K. Woodmansey - Studio Castellucci

Transcript

K. Woodmansey - Studio Castellucci
L’INFORMATORE
ENDODONTICO
Estratto dal Vol. 8 n° 4, 2005
Il riscaldamento intracanalare della
soluzione di ipoclorito di sodio
Una tecnica di irrigazione endodontica perfezionata
KARL F. WOODMANSEY, DDS
IL TRIDENTE
EDIZIONI ODONTOIATRICHE
Il riscaldamento intracanalare
della soluzione di ipoclorito
di sodio
Una tecnica di irrigazione endodontica perfezionata
Karl F. Woodmansey, DDS
Una completa detersione chemo-meccanica è essenziale per la riuscita di un
trattamento endodontico. Grazie alle sue
proprietà antimicrobiche e proteolitiche,
l’ipoclorito di sodio è un irrigante endodontico efficiente ed efficace. L’articolo
che segue introduce una semplice tecnica per rendere più efficace la detersione
eseguita con ipoclorito di sodio tramite
riscaldamento intracanalare della soluzione mediante una fonte di calore.
Premessa
Molto è stato detto sulle varie tecniche
che consentono di migliorare l’efficacia
dell’ipoclorito di sodio come irrigante,
incluso l’utilizzo di maggiori quantità
d’irrigante e il preriscaldamento dello
stesso.1-3 Sedgley e coll.1 hanno dimostrato i vantaggi di adeguati volumi
di irrigante messi in circolazione fino
a 1 mm dal forame apicale dei canali radicolari strumentati. Cunnigham
e Joseph 2 hanno dimostrato che una
soluzione di ipoclorito di sodio a temperatura corporea consente di portare a
termine la sterilizzazione in un tempo
considerevolmente minore rispetto alla
stessa soluzione a temperatura ambiente
(22°C).
L’ipoclorito di sodio riscaldato ha una
maggiore capacità di sciogliere il tessuto
pulpare e detergere il canale.3,4 AbouRass e Oglesby 3 hanno paragonato i
tempi di scioglimento dei tessuti connettivi di un ratto usando soluzioni di
ipoclorito di sodio al 2,6% e al 5,25%
alla temperatura di 23°C e di 60°C. I
tempi di scioglimento dei tessuti diminuivano considerevolmente con l’aumentare sia della concentrazione che della
temperatura. Effettuando i loro test sia
su tessuti connettivi vitali che necrotici,
hanno dimostrato che la digestione di
questi ultimi richiedeva un tempo significativamente maggiore.
Pag. - 18
Dal momento che nessuno studio si è
occupato dell’efficacia dell’ipoclorito di
sodio a temperature superiori ai 60°C,
l’autore ha eseguito un semplice test
di riferimento per valutare la capacità
solvente della soluzione ad alte temperature. Campioni di finto tessuto pulpare
sono stati immersi in 300 ml di ipoclorito di sodio al 6% (Ultra Clorox Regular
Bleach, Clorox) finché si sono sciolti del
tutto. Sezioni (0,6 g) di John Morrell
Franks (John Morrell) sono state usate
come surrogati di tessuto pulpare dentale. In media, l’ebollizione disintegrava
i campioni ad una velocità 210 volte
superiore (2 minuti contro 420) rispetto
all’immersione nell’ipoclorito di sodio a
temperatura ambiente. L’agitazione della
soluzione bollente sembrava facilitare la
decomposizione.
La velocità con cui avviene una reazione chimica cresce con l’aumentare di
temperatura, pressione e concentrazione.
Dato che non è possibile aumentare la
pressione intracanalare, si può accelerare
la detersione chimica usando soluzioni
irriganti a concentrazione maggiore o a
temperature più alte. D’altra parte, concentrazioni di ipoclorito di sodio maggiori del 6% non sono facilmente reperibili. Il rinnovo frequente e l’agitazione
meccanica della soluzione intracanalare
assicurano che l’effettiva concentrazione
conservi il massimo grado di efficienza.
È possibile aumentare la temperatura
dell’irrigante preriscaldando le soluzioni
prima di effettuare l’irrigazione o collocando strumenti riscaldati all’interno
del canale. Le soluzioni preriscaldate
hanno un’utilità limitata, poiché si stabilizzano rapidamente ad una temperatura compresa tra quella corporea e la
temperatura ambiente.4 Secondo AbouRoss e Oglesby,3 gli strumenti riscaldati
potrebbero essere in grado di trasmettere calore alle soluzioni di ipoclorito
L’Informatore
Endodontico
Vol. 8, Nr. 4
2005
di sodio all’interno del dente durante il
trattamento.
Per l’autore la soluzione ideale consiste
in un riscaldamento intracanalare della
soluzione irrigante di ipoclorito di sodio
mediante la sorgente di calore System B
(SybronEndo). Tale fonte di calore consente al clinico di raggiungere e tenere
scrupolosamente sotto controllo le temperature preimpostate nelle punte di un
plugger del System B (SybronEndo). Il
nuovissimo Elements Obturation Unit
(SybronEndo) è egualmente capace di
riscaldare i plugger del System B di
Buchanan.
La tecnica
Dopo la consueta detersione e sagomatura del sistema dei canali radicolari,
si sceglie un plugger del System B che
si adatti passivamente all’interno del
canale fino a 3 mm dal forame apicale,
con la sorgente di calore impostata a una
potenza pari a 10 e ad una temperatura
di 200°C. Il canale e la camera pulpare
del dente sono inondati dalla soluzione
irrigante di ipoclorito di sodio. Con una
cannula collegata all’aspirazione ad alta
velocità e posizionata in vicinanza del
dente, il plugger viene inserito nel canale inondato dalla soluzione e il calore è
attivato per 3/5 secondi. Poiché l’ipoclorito di sodio si riscalda rapidamente
e arriva al punto di ebollizione, si sviluppano bollicine che fuoriescono vigorosamente fuori dall’orifizio canalare. Il
vapore e i residui vengono rimossi dalla
cannula aspirante.
Il canale è ispezionato visivamente e il
processo viene ripetuto finché rimane
una minima quantità di irrigante. A
questo punto, usando un cono di carta,
si può provare che il canale è asciutto.
Attraverso un microscopio operatorio
il clinico potrà verificare la completa
detersione del canale.
Precauzioni
Occorre fare molta attenzione per prevenire un eccessivo riscaldamento del
legamento parodontale del dente. Se la
temperatura della superficie radicolare esterna supera i 47°C per più di un
minuto, c’è il rischio che la salute del
legamento parodontale risulti compromessa.5 Malgrado non sia stata eseguita
alcuna misurazione in presenza di soluzioni intracanalari riscaldate, test condotti usando la condensazione a caldo
della guttaperca con il System B hanno
rilevato aumenti trascurabili nella temperatura delle superfici radicolari.6
A chi utilizza la tecnica dell’onda continua di condensazione con il System B,
Buchanan raccomanda di riscaldare il
plugger per meno di 4 secondi per ragioni di sicurezza.7 Quando Hosoya e coll.8
usavano i plugger di Buchanan riscaldati
all’interno dei canali per la loro asciugatura, usavano intervalli di raffreddamento di 5 secondi tra 2 applicazioni di
200°C della durata di 5 secondi ciascuna. In generale, per ridurre al minimo
il rischio che questa tecnica di irrigazione provochi un surriscaldamento del
legamento parodontale, il plugger del
System B deve rimanere passivo e non
essere incuneato tra le pareti canalari. Il
plugger deve inoltre essere riscaldato a
intervalli di 3-5 secondi e non attivato
con continuità.
Conclusioni
La maggior parte delle reazioni chimiche
sono accelerate dall’aumento della temperatura. La tecnica di irrigazione qui
presentata risulta efficace nella misura in
cui aumenta l’energia cinetica e intensifica il moto di ebollizione della soluzione irrigante. Di fatto, i canali irrigati
con questa tecnica appaiono ben detersi
se osservati attraverso un microscopio
operatorio. Sono in corso ulteriori ricer-
Pag. - 19
PROFILO DELL’AUTORE. Il Dr. Woodmansey è il direttore dei servizi dentali per il Montana
State University Student Health Service a Bozeman, Montana. Presta inoltre servizio come
ufficiale di complemento nelle forze di mobilitazione dello US Air Force Reserve Dental Corps
col grado di maggiore. Ha ricevuto il titolo DDS dalla Baylor College of Dentistry nel
1989. Può essere contattato all’indirizzo [email protected].
che aventi per oggetto il confronto tra
questa metodica e le tradizionali tecniche di irrigazione.
Ringraziamenti
L’autore ringrazia Jeffery M. Hamling
DDS, MS, per aver sviluppato questa
tecnica e aver fornito l’ispirazione per la
pubblicazione di questo articolo.
Per commentare questo articolo, visitate
il forum di discussione all’indirizzo dentistrytoday.com
Traduzione dell’articolo originale:
Intracanal heating of sodium hypochlorite solution
An improved endodontic irrigation technique
Dentistry Today, 24(10):114-116, 2005
Copyright © Dentistry Today Inc.
BIBLIOGRAFIA
1) - Sedgley, C.M., Nagel, A.C., Hall, D. et al:
Influente of irrigant needle depth in removing bioluminescent bacteria inoculated into
instrumented root canals using real-time imaging in vitro. Int. Endod. J. 38:97-104, 2005.
2) - Cunningham, W.T., Joseph, S.W.: Effect
of temperature on the bactericidal action
of sodium hypochlorite endodontic irrigant.
Oral Surg. Oral Med. Oral Pathol. 50:569-571,
1980.
3) - Abou-Rass, M., Oglesby, S.W.: The effects
of temperature, concentration and tissue type
on the solvent ability of sodium hypochlorite.
J. Endod. 7:376-377, 1981.
4) - Cunningham, W.T., Balekjian, A.Y.: Effect
of temperature on collagen-dissolving ability
of sodium hypochlorite endodontic irrigant.
Oral Surg. Oral Med. Oral Pathol. 49:175-177,
Pag. - 20
1980.
5) - Eriksson, A.R., Albrektsson, T.:
Temperature threshold levels for heat-induced bone tissue injury: a vital-microscopic
study in the rabbit. J. Prosthet. Dent. 50:101107, 1983.
6) - Romero, A.D., Green, D.B.,
Wucherpfennig, A.L.: Heat transfer to the
periodontal ligament during root obturation
procedures using an in vitro model. J. Endod.
26(2): 85-87, 2000.
7) - Buchanan, S.L.: The continuous wave of
obturation technique: “centered” condensation of warm gutta-percha in 12 seconds.
Dent. Today. 15(1):60-67, 1996.
8) - Hosoya, N., Nomura, M.,Yoshikubo, A. et
al.: Effect of canal drying methods on the apical seal. J. Endod. 26:292-294, 2000.