie del (livello sistema, inferiore). e Lo le banche status, le responsabilità e la giurisdizione della BC vengono delineati nella Legge Federale sulla Banca Centrale della Federazione Russa; gli scopi principali dell’attività della Banca Centrale sono la salvaguardia della moneta nazionale (rublo), lo sviluppo ed il miglioramento del sistema bancario nazionale, l’elaborazione di regolamentazioni che stabiliscano un sistema efficiente dei pagamenti. Alcune delle sue funzioni sono la stampa della moneta nazionale, la regolamentazione delle operazioni in valuta, la regolamentazione delle operazioni di bonifico e pagamenti bancari, il rilascio e la sospensione o revoca delle licenze bancarie alle banche commerciali. Le banche commerciali e le altre organizzazioni creditizie vengono istituite e gestite secondo quanto previsto dalla Legge Federale sulle Banche e le Attività Bancarie, nonché le altre leggi e normative particolari emanate dalla Banca Centrale. Un istituto bancario commerciale si considera esistente come persona giuridica dopo la registrazione del suo capitale sociale presso la Banca Centrale russa, la quale rilascia una licenza che conferma la titolarità a svolgere attività bancarie. Persone giuridiche o fisiche, sia residenti che non residenti, il cui numero non può comunque essere inferiore a tre, possono essere co-fondatori di una banca. Il capitale sociale di una banca può, poi, venire formato soltanto con contributi provenienti direttamente dai suoi fondatori, e non è consentito utilizzare linee di credito esterne come partecipazioni dei fondatori per la costituzione del capitale sociale della banca. La partecipazione di ciascun co-fondatore al capitale sociale non può superare il 35%; per le 45 banche di nuova fondazione, il capitale sociale non può essere inferiore a 5 milioni di euro, o l’equivalente in altre valute, incluso il rublo per le banche russe senza partecipazioni estere, ed a 10 milioni di euro per i sussidiari di banche internazionali. Il capitale sociale può essere costituito sia da fondi in rubli che in valuta estera, così come da altri beni (asset) suscettibili di valutazione economica, che dovranno però risultare utilizzati direttamente nelle operazioni bancarie; il loro valore non potrà inoltre superare il 20% del capitale sociale originariamente sottoscritto, con l’eccezione dell’edificio che ospita la banca. Per le banche controllate da soggetti non residenti (oltre il 50% delle partecipazioni), la partecipazione minima di ciascun co-fondatore straniero è stabilita in 2 milioni di dollari, o l’equivalente in altra valuta, rublo compreso. Le banche commerciali devono poi disporre di fondi di riserva, trattenuti nei propri conti presso la Banca Centrale, pari al 10% del capitale sociale, al 20% delle risorse finanziarie presenti sui conti correnti della clientela, ed al 15% delle risorse finanziarie presenti sui depositi fruttiferi della clientela. Inoltre, la Banca Centrale ha stabilito alcune formule standard i cui risultati aritmetici dovranno essere osservati dalle banche commerciali, come: (Capitale della banca : totale delle sue obbligazioni) dovrà essere >= 0,04 per gli istituti bancari ex pubblici privatizzati, e >= 0,05 per tutte le altre banche commerciali, eccetto quelle organizzate secondo la ragione sociale “OAO”, per le quali dovrà essere >= 0,667 e (Liquidità : obbligazioni correnti [a questo fine tutte quelle con scadenza entro un mese]) dovrà essere >=0,2 per gli istituti bancari ex pubblici privatizzati, e >= 0,3 per tutte le altre banche commerciali. Il totale dei finanziamenti concessi ad un unico cliente, incluso il 50% delle garanzie bancarie ed obbligazioni simili, che supereranno il 20% del capitale della banca, viene considerato dalla legislazione russa 46 come credito “importante”, la cui concessione deve venire immediatamente comunicata alla Banca Centrale; inoltre, l’ammontare totale di tutti i finanziamenti “importanti” non dovrà superare 15 volte il capitale bancario per gli istituti ex pubblici privatizzati, e 10 volte per le altre banche commerciali, eccetto quelle organizzate secondo la ragione sociale “OAO”, per le quali l’ammontare totale non dovrà superare 8 volte il loro capitale. A scadenza mensile, la Banca Centrale controlla gli schemi di bilancio degli istituti bancari commerciali per verificare l’osservanza di questi standard; in caso venga riscontrata un’irregolarità, compresa la presentazione alla BC di dati incompleti o non veritieri, quest’ultima ha facoltà di applicare penalità di tipo economico ed amministrativo, come sanzioni, limitazioni alla gamma dei servizi bancari autorizzati all’istituto, fino alla sospensione o revoca della licenza. Soltanto istituti bancari in possesso di una regolare licenza rilasciata dalla Banca Centrale russa possono svolgere attività bancaria nel paese, e la BC può revocare la stessa se la banca in questione non abbia rispettato le leggi federali in materia e le regolamentazioni dell’istituto centrale. In Russia sono previste 6 categorie di licenza bancaria rilasciate dalla Banca Centrale; quella che permette il più ampio ventaglio di operazioni (incluse quelle in rubli e valuta straniera) è la licenza di tipo “generale”, che prevede un capitale minimo di 5,5 milioni di dollari. 1.12.5 Analisi Esaminando i dati sopra esposti possiamo affermare che il sistema bancario russo, così come l’economia russa in generale, è oggi minacciato dall’incapacità interna di crescere ad una nuova dimensione slegata dalle grandi corporazioni delle commodities, piuttosto che dalle prospettive di una nuova crisi; ciò si riflette nella debole posizione degli istituti russi quando vengono messi a confronto con i loro omologhi internazionali, indipendentemente da quanto lungo sarà il processo per l’ammissione della Russia all’Organizzazione mondiale del commercio. A livello mondiale, la Russia è una cenerentola della finanza mondiale: 47 vi sono 15 banche russe fra le prime 1.000 al mondo, ma quella in cima a tutte, la banca pubblica Sberbank, è appena 155ma nella lista internazionale, con 2,34 miliardi di dollari di capitale “first-tier”. La situazione è migliore a livello europeo, dove sono 14 gli istituti bancari russi fra i primi 25 dell’Europa centro-orientale, e secondo gli economisti sarà soltanto quando l’offerta di credito (banche) e la domanda di credito (industrie) si incontreranno in un mercato sicuro ed efficiente, che le prospettive di sviluppo economico della Russia potranno essere assicurate senza timore alcuno. Fino a non molto tempo fa, la grande maggioranza delle banche russe collegate alle grandi compagnie industriali hanno agito esclusivamente come tesorieri delle stesse, prendendo denaro dagli azionisti ed assegnandolo in prestito alle società affiliate; e la ragione per cui, durante la crisi finanziaria del 1998, furono proprio le banche a subire i colpi più duri, perdendo miliardi di dollari, sta nel fatto che gli oligarchi russi preferirono sacrificare le stesse per salvare gli asset produttivi delle proprie industrie, con la conseguenza, però, di avere sacrificato del tutto anche la fiducia pubblica nel sistema bancario commerciale in generale. Oggi le banche iniziano ad operare come veri e propri intermediari nell’economia, ma queste intermediazioni sono ancora limitate ai clienti più importanti (in linea teorica, tre grandi clienti come Gazprom, Yukos e Lukoil basterebbero per permettere alle banche russe di sopravvivere dignitosamente), ma la stabilizzazione politica interna, la rapida crescita economica, i rendimenti in calo sui bond sovrani russi, ed il mercato locale dei corporate bond in rapido sviluppo, hanno spinto le grandi corporazioni a trovare linee di credito a costo più contenuto nei mercati internazionali o proprio in quello domestico dei bond, o ancora ad ottenere finanziamenti presso banche estere. Mentre, infatti, nel 2002 il tasso medio d’interesse praticato dalle banche russe si attestava sull’11%, oggi è già possibile trovare un’alternativa al di sotto del 9% nei mercati internazionali, con bond normalmente triennali. Di conseguenza, si capisce come i margini di profitto delle banche russe siano scesi mediamente dal 7,5% del 2001 al 5,4% del 2002, mentre si 48 stanno restringendo sempre di più, come conseguenza del declino del credito alla grande clientela; questo significa che oggi le banche non hanno molta scelta, fra dedicarsi ai servizi bancari per i privati, o diversificare il proprio portafoglio dalla solita decina di grandi corporazioni energetiche e dei minerali, che contano per il 40% di tutto il credito bancario russo. Fra i servizi ai privati, mentre i prestiti alle PMI sono ancora piccola cosa, il credito al consumo sta vivendo nel paese un vero e proprio boom, dopo una crescita del 50% nel 2002 rispetto al 2001, ed un addizionale 40%, su base annuale, nei primi cinque mesi dell’anno; il credito al consumo dovrebbe stimolare ulteriormente la spesa dei russi; anche l’ipoteca sta iniziando a crescere, sebbene da basi molto più basse. I depositi bancari privati sono cresciuti nel 2002 del 36% come risultato di un ritorno di fiducia da parte della popolazione nelle banche commerciali del paese, che tuttavia mantiene ancora 40 miliardi di dollari in contanti al di fuori di ogni circolazione economica, come risparmi domestici, e tuttora soltanto il 25% dei risparmi privati sarebbero depositati presso le banche; ciononostante, il totale dei depositi bancari russi conta soltanto per 80 miliardi di dollari, pari al 18% del prodotto interno lordo, una frazione di quanto si registra in altri paesi europei. Di più, il 20% della popolazione russa non dispone ancora di un conto bancario. La crescente concorrenza nel settore sta spingendo gli istituti bancari russi a procedere ad un completo upgrade della gamma di servizi offerti e dello stesso modo di accedere al business bancario, e le banche straniere, che godono di un livello di fiducia molto più alto dei loro omologhi locali, così come di investimenti meno costosi e di una maggiore offerta di prodotti bancari, stanno giocando un ruolo sempre più importante nel definire il nuovo panorama competitivo bancario. Di conseguenza, alcune banche russe stanno adottando livelli di corporate governance di tipo globale, tra cui la pubblicazione trimestrale dei risultati secondo gli standard contabili internazionali ed il miglioramento della gestione dei rischi, anche come dimostrazione di affidabilità e fiducia per i partner internazionali presenti e futuri. 49 Con il governo che guida bilanci pubblici con forti surplus, nell’ultimo triennio alle banche russe non è rimasto altro da fare che emulare i comportamenti dei loro omologhi occidentali, cioè di comportarsi come istituti bancari veri e propri, ed iniziare a prestare il denaro depositato sui propri conti. Il credito al settore privato dell’economia conta attualmente circa 75 miliardi di dollari, pari al 17% del PIL, e sta crescendo al ritmo di 15 miliardi di dollari all’anno. Tuttavia, questa riscoperta del credito porta con sé diverse discrepanze. Primo, questa misura dei prestiti è ancora troppo piccola, anche considerando gli standard di un’economia emergente. Secondo, una larga parte del credito bancario è assicurata da Sberbank, la banca pubblica di risparmio, che conta per i due terzi dei depositi privati nel paese. Terzo, la maggior parte dei prestiti è a breve o brevissimo termine, e provvista dalle “banche di servizio” dei grandi gruppi industriali alle società affiliate. Così, coloro che realmente hanno bisogno di finanziamenti (imprenditori individuali, piccola e media imprenditoria, giovani imprenditori, che contano in totale per il 10% del PIL), se ne vedono privato l’accesso, in quanto considerati debitori rischiosi; il problema è rappresentato anche dal clima talvolta opaco, corrotto e rischioso del mondo d’affari in Russia, specialmente per quanti sono alle prime armi; molte imprese senza particolari appoggi, temono, in realtà, il ricorso al credito bancario perché non vogliono rivelare i propri bilanci ad estranei, che possono dimostrarsi collegati ad uno dei molti voraci gruppi industrial-finanziari del paese. Allo stesso tempo, le banche temono di concedere un mutuo a società poco conosciute, a causa dei non sempre chiarissimi registri contabili di molte fra queste, e delle difficoltà intrinseche all’accertamento della loro solvenza prima ed al recupero crediti dopo; di più, la normativa legale presenta molte falle, e così il sistema giudiziario. In attesa che le riforme arrivino anche al settore bancario, le banche russe sembrano oggi più inclini a dedicarsi al piccolo credito ai privati attraverso mutui, ipoteche e crediti al consumo alla piccola, ma in crescita, classe media russa, piuttosto che alle operazioni creditizie aziendali, specialmente alle PMI, il lavoro con le quali si ritiene 50 relativamente costoso, in rapporto ai vantaggi che ne possono derivare: meglio avere a che fare con Gazprom, pensano i banchieri russi. Sberbank (1.200 filiali e 20.000 sportelli) controlla l’80% di tutti i depositi bancari in rubli, seguita dal maggiore istituto privato del paese, Alfa Bank, con un mero 2%. Sembrerebbe che il governo russo non intenda mettere fine alla situazione di quasi-monopolio di Sberbank in tempi brevi, con privatizzazioni od altri interventi similari, ed ha invece elaborato un sistema legale per l’assicurazione dei depositi anche presso le banche commerciali, che rimuoverebbe il principale vantaggio competitivo del colosso pubblico. Gli ultimi dati disponibili confermano che al settembre 2006 sono state ufficialmente registrate nella Federazione Russa 1276 banche, mentre nel corso dell’ultimo triennio il numero di istituti bancari registrati ogni anno si è attestato sui 30-35, contro 15-20 procedure di revoca della licenza. Oltre la metà delle banche russe hanno sede di registrazione a Mosca; quanto a capitalizzazione, la maggiore è Sberbank (oltre 4 miliardi di euro), quindi Vneshtorgbank (1,5 miliardi di euro), Gazprombank, Banca Internazionale Industriale, Alfa Bank, Bank Moskvi, UralsibBank, Rosbank, MDM-Bank e Banca Internazionale di Mosca, quest’ultima con una quota di 150 milioni di euro. Oltre agli istituti indicati, un’altra trentina dispone di capitale superiore ai 100 milioni di euro, mentre sono circa 300 quelle che superano i 10 milioni di euro. 1.12.6 Strumenti di finanziamento offerti dalle banche straniere Riteniamo opportuno considerare le banche straniere operanti sul mercato russo. Abbiamo preso in esame cinque banche selezionate tra le più importanti per capitale e precisamente: 51 Banca Capitale (in milioni di rubli) CITIBANK MMB RAIFFEISENBANK ING BANK (Eurasia) KMB-BANK 8832 5868 4336 2250 Depositi Filiali e/o Uffici di rappresentanze persone fisiche (in milioni di rubli) 2219 1 1 10528 9 5 12143 1 4 975 1 566 540 31 26 La KMB-BANK è l’unica banca con il 100% di capitale straniero e una larga rete regionale, con uffici sparsi per tutta la Russia, da Vladivostok a Kaliningrad. L’istituto di credito propone finanziamenti alla piccola e media impresa in venti regioni della Federazione Russa e fornisce crediti alle società con più del 50 % del pacchetto azionario di proprietà russo e privato. I principali finanziamenti sono: Finanziamenti-espressi: fino a 1000 dollari, o euro, o 30 000 rubli Finanziamenti-micro: da 1000 a 20 000 dollari, o euro, o da 30 000 fino a 600 000 rubli Piccoli-finanziamenti: da 20 000 fino a 100 000 dollari, o euro, o da 600 000 fino a 3 000 000 rubli La banca finanzia le piccole e medie imprese e anche gli imprenditori (senza) che non possiedono persone giuridiche. Per i finanziamenti alle piccole imprese l’importo del prestito va da 100 a 500 000 dollari. La KMB-BANK offre inoltre operazioni di leasing per l’acquisto di macchinari di produzione e attrezzature per il commercio incluse: Macchine poligrafiche Macchine per imballaggio, confezionamento e riempimento 52 Macchine per la lavorazione del legno, del vetro e del metallo Attrezzature commerciali Macchine alimentari La RAIFFEISEN BANK in Russia è formata dal gruppo Raiffeisen International Bank-Holding AG (99.5%) e da Raiffeisen-Invest- Gesellschaft m.b.H (0.5%). L’istituto di credito ha una posizione di rilievo tra le banche europee per finanziamenti a piccola e grande impresa. I settori industriali più attivi sono: chimico e petrolchimico, lavorazione del legname e della carta, metallurgico, alimentare, produzione e commercio di beni di consumo. I principali indirizzi sono: Finanziamenti di preimport/import, preexport/export; Emissioni di lettere di credito e garanzie; Strutturazione di finanziamenti commerciali; Finanziamenti di progetti di costruzione; Progetti di finanziamento (con partecipazione di EBRR e Agenti Export di Credito); Finanziamento di capitale circolante; Finanziamenti allo scoperto; Partecipazione a finanziamenti indicizzati sul mercato russo e internazionale; Finanziamenti di investimento Le principali garanzie per il prestito accettate da Raiffeisen bank sono beni immobili, merci, coperture monetarie, garanzie o lettere di credito, contratti di cessione dei diritti di vendita sottoposti al compratore. La banca finanzia operazioni di leasing dei macchinari e autotrasporti (durata media 3-4 anni). I settori industriali principali per operazione di leasing sono: petrolio, gas estrazione e raffinazione, industria mineraria e metallurgica, prodotti alimentari, imballaggi, farmaceutica, industria poligrafica, settore edile, trasporti. 53 L’istituto di credito ha la possibilità di mettersi in contatto con numerose ditte europee produttrici di macchinari, di assicurare i macchinari nel periodo di durata del leasing, di curare le formalità legali dell’import incluso sdoganamento. La MMB (Banca Internazionale di Mosca) offre ai suoi clienti diversi programmi di finanziamento. La banca ha clienti della grande e piccola impresa in quasi tutte le regioni della Russia, e questo consente al mutuatario di contare su molti dei controagenti della MMB. La struttura della banca favorisce la collaborazione con gli istituti finanziari stranieri e consente di risolvere i problemi nelle operazioni di commercio estero. Per i programmi di ammodernamento la banca offre finanziamenti a breve e media scadenza in rubli (con una durata fino a 5 anni). Tra i programmi di finanziamento la MMB prevede anche crediti indicizzati e operazioni di leasing. Per l’acquisto di macchinari di importazione o di fabbricazione nazionale la banca si appoggia alla filiale ZAO “MMBLEASING”, fondata nel 1996. Dal 1998 la società è un membro dell’associazione leasing russa e opera in molte regioni e città come San Pietroburgo, Novosibirsk, Ekaterinburg, Rostov-na-Don, Krasnodar, Vladivostok, Samara, Kursk, Tula, Chekhov, Izevsk. I settori nei quali è suddiviso il portafoglio (più di 60 milioni di dollari) del leasing sono: mezzi di trasporto (44%), telecomunicazioni (25%), industria poligrafica (14%), industria agroalimentare (8%), commercio al dettaglio di prodotti petroliferi (5%), settore edile (2%), altri settori (2%). La CITI-BANK è una filiale della Citigroup; ha iniziato la sua attività in Russia nel 1993 ed è stata una delle prime banche russe con capitale straniero. Oggi la CITIBANK è al primo posto tra le banche straniere per capitale (in milioni di rubli 8832), ha 450 dipendenti a Mosca e Pietroburgo, e serve più di 1700 grandi società. L’istituto di credito è specializzato nelle operazioni di import ed export, nel rilascio di garanzie bancarie e nell’elaborazione di programmi di finanziamento commerciale. Nel 2002 ha fondato la società di leasing OOO 54 “CITILEASING”. La banca rilascia finanziamenti a lunga scadenza fino a 3-5 anni, ammortamento accelerato del macchinario con coefficiente fino a 3, l’iva viene accreditata, il pagamento del leasing può essere dedotto a scopi fiscali. La ING-BANK (Eurasia) è una filiale della ING GROUP. La banca lavora nel mercato russo dal 1994. Nell’ufficio di Mosca lavorano più di 200 dipendenti. I principali servizi offerti dall’istituto di credito sono: Finanziamenti a breve scadenza per il capitale circolante (in dollari, euro, sterline inglesi e rubli). Finanziamenti allo scoperto (in dollari, euro, sterline inglesi e rubli) Finanziamenti a breve scadenza a garanzia di una compagnia offshore Finanziamenti al fornitore Finanziamenti commerciali (lettere di credito documentari e di riserva, incassi, garanzie, garanzie contrattuali e di offerta, finanziamenti di riserva) Dal 2001 la Insbank dispone della licenza per operazioni di leasing nel mercato russo. 1.12.7 Strumenti finanziari offerti dalle banche italiane La lamentata assenza del sistema bancario italiano a supporto degli imprenditori che operano sul territorio russo è più che un luogo comune. Sono sei le banche “presenti” in Russia, nessuna con attività di sportello ma esclusivamente come Uffici di Rappresentanza: Banca di Roma, Banca Nazionale del Lavoro, Monte dei Paschi di Siena, San Paolo Imi, Unicredito Italiano. Banca Intesa-Bci è la prima ad operare direttamente con una vera e propria filiale e la sua attività è ormai da considerarsi a pieno regime. Non sono ben definite le attività di questi Uffici di Rappresentanza per quanto riguarda l’assistenza alle aziende italiane che lavorano con clienti russi. 55 Le coordinate degli altri UR delle banche italiane presenti a Mosca sono: BANCA DI ROMA 123001 Mosca, Mamonovsky per., 4, uff. 8, tel: 209-6501, fax: 200-0233. E-mail: [email protected]. BANCA NAZIONALE DEL LAVORO 121019 Mosca, M. Znamensky per. 8, str.1, tel: 202-7657, 203-0395, 2030326, fax: 202-9983. E-mail: [email protected]. INTESA-BCI, 101000 Mosca, Petroverigskij pereulok, 2, bld. 2, tel: 101-0117, fax: 101-0118. E-mail: [email protected]. MONTE DEI PASCHI DI SIENA 123610 Mosca, Krasnopresnenskaja nab.12, uff.1105/6, tel.: 967-0475, 9670476, fax: 967-0477. E-mail: [email protected]. UNICREDITO ITALIANO 101000 Mosca, Pokrovskij blvd, 4/17, str.1, uff. 43, tel.: 937-7060, 937-7061, 9377062, fax: 937-7064. E-mail: [email protected]. 1.13 Regolamentazione monetaria L’art. 140 del codice civile russo statuisce che il rublo è la moneta nazionale della Federazione Russa; anche se accordi e contratti possono riferirsi all’equivalente in rubli di valute estere, tutte le transazioni condotte sul territorio russo, come regola generale, devono avvenire in rubli (l’art. 317-3- del c.c. permette tuttavia l’utilizzazione di valute estere nei casi previsti dalla legge). La principale normativa che regola le transazioni monetarie è la Legge sulla regolamentazione ed il controllo monetario, del 9/10/1992; questa governa le “transazioni in valute estere”, come il trasferimento della proprietà e di altri diritti in valuta; la Legge regola anche i poteri delle agenzie per il controllo monetario, i diritti e le obbligazioni di persone fisiche e giuridiche a possedere, utilizzare, e disporre di “valori in valuta” (contante, titoli in valuta straniera, metalli e pietre preziose), e prevede le responsabilità per la violazione della legislazione monetaria; 56 il 17/6/2004 la Legge è stata sostituita dalla nuova Legge federale 173 FZ sulla regolamentazione ed il controllo monetario, che rappresenta un passo importante nel processo di rimozione della maggior parte delle restrizioni monetarie, che dovrebbe concludersi nel 2007. Gli investitori stranieri debbono monitorare l’evoluzione delle regolamentazioni monetarie molto attentamente, considerate le alte penali previste per la mancata osservanza della corrispondente normativa. La legislazione assegna alla Banca Centrale l’autorità di regolare il possesso e l’utilizzazione delle valute estere da parte delle persone fisiche e giuridiche sul territorio della Federazione Russa; la legge sulla regolamentazione monetaria divide privati ed aziende in 2 gruppi: residenti e non residenti. I residenti includono i cittadini russi e gli altri individui la cui residenza permanente si trova nella Federazione Russa, le persone giuridiche di diritto russo, gli uffici di rappresentanza e le filiali di imprese russe all’estero, e le imprese/organizzazioni che non sono persone giuridiche, ma che si trovano in Russia. I non residenti sono definiti come le persone fisiche la cui residenza permanente si trova al di fuori dei confini russi, e gli uffici di rappresentanza o le filiali di persone giuridiche straniere in Russia. 1.13.1. Movimentazioni di capitale La nuova legislazione monetaria limita sostanzialmente l’autorità della Banca Centrale a restringere le transazioni valutarie in Russia, prevedendo una lista delle operazioni soggette ad autorizzazione amministrativa, e stabilendo il regime di libera determinazione per il resto delle transazioni fra residenti e non residenti; inoltre, limita gli organi regolatori alla BC ed al governo della Federazione Russa, e statuisce che gli stessi non possono introdurre nuove limitazioni al regime monetario stabilito dalla legge federale 173 FZ, fatta eccezione per i casi stabiliti dalla legge medesima; ancora, la Legge proibisce in modo esplicito la necessità di ottenere permessi individuali per le transazioni monetarie. 57 Invece delle autorizzazioni individuali, utilizzate nel regime precedente, la nuova normativa ha introdotto due nuovi tipi di restrizione, il “conto speciale” e le “riserve obbligatorie”. Mentre un conto speciale deve venire utilizzato per condurre determinati generi di transazioni in valuta estera (anche se la norma non è stata ancora implementata), la statuizione di mantenere una riserva obbligatoria è valida per residenti e non residenti, e riguarda le transazioni indicate dalla legge. A queste due categorie di operatori economici potrà quindi essere richiesto di bloccare un determinato ammontare di denaro in rubli (fino al 100% del valore della transazione in valuta, come determinato dalla Banca Centrale o dal governo) in un separato conto bancario, esente da interessi, presso un istituto di credito autorizzato, per un determinato periodo di tempo (2, 12, o 24 mesi). Nella maggior parte dei casi, tali riserve dovranno essere messe a disposizione non più tardi della data di svolgimento della transazione in valuta, soggetta a riserva obbligatoria; tuttavia, in certi casi (come nell’acquisizione di partecipazioni in società estere da parte di residenti), residenti e non residenti dovranno predisporre le stesse in anticipo. 1.13.2. Relazioni di lavoro Gli investitori internazionali devono considerare con attenzione anche il vasto ventaglio di leggi che regolano i rapporti di lavoro in Russia; la principale è il nuovo codice del lavoro, entrato in vigore l’1/2/2002; oltre ad esso, ricordiamo anche la Legge federale sugli accordi collettivi di lavoro, del 1992 e più volte emendata, la Legge federale sulle procedure di risoluzione delle controversie in materia di lavoro, del 1995, più volte emendata, e la Legge federale sui sindacati, del 1996, e successive modifiche, così come la legislazione sui salari minimi garantiti, la sicurezza sui posti di lavoro, e numerosi altri regolamenti. 58 Alla base di ogni rapporto di lavoro, vi deve essere un contratto scritto, ed il codice del lavoro prevede garanzie minime che non possono essere derogate (pena l’invalidità) dalle parti. Come regola generale, i contratti di lavoro devono essere a tempo indeterminato, mentre i contratti a tempo determinato possono essere conclusi soltanto in base alle circostanze indicate dall’art. 59 del codice. In base alla legge russa, le mansioni e le obbligazioni del lavoratore debbono essere definite direttamente nel contratto di lavoro. 1.13.3. Diritti di proprietà Sia la Costituzione della Federazione Russa che il codice civile riconoscono il diritto alla proprietà privata; il codice terriero dell’ottobre 2001 e le altre leggi federali attuative di quest’ultimo sono altrettanto importanti per assicurare l’effettiva implementazione di questo principio. Il presidente Putin ed i recenti governi di Mikhail Kasyanov e Mikhail Fradkov hanno sempre riconosciuto l’importanza della regolamentazione dello status dei terreni; come risultato, il nuovo codice terriero è stato adottato dalla Duma, approvato dal Consiglio della Federazione, e ratificato dal presidente il 25/10/2001. Come previsto dalla Legge federale per l’implementazione del codice terriero (n. 137 FZ, 25/10/2001), il codice è entrato in vigore il giorno della sua pubblicazione, il 30 ottobre seguente; il codice terriero, con la Legge federale n. 101 FZ sulla circolazione dei terreni a destinazione agricola del 24/7/2002, entrata in vigore nel gennaio 2003, ha finalmente posto fine al dibattito politico sul possibile riconoscimento della proprietà fondiaria privata in Russia. Attualmente, secondo la legge russa, la terra è trattata diversamente dagli edifici, anche se vi sono piani per sviluppare, nel futuro, un concetto unico di bene immobile, dal momento che il nuovo codice terriero afferma il principio di un approccio unificato al terreno ed agli edifici che sorgono sullo stesso; l’implementazione di questo principio, tuttavia, richiederà ulteriori cambiamenti nell’esistente panorama legislativo e regolamentare. 59 1.13.4. Privatizzazioni Il 21 dicembre 2001 il presidente russo ha firmato la terza legge sulle privatizzazioni, entrata in vigore il 26 aprile 2002; in contrasto con le due precedenti, ed in linea con le politiche del governo russo rispetto alla riforma terriera, essa permette la privatizzazione dei lotti di terreno su cui sorgono gli edifici. Questa legge stabilisce anche nuovi metodi di privatizzazione, come la vendita di partecipazioni di società per azioni di tipo aperto sulla Borsa valori, e la vendita delle stesse oltre i confini della Federazione Russa; allo stesso tempo, alcune delle precedenti e diffuse forme di privatizzazione, come la vendita delle azioni di s.p.a. di tipo aperto agli impiegati o l’acquisto di proprietà statali prese in affitto da parte degli stessi affittuari, sono ora espressamente escluse dalla nuova legge. Così facendo, il governo russo sta cercando di eliminare l’utilizzazione di metodi di privatizzazione per c.d. “svendita”, ampiamente utilizzati nelle prime ondate di privatizzazione degli Anni Novanta. L’attuale legislazione sulle privatizzazioni dimostra un generale aumento del controllo dello stato sul processo medesimo, con la conseguenza che non ci si può ragionevolmente attendere, nel breve e medio periodo, un nuovo “boom” delle privatizzazioni; è anche evidente che il processo di “de-privatizzazione”, generato dagli scandali delle svendite a prezzi stracciati dei tesori statali sovietici nello scorso decennio, ha, in realtà, ben poche possibilità di divenire qualcosa di effettivo, oltre alle polemiche di tipo politico. Vi sono chiari indicatori che il governo russo è conscio degli effetti negativi di un possibile processo di de-privatizzazione, ed il presidente Putin ha in più occasioni fatto capire che non favorirà possibili revisioni delle aste precedentemente organizzate; sfortunatamente, il primo periodo di privatizzazioni in Russia è coinciso con la difficile ristrutturazione dell’economia. 60 1.13.5. Principi e pratica della contabilità Gli ultimi anni hanno testimoniato importanti cambiamenti nella legislazione contabile russa, parte del più generale processo di transizione economica del paese, e del tentativo di portare gli standard contabili russi più vicini alle pratiche ed agli standard internazionali. Una tendenza importante è che la contabilità russa sta diventando più indipendente da considerazioni di tipo fiscale; sebbene l’influenza delle organizzazioni professionali si stia rafforzando, la professione di contabile si trova nel corso di un processo di formazione, e non dispone ancora di un codice deontologico. I recenti sviluppi della contabilità russa suggeriscono che il sistema stia diventando più sensibile alle vere necessità dell’economia di mercato e dei potenziali investitori, mentre la riforma lo sta gradualmente avvicinando ai principi internazionali. 1.13.6. Legislazione di diritto civile L’adozione del nuovo codice civile russo ha rappresentato uno dei momenti più importanti per la transizione del paese verso l’economia di mercato; la parte prima del codice è entrata in vigore l’1/1/1995, e la parte seconda l’1/3/1996; insieme, questi capitoli del c.c. rappresentano la base legale per praticamente qualsiasi tipo di transazione commerciale conclusa nella Federazione Russa. La parte prima del codice civile statuisce i diritti di proprietà e della sua trasmissione, la libertà di impresa, di costituire associazioni e persone giuridiche, e la protezione dei diritti di proprietà intellettuale; la parte prima definisca anche concetti fondamentali quali le obbligazioni pecuniarie, i diritti contrattuali, e la procura. La parte seconda precisa ulteriormente le relazioni di diritto civile, e contiene la regolamentazione di accordi e contratti, dell’affitto della proprietà, della concessione di mutui, e del diritto alla compensazione dei danni subiti. 61 Anche se le parti I e II del codice civile russo sono legge della Federazione, alcune previsioni al loro interno richiedono l’adozione di ulteriori normative di attuazione prima che possano essere pienamente implementate; gran parte delle più importanti fra queste ultime sono state effettivamente adottate, come la Legge sulle società per azioni, la Legge sulle società a responsabilità limitata, e la Legge sulla registrazione pubblica delle persone giuridiche. In altri casi, invece, manca ancora qualsiasi riferimento legislativo. Il primo marzo 2002, è entrata in vigore la parte terza e ultima del codice civile, che si occupa di diritti di successione e diritto internazionale privato; perciò, il paese ha completato la revisione di tutto il suo diritto civile, con la conseguenza che il vecchio c.c. sovietico è stato finalmente e completamente abbandonato. La sezione V (la “legge sull’eredità”) estende i diritti dei cittadini di disporre della proprietà, in particolar modo rafforzando il diritto alla disposizione testamentaria, che diventa prevalente rispetto alla successione legale, riconoscendo validità anche ai testamenti di proprio pugno. La legislazione ha aumentato il numero delle categorie di eredi legali da 4 ad 8, con la possibilità di riconoscere come tali anche persone giuridiche; inoltre, qualsiasi siano i contenuti del testamento, i figli minori o disabili del testatore, o la moglie, i genitori, ed altri parenti disabili dello stesso, possono reclamare una quota obbligatoria di almeno la metà dell’asse ereditario a cui avrebbero avuto diritto, secondo il codice civile, in assenza di una disposizione testamentaria. La sezione VI (la “legge di diritto privato internazionale”) regola le relazioni di diritto civile in cui un elemento delle stesse appartiene ad un paese straniero, relazioni che riguardano i cosiddetti conflitti di legge, i casi in cui, cioè, o un cittadino russo si trova a difendere i propri diritti civili all’estero, o l’oggetto degli stessi è localizzato oltre i confini russi; questa sezione contiene innovazioni essenziali, quali il principio dell’ordine pubblico, che prevede l’applicazione delle norme imperative che proteggono lo stato e gli interessi sociali della Federazione Russa, 62 nonostante qualsiasi previsione di legge contraddittoria che debba essere applicata sulla base delle normative di conflitto. Inoltre, la sezione VI introduce il concetto della lex personalis, cioè l’applicazione della legge del paese di cui è cittadino la persona fisica, o di registrazione della persona giuridica; inoltre, è stato allargato lo scopo della normativa di conflitto, con l’apparizione di nuove norme, come le previsioni applicabili agli accordi con la partecipazione di un consumatore, le obbligazioni che nascono dalle transazioni unilaterali, gli interessi delle responsabilità pecuniarie, la responsabilità per i difetti di qualità in beni, prestazioni, o servizi, e la responsabilità per concorrenza sleale ed arricchimento ingiustificato. 1.13.7. Transizione agli standard contabili internazionali Secondo un decreto ufficiale della Banca Centrale russa, dall’1/1/2004 tutte le banche operanti sul territorio della Federazione Russa devono adottare gli standard contabili internazionali; durante il periodo di transizione, che durerà sino all’1/1/2006, tutta la documentazione contabile dovrà essere preparata in base ad entrambi gli standard, quelli internazionali, e quelli contabili russi 1.14. Proprietà intellettuale La normativa di base che regola la materia della proprietà intellettuale in Russia è stata adottata nel 1992; questa include le leggi sulla protezione di marchi commerciali, programmi per elaboratori elettronici e database, brevetti, e topologie dei circuiti integrati. La Legge sul copyright è stata adottata nel 1993; nel 2002-2003, sono stati apportati emendamenti significativi alla Legge sui marchi commerciali, di servizio, e di denominazione di origine, ed alla Legge sui brevetti. La Russia è firmataria di diversi trattati internazionali sui diritti di proprietà intellettuale e privativa industriale, inclusa la Convenzione universale sul copyright, la Convenzione di Berna sulla protezione delle 63 opere letterarie ed artistiche, e la Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale. Brevetti Il diritto al brevetto è riconosciuto qualora l’invenzione rivesta i requisiti della novità, dell’inventiva, e dell’utilità industriale; la durata massima del brevetto è di 20 anni dalla data della richiesta, che viene inoltrata all’Ufficio statale per i brevetti (“Rospatent”). Anche il diritto ad un marchio commerciale o di servizio si basa sulla registrazione presso il Rospatent, e la protezione dello stesso dura 10 anni, rinnovabili per un ulteriore periodo di 10 anni. 1.15. Il sistema giudiziario russo Il sistema giudiziario russo consiste della Corte Costituzionale, delle corti di giurisdizione generale, e delle corti statali di arbitrato (commerciale); mentre la Corte Costituzionale risolve i problemi legati all’applicazione della Costituzione da parte di leggi e regolamenti federali e regionali, le corti di giurisdizione generale hanno competenza penale, civile fra i privati, ed amministrativa fra stato e privati; le corti di arbitrato hanno competenza sulle dispute di natura commerciale. 1.15.1. Le corti statali di arbitrato La denominazione “corte di arbitrato” non riporta ai tribunali arbitrali, ma deriva dalla tradizione sovietica, in cui le dispute fra le imprese di stato venivano risolte dal cosiddetto “Arbitrato statale”, un’istituzione governativa di tipo quasi-giudiziario. Il nuovo codice di procedura arbitrale, adottato nel luglio 2002, ha limitato la capacità della corte di raccogliere le prove in modo indipendente dalle parti, precisa in modo più dettagliato le operazioni di questi tribunali, ma ha anche modificato parzialmente la competenza delle corti, con alcuni tipi di controversie fra privati che debbono ora venire rimesse alle stesse, e non più alla giurisdizione generale. 64 Mentre le corti russe di arbitrato dispongono di un importante vantaggio di natura temporale (il caso deve essere considerato entro 3 mesi dal ricevimento della lagnanza), il loro fattore negativo è la mancanza di indipendenza e imparzialità dei giudici. 1.15.2. Arbitrato internazionale Come alternativa alle corti statali di arbitrato, gli investitori stranieri possono deferire le controversie ad un tribunale arbitrale privato, inclusi quelli istituiti per questo proposito in Russia, oppure all’estero. Le procedure di arbitrato possono riguardare una vasta gamma di dispute, ad esclusione di quelle di natura amministrativa (ad esempio imposte e dazi doganali) e di quelle che ricadono nella giurisdizione esclusiva delle corti russe di arbitrato (immobili situati in Russia, navi ed aeromobili registrati nel paese, ed altre elencate dal codice di procedura). Le regole russe di arbitrato commerciale internazionale sono governate dall’omonima legge del 7/7/1993, ed identiche alle previsioni delle Regolamentazioni standard di arbitrato UNCITRAL; inoltre, trovano applicazione le norme previste dai vari trattati internazionali di cui la Russia è firmataria, in particolare la Convenzione europea sull’arbitrato commerciale internazionale del 1961, e la Convenzione di New York sul riconoscimento e l’attuazione dei lodi arbitrali stranieri del 1958. 65 2. ANALISI DEL SETTORE DELL’ARREDO 2.1. Dati quantitativi relativamente all’analisi della domanda Il mercato dei mobili nella Federazione Russa ha seguito, in linea di massima, l’andamento generale dell’economia degli ultimi anni. In termini concreti, ad una fase iniziale di forte crescita della domanda manifestatasi a partire dall’inizio degli anni ‘90, è seguito un improvviso e brusco arresto della crescita nella seconda metà del 1998, in conseguenza della crisi economico-finanziaria che ha investito il paese nel corso di quell’anno. Tuttavia, dopo circa due anni di stagnazione, il mercato ha cominciato nuovamente a manifestare segni di ripresa a partire dal secondo semestre del 2000. Gli ultimi sei anni trascorsi hanno poi dato il via ad una nuova sensibile fase di crescita della domanda, che è ancora in corso, e che, a giudicare dai positivi indicatori, continuerà anche nel corso dei prossimi anni a ritmi sostenuti. Il 2002 si è concluso con vendite nel settore pari a quasi 2,5 miliardi di USD, con una crescita del 25% rispetto ai livelli dell’anno precedente. Tali valori corrispondono grossomodo ai livelli di vendita realizzati nel 1997-1998; ciò significa che il mercato ha recuperato pienamente le conseguenze della crisi finanziaria, e che ora l’espansione è destinata a continuare con nuovo vigore, anche in relazione all’aumento dei redditi della popolazione. La domanda di mobili in Russia si mantiene tuttavia ancora su livelli molto bassi, e decisamente inferiori alla media dei paesi più sviluppati. La spesa pro capite per i mobili, infatti, è attualmente pari a circa 20 dollari annuali, e rappresenta circa un decimo di quella effettuata negli altri paesi europei. Inoltre i mobili presenti nelle abitazioni delle famiglie russe sono molto datati e spesso in pessime condizioni. E’ pertanto evidente che, con l’aumento dei redditi e delle entrate al quale stiamo attualmente assistendo, molte famiglie sentiranno l’esigenza di rinnovare l’arredamento della propria abitazione, e ciò dovrebbe indurre ad un aumento dell’attuale domanda nell’ordine del 30-40% nel breve 66 periodo, e per valori ancora maggiori in un’ottica di medio-lungo termine. Contemporaneamente all’aumento della domanda in termini quantitativi, si è registrata la richiesta di un prodotto di qualità. In particolare, la domanda dei consumatori, da sempre orientata prevalentemente verso la produzione locale di qualità medio-bassa, si è recentemente spostata verso prodotti di qualità più elevata, molti dei quali sono d’importazione. Tale tendenza, manifestatasi nel corso degli ultimi anni, è destinata a continuare nel tempo, in relazione alle aumentate disponibilità economiche delle famiglie, che preferiscono acquistare un prodotto qualitativamente più elevato, anche se più costoso. Ciò rappresenta un motivo di grande interesse per i produttori italiani, in quanto gli articoli importati vanno solitamente a collocarsi proprio nell’ambito di tali fasce di mercato. Questa tendenza allo spostamento della domanda in termini qualitativi è confermata dal fatto che la domanda per i prodotti russi, caratterizzati in linea di massima da un livello qualitativo inferiore, è andata progressivamente riducendosi nel corso degli ultimi anni a favore di quelli import. Tale fenomeno, verificatosi in parte anche nei segmenti inferiori del mercato, è stato tuttavia particolarmente intenso nella fascia medio-alta. Invero, oggigiorno la domanda nel segmento medio-alto ed alto è orientata prevalentemente verso le produzioni estere, in particolar modo quelle provenienti da Italia, Germania, e Spagna. 2.2. Segmenti di mercato Sino alla fine degli anni ‘90 il mercato russo si presentava fondamentalmente diviso in due segmenti, distinti sulla base del diverso prezzo di vendita: quello di prestigio, ed il segmento dei prodotti a basso costo. Attualmente, invece, la situazione è più diversificata. Infatti, se continua ad esistere un segmento dei mobili di classe elevata, o, comunque, di qualità alta, ed un segmento di prodotti economici, è ormai presente anche un crescente segmento medio. 67 Il mercato russo è quindi ora, in termini di disponibilità di prodotti e di segmentazione, abbastanza simile a quello dei paesi occidentali, con tuttavia un maggiore peso delle due componenti estreme (prodotto elitario e prodotto scadente), ed un segmento medio che cresce costantemente, ma è ancora in parte condizionato da timori di recessione e vecchie abitudini nei processi decisionali di acquisto. a) Il segmento dei mobili di alta qualità. Tale segmento è caratterizzato dalla domanda di mobili, nella quasi totalità dei casi d’importazione, che presentano caratteristiche qualitative elevatissime, e che, anche sotto il profilo del design, presentano connotati di stile e di esclusività non comuni. Tali tipologie di mobili, che presentano prezzi di vendita particolarmente elevati specialmente in relazione all’andamento dei redditi medi nel paese, vengono acquistati da persone appartenenti alle classi più abbienti della società. Tali compratori non presentano solitamente una sensibilità elevata al prezzo, e sono disposti a spendere anche ingenti somme di denaro in cambio di un prodotto esclusivo e di alta qualità. Questo segmento, benché non prioritario in termini di numero di pezzi venduti, è senza dubbio quello nel quale viene scambiato maggior controvalore monetario (soprattutto in relazione al costo dei prodotti venduti), ed il più interessante per il produttore italiano di mobili di qualità. Processi decisionali e criteri di scelta: la principale discriminante di scelta in questo segmento di mercato, non è pertanto rappresentata dal prezzo, ma piuttosto dalla qualità, e soprattutto, dall’originalità e dalla particolarità del design. Infatti, il compratore in molti casi acquista non per necessità vera e propria, ma per rispondere ad esigenze di affermazione del proprio status, o semplicemente, per il gusto di possedere un pezzo di arredamento veramente esclusivo, possibilmente d’autore. b) Il segmento dei mobili di bassa qualità. Tale secondo segmento è caratterizzato dalla domanda di mobili, generalmente prodotti localmente, oppure importati da altri paesi dove vengono realizzati mobili a basso costo (quali l’Ucraina, la Romania e negli ultimi anni la Cina), e di bassa qualità, sia nell’uso dei materiali che nelle rifiniture: si 68 tratta spesso di prodotti non in legno, ma in pannelli di compensato o panforte (tipo nido d’ape), spesso mal rifiniti e senza particolare gusto nel design. Nonostante la qualità così bassa, essi hanno tuttavia un certo mercato, sfruttando il loro bassissimo prezzo di vendita. I prodotti di tale fascia, pertanto, vengono acquistati da quella fascia di popolazione che gode di redditi molto bassi. Quantitativamente il segmento rappresentava la parte preponderante del mercato, anche se attualmente ha perso buona parte della propria importanza, soprattutto a favore del settore medio. Processi decisionali e criteri di scelta: la discriminante di scelta, in questo settore, non è quindi data dalla qualità del prodotto, bensì dal prezzo di vendita dello stesso. Nella maggior parte dei casi, gli acquisti in tale segmento vengono effettuati per stretta necessità, ossia per la sostituzione di vecchi mobili ormai rotti od inutilizzabili; a causa delle limitate disponibilità economiche degli acquirenti, essi sono costretti a dare peso quasi esclusivamente al fattore prezzo, anche acquistando un prodotto di qualità chiaramente scadente. c) Il segmento dei mobili di media qualità. Tale segmento è dominato dalla domanda per gli articoli dei nuovi produttori locali, che hanno effettuato investimenti e rinnovato impianti e metodologie produttive, in grado oggi di fornire un prodotto di qualità non elevatissima, ma buona, ad un prezzo superiore a quello dei prodotti scadenti, ma inferiore rispetto ai prodotti d’importazione. In questo segmento operano sia produttori esteri, soprattutto orientali e dei paesi dell’est europeo, che russi; generalmente si dedicano all’assemblaggio di parti di mobili prodotte all’estero, rivendendo poi i prodotti con marchio russo, ma con la specifica “prodotto con componenti d’importazione”. Il segmento, pur essendosi formato solo negli ultimi anni, si sta espandendo in modo molto sostenuto, conquistando share di mercato soprattutto a scapito dei prodotti a basso costo, ma, in parte, anche erodendo il settore del prodotto di qualità import. Processi decisionali e criteri di scelta: l’acquirente tipico di tale segmento è caratterizzato da un reddito medio, ed ha soltanto di recente migliorato la propria condizione economica. Non bisogna, 69 infatti, dimenticare che il ceto medio, in Russia, ha iniziato a formarsi solo nel corso degli ultimi anni. Tuttavia, i comportamenti di questa fascia di popolazione, pur meno radicali di quelli degli acquirenti dei prodotti di basso costo, sono ancora fortemente influenzati dal fattore economico. Sono ancora in molti a temere di perdere la propria condizione attuale a causa di eventuali recessioni economiche, e prestano maggiore attenzione alle spese, cercando normalmente di risparmiare il più possibile. D’altra parte, la crisi economica del 1998 ridusse praticamente sul lastrico gran parte delle famiglie russe, ed ha certamente lasciato il segno nei comportamenti di acquisto. La sensibilità al prezzo in questo settore è, quindi, ancora abbastanza elevata, anche se vi è una costante e crescente attenzione per la qualità del prodotto. La ricerca del prodotto da acquistare, quindi, che richiede solitamente un tempo piuttosto lungo, ed un’attenta valutazione, è solitamente mirata all’acquisto di un prodotto che possiede il massimo livello qualitativo possibile al minore prezzo di vendita. 2.3. Domanda per i prodotti italiani Il settore dell’arredamento rappresenta una componente fondamentale nel panorama generale dell’offerta di prodotti italiani d’importazione in Russia. Nel settore dei mobili, infatti, l’Italia detiene una posizione di leader in quasi tutte le categorie merceologiche, ad eccezione di alcuni settori particolari, come quello dell’arredamento tecnico-professionale e quello dei mobili per ufficio in metallo. Il prodotto italiano gode presso il pubblico di una notevole connotazione in termini qualitativi, di design e solidità nelle rifiniture, e viene pertanto, in linea di massima, preferito a quello di altri paesi concorrenti come nel caso della Germania e della Spagna. Il segmento di riferimento per il prodotto italiano è quindi da ricercarsi nel prodotto di qualità medio-alta, in quanto quelli di qualità inferiore vengono offerti dai produttori locali o di altri paesi, quali Ucraina e Romania, che offrono un prezzo più concorrenziale, 70 soprattutto in virtù degli indiscutibili vantaggi dei costi di produzione (manodopera soprattutto). La domanda per il mobile italiano ha avuto un incremento costante nel corso degli ultimi anni, nell’ambito di tutti i settori, e tale espansione è destinata a proseguire negli anni futuri. Le importazioni dall’Italia, che erano crollate in conseguenza della crisi economico-finanziaria del 1998, si sono rapidamente riprese, e nel 2002 hanno avuto un ammontare pari a circa 90 milioni di USD, cioè un valore che supera del 58% i livelli raggiunti nel 1998, prima della crisi, e superiore al 60% per i valori registrati l’anno precedente. Occorre poi ricordare come questi dati si riferiscano all’import ufficiale, ma esiste un mercato consistente delle importazioni sommerse e non ufficiali, grazie a meccanismi di triangolazione e sottofatturazione. I dati reali, quindi, potrebbero essere anche di parecchie volte superiori a quelli che vengono presentati in questa sede. Le esportazioni italiane, inoltre, non sono solamente aumentate in termini di volumi assoluti, ma soprattutto in termini di peso sul totale delle importazioni russe. Si è, infatti, passati da un livello minimo del 14%, registrato nel 1999, al livello attuale, che è pari a quasi la metà del mercato totale. Questo fattore testimonia il grande apprezzamento del mercato russo per i prodotti italiani, che rispondono pienamente ai gusti ed alle aspettative del compratore russo. E’ interessante effettuare un’analisi dell’andamento delle esportazioni italiane di mobili suddivise per varie categorie, in modo da evidenziare i settori in cui il prodotto nazionale ha presentato i migliori risultati in termini di volumi e di progressi nelle vendite. I dati ufficiali relativi all’importazione di cucine italiane, per il periodo 1999-2006, sono riportati di seguito. 71 Importazione di mobili per cucina italiani (dati in migliaia di USD) 20000000 18464264 17419747 17126520 18000000 16125916 16000000 14344233 14000000 12000000 10683563 10000000 8000000 6000000 4700884 4000000 2216357 2000000 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Grafico 1. Importazioni di mobili per cucina italiani (dati in migliaia di USD) Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 2216357 4700884 10683563 17419747 14344233 17126520 16125916 18464264 19138 53649,8 57211 103258 94213 79907 75391 79514 Quantità (Pezzi) Dai dati presentati, risulta evidente il fortissimo incremento nell’andamento delle importazioni nel settore; il comparto delle cucine italiane è senz’altro quello che ha presentato la dinamica di crescita maggiore, nonostante una leggera battuta d’arresto nel 2003, soprattutto grazie alla grande notorietà di alcuni marchi presenti sul mercato russo (ad esempio, Scic e Scavolini). La forte richiesta delle cucine italiane ha consentito al nostro paese anche di aumentare il proprio peso relativo nel settore, soprattutto a discapito dei maggiori concorrenti, ossia la Germania, e, in misura minore, l’Ucraina. Le cucine italiane vengono richieste soprattutto in legno, e la domanda copre diversi segmenti dal punto di vista della qualità e dei prezzi, che vanno dal prodotto di livello medio e medio-alto, fino alle produzioni su misura più esclusive. La battuta d’arresto registrata da tale settore e da altri nel corso del primo semestre del 2003, è dovuta soprattutto al grande rafforzamento dell’euro, che ha inciso su tutte le importazioni dei prodotti europei. Si è trattato comunque di un fenomeno temporaneo, in quanto il valore della moneta europea calò 72 sensibilmente nella seconda metà dell’anno, e tale influenza negativa è stata già parzialmente riassorbita nel corso del 2004 e migliorata progressivamente nei due anni successivi fino a segnare un nuovo record nel 2006. Il trend del mercato è dunque da considerarsi decisamente crescente, anche se con ritmi apparentemente meno sostenuti rispetto ai primi anni del 2000, quando si registrò un vero e proprio boom. Nel settore delle camere da letto, invece, le importazioni italiane hanno registrato gli andamenti qui di seguito presentati. Importazione di mobili italiani per camere da letto (dati in migliaia di USD) 40000000 35257885 35000000 30000000 24906875 24106018 25000000 21585876 20000000 15000000 13309768 12229501 10000000 6440063 5000000 2353449 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Grafico 2. Importazioni di mobili italiani per camere da letto (dati in migliaia di USD) Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 2353449 6440063 12229501 21585876 13309768 24106018 24906875 35257885 6141 35813 53932 107225 69707 98618 92977 132780 Quantità (Pezzi) Anche per questo settore i volumi d’importazione dei prodotti italiani sono aumentati di parecchie volte nel corso degli ultimi cinque anni. Il valore attuale del mercato, inoltre, è addirittura superiore a quello registrato per le cucine, benché la quota detenuta dai prodotti italiani sia, in termini assoluti, inferiore. Anche tale quota, comunque, è aumentata nel tempo, soprattutto a discapito dei paesi che realizzano prodotti a basso costo, quali la Romania e la Polonia. Per quanto 73 concerne le camere da letto, la domanda per il prodotto italiano copre una vasta gamma di segmenti, ma con una naturale prevalenza di quello medio-alto. Decisamente esclusi dalla domanda, invece, i prodotti di qualità bassa. Il discorso è leggermente diverso se si considera l’andamento delle importazioni per soggiorni e sale da pranzo, riportate qui di seguito. Importazione di mobili italiani per soggiorni esale da pranzo (dati in migliaia di USD) 67486098 70000000 60000000 53486321 48625588 50000000 40000000 36627612 30000000 20000000 23138487 24835511 12650240 11955047 10000000 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Grafico 3. Importazioni di mobili italiani per soggiorni e sale da pranzo (dati in migliaia di USD) Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 11955 047 12 650 240 23138487 36 627 612 24835511 48625588 53486321 67486098 Peso (Kg) 1559740 4614764 7761749 14361412 10090374 14854458 15322283 19011694 Come risulta evidente dal grafico, tale settore, pur avendo manifestato una crescita complessiva del tutto considerevole, ha presentato un andamento meno deciso rispetto agli altri sinora presi in considerazione, almeno fino al 2003. In particolare, c’è stata una forte battuta d’arresto nel secondo semestre del 1999, alla quale ha fatto seguito una crescita meno accentuata, mentre un repentino aumento delle importazioni si è avuto a partire dal 2004. Tale andamento meno lineare rispetto a quello presentato dagli altri settori è dovuto alla maggior presenza di competitor con prodotti di qualità accettabile. L’Italia, inoltre, sebbene abbia aumentato nel complesso le proprie 74 esportazioni ha perduto la posizione di leadership nel mercato e ha dunque visto erodere il proprio peso sul totale dell’import. Anche questo fattore testimonia il forte aumento di importanza degli altri paesi nel settore. Inoltre non bisogna dimenticare come tale comparto rappresenti, in termini di volume totale, la parte preponderante delle esportazioni del nostro paese in Russia. Un andamento simile è rilevabile nell’ambito della categoria merceologica dei mobili per sedersi e degli imbottiti, il cui andamento globale è evidenziato nei dati sotto riportati. Importazione di mobili italiani per sedersi e imbottiti (dati in migliaia di USD) 35000000 32897901 30000000 22513846 24887671 20088006 18344529 25000000 20000000 13451524 15000000 10000000 7569960 5000000 2927470 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Grafico 4. Importazioni di mobili italiani per sedersi ed imbottiti (dati in migliaia di USD) Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 2927470 7569960 13451524 18344529 20088006 22513846 24887671 32897901 44322 131878 240852 550644 685472 Quantità (Pezzi) 475247 561385 568353 Anche in questa categoria il prodotto italiano ha avuto un successo non costante; benché, infatti, l’andamento complessivo sia senza dubbio da considerarsi positivo, e le importazioni si sono fortemente rafforzate nell’arco di tempo considerato, è necessario rilevare che vi sono state due battute di arresto, la prima, leggera, nel secondo semestre del 2000, e la seconda, più consistente, nel primo semestre del 2002, anche se la ripresa nella seconda parte dell’anno ne ha in parte 75 azzerato gli effetti. Tale andamento è, anche in questo caso, da ascriversi alla forte concorrenza che si rileva nel segmento. In particolare, è fortemente aumentata la presenza di alcuni produttori, quali quelli dell’estremo oriente ed anche della Svezia. I primi offrono un prodotto di bassa qualità ma a prezzi molto vantaggiosi, i secondi, invece, devono il loro successo soprattutto alle produzioni di IKEA, che, oltre a presentare una qualità accettabile ed un prezzo vantaggioso, godono anche di un giudizio favorevole da parte del pubblico sotto il punto di vista del design. Il prodotto italiano, tuttavia, rimane il più apprezzato, e l’Italia è comunque leader di mercato nel settore. Molto positivo l’ultimo dato relativo al 2006. Oltre ai mobili per l’arredamento della casa, una componente di notevole importanza nell’ambito delle esportazioni italiane di arredamento è costituita dai mobili per ufficio. E’ importante analizzare separatamente l’andamento delle importazioni di mobili per ufficio in legno ed in metallo, in quanto esse presentano andamenti radicalmente diversi. Per quanto concerne i mobili in legno, i dati relativi alle importazioni sono riportati nel grafico seguente. Importazione di mobili italiani per ufficio in legno (dati in migliaia di USD) 18000000 17250329 16000000 15255509 14463428 13009232 12367089 14000000 12000000 10000000 9008782 8000000 6000000 4000000 4885705 2792190 2000000 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Grafico 5. Importazioni di mobili italiani per ufficio in legno (dati in migliaia di USD) 76 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 2792190 4885705 9008782 13009232 12367089 14463428 15255509 17250329 18981 50153 77526 115667 127345 146579 121842 114849 Quantità (Pezzi) Questo settore specifico ha presentato un ottimo andamento per quanto concerne il prodotto italiano. Il trend di crescita si è mantenuto sostanzialmente stabile nel periodo, con l’eccezione dell’impennata nella seconda metà del 2002. L’Italia, nel contempo, ha aumentato anche il proprio peso sul mercato, conquistando la posizione di leader, a discapito dei paesi che in precedenza erano più forti, come la Germania. Il prodotto italiano per ufficio è apprezzato perché riesce a conciliare la funzionalità con la qualità dei materiali e del design. Inoltre, i mobili italiani offrono soluzioni di prestigio, adatte soprattutto per l’arredamento degli uffici dirigenziali. Radicalmente diversa, invece, è la situazione nelle importazioni dei mobili per ufficio in metallo, il cui andamento è qui di seguito evidenziato. Importazione di mobili italiani per ufficio in metallo (dati in migliaia di USD) 3000000 2.726.835 2.529.137 2500000 1.949.073 2000000 1371186 1500000 1000000 588839 752106 676193 775006 1999 2000 500000 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Grafico 6. Importazioni di mobili italiani per ufficio in metallo (dati in migliaia di USD) Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 588839 752106 676193 775006 1371186 1.949.073 2.726.835 2.529.137 Peso (Kg) 121665 197317 271559 305388 588590 659834 1107060 867384 Come risulta evidente dai dati qui sopra riportati, l’andamento in tale settore è stato, nel corso degli ultimi anni, piuttosto contraddittorio: a 77 fasi di forte crescita si sono contrapposte fasi di stagnazione ed anche di calo repentino, che hanno mantenuto, fino al 2002, i volumi d’importazione del prodotto italiano su livelli medi. Dal 2003 si è comunque registrata un’inversione di tendenza e i risultati raggiunti negli ultimi anni sono migliori. Il settore è fortemente dominato dalla produzione tedesca e francese, che ha anche beneficiato dei maggiori aumenti in termini di quote di mercato. L’Italia, comunque, non vanta una grande tradizione in questo settore, ed i livelli globali d’esportazione sono, tutto sommato, abbastanza contenuti. Un quadro globale dell’andamento delle importazioni dall’Italia nel periodo considerato, è ora offerto dalla tabella riassuntiva qui di seguito riportata. Categoria 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Cucine 2216357 4700884 10683563 17419747 14344233 17126520 16125916 18464264 Camere da letto 2353449 6440063 12229501 21585876 12637241 24106018 24906875 35257885 3725292 9719381 18982595 31897068 20243878 48625588 53486321 67486098 2927470 7569960 13451524 24457966 20088006 22513846 24887671 32897901 2792190 4885705 9008782 13009232 12367089 14463428 15255509 17250329 588839 752106 676193 775006 1371186 1949073 2726835 2529137 Soggiorni e sale da pranzo Mobili per sedersi ed imbottiti Mobili per ufficio in legno Mobili per ufficio in metallo Tabella 1. Quadro globale delle esportazioni italiane di mobili in Russia (dati in migliaia di USD) Dalla tabella si nota l’andamento tendenzialmente crescente del settore, pur con le eccezioni già esposte. Risulta altrettanto evidente come il settore dei soggiorni e delle sale da pranzo abbia un peso sulle importazioni di gran lunga superiore rispetto agli altri. Sono invece grossomodo uniformi gli andamenti di cucine, camere da letto, imbottiti e mobili per ufficio in legno. I mobili per ufficio in metallo, invece, 78 sviluppano un flusso export decisamente inferiore. Una chiara ripartizione del peso dei settori, relativamente all’ultimo periodo considerato, è messa in evidenza dal grafico seguente. Ripartizione importazioni italiane per settore Cucine 10% 1% 11% Camere da letto 19% 20% Soggiorni e sale da pranzo Mobili per sedersi ed imbottiti 39% Mobili per ufficio in legno Mobili per ufficio in metallo Grafico 8. Ripartizione delle esportazioni Italiane per settore nel 2006 Cucine 18464264 Camere da letto 35257885 Soggiorni e sale da pranzo 67486098 Mobili per sedersi ed imbottiti 32897901 Mobili per ufficio in legno 17250329 Mobili per ufficio in metallo 2529137 79 3. ANALISI DELL’OFFERTA 3.1. Dati quantitativi L’offerta di mobili in Russia si articola in due categorie fondamentali: produzione nazionale e prodotti d’importazione. A differenza di altri settori merceologici in cui la produzione nazionale rappresenta la parte più consistente dell’offerta sul mercato e le importazioni sono una parte collaterale, nel comparto dell’arredamento le due componenti tendono ad eguagliarsi, con, addirittura, una leggera prevalenza del prodotto import, che rappresenta circa il 50-52% dell’offerta totale di mobili in Russia. Peraltro, come accade di frequente per i dati statistici relativi alle importazioni nel paese, i valori reali delle stesse dovrebbero essere di gran lunga superiori a quelli ufficiali, a causa della consistenza del mercato sommerso e delle sottofatturazioni. Di conseguenza, il peso reale dell’import sul totale del mercato dovrebbe essere persino superiore e, certamente, in continua espansione. I produttori locali, infatti, non stanno per nulla sfruttando le opportunità offerte dalla forte crescita del mercato registratasi nel corso degli ultimi anni. La produzione nazionale si presenta, infatti, in una fase di permanente stagnazione, il cui effetto diretto è quello di aumentare costantemente il peso dell’import; infatti, l’eccedenza di domanda che si viene a creare non viene soddisfatta dalla produzione in loco, creando così nuovo spazio per l’import. Le ragioni fondamentali di questa incapacità di crescita dell’industria locale sono da ricercarsi fondamentalmente nella scarsa qualità del prodotto proposto, a sua volta dovuta da un lato alle materie prime utilizzate, e dall’altro all’obsolescenza dei macchinari e dei processi produttivi, che non possono fornire un output in grado di competere con quello realizzato utilizzando le migliori tecnologie a disposizione. Inoltre, vi è una forte mancanza di personale con formazione adeguata, che si accompagna ad altrettanto forti carenze dal punto di vista delle capacità manageriali dei dirigenti delle aziende. Ancora, benché possa sembrare assurdo in una nazione tanto ricca di legname come la Russia, i 80 produttori locali si presentano fortemente dipendenti dalle importazioni per quanto concerne alcune tipologie di materie prime: in particolare, viene importato circa l’85% dei pannelli in compensato, il 28% dei pannelli in laminato, il 60% delle pellicole polimeriche, ed il 30% circa delle colle e dei materiali per la rifinitura. Solo alcuni produttori locali hanno saputo modernizzarsi, rinnovando macchinari ed attrezzature, e formando adeguatamente una manodopera specializzata. Tra l’altro, queste aziende hanno anche provveduto generalmente ad aprire delle proprie reti di vendita, realizzando un’integrazione verticale che ha consentito di realizzare notevoli vantaggi di costo, e con la possibilità di offrire un prodotto di buona qualità a prezzi del tutto competitivi. Un esempio di tali produttori è costituito dal gruppo Shatura: si tratta di un produttore russo di mobili, attivo nella regione di Mosca, che si è modernizzato fortemente, anche grazie all’apporto di capitale straniero, e che ha aperto una propria catena di distribuzione, presente soprattutto nella capitale. 3.1.1. Mobili finiti e componenti: importazione di prodotti italiani nel settore ufficio, cucina, salotto e camere. In considerazione di quanto esposto in precedenza, risulta evidente come le importazioni di mobili in Russia, oltre a costituire la quota maggioritaria dei prodotti commercializzati, rappresentano il settore con la maggiore dinamica e quello in più grande espansione. Nel 2006 l’import ufficiale di mobili in Russia è stato pari a circa 500 milioni di dollari; come già detto, è tuttavia presumibile che il totale delle importazioni reali ammonti almeno a 900 milioni di dollari e, probabilmente, anche fino al doppio del dato ufficiale. I prodotti d’importazione sono suddivisibili in due macrocategorie, che si differenziano per qualità del prodotto e per origine dell’import: gli articoli di qualità medio-bassa, infatti, vengono importati prevalentemente da Ucraina, Polonia, e Romania, mentre quelli appartenenti alla fascia di mercato medio-alta provengono soprattutto da Italia, Germania, Francia, e Spagna. 81 I dati statistici ufficiali relativi all’import di mobili nel paese vengono solitamente forniti sulla base dei codici doganali d’importazione, e suddivisi in tre categorie fondamentali di prodotti: la categoria 9401 comprende al proprio interno i mobili per sedersi, ovvero sedie, poltrone, divani, ecc.; la categoria 9402 comprende l’arredamento tecnico professionale, ossia mobili per medicina, chirurgia, odontoiatria, poltrone per parrucchieri, ecc.; infine, la categoria 9403 comprende la maggior parte dei mobili per la casa e per l’ufficio, sia in metallo che in legno, ovvero cucine, salotti, soggiorni, camere da letto, ecc. Tali categorie doganali sono poi, a loro volta, ulteriormente suddivisibili in sottocategorie, aggiungendo cifre ulteriori al codice: così, ad esempio, la categoria 9403.40 rappresenta le cucine in legno, la 9403.60 i soggiorni in legno, e così via. L’andamento delle importazioni di mobili in Russia, relativo agli ultimi anni, e suddiviso nelle tre macrocategorie precedentemente elencate, è evidenziato nella tabella e nel grafico seguenti. Categoria 9401 (mobili per sedersi) 9402 (mobili per medicina) 9403 (altri mobili e parti) 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 4932532 10453139 18719530 24457966 26399065 29816866 34094106 44925280 2372257 2828418 1472537 1653942 1518117 2563379 3491228 4277372 25262708 36278392 66659887 108746236 89192000 134726597 145037010 186030879 Tabella 1. Andamento delle importazioni di mobili in Russia (dati in migliaia di USD). 82 Andamento delle importazioni di mobili in russia (dati espressi in migliaia USD) 200000000 160000000 9401 9402 9403 120000000 80000000 40000000 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Grafico 1. Andamento delle importazioni di mobili in Russia (dati in migliaia di USD) Come risulta evidente dai dati proposti in tabella, le esportazioni di mobili in Russia hanno avuto un incremento costante e sensibile nel corso degli ultimi anni. L’incremento maggiore si è registrato nella categoria 9403, che è anche quella che raggruppa la maggior parte dei mobili per l’arredamento della casa e dell’ufficio, ma è anche sensibile nella categoria 9401, quella dei mobili per sedersi. Nell’ambito dell’arredamento specialistico, invece, non si registrano aumenti consistenti, ed anzi nel 2003 si è registrata una lieve flessione. Tale settore, comunque, esula dall’interesse della presente ricerca. Una ripartizione relativa al peso delle varie macrocategorie in relazione al totale delle importazioni, relativamente al 2006, è invece evidenziata nel grafico seguente. 83 Ripartizione delle importazioni tra le varie categorie nel 2006 79% 19% 2% 9401 9402 9403 Grafico 2. Ripartizione delle importazioni tra le varie categorie nel 2006. Ripartizione (in migliaia di USD) 9401 (mobili per 9402 (mobili per 9403 (altri sedersi) medicina) mobili e parti) 44925280 4277372 186030879 Le importazioni di mobili in Russia provengono da molti paesi diversi, ma in particolare da quelli europei e da quelli dell’ex URSS, naturalmente con alcune sensibili differenziazioni relative alle varie categorie di mobilio ed alla qualità dello stesso. La ripartizione dell’import nel 2006, relativa all’aggregato delle tre macrocategorie settoriali, è evidenziata nel grafico seguente. Italia 235233531 Finlandia 22179305 Cina 127494385 Spagna 20876435 Germania 85050681 Francia 18950409 Polonia 84356008 Austria 16960790 Ucraina 59682969 Malaysia 16891828 Rep. Di Corea 30386736 Romania 15508798 Turchia 26726852 Taiwan 15068270 Altri 138338970 84 Ripartizione dell'import per paese di provenienza 2006 Italia Cina Germania Polonia 14% Ucraina 9% Rep. Di Corea 9% 26% Turchia Finlandia Spagna 15% 7% 3% 2%3% 2%2%2% 2%2%2% Francia Austria Malaysia Romania Taiwan Altri Grafico 3. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza nel 2006. Dal grafico emerge in modo inequivocabile come l’Italia sia leader assoluto nelle importazioni di mobili in Russia, coprendo, da sola, il 26% del mercato, con uno scarto di 12 punti percentuali rispetto alla Cina, che occupa il secondo posto, ma con il 14% del totale di mercato. La terza e la quarta posizione sono occupate, da Germania e Polonia, forte soprattutto nella categoria dei mobili di qualità medio-bassa, che detengono entrambe una quota pari al 9%. Al quinto posto troviamo l’Ucraina, col 7%. Tutti gli altri paesi non detengono quote superiori al 3%. L’Italia, pur conservando il primato ha visto erodere anno dopo anno la sua quota di mercato, che nel vicino 2003 era prossima al 39%. Questo è avvenuto soprattutto a causa dell’ingresso dei prodotti “made in China” sul mercato. Basti sottolineare che nel 2003 la quota della Cina non superava il 5%. Tuttavia, in relazione al fatto che le importazioni sono molto differenziate a livello settoriale, è più opportuno analizzare i dati scorporati per macrosettore d’import, in modo da evidenziare i comparti di mercato nei quali i vari paesi godono di una posizione dominante. La tabella ed il grafico seguenti evidenziano l’andamento delle importazioni relativamente alla macrocategoria 9401 (mobili per sedersi) dal 1999 al 2006. 85 Paese 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 4932532 10453139 18719530 24457966 26399065 29816866 34094106 44925280 Ucraina 6246313 15045784 18692833 15041644 20054349 24791799 28528358 38107577 Germania 2525751 4179154 8805249 8858426 11035045 21490083 19569793 26288948 Polonia 2464646 3958942 7480157 8573081 11319725 13623483 18697985 24582541 Spagna 772124 2004205 2372028 2594602 2050353 1981273 2982860 3590238 Malaysia 148599 969616 1719876 3201727 3698644 4458539 5105161 6971376 Cina 88000 601234 1302645 2609847 5924721 12198303 22277052 41744079 Svezia 555460 624168 952282 1732999 1652488 1780584 2156774 2777659 Francia 743017 2485190 1372983 1622407 2060797 2110642 2792725 4282606 Taiwan 46983 407013 761052 2283810 4282271 5848828 4595555 7512019 Ripartizione import Cat. 9401 Italia Ucraina 1%2% 4% 23% Germania 21% Polonia Spagna Malaysia 3% 2% 19% 12% 13% Cina Svezia Francia Taiwan Tabella 2 e grafico 4. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9401 - mobili per sedersi (valori in migliaia di USD) nel 2006 Come risulta evidente dai dati riportati in tabella, nel settore specifico delle sedie e dei mobili per sedersi (divani, poltrone, ecc.) l’Italia detiene la posizione di primato, con il 23% delle vendite realizzate. Il predominio è tuttavia meno netto rispetto al dato aggregato. L’Italia è tallonata dalla Cina che detiene una quota del 21%, a sua volta seguita dall’Ucraina, con il 19% del totale. Un dato importante da sottolineare è il fatto che, negli anni passati, era proprio Kiev a detenere la posizione di leader, mentre il sorpasso da parte dell’Italia è avvenuto solo nel corso del 2002. Questa è un’ulteriore testimonianza del fatto che, nel corso degli ultimi tempi, c’è stato un aumento deciso del livello dei prodotti richiesti dal mercato, che ha spostato la domanda dai prodotti ucraini, 86 caratterizzati da qualità medio-bassa, a quelli italiani, caratterizzati, invece, da un livello qualitativo elevato. Tuttavia inizia a profilarsi un nuovo scenario legato alla presenza, sempre più massiccia, di prodotti cinesi sul mercato della Federazione Russa. Altri due paesi con un peso notevole nel settore sono la Germania e la Polonia. Mentre la prima, tuttavia, opera nella fascia di gamma medioalta, ed è quindi un competitor diretto per il prodotto italiano, la seconda opera nel segmento di fascia media, ed è quindi in più diretta competizione con l’Ucraina. Tutti gli altri paesi detengono attualmente quote di mercato uguali o inferiori ai 5 punti percentuali. Interessante, tuttavia, è l’andamento dell’offerta dei produttori nei paesi dell’estremo oriente: oltre alla Cina, anche Taiwan e Malaysia, pur detenendo ancora quote di mercato secondarie, hanno infatti registrato un incremento impetuoso delle esportazioni nel corso degli ultimi anni, soprattutto in relazione al bassissimo costo dei propri prodotti. La tabella ed il grafico seguenti evidenziano l’andamento delle importazioni per la macrocategoria 9403 (altri mobili e loro parti), che comprende praticamente tutto il resto dell’arredamento, sia per la casa che per l’ufficio. Paese 2006 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Italia 25262708 36278392 66659887 108746236 89192000 134726597 145037010 186030879 Germania 12776984 15720383 18243151 22063214 25444602 30198504 38442347 53908942 Spagna 3411034 7765067 11703083 15868777 12168956 17824979 17127921 17221400 Polonia 3457921 5785802 9692898 14645887 17780214 33939803 42599287 58097114 Ucraina 4416171 9474604 13470976 11323902 9445130 14449942 18760693 21562104 Francia 2344062 3740250 4127607 6181425 5264920 7899159 9922670 14179449 Romania 616051 1190059 2008765 5524487 4203822 7340671 6889135 7798178 Svezia 3090291 4602195 5344075 6641384 6115345 7479382 9730194 10973270 Cina 289986 1268729 2877368 7949665 12837524 27907879 51576622 84106219 Finlandia 2818622 3433449 4332985 4491292 3678384 10909884 6117015 10178825 87 Ripartizione Import Cat. 9403 Italia Germania 2% 18% Spagna 39% 2% 2% Polonia Ucraina Francia 3% 5% Romania 13% Svezia 4% 12% Cina Finlandia Tabella 3 e grafico 5. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9403 – altri mobili e loro parti (valori in migliaia di USD) nel 2006 I dati riportati in tabella mettono in evidenza come nel macrosegmento considerato l’Italia presenti nuovamente una posizione di netto predominio. Tale prevalenza, che si è manifestata tradizionalmente nel settore nel corso di tutti gli anni passati, è andata ulteriormente rafforzandosi fino al 2004, soprattutto a discapito dell’Ucraina, ma si è ridotta, negli ultimi due anni di ben 8 punti percentuali. Tale fenomeno è spiegabile con le stesse motivazioni del comparto dei mobili per sedersi. La seconda posizione, alle spalle dell’Italia, è occupata dalla Cina col 18% sul totale delle importazioni detenute, seguita dalla Polonia con il 13%, e dalla Germania, che fino al 2003 conservava il secondo posto, con il 10%. Gli altri paesi hanno quote di mercato inferiori ai 5 punti percentuali; tutte le nazioni hanno comunque incrementato il loro export, a testimonianza dell’aumento d’importanza del prodotto importato, indipendentemente dal livello qualitativo dello stesso. I prodotti relativi al codice 9402 sono tutti mobili per utilizzo specifico professionale, soprattutto in campo medico, e non rientrano, pertanto, nell’ambito della presente analisi. 88 E’ invece interessante effettuare un’analisi più approfondita delle macrocategorie 9403 e 9401, andando ad evidenziare l’andamento delle principali sottocategorie che le compongono. Innanzitutto, è opportuno analizzare i dati riguardanti le importazioni in Russia delle cucine in legno, caratterizzate dalla categoria doganale 9403.40 (Mobili di legno dei tipi utilizzati nelle cucine). I dati relativi a tale settore vengono riportati nella tabella e nel grafico seguenti. 1999 Paesi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 2216357 4700884 10683563 17419747 14344233 17126520 16125916 18464264 Germania 920948 1448094 2311978 3131283 3516499 5155462 5055415 6634519 Ucraina 313404 367398 758353 973092 1143028 1376612 1707094 1848008 Repubblica Ceca 58940 516150 1154194 656831 777595 1038222 877198 1446562 Slovacchia 35721 7729 8421 609187 861034 1200045 1380522 854755 Finlandia 292124 175264 146353 129797 41205 61272 181332 573763 Ripartizione import Cat. 9403.40 62% Italia Germania Ucraina 22% Rep. Ceca Slovacchia 2% 3% 5% 6% Finlandia Tabella 4 e grafico 6. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9403.40 - Mobili in legno dei tipi utilizzati nelle cucine (valori in migliaia di USD) nel 2006 Dal grafico presentato emerge chiaramente come l’Italia sia saldamente in testa nella categoria delle cucine in legno, detenendo una quota pari quasi a due terzi del mercato. I concorrenti diretti dell’Italia nel settore sono assai distanziati, su livelli di parecchie volte inferiori. Al secondo posto, infatti, si trova la Germania, che però detiene solo il 22% del 89 mercato, seguita al terzo posto dall’Ucraina con il 6%, dalla Repubblica Ceca con il 5 e dalla Slovacchia, attorno al 3%. Tutti gli altri paesi detengono quote trascurabili. Per quanto riguarda il trend di settore, è rilevabile un aumento notevole delle importazioni in senso generale. Tutti i paesi esportatori hanno in linea di massima beneficiato di tale incremento, ma in proporzioni diverse: mentre, infatti, l’Italia e la Germania hanno rafforzato fortemente i propri volumi export, l’Ucraina ha registrato un incremento inferiore, sempre in relazione ai maggiori livelli qualitativi richiesti dal mercato. Una leggera flessione si è invece registrata da parte del gruppo eterogeneo degli altri paesi. Un altro settore di notevole interesse è costituito dalle camere da letto, codice doganale 9403.5, i cui dati relativi alle importazioni sono sintetizzati nella tabella e nel grafico seguenti. Paese 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 2353449 6440063 12229501 21585876 12637241 24106018 24906875 35257885 Spagna 779545 1901887 2375175 3254110 1863705 3570564 2973927 2331339 Romania 246286 447375 896140 2631860 2012567 3815668 3442904 3771541 Germania 408110 830478,4 1230854 1630060 1415678 2317194 3420044 4721151 Polonia 245475 640697 1533140 1839575 1324021 2428755 3238035 6323564 Francia 123849 510559 668498 1274807 795536 1888889 1275195 1519335 Ripartizione import Cat. 9403.50 12% 3% Italia 9% Spagna Romania 7% 4% Germania 65% Polonia Francia Tabella 5 e grafico 7. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9403.50 - Mobili in legno dei tipi utilizzati nelle camere da letto (valori in migliaia di USD) nel 2006 90 Da quanto emerge dai dati presentati, risulta evidente come, anche in questo settore, il leader nelle importazioni sia l’Italia, con un margine ancora più alto rispetto a quello detenuto nel settore delle cucine. Alle spalle dell’Italia troviamo la Polonia e la Germania, paesi tradizionalmente forti in tale comparto, che detengono rispettivamente una quota di mercato del 12 e del 9%, seguite dalla Romania con il 7%. In particolare, Romania e Polonia sono molto attive nel segmento dei prodotti di medio e basso livello, mentre per quanto concerne il prodotto di qualità, i maggiori competitor dell’Italia sono proprio Germania e Spagna (4%), che ha però perso molte posizioni negli ultimi due anni. Tutti gli altri paesi sono allineati su valori inferiori ai 3 punti percentuali. Anche nel settore delle camere da letto il trend delle importazioni ha registrato i soliti incrementi vorticosi, aumentando di oltre 4 volte nel corso degli ultimi cinque anni. Maggiori beneficiari di tale incremento sono stati l’Italia e la Germania. Occorre comunque rilevare che tutti i paesi presi in considerazione hanno quantomeno triplicato la propria presenza in Russia nel corso del periodo analizzato. Il terzo settore di interesse nell’ambito della macrocategoria 9403 è quello dei soggiorni e sale da pranzo in legno, caratterizzato dal codice 9403.60 (Mobili in legno dei tipi utilizzati nelle sale da pranzo o nelle stanze di soggiorno). I dati di interesse per le importazioni in tale categoria sono qui di seguito presentati. Paesi 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 2792190 4885705 9008782 13009232 12367089 14463428 15255509 17250329 Spagna 1625302 4679188 6680357 9585413 7036614 10855055 10282586 9299400 Ucraina 1634038 3281511 5430761 5154476 4128538 9341842 12436416 12541465 Polonia 1717970 3017313 3758964 6960187 8739805 17308732 18778572 24891425 Germania 1319300,3 2392275 4041287 7074838 5458968 9140005 11081868 17169378 Romania 226709 612350 837820 2750968 1949809 3423486 3292943 3896495 91 Ripartizione import Cat. 9430.60 5% 20% 20% Italia Spagna Ucraina 11% Polonia Germania 29% 15% Romania Tabella 6 e grafico 8. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9403.60 - mobili in legno dei tipi utilizzati nelle sale da pranzo o nelle stanze di soggiorno (valori in migliaia di USD) nel 2006. I dati esposti mettono in evidenza come in questo settore vi sia una maggiore frammentazione rispetto a quelli precedenti. In questa categoria il leader del settore è la Polonia, con una quota pari al 29%. L’Italia detiene in questo caso il secondo posto, assieme alla Germania, con un peso del 20%. Una notevole quota di mercato è detenuta anche dall’Ucraina, che si attesta al quarto posto, con 15 punti percentuali. Sensibile, ma in netta diminuzione la quota della Spagna, che si ferma al 11%. Il trend nel settore è stato naturalmente crescente, con volumi import cresciuti di diverse volte nel corso del periodo di analisi. Tutti i paesi esportatori hanno beneficiato dell’incremento, raddoppiando o triplicando la propria presenza nel paese. La macrocategoria 9403 comprende al proprio interno, oltre ai mobili per la casa, anche i mobili per ufficio, sia in legno che in metallo. Per quanto concerne i mobili per ufficio in legno, caratterizzati dal codice doganale 9403.30 (Mobili in legno dei tipi utilizzati negli uffici), i dati relativi alle importazioni vengono presentati nella tabella e nel grafico seguenti. 92 Paesi 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 2792190 4885705 9008782 13009232 12367089 14463428 15255509 17250329 Ucraina 1777558 4737314 5999132 3392730 2434980 1582867 1448061 1568057 Austria 2674273 2240985 2614361 2605291 3599161 7792740 8004199 8820127 Germania 4049668 4772768,7 2681068,1 1978717 2545811 2296159 2935898 4527128 Finlandia 746410 937870 1315105 1172857 1085911 2220120 1473009 1923681 Polonia 319303 494192 1049974 1049158 1048852 1537974 2190712 3024516 Ripartizione import Cat. 9403.30 5% 8% Italia 12% 47% Ucraina Austria Germania Finlandia 24% 4% Polonia Tabella 7 e grafico 9. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9403.30 -Mobili in legno dei tipi utilizzati negli uffici (valori in migliaia di USD) nel 2006 Il grafico mostra in modo inequivocabile la posizione dominante detenuta dall’Italia nel settore delle esportazioni dei mobili per ufficio in legno. Il secondo posto nella categoria è occupato dall’Austria, seguita dalla Germania, con una quota del 12%. Per quanto concerne il trend di settore, anche in questo caso si registra un aumento sostanziale nel volume delle importazioni, che, tuttavia, risulta essere meno marcato rispetto ad altri comparti. Non tutti i paesi esportatori, però, hanno beneficiato in modo uguale di tale incremento. Infatti, mentre l’Italia e l’Ucraina hanno aumentato in modo consistente i loro volumi export, la Germania ha perso invece gran parte del suo peso, mentre l’Austria ha realizzato un importante aumento. 93 Il panorama è diverso se si considerano i mobili per ufficio in metallo, contraddistinti dal codice 9403.10 (Mobili in metallo dei tipi utilizzati negli uffici), il cui andamento è evidenziato nella tabella e nel grafico seguenti. 1999 Paese 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 588839 752106 676193 775006 1371186 1949073 2726835 2529137 Germania 1702056 2109719 2323079 1946935 2240472 1959604 1680713 2498159 Francia 1060650 849554 737082 804649 1174182 1537728 1801377 2613647 Polonia 36241 79783 199090 282032 492556 595074 1241602 1836606 Svezia 379874 113136 148749 680361 364820 253730 341224 249696 Finlandia 232142 164438 210994 269831 141084 421822 327445 864646 Belgio 36481 375859 111784 175776 271638 181722 224865 369163 Ripartizione Import Cat. 9403.10 2% 8% 3% 23% Italia Germania 17% Francia Polonia Svezia 23% 24% Finlandia Belgio Tabella 8 e grafico 10. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9403.10 -Mobili in metallo dei tipi utilizzati negli uffici (valori in migliaia di USD) nel 2006. Tale settore, come risulta evidente dai dati presentati, è l’unico, assieme a quello delle camere da pranzo e dei salotti, in cui l’Italia non è al primo posto nella graduatoria dei paesi esportatori. Il settore dei mobili da ufficio in metallo è, infatti, dominato dalla Francia con il 24%. Comunque Italia e Germania seguono a ruota staccate di un solo punto. Al quarto posto si trova Ia Polonia, anch’essa con una buona percentuale (17%), seguita dagli altri paesi. Questo settore rimane, tuttavia, quello che ha registrato la crescita minore, in termini 94 quantitativi, nel corso degli ultimi anni. Anche gli andamenti delle varie nazioni nell’ambito del settore sono stati contrastanti: mentre l’Italia e la Germania hanno generalmente incrementato i propri volumi export, la Francia ha progressivamente perso terreno. Nell’ambito della macrocategoria 9401, sono invece individuabili due sottocategorie di interesse. La prima, caratterizzata dal codice doganale 9401.61, è costituita dai mobili per sedere con intelaiatura in legno e dagli imbottiti. I dati relativi alle importazioni in tale settore nel corso degli ultimi anni sono evidenziati qui di seguito. Paese 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 1952735 5980478 9591315 11852368 11845338 13147868 14149207 18027180 Spagna 435710 885790 1471744 1748672 1216979 1131383 1584608 1300212 Germania 430006 1045102 1114295 1072494 1255045 996819 1304021 1520399 Svezia 338737 91231 42541 795577 575210 562694 741601 882149 Belgio 35921 151083 342240 123973 133611 327921 285787 421771 Polonia 726492 864359 1148402 1421581 1705303 1861182 1722699 2625708 Finlandia 542536 610329 609384 974757 689722 1240455 879332 1607924 Ripertizione import Cat. 9401.61 68% Italia Spagna Germania Svezia Belgio 6% 10% 2% 3% 6% 5% Polonia Finlandia Tabella 9 e grafico 11. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9401.61 - Mobili imbottiti e con intelaiature in legno (valori in migliaia di USD) nel 2006. Anche in questa categoria l’Italia è saldamente in testa nella graduatoria delle esportazioni, e detiene oltre i due terzi del volume totale importato. Il più diretto concorrente dell’Italia è la Polonia, con una quota pari al 10%. Il mercato tuttavia è molto frammentato, poiché il 95 rimanente risulta suddiviso tra una pluralità di paesi, nessuno dei quali, tuttavia, possiede quote di mercato superiori al 6%. Il settore ha presentato una fortissima crescita dei volumi d’importazione. L’Italia ha incrementato le proprie esportazioni nel paese di diverse volte, ma tutti gli altri concorrenti, in varie misure, hanno anch’essi avuto incrementi rispettabili. La produzione della Svezia, tramite la propria catena di grande distribuzione IKEA, ha incrementato notevolmente la vendita di articoli. La seconda importante sottocategoria è costituita dai mobili per sedersi girevoli e regolabili in altezza, caratterizzati dalla voce doganale 9401.30, i cui dati sono di seguito riportati. 1999 Paesi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Ucraina 3314434 9097935 11319326 9018776 10457489 12869941 13639215 19501986 Italia 507729 1224237 2452491 2487089 2354614 2335564 2915473 3849745 Polonia 373954 722169 1283464 1121257 1543170 1999737 3038491 3878369 Germania 1003536 537807,6 429882,47 512350 994807 1191372 2723120 4346539 Ripartizione Import Cat. 9401.30 62% Ucraina Italia Polonia 12% 14% Germania 12% Tabella 10 e grafico 12. Ripartizione dell’import per paesi di provenienza – Categoria 9401.30 - Mobili per sedersi girevoli, regolabili in altezza (valori in migliaia di USD nel 2006) Come risulta evidente dai dati presentati, è l’Ucraina a dominare il settore, con quasi due terzi delle esportazioni in Russia. Seconda la Germania con il 14%. Al terzo posto, ma con un distacco considerevole, troviamo invece l’Italia, che detiene il 12% del totale assieme alla 96 Polonia. Gli altri produttori hanno quote di mercato singole trascurabili. Il settore ha presentato incrementi considerevoli in termini di volumi import, dei quali hanno beneficiato sostanzialmente tutti i paesi in modo equo. La struttura delle importazioni non si è quindi modificata sostanzialmente rispetto alla situazione di alcuni anni fa. 3.1.2 Articoli complementari : importazione di prodotti italiani nei settori merceologici di arredo bagno, Caminetti, Porte e Finestre Viene di seguito riportata un’analisi sintetica dell’andamento delle importazioni, in settori merceologici correlati a quello del mobile e dell’arredamento, di prodotti italiani all’interno della Federazione Russa. In questo modo è possibile evidenziare i settori in cui il prodotto nazionale ha presentato i migliori risultati, in termini di volumi e di progressi nelle vendite. Il periodo di riferimento è l’arco temporale che va dal 1999 al 2006. Tutti i dati sono espressi in migliaia di dollari. Settore arredo bagno I dati ufficiali relativi all’importazione di prodotti dell’arredo bagno sono stati divisi in tre diverse categorie, ad ognuna delle quali è associato un codice doganale: 6910: Acquai, lavabi, basamenti per lavabi, vasche da bagno, bidè, tazze per gabinetti, cassette di scarico, orinatoi e apparecchi fissi simili per usi sanitari, di ceramica (escluso: Portasapone, portaspugna, portaspazzolino, portasciugamano e portarotolo per carta igienica. 97 Importazioni Codice dog. 6910 (in migliaia di USD) 4931173 5000000 4500000 4000000 2960826 3500000 2966512 2834586 3000000 2128078 2500000 1888454 2000000 1402096 1500000 943321 1000000 500000 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 2128078 943321 1402096 1888454 2966512 2960826, 2834586 4931173 Quantità (Pcs) 0,00 0,00 0,00 81652 108309 121609 100069 96646 6911: Vasellame ed altri oggetti per la casa, l’igiene o la toeletta, di porcellana (escluso: vasche da bagno, bidè, acquai e apparecchi fissi simili; statuette ed altri oggetti d’ornamento, giare, damigiane e recipienti simili per il trasporto o l’imballaggio; macinini per caffè e per spezie con contenitore di ceramica e meccanismo di metallo) Importazioni Codice dog. 6911 (in migliaia diUSD) 450000 400000 350000 300000 250000 200000 150000 100000 50000 0 432375 347083 320649 337548 168203 174653 93878 98466 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 98 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 93878 98466 168203 174653 320649 337548 347083 432375 Peso (Kg) 7331 46145 57229 70203,70 207476,10 143179,83 153756,50 143909,12 NOTA: Dati disponibili solo in peso 6912: Vasellame ed altri oggetti per la casa, l’igiene o la toletta, di materie ceramiche diverse dalla porcellana (escl. vasche da bagno, bidet, acquai e apparecchi fissi simili; statuette ed altri oggetti di ornamento; giare, damigiane e recipienti simili per il trasporto o l’imballaggio; macinini per caffè o per spezie con contenitore di ceramica e meccanismo di metallo). Importazioni Codice dog. 6912 (in migliaia di USD) 900000 800000 700000 600000 500000 400000 300000 200000 100000 0 863439 624957 633472 451094 350786 257003 181324 81877 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 81877 181324 257003 350786 451094 624957 633472 863439 Peso (Kg) 24746 170636 237371,80 350333 455141,58 683220,40 666595,80 838476,29 NOTA: Dati disponibili solo in peso . Dai seguenti dati e dai grafici emerge in modo piuttosto evidente come, per i prodotti italiani, a partire dal 1999, ci sia stato, in tutte e tre le categorie merceologiche, un incremento annuale piuttosto regolare nella loro importazione all’interno della Federazione Russa. In tutti e tre i casi i risultati migliori sono stati raggiunti nel 2006. L’ammontare 99 complessivo di prodotti importati espresso in dollari è stato di 6.227 milioni. Nel 1999 era invece fermo a 2.304. Caminetti I dati ufficiali relativi all’importazione di caminetti sono stati ripartiti in tre diversi gruppi, ad ognuno dei quali è collegato un codice doganale. 732181: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili gassosi o a gas ed altri combustibili (escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni separati, scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari). Importazioni Codice dog. 732181 (in migliaia USD) 100000 92850 80000 60000 78435 52019 37867 40000 20000 88852 79628 10795 12466 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 10795 12466 37867 52019 79628 92850 78435 88852 273 102 721 713 1976 2106 1796 1581 Quantità (Pcs) A partire dal 2001 si è registrata una notevole crescita nell’importazione di stufe, caminetti, caloriferi e caldaie alimentate a gas e con altri combustibili gassosi. Il trend positivo si è arrestato leggermente nel 2005, ma i dati del 2006 confermano una ripresa nel settore e si attestano su valori molto simili a quelli del 2004. 100 732182: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili liquidi (escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni separati, scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari). Importazioni Codice dog. 732182 (in migliaia di US D) 25000 22353 20000 15000 10000 5000 3890 2126 2113 942 717 0 1999 2001 2002 2003 2004 2005 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 2113 NP 22353 2126 717 3890 942 NP 3 NP 419 19 2 97 3 NP Quantità (Pcs) I dati per stufe e caminetti alimentati a combustibili liquidi presentano un picco anomalo nel 2001, quando sono stati importati 419 pezzi. Per il resto i volumi sono molto bassi, si pensi che nel 2005 sono stati importati soltanto 3 pezzi. I dati per il 2006 non sono invece disponibili. Probabilmente il dato del 2002 si può ricollegare ad un’unica grossa ma isolata fornitura. 732183: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili solidi (escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni separati, 101 scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari). Importazioni Codice dog. 732183 (in migliaia USD) 800000 702282 700000 600000 500000 401947 400000 300000 254853 222034 200000 100000 156025 73398 43028 27238 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 27238 73398 43028 156025 222034 254853 401947 702282 Quantità(Pcs) 143 2967 135 725 1099 2713 1587 2441 In questo caso invece l’andamento disegna un trend crescente, confermato dagli ultimi dati relativi al 2006, quando sono entrati nel paese quasi 2500 esemplari di stufe, caloriferi, caminetti, griglie e caldaie alimentate con combustibili solidi, per un valore complessivo che si aggira sui 700 milioni di dollari. Anche in questo caso però è opportuno sottolineare che si tratta di un settore marginale dell’import italiano in Federazione Russa, con volumi molto bassi. Porte e finestre Anche per il settore di porte e finestre è stata operata una ripartizione in categorie. I codici doganali presi in considerazione questa volta sono 5. 441810: Finestre, porte-finestre e loro telai e stipiti di legno 102 Codice dog. 441810 (dati in migliaia di USD) 348640 350000 300000 248996 250000 200000 150000 125102 84716 100000 84192 97840 94184 50000 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 2455739 125102 84716 248996 84192 94184 97840 348640 Peso (Kg) 283514 139996 68620 77126 56532 49134 36671 92838 NOTA: Dati disponibili solo in peso I risultati in questo settore disegnano un trend molto positivo, con un picco nelle importazioni realizzato proprio nel corso dell’ultimo anno, quando si è passati da 97 a ben 348,6 milioni di dollari. Dal 2003 al 2005 invece l’andamento, pur essendo leggermente positivo, aveva avuto uno sviluppo molto più contenuto, con un incremento complessivo di poco inferiore ai 14 milioni di dollari in tre anni. 441820: Porte e loro telai, stipiti e soglie in legno Codice dog.441820 (dati in migliaia di USD) 10000000 9287557 8000000 6000000 5066332484506854414515216994 3722407 3039687 4000000 2000000 1650187 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 103 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 1650187 3039687 3722407 5066332 4845068 5441451 5216994 9287557 Peso (Kg) 1390426 2760442 3736420 4716563 4840644 3265404 2262219 3023756 NOTA: Dati disponibili solo in peso I dati per il settore di porte e telai in legno ha seguito uno sviluppo simile a quello delle finestre sopra analizzato, anche se gli incrementi sembrano, all’apparenza, meno evidenti. In realtà i volumi realizzati in questo settore sono molto più alti, se si pensa che nel 2006 si è arrivati a sfiorare i 9287 milioni di dollari. L’incremento sull’anno precedente è stato superiore ai 4 miliardi di dollari. 730830: Porte e finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie, di ghisa, ferro o acciaio. Codice dog. 730830 (dati in migliaia di USD) 4500000 4000000 3500000 3000000 2500000 2000000 1500000 1000000 500000 0 4207621 2920203 2649720 2000540 1809004 1235528 632592 679889 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 632592 679889 1235528 2000540 1809004 2920203 2649720 4207621 Peso (Kg) 328877 617924 1122516 1581868 1446261 1764458 1759530 2402714 NOTA: Dati disponibili solo in peso Anche il settore di porte, finestre e soglie realizzate con materiali diversi dal legno i risultati sono stati positivi per i prodotti italiani. Le migliori performance si sono realizzate, ancora una volta, nel corso dell’ultimo anno, quando si è concretizzato un incremento in valore superiore al 60%. 104 730890: Costruzioni e parti di costruzioni, di ghisa, ferro o acciaio, n.n.a. (esclusi ponti, elementi di ponti, torri e piloni, porte, finestre e loro intelaiature, stipiti, soglie, materiale per impalcature, per casseforme e per puntellature). Codice dog.730890 (in migliaia di USD) 35000000 30358004 30000000 25000000 20000000 15461680 15000000 17094951 92596828845334 5871122 3588810 10000000 8277272 5000000 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2004 2006 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2005 2006 Valuta (USD) 8277272 3588810 5871122 9259682 8845334 15461680 30358004 17094951 Peso (Kg) 2636731 3236719 6401551 8190001 9529270 13512202 15917848 14588460 NOTA: Dati disponibili solo in peso Questa categoria merceologica, collegata in maniera più marginale al settore del legno e dell’arredamento, presenta un andamento più particolare. A partire dal 2000 il trend è stato positivo. Tuttavia i dati record del 2005 non si sono ripetuti l’anno successivo e l’ammontare dei prodotti importati si è attestato a fine anno su valori simili a quelli del 2004. 761010: Porte e finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie di alluminio (escl. guarnizioni) 105 Codice dog. 761010 (dati in migliaia di USD) 1800000 1630400 1600000 1400000 1200000 1000000 859260 756858 800000 600000 497044 452538 446554 317568 400000 264797 200000 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Valuta (USD) 1630400 497044 264797 446554 317568 452538 859260 756858 Peso (Kg) 135312 86306 147629 227039 175587 180725 302723 196613 NOTA: Dati disponibili solo in peso Il settore di porte, finestre e soglie in alluminio ha subito invece una battuta d’arresto, in particolare se si confrontano i dati del 1999 con quelli del 2006. Nel periodo intermedio lo sviluppo è stato altalenante, ma non sono stati registrati andamenti anomali. 106 3.1.3 Importazioni complessive in Federazione Russa per paese di provenienza Tab. 1. Cod. 6910 Acquai, lavabi, basamenti per lavabi, vasche da bagno, bidè, tazze per gabinetti, cassette di scarico, orinatoi e apparecchi fissi simili per usi sanitari, di ceramica (escl. Portasapone, portaspugna, portaspazzolino, portasciugamano e portarotolo per carta igienica. Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 2005 2006 Ucraina 9334679 12536432 11841432 13050364 Cina 7118127 11587566 18809002 26334382 Polonia 6987340 8438145 8170152 11933702 Italia 2966512 2960826 2834586 4931173 Rep. Ceca 2769420, 2996984 4443760 4182235 Spagna 2616017 3359041 3200238 2582873 Svezia 2385000 1137933 1636147 3321813 Finlandia 2280189 3373116 3274081 5076514 Altri 5622618 1972331 2587069 2631880 Paese Come si può notare dalla tabella l’Italia ha visto aumentare la sua quota di mercato, ma i volumi rimangono comunque bassi, se confrontati con quelli di Cina, Ucraina e Polonia. La Cina in particolare ha quasi quadruplicato, nell’arco degli ultimi 4 anni, il valore in dollari delle sue importazioni. Tab. 2. Cod. 6911: Vasellame ed altri oggetti per la casa, l’igiene o la toeletta, di porcellana (escl. vasche da bagno, bidè, acquai e apparecchi fissi simili; statuette ed altri oggetti d’ornamento, giare, damigiane e recipienti simili per il trasporto o l’imballaggio; macinini per caffè e per spezie con contenitore di ceramica e meccanismo di metallo). 107 Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 2005 2006 320649 337548 347083 432375 Ucraina 10523901 13365348 13561975 13526421 Cina 6711478 11097310 16775792 25669958 Rep. Ceca 3154076 3071492 3834195 3893170 Germania 1795401 2532771 2360499 2803173 Francia 739742 567140 984984 1081324 Gran Bretagna 478531 528650 749822 628571 Polonia 333791 458657 361625 646977 Thailandia 327369 1010676 1255888 1328937 Paese Italia In questo settore merceologico la posizione dell’Italia è piuttosto marginale. Il valore delle sue importazioni è di ben 60 volte inferiore rispetto a quelle cinesi. Inoltre non si evidenzia una crescita significativa negli ultimi quattro anni. Tab. 3. Cod. 6912: Vasellame ed altri oggetti per la casa, l’igiene o la toletta, di materie ceramiche diverse dalla porcellana (escl. vasche da bagno, bidet, acquai e apparecchi fissi simili; statuette ed altri oggetti di ornamento; giare, damigiane e recipienti simili per il trasporto o l’imballaggio; macinini per caffè o per spezie con contenitore di ceramica e meccanismo di metallo) Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 2005 2006 Italia 451094 624957 633472 863439 Ucraina 3307268 4259588 4197910 4924085 Cina 11733079 17037588 28354671 35935045 Portogallo 734762 793625 669413 444248 Olanda 635303 1163957 1260061 478194 Germania 608407 600936 816582 1192100 Polonia 308109 499733 847535 1168497 Lettonia 253187 240812 196559 156907 Gran Bretagna 250874 786671 1244506 1801923 Paese Anche in quest’ultima categoria, sempre legata al settore dell’arredo bagno, è la Cina a giocare un ruolo da protagonista, seguita, a debita 108 distanza, dall’Ucraina. I prodotti italiani in questa categoria realizzano un volume d’affari che supera di poco gli 860 milioni di dollari. CAMINETTI Tab. 4. Cod. 732181: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili gassosi o a gas ed altri combustibili (escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni separati, scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari). Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 Italia 79628 92850 78435 88852 Ucraina 18569 8836 37339 75054 Olanda 604114 470 195 467, Canada 80703 749 939 3706 Ungheria 76874 24035 40985 319940 Spagna 44170 886 / / Polonia 40985 17 1850 / Usa 34638 18872 7382 50812 Germania 27175 10994 6686 50464 / 8339 143029 131087 Paese Cina 2005 2006 In questo settore l’Italia si è conquistata una posizione di tutto rispetto, collocandosi a fine 2006 al 3 posto come fornitore di stufe e caminetti alimentati con combustibili gassosi. I volumi delle importazioni in Federazione Russa sono però piuttosto bassi nel complesso, Tab. 5. Cod. 732182: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili liquidi (escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni 109 separati, scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari). Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) Paese Italia 2003 2004 717 2005 3890 2006 942 / Ucraina 16791 / / 837 Germania 25427 6291 1227 46857 Canada 27379 2468 / 7501 Ungheria 3703 / / / Rep. Korea 131750 867 144 1738, Giappone 16361 13767 3916 1372 Usa 8694 60222 2083 786 Francia 4731 1821 / / Cina 378 / 2066 1909 Turchia 4072 1092 12575 / La stessa cosa non si può dire per il settore di stufe e caminetti alimentati a combustibili liquidi. Dai dati in nostro possesso risulta che nell’arco del 2006 nessun prodotto italiano appartenente a questa categoria merceologica sia stato venduto sul mercato della Federazione Russa. Si può altresì notare che dal 2004 c’è stato un calo complessivo e generalizzato di importazioni in questa categoria merceologica. Tab. 6. Cod. 732183: Stufe, caloriferi, caminetti, griglie a fuoco nudo, caldaie a focolaio, bracieri, focolai per lisciviatori, caldaie per bucato e utensili simili per uso domestico, di ghisa, ferro e acciaio, a combustibili solidi (escl. apparecchi di cottura, anche con forno; inclusi i forni separati, scaldapiatti, caldaie per il riscaldamento centrale, scaldaacqua istantanei e scaldaacqua normali, utensili da cucina ordinari). 110 Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 2005 2006 Italia 222034 254853 401947 702282 Francia 2209850 2730809 3479492 4591106 Finlandia 442954 722552 923560 1263911 Germania 187292 232197 358407 596796 Rep. Ceca 141222 118211 151719 169842 Svezia 85703 97704 93714 199040 Belgio 68575 160252 138434 101251 Spagna 56528 126274 133407 125812 Polonia 55231 32312 73312 140439 Norvegia 38135 54607 86833 105410 Usa 35756 18391 39515 95802 Paese In questo settore è la Francia ad ottenere i risultati più interessanti. I transalpini sono leader sul mercato fin dal 2003. I risultati italiani sono comunque buoni. Il nostro paese è il terzo fornitore e negli ultimi hanno ha realizzato una crescita pressoché costante. PORTE E FINESTRE Tab. 7. Cod. 441810: Finestre, porte-finestre e loro telai e stipiti di legno Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 2005 2006 84192 94184 97840 348640 Ungheria 1946068 5436911 5609381 2863729 Danimarca 1581798 71284 183397 1836098 Finlandia 978782 609557 811616 1491756 Ucraina 768349 2882055 3956597 5924137 Polonia 761745 749405 687588 841860 Germania 382917 488273 663680 1062680 Svezia 299320 320077 392576 79758 Turchia 39230 5718 2008 5619 Canada 6883 22728 / / Paese Italia 111 Il ruolo dell’Italia in questo settore è piuttosto marginale. I risultati maggiori sono stati raggiunti dall’Ucraina. Bene anche Ungheria, Danimarca e Finlandia. Tab. 8. Cod. 441820: Porte e finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie, di ghisa, ferro o acciaio Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 2005 2006 Italia 4845068 5441451 5216994 9287557 Finlandia 2974608 3257262 4017683 6770716 Spagna 2840056 1597454 1219296 2108077 Turchia 1049803 565066 1123649 2099557 Germania 968574 1840922 14853 1095189 Lettonia 894530 352363 116715 117042 Polonia 833873 568684 669774 397219 Olanda 597507 171909 197443 31433 Slovenia 519741 410669 236324 114149 Canada 489793 76118 75947 USA 85348 47435 79015 Paese / 29292 L’Italia è leader assoluta per questa tipologia di prodotto. I risultati del 2006 sono stati estremamente positivi. La Finlandia, che è il secondo fornitore è staccata di ben 2,5 miliardi di dollari. Tab. 9. Cod. 730830 Porte e finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie, di ghisa, ferro o acciaio. - Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 2005 2006 Italia 1809004 2920203 2649720 4207621 Germania 7526446 8549167 10173310 13298363 Ucraina 2489900 3660752 5146319 7885638 Polonia 1159266 1664387 2476111 2992291 Cina 1095645 6932551 27785449 80148180 Finlandia 1044840 1530452 940962 1766284 Turchia 746543 589671 623917 487472 Danimarca 388784 103421 546786 232619 Olanda 378320 396085 760900 729593 Norvegia 371670 206873 1442462 1978381 Paese 112 La presenza italiana nel settore è triplicata negli ultimi tre anni in valore assoluto. Ma leader incontrastata della categoria è la Cina, che ha visto crescere la sua quota di quasi 80 volte a partire dal 2003 Tab. 10. Cod. 730890 Costruzioni e parti di costruzioni, di ghisa, ferro o acciaio, n.n.a. (esclusi ponti, elementi di ponti, torri e piloni, porte, finestre e loro intelaiature, stipiti, soglie, materiale per impalcature, per casseforme e per puntellature). - Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) 2003 2004 2005 2006 Italia 8845334 15461680 30358004 17094951 Polonia 12440927 17837850 20506064 24641017 Turchia 10974735 13857261 23997089 19472681 Ucraina 8909429 18141609 22051084 17799730 Austria 5943578 6142991 13241978 3704714 Rep Ceca 5433382 3771736 10250544 8406258 Rep. Korea 4600954 10560326 91586268 17231706 Gran Bretagna 4195967 12253775 22459389 4978795 Svezia 3114196 3121431 3434440 3875124 Usa 2838317 3499977 22994785 2644178 Paese In questa categoria è la Polonia a dominare il mercato. Seguono Turchia, Ucraina e Corea del Sud, paese che ha realizzato i migliori risultati di crescita negli ultimi 3 anni. L’Italia si piazza al quinto posto. Tab. 11. Cod. 761010 - Principali paesi di origine periodo 2003/2006 (dati in migliaia di USD) Paese 2003 2004 2005 452538 859260 756858 2006 Italia 317568 Germania 1035702 947942 1882022 1749797 Turchia 491906 645644 640812 441989 Olanda 256990 258872 554476 176801 Svezia 179326 25166 29332 100765 Slovenia 135944 52140 32437 54064 Finlandia 132009 331840 485091 67237 Estonia 84524 13229 169580 6805 Norvegia 79331 / Polonia 32478 402466 144056 166235 6752 113 L’Italia occupa un buon secondo posto, anche se è piuttosto staccata dal leader del mercato, la Germania. Dal 2003 ha più che raddoppiato il valore delle sue importazioni in Federazione Russa. 114 3.2. Organizzazione del sistema distributivo di riferimento in Russia La distribuzione dei prodotti di arredamento in Russia viene realizzata, fondamentalmente, attraverso quattro canali di distribuzione: i mercati, i negozi di arredamento non specializzati, i negozi di arredamento specializzati, e la grande distribuzione specializzata nel settore. a) I mercati. Questa tipologia di distribuzione non ha mai avuto un peso notevole nel panorama dell’offerta commerciale nel comparto dell’arredamento. La quota di prodotto commercializzata, che era pari al 13,3% nel 1999, si è ulteriormente ridotta nel corso del triennio successivo, e si è attestata, nel 2002, all’11,5% del totale. I mercati si caratterizzano per un’offerta decisamente di basso livello dal punto di vista della qualità e della gamma proposta. Solitamente, vengono proposti prodotti russi appartenenti al segmento qualitativo e di prezzo medio-basso. Rarissimi sono invece i casi di commercializzazione di prodotti d’importazione. Esistono, tuttavia, soprattutto nella città di Mosca, alcuni mercati specializzati nel settore, nei quali è possibile trovare una scelta più ampia, ed anche in parte prodotti d’importazione. Essi, tuttavia, rappresentano un fenomeno del tutto isolato nel panorama della distribuzione nazionale. b) I negozi di arredamento non specializzati. Pur occupando una posizione di maggiore importanza nel panorama distributivo del settore in Russia, i negozi non specializzati hanno perso parte del loro peso nel corso degli ultimi anni. Questa perdita di importanza, accompagnata peraltro dalla riduzione nel numero di tali punti vendita, è stata soprattutto determinata dalla trasformazione dei negozi stessi in punti vendita specializzati. Molti negozi di questo tipo, inoltre, sono entrati a far parte delle catene di distribuzione di mobili, oppure sono stati assorbiti da supermercati e organizzazioni della grande distribuzione. Essi offrono una gamma di prodotti piuttosto differenziata, ma, solitamente, coprono un segmento di qualità media o medio-bassa e non sono, pertanto, di grande interesse per il produttore italiano di mobili che intenda esportare il proprio prodotto in Russia. 115 c) I negozi specializzati. Di maggiore interesse, senza dubbio, sono invece i negozi di arredamento specializzati, ossia quei punti vendita che si sono concentrati sulla distribuzione di particolari tipologie di prodotto. Ad esempio, esistono molti rivenditori di cucine, arredo-bagno, divani e poltrone, camere da letto, ecc. Il numero di tali punti vendita è sempre stato, nel corso degli ultimi anni, in costante aumento, e pare non abbia subito neppure in modo vistoso i contraccolpi della crisi economica del 1998. Nel corso degli ultimi anni, inoltre, il numero di tali punti vendita è aumentato vistosamente, in particolar modo nell’ambito dei grossi centri urbani che, come sempre, guidano le tendenze nell’ambito delle preferite modalità di acquisto dei consumatori. Il fenomeno è stato particolarmente evidente nella città di Mosca, dove fra il 2000 e la fine del 2002 il numero di punti vendita specializzati è aumentato dell’86% per quanto concerne i rivenditori specializzati in cucine, e del 43% per quelli specializzati in mobili per ufficio. I rivenditori specializzati offrono un’ampia gamma di scelta al consumatore, nell’ambito dell’area di specializzazione. Esistono punti vendita di ogni livello, da quello medio a quello di prestigio, ma il più tende a privilegiare la produzione di qualità medio-alta, con molti prodotti d’importazione e marchi noti. d) La grande distribuzione. Il settore che si è maggiormente sviluppato nel corso degli ultimi anni e che continua a crescere a ritmi sostenuti, è senza dubbio quello della grande distribuzione e delle catene specializzate nelle rivendita di mobili. Per quanto concerne queste ultime, esse sono costituite da molti punti vendita di dimensioni medie o medio-grandi che solitamente commercializzano un’ampia scelta di articoli diversificati per categorie (cucine, salotti, imbottiti, ecc.) e per qualità, escludendo generalmente la produzione di bassa qualità. In alcuni casi le catene di distribuzione nascono come rete di commercializzazione dei prodotti di alcuni grossi produttori locali di mobili: un esempio in tal senso è costituito dal gruppo Shatura, grosso produttore russo di mobili operante soprattutto nella regione di Mosca, che ha aperto numerosi punti vendita nella città, ed è attualmente una tra le catene di distribuzione di maggiore importanza della capitale. 116 Le catene di distribuzione si presentano molto interessanti per il produttore italiano intenzionato alla distribuzione in Russia. Infatti la gamma offerta presenta ampio spazio per i prodotti di qualità d’importazione. Inoltre, solitamente, esse operano con una politica centralizzata per quanto concerne gli approvvigionamenti; in tal senso, un buon contatto stabilito con l’ufficio acquisti di una di tali catene può costituire un’opportunità di distribuzione dei propri prodotti in una molteplicità di punti vendita sul territorio. Le catene della distribuzione, pur non essendo aumentate numericamente negli ultimi anni in modo consistente, si sono tuttavia espanse in modo notevole per quanto concerne il numero di punti vendita operativi e la copertura territoriale. I grossi distributori di mobili ed i supermercati del mobile rappresentano un fenomeno relativamente nuovo nell’ambito della distribuzione nel paese, essendo comparsi solamente nel corso degli ultimi anni. Essi tuttavia, si stanno espandendo e moltiplicando a ritmi molto sostenuti, soprattutto in virtù degli ottimi prezzi che sono in grado di offrire alla clientela. I grandi distributori, infatti, possono sfruttare economie di scala negli acquisti, che consentono loro di mantenere il prezzo di vendita al pubblico inferiore rispetto a quello praticato dai distributori più piccoli. I supermercati del mobile stanno sorgendo in particolar modo nella periferia delle grandi metropoli, Mosca innanzitutto, e più di recente anche San Pietroburgo. Sul mercato sono anche alcuni colossi internazionali della distribuzione di settore, quali IKEA e METRO. I grandi distributori puntano generalmente a soddisfare le esigenze di un’ampia fascia di acquirenti: la gamma offerta, pertanto, prevede prodotti di ogni qualità e prezzo, con una particolare attenzione ai prodotti di qualità non scadente, ma offerti a prezzi vantaggiosi. In molti casi i distributori hanno avviato delle proprie produzioni, che vengono commercializzate con marchio proprio e sono offerte a condizioni concorrenziali, non dovendo scontare alcun tipo di ricarico sui prezzi stessi. La distribuzione di prodotti d’importazione, eccezion fatta per quei distributori che vendono solo produzioni proprie (come IKEA), è di solito consistente, in particolar modo per quanto concerne la fascia medio-alta. Normalmente esclusi, invece, i prodotti di altissima gamma, 117 che vengono di preferenza offerti in appositi spazi distributivi e show room, collocati nel centro delle città. 3.3. Produttori locali 3.3.1 Principali produttori locali di mobili Principali produttori di mobili generici FATSET Ul. Mel’nichnaya, 70 Yaroslav, 150001 Tel: (0852) 72-54-98 www.facet.ru Produttore di mobili in vetro. Al momento attuale il produttore distribuisce i suoi prodotti in tutto il paese, da Vladivostok a San Pietroburgo. La produzione è in grado di soddisfare le esigenze di una molteplicità di clienti, tra i quali figurano le principali imprese russe di rivendita mobili. Tra i clienti principali, si possono annoverare Torgovlaya Mebelyu (Novgorod), Mebel (Cherepovets), Barbara (Sergiev Posad), Antek (Tver), Sibrezer (Novosibirsk), Steklotorg (Khabarovsk). Lo stabilimento ha sede nella città di Yaroslavl, a circa 200 km a nord di Mosca. INTER’ER Studencheskij proezd 12 Ivanteevka, 141280 Moskovskaya Obl Tel. (095) 513-26-79 Questo produttore ha i propri stabilimenti situati nei dintorni di Mosca, a poca distanza dalla capitale. La produzione è molto ampia, e comprende sia mobili per ufficio, che mobili per alberghi, nonchè cucine. Tutta la produzione viene realizzata in legno. 118 Detskaja mebel’ Ul. Sel’skochozyaystvennaya 4 Moskva, 129226 Tel./Fax (095) 181-33-42 www.rosmebel.com Questo produttore, che ha sede principale nella città di Mosca, é specializzato nella produzione di mobili per bambini, in particolar modo camerette ed arredamento specifico per scuole ed asili. ADEKS Ul. Ryl’skaya 17 Samara, 443022 Tel. (8462) 55-04-44 Adeks è un produttore russo di mobili che ha la propria sede operativa nella città di Samara, nella parte centro meridionale della Russia europea. La produzione è molto varia, e comprende arredamento in legno sia per la casa che per l’ufficio. KMK Ul. Leningradsakaya 1 Khimki, 141400 Moskovskaya obl Tel. (095) 575-45-56 www.kuzmebel.ru Kmk è un produttore operante nella regione di Mosca. In particolare, gli impianti hanno sede nella città di Khimki, situata a pochi chilometri dal centro della capitale. La produzione realizzata è svariata, e comprende sia mobili per cucine, che camere da letto ed armadi. Vengono anche realizzati mobili imbottiti. La caratteristica principale di tutti i mobili, è quella di essere prodotti in truciolato di legno naturale, che viene successivamente impiallacciato per la realizzazione del prodotto finito. SALVE Ul. Ostashenskaya, 6/34 119 Yaroslavl’,150035 Tel. (095) 57-61-29 Fax (0852) 57-61-30 Questo produttore, che ha la propria sede nella città di Yaroslavl, 200 km a nord est di Mosca, è specializzato nella preparazione su ordinazione di mobili in lastre di legno truciolato. Vengono altresì realizzati mobili in legno massiccio, sia di conifere che di rovere. La produzione è molto vasta, e comprende armadi, tavoli, mobili per l’ufficio e per la casa. Vengono infine preparate e realizzate strutture metalliche per l’arredamento. BIS-N Ul. Chertanovskaja 66, korp. 3 Moskva, 113534 Tel. (095) 388-3001, Fax 388-3001 www.bis-n.ru E-mail: [email protected] Questo produttore moscovita realizza mobili componibili, adatti all’arredamento di tutti gli spazi della casa. Il produttore è attivo dal 1995, per cui vanta un’esperienza già pluriennale nel settore. La vendita dei prodotti realizzati viene operata prevalentemente in forma diretta. Il produttore, infatti, dispone di due punti vendita di proprietà entrambi ubicati nella città di Mosca. GRAFSKOE АО Ul. Nikitina 149 Pos. Krasnoselskiy, 394080 Voronezhskaya Obl. Тel. (0732) 27-05-90, 27-07-70 Fax 27-05-90, 27-07-70 E-mail: [email protected] www.graf.ru Persona da contattare: Stapanov Valentin Alekseevich 363 dipendenti 120 Questo produttore opera nella regione di Voronezh, situata nella Russia europea centro-meridionale. Utilizzando materiali di qualità d’importazione, in particolar modo di produzione italiana, realizza componenti d’arredamento di vario tipo, per l’arredo di tutta la casa. DRATSENA АО Ul. Vassileva 3 Perm, 614033 Тel. (3422) 25-46-62, 25-48-06, 24-46-62, 25-24-53 Fax 24-46-62, 25-24-53 E-mail: [email protected] http://home.perm.ru/dracena Persona da contattare: Shaykrazeev Rashid Gilmerazievich 228 dipendenti Questo produttore russo opera nella regione di Perm, situata immediatamente ad occidente della catena degli Urali. Vengono realizzati mobili di varie tipologie, per tutti gli ambienti della casa. ZAO MEBELNOE OBEDIDENNIE MOSKVA Ul. Polkova 17 Moskva, 127018 Тel. (095) 289-91-46, 289-91-87 Fax (095) 289-99-02 E-mail: [email protected] www.moskvamebel.ru Persona da contattare: Siventsov Igor Vladimirovich 1.000 dipendenti Questo produttore di mobili, di dimensioni abbastanza rilevanti, è attivo nella città di Mosca. Non vi è una specializzazione produttiva vera e propria, in quanto nell’impianto vengono realizzati mobili di varia tipologia. ОАО POLIEKS Promzona, OAO Polieks Biysk, 659315 121 Altayskiy kray Тel. (3854) 23-60-10, 23-15-00 Fax (3854) 24-48-57 Persona da contattare: Shakurov Rustam Khaydarovich 4.721 dipendenti Questo produttore di mobili opera nella regione di Altai, situata in Asia, al confine con il Kazakistan. Non ha una specializzazione produttiva, in quanto produce fondamentalmente arredamento di diverse tipologie. ZАО ARKHANGELSKIY FANERNIY ZAVOD Ul. Frontovykh Brigad 30 Novodvinsk, 164896 Arkhangelskaya Oblast Тel. (81852) 4-27-70, 4-56-76 Fax (81852) 4-32-64, 4-46-30 Persona da contattare: Buchalovskiy Klavdiy Pavlovich 846 dipendenti Anche questo produttore, di dimensioni considerevoli, non ha una specializzazione produttiva ben definita, occupandosi in generale della produzione di mobili. L’impianto è situato nella regione di Arkhangelsk, nell’estremo nord della Russia europea. OAO SOLOMBALSLIY LESOPILNO- DEREVOOBRABATIVAYUSCHIY KOMBINAT Ul Dobrolyubova 1, Korp 1 Arkhangelsk,163012 Тel. (8182) 29-44-55, 22-82-87 Fax (8182) 65-75-67, 22-31-61 Persona da contattare: Novikov Ivan Alekseevich 2.535 dipendenti Questo grosso impianto è specializzato nella lavorazione del legno in generale. Vengono anche prodotti mobili di buona quantità, utilizzando il legname lavorato dallo stabilimento stesso. L’impianto è attivo nella città di Arkhangelsk, situata nell’estremo nord della Russia europea. GP UCHREZHDENIE UG-42/1 Pos. Pirsi 27 122 Arkhangelsk, 163050 Тel. (8182) 45-28-58, 45-17-38 Fax (8182) 45-16-88 Persona da contattare: Zagrodskiy Zinoviy Vladimirovich 1.600 dipendenti Anche questo stabilimento è operativo nella regione di Arkhangelsk. É specializzato soprattutto nella produzione di mobili di vario genere, oltre che nella lavorazione del legname. OAO DYATKOVO-DOZ Ul. Lenina 225 Dyatkovo, 242630 Bryanskaya Oblast Тel. (08333) 2-11-45, 2-11-54, 2-10-32 Fax (08333) 2-11-54, 2-12-51, 2-10-32 E-mail: [email protected] www.deva.debryansk.ru Persona da contattare: Avdeev Sergey Aleksandrovich 955 dipendenti Questo impianto è attivo nella regione di Briansk, situata nella parte occidentale della Russia europea, ai confini con Ucraina e Bielorussia. E’ specializzato nella produzione di mobili di ogni tipologia. L’impianto è comunque di dimensioni medio-grandi. UCHREZHDENIE YAR 154/15 Pos. Vodstroy Volgograd, 400048 Тel. (8442) 35-57-00 Persona da contattare: Mansvetov Andrey Igorevich 924 dipendenti Questa fabbrica è situata a Volgograd, importante città nella regione del Volga, nella parte centro meridionale della Russia europea. L’impianto realizza mobili di vario genere, senza una specializzazione produttiva ben determinata. 123 ZAO CHEREPOVETSKIY FANERO MEBELNIY KOMBINAT Ul. Proezzhaya 4 Cherepovets, 162604 Volgogradskaya Oblast Тel. (8202) 297-79-73, 29-13-64 Fax (8202) 28-91-30 Persona da contattare: Korotkov Evgeniy Nikolaevich 1.633 dipendenti Anche questo impianto, di dimensioni considerevoli, è operativo nella regione di Volgograd. La specializzazione produttiva, è la realizzazione di varie tipologie di arredamento, sia per la casa che per l’ufficio. VOSTOK IRKUTSKOE PO Ul. Sergeeva 3 Irkutsk, 664043 Тel. (3952) 43-47-64, 43-57-26 Fax (3952) 43-47-50 Persona da contattare: Ruzin Osip Abramovich 1.387 dipendenti Questo produttore di mobili, di dimensioni abbastanza ragguardevoli, è operativo nella città di Irkutsk, situata nella parte meridionale della Siberia centrale. L’impianto non ha una specializzazione produttiva vera e propria, ma produce varie tipologie di arredamento per la casa. OAO KIROVSKIY MEBELNIY DOK Ul. Lesozavodskaya 10-a Kirov, 610010 Тel. (8332) 37-02-28 Fax (8332) 62-42-73 Persona da contattare: Chernik Sergey Stepanovich 880 dipendenti Questo produttore opera nella città di Kirov, situata nella parte centro settentrionale della Russia europea. Non ha una specializzazione produttiva, e vengono realizzati arredamenti per la casa di varie tipologie. OAO SLOBODSKOY MEBELNIY KOMBINAT 124 Ul. Raynisa 11 Slobodskoy, 613100 Kirovskaya Oblast Тel. (83362) 1-19-51, 4-19-51 Fax (83362) 1-18-57, 4-25-69 Persona da contattare: Dudin Vladimir Nikolaevich 948 dipendenti Anche questo impianto, di dimensioni considerevoli, opera nella regione di Kirov. La produzione è abbastanza differenziata, e vengono realizzati mobili di svariate tipologie. OAO YUG Ul. Zavodskaya 1 Pos. Mostovskoy, 352550 Krasnodarskiy Kray, Тel. (86192) 5-14-44, 5-10-31 Fax (86192) 5-25-40 Persona da contattare: Marshalko Aleksandr Yakovlevich 1.509 dipendenti Questo impianto, di dimensioni ragguardevoli, opera nella regione di Krasnodar, nell’estremo sud dellae, vicino al mar Nero. L’impianto produce arredamento generico, senza una specializzazione produttiva vera e propria. ZAO LESOSIBIRSKIY LESOPILNO DEREVOOBRABATIVAYUSCHIY KOMBINAT N.1 Ul. Belinskogo 16-e Lesosibirsk, 663131 Krasnoyarskiy Kray Тel. (39145) 2-13-02, 2-13-34 Fax (39145) 2-16-97 Persona da contattare: Rubtsov Anatoliy Semenovich 3.762 dipendenti Questo grossissimo impianto, specializzato nella lavorazione del legno, ha anche un reparto per la produzione di mobili per la casa di varie tipologie. L’impianto è situato nella regione di Krasnoyarsk, nel cuore della Siberia centrale. 125 ZAO NOVOENISEYSKIY LESOKHIMICHESKIY KOMPLEKS Ul. 40 let Oktyabrya 1 Lesosibirsk, 663131 Krasnoyarskiy Kray Тel. (39145) 3-40-01, 3-91-41 Fax (39145) 3-38-94 Persona da contattare: Shelepkov Viktor Vladimirovich 3.960 dipendenti Anche tale produttore opera nella regione di Krasnoyarsk, ed è specializzato nella lavorazione del legname e nella produzione di mobili. I mobili che vengono realizzati sono di diverse tipologie, per l’arredamento di tutti gli spazi della casa. UCHREZHDENIE UP-288/6 Ul. Parashutnaya 3 Krasnoyarsk, 660079 Тel. (3912) 61-27-38, 61-56-17 Fax (3912) 61-27-38 Persona da contattare: Lobov Ivan Yakovlevich 1.706 dipendenti Anche per questo produttore vale quanto già detto per i due precedenti; Krasnoyarsk è nel cuore della Siberia, zona particolarmente ricca di legname di ottima qualità. Questo spiega la così importante presenza di stabilimenti per la lavorazione del legno, che nello specifico, producono anche mobili. UCHREZHDENIE UP-288/27 Pos. Industrialniy Krasnoyarsk, 660111 Тel. (3912) 24-48-64, 29-87-14 Fax (3912) 24-94-48 Persona da contattare: Ivanov Valeriy Glebovich 1.790 dipendenti Si tratta di un altro grosso impianto per la lavorazione del legno e la produzione dei mobili, situato nella regione di Krasnoyarsk. Così come i 126 precedenti, non realizza una produzione specifica, ma una molteplicità di prodotti per l’arredamento della casa. UCHREZHDENIE ОF-73 / 1 Ul. 2ya Chasovaya 40 Kurgan, 640008 Тel. (3522) 22-50-87, 48-97-50 Persona da contattare: Vilimson Leonid Nikolaevich 949 dipendenti Questo produttore generico di mobili opera nella regione di Kurgan, situata nella Siberia occidentale. Non ha una specializzazione produttiva vera e propria, e vengono realizzati mobili di svariate tipologie. АО AVANGARD GATCHINSKIY ZAVOD Ul. Tsentralnaya 1 Gatchina, 188302 Arkangelskaya Oblast Тel. (81271) 1-30-19, 2-09-32 Fax (81271) 2-10-23 Persona da contattare: Mikhno Georgiy Aleksandrovich 935 dipendenti Questo produttore è operativo nella regione di Arkhangelsk, nell’estremo nord della Russia europea. Realizza mobili per la casa di varie tipologie. ОАО PRIOZERSKIY DOZ Ul. Kalinina 49-a Prozersk, 188751 Leningradskaya Oblast Тel. (81279) 2-12-07, 2-36-06 Fax (81279) 2-36-06 Persona da contattare: Belov Aleksandr Mikhailovich 1.137 dipendenti Questo produttore opera nella regione adiacente a San Pietroburgo. L’impianto è di dimensioni notevoli, ed ha una produzione di mobili 127 molto vasta, in grado di soddisfare le esigenze di una clientela differenziata. ОАО SKHODNIAMEBEL Ul. Nekrasova 2 Moskva, 141441 Тel. (095) 574-72-91, 574-17-88 Fax (095) 574-72-71 Persona da contattare: Imtichey Vladimir Yanovich 1.500 dipendenti Questo produttore moscovita di dimensioni piuttosto grandi offre una produzione molto differenziata, e realizza mobili per cucine, salotti, camere da letto, ecc. ОАО SHATURA MEBELNAYA KOMPANIYA Botinskiy Pr. 37 Shatura, 140700 Moskovskaya Oblast Тel. (09645), (8245 da Mosca) 2-08-31, (095) 787-57-30, 787-57-20 Fax (09645), (8245 da Mosca) 2-32-38 www.pmo-shatura.ru Persona da contattare: Zverev Valentin Ivanovich 2.213 dipendenti Shatura è senza dubbio uno tra i più importanti produttori russi di mobili. Lo stabilimento è situato nella regione di Mosca, ed il produttore dispone di una propria catena di distribuzione, presente nella capitale con numerosi punti vendita. Shatura è uno tra i pochi produttori russi che ha saputo rinnovare la propria produzione, anche grazie ad un afflusso notevole di investimenti. Attualmente, è disponibile una produzione molto vasta, che spazia dai salotti, alle cucine, alle camere da letto, ed all’arredamento per ufficio. I mobili Shatura sono caratterizzati da un livello qualitativo molto buono, e anche in termini stilistici, possono considerarsi competitivi con il prodotto d’importazione. ZAO KHOKHLOMSKAYA ROSPIS 128 Ul. Chkalova 18 Semenov, 606600 Nizhnegorodskaya Obl Тel. (83162) 4-10-50, 4-29-63 Fax (83162) 4-10-50, 4-35-29 [email protected] www.hohloma.nnov.ru Persona da contattare: Korotkov Nikolay Vasilevich 1.482 dipendenti Questo produttore opera nella regione di Novgorod, situata a circa 350 km ad est di Mosca. Offre una produzione molto differenziata, per tutti gli ambienti della casa. GOS. UCHREZHDENIE AM-224. MINISTERSTVO YUSTITSII RF Ul. 20 Let Pobedy 128 Solkamsk, 618500 Permskaya Obl. Тel. (94253) 7-70-16, 7-70-08 Persona da contattare: Yaborov Anatoliy Mikhailovich 942 dipendenti Questo impianto opera nella regione di Perm, situata immediatamente ad ovest della catena degli Urali. Non opera una produzione specializzata, realizzando arredamento per tutta la casa. OAO LESSTROM Ul. Kommunisticheskaya 44 Solkamsk, 618556 Permskya Oblast Тel. (34253) 3-01-07, 3-01-00 Fax (34253) 3-05-32, 3-01-00 [email protected] www.lesstrom.newmail.ru Persona da contattare: Neyasov Grigoriy Vassilevich 1.607 dipendenti 129 Anche questo impianto è operativo nella regione di Perm. Oltre alla lavorazione del legno, produce diverse tipologie di mobili, che coprono le esigenze di arredamento per tutta la casa. OAO OCHERSKIY MASHINOSTROELNIY ZAVOD Ul. Malisheva 1 Ocher, 617086 Permskaya Oblast Тel. (34278) 2-18-38, 2-11-89 Fax (34278) 2-13-66, 2-14-88 Persona da contattare: Khokhlov Anatoliy Anatolevich 1.312 dipendenti Questo impianto, situato nella regione di Perm, è specializzato nella produzione di macchinari. Tuttavia, vengono anche realizzati mobili di diverse tipologie per l’arredamento della casa. OAO VLADIVOSTOKSKIY SUDOREMONTNIY ZAVOD Ul. Nizhneportovaya 3 Vladivostok, 690600 Primorskiy Kray, Тel. (4232) 49-69-03, 22-10-63 Fax (4232) 26-81-45 Persona da contattare: Sass Feliks Iosifovich 809 dipendenti L’impianto è operante nell’estremo oriente della Federazione, nella città di Vladivostok. Non ha una specializzazione produttiva vera e propria, e produce mobili per tutte le esigenze della casa. OAO SYKTIVARSKIY LDK LESOPROMYSHLENNAYA KOMPANIYA Ul. Lesozavodskaya 15 Respublika Komi Syktivkar, 167610 Tel. (8212) 29-15-66, 22-67-76 Fax (8212) 29-15-73, 22-63-76 E-mail: [email protected] Persona da contattare: Slesarev Yuriy Veniaminovich 1.150 dipendenti 130 Questo produttore, di dimensioni medio-grandi, opera nella repubblica costituente di Komi, nella parte settentrionale della regione degli Urali. Produce diverse tipologie di mobili, senza una specializzazione produttiva particolare. SALONY FABRIKI “8 MARTA” Ul. Avtomotorskaya, 1/3 Moskva,125438 Tel. (095)109-7-109 www.8marta.ru Questo produttore, attivo nella città di Mosca, è specializzato nella produzione, distribuzione e vendita di mobili per la casa in generale. In particolare, vengono realizzati e distribuiti salotti e mobili per soggiorno. ALBERT & SHTEIN Staropetrovskiy pr. 11 str. 3-A Mosca, 125130 Tel. (095) 156-04-32, 153-92-78; Fax 156-97-63. E-mail: [email protected] Anche questo stabilimento, attivo nella città di Mosca, è specializzato nella produzione di salotti e di mobili componibili. Oltre alla produzione, l’impresa si occupa anche della distribuzione e della vendita dei componenti che vi vengono realizzati. Principali produttori di mobili imbottiti ASKERT Ul. Bratskaya, 9 Irkutsk, 664019 Tel. (3952) 51-16-64 Questo produttore ha la propria sede nella città di Irkutsk, situata nella parte centro-meridionale della Siberia. La specializzazione produttiva, è la realizzazione di divani, poltrone, divani letto e mobili imbottiti in generale. 131 PARTNER-NN Ul. Strelka, 4, Ofis 204 Nizniy Novgorod, 603086 Tel. (8312) 75-70-30 Partner-nn è un produttore russo specializzato nella realizzazione di sedie e panche in legno massiccio. Vengono realizzati anche tavoli, sempre con l’utilizzo di legname di buona qualità. Il produttore ha la propria sede nella città di Nizhniy Novgorod, situata a circa 300 chilometri ad est di Mosca. KUZMINKI Sormovskiy pr-d 11/7 Moskva,109444 Tel. (095) 174-94-44 Fax 174-94-05 Kuzminki è un produttore specializzato nella realizzazione di mobili imbottiti, divani, poltrone, ecc. Ha la propria sede operativa nella città di Mosca. La vendita dei prodotti viene realizzata soprattutto direttamente, senza fare ricorso ad intermediari commerciali. “SOJUZ-M” NPO Ul. Molodogvardeyskaya 7 Moskva,121467 Tel./Fax (095) 101-33-65 http://www.corbina.ru Questo produttore, operante nella città di Mosca, è specializzato nella realizzazione di mobili imbottiti. Vengono prodotti divani, sofà, poltrone e sgabelli. Inoltre, il produttore ha a propria disposizione una vasta gamma di tessuti ed accessori metallici per il rivestimento dei mobili imbottiti. OAO PROGRESS, ARSENEVSKAYA AVIATSIONNAYA KOMPANIYA IMENI N.I. SAZNIKA Pl. Lenina 5 132 Primorskiy Kray Arsenev, 692312 Тel. (42361) 2-50-69, 2-50-13 Fax (42361) 2-50-93, 2-61-30 E-mail: [email protected] www.aacprogress.da.ru Persona da contattare: Pechenkin Viktor Ivanovich 4.853 dipendenti Questo grosso impianto, situato nella regione di Vladivostok, nell’estremo oriente del paese, è un ottimo esempio di riconversione produttiva. L’impianto, infatti, assemblava aeromobili ad uso civile e, soprattutto, militare. Con la fine dell’Unione Sovietica, si è attuata un’opera di riconversione produttiva, ed attualmente una delle produzioni principali dell’impianto è quella dei mobili imbottiti. Vengono comunque realizzate anche altre produzioni. FEDERALNOE GUP KOTLASSKIY ELEKTROMEKHANICHESKIY ZAVOD Ul. Kuznetsova 20 Kotlas, 165400 Murmanskaya Oblast Тel. (81837) 4-25-04, 4-25-01 Fax (81837) 4-10-21 Persona da contattare: Kremkov Anatoliy Nikolaevich 2.000 dipendenti Questo impianto, specializzato in produzioni elettromeccaniche, è tuttavia anche un importante produttore di mobili imbottiti, e di altre tipologie di mobili per la casa. La fabbrica, che ha dimensioni notevoli, è situata nella regione di Murmansk, ai confini con la Norvegia e la Finlandia, nell’estremo nord della Russia europea. OAO ELEKTROPRIBOR VLADIMIRSKIY ZAVOD Ul. Baturina 28 Vladimir, 600017 Тel. (0922) 23-50-89, 23-28-59 Fax (0922) 23-19-15, 23-81-18 E-mail: [email protected] 133 Persona da contattare: Biruykov Sergey Evgenevich 2.300 dipendenti Questo grosso stabilimento è operativo nella regione di Vladimir, circa 200 chilometri ad est di Mosca. L’impianto è specializzato nella produzione di apparecchiature elettriche, ma viene prodotto anche un quantitativo notevole di mobili; in particolare, vengono realizzati mobili imbottiti di vario genere. KOFanova S. M., C.P. Pr-t Mashinostroiteley 83 Yaroslav,150008 Tel./Fax (0852) 72-41-03. Kofanova è un produttore specializzato nella realizzazione di tutto il necessario per l’arredamento della camera da letto. Vengono realizzati sia letti che comodini, comò, cassettiere, ecc. Tutti i mobili vengono prodotti nello stabilimento di Yaroslavl, città situata a circa 200 chilometri a nord-ovest di Mosca. Principali produttori specializzati in mobili per ufficio, in legno ed in metallo ROSSMETAL Moskovskoe Shosse 125-6 Samara, 443111 Tel. (8462) 70-16-85 www.rossmet.com Rossmet è un importante produttore di mobili in metallo. I mobili che vengono realizzati hanno molteplici possibilità di utilizzo, e possono essere impiegati sia negli uffici, che in alberghi, ristoranti, bar, ed altre situazioni produttive. L’impresa, che conta circa 200 dipendenti, ha i propri stabilimenti produttivi a Samara, importante città della Russia europea centro-meridionale. La vendita dei prodotti viene realizzata in modo diretto, tramite contatti che la fabbrica ha con i grossi rivenditori di 134 arredamento specializzato. Non si fa, generalmente, ricorso ad intermediari commerciali. RAST MP Ul. Chernyakhovskogo 9 Ofis 218. Moskva,125319 Tel. (095) 152-69-61. Rast Mp è un produttore moscovita specializzato nella progettazione e realizzazione di mobili in metallo. Tali mobili vengono utilizzati soprattutto negli uffici, nelle banche e per la realizzazione di archivi. OOO KRISTALL Kremenskoe Shosse 3. Protvino, 142281 Moskovskaya obl. Tel. (0967) 71-80-37 E-mail: [email protected] www.protvino.ru/business/kristall Questo produttore, attivo nella regione di Mosca, è specializzato nella realizzazione di mobili in metallo per ufficio. In particolare vengono realizzati armadi in metallo ed arredamento per banche. SECRET- SERVIS-M Pr-t Budennogo 27 Str. 1 Moskva,105275 Tel./Fax (095) 918-29-61 www.safemoney.ru Secret Servis è un altro produttore moscovita, specializzato nella produzione di armadi metallici. L’utilizzo prevalente di questi ultimi, è in uffici, banche, e archivi. DEKOR RUSS Okruznoj pr-d 16 Ofis 26 135 Moskva,105187 Tel. (095) 740-06-48 Dekor Russ è un importante produttore moscovita, attivo soprattutto nella realizzazione di mobili di diverse tipologie, per l’utilizzo negli uffici. I mobili vengono realizzati in diversi formati, e con l’utilizzo di diverse tipologie di materiali. Il produttore è inoltre specializzato nella produzione di mobili per le scuole. FELIKS Partijnyj per. 1 Korp. 58 Str. 3 Moskva,115093 Tel/Fax (095) 933-77-77 www.felix.ru Feliks è senza dubbio uno tra i principali produttori russi di mobili per ufficio. Questo assemblatore moscovita distribuisce, importa, produce ed esporta mobili per ufficio, con un’ampia e differenziata scelta per il cliente. Vengono inoltre prodotti mobili per l’arredamento degli alberghi. Il produttore dispone di due fabbriche e di una rete di 12 punti vendita a Mosca, uno a San Pietroburgo, ed altri nelle principali città della Federazione Russa. Principali produttori specializzati in cucine FOREMA KUKHNI Moskva, 111396 Svobodniy pr-t 20/58 Tel. (095) 778-16-72 www.forema.ru Forema è un produttore russo di mobili per la cucina, ma realizza anche mobili per ingressi e guardaroba. Il produttore ha la propria sede operativa nella città di Mosca. La vendita dei prodotti non viene solitamente realizzata in modo diretto, ma tramite il ricorso ad alcuni dealer che mettono in contatto il produttore con i principali rivenditori operanti sul territorio. 136 ZAO FABRIKA GORODETSKAYA ROSPIS Ul. Naberezhnaya 61 Gorodets, 606430 Nizhnegorodskaya Oblast Тel. (83161) 2-27-41, 2-22-15 Fax (83161) 2-28-30, 2-24-15 E-mail: [email protected] www.nnov.ru/gorodez/ Persona da contattare: Efremov Vladimir Nikolaevich 283 dipendenti Questa fabbrica è operativa nella regione di Nizhniy Novgorod, situata ad est di Mosca, a circa 300 chilometri di distanza dalla capitale. La specializzazione produttiva dell’impianto è la realizzazione di cucine. Vengono tuttavia prodotti anche mobili di altre tipologie. BRYANSKIY ELEKTROMEKHANICHESKIY ZAVOD Ul. Vokzalnaya, 136 Briansk, 241017 Теl. (0832) 57-08-72, 56-42-04 Fax (0832) 57-67-43, 57-64-59 Persona da contattare: Volkov Mikhail Nikolaevich 2.500 dipendenti Questo grossissimo impianto, specializzato nella produzione di apparecchiature elettromeccaniche, è tuttavia anche un importante produttore e distributore di mobili. In particolare, vengono realizzati mobili per cucine. L’impianto è operativo nella regione di Briansk, situata a circa 800 chilometri a sud-ovest di Mosca, ai confini con la Bielorussia e l’Ucraina. ZAO MUROM Pr. Kirova 21 Murom, 602200 Vladimirskaya Oblast Тel. (09234) 3-57-20, 3-29-45 Fax (09234) 9-82-00, 3-39-12 137 Persona da contattare: Komissarov Mikhail Vassilevich 1.360 dipendenti Questo impianto è operativo nella città di Murom, situata a circa 250 km ad est di Mosca. L’impianto, che produce mobili in genere, è tuttavia maggiormente specializzato nella produzione di mobili per la cucina. Vengono anche realizzati in quantità notevoli mobili imbottiti. ZAO MONZENSKIY DOK Ul. Zheleznodorozhnaya Gryazovetskiy Rayon Pos. Vokhtoga,162740 Volgogradskaya Oblast Тel. 3-28-88, 3-15-19 Fax 3-28-26, 3-14-35 E-mail: [email protected] Persona da contattare: Osipov Nikolay Nikolaevich 1.307 dipendenti Questo produttore è attivo nella regione di Volgograd, situata nella parte centro-meridionale della Russia europea. L’impianto realizza mobili di varie tipologie, ma in particolare è specializzato nella produzione di cucine. ZAO IVANOVO MEBEL 23-ya Liniya 23 Ivanovo,153031 Тel. (0932) 38-64-87, 38-36-54 Fax (0932) 38-08-40, 38-03-40 E-mail: [email protected] www.ivanovomebel.ru Persona da contattare: Matveeva Elena Vladimirovna 3.070 dipendenti Questo impianto, di dimensioni molto grandi, è ubicato nella città di Ivanovo, che si trova a circa 300 km a nord-est di Mosca. L’impianto produce arredamento di vario genere, ma è soprattutto specializzato nella realizzazione di cucine. 138 OAO YURTINKSLES Ul. Shkolnaya 5 Tayshet, 665045 Irkutskaya Oblast Тel. (39563) 6-11-03 Fax (39563) 23-95-85 Persona da contattare: Greciy Andrey Nikolaevich 815 dipendenti Questo operatore è attivo nella regione di Irkutsk, situata nella parte meridionale della Siberia centrale. Vengono prodotti mobili di varie tipologie, con una particolare specializzazione nella realizzazione di componenti d’arredamento per cucina. АО ELEKTROGORSKMEBEL Ul. Sovetskaya 1 Elektrogorsk,142531 Moskovskaya Oblast Тel. (09643) (8243 da Mosca) 3-95-53, (095) 925-82-26 Fax (09643) (8243 da Mosca) 3-02-71, (095) 925-82-26 Persona da contattare: Syroezhskiy Vladimir Nikolaevich 2.370 dipendenti Questo produttore operante direttamente nella regione di Mosca, a pochi chilometri di distanza dalla capitale, è specializzato nella produzione di arredamento di vario tipo, con un particolare accento nell’arredamento per cucina. AVANGARD – ELEKTROMEKHANICHESKIY ZAVOD (GUP) Yuzhnoe Shosse 6 Sarov, 607190 Nizhnegorodskaya Oblast Тel. (83130) 2-24-09, 4-58-90, 4-58-81 Fax (83130) 4-50-90, 4-54-86, 4-54-90 [email protected] Persona da contattare: Zavlishin Yuriy Kuzmich 3.006 dipendenti 139 Questo impianto è operativo nella regione di Nizhniy Novgorod, situata a circa 350 km ad est di Mosca. La produzione che viene realizzata riguarda l’arredamento in generale, con una particolare specializzazione nella realizzazione di mobili per la cucina. Vengono comunque realizzati in quantità considerevoli anche mobili imbottiti di vario genere. OSKIY ZAVOD STIRALNIY MASIN POLET Ul. Khmelnitskogo 224 Omsk, 644021 Тel. (3812) 54-03-52, 57-89-55 Fax (8312) 57-90-33 [email protected]/siberia Persona da contattare: Kozin Konstantin Stepanovich 906 dipendenti Questo impianto produttivo, di dimensioni medio-grandi, è situato nella città di Omsk, nella Siberia centrale. Vengono realizzati mobili di vario tipo, con una particolare specializzazione per i mobili da cucina. PERMSKIY MOTOVOZOREMONTNIY ZAVOD. KALUZHSKOE ZAVOD REMPUTMASH Ul. Sovetskaya 1 Perm, 614000 Тel. (3422) 12-90-10, 39-21-48 Fax (3422) 12-90-10, 12-92-65 [email protected] Persona da contattare: Dobagov Leonid Borisovich 950 dipendenti Questo produttore è situato nella città di Perm, ad occidente della catena degli Urali. Benchè l’impianto sia specializzato in altre tipologie produttive, registra una notevole produzione di mobili, soprattutto per la cucina. OAO BASHMEBEL Ul. Tramvaynaya 2 Ufa, 450027 140 Respublika Bashkortostan Тel. (3472) 31-26-86, 31-26-44 Fax (3472) 35-64-32 Persona da contattare: Budanov Sergey Nikolaevich 866 dipendenti Questo produttore opera nella città di Ufa, situata nella parte meridionale della regione degli Urali. Vengono realizzate numerose tipologie di mobili, ma la sua specializzazione principale è la realizzazione di mobilio per cucina. Vi vengono prodotti anche mobili imbottiti, in quantità importanti. 3.3.2. Dati quantitativi Come già sottolineato nel paragrafo 3.1, la produzione locale di mobili in Russia è in stato di crisi e stagnazione. Le importazioni coprono più della metà del consumo totale di mobili nel paese, a testimonianza della debolezza dell’output locale. Le industrie domestiche, distribuite in 79 diverse regioni del paese, producono comunque attualmente circa 900 milioni di dollari all’anno in controvalore. Il settore, nel periodo più recente, sta però manifestando alcuni segnali di ripresa, grazie soprattutto a quanti, operativi nella regione di Mosca, hanno saputo sfruttare maggiormente le opportunità del mercato, anche realizzando investimenti. In linea di massima nel corso del 2006 la produzione totale di mobili del paese è aumentata di circa il 10% rispetto ai livelli dell’anno precedente. L’aumento della produzione ha consentito ai produttori locali più qualificati non solo di incrementare la propria presenza sul mercato domestico, ma altresì di potere conquistare posizioni a livello di export. Quest’ultimo, realizzato soprattutto verso quei paesi dell’ex-Urss che non hanno una produzione locale di mobili, è aumentato nel corso del 2005 del 12% su base annuale. Questo segnale di risveglio dell’industria domestica è senza dubbio interessante, ma il futuro del settore dipenderà fondamentalmente dalla capacità di rinnovamento e ammodernamento dei produttori. 141 3.3.3. Localizzazione I produttori locali di mobili, a differenza di quelli di altri settori, sono distribuiti abbastanza uniformemente sul territorio. Analizzando, infatti, l’elenco dei principali, è possibile rilevare che essi sono presenti grossomodo in tutte le regioni, dall’estremo nord del paese, fino all’estremo oriente. Tale uniformità di distribuzione è spiegabile con la grande disponibilità di legname presente in quasi tutto il territorio della Federazione Russa, il che non crea problemi di approvvigionamento per la materia prima. La zona in cui sono presenti meno produttori è infatti il distretto meridionale, che, avendo una vocazione prevalentemente agricola, presenta una minore copertura forestale e, pertanto, una minore disponibilità di legname. Si nota comunque una maggiore concentrazione di produttori in alcune parti del paese. In particolare, la maggior parte di questi si concentra nella parte europea della Federazione, dove risiede la maggior parte della popolazione. La parte asiatica, invece, pur essendo territorialmente vastissima e molto ricca di legname, presenta una bassa densità, e quindi un bacino di mercato assai ridotto. Nella porzione europea la maggior parte dei produttori si trova nelle aree adiacenti alla regione di Mosca, in particolare in quelle di nord-est. Minore è la presenza nelle regioni a sud di Mosca, più agricole. Molti impianti produttivi si trovano anche nelle regioni dell’estremo nord della parte europea e nella regione degli Urali. Per quanto concerne, invece, la parte asiatica del paese, le aree di maggiore presenza dei produttori sono la regione di Krasnoyarsk, cuore della Siberia e principale centro della lavorazione del legname, e, in misura minore, quella di Vladivostok, ricca di legname e sufficientemente popolata. 142 3.3.4. Caratteristiche Il prodotto russo presenta in generale un livello qualitativo piuttosto basso. L’industria locale dipende, tuttavia, dalle importazioni per alcune materie prime di base, come ad esempio il compensato ed alcuni tipi di laminati; pur riuscendo a mantenere dei prezzi contenuti rispetto agli articoli d’importazione di qualità (Spagna, Italia, Germania), i produttori devono sopportare la concorrenza di Ucraina, Romania, e paesi orientali come Cina e Taiwan. Il basso livello qualitativo della produzione non è dovuto tanto alla scarsa qualità delle materie prime impiegate, quanto all’arretratezza dei sistemi produttivi: i macchinari hanno, nella quasi totalità dei casi, sempre più di dieci anni, e quindi non consentono di effettuare le lavorazioni con la precisione e l’accuratezza richieste per la produzione di mobili di qualità. Inoltre, il personale che lavora negli impianti è solitamente poco qualificato. Infine, gli stabilimenti sono generalmente amministrati da un management poco competente, che trascura gli investimenti in un’ottica di profitto a breve termine, e non si interessa al rinnovamento della gamma produttiva, soprattutto del design dei mobili assemblati. Solo recentemente, soprattutto nella zona di Mosca, si sta assistendo ad un cambiamento di rotta. Sono nati alcuni nuovi importanti produttori, quali Shatura e Feliks, che si sono rapidamente espansi ed hanno conquistato quote di mercato considerevoli, grazie ad una nuova politica produttiva. Infatti, essi hanno realizzato importanti investimenti, con il rinnovamento degli impianti e l’assunzione di manodopera qualificata, e sono quindi in grado di fornire un prodotto di qualità, che può competere anche con quello d’importazione. Il design dei prodotti finali è stato profondamente ammodernato, ed attualmente l’output è conforme agli standard di stile degli articoli di produzione europea. Ancora, l’apertura di reti di vendita proprie ha consentito a tali produttori di essere presenti in modo importante sul mercato cittadino di Mosca, San Pietroburgo, e dei principali centri urbani della Russia. 143 Le aziende operanti nelle province, invece, hanno una struttura completamente diversa. Solitamente, si tratta di impianti molto grossi (con anche più di 1.000 dipendenti), che operano però ancora secondo vecchi schemi produttivi di tipo sovietico. Spesso i mobili vengono realizzati quale prodotto secondario in stabilimenti che attuano altri tipi di produzioni principali, sia nel settore legno, ma anche in settori completamente diversi, come quello elettromeccanico. Altre volte le fabbriche sono ex stabilimenti per la produzione militare, in seguito riconvertiti al civile. E’ evidente come, in tali condizioni, sia molto difficile realizzare un prodotto di qualità comparabile a quello import, e pertanto, con il permanere di tale situazione, è per il momento impensabile che i player russi possano riuscire a superare agevolmente la stagnazione. 3.3.5 La lavorazione del legno Il forestale è il principale settore di attività in 45 regioni russe, e più del 25% di tutte le imprese del paese lavora nel settore forestale e della produzione di prodotti a valore aggiunto; il comparto continua a restare frammentato come negli Anni Novanta, con la presenza di oltre 20 mila aziende, di cui la metà sono anche esportatori, per la maggioranza di dimensioni piccole e a bassa capacità produttiva, spesso non in grado di lavorare il legname o di soddisfare le obbligazioni assunte con l’affitto a lungo termine delle risorse forestali. Nonostante il volume massimo ammissibile di abbattimento risulti ben oltre il mezzo miliardo di metri cubi, durante l’ultimo Forum internazionale dell’industria forestale di esattamente un anno fa, si è stimato che le operazioni di taglio siano diminuite mediamente dell’1,5%, con più della metà delle aziende di abbattimento operanti in passivo. Per queste ultime, si tratta di entità che dispongono di macchinari obsoleti; un ancora alto numero di imprese di piccole e medie dimensioni sono fallite anche nel 2005, in situazioni critiche a cui hanno contribuito anche l’aumento di tariffe energetiche, di trasporto, la mancanza di macchine sufficienti per aumentare i volumi di 144 abbattimento e di finanziamenti per acquistarle, ed una competenza gestionale in molti casi in pratica inesistente. Le aziende forestali russe più remunerative risultano invece quelle verticalmente integrate, struttura che permette loro di raggiungere migliori risultati finanziari anche e soprattutto attraverso l’accesso a tecnologie e macchine migliori e moderne. Nel 2005 il comparto della lavorazione del legno è però cresciuto del 7,5% sul 2004, mentre allo stesso tempo il tasso di crescita dell’industria della polpa di legno e della carta è precipitato considerevolmente; l’incremento del settore lavorazione legno viene attribuito agli investimenti per nuovi macchinari. Anche per quest’anno e il prossimo la crescita della lavorazione del legno viene stimata a più del 7% annuale; la produzione di pannelli viene data crescere del 10% (particolati e fibra di legno a media densità), e quella di impiallacciature del 13%. Il settore sta attraendo investimenti stranieri e la crescita deriva principalmente da imprese di grandi dimensioni e verticalmente integrate fra loro; le relativamente alte remuneratività dagli investimenti nelle strutture per la lavorazione del legno, assieme alla nuova politica tariffaria decisa dal governo, contribuiranno a mantenere l’espansione di questo comparto a livelli più alti delle altre categorie che compongono il settore forestale. Tradizionalmente il settore russo forestale e della lavorazione del legno è stato fortemente orientato alle esportazioni di prodotto grezzo, che recentemente stanno però generando profitti in tono minore; gradualmente, si spera che questo fenomeno spinga sempre più aziende del comparto a dotarsi delle attrezzature necessarie per produrre e vendere, sia sul mercato interno che su quelli internazionali, prodotti a valore aggiunto, cioè articoli finiti per l’utilizzazione nelle costruzioni e nella fabbricazione di mobili. Secondo gli esperti sta aumentando in Russia la domanda di macchinari per la produzione di moderni materiali compositi in legno destinati alle costruzioni; questo settore avrà un grande potenziale negli anni a venire, per la popolarità di cottage ed altre costruzioni tipiche in 145 legno, anche prime case dal costo abbordabile, e sarà agevolato dal fatto che per la produzione di questi componenti è sufficiente legname di qualità secondaria, quindi non destinato alla trasformazione per, ad esempio, la produzione di mobili o polpa di legno e carta; attualmente esso costituirebbe in Russia il 22,5% del legno duro ed il 45% di quello dolce. Il necessario adattamento dei locali laboratori per soddisfare la crescente domanda del settore delle costruzioni in legno e dei mobili, può essere un fattore ben sfruttabile dai produttori europei di macchinari specializzati; in effetti gli italiani, con i finlandesi ed i tedeschi, sono i principali fornitori di queste macchine (B.C.R., Casati, Centauro, Fantoni, Fravol, Griggio, Koimpex, Macmazza, Sicar, Stromab, Tecnolegno, Tiger, Valentini). Gli altri marchi nostri competitor sono Alber, Altendorf, Armac, Eelektra Beckum, Hoffman, Homag, Kallion Konepaja, Kone Wood, Lahden Terateos, Macron, Mafell, Michael Weining, Oulun, Raute Wood, Scheppach, Stegher, Tahka, Tyrolit, Valmet, Valon Kone, e VeistoRakenne. Ma esiste anche un grande numero di società russe che producono macchinari per la lavorazione del legno; le maggiori includono Bakaut, lo Stabilimento Borovichsky, e Vector, della regione di Novgorod, il Balnaulsky Stankozavod di Barnaul, lo Stabilimento meccanico Belgorodsky (Belgorod), il Kami-Stankoagregat di Mosca, lo Stabilimento Kurgansky (Kurgan), LesoTekhnika e Lesstankoprom di San Pietroburgo, la Fabbrica Savelovsky (Tver), Severny Kommunar (Vologda), Sherwood (Kirov), lo Stabilimento sperimentale macchine lavorazione legno e il Vologodsky Stankozavod, di Vologda. La maggior parte delle aziende russe di macchinari per la lavorazione del legno producono articoli destinati alle segherie, come barre di scortecciamento, seghe a nastro orizzontale e circolari, seghe multilame, e piallatrici; tutte queste macchine vengono utilizzate per produrre legname da costruzione standard e di media qualità, ampiamente utilizzato nel paese. 146 Si tratta di macchine relativamente poco costose, i cui esemplari sono posseduti praticamente da tutte le aziende russe di trasformazione legno; allo stesso tempo, non vengono usate per produrre articoli di qualità, né come parte di linee produttive particolarmente complesse. Essiccatori, del resto con l’utilizzazione di elettronica e componenti meccanici critici (Leningrado), Pietroburgo), d’importazione, IrGTU e (Irkutsk), Uraldrev-Into sono Scron prodotti da (Bryansk), (Yekaterinburg), e Ariada-Yug Taiga (San fabbriche che assemblano macchinari per la produzione di mobili includono l’Ima di San Pietroburgo e la NPF Semil di Izhevsk. Nonostante il costo minore e la vasta disponibilità di macchine prodotte localmente, la nuova clientela russa preferisce macchinari importati, che assicurano una migliore qualità del prodotto lavorato ed una più consona adattabilità a particolari metodi di lavorazione. Le importazioni possono essere costituite da rifornimenti diretti ai clienti finali o da spedizioni a grossisti e distributori; per questo la maggioranza degli esportatori occidentali dispone di uffici di rappresentanza a Mosca e San Pietroburgo, e mentre tradizionalmente i dominatori di questo mercato sono state le aziende di Germania, Finlandia, e Italia, più di recente Estonia, Lituania, e Polonia si stanno assicurando una loro stabile quota di mercato, offrendo macchinari affidabili e di media qualità, soddisfacendo le necessità di quelle aziende russe con minori capitali a disposizione. La finlandese Botnia (gruppo Metsaliitto) possiede di recente una fabbrica per la lavorazione del legno nel distretto Podporozhsky della regione di Leningrado, dal costo di oltre 50 milioni di euro; la fabbrica lavorerà mezzo milione di metri cubi di legname all’anno producendo 200 mila metri di legno segato, e secondo Botnia, si tratta del laboratorio a tecnologia più avanzata di tutta l’Europa. La tedesca Kronospan ha stabilito una sua struttura produttiva a Egorevsk, nella regione di Mosca, divenuta la più grande fabbrica russa di fibre di legno a media densità; il costo del primo stadio del progetto è di 180 milioni di euro: la capacità di produzione è di 12 milioni di metri 147 quadrati di materiale da pavimentazione all’anno, e di 500 metri cubi di fibre di legno al giorno. Lo stadio successivo include la produzione ed il finissaggio di truciolati (il “Programma di sviluppo della silvicoltura e della lavorazione del legno” riguarda anche la produzione di assi ed altri componenti in legno); gli investimenti totali nelle infrastrutture russe di Kronospan saranno di mezzo miliardo di euro. Il clima regolamentare per l’importazione nel paese di macchinari e impianti per il settore forestale e la lavorazione del legno è favorevole, con i dazi doganali che variano dal 5 al 10%; con la risoluzione governativa n. 168 del 24-3-2006, si sono adottati temporaneamente dazi import azzerati per circa 700 tipologie di utensili e macchine, per nove mesi a partire dal 29 aprile scorso. Le spedizioni di articoli in Russia dovranno essere accompagnate da documenti che attestino la rispondenza dei medesimi ai requisiti russi di qualità, sicurezza, e di standardizzazione, oppure la certificazione potrà venire affidata ai competenti organi locali. I clienti potenzialmente più importanti, e anche quelli finanziariamente meglio collocati, includono le grandi holding formate da divisioni di abbattimento, lavorazione, cartiere, e fabbriche di mobili; in pratica sono soltanto holding di questo genere a poter finanziare progetti su larga scala greenfield o la modernizzazione completa degli stabilimenti esistenti, mentre secondo gli esperti le stesse holding controllano più dell’85% dell’industria forestale russa, presenti in tutte le maggiori regioni produttrici. Il più grande gruppo russo di questo genere è Ilim Pulp, che attualmente ha in corso un programma di investimenti da 600 milioni di dollari per lo sviluppo delle sue strutture produttive; l’holding include le Cartiere Kotlass, lo Stabilimento cartoni di San Pietroburgo, la Società forestale Bratsk, e la Società forestale Ust-Ilimsk. Altri clienti potenziali dell’export italiano sono compagnie come Karellesprom, Lemo Group, Rossiisky Les, Terneiles, il gruppo Titan, l’holding Uvadrev, e Vologdoskie Lesopromyshlenniki. 148 L’addestramento all’uso dei moderni macchinari per la lavorazione del legno è un aspetto molto importante. E’ per questo, ma anche e soprattutto per favorire la conoscenza e l’appeal del Made in Italy, che Acimall, le sue aziende aderenti, e l’Ice hanno promosso un programma di training su macchinari italiani, direttamente in Russia, presso locali istituti professionali, i cui docenti hanno seguito in Italia appositi corsi di aggiornamento. Con le prime macchine arrivate in una regione per questo settore così importante come quella di Novosibirsk, l’iniziativa italiana ha riscosso l’interesse degli operatori russi, che ne hanno curato l’installazione in loco. Si sono inoltre svolte missioni italiane di delegazioni di operatori russi, organizzate da Ice ed Acimall, nell’ambito di un’intesa operativa fra i due organismi. Provenienti dalle regioni russe con il maggior potenziale di sviluppo nella lavorazione del legno, agli imprenditori, particolarmente interessati all’acquisto di macchinari a tecnologia italiana, sono state fatte visitare realtà aziendali di Lombardia, Emilia, Veneto, e Marche, ed anche altre aziende in cui risultano operativi gli impianti prodotti dai medesimi fornitori italiani. 3.4. Produttori stranieri 3.4.1. Principali produttori stranieri di mobile L’elenco seguente comprende i produttori stranieri che hanno una rappresentanza stabile nel paese. Molti dei nominativi riportati indicano società miste, che in realtà assemblano in Russia parti di mobili prodotte all’estero, e rivendono poi l’articolo finito con un marchio russo, ma con la specifica “prodotto in Russia con componenti estere”. Non esistono praticamente casi rilevanti di produttori esteri che abbiano impianti produttivi direttamente in loco. Per quanto concerne i marchi che vengono importati senza che il produttore disponga di una sua 149 rappresentanza stabile, è da notare che tutti i maggiori produttori stranieri sono presenti con i loro articoli sul mercato russo. I principali importatori sono soliti partecipare alle più importanti fiere di settore, durante le quali raccolgono i cataloghi delle aziende presenti, e li propongono successivamente ai propri clienti, cioè i distributori finali. Questi ultimi effettuano le loro ordinazioni, e la società d’importazione, in seguito, si occupa di contattare direttamente il produttore nel paese di origine per la consegna della merce richiesta. Il nocciolo del sistema distributivo dei prodotti stranieri in Russia risulta quindi costituito dalle società d’importazione, ed è ad esse che il produttore estero deve sempre fare riferimento. Principali produttori di mobili AOZT DYBARRI KONTSEPT INTERNATSIONAL Ul. Tolstogo, 1 Kolomna,140400 Moscovskaya obl. Tel. (0966) 12-59-43 Questa società mista russo-canadese si occupa della produzione di mobili in genere. La società ha la propria sede operativa nella regione di Mosca, a pochi chilometri di distanza dalla capitale. MR. DOORS INDUSTRY Ul. Vavilova, 53, str. 1 Mosca, 117312 Tel.: (095) 745-57-89, 733-96-31 Fax (095) 745-57-88, 733-96-31 E-mail: [email protected] Questa rappresentanza di un produttore tedesco, è specializzata nella commercializzazione di mobili a muro, componibili e di armadi coupé (a scompartimento). Il rappresentante ha la propria sede nella città di Mosca. 150 HDM Ul. Elektrodnaya, 9-B Mosca, 115141 Tel. (095) 787-22-24 Fax (095) 306-74-89 E-mail: [email protected] HDM è un produttore tedesco, che opera in Russia tramite la propria rappresentanza. Il produttore è specializzato soprattutto nella produzione di arredamento generico, davanzali, pannelli, imposte, facciate di mobili. La rappresentanza si trova a Mosca. REMEKS GmbH Kashirskoe Shosse, 3, korpus 2 Mosca, 115230 Tel. (095) 111-30-00 Fax (095)113-64-05 E-mail: [email protected] Questo produttore tedesco, oltre ad essere specializzato nella lavorazione dei materiali legnosi, produce maniglie per mobili, sedie, tavoli e pannelli di legno compensato per cucine. Opera nella città di Mosca. SIMBIRSK-INTERNATIONAL MEBEL Prosp. Antonova, 1 Ul’janovsk, 432062 Tel. (8422) 20-23-89 Questa joint venture russo-inglese, è specializzata nella produzione di mobili in generale. La società opera nella regione di Ulianovsk, lungo il corso del Volga, nella parte centro meridionale della Russia europea. SIRO GES. M.B.C. Krasnopresnenskaya nab. 12 ZMT, Gost. “Mezhdunarodnaya-2”, ofis 1627 Mosca, 123610 151 Tel. (095) 253-17-36 Fax (095) 258-16-78 E-mail: [email protected] Questo rappresentante di una ditta austriaca si occupa soprattutto della distribuzione di mobili in generale, e di accessori per l’arredamento. Il rappresentante opera a soprattutto a Mosca. BENE BUROMOBEL Strastnoy Bulvar, 16 Mosca,107031 Tel.: (095) 200-6960, 792-3200 Fax (095) 792-3202. E-mail: [email protected] Questo produttore tedesco realizza arredamento per la casa in generale. Opera in Russia tramite la propria rappresentanza, ubicata nella città di Mosca. WELLE TRADING GMBH Bagrationovskij pr., 7 Mosca, 121087 Tel. (095) 737-68-00 Fax (095) 737-68-01 Questo produttore tedesco di mobili per la casa e per l’ufficio opera in Russia attraverso una propria rappresentanza, ubicata nella città di Mosca. IDEAL STANDART Prospekt Mira, 100 Mosca Tel. (095) 782-15-65 Fax (095)937-63-84 Ideal Standart è il ramo europeo della multinazionale americana American Standart, famosa in tutto il mondo per la produzione di 152 arredamento per il bagno. La società è presente anche nella città di Mosca. BELORUSSKIJ MEBELNIJ DOM Sushevskij val, 9 Mosca, 127018 Tel (095) 289-23-50 Tel./Fax 972-61-50 E-mail: [email protected] Questo produttore bielorusso di mobili per l’ufficio e per la casa è presente in Russia in modo importante, con due fabbriche a Mosca e San Pietroburgo e due punti vendita ubicati nelle stesse città. L’ufficio centrale della società si trova nella città di Mosca. HANSPERT Volokolamskoe shosse, d. 13 Mosca Tel./Fax (095) 158-5241 E-mail: [email protected] Hanspert è un produttore finlandese di mobili per la casa e per l’ufficio, operativo in Russia tramite una propria rappresentanza, ubicata nella città di Mosca. P.P.H. PRESTIGE S.A OОО "Rattan-Prestij" Bol’shoj Drovjanoj per., d. 8, str. 2 Mosca, 109004 Tel./fax: (095) 912-9642, 912-9756, 912-9827 E-mail: [email protected] Questa impresa polacca, è specializzata nella realizzazione di mobili intrecciati di alta qualità. Il produttore realizza altresì lastre e pannelli per la produzione dei mobili. La società è presente in Russia tramite un ufficio di rappresentanza, situato a Mosca. 153 S.C. MOLDACOM-GRUP S.A Mosca Tel./fax: (095) 546-2520, ufficio (095) 231-9896 E-mail: [email protected] Moldacom è un produttore moldavo di mobili in legno per la casa, operativo in Russia mediante una propria rappresentanza, che ha sede a Mosca. BELINAG HOLDINGS LTD 2-j Vysheslavtsev per., 17, stroenie 2, etazh 2 Mosca, 127055 Tel./fax: (095) 972-39-10, 972-39-91, 972-07-97 Questa società greca è specializzata nella rivendita di mobili in generale. La società è attiva nella città di Mosca. DECOR ESPANA Varshavskoe Schosse, 46 Mosca, 115230. Tel.: (095) 111-52-01, 111-45-66 Fax: 111-52-01, 290-87-18, 111-54-07 Questo rivenditore è specializzato nella commercializzazione di mobili di vario genere, prodotti in Spagna. Il rivenditore è situato a Mosca. IKEA Mikrorayon N. 8, stroenie 1 Khimki, 141400 Mosckovskaya obl. Tel.: (095) 737-53-29, 737-30-07 Fax: 737-53-30, 737-30-10 La multinazionale svedese Ikea, presente in molti paesi europei, possiede in Russia 2 punti vendita a Mosca e 1 a San Pietroburgo. La società è in fase di rapida espansione, ed ha in progetto la costruzione di numerosi altri punti vendita, sia a Mosca, che a San Pietroburgo e Kazan. 154 Principali produttori di mobili per ufficio MBT BÜROMİBEL Strastnoy Bul’var, 13A , str. 2 Mosca Tel. (095) 299-24-97 Fax (095) 299-4687 MBT BÜROMİBEL è un produttore tedesco di mobili per ufficio, che opera in Russia tramite una sua rappresentanza. La sede operativa è situata nella città di Mosca. KINNAPSY OY Ul. 8-ya Sovetskaya, 31 b 21 San Pietroburgo,193144 Tel.: (812) 219-92-94, 274-2116 KINNAPSY è un produttore finlandese, specializzato nella realizzazione di mobili per ufficio. Il produttore opera attivamente nella città di Mosca, dove è presente con un proprio ufficio di rappresentanza. ISKU OY Ul. Yakimanka Bol., 31, ofis 407-409 Mosca,119180 Tel. (095) 956-5039 Fax (095) 956-5040 E-mail: [email protected] Iksu è un produttore finlandese di mobili per ufficio. Il produttore opera in Russia attraverso una propria rappresentanza, che si trova a Mosca. BURO OBJECT GmbH Ul. Sretenka, 27 Mosca, 103051 Tel./fax (095) 258-3338 E-mail: [email protected] 155 Questo produttore tedesco, presente a Mosca attraverso un ufficio di rappresentanza, è specializzato nella realizzazione e nella commercializzazione di mobili per ufficio. A&A Mosca, San Pietroburgo Tel.: (095) 105-05-77, (812) 117-59-20 A&A è un progetto di alto livello del gruppo finanziario commerciale belga AlcopA. Il progetto è operativo sia a Mosca che a San Pietroburgo, ed è finalizzato alla produzione di arredamento per ufficio di qualità. EFG BUSINESS FURNITURE Ul. Tverskaya-Yamskaya 4-ya, 31 Mosca, 125047 Tel. (095) 251-1606 Fax (095) 250-4555 E-mail: [email protected] EFG BUSINESS FURNITURE è un produttore finlandese di mobili per ufficio. Il produttore opera in Russia attraverso un proprio ufficio di rappresentanza, ubicato a Mosca. EDEM Pr. Andropova, d. 22/30, str. Mosca Tel.: 781-17-09, 781-17-10 EDEM è una società che si occupa della distribuzione di mobili per ufficio prodotti in Bielorussia. La società è anche dotata di una sala esposizioni, ubicata nella città di Mosca. OFISIT BURO SISTEMLERI SAN VE TIC.A.S. Ul. Ilovajskaja, d. 3 Mosca, 109651 Tel. (095) 356-7114 156 Fax (095) 356-7114 E-mail: [email protected] Questa azienda turca è specializzata nella produzione di sedie, poltrone e divani, adatti soprattutto per l’arredamento di banche, uffici e centri d’affari. Il produttore è presente in Russia tramite una propria rappresentanza, ubicata nella città di Mosca. MIR OFFICE GROUP Strastnoj 6-r, 13 a, str. 2 Mosca, 103006 Tel. (095) 2000-595 Fax (095) 299-4687 Questa società russa rappresenta sul territorio della Federazione la produzione della fabbrica tedesca di mobili per ufficio MBT Gmbh. La rappresentanza è attiva nella città di Mosca. Principali produttori di cucine KUKHNI STRUKOFF STUDIYA Smolenskiy Bulvar 2, pod. 3, 3iy etazh Mosca, 119034 Tel.: (095) 792-5346/5347 Fax (095) 792-5347 E-mail: [email protected] Questo produttore tedesco è specializzato nella realizzazione di cucine. In Russia, opera attraverso la sua rappresentanza moscovita. ATAIR Ul. Kummunisticheskaya, 102 Kashira,142900 Moskovskaya obl. Tel.: (09669) 3-12-34, 3-12-90, 2-20-05 Fax (09669) 3-12-34 157 Questo produttore, presente nella regione di Mosca, è specializzato nella realizzazione di mobili in generale, ed in particolare, di mobili per la cucina. KOMFORT ISET’-KANADA Ul. Kurova, 1 S. Isetskoe, 626080 Tyumenskaya obl. Tel. (34537) 2-18-81 Questa società commerciale mista russo-canadese è specializzata nella distribuzione di mobili in generale, con particolare riferimento alle cucine. Vengono anche distribuiti mobili per le scuole. MOBALPA Vavilova ul., 48/4 Mosca, 119333 Tel. (095) 135-1207/0200 Fax 135-1207 Questo produttore francese di mobili per la cucina e per il bagno opera in Russia tramite una sua rappresentanza, situata nella città di Mosca. ZAO SERVER Ul. Petrovka, 19, str. 1, ofis 13 Mosca, 107031 Tel.: (095) 923-1382, 921-9541, 928-1940 Fax (095) 921-9289 E-mail: [email protected] Questa azienda russo-spagnola è specializzata nella realizzazione e distribuzione di cucine. La società è operativa a Mosca. Principali produttori di salotti ed imbottiti OOO INSTROY Ul. Samokatnaya, 1, str. 3 158 Mosca, 111033 Tel. (095) 361-0111 Fax 362-80-40 E-mail: [email protected] Instroy è una società russo-belga, che realizza soprattutto arredamento per salotti e meccanismi di trasformazione. La sede operativa della società si trova nella città di Mosca. INTERSIB Ul. Varshavskaya 1ya, 83 Novosibirsk, 630056 Tel.: (3832) 45-11-25, 45-05-25 Fax 45-11-26 Si tratta di una società mista russo-americana, che si occupa di produzione e vendita di divani imbottiti e di mobili in generale. La società opera a Novosibirsk, in Siberia occidentale. EVANTY Peschano-Umetskij tr., 10 Saratov, 410086 Tel.: (8452) 45-85-16/17/18/19/20, 32-46-30, 32-62-96 Questa società mista russo-belga opera nella regione di Saratov, situata nella parte centro meridionale della Russia europea. La società è specializzata nella realizzazione di mobili imbottiti. MEDIA STROM Leninskij pr., 67 Mosca,119296 Tel.: (095) 137-73-98, 930-76-44, 930-55-80 Fax 137-13-17 Questo rivenditore greco è specializzato nella commercializzazione di materassi e mobili per camere da letto. Opera nella città di Mosca. NEOSET CIS 159 Ul. Vishnevskogo, 4, uff. 80 Mosca, 127422 Tel. (095) 976-38-46 Fax 976-27-97 Il rivenditore greco è specializzato nella commercializzazione di mobili imbottiti, mobili per camere da letto, mobili per camerette ed ufficio, e si trova a Mosca. RATTAN-PRESTIG Bolshoj Drovjanoj per. 8, stroenie 2 Moscva, 109004 Tel: (095) 912-96-42, 912-97-56 Fax: 912-97-56, 912-97-42, 912-97-27 Questa società polacca è specializzata nella commercializzazione di mobili imbottiti e mobili per ufficio. La società è attiva nella città di Mosca. SOTKA-MEBEL Ibragimova Bulvar, 88 Ufa, 450006 Resp. Bashkortostan Tel.: (3472) 90-86-91, 90-86-92, 90-86-93 E-mail: [email protected] www.sotka-mebel.ru Questa società opera ad Ufa già dal 1997 come rappresentanza della compagnia finlandese “Sotka Finland Oy”, specializzata nella produzione di mobili imbottiti, camere da letto, cucine, camere per bambini. FINNFANI Ul. Gorokhovaja, 24 Tel./fax (812) 320-06-05 E-mail: [email protected] 160 Questa società finlandese, specializzata nella produzione di mobili imbottiti e divani, è presente in Russia attraverso una propria rappresentanza, operativa nella città di Mosca. 3.4.2. Dati quantitativi La presenza di produttori di mobili stranieri sul mercato russo è riconducibile a due categorie: prodotti realizzati direttamente sul posto (con le modalità che saranno descritte nel successivo paragrafo 3.5.4), e prodotti d’importazione. a) Prodotti realizzati direttamente sul posto. I dati relativi a questa categoria, attualmente di peso non rilevante sul mercato russo del mobile, non sono facilmente interpretabili, in quanto le pochissime società straniere che producono in Russia operano, a livello legale, tramite società di diritto russo e non direttamente con il proprio marchio. I dati statistici relativi a tali produzioni sono, pertanto, compresi nei dati quantitativi della produzione locale, ed è molto difficile estrapolarli. E’ tuttavia importante sottolineare come la componente delle importazioni rappresenti la parte preponderante dell’offerta di mobili stranieri in Russia, pur con le dovute considerazioni riguardo ad una crescita costante della produzione locale (forse sarebbe più esatto parlare di assemblaggio locale). Infatti, per il momento, a parte qualche caso isolato (come Ikea, che produce una parte dei mobili da essa commercializzati direttamente in Russia), sono ancora pochissimi i produttori stranieri che hanno attuato produzioni complete direttamente in loco. La tendenza futura, tuttavia, sarà verso un aumento di tale tipologia produttiva, soprattutto in relazione alla crescita della competitività nel settore, ed alla necessità di abbattere i prezzi di vendita del prodotto estero, fortemente penalizzati dalle spese di trasporto e dai dazi d’importazione. b) Prodotti d’importazione. Per le importazioni si fa riferimento ai dati ed ai commenti riportati nel paragrafo 3.1. L’import, come detto, continua a costituire la quota più importante nell’offerta dei produttori stranieri di mobili sul mercato russo. I volumi, prevedibilmente, sono 161 destinati ad aumentare ulteriormente nel corso dei prossimi anni, in quanto la domanda è in continua espansione. 3.4.3. Localizzazione Le imprese straniere operano in Russia secondo due modalità: possiedono veri e propri impianti produttivi nel paese, e quindi producono una parte, oppure la totalità, dei prodotti commercializzati, oppure, nella maggior parte dei casi, hanno solo una filiale od un ufficio di rappresentanza che svolge le attività commerciali e di marketing, mentre la produzione viene realizzata integralmente nel paese di origine, e successivamente importata in Russia. Le aziende straniere che operano attraverso una filiale o la rappresentanza, nella maggior parte dei casi, scelgono Mosca come città sede dei loro uffici in quanto centro economico e d’affari del paese. Nella capitale transita oltre l’80% dei capitali nazionali, e la maggior parte delle grandi imprese che operano in Russia, siano esse russe o straniere, ha la propria sede nella città. Tutti i maggiori accordi commerciali, di conseguenza, vengono conclusi a Mosca, indipendentemente dalla localizzazione dei progetti d’investimento o del destinatario finale della vendita. Infine, Mosca è il principale centro doganale del paese: è quindi evidente come le società estere, svolgendo in termini pratici prevalentemente attività di import, preferiscano mantenere la propria sede nella capitale. Il secondo centro, in termini di importanza, per i produttori stranieri, è San Pietroburgo. Qui operano soprattutto i produttori scandinavi, in particolare finlandesi. Questa scelta è evidentemente dettata da ragioni geografiche: San Pietroburgo, infatti, si trova a poche ore di automobile dal confine finlandese e dalla città di Helsinki. Altre ragioni per la scelta della capitale nordica come sede della rappresentanza sono le dimensioni (si tratta della seconda città del paese, con quasi 5 milioni di abitanti), e la presenza di un importante porto sul mar Baltico, ideale 162 punto di arrivo delle merci provenienti via mare dai paesi scandinavi e dalla Germania settentrionale. Alcuni produttori stranieri hanno infine scelto per la propria rappresentanza altre città: Samara, Rostov e le altre della regione del Volga, ma si tratta di casi ancora isolati. 3.4.4. Caratteristiche I produttori stranieri di mobili che offrono le proprie produzioni sul mercato russo utilizzano una delle seguenti modalità operative: a) Produzione diretta sul posto tramite società di diritto russo, il cui capitale è interamente o per la maggioranza detenuto dalla casa madre estera. Si tratta di un’opzione ancora molto poco sfruttata nel campo dell’arredamento, mentre è più diffusa nell’ambito di altri settori produttivi. b) Produzione sul posto, effettuata da società russe che producono su licenza del produttore straniero. I prodotti così ottenuti vengono poi commercializzati o direttamente con il marchio del produttore straniero che ha concesso la licenza, oppure con altri marchi a diffusione locale. La qualità degli articoli è comunque standardizzata al livello della produzione occidentale, in quanto la concessione della licenza impegna ad adottare tecnologie, materiali, sistemi produttivi e standard qualitativi paritetici a quelli europei. Anche questa opzione, comunque, non risulta molto praticata. Nella maggior parte dei casi, infatti, i produttori esteri si limitano a fornire ai produttori locali parti di mobili, che vengono poi assemblate dal produttore stesso, e rivendute con marchio russo. In tal caso, quindi, non è possibile parlare di un vero e proprio prodotto estero, ma di un prodotto russo fabbricato con parti prodotte all’estero. c) Commercializzazione in Russia di prodotti realizzati negli stabilimenti di proprietà all’estero. Questa può avvenire attraverso diversi canali: importazione diretta tramite filiali ed uffici commerciali di rappresentanza, importazione attraverso un distributore unico ufficiale per il paese, che si occupa poi 163 della redistribuzione interna dei prodotti, o importazione attraverso importatori-grossisti situati nelle varie regioni. In termini quantitativi, l’ultima opzione è senza dubbio la più diffusa. La quasi totalità dei mobili di marche estere che vengono commercializzati nel paese, quindi, non sono prodotti in Russia, ma vengono importati dall’estero. Tra l’altro, la maggior parte dei produttori presenti non ricorre all’importazione diretta tramite propri uffici di rappresentanza, ma si affida a società dell’arredamento, d’importazione oppure a catene specializzate della grande nel campo distribuzione specializzata. Per quanto concerne le rappresentanze commerciali dirette o le società commerciali appositamente create per la distribuzione dei prodotti in Russia, esse operano, in linea di massima, quasi sempre a Mosca oppure a San Pietroburgo, e solo in pochi casi si rileva la presenza di filiali di rappresentanza anche nelle regioni. Per la distribuzione a livello periferico, infatti, si fa di solito riferimento a contatti con intermediari commerciali (dealer) presenti sul territorio. Come detto, i brand occidentali operano soprattutto nell’ambito dei mobili di qualità, ovvero quelli la cui domanda non è soddisfatta dal mercato locale. Scarse sono invece le presenze nel segmento dei prodotti a basso costo. 3.4.5. Modalità d’importazione Le importazioni avvengono tramite due canali: importazione diretta da parte delle rappresentanze in Russia del produttore, oppure importazione tramite società import. a) Importazione diretta. Il produttore stabilisce una propria rappresentanza in Russia, solitamente a Mosca. Tale rappresentanza si occupa di mantenere i rapporti con i distributori locali, sia tramite contatti diretti, sia tramite una rete di succursali ed intermediari commerciali, che attuano la distribuzione del prodotto a livello regionale. La rappresentanza riceve gli ordini dai distributori e dagli intermediari, e li trasmette alla casa madre che ha sede all’estero. Quest’ultima provvederà a fornire la merce richiesta, che verrà inviata 164 via mare o via terra. La rappresentanza locale si occupa di tutte le formalità burocratiche necessarie all’importazione, ossia di tutte le pratiche doganali, certificazioni, secondo quanto è stato riportato nel paragrafo 3.3. La merce importata viene poi stoccata in un magazzino di proprietà, oppure, nel caso di ordinativi consistenti, consegnata direttamente al cliente. Tale opzione, comunque, non è molto praticata, e ciò è testimoniato dal fatto che il numero delle rappresentanze locali di produttori esteri è estremamente inferiore al numero dei marchi distribuiti. b) Importazione tramite società di import. I produttori che invece non stabiliscono una propria rappresentanza nel paese operano attraverso le società d’importazione. Si tratta di società specializzate nel settore (grandi distributori, o semplici società-ponte), solitamente localizzate a Mosca o San Pietroburgo, che hanno una fitta rete di contatti sia con i produttori che con un consistente numero di clienti. Essi agiscono come distributori monomarca o più frequentemente multimarca, e possono stringere con i produttori contratti di esclusiva, diventando in tal modo distributori ufficiali unici. Spesso le società di distribuzione non sono tanto specializzate in un determinato settore, quanto nella locazione geografica dalla quale importano. Esistono, ad esempio, molte società che importano dall’Italia generi di vario tipo, quali mobili, ma anche alcune tipologie di materiali da costruzione, e così via. La società import provvede ad importare periodicamente diversi quantitativi di merce, anche su specifica richiesta del cliente. Quanto importato viene poi distribuito direttamente (nel caso della grande distribuzione), trasferito ai distributori dettaglianti, oppure ancora distribuito ad intermediari commerciali operanti a livello regionale. 165 3.5. Aziende e rivenditori italiani 3.5.1. Principali aziende Le aziende italiane con uffici di rappresentanza presenti in Russia sono poche, e per la maggior parte hanno concluso accordi di joint venture con i produttori locali. I complementi e i macchinari vengono solitamente comprati in Italia, mentre l’assemblaggio avviene in Russia: il prodotto finale è commercializzato, quindi, come made in Russia ma con “parti importate dall’Italia”. Con questa scelta i produttori locali pagano alla frontiera dazi doganali inferiori (i complementi costano, infatti, meno del prodotto finale); allo stesso tempo, tuttavia, si garantisce al cliente la tecnologia e l’affidabilità del marchio italiano. Le joint venture non sono comprese nell’elenco in quanto società di diritto russo. Questo elenco comprende le aziende italiane che hanno una rappresentanza stabile nel paese e vendono mobili per ufficio o per la casa; al termine è riportato un ampio elenco di marchi distribuiti nel paese che, come per i produttori stranieri, non può essere completamente esaustivo, in quanto potenzialmente ogni produttore italiano di mobili potrebbe essere contattato da un importatore russo per la distribuzione dei propri prodotti nel paese. INTERFOR Pokrovskiy 6-p, 4/17, ofis 38 Mosca, 101000 Tel. (095) 937-75-42 Fax 937-7543 E-mail: [email protected] INTERFOR è una rappresentanza di mobili per ufficio e per la casa, sono in contatto diretto con numerose ditte italiane e hanno la possibilità di ordinare le merci non disponibili in magazzino. DOIMO INTERNATIONAL MEBEL 166 Ul.1812 Goda, 8, korp.1 (domofon) Mosca, 121170 Tel: (095) 148-2600, 148-2665 Fax 148-0977 E-mail: [email protected] Distributori ufficiali del gruppo DOIMO: DOIMO BIREX, DOIMO CITY, DOIMO CUCINE, DOIMO DESIGN, DOIMO DOC, DOIMO FONTANELLA, DOIMO LINEA D, DOIMO LINEA ITALIA, DOIMO MATTERASSI, DOIMO SALOTTI, DOIMO SUMMER. ROSADA ARREDAMENTI Ul. Malenkovskaya, 14/1 Mosca, 107113 Tel. (095) 234-9460 Fax 234-9469 E-mail: [email protected] Ufficio di rappresentanza specializzato nella vendita di mobili per la casa su ordinazione. La società è in contatto con molte ditte italiane. EQUIPE OPEN TRADE Shmitovskij proezd, 16, entrata dalla fabbrica, interno 294 Mosca Tel./fax (095) 937-4295 E-mail: [email protected] Questo negozio italiano è specializzato nella vendita di mobili per la casa e per ufficio, ed opera nella città di Mosca. TANEX-M Ul. Staraja Basmannaja, 16/1 Mosca, 107066 Tel./fax: 261-4885, 726-5952, 267-9969 E-mail: [email protected] Negozio italiano specializzato nella vendita di mobili per casa e ufficio. Il rivenditore lavora su ordinazione con tutti i principali produttori italiani. 167 SCIC Ul. Trekhgorniy Val Mosca Tel./fax (095) 727-2727 E-mail: [email protected] L’azienda “Scic” di Mosca è il rappresentante esclusivo della fabbrica “SCIC S.p.a” (Parma), produttore di mobili per cucina. Sono presenti tre negozi a Mosca, più altri punti vendita a San Pietroburgo, Barnaul, Kazan’, Krasnodar, Novosibirsk, Saratov, Niznij Novgorod, Tomsk, Ufa, Syktyvkar, Togliatti, Orenburg, Ivanov. SVAG ADRIATIC GROUP Smolenskiy bul., 2 Mosca, 119034 Tel. (095) 961-2929 www.scavolini.ru La SVAG, operante a Mosca, dal 1993 rappresenta in Russia alcuni famosi marchi italiani (ERNESTOMEDA, SCAVOLINI). SCAVOLINI Ul.Kedrova, 15 Mosca, 117036 Tel. (095) 913-9610 Tel./fax: 125-7982 La Scavolini (cucine) è presente a Mosca con un negozio monomarca. BERLONI. (DOM MEBELI) OOO STELSSERVIS Ul. Scheremet’evskaja, 60-a, Torgovij Tsentr “Ramstor”, 2 etazh Mosca, 129594 Tel./fax (095) 937-26-90 168 Berloni è presente con un proprio punto vendita monomarca a Mosca. Il punto vendita è situato all’interno del Ramstore, uno tra i maggiori centri commerciali della città. D&G CUCINE Oruzheyniy per., 3, 3iy etazh Mosca, 125047 Tel. (095) 250-1040, Fax 250-1033 Questo produttore italiano di cucine distribuisce i propri prodotti attraverso un punto vendita situato nella città di Mosca. EUROPLAK-Europrestige Pr.Vysokovolt’tniy,1, str. 30 Mosca, 127566 Tel. (095) 105-0077 Fax 902-1114 E-mail: [email protected] Questa società mista russo-italiana è specializzata nella distribuzione in Russia di cucine. Opera nella città di Mosca. ITALCUCINE (PRS) Ul.Baltyskaya, 15, ofis 303 Mosca, 101000 Tel./fax (095) 755-6434 E-mail: [email protected] La PRS (azienda russa) assembla mobili utilizzando i componenti prodotti dalla ditta italiana Presotta. I macchinari e la dirigenza dell’impresa sono italiani. NIERI Mosca Tel.: (095) 7238001, 7238282 E-mail: [email protected] 169 L’ufficio centrale della ditta Nieri si trova a Mosca, la rappresentanza promuove le seguenti compagnie: Alberto Nieri, Galleria Nieri, Nieri Nautica e Les Cousins. L’azienda produce mobili imbottiti. FREZZA Ul. Molodogvardeyskaya, 4, korp. 1, ofis 6 Mosca, 121467 Tel./fax (095)140-05-84,140-10-52, 967-92-27 E-mail: [email protected] Frezza è un produttore italiano di mobili per ufficio, presente a Mosca con una propria rappresentanza. FANTONI-LINEA OFFICE Ashceulov per., 9, ofis 2 Mosca, 107045 Tel./fax (095) 207-8849/0368 E-mail: [email protected] La Fantoni S.p.a, grosso produttore italiano di mobili per ufficio, è presente a Mosca con un proprio ufficio di rappresentanza. GROUP MANETTI Star. Basmannaya, 18/1, ofis 23 Mosca, 107066 Tel. (095) 916-6164 E-mail: [email protected] Il Gruppo Manetti è specializzato nella commercializzazione di arredamento italiano. Opera nella città di Mosca. MEBELNIJ SALON NATUZZI Prosp. 60-let Oktjabrja, d. 20 Mosca Tel. (095) 124-3226 Fax 125-1438 170 Natuzzi (DIVANI&DIVANI), importante produttore italiano di divani, ha un proprio negozio monomarca nella città di Mosca. ITALIAN FEKTORI, OOO Ul. B. Semenovskaja, d. 11. Mosca Tel.: (095) 962-1694, 268-6116 Fax: 962-1050, 962-1693 E-mail: [email protected] Società italo-russa che produce camere da letto, camerette, mobili per la casa e per ufficio; lo slogan è “design tecnologia e qualità italiana a prezzi competitivi”. SALON CENTRUFFICIO 6-aja linija Vasil’evskogo ostrova, d. 37 Mosca Tel./fax (095) 327-49-60 www.centrufficio.spb.ru Negozio monomarca dell’azienda Centrufficio, il punto vendita si trova nella città di Mosca. RIMI Ul. Amurskaja, d. 7 Mosca, 107497 Tel. (095) 744-06-07 La ditta “Rimi” è stata fondata nel 2001 nella città di Mosca come società italo-russa. Produce mobili per la casa. MIR DOMA Ul. Profsojuznaja, d. 27, k. 1 Mosca, 117418 Tel./fax: (095) 120-12-77, 128-33-87 E-mail: [email protected] 171 Mir doma è la filiale della ditta italiana URA Srl, che rappresenta a sua volta le aziende S75 e il gruppo ATMA. Produce cucine, camere da letto, sale da pranzo e mobili imbottiti. In Russia, inoltre, vengono distribuiti numerosissimi marchi italiani (mobili, arredamento per la casa, complementi). Tra i principali, ricordiamo i seguenti: ABONDINTERNI ACCADEMIA ADI&MME AEMME ITALIA AGOSTINI PAOLO ALA CUCINI ALBATROS ALBERTA ALF ALIAS ALIVAR ALIVAR MUSEUM ALPENMOEBEL ALPES INOX ALTOBEL ANTONIO ANGELA BIZZARI ARCA ARCAN ARCHIUTTI ARCOBALENO ARES LINE ARREDO 3 ARREDO FUTURA ART ARTE ANTICA ARTIWOOD ASSI D'ASOLO ASTER CUCINE ASTOR MOBILI ATLAS BAMAX BAREL BARTON BATTISTELLA BAXTER BEDDING BEDEVE BELLE EPOQUE BELLOTTI EZIO BERETTA BIAGIOTTI BIEBI BIREX BIZZARRI BOLZAN BONALDO BONACINO BONTEMPI CASA BORIN MOBILI BOUNTY BRC HOL BRC RES BRUNO DRAVANDI BUSNELL CALLIGARIS CAM CAMEL CAMINETTI CAMINETTI CANTORI MONTEGC MONTEGS CAPPELLETTI CAPO D’OPERA CAPPELLINI CARIBE CARIBE CARLINI AZETA 172 CAMERETTE CASAMANIA CASAMANIA CATTELLAN ITALIA FESTIVAL CD CAZZANIGA CECCHINI CERASA CESARONI CIACCI CIAMAGLIA CIMO LINEA VERDE CITTERIO CITTERIO CASTELLO CITTERIO CLASS PIU CLEI COLMAS COLOMBO STYLE COMPAS CONTEA CORAZZIN CRIVELLARI DADA CUCINE DAFRE DALL'AGNESE DAL CIN DAL ZIN DALTAQUATTRO DE ZOTTI DEAR DEAS DELFIN DELIGHT DELLA ROVERE DELLA VALENTINA DEMA DESALTO DESIGN G.T. DI NOTTE DIBIESSE DIEMME DIESSE DITRE ITALIA DIZETA DIZETA V DOIMO ARR DOIMO BIREX DOIMO CITY DOIMO CUCINE DOIMO DESIGN DOIMO DOC DOIMO COLLECTION FONTANELLA DOIMO LINEA D DOIMO LINEA DOIMO ITALIA MATTERASSI DOIMO SALOTTI DOIMO SUMMER DOLOMITE DOMINGO SALOTTI DOMUS ARTIS DORIGO DRIADE DUCALE MOBILI DUEBI EDMO EDRA EFFEGIBI EFFEUNO ELISA ELVE EMMEBI ESSETRE ETA EURO EUROBI EUROPA EUROSALOTTO FABBIAN FALMAR FANTONI FARAM FASEM 173 FATTORI Mobilegno FBL FEDRIGO FELIS FELIX FIAM FLEXFORM FLORIAN FLORIAN FLORIDA PARCHETTI FLORIDA CUCINE FLOS FONTANA ARTE FORLIV FORMEITALIA FORMER FORNI Mobili FR. CONSONNI FR. TOMASSINI FRAU FLEX FREZZA FRIGERIO Camerette FRIGHETTO FUTURA G&D G. TONIN GAEBA GALLI GAMMA GARDENAL GDM GEMME STILE GENTILI CUCINI GEROTTO PORTE GERVASONI GIANSER GIEMME GIEMME style GIERRE GIL salotti GIMA sedia GIORGETTI GIORINOX GIOVANNETTI GLASS GLISYSTEM GORY CUCINE GORY CUCINE V GROSFILLEX GUGLIELMI HALLEY HIDRA HILTON Notte HORM Idea Bagni ILTON IMAS IMART IMEL INSERLINEA ALPES INSERLINEA INOX ALTRO INSERLINEA ILVE INSERLINEA INSERLINEA BOSCH HILTON MIELLE INSERLINEA INTERLUCE INTERMOBILI INTRIGO INVENTA IPE ITALCOMMA JACUZZI KAPPA KASTEL KATALOGI KERAKOLL WHIRLPOOL KERAKOLL LA LUMIERE L' ORIGINE LA PRIMAVERA LA ROCCIA 174 LA VETRERIA LAGO LAS LEADER CUCINE LEADER SALOTTI LEVER LINA MOBILI LINE GIANSER LINEA D (Morgana) LINEA TRE LINEAOTTO LINFA LISA LOFT LUBE LUMEN CENTER LYON'S M.B. MAGGI MASSIMA MAGICA MAGIS MALOFANCON MARELLI Giulio MARKA MARONESE (ATMA) MASTRANDREA MATHIAS MD HOUSE MERCANTINI MERIDIANI METALSTAND METALUX MILANESE MILANO BEDDING MILL DUE MIMO MINACCIOLO MINOTTI CUCINE MIRAGE MIRANDOLA MIRE MITTEL MK cucine MOBILEFFE MOBILEGNO MOBILEX MOBILI D'ARTE MOBILSPA ARCA MOBILSPA ALTRI MOBILSTAR MOBILSTELLA MOBILTREVI MODENESE MOLTENI MONTEG MORASSUTI MORBIDLINE MOREX MOROSO MOSCHENI NAOS NAVA NICOLETTI NOMADE NOVABELL NOVADUE NOVALINEA NOVAMOBILI NOVAMOBILI TEMPO OLIANA OLIVIERI PACINI&CAPPELLINI PADANA PAMPADO PDP PERFECTA PESCAROLLO PIGNAFFO PIGOLI PINTONELLO PIU GAMA PIUGAMMA PLANNING POLETTI POLTRONA FRAU POLTRONA FRAU 175 SALOME POLTRONERIA PORADA PREALPI PREMOBILI CAMERE PREMOBILI PROVAZI SOGGIORNO PROFILITALIA PUNTO PUNTO B QUAIA RAB RAIMONDI BAGNI RAIMONDI STYLE RAVASI RECK'S RECORD CUCINE REFLEX REXITE RHO RIGO MOBILI RIGO SALOTTI RIMADESIO RIZ RIZZA ROBERTI RATTAN ROSA ROSSETTO ROSSETTO DS ROSSI DI ALBIZZATE RTL RUBELLI LORENZO RUCKSTHUHL SABA SALOTTI SACMA SADA SALCA SALVETTI SAM SANMICHELE SANSOVINI SANTALUCIA SANTANDREA SANTANDREA GAL PAL SANTAROSSA SARTI SARTI GIOTTO SCAVOLINI SEGIS SELEZIONE BRIANZA SELVA SIGNORETTO SILENIA SILIK SINTESI SITI SMA SMIAM SOL SPAR SPAR VUERRE SPEEDY SPINELLI SPINELLI FLASH SPINELLI FLOW SPRING STELLARE STEP STILEMA STILFAR STYLING TAGLIABUE TARGET - Frezza TECNIBOX TEOREMA TEUCO THERMINAL TIEMME MOBILI TOMASELLA D'ARTE 176 TONELLITISETTANT TOSCANELLO TRE C TRE P TREND CLASSIC TREND MODERN TRIAL TUMIDEI TUTTO A POSTO ULTOM UPPER VAL CUCINE VALCUCINE UPPER PARETTI ELETTRODOM VAMPARI VAMPARI V VARASCHIN VARENNA VENERAN VENERAN DESING VENERAN SALOTTI VENETA VERZELLONI VET FOR VILLANOVA VISMARA VITTORIA VOLTAN LUIGI VUERRE WALCO X srl ZACCARIOTTO VENERAN DOMINO CAMERETTE ZACCARIOTTO ZACCARIOTTO CUCINE INTERNI ZAMAGNA TAVOLI ZAMAGNA UNIKO ZANCAN ZILIO ZAMAGNA SYNCRO ZAMPA BRUNO 3.5.2. Dati quantitativi Per quanto concerne i quantitativi relativi ai produttori italiani, si faccia riferimento ai dati dell’interscambio presentati nel paragrafo 1.3. In pratica quasi nessun marchio italiano attua una produzione di mobili direttamente sul posto. Tutta la produzione italiana che viene commercializzata nel paese risulta pertanto prodotta in Italia e successivamente importata nel paese, sia direttamente sia, nella maggior parte dei casi, tramite società d’importazione. 3.5.3. Localizzazione Per quanto concerne la localizzazione dei produttori italiani, valgono, fondamentalmente, le considerazioni fatte in merito a tutti i produttori 177 stranieri, con l’unica differenza che gli italiani hanno tutti sede a Mosca. Le rappresentanze presenti importano direttamente i prodotti e si occupano della redistribuzione degli stessi nelle varie regioni del paese. 3.5.4. Caratteristiche Anche per le caratteristiche dei produttori operanti in Russia vale quanto già detto per gli operatori stranieri. Le rappresentanze italiane, presenti comunque in numero limitato, sono tutte ubicate a Mosca, ed hanno dimensioni variabili in termini di dimensioni e personale impiegato. Solitamente sono costituite nella ragione sociale di rappresentanza di ditta estera in Russia, ma talvolta vengono create società di diritto russo. I dipendenti sono in parte italiani e in parte locali; mentre i dirigenti e gli organi decisionali sono quasi sempre nostri connazionali, il personale impiegatizio viene assunto sul posto, anche perché la legislazione russa stabilisce vincoli piuttosto rigidi all’assunzione di stranieri. 178 4. ASPETTI LEGALI E DOGANALI 4.1 Aspetti legali e doganali: regolamentazione generale e specifica, documentazione e certificazioni richieste Il regime doganale russo è stato più volte riformato nel corso degli ultimi anni, ed un’ulteriore, importante riforma delle procedure è entrata in vigore il primo gennaio del 2004 (nota come Codice Doganale d.d. 28.05.03 n°61-FZ). Tali riforme hanno avuto come ob iettivo fondamentale l’uniformazione delle obsolete e complicatissime pratiche doganali che il Paese ha ereditato dal regime sovietico, al fine di snellirle e renderle più uniformate agli standard internazionali in vigore nel settore. Il 1 gennaio 2001 il governo russo aveva già unificato i dazi gravanti su migliaia di beni di largo consumo unificando il sistema tariffario secondo gruppi merceologici occidentali. Dall’anno successivo sono state istituite in via sperimentale le dichiarazioni doganali elettroniche. La struttura tariffaria prevedeva quattro categorie di dazi: 5, 10, 15 e 20%. Il Comitato Doganale Statale della Federazione Russa ha pubblicato l’ultima versione dell’elenco delle tariffe applicate alle importazioni. Il sistema attualmente in vigore prevede per ciascuna categoria merceologica (identificata da un codice) un range percentuale di dazi doganali (fra 0 e 30%, salvo il tetto minimo del 100% per gli alcolici). In un paese in cui la compilazione delle dichiarazioni doganali è stata, per lungo tempo, considerata più un’arte che una scienza, la nuova struttura è, in generale, considerata come un grosso passo avanti che la Russia ha fatto per ridurre le barriere al commercio estero, conformandosi alle pratiche mondiali commerciali ed alle regole stabilite dall’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). In aggiunta alle tariffe doganali, esistono altri due tipi di gravami applicati alle importazioni: uno è la tradizionale imposta sul valore aggiunto (IVA), le altre sono invece accise applicate su particolari tipi di merce. L’IVA russa è attualmente stabilita nella misura del 18%, ad eccezione degli alimentari e medicinali (anche alcuni prodotti di stampa) che presentano un’aliquota ridotta del 10%, e viene applicata alla 179 somma del valore della merce e dei dazi. Le accise si applicano invece su alcuni beni di lusso, sugli alcolici, le sigarette e le automobili. Riepilogando, gli oneri doganali che le imprese dovranno sopportare sono i seguenti: . tasse doganali: 1. Iva, 2. accise, 3. dazi doganali; . imposte addizionali: 1.imposta di regolarizzazione dei documenti doganali (0,1%) 2.imposta di deposito in magazzino 3.imposta di accompagnamento doganale (1.000-2.000 rubli) Allo stesso tempo, il nuovo codice introduce alcuni sviluppi legali particolari, i più importanti dei quali sono i seguenti: FUNZIONI DI CONTROLLO DOGANALE: secondo il nuovo codice, tutte le attività connesse alla supervisione doganale non sono più soggette a licenza: i trasportatori di beni soggetti a controllo di dogana, i titolari dei magazzini generali, i broker doganali, le banche e gli altri istituti finanziari che garantiscono il pagamento dei diritti doganali potranno esercitare la propria attività dietro semplice iscrizione in un registro speciale. PROCEDURE DOGANALI, SDOGANAMENTO: Il nuovo codice velocizza la maggior parte delle procedure; il termine massimo ammesso per le operazioni di sdoganamento è ridotto dagli attuali 10 a 3 giorni. La normativa elenca con precisione anche tutti i documenti ed i certificati necessitati per le operazioni. PROCEDURE DI SDOGANAMENTO SOMMARIO: Gli importatori nel ramo d’impresa per almeno tre anni, con uno speciale registro delle proprie operazioni, si qualificano per procedure speciali e sommarie di sdoganamento. SEDE DELLO SDOGANAMENTO: Le merci potranno venire sdoganate in qualsiasi locazione in cui abbiano sede gli uffici competenti (solo su richiesta dell’interessato, per determinati prodotti e a proprie spese, sempre che l’organo doganale lo 180 consenta), invece che soltanto nel territorio in cui l’interessato allo sdoganamento abbia sede, o sia altrimenti registrato. Il governo russo può designare specifici checkpoint doganali per le merci che entrano nella Federazione Russa soltanto per categorie doganali indicate in modo specifico. DEPOSITO DOGANALE: Le autorità doganali non possono più scegliere a propria discrezione il magazzino in cui si debbano conservare temporaneamente le merci; l’importatore può mantenere le proprie merci nei propri magazzini, od in una qualsiasi altra struttura, dopo avere effettuato un deposito cauzionale per il pagamento dei diritti doganali; soltanto specifiche categorie di beni possono essere soggette a restrizioni a questo riguardo. DICHIARAZIONI: Resta in vigore la regola secondo cui soltanto i residenti in Russia possono rendere dichiarazioni circa i beni soggetti a dogana; la parte straniera può farlo, ma soltanto in circostanze limitate. Il nuovo codice prevede inoltre la possibilità di avanzare dichiarazione anche prima dell’arrivo effettivo dei beni al terminal doganale. REGIMI DOGANALI: Le merci soggette a sdoganamento lo dovranno essere in base ad uno dei seguenti regimi doganali: ordinario, economico, di chiusura, o speciale. Il codice contiene la lista dei documenti richiesti per venire ammessi ad un regime di controlli piuttosto che ad un altro, riducendo così i rischi di discrezionalità che minano l’attuale procedimento. MAGAZZINO DOGANALE: Un’altra novità del nuovo codice riguarda la vendita di merci da parte di un magazzino doganale; in questo caso, il compratore assume i diritti e le obbligazioni della parte che ha depositato le merci temporaneamente nel magazzino. PROCEDURE DOGANALI SPECIALI: Il nuovo codice semplifica la procedura doganale necessaria per l’esecuzione oltre frontiera di riparazioni in garanzia, ed un capitolo apposito regola la movimentazione dei veicoli attraverso i punti di frontiera della Federazione Russa, così come quella di articoli da parte di privati, 181 del servizio postale internazionale, di energia attraverso oleodotti ed elettrodotti. PAGAMENTI DEI DIRITTI DOGANALI: I diritti e le imposte doganali possono venire pagati sia in rubli che in valuta estera(che verrà convertita in rubli al corso calcolato sulla base del cambio della Banca Centrale Russa); le compagnie di assicurazione possono ora agire come garanti dei pagamenti doganali. Gli articoli destinati all’uso personale, ad eccezione dei veicoli, sono pienamente esentati da diritti ed imposte doganali, a meno che il valore del bene non superi i 65.000 rubli. CONTROLLO DEL VALORE DOGANALE: Qualora il valore doganale dichiarato delle merci si sospetta essere inaccurato, e a meno che il corretto valore venga determinato entro tre giorni dalla data in cui è stata rilasciata la dichiarazione doganale, le merci verranno sdoganate sulla base del valore dichiarato, soggetto al versamento di un deposito cauzionale. PROTEZIONE DEI DIRITTI DI PRIVATIVA INTELLETTUALE: Il nuovo codice include un capitolo specifico che prevede misure per la protezione dei diritti di privativa intellettuale ed industriale. RESPONSABILITA’ DELLE AUTORITA’ DOGANALI: In alcune circostanze, possono venire compensati i danni sofferti a seguito di comportamenti negligenti da parte delle autorità doganali. 4.2 Barriere all’entrata per i produttori stranieri In Russia esiste una legislazione piuttosto complessa e talvolta contraddittoria, soprattutto in materia commerciale, con molte pratiche burocratiche sconosciute nelle normali economie occidentali, e che possono costituire, se non correttamente interpretate ed applicate, una seria barriera allo sviluppo commerciale di un’attività economica nel paese. Attualmente, la Banca Centrale ha perso gran parte dell’autorità nelle restrizioni delle operazioni in valuta, e le transazioni soggette ad autorizzazione amministrativa sono limitate ad un elenco stabilito per 182 legge (173 FZ). La stessa Legge abolisce esplicitamente i permessi individuali da richiedere alla Banca Centrale per effettuare le transazioni monetarie. Di seguito, vengono riportate alcune tra le principali problematiche e barriere che di solito costituiscono impedimento od ostacolo al normale svolgimento delle attività d’affari: a) Politiche di trasferimento e conversione valutaria. I controlli valutari sono spesso soggetti a cambiamenti di regolamentazione. E’ quindi sempre opportuno mantenersi aggiornati sulla legislazione in vigore al momento di effettuare la transazione. Il rublo è l’unica valuta avente corso legale all’interno del paese. In generale, non vi sono problemi di conversione valutaria. Il controllo dei cambi e la regolamentazione valutaria sono attualmente disciplinati dalla legge 116 FZ del 7 luglio 2003 (modificata il 7 giugno 2004), in base alla quale viene definita una soglia massima del 30% nella vendita obbligatoria dei proventi in valuta, mentre la percentuale specifica, ora fissata a non più del 25%, viene indicata dalla Banca Centrale. Questo regime viene applicato anche a tutte le rimesse ricevute dai non residenti, compresi gli anticipi o i pagamenti anticipati, mentre ne sono esclusi componenti importanti quali restituzioni di anticipi per operazioni import non concluse, donazioni a titolo benefico, crediti ricevuti e restituzioni di crediti concessi, inclusi gli interessi, aumenti di capitale sociale, dividendi e utili distribuiti. Ogni pagamento con scadenza superiore ai 180 giorni è considerato come “transazione di capitale”, e pertanto soggetta al processo di “riserva” (emendamento del 18 giugno 2004 alla legge 173 FZ del 10 dicembre 2003 “Sul regime di acquisto della valuta straniera nel mercato valutario interno da parte delle persone giuridiche residenti”), seppur con diverse condizioni ed eccezioni. Al posto delle licenze, od autorizzazioni individuali, previste dalle normative precedenti e gestite dalla BC, la nuova legge introduce due nuovi tipi di procedure: il “conto speciale” – limitatamente ad alcune transazioni internazionali – e le “riserve obbligatorie”. Per quanto riguarda l’acquisto di valuta straniera per i pagamenti di beni/servizi 183 importati, la banca russa che gestisce le operazioni (ovvero quella dove è stato depositato il “passaporto” della transazione) è tenuta ad eseguire il controllo valutario, e deve prelevare dal conto del cliente, a titolo di garanzia, una somma in rubli pari all’entità dell’operazione valutaria, a copertura della transazione; questo processo funziona come una sorta di “principio di assicurazione sul credito”. La banca stessa ha poi sette giorni lavorativi di tempo per trasferire la valuta acquistata sul conto del partner staniero; in seguito l’importatore russo deve consegnare alla banca del cliente i documenti doganali che certifichino l’effettiva realizzazione della controprestazione, e quest’ultima potrà provvedere allo sblocco della somma trattenuta come garanzia. La legge disciplina nel dettaglio i casi di riserva obbligatoria, in particolare per alcuni tipi di merci e per alcune forme di pagamento, ma indica anche una procedura semplificata nel caso i cui il partner straniero assolva le obbligazioni contrattuali prima del pagamento in valuta. I controlli valutari vengono operati su tutte le transazioni per le quali venga rilasciata una dichiarazione doganale, ossia tutte quelle d’importexport. In linea di massima, la procedura è la seguente: l’importatore od esportatore presenta tutta la documentazione inerente alla transazione transfrontaliera ad una banca autorizzata, che controlla il flusso di fondi in entrata ed uscita dal paese sulla base delle regolamentazioni della Banca Centrale. Tutte le banche in possesso di regolare licenza sono tenute ed autorizzate ad effettuare i controlli valutari, quindi non è difficile in genere reperirne una in base alle proprie esigenze. Il “passaporto della transazione” è costituito da una serie di documenti che importatori ed esportatori forniscono alla banca autorizzata per ogni operazione dal valore contrattuale superiore ai 5.000$, affinché essa possa verificare la compatibilità delle transazioni con i controlli valutari. Quando la banca autorizzata approva l’incartamento, essa provvede a monitorare l’intera operazione valutaria e la compatibilità della stessa con le regole in vigore. Tutte le operazioni finanziarie relative alla transazione devono essere effettuate tramite la banca che ha sottoscritto l’incartamento. Tale cartella deve essere poi presentata alle 184 autorità doganali al momento della ricezione della merce. A questo punto, le autorità doganali notificano alla banca l’avvenuto sdoganamento della stessa, e quest’ultima provvede di conseguenza al monitoraggio delle operazioni finanziarie residue. La regolamentazione attuale dovrebbe rimanere in vigore fino al primo gennaio 2007; in ogni caso, si tratta di una procedura di controllo di non facile comprensione anche per gli operatori locali, che non segue un procedimento standard. Il legislatore si è posto l’obiettivo di un maggior controllo della fondatezza e dell’effettività dei pagamenti, e di un rafforzamento dei controlli incrociati sui dati bancari e doganali. Assolti gli obblighi fiscali, non vi sono limitazioni al trasferimento all’estero da parte dei non residenti dei redditi provenienti dagli investimenti (profitti, dividendi, provvigioni, diritti di credito, proventi derivanti da cessioni o liquidazioni). Infine, gli investitori stranieri non hanno limitazioni nelle operazioni in valuta all’interno della FR, a condizione che siano effettuate con altri non residenti. Le persone giuridiche che intendano aprire un conto bancario presso istituti di credito operanti nella FR (sia russi che stranieri), devono consegnare i documenti costitutivi e di registrazione della società presso l’Ispettorato fiscale competente, i codici statistici la copia della delega di autorizzazione dalla sede centrale ed altri documenti su richiesta della banca stessa; per i conti in valuta estera vengono richiesti ulteriori documenti. Per le persone fisiche è invece sufficiente il passaporto con il visto e la registrazione, e nel caso di conti in valuta, un versamento minimo. A partire dal primo agosto 2004, la Banca Centrale ha stabilito che quanti non siano residenti in Russia debbano disporre di nuovi tipi di c/c bancari. Al posto dei conti di tipo T e di tipo I, K, N, F, i non residenti che intendono registrare operazioni e transazioni valutarie, dovranno munirsi di conti speciali in rubli di tipo “A”, “O”, “C”, “B1”, “B2”. Con alcune limitate eccezioni, i non residenti potranno effettuare tutte le transazioni, mentre va ricordato che la Banca Centrale può mantenere ancora restrizioni sui c/c dei residenti. 185 I pagamenti di alcune operazioni definite dalla BC possono essere effettuati esclusivamente attraverso un conto speciale di transito (del tipo sopraelencato) aperto in una banca autorizzata appositamente per la gestione di quelle operazioni, e soggetto alla procedura di “riserva” esposta in precedenza. b) Controlli speciali nelle transazioni correnti. I pagamenti per la vendita di beni d’esportazione denominati in valuta estera, devono essere effettuati su conti correnti intestati all’esportatore presso istituti bancari autorizzati, soggetti alla procedura della “riserva”, esposta nel punto precedente. In caso di non corrispondenza del pagamento a quanto emesso in fattura (ad esempio, a causa di fluttuazioni dei prezzi), o in caso di ritardo o mancata consegna dei beni oggetto del contratto, l’importatore/esportatore è soggetto a sanzioni doganali. Essi possono presentare la documentazione al Ministero dello Sviluppo Economico e Commercio per giustificare i motivi di tale ritardata o mancata consegna. Nel caso un importatore effettui pagamenti anticipati per merci o servizi, viene richiesto dalla Banca Centrale il deposito di un ammontare in rubli pari al valore dell’anticipo stesso (cfr. punto precedente, vale lo stesso principio). Tale deposito viene restituito solo dopo comunicazione da parte delle dogane dell’avvenuta consegna delle merci stesse. I residenti devono poi convertire in rubli l’intera quota di eventuali anticipi restituiti per la mancata consegna della merce. Per evitare questi controlli è opportuno effettuare le transazioni direttamente in rubli. c) Regole speciali per transazioni sospette. Alcuni tipi di transazione, considerate sospette, impongono alle banche di comunicare l’effettuazione delle stesse alla Banca Centrale. Attraverso le restrizioni introdotte con la ‘riserva obbligatoria”, il legislatore intende assicurare un maggiore controllo della fondatezza delle operazioni valutarie e un’effettivo collegamento con le operazioni di compravendita di beni e servizi. La normativa di riferimento per quanto riguarda le operazioni finanziarie sospette è contenuta anche nella legge “Contro il riciclaggio”, n° 115 FZ del 13 luglio 2001. 186 d) Espropriazione e compensazione. La Costituzione, la Legge sugli investimenti del 1991 e la Legge sugli investimenti stranieri del 1999 proibiscono formalmente la nazionalizzazione degli investimenti esteri, ad eccezione dei casi di sentenze definitive emesse in tale senso, e nei casi di tutela dell’interesse nazionale. Nel caso tali espropri abbiano luogo, si può opporre appello contro gli stessi presso i tribunali della Federazione Russa, i quali devono poi eventualmente stabilire un’adeguata, rapida ed efficace compensazione per gli stessi. E’ molto improbabile che la presidenza attuale consenta la nazionalizzazione degli investimenti stranieri. Tuttavia, in alcuni casi, si sono registrate interferenze da parte delle autorità locali, e sentenze contraddittorie da parte delle Corti nella difesa degli interessi degli investitori medesimi. e) Soluzione delle controversie. Il sistema legislativo russo nel suo complesso si presenta contraddittorio e soggetto a rapidi cambiamenti. Gli investitori devono cercare di adattarsi a tale situazione, sfruttando nel miglior modo possibile le opportunità offerte. La risoluzione autonoma delle dispute è ancora una pratica poco diffusa, e il sistema giudiziario, particolarmente nelle piccole giurisdizioni, è fortemente soggetto alle pressioni politiche. Diversi avvocati occidentali suggeriscono ai propri assistiti operanti in Russia di ricorrere per la soluzione delle dispute all’arbitrato internazionale presso corti specializzate. Una legge del 1997 consente l’arbitrato internazionale anche all’interno del paese, pure in mancanza di specifici accordi in materia con i paesi ai quali le controparti fanno riferimento. La Russia ha aderito al Centro Internazionale per la Risoluzione delle Controversie sugli Investimenti, e ne accetta l’arbitrato. Tuttavia, qualsiasi decisione presa in questa sede richiede successivamente la ratifica da parte delle Corti giudiziarie nazionali, le quali spesso mancano delle professionalità necessarie all’uopo. Una soluzione più semplice per la risoluzione delle dispute è il ricorso alla Corte di Arbitrato della Federazione Russa, che è una sezione speciale della magistratura istituita per la risoluzione delle controversie d’affari. Esiste poi una Corte di Arbitrato Internazionale Commerciale, istituita presso le Camere di Commercio russe. La principale debolezza del 187 sistema rimane comunque l’applicazione effettiva delle sentenze. Esistono molti esempi di sentenze favorevoli agli investitori stranieri, alle quali però non hanno fatto seguito una reale applicazione. Nonostante quanto si è detto, alcune imprese straniere sono riuscite a tutelare i propri interessi anche facendo semplicemente ricorso alla giustizia ordinaria russa. f) Requisiti di performance ed incentivi. La concessione di incentivi per gli investimenti è sempre stata problematica in Russia. Si sono inoltre sempre registrate resistenze politiche a concedere speciali privilegi agli investitori esteri, in parte giustificate dalla necessità di conformarsi alle regole dell’Organizzazione internazionale del commercio. Alcune forme di incentivazione sono comunque state previste dalla legge sugli investimenti del 1991. Tali forme di incentivazione, che consistevano fondamentalmente in agevolazioni fiscali, non sono mai state in realtà implementate in modo completo. La legge sugli investimenti di capitale del 1999 fornisce teoricamente protezione da cambiamenti sfavorevoli nelle politiche fiscali e doganali per specifici investimenti. Tuttavia, l’applicazione pratica di tale regola appare ancora molto dubbia. La stessa legge è stata modificata il 22 agosto 2004 (legge 122 FZ), ma non sono stati introdotti benefici concreti per gli investitori. Questo per quanto riguarda le agevolazioni a livello federale; a livello locale, fortunatamente le cose sono di gran lunga migliori, e le amministrazioni più illuminate, in special modo della Russia europea, hanno, negli anni recenti, predisposto legislazioni fiscali di favore e semplificazioni amministrative per gli operatori internazionali che abbiano operato investimenti nei loro territori, fatto di cui si è avvantaggiato un grande numero di joint venture ed industrie occidentali operanti in loco, italiani compresi. Per potere operare investimenti in Russia, è necessario essere muniti di visto e di permesso di residenza, che devono essere rinnovati annualmente. Benché il rinnovo dei visti e dei permessi sia a volte abbastanza macchinoso, in quanto deve essere effettuato all’esterno del paese, la maggior parte degli investitori non considera questa come una significativa barriera al proprio operato. 188 g) Diritto di proprietà e di stabilimento. Sia i produttori locali che esteri possono stabilire, condurre e vendere attività produttive nel paese. Tuttavia, gli investimenti in alcuni settori, ritenuti di importanza fondamentale per la sicurezza nazionale (assicurazioni, banche, sfruttamento delle risorse naturali, comunicazioni, trasporti, ed industrie del settore della difesa), possono subire limitazioni in tal senso. h) Protezione dei diritti di proprietà. La Costituzione ed i decreti presidenziali emanati nel 1993 hanno dato ai cittadini russi il diritto di possedere, ereditare, affittare e vendere le loro proprietà. Una legge che disciplina la vendita dei terreni ad uso non agricolo è entrata in vigore nel corso del 2001, mentre il codice fondiario nel 2004. E’ ora possibile per gli stranieri acquistare terreni che non siano di importanza strategica (ad esempio nei territori di confine), mentre per quanto riguarda i lotti di uso agricolo di proprietà statale o delle amministrazioni locali, questi possono essere concessi soltanto in affitto. Nonostante la vendita dei terreni abbia effettivamente avuto luogo, è ancora troppo presto per fare una previsione credibile dell’andamento della materia. i) Trasparenza ed efficienza del sistema legale. Il sistema legale in Russia è ancora in uno stadio intermedio, con molte fazioni politiche che tentano di trovare accordi di riforma su ampie tematiche. In questo contesto, le negoziazioni per i contratti commerciali sono complesse e si protraggono a lungo. La Russia ha applicato nella realtà quotidiana solo in parte la propria normativa di commercio, e gli investitori devono valutare con attenzione tutti i vari aspetti delle leggi russe per assicurarsi che ogni contratto sia conforme al diritto e sia compatibile in massima misura sia con le nuove che con le vecchie regole. I contratti devono poi essere stipulati in modo da garantire nel miglior modo possibile l’investitore da controversie legali che potrebbero nascere durante l’esercizio dell’attività. Una delle capacità più importanti che deve avere un’impresa operante sul mercato russo, è quella di essere in grado di mantenersi sempre aggiornata sui cambiamenti nelle leggi, nei decreti presidenziali e nei decreti governativi. Anche l’applicazione delle leggi può causare problemi. Molti funzionari governativi interpretano ed applicano le leggi con leggerezza, e le decisioni prese 189 da un funzionario possono essere facilmente contestate e cancellate da un altro. Il presidente Putin ha più volte posto l’accento sulla necessità di una corretta ed univoca applicazione della legge, e i suoi sette Rappresentanti Presidenziali dislocati nei distretti federali hanno il compito di armonizzare le leggi regionali con quelle federali. Le procedure di registrazione delle attività economiche possono essere molto lente e burocratizzate, specialmente se coinvolgono i settori della difesa o dello sfruttamento delle risorse naturali. La corruzione è largamente diffusa a tutti i livelli, e i timori patriottici di alcuni funzionari di vedere il patrimonio nazionale russo acquistato totalmente da investitori esteri, può portare al formale impedimento burocratico delle procedure stesse. Alcune problematiche di natura ambientale vengono poi sempre più spesso avanzate dalle autorità locali per rendere le procedure ulteriormente farraginose. l) Problemi fiscali. Nel paese si registra una forte evasione fiscale da parte delle imprese nazionali, che fa aumentare la pressione fiscale anche su quelle estere. Queste ultime, lamentano tuttora frequenti ispezioni fiscali. Il contenzioso tributario ha poi tempi lunghissimi. Le pene per i reati fiscali includono la confisca dei beni economici, mentre i conti bancari possono venire congelati con estrema facilità. Le autorità fiscali inoltre non tendono a distinguere tra l’intento criminoso e l’errore in buona fede, applicando lo stesso tipo di sanzioni. Molte imprese estere lamentano infine il fatto di non riuscire a recuperare l’IVA sulle merci esportate. m) Violenza politica. Benché l’uso della coercizione non sia sconosciuto nelle dispute commerciali del paese, non si può certo dire che gli investimenti stranieri possano essere ostacolati per ragioni politiche. La Russia continua a combattere contro i guerriglieri separatisti ceceni, e la Repubblica Cecena ed i territori ad essa circostanti nel Caucaso presentano rischi notevoli di violenza e rapimenti. In aggiunta, molti attentati dinamitardi operati nelle maggiori città della Russia hanno connessione con la situazione attuale in Cecenia. Tuttavia, tali attentati non sono mai stati rivolti contro strutture produttive estere. 190 n) Crimine. Il crimine è recentemente diventato una delle maggiori fonti di preoccupazione per gli investitori russi e stranieri, specialmente quelli che sono interessati a grandi movimenti di beni e di denaro. Benché il crimine organizzato non costituisca una novità per la Russia, il decennio trascorso ha visto un forte incremento dello stesso. Sfortunatamente, le riforme legali e giudiziarie non hanno tenuto il passo dell’aumento della criminalità. Gran parte delle attività illegali sono collegate al commercio in generale, e molti imprenditori lamentano la necessità di pagare tangenti per potere rimanere nel mercato. 4.3 Normativa legale sulla tutela della proprietà industriale nella Federazione Russa Un elemento importante e basilare per decidere la creazione di una presenza commerciale stabile in un paese, è costituito dalla legislazione in materia di tutela della proprietà industriale (marchi e brevetti). Fino a non molto tempo fa, in Russia, questo settore è stato terra di “speculatori” che approfittavano della mancanza di un adeguato coordinamento con la normativa internazionale e di idonee misure repressive. Il riconoscimento della proprietà privata in senso generale risale al 1991, mentre solo nel 1992 veniva rilasciato il primo certificato di registrazione di un trade mark, primo passo verso la difesa dei diritti industriali. La nuova linea di politica economica estera intrapresa dalla Federazione Russa prevede il suo allineamento con il Wto, inclusa la pratica di difesa della proprietà immateriale, riconosciuta come diritto e applicata da organi federali (Camera suprema per la registrazione di marchi e brevetti). Il problema nasce dall’esigenza di arginare e combattere un fenomeno che sta dilagando in Russia, e cioè la contraffazione, che spazia da prodotti quali la vodka, i vini di marca, i tabacchi, fino ai farmaci, ai beni di consumo, agli accessori per l’abbigliamento, al settore audiovisivo, prodotti nella stessa Russia o importati soprattutto da Cina, Corea e Bulgaria. Il fenomeno reca annualmente un considerevole danno, stimato attorno al miliardo di dollari, a stato ed aziende. Non 191 dimentichiamo, infatti, che tali reati hanno conseguenze in termini di minori entrate derivanti da tasse ed imposte, aumenti del prezzo al consumo, ed influiscono negativamente sulle aziende, che decidono così di dirottare gli investimenti verso altri paesi. Solo negli ultimi due anni il valore dei prodotti contraffatti ritirati dal mercato ha superato i 30 milioni di dollari. Molte ditte americane hanno avuto difficoltà nella registrazione di marchi famosi, o si sono viste invalidare la registrazione di marchi già esistenti. Per portare un altro esempio della situazione, in Russia esistono migliaia di ditte che si chiamano Hermes, e molti enti locali continuano a registrarne altre con lo stesso nome. Questo ovviamente crea molta confusione. La Camera di registrazione russa sostiene che questo problema può essere risolto soltanto dalla Duma, e continua a registrare nuove ditte con lo stesso nome. Al momento l’unica soluzione è quella di registrare il marchio commerciale. Molte ditte sottolineano l’importanza di coinvolgere in materia di diritti di privativa anche le dogane russe, che dovrebbero identificare le merci contraffatte già al confine. La prima cosa che un ufficiale di dogana dovrebbe mettere in evidenza è la differenza di prezzo; è comunque sicuramente più facile intercettare merci contraffatte in dogana che nella rete distributiva. Il governo russo sta iniziando a capire che la protezione delle proprietà intellettuali è fondamentale per la crescita economica del paese, anche se la principale problematica nell’applicazione delle leggi in questo settore deriva dal fatto che le corti russe non hanno sufficiente esperienza, né un numero sufficiente di giudici con familiarità in questo campo. Nel contempo le tasse per la registrazione ed il mantenimento dei brevetti in Russia sono tra le più alte del mondo. I percorsi utilizzabili per la tutela della proprietà industriale sono di due tipi: quello amministrativo e quello giudiziario. Il primo, sicuramente più rapido ed economico, resta comunque appellabile e quindi non definitivo, mentre la strada giudiziaria, più lenta ed onerosa, risulta inappellabile. I casi più comuni in materia riguardano le controversie fra i reali proprietari di un marchio (in genere società straniere) e società pirata russe, il cui business consiste nella registrazione di marchi 192 internazionali famosi non ancora protetti sul territorio della Federazione Russa. In genere tali società si muovono nei contesti fieristici, dove raccolgono il materiale informativo necessario per procedere alla registrazione. Una volta ottenuta, richiedono ai veri proprietari del marchio debite royalties per poter vendere i propri prodotti sul mercato od offrono in vendita la registrazione. Scoprendo tale traffico, gli enti competenti hanno inserito un requisito ulteriore per il rilascio del certificato di registrazione del marchio, e cioè l’autorizzazione formale, rilasciata al soggetto che intende registrare il marchio, dal produttore o proprietario straniero del marchio stesso. E’ opportuno precisare che paritario è il trattamento riservato in via giudiziaria alle parti russe o straniere. Non vengono ammessi privilegi di alcun genere, né relativi all’iter burocratico, né alla documentazione da presentare. In realtà denunciare la registrazione di marchi pirata è senza dubbio consigliabile, anche in considerazione del fatto che la documentazione necessaria alla dimostrazione della contraffazione non è onerosa. Sarà, infatti, sufficiente apportare prove concrete della popolarità di un dato prodotto all’estero, della storia commerciale della merce e del produttore o proprietario del trade mark, nonché appellarsi e pretendere la revoca della registrazione nel caso in cui nel dossier della richiesta di registrazione, da parte della società pirata, non venga rintracciata l’autorizzazione da parte del proprietario originario del marchio in questione. Un ruolo determinante nel controllo dell’importazione di prodotti e marchi contraffatti va attribuito al Comitato doganale statale, che sta peraltro modificando radicalmente il proprio atteggiamento di perenne rifiuto a vigilare e reprimere le eventuali violazioni all’atto dell’importazione e distribuzione di prodotti pirata. Può essere utile, infine, segnalare la presenza nella Federazione Russa di un ente commerciale indipendente (Sojuzpatent) preposto all’attività di registrazione delle proprietà intellettuali, alla difesa dei diritti ad essa concernenti e all’eventuale ricerca di infrazioni. Tale ente ha forma giuridica di srl, non gode di finanziamenti pubblici e si autogestisce, anche finanziariamente, con i contributi dell’utente. 193 a) Convenzioni internazionali. La Russia è firmataria di molti fra i principali accordi internazionali per i diritti intellettuali ed industriali: - Convenzione di Parigi per la Protezione della Proprietà Industriale (Parigi, 20 marzo 1883, emendata a Stoccolma il 14 luglio 1967); la convenzione assegna al proprietario di un marchio registrato in uno qualsiasi dei paesi firmatari un periodo di dodici mesi, durante il quale potrà ottenere, con priorità, la tutela dello stesso anche sul territorio degli altri paesi firmatari. La finalità dell’accordo è quella di facilitare il processo di registrazione all’estero dei marchi e dei brevetti stranieri. - Accordo di Madrid sulla Registrazione Internazionale dei Marchi (14 aprile 1891, più volte emendata) e relativo protocollo; - Convenzione Eurasiatica sui Brevetti (Mosca, 9 settembre 1994) e relativi statuti (1 dicembre 1995, 5 dicembre 1995); - Convenzione di Berna per la Protezione delle Opere Letterarie e Artistiche (28 settembre 1979); - Accordo di Nizza sulla Classificazione Internazionale di Beni e Servizi al fine della Registrazione dei Marchi (15 giugno 1957) ed emendamenti (14 luglio 1967, 13 maggio 1977, 28 settembre 1979); - Accordo di Locarno sulla Classificazione Internazionale dei Design Industriali (8 ottobre 1968) e revisione (28 settembre 1979); - Accordo di Strasburgo sulla Classificazione dei Brevetti Internazionali (24 marzo 1971) ed emendamento (28 settembre 1979). L’Accordo sugli Aspetti Commerciali e Simili dei Diritti di Proprietà (TRIPS), adottato dall’Organizzazione internazionale per il commercio, richiede ad ogni paese facente parte del Wto di attenersi alle più importanti convenzioni internazionali in materia di diritti di proprietà industriale, e chiede ai paesi membri di garantire la più attenta protezione agli inventori, agli autori ed ai proprietari di marchi commerciali. L’Accordo stabilisce che tutti i titolari di privative, indipendentemente dalla loro cittadinanza, vengano trattati allo stesso modo, ed impedisce ai vari paesi di imporre particolari richieste alle ditte straniere in cambio della concessione di garanzie sui marchi commerciali, sui diritti d’autore o sui brevetti. Per esempio un paese appartenente al Wto non potrà subordinare il riconoscimento di un 194 brevetto all’impegno dell’inventore di produrre l’oggetto nel proprio territorio. Ogni paese deve rendere note alla comunità internazionale tutte le leggi, i regolamenti e le norme amministrative che riguardino la protezione dei diritti di proprietà immateriale. Per entrare a far parte del Wto, la Russia sta adeguando le proprie leggi in materia di diritti industriali a quelle dell’Accordo. b) Legislazione. La legislazione nazionale della Federazione Russa in materia di diritti d’autore e di proprietà industriale comprende: - Legge sui Brevetti (14 ottobre 1992, con successive modifiche); - Legge sui Marchi Commerciali, di Servizio e le Denominazioni di Origine controllata (23 settembre 1992, integrata dalla legge 3520-1 FZ del 24-12-2002); - Legge sul Copyright e Diritti Afferenti (n. 5351-I, 9 luglio 1993); - Legge sulla Protezione Legale dei Programmi per Computer ed i Database (n. 3523-1, 23 settembre 1992); - Legge sulla Protezione Legale delle Topografie dei Circuiti Integrati (n. 3526-1, 23 settembre 1992). - Altre leggi federali che riguardano anche la tutela degli IPR comprendono la Legge Antimonopolio, la Legge sulla Concorrenza, e la Legge sulla Tutela dei Diritti dei Consumatori. c) Enti - Rospatent (Russian Agency for Patents and Trademarks) è l’ente federale preposto alla registrazione ed alla tutela nella Federazione Russa delle invenzioni, modelli di utilità e di design industriale, marchi commerciali e marchi di servizio, denominazioni di origine, programmi per computer, database e topografie dei circuiti integrati. E’ ente esecutivo dell’Ufficio statale per i marchi ed i brevetti, e dell’Agenzia per la protezione legale dei programmi per computer, database e topografie di circuiti integrati. - Sojuzpatent è la società commerciale indipendente di consulenza in materia di diritti di proprietà intellettuale ed industriale, che da più tempo opera in Russia. Si occupa dell’intera procedura di brevettazione delle invenzioni, di registrazione di marchi, disegni e modelli, e delle investigazioni connesse con la violazione dei diritti di proprietà 195 intellettuale. La sua storia inizia nel 1935, con l’istituzione di un Ufficio brevetti presso la Camera di commercio, e per più di 60 anni è stato l’unico interlocutore autorizzato a trattare i temi della protezione dei diritti intellettuali appartenenti a compagnie straniere. Da sempre strettamente in collegamento con le autorità amministrative, coopera anche con il Ministero degli interni, il Comitato dogane, il Ministero antimonopolio ed il Ministero della giustizia nella lotta contro la contraffazione e la pirateria. Sojuzpatent è membro dell’Associazione internazionale anti-contraffazione (International Anti-Counterfeiting Group, IACG), della Coalizione per i diritti internazionali di proprietà intellettuale (Coalition for International Property Rights, CIPR), dell’Associazione per il marchio internazionale (International Trademark Association, INTA), e dell’Associazione internazionale per la protezione della proprietà intellettuale (International Association for Intellectual Property Protection, AIPPI). ROSPATENT Per. Maliy Cherkasskiy, 2/6 Moskva, 103621 Berezhkovskaya Naberezhnaya 24 Korp.1 Moskva,121858 http://www.cityline.ru/politika/prav/rospaten.html ООО SOYUZPATENT http://www.souzpatent.ru/default.asp d) Come proteggere i diritti di proprietà intellettuale ed industriale in Russia. Al fine di proteggere i propri diritti di proprietà nel territorio russo, le ditte devono registrare i loro marchi commerciali ed i loro diritti d’autore presso il Rospatent. Nei casi in cui nascano dei conflitti, le ditte possono rivolgersi alla Corte d’appello del Rospatent o alla Corte giurisdizionale generale competente per territorio e materia. Ci sono state, peraltro, molte lagnanze sia da parte di ditte locali sia da parte di ditte straniere per alcune decisioni prese dalla Corte d’appello del 196 Rospatent. Compagnie come la Smirnoff, la Reebok, la Borzhomi e molte altre hanno speso molto tempo e molte risorse nel tentativo di proteggere il proprio marchio; per esempio, per decisione della Corte, i famosi marchi di vodka Stolichnaya e Moskovskaya hanno perso la loro protezione. Successivamente questa decisione è stata annullata, ma ciò ha creato un precedente per cui chiunque poteva iniziare a produrre vodka utilizzando il nome Stolichnaya. La strategia migliore per le compagnie europee è, per la registrazione di marchi e brevetti, di rivolgersi ad una società specializzata in materia di diritti di privativa. Nella pratica, inoltre, esiste un metodo semplice ed efficace comunemente usato: la lettera di avvertimento. Spesso, infatti, le ditte locali che ricevono tale avvertimento, pongono subito fine all’uso illegittimo di un determinato marchio e ritornano sui propri passi, rivelandosi persino disponibili a cooperare, ed anche a trasformarsi in rivenditori autorizzati. Esistono anche possibilità di risoluzione dei conflitti in materia di IPR in via amministrativa. Il Ministero russo per la politica antimonopolistica (attraverso il “Servizio Federale per l’Antimonopolio”) è anche competente per lo studio dei casi di concorrenza illegittima, attraverso comitati di esperti responsabili di prendere decisioni nei casi di conflitto. Questi ultimi, tuttavia, prendono visione solo dei casi in cui il detentore del marchio sia già registrato. Gli altri casi devono essere trasferiti alla Corte arbitrale od alla Corte giurisdizionale generale. L’opinione comune delle ditte in materia di arbitrati internazionali è la seguente: attualmente non si vede nessun modo perché una decisione presa da una corte internazionale possa essere fatta eseguire in Russia. Come risultato di ciò molte compagnie preferiscono rivolgersi alle corti locali, poiché la loro decisione può essere fatta eseguire dal Ministero degli affari esteri o da una Corte arbitrale locale. e) Marchi. In Russia i marchi commerciali sono protetti dalla registrazione presso l’Ufficio brevetti russo (Rospatent) o tramite trattati internazionali. La Legge n° 3520 del dicembre 2002 ha introdotto al cuni cambiamenti nella disciplina dei marchi, quali ad esempio la possibilità di prolungare i 197 termini di validità della registrazione, fissati in dieci anni a partire dalla data di presentazione della domanda, e il termine massimo di un mese (a partire dalla data di registrazione) concesso all’organo esecutivo per ammettere la certificazione del marchio. In Russia il Rospatent riceve fino a 25.000 richieste di registrazione all’anno: questo dato è di 5-6 volte superiore a prima che fossero attuate le riforme economiche. Il Rospatent sta lavorando per cercare di semplificare il processo di registrazione del marchio. Le dispute circa il rifiuto della registrazione di un marchio, la scadenza di una registrazione per non uso del marchio, la scadenza di una registrazione dovuta al fatto che il marchio sia divenuto termine generico con il quale ci si riferisce a certe categorie di merci, vengono discussi in Corte d’appello. Dispute relative alla violazione dei diritti d’esclusiva del marchio, insieme alla richiesta di cessazione della violazione degli stessi, ed il rimborso delle perdite sostenute, vengono invece discusse dai tribunali ordinari oppure dalle Corti d’Arbitrato competenti. Infine, le dispute riguardanti la violazione del diritto d’esclusiva del marchio, vengono discusse dal Comitato antimonopolio. La decisione presa dal Comitato può costituire l’oggetto di una causa in tribunale circa il rimborso delle perdite avute. f) Brevetti. In Russia un brevetto è valido per venti anni dalla data di registrazione della richiesta all’Ufficio brevetti. E’ possibile estendere i termini di validità di un brevetto nel caso in cui la produzione o l’uso dell’oggetto inventato richieda dei permessi speciali da parte di particolari amministrazioni statali, ma in ogni caso questo periodo non può superare i cinque anni. E’ anche possibile rinnovare un brevetto che ha perso la sua validità, in seguito al mancato pagamento delle tasse di mantenimento, stilando una richiesta di rinnovo brevetto entro tre anni dalla data in cui il brevetto è stato invalidato. Decisioni riguardanti la concessione obbligatoria di licenze sono di competenza del tribunale. Se un proprietario di brevetti non può usare un’invenzione senza usufruire dei diritti di un altro inventore, egli ha diritto di chiedere la sottoscrizione di un contratto di licenza con lo stesso. Il proprietario di brevetto può aprire un procedimento legale ai fini di ottenere una licenza obbligatoria, nel caso in cui gli sia stata inizialmente negata. Le 198 questioni riguardanti i pagamenti di tasse, i dati necessari e gli oggetti sottoposti a licenza sono di competenza del tribunale. Le dispute riguardanti la registrazione del brevetto e la violazione dei diritti di brevetto sono prese in esame dalla Corte d’appello e dalla Corte suprema brevetti, sotto l’egida del Rospatent, se si riferiscono alla procedura di emissione e verifica dei brevetti, o sono discusse in tribunale se riguardano diritti d’autore, l’identificazione dei possessori di brevetto, il diritto d’uso prioritario od il pagamento di compensi. g) Tutela del marchio che risulti avere goduto presso il pubblico di particolare notorietà. Rospatent ha iniziato ad elaborare linee guida per il riconoscimento del marchio che gode presso il pubblico di particolare notorietà nel 2000, ma solo di recente è giunta all’approvazione delle “Regole per il riconoscimento dello status di notorietà di marchi utilizzati nella Federazione russa”. Tali regole dettano i principi base per ottenere, da parte di Rospatent, la dichiarazione che un marchio commerciale sia notorio. Richieste di riconoscimento di questo genere sono già pervenute numerose presso la Camera suprema per i brevetti. Secondo le linee guida elaborate dal Rospatent, i marchi commerciali che possono essere riconosciuti come godere presso il pubblico di particolare notorietà includono: marchi commerciali registrati secondo il diritto russo; marchi protetti in virtù di un trattato internazionale di cui la Federazione Russa sia firmataria; marchi commerciali che vengano considerati privi dei necessari caratteri distintivi, secondo quanto previsto dall’art. 6.1 della legge in materia di marchi commerciali, di servizi, e denominazioni di origine, ma che abbiano acquistato carattere distintivo, in associazione con specifici beni o servizi, attraverso un uso estensivo realizzatone nel territorio della Federazione Russa. Il riconoscimento che un marchio sia notorio assegnerà al titolare dello stesso diritti molto più ampi di quelli godibili semplicemente in virtù della registrazione. Infatti, la confusione con un marchio notorio può essere alla base del rifiuto di registrazione del marchio, richiesta 199 successivamente al riconoscimento della particolare notorietà; della cancellazione della registrazione di un marchio commerciale già avvenuta, in quanto generante confusione con un marchio notorio; o della proibizione di qualsiasi uso di ogni marchio similare che possa ingenerare confusione nello stesso genere di beni o servizi a cui il marchio si riferisce; sempre che il carattere notorio del marchio stesso sia antecedente alla “data di priorità’” del marchio similare utilizzato dal terzo, intendendosi per questa la data in cui viene sottoposta la relativa domanda alle competenti autorità russe; la data in cui viene sottoposta la relativa domanda in un paese qualsiasi membro della Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale; o la data di priorità di una registrazione internazionale, effettuata secondo gli accordi sovranazionali di cui la Federazione Russa e’ firmataria. Tutte le richieste per il riconoscimento di un marchio come particolarmente notorio devono essere presentate presso la Camera suprema per il brevetto. La richiesta deve in particolare contenere l’indicazione della data presunta, il più accuratamente possibile, in cui l’appellante ritiene che il marchio commerciale sia diventato notorio, tenuto conto che tale indicazione non potrà successivamente essere emendata in alcun modo, neppure con l’apporto di nuove prove. Se si ritiene che il marchio sia diventato di particolare notorietà in date diverse per beni o servizi di tipo diverso, sarà necessario sottoporre altrettante separate richieste di riconoscimento. Le prove che possono essere allegate alla domanda includono, senza peraltro escluderne ulteriori, le seguenti (relative ai paesi in cui il marchio commerciale è notorio, inclusa la Federazione Russa): • spese sostenute per la pubblicità relativa al suddetto marchio (annuali, nazione per nazione, ecc.) e materiali che evidenzino l’uso del marchio su brochure promozionali, cataloghi pubblicitari, imballaggi, e qualsiasi altro materiale in grado di dimostrare il carattere notorio del marchio alla data sostenuta; • documentazione finanziaria che evidenzi il volume delle vendite, anche internazionali, dei prodotti o dei servizi di cui si tratti, alla data suddetta. 200 Quantunque la Camera suprema brevetti considererà come prova dell’uso del marchio commerciale tutti i fattori sopra rimarcati, come le informazioni pubblicitarie e di marketing circa la diffusione dei prodotti e servizi in qualsiasi parte del mondo, la stessa assegnerà ovviamente priorità alle risultanze che dimostrino il carattere di particolare notorietà del marchio nella Federazione Russa. Pertanto, anche se le prove sostengano favorevolmente il carattere notorio nei mercati europei, ma dimostrino una diffusione ed un uso molto limitato, o per nulla esistente, nella Federazione Russa, la Corte suprema brevetti potrà anche rigettare le istanze dell’appellante, sondaggi eventualmente condotti da un’organizzazione indipendente, associazione di consumatori, di categoria, ecc. Poiché la Corte suprema brevetti assegnerà significativa importanza alla consistenza fra la data del sondaggio e quella in cui l’appellante sostiene il marchio avere acquisito carattere di particolare notorietà, come specificato nella domanda, il sondaggio stesso potrà essere una prova importante specialmente se supporterà, con i suoi risultati, la stessa data vantata dall’appellante. Il sondaggio dovrà rispettare i seguenti criteri nel modo più stretto possibile: avere intervistato consumatori di almeno sei città russe; due di queste città dovranno essere Mosca e San Pietroburgo; il sondaggio dovrà includere almeno 500 interviste effettuate in Mosca, ed altrettante in San Pietroburgo, ed almeno 125 realizzate in ciascuna delle altre città; il sondaggio dovrà essere stato rivolto a quella categoria di consumatori che usi il prodotto/servizio in questione, ove, nel caso di beni/ servizi tecnici o specializzati, lo stesso sondaggio dovrà rivolgersi ad un tipo di consumatore tecnico o specializzato; il sondaggio dovrà includere risposte alle seguenti domande: a) il consumatore conosce il marchio commerciale in questione (ne ha mai sentito parlare)?; b) chi, secondo il consumatore, in base ad una lista sottopostagli, potrebbe essere il proprietario del marchio, od il produttore/commerciante del bene/servizio?; c) come il consumatore 201 è venuto a conoscenza del marchio commerciale, o ne ha sentito parlare? affinché il sondaggio possa venire considerato prova conclusiva, il numero di risposte a favore dello status di particolare notorietà del marchio dovrà rappresentare almeno il 60% del campione intervistato. Una volta che al marchio è stato riconosciuto lo status di notorietà, verrà inserito nella Lista dei marchi commerciali che godono presso il pubblico di particolare notorietà nella Federazione Russa, che è distinta dal Registro dei marchi commerciali. Il titolare del marchio commerciale in questione potrà far valere i propri diritti a far tempo dalla pubblicazione della decisione che il marchio è stato riconosciuto come notorio. 4.4 La certificazione obbligatoria delle merci In conformità a quanto previsto dal codice doganale della Federazione Russa, una delle principali funzioni degli organi doganali è costituita dall’attività volta a contribuire all’attuazione delle misure per la tutela della vita e della salute dell’individuo, la difesa di animali e piante, la salvaguardia dell’ambiente, e la tutela degli interessi dei consumatori russi di merci d’importazione. Poichè la verifica delle merci importate in base agli indici di sicurezza e qualità non è di diretta competenza degli organi doganali, questi ultimi si limitano a verificare l’esistenza e l’autenticità dei documenti che certificano le proprietà dei prodotti d’importazione. Nel sistema di controllo doganale della sicurezza delle merci, il documento principale è costituito dal certificato di conformità rilasciato nell’ambito del sistema di certificazione obbligatoria “GOST R” (l’ente statale competente in fatto di normazione, certificazione, ed accreditamento dei laboratori e degli enti di certificazione è il Gosstandart, Comitato statale per la normazione, certificazione, e metrologia). 202 L’elenco delle merci per le quali, al momento del loro ingresso sul territorio doganale della Federazione Russa, è richiesta la conferma dell’avvenuta certificazione obbligatoria, è compilato sulla base dell’”Indice merceologico di prodotti e servizi per i quali, in base ad atti legislativi della Federazione Russa, è prevista la certificazione obbligatoria”; tale elenco viene regolarmente aggiornato, integrato, e precisato in funzione del perfezionamento del sistema di controllo statale per la sicurezza e la qualità delle merci destinate al mercato interno. I prodotti per i quali è obbligatoria la certificazione di conformità possono essere sdoganati solo se provvisti di certificato di tipo “GOST R”, rilasciato da un organismo ufficiale russo accreditato dal Gosstandart, oppure da un organismo europeo di certificazione debitamente accreditato dallo stesso Gosstandart (SGS svizzero, TUV tedesco, ecc.). Il certificato “GOST R” può essere ottenuto presso una serie di organismi autorizzati a rilasciarlo, i quali hanno ciascuno un proprio settore di competenza, ed operano in base ad una delega del Gosstandart diretta alla certificazione di una tipologia ben definita di prodotti (ad esempio mobili, materiali da costruzione, generi alimentari, ecc.). Per ottenere tali certificati, il produttore italiano deve fornire all’organo di certificazione autorizzato dal Gosstandart un catalogo dei propri prodotti, alcuni campioni dei quali vengono successivamente scelti per le prove. Dopo una serie di analisi, al produttore vengono rilasciati il certificato di conformità e quello igienico, che hanno la validità di un anno. E’ inoltre possibile richiedere un certificato pluriennale che interessi un gruppo omogeneo di prodotti. In questo caso, oltre alle prove in laboratorio, sono previste verifiche ispettive degli esperti russi presso l’azienda in Italia. La durata del certificato non supera normalmente i tre anni, con possibilità di rinnovo. 203 Il certificato di conformità viene esibito insieme alla dichiarazione doganale di carico, e costituisce il documento fondamentale per l’ingresso delle merci sul territorio doganale della Federazione Russa. Il controllo doganale per la sicurezza e la qualità delle merci di importazione si sta peraltro trasformando, seguendo il processo di perfezionamento del sistema di controllo statale per la sicurezza nel suo complesso. Una delle innovazioni della legislazione doganale russa va individuata nel riesame della politica statale nel campo della certificazione obbligatoria, con il passaggio ad una gamma sempre più ampia di dichiarazioni unilaterali della conformità dei prodotti: in particolare ricordiamo l’introduzione dell’attestazione unilaterale di conformità da parte del costruttore o del fornitore, quale documento sostitutivo della dichiarazione di conformità. Con decreto governativo n. 766 del 7.07.1999 è stato infatti approvato un elenco di prodotti per i quali e’ ammessa l’assicurazione di conformità attraverso una dichiarazione personale; tale provvedimento contiene anche la procedura di accettazione di tale dichiarazione, e la relativa registrazione. L'importazione di merci per le quali è prevista l’attestazione unilaterale di conformità non richiede, quindi, di regola, l’esibizione di altri documenti di conformità al momento dell’ingresso dei beni sul territorio doganale russo. Interessante è stato l’intervento di Diomidov Illa Georgievich, funzionario centrale della maggiore agenzia russa di certificazione, la SGS, all’ultima Conferenza Interleasing C.S.I.-Italia, occasione in cui il rappresentante del gruppo invitava a riflettere anche sul fatto che i beni italiani introdotti per leasing sul territorio russo saranno assoggettati alle normative sulla qualità previste dal Gosstandart. L’istituto non prevede infatti per il leasing forme particolari di semplificazione burocratica; tuttavia ammetteva la possibilità che dietro presentazione di una “lettera di indulgenza” sia in certi casi possibile non presentare temporaneamente il certificato di qualità, tenuto conto che i macchinari vengono introdotti in Russia soltanto per un determinato lasso di tempo. 204 Aggiungeva inoltre che la certificazione ISO eventualmente guadagnata dal produttore italiano non implica automaticamente un livello di qualità GOST-R: esistono infatti differenze fra i due sistemi. Tuttavia, considerando la prossima ammissione della Russia al WTO, l’istituto russo per la certificazione sta cercando di armonizzare la propria normazione con quelle europee. Dal primo luglio 1998, sono proibite le vendite di prodotti non alimentari senza le informazioni in lingua russa. Le informazioni richieste dovranno essere evidenziate in uno dei seguenti modi: sulla confezione o sulle etichette, nella documentazione tecnica (manuali per l’utente, istruzioni, ecc.), in accompagnamento al prodotto, su fogli in allegato ad ogni pezzo, oppure in altri modi utilizzati per specifici prodotti. Le nuove regole sull’etichettatura dei prodotti esportati in Russia individuano l’importatore russo come responsabile del loro adempimento. Tuttavia, tenendo conto che le dogane non rilasciano la merce in libero consumo se non in linea con i nuovi requisiti, diviene necessario applicare le etichette, gli adesivi, ecc., con le informazioni in russo sui prodotti prima della loro spedizione in Russia. IN SINTESI: La certificazione GOST R è necessaria per la maggior parte dei prodotti e dei macchinari che si intendono vendere sul mercato russo. Tale certificazione è spesso obbligatoria per passare la frontiera russa, e anche se non obbligatoria per legge, è quasi sempre richiesta dal mercato. I certificati vanno rilasciati con scadenza di 1 anno (2 anni in alcuni casi) oppure 3 anni. I tempi ed i costi variano a secondo del prodotto e del certificato richiesto. GOST è un'abbreviazione di "Gosudarstvennyj Standart" ("Standard di Stato" in russo). Sono soggetti alla certificazione obbligatoria in Russia i seguenti prodotti: Prodotti dell'industria meccanica 205 Prodotti elettrici, elettronici; strumenti di controllo e misurazione Attrezzature mediche Prodotti agricoli e alimentari Prodotti dell'industria leggera Prodotti di lavorazione delle materie prime e legno Imballaggi Prodotti pirotecnici Preparati veterinari biologici IMPORTANTE: Prodotti ed apparecchiature non compresi nell’elenco delle certificazioni obbligatorie devono comunque essere accompagnati da un documento ufficiale, emesso da un Ente di certificazione, che ne attesta l’esenzione. 4.4.1 Istituti di certificazione in Italia ICILA L’ISTITUTO DI CERTIFICAZIONE DELL’ARREDAMENTO E DEL LEGNO Via Braille 5 - 20035 Lissone (MI) Tel 039-465239 Fax 039-465168 e-mail [email protected] www.icila.org Certificazione Gost per il mercato russo. ICILA ha raggiunto un accordo con un organismo di certificazione russo che prevede la copertura reciproca dei servizi di ispezione. CERTIQUALITY Sede di Milano Via Gaetano Giardino 4 (P.za Diaz) 206 20123 MILANO Tel. 02 806917.1 Fax 02 86465295 [email protected] www.certiquality.it CERTIQUALITY è un Organismo senza fini di lucro al servizio delle imprese accreditato per la certificazione dei sistemi di gestione aziendale per la qualità, l'ambiente, la sicurezza e nella certificazione di prodotto. A livello internazionale, CERTIQUALITY aderisce al circuito IQNet (International Certification Network). CERTIQUALITY ha rilasciato certificazioni in Europa ed in molti altri paesi extraeuropei. SALANDIN & C. S.r.l. http://salandin.com [email protected], [email protected] Via Lambruschini, 7 35133 PADOVA Salandin & C. S.r.l., società autorizzata dall'Ente di Certificazione TEST di San Pietroburgo. Certificazione dei beni destinati al mercato Russo Emissione dei certificati GOST R per singolo lotto e triennali - Rilascio della Licenza di Gosgortechnadzor (GGTN) - Certificato di Sicurezza dei Vigili del Fuoco - Attestazione igienico sanitaria russa Sanepidnadzor - Altri permessi particolari per la Russia e CSI (Bielorussia, Ukraina, Kazakstan). SPEG GROUP http://www.speg.it [email protected] Viale Certosa, 101 20151 MILANO; Tel. +39.0322.77890 Fax +39.0322.772084 SPEG ITALIANA Srl, - International Certification Agency - La certificazione dei prodotti destinati sul mercato Russo - Emissione dei certificati GOST R - Rilascio dei permessi Gosgortechnadzor (GGTN) Registrazione Metrologica Russa presso il Gosstandart Russo 207 Attestazione sanitaria russa San Epid Nadzor - Altri permessi particolari per la Russia e CSI (Bielorussia, Ukraina, Kazakstan). SGS Italia www.sgsgroup.it Via Gaspare Gozzi, 1/A 20129 Milano Tel. +39 02.7393.1 Fax +39 02.70.10.94.89 Certificazioni di conformità e Ispezioni per le Esportazioni verso la Federazione Russa (GOST) Il Gruppo SGS è stato accreditato ad emettere i certificati in conformità alle norme GOSSTANDART fino dal 14 luglio 1993 e per i prodotti coperti dall'accreditamento, può emettere certificati di conformità alle norme GOST e rilasciare licenze per l'uso del marchio GOST. Emissione certificati di conformità GOST direttamente da SGS; Il Gruppo SGS è organizzato per presentare e seguire le pratiche necessarie all'ottenimento di altre autorizzazioni e permessi oltre al certificato di conformità "GOST" quali: l'autorizzazione igienica Sanepidemnadzor per gli alimentari e prodotti a contatto o per la lavorazione degli stessi; Il Gruppo SGS ottenendo l'accreditamento di una sua società russa (SGS – ED), può offrire l'ottenimento del permesso Gosgortechnadzor per i materiali potenzialmente molto pericolosi quali gli apparecchi in pressione, le caldaie, gli ascensori, le apparecchiature di sollevamento ecc. 4.5 Procedure di certificazione Ci sono sostanzialmente due tipi di certificati: • per singolo lotto di prodotto; • per serie di modelli di prodotto con validità triennale. Per la prima tipologia di certificato viene richiesta solo la presentazione di documentazione mentre per la seconda tipologia sono previste anche una verifica in azienda e prove sui prodotti. 208 Per ottenere la certificazione di un singolo lotto di prodotto bisogna presentare la seguente documentazione: copia della fattura di vendita o proforma; descrizione tecnica della merce facente parte del lotto di spedizione; elenco e risultati delle prove a cui sono stati sottoposti i prodotti; cataloghi e manuali d’uso dei prodotti; codice doganale russo dei prodotti; eventuale copia della certificazione ISO 9000; numero e riferimento del contratto di fornitura. Nel caso si voglia ottenere la certificazione triennale per la serie di modelli del prodotto oltre alla verifica della documentazione sopra elencata l’Ente di certificazione può richiedere altra documentazione supplementare, l’invio di campioni sui quali effettuare le prove e determinare la visita ispettiva in azienda per verificare il processo produttivo e l’organizzazione aziendale. Nel caso l’azienda abbia ottenuto la certificazione ISO 9000 (o ne sia in corso l’ottenimento) la visita ispettiva non è obbligatoria. Le visite periodiche di mantenimento potranno essere effettuate in concomitanza con quelle previste dal Sistema Qualità. 4.5.1 Costi e tempistiche di ottenimento Generalmente i tempi di ottenimento sono abbastanza brevi e non superano i 20 giorni lavorativi dalla presentazione del completo della documentazione, opportunamente tradotta, all’Ente di Certificazione. Nel caso di visita ispettiva in Italia sono necessari al massimo due giorni lavorativi; è opportuna la predisposizione in tempo della traduzione di tutta la documentazione che sarà esaminata dagli ispettori. 209 Non esistono tariffari pubblicati e i costi variano in misura anche notevole tra un Istituto e l’altro. Un certificato può costare, emesso da un Ente rispetto a un altro, da un minimo di 500 USD a un massimo di 5000 USD, visita ispettiva esclusa. E’ opportuno quindi sempre verificare più possibilità per la stessa certificazione e richiedere più preventivi; sicuramente ottenerli con l’assistenza di uno studio locale (in Russia) consentirà un notevole risparmio rispetto a un iter attuato direttamente dall’Italia. Il costo della visita ispettiva, quando richiesta, è uguale per tutti e prevede il pagamento del biglietto aereo in classe economica per un massimo di due persone, il transfert in azienda, il vitto e alloggio per massimo due giorni. Generalmente sono previsti tre giorni per la visita dei quali uno solo in azienda e gli altri due per il viaggio degli ispettori. 210 5. STRATEGIE DI MERCATO 5.1. Consigli pratici relativi alla promozione sul mercato della Federazione Russa dei beni di produzione italiana I produttori stranieri che intendono operare sul mercato russo devono essere pronti a muoversi in una realtà che, per numerosi motivi di ordine storico, economico e culturale, è fondamentalmente diversa da quella italiana ed occidentale in genere. Esistono, infatti, dei modelli culturali e comportamentali, sia nella sfera del consumo che in quella degli affari, che si discostano profondamente dalle consuetudini alle quali gli operatori italiani sono abituati. Il mercato russo richiede, pertanto, un approccio serio e preparato; non è possibile affrontare un’esperienza commerciale o produttiva concreta nel paese se non si è a conoscenza dei meccanismi legali, delle procedure burocratiche e degli usi commerciali in vigore, nonché dei modelli comportamentali del consumatore. Di questo, purtroppo, non sembrano ancora molto convinti diversi imprenditori italiani che stanno affrontando di nuovo il mercato russo, dopo la pausa forzata dovuta alla crisi del ’98, con gli stessi metodi e mentalità degli anni d’oro del business facile nel paese. Questo mercato non è più, come nei primi anni dalla caduta dell’Unione Sovietica, una specie di terra di conquista, dove realizzare facili profitti con il minimo impegno e senza una strategia ben precisa. Oggi sono presenti molti concorrenti, sia locali che esteri, con strutture aziendali organiche ed efficienti, già ben collaudate sul mercato in questione. Dal punto di vista formale non ci si può poi più proporre senza tenere conto delle regole, è assolutamente necessario accreditarsi, possedere una figura giuridica definita (Ufficio di Rappresentanza o società di diritto russo), e comprendere che ormai il sistema fiscale russo è divenuto molto rigido. Anche nei rapporti con i partner locali e con i clienti finali, ora che si sta sempre più concretizzando il credito e le modalità di pagamento proposte sono sempre meno quelle della forma anticipata, è indispensabile tutelare i propri interessi con una posizione chiara di 211 fronte alle autorità russe. Altrettanta attenzione è da dedicare nel caso di apertura di uno show-room o un magazzino, o di realizzazione di una partnership con aziende locali. Dal punto di vista prettamente commerciale gli operatori locali del settore ed i consumatori finali sono diventati molto preparati ed in grado di riconoscere molto bene la reale qualità dei prodotti proposti: non basta più, insomma, soltanto l’etichetta “made in Italy” a tranquillizzarli, dal momento che oggi verificano anche materiali, accessori, e qualità della realizzazione. Esiste una grande cultura per il design e lo stile: i consumatori, soprattutto quelli appartenenti alle classi sociali più elevate (che costituiscono i maggiori acquirenti dei prodotti d’importazione) viaggiano molto, sono abituati al lusso ed all’esclusività, e conoscono a fondo i modelli comportamentali ed i gusti occidentali in materia di architettura d’interni, di arredamento, ecc. Fortunatamente il prodotto italiano gode di ottima aspettativa presso i rivenditori e la clientela finale, sia dal punto di vista della qualità offerta che da quello dell’esclusività e dell’originalità nel design; sotto questo aspetto, quindi, i produttori italiani partono da una situazione di relativo vantaggio nei confronti della concorrenza locale ed estera. Tuttavia, soprattutto in relazione alla crescente competitività, è necessario che i produttori italiani si concentrino maggiormente su alcuni aspetti di carattere operativo. Innanzitutto è necessario assicurarsi che i livelli qualitativi, di rifinitura e di design degli articoli destinati al mercato russo non subiscano diminuzioni, e si mantengano su standard elevati. La qualità, infatti, è il presupposto fondamentale per il successo su tale mercato ed è la motivazione principale per cui sono giustificati prezzi sicuramente più alti. A questo deve aggiungersi una maggiore attenzione alle condizioni finanziarie delle operazioni praticate: in particolare è necessario operare con una maggiore flessibilità e trovare strumenti finanziari idonei, in quanto i distributori locali tendono a rivolgersi con facilità ad altri fornitori che praticano condizioni, soprattutto di pagamento, più vantaggiose. 212 E’ bene poi espandere territorialmente la propria presenza, soprattutto a livello regionale. Il mercato moscovita, infatti, presenta livelli concorrenziali elevatissimi, mentre alcune realtà regionali offrono ottime prospettive di crescita con grosse disponibilità finanziarie da parte di una certa fascia di consumatori, pur essendo ancora generale un basso livello di penetrazione dei prodotti internazionali. Data poi la sempre maggiore urgenza nelle consegne richiesta da parte dei commercianti locali, sarebbe consigliabile stabilire un’organizzazione permanente sul territorio in grado di gestire direttamente le procedure d’importazione e di distribuzione, riducendo di conseguenza i tempi di attesa. Il punto di partenza è spesso quello di costituire una semplice rappresentanza commerciale (preferibilmente dotata di adeguato show room) per poi arrivare a strutture più complesse, che prevedano anche un magazzino, finanche alla realizzazione di parte o della totalità della produzione direttamente in loco. Evidentemente, queste ultime due soluzioni, comportano un maggiore impegno da parte del produttore italiano, sia sotto il punto di vista economico-finanziario che quello logistico ed organizzativo. Tuttavia, in risposta al veloce cambiamento del mercato ed alle sue grandissime potenzialità, questa è la strada che sempre più produttori stanno adottando. In particolare, già ora, è difficile, per gli operatori che hanno a che fare con volumi di vendita consistenti, pensare di operare senza l’ausilio di un magazzino centralizzato nel quale stoccare parte della merce da consegnare ai rivenditori, mantenendo quindi una tempistica competitiva con la concorrenza. Indubbiamente operare un investimento di tale tipo sul mercato russo comporta comunque una certa percentuale di rischio, così come la necessità di operare in condizioni particolari: ci si deve infatti abituare a muoversi in un panorama in continua e rapidissima evoluzione, sia dal punto di vista delle tendenze nei consumi che da quello delle pratiche commerciali in atto. Occorre in sostanza essere sempre ben informati, in modo da potere cogliere per tempo le nuove opportunità che si vengono a creare, come l’apertura di nuovi sbocchi di mercato a livello 213 periferico. Infine occorre ricordare come il panorama legislativo e fiscale del paese sia in costante e rapida evoluzione, e che spesso se ne può avere un’impressione complessa e contraddittoria, specie da parte di chi non abbia dimestichezza con tale tipo di sistemi giuridici. Ovviamente tutte queste conoscenze così come molte tecniche utili per poter operare correttamente in loco, non possono essere apprese in breve tempo, ma soltanto con un’esperienza operativa pluriennale sul mercato. E’ pertanto opportuno e consigliabile, a chi non possieda già tale esperienza, rivolgersi ad una seria società locale di consulenza che possa seguire l’impresa nelle prime fasi di attività sul mercato russo, fornendo l’aiuto necessario per l’espletamento di tutte le formalità burocratiche, così come consigli pratici. Errore da evitare, è invece affidare tale consulenza a organizzazioni sconosciute e non solidamente referenziate, oppure a propri clienti (importatori) locali che si propongono come partner, in realtà con l’unico obbiettivo di mantenere il controllo delle strategie commerciali del produttore. La regola è, insomma, questa: se la scelta è quella di gestire e controllare il mercato, invece di assoggettarsene, con l’intento quindi di svilupparlo e consolidarlo, è essenziale farlo direttamente senza affiancare l’incarico a società o persone che non si è in grado di controllare completamente. 5.1.1 Strategie di marketing Il marketing in Russia è, in termini generici, una componente relativamente nuova delle strategie aziendali degli operatori locali; non dobbiamo infatti dimenticare che l’economia di mercato in questo paese ha iniziato a svilupparsi soltanto nel corso degli ultimi dieci anni. Nella valutazione della migliore politica di marketing, serve tener conto che il mercato russo dell’arredamento è uno dei pochi al mondo caratterizzato da una domanda superiore all’offerta; diventa quindi a volte difficile verificare l’efficacia degli strumenti pubblicitari adottati. Le grosse dimensioni e la fortissima domanda presente sul mercato consentono però di poter risparmiare notevolmente risorse in termini di marketing e 214 comunicazione, in quanto, entro certi limiti, importanti volumi di vendita si creano con la semplice offerta del prodotto. Con la maturazione delle tecniche aziendali, il settore dell’arredamento è divenuto oggigiorno uno di quelli che sono riusciti ad applicare maggiormente strategie di marketing e comunicazione; in particolare, i produttori locali sentono la necessità di promuovere presso il grande pubblico il proprio brand. I comunicati esaltano sopratutto la convenienza del prodotto e sottolineano l’evoluzione qualitativa e del design, dovuta spesso a collaborazioni con aziende occidentali. Si tratta nella maggior parte dei casi di advertising che utilizza cartellonistica stradale e pannelli sui mezzi pubblici (in particolare sulla metropolitana). La diffusione maggiore viene però ottenuta utilizzando pubblicazioni settoriali o di data base, sul tipo delle nostre Pagine Gialle, che contengono gli elenchi di produttori e distributori, spesso insieme ad altri operatori del mondo delle costruzioni. Aziende di livello superiore utilizzano le riviste specializzate in arredamento e design, spesso con redazionali ed intere pagine di reclame. Anche Internet è uno strumento ormai molto utilizzato, e sono parecchi i cataloghi completi, anche di dettagli tecnici, presenti sul web. I produttori stranieri godono di un enorme vantaggio competitivo rispetto alla produzione locale, costituito dalla qualità e dal prestigio automaticamente connessi ai propri articoli: il solo fatto di essere una ditta non russa, per molti consumatori, è di per sè considerato come sinonimo di qualità e stile garantito. Gli operatori internazionali devono però confrontarsi con una crescente competitività, dovuta soprattutto all’aumento in termini quantitativi dei marchi distribuiti. In particolare paga puntare alla diffusione di conoscenza del brand, soprattutto da parte delle new entry, i cui marchi non sono conosciuti dal target di riferimento, che quindi non associa ancora ai marchi stessi quei connotati di prestigio e di esclusività di cui si è detto. Le tecniche adottate si basano solitamente su di una comunicazione mirata, realizzata sia sulle riviste specializzate che sui media destinati ad un pubblico più vasto, con una particolare attenzione alle 215 pubblicazioni acquistate dalla fascia di popolazione che gode di redditi maggiori, la più incline all’acquisto di prodotti di qualità, seppure a prezzi maggiori. Un’altra strategia di comunicazione di notevole importanza consiste nella visibilità del prodotto all’interno del punto vendita, realizzata con apposita cartellonistica o tramite la creazione di spazi espositivi dedicati (corner shop). Ciò vale in particolare all’interno dei centri per la grande distribuzione specializzata, dove esistono le condizioni e le superfici idonee alla creazione di tali tipologie espositive. Il prodotto italiano gode di particolare prestigio in termini qualitativi e di immagine, e l’apprezzamento per gli articoli nazionali è testimoniato dai dati riguardanti le importazioni. Le strategie di marketing adottate dai produttori italiani presenti si basano quindi proprio su questi presupposti, con campagne di comunicazione che esaltano la qualità ed il design dell’arredamento italiano, e con iniziative realizzate a livello di punti vendita per aumentare la conoscenza dei vari brand presenti. E’ quindi fondamentale, agli inizi, operare una campagna di informazione presso i distributori, in particolare quelli che attualmente già distribuiscono i marchi italiani. Tale campagna potrà realizzarsi mediante contatto diretto con i distributori stessi, od anche con la predisposizione di un evento inaugurativo al quale invitare gli importatori operanti sul territorio. In seguito sarà opportuno realizzare una campagna di advertising, soprattutto tramite il ricorso alle riviste specializzate, riservate agli operatori. E’ stata condotta un’indagine sulle varie forme di pubblicità a disposizione sul mercato russo, evidenziandone i costi e le caratteristiche positive o negative. Di seguito viene fornito un resoconto dei risultati ottenuti. a) Contatto diretto con i distributori: si tratta senza dubbio della forma di promozione maggiormente efficace, ed è la più consigliata nella fase iniziale di approccio, soprattutto per rendere nota agli operatori già presenti nel settore (generalmente interessati al prodotto italiano d’import) l’esistenza degli articoli e dell’azienda. Il contatto può venire realizzato direttamente (visita di un rappresentante) oppure in forma indiretta, tramite l’invio di una lettera e catalogo, oppure ancora 216 per via telefonica. Decisamente sconsigliato il ricorso all’invio di e-mail pubblicitarie, in quanto vengono generalmente considerate come strumento poco serio ed automaticamente cestinate. E’ ovvio che il contatto diretto, benché richieda tempi lunghi e sia piuttosto oneroso, rappresenta la forma maggiormente efficace di pubblicità, ed è particolarmente consigliabile per i clienti potenziali più importanti. Gli svantaggi del metodo, oltre al costo, sono rappresentati dai lunghi tempi, dalla difficoltà di trovare agenti competenti ed affidabili, e dal limitato spettro di efficacia dell’advertising, che non raggiunge clienti che non siano già conosciuti dall’organizzatore stesso. Risulta altresì di grande importanza stabilire una rete di contatti con gli studi di architettura e design più famosi, operanti nella capitale. Infatti molti clienti finali, specialmente nel segmento di classe ed elitario, non si occupano direttamente dell’ideazione dell’arredamento nella propria abitazione, ma si affidano a studi di architettura e progettazione d’interni. b) Pubblicità sulle riviste specializzate: la pubblicità realizzata sulle riviste specializzate in arredamento per la casa rappresenta senza dubbio una tra le opzioni migliori per farsi conoscere al grande pubblico. Tale forma di comunicazione risulta particolarmente indicata nel caso l’offerta sia dedicata non solo agli operatori direttamente coinvolti nell’attività di distribuzione, ma anche ad altri che hanno comunque relazioni col settore dell’arredamento (studi di architettura, soprattutto) nonché a tutti coloro che siano in qualche misura interessati all’acquisto di mobili, e stiano raccogliendo informazioni in merito. La pubblicità effettuata su riviste specializzate si presenta quindi particolarmente efficace in quanto riesce a raggiungere un numero piuttosto elevato di utenti, e fa leva sul fatto che chi acquista questo genere di pubblicazioni è generalmente un operatore del settore, oppure un cliente particolarmente interessato, in vista di un futuro acquisto (giovani coppie, famiglie che hanno intenzione di cambiare abitazione, ecc.). In Russia esistono numerose riviste specializzate e l’indagine in merito ai costi delle inserzioni pubblicitarie ha dato questi risultati: 217 IDEI VASHEGO DOMA Grandezza della pubblicità sulla pagina Prezzi in USD Intera 5 800 1/2 3 250 1/4 1 800 1/8 1 200 In copertina Prezzi in USD II e III di copertina 7 500 IV di copertina 11 200 218 TABURET Grandezza pubblicità sulla pagina Prezzi in Euro 1/1 4 400 ½ (orizzontale o verticale) 2 200 1/3 (verticale) 1 650 ¼ (verticale) 1 090 1/8 (orizzontale) 650 In copertina Prezzi in Euro II di copertina 5 500 III di copertina 4 950 IV di copertina 7 700 INTERIOR&DESIGN Moduli Prezzi in USD 1/1 (sezioni redatte) 5 500 ½ (sezioni redatte) 3 300 ½ (sezione riservate alla pubblicità) 1 600 ¼ (sezione riservate alla pubblicità) 900 1/8 (sezione riservate alla pubblicità) 600 SALON INTERIOR Grandezza pubblicità sulla pagina Prezzi in USD 1/1 7 800 1/2 4 600 1/4 2 700 1/8 1 900 INTERIOR MAGAZIN Grandezza pubblicità sulla pagina Prezzi in USD 1/1 1 550 1/2 850 In copertina Prezzi in USD 219 II/III di copertina 4 500 IV di copertina 5 500 220 ARCHIDOM Grandezza pubblicità sulla pagina Prezzi in USD 1/1 6 120 1/2 3 120 1/3 2 160 1/6 1 200 c) Pubblicazioni tipo Business Guide. In Russia sono piuttosto diffuse anche alcune pubblicazioni, strutturate tipo Pagine Gialle, nelle quali gli operatori del settore possono, a pagamento, inserire il proprio nominativo, ed eventualmente pubblicità. La presenza dei propri dati in tali pubblicazioni risulta indispensabile, in quanto esse rappresentano uno strumento ampiamente utilizzato dai potenziali acquirenti nella fase di ricerca di fornitori. Le stesse rappresentano inoltre uno strumento molto efficace nel caso si voglia destinare l’offerta ai soli operatori del settore, in quanto i player utilizzano questi data base come fonte primaria di informazioni. La principale fra queste pubblicazioni è Tovariy e Tseni, che esce ogni settimana e viene distribuita nelle edicole. I costi della pubblicità sono qui di seguito riportati (Prezzi in Rubli: 1 €= 36 Rubli circa). Grandezza pubblicità sulla pagina Prezzi in Rubli 1/1 94 900 1/2 52 300 1/4 30 600 1/8 15 500 1/16 8 000 d) Pubblicità su stampa non specializzata. La pubblicità sulla stampa non specializzata (giornali, riviste generiche) è decisamente meno focalizzata di quella sulla stampa specializzata, ma raggiunge un numero di gran lunga maggiore di utenti, in quanto i quotidiani vengono letti in Russia da un numero elevatissimo di persone. Tuttavia, il livello 221 di interesse dei destinatari della comunicazione è decisamente più basso rispetto ai lettori della stampa specializzata, con un’efficacia dell’advertising decisamente minore. La pubblicità sulla stampa non specializzata è quindi da consigliarsi soltanto nel caso in cui si volesse dare grande diffusione al marchio e destinare l’offerta anche al grande pubblico, mentre è decisamente da sconsigliarsi nel caso l’iniziativa venga riservata agli operatori del settore. E’ poi opportuno selezionare le testate in base alla qualità media dei lettori, in modo da concentrare maggiormente il messaggio sul target di riferimento del prodotto. I costi medi relativi alle inserzioni pubblicitarie su alcuni dei quotidiani russi a maggiore diffusione, sono qui di seguito riportati. IZVESTIJA (prezzi riferiti all’edizione nazionale) Grandezza pubblicità sulla pagina Prezzi in USD (Iva esclusa) 1/1 21 500 1/2 11 075 1/4 5 705 1/8 2 940 1/16 1 515 1/32 780 1/64 405 MOSKOVSKAJA PRAVDA Grandezza pubblicità sulla pagina Prezzi in USD 1/1 5 000 1/2 2 500 1/4 1 300 1/8 800 1/16 400 1/32 200 KOMMERSANT 222 (Prezzi in USD -Iva esclusa) Grandezza pubblicità sulla Mosca e San Russia Mosca Pietroburgo pagina 1/1 23 400 19 500 11 200 ½ 14 040 11 700 9 600 ¼ 8 844 7 370 6 150 1/8 5 838 4 865 4 100 1/16 4 086 3 405 2 900 1/32 960 800 650 1/64 600 500 430 e) Pubblicità realizzata mediante affissioni stradali. Le affissioni stradali, un tempo non molto diffuse nel paese, stanno oggi acquistando importanza crescente, sebbene abbiano ancora una diffusione minore rispetto al livello medio che si rinviene in Italia. Valgono per questa forma di pubblicità le considerazioni fatte per la pubblicazione su stampa non specializzata. La realizzazione di affissioni è comunque da tenere in considerazione, soprattutto se effettuata in luoghi di grande transito, dove può essere vista ogni giorno da moltissime persone. Il costo degli spazi pubblicitari per l’affissione è variabile, sia in relazione alla locazione, sia in relazione al lato della via nel quale si realizza l’affissione (il prezzo è maggiore sul lato di scorrimento del traffico, minore su quello opposto). Sulle grandi arterie, che convogliano il traffico nella città, e sulla MKAD (la tangenziale di Mosca) i prezzi sono mediamente di 700-800 USD al mese. Più elevati i prezzi sulle arterie di grande scorrimento nelle zone centrali della città (Sadovoe Koltso, Kutuzovskiy Prospekt), dove sono nell’ordine di 1500-2500 USD al mese. Prezzi ancora maggiori si registrano in collocazioni di prestigio, quali Arbat, dove si può arrivare anche a 6500$ mensili. f) Pubblicità realizzata sui mezzi di trasporto pubblico. Questa forma di pubblicità risulta essere molto importante a Mosca, soprattutto per quanto concerne la pubblicità realizzata nella metropolitana. Secondo recenti statistiche il 74,6% dei moscoviti utilizza 223 quotidianamente la metropolitana, con percorrenze molto lunghe, spesso di un’ora o più. Esistono inoltre lunghissimi sottopassaggi di collegamento tra le varie stazioni e altrettanto lunghe scale mobili, dove possono venire collocati gli spazi pubblicitari. La pubblicità è inoltre presente in forma di adesivi di varie dimensioni applicati all’interno dei vagoni della metropolitana. Per quanto concerne i mezzi di superficie, la pubblicità è realizzata sia internamente alle vetture (adesivi) sia esternamente, soprattutto tramite decorazione dell’intera vettura (8 metri quadrati). Quest’ultima forma pubblicitaria è sicuramente di grande impatto visivo, benché a Mosca, a causa delle condizioni climatiche (presenza di neve sulle strade per almeno 5 mesi all’anno) le vetture si presentino spesso molto sporche, compromettendo fortemente la visibilità dell’advertising. La pubblicità sui mezzi di trasporto è indicata soltanto nel caso ci si proponga al grande pubblico, mentre è sconsigliabile se la struttura è riservata ai soli operatori. Peraltro, la maggior parte dei fruitori dei mezzi pubblici non rientra, teroricamente, nella fascia di popolazione che può permettersi di acquistare mobili d’importazione, in relazione ai bassi redditi; discorso a parte merita la decorazione esterna delle vetture, che è invece visibile a tutti. I costi della realizzazione di campagne pubblicitarie sui mezzi di trasporto variano in relazione alla tipologia e dimensione della pubblicità, nonché, nel caso della decorazione esterna delle vetture, in relazione alla linea sulla quale le stesse operano. Una sintesi dei prezzi della pubblicità sui mezzi pubblici è riportata nella tabella seguente. Tipologia di pubblicità Prezzi in USD Metropolitana: 4-100 mensili, in relazione a Adesivi nei vagoni dimensione, posizionamento e linea Adesivi sulle porte di ingresso delle 70 000-80 000 per sei mesi stazioni (4.000 porte in inverno, invernali 224 2.000 in estate) 40 000-50 000 per sei mesi estivi Adesivi sui tornelli (3.600 in totale) 30 000 - 35 000 Pannelli lungo le scale mobili 300 – 500 al mese (1.2x1.8 m) Pannelli nei sottopassaggi, non 80-500 al mese in relazione alle illuminati dimensioni ed alla linea 350-2 200 al mese in relazione Pannelli nei sottopassaggi, alle dimensioni illuminati ed alla linea Altri trasporti (decorazione esterna su 8 mq) 2 200-3 700 per tre mesi Filobus 2 600-4 900 per sei mesi 2 400-2 900 per tre mesi Tram 2 800-3 600 per sei mesi 2 400-3 400 per tre mesi Autobus 2 800-5 500 per sei mesi g) Altre forme di pubblicità cartacea. Anche in Russia sono a disposizione innumerevoli forme di pubblicità cartacea, che comprendono distribuzione di volantini pubblicitari, pubblicità realizzata tramite uomini-sandwich, o realizzazione di brochure illustrative. I costi per queste forme pubblicitarie sono abbastanza contenuti: per la stampa offset di 5000 pezzi si spende in media tra i 200 ed i 400 USD, in relazione al tipo di carta utilizzato ed al numero delle pagine del volantino. I costi di distribuzione sono piuttosto contenuti, solitamente si fa ricorso a studenti che guadagnano in media 2 euro all’ora; anche per gli uomini-sandwich valgono gli stessi prezzi, mentre la stampa dei pannelli richiede solitamente 20-50 USD al mq. Queste forme pubblicitarie, tuttavia, sono da ritenersi poco consone alla tipologia di clientela dell’offerta in oggetto. Può piuttosto essere presa in considerazione la stampa di brochure illustrative, da distribuire alla clientela ad ai clienti potenziali, ed eventualmente anche di gadget (calendari, agende, ecc). Il costo di realizzazione di una brochure a colori varia in base al formato ed al 225 numero delle pagine. Per una brochure a colori di 12 pagine in formato A4, vengono richiesti mediamente 1000 USD ogni 100 pezzi, con un ordine minimo che solitamente si aggira sui 1000-1500 pezzi. A questi prezzi bisogna aggiungere i costi per la traduzione di messaggi già preparati in lingua italiana, traduzioni che è sempre opportuno verificare accuratamente prima di procedere alla stampa definitiva. h) Allestimento di una pagina web. La realizzazione di una pagina Internet è senz’altro di fondamentale importanza nell’ambito delle strategie di comunicazione. La Russia, infatti, si sta rapidamente informatizzando, ed il ricorso alla rete per ricerche e contatti sta crescendo a ritmi incalzanti. Il possesso di una pagina web in lingua russa ben realizzata rappresenta quindi un presupposto ormai quasi necessario, sia dal punto di vista dell’aumento della diffusione, che da quello dell’immagine. Il costo di realizzazione di un’home page varia in relazione alla tipologia di sito che si vuole realizzare; mediamente si va dai 300-500 USD per la realizzazione di una pagina semplice, fino a 1500-2000 USD per pagine complesse. i) Realizzazione di pubblicità radiofoniche. La pubblicità radiofonica è di grande diffusione ed impatto, e consente di raggiungere un pubblico piuttosto vasto. La radio in Russia viene ascoltata parecchio e da tutte le fasce della popolazione. Tuttavia, oltre alle solite considerazioni in merito ai costi del sistema di diffusione, occorre tener conto che per il settore mobili ed arredamento esiste una forte componente di impatto visivo, che non può ovviamente essere resa attraverso il mezzo radiofonico. La tabella seguente riassume il costo in dollari di una finestra radiofonica di durata variabile tra i 15 ed i 30 secondi, sulle principali emittenti ascoltate a Mosca. Fasce Dinamit Avto- Russkoe Evropa orarie FM radio FM Radio + 8-12 500 570 400 750 600 12-17 350 450 300 550 400 17-21 500 550 400 750 600 21-8 150 170 100 200 150 Radio 7 226 f) Realizzazione di pubblicità televisive. La pubblicità televisiva è senza dubbio il metodo più efficace per la trasmissione di un messaggio e per l’aumento della notorietà dei marchi. Praticamente tutte le famiglie moscovite possiedono un televisore, e la programmazione è molto seguita, specialmente nei mesi invernali quando le condizioni climatiche sconsigliano di uscire di casa se non strettamente necessario. A questo eccezionale bacino di utenza si contrappongono tuttavia dei costi che, per una struttura non di grandi dimensioni, risultano essere decisamente proibitivi. A titolo informativo viene comunque fornito un quadro riassuntivo del costo della pubblicità sulle maggiori emittenti televisive russe; i prezzi sono in dollari, riferiti ad un minuto di pubblicità. L’intervallo di prezzo varia in base al giorno della settimana ed alla trasmissione programmata nella fascia oraria considerata. Fasce orarie 8-12 12-18 18-23 23-8 1 Kanal Tv Rossiya 25.000- 8.000- 30.000 30.000 35.000- 15.000- 85.000 60.000 70.000- 75.000- 135.000 150.000 12.000- 4.000- 35.000 35.000 TVTS 2.000-4.000 4.000-8.000 10.000-15.000 1.000-12.000 NTV 8.00032.000 28.00044.000 45.00092.000 12.00052.000 g) Partecipazione a fiere di settore. La partecipazione alle manifestazioni fieristiche del settore è senza dubbio di fondamentale importanza, permettendo soprattutto numerosi contatti con gli operatori locali del settore. Contrariamente a quanto sta accadendo in Europa, le fiere in Russia sono ancora estremamente importanti per proporre nella maniera migliore la propria offerta. Degno di nota il fatto che per i prossimi due anni risulta già prenotata la maggior parte degli spazi 227 espositivi, mentre stanno nascendo nuove grandi aree dedicate a manifestazioni fieristiche che vanno ad affiancarsi alle proposte di ExpoCenter e Sokolniki. A Mosca si tengono numerosi eventi settoriali, come riportato nell’apposito paragrafo della ricerca, ma il più importante è senza dubbio Mebel, che si svolge ogni anno all’Expocenter di Mosca nel mese di novembre. I costi di partecipazione alle manifestazioni fieristiche comprendono lo spazio espositivo e l’allestimento. Per quanto concerne lo spazio espositivo, il costo durante Mebel 2003 è stato di 370 Franchi Svizzeri a metro quadro, a cui si devono aggiungere le tasse. Expocenter esprime obbligatoriamente i prezzi in Franchi Svizzeri. Per quanto concerne l’allestimento, i prezzi variano tra i 100 ed i 300 USD a metro quadrato. Per l’allestito, le soluzioni sono personalizzate e i costi molto variabili, per cui è difficile dare una quantificazione generale. 5.2. Prospettive future Il mercato dei mobili in Russia è in continua espansione e prevedibilmente tale dinamica è destinata a proseguire anche nel corso degli anni futuri. L’economia russa è dal 2000-2001 in fase di forte espansione, e, salvo eventi imprevisti quali un crollo dei prezzi nei prodotti petroliferi (dai quali dipende gran parte del Pil), non dovrebbe subire forti variazioni nel proprio andamento futuro. Pertanto si prevede che anche i redditi della popolazione continueranno a crescere, creando nuovi stimoli al rinnovamento dell’arredamento nelle abitazioni. Ancora, la forte espansione del settore dell’edilizia ha portato alla costruzione di moltissimi nuovi alloggi che necessitano di essere adeguatamente arredati. Il forte incremento delle costruzioni si è registrato soprattutto nella fascia di prestigio, in cui le unità immobiliari vengono acquistate da persone con buone disponibilità economiche e che solitamente arredano gli appartamenti con design ed utilizzando prodotti d’importazione di qualità molto elevata. 228 Pur essendo vero che la maggior parte della popolazione non gode ancora delle condizioni economiche sufficienti all’acquisto di mobili d’importazione, vi sono crescenti classi sociali che godono di redditi medio-alti, e che sono disposte a spendere anche grosse somme di denaro per l’acquisto di arredamenti di prestigio. Sono del resto le tendenze del mercato, confermate da numerosi sondaggi, che testimoniano il generale spostamento della domanda dal segmento medio-basso a quello medio e medio-alto, con conseguente creazione di nuovi spazi per il prodotto italiano importato. Come più volte sottolineato, tuttavia, il settore dell’arredamento presenta una fortissima competitività, e quindi è importante che gli operatori sappiano sempre cogliere per tempo le opportunità che si vengono a creare, al fine di non venire anticipati dalla concorrenza. Quest’ultima è peraltro destinata a crescere in modo sensibile: da un lato, infatti, si registra una crescente presenza dei paesi che tradizionalmente esportano in Russia, quali Spagna e Germania, che attuano politiche di marketing particolarmente aggressive; dall’altro, si evidenzia l’entrata sul mercato di molti nuovi concorrenti, che sfruttano soprattutto proposte a prezzi particolarmente bassi per la propria affermazione. Molte di queste new entry, come i paesi dell’estremo oriente, non possono competere in termini qualitativi con i prodotti italiani, ma esiste una crescente presenza di articoli svedesi, diffusi soprattutto attraverso i grandi magazzini Ikea, con prezzi ridotti, livello qualitativo discreto, ed un design accettabile, da cui bisogna guardarsi con attenzione, visto il consenso che riscuotono soprattutto nel ceto medio. Occorre infine non dimenticare il potenziale della produzione locale. Se è vero che l’industria locale del mobile è attualmente in fase di stagnazione, allo stesso tempo il suo potenziale è elevato, grazie all’immensa disponibilità di materie prime di cui gode il paese, ed al basso costo della manodopera. Tale potenziale è testimoniato dal successo di quanti hanno effettuato investimenti produttivi, e che hanno così potuto espandere le proprie vendite in modo esponenziale, come il già citato gruppo Shatura di Mosca che, dopo un consistente 229 programma di rinnovamento tecnologico e stilistico, è oggi presente sul mercato con prodotti di discreta qualità i quali possono efficacemente competere anche con le produzioni d’importazione del segmento medio-alto, commercializzati attraverso una propria rete di vendita, a prezzi senza dubbio molto concorrenziali. E’ prevedibile che nel prossimo futuro aumenterà il numero di tali produttori locali, mentre anche molti investitori esteri sceglieranno la strada della joint venture con gli assemblatori in loco, effettuando investimenti per il rinnovamento degli impianti ed iniziando a realizzare le proprie produzioni direttamente nel paese, con indiscutibili vantaggi di costo. Si tratta della strada già seguita, ad esempio, da Ikea, che inizialmente importava la maggior parte delle proprie produzioni dalla Svezia o da altri paesi nei quali era già presente, mentre oggi realizza buona parte del proprio output direttamente in loco, pur mantenendo invariati i propri livelli qualitativi. La strada della collaborazione con i produttori locali e degli investimenti diretti è senz’altro quella da seguire nel prossimo futuro, e sarà quella più battuta dagli investitori stranieri. E’ infatti impensabile poter continuare a commercializzare soltanto un prodotto di mera importazione, ad esclusione di quello di qualità elevatissima o di prestigio, poiché i costi import, diretti ed indiretti, appaiono destinati ad aumentare, mentre il vantaggio competitivo acquisibile con la produzione locale è indiscutibile. 230 6. NOTIZIE DI SETTORE 6.1. Principali pagine web dedicate al settore dei mobili in generale www.vse.ru www.exponet.ru (fiere in Russia, nei paesi baltici e nel mondo) www.mebeltorg.ru www.pitermebel.ru www.top.rosmebel.ru www.mebelclub.ru www.komod.ru www.mebelmix.ru www.massmedia.megatop.ru/go/go35281.phtml www.mebel.spb.ru/kon/kon.shtml www.taburetka.ru www.mebel-online.ru www.mebelnadom.ru www.vn-mebel.ru www.mebelshop.com www.optmebel.ru www.mebel.ru www.polochka.ru www.prommebel.ru/news.htm 6.2. Principali riviste di arredamento SALON INTERIOR IDEI VASHEGO DOMA (www.ivd.ru) TABURET ARCHIDOM MEZONIN INTERIOR&DESIGN LUXE INTERIOR MEBELNOE OBOZRENIE 231 ELLE DEKOR INTERIOR VASHEGO DOMA INTERIOR MAGAZIN MEBELNYJ BUSINESS KUKHNI&VANNYE KOMNATY VSE O MEBELI 6.3. Principali fiere di settore Mosca 12-16/11/2007 Mebel 2007 Expotsentr 21-23/03/2007 MOLL 2007 Expotsentr 08-11/02/2008 Mebel Rossii Olimpijskij 14-18/05/2006 Intermebel-2007 Expotsentr San Pietroburgo 10-13/10/2007 IFEP-2007 Lenexpo Gennaio 2008 Fidexpo-2007 Lenexpo 22-27/03/2007 Nash dom i sad Lenexpo Arkhangelsk 16-18/05/2007 BUILDEXPO - 2007 Belgorod 10-13/10/2007 Furniture. Woodworking – 2007 Belexpocentr Cheljabinsk 25-27/10/2007 Dom i ofis – mebelnyj salon -2007 Ekaterinburg 02 – 05/10/2007 Furniture. Woodworking - 2007 02-05/10/2007 Kvartira-2007 27-29/03/200 Stroyparad. Uralskaya Stroitelnaya Nedelea - 2007 232 03-05/04/2007 Mebel. Interier. Kuhnia – 2007 Uralskie vystavki - 2000 Irkutsk 05-09/12/2007 Mebelniy Salon - 2007 Sibexpocentr Kazan 05-08/06/2007 Intermebel - 2007 Krasnodar 29/03-01/04/2007 UMIDS 2007 Krasnodarexpo Novokuznetsk 07/02-10/02/2008 Interier. Design. 2008 Novosibirsk 26-28/04/2007 COTTAGE. LANDSCAPE BUILDIING. STONE- WORKING. FOUNDING. SHOEING - 2007 Soci 18-20/10/2007 Mebel 2007 233 7 . MODALITA’ OPERATIVE DI PRESENZA IN FEDERAZIONE RUSSA Alla luce di quanto sopra esposto si tenterà in questo capitolo di tracciare alcuni percorsi pratici in cui viene ipotizzata la migliore modalità di presenza per gli operatori del settore del mobile e della sedia del Friuli Venezia Giulia sul territorio della Federazione russa. Innanzi tutto, come reiteratamente ribadito nell’ambito di questa ricerca, il settore dell’arredamento in Russia è sicuramente potenziale in termini di vendite, ma evidentemente già saturo di operatori che da anni sono presenti sul territorio con stabili organizzazioni e che hanno già praticato importanti politiche di marketing e di comunicazione a livello di distributori e rappresentanti locali creando in questo modo la cosiddetta brand awareness necessaria all’utente finale per poter acquistare il prodotto finito nella catena di distribuzione. Il dover quindi programmare una propria entrata nel 2006 in Russia prevede inevitabilemente una politica di investimenti in strutture commerciali o di rappresentanza molto significativa ed inoltre, per le motivazioni strettamente correlate alle difficoltà intrinseche del Paese stesso, un ufficio commerciale in Italia perfettamente strutturato per poter gestire l’eventuale attività di vendita e di post vendita. In Friuli Venezia Giulia trattandosi nella stragrande maggioranza dei casi di piccole e medie imprese e/o imprenditori artigiani che vengono molto spesso da un’esperienza di terzismo in cui la cultura imprenditoriale e commerciale è prevalentemente assente, il modo migliore per poter affrontare gli inevitabili investimenti economici e logistico-organizzativi che questo mercato comporta, è sicuramente quello di allearsi in una forma consortile che permetta di presentarsi sul mercato in maniera uniforme compatta, con una sola politica di comunicazione, commerciale e di marketing e soprattutto con un unico catalogo da presentare alla potenziale clientela. Reputiamo estremamente improbabile e decisamente poco remunerante il tentare avventure singole con cataloghi magari relativamente esigui, nessuna 234 competenza commerciale sul territorio da mettere in gioco e nessun potenziale in termini di marchio promosso. Posto quindi che la premessa maggiore della tesi organizzativa che andremo a sviluppare è appunto la creazione già dall’Italia di un’aggregazione di aziende del settore, si possono prevedere fondamentalmente due tipologie di percorsi commerciali sul territorio: • ora creazione di un’ufficio di Rappresentanza (per brevità da in poi UR) con funzioni promozionali per conto dell’Aggregazione, oppure • creazione di una società commerciale con show room con funzioni di vendita diretta per conto del Gruppo. 7.1. Filiali ed uffici di rappresentanza L’art. 55 del Codice Civile della Federazione Russa definisce le filiali di società straniere e gli Uffici di Rappresentanza come “divisioni separate di entità legali situate all’esterno del luogo in cui le entità legali stesse sono situate”. Una filiale può svolgere tutte le funzioni (incluse quella di rappresentanza nonché quella commerciale) della casa-madre, mentre l’Ufficio di Rappresentanza può svolgere solo la prima funzione. Ciononostante molte società straniere aprono rappresentanze che svolgono attività commerciale (il che porta alla creazione di una stabile organizzazione con i conseguenti risvolti in materia fiscale) e che sono sottoposte all’imposta sui profitti. Conseguentemente, se una società straniera intende svolgere attività commerciale tramite una propria “divisione”, il consiglio è di costituire una filiale. Tra l’altro, le formalità di accreditamento e di registrazione di una filiale e di un uffici di rappresentanza sono attualmente simili. 7.2. Vantaggi di una filiale e di un ufficio di rappresentanza 235 Una filiale ed una rappresentanza possono essere facilmente finanziate tramite trasferimenti bancari della casa-madre. La vendita di beni e servizi la cui “titolarità” passa a soggetto non residente nella Federazione Russa e le attività riferite all’acquisto di beni per la successiva vendita all’estero in base alla legislazione russa sono esenti dalla Profit Tax e non interferiscono con lo status della rappresentanza e della filiale. - La Profit Tax può essere applicata solo sul profitto ritratto tramite la rappresentanza e la filiale e non sulla intera e globale (worldwide) attività di una società di diritto russo. - Il profitto soggetto a tassazione può essere ridotto delle spese occorse all’estero, se ve ne sono, che sono direttamente riferibili alla operativita nel territorio della Federazione Russa della rappresentanza o della filiale. - Sebbene sia previsto che le registrazioni contabili siano separate da quelle della casa-madre, in pratica alla filiale o alla rappresentanza non viene richiesto dalla normativa russa di effettuare registrazioni (contabili). Tuutavia, sia la rappresentanza che la filiale devono effettuare le registrazioni fiscali e preparare i relativi rendiconti. - La rappresentanza o la filiale, operando con i conti della casa- madre, possono ricevere ed effettuare pagamenti alle compagnie russe sia in rubli che in valuta nell’ambito di affari conclusi a nome della casamadre. - Le entrate in valuta non sono soggette alla conversione obbligatoria in rubli del 50% dell’importo delle stesse come avviene per le società russe. - In generale, la filiale o la rappresentanza sono esonerate dall’IVA (18%) sui pagamenti dei canoni di locazione per appartamenti o uffici, se le stesse sono accreditate. - Gli ammortamenti possono essere calcolati ai fini della Assets Tax secondo i criteri in vigore nel paese in cui la casa-madre ha sede; comunque, la misura degli ammortamenti non può eccedere quella prevista dalla legislazione russa. 236 7.3. Svantaggi di una filiale e di un Ufficio di Rappresentanza - La rappresentanza o la filiale non possono importare o esportare beni a scopi commerciali a proprio nome, né importare e sdoganare accessori o beni di ricambio. Comunque esse possono affidare ad un agente di import-export o ad una agente doganale, l’importazione o l’esportazione di beni, il cui destinatario dovrà comunque essere una società russa. In tutti gli affari effetuatti dalla Rappresentanza o dalla filiale, la casa-madre agisce in qualità di Parte contraente. - La rappresentanza o la filiale non possono in molti casi essere impegnate in attività per le quali è richiesta dalle autorità governative una licenza. Ci preme tuttavia sottolineare quanto, soprattutto ultimamente, le autorità fiscali russe siano divenute rigide sull’illiceità dell’attività praticata da rappresentanze e filiali. L’UR NON è un’agenzia commerciale, non ha nessun mandato e nessun titolo giuridico per operare come tale sul territorio russo. Risulta quindi evidente che il ruolo dell’UR si deve assolutamente limitare all’attività di marketing e promozione e di sviluppo per le opportunità di business attraverso l’analisi del mercato e la ricerca di potenziali clienti a cui presentare possibilmente un unico catalogo contenente tutta la gamma dei prodotti dell’aggregazione di imprese. Inoltre è importante ricordare che l’attività dell’UR, terminerebbe quando inizia il rapporto diretto fra singola azienda aggregata, o l’aggregazione di aziende con eventuale polo operativo in Italia, e il cliente finale russo e può mantenersi esclusivamente sotto l’aspetto di supporto comunicativo e di relazione fra le parti senza assolutamente includere in maniera trasparente aspetti direttamente collegati a consegne, fatturazioni o pagamenti. Le aziende aggregate non potrebbero utilizzare l’UR per nessuna di queste attività: le alternative sono evidentemente o la registrazione di una società di diritto russo avente come oggetto sociale l’attività commerciale, oppure effettuare le loro vendite direttamente dall’Italia o 237 autonomamente o in forma aggregata con la formula EXW ricevendo i pagamenti direttamente in Italia. Si rileva comunque che nell’implementare un simile progetto, è necessario da parte delle aziende associate adottare una serie di misure strategico -programmatiche: a) E’ necessaria innanzi tutto di una gestione e un coordinamento congiunto a monte del progetto Russia per le attività delle aziende associate con conseguente partecipazione coordinata e programmata. Bisogna assolutamente evitare di considerare il progetto e/o il mercato russo come un’iniziativa last minute. Ad es. la presentazione dei cataloghi e dei nuovi prodotti non può avvenire dopo che i potenziali clienti hanno già partecipato magari alle grandi fiere europee e sottoscritto l’80% degli ordini. Anche in caso di gradimento per il prodotto proposto eventuali acquisti verrebbero posticipati alla prossima stagione, ma senza ovviamente nessuna garanzia. D’altra parte è inutile organizzare le visite dei potenziali buyer in assenza di un catalogo che presenti una ampia gamma di prodotti diversificati, impostato e progettato specificamente per il mercato russo. E’necessario quindi redigere in tempi molto brevi un calendario delle trasferte degli associati a Mosca che tenga conto dell’allestimento di cataloghi e strumenti di presentazione dei prodotti ad hoc e soprattutto non successivo agli appuntamenti internazionali del settore. b) In riferimento a quanto sopra si devono assolutamente evitare sovrapposizioni con visite contemporanee di più associati nella stessa settimana. Sono anche inutili le trasferte organizzate nei week-end o durante le fiere in quanto non si riesce ad ottenere la disponibilità da parte dei clienti sia per visite in show room sia presso i loro negozi. 238 c) Se alcuni degli associati espongono in fiere europee sarebbe molto utile invitare a queste i potenziali clienti russi che sono assidui visitatori di tutte le manifestazioni di settore anche piccole. Anche in questo caso è necessaria un’adeguata programmazione e coordinamento dell’aggregazione di aziende. d) Sottolineiamo per l’ennesima volta che attualmente in Russia è già relativamente complesso promuovere articoli di arredamento da catalogo piuttosto che presentarli dal vivo direttamente in show room, ma nel caso comunque si scelga questa opzione per motivi strategico-economici, bisogna assolutamente organizzare una comunicazione del prodotto presentato congiuntamente che sia efficace, puntuale e marketing oriented. Senza una studiata e corretta presentazione del prodotto è inutile organizzare contatti con i distributori; l’effetto è controproducente e spesso difficilmente recuperabile. e) Sarebbe molto utile che gli associati si facessero un’idea precisa sulle caratteristiche del contatto target da loro cercato in modo da centrare subito le ricerche ed evitare inutili perdite di tempo. f) Non si deve trascurare l’elemento costituito dalle barriere culturali e doganali connesse al Paese. Gli associati singolarmente o a livello di Aggregazione devono essere in grado ed organizzati per fornire in tempo tutte le informazioni necessarie anche per le opportune traduzioni verso la lingua russa che non sono assolutamente una questione di secondaria importanza: listini prezzi, condizioni di fornitura, modalità di pagamento, sconti, ecc. Il produttore, nel realizzare il listino Russia e valutare il posizionamento, deve tenere conto che al suo prezzo EXW dovrà essere aggiunta da parte del buyer la quota relativa all’importazione (trasporto e dogana). 239 g) Non trascurare l’opportunità di organizzare trasferte in altre città russe visto che molti potenziali clienti non hanno il tempo di venire a Mosca durante la missione dell’associato. Molti di questi buyer sono più interessanti dei rispettivi moscoviti. h) Il problema comune delle aziende potenzialmente coinvolte nel progetto è la totale mancanza di brand awareness del loro prodotto che su questo mercato è un fattore molto importante. E’ quindi fondamentale inserire nelle attività dell’aggregazione un progetto relativo alla comunicazione con i relativi impatti economici di quest’ultimo. i) Una menzione particolare deve essere fatta riguardo al manager commerciale da destinare ad un simile progetto. Come Vi è stato fatto rilevare in contesti diversi, professionalità elevate atte a svolgere questo tipo di ruolo, per giunta parlanti italiano, sono particolarmente difficili da trovare in prima battuta perchè i brand da rappresentare sono praticamente sconosciuti e soprattutto perché professionisti seri che si dedicano in via esclusiva alla promozione di una simile aggregazione richiedono sicuramente una quota fissa una relativa alle provvigioni sulle vendite. Quest’ultimo aspetto dovrebbe comunque essere gestito all’esterno dell’UR che non ha titolo per operare come agenzia commerciale e quindi di fatturare provvigioni. Nell’analisi dell’impatto economico di una simile operazione, bisogna comunque tenere conto di una politica di incentivi da inquadrare poi in maniera adeguata nel contesto di un UR. Ne consegue che per ottenere un impegno a tempo pieno ed esclusivo il budget da destinare al rappresentante non è di secondaria importanza. 7.4. Considerazioni conclusive 240 La creazione e la gestione di un ufficio di rappresentanza è un’attività che da punto di vista formale, amministrativo ed economico non presenta particolarissime difficoltà. E’ una struttura snella, che eventualmente può essere domiciliata anche presso società terze di consulenza in questo modo andando ad abbattere in maniera sostanziale i costi legati agli affitti e alla gestione d’ufficio. Tuttavia, come già anticipatovi si riscontrano due elementi da tenere in attenta considerazione: a) il prodotto in quanto tale è ormai abbastanza difficile da promuovere tramite catalogo. Di conseguenza, per farlo conoscere in maniera adeguata ai potenziali acquirenti russi e conferire quindi brand awareness, è senza dubbio necessario prevedere puntuali e precise politiche di marketing e comunicazione. Nell’analisi dei costi da efettuare, la voce di spesa dedicata alla comunicazione, seppure facoltativa, è assolutamente da tenere in considerazione se si vogliono ottenere dei risultati in tempi brevi. b) Proprio per la sua forma giurdica e il suo oggetto sociale, l’ufficio di rappresentanza ha una ruolo promozionale e non di attività di vendita diretta come invece lo sarebbe una srl o un’agenzia. Per questo motivo, come già anticipato in precedenza, è necessario che l’aggregazione crei un pool operativo coordinato e organizzato in Italia in grado di seguire le vendite ai clienti finali russi, con tutte le difficoltà burocraticooperative che questo comporta. 241 8.CREAZIONE DI UNA SOCIETA’ COMMERCIALE OPERANTE CON SHOW ROOM Società di diritto russo Nella Federazione Russa vi sono due tipio di società: - la società a responsabilità limitata (S.r.l.) - la società per azioni (S.p.A.) La differenza è che la S.p.A. emette azioni nelle quali il capitale è suddiviso, mentre il capitale della S.r.l. è suddiviso in quote di partecipazione. Lo status dei due tipi di società è di norma analogo e per entrambe la responsabilità degli azionisti o dei partecipanti (quotasti) è limitato alla loro quota di partecipazione al capitale delle società. Dal punto di vista giuridico, la S.r.l. rispetto alla S.p.A. offre i seguenti vantaggi. - La struttura è disegnata per una gestione più semplice e per alcuni aspetti è più idonea per un totale controllo di partecipate e per “piccoli affari”. - Le quote di una S.r.l. non hanno la caratteristica di “titolo” e quindi non ricadono sotto la disciplina della legislazione russa dei titoli; una S.r.l. infatti rimane generalmente fuori da detta legislazione con una conseguente diminuzione dei costi. La costituzione di una S.r.l. non richiede la registrazione della emissione delle azioni ed, in caso di aumento di capitale, non è soggetta alla Securities Tax dello 0,8%. In aggiunta a ciò, una S.r.l. può modificare il proprio capitale sociale a più bassi costi posto che non deve registrare dette modifiche ai fini previsti dalla legislazione sui titoli. - La S.r.l. è più flessibile. Molte disposizioni della legge sulle S.r.l. non sono vincolanti per i partecipanti alla società che sono liberi di determinare come alcuni specifici aspetti dovranno essere regolati (per esempio, la creazione di due o tre livelli di gestione). - Le norme sulle S.r.l. inoltre contengono elementi che offrono più protezione ai partecipanti ad una S.r.l. che ai soci di una S.p.A. Ad esempio, è previsto che le delibere dell’Assemblea Generale siano decise con la maggioranza dei voti di tutti i soci e non dei soci presenti 242 all’Assemblea come avviene per la S.p.A. Va comunque detto che anche la struttura della S.p.A. offre vantaggi di altro genere che devono essere valutati dai fondatori a seconda delle proprie necessità e del tipo di attività che dovrà essere svolta dalla costituenda società. In sostanza la scelta dovrà essere operata in base alla specificità degli obiettivi che si vuole raggiungere ed alla possibilità di inserire un’eventuale unità produttiva, per cui non è possibile stabilire in astratto se una forma sia migliore di un’altra. In questo caso il miglior strumento promozionale è la creazione di una show room in una zona commerciale di Mosca, dove poter esporre la produzione dell’aggregazione e tramite la quale effettuare attività di promozione e di vendita. In base alla nostra esperienza si è visto che, in mancanza di una certa conoscenza dei marchi promossi, la presenza di una show room che dia la possibilità alla clientela di toccare con mano il prodotto è un vantaggio molto significativo. Inoltre in questo caso si tratterebbe di una vera e propria struttura di vendita perfettamente autonoma sul territorio russo. Purtroppo, evidentemente, in questo caso i costi aumentano in maniera esponenziale anche tenuto conto che la location e l’allestimento della show room stessa costituisce un elemento strategico imprescindibile per attuare una politica di marketing e comunicazione vincente. La creazione di una show room e di una società commerciale di diritto russo costituiscono in maniera innegabile un ottimo strumento di marketing per promuovere i prodotti dell’Aggregazione in Russia, ma si tratta di un impegno finanziaro estremamente elevato che si giustificherebbe solo ed esclusivamente con ricavi altrettanto elevati fin dal principio. Essendo tuttavia il fatturato da produrre per poter finanziare la struttura estremamente elevato, bisognerà fare delle valutazioni molto serie sull’effettiva potenzialità delle aziende artigiane di poter far fronte ad un portafoglio ordini di tali dimensioni su un'unica area. In entrambi i casi, vale a dire sia nell’ipotesi della creazione di un ufficio di rappresentanza o società commerciale semplice, che nell’ipotesi della creazione di una show room, si potrà valutare l’opzione di inoltrare 243 domanda per l’ottenimento di finanziamenti agevolati e/o di partecipazioni societaria da parte di finanziarie regionali o statali. 244