Fare Impresa – Numero 10
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Fare Impresa – Numero 10
Numero 10 — Maggio 2016 Il Presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa Peter Maurer ospite dell’Assemblea AITI 2016 Crisi umanitarie e crisi sociali L’attività AITI 2015-2016 nell’inserto speciale “No” alla tassa di collegamento il prossimo 5 giugno Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 L’EDITORIALE Anche l’economia ha interesse a comprendere i fatti del mondo Stefano Modenini - Direttore AITI Impressum Fare Impresa Editore: Associazione industrie ticinesi (AITI) Redazione AITI Corso Elvezia 16, cp 5130 CH-6901 Lugano Telefono +41 91 911 84 84 Fax +41 91 923 46 36 www.aiti.ch Stampa Fratelli Roda SA Industria grafica e cartotecnica Zona industriale 2, cp 733 CH-6807 Taverne-Lugano Grafica e impaginazione Plastical Sagl Corso San Gottardo 14, cp 1512 CH-6830 Chiasso Pubblicità Pubblicità Sacchi Edizioni Tecniche & Commerciali Via Cantonale 34a, cp 558 CH-6928 Manno Diffusione Tiratura: 1’500 copie Frequenza Fare Impresa esce 5 volte l’anno 2 L’assemblea di AITI, che ha luogo il 19 maggio a Lugano, è certamente momento per festeggiare ma soprattutto per riflettere. E non solo sui fatti contingenti della congiuntura economica o della competitività. Negli ultimi anni abbiamo privilegiato ospiti quali imprenditori e personalità a livello nazionale e internazionale che ci aiutassero a capire i fatti del mondo perché questi fatti hanno un impatto evidente anche sull’economia. Peter Maurer, Presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, ospite quest’anno della nostra assemblea, ci aiuterà a comprendere cosa significhino per la nostra società le catastrofi umanitarie alle quali stiamo assistendo in questi ultimi anni e perché questi conflitti e violenze potrebbero avere un impatto considerevole sull’economia mondiale. Proprio per un settore come quello industriale, orientato naturalmente alle esportazioni, è importante conoscere al meglio i mercati dunque comprendere fino in fondo le culture degli altri paesi. Per gli imprenditori ticinesi e per chi come noi li rappresenta le sfide e le preoccupazioni non mancano. Oggi l’imprenditore alle nostre latitudini, complice anche lo svilimento della politica e il degrado della discussione pubblica, non gode più di tutta quella stima che gli veniva riconosciuta fino a pochi anni orsono. Ed è sconcertante notare che persino nelle istituzioni politiche si è diffuso questo sentimento quantomeno di distanza e incomprensione verso chi fa impresa. Le “mele marce” non giustificano l’atteggiamento di disprezzo mostrato nei confronti di chi con fatica tutti i giorni opera per permettere alla propria impresa di crescere e mantenere l’occupazione. Sta anche agli imprenditori uscire dall’angolo e mostrare tutte le buone pratiche e laboriosità di cui sono capaci. Società e politica sono investite altresì di una grande responsabilità. Quella di promuovere la cultura imprenditoriale sin dalle giovani generazioni, in un contesto di nazione che garantisce la sicurezza dei cittadini ma che resta incommensurabilmente aperta al mondo. Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 PRIMO PIANO Il prossimo 5 giugno vota NO alla tassa di collegamento p. 7 RAPPORTO D’ATTIVITÀ Scopri l’attività di AITI 2015-2016 p. 14 LE RUBRICHE AITI Servizi nuova squadra al servizio delle imprese p. 32 L’EDITORIALE P. 2 Anche l’economia ha interesse a comprendere i fatti del mondo LE RUBRICHE P. 5 DA P. 25 ISTANTANEE AITI Sarix, Espoprofessioni, “Industria? We like it!” e nuova legge sull’innovazione economica Trasporto merci: quota di mercato in aumento Lenta ripresa economica nel 2016 e nel 2017 I SOCI INFORMANO Il costo del lavoro in Svizzera è di 59.60 franchi per ora lavorata Medacta, Helsinn, Cerbios-Pharma e Argor-Heraeus AITISERVIZI Per l’IRE il Ticino è poco competitivo DA P. 7 I motivi per dire NO alla tassa di collegamento ASSEMBLEA AITI 2016 P. 14 Scopri l’attività di AITI 2015-2016 IN BREVE PRIMO PIANO RAPPORTO D’ATTIVITÀ DA P. 12 Consulenza assicurativa privata per i collaboratori delle aziende associate AITI ECONOMIESUISSE Visita in Cina, il digitale nell’immobiliare e l’utopico reddito di base incondizionato Peter Maurer all’assemblea AITI 3 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 VALORE AGGIUNTO? Competenza nelle risorse umane • Assessment • Outplacement • Coaching • Reclutamento • Selezione • Executive Search Collaboriamo per valutare correttamente le competenze professionali e personali, forti di un’esperienza ed un know-how trentennale nelle risorse umane, qualità certificata ed approfondita conoscenza del territorio. Le nostre consulenti forniranno soluzioni individuali e mirate alle vostre esigenze. www.wilhelm.ch Cogliete L’opportunità! 4 www.luisoni.ch Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 IN BREVE Trasporto merci: quota di mercato in aumento Per l’IRE il Ticino è poco competitivo L’anno scorso la quota di mercato della ferrovia nel trasporto di merci transalpino è ancora aumentata raggiungendo il 69 per cento. Si tratta del miglior risultato dal 2001, anno in cui l’introduzione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e l’innalzamento graduale del limite di peso a 40 tonnellate hanno modificato le condizioni quadro. Il numero di tragitti di mezzi pesanti è calato del 2,2 per cento rispetto al 2014, scendendo a 1,010 milioni. Lenta ripresa economica nel 2016 e nel 2017 L’economia svizzera ha chiuso il 2015 con una crescita annua del PIL dello 0,9%. A dirlo sono le analisi del gruppo di esperti della Confederazione, secondo cui la congiuntura è stata rallentata in particolare dal franco forte, che ha avuto un impatto molto disparato a seconda dei settori. Gli effetti negativi del tasso di cambio dovrebbero tuttavia scomparire gradualmente nel corso del 2016 e 2017. D’altra parte però la congiuntura internazionale si è un po’ incupita nei trimestri passati e in questo inizio del 2016 non manda segnali chiari di accelerazione. Alla luce di questi sviluppi si prevede una crescita moderata del PIL svizzero dell’1,4% nel 2016 (contro l’1,5% previsto il dicembre scorso) e dell’1,8% nel 2017 (contro l’1,9% di dicembre). La lenta ripresa economica implica che tasso medio annuo di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 3,6% nel 2016, per poi calare leggermente al 3,5% nel 2017. Il costo del lavoro in Svizzera è di 59.60 franchi per ora lavorata Nel 2014 i costi medi del lavoro in Svizzera ammontavano a 59.60 franchi per ora lavorata nei settori secondario e terziario riuniti. I costi variano sensibilmente a seconda del ramo economico e delle dimensioni delle imprese, secondo l’Ufficio federale di statistica (UST). Il costo del lavoro è definito come l’insieme delle Nel 2015 il Ticino si è posizionato in fondo alla graduatoria dei Cantoni più competitivi in Svizzera. A dirlo, pubblicando il rapporto annuale sulla “Competitività Economica Ticinese” è l’Istituto di ricerce economiche (IRE) dell’Università della Svizzera Italiana (USI), diretto dal professor Rico Maggi (foto) secondo cui l’anno scorso il Ticino, rispetto al 2014, ha perso posizioni in merito al PIL pro-capite, alla produttività del lavoro e soprattutto alla struttura imprenditoriale. A livello di comparti economici, rivela l’indagine, a marciare sul posto sono in particolare i settori della precisione, della finanza e del turismo, mentre i settori della moda (relativo anche al comparto logistico, magazzinaggio e commercio all’ingrosso) e del farmaceutico sono quelli con un trend di crescita sostenuto. spese che un datore di lavoro si assume per l’impiego dei dipendenti. Composto dai salari e stipendi lordi (80% dei costi totali), dai contributi sociali a carico del datore di lavoro (16,7%) e da altri oneri, legati segnatamente alla formazione professionale e all’assunzione (3,3%). 5 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Ricarica di energia, massima flessibilità: avanti tutta. Dagli impianti produttivi alle apparecchiature mediche, il leasing di beni d’investimento della Banca Migros dà nuovo slancio alla vostra attività e alla crescita della vostra azienda. Infatti vi consente di acquisire i più moderni beni d’investimento – e di far valere tutta la vostra forza sul mercato. 6 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 PRIMO PIANO Il 5 giugno vota NO alla tassa di collegamento Un balzello ingiusto e problematico Sono almeno 9 i motivi per respingere il prossimo 5 giugno 2016 in votazione popolare la modifica dell’articolo 35 della Legge sui trasporti pubblici (LTpub) che prevede di introdurre la cosiddetta tassa di collegamento a carico dei grandi generatori di traffico; tassa contro cui un vasto comitato ha raccolto oltre 24mila firme valide per sottoporre il progetto a referendum. > 7 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 > NO SSA UOVA TA A UNA N SI I TICINE LPISCE O C E H C REALIZZA • impianti di climatizzazione e ventilazione • impianti di riscaldamento convenzionali e con energie alternative • installazioni idrosanitarie • centrali termiche a vapore, acqua surriscaldata, risolvere i problemi di traffico. Il primo aspetto problematico è Tassando i lavoratori e i consumatori che la gran parte di questa tassa sarà che non hanno la possibilità di fare a pagata dai ticinesi (circa 2/3 dei meno dell’automobile, non sarà possibile proventi derivanti dalla tassazione dei giungere ad alcuna riduzione del traffico posteggi dei dipendenti, ovvero almeno perché, non avendo alternative, questi 12 milioni sono a carico di cittadini utenti continueranno ad utilizzare ticinesi). I ticinesi che si recano al l’automobile, pur dovendo pagare la tassa. lavoro con il proprio veicolo si vedranno Solo condividendo l’auto o incentivando aumentare i propri costi di parcheggio la mobilità aziendale si riduce di almeno CHF 875.- all’anno il numero di automobili in (CHF 3.50 al giorno per La tassa è circolazione. almeno 250 giorni lavorativi). inefficace per Oltre ad andare a carico Particolare non trascurabile, il risolvere i di tutti i ticinesi e a non balzello toccherà tutti anche problemi di risolvere i problemi di traffico, nel tempo libero, quando ad traffico con il nuovo progetto si vanno esempio ci recheremo a fare la inoltre a penalizzare i molti lavoratori spesa nei centri commerciali. che hanno bisogno dell’auto per recarsi Ma la tassa si rivela inefficace al lavoro, in quanto molte aziende anche se pensata come misura per Impiantistica e gestione razionale dell’energia olio diatermico • centrali di refrigerazione • reti di distribuzione per fluidi liquidi e gassosi • impianti per il trattamento acque • impianti fotovoltaici OFFRE • la competenza di ingegneri e tecnici sperimentati • la consulenza per la gestione efficiente e razionale dell’energia ASSICURA 8 • il servizio riparazioni • il pronto intervento 24 ore/24 • la manutenzione TECH-INSTA SA Via Industria 10 CH-6807 Taverne Tel. 091 610 60 60 Fax 091 610 60 70 - [email protected] - www.tech-insta.ch Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 La tassa in breve La cronologia storica del “balzello” La tassa di collegamento viene pagata dai Il 4 novembre 2015 il Consiglio di Stato ha proprietari di fondi sui quali vi sono posteggi licenziato il Messaggio concernente la modifica per almeno 50 autoveicoli. Sono considerati della Legge sul trasporti pubblici (LTPub) che singoli fondi, ma anche un insieme di fondi prevede l’introduzione di una cosiddetta tassa adiacenti, che, secondo il Governo, sono “in di collegamento destinata a coprire una parte connessione spaziale e funzionale”. Sono dei costi del trasporto pubblico. Nel dicembre assoggettati alla tassa i posteggi destinati al 2014 il Gran Consiglio aveva approvato nei suoi personale e a utenti che si muovono in modo principi questa tassa e dunque ha incaricato il sistematico, rispettivamente a visitatori e clienti. Governo cantonale di presentare un messaggio Per quanto riguarda gli importi, la legge fissa specifico che illustrasse dettagliatamente il una forchetta da CHF 1 a 3.50 al giorno per progetto. Nel corso del 2015 è stata lanciata quanto riguarda i posteggi per dipendenti e da una consultazione degli enti CHF 1 a 3 per visitatori e clienti. A VA TASS interessati, tra cui i Comuni, le O L’importo complessivo generato U N A A UN commissioni dei trasporti e varie ammonterebbe a CHF 18 milioni, VORARE I VA A LA H associazioni. Il 14 dicembre 2015 indicativamente un terzo dei C R E P il Gran Consiglio ticinese ha approvato, con costi complessivi del Cantone alcuni emendamenti, il Messaggio sulla modifica destinanti al trasporto pubblico. Gli della Legge sui trasporti pubblici del 6 dicembre obiettivi perseguiti dal Cantone con questa 1994, che introduce la tassa di collegamento. modifica legislativa sono la riduzione del traffico Contro quest’ultima decisione, pubblicata sul e la ricerca di nuovi finanziamenti per far fronte foglio ufficiale numero 100 del 18 dicembre alle difficoltà finanziarie dello Stato. 2015, è stato lanciato il referendum appoggiato da ampie cerchie dell’economia, così come dai gruppi politici UDC, Area liberale, Montagna Viva e diversi esponenti di PPD e PLR. Il 29 gennaio 2016 sono state consegnate in Cancelleria dello Stato oltre 24’000 firme valide. Il 5 giugno 2016 il balzello è chiamato allo scoglio delle urne. NO più problematico è che la tassa è in realtà una nuova e lavorano a turni, anche di sera o di notte, quando non c’è alcun grave imposta, sulla cui legalità permangono forti dubbi. Lo servizio di trasporto pubblico. Far pagare il posteggio a queste Stato dovrebbe rivedere i suoi compiti e assicurare le risorse persone è assolutamente ingiusto. Come se non bastasse, chi già per finanziare il trasporto pubblico attraverso le imposte ora paga il posteggio passerà alla cassa due volte perché, oltre ordinarie, così come avviene in tutti gli altri cantoni svizzeri, all’affitto del posteggio, dovrà pagare anche la tassa. Considerato mentre i ricavi della tassa sono già stati messi a preventivo l’aumento degli affitti, delle casse malati e la difficile situazione a dimostrazione che l’obiettivo della misura è di natura economica, una nuova tassa è assolutamente inaccettabile. prettamente finanziaria e non è stata concepita Non del tutto corretta è anche la tesi secondo cui il per ridurre il traffico. È pure evidente che l’autorità nuovo tributo non verrebbe prelevato nei posteggi nelle I primi ad cantonale spera che il numero di parcheggi non zone periferiche e nelle valli. I cittadini che vivono in essere diminuisca, altrimenti le prospettate nuove entrate queste zone, che sono quasi sempre costretti a ricorrere penalizzati fiscali diminuirebbero. Questa è un’altra prova all’automobile per recarsi al lavoro in città, in realtà saranno i dell’inutilità di questa misura. saranno i primi ad essere colpiti dal balzello. cittadini delle Franco forte e concorrenza sfrenata stanno Non del tutto secondaria è inoltre la pressione zone periferiche inoltre già mettendo ai cui è oggi è sottoposto il settore del commercio al gravemente sotto dettaglio. Tassare il posteggio di chi fa la spesa in pressione le nostre Ticino equivale a e la tassa vi, ritengo ch tti ie ob i imprese. Quali altri costi gl incentivare ancora più to an endone sbagliato in qu Pur condivid o strumento un sia ni to vogliamo accollare a chi persone a recarsi in Italia a zio en solu di collegam ti e non offre utto i residen at pr so za cerca di mantenere gli i. fare acquisti. liz pena sporti pubblic ambito di tra alternative in impieghi in Ticino? Oggi > Ma l’aspetto forse A Sintetica SA , presidente Cd Luca Bolzani 9 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Mobilità e traffico: le alternative non mancano Otto proposte per otto possibili soluzioni per combattere i problemi di mobilità e di traffico in Cantone Ticino. Sono i seguenti: 1. Creazione di un tavolo tecnico tra enti pubblici e privati Può sembrare una proposta banale ma è un fatto semplicemente sconcertante che, in presenza di una situazione che è andata via via deteriorandosi, sino a raggiungere i livelli che conosciamo, non si sia pensato alla necessità di creare un punto di incontro e di discussione tra tutte le cerchie direttamente coinvolte con il problema. 2. Creazione di elementi statistici: censimento dei dipendenti per comparto territoriale Punto di partenza imprescindibile per la ricerca di soluzioni che possano essere praticabili ed efficaci, è indispensabilmente l’esame nel dettaglio della struttura della domanda di mobilità riconducibile agli spostamenti casa-lavoro. È dunque utile procedere a un censimento che individui i luoghi di partenza e di arrivo degli spostamenti, gli orari, la durata e la flessibilità degli stessi e i mezzi di trasporto attualmente impiegati, rispettivamente la percezione della qualità del servizio o del modo di trasporto. 3. Analisi dei dati rilevati e definizione di obiettivi e strategie praticabili L’analisi del contesto interno all’azienda, combinata con l’analisi del contesto esterno alla stessa, permetterà di evidenziare una serie di possibilità di ottimizzazione degli spostamenti che attualmente sfuggono completamente. 4. Verifica dell’efficacia delle misure e aggiornamento degli obiettivi Una volta messe in atto le prime misure di intervento, si tratterà di verificarne l’efficacia, rispettivamente individuare i possibili correttivi che dovessero rendersi necessari. A seconda dei risultati acquisiti sarà infatti possibile, se del caso, passare alla modifica e all’aggiornamento degli stessi. 5. Definizione di una politica di incentivazione dell’utilizzo dei trasporti pubblici da parte dei dipendenti Sono ipotizzabili molteplici forme di incentivazione, sia di carattere economico che non: premi per l’utilizzo di trasporti alternativi al mezzo di trasporto individuale motorizzato; partecipazione all’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico, contributi spese per l’utilizzo collettivo dell’auto (buoni benzina, copertura spese di manutenzione, ecc.), ma anche flessibilizzazione dell’orario di lavoro, messa a disposizione di parcheggi preferenziali, messa a disposizione di veicoli aziendali, concessione di giornate di ferie supplementari o altri incentivi. 6. Realizzazione di uno studio indipendente sulla qualità del trasporto pubblico Allo stato attuale non è disponibile alcuno studio sulla strutturazione e sulla qualità del trasporto pubblico in Canton Ticino. È quindi opportuno procedere ad un’analisi Un volo executive si contraddistingue per la configurazione interna degli aerei, per l’attenzione al particolare e per l’assistenza di una persona esperta che vi seguirà nella preparazione del vostro viaggio. Tra le destinazioni avrete la possibilità di scegliere molte città non raggiungibili dai voli commerciali. Una persona di riferimento risponderà alla vostra chiamata o e-mail e si prenderà cura di ogni dettaglio: la scelta dell’aereo, il catering ed il trasporto via terra. Noleggiare può avere i suoi un jet executive vantaggi L’equipaggio riceverà i passeggeri 15 minuti prima del decollo nel Terminal dedicato ai voli privati per assisterli nella procedura d’imbarco. Volare executive è anche un modo per ridurre i tempi di attesa, i ritardi e le coincidenze che rendono i viaggi aerei stressanti e onerosi. 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L’introduzione di un sistema di certificazione potrebbe rappresentare uno strumento interessante per creare un sistema virtuoso e positivo. della rete del trasporto pubblico Il mondo economico ticinese non si oppone in linea di principio alla possibilità che soggetti ben determinati, di dimensioni tali da poterlo giustificare e nel contempo in grado di sostenerlo dal profilo economico, possano essere chiamati a partecipare ai costi legati al potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico di cui possono beneficiare direttamente. Tuttavia l’ipotesi che i grandi generatori di traffico possano essere chiamati a farsi carico delle spese per il potenziamento o l’esercizio di servizi di trasporto pubblico dai quali non traggono alcun beneficio particolare è da escludere. 8. Possibilità di una partecipazione ai costi di potenziamento NO SSA UOVA TA A UNA N ICINO ESA IN T P S A L I FA PER CH Questa imposta > il Governo afferma di voler prelevare CHF 3.50 al giorno per rappresenta un pericoloso posteggio, ma non dice che per precedente per finanziare il trasporto pubblico avrà bisogno di maggiori importi il nostro futuro in futuro. Entro pochi anni è prevedibile che i cittadini potrebbero essere chiamati a pagare ben CHF 5 al giorno per posteggio. Questa nuova imposta rappresenta insomma un pericoloso precedente per il nostro futuro. L’autorità fiscale, sulle medesime basi, un domani potrebbe essere tentata di introdurre, ulteriori balzelli fiscali senza controprestazioni dirette su un bene scelto a caso e senza benefici diretti per la popolazione allo scopo di finanziare le attività pubbliche. ■ La tassa di co llegamento è la quintessen creatività cant za della onale nell’inve ntare meccani per battere ca smi perversi ssa! Non sare bbe più logico spendere ques ed efficace ta energia ce rcando soluzio di mobilità ca ni in ambito ntonale, il pr oblema nonc base di questa hé scusa alla ridicola tassa? Luca Wullschl eger, direttore Geniomeccani ca SA «Creiamo valore aggiunto insieme.» BDO SA Contattate i nostri esperti: BDO SA Via G.B. Pioda 14, 6900 Lugano, Tel. 091 913 32 00 www.bdo.ch Revisione | Fiduciaria | Fiscalità | Consulenza 180x125_fbg_KeyVisual_Treppe_Lugano.indd 1 02.02.16 08:53 11 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Chi è Peter Maurer, l’ospite dell’Assemblea generale ordinaria di AITI 2016 Per un rafforzamento della diplomazia umanitaria Peter Maurer è nato nel 1956 a Thun, Svizzera. Ha studiato storia e diritto internazionale a Berna, conclusi con un dottorato. Nel 1987 è entrato nel servizio diplomatico svizzero, ricoprendo varie funzioni a Berna e a Pretoria, in Sudafrica. Nel 1996 è stato chiamato a New York come primo assistente del capo 12 della Missione permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite. Nel 2000, il Consiglio federale lo ha nominato ambasciatore e capo della divisione responsabile della sicurezza umana presso la direzione politica degli affari esteri a Berna. Nel 2004, Maurer è stato nominato ambasciatore e capo della Missione permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite a New York. In questo ruolo, Maurer si è adoperato Presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) dal 2012 per integrare la Svizzera, allora nuovo membro delle Nazioni Unite, nelle reti e nei rapporti multilaterali internazionali. Nel giugno 2009, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha eletto Peter Maurer come presidente della Quinta Commissione, responsabile per le questioni amministrative e di bilancio delle Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Nazioni Unite. In parallelo è stato eletto presidente della Commissione di consolidamento della pace delle Nazioni Unite. Nel gennaio 2010, è stato poi nominato dal Consiglio federale Segretario di Stato per gli affari esteri a Berna. Ha guidato, attraverso i cinque rami del Dipartimento federale degli affari esteri, centocinquanta rappresentanze della diplomazia svizzera all’estero. La carica di presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) è stata assunta da Maurer il 1 ° luglio, 2012, succedendo a Jakob Kellenberger. L’azione umanitaria garantita dalla Croce Rossa presieduta da Peter Maurer si estende oggi a più di 80 paesi. Le priorità del suo presidente sono il rafforzamento della Maurer diplomazia ha saputo umanitaria, rafforzare la il dialogo con diplomazia gli Stati e le elvetica e altre parti umanitaria interessate, con l’obiettivo di far rispettare il diritto umanitario internazionale e il consolidamento dell’azione umanitaria attraverso l’innovazione e l’avvio di nuovi partenariati. Con la presidenza di Maurer, il budget del CIRC ha registrato una crescita senza precedenti, passando da 1,1 miliardi di franchi nel 2011 a oltre 1,6 miliardi nel 2015. ■ 13 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Rapporto d’attività 2015-2016 14 Fare Impresa Rapporto d’attività 2015-2016 Temi prioritari Congiuntura e promozione del settore industriale Con alle spalle due anni difficili, nei quali i ristagni degli affari e degli ordinativi nel 2014 e il franco forte nel 2015, hanno pesato soprattutto sulle imprese di esportazione, comportando seri problemi a buona parte delle industrie ticinesi, chiamate a intervenire su ogni voce di costo a sostegno della competitività delle imprese, il 2016 per il comparto industriale cantonale non si è aperto nel migliore dei modi, facendo segnare i rallentamenti già evidenziati nel 2015. A incidere in modo negativo sull’industria di esportazione sono il continuo indebolimento del commercio internazionale e la persistenza della forza del franco che di fatto continuano a ostacolare la dinamica dei comparti economici più esposti ai mercati esteri come quello industriale. Non a caso, le ripercussioni di questa stagnazione economica si sono già manifestate con l’incremento degli impieghi a tempo parziale, e parallelamente con la disoccupazione soprattutto in quei settori più esposti alle dinamiche internazionali, o con la crisi dell’attività di alcune imprese attive in special modo nella lavorazione di alcune materie prime più colpite delle fluttuazioni economiche globali, come l’acciaio. In quadro come quello attuale, in cui le previsioni per i prossimi mesi non lasciano presagire un cambiamento di tendenza e le ripercussioni sul mercato del lavoro potrebbero manifestarsi con scenari più negativi, AITI si è fatta promotrice di una campagna a tutto campo, volta a far meglio conoscere il comparto industriale cantonale, che ha interessato e coinvolto i diversi attori del territorio, come le istituzioni, i media, i sindacati e la politica, consapevole che una maggiore conoscenza del tessuto imprenditoriale della Svizzera italiana sia una condizione imprescindibile per il suo sviluppo, partendo dal rispetto e dalla garanzia di condizioni quadro soddifacenti in grado dare linfa alla progettualità imprenditoriale e ridurre gli ostacoli amministrativi e la burocrazia. Commissioni e gruppi di lavoro collegati all’AITI Fondazione III Millennio Nata nel 1996 come centro di formazione no profit a sostegno del reinserimento di persone disoccupate del settore industriale, nel tempo la Fondazione III Millennio ha ampliato Si inserisce in questo senso la costituzione di un tavolo permanente di dialogo fra le parti sociali, avviato già all’inizio del 2015, dove sono stati fin da subito messi in atto scambio d’informazioni e coordinamento sulle contromisure al rafforzamento del franco svizzero. Tale piattaforma di dialogo si è dimostrata utile anche nell’ottica di disinnescare potenziali conflitti fra aziende e lavoratori, oltre che per sperimentare e coordinare una comunione d’intenti in ambito formativo. Con l’intento di migliorare la collaborazione fra imprese e autorità preposte al reinserimento di disoccupati nel mondo del lavoro ticinese, cercando di identificare e se possibile superare alcune disfunzioni rilevate da ambo le parti - se da un lato infatti vi sono aziende che rimproverano tempi lunghi di evasione e l’invio di profili non necessariamente idonei da parte degli URC, dall’altra gli stessi URC lamentano una scarsa collaborazione da parte delle aziende, che preferiscono altri canali per il reclutamento di manodopera - AITI si è fatta inoltre parte attiva di una serie di incontri con la Divisione economia, la Sezione del Lavoro e il Gruppo aziende degli Uffici regionali di collocamento (URC) del Canton Ticino. Con questa iniziativa AITI ha intenso collaborare con le istituzioni con l’obiettivo di identificare le migliori misure organizzative per migliorare i flussi informativi e la reciproca collaborazione in fatto di reinserimento di disoccupati. Un altro progetto lanciato da AITI per dare risposte ai problemi sul tappeto e far conoscere meglio il comparto industriale e le sue problematiche alle istituzioni, alla politica e ai media, è il ciclo di visite guidate nelle imprese associate AITI, denominato “Dentro l’industria”, organizzato in collaborazione con l’ufficio del direttore del Dipartimento finanze ed economia (DFE) Christian Vitta, che ha permesso di mettere a confronto imprenditori ed esponenti del mondo politico e istituzionale. Durante questi incontri, oltre alla visita guidata del > la propria offerta formativa in modo coerente con le esigenze del mercato del lavoro e delle imprese. Nel 2015 le attività di rilevamento delle competenze hanno permesso di accompagnare oltre 384 persone nella ricerca d’impiego con un tasso di collocamento di circa il 50%. Durante il 2015 sono stati altresì portati a termine alcuni progetti di ristrutturazione logistica degli spazi di FTM che hanno migliorato e reso più efficiente e puntuale l’impiego delle aule didattiche e la stessa organizzazione dei piani dei corsi. www.fondazioneterzomillennio.ch Fondazione AGIRE Nata nel 2010 nell’ambito della politica di sviluppo economico del Cantone, la Fondazione AGIRE, di cui AITI è membro fondatore, anche nel 2015 ha favorito la nascita di nuove attività imprenditoriali, dando supporto tecnico e organizzativo allo sviluppo di nuove imprese, > 15 Fare Impresa Rapporto d’attività 2015-2016 > sito produttivo, sono previsti momenti di discussione e di confronto costruttivo intorno alle problematiche più urgenti e alle sfide più ardue che caratterizzano e attendono l’azienda oggetto della visita e, più in generale, il comparto industriale ticinese nel suo insieme. Galleria autostradale del San Gottardo Un’importante votazione ha contraddistinto la prima parte del 2016: il referendum - non riuscito - contro la legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina (LTS) (Risanamento della galleria autostradale del San Gottardo), che prevede di effettuare il risanamento dell’attuale galleria autostradale del San Gottardo mediante la costruzione di un secondo tubo senza andare ad aumentare la capacità di transito complessiva. Battutasi in prima fila a favore del risanamento del tunnel attuale mediante la realizzazione di una seconda galleria, AITI, di concerto con le altre organizzazioni economiche, è intervenuta più volte e con successo nell’opinione pubblica e nei gremi istituzionali, promuovendo la concretizzazione dell’unica soluzione pragmatica, realistica e concreta, ma anche necessaria, imprescindibile e fondamentale per garantire alla Svizzera e al Ticino un futuro roseo in materia di sicurezza, stabilità economica e qualità di vita. Le soluzioni alternative di carico dei veicoli sui treni proposte dagli oppositori alla costruzione di una seconda canna al San Gottardo avrebbero comportato la costruzione di gigantesche quanto provvisorie aree di carico soprattutto dei camion, che avrebbero distrutto il territorio senza risolvere il problema > ma anche contribuendo in modo diretto al loro sviluppo. Molto attivo è stato anche l’ambito di informazione e sensibilizzazione di promozione della conoscenza e dei processi di innovazione, così come l’attività di transfer tecnologico e del sapere e di promozione di collaborazione con le aziende del territorio. www.agire.ch 16 di fare transitare i veicoli durante i lavori di risanamento della galleria. L’asse del Gottardo, oltre a permettere all’economia nazionale di esportare il 13,8% delle proprie merci verso l’Italia (la Penisola è oggi il terzo partner commerciale del nostro Paese), garantisce anche alle molte imprese ticinesi che hanno relazioni professionali con il resto della Svizzera un collegamento puntuale e diretto con il Nord delle Alpi, salvaguardando l’esistenza stessa di molte aziende e diversi posti di lavoro. Checché se ne dica, oggi la strada è ancora il principale vettore di trasporto per i viaggiatori e le merci e rappresenta la chiave di volta dei trasporti in Svizzera. Tassa di collegamento Già intervenuta nel 2014 per impedire che la tassa di collegamento, con la quale il Governo intende tassare i grandi generatori di traffico e le aziende con più di 50 posteggi, allo scopo di ricavare risorse finanziarie dedicate alla riduzione del disavanzo delle finanze pubbliche, entrasse in vigore nel 2015 con il Preventivo 2015 dello Stato, da sempre AITI unitamente alle altre associazioni economiche, si è battuta contro tale tassa. Lo ha fatto esprimendosi pubblicamente, incontrando ufficialmente e informalmente i deputati al Gran Consiglio e commissionando un parere giuridico che sostiene l’illegalità della misura. Se nel 2014 si è riusciti a rinviare il dossier al Dipartimento del Territorio – con un voto in questo senso da parte del Parlamento cantonale – nel 2015 le cose sono purtroppo andate diversamente, con una decisione positiva del Gran Consiglio, che comunque non ha nascosto di nutrire seri dubbi sull’efficacia e la validità giuridica della misura, tanto da aggiungere un periodo prova di 3 anni alla tassa. Nonostante l’imposta abbia superato lo scoglio del Parlamento, AITI e le altre associazioni economiche hanno continuato a opporsi con forza a questo nuovo balzello. lanciando in particolare un referendum popolare, poi riuscito con oltre 24mila firme, in modo da portare i cittadini alle urne. Diversamente da quello che si vuol far credere, la tassa peserà – e non poco – sulle tasche dei consumatori e soprattutto dei lavoratori. Da parte delle aziende, infatti, vi sarà non solo la possibilità, ma addirittura la necessità di ribaltare sui dipendenti questa tassa, altrimenti l’effetto volutamente disincentivante sull’uso dell’auto – obiettivo dichiarato della tassa – sarebbe del tutto vanificato. Ciò comporta quindi un nuovo onere a carico dei collaboratori che si può quantificare fra gli 875 e i 1’050 franchi ...E inoltre • • • • • • • • • • • Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone Commissione tripartita per la gestione del Fondo cantonale per la formazione professionale Commissione tripartita in materia di disoccupazione per gli URC Commissione per l’innovazione economica Commissione cantonale per la formazione professionale Conferenza della Svizzera italiana per la formazione continua degli adulti Gruppo strategico della politica regionale Comitato EspoProfessioni Comitato ARAF Comitato progetto LIFT Comoe l’anno, secondo il numero dei giorni lavorativi (250 o 300). E questo anche per coloro che già pagano il parcheggio. La votazione sul referendum contro la tassa di collegamento, prevista il 5 giugno 2016, è di capitale importanza per l’economia ticinese. Per questo AITI invita i cittadini a votare NO alla modifica della legge sui trasporti pubblici. Al di là della questione contingente della tassa (che in realtà è un’imposta) si tratta di lanciare un segnale forte e bloccare possibili future proposte di nuove tasse o di aumento delle imposte ordinarie per fare fronte ai disavanzi delle finanze pubbliche cantonali. Nuova legge sull’innovazione economica Nel dicembre 2015 il Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino ha approvato la nuova Legge sull’innovazione economica (L-Inn), unitamente a un credito quadro per il quadriennio 2016-2019 di 20 milioni di franchi. Si tratta di una legge importante soprattutto per il settore industriale, motivo per il quale l’AITI ha seguito da vicino il suo sviluppo, dagli approfondimenti accademici svolti dalla SUPSI alla consultazione indetta dal Dipartimento finanze ed economia (DFE), passando poi dai lavori parlamentari, dove AITI è stata ulteriormente audizionata dalla competente commissione. Pur prevedendo interessanti misure dirette e indirette a sostegno delle imprese, sia per la loro creazione e per il loro sviluppo, sia per la crescita e il consolidamento di aziende esistenti, la nuova Legge prevede l’introduzione di criteri minimi per accedere agli incentivi, criteri che sino ad ora entravano in gioco unicamente in un sistema bonus/malus per la definizione finale del contributo, difficilmente applicabili per diversi settori industriali ticinesi. Aver posto una percentuale minima di lavoratori residenti del 30% per poter accedere a contributi e incentivi previsti dalla nuova norma, significa di fatto impedire ad alcuni settori industriali cantonali di beneficiare di aiuti allo sviluppo d’impresa, rischiando di andare a intaccare a medio-lungo termine la competitività delle aziende e di riflesso la salvaguardia di importanti posti di lavoro. Formazione Lanciato da AITI nell’ottobre 2013 nelle scuole medie del Canton Ticino con l’obiettivo di promuovere tra i giovani delle scuole medie del cantone Ticino le opportunità di carriera e formazione, nonché la storia e l’importanza economica del settore industriale cantonale, il progetto “Industria? We Like It!”, che gode del sostegno dell’Ufficio cantonale dell”insegnamento medio, ha fatto tappa con successo nelle scuole medie di Balerna, Viganello, Gravesano, Riva San Vitale, Cadenazzo, Losone, Giornico, Minusio e Cevio, coinvolgendo oltre 2’100 allievi e 19 aziende industriali cantonali. Dopo la positiva esperienza del 2012, dove sono stati avvicinati più di 2mila ragazzi, e del 2014, AITI ha partecipato anche nel 2016 a Espoprofessioni, la fiera delle professioni organizzata ogni due anni dal Cantone per mettere in vetrina la varietà e le caratteristiche delle professioni esistenti in Ticino, con l’obiettivo di presentare alcune professioni legate all’industria, cercando di invogliare i ragazzi ad affrontare un percorso formativo nelle imprese, sfatando i pregiudizi più comuni riguardo al lavoro “in fabbrica” (ci si sporcano le mani, si va a lavorare in tuta, poca possibilità di carriera, bassi salari, ecc.). Un’attenzione particolare è stata poi data alla formazione professionale continua, perfezionando l’allestimento del percorso di aggiornamento professionale in tecniche di fonderia, così come partecipando e sostenendo le sfide e le esigenze formative del settore orologiero cantonale attraverso la costituzione di un Centro di formazione ad hoc da parte dell’Associazione delle imprese del settore orologiero (ATIO), di cui AITI cura la Segreteria. 17 Residenza Rivabella, Casa di riposo e cura, il paradiso sul lago discreto ed esclusivo la forza vitale delle terapie gastronomia e dietetica serenità e benessere RESIDENZA RIVABELLA Via Ressiga 17, 6983 Magliaso - Canton Ticino (Svizzera) Tel. +41 91 612 96 96 - Fax +41 91 606 60 55 [email protected] - www.rivabella.ch Fare Impresa Rapporto d’attività 2015-2016 Organizzazioni di categoria FIT ad oggi conta 27 imprese associate che occupano circa 2’500 dipendenti con una massa salariale di 190 milioni di franchi, per un fatturato globale di circa 2.3 miliardi, di cui 1.3 miliardi dal ramo industriale ticinese, con investimenti in nuove tecnologie, innovazione e R&D pari a circa 190 milioni di franchi. L’associazione opera sulla base di quattro importanti pilastri: promuovere la collaborazione e lo scambio di opinioni ed esperienze tra le imprese del settore, promuovere la formazione professionale e lo sviluppo dei talenti, creare una “cultura d’impresa” improntata su etica e qualità ed infine rappresentare gli associati di fronte all’opinione pubblica promuovendo l’immagine del settore. www.farmaindustriaticino.ch Creare un Centro tecnologico formativo per il settore orologiero, così da offrire una nuova e stimolante opportunità di lavoro per i residenti e i giovani del nostro Cantone in particolare. È questo l’obiettivo principale per cui nel 2015 è nata l’Associazione ticinese dell’industria orologiera (ATIO), sodalizio che oggi raggruppa 17 aziende del ramo con oltre mille posti di lavoro. Nata sotto la stella dell’AITI, che ne cura la Segreteria, l’Associazione è presieduta da Oliviero Pesenti, direttore della Erbas SA di Mendrisio, e ha tra le sue aziende associate le seguenti imprese: Trecor SA, Valcambi SA, Pamp SA, Argor Heraeus SA, Veronelli SA, Reglatronic SA, Erbas SA, STP SA, Erbicol SA, Farone SA, R.Audemars SA, Fabhor SA, Balco Sagl, Time Pieces SA,Vertime SA, Orimpex SA e Montrelux SA. www.atio-ch.com Nata nel 1990 per volontà di alcuni appassionati di “qualità” e grazie all’appoggio della sede centrale Swiss Association for Quality (SAQ) - sodalizio istituito nel 1965 con circa 1’800 membri a livello nazionale - la sede ticinese dell’Associazione ha festeggiato nel 2015 i 25 anni di vita. La SAQ è un’associazione aperta; nell’intento di promuovere i principi della qualità la SAQ è sempre disponibile a dialogare e a collaborare con qualsiasi istituzione che manifestasse un interesse in questo ambito. L’Associazione ha sviluppato molteplici attività: organizzazione di congressi, conferenze, seminari e tavole rotonde. Durante queste manifestazioni vengono proposti e dibattuti temi d’attualità come pure vengono discussi i progetti di sviluppo della SAQ e trasmesse le informazioni relative alle novità internazionali nel settore della qualità Swiss Association for Quality www.saq.ch/de/sektionen/svizzera-italiana 20 Fare Impresa Rapporto d’attività 2015-2016 Il 2015, per la società di servizi di AITI, è stato un anno di rilancio e di grandi cambiamenti, soprattutto nel settore della consulenza e del brokeraggio assicurativo. A luglio è infatti stato assunto e integrato nel team un nuovo collaboratore: Alan Franchi, che ha raggiunto in consulenza il già presente Stefano Del Cò e che vanta una solida preparazione professionale, in particolare nei campi della cassa pensione e delle assicurazioni ramo persone. Con il suo arrivo, AITI Servizi ha acquisito una rinnovata vitalità e ha puntato da subito sullo sviluppo di due importanti iniziative, entrambe pensate per sfruttare al meglio i vantaggi derivanti dalla forza corporativa propria di un’associazione come AITI. In virtù di questo nuovo indirizzo programmatico ed operativo, sono state visitate le più grandi e importanti imprese associate allo scopo di raccogliere i dati relativi alla loro rispettive LPP aziendali e di raggrupparli in maniera ideale per poi negoziare - con compagnie assicurative e istituti bancari selezionati - dei contratti quadro di cassa pensione che prevedano condizioni molto vantaggiose per tutte le aziende associate. Allo stesso modo sono stati negoziati - sempre con partner assicurativi ben selezionati - dei contratti quadro a beneficio dei dipendenti delle imprese associate AITI nei seguenti ambiti: cassa malati, ramo cose e auto. Per poter seguire e supportare al meglio i singoli collaboratori delle aziende associate e offrire loro una consulenza puntuale anche al di fuori degli orari di lavoro, AITI Servizi SA ha ulteriormente potenziato il team assicurativo assumendo, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, due consulenti specializzati proprio nel settore privato: Enea Pasotti e Sara Fiori. tema delle dipendenze. La terza partnership ha, quale referente, SPS Cert SA: società che eroga servizi di certificazione dei sistemi di gestione dei processi, dei prodotti e dei servizi. La quarta, è stata avviata con inlingua Lugano, ora presente anche in Ticino. L’istituto – oltre alle tante opportunità di formazione linguistica (in aula e online) – offre anche l’organizzazione di soggiorni di studio all’estero. La quinta convenzionata acquisita è Ticicom SA, società del Gruppo Spinelli che provvede alla progettazione, alla realizzazione e alla manutenzione di soluzioni informatiche, di telefonia e di videosorveglianza altamente professionali. A fine anno, è inoltre entrata a far parte della piattaforma di AITI Servizi emergee sagl: società che destina i suoi numerosi servizi (consulenza tecnica, regolatoria e logistica, sistemi di gestione secondo le Norme ISO e le Linee guida GMP) all’industria dell’area lifescience, ambientale e alimentare. In merito al terzo settore di attività di AITI Servizi SA – rappresentato dalla gestione del portale di head-hunting e di recruiting www.e-lavoro.ch – il 2015 è stato in larga parte caratterizzato dall’aggiunta di alcune nuove funzionalità alla piattaforma web-based, che ne hanno reso più agevole e fluido l’utilizzo, con un sensibile abbattimento degli inconvenienti di tipo tecnico Per quanto concerne il grado di conoscenza del servizio da parte delle aziende associate, il 2015 ha sicuramente fatto registrare un incoraggiante incremento: lo dimostrano le aumentate richieste di pubblicazione di annunci singoli sul sito, per il tramite di AITI Servizi. www.aitiservizi.ch Nel campo delle partnership strategiche, settore di competenza di Simona Galli, nel corso del 2015 sono state attivate cinque nuove Convenzioni. La prima in ordine cronologico - siglata con La Difesa C. SA - riguarda servizi di recupero crediti e gestione degli insoluti; la seconda, firmata con il centro di competenza iQ-center by Ingrado, offre svariati servizi in ambito HR: dallo sviluppo delle risorse umane, all’analisi dell’organizzazione aziendale, fino alla consulenza e agli interventi formativi sul ...E inoltre Associazioni affiliate ad AITI * • • * • • • ASSOCIAZIONE INDUSTRIE TICINESI • • • * Associazione di cui l’AITI tiene i servizi di Segreteria AMETI Associazione industrie metalmeccaniche ticinesi CCIS Camera di commercio italiana per la Svizzera CCSI Camera di commercio svizzera in Italia SMC Swiss marketing Ticino USIC Gruppo carozzieri ticinesi sezione Ticino USM Unione svizzera del metallo VISCOM Associazione svizzera per la comunicazione visuale sezione Ticino WTC Associazione World Trade Center Lugano 21 Fare Impresa Rapporto d’attività 2015-2016 Il 2015-2016 in immagini 22 Fare Impresa Rapporto d’attività 2015-2016 23 Fare Impresa Rapporto d’attività 2015-2016 Associazioni economiche nazionali di cui AITI è membro L’anno 2015 di economiesuisse Anche il 2015 è stato un anno piuttosto intenso per economiesuisse. Parecchie le pubblicazioni presentate dall’associazione per dimostrare che l’economia è utile a tutti e che economiesuisse funge da anello di collegamento tra politica, economia e società. Per quanto concerne le votazioni e le relative campagne condotte da economiesuisse, l’associazione si è impegnata attivamente in due campagne federali. La prima, quella dell’8 marzo, concerneva l’iniziativa “Imposta sull’energia invece dell’IVA”, un’iniziativa promossa dai Verdi liberali. L’iniziativa è stata sonoramente bocciata dal 92% dei cittadini svizzeri (Ticino 93,3%). Di fatto, la proposta di riorganizzare completamente la fiscalità della Confederazione per garantire la svolta energetica si è scontrata con una forte opposizione. Il 14 giugno si è votato sull’iniziativa popolare “Tassare le eredità milionarie per finanziare la nostra AVS (Riforma dell’imposta sulle successioni)» proposta dalla sinistra cristiana che chiedeva l’introduzione di un’imposta nazionale sulle successioni e le donazioni. Anche qui la campagna di votazione ha dato i suoi frutti. L’iniziativa è infatti stata respinta dal 71% dei votanti (Ticino 72,9%) e da tutti i cantoni. Il popolo svizzero ha ritenuto che non era il momento di gravare sulle piccole e medie imprese, soprattutto in un periodo di forte valutazione del franco svizzero. Il 22 gennaio 2016 si è svolto per la quinta volta consecutiva l’incontro nella Svizzera italiana sugli Appalti pubblici. L’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) è tornato in Ticino per spiegare ai numerosi partecipanti al seminario quali sono le condizioni quadro nel settore degli acquisti pubblici della Confederazione e come candidarsi con successo in occasione delle commesse della Confederazione e delle imprese parastatali. Il corso ha riscontrato nuovamente un grande successo. Ci si è occupati anche di trasporti e infatti economiesuisse ha pubblicato un interessante opuscolo sul tema del trasporto merci e della logistica, presentando le soluzioni dell’economia per una Svizzera forte. Nella pubblicazione diversi presidenti di associazioni hanno ribadito l’importanza economica e 24 sociale del trasporto merci, formulando delle raccomandazioni concrete e presentando le principali sfide politiche in materia di infrastrutture, indicando come la Svizzera possa ulteriormente migliorare in questo settore. Nel 2015 economiesuisse è apparsa oltre 188 volte sulla stampa di lingua italiana ed ha partecipato a diverse commissioni e gruppi di lavoro a livello cantonale e federale. Unione svizzera degli imprenditori Quale membro dell’Unione svizzera degli imprenditori (USI), AITI partecipa tradizionalmente all’attività di questa importante associazione economica nazionale. AITI è infatti rappresentata direttamente nel Comitato dell’USI nella persona dell’imprenditore Roberto Gallina, Direttore della Roga SA di Mendrisio. AITI, attraverso la sua Segreteria, partecipa pure alle attività commissionali, in particolare la Commissione che si occupa di diritto del lavoro e quella che discute dei contratti collettivi in vigore. Accanto a queste attività USI organizza regolarmente incontri con i direttori e segretari delle associazioni che ne fanno parte. La Commissione del Diritto del lavoro analizza la funzionalità del mercato del lavoro e promuove lo scambio di esperienze dei membri dell’USI in materia. Fra i temi prioritari si colloca il funzionamento dell’accordo bilaterale CH-UE sulla libera circolazione delle persone e le relative misure d’accompagnamento. La Commissione dei contratti collettivi di lavoro ha il delicato compito di sostenere un partenariato sociale che si deve fondare sull’equilibrio fra gli interessi dei datori di lavoro e quelli della manodopera. Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 ISTANTANEE AITI La tecnologia della Sarix SA illustrata a politici e media “Dentro l’industria” – ovvero il ciclo di visite guidate nelle imprese associate AITI che ha lo scopo di mettere a confronto imprenditori ed esponenti del mondo politico e istituzionale - di recente ha fatto tappa alla SARIX SA di S. Antonino. Ad accogliere i partecipanti all’incontro, ben tre generazioni della famiglia Quadroni: il titolare Angelo, il padre Riccardo (Presidente del CdA) e il giovane figlio Andrea (che in azienda si occupa di finanze e di amministrazione del personale), affiancati dal Segretario di AITI Daniela Bührig. Folta anche la delegazione di politici presenti: il Consigliere di Stato Christian Vitta e i deputati al Gran Consiglio Alessandra Gianella, Fabio Käppeli, Nicola Pini, Raffaele De Rosa e Tamara Merlo. Tra gli invitati, figuravano pure Alberto Pedrazzi, responsabile della Clientela Aziendale di Banca Stato, Francesco Puglioli, neo-nominato direttore della Fondazione Terzo Millennio (l’unità formativa di AITI) e Daniele Palà, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di S. Antonino. Grazie ad un’accurata visita dell’unità Ricerca & Sviluppo e della produzione, i presenti hanno potuto farsi un’idea precisa ed esaustiva della visione e della missione di SARIX SA: ovvero, applicare la tecnologia dell’elettroerosione alla microlavorazione. E difatti, sin dalla sua fondazione, l’azienda sviluppa tecnologie innovative e macchine capaci di creare pezzi meccanici, strutture e forme di dimensioni anche infinitesimali (pochi centesimi di millimetro). Le componenti prodotte o lavorate dalle macchine SARIX sono molto versatili e – in quanto tali – si possono trovare nei campi più disparati: dai sistemi di iniezione elettronica delle automobili, agli apparecchi medicali e di analisi; dall’orologeria, alle turbine degli aerei. Molto radicata sul territorio cantonale – sia per il personale che occupa (40 collaboratori su 45 sono residenti), sia per la sua rete di subfornitori – SARIX esporta più del 90% della propria produzione. www.sarix.com AITI a Espoprofessioni 2016 per sfatare i pregiudizi sull’industria Dopo la positiva esperienza del 2012 e del 2014, anche nel 2016, più precisamente dal 7 al 12 marzo, AITI ha partecipato insieme ad AMETI a Espoprofessioni, la fiera delle professioni organizzata ogni due anni dal Cantone per mettere in vetrina la varietà e le caratteristiche delle professioni esistenti in Ticino. Obiettivo: presentare alcune professioni legate all’industria, cercando di invogliare i ragazzi ad affrontare un percorso formativo nelle imprese, sfatando i pregiudizi più comuni riguardo al lavoro “in fabbrica” (ci si sporcano le mani, si va a lavorare in tuta, poca possibilità di carriera, bassi salari, ecc.). 25 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Locarnese e Valle Maggia, il progetto “Industria? We Like It!” prosegue il tour del Ticino A tre anni dal lancio, il progetto di AITI “Industria? We Like It!”, avente l’obiettivo di promuovere tra i giovani delle scuole medie del cantone Ticino le opportunità di carriera e formazione, nonché la storia e l’importanza economica del settore industriale cantonale, nel corso di questa primissima parte del 2016 ha fatto tappa a Cevio e prima ancora Minusio. A essere state visitate dai ragazzi, che hanno potuto toccare con mano la realtà imprenditoriale cantonale, sono state in particolare le aziende AGIE Charmilles SA, Diamond SA, Pharmanalytica SA e Tipografia Stazione SA Il progetto di AITI “Industria? We Like It!”, che gode del sostengo dell’Ufficio cantonale dell”insegnamento medio, propone all’Istituto interessato, agli allievi e ai loro genitori tre iniziative: la visita (ev. guidata) a un’esposizione testuale/fotografica (6 pannelli che si sviluppano su una lunghezza di ca. 5 metri) allestita da AITI negli spazi della scuola sulle opportunità di formazione riconducibili a dodici professioni industriali e sulla storia dell’industriale; - la visita, se ritenuta importante dalla sede, alle aziende industriali della regione da parte degli allievi di 4a media interessati così da toccare con mano la realtà lavorativa; - la partecipazione a una conferenza/tavola rotonda dedicata ai genitori sulle carriere nell’industria e nella formazione professionale, con la presenza di giovani manager industriali. Fino a oggi il progetto ha fatto tappa con successo nelle scuole medie di Balerna, Viganello, Gravesano, Riva San Vitale, Cadenazzo, Losone, Giornico, Minusio e Cevio, coinvolgendo oltre 2’100 allievi e 19 aziende industriali cantonali. APF Specialista in Marketing Conoscere il Marketing: saper rispondere alle nuove sfide Obbiettivo del corso: Conseguimento dell’Attestato Professionale Federale (APF) di Specialista In Marketing. Il corso consente di sviluppare la proprie conoscenze e competenze nell’ambito del marketing. Soprattutto oggi Il mercato cambia! cambia anche tu! dove queste tecniche professionali sono considerate di fondamentale importanza, questo corso rappresenta un ottimo investimento per il raggiungimento del successo. Le materie trattate sono economia politica, economia aziendale, contabilità,diritto, ricerche di mercato, strategia di marketing, distribuzione, vendita e promozione vendite, Scopri i nuovi percorsi di formazione comportamentale www.sms-edu.ch via Leoni 18 CH-6932 Breganzona Tel. +41 91 743 03 40 Fax +41 91 743 40 34 pubblicità, comunicazione integrata, marketing on-line, relazioni pubbliche e tecniche di presentazione. Il corso viene integrato con interventi di esperti di comunicazione e con visite ad aziende del settore. 26 Per informazioni su consulenza e formazione personalizzata contattare lo 079 813 70 77 [email protected] www.sms-edu.ch Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Nuova legge sull’innovazione economica: istruzioni per l’uso Ha richiamato una buona cornice di pubblico l’incontro informativo sulla nuova Legge sull’innovazione economica, organizzato da AITI in collaborazione con il Dipartimento finanze ed economia (DFE), svoltosi lo scorso 23 marzo presso la sala riunioni dello Splash & Spa Tamaro SA di Rivera. Oltre alle novità legislative, durante l’incontro, sono state compiutamente illustrate anche le condizioni e le procedure di accesso a contributi e incentivi previsti dalla nuova norma, con particolare riferimento al settore industriale. Dopo il saluto di benvenuto del direttore di AITI Stefano Modenini, è toccato a Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia del DFE, contestualizzare la nuova legge nel sistema regionale dell’innovazione. A seguire Valesko Wild, capo dell’Ufficio per lo sviluppo economico del DFE ha posto l’accento sulle opportunità per le imprese della nuova Legge. Sono tuttavia emerse anche le criticità legate in particolare ai decreti attuativi. Maggiori informazioni: http://www. aiti.ch/2016/03/24/nuova-leggesullinnovazione-economica-ecco-cosaprevede-la-norma/ 27 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 I SOCI INFORMANO Nuovo stabilimento per Medacta SA a Rancate Medacta International SA, azienda di Castel San Pietro attiva in ambito medicale, ha inaugurato di recente il secondo stabilimento situato a Rancate, in via alla Rossa 6, che si occuperà della produzione di protesi per la chirurgia della spina dorsale. Esso si sviluppa su 4’230 mq di superficie coperta in un terreno di 19’530 mq. Terreno e fabbricato sono affittati dalla ditta Nordania: per 20 anni il fabbricato e per 60 anni il diritto di superficie sul terreno. Le autorità comunali e cantonali, fra cui i Consiglieri di Stato Paolo Beltraminelli e Christian Vitta e il Sindaco di Mendrisio Carlo Croci, hanno presenziato all’avvenimento commentando molto favorevolmente questo nuovo impegno industriale della Medacta International, che fa seguito all’ampliamento dello stabilimento di Castel San Pietro, ormai terminato. La struttura, nella quale sono stati investiti 5.5 milioni di franchi, ospiterà in totale 90 addetti al temine del 2016, di cui 14 saranno assunti nei prossimi mesi. Il mercato della chirurgia della spina dorsale tocca tutti i Paesi sviluppati e, in minor misura, quelli in via di sviluppo. Esso vale circa 8 miliardi di dollari, secondo i dati del 2015. E’ caratterizzato da una continua innovazione tecnologica, tendente a migliorare le prestazioni chirurgiche alla spina dorsale, in una popolazione mondiale in continuo invecchiamento. www.medacta.com La nostra mission • Intermediazione immobiliare • Valutazioni e perizie immobiliari con il pieno rispetto delle normative vigenti • Assistenza e supporto dal punto di vista legale e finanziario per l’accesso al credito ipotecario • Consulenza e sviluppo di strategie utili alla valorizzazione degli immobili destinati alla vendita o locazione Home Staging • Sviluppo di progetti immobiliari per conto proprio e conto terzi (joint venture capital) • Strette collaborazioni con rinomati studi di architettura • Relazioni personalizzate con investitori privati e istituzionali • Gestione di patrimoni immobiliari • Ricco portafoglio acquirenti selezionati e aggiornato per chi è interessato a vendere il proprio immobile velocemente • Amministrazione stabili Le vostre mete sono anche le nostre I vostri sogni la nostra sfida L’immobile giusto per il cliente: una grande emozione! Selezionarlo e realizzarlo la nostra passione! Viale S. Franscini 17 - 6900 Lugano Tel. 091 922 74 00 Via Bellinzona 1 - 6512 Giubiasco Tel. 091 857 19 07 www.dimensioneimmobiliare.ch 28 operiamo a ° 0 6 3 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Consegnato il premio Argor-Heraeus in ingegneria alla SUPSI Durante la cerimonia di consegna dei diplomi del Master of Science in Engineering della SUPSI tenutasi di recente nella cornice del LAC di Lugano, è stato consegnato ad Andrea Vescovi il premio ArgorHeraeus per il miglior lavoro di tesi, selezionato dai docenti e distintosi per criteri, in linea con i valori dell’azienda, quali spirito innovativo e creatività, considerazione degli aspetti inerenti la sostenibilità e gestione responsabile delle risorse. Il premio Argor-Heraeus, giunto quest’anno alla sesta edizione, si inserisce all’interno di una pluriennale collaborazione volta a sostenere la formazione tecnica di alto profilo in Ticino, aspetto particolarmente importante per l’azienda momò attiva nella raffinazione e trasformazione di metalli preziosi. Oltre al premio, negli anni l’azienda ha accolto presso la sua sede gli studenti in ingegneria della SUPSI, permettendo loro di osservare da vicino l’operato della ditta e di conoscere personalmente i collaboratori che vi lavorano, alcuni tra questi laureati proprio alla SUPSI. www.argor.com Nuovo importante passo avanti per il gruppo Helsinn Il gruppo farmaceutico Helsinn, basato a Lugano, ha stretto un accordo con Eisai Inc., azienda statunitense, per migliorare e ridurre gli effetti negativi indotti dalla chemioterapia, come nausea e vomito. L’accordo con Eisai Inc. permetterà al gruppo Helsinn di espandere maggiormente il proprio mercato negli USA. Maggiori informazioni: http://www.aiti.ch/ files/2016/03/2013-03-17-Helsinn-EisaiCINV-franchise-F.pdf Cerbios-Pharma SA allarga il suo spazio per la ricerca e lo sviluppo È stato inaugurato di recente il nuovo stabile dedicato alla ricerca e sviluppo della Cerbios-Pharma SA, azienda chimico farmaceutica di Barbengo, i cui prodotti vengono commercializzati in tutto il mondo. Alla cerimonia hanno preso parte il direttore del DFE Christian Vitta, il sindaco di Lugano Marco Borradori, il presidente di Farma Industria Ticino Giorgio Calderari e il direttore di AITI Stefano Modenini. www.cerbios.ch 29 Fare Impresa IL FUMO SUL POSTO DI LAVORO Numero 10 — Maggio 2016 1 L’aria è un bene primario, fondamentale e pubblico per cui nessuno ha il diritto di inquinarla indiscriminatamente, nemmeno il fumatore che pensa di: - appellarsi ad una presunta libertà personale - inquinare poco - non recare pregiudizio agli altri 2 Inquinamento esterno e interno: Fumare significa caricare l’aria attuale di ulteriori sostanze inquinanti e, se ciò avviene in un luogo chiuso, questo atto è pregiudizievole alla salute non solo del fumatore ma anche del non-fumatore che per ragioni di lavoro o per altre ragioni deve condividere lo spazio comune. Medici intervistati recentemente alla televisione hanno riferito che “gli ambienti interni sono mediamente più inquinati degli ambienti esterni” e se li si sovraccarica di un ulteriore inquinamento ne risulta una chiara contraddizione fra le disposizioni di “restare in casa” in occasione di inquinamento come registrato nel corso dell’inverno passato. 3 L’obbligo del datore di lavoro nella protezione della salute del lavoratore: Sia la legge sul lavoro (art.6) sia il Codice delle obbligazioni (art. 328) sia la legge sull’assicurazione contro gli infortuni obbligano il datore di lavoro a proteggere sul posto di lavoro la salute del lavoratore. Da ciò si può senz’altro dedurre che il datore di lavoro è tenuto a proteggere i suoi dipendenti non fumatori dal fumo di tabacco. 4 Decisioni a livello dirigenziale: A livello federale l’art. 19 dell’Ordinanza 3 sulla Legge del lavoro protegge in qualche modo ma non definitivo chi non vuol fumare passivamente sul posto di lavoro. Oggi il datore di lavoro non deve più temere di essere impopolare qualora adottasse strette misure di prevenzione per salvaguardare i diritti dei non-fumatori perché i tempi sono più che maturi per limitare fortemente il “presunto” diritto di fumare nei luoghi pubblici e di uso collettivo, al chiuso. A livello federale la materia è regolata da diverse misure legislative. Il Consiglio di stato della Repubblica e Cantone Ticino - richiamate la legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo del 3 ottobre 2008 (in seguito legge federale) e l’ordinanza concernente il fumo passivo del 28 ottobre 2009 (in seguito ordinanza federale) - richiamati gli articoli 23, 50 e 52 cpv. 3 e 5 della legge sulla promozione della salute e il coordinamento sanitario del 18 aprile 1989 (legge sanitaria) - richiamato l’art. 35 della legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione del 1. giugno 2010 (Lear) ha decretato delle disposizioni atte a proteggere i lavoratori ad eccezione delle imprese del settore alberghiero e della ristorazione che sono disciplinate dalla Lear (legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione) (art. 1) 30 Nel Regolamento concernente la protezione contro il fumo del 24 aprile 2013 si legge all’Art. 2 1 È decretato il divieto di fumare nei locali chiusi accessibili al pubblico o adibiti a luogo di lavoro per più persone. 2 Oltre ai luoghi elencati all’art. 1 cpv. 2 della legge federale, sono luoghi accessibili al pubblico in particolare: a) i luoghi di svago e culturali; b) gli spazi adibiti a fiere e mostre; c) tutte le strutture dove si svolgono attività per e con i minorenni. 3 Il divieto si estende pure agli spazi pubblici accessori dei luoghi elencati all’art. 1 della legge federale e al cpv. 2 del presente regolamento quali ad esempio atrii, corridoi, foyer e servizi igienici. 4 Sono considerati spazi aperti gli spazi che presentano un’apertura direttamente verso l’esterno di almeno la metà del perimetro della struttura (l’apertura del soffitto non è presa in considerazione); tende, gazebo, vetrate, terrazze, porticati e altre strutture analoghe sono considerati spazi chiusi se non rispondono a questi requisiti. 5 Il gestore o responsabile dell’ordine interno può prevedere il permesso di fumare nei luoghi di cui all’art. 7 dell’ordinanza federale. 5 Ulteriori approfondimenti L’Associazione Svizzera Non-fumatori (ASN) è a disposizione per ulteriori informazioni sul tema come pure per consigliare eventuali interventi personalizzati per ogni azienda. Tel. ore ufficio 091 940 44 45 oppure natel 079 240 01 01. Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 [email protected] 31 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Consulenza assicurativa privata per i collaboratori delle aziende associate AITI AITI Servizi SA - la società di servizi di AITI nata per offrire alle aziende associate una piattaforma di servizi di alto standing - sta rilanciando in grande stile quello che è da sempre il suo core-business, ovvero la consulenza in campo assicurativo. capitale umano. Risulta ormai sempre più chiaro che è il capitale umano a generare il capitale economico, ed è per questo che occorre impegnarsi al massimo per garantire ai propri dipendenti un ambiente professionale sereno e prestazioni all’avanguardia. È in questo contesto che si inserisce il nuovo Un buon prodotto è nullo senza un buon servizio. filone di attività di AITI Servizi, che non si propone più Per erogare servizi di qualità sempre più elevata e, all’attenzione degli associati solo ed esclusivamente soprattutto, tagliati su misura sulle specifiche esigenze quale broker aziendale ma anche e soprattutto quale di ogni singola azienda-cliente, AITI Servizi è stata partner a disposizione dei dipendenti delle loro sensibilmente potenziata. Tra la metà del 2015 e aziende: con pacchetti assicurativi creati l’inizio del 2016 sono infatti entrati in ad hoc, sconti privilegiati e prestazioni di organico nuovi consulenti assicurativi: AITI Servizi nicchia offerte dal mercato assicurativo in primis Alan Franchi (team manager), è stata Svizzero. seguito da Enea Pasotti e da Sara Fiori potenziata (consulenti). Sono tutti giovani, dinamici per rispondere Quanto prendo dal 1° pilastro? Meglio e altamente specializzati nel settore meglio alle prelevare o mettere a pegno la cassa della Cassa pensione, della pianificazione esigenze pensione per acquistare un’abitazione privata e delle coperture ramo persone. di ogni cliente primaria? Prelevo tutto o opto per la rendita? Per acquistare una casa in Perché questa scelta di Svizzera posso fare il mutuo? Se divorzio cosa succede, potenziamento? Per poter offrire alle aziende – in cambia la mia rendita? Il mio avvocato dice che devo particolare ai dirigenti e agli HR-Manager delle fare lo splitting della LPP: quanto mi costerà? imprese associate - un valido supporto nella gestione quotidiana dei propri collaboratori, quindi del proprio Nelle immagini, da sinistra: Stefano Del Cò, Sara Fiori, Alan Franchi, Simona Galli, Enea Pasotti, Regina Pronini. 32 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Sono queste le domande che si pongono la maggior parte dei lavoratori. Non sempre la Direzione o gli HR Manager delle aziende sono in grado di dare una risposta a questi quesiti o dispongono del tempo necessario per farlo. Ed è qui che intervengono i consulenti di AITI Servizi, assumendosi l’incarico di rispondere in prima persona a questo tipo di domande ed offrendo ad ogni singolo dipendente - ovviamente con l’appoggio e la collaborazione dell’azienda di appartenenza - informazioni corrette e dettagliate sulla sua situazione passata, presente e futura. I lavoratori saranno così in grado di capire come e quando comprare casa, come Possiamo tutelare i propri interessi, come ottimizzare offrire un le coperture assicurative, assicurarsi il ampio reddito in futuro e beneficiare di vantaggi ventaglio fiscali. di servizi La consulenza al dipendente - sia assicurativa, sia finanziaria - varia da un semplice contratto di cassa malati, fino all’acquisto di un’abitazione, anch’esso intermediato mediante convenzioni bancarie dirette, stipulate con banche associate. La mission di AITI Servizi è di trasformare i desideri dei collaboratori delle aziende associate in obiettivi pianificati, sotto l’egida dei datori di lavoro che sostengono e appoggiano questa iniziativa, organizzando dei veri e propri meeting informativi presso le loro sedi. Già diverse imprese sono rimaste soddisfatte del lavoro svolto. Chi fosse interessato a fare la stessa esperienza, può prendere contatto con Alan Franchi ([email protected]). ■ creati ad hoc Assicuriamo anche i vostri beni. Premi interes santi. La nostra Assicurazione di responsabilità civile privata, della mobilia domestica e per stabili vi offre una copertura su misura. Richiedete la nostra consulenza. Sempre personale. Agenzia Manno Centro Gallerie 2c, Via Cantonale 2c, 6928 Manno, 058 277 29 10, [email protected] Agenzia Mendrisio Piazza del Ponte 3a, 6850 Mendrisio, 058 277 26 40, [email protected] 33 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 Foglio di informazione 2/2016 News Commento del mese Un’evoluzione positiva della Cina è nell’interesse della Svizzera Una delegazione economica svizzera di alto rango guidata dal presidente della Confederazione Johann N. Schneider-Ammann si è recata in Cina. L’obiettivo del viaggio è stato quello di migliorare le relazioni bilaterali tra i due paesi. Uno dei grandi temi affrontati durante le discussioni ufficiali con il presidente cinese Xi Jinping e il Primo ministro Li Keqiang è stata l’applicazione dell’accordo di libero scambio entrato in vigore il 1. luglio 2014. Nel complesso, le due parti sono soddisfatte dell’evoluzione dei flussi commerciali bilaterali: le esportazioni svizzere destinate alla Cina nonché le esportazioni cinesi verso la Svizzera crescono ad un ritmo dinamico. L’accordo di libero scambio vi ha contribuito sostanzialmente. Costruire con intelligenza La trasformazione e l’integrazione digitale del settore immobiliare rafforzeranno la piazza economica e sosterranno la sua trasformazione in un contesto complesso e conflittuale. In un settore immobiliare digitalizzato, tutti i dati pertinenti concernenti degli immobili possono essere raccolti, combinati e messi in rete a scopi di pianificazione. La creazione di valore avviene a tutte le tappe, a partire dalla pianificazione – comprese le discussioni con le parti interessate –, fino all’utilizzo, passando dalla costruzione. Articoli completi e ulteriori informazioni: www.economiesuisse.ch Grafico del mese Indice (0-100) Grado di soddisfazione Soddisfazione della clientela della Posta svizzera Dal 1998 al 2012 89 88 87 86 85 84 83 82 81 80 79 78 1998 2000 2002 2004 Privati 2006 PMI 2008 2010 2012 di Monika Rühl, Direttrice di economiesuisse Reddito di base incondizionato: un’utopia asociale L ’iniziativa per un reddito di base incondizionato ha probabilmente già raggiunto il suo scopo principale: ha suscitato un dibattito appassionante sul senso e il valore del lavoro. Come molte utopie, il principio del reddito di base si fonda su un’immagine idealizzata dell’uomo: uomini e donne, liberi dall’obbligo di lavorare, seguono le loro aspirazioni e sviluppano i loro talenti. Il reddito di base ridurrebbe l’incitamento ad entrare nel mondo del lavoro per svolgere questa esperienza. Per quale ragione un giovane dovrebbe seguire un apprendistato di diversi anni se i suoi amici si divertissero in riva al lago e guadagnassero altrettanto alla fine del mese? Perché una persona dovrebbe assumere un lavoro a tempo parziale se questo fruttasse meno del reddito di base? Si può certamente argomentare che con il reddito di base, professioni come la donna delle pulizie, l’hostess o la venditrice di scarpe, dovrebbero finalmente essere retribuite adeguatamente, altrimenti nessuno vorrebbe più farle. Questo punto di vista trascura però il fatto che la Svizzera è già un paese con redditi elevati. Se le nostre aziende esportatrici dovessero sopportare un nuovo aumento dei salari e dei servizi, i loro prodotti non sarebbero più concorrenziali all’estero. Mentre numerose imprese sarebbero costrette a lasciare la Svizzera per ragioni di costi, la manna provvidenziale attirerebbe persone da tutto il mondo. Faremmo dunque meglio a non lasciarci allettare da utopie così costose. Fonte: economiesuisse, dati secondo Steiner e al. Contatto economiesuisse Lugano, Federazione delle imprese svizzere, Via S. Balestra 9, casella postale 5563, CH- 6901 Lugano Telefono +41 91 922 82 12, Fax +41 91 923 81 68, www.economiesuisse.ch 34 Fare Impresa Numero 10 — Maggio 2016 35 Sistemi di rilevazione incendio. Più valore all’azienda e a chi ci lavora. La prevenzione degli incendi è di importanza strategica per ogni tipo di azienda. Gruppo Sicurezza include, nella propria offerta, i Sistemi di rivelazione incendio. Si tratta di tecnologie all’avanguardia che, dal singolo rilevatore di fumo, calore e fiamme, consentono, tramite le centraline, di avere un controllo totale in grado di ridurre sensibilmente i tempi di risposta all’incendio. L’esperienza del Gruppo Sicurezza, attivo in tutto il Ticino, garantisce qualità e professionalità nella progettazione e installazione di questi Sistemi. Ci contatti per saperne di più e trovare le soluzioni più adatte per la sua azienda. Gruppo Sicurezza SA via Cantonale 20 CH-6942 Savosa Tel. +41 (0)91 935 90 50 Fax +41 (0)91 935 90 59 [email protected] Sentirsi sicuri www.grupposicurezza.ch