Fare Impresa – Numero 10

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Fare Impresa – Numero 10
Numero 10 — Maggio 2016
Il Presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa
Peter Maurer ospite dell’Assemblea AITI 2016
Crisi umanitarie
e crisi sociali
L’attività AITI 2015-2016
nell’inserto speciale
“No” alla tassa di collegamento
il prossimo 5 giugno
Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
L’EDITORIALE
Anche l’economia ha interesse
a comprendere i fatti del mondo
Stefano Modenini - Direttore AITI
Impressum
Fare Impresa
Editore:
Associazione industrie ticinesi (AITI)
Redazione
AITI
Corso Elvezia 16, cp 5130
CH-6901 Lugano
Telefono +41 91 911 84 84
Fax +41 91 923 46 36
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Diffusione
Tiratura: 1’500 copie
Frequenza
Fare Impresa esce 5 volte l’anno
2
L’assemblea di AITI, che ha luogo il 19 maggio a Lugano, è certamente
momento per festeggiare ma soprattutto per riflettere. E non solo sui
fatti contingenti della congiuntura economica o della competitività.
Negli ultimi anni abbiamo privilegiato ospiti quali imprenditori e
personalità a livello nazionale e internazionale che ci aiutassero a capire
i fatti del mondo perché questi fatti hanno un impatto evidente anche
sull’economia. Peter Maurer, Presidente del Comitato internazionale
della Croce Rossa, ospite quest’anno della nostra assemblea, ci aiuterà
a comprendere cosa significhino per la nostra società le catastrofi
umanitarie alle quali stiamo assistendo in questi ultimi anni e perché
questi conflitti e violenze potrebbero avere un impatto considerevole
sull’economia mondiale. Proprio per un settore come quello industriale,
orientato naturalmente alle esportazioni, è importante conoscere al
meglio i mercati dunque comprendere fino in fondo le culture degli altri
paesi.
Per gli imprenditori ticinesi e per chi come noi li rappresenta le sfide e le
preoccupazioni non mancano. Oggi l’imprenditore alle nostre latitudini,
complice anche lo svilimento della politica e il degrado della discussione
pubblica, non gode più di tutta quella stima che gli veniva riconosciuta
fino a pochi anni orsono. Ed è sconcertante notare che persino nelle
istituzioni politiche si è diffuso questo sentimento quantomeno di
distanza e incomprensione verso chi fa impresa. Le “mele marce” non
giustificano l’atteggiamento di disprezzo mostrato nei confronti di
chi con fatica tutti i giorni opera per permettere alla propria impresa
di crescere e mantenere l’occupazione. Sta anche agli imprenditori
uscire dall’angolo e mostrare tutte le buone pratiche e laboriosità di
cui sono capaci. Società e politica sono investite altresì di una grande
responsabilità. Quella di promuovere la cultura imprenditoriale sin dalle
giovani generazioni, in un contesto di nazione che garantisce la sicurezza
dei cittadini ma che resta incommensurabilmente aperta al mondo.
Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
PRIMO PIANO
Il prossimo 5 giugno vota
NO alla tassa di collegamento
p. 7
RAPPORTO D’ATTIVITÀ
Scopri l’attività di AITI 2015-2016
p. 14
LE RUBRICHE
AITI Servizi nuova squadra
al servizio delle imprese
p. 32
L’EDITORIALE
P. 2
Anche l’economia ha interesse
a comprendere i fatti del mondo
LE RUBRICHE
P. 5
DA P. 25
ISTANTANEE AITI
Sarix, Espoprofessioni, “Industria? We like it!” e
nuova legge sull’innovazione economica
Trasporto merci: quota di mercato in aumento
Lenta ripresa economica nel 2016 e nel 2017
I SOCI INFORMANO
Il costo del lavoro in Svizzera è di 59.60 franchi per
ora lavorata
Medacta, Helsinn, Cerbios-Pharma e
Argor-Heraeus
AITISERVIZI
Per l’IRE il Ticino è poco competitivo
DA P. 7
I motivi per dire NO alla tassa di collegamento
ASSEMBLEA AITI 2016
P. 14
Scopri l’attività di AITI 2015-2016
IN BREVE
PRIMO PIANO
RAPPORTO D’ATTIVITÀ
DA P. 12
Consulenza assicurativa privata per i collaboratori
delle aziende associate AITI
ECONOMIESUISSE
Visita in Cina, il digitale nell’immobiliare e l’utopico
reddito di base incondizionato
Peter Maurer all’assemblea AITI
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Numero 10 — Maggio 2016
IN BREVE
Trasporto merci: quota di mercato in aumento
Per l’IRE il Ticino è poco
competitivo
L’anno scorso la quota di mercato della
ferrovia nel trasporto di merci transalpino
è ancora aumentata raggiungendo il 69
per cento. Si tratta del miglior risultato
dal 2001, anno in cui l’introduzione della
tassa sul traffico pesante commisurata
alle prestazioni (TTPCP) e l’innalzamento
graduale del limite di peso a 40 tonnellate
hanno modificato le condizioni quadro.
Il numero di tragitti di mezzi pesanti è
calato del 2,2 per cento rispetto al 2014,
scendendo a 1,010 milioni.
Lenta ripresa economica nel 2016 e nel 2017
L’economia svizzera ha chiuso il 2015
con una crescita annua del PIL dello
0,9%. A dirlo sono le analisi del gruppo
di esperti della Confederazione, secondo
cui la congiuntura è stata rallentata in
particolare dal franco forte, che ha avuto
un impatto molto disparato a seconda
dei settori. Gli effetti negativi del tasso di
cambio dovrebbero tuttavia scomparire
gradualmente nel corso del 2016 e
2017. D’altra parte però la congiuntura
internazionale si è un po’ incupita nei
trimestri passati e in questo inizio del 2016
non manda segnali chiari di accelerazione.
Alla luce di questi sviluppi si prevede
una crescita moderata del PIL svizzero
dell’1,4% nel 2016 (contro l’1,5% previsto
il dicembre scorso) e dell’1,8% nel 2017
(contro l’1,9% di dicembre). La lenta ripresa
economica implica che tasso medio annuo
di disoccupazione dovrebbe attestarsi al
3,6% nel 2016, per poi calare leggermente
al 3,5% nel 2017.
Il costo del lavoro in Svizzera è di 59.60 franchi per
ora lavorata
Nel 2014 i costi medi del lavoro in Svizzera
ammontavano a 59.60 franchi per ora
lavorata nei settori secondario e terziario
riuniti. I costi variano sensibilmente
a seconda del ramo economico e delle
dimensioni delle imprese, secondo l’Ufficio
federale di statistica (UST). Il costo del
lavoro è definito come l’insieme delle
Nel 2015 il Ticino si è posizionato in
fondo alla graduatoria dei Cantoni
più competitivi in Svizzera. A dirlo,
pubblicando il rapporto annuale sulla
“Competitività Economica Ticinese” è
l’Istituto di ricerce economiche (IRE)
dell’Università della Svizzera Italiana
(USI), diretto dal professor Rico Maggi
(foto) secondo cui l’anno scorso il Ticino,
rispetto al 2014, ha perso posizioni in
merito al PIL pro-capite, alla produttività
del lavoro e soprattutto alla struttura
imprenditoriale. A livello di comparti
economici, rivela l’indagine, a marciare
sul posto sono in particolare i settori
della precisione, della finanza e del
turismo, mentre i settori della moda
(relativo anche al comparto logistico,
magazzinaggio e commercio all’ingrosso) e
del farmaceutico sono quelli con un trend
di crescita sostenuto.
spese che un datore di lavoro si assume
per l’impiego dei dipendenti. Composto dai
salari e stipendi lordi (80% dei costi totali),
dai contributi sociali a carico del datore
di lavoro (16,7%) e da altri oneri, legati
segnatamente alla formazione professionale
e all’assunzione (3,3%).
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Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
Ricarica di energia,
massima flessibilità:
avanti tutta.
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vostra forza sul mercato.
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Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
PRIMO PIANO
Il 5 giugno vota NO alla tassa di collegamento
Un balzello ingiusto
e problematico
Sono almeno 9 i motivi per respingere il
prossimo 5 giugno 2016 in votazione popolare la
modifica dell’articolo 35 della Legge sui trasporti
pubblici (LTpub) che prevede di introdurre la
cosiddetta tassa di collegamento a carico dei grandi
generatori di traffico; tassa contro cui un vasto
comitato ha raccolto oltre 24mila firme valide per
sottoporre il progetto a referendum.
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Numero 10 — Maggio 2016
>
NO
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risolvere i problemi di traffico.
Il primo aspetto problematico è
Tassando i lavoratori e i consumatori
che la gran parte di questa tassa sarà
che non hanno la possibilità di fare a
pagata dai ticinesi (circa 2/3 dei
meno dell’automobile, non sarà possibile
proventi derivanti dalla tassazione dei
giungere ad alcuna riduzione del traffico
posteggi dei dipendenti, ovvero almeno
perché, non avendo alternative, questi
12 milioni sono a carico di cittadini
utenti continueranno ad utilizzare
ticinesi). I ticinesi che si recano al
l’automobile, pur dovendo pagare la tassa.
lavoro con il proprio veicolo si vedranno
Solo condividendo l’auto o incentivando
aumentare i propri costi di parcheggio
la mobilità aziendale si riduce
di almeno CHF 875.- all’anno
il numero di automobili in
(CHF 3.50 al giorno per
La tassa è
circolazione.
almeno 250 giorni lavorativi).
inefficace per
Oltre ad andare a carico
Particolare non trascurabile, il
risolvere i
di tutti i ticinesi e a non
balzello toccherà tutti anche
problemi di
risolvere i problemi di traffico,
nel tempo libero, quando ad
traffico
con il nuovo progetto si vanno
esempio ci recheremo a fare la
inoltre a penalizzare i molti lavoratori
spesa nei centri commerciali.
che hanno bisogno dell’auto per recarsi
Ma la tassa si rivela inefficace
al lavoro, in quanto molte aziende
anche se pensata come misura per
Impiantistica
e gestione razionale
dell’energia
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La tassa in breve
La cronologia storica del
“balzello”
La tassa di collegamento viene pagata dai
Il 4 novembre 2015 il Consiglio di Stato ha
proprietari di fondi sui quali vi sono posteggi
licenziato il Messaggio concernente la modifica
per almeno 50 autoveicoli. Sono considerati
della Legge sul trasporti pubblici (LTPub) che
singoli fondi, ma anche un insieme di fondi
prevede l’introduzione di una cosiddetta tassa
adiacenti, che, secondo il Governo, sono “in
di collegamento destinata a coprire una parte
connessione spaziale e funzionale”. Sono
dei costi del trasporto pubblico. Nel dicembre
assoggettati alla tassa i posteggi destinati al
2014 il Gran Consiglio aveva approvato nei suoi
personale e a utenti che si muovono in modo
principi questa tassa e dunque ha incaricato il
sistematico, rispettivamente a visitatori e clienti.
Governo cantonale di presentare un messaggio
Per quanto riguarda gli importi, la legge fissa
specifico che illustrasse dettagliatamente il
una forchetta da CHF 1 a 3.50 al giorno per
progetto. Nel corso del 2015 è stata lanciata
quanto riguarda i posteggi per dipendenti e da
una consultazione degli enti
CHF 1 a 3 per visitatori e clienti.
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VA TASS interessati, tra cui i Comuni, le
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L’importo complessivo generato
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commissioni dei trasporti e varie
ammonterebbe a CHF 18 milioni,
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associazioni. Il 14 dicembre 2015
indicativamente un terzo dei
C
R
E
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il Gran Consiglio ticinese ha approvato, con
costi complessivi del Cantone
alcuni emendamenti, il Messaggio sulla modifica
destinanti al trasporto pubblico.
Gli
della Legge sui trasporti pubblici del 6 dicembre
obiettivi perseguiti dal Cantone con questa
1994, che introduce la tassa di collegamento.
modifica legislativa sono la riduzione del traffico
Contro quest’ultima decisione, pubblicata sul
e la ricerca di nuovi finanziamenti per far fronte
foglio ufficiale numero 100 del 18 dicembre
alle difficoltà finanziarie dello Stato.
2015, è stato lanciato il referendum appoggiato
da ampie cerchie dell’economia, così come dai
gruppi politici UDC, Area liberale, Montagna Viva
e diversi esponenti di PPD e PLR. Il 29 gennaio
2016 sono state consegnate in Cancelleria dello
Stato oltre 24’000 firme valide. Il 5 giugno 2016
il balzello è chiamato allo scoglio delle urne.
NO
più problematico è che la tassa è in realtà una nuova e
lavorano a turni, anche di sera o di notte, quando non c’è alcun
grave imposta, sulla cui legalità permangono forti dubbi. Lo
servizio di trasporto pubblico. Far pagare il posteggio a queste
Stato dovrebbe rivedere i suoi compiti e assicurare le risorse
persone è assolutamente ingiusto. Come se non bastasse, chi già
per finanziare il trasporto pubblico attraverso le imposte
ora paga il posteggio passerà alla cassa due volte perché, oltre
ordinarie, così come avviene in tutti gli altri cantoni svizzeri,
all’affitto del posteggio, dovrà pagare anche la tassa. Considerato
mentre i ricavi della tassa sono già stati messi a preventivo
l’aumento degli affitti, delle casse malati e la difficile situazione
a dimostrazione che l’obiettivo della misura è di natura
economica, una nuova tassa è assolutamente inaccettabile.
prettamente finanziaria e non è stata concepita
Non del tutto corretta è anche la tesi secondo cui il
per ridurre il traffico. È pure evidente che l’autorità
nuovo tributo non verrebbe prelevato nei posteggi nelle
I primi ad
cantonale spera che il numero di parcheggi non
zone periferiche e nelle valli. I cittadini che vivono in
essere
diminuisca, altrimenti le prospettate nuove entrate
queste zone, che sono quasi sempre costretti a ricorrere
penalizzati
fiscali diminuirebbero. Questa è un’altra prova
all’automobile per recarsi al lavoro in città, in realtà
saranno i
dell’inutilità di questa misura.
saranno i primi ad essere colpiti dal balzello.
cittadini delle
Franco forte e concorrenza sfrenata stanno
Non del tutto secondaria è inoltre la pressione
zone periferiche
inoltre già mettendo
ai cui è oggi è sottoposto il settore del commercio al
gravemente sotto
dettaglio. Tassare il posteggio di chi fa la spesa in
pressione le nostre
Ticino equivale a
e la tassa
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imprese. Quali altri costi
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impieghi in Ticino? Oggi >
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Fare Impresa
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Mobilità e traffico: le alternative non mancano
Otto proposte per otto possibili
soluzioni per combattere i
problemi di mobilità e di traffico in
Cantone Ticino. Sono i seguenti:
1. Creazione di un tavolo
tecnico tra enti pubblici e
privati
Può sembrare una proposta banale
ma è un fatto semplicemente
sconcertante che, in presenza di
una situazione che è andata via via
deteriorandosi, sino a raggiungere
i livelli che conosciamo, non si sia
pensato alla necessità di creare un
punto di incontro e di discussione
tra tutte le cerchie direttamente
coinvolte con il problema.
2. Creazione di elementi
statistici: censimento dei
dipendenti per comparto
territoriale
Punto di partenza imprescindibile
per la ricerca di soluzioni che
possano essere praticabili ed
efficaci, è indispensabilmente
l’esame nel dettaglio della
struttura della domanda di
mobilità riconducibile agli
spostamenti casa-lavoro. È
dunque utile procedere a un
censimento che individui i luoghi
di partenza e di arrivo degli
spostamenti, gli orari, la durata e
la flessibilità degli stessi e i mezzi
di trasporto attualmente impiegati,
rispettivamente la percezione della
qualità del servizio o del modo di
trasporto.
3. Analisi dei dati rilevati
e definizione di obiettivi e
strategie praticabili
L’analisi del contesto interno
all’azienda, combinata con
l’analisi del contesto esterno alla
stessa, permetterà di evidenziare
una serie di possibilità di
ottimizzazione degli spostamenti
che attualmente sfuggono
completamente.
4. Verifica dell’efficacia
delle misure e
aggiornamento degli
obiettivi
Una volta messe in atto le
prime misure di intervento, si
tratterà di verificarne l’efficacia,
rispettivamente individuare i
possibili correttivi che dovessero
rendersi necessari. A seconda
dei risultati acquisiti sarà infatti
possibile, se del caso, passare alla
modifica e all’aggiornamento degli
stessi.
5. Definizione di una politica di
incentivazione dell’utilizzo dei
trasporti pubblici da parte dei
dipendenti
Sono ipotizzabili molteplici
forme di incentivazione, sia di
carattere economico che non:
premi per l’utilizzo di
trasporti alternativi
al mezzo di trasporto
individuale motorizzato;
partecipazione all’acquisto
di abbonamenti per il
trasporto pubblico, contributi
spese per l’utilizzo collettivo
dell’auto (buoni benzina, copertura
spese di manutenzione, ecc.), ma
anche flessibilizzazione dell’orario
di lavoro, messa a disposizione di
parcheggi preferenziali, messa a
disposizione di veicoli aziendali,
concessione di giornate di ferie
supplementari o altri incentivi.
6. Realizzazione di uno studio
indipendente sulla qualità del
trasporto pubblico
Allo stato attuale non è disponibile
alcuno studio sulla strutturazione
e sulla qualità del trasporto
pubblico in Canton Ticino. È quindi
opportuno procedere ad un’analisi
Un volo executive si contraddistingue per la configurazione interna degli aerei,
per l’attenzione al particolare e per l’assistenza di una persona esperta
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di dettaglio dell’offerta dei servizi
di trasporto pubblico in Ticino –
fatta secondo criteri nazionali e
oggettivi – in modo da poterne
evidenziare le eventuali lacune e
definire i margini di intervento.
7. Possibile definizione
di eventuali forme di
certificazione
Si può inoltre prevedere una
certificazione per le aziende
che riescono a raggiungere
determinati obiettivi in termini di
ottimizzazione della mobilità dei
propri dipendenti. L’introduzione
di un sistema di certificazione
potrebbe rappresentare uno
strumento interessante per creare
un sistema virtuoso e positivo.
della rete del trasporto
pubblico
Il mondo economico ticinese non
si oppone in linea di principio
alla possibilità che soggetti ben
determinati, di dimensioni tali da
poterlo giustificare e nel contempo
in grado di sostenerlo dal profilo
economico, possano essere
chiamati a partecipare ai costi
legati al potenziamento dell’offerta
di trasporto pubblico di cui
possono beneficiare direttamente.
Tuttavia l’ipotesi che i grandi
generatori di traffico possano
essere chiamati a farsi carico
delle spese per il potenziamento
o l’esercizio di servizi di trasporto
pubblico dai quali non traggono
alcun beneficio particolare è da
escludere.
8. Possibilità di una
partecipazione
ai costi di
potenziamento
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PER CH
Questa imposta
> il Governo afferma di voler
prelevare CHF 3.50 al giorno per rappresenta un
pericoloso
posteggio, ma non dice che per
precedente per
finanziare il trasporto pubblico
avrà bisogno di maggiori importi il nostro
futuro
in futuro. Entro pochi anni
è prevedibile che i cittadini
potrebbero essere chiamati a pagare ben CHF 5 al
giorno per posteggio. Questa nuova imposta rappresenta
insomma un pericoloso precedente per il nostro futuro.
L’autorità fiscale, sulle medesime basi, un domani
potrebbe essere tentata di introdurre, ulteriori balzelli
fiscali senza controprestazioni dirette su un bene scelto a
caso e senza benefici diretti per la popolazione allo scopo
di finanziare le attività pubbliche.
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llegamento è
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Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
Chi è Peter Maurer, l’ospite dell’Assemblea generale ordinaria di AITI 2016
Per un rafforzamento
della diplomazia
umanitaria
Peter Maurer è nato nel 1956 a
Thun, Svizzera. Ha studiato storia
e diritto internazionale a Berna,
conclusi con un dottorato. Nel 1987
è entrato nel servizio diplomatico
svizzero, ricoprendo varie funzioni a
Berna e a Pretoria, in Sudafrica. Nel
1996 è stato chiamato a New York
come primo assistente del capo
12
della Missione permanente della
Svizzera presso le Nazioni Unite.
Nel 2000, il Consiglio federale lo
ha nominato ambasciatore e capo
della divisione responsabile della
sicurezza umana presso la direzione
politica degli affari esteri a Berna.
Nel 2004, Maurer è stato nominato
ambasciatore e capo della
Missione permanente della
Svizzera presso le Nazioni
Unite a New York. In questo
ruolo, Maurer si è adoperato
Presidente del
Comitato
internazionale
della Croce
Rossa (CICR) dal
2012
per integrare
la Svizzera,
allora nuovo
membro delle
Nazioni Unite,
nelle reti e
nei rapporti
multilaterali
internazionali. Nel giugno 2009,
l’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite ha eletto Peter Maurer come
presidente della Quinta Commissione,
responsabile per le questioni
amministrative e di bilancio delle
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Nazioni Unite. In parallelo è stato
eletto presidente della Commissione
di consolidamento della pace delle
Nazioni Unite. Nel gennaio 2010,
è stato poi nominato dal Consiglio
federale Segretario di Stato per gli affari
esteri a Berna. Ha guidato, attraverso i
cinque rami del Dipartimento federale
degli affari esteri, centocinquanta
rappresentanze della diplomazia
svizzera all’estero.
La carica di presidente del Comitato
internazionale della Croce Rossa (CICR)
è stata assunta da Maurer il 1 ° luglio,
2012, succedendo a Jakob Kellenberger.
L’azione umanitaria garantita
dalla Croce Rossa presieduta da Peter
Maurer si estende oggi a più di 80 paesi.
Le priorità del suo presidente sono il
rafforzamento
della
Maurer
diplomazia
ha saputo
umanitaria,
rafforzare la
il dialogo con
diplomazia
gli Stati e le
elvetica e
altre parti
umanitaria
interessate, con l’obiettivo di far
rispettare il diritto umanitario
internazionale e il consolidamento
dell’azione umanitaria attraverso
l’innovazione e l’avvio di nuovi
partenariati.
Con la presidenza di Maurer, il
budget del CIRC ha registrato una
crescita senza precedenti, passando da
1,1 miliardi di franchi nel 2011 a oltre
1,6 miliardi nel 2015.
■
13
Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
Rapporto
d’attività
2015-2016
14
Fare Impresa
Rapporto d’attività
2015-2016
Temi
prioritari
Congiuntura e promozione del settore industriale
Con alle spalle due anni difficili, nei quali i ristagni degli
affari e degli ordinativi nel 2014 e il franco forte nel 2015,
hanno pesato soprattutto sulle imprese di esportazione,
comportando seri problemi a buona parte delle industrie
ticinesi, chiamate a intervenire su ogni voce di costo a sostegno
della competitività delle imprese, il 2016 per il comparto
industriale cantonale non si è aperto nel migliore dei modi,
facendo segnare i rallentamenti già evidenziati nel 2015. A
incidere in modo negativo sull’industria di esportazione
sono il continuo indebolimento del commercio
internazionale e la persistenza della forza del franco
che di fatto continuano a ostacolare la dinamica dei comparti
economici più esposti ai mercati esteri come quello industriale.
Non a caso, le ripercussioni di questa stagnazione economica si
sono già manifestate con l’incremento degli impieghi a tempo
parziale, e parallelamente con la disoccupazione soprattutto
in quei settori più esposti alle dinamiche internazionali, o con
la crisi dell’attività di alcune imprese attive in special modo
nella lavorazione di alcune materie prime più colpite delle
fluttuazioni economiche globali, come l’acciaio.
In quadro come quello attuale, in cui le previsioni per
i prossimi mesi non lasciano presagire un cambiamento di
tendenza e le ripercussioni sul mercato del lavoro potrebbero
manifestarsi con scenari più negativi, AITI si è fatta promotrice
di una campagna a tutto campo, volta a far meglio conoscere
il comparto industriale cantonale, che ha interessato e
coinvolto i diversi attori del territorio, come le istituzioni, i
media, i sindacati e la politica, consapevole che una maggiore
conoscenza del tessuto imprenditoriale della Svizzera italiana
sia una condizione imprescindibile per il suo sviluppo, partendo
dal rispetto e dalla garanzia di condizioni quadro soddifacenti in
grado dare linfa alla progettualità imprenditoriale e ridurre gli
ostacoli amministrativi e la burocrazia.
Commissioni e
gruppi di lavoro
collegati all’AITI
Fondazione III Millennio
Nata nel 1996 come centro di
formazione no profit a sostegno del
reinserimento di persone disoccupate
del settore industriale, nel tempo la
Fondazione III Millennio ha ampliato
Si inserisce in questo senso la costituzione di un tavolo
permanente di dialogo fra le parti sociali, avviato già all’inizio
del 2015, dove sono stati fin da subito messi in atto scambio
d’informazioni e coordinamento sulle contromisure al
rafforzamento del franco svizzero. Tale piattaforma di dialogo
si è dimostrata utile anche nell’ottica di disinnescare potenziali
conflitti fra aziende e lavoratori, oltre che per sperimentare e
coordinare una comunione d’intenti in ambito formativo.
Con l’intento di migliorare la collaborazione fra imprese
e autorità preposte al reinserimento di disoccupati nel
mondo del lavoro ticinese, cercando di identificare e se
possibile superare alcune disfunzioni rilevate da ambo le parti
- se da un lato infatti vi sono aziende che rimproverano tempi
lunghi di evasione e l’invio di profili non necessariamente idonei
da parte degli URC, dall’altra gli stessi URC lamentano una
scarsa collaborazione da parte delle aziende, che preferiscono
altri canali per il reclutamento di manodopera - AITI si è fatta
inoltre parte attiva di una serie di incontri con la Divisione
economia, la Sezione del Lavoro e il Gruppo aziende degli Uffici
regionali di collocamento (URC) del Canton Ticino. Con questa
iniziativa AITI ha intenso collaborare con le istituzioni con
l’obiettivo di identificare le migliori misure organizzative per
migliorare i flussi informativi e la reciproca collaborazione in
fatto di reinserimento di disoccupati.
Un altro progetto lanciato da AITI per dare risposte ai
problemi sul tappeto e far conoscere meglio il comparto
industriale e le sue problematiche alle istituzioni, alla politica e
ai media, è il ciclo di visite guidate nelle imprese associate
AITI, denominato “Dentro l’industria”, organizzato in
collaborazione con
l’ufficio del direttore del
Dipartimento finanze ed
economia (DFE) Christian
Vitta, che ha permesso
di mettere a confronto
imprenditori ed esponenti
del mondo politico e
istituzionale. Durante
questi incontri, oltre alla
visita guidata del
>
la propria offerta formativa in modo
coerente con le esigenze del mercato
del lavoro e delle imprese. Nel 2015 le
attività di rilevamento delle competenze
hanno permesso di accompagnare oltre
384 persone nella ricerca d’impiego
con un tasso di collocamento di circa il
50%. Durante il 2015 sono stati altresì
portati a termine alcuni progetti di
ristrutturazione logistica degli spazi di
FTM che hanno migliorato e reso più
efficiente e puntuale l’impiego delle aule
didattiche e la stessa organizzazione dei
piani dei corsi.
www.fondazioneterzomillennio.ch
Fondazione AGIRE
Nata nel 2010 nell’ambito della politica
di sviluppo economico del Cantone, la
Fondazione AGIRE, di cui AITI è membro
fondatore, anche nel 2015 ha favorito la
nascita di nuove attività imprenditoriali,
dando supporto tecnico e organizzativo
allo sviluppo di nuove imprese,
>
15
Fare Impresa
Rapporto d’attività
2015-2016
> sito produttivo, sono previsti momenti
di discussione e di confronto costruttivo
intorno alle problematiche più urgenti e
alle sfide più ardue che caratterizzano e
attendono l’azienda oggetto della visita
e, più in generale, il comparto industriale
ticinese nel suo insieme.
Galleria autostradale del San Gottardo
Un’importante votazione ha
contraddistinto la prima parte del 2016:
il referendum - non riuscito - contro la
legge federale concernente il transito
stradale nella regione alpina (LTS)
(Risanamento della galleria autostradale
del San Gottardo), che prevede di
effettuare il risanamento dell’attuale
galleria autostradale del San Gottardo
mediante la costruzione di un secondo
tubo senza andare ad aumentare la
capacità di transito complessiva. Battutasi
in prima fila a favore del risanamento del
tunnel attuale mediante la realizzazione
di una seconda galleria, AITI, di
concerto con le altre organizzazioni
economiche, è intervenuta più volte e
con successo nell’opinione pubblica e
nei gremi istituzionali, promuovendo
la concretizzazione dell’unica soluzione
pragmatica, realistica e concreta, ma
anche necessaria, imprescindibile e
fondamentale per garantire alla Svizzera
e al Ticino un futuro roseo in materia di
sicurezza, stabilità economica e qualità di
vita. Le soluzioni alternative di carico dei
veicoli sui treni proposte dagli oppositori
alla costruzione di una seconda canna
al San Gottardo avrebbero comportato
la costruzione di gigantesche quanto
provvisorie aree di carico soprattutto
dei camion, che avrebbero distrutto il
territorio senza risolvere il problema
> ma anche contribuendo in modo
diretto al loro sviluppo. Molto attivo è
stato anche l’ambito di informazione e
sensibilizzazione di promozione della
conoscenza e dei processi di innovazione,
così come l’attività di transfer
tecnologico e del sapere e di promozione
di collaborazione con le aziende del
territorio.
www.agire.ch
16
di fare transitare i veicoli durante i
lavori di risanamento della galleria.
L’asse del Gottardo, oltre a permettere
all’economia nazionale di esportare
il 13,8% delle proprie merci verso
l’Italia (la Penisola è oggi il terzo
partner commerciale del nostro
Paese), garantisce anche alle molte
imprese ticinesi che hanno relazioni
professionali con il resto della Svizzera
un collegamento puntuale e diretto
con il Nord delle Alpi, salvaguardando
l’esistenza stessa di molte aziende
e diversi posti di lavoro. Checché se
ne dica, oggi la strada è ancora il
principale vettore di trasporto per i
viaggiatori e le merci e rappresenta la
chiave di volta dei trasporti in Svizzera.
Tassa di collegamento
Già intervenuta nel 2014 per impedire
che la tassa di collegamento, con la
quale il Governo intende tassare i grandi
generatori di traffico e le aziende con più di
50 posteggi, allo scopo di ricavare risorse
finanziarie dedicate alla riduzione del
disavanzo delle finanze pubbliche, entrasse
in vigore nel 2015 con il Preventivo 2015
dello Stato, da sempre AITI unitamente
alle altre associazioni economiche, si
è battuta contro tale tassa. Lo ha fatto
esprimendosi pubblicamente, incontrando
ufficialmente e informalmente i deputati
al Gran Consiglio e commissionando un
parere giuridico che sostiene l’illegalità
della misura. Se nel 2014 si è riusciti a
rinviare il dossier al Dipartimento del
Territorio – con un voto in questo senso
da parte del Parlamento cantonale – nel
2015 le cose sono purtroppo andate
diversamente, con una decisione positiva
del Gran Consiglio, che comunque non ha
nascosto di nutrire seri dubbi sull’efficacia
e la validità giuridica della misura, tanto
da aggiungere un periodo prova di 3
anni alla tassa. Nonostante l’imposta
abbia superato lo scoglio del Parlamento,
AITI e le altre associazioni economiche
hanno continuato a opporsi con forza
a questo nuovo balzello. lanciando in
particolare un referendum popolare,
poi riuscito con oltre 24mila firme, in
modo da portare i cittadini alle urne.
Diversamente da quello che si vuol far
credere, la tassa peserà – e non poco –
sulle tasche dei consumatori e soprattutto
dei lavoratori. Da parte delle aziende,
infatti, vi sarà non solo la possibilità,
ma addirittura la necessità di ribaltare
sui dipendenti questa tassa, altrimenti
l’effetto volutamente disincentivante
sull’uso dell’auto – obiettivo dichiarato
della tassa – sarebbe del tutto vanificato.
Ciò comporta quindi un nuovo onere
a carico dei collaboratori che si può
quantificare fra gli 875 e i 1’050 franchi
...E inoltre
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone
Commissione tripartita per la gestione del Fondo cantonale per la formazione professionale
Commissione tripartita in materia di disoccupazione per gli URC
Commissione per l’innovazione economica
Commissione cantonale per la formazione professionale
Conferenza della Svizzera italiana per la formazione continua degli adulti
Gruppo strategico della politica regionale
Comitato EspoProfessioni
Comitato ARAF
Comitato progetto LIFT
Comoe
l’anno, secondo il numero dei giorni
lavorativi (250 o 300). E questo anche per
coloro che già pagano il parcheggio. La
votazione sul referendum contro la
tassa di collegamento, prevista il 5
giugno 2016, è di capitale importanza
per l’economia ticinese. Per questo
AITI invita i cittadini a votare NO alla
modifica della legge sui trasporti pubblici.
Al di là della questione contingente della
tassa (che in realtà è un’imposta) si tratta
di lanciare un segnale forte e bloccare
possibili future proposte di nuove tasse
o di aumento delle imposte ordinarie
per fare fronte ai disavanzi delle finanze
pubbliche cantonali.
Nuova legge sull’innovazione
economica
Nel dicembre 2015 il Gran
Consiglio della Repubblica e Cantone
Ticino ha approvato la nuova Legge
sull’innovazione economica (L-Inn),
unitamente a un credito quadro per il
quadriennio 2016-2019 di 20 milioni
di franchi. Si tratta di una legge
importante soprattutto per il settore
industriale, motivo per il quale l’AITI
ha seguito da vicino il suo sviluppo,
dagli approfondimenti accademici
svolti dalla SUPSI alla consultazione
indetta dal Dipartimento finanze
ed economia (DFE), passando poi
dai lavori parlamentari, dove AITI
è stata ulteriormente audizionata
dalla competente commissione.
Pur prevedendo interessanti misure
dirette e indirette a sostegno delle
imprese, sia per la loro creazione e per
il loro sviluppo, sia per la crescita e il
consolidamento di aziende esistenti, la
nuova Legge prevede l’introduzione di
criteri minimi per accedere agli incentivi,
criteri che sino ad ora entravano in gioco
unicamente in un sistema bonus/malus
per la definizione finale del contributo,
difficilmente applicabili per diversi
settori industriali ticinesi. Aver posto una
percentuale minima di lavoratori residenti
del 30% per poter accedere a contributi
e incentivi previsti dalla nuova norma,
significa di fatto impedire ad alcuni settori
industriali cantonali di beneficiare di aiuti
allo sviluppo d’impresa, rischiando di
andare a intaccare a medio-lungo termine
la competitività delle aziende e di riflesso
la salvaguardia di importanti posti di
lavoro.
Formazione
Lanciato da AITI nell’ottobre 2013
nelle scuole medie del Canton Ticino con
l’obiettivo di promuovere tra i giovani
delle scuole medie del cantone Ticino
le opportunità di carriera e formazione,
nonché la storia e l’importanza economica
del settore industriale cantonale, il
progetto “Industria? We Like It!”, che
gode del sostegno dell’Ufficio cantonale
dell”insegnamento medio, ha fatto
tappa con successo nelle scuole medie
di Balerna, Viganello, Gravesano, Riva
San Vitale, Cadenazzo, Losone, Giornico,
Minusio e Cevio, coinvolgendo oltre 2’100
allievi e 19 aziende industriali cantonali.
Dopo la positiva esperienza del 2012,
dove sono stati avvicinati più di 2mila
ragazzi, e del 2014, AITI ha partecipato
anche nel 2016 a Espoprofessioni,
la fiera delle professioni organizzata
ogni due anni dal Cantone per mettere
in vetrina la varietà e le caratteristiche
delle professioni esistenti in Ticino,
con l’obiettivo di presentare alcune
professioni legate all’industria, cercando
di invogliare i ragazzi ad affrontare un
percorso formativo nelle imprese, sfatando
i pregiudizi più comuni riguardo al lavoro
“in fabbrica” (ci si sporcano le mani, si
va a lavorare in tuta, poca possibilità di
carriera, bassi salari, ecc.). Un’attenzione
particolare è stata poi data alla
formazione professionale continua,
perfezionando l’allestimento del percorso
di aggiornamento professionale in tecniche
di fonderia, così come partecipando e
sostenendo le sfide e le esigenze formative
del settore orologiero cantonale attraverso
la costituzione di un Centro di formazione
ad hoc da parte dell’Associazione delle
imprese del settore orologiero (ATIO), di
cui AITI cura la Segreteria.
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Residenza Rivabella, Casa di riposo e cura,
il paradiso sul lago
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Rapporto d’attività
2015-2016
Organizzazioni
di categoria
FIT ad oggi conta 27 imprese
associate che occupano circa
2’500 dipendenti con una
massa salariale di 190 milioni di
franchi, per un fatturato globale
di circa 2.3 miliardi, di cui 1.3
miliardi dal ramo industriale
ticinese, con investimenti in nuove tecnologie, innovazione e R&D pari
a circa 190 milioni di franchi.
L’associazione opera sulla base di quattro importanti pilastri: promuovere
la collaborazione e lo scambio di opinioni ed esperienze tra le imprese
del settore, promuovere la formazione professionale e lo sviluppo dei
talenti, creare una “cultura d’impresa” improntata su etica e qualità
ed infine rappresentare gli associati di fronte all’opinione pubblica
promuovendo l’immagine del settore.
www.farmaindustriaticino.ch
Creare un Centro tecnologico
formativo per il settore
orologiero, così da offrire una
nuova e stimolante opportunità
di lavoro per i residenti e i
giovani del nostro Cantone in
particolare. È questo l’obiettivo
principale per cui nel 2015 è nata l’Associazione ticinese dell’industria
orologiera (ATIO), sodalizio che oggi raggruppa 17 aziende del ramo
con oltre mille posti di lavoro. Nata sotto la stella dell’AITI, che ne cura
la Segreteria, l’Associazione è presieduta da Oliviero Pesenti, direttore
della Erbas SA di Mendrisio, e ha tra le sue aziende associate le seguenti
imprese: Trecor SA, Valcambi SA, Pamp SA, Argor Heraeus SA, Veronelli SA,
Reglatronic SA, Erbas SA, STP SA, Erbicol SA, Farone SA, R.Audemars SA,
Fabhor SA, Balco Sagl, Time Pieces SA,Vertime SA, Orimpex SA e Montrelux
SA.
www.atio-ch.com
Nata nel 1990 per volontà di alcuni
appassionati di “qualità” e grazie
all’appoggio della sede centrale Swiss
Association for Quality (SAQ) - sodalizio
istituito nel 1965 con circa 1’800
membri a livello nazionale - la sede
ticinese dell’Associazione ha festeggiato
nel 2015 i 25 anni di vita. La SAQ è un’associazione aperta; nell’intento
di promuovere i principi della qualità la SAQ è sempre disponibile a
dialogare e a collaborare con qualsiasi istituzione che manifestasse un
interesse in questo ambito. L’Associazione ha sviluppato molteplici attività:
organizzazione di congressi, conferenze, seminari e tavole rotonde. Durante
queste manifestazioni vengono proposti e dibattuti temi d’attualità come
pure vengono discussi i progetti di sviluppo della SAQ e trasmesse le
informazioni relative alle novità internazionali nel settore della qualità
Swiss
Association for
Quality
www.saq.ch/de/sektionen/svizzera-italiana
20
Fare Impresa
Rapporto d’attività
2015-2016
Il 2015, per la società di servizi di AITI, è stato un anno di
rilancio e di grandi cambiamenti, soprattutto nel settore della
consulenza e del brokeraggio assicurativo. A luglio è infatti
stato assunto e integrato nel team un nuovo collaboratore: Alan
Franchi, che ha raggiunto in consulenza il già presente Stefano
Del Cò e che vanta una solida preparazione professionale, in
particolare nei campi della cassa pensione e delle assicurazioni
ramo persone. Con il suo arrivo, AITI Servizi ha acquisito una
rinnovata vitalità e ha puntato da subito sullo sviluppo di
due importanti iniziative, entrambe pensate per sfruttare al
meglio i vantaggi derivanti dalla forza corporativa propria di
un’associazione come AITI. In virtù di questo nuovo indirizzo
programmatico ed operativo, sono state visitate le più grandi
e importanti imprese associate allo scopo di raccogliere i dati
relativi alla loro rispettive LPP aziendali e di raggrupparli in
maniera ideale per poi negoziare - con compagnie assicurative
e istituti bancari selezionati - dei contratti quadro di cassa
pensione che prevedano condizioni molto vantaggiose
per tutte le aziende associate. Allo stesso modo sono stati
negoziati - sempre con partner assicurativi ben selezionati - dei
contratti quadro a beneficio dei dipendenti delle imprese
associate AITI nei seguenti ambiti: cassa malati, ramo
cose e auto. Per poter seguire e supportare al meglio i singoli
collaboratori delle aziende associate e offrire loro una consulenza
puntuale anche al di fuori degli orari di lavoro, AITI Servizi SA
ha ulteriormente potenziato il team assicurativo assumendo, tra
la fine del 2015 e l’inizio del 2016, due consulenti specializzati
proprio nel settore privato: Enea Pasotti e Sara Fiori.
tema delle dipendenze. La terza partnership ha, quale referente,
SPS Cert SA: società che eroga servizi di certificazione dei
sistemi di gestione dei processi, dei prodotti e dei servizi. La
quarta, è stata avviata con inlingua Lugano, ora presente anche
in Ticino. L’istituto – oltre alle tante opportunità di formazione
linguistica (in aula e online) – offre anche l’organizzazione di
soggiorni di studio all’estero. La quinta convenzionata acquisita
è Ticicom SA, società del Gruppo Spinelli che provvede alla
progettazione, alla realizzazione e alla manutenzione di soluzioni
informatiche, di telefonia e di videosorveglianza altamente
professionali. A fine anno, è inoltre entrata a far parte della
piattaforma di AITI Servizi emergee sagl: società che destina i
suoi numerosi servizi (consulenza tecnica, regolatoria e logistica,
sistemi di gestione secondo le Norme ISO e le Linee guida GMP)
all’industria dell’area lifescience, ambientale e alimentare.
In merito al terzo settore di attività di AITI Servizi SA –
rappresentato dalla gestione del portale di head-hunting e di
recruiting www.e-lavoro.ch – il 2015 è stato in larga parte
caratterizzato dall’aggiunta di alcune nuove funzionalità alla
piattaforma web-based, che ne hanno reso più agevole e fluido
l’utilizzo, con un sensibile abbattimento degli inconvenienti di
tipo tecnico Per quanto concerne il grado di conoscenza del
servizio da parte delle aziende associate, il 2015 ha sicuramente
fatto registrare un incoraggiante incremento: lo dimostrano le
aumentate richieste di pubblicazione di annunci singoli sul sito,
per il tramite di AITI Servizi.
www.aitiservizi.ch
Nel campo delle partnership strategiche, settore di competenza
di Simona Galli, nel corso del 2015 sono state attivate cinque
nuove Convenzioni. La prima in ordine cronologico - siglata con
La Difesa C. SA - riguarda servizi di recupero crediti e gestione
degli insoluti; la seconda, firmata con il centro di competenza
iQ-center by Ingrado, offre svariati servizi in ambito HR: dallo
sviluppo delle risorse umane, all’analisi dell’organizzazione
aziendale, fino alla consulenza e agli interventi formativi sul
...E inoltre
Associazioni affiliate ad AITI
*
•
•
*
•
•
•
ASSOCIAZIONE INDUSTRIE TICINESI
•
•
•
* Associazione di cui l’AITI tiene i servizi di Segreteria
AMETI Associazione industrie
metalmeccaniche ticinesi
CCIS Camera di commercio italiana per la
Svizzera
CCSI Camera di commercio svizzera in Italia
SMC Swiss marketing Ticino
USIC Gruppo carozzieri ticinesi sezione
Ticino
USM Unione svizzera del metallo
VISCOM Associazione svizzera per la
comunicazione visuale sezione Ticino
WTC Associazione World Trade Center
Lugano
21
Fare Impresa
Rapporto d’attività
2015-2016
Il 2015-2016
in immagini
22
Fare Impresa
Rapporto d’attività
2015-2016
23
Fare Impresa
Rapporto d’attività
2015-2016
Associazioni economiche nazionali
di cui AITI è membro
L’anno 2015
di economiesuisse
Anche il 2015 è stato un anno piuttosto intenso per
economiesuisse. Parecchie le pubblicazioni presentate
dall’associazione per dimostrare che l’economia è utile a tutti e
che economiesuisse funge da anello di collegamento tra politica,
economia e società.
Per quanto concerne le votazioni e le relative campagne
condotte da economiesuisse, l’associazione si è impegnata
attivamente in due campagne federali. La prima, quella dell’8
marzo, concerneva l’iniziativa “Imposta sull’energia invece
dell’IVA”, un’iniziativa promossa dai Verdi liberali. L’iniziativa è
stata sonoramente bocciata dal 92% dei cittadini svizzeri (Ticino
93,3%). Di fatto, la proposta di riorganizzare completamente la
fiscalità della Confederazione per garantire la svolta energetica
si è scontrata con una forte opposizione.
Il 14 giugno si è votato sull’iniziativa popolare “Tassare
le eredità milionarie per finanziare la nostra AVS (Riforma
dell’imposta sulle successioni)» proposta dalla sinistra cristiana
che chiedeva l’introduzione di un’imposta nazionale sulle
successioni e le donazioni. Anche qui la campagna di votazione
ha dato i suoi frutti. L’iniziativa è infatti stata respinta dal 71%
dei votanti (Ticino 72,9%) e da tutti i cantoni. Il popolo svizzero
ha ritenuto che non era il momento di gravare sulle piccole e
medie imprese, soprattutto in un periodo di forte valutazione del
franco svizzero.
Il 22 gennaio 2016 si è svolto per la quinta volta
consecutiva l’incontro nella Svizzera italiana sugli Appalti
pubblici. L’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica
(UFCL) è tornato in Ticino per spiegare ai numerosi partecipanti
al seminario quali sono le condizioni quadro nel settore degli
acquisti pubblici della Confederazione e come candidarsi con
successo in occasione delle commesse della Confederazione e
delle imprese parastatali. Il corso ha riscontrato nuovamente un
grande successo.
Ci si è occupati anche di trasporti e infatti economiesuisse
ha pubblicato un interessante opuscolo sul tema del trasporto
merci e della logistica, presentando le soluzioni dell’economia
per una Svizzera forte. Nella pubblicazione diversi presidenti
di associazioni hanno ribadito l’importanza economica e
24
sociale del trasporto merci, formulando delle raccomandazioni
concrete e presentando le principali sfide politiche in materia di
infrastrutture, indicando come la Svizzera possa ulteriormente
migliorare in questo settore.
Nel 2015 economiesuisse è apparsa oltre 188 volte
sulla stampa di lingua italiana ed ha partecipato a diverse
commissioni e gruppi di lavoro a livello cantonale e federale.
Unione svizzera
degli imprenditori
Quale membro dell’Unione svizzera degli imprenditori
(USI), AITI partecipa tradizionalmente all’attività di questa
importante associazione economica nazionale. AITI è infatti
rappresentata direttamente nel Comitato dell’USI nella persona
dell’imprenditore Roberto Gallina, Direttore della Roga SA di
Mendrisio.
AITI, attraverso la sua Segreteria, partecipa pure alle attività
commissionali, in particolare la Commissione che si occupa di
diritto del lavoro e quella che discute dei contratti collettivi in
vigore. Accanto a queste attività USI organizza regolarmente
incontri con i direttori e segretari delle associazioni che ne
fanno parte. La Commissione del Diritto del lavoro analizza la
funzionalità del mercato del lavoro e promuove lo scambio di
esperienze dei membri dell’USI in materia. Fra i temi prioritari
si colloca il funzionamento dell’accordo bilaterale CH-UE
sulla libera circolazione delle persone e le relative misure
d’accompagnamento. La Commissione dei contratti collettivi di
lavoro ha il delicato compito di sostenere un partenariato sociale
che si deve fondare sull’equilibrio fra gli interessi dei datori di
lavoro e quelli della manodopera.
Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
ISTANTANEE AITI
La tecnologia della Sarix SA illustrata a politici e media
“Dentro l’industria” – ovvero il ciclo di visite
guidate nelle imprese associate AITI che ha lo scopo
di mettere a confronto imprenditori ed esponenti del
mondo politico e istituzionale - di recente ha fatto
tappa alla SARIX SA di S. Antonino. Ad accogliere i
partecipanti all’incontro, ben tre generazioni della
famiglia Quadroni: il titolare Angelo, il padre Riccardo
(Presidente del CdA) e il giovane figlio Andrea (che in
azienda si occupa di finanze e di amministrazione del
personale), affiancati dal Segretario di AITI Daniela
Bührig. Folta anche la delegazione di politici presenti:
il Consigliere di Stato Christian Vitta e i deputati al
Gran Consiglio Alessandra Gianella, Fabio Käppeli,
Nicola Pini, Raffaele De Rosa e Tamara Merlo. Tra gli
invitati, figuravano pure Alberto Pedrazzi, responsabile
della Clientela Aziendale di Banca Stato, Francesco
Puglioli, neo-nominato direttore della Fondazione
Terzo Millennio (l’unità formativa di AITI) e Daniele
Palà, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di S.
Antonino.
Grazie ad un’accurata visita dell’unità Ricerca & Sviluppo
e della produzione, i presenti hanno potuto farsi un’idea
precisa ed esaustiva della visione e della missione di SARIX
SA: ovvero, applicare la tecnologia dell’elettroerosione alla
microlavorazione. E difatti, sin dalla sua fondazione, l’azienda
sviluppa tecnologie innovative e macchine capaci di creare pezzi
meccanici, strutture e forme di dimensioni anche infinitesimali
(pochi centesimi di millimetro). Le componenti prodotte o
lavorate dalle macchine SARIX sono molto versatili e – in
quanto tali – si possono trovare nei campi più disparati: dai
sistemi di iniezione elettronica delle automobili, agli apparecchi
medicali e di analisi; dall’orologeria, alle turbine degli aerei.
Molto radicata sul territorio cantonale – sia per il personale che
occupa (40 collaboratori su 45 sono residenti), sia per la sua
rete di subfornitori – SARIX esporta più del 90% della propria
produzione.
www.sarix.com
AITI a Espoprofessioni 2016 per
sfatare i pregiudizi sull’industria
Dopo la positiva esperienza del 2012 e del 2014, anche
nel 2016, più precisamente dal 7 al 12 marzo, AITI ha
partecipato insieme ad AMETI a Espoprofessioni, la fiera
delle professioni organizzata ogni due anni dal Cantone
per mettere in vetrina la varietà e le caratteristiche delle
professioni esistenti in Ticino. Obiettivo: presentare alcune
professioni legate all’industria, cercando di invogliare i
ragazzi ad affrontare un percorso formativo nelle imprese,
sfatando i pregiudizi più comuni riguardo al lavoro “in
fabbrica” (ci si sporcano le mani, si va a lavorare in tuta,
poca possibilità di carriera, bassi salari, ecc.).
25
Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
Locarnese e Valle Maggia, il progetto “Industria? We Like It!”
prosegue il tour del Ticino
A tre anni dal lancio, il progetto di AITI “Industria? We
Like It!”, avente l’obiettivo di promuovere tra i giovani
delle scuole medie del cantone Ticino le opportunità di
carriera e formazione, nonché la storia e l’importanza
economica del settore industriale cantonale, nel corso di
questa primissima parte del 2016 ha fatto tappa a Cevio
e prima ancora Minusio.
A essere state visitate dai ragazzi, che hanno potuto
toccare con mano la realtà imprenditoriale cantonale,
sono state in particolare le aziende AGIE Charmilles SA,
Diamond SA, Pharmanalytica SA e Tipografia Stazione
SA
Il progetto di AITI “Industria? We Like It!”, che gode
del sostengo dell’Ufficio cantonale dell”insegnamento
medio, propone all’Istituto interessato, agli allievi e
ai loro genitori tre iniziative: la visita (ev. guidata) a
un’esposizione testuale/fotografica (6 pannelli che si
sviluppano su una lunghezza di ca. 5 metri) allestita
da AITI negli spazi della scuola sulle opportunità di
formazione riconducibili a dodici professioni industriali
e sulla storia dell’industriale; - la visita, se ritenuta
importante dalla sede, alle aziende industriali della
regione da parte degli allievi di 4a media interessati
così da toccare con mano la realtà lavorativa; - la
partecipazione a una conferenza/tavola rotonda dedicata
ai genitori sulle carriere nell’industria e nella formazione
professionale, con la presenza di giovani manager
industriali.
Fino a oggi il progetto ha fatto tappa con successo nelle
scuole medie di Balerna, Viganello, Gravesano, Riva San
Vitale, Cadenazzo, Losone, Giornico, Minusio e Cevio,
coinvolgendo oltre 2’100 allievi e 19 aziende industriali
cantonali.
APF
Specialista in Marketing
Conoscere il Marketing:
saper rispondere alle nuove sfide
Obbiettivo del corso:
Conseguimento dell’Attestato Professionale Federale (APF)
di Specialista In Marketing.
Il corso consente di sviluppare la proprie conoscenze e
competenze nell’ambito del marketing. Soprattutto oggi
Il mercato
cambia!
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anche tu!
dove queste tecniche professionali sono considerate di
fondamentale importanza, questo corso rappresenta un ottimo investimento per il raggiungimento del successo.
Le materie trattate sono economia politica, economia
aziendale, contabilità,diritto, ricerche di mercato, strategia
di marketing, distribuzione, vendita e promozione vendite,
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Numero 10 — Maggio 2016
Nuova legge sull’innovazione economica:
istruzioni per l’uso
Ha richiamato una buona cornice di
pubblico l’incontro informativo sulla
nuova Legge sull’innovazione economica,
organizzato da AITI in collaborazione
con il Dipartimento finanze ed economia
(DFE), svoltosi lo scorso 23 marzo presso
la sala riunioni dello Splash & Spa
Tamaro SA di Rivera. Oltre alle novità
legislative, durante l’incontro, sono
state compiutamente illustrate anche
le condizioni e le procedure di accesso a
contributi e incentivi previsti dalla nuova
norma, con particolare riferimento al
settore industriale.
Dopo il saluto di benvenuto del direttore
di AITI Stefano Modenini, è toccato a
Stefano Rizzi, direttore della Divisione
dell’economia del DFE, contestualizzare
la nuova legge nel sistema regionale
dell’innovazione. A seguire Valesko
Wild, capo dell’Ufficio per lo sviluppo
economico del DFE ha posto l’accento
sulle opportunità per le imprese della
nuova Legge. Sono tuttavia emerse anche
le criticità legate in particolare ai decreti
attuativi.
Maggiori informazioni: http://www.
aiti.ch/2016/03/24/nuova-leggesullinnovazione-economica-ecco-cosaprevede-la-norma/
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Numero 10 — Maggio 2016
I SOCI INFORMANO
Nuovo stabilimento per Medacta SA a Rancate
Medacta International SA, azienda di Castel San
Pietro attiva in ambito medicale, ha inaugurato
di recente il secondo stabilimento situato a
Rancate, in via alla Rossa 6, che si occuperà
della produzione di protesi per la chirurgia della
spina dorsale. Esso si sviluppa su 4’230 mq di
superficie coperta in un terreno di 19’530 mq.
Terreno e fabbricato sono affittati dalla ditta
Nordania: per 20 anni il fabbricato e per 60 anni
il diritto di superficie sul terreno. Le autorità
comunali e cantonali, fra cui i Consiglieri di
Stato Paolo Beltraminelli e Christian Vitta
e il Sindaco di Mendrisio Carlo Croci, hanno
presenziato all’avvenimento commentando
molto favorevolmente questo nuovo impegno
industriale della Medacta International, che
fa seguito all’ampliamento dello stabilimento
di Castel San Pietro, ormai terminato. La
struttura, nella quale sono stati investiti 5.5
milioni di franchi, ospiterà in totale 90 addetti
al temine del 2016, di cui 14 saranno assunti
nei prossimi mesi. Il mercato della chirurgia
della spina dorsale tocca tutti i Paesi sviluppati
e, in minor misura, quelli in via di sviluppo.
Esso vale circa 8 miliardi di dollari, secondo i
dati del 2015. E’ caratterizzato da una continua
innovazione tecnologica, tendente a migliorare
le prestazioni chirurgiche alla spina dorsale,
in una popolazione mondiale in continuo
invecchiamento.
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con il pieno rispetto delle normative vigenti
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degli immobili destinati alla vendita o locazione Home Staging
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e conto terzi (joint venture capital)
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Numero 10 — Maggio 2016
Consegnato il premio Argor-Heraeus
in ingegneria alla SUPSI
Durante la cerimonia di
consegna dei diplomi del Master
of Science in Engineering della
SUPSI tenutasi di recente nella
cornice del LAC di Lugano, è
stato consegnato ad Andrea
Vescovi il premio ArgorHeraeus per il miglior lavoro
di tesi, selezionato dai docenti
e distintosi per criteri, in linea
con i valori dell’azienda, quali
spirito innovativo e creatività,
considerazione degli aspetti
inerenti la sostenibilità e
gestione responsabile delle
risorse.
Il premio Argor-Heraeus, giunto
quest’anno alla sesta edizione,
si inserisce all’interno di una
pluriennale collaborazione
volta a sostenere la formazione
tecnica di alto profilo in Ticino,
aspetto particolarmente
importante per l’azienda
momò attiva nella raffinazione
e trasformazione di metalli
preziosi. Oltre al premio, negli
anni l’azienda ha accolto
presso la sua sede gli studenti
in ingegneria della SUPSI,
permettendo loro di osservare
da vicino l’operato della ditta
e di conoscere personalmente
i collaboratori che vi lavorano,
alcuni tra questi laureati
proprio alla SUPSI.
www.argor.com
Nuovo importante
passo avanti
per il gruppo Helsinn
Il gruppo farmaceutico Helsinn, basato a
Lugano, ha stretto un accordo con Eisai Inc.,
azienda statunitense, per migliorare e ridurre
gli effetti negativi indotti dalla chemioterapia,
come nausea e vomito. L’accordo con
Eisai Inc. permetterà al gruppo Helsinn di
espandere maggiormente il proprio mercato
negli USA.
Maggiori informazioni: http://www.aiti.ch/
files/2016/03/2013-03-17-Helsinn-EisaiCINV-franchise-F.pdf
Cerbios-Pharma SA
allarga il suo spazio
per la ricerca e lo sviluppo
È stato inaugurato di recente il nuovo
stabile dedicato alla ricerca e sviluppo
della Cerbios-Pharma SA, azienda chimico
farmaceutica di Barbengo, i cui prodotti
vengono commercializzati in tutto il mondo.
Alla cerimonia hanno preso parte il direttore
del DFE Christian Vitta, il sindaco di Lugano
Marco Borradori, il presidente di Farma
Industria Ticino Giorgio Calderari e il direttore
di AITI Stefano Modenini.
www.cerbios.ch
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IL FUMO
SUL
POSTO
DI
LAVORO
Numero 10 — Maggio 2016
1 L’aria è un bene primario, fondamentale e pubblico per cui nessuno ha il
diritto di inquinarla indiscriminatamente, nemmeno il fumatore che pensa di:
- appellarsi ad una presunta libertà personale
- inquinare poco
- non recare pregiudizio agli altri
2 Inquinamento esterno e interno:
Fumare significa caricare l’aria attuale di ulteriori sostanze inquinanti e, se
ciò avviene in un luogo chiuso, questo atto è pregiudizievole alla salute non
solo del fumatore ma anche del non-fumatore che per ragioni di lavoro o per
altre ragioni deve condividere lo spazio comune.
Medici intervistati recentemente alla televisione hanno riferito che “gli ambienti interni sono mediamente più inquinati degli ambienti esterni” e se li si
sovraccarica di un ulteriore inquinamento ne risulta una chiara contraddizione fra le disposizioni di “restare in casa” in occasione di inquinamento come
registrato nel corso dell’inverno passato.
3 L’obbligo del datore di lavoro nella protezione della salute del lavoratore:
Sia la legge sul lavoro (art.6) sia il Codice delle obbligazioni (art. 328) sia la
legge sull’assicurazione contro gli infortuni obbligano il datore di lavoro a
proteggere sul posto di lavoro la salute del lavoratore. Da ciò si può senz’altro dedurre che il datore di lavoro è tenuto a proteggere i suoi dipendenti
non fumatori dal fumo di tabacco.
4 Decisioni a livello dirigenziale:
A livello federale l’art. 19 dell’Ordinanza 3 sulla Legge del lavoro protegge in
qualche modo ma non definitivo chi non vuol fumare passivamente sul posto
di lavoro.
Oggi il datore di lavoro non deve più temere di essere impopolare qualora adottasse strette misure di prevenzione per salvaguardare i diritti dei
non-fumatori perché i tempi sono più che maturi per limitare fortemente il
“presunto” diritto di fumare nei luoghi pubblici e di uso collettivo, al chiuso.
A livello federale la materia è regolata da diverse misure legislative.
Il Consiglio di stato della Repubblica e Cantone Ticino
- richiamate la legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo del 3 ottobre 2008 (in seguito legge federale) e l’ordinanza concernente il fumo passivo del 28 ottobre 2009 (in seguito ordinanza federale)
- richiamati gli articoli 23, 50 e 52 cpv. 3 e 5 della legge sulla promozione
della salute e il coordinamento sanitario del 18 aprile 1989 (legge sanitaria)
- richiamato l’art. 35 della legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione
del 1. giugno 2010 (Lear)
ha decretato delle disposizioni atte a proteggere i lavoratori ad eccezione
delle imprese del settore alberghiero e della ristorazione che sono disciplinate
dalla Lear (legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione) (art. 1)
30
Nel Regolamento concernente la protezione contro il fumo del 24 aprile
2013 si legge all’Art. 2
1 È decretato il divieto di fumare nei locali chiusi accessibili al pubblico o
adibiti a luogo di lavoro per più persone.
2 Oltre ai luoghi elencati all’art. 1 cpv. 2 della legge federale, sono luoghi
accessibili al pubblico in particolare:
a) i luoghi di svago e culturali;
b) gli spazi adibiti a fiere e mostre;
c) tutte le strutture dove si svolgono attività per e con i minorenni.
3 Il divieto si estende pure agli spazi pubblici accessori dei luoghi elencati
all’art. 1 della legge federale e al cpv. 2 del presente regolamento quali ad
esempio atrii, corridoi, foyer e servizi igienici.
4 Sono considerati spazi aperti gli spazi che presentano un’apertura direttamente verso l’esterno di almeno la metà del perimetro della struttura
(l’apertura del soffitto non è presa in considerazione); tende, gazebo,
vetrate, terrazze, porticati e altre strutture analoghe sono considerati spazi
chiusi se non rispondono a questi requisiti.
5 Il gestore o responsabile dell’ordine interno può prevedere il permesso di
fumare nei luoghi di cui all’art. 7 dell’ordinanza federale.
5 Ulteriori approfondimenti
L’Associazione Svizzera Non-fumatori (ASN)
è a disposizione per ulteriori informazioni
sul tema come pure per consigliare
eventuali interventi personalizzati
per ogni azienda.
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oppure natel 079 240 01 01.
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Numero 10 — Maggio 2016
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Numero 10 — Maggio 2016
Consulenza assicurativa privata
per i collaboratori
delle aziende associate AITI
AITI Servizi SA - la società di servizi di
AITI nata per offrire alle aziende associate
una piattaforma di servizi di alto standing
- sta rilanciando in grande stile quello che
è da sempre il suo core-business, ovvero la
consulenza in campo assicurativo.
capitale umano.
Risulta ormai sempre più chiaro che è il
capitale umano a generare il capitale economico,
ed è per questo che occorre impegnarsi al massimo
per garantire ai propri dipendenti un ambiente
professionale sereno e prestazioni all’avanguardia.
È in questo contesto che si inserisce il nuovo
Un buon prodotto è nullo senza un buon servizio.
filone di attività di AITI Servizi, che non si propone più
Per erogare servizi di qualità sempre più elevata e,
all’attenzione degli associati solo ed esclusivamente
soprattutto, tagliati su misura sulle specifiche esigenze
quale broker aziendale ma anche e soprattutto quale
di ogni singola azienda-cliente, AITI Servizi è stata
partner a disposizione dei dipendenti delle loro
sensibilmente potenziata. Tra la metà del 2015 e
aziende: con pacchetti assicurativi creati
l’inizio del 2016 sono infatti entrati in
ad hoc, sconti privilegiati e prestazioni di
organico nuovi consulenti assicurativi:
AITI Servizi
nicchia offerte dal mercato assicurativo
in primis Alan Franchi (team manager),
è stata
Svizzero.
seguito da Enea Pasotti e da Sara Fiori
potenziata
(consulenti). Sono tutti giovani, dinamici
per rispondere
Quanto prendo dal 1° pilastro? Meglio
e altamente specializzati nel settore
meglio alle
prelevare o mettere a pegno la cassa
della Cassa pensione, della pianificazione
esigenze
pensione per acquistare un’abitazione
privata e delle coperture ramo persone.
di ogni cliente
primaria? Prelevo tutto o opto per la
rendita? Per acquistare una casa in
Perché questa scelta di
Svizzera posso fare il mutuo? Se divorzio cosa succede,
potenziamento? Per poter offrire alle aziende – in
cambia la mia rendita? Il mio avvocato dice che devo
particolare ai dirigenti e agli HR-Manager delle
fare lo splitting della LPP: quanto mi costerà?
imprese associate - un valido supporto nella gestione
quotidiana dei propri collaboratori, quindi del proprio
Nelle immagini, da sinistra: Stefano Del Cò, Sara Fiori, Alan Franchi, Simona Galli, Enea Pasotti, Regina Pronini.
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Numero 10 — Maggio 2016
Sono queste le domande che si pongono la
maggior parte dei lavoratori. Non sempre la Direzione
o gli HR Manager delle aziende sono in grado di dare
una risposta a questi quesiti o dispongono del tempo
necessario per farlo. Ed è qui che intervengono i
consulenti di AITI Servizi, assumendosi l’incarico di
rispondere in prima persona a questo tipo di domande
ed offrendo ad ogni singolo dipendente - ovviamente
con l’appoggio e la collaborazione dell’azienda di
appartenenza - informazioni corrette e dettagliate
sulla sua situazione passata, presente e futura. I
lavoratori saranno così in grado di capire
come e quando comprare casa, come
Possiamo
tutelare i propri interessi, come ottimizzare
offrire un
le coperture assicurative, assicurarsi il
ampio
reddito in futuro e beneficiare di vantaggi
ventaglio
fiscali.
di servizi
La consulenza al dipendente - sia assicurativa, sia
finanziaria - varia da un semplice contratto di cassa
malati, fino all’acquisto di un’abitazione, anch’esso
intermediato mediante convenzioni bancarie dirette,
stipulate con banche associate.
La mission di AITI Servizi è di trasformare i
desideri dei collaboratori delle aziende associate in
obiettivi pianificati, sotto l’egida dei datori di lavoro
che sostengono e appoggiano questa iniziativa,
organizzando dei veri e propri meeting informativi
presso le loro sedi.
Già diverse imprese sono rimaste
soddisfatte del lavoro svolto. Chi fosse
interessato a fare la stessa esperienza, può
prendere contatto con Alan Franchi
([email protected]).
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Numero 10 — Maggio 2016
Foglio di informazione
2/2016
News
Commento del mese
Un’evoluzione positiva della Cina è nell’interesse della Svizzera
Una delegazione economica svizzera di alto rango guidata dal presidente della Confederazione Johann N. Schneider-Ammann si è recata in Cina. L’obiettivo del viaggio
è stato quello di migliorare le relazioni bilaterali tra i due paesi. Uno dei grandi temi
affrontati durante le discussioni ufficiali con il presidente cinese Xi Jinping e il Primo
ministro Li Keqiang è stata l’applicazione dell’accordo di libero scambio entrato in
vigore il 1. luglio 2014. Nel complesso, le due parti sono soddisfatte dell’evoluzione
dei flussi commerciali bilaterali: le esportazioni svizzere destinate alla Cina nonché
le esportazioni cinesi verso la Svizzera crescono ad un ritmo dinamico. L’accordo di
libero scambio vi ha contribuito sostanzialmente.
Costruire con intelligenza
La trasformazione e l’integrazione digitale del settore immobiliare rafforzeranno la
piazza economica e sosterranno la sua trasformazione in un contesto complesso e
conflittuale. In un settore immobiliare digitalizzato, tutti i dati pertinenti concernenti
degli immobili possono essere raccolti, combinati e messi in rete a scopi di pianificazione. La creazione di valore avviene a tutte le tappe, a partire dalla pianificazione
– comprese le discussioni con le parti interessate –, fino all’utilizzo, passando dalla
costruzione.
Articoli completi e ulteriori informazioni: www.economiesuisse.ch
Grafico del mese
Indice (0-100)
Grado di soddisfazione
Soddisfazione della clientela della Posta svizzera
Dal 1998 al 2012
89
88
87
86
85
84
83
82
81
80
79
78
1998
2000
2002
2004
Privati
2006
PMI
2008
2010
2012
di Monika Rühl,
Direttrice di economiesuisse
Reddito di base
incondizionato:
un’utopia asociale
L
’iniziativa per un reddito di base
incondizionato ha probabilmente già
raggiunto il suo scopo principale: ha suscitato un dibattito appassionante sul senso
e il valore del lavoro. Come molte utopie,
il principio del reddito di base si fonda su
un’immagine idealizzata dell’uomo: uomini e donne, liberi dall’obbligo di lavorare,
seguono le loro aspirazioni e sviluppano
i loro talenti. Il reddito di base ridurrebbe
l’incitamento ad entrare nel mondo del
lavoro per svolgere questa esperienza.
Per quale ragione un giovane dovrebbe
seguire un apprendistato di diversi anni
se i suoi amici si divertissero in riva al
lago e guadagnassero altrettanto alla fine
del mese? Perché una persona dovrebbe
assumere un lavoro a tempo parziale
se questo fruttasse meno del reddito di
base? Si può certamente argomentare
che con il reddito di base, professioni
come la donna delle pulizie, l’hostess o
la venditrice di scarpe, dovrebbero finalmente essere retribuite adeguatamente,
altrimenti nessuno vorrebbe più farle.
Questo punto di vista trascura però il fatto
che la Svizzera è già un paese con redditi
elevati. Se le nostre aziende esportatrici
dovessero sopportare un nuovo aumento
dei salari e dei servizi, i loro prodotti non
sarebbero più concorrenziali all’estero.
Mentre numerose imprese sarebbero costrette a lasciare la Svizzera per ragioni di
costi, la manna provvidenziale attirerebbe
persone da tutto il mondo. Faremmo
dunque meglio a non lasciarci allettare da
utopie così costose.
Fonte: economiesuisse, dati secondo Steiner e al.
Contatto economiesuisse Lugano, Federazione delle imprese svizzere, Via S. Balestra 9, casella postale 5563, CH- 6901 Lugano
Telefono +41 91 922 82 12, Fax +41 91 923 81 68, www.economiesuisse.ch
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Fare Impresa
Numero 10 — Maggio 2016
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