NOTIZIARIO DROGHE - ADUC
Transcript
NOTIZIARIO DROGHE - ADUC
====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione http://www.aduc.it/info/sostienici.php ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2014-44.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2014-44.pdf ------------------------------------------Servizio di consulenza: http://sosonline.aduc.it/info/consulenza.php Archivio settimanale Dal 28-10-2014 al 03-11-2014 2014-44 ARTICOLI - Lotta alla droga. La dèbacle nell'Africa dell'Ovest http://droghe.aduc.it/articolo/lotta+alla+droga+debacle+nell+africa+dell+ovest_22601.php - Cannabis legalizzata. Allarme dolcetti per Halloween in Colorado http://droghe.aduc.it/articolo/cannabis+legalizzata+allarme+dolcetti+halloween_22600.php COMUNICATI - L'irriverente. Sentenza appello Cucchi. E' questa la nostra polizia? http://droghe.aduc.it/comunicato/irriverente+sentenza+appello+cucchi+questa+nostra_22606.php - L'irriverente. Tossicodipendente muore per overdose in carcere. Ma siamo nel 2014? http://droghe.aduc.it/comunicato/irriverente+tossicodipendente+muore+overdose_22597.php NOTIZIE -ITALIA/Vaccini in arrivo per tumori, Alzheimer e abuso stupefacenti http://droghe.aduc.it/notizia/vaccini+arrivo+tumori+alzheimer+abuso+stupefacenti_130307.php -ITALIA/Caso Cucchi. Sappe querela sorella http://droghe.aduc.it/notizia/caso+cucchi+sappe+querela+sorella_130306.php -ITALIA/Cannabis terapeutica. Disobbedienza civile dei Radicali http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+disobbedienza+civile+dei_130299.php -AFGHANISTAN/Ormai e' un narco-Stato. Allarme della Russia http://droghe.aduc.it/notizia/ormai+narco+stato+allarme+della+russia_130298.php -URUGUAY/Cannabis legalizzata. Istituiti i 'club della cannabis' http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+legalizzata+istituiti+club+della+cannabis_130296.php -ITALIA/Caso Cucchi. Tutti assolti in appello http://droghe.aduc.it/notizia/caso+cucchi+tutti+assolti+appello_130295.php -ITALIA/Droga in carcere. Arrestato agente penitenziario a Catania; altri 4 indagati http://droghe.aduc.it/notizia/droga+carcere+arrestato+agente+penitenziario_130292.php -SPAGNA/Traffico droghe. Altri arresti su nave scuola della Marina http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+droghe+altri+arresti+nave+scuola+della_130289.php -SRI LANKA/Traffico droghe. Condannati a morte 5 pescatori indiani http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+droghe+condannati+morte+pescatori+indiani_130288.php -ITALIA/Picchia madre per farsi dare soldi per droga. Arrestato http://droghe.aduc.it/notizia/picchia+madre+farsi+dare+soldi+droga+arrestato_130287.php -GRAN BRETAGNA/Abuso droghe. Leggi punitive non funzionano. Rapporto del Governo http://droghe.aduc.it/notizia/abuso+droghe+leggi+punitive+non+funzionano+rapporto_130286.php -MESSICO/Narcoguerra. Ancora una fossa comune trovata in Guerrero http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+ancora+fossa+comune+trovata+guerrero_130284.php -MESSICO/Narcoguerra. Continuano e aumentano proteste e disordini in Guerrero http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+continuano+aumentano+proteste+disordini_130283.php -USA/Legalizzazione cannabis. Oregon e Alaska al voto http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+oregon+alaska+al+voto_130278.php -ITALIA/Traffico illegale farmaci online piu' lucroso di droghe http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+illegale+farmaci+online+piu+lucroso+droghe_130274.php -ARABIA SAUDITA/Eseguite due condanne a morte per traffico di droga http://droghe.aduc.it/notizia/eseguite+due+condanne+morte+traffico+droga_130270.php -/Lotta al narcotraffico. Accordo Cina/Tagikistan http://droghe.aduc.it/notizia/lotta+al+narcotraffico+accordo+cina+tagikistan_130269.php -ITALIA/Droga. Cassazione penale. La continuazione della pena e' da valutare http://droghe.aduc.it/notizia/droga+cassazione+penale+continuazione+della+pena_130268.php -ITALIA/Detenuta muore per overdose in carcere Sollicciano Firenze http://droghe.aduc.it/notizia/detenuta+muore+overdose+carcere+sollicciano+firenze_130267.php -MESSICO/Narcoguerra. Ancora fosse comuni in Guerrero http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+ancora+fosse+comuni+guerrero_130266.php -ITALIA/30 indagati per spaccio droga, assolti dopo 11 anni http://droghe.aduc.it/notizia/30+indagati+spaccio+droga+assolti+dopo+11+anni_130265.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 31/12/2013 al 03/11/2014 sequestri droghe leggere (kg) 271.850 droghe pesanti (kg) 27.540 dosi droghe sintetiche 110.250 piante di cannabis 230.700 vittime morti arresti giorni di reclusione 22 7.110 7.260 riepilogo settimanale dal 28/10/2014 al 03/11/2014 sequestri droghe leggere (kg) droghe pesanti (kg) dosi droghe sintetiche piante di cannabis 9.000 600 400 8.300 vittime morti arresti giorni di reclusione dati 2013: 25/12/12 - 30/12/13 * sequestri - droghe leggere: Kg 9.750 - pesanti: Kg 11.750 - sintetiche: dosi 11.075.000 - cannabis: piante 20.840.000 * vittime 0 110 80 - morti: 19 - arresti: 9.2403 - giorni di reclusione: 6.550 ------------------------------------------ARTICOLI 30-10-2014 18:53 Lotta alla droga. La dèbacle nell'Africa dell'Ovest Grazie a delle frontiere porose e a centinaia di chilometri di coste non sorvegliate, un sistema giudiziario poco affidabile, la corruzione, il tasso elevato di disoccupazione presso i giovani, ed altri deficit sociali, la Guinea-Bissau e' diventata vulnerabile al traffico di droghe, e in questi ultimi tempi anche con un alto tasso di criminalita'. Un incontro ad alto livello organizzato dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga re il crimine (UNOCD), in collaborazione con le autorita' della Guinea-Bissau, si e' tenuto dal 24 al 27 ottobre all'Assemblea popolare nazionale (ANP) dello stesso Paese. Per tre giorni, i partecipanti hanno dibattuto su problemi legati alla lotta contro i crimini transnazionali, la corruzione, il traffico di droghe e il terrorismo. La Guinea-Bissau, con le sue 90 isole costiere pressoche' vergini, era considerata come un piccolo paradiso sulla costa ovest dell'Africa. Ma questi siti meravigliosi non sono piu' tali, essendo divenuti luoghi per la destabilizzazione del Paese grazie al traffico di droghe. Questo commercio mafioso ha seriamente perturbato la sua economia ed ha anche alimentato delle tensioni interne tra le autorita' politiche e militari. Come lanciare un nuovo approccio per far fronte al crescere dei crimini organizzati transnazionali ed arrivare ad un accordo su metodi efficaci per la lotta contro il traffico di droga, la criminalita', la corruzione? Anche se le quantita' di droghe sequestrate sono diminuite, il passaggio attraverso l'uso di persone (i cosiddetti muli) e' in crescita. Non si tratta piu' di grandi quanita' che entrano per via marittima o abbandonate nell'arcipelago delle Bijagos da alcuni aerei non-identificati, che atterrano di notte o in pieno giorno, ma di giovani donne, alcuni delle quai studentesse, che sbarcano con chili di capsule di coca nello stomaco, ad un ritmo regolare. Non ci sono statistiche affidabili sulle quantita'. Ma a settembre, sei sequestri ufficiali di complessivi 12 Kg di polvere bianca sono stati effettuati. Due mesi prima, 36 Kg. E gli autori spariscono nel nulla dopo che hanno trascorso alcune ore nei locali della polizia giudiziaria all'aeroporto Osvaldo Vieira. I muli partono dal Brasile e transitano dal Portogallo e dal Marocco prima di atterrare a Bissau con la Royal Air Maroc. Malgrado gli sforzi messi in atto dalle nuove autorita' di recente elette, con la nomina di due donne di ferro ed un giovane procuratore noto per le sue prese di posizione, nei punti nevralgici della lotta (il ritorno di Carmelita Pires al ministero della Giustizia, Filomena Maria Vaz Mendes Lopez alla Polizia Giudiziaria ed Hermenegildo Pereira in tribunale), la lotta non sembra averne avuto un qualche vantaggio. Un motivo che giustifica l'incontro di alto livello tra parlamentari, membri del governo, della magistratura, della societa' civile e dell'Ispettorato di lotta contro la corruzione. Per tre giorni si sono confrontati su temi come la minaccia della criminalita' organizzata, il ruolo del Parlamento e del governo nella lotta contro questi fenomeni e il rafforzamento del primato del diritto. L'idea dell'organizzazione di un piano nazionale con una unita' operativa, e' stata seriamente dibattuta nel corso delle discussioni. Questa unita' avra' una dimensione regionale, poiche' il fenomeno riguarda tutta l'Africa dell'Ovest. Sono da stabilire i mezzi da utilizzare e come aprire dei canali di collaborazione a livello regionale tra le diverse polizie. Questi ultimi anni, la regione ha registrato un aumento di altri tipi di criminalita', come corruzione e terrorismo. E il ruolo dell'UNODC e' quello di giustamente appoggiare la lotta contro questi fenomeni. “Il ruolo dell'UNODC e' quello di rinforzare le istituzioni, essenzialmente la polizia, dogana... perche' ci sia una giustizia che funzioni. Quando viene commesso un crimine, il responsabile deve essere giudicato e punito. Non si puo' piu' pensare all'impunita' a prescindere dal Paese”, ha dichiarato Pierre Lapaque, coordinatore regionale dell'UNODC. “Qualunque sia la natura del reato commesso, l'autore ne deve rispondere davanti ad una giurisdizione”, dice Carmelita Pires, ministro della Giustizia della Guinea-Bissau. Malgrado questa ferma volonta' del ministro della Guinea-Bissau, gli analisti ritengono che gli sforzi messi in opera per combattere il traffico di droga, non vanno oltre le dichiarazioni di intenzione. “La cooperazione tra gli Stati dell'Africa dell'Ovest per lottare contro il traffico di droga, sembra che si concentri essenzialmente sulla formazione e il sostegno alle operazioni messe in atto dai Paesi occidentali”, dice Vincent Foucher della ICG (International crisis group). “Gli attori occidentali credono che gli Stati africani siano poco motivati nella lotta contro il traffico di droga, che essi considerano soprattutto come un problema per l'Occidente”, ha aggiunto. La Guinea-Bissau e' uno dei Paesi piu' poveri al mondo. Circa il 70% dei suoi 1,6 milioni di abitanti vive in poverta'. Il Paese dipende principalmente dalla pesca e dalle esportazioni di anacardi. (articolo pubblicato su All Africa Global Media del 30/10/2014) Redazione 30-10-2014 17:52 Cannabis legalizzata. Allarme dolcetti per Halloween in Colorado I negozi di cannabis pullulano a Denver, capitale del Colorado, dopo la legalizzazione storica dello scorso 1 gennaio. Ma la folgorante popolarita' dei prodotti commestibili che contengono cannabis sta facendo preoccupare le autorita' giudiziarie, e alla vigilia di Halloween alcuni genitori ne reclamano il loro divieto. E' sufficiente vistare uno dei 282 dispensari dello Stato per comprendere che ogni alimento puo' contenere della cannabis: caramelle, biscotti, dolcetti, tartufi di cioccolato, bevande, cereali, salse di pomodoro... L'azienda The Growing Kitchen, con sede nei vecchi edifici di ricerca scientifica di Boulder, a 30 minuti da Denver, ha presentato due prodotti di riferimento: il “rookie cookie” o biscotto dei debuttanti, e il “chill pill”, le pastiglie da succhiare. Il primo comprende 10 mg di THC, il principio attivo della cannabis, che sono considerati come una dose di base. Le pastiglie ne contengono 5 mg, con un effetto calmante. In tre sale del palazzo, le piante crescono grazie ad una illuminazione artificiale abbagliante. Alcuni impiegati tagliano i fiori delle piante e le lasciano essiccare, prima di tagliarli e mettere da parte la parte piu' preziosa della testa, da cui verra' estratto un olio concentrato con il 65/85% di THC. In una cucina industriale, alcuni giovani addetti in T-shirt mettono delle piccolissime quantita' di questo olio nell'impasto dei loro biscotti, dolcetti e altri preparati. Ne vengono prodotte piu' di 7.000 porzioni ogni settimana. Intorno, il parcheggio e' pieno. Con 33 impiegati, la piccola impresa non cessa di crescere e sta per costruire una nuova serra li' vicino. I prodotti commestibili hanno un maggiore potenziale commerciale dell'erba, dice Holden Sproul, direttore commerciale, “perche' e' difficile farseli in casa, in quanto e' difficile estrarre l'olio di cannabis”. L'altro vantaggio dei prodotti commestibili, e' la funzionalita'. “Si puo' dosare con precisione l'effetto che si vuole: energia, fine o moderazione del dolore”, consiglia Holden Sproul. Growing Kitchen produce solo prodotti originali. Ma in negozio si trovano caramelle rifatte dopo essere state infuse nell'olio di cannabis. La mancanza di una pre-autorizzazione prima dell'immissione sul mercato, preoccupa i genitori dell'associazione anti-cannabis Smart Colorado. Questa associazione ha finanziato due pannelli pubblicitari giganti a Denver per avvisare i genitori prima di Halloween, domani sera venerdi' 31 ottobre: “Si puo' identificare la droga?”. Intorno delle caramelle apparentemente inoffensive. “Ci sono delle persone che non sanno neanche ch si puo' mettere della cannabis nelle caramelle”, dice Gina Carbone, una delle fondatrici. “Il vero problema e' di sapere perche' i produttori mettono della cannabis nelle caramelle per bambini”. Una risposta e' che gli adulti, anche loro, consumano caramelle. Ma dopo che alcuni pronto-soccorso di Denver hanno accolto alcuni bambini che avevano mangiato della cannabis per errore, il Parlamento del Colorado, a maggio ha adottato una legge per rendere piu' precisa la regolamentazione in merito. E il Dipartimento di Sanita' ha stimolato diverse proteste perche' la settimana scorsa aveva raccomandato il divieto di prodotti commestibili con l'eccezione di alcuni liquidi e pastiglie da succhiare. Un ballon d'essai che si e' subito sgonfiato, ma che ha provocato qualche sudore freddo ai produttori. “E' una proposta reazionaria”, dice, costernato, Julie Dooley, che vende dei cereali alla cannabis e per la quale un provvedimento del genere farebbe solo decuplicare il mercato nero, gia' di un certo peso grazie alle tasse di piu' del 20% imposte sulla cannabis ricreativa. “E' un falso problema, nessuno studio mostra che i prodotti commestibili alla cannabis abbiano provocato una epidemia”, aggiunge questa madre di tre bambini, che soffre di intolleranza al glutine e consuma i propri prodotti. A Julie Dooley dispiace che alcuni produttori preparino delle caramelle alla cannabis. Ma essa giudica inutile l'idea di dare a queste caramelle un colore o una forma unica, anche perche' la presenza della cannabis si sente facilmente con l'olfatto. Le autorita' hanno gia reso obbligatorio nei punti di vendita un doppio imballaggio anti-bambini, opaco e richiudibile. Queste protezioni sono maggiori rispetto a quelle che vengono usate per i farmaci e l'alcool, rileva Holden Sproul. Ad oggi solo il Colorado e lo Stato di Washington hanno legalizzato, attraverso un referendum, la cannabis ricreativa in Usa. Ventitre Stati e la capitale federale Washington l'hanno autorizzato per uso medico. (articolo di Ivan Couronne, per l'agenzia France Presse – AFP del 30/10/2014) Redazione ------------------------------------------- COMUNICATI 01-11-2014 11:42 L'irriverente. Sentenza appello Cucchi. E' questa la nostra polizia? I sei medici, i tre infermieri e i tre agenti della penitenziaria condannati in prima istanza per la morte di Stefano Cucchi sono stati assolti in appello per insufficienza di prove. Bene, siccome -in linea di massima- l'insufficienza di prove e' un motivo di una certa consistenza, non facciamo nessuna valutazione sulla sentenza in se' e, quando ci saranno, leggeremo le motivazioni partendo dal presupposto che, nel dubbio, “meglio un criminale libero che un innocente in carcere”. Questo pero' non ci esime dal fare una chiosa. Nelle numerose prese di posizione che sono seguite a questa sentenza di appello, ce n'e' una che spicca in modo particolare, e' quella del Sap, sindacato di polizia. Questo sindacato ha sentito la necessita' di intervenire in questo modo (agenzia stampa Adnkronos): "Tutti assolti, come è giusto che sia. Esprimo piena soddisfazione per la sentenza. In questo paese bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità". E' quanto afferma Gianni Tonelli, segretario del Sap, sindacato di polizia, sulla sentenza di appello del processo Cucchi, che ha visto assolti tutti gli imputati. "Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, - continua Tonelli - se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie". "Mi auguro - prosegue - che questa sentenza venga rispettata e che presto la Cassazione metta la parola fine a tutta la vicenda. ...". La logica che e' alla base di questo pensiero ("Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze”), e' la stessa di chi, per esempio, di fronte ad un ferito a seguito di un incidente stradale provocato per violazione del codice da parte della stessa vittima, sostiene che e' bene quello che e' accaduto e che, se non viene curato per essere salvato, se e' morto “sono cazzi suoi”. Ognuno puo' pensare e dire quello che vuole. Ovviamente. Ma a noi preoccupa che in questo caso sia l'esponente di un sindacato di polizia ad esprimere questo tipo di opinione. Cioe', l'appartenente ad un corpo dello Stato che, per definizione, prassi e metodologia, deve difendere e confortare tutti i cittadini, anche quelli che per loro sbagliano. Vincenzo Donvito 28-10-2014 14:23 L'irriverente. Tossicodipendente muore per overdose in carcere. Ma siamo nel 2014? Una detenuta tossicodipendente e' morta per overdose nel carcere fiorentino di Sollicciano. Lo ha fatto sapere il sindacato di polizia penitenziaria Osapp, che denuncia carenza di controlli per l'ingresso in carcere di sostanze illegali come le droghe. Tutto qui il problema? Magari fosse solo questo, perche' la questione e' piu' articolata e non e' solo un problema di ordine pubblico. Quel che per noi sembra assurdo e' che nel nel 2014 ci sia ancora chi muore di overdose, e per giunta in carcere. Il nostro capo del Governo direbbe che e' frutto di una politica che cerca nell'I-phone dove mettere il gettone? Ce lo auspichiamo, perche' di conseguenza il premier Renzi dovrebbe prendere provvedimenti... ma crediamo che per il momento il presidente del consiglio dei ministri non prendera' minimamente in considerazione un episodio del genere. Il contesto socio-economico-sanitario e politico delle droghe e' quello piu' sintomatico per produrre questi risultati: non solo perdite di vite umane, ma anche e soprattutto distruzione di istituzioni. La donne 36enne morta nel carcere fiorentino non avrebbe dovuto essere li', perche', per quanto possano commettere reati, i tossicodipendenti sono malati, e non ci sembra il carcere un luogo ideale di cura per malattie cosi' usuranti del fisico e della psiche umana. La sostanza per curare la sua dipendenza, questa donna avrebbe dovuto chiederla ad un medico che gliela avrebbe dovuta prescrivere nell'ambito di una terapia di liberazione dalla dipendenza. E invece no! Chissa' quale truce spacciatore ha venduto la sostanza a colui che l'ha fatta poi clandestinamente entrare nel carcere di Sollicciano. E chissa' quale altrettanto truce trafficante l'ha portata in Italia, tagliandola con chissa' che cosa. E chissa' a quale sempre truce cartello di narcotrafficanti questa merce, sicuramente prodotta dall'oppio afghano, e' stata affidata perche' giungesse a Firenze attraverso Iran, Paesi Balcani e motoscafi che hanno attraversato l'Adriatico. Non possiamo non pensare che proprio ieri il contingente militare britannico della Nato in Afganistan ha dismesso il proprio impegno in quel Paese lasciando una situazione peggiore, rispetto a sicurezza interna e coltivazioni di papavero da oppio, di quando, 13 anni fa, aveva cominciato questa azione che chiamano di pace. Pensieri ne abbiamo tanti in merito. Ma ne ricordiamo solo uno: quello di milioni di ragazzi che fumano uno spinello e che vanno ad acquistarlo da spacciatori che, per guadagnare piu' soldi, cercano di rifilare loro -spesso a prezzi promozionali- anche cocaina ed eroina e pasticche di vario tipo. E strano che la donna 36enne sia morte di overdose a Sollicciano? No, non e' strano. Ma drammatico e sintomatico di una politica sorda e complice anche di questa e delle future morti. Vincenzo Donvito ------------------------------------------NOTIZIE 03-11-2014 16:48 ITALIA/Vaccini in arrivo per tumori, Alzheimer e abuso stupefacenti Una grande rivoluzione sta per arrivare nel campo dei vaccini "con grandi evoluzioni in questo settore tra 510 anni: i vaccini immunoterapici per i tumori, contro l'Alzheimer e per l'abuso di sostanze stupefacenti”. Ad affermarlo sono Sergio Pecorelli, presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), e Luca Pani, direttore generale dell'Aifa, tra i relatori della conferenza 'The State of Health of vaccination in the Ue' a Roma. "Sono terapie con una tecnologia evoluta - precisano gli esperti - e con la possibilità di creare una terapia personalizzata, quasi sartoriale. Oggi siamo in grado di sequenziare il genoma di un virus e inviarlo dall'altra parte del mondo per studiarlo. Ci sono filoni di ricerca che indagano la risposta immunitaria dell'organismo concludono - per capire come lavora e come si accende nel caso di patologie autoimmuni". 03-11-2014 16:42 ITALIA/Caso Cucchi. Sappe querela sorella Il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) ha depositato a Roma una querela nei confronti di Ilaria Cucchi. A renderlo noto e' Donato Capece, segretario generale del sindacato, sostenendo che "l'insieme delle dichiarazioni diffuse da Ilaria Cucchi pare, con ogni evidenza, voler istigare all'odio e al sospetto nei confronti dell'intera categoria di soggetti operanti nell'ambito del comparto sicurezza, con particolare riferimento a chi, per espressa attribuzione di legge, si occupa della custodia di soggetti in stato di arresto o detenzione. Questo non lo possiamo accettare. Abbiamo deciso di adire le vie legali nei confronti della signora Cucchi a difesa dell'onore e del decoro della polizia penitenziaria". "Dopo essersi improvvisata aspirante deputato - ricorda Capece - aspirazione che tale e' rimasta grazie al voto degli italiani, prendiamo atto che Ilaria Cucchi vorrebbe ora vestire i panni di pubblico ministero, magari consegnando quelli da giudice al suo difensore Fabio Anselmo, per confezionare una sentenza sulla morte del fratello Stefano che piu' la soddisfi ma che non e' la risultanza delle sentenze di primo grado e di appello. Bisogna finirla con essere garantisti a intermittenza, rispettando le sentenze solo quando queste fanno comodo. Bisognerebbe mostrare pubblicamente anche le 250 fotografie fatte prima dell'esame autoptico (che dimostrano che sul corpo di Stefano Cucchi non c'era nulla) e non sempre e solo quella, terribile, scattata dopo l'autopsia e che presenta i classici segni del livor mortis. E quali sono le presunte nuove prove sulla morte del giovane che non sono state portate in dibattimento? ". Secondo il segretario, il Sappe "per scelta ha avuto fino ad oggi un 'profilo basso' sulla vicenda" ma "non accetta giudizi e illazioni contro la polizia penitenziaria, i cui appartenenti sono stati assolti due volte dalle gravi accuse formulate nei loro confronti". "Pretestuosa" anche l'idea di intitolare una strada di Roma a Stefano Cucchi: "E' una proposta demagogica e strumentale. A parte che non possono intitolarsi strade o vie a chi e' morto da non meno di dieci anni, lo dice la legge, mi chiedo quali siano le benemerenze verso la nazione di Stefano Cucchi idonee a legittimare tale singolare richiesta. Ma quante sono, a Roma, le strade dedicate alla memoria degli appartenenti alle forze di polizia e di soccorso pubblico morti per mano della criminalita' o, appunto, nel corso di interventi di soccorso?". 02-11-2014 16:34 ITALIA/Cannabis terapeutica. Disobbedienza civile dei Radicali Agenti di polizia del Commissariato di Chianciano sono saliti sul palco del tredicesimo Congresso di Radicali italiani per impedire alla segretaria Rita Bernardini di cedere sacchetti contenenti marijuana ad Andrea Trisciuoglio, affetto da sclerosi multipla e segretario dell'Associazione Lapiantiano Cannabis Social Club Racale (Le). L'intervento -riferisce una nota del partito- è avvenuto intorno alle 13.15, mentre Rita Bernardini portava a termine l'azione conclusiva della terza disobbedienza civile sulla cannabis terapeutica, cedendo ai malati che ne necessitano, le bustine di marijuana provenienti dalle diciotto piantine coltivate da Marco Pannella, Laura Arconti e dalla stessa Rita Bernardini. Quest'ultima ha espressamente invitato le Forze dell'Ordine, presenti in sala, a compiere il loro dovere e ad arrestarla per la coltivazione e la cessione di marijuana ai malati. Gli agenti hanno però impedito la cessione e hanno sequestrato le bustine con la cannabis, che ora saranno analizzate e inviate al pm. ''Da 30 anni chiediamo di essere arrestati -afferma Bernardini dal palco del Congresso - perché sia fatto nei nostri confronti quello che ogni giorno viene fatto ai privati cittadini, che vengono arrestati per coltivazione di cannabis. Vogliamo che le leggi dello Stato siano applicate e siano vive''. Infine ha ringraziato gli agenti di Polizia per aver fatto il loro dovere. I Radicali, da sempre favorevoli alla legalizzazione delle sostanze stupefacenti, chiedono -attraverso questa terza disobbedienza civile- che sia reso effettivo l'accesso ai farmaci oggi solo teoricamente consentito dalla legge Turco del 2007: sono, infatti, solo 60 all'anno in tutta Italia i malati che riescono ad ottenere il Bedrocan, infiorescenze selezionate importate dall'Olanda, attraverso le Asl. Gli altri malati, se riescono a trovare il medico prescrittore, possono andarla ad acquistare presso le farmacie galeniche che la vendono al prezzo di 35 euro al grammo. L'unica soluzione sempre disponibile e illegale per chi non riesce a trovare beneficio dai farmaci tradizionali, è rivolgersi al mercato clandestino delle mafie. ''La spinta all'iniziativa -specifica Rita Bernardini - è venuta da Andrea Trisciuoglio e dall'Associazione no profit Lapiantiamo Cannabis Social Club Racale, in provincia di Lecce''. Trisciuoglio, dal palco del Congresso ricorda come non si stia parlando di ''persone che si fanno le canne, ma di persone malate, che stanno per morire'' ai quali si preferisce ora somministrare morfina, una sostanza che, se assunta a lungo, arreca effetti molto negativi alla persona. Marco Pannella è intervenuto dicendo che ''la non violenza è questo: lottare per far rispettare allo Stato le proprie leggi. Credo che nei prossimi 2/3 anni -conclude Pannella- noi otterremo a livello mondiale la legalizzazione''. 01-11-2014 10:35 AFGHANISTAN/Ormai e' un narco-Stato. Allarme della Russia L'Afghanistan s'è trasformato in un narco-stato. L'ha affermato - secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti - il presidente del Servizio federale di controllo sulla droga della Russia Viktor Ivanov, che da anni lancia l'allarme sul fallimento delle politiche di sradicamento delle piantagioni di oppio portate avanti dalla coalizione a guida statunitense e che in passato ha posto l'accento sui rischi connessi al ritiro, in corso, delle forze della coalizione. "Negli ultimi tre anni, le aree delle piantagioni sono cresciute da 138mila ettari a 209mila ettari; quest'anno ci attendiamo che le aree coltivate a oppio crescano a 250mila ettari", ha affermato il capo dei servizi antidroga di Mosca. "Questo - ha continuato - supera di gran lunga le arre coltivate a coca in Sudamerica. L'Afghanistan si sta rapidamente trasformando in un narco-stato". L'Aghanistan produce oltre il 90 per cento dell'eroina mondiale e, dal paese da oltre un trentennio in guerra, il pericoloso stupefacente si diffonde nel mondo, passando in buona parte anche attraverso la Russia, che ha un numero considerevole di tossicodipendenti. Secondo Ivanov, in Afghanistan sono prodotte ogni anno qualcosa come 150 miliardi di dolsi individuali di eroina, che vuol dire 25 dosi per ogni abitante della Terra. I depositi si trovano vicino al confine russe e, secondo il funzionario di Mosca, contengono una riserva di 3mila tonnellate di eroina pura. "La pressione dell'eroina sul nostro paese che viene dall'esterno non diminuisce e, anzi, tende a crescere", ha detto allarmato Ivanov. "Queste potenti e concentrate droghe - ha continuato - sono la minaccia numero uno per la Russia e per i paesi dell'Asia centrale". In Russia, secondo i numeri forniti dal servizio antidroga, ci sono tra un milione e un milione e mezzo di consumatori abituali d'eroina. I morti per droga sono stimati essere qualcosa come un milione all'anno. E continua a essere diffusa l'abitudine di condividere le siringhe, dando spazio così a un'ulteriore diffusione dell'HIV, i cui numeri stanno crescendo invece che diminuire come in altre parti del mondo, Il Cremlino ha più volta accusato la Nato per non essere riuscita a mettere in campo politiche per contenere la capacità produttiva dei narcotrafficanti in Afghanistan. E lo scorso anno il responsabile delle politiche sanitarie russe Gennady Ohnishenko a lanciato l'allarme sul rischio che il ritiro delle forze della coalizione, arrivate in Afghanistan nel 2001 alla caccia di al Qaida e Osama Bin Laden dopo l'11 settembre e rimastevi finora senza riuscire a stabilizzare il paese, volesse significare una specie di "liberi tutti" anche per i narcos. Le stime dell'Ufficio per le droghe e la criminalità delle Nazioni unite dà ragione a Mosca: nel 2013 la produzione di oppio in Afghanistan ha raggiunto 5.500 tonnellate, con un incremento del 49 per cento rispetto al 2012. 31-10-2014 18:13 URUGUAY/Cannabis legalizzata. Istituiti i 'club della cannabis' Dopo l'entrata in vigore della legge che regola il consumo di cannabis, l'Uruguay compie un altro passo delle sue politiche di legalizzazione delle droghe leggere varando i cosiddetti "club della cannabis", che potranno essere composti da 45 persone al massimo. Al di là della produzione e della vendita in farmacia, questi club potranno coltivare fino a 99 piante. L'autorizzazione è stata firmata dall'Istituto di regolamentazione e di controllo della cannabis (Ircca). Approvata nel 2013, la legge approvata in Uruguay è unica al mondo e prevede tre diverse possibilità di acquistare la marijuana: attraverso l'autocoltivazione, l'adesione a un club o la vendita in farmacia. L'autoproduzione casalinga è già stata autorizzata a fine agosto, mentre per la vendita in farmacia - secondo quanto previsto dal presidente Josè Mujica, primo sostenitore della legalizzazione - bisognerà aspettare l'inizio del prossimo anno. 31-10-2014 18:08 ITALIA/Caso Cucchi. Tutti assolti in appello La sentenza d'appello ribalta completamente il processo-Cucchi: i sei medici, i tre infermieri e i tre agenti della penitenziaria incriminati per la morte del giovane geometra sono stati assolti per insufficienza di prove. La decisione dei giudici cambia del tutto l'esito dell'udienza di primo grado: allora - era il 5 giugno del 2013 la III Corte d'Assise condanno' a due anni il primario del reparto detenuti dell'Ospedale Pertini di Roma, Aldo Fierro, e puni' con una sentenza di un anno e quattro mesi i quattro medici accusati di abbandono di persona incapace, favoreggiamento e omissione del referto. A cinque anni dalla morte di Cucchi, il giallo sulle cause e sulle responsabilita' non e' ancora risolto. Il giovane romano, trentunenne con problemi di droga e anoressia, venne arrestato la notte del 15 ottobre del 2009 e mori' all'ospedale Pertini sette giorni dopo, il 22 ottobre. La cattura scatto' perche' Cucchi fu trovato in possesso di venti grammi di droga. A pochi giorni dalla morte, i genitori diffusero le foto shock del cadavere di Stefano, scattate in obitorio. Erano ben visibili, oltre alla magrezza scheletrica (Cucchi pesava 43 kg al momento della morte), delle lesioni diffuse la cui origine non e' mai stata del tutto chiarita. Il volto era tumefatto: una maschera violacea attorno agli occhi, uno dei quali schiacciato nell'orbita, un ematoma bluastro sulla palpebra e la mandibola spezzata. E poi la schiena, fratturata all'altezza del coccige. L'inchiesta avviata dalla Procura diede il via ad un lunghissimo processo, iniziato con il rinvio a giudizio dei dodici imputati (gennaio 2011). Da allora, sono servite 45 udienze, 120 testimoni sentiti, decine di consulenti tecnici nominati da accusa, parti civili, difesa, e anche una maxi-perizia disposta dalla stessa Corte. La sentenza di primo grado fu annunciata nel giugno del 2013: i poliziotti furono tutti assolti, mentre scattarono le condanne per i quattro medici rinviati a giudizio. Per la III Corte d'assise, Cucchi non fu picchiato nelle celle di sicurezza del tribunale, ma mori' in ospedale per malnutrizione e l'attivita' dei medici fu segnata da omissione e noncuranza. Le pene comminate furono pero' molto inferiori alle richieste del Pubblico Ministero: un anno e quattro mesi per i quattro medici accusati di abbandono di persona incapace, favoreggiamento e omissione di referto. Le richieste, per tutti e quattro, superavano i cinque anni di detenzione. Per il quinto condannato, a otto mesi per falso e abuso di ufficio, la richiesta iniziale era di due anni di reclusione. Dopo il primo grado, il procuratore generale Mario Remus chiese la revisione della sentenza, continuando a sostenere la tesi della morte per pestaggio e poi per abbandono in ospedale. Prima della riapertura del processo, fu anche disposto un maxi-risarcimento di un milione e 340mila euro alla famiglia Cucchi da parte dell'Ospedale Pertini. Il processo di secondo grado e' terminato oggi, con assoluzione piena per tutti gli imputati. Ma la famiglia annuncia ancora battaglia: la prossima tappa dovrebbe essere il ricorso in Cassazione. 31-10-2014 10:14 ITALIA/Droga in carcere. Arrestato agente penitenziario a Catania; altri 4 indagati Un assistente capo della polizia penitenziaria del carcere catanese di Bicocca, M.M., e' stato sottoposto agli arresti domiciliari per corruzione continuata e detenzione a fine di spaccio di marijuana e cocaina. Secondo l'accusa, dal 2009 al febbraio 2013 avrebbe fornito ai detenuti, in cambio di denaro, una sorta di 'assistenza' che consisteva nell'introdurre in cella alimenti non consentiti, bevande alcoliche, profumi, telefoni cellulari, supporti informatici MP3 e droga. Nell'indagine sono coinvolti anche altri quattro agenti di custodia. M. avrebbe inoltre, garantito a personaggi di vertice dei clan mafiosi la possibilita' di incontrarsi tra loro riservatamente, di avere colloqui telefonici con i familiari oltre il numero massimo consentito, di far avere messaggi ai congiunti e di essere tempestivamente avvisati dell'imminente esecuzione di misure cautelari. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, sono state avviate nel novembre del 2012 dopo l'arresto di un altro assistente capo della polizia penitenziaria, A.R., in servizio a Piazza Lanza, trovato in possesso di un pacco contenente cocaina, marijuana, "pizzini", profumi ed altri oggetti che doveva consegnare ai detenuti. Le dichiarazioni di alcuni pentiti e le intercettazioni hanno permesso di ricostruire una rete di appartenenti alla polizia penitenziaria in servizio presso nelle due case circondariali di Catania, Piazza Lanza e Bicocca, che favorivano i reclusi e specialmente quelli accusati di mafia. Ricevevano in cambio somme di denaro, a volte una tantum e in altri casi con cadenza mensile. E' tra l'altro emerso che Giuliano Gerardo Cardamone , gia' comandante della polizia penitenziaria a Bicocca, sarebbe stato stabilmente a disposizione di esponenti del clan mafioso dei Laudani dai quali veniva mensilmente retribuito. E' indagato per corruzione aggravata dalla finalita' di favorire Cosa nostra. Per altri agenti, il pagamento era "a prestazione" e variava dai 200 ai 300 euro. Per episodi di questo genere sono indagati oltre a M.M. e A. R. anche G.S. (assistente capo della polizia penitenziaria Bicocca, sospeso dal servizio perche' coinvolto nell'operazione "Fiori bianchi"), V.L. (gia' assistente capo della polizia penitenziaria a Piazza Lanza). Il Gip, pur riconoscendo la gravita' dei fatti contestati e la sussistenza di un quadro indiziario solido, ha disposto l'applicazione della misura degli arresti domiciliari solo al M., mentre per gli altri indagati non ha ravvisato esigenze cautelari. 30-10-2014 19:01 SPAGNA/Traffico droghe. Altri arresti su nave scuola della Marina Altri due arresti per il traffico di droga dalla Colombia alla Spagna realizzato usando la nave scuola della Marina militare spagnola "Juan Sebastian Elcano" e scoperto col sequestro di 127 kg di cocaina nell'agosto scorso. Come annuncia il ministero della Difesa in un comunicato, sono stati arrestati altri due membri dell'equipaggio nell'ambito dell'inchiesta che aveva già portato all'arresto di tre marinai. Sul veliero si addestrarono alla navigazione anche i re Felipe VI e suo padre, Juan Carlos L'inchiesta, condotta in collaborazione fra la Armada spagnola e la Guardia Civile e sottoposta a segreto istruttorio, "non solo ha evitato l'introduzione di un'importante quantità di droga" in Spagna, "ma sta dando i frutti necessari per facilitare" il rinvio a giudizio di tutti gli indagati, secondo il ministero. Ad agosto la guardia civile aveva sequestrato la cocaina sulla "Elcano" mentre era ancorata al largo del porto di San Fernando (Cadice), e aveva arrestato un marinaio spagnolo e uno ecuadoriano. Questi ultimi, stando ai risultati delle indagini, erano stati arruolati da narcotrafficanti colombiani durante lo scalo della nave scuola a Cartagena de las Indias, in Colombia, per il trasporto di carichi di droga a New York e in Spagna. La droga, divisa in pacchetti fra i 5 e i 10 kg era stata occultata negli effetti personali dei marinai. 30-10-2014 18:58 SRI LANKA/Traffico droghe. Condannati a morte 5 pescatori indiani Un tribunale dello Sri Lanka ha condannato a morte cinque pescatori indiani di etnia tamil con l'accusa di traffico di droga. Lo riferiscono i media locali. Gli uomini, appartenenti allo stato del Tamil Nadu, erano stati arrestati nel 2011 dalla marina cingalese con un sospetto carico di stupefacenti. Erano su una barca al largo della città di Jaffna sospettata di portare la droga in Sri Lanka. Oltre a loro, altri otto imputati sono stati condannati alla pena capitale per traffico di eroina. Un portavoce del ministero degli Esteri di New Delhi ha annunciato che i pescatori presenteranno ricorso contro la sentenza di primo grado. 30-10-2014 18:57 ITALIA/Picchia madre per farsi dare soldi per droga. Arrestato L'ha maltrattata tanto da costringerla a ricorrere alle cure dell'ospedale. E' l'epilogo di una storia di violenza tra le mura domestiche, i cui protagonisti, vittima e carnefice, sono madre e figlio. Lui, 29enne tossicodipendente, già sottoposto alla libertà vigilata, nei giorni scorsi è stato denunciato dai carabinieri di Pegli (Genova), intervenuti dopo l'ennesima lite. Al centro, sempre la droga: lui che chiede i soldi e la madre che esasperata rifiuta, poi vessazioni e violenze. Sono stati i vicini, allarmati sentendo rumori e grida, a chiamare i carabinieri. Il 29enne dovrà ora rispondere di maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni. 30-10-2014 16:46 GRAN BRETAGNA/Abuso droghe. Leggi punitive non funzionano. Rapporto del Governo Le leggi punitive non influiscono sull'abuso di droga. E' la conclusione di un rapporto del governo britannico in cui le misure contro la tossicodipendenza usate dal Regno Unito sono state paragonate con quelle di altri 13 Paesi. Nello studio vengono presi in considerazione i diversi approcci, dalla tolleranza zero fino alla depenalizzazione, e appare come l'abuso di droga "venga influenzato da fattori più complessi e non definiti rispetto alle sole leggi e alla loro applicazione". Il rapporto ha causato diverse polemiche all'interno del governo di coalizione britannico. Il premier David Cameron ha sottolineato che nonostante questi risultati la politica scelta dal Regno Unito - Paese con un approccio severo in materia - non cambia, perché ha dato i suoi frutti in quanto l'uso di droga è in diminuzione. Di parere opposto è Norman Baker, sottosegretario agli Interni libdem, con delega sui problemi di droga, secondo cui serve un cambiamento 'radicale' andando verso forme di depenalizzazione. Gli ha fatto eco il vicepremier e leader del suo partito, Nick Clegg, secondo cui "la guerra contro la droga non sta funzionando" ed è necessario concentrarsi invece sulla soluzione di un problema sanitario. 30-10-2014 15:31 MESSICO/Narcoguerra. Ancora una fossa comune trovata in Guerrero Le autorità dello stato messicano di Guerrero (sudovest del paese) hanno scoperto un fossa comune con almeno 13 corpi nella località di Ocotitlan, comune di Zittlala, circa 450 kilometri all'est di Iguala, la cittadina dove sono spariti 43 studenti di una scuola magistrale lo scorso 26 settembre. Secondo fonti non ufficiali citate dal quotidiano El Financiero, la presenza delle tombe clandestine era stata segnalata vari giorni fa, ma solo ieri le autorità locali hanno inviato un gruppo di esperti per esaminare il luogo. La procura federale messicana, responsabile dell'inchiesta sugli studenti "desaparecidos", non ha fornito nessuna informazione sulla scoperta di questa nuova fossa comune, né su un possibile nesso con l'inchiesta sulla strage di Iguala. 30-10-2014 15:23 MESSICO/Narcoguerra. Continuano e aumentano proteste e disordini in Guerrero Non diminuiscono la rabbia e l'indignazione causate dal caso dei 43 studenti "desaparecidos" nello stato di Guerrero: a Chilpancingo, capitale statale, manifestanti hanno dato fuoco alla residenza del governatore, mentre nella località di Iguala, dove sono spariti gli studenti, il nuovo sindaco ha presentato le sue dimissioni solo sette ore dopo aver assunto il suo mandato. Studenti ed insegnanti del Coordinamento Statale di Lavoratori dell'Educazione di Guerrero (Ceteg) sono scesi in piazza a Chilpancingo per respingere la nomina di Rogelio Ortega Martinez come nuovo governatore, in sostituzione di Angel Aguirre, che si è dimesso a causa della strage di Iguala. "E’ sempre la stessa mafia", urlavano i manifestanti, che hanno lanciato un veicolo in fiamme contro Casa Guerrero, residenza del governatore. Aguirre si è dovuto dimettere a causa dei suoi legali con José Luis Abarca, il sindaco di Iguala, latitante dallo scorso 26 settembre ed accusato di aver consegnato il gruppo di manifestanti della scuola magistrale di Ayotzinapa a sicari del gruppo narco Guerreros Unidos: ambedue, infatti, appartengono al Partito della Rivoluzione Democratica (Prd, sinistra). Abarca è stato sostituito ieri da Luis Mazon Alonso, il cui mandato però è durato meno di un giorno: circa sette ore dopo aver accettato l'incarico di sindaco, infatti, si è dimesso "per motivi personali". 30-10-2014 11:59 USA/Legalizzazione cannabis. Oregon e Alaska al voto Due anni dopo che il Colorado e Washington hanno rotto il ghiaccio, altri due Stati americani vanno al voto la settimana prossima per decidere con un referendum se legalizzare o meno la marijuana. Si tratta di Oregon e Alaska. Entrambe le parti in causa sostengono che il risultato del voto potrebbe decidere il destino della legalizzazione su scala nazionale. E dietro la campagna legalizzatrice c`è un cambio di vento politico nel Paese. Se i democratici hanno capito che sostenere la legalizzazione non porta con sé i rischi di un tempo (per esempio passare per partito troppo tollerante), l`ala più libertaria del partito repubblicano ha guadagnato forza sotto la guida del senatore Rand Paul, del Kentucky, che si è detto a favore della legalizzazione. I gruppi antidroga sembrano scarseggiare, invece, di fondi e idee. In Alaska hanno raccolto solo un nono dei soldi degli avversari, e in Oregon solo un venticinquesimo. I soliti argomenti che puntano a terrorizzare gli elettori sulle conseguenze della cannabis non funzionano più, ha scritto il quotidiano The New York Times. Gli adulti che andranno al voto sulla legalizzazione sono i ragazzini che fumavano marijuana in passato e gli effetti della "rivoluzione" in Colorado e Washington dimostrano che non ci sono rischi per la pace sociale. In ogni caso, secondo il quotidiano, contano le tradizioni politiche e culturali dei singoli Stati e dunque i risultati del referendum non sono del tutto prevedibili. 29-10-2014 12:05 ITALIA/Traffico illegale farmaci online piu' lucroso di droghe Il traffico illegale di farmaci contraffatti online "vale più del traffico illegale di cocaina". Lo ha affermato il generale dei Nas Cosimo Piccinno a margine della presentazione del canale dell'ANSA 'Salute&Benessere65+'. Negli ultimi due anni, ha detto, c'è stato "un aumento esponenziale di traffici online e furti in ospedale". Il traffico online illegale di farmaci, ha spiegato Piccinno, "è in continuo aumento" e garantisce margini di guadagno superiori in rapporto, ad esempio, al traffico di cocaina. I più 'redditizi' sono i farmaci antitumorali: "un chilogrammo di farmaci antitumorali monoclonali - ha affermato il generale dei Nas - ha un costo di 8-200 milioni di euro nel mercato legale; lo stesso quantitativo venduto illegalmente garantisce un guadagno cash pari almeno alla metà di tale importo". L'interesse criminale verso tale settore è dunque crescente: un euro investito in cocaina, ha sottolineato Piccinno, ne rende infatti 16; al contrario, 60 euro impiegati in principi attivi ne rendono almeno 150 mila. Pertanto la stima è che nella filiera dei farmaci contraffatti il rapporto di investimento sia pari a un euro a 2.500. 29-10-2014 11:06 ARABIA SAUDITA/Eseguite due condanne a morte per traffico di droga Sono state eseguite in Arabia Saudita le condanne a morte comminate a un pakistano e a un cittadino del regno accusati di traffico di droga. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Riad come riporta l'agenzia di stampa ufficiale Spa. Il pakistano Mohammed Gul Rahma era stato condannato alla pena di morte per "spaccio di grandi quantità di eroina". La condanna è stata eseguita a Qatif, nell'est del regno. Il saudita Mohammed bin Noun bin Nasser Al-Dhufairi era stato invece condannato per "spaccio di anfetamine" ed è stato messo a morte nella regione nordorientale di Jawf. Omicidio, stupro, apostasia, rapina a mano armata, oltre al traffico di droga, sono i reati che in Arabia Saudita vengono puniti con la pena di morte. Re Abdullah bin Abdulaziz Al Saud, sottolinea la Spa, "è determinato nella battaglia al narcotraffico". 28-10-2014 17:31 /Lotta al narcotraffico. Accordo Cina/Tagikistan La Cina e il Tagikistan hanno lanciato ieri una campagna congiunta contro la criminalita' transnazionale legata alla droga. Un ufficio per azioni congiunte e' stato aperto presso l'Ufficio di sicurezza pubblica della regione autonoma uiguri di Xinjiang (nord-ovest), che confina con il Tagikistan. La campagna durera' fino al 21 novembre e coinvolge gli aeroporti e i porti terrestri. I due Paesi hanno stabilito dei meccanismi di divisione e di coordinamento delle informazioni e si focalizzeranno su questioni importanti che coinvolgono fabbricanti e trafficanti di droga. 28-10-2014 17:23 ITALIA/Droga. Cassazione penale. La continuazione della pena e' da valutare Annullamento sì, ma non assoluto. Nella disciplina di contrasto alla diffusione di stupefacenti, terremotata dalla sentenza della Corte costituzionale n. 32 del 12 febbraio di quest'anno, il caso della continuazione tra i reati può determinare l'annullamento della sentenza impugnata solo quando è possibile che la pena inflitta possa essere rideterminata dal giudice del rinvio applicando il principio di prevalenza della legge penali più favorevole. In questi termini conclude la Cassazione, con la sentenza n. 44791 della Quarta sezione penale depositata ieri. La Corte ha così respinto il ricorso presentato contro la condanna emessa dalla Corte d'appello di Catania che aveva sanzionato con 3 anni di reclusione e 14mila euro di multa (oltre alla distruzione delle sostanze sequestrate) la detenzione di cocaina e marijuana e la cessione a terzi di stupefacenti. In discussione c'era il caso della continuazione, visto che la Corte d'appello aveva respinto la contestazione sostenendo che l'acquisto al fine della vendita, e la consecutiva cessione di tutte o solo una parte delle sostanze acquistate, integrano distinte condotte di reato. Ricostruendo la giurisprudenza sul punto, la sentenza ricorda l'esistenza di due orientamenti successivi al verdetto di incostituzionalità di una parte cruciale del Testo unico nell'inverno scorso. Un primo indirizzo ritiene che la necessità di dare applicazione alla legge più favorevole non si riflette nell'annullamento della sentenza impugnata quando i reati per i quali la disciplina più mite non è stata applicata costituiscono reati satellite, «ciò in quanto, nell'istituto della continuazione, una volta individuata la "violazione più grave", i reati meno gravi perdono la loro autonomia sanzionatoria, dovendosi solo aumentare la pena per la violazione più grave, senza che rilevino i limiti legali della pena prevista per i singoli reati satellite». L'altro orientamento, invece, prevede che i nuovi e più favorevoli limiti di pena, successivi alla sentenza della Consulta, impongono comunque una nuova valutazione della pena, da infliggere: sì quindi, in Cassazione, all'annullamento con rinvio, fatta salva la possibilità per il giudice del rinvio di confermare la sanzione già irrogata. La Cassazione, con la pronuncia depositata ieri, si scosta però da questi precedenti, mettendo in evidenza tra l'altro, come, proprio per le vicende recenti della normativa in materia di stupefacenti, per l'applicazione della legge più favorevole bisogna avere come punto di riferimento non solo l'entità della pena, ma anche la composizione del capo d'imputazione. In quest'ultimo infatti il reato-base può essere costituito dalla detenzione di sostanze stupefacenti di gravità diversa. «Tanto implica – osserva la Cassazione – la necessità di valutare le ragioni di persistenza della fictio iuris costituita, in funzione di attenuazione della pena, dal reato continuato». Tutto ciò però non impone l'annullamento della sentenza impugnata in ogni caso, perché le regole processuali, con il divieto di reformatio in peius, possono rendere inutile la cassazione del provvedimento; ma non è escluso invece che possa verificarsi il contrario come, per esempio, nell'ipotesi della detenzione di elevate quantità di droghe leggere e minime di pesanti. (IlSole24Ore) 28-10-2014 13:38 ITALIA/Detenuta muore per overdose in carcere Sollicciano Firenze Nella sezione femminile del carcere di Firenze-Sollicciano una detenuta e' morta questa notte per probabile overdose mentre un altra detenuta, sempre nella giornata di ieri, era stata ricoverata d'urgenza per gli evidenti sintomi del sovradosaggio da stupefacenti. Lo riferisce il segretario dell'Osapp, organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria, Leo Beneduci. La morte della detenuta italiana di 36 anni , che risulterebbe essere il 116esimo decesso in carcere dall'inizio dell'anno, e' stata scoperta solo questa mattina dopo che sono risultati vani i tentativi di risvegliarla e poi di rianimarla "ma - precisa il sindacalista - visto anche il probabile ingente ingresso nel carcere fiorentino di sostanze stupefacenti, non possiamo negare di avere espresso piu' volte, ad oggi del tutto ignorati, notevoli perplessita' riguardo alla attuale gestione anche dal punto di vista della sicurezza del carcere di Sollicciano". "L'auspicio - conclude Beneduci - e' che gli allarmi di un sindacato di poliziotti addetti al settore, qual e' l'Osapp non restino inascoltati da parte dell'amministrazione penitenziaria centrale e del Guardasigilli Orlando, stanti le situazioni di rischio e di danno che poi, inevitabilmente, si verificano". 28-10-2014 10:48 MESSICO/Narcoguerra. Ancora fosse comuni in Guerrero Le autorità messicane impegnate nella ricerca dei 43 studenti universitari scomparsi dopo una manifestazione il mese scorso, stanno ora indagando sul ritrovamento di resti umani in una nuova fossa comune nello Stato di Guerrero. Sono attesi ora i risultati dei test per capire se si tratta dei corpi dei ragazzi. Le autorità messicane hanno scoperto la nuova fossa a Cocula, una cittadina a circa 17 chilometri dal punto in cui gli studenti sono stati visti l'ultima volta, grazie alle dichiarazioni di quattro persone arrestate dalla polizia lunedì. Il procuratore generale Jesus Murillo Karam ha confermato i quattro arresti durante una conferenza stampa, ma non ha fatto menzione ad altri resti o fosse comuni. Alcuni degli arrestati, ha spiegato, potrebbero essere membri del cartello Guerreros Unidos responsabile della scomparsa effettiva degli studenti dopo gli scontri con la polizia locale. Due dei detenuti hanno ammesso di aver ricevuto un grande gruppo di persone il 26 settembre, la data in cui gli studenti sono scomparsi. Gli investigatori stano ora cercando di confermare la veridicità delle dichiarazioni. Secondo quanto ricostruito dalla stampa, gli studenti sono stati consegnati dalla polizia alla criminalità: la vicenda ha portato all'arresto di 56 persone e alle dimissioni del governatore dello Stato di Guerrero, Angelo Aguirre. Il sindaco di Iguala, Jose Luis Abarca, ritenuto responsabile di aver dato l'ordine alla polizia di consegnare i ragazzi alla gang, è ora ricercato insieme alla moglie e al capo della polizia. Gli studenti sono scomparsi dopo uno scontro con la polizia nella città di Iguala, 130 chilometri a sud ovest di Città del Messico. Secondo il procuratore i funzionari locali hanno preso gli studenti a una stazione di polizia e a Cocula. Ad un certo punto, sono stati caricati a bordo di un autocarro con un cassone ribaltabile ancora in vita, e scaricati in una zona alla periferia di Iguala. Prima della nuova scoperta di ieri, gli investigatori avevano trovato 11 tombe clandestine contenenti 38 gruppi di resti umani sulle colline di Pueblo Viejo nel comune di Iguala. Il test del Dna aveva determinato che non si trattava dei corpi degli studenti. 28-10-2014 10:43 ITALIA/30 indagati per spaccio droga, assolti dopo 11 anni Il tribunale di Lamezia Terme ha assolto 30 persone accusate di spaccio di stupefacenti. La sentenza è giunta 11 anni dopo il loro arresto nell'ambito dell'operazione chiamata 'Hurricane', condotta nell'ottobre del 2001 dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme. Altre quattro persone erano state condannate nel novembre del 2002 a pene da un anno e 4 mesi a sei mesi di reclusione al termine del processo con rito abbreviato svoltosi davanti al giudice per le udienze preliminari di Lamezia Terme. Gli inquirenti avevano sempre sostenuto di aver individuato una fitta rete di spacciatori di droga che operava nella città di Lamezia. Nel corso delle indagini erano state raccolte le testimonianze di alcuni tossicodipendenti ed erano state compiute intercettazioni telefoniche ed ambientali nei confronti delle persone coinvolte nell'inchiesta. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------