Magazine n. 72 del 11 luglio 2012
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Magazine n. 72 del 11 luglio 2012
MAGAZINE CORRIERE ilD E L L A S I C U R E Z Z A edizioni MEDIASPEED - 11 luglio 2012. SINTESI SETTIMANALE DA ILCORRIEREDELLASICUREZZA.IT ZONEALARM: SICUREZZA NELLE DONAZIONI ONLINE Droga e armi dall’Albania: arresti nel Salento Polizia POSTALE sequestra materiale pedopornografico forestale: A Melfi sequestrato parco eolico illegale MAGAZINE CORRIERE ilD E L L A Droga e armi dall’Albania: arresti nel Salento S I C U R E Z Z A Portavano cocaina dall’ Albania in Italia, ma anche armi dirette a gruppi criminali: sono le attivita’ di un’ organizzazione criminale che la Guardia di Finanza e la Direzione distrettuale antimafia di Lecce ritengono di aver smantellato stamane con l’ esecuzione di 15 arresti - dieci albanesi e cinque italiani - disposti dal gip di Lecce. Gli arresti sono stati eseguiti dal nucleo di polizia tributaria di Brindisi della Guardia di finanza che ha condotto le indagini. Durante le perquisizioni compiute mentre venivano eseguiti gli arresti sono stati sequestrati oltre 700 grammi di cocaina: la droga - secondo gli investigatori - veniva spacciata preferibilmente nei pressi di locali notturni e discoteche. E’ stato anche eseguito un sequestro di immobili e autovetture per un valore complessivo di 250.000 euro. t W W W . I L C O R R I E R E D E L L A S I C U R E Z Z A . I T ZONEALARM: SICUREZZA NELLE DONAZIONE ONLINE È una triste realtà, ma il mondo online e offline pullula di organizzazioni fraudolente che dichiarano di occuparsi di raccolta fondi per le più disparate cause caritatevoli. I truffatori online - prevalentemente attraverso social media e comunicazioni elettroniche fanno del loro meglio per toccare le corde del cuore di chi intende invece agire a fin di bene. ZoneAlarm, divisione Consumer di Check Point, è in prima fila nell’affrontare questa spinosa questione ed intende richiamare l’attenzione degli utenti, in modo che si possano evitare pericolose truffe e sorprese spiacevoli. L’Internet Crime Complaint Center ha rilevato come queste frodi registrino dei veri e propri picchi, in particolare durante i periodi di vacanze e dopo gravi calamità. I truffatori spesso si mettono nei panni di enti di beneficenza conosciuti o creano organizzazioni disoneste che fingono di offrire aiuto alle vittime di un determinato evento, sperando di far leva sulla natura altruistica delle persone in tutto il mondo. Secondo l’FBI, dei 4.000 siti web istituiti per assistere le vittime in seguito all’uragano Katrina, ben il 60% in realtà era fasullo. Charity Scam, individuarle per difendersi meglio Con il termine Charity Scam si definisce proprio una truffa organizzata secondo i meccanismi della beneficenza online. In alcuni casi, è difficile distinguere ciò che è reale e serio da una truffa. Alcune organizzazioni fraudolente utilizzano nomi molto simili a quelli di enti di beneficenza esistenti enti. Per ottenere donazioni inviano messaggi di spam attraverso e-mail, social media o popup. Oltre a richiedere un contributo in soldi, queste e-mail (veri e propri phishing) possono anche indurre a fornire informazioni personali quali nomi utente, password, informazioni finanziarie, ecc, ognuna delle quali può essere utilizzata per il furto d’identità. Gli hacker inoltre utilizzano una tecnica chiamata “SEO poisoning” per ingannare gli utenti. Sapendo che la maggior parte delle persone attinge alle notizie online, gli hacker creano siti web infettati da malware e falsano i risultati di una ricerca per parole chiave - quali ad esempio “vittime dell’uragano” o “disastro Giappone” - così da comparire tra i primi siti della schermata. Cliccando su questi link si sprigiona un malware che trasforma il computer in una botnet o in informazioni utili per l’hacker. Cosa fare se si desidera donare in sicurezza. Utenti desiderosi di donare per una causa, con la certezza di farlo a favore di un legittimo ente di beneficenza, possono seguire questi suggerimenti elaborati della Federal Trade Commission e del National Center for Disaster Fraud negli USA: • Non rispondere o aprire allegati di mail non richieste, che affermano di provenire da organizzazioni di beneficenza. • Donare direttamente attraverso il sito web dell’organizzazione. Non seguire link da e-mail verso siti di donazione e non permettere a uno singolo individuo o a un’organizzazione terza di donare a proprio nome. • Contattare l’ente caritatevole direttamente per autenticare la raccolta fondi (utilizzare un numero di telefono locale o comunque riconosciuto a livello nazionale, non il numero di telefono indicato nella e-mail). ZoneAlarm, divisione Consumer di Check Point, richiama l’attenzione sulla sicurezza in caso di donazioni online... • Verificare con attenzione il nominativo dell’organizzazione che richiede la donazione, in particolare se simile a quello di un’organizzazione più nota. • Non divulgare informazioni personali quali codice fiscale e/o numero di tessera sanitaria. • Prendere nota dell’indirizzo web dell’organizzazione. La maggior parte delle organizzazioni no-profit legittime terminano in “.org”, non in “.com”. • Diffidare di sollecitazioni provenienti da parte di coloro che affermano di essere vittime stesse, sopravvissute a un disastro molto pubblicizzato. Polizia POSTALE: perquisizioni su pedopornografia on-line Le perquisizioni, tutte con esito positivo ed il sequestro del relativo materiale hardware utilizzato per la commissione del reato, ha anche permesso in tre casi di poter applicare la misura dell’arresto nella flagranza del reato II Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze ha eseguito diciotto perquisizioni locali e personali denunciando venti soggetti, tre dei quali in stato di arresto, per la violazione dell’art.6OO quater comma 2. C.P., in relazione alla detenzione di ingente quantitativo di materiale video e foto prodotto attraverso lo sfruttamenti di minori degli anni diciotto. In particolare a seguito dello sviluppo di una segnalazione ricevuta da personale del predetto ufficio in cui un utente riferiva di aver avuto una sessione di chat sul sito www.77chat. com veniva appurata la presenza di materiale video pedopornografìco diffuso sulla rete di PAG I N A 2 file sharing utilizzata dal client Shareaza. La seguente attività sottocopertura portata a termine con il monitoraggio del traffico generato dal citato programma, permetteva di individuare, e quindi successivamente identificare, appunto diciotto utenti che in più sessioni e costantemente nell’arco temporale monitorato si connettevano al solo fine di acquisire la tipologia di file descritta e quindi catalogarla e custodirla. L’attività ha coinvolto nella sua fase finale i Compartimenti di Bologna, Catania, Milano, Venezia, Roma e Torino nonché le Sezioni di Reggio Emilia, Sassari, Varese, Vicenza, Siracusa, Caserta e Macerata con il necessario coordinamento degli uffici ˃˃˃ A Melfi sequestrato parco eolico illegale A causa della “mancanza delle necessarie autorizzazioni’’, un parco eolico composto da sei pale “in stretta continuita’ territoriale tra loro’’ e’ stato posto sotto sequestro, in localita’ ‘’ Taverna caduta’’ di Melfi (Potenza), dagli agenti del Corpo forestale dello Stato. Durante le indagini - in cui sono coinvolte 13 persone, denunciate alla magistratura - e’ stato accertato che la proprieta’ del parco eolico e’ stata frazionata tra sei proprietari, alcuni dei quali parenti fra loro. Quindi sono state chieste sei singole autorizzazioni per le sei pale eoliche, “accelerando’’ un iter burocratico che sarebbe stato ‘’ certamente piu’ lungo’’ se in- vece fosse stata chiesta l’ autorizzazione unica prevista dalla legge per un’ insediamento produttivo di tali dimensioni e potenza’’, ha spiegato il Corpo forestale in una nota. Quando si chiede l’ autorizzazione per una sola pala eolica, invece, si presenta “una semplice dichiarazione di inizio attivita”, “non sono richieste polizze fideiussorie per il successivo ripristino ambientale e vi sono minori oneri, proporzionali al valore dell’ investimento. A cio’ si aggiunga - e’ stato spiegato - l’ illecita percezione dell’ incentivo statale, che pone le basi per una truffa ai danni dello Stato dell’ ammontare di vari milioni di euro’’. W W W . I L C W O RWRWI E. IRL ECDOE RL RL IA ES RI EC DU ER LE LZ AZ S AI .CI UT R E Z Z A . I T ACI Worldwide DROGA:ALLARME INCIDENTI e Bell ID: insieme per STRADALI PER USO DI CANNABIS il Pagamento Mobile I l consumo di cannabis potrebbe aumentare durante l’ estate e cosi’ pure il rischio di avere incidenti stradali. Lo sostiene il Dipartimento politiche antidroga sottolineando che la correlazione ‘ uso di cannabis-incidenti stradali’ e’ il risultato di un importante studio condotto da ricercatori canadesi. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica British Medical Journal, si e’ focalizzata - spiega una nota del Dipartimento - sulla metanalisi di migliaia di ricerche sugli effetti negativi e sulla capacita’ di guida sotto l’ effetto del tetraidrocannabinolo (THC), il principale componente psicoattivo della cannabis. I risultati dello studio hanno mostrato che c’ e’ un rischio maggiore di avere incidenti stradali dopo aver consumato cannabis, di 2-3 volte in piu’ rispetto a chi guida senza aver assunto cannabis o suoi derivati. ‘’ L’ uso di cannabis o dei suoi derivati (al pari dell’ alcol) alla guida - ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - e’ un comportamento irresponsabile e inaccettabile (oltre che vietato dalla legge) in grado di creare potenziali killer ed e’ proprio per tutelare i giovani e le persone ignare, che spesso subicono le conseguenze di questi comportamenti, che e’necessario intensificare le campagne educative e preventive. Vanno inoltre aumentati i controlli sulle strade come stiamo facendo anche in queste notti estive, in collaborazione con le forze dell’ ordine con il Progetto Drugs on Street, che coinvolge circa 50 comuni in tutta Italia. E’ inoltre importante ribadire che un cervello sotto l’ influenza della cannabis e’ un cervello che non funziona a dovere perche’ tale sostanza altera la rapidita’ di analisi e di decisione, di attenzione, la capacita’ di reazione e di coordinamento psicomotorio. Diventa sempre piu’ necessario quindi - prosegue - incentivare una costante informazione sulla prevenzione dell’ uso di sostanze stupefacenti e l’ abuso alcolico e continuare a sviluppare politiche nazionali orientate a far riconoscere e percepire ai giovani i danni e i rischi collegati all’ uso affinche’ adottino spontaneamente comportamenti salutari, fornendo loro anche validi deterrenti, quali il ritiro immediato della patente e del mezzo, in caso vengano trovati positivi al drug test mentre sono alla guida del loro veicolo’’. ˃˃˃ centrali del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni in Roma. Le perquisizioni, tutte con esito positivo ed il sequestro del relativo materiale hardware utilizzato per la commissione del reato, ha anche permesso in tre casi di poter applicare la misura dell’arresto nella flagranza del reato in considerazione della particolare gravita del fatto reato e della personalità del soggetto sottoposto alla misura nonché per la quantità e la qualità del materiale video rinvenuto. I video e le immagini rinvenute e poste sotto il vincolo del sequestro riguardano per la maggior parte ragazzi/e in età adolescenziale e/o bambini/e in tenera età, anche al di sotto della soglie degli anni 4/5, intenti a compiere espliciti atti sessuali consumati con adulti e/o coetanei. Infatti a differenza di un recente passato con l’avvento di una migliore tecnologia che permette una maggiore velocità e capacità di download ad oggi i file rinvenuti sono per la maggior parte video sia nella loro forma di videoclip, quindi della durata massima di 5/6 minuti, sia nella forma di video della durata di 20/30 minuti per poi passare, più raramente a quelli della durata di ore. Altresì la differenza con il passato si nota nella migliore qualità delle immagini per lo più prodotte in paesi dell’est e/o nel continente asiatico. Tali immagini saranno catalogate ed inviate presso il l’Area Analisi File e Identificazione Minori del Centro Nazionale Contrasto Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) per poi essere selezionate ed inviate presso la banca dati Interpol di Lione. PAG I N A 3 ACI ottimizza le soluzioni di mobile payment grazie alla tecnologia di lifecycle management di Bell ID ACI Worldwide (NASDAQ: ACIW), leader internazionale per le soluzioni software di gestione dei pagamenti, ha ampliato la propria partnership con Bell ID, leader nelle soluzioni di gestione di token e smart card, per permettere ai dispositivi dotati di contactless di emettere e gestire pagamenti mobile basati su tecnologia near field communication (NFC), grazie alla soluzione ACI Token Manager™ for Mobile. Il prodotto è stato potenziato grazie all’esperienza maturata da ACI nel realizzare soluzioni contactless e di pagamenti da mobile per alcuni dei maggiori retailer e istituzioni finanziarie internazionali e alla leadership di Bell ID nello sviluppo di software di NFC lifecycle management. La soluzione offre lifecycle management over-theair (OTA), chiavi crittografiche ed elementi di NFC abilitati per i dispositivi mobile. La piattaforma può essere implementata da organizzazioni che hanno deciso di avviare sistemi di mobile payment o che vogliono aggiungere alla propria offerta funzionalità di Trusted Service Manager (TSM). “Per il consumatore i pagamenti da cellulare sono trasparenti e semplici”, ha commentato Craig Saks, Vice President, Global Product Business Operations di ACI Worldwide. “L’infrastruttura alla base di queste soluzioni è molto complessa. Dato però che il mobile payment sta acquisendo sempre maggiore importanza, non c’è tempo da perdere. I progetti di mobile payment richiedono flessibilità e soluzioni sicure. La partnership con Bell ID ci permette di offrire una soluzione consolidata, scalabile e affidabile, in grado di offrire la comodità dei pagamenti contactless e mobile con la massima affidabilità”. “I sistemi di pagamento mobile sono in continua crescita, e le banche devono prepararsi ad affrontare un mercato in cui le carte di pagamento e le applicazioni di pagamento su telefonia mobile dovranno coesistere”, ha dichiarato Pat Curran, Executive Chairman di Bell ID. “L’impegno di ACI e Bell ID è volto ad assicurare che questi fattori possano essere gestiti contemporaneamente e in modo sicuro, per offrire ai clienti un vero vantaggio”. Con l’analisi dei media la tua rassegna stampa può dirti di più... Quanto si è parlato di te. E chi ne ha parlato Com’è percepita l’immagine della tua azienda Quanti lettori e ascoltatori sono stati raggiunti L’efficacia dei tuoi Key Message Qual è il valore economico della tua comunicazione Quanto lo spazio dedicato ai vertici aziendali ... e tante altre cose che puoi chiederci allo: 06-35.40.80.1 [email protected] www.datastampa.it data lab (gruppo Data Stampa)