Faust`s_Box_Materiale_lnformativo

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Duse | dal 30 novembre al 4 dicembre
Faust’s
Box
musiche, testo e regia
Andrea Liberovici
A transdisciplinary journey
Il mito di Faust rivisitato, attraverso un “viaggio transdisciplinare”, da un’opera
da camera contemporanea affidata alla voce di una cantante di colore cresciuta
alla scuola di Bob Wilson. Il sogno di felicità del protagonista di Goethe,
ora condannato alla ricerca della propria voce.
Approfondimenti
ASCOLTARE
VEDERE
LEGGERE
Scene dal “Faust” di Goethe (1844-1853)
Robert Schumann
Faust (2011)
Aleksandr Sokurov
Faust (1808)
J. Wolfgang Goethe
Sinfonia N°8 - “Sinfonia dei mille”
(1906-1907) Gustav Mahler
Il dottor Faust (1967)
Richard Burton - Nevill Coghill
Faust. Un travestimento (1985)
Edoardo Sanguineti
Faust (1859)
Charles Gounod
Il fantasma del palcoscenico (1974)
Brian De Palma
La tragica storia del Dottor Faust
Christopher Marlowe
Il testo
Il Faust, come Goethe stesso l’ha definito, è un’opera “incommensurabile”, al centro della quale c’è l’uomo. Faust appunto: un uomo che nel suo continuo interrogare se stesso, interroga di fatto anche tutta l’umanità contemporanea. Le grandi rivoluzioni
della modernità e della tecnologia hanno certamente mutato in meglio le condizioni di vita, ma
per paradosso hanno prodotto una società d’individui soli. Il racconto di Faust’s Box inizia da
questa condizione. Un essere vivente, solo, continuamente sollecitato da un presente oscuro
ma di assordante e prepotente “luminosità”, compie il suo “viaggio immobile” con se stesso e
attraverso se stesso… davanti a un grande specchio. Faust’s Box è un’opera da camera contemporanea, una tragedia/commedia dell’ego e dell’immaginazione perché ogni cambiamento
sociale gli è precluso dalla solitudine e l’unica mutazione possibile è quella del suo sguardo:
da se stesso, molto faustianamente, agli altri. Mutazione che diventa esplicita alla fine, quando
Faust vedrà il pubblico oltre al suo riflesso, e capirà.
Lo spettacolo
Organizzato in tredici scene - nel corso delle
quali si aprono, uno dopo l’altro, i cassetti della memoria (l’infanzia, l’amore, il solipsismo, il
potere, il denaro, ecc.) e delle illusioni di potervi trovare finalmente la felicità - lo spettacolo
ha come protagonista la cantante statunitense Helga Davis (già nota al pubblico genovese
per essere stata, sempre per la regia di Liberovici, l’interprete di Operetta in nero) e per la
sua collaborazione con Philipp Glass e con il regista Robert Wilson, che qui presta la propria
voce all’ombra di Faust. A proposito dello spettacolo già presentato con enorme successo a
Poitiers, Andrea Liberovici annota: «Goethe ha scritto che le scene del suo Faust sono come un
elenco di “ballate popolari” chiuse in se stesse e grazie a questa suggestione ho immaginato
una struttura, per questo viaggio, suddivisa in 13 scene/movimenti musicali. 13 è la somma
delle lettere che compongono i due nomi di Faust e di Mephisto, perché il nostro personaggio è
entrambi. Ogni scena/movimento affronta un tema della sua memoria: l’amore, la giovinezza,
il tempo, la felicità, la solitudine ecc. Una sorta di monologo interiore ma “sonoro” amplificato
e udibile. Accompagnato e evocato dallo straordinario ensemble francese “Ars Nova ensemble
instrumental” diretto da Philippe Nahon abituato alla commistione fra musica e teatro anche
perché direttore, per molti anni, di tutti i lavori musicali di Peter Brook».
L’autore
Figlio d’arte, Andrea Liberovici studia composizione nei conservatori di Venezia e Torino e recitazione presso la Scuola del Teatro Stabile di Genova. Fin da
giovanissimo, scrive musiche di scena per importanti compagnie di teatro di prosa. Come compositore, performer e regista, fonda assieme a Edoardo Sanguineti e Ottavia Fusco, la compagnia Teatro del Suono. I suoi spettacoli vengono rappresentati nelle maggiori città italiane ed
europee.
produzione
Teatro Stabile di Genova
Ars Nova ensemble instrumental
Teatro del Suono
TAP Théâtre Auditorium
de Poitiers
con il sostegno di La Spedidam
interpreti
Helga Davis, Faust / Mephisto
Philippe Nahon,
direttore d’orchestra
Ars Nova ensemble instrumental:
Éric Lamberger clarinetto
Isabelle Cornélis
e Elisa Humanes percussioni
Catherine Jacquet violino
Alain Tresallet viola
Isabelle Veyrier violoncello
Tanguy Menez contrabbasso
Robert Wilson narratore
nell’ombra
Ennio Ranaboldo ghost writer
Controluce Teatro d’ombre
ombre in video
luci e video
Jérôme Deschamps
SOCI ISTITUZIONALI
COMUNE DI GENOVA
si ringrazia
Liguria
REGIONE LIGURIA