Lezione del 28ottobre 2015- La rilevazione degli atteggiamenti

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Lezione del 28ottobre 2015- La rilevazione degli atteggiamenti
LA TECNICA DELLE SCALE /
SCALING PER LA RICERCA SOCIALE
Famiglia di procedure caratterizzate da un insieme coerente di
items (elementi) considerati indicatori di un concetto complesso, ad
elevato livello di generalità: generalmente possiamo dire che la
forma tipica di questi strumenti consiste in una batteria di domande
e che l’esito dell’applicazione di questi strumenti consiste nella
costruzione di un indice empirico
Le procedure di scaling sono numerose, di vario tipo e producono
variabili di diverso tipo: possono essere utilizzate per diversi
obiettivi di ricerca:
a) valutazione/misurazione di proprietà degli individui;
b) valutazione/misurazione delle proprietà di oggetti di vario tipo
(professioni,
prestazioni,
servizi…)
sulla
base
delle
opinioni/giudizi/valutazioni espresse dagli individui
Il campo di applicazione più esteso delle procedure di scaling è
quello che concerne la definizione operativa di concetti
disposizionali, vale a dire di concetti che
a)
SI
RIFERISCONO
A
PROPRIETA’
NON
OSSERVABILI
DIRETTAMENTE, CONCEPITE COME TENDENZE DI CERTI SOGGETTI
A MOSTRARE PARTICOLARI DISPOSIZIONI IN DETERMINATE
CIRCOSTANZE (es. aggressività, intelligenza, prudenza)
b)
DISEGNANO
SISTEMI
DI
ASPETTATIVE
DA
PARTE
DELL’OSSERVATORE; DI CONSEGUENZA IL RAPPORTO DI
INDICAZIONE HA UNA FORTE CONNOTAZIONE PROBABILISTICA
RIENTRANO NELLA CATEGORIA DEI CONCETTI DISPOSIZIONALI
MOTIVAZIONI, ATTEGGIAMENTI, OPINIONI
LA RILEVAZIONE / MISURAZIONE / VALUTAZIONE
DEGLI ATTEGGIAMENTI
DEFINIZIONI DI ATTEGGIAMENTO:
a)
complesso di sentimenti a favore o contro un dato oggetto
di valutazione (definizione psicologica)
b)
“affetto a favore o a sfavore di un oggetto psicologico”
(Thurstone e Chave, 1929)
c)
“organizzazione
durevole
di
processi
motivazionali,
emozionali, percettivi, cognitivi, riguardanti un qualche
aspetto del mondo dell’individuo” (Krech e Crutchfield,
1948)
d)
“stato di prontezza mentale e neurologica, organizzato per il
tramite dell’esperienza, il quale indirizza e influenza in
maniera dinamica le risposte dell’individuo nei riguardi di
tutti gli oggetti e le situazioni con le quali è in relazione”
(Allport, 1954)
Queste diverse accezioni dell’atteggiamento sono “compendiate”
nel cosiddetto modello tripartito di analisi degli atteggiamenti,
che ne distingue tre diverse componenti, a partire da una
definizione più articolata
ATTEGGIAMENTO = insieme di tendenze e sentimenti, pregiudizi
e nozioni preconcette, idee, timori, apprensioni e convinzioni di una
persona nei confronti di un determinato oggetto/argomento
COMPONENTI DELL’ATTEGGIAMENTO
COMPONENTE COGNITIVA = insieme delle conoscenze, credenze
e cognizioni relative a un determinato oggetto, che ne consentono il
riconoscimento
COMPONENTE AFFETTIVA/EMOTIVA = insieme di affetti,
emozioni, sentimenti
verso un determinato oggetto; grado di
favore o sfavore nei suoi confronti
COMPONENTE ATTIVA/CONATIVA/COMPORTAMENTALE
tendenza ad agire pro o contro un determinato oggetto
=
Si assume, in questo modello, che le tre componenti, ancorché
distinte, siano tra loro interrelate e comunque tendenti alla
concordanza
N.B. in base all’assunto che gli atteggiamenti riflettono le
credenze, cioè le rappresentazioni che derivano dalla
conoscenza degli oggetti eventi, persone, gruppi, ecc.),
buona parte della teoria sugli atteggiamenti si fonda sullo
studio della componente cognitiva
MODELLO DI ANALISI DEGLI ATTEGGIAMENTI
STIMOLO  ATTEGGIAMENTO  RISPOSTA
MOTIVAZIONI  ATTEGGIAMENTO  COMPORTAMENTO
OBIETTIVO DELLE OPERAZIONI DI LA RILEVAZIONE /
MISURAZIONE / VALUTAZIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI
RILEVARE / MISURARE / VALUTARE L’INTENSITA’/IL GRADO / LA
VALENZA,
NONCHE’
LA
DIREZIONE/SEGNO
DEGLI
ATTEGGIAMENTI
PROCEDURE
TECNICHE DI SCALING
SCALING = processo di rilevazione di stati su una proprietà
disposizionale non direttamente osservabile, concettualizzata
/percepita come “grandezza”
STRUMENTI
SCALA =
insieme organico e coerente di elementi (ITEMS),
considerati indicatori di un concetto disposizionale
OPINIONE = espressione / manifestazione verbale/indicatore
dell’atteggiamento (Thurstone e Chave, 1929)
CRONOLOGIA DELLO SVILUPPO DELLE
PROCEDURE/TECNICHE DI SCALING
Metà anni ’20: Emory Bogardus (sociologo)  tecnica per rilevare
la distanza sociale fra gruppi etnici
Fine anni ’20: Luis Leon Thurstone (psicologo)  tecnica di scaling
basata sul principio/legge del “giudizio comparativo”  approccio
centrato sugli stimoli
Inizio anni ’30: Rensis Likert  tecnica basata sul principio che
diverse reazioni allo stesso stimolo dipendono da differenze
individuali tra i soggetti  approccio centrato sui suggetti
Anni ‘40/’50: Luis Guttman  tecnica basata sull’assunto
deterministico che le reazioni dei soggetti agli stimoli sia
interamente determinata dalla posizione del soggetto e dalla
posizione dell’item sulla scala  approccio centrato sulle
risposte
Dagli anni ’60: sviluppo di approcci/tecniche probabilistiche/non
deterministiche , che recuperano alcuni aspetti dei tre approcci
tradizionali, tentando di superarne e risolverne i punti più
controversi (G. Rasch, D. Andrich, R.J. Mokken, A. Birnbaum)
MODELLI DI SCALING
Unidimensionali = finalizzati alla selezione di un insieme di
elementi (items) di cui si può empiricamente dimostrare la
corrispondenza con una sola proprietà/dimensione socio-psicologica
sottostante
Multidimensionali: finalizzati alla selezione di items che
permettano di classificare i soggetti simultaneamente secondo due
o più proprietà/dimensioni (alcune delle quali sono previste, altre
invece emergono dall’elaborazione dei dati)
SCALA DI DISTANZA SOCIALE
(Emory Bogardus, Measuring Social Distance, 1925)
Obiettivo: misurare la distanza (psicologica!) percepita tra gruppi
nazionali attraverso indicatori di accettazione/rifiuto del contatto
diretto o indiretto con un altro individuo appartenente ad un gruppo
etnico diverso dal proprio
Ipotesi teorica: quanto più un soggetto è disposto ad accettare un
contatto intimo con un altro individuo appartenente ad un gruppo
etnico diverso dal proprio, tanto più è aperto al contatto (e
viceversa): la distanza sociale è concepita dunque come un
atteggiamento di cui i comportamenti sono l’espressione.
Strumento: scala a sette items: primo esempio sociologicamente
significativo di costruzione e misurazione di un atteggiamento
1. Accetterei in stretta parentela per matrimonio
2. Accetterei come amico
3. Accetterei come vicino di casa
4. Accetterei come compagno di lavoro
5. Accetterei nel mio paese come cittadino
6. Accetterei nel mio paese come visitatore soltanto
7. Escluderei dal mio paese
Assunti:
1) l’ordinamento gerarchico è cumulativo: chi abbia risposto
affermativamente ad un livello di intimità risponderà
affermativamente agli items successivi che prevedono gradi
di intimità inferiori: la cumulatività è prova che a tutti gli
items è sottostante un’unica dimensione= unidimensionalità
della scala (N.B. il principio della cumulatività degli elementi
come prova dell’unidimensionalità della scala è alla base
dello Scalogramma di Guttman)
2) i punti/livelli della scala sono equidistanti (non dimostrato!!)
Questi assunti derivano dal procedimento di costruzione della scala:
Bogardus partì da 60 items, che sottopose a 100 giudici chiamati a
valutare l’ammontare di distanza sociale contenuto in ciascun item
e a collocarlo nel rispettivo livello di scala, in base ad un sistema di
classificazione a 7 livelli corrispondenti a livelli crescenti di distanza
sociale. Per ogni livello fu scelto l’item con media aritmetica pari a
1,2,3,4,5,6,7
Tra le varie e numerose applicazioni della scala figura quella in cui
furono intervistati 1725 americani, relativamente a quattro
minoranze etniche. Per ogni item furono registrate le percentuali di
risposta positiva, da cui
1
Inglesi
93,7
Svedesi 45,3
Polacchi 11,0
Coreani 1,1
2
96,7
62,1
11,6
6,8
3
97,3
75,6
28,3
13,0
4
95,4
78,0
44,3
21,4
5
95,9
86,3
58,3
23,7
6
1,7
5.4
19,7
47,1
7
0,0
1,0
4,7
19,1
N.B. caduta delle risposte relative agli items 6 e 7, da cui:
- 6 e 7 fuori dimensione, cioè non riferibili al continuum di
disponibilità all’azione implicata dagli items da 1 a 5
- items 6 e 7 espulsi dalla scala, in quanto presumibilmente
appartenenti a un’altra dimensione, e denotanti un’area di rifiuto
(l’item 7 presenta un elemento punitivo!)
Lo strumento permette di:
a) collocare i diversi gruppi etnici lungo la scala di
distanza sociale (indice di distanza sociale A)
b) misurare il grado di disponibilità degli intervistati ad
intrattenere rapporti con soggetti di nazionalità diversa
dalla propria= classificare gli intervistati per “grado” di
distanza sociale percepita (indice di distanza sociale B)
Ogni minoranza etnica è stata classificata in base al punteggio
ottenuto per somma dei prodotti calcolati moltiplicando le % di
risposta positiva, registrate per ciascun item, per un valore
arbitrario da 1 a 5, nella direzione di un incremento della distanza
sociale (item 1 x 1, item 2 x 2, ecc,)
Da cui
Valutazione dei punti di distanza sociale di 4 minoranze etniche
Inglesi
Svedesi
Polacchi
Coreani
1
93,7
45,3
11,0
1,1
2
193,4
124,2
23,2
13,6
3
291,9
226,8
84,9
39,0
4
381,8
312,0
177,2
85,6
Poiché:
- non è dimostrata l’equidistanza degli items
- è incognito il punto 0
- sono arbitrari i punteggi scalari
5
479,5
431,5
291,5
118,5
Totale
1440,1
1139,8
587,8
257,8
possiamo solo concludere “i gruppi stanno nell’ordine che è stato
mostrato”, senza poter stimare quanto ciascun gruppo sia percepito
più o meno socialmente distante rispetto a ciascun altro.
SCALA THURSTONE
EQUAL APPEARING INTERVALS
(Luis Leon Thurstone, Attitudes can Be Measured, 1928)
FONDAMENTO TEORICO: legge del giudizio comparativo, per cui
“quanto minore è la differenza tra due stimoli, tanto minore è il
numero di persone in grado di percepirla”
derivata da esperimenti di psico-fisica, secondo i quali
“l’aumento della sensazione è proporzionale all’aumento dello
stimolo”
basati sulla nozione di soglia = quantità minima iniziale di intensità
di uno stimolo, necessaria perché si instauri il processo stimolorisposta
da cui
è possibile determinare anche la quantità minima richiesta per
percepire un cambiamento di intensità dello stimolo
Assumendo che tale quantità sia costante, si ha:
S2- S1 = S3-S2 = S4-S3 = ………………
e dunque
S1----S2----S3----S4
Questa teoria del rapporto stimolo/sensazione è alla base del
metodo degli intervalli percepiti come uguali, sul quale si
fonda la tecnica di scaling elaborata da Thurstone
FASI OPERATIVE DI PROGETTAZIONE, MESSA A PUNTO E
UTILIZZAZIONE DI UNA SCALA “tipo” THURSTONE
1. FORMULAZIONE DEGLI ITEMS: vengono elaborate numerose
proposizioni (items) che vertono su un determinato oggetto
tematico
2. CLASSIFICAZIONE DEGLI ITEMS: un certo numero di giudici
è chiamato a valutare, comparare e classificare gli items
relativamente a 11 categorie, corrispondenti ad altrettante
posizioni scalari, differenziate per direzione (positiva /
negativa) e per intensità. N.B.
si chiede ai giudici un
giudizio sugli items, non il loro personale giudizio sull’oggetto
tematico = i giudici fungono da “strumento” di misurazione
(Vedi in Materiali)
A B C D E
------------------area positiva
F

G H I J K
------------------area negativa

posizione neutrale
A= valore positivo estremo
K= valore negativo estremo
3. CALCOLO DELL’ITEM SCORE: per ogni item, si calcola la
mediana (= misura di tendenza centrale relativa a
distribuzioni ordinali) delle posizioni ad esso assegnate dai
vari giudici e la relativa variabilità / dispersione misurata in
Q = differenza interquartilica tra il valore del terzo quartile e
il valore del primo quartile = Q3 – Q1.
I°
II°
III°
IV°
--------------0,25--------------0,5°--------------0,75----------0,25 0,50 0,75 costituiscono i valori in grado di suddividere
la distribuzione in parti uguali
quanto più basso è Q, tanto minore è la dispersione, cioè la
variabilità della distribuzione, tanto minore è l’ambiguità dell’
item, tanto maggiore è la sua capacità di rappresentare un
determinato livello di scala
Per il calcolo di Q si ricorre alla costruzione della Ogiva di Galton
(mediana grafica- Vedi in Materiali)
4. SELEZIONE DEGLI ITEMS: per ogni categoria/livello di scala
vengono scelti gli items (o l’item) con più bassi valori di Q tra
quelli in essa inseriti
5. SOMMINISTRAZIONE DELLA SCALA: nella scala definitiva,
che sarà somministrata agli intervistati, ogni item avrà un
preciso valore scalare. Ogni intervistato deve scegliere la
proposizione (item) che condivide maggiormente e che così
viene a rappresentare il suo stato sulla “proprietà” in esame.
L’intervistato può scegliere anche più items, dei quali verrà
calcolata la media, ovvero verrà determinata la mediana, e il
risultato costituirà la “misura” del suo stato sulla “proprietà”.
La scala elaborata secondo il procedimento Thurstone
esemplifica il tipo di variabile costruita in termini di scala ad
intervalli, riconducibile alle variabili metriche, di tipo quasicardinali, poiché fa riferimento a una proprietà concettualizzata
come grandezza, percepita come continua ma “misurata” in
assenza di una unità di misura convenzionale
Esempio di scala Thurstone progettata per la misurazione scalare
dell’individualismo (Vedi in Materiali)
SCALA LIKERT
Summated rating scales
(Rensis Likert, A Technique for the Measurement of Attitudes,
1932)
APPROCCIO: a differenza di Thurstone, non si preoccupa di
“scalare” gli items, ma muove dal presupposto che diverse
reazioni allo stesso stimolo dipendano da (e siano indicative di)
differenze nei soggetti
FASI OPERATIVE DI PROGETTAZIONE, MESSA A PUNTO E
UTILIZZAZIONE DI UNA SCALA “tipo” LIKERT
1.
FORMULAZIONE DEGLI ITEMS: si formula una serie di
proposizioni riferite alla “proprietà” in esame, in relazione
alla diverse dimensioni del concetto
2.
COLLAUDO DEGLI ITEMS: si ricorre a un campione dei
soggetti ai quali andrà somministrata la scala finale perché
esprimano il proprio grado di accordo relativamente a
ciascun item (solitamente a cinque o a sette livelli): a ogni
grado di accordo si fa corrispondere un punteggio,
nella direzione scelta dal ricercatore (polo positivo o
negativo; a favore o contro…)
3.
SELEZIONE DEGLI ITEMS: si ordinano i soggetti in base al
loro punteggio medio dai più favorevoli ai più sfavorevoli (o
viceversa); si prende una frazione (in genere il 25%) dei più
favorevoli e dei più sfavorevoli: si scelgono gli items che
meglio discriminano i due gruppi. La scelta è effettuata in
base alla misura del potere discriminante (PD)di ciascun item
PD = differenza fra la media ponderata delle risposte dei
soggetti più favorevoli e la media ponderata dei soggetti
meno sfavorevoli
Procedura di calcolo del potere discriminante di ciascun item:
- per ogni intervistato selezionato per il “collaudo” (pre testing) si
calcola il punteggio medio (o totale)
- gli intervistati vengono ordinati dal più favorevole al più
sfavorevole
- si prende una quota dei più favorevoli e dei più sfavorevoli
- si scelgono gli items che meglio discriminano i due gruppi
ES. : gradazione dell’accordo articolata in 5 picchetti, con punteggi
da 1 a 5 nella direzione positiva;
favorevoli = 30 soggetti
punteggi:
1
2
3
4
5
frequenze:
0
2
10
9
9
item score:
0
4
30
36
score medio:
115:30 = 3,83
45 =  115
sfavorevoli = 30 soggetti
punteggi:
1
2
3
4
5
frequenze:
6
24
0
0
0
item score:
6
48
score medio:
54:30 = 1,80
0
0
0 =  54
PD = 3,83 – 1,80= 2,03.
Saranno scelti gli items con più alto valore di PD
4.
SOMMINISTRAZIONE DELLA SCALA: la scala sarà costituita
dagli items selezionati. La posizione di ciascun caso sarà
ottenuta come somma semplice dei punteggi registrati lungo
tutto la scala, ovvero come punteggio medio= indice
additivo
Esempio di Scala Likert utilizzata per la misurazione della
componente cognitiva del pregiudizio etnico in una ricerca su un
campione di studenti di scuola superiore del Lazio
16) Ti sottoponiamo una serie di affermazioni comuni a proposito degli stranieri immigrati.
Per ciascuna di esse indica il tuo grado di accordo o di disaccordo.
ACCORDO
del
prevapartutto
lentezialmente mente
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
DISACCORDO
parpreva- del
ziallentetutto
mente mente
Gli stranieri immigrati apportano nuovi
stimoli culturali………………………………….... 1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati hanno spesso
comportamenti invadenti…………………………. 1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati contribuiscono
Allo sviluppo culturale del Paese………………..
1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati sono troppo legati
alle proprie tradizioni……………………………... 1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati badano solo ai
propri interessi……………………………………. 1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati sono spesso
persone originali………………………………….. 1
2
3
4
5
6
Molto spesso gli stranieri immigrati non
sono persone pulite……………………………….. 1
2
3
4
5
6
h.
Gli stranieri immigrati introducono nel
Paese ideologie pericolose………………………... 1
2
3
4
5
6
Generalmente gli stranieri immigrati
hanno poca voglia di lavorare…………………….. 1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati introducono
comportamenti sessuali troppo liberi……………... 1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati sottraggono
lavoro agli italiani………………………………… 1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati hanno troppi figli………… 1
2
3
4
5
6
m. Gli stranieri immigrati spesso disturbano
con il loro comportamento………………………... 1
2
3
4
5
6
2
3
4
5
6
2
3
4
5
6
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati non sanno
stare al loro posto…………………………………. 1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati contribuiscono
allo sviluppo economico del Paese……………….
1
2
3
4
5
6
Con la loro presenza, gli stranieri
immigrati degradano il quartiere………………….
1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati introducono
nuove mode……………………………………….
1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati diffondono
comportamenti in contrasto con
le nostre tradizioni………………………………... 1
2
3
4
5
6
w. Gli stranieri immigrati rendono più difficile
la ricerca di abitazioni in affitto ………………….. 1
2
3
4
5
6
i.
j.
k.
l.
n.
o.
p.
q.
r.
s.
t.
u.
v.
x.
Gli stranieri immigrati generalmente
non rispettano le regole della convivenza
civile……………………………………………… 1
Gli stranieri immigrati introducono malattie prima
1
inesistenti
Gli stranieri immigrati usufruiscono
abusivamente del nostro sistema di
assistenza…………………………………………. 1
Gli stranieri immigrati aggravano i
problemi di ordine pubblico………………………
Accettando lavori non regolamentati, gli
stranieri immigrati, di fatto, contribuiscono
alla diffusione del lavoro non
regolamentato anche fra gli italiani……………….
y.
1
2
3
4
5
6
Gli stranieri immigrati spesso sono troppo critici
nei confronti della società italiana………………... 1
2
3
4
5
6
Gli items sono stati progettati in base a dimensioni relative alla
rappresentazione sociale dello straniero: minaccia/economica,
minaccia/sociale, minaccia/culturale, caratteristiche personali…
N.B. I diversi gradi di accordo caratterizzano la natura ordinale
della scala; l’assegnazione di un punteggio a ciascun grado di
accordo trasforma ogni elemento della scala in una variabile
metrica, detta quasi-cardinale poiché fa riferimento a una
proprietà concettualizzata come grandezza, percepita come
continua ma “misurata” in assenza di una unità di misura
condivisa e in assenza di un punto di origine (valore “0”).
Comunque il risultato della procedura sommativa può essere riconvertito in una variabile ordinale!!
Raccomandazioni:
- evitare la monotonia della scala (monopolarità degli items) 
response set = tendenza a rispondere in modo meccanico,
indicando sempre la stessa modalità di risposta
- evitare il punto neutrale/dell’indecisione  attrazione del medio
Problemi:
- curvilinearità = un’affermazione è rifiutata o accettata
da
persone che si collocano su posizioni opposte: es: si deve sempre
fare un prestito ad un amico se siamo certi che ce lo rende: per
cui chi è favorevole sarebbe generoso, chi è contrario l’opposto:
Senonché è possibile che si dichiari contraria una persona
talmente generosa da non accettare che il prestito d un amico
possa essere fatto solo “a certe condizioni”
- acquiscenza = tendenza a dichiararsi d’accordo con tutte le
affermazioni
FASI SUCCESSIVE ALLA RILEVAZIONE
5.
ANALISI DEGLI ELEMENTI (ITEMS ANALYSIS = si calcola la
correlazione elemento-scala, per individuare gli elementi che
non sono coerenti con gli altri
6.
CALCOLO DELLA COERENZA INTERNA COMPLESSIVA DELLA
SCALA (la procedura più utilizzata a a tal fine è quella
conosciuta come alfa di Cronbach > α)
7.
ANALISI FATTORIALE
Si tratta di operazioni volte ad accertare l’unidimensionalità della
scala. La trattazione di alcune di tali operazioni è rinviata alla
sezione del corso che tratterà le procedure e le tecniche di analisi
statistica dei dati.
DIFFERENZIALE SEMANTICO
(C.E. Osgood, G.J. Suci, P. H. Tannembaum, The Measurement of
Meaning, 1957)
Tecnica elaborata da Osgood (psicologo statunitense) Suci e
Tannembaum con l’obiettivo di rilevare il significato che un
determinato concetto/oggetto cognitivo assume per un intervistato:
questione di grande rilevanza per lo studio del comportamento
sociale
La tecnica prevede che un oggetto sia valutato/qualificato in base a
un certo numero di coppie di attributi opposti (es. vecchio/giovane;
buono/ cattivo; forte/debole….), proposti in forma standardizzata a
tutti i soggetti intervistati e volti a sopperire a eventuali difficoltà di
verbalizzazione/descrizione del significato attribuito dai singoli
soggetti all’oggetto cognitivo in esame mediante le associazioni
individuate tra lo stesso oggetto cognitivo e le coppie di attributi
proposte dal ricercatore per qualificarlo.
Lo strumento di rilevazione consiste in una serie di scale graduate –
generalmente articolate in sette “picchetti” semanticamente
ancorate solo agli estremi (corrispondenti alla coppia di aggettivi
bipolari), mentre ai valori intermedi il significato viene attribuito
dagli stessi intervistati che così hanno modo di classificare
l’intensità del proprio giudizio (combinazione di associazioni
controllate + scaling)
Esempio:
15. Nel tuo Studentato, come definiresti il “clima” delle relazioni tra le persone delle varie nazionalità? [Per
ciascuna coppia di aggettivi, scegli il quadratino che esprime meglio la tua posizione]
collaborativo
amichevole
autoritario
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
competitivo
conflittuale
democratico
Quali coppie di attributi ? Osgood e collaboratori propongono
attributi standard (cioè anche poco pertinenti con l’oggetto di
valutazione- Lista originaria di 50, ascrivibili a tre dimensioni:
valutazione
(es. buono/cattivo; positivo/negativo..), potenza
(es. pesante-leggero; forte/debole..), attività (es. veloce/lento;
attivo/passivo..), sostenendo (contro il parere di latri studiosi!!) che
queste tre dimensioni governano nella maggioranza dei casi lo
spazio semantico degli individui (“indipendentemente dalla cultura
dei soggetti studiati”!!): N.B. studi successivi hanno messo in
discussione
Quante coppie di attributi ? quelle necessarie, a giudizio del
ricercatore, a coprire le dimensioni valutative individuate
Quali tipi di elaborazione? Numerosi e vari, indirizzati a tracciare
sia il profilo dell’oggetto, sia il profilo dei soggetti rispondenti
quando essi stessi sono oggetti di auto-valutazione!!!): profili medi,
punteggi per somma
Risultato atteso: multidimensionalità dei significati attribuiti
agli oggetti di valutazione >>> capacità di rilevare la struttura
multidimensionale degli atteggiamenti