10/07/2016 Il Mattino - Tim Robbins: la canzone mi libera dalle
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10/07/2016 Il Mattino - Tim Robbins: la canzone mi libera dalle
Tim Robbins: «La canzone mi libera dalle regole di Hollywood» vili, poi ho forniate una band con mio fratello, ma ma solo cinque-sei anni fa Il cantattore ho deciso di tornare a cantare. Anche la passione per il palcoscenico era sta«Ho esordito sul palco con mio padre ta più o meno adolescenziale, grazie alla lettura di "Il teatro e il suo spazio" nel Greenwich VOlage, ma il suono di New York è diventato conformista» di Peter Brook e agli incontri con gente quale Andrei Serban o George Bigot del Theatre du Soleil di Arianne MnouAndrea Spinelli chkine. Sono cresciuto in un periodo im Robbins è una delle sorpre- in cui tutto sembrava possibile e forse se dell'Ischia Global Festival. è proprio questo il motivo per cui, lonL'idolo americano, Oscar co- tano dalla macchina da presa, mi some migliore attore non protagonista no dedicato a musiche e a lavori teatranel 2004 per «Mystic river» di Clint Ea- li che rappresentano delle sfide». E poi: «Nel '92 girai un film, "Bob stwood, arriva sull'isola verde dal Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove Roberts", in cui vestivo i panni di un ha presentato nei panni di regista tea- musicista»,ricordail divo: «Mi propotrale «Harlequino: on to freedom» e sero di fare un album, non ero convinl'orwelliano «1984», ma si è pure esibi- to di avere molto da dire. Col tempo to nei panni di folksinger con la sua ho preso più coscienza della mia musiRogues Gallery Band. ca, dell'urgenza di raccontare storie, «La musica ha sempre avuto un ma anche di creare momenti di gioia e ruolo centrale nella mia famiglia», di ballo istaurando con il pubblico un spiega l'ex compagno di Susan Saran- rapporto franco e diretto. Cosa non don, 56 anni: «A casa c'era sempre un proprio abituale per un attore come viavai di musicisti, di strumenti, il mio me abituato all'isolamento del set. debutto nel mondo dello spettacolo Peccato che oggi New York abbia perl'ho fatto a 12 anni, con mio padre in so molta della sua creatività e nei club un locale del Greenwich Village can- si suoni un jazz complicato, ripiegato tando "The ink is black but the page is su se stesso, a volte incomprensibile. white", un pezzo dai forti contenuti ci- Nella New Orleans del dopo-Katrina T c'è molto più entusiasmo, molta più voglia di guardare avanti, molti di quei fermenti che una volta animavano il Greenwich». L'Italia per lui è una scoperta relativamente recente. «Ero stato al Festival di Venezia, a quello di Roma, ma capivo che il Paese vero doveva essere altro. Così lo scorso anno, dopo la prima volta a Spoleto, mi sono messo al volante e sono andato alla ricerca della vera Italia. Un viaggio senza meta tra Umbria, Toscana, la Romagna, e mentre scoprivo luoghi e genti incredibili, continuavo aripetermi:non posso credere di aver aspettato così tanto tempo a regalanni un'esperienza di vita così interessante. Ora per me l'Italia è casa, non vorrei lasciarla più. Vivo a Los Angeles perché mio figlio frequenta il college e io, dopo la separazione dalla madre, volevo stare un po' con lui. Musica e teatro, però, sono la mia valvola di sicurezza. La vita ad Hollywood è piena di compromessi. Hai il privilegio di poter frequentare star e personaggi di culto, ma allo stesso tempo ti ritrovi a fare i conti con leggi e meccanismi obbligati. Una canzone, una pièce te le puoi scrivere o costruire addosso, invece, come più ti piace». tifi L'Italia «Ho scoperto in ritardo la sua vera bellezza. Ora non vorrei lasciarla più» Da Oscar Tim Robbins, premiato nel 2004 per «Mystic River» MEDIA L'incontro dei produttori Un focus internazionale sulla Campania Focus sulla Campania quest'annoal Global Production Summit. Tra i presenti il leggendario produttore Peter Guber, il premio Oscar Wendy Finerman («Forrest Gump»), Alien Shapiro (produttore dei Golden Globe e degli American Musio Award), Avi temer, Aurelio De Laurentiis (FilmAuro). Osvaldo De Sarrtis (Fox Italia), Pietro Valsecchi (TaoDue). Glamour e solidarietà con Petra Nemcova: sopravvissuta allo tsunami ha fondato la Happy Hearts Fund «Vogliamo unire le famiglie e fare molta attenzione ai gusti giovanili» I progetti di Tony Renis presidente onorario della manifestazione La modella-filantropa (nella foto) Warwick, leggenda pop anche sul grande schermo Il cast Tra Syria e Mietta spunta la Slack Jones Non solo Esmeralda Un ritorno a Ischia anche per Lola Ponce, reduce dal nuovo tour di «Notre Dame de Paris» ^ P0Ss A tifi tifi dementino «Ci ho preso gusto dopo l'esordio dell'anno scorso: qui si "parea" davvero» Lucariello «Anche cinema e tv ormai hanno scoperto Tonda lunga dell'hip hop italiano» L'elenco degli ospiti musicali del Global Fest2016èlungo. Annunciata anche la presenza di Syria (in radio va forte la sua «Islanda», cover del brano "Heart attack» degli australiani Flight Facilitles), Mietta, Lee Ryan, un aficionado della manifestazione come Andrea Mingardi perfetto per le jam sessioni» zona blues, Nicole Slack Jones, i Cuna Reload, Agostino Penna, Alberto Laurenti. Sarà facile vederli familiarizzare davanti allo schermo sul mare del Regina Isabella e poi ritrovarli insieme sul palco per improvvisare qualcosa. Saranno loro i protagonsti del Global Music Fest, insieme alle star Zucchero e Dionne Warwick, e insieme ai rapper napoletani dementino e Lucariello. Ma a Ischia, si sa, il cast è workin progress sino alla fine e altre sorprese potrebbero essere in arrivo. Dionne riceverà il Legend Award già andato al suo mentore Burt Bacharach LeToya Luckett star del biopic sulla sua vita, la Dukakis sarà Marlene Dietrich Francesca Scorcucchi O uarantadue album incisi, cinque Grammy vinti, oltre 100 milioni eli dischi venduti. Sono questi i ^^^^^r numeri delln carriera da record di Dionne Warwick, che riceverà stasera l'Ischia William Walton Legend Award, andato in passato ad artisti del calibro di Harry Belafonte, Stiiig, Sir Tini Rice, il produttore Clive Davis, Luciano Pavarottì, oltre che a Burt Bacharach, di sicuro l'uomo più importarne per la sua carriera. Natain una famiglia darte - è sorella dì Dee Dee, nipote di Cissy Houston e cugina di Wliitney Houston - la star torna semine con piacere in Italia da quando, nel 1967, tentò la strada di Sanreno con Peppino Dì Capri e «Dedicato all'amore», bissando al Festivall'anno dopo con «La voce del silenzio» e Tony Del Monaco. Quegli ani ii Sessai Ufi furono quelli del suo successo più eclatante, con brani come «Wafk on by» e «I say a little prayer», farina del sodalizio tra il compositore B.B. (Burt Bacharach, La signora del pop soul Dionne Warwick. Sotto, Danny Glover appunto) e il paroliere Hai David. La premiata coppia Ora la vita della Warrick sfornò per lei il primo hit - la seconda «w» al posto nel 1962, con «Don't make della erre nel cognome fu over», nel '138 con «Do you Primadonna un errore di stampa sul priknow the way to San Jose?» da record: mo singolo che dettò il suo fu la pròna afro-americana sei Grammy nome d'arte - compreso il della sua generazione avin- e oltre cento matrimonio ad intermirten cere il Grammofonino coza con l'attore e batterista me miglior voce femmini- milioni William David Ellliot e u n di dischi le. arresto per possesso dì marijuana nel 2002, verrà racGli anni Settanta le rega- venduti contata, dopo l'autobiogralarono «I'il never love thìs _ L'incontro fia «My fife as I see it», in u n way agafn», prodotto da BSull'isola anche Danny Glover arryManilow. gli Onanta la collabora- hiopìc che Dionne ha annunciato dut o n e con ìBee Gees, «Heartbrea- ran tel'ultimo Festival di Carnies. Proche nel film sarà suo padre ker», «Ali the love in the world», il so- tagonìstaneisuoì panni, anticipò suldalizio con Stevie Wonder per la co- la Croisette, LeToya Luckett, exDestilonna sonora di «La signora in rosso», ny'sChild, mentre a Lady Gagà sarebA Ischia Dionne Warwick incontrerà, la partecipazione a «We are the be toccato il ruolo di Olla Black, sua tra gli altri, Danny Glover, che vestirà world» e, soprattutto, unanuova colla- storica rivale. Ma poche ore dopo è ari panni di suo padre, Mansel borazione con Bacharach, «That's rivata la smentita della Germanotta. Warrick, nel biopic che racconterà what friends are fon-, divisa con Gla- Che cosa fosse successo non è ancora la vita della cantante. L'attore, da (ly"ski iiglu, Elicti lolme lo stesso Won- chiaro, mane! cast delfihn (AmbiPicsempre impegnato in battaglie per der: «Raccogliemmo milioni di dolla- turesdì Andrea Iervolino eMonika Bal'eguaglianza e i diritti umani e cardi), ci saranno oltre alla Luckett ri per la lotta all'Aids e demmo il noprestosugli schermi in «Mr. Pig» di stro contributo ad abbattere i tabù - Olympia Dukakis che interpreterà Diego Luna, road movie su un uomo che circondavano la malattia», ricor- Marlene Dietri eh, ìuentore delia Warche viaggia con la figlia e il suo da orgogliosa lei. Da allora la sua car- wick a inìzio carriera, e Daimy Glover amatissimo maiale, al Global Fest riera vive di rendita, condiscili dì quasarà tra i protagonisti del Social -anche lui protagonista al Global Fest lità alterna e tour dì grande successo - che interpreterà il padre della canforum sulla diversità con Kerry che spesso passano dal Belpaese. KennedyeCherylBoonelsaacs. tante, Mansel Warrick. Tim Robbins: «La canzone mi libera dalle regole di Hollywood» Il cantattore «Ilo esordito sul palco con mio padre nel Greenwich Viltage ma il suono di New York è divenirlo conformista» Andrea Spinelli T ini Robbins è una delle sorprese dell'fscliia Global Festival. L'idolo americano, Oscar come migliore attore non protagonista nel 2004 per «Mystic river» di Clini Bttstwood, arriva sull'isola verde dal Festival dei Due M ondi di Spoleto, dove ha presentato nei panni di regista teatrale «Harlequino: on to freedom» e l'orwelliano « 1984». ma si è pure esibito nei panni dì folksinger con la sua Rogues C-afieryBand. «La musica ha sempre avuto un ruolo centrale nella mia famiglia^. l'ex compagno di Susan Sarandon, 56 amii: «A casa c'era sempre un viavai di musicisti, di strumenti, 0 mio debutto nel mondo dello spettacolo l'ho fatto a 12 anni, con mio padre in LUI locale del Greenwich Vdlage cantando "The iiik is black bui the page is white", unpezzo dai forti contenuti civili, poi ho formato una band con mio fratello, mania solo cinque-sei anni fa ho deciso di tornare a cantare. Anche la passione per il palcoscenico era stata più o meno adolescenziale, grazie alla lettura di "Il teatro e il suo spazio" di Peter Brooke agli incontri con gente quale Andrei Serbai] o George Bigot del Theatre du Soleil di Arianne Miiouchkine. Sono cresciuto hi un periodo in cui tutto sembrava possibile e forse è proprio questo il motivo per cui, lontano dalla macchina da presa, mi sono dedicalo a musichee a lavori teatrali che rappresentano delle sfide». E poi: «Nel '92 girai un film, "Bob Roberts", in cui vestivo i panni di un musicista", ricordai! divo: «Mi proposero di fare un album, non ero convinto di avere molto da dire. Col tempo ho preso più coscienza della mia musica, dell'urgenza di raccontare storie, ma anche di creare momenti di gioia e di ballo istaurando con il pubblico un rapporto franco e diretto. Cosa non proprio abituale per un attore come me abituato ali'isola mento del set. Peccato che oggi New York abbia perso molta della sua creatività e nei club si suoni un jazz complicato, ripiegalo su se stesso, a volte incomprensibile. Nella New Orleans del dopo-Katrina c'è molto più entusiasmo, molta più voglia di guardare avanti, molti di quei fermenti che una volta animavano 0 Greenwich». L'Italia per lui è una scoperta relativamente recente. «Ero stato al Festival di Venezia, a quello di Roma, ma capivo che il Paese vero doveva essere al- MEDIA Da Oscar Tim Robbins, premiato nel 2004 per«Mystic River» tro. Così loscorso anno, dopo la prima volta a Spoleto, mi sono messo al volante e sono andato alla ricerca della vera Italia. Un viaggio senza meta tra Umbria, Toscana, la Romagna, e mentre scoprivo luoghi e genti incredibili, continuavo a ripetermi: non posso credere di aver aspetiato così tanto tempo a regalarmi un'esperienza di vita così interessante. Ora per me l'Italia è casa, non vorrei lasciarla più. Vivo a Los Angeles perché mio figlio tirequenta il college e io, dopo la separazione dalla madre, volevo stare un po' con lui. Musica e teatro, però, sono la mìa valvola di sicurezza. La vita ad Hollywood è piena dì compromessi. Hai 0 piiv'ilii.cin di poter frequentare star e personaggi di culto, ma allo stesso tempo ti ritrovi a fare i conti con leggi e meccanismi obbligali. Una canzone, una pièce te le puoi scrivere o costrui;o, invece, come piùti piace». .. FilH-.r.Duilu IE Hi-.ERVITA