reportage natale 2013 alfabeto emotivo

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reportage natale 2013 alfabeto emotivo
IL
PU
NT
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Cina e Italia
Una delegazione
dell'autorità centrale
cinese ha fatto visita al
NAAA per conoscere da
vicino l'operato dell'ente
nato nel 1993...
Anno IX ■ Numero 2 ■ Dicembre 2013
Trimestrale NAAA Onlus ■ Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - LO/BG ■ Copia omaggio
Network. Aiuto. Assistenza. Accoglienza.
REPORTAGE
Adolescenza e adozione:
quando e come parlarne.
NATALE 2013
Scegli di aiutare molti bambini
ad avere un futuro migliore.
ALFABETO EMOTIVO
P come paura: come aiutare i
bambini a superare le loro paure.
Foto in copertina: potete inviare le vostre foto a [email protected].
Per ogni numero la redazione sceglierà quale foto pubblicare.
Anno IX ■ Numero 2 ■ Dicembre 2013
Iscrizione Tribunale di Torino
n. 5809 del 21 ottobre 2004
Direttore Editoriale:
Maria Teresa Maccanti
Direttore Responsabile:
Marta Martiner Testa
Redazione e collaboratori:
Maria Teresa Maccanti, Claudia Perello,
Andrea Trovato, Silvia Minetti, Paola Riccardi,
Elisa Azeglio, Alessio Gigante, Vanna Girodo,
Laura Rossi, Cristina Bellan, Mara Gallo,
Marie Pratz
Fotografie:
© NAAA Onlus se non altrimenti specificato
Grafica e impaginazione:
Paola Perello
Editore:
NAAA Onlus, Via San Maurizio 6 - 10073 Ciriè
(TO) Tel 011 922278 - Fax 011 9222279
e-mail: [email protected] - www.naaa.it
Stampato presso:
GamEdit - Via A. Moro, 8 - 24035 Curno (BG)
Numero stampato in:
1500 copie
Il NAAAnews rispetta l'ambiente!
La copia che hai in mano e il cellophan che la
riveste sono stati prodotti seguendo rigorose
norme per rispettare il Mondo e garantire un
futuro migliore a tutte le popolazioni che vi
abitano.
editoriale
ADOLESCENZA
indipendentemente dall’adozione!
Dopo aver affrontato una tempesta, dopo aver lottato per non essere
sopraffatti dalle preoccupazioni ingenerate dalle contrapposizioni generazionali e, purchè si sopravviva alla tempesta, noi genitori ne emergiamo sicuramente spossati ma felici e le difficoltà per mantenere la barra
al centro si dimenticano presto. Solo in giorni particolari ricordo, come
in un racconto epico, le turbolenze vissute tanti anni fa quando, per non
annegare nelle difficoltà, ho dovuto far ricorso agli ultimi brandelli di
energia. Ma la tempesta è passata e mi ha lasciato la serenità di chi ce
l’ha fatta. I miei figli mi hanno fatta crescere, spero di essere diventata
una mamma che vive nel tempo attuale, senza limiti emotivi, senza limiti
psichici, senza pregiudizi. Mi spaventano quei genitori che dinanzi ai figli
adolescenti o giovani adulti non hanno altro da dire che "ai miei tempi queste cose non si potevano fare, queste cose non succedevano",
perché significa che quei genitori sono inadeguati ai figli che hanno e
ancora peggio saranno inadeguati ai nipoti che verranno!
Il consiglio non richiesto è quello di non fermarci alla nostra adolescenza, ma di andare incontro all’adolescenza dei nostri figli. Non siamo noi
che cresciamo i figli, sono loro che crescono noi genitori e ci conducono al sicuro dopo la “tempesta perfetta”! Buon Natale. ■
Maria Teresa Maccanti insieme ai figli Serena e Marco De Bastiani
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MARIA TERESA MACCANTI
Presidente NAAA
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sommario dicembre
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Editoriale
DI MARIA TERESA MACCANTI
La ricerca delle origini
DI CLAUDIA PERELLO
Sempre più stretto il legame
tra Italia e Cina
DI ANDREA TROVATO
Adolescenza e adozione
DI SILVIA MINETTI e
PAOLA RICCARDI
Previsioni del tempo
DI ELISA AZEGLIO
Per Natale regalo un futuro
migliore
DI PAOLA RICCARDI
In viaggio/3
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L'importanza del vostro
aiuto
DI VANNA GIRODO
P come paura
DI LAURA ROSSI
Malnutrizione e denutrizione
DI CRISTINA BELLAN
Le regole e i bambini
(2a parte)
DI MARA GALLO
La nostra storia
DI FAM. TERENGHI - PANZERI
Sono arrivati...
DI MARIE PRATZ
La famiglia NAAA si allarga
DI ANDREA TROVATO
DI ALESSIO GIGANTE
POSTit
CLAUDIA PERELLO
Responsabile formazione e post adozione
La ricerca delle origini
è un bisogno di tutti?
Dal convegno ADOTTIVI non si nasce, si diventa!
La risposta è no. Il desiderio o l'ossessione di ricercare le proprie origini biologiche
non è presente in tutti. È una questione
molto intima e soggettiva e la scelta, che
vada in una direzione piuttosto che un'altra, non toglie nulla ai genitori adottivi che
sono riconosciuti dai figli come mamma e
papà. Questo è il messaggio arrivato forte
e in modo inequivocabile dai figli adottivi,
in età adulta, che si sono confrontati su
questo tema. L'incertezza del "non riconoscimento nell'essere genitore" appartiene
ai genitori stessi. In fondo è vero che il "mestiere" del genitore è il più arduo di tutti ma
non è il genitore perfetto, supposto che
esista, di cui ha bisogno un figlio. I genitori
sono coloro che camminano in due sotto
l'ombrello: se i passi vanno verso la stessa direzione tutta la famiglia trova riparo.
Buon Natale a tutte le mamme e i papà! ■
INSIEME FAREMO GRANDI PROGETTI!
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80126 Parco Ideal Casa (NA)
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20020 ARCONATE (MI)
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PUGLIA
Corso Italia, 44
74027 SAN G. JONICO (TA)
Tel/Fax 099 5918720
e-mail: [email protected]
SICILIA - Punto informativo
Via Marchese Di Villabianca 163
90143 Palermo (PA)
Tel 388 9510616
e-mail: [email protected]
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ILPUNTO
ANDREA TROVATO
Addetto stampa
NAAA Onlus insieme ai rappresentati del CCCWA (China Center for Children’s Welfare and Adoption)
Sempre più stretto il legame tra Italia e Cina
U
na delegazione dell'Autorità Centrale cinese ha
fatto visita al NAAA per conoscere da vicino l'operato dell'ente, nato nel 1993, che si occupa di adozione e cooperazione internazionale, oltre che di sostegno
a distanza. "Abbiamo un obiettivo comune - ha esordito la
presidente Maria Teresa Maccanti in occasione del meeting che si è tenuto mercoledì 23 ottobre al Gotha Hotel
di Ciriè - ovvero aiutare i bambini. Questo è soltanto l'ultimo atto di un lungo percorso, iniziato ormai tra il 1999 ed
il 2000, di cui solo oggi stiamo iniziando a raccoglierne in
frutti. Con questo incontro, che segue quello già avvenuto a
Pechino nel mese di marzo, abbiamo gettato le basi per una
collaborazione sempre più stretta con la Cina. Siamo davvero onorati di questa visita: il fatto che dodici persone siano
venute a vedere come opera il nostro ente è un segnale di
grande serietà. Si apre una nuova fase, che speriamo possa
essere ancora più positiva per entrambe le parti". All'incontro era presente anche il vicesindaco del Comune di Ciriè.
"Siamo orgogliosi di avere sul nostro territorio una realtà
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importante come quella del NAAA - ha evidenziato Ruggero Vesco - che da vent'anni opera a sostegno dei bambini. Il
fatto che una delegazione dell'autorità centrale cinese abbia
voluto far visita all'associazione è sinonimo di grande professionalità ed impegno da parte di tutti quei professionisti
che in questi anni si sono spesi per i più deboli. La nostra Amministrazione comunale farà tutto il possibile per sostenere
le attività promosse dall'ente".
Nelle ultime settimane il NAAA ha seguito da vicino due
famiglie che hanno adottato un bambino cinese. "Questo
è un atto importante - ha concluso Chu Xiaoying, vicedirettore generale del CCCWA (China Center for Children's
Welfare and Adoption) - un inizio di una collaborazione che
speriamo possa essere la più duratura possibile. Abbiamo a
cuore i nostri piccoli ed è fondamentale aiutarli a trovare una
famiglia, qualora non l'avessero, oppure favorire i sostegni a
distanza. Ben venga quindi la collaborazione con il NAAA:
non solo sul piano delle adozioni, ma anche su quello della
cooperazione internazionale". ■
Gli interventi NAAA
« Dopo la prima parte della formazione si procede con
lo studio di destinazione, fase che vede riunita la presidente, tutti gli operatori Paese (Vanessa Leoncini, Sarah
Cavagliato, Marlene Rocchietti e Marie Pratz), la responsabile dell’équipe psico-sociale Laura Rossi e la responsabile adozioni (la sottoscritta). Si cerca di individuare i
Paesi dove la coppia potrebbe avviare concretamente
una procedura adottiva. Sarà la famiglia a scegliere la destinazione: una volta fatto questo passo importantissimo
tutto va in mano all'operatore Paese, figura di riferimento
che accompagnerà la coppia fino alla fine della procedura adottiva. A seconda delle modalità operative dei vari
Paesi, i documenti vengono tradotti all'estero, oppure dal
traduttore interno del NAAA, Alessio Gigante. »
Elisa Azeglio
“
Responsabile adozioni
« NAAA fonda tutto il percorso formativo e quello post
adottivo sui propri principi ispiratori ed è per questo che,
a partire dal primo incontro informativo sino alla conclusione dell'iter di formazione e poi ancora dopo il rientro
in Italia e per tutta la durata dell'obbligo post adottivo, i
professionisti insieme agli operatori utilizzano una formula di accompagnamento e di sostegno alla coppia e alla
famiglia. Le persone all'interno di NAAA non solo possiedono i requisiti professionali, ma anche l'esperienza personale in materia di adozione e famiglia. In questo percorso, però, non ci fermiamo solo agli obblighi di legge,
ma vogliamo raggiungere degli obbiettivi più alti e cioè
di essere veramente e per tutte le famiglie un punto di
riferimento forte, concreto e vicino. Non stiamo dietro
la cattedra dell'esperto, ma ci sediamo in mezzo a chi ci
ascolta e vuole essere ascoltato. »
Claudia Perello
“
Responsabile post adozione e formazione
« Siamo molto felici della buona collaborazione instaurata con il CCCWA e che ci ha permesso, in pochi mesi di
attività, di concludere già le nostre prime due adozioni,
lavorando sia con accordi One-to-One che con il sistema
online. L'attività sta procedendo al meglio con altre coppie in partenza e altre abbinate. »
Marie Pratz
“
Operatore Paese
« Il NAAA si occupa di cooperazione dal 2003 e da allora
ha attivato circa 100 interventi. La cooperazione si divide
principalmente in tre sezioni. Progetti di cooperazione
allo sviluppo: si tratta di azioni complesse a favore soprattutto di donne e bambini con lo scopo principale di fornire
loro i mezzi per migliorare la qualità di vita; Sostegno a
distanza: si tratta di un filo diretto tra una famiglia italiana
e una famiglia in un paese in via di sviluppo, allo scopo
di evitare l'abbandono scolastico dei bambini e garantire loro le cure necessarie; Progetti in Italia: sono azioni
di sensibilizzazione rivolte ad adulti e bambini con tema
principale la multiculturalità. »
Paola Riccardi
Responsabile cooperazione e sviluppo
« Chi sono i professionisti del NAAA? Gli enti autorizzati
italiani in gran parte nati, come il NAAA, dall’associazionismo di famiglie adottive, si sono dotati di una struttura
professionale, seguendo l’indicazione dei criteri per l’autorizzazione previsti dalla Commissione Adozioni Internazionali. I requisiti posti dalla Cai prevedono lo svolgimento
da parte degli enti autorizzati dell’attività professionale di
assistenti sociali, psicologi, psicoterapeuti, educatori nel
campo dei minori e della famiglia. »
Silvia Minetti
“
Assistente sociale
5
I
l 16 novembre si è tenuto a Busto Arsizio un convegno dedicato
all’adolescenza adottiva, organizzato dal NAAA e da altre associazioni
del territorio. Il convegno è nato dalla
volontà di tre realtà presenti sul territorio, noi del NAAA, la cooperativa Il
Villaggio in Città e Un mondo di Sorrisi Colorati, associazione di genitori
adottivi. Durante la preparazione del
convegno, sono emerse alcune parole chiave che hanno segnato tutto il
percorso di preparazione come un filo
rosso. Queste parole si possono riassumere in una: “IMPRONTE”. Ognuno
di noi lascia delle impronte dietro di
se, alcune più marcate, altre più leggere, quasi invisibili, ma ci sono sempre.
E per ognuno di noi arriva il momento
di fermarsi e ripercorrere a ritroso il
cammino, seguendo le impronte, per
capire da dove veniamo e chi siamo.
Ma quando un ragazzo adottato si
volta per cercare le proprie impronte,
non trova nulla, o solo tracce leggerissime, quasi invisibili. Con il convegno
abbiamo cercato proprio di parlare
di questo: delle impronte che non ci
sono, della loro ricerca e della difficoltà che incontrano i ragazzi nel misurarsi con questa assenza.
Gli interventi sono stati molto differenti fra loro perché abbiamo voluto
offrire una diversa gamma di sfumature dello stesso percorso.
Il convegno è stato aperto dall'intervento Adolescenza e adozione, di
Cristina COLLI, psicologa e psicoterapeuta presso l'Istituto Minotauro
di Milano. A partire dal mito di Edipo
(una storia di adozione, a ben pensarci, un'adozione fallita), è stata sviluppata una stimolante riflessione sugli
aspetti che oggi caratterizzano l'adozione e i cambiamenti che in parallelo
con il mutare della realtà sociale hanno
investito la famiglia, la sua struttura e
le sue funzioni. L'esperienza del lavoro
clinico con bambini e adolescenti adottivi e le loro famiglie consente di porre in rilievo alcuni temi, come il tema
dell'affiliazione, dell'accoglienza di un
elemento “diverso” in famiglia e nella
“stirpe”, della possibile difficoltà per il
figlio di costruire l'appartenenza alla
6
REPORTAGE
SILVIA MINETTI - Antropologa e Assistente Sociale
PAOLA RICCARDI - Responsabile cooperazione
ADOLESCENZA
e adozione
Ragazzi dei laboratori teatrali dell'Allegra Brigata insieme a Elis Ferracini
nuova famiglia e quella, per i genitori
adottivi di riconoscere appartenenze
affettive e culturali differenti.
Silvia MINETTI (assistente sociale
NAAA Onlus) ha portato con l'intervento “Noi” e “loro”: esperienze di
contatto con mondi adolescenti la
prospettiva dell'Ente Autorizzato,
delineandone innanzitutto il ruolo,
il mandato istituzionale, i compiti, lo
spazio di intervento nell'accompagnamento delle famiglie adottive in
crescita. Le caratteristiche della fase
adolescenziale, per ciò che concerne
l'adozione internazionale, sono state
poste in correlazione al dato, fornito
dalla Commissione Adozioni Internazionali, del costante aumento dell'età
media dei minori adottati che fanno il
loro ingresso in Italia. Una domanda
niente affatto banale è: dopo quanto
tempo la famiglia adottiva si trova ad
affrontare la fase dell'adolescenza di
un figlio? Sono state evidenziate alcune delle ragioni del fenomeno dell'aumento delle adozioni cosiddette “tardive” e alcuni dei suoi possibili effetti
sull'adolescenza nelle famiglie adottive. Indubbiamente, l'aspetto saliente
è il dato che una famiglia adottiva sia
sempre più frequentemente chiamata
ad affrontare la fase adolescenziale di
un figlio nel giro, a volte, di pochi anni
dal suo arrivo. Quali possono essere le
implicazioni di questo fatto? Recenti
ricerche pubblicate dall'Istituto degli
Innocenti di Firenze hanno mostrato
come l'adolescenza dei figli sia spesso
vissuta come un banco di prova della
buona riuscita dell'adozione. Vi sono
domande e aspettative ricorrenti che
gli adolescenti e le loro famiglie portano all'Ente Autorizzato, alcune delle
quali hanno a che fare con l'ineludibile
necessità di integrazione di informazioni, ricordi, narrazioni e a volte si
esplicano nella richiesta di ricongiungimento con fratelli biologici.
Introduce la seconda parte del convegno una presentazione della neonata
associazione di promozione sociale
Advocacy. Tutela e voce dell'infanzia,
di Varese, che da quest'anno è impegnata a sensibilizzare e a formare
adulti e fanciulli al riconoscimento e al
rispetto dei diritti attraverso momenti
di promozione e di confronto a livello
locale, nazionale e internazionale.
Carlo BERTO, educatore della cooperativa Il Villaggio in Città, ha presentato esperienze di tutoring sociale con
adolescenti. La cooperativa gestisce
servizi e progetti educativi rivolti a
bambini e ragazzi, in stretta collaborazione con le famiglie, con la finalità
di promuovere esperienze di partecipazione e di inclusione sociale. Viene
messo in luce una sorta di “
“paradosso
dell'educativo
dell'educativo”: l'adolescenza come
età delle trasformazioni e dei cambiamenti in un contesto socio - culturale a
sua volta segnato da trasformazioni e
cambiamenti fortemente “accelerati”
rispetto anche ad un recente passato
e, contemporaneamente, da resistenze opposte e contrarie, persino reazionarie. L'adolescente si trova a metà tra
un'infanzia lasciata o persa e un'età
adulta agognata, rincorsa, precocizza-
ta e al contempo temuta, quasi mai ad
immediata e realistica portata. L'adolescente, posto di fronte al mondo
delle mille offerte e possibilità, è paradossalmente bloccato dall'incapacità/
impossibilità di scegliere.
Stefania ROMANO (psicologa NAAA
Onlus) e Carlo BERTO hanno presentato il percorso rivolto a genitori con
figli adottivi che vivono l'età dell'adolescenza. Il percorso verrà articolato
in tre incontri, condotti da Stefania
ROMANO e da Linda SCHILLACI (psicologa della cooperativa Il Villaggio in
Città) presso la sede della cooperativa.
Gli argomenti proposti ad apertura dei
tre incontri saranno:
1. “Quando vi siete accorti che vostro
figlio/a è diventato adolescente?”
impatto dell'adolescenza sulle dinamiche familiari;
2. “E adesso che sei adolescente,
come ce la raccontiamo l'adozione?” specificità dell'adolescenza
adottiva;
3. “AAA Adolescenti Adottati Armoniosi cercasi” risorse di una famiglia “adolescente”.
Il percorso si propone di accompagnare il gruppo nell'esplorazione e nella
condivisione delle problematiche avvertite dagli stessi partecipanti come
urgenti e prioritarie nello svolgimento
del compito educativo con i propri figli. In particolare verranno individuati
quei comportamenti che segnalano
la fase adolescenziale; verranno ricercati significati generali e specifici per
leggere e attribuire senso ai compor-
tamenti dei figli e di tutti gli attori del
sistema familiare; verrà approfondito il vissuto di doppia appartenenza
dell'adolescente adottato; verranno
esplorate le risorse esistenti nel sistema familiare e sociale per favorire l'implementazione delle capacità genitoriali. La testimonianza di una coppia di
genitori, biologici e adottivi, di tre figli,
introduce l'ultima parte del convegno:
“Radice quadrata: parole di passaggio” a cura di Elis FERRACINI, attore,
burattinaio, regista, socio fondatore
dell'associazione culturale Allegra Brigata-Sinetema. Viene presentato un
percorso nella teatralità, "Lasciando
impronte nel cielo", rivolto a ragazzi e
ragazze dai 13/14 anni ai 17/18 anni. Si
tratta di un percorso teatrale di ricerca attraverso corpo, azioni, emozioni,
parole, in cui si giocherà ad inventare
ed improvvisare, insieme, creando immagini personali e comuni. Conclude il
convegno l'indimenticabile assaggio
offerto dagli adolescenti del laboratorio dell'Allegra Brigata del lavoro di
ricerca teatrale svolto insieme.
Oltre alle famiglie NAAA, ci ha fatto molto piacere vedere la presenza
di coppie di altri enti e di genitori di
bambini adottati in adozione nazionale. Altro elemento che ci ha colpito
positivamente è stato l’alto numero
di operatori del settore presenti: psicologi, assistenti sociali e, soprattutto,
educatori, a riprova del fatto che si
tratta di un argomento molto sentito,
anche oltre i confini della famiglia. ■
I vostri sostegni: GRAZIE!
NEPAL
VIETNAM
» Bac Kan - bambini in ospedale
Il progetto vede il sostegno di PEDRIALI Tommaso e TAMASSIA Albino.
» Blue Dragon - bambini in Vietnam
Il progetto dell'organizzazione Blue
Dragon vede il sostegno di MERAZZI
Daniele.
» Sostegno al Children's Home
Hanno aderito al sostegno di questo
istituto in grandi difficoltà: FONTANA Gianluca - CAMURANI Lorella,
MINELLA Piergiuseppe, BASTERIS
Marco, BOLLEA Maria Grazia, fam.
VILLA - VILLA, FACCHETTI Rosa Maria,
BALDUCCI Mauro, CRAVERO Mario,
PANZERI Paola, fam. CASELLA - ZENALDI, SPACCA Lucia, PAPPALARDO
Angela, COGNO Gianni, CHIODI Luciano, PLANCHENSTAINER Vittorio, fam.
ZANETTO-CAVAGLIÀ.
CONGO
» La Santé
Ha aderito al sostegno di questo
progetto la famiglia BENATI - BIANCHETTO.
CAMBOGIA
» Per chi suona la campanella
Il progetto vede il sostegno di FARINASSO CARLA in memoria di BORGOGNO Elda.
7
WORLD
ELISA AZEGLIO
Responsabile adozioni
Pioggia
or
ale
Cic
Variabile
p
Tem
o
Se
re
no
Nuvolos
Previsioni del tempo
lo
ne
La meteorologa per eccellenza (Ingrid Maccanti) ha deciso di lasciare le previsioni del tempo ad una meteorologa in erba… ed
eccomi qui. Lo spirito di queste previsioni resta lo stesso, un commento scherzoso con contenuti veritieri da prendere con apertura mentale perché è sempre molto difficile fare delle previsioni... anche il più esperto Giuliacci, ogni tanto, non è così preciso!
Siamo ormai in pieno autunno ma al NAAA, per alcuni Paesi, sembra essere in estate piena e anziché cadere le foglie... "cadono"
fagottini portati dalle nostre instancabili cicogne!
Europa
Partiamo con il nostro viaggio virtuale dall'Europa, interessata da tempo costante e sereno.
Asia
Proseguendo verso est vediamo ora la situazione in Asia,
continente sempre stabile con schiarite.
Dalla P������ le nostre cicogne, guidate
dall'Italia da Vanessa Leoncini, stanno facendo ancora gli straordinari: fagottini appena
consegnati, altri appena rientrati e altri ancora pronti a partire! Abbiamo bisogno di nuovi candidati e
la destinazione è sempre più interessante. Tempo stabile
e sereno.
In P������� altri cuccioli stanno finalmente incontrando i loro genitori! Il tempo su
questo Paese è però molto instabile e solo
in caso di segnalazioni inseriremo delle famiglie candidate.
In U������ il tempo è altrettanto stabile per i
bambini in età scolare o per gruppi di fratelli.
Vanessa deve tenere a bada le cicogne che
scalpitano ma abbiamo bisogno di inserire
candidati! I tempi sono molto rapidi, la procedura un po'
particolare ma non dovete spaventarvi! Sereno stabile.
Sempre Vanessa coordina le cicogne dalla
B�������: qui la situazione meteorologica è
sempre stabile. Le cicogne portano pochi fagottini ma ci danno molte informazioni su di
loro. Nessun problema da segnalare.
In F���������� R���� il tempo è sempre
sereno e splende il sole, nonostante le temperature rigide. Le cicogne sono molto indaffarate e scalpitano per partire: dall'Italia
Marlene Rocchietti fa fatica a tenerle a bada e, allo stesso
tempo, con molta pazienza, supporta le coppie nella preparazione dei documenti che richiede molto impegno... I
tempi di attesa sono davvero contenuti, sia per bambini
singoli che per fratelli. La destinazione è molto interessante e servono candidati!!!
Il tempo in N���� continua ad essere
nuvoloso e le cicogne sono "in letargo".
Nonostante le modifiche alla regolamentazione attuate dal Ministero locale, l'Autorità Italiana non sta autorizzando il deposito di
nuovi fascicoli. Prevista nuvolosità persistente.
Anche in C������� le cicogne sono
sempre a riposo. Restiamo in attesa di
una ventata di buone notizie che spazzi
via questi nuvoloni neri che ormai coprono il Paese da troppo tempo.
In V������ il tempo è stabile. Le cicogne, coordinate da Marie Pratz, volano con fagottini
"speciali": meta ideale per famiglie con buone
disponibilità di accoglienza in termini sanitari.
Sereno stabile. Venti moderati e temperati.
Le prime cicogne dalla C��� hanno fatto rientro con due splendidi cuccioli! Marie sta guidando nuove cicogne che stanno "scaldando
le ali" per ripartire! Anche per questo Paese i
fagottini sono tutti "speciali": il clima è sereno, la destinazione interessantissima... fatevi avanti!
continua a pag. 12 »
8
NATALE 2013
Per Natale..
...regalo un futuro migliore
1
3
Anche quest’anno puoi decidere di aiutare molti bambini ad avere un futuro migliore.
Segui le istruzioni e decidi di donare a chi vuoi tu il sorriso di un bambino!
Scegli nella pagina successiva un progetto da regalare a chi vuoi tu. Puoi visitare anche il sito NAAA
per conoscere ulteriori progetti di solidarietà. Oppure puoi contattare l’Ufficio Cooperazione: tel
0331 460987 mail [email protected]
Ritaglia il biglietto augurale che trovi a pag. 11, completalo con i tuoi auguri, il titolo del progetto sostenuto e piegalo a metà.
2
4
Stacca le pagine centrali del NAAAnews e compila il bollettino postale in tutti i suoi dati. Strappalo
lungo la linea tratteggiata e recati in un qualsiasi
ufficio postale per effettuare la tua donazione.
Consegna il tuo biglietto augurale al destinatario
del regalo o faglielo trovare sotto l’albero di Natale. Il tuo regalo aiuterà molti bambini del mondo ad
avere un futuro migliore!
9
SA
D
Perù: progetto sorriso
Congo: la Santé
Ambulatorio per mamme e bambini a Kinshasa
PR
OG
ET
TO
In Perù per la risoluzione chirurgica di malformazioni congenite molto diffuse (labioschisi, palatoschisi e piede torto). Queste patologie comportano sia implicazioni fisiche che a livello psicologico. Tutti questi interventi
permettono ai bambini di avere un inserimento familiare, sociale normale
senza essere discriminati per il loro aspetto fisico. Il NAAA collabora con la
Caritas, l’Arcivescovato di Lima, l’ambasciata italiana e i medici della clinica San Juan De Dios. Il costo per ogni intervento è di € 230,00.
PR
OG
ET
TO
Il progetto prevede la realizzazione di un centro sanitario rivolto principalmente a donne e bambini. Il Centro, situato a N'Selè, sarà una struttura
accogliente e aperta, con lo scopo non solo di fornire cure mediche, ma
anche quello di diventare il punto di riferimento per le persone con forte
disagio sociale, bambini e donne prima di tutto. Contributo libero.
Nepal: sostegno alimentare
In Nepal la situazione dell’infanzia abbandonata è sempre più difficile: con
la chiusura delle adozioni gli istituti nepalesi non ricevono più sussidi e, a
causa della crisi, le donazioni internazionali sono diminuite mentre sono
aumentati i bimbi in stato di abbandono, soprattutto quelli molto piccoli.
Grazie alla vostra libera donazione intendiamo aiutare il Children’s Home
a far fronte a questa emergenza acquistando alimenti per la prima infanzia, soprattutto latte in polvere. Contributo libero.
PR
OG
ET
TO
Vietnam: street children
PR
OG
ET
TO
Tutti i bambini di strada soffrono la fame. L'ambiente in cui vivono non è
salutare: non hanno acqua pulita, non vengono vaccinati, qualità e quantità del cibo insufficienti, accesso praticamente inesistente ai servizi sanitari. Le malattie più comuni riscontrate sono: tosse e raffreddori persistenti,
diarrea, infezioni cutanee, debolezza del sistema immunitario, polmonite.
Con € 25,00 un bambino di strada vietnamita potrà mangiare per oltre
due settimane, per lui è tantissimo. Pensaci!
Vietnam: bambini invisibili
Provate ad immaginare di vivere senza documenti d’identità, senza certificato di nascita… sarebbe come essere invisibili. In Vietnam moltissimi
bambini sono sprovvisti di documenti e per loro ogni giorno è una lotta
perché "ufficialmente" non esistono! Senza documenti i bambini non possono andare a scuola e le famiglie non hanno accesso ai servizi sociali. I
bambini sono bersagli facili per lo sfruttamento, soprattutto dai trafficanti di esseri umani. Per rendere "visibile" un bambino bastano € 70,00.
Congo: la santé
Nepal: sostegno alimentare
Perù: progetto sorriso € 230,00
Vietnam: bambini invisibili € 70,00
Network. Aiuto. Assistenza. Accoglienza.
Via San Maurizio, 6 - 10073 Ciriè (TO)
www.naaa.it
children € 25,00
Vietnam: street
Vietnam: bambini invisibili € 70,00
Perù: progetto sorriso € 230,00
Nepal: sostegno alimentare
Congo: la santé
Vietnam: street children € 25,00
Questo regalo
contribuisce a migliorare
la vita di molti bambini che vivono
nei paesi del sud del mondo.
NAAA Onlus è un’associazione
che si occupa di cooperazione allo sviluppo,
assistenza ai minori in stato di abbandono, adozione
internazionale in vari paesi del mondo.
Quest’anno per Natale
Nome mittente
Nome destinatario
Titolo progetto o sostegno a distanza
il sorriso di un bambino!
ha deciso di regalare a
Sostenendo
aiuterete NAAA Onlus a migliorare il futuro di molti bambini!
» continua da pag. 8
Marlene ha guidato una cicogna della R��������� D��������� e finalmente una famiglia
sta trascorrendo giorni sereni con il suo piccolo. Il tempo è stabile, meta da sogno con
lunga permanenza...
Nella R��������� �� H����, Marie sta tenendo a freno le cicogne che non vedono l'ora
di partire per l'Italia: ancora un pochino di
pazienza, ci siamo quasi! Sereno in arrivo!
In H������� il tempo continua ad essere
sereno, ci sono un buon numero di candidati
che aspettano le cicogne, guidate da Sarah
Cavagliato. Temperature miti e speriamo che
arrivino presto nuove cicogne!
Scendendo verso l'America del Sud incontriamo la C�������: il tempo continua ad essere
un po' nuvoloso e vento assente. Inseriamo
solo candidati per bambini grandicelli e gruppi di fratelli! Le cicogne, con l'aiuto di Sarah, imparano lo
spagnolo... mi raccomando, approfittatene anche voi!
Raggiungiamo ora il P���, dove le coppie
miste rimangono le favorite. Una cicogna ha
finito la sua missione e un cucciolo sta per rientrare. Sono benvenute famiglie con disponibilità ampia per bambini in età scolare e/o per bambini
con problemi di salute. Destinazione interessante. Sono
necessarie ulteriori candidature. Temperature miti e sereno stabile.
Eccoci in C���: Sarah sta preparando le cicogne che non vedono l'ora di partire per
l'Italia. Il tempo è sereno e le temperature
ottime! Abbiamo bisogno di candidati soprattutto per più fagottini... le cicogne cilene sono forzute!
Africa
Passiamo ora al continente Africano, alla
R��������� D���������� ��� C����, dove
purtroppo c'è una tempesta in corso e le
cicogne sono a riposo forzato, un po' in apprensione ma sempre in contatto con Marie. Non abbiamo coppie in loco e non sono previste partenze.
Sono terminate le mie prime previsioni del tempo che,
come già detto, sono una rappresentazione scherzosa di
quello che succede nei nostri Paesi. In ogni parte del mondo c'è uno (o più) cuccioli che aspettano la loro mamma
e il loro papà... le coordinatrici delle cicogne Sarah, Marie,
Marlene e Vanessa sono sempre al lavoro per voi! ■
OBLÒ <L'importante
L'importante è capirsi>
In viaggio/3
ALESSIO GIGANTE
Traduttore
Quando soggiorniamo in albergo.
ITALIANO
Singola, doppia, chiavi, bagno, lavanderia,
cameriere
INGLESE
Single room (*singol rum), Double room (*dabol
rum), Keys (*chis), Bathroom (*bavrum), Laundry
(*londri), Waiter (*ueiter)
FRANCESE
Chambre simple (*sciambr sampl), Chambre
double (*sciambr dubl), Clés (*clè), Salle de bain
(*sal de ban), Blanchisserie (*blanscisserì), Garçon
(*garsòn)
SPAGNOLO
Habitación sencilla (*abitasiòn sensiglia),
Habitación doble (*abitasiòn doble), Liaves
(*gliaves), Cuarto de baño (*quarto de bagno),
Lavandería (*lavanderia), Camarero (*camarero)
RUSSO
Одноместный номер (*adnamiesti nomer),
двухместный номер (*dvucmiesti nomer), ключи
(*cluci), ванная комната (*vanne cumnotà),
Прачечная (*pracicc-ne), официант (*afizzeant)
POLACCO
Pokój jednoosobowy (*pocui ednosebòve), Pokój
dwuosobowy (*pocui duasabòve), Klawisze
(*clavisce), Łazienka (*uagienca), Pralnia
(*pralnia), Kelner (*chelner)
NEPALESE
एकल कक्ष (*ecla cash), डबल रूम (*dabala rum),
चाबियाँ (*ciàbiam), स्नानघर (*snanagàr), लॉन्ड्री
(*londri), वेटर (*vètara)
CAMBOGIANO khmer
បន្ទប់តែមួយ (*bantob temui), បន្ទប់ទ្វេដង
(*bantob vedang), គ្�ប់ចុច (*creabcoc),
បន្ទប់ទឹក (*bantob tuc), បោកគក់ (*baocac),
អ្នកបំរើ (*anacbamreu)
VIETNAMITA
Phòng đơn (*fon don), Phòng đôi (*fon doi),
Phím (fim), Phòng tắm (*fon tam), Giặt (*zat), Bồi
bàn (*boi ban)
CINESE
单人间 (*dan renzién), 双人房 (*scianjén fan), 键
(*cién), 浴室 (*iusci), 洗衣店 (*sci i dién), 服务员
(*fuien)
*Pronuncia semplificata
America Latina
Ci spostiamo ora in America Latina, meta sempre interessante con zone più nuvolose e altre più serene.
13
S.A.D.
VANNA GIRODO
Responsabile SAD
L'IMPORTANZA
del vostro aiuto
E
d eccoci al consueto appuntamento con voi. Arriva il Natale e tutti
noi vorremmo poter fare molto di più di ciò che stiamo facendo.
Il mio primo pensiero va a tutti i sostenitori che hanno realizzato
i desideri "extra" dei bambini da loro sostenuti acquistando loro biciclette o scrivanie per meglio studiare. Avete sicuramente fatto un gesto
grandissimo per tutti loro!
Ricordo a tutti voi che il "Sostegno a distanza" è il mezzo più idoneo per
dare un futuro dignitoso ai tanti bambini che non hanno voce, non hanno documenti, a volte non hanno famiglie o hanno famiglie che fanno di
tutto di più... pur di poterli mantenere ma che, da soli, non ce la fanno.
L'alternativa per questi ultimi potrebbe essere l'istituzionalizzazione...
ma perchè arrivare a questo punto se con un piccolo aiuto mensile ciò
si può evitare? Pensiamo alle migliaia di bambini che non hanno la possibilità di frequentare la scuola perchè, senza di loro, senza quel poco che
riescono a guadagnare con qualche piccolo lavoro, la loro famiglia non
riuscirebbe a sfamarsi... e senza parlare di sfruttamento del lavoro minorile! Il "SAD" aiuta a coprire le spese scolastiche, le spese per le medicine,
per un intervento chirurgico che attendono a lungo e che cambierà la
loro vita... e solo grazie a voi un giorno potranno dire "sono riuscito ad
arrivare sino a qui anche grazie a quel signore sconosciuto che mi ha
aiutato"! Il futuro del mondo è anche nelle loro mani!
Visitate il nostro sito http://www.naaa.it/cooperazione/sad » appelli e
guardate gli appelli urgenti dei bambini che attendono un sostegno!
Nella speranza che l'aura natalizia contribuisca ad aiutare tanti di questi
bambini ancora in attesa desidero augurare a tutti voi Buone Feste!
Per qualsiasi dubbio o domanda, di non esitare a mettervi in contatto
con me: [email protected] ■
il vostro aiuto...
T���
CEOLIN Chiara sosterrà AHOUN
Mawoussé di 15 anni.
P���
Il signor CERRUTI SOLA Mario
ha deciso di aiutare uno di questi
bambini. Altrettanto ha fatto la
signora AROSIO Mariuccia. Altri due
bambini, grazie a loro, potranno
godere di un futuro migliore.
14
HAI
VIETNAM
Hai è uno studente di classe 7 che ama
la matematica e vuole diventare insegnante. In famiglia sono in quattro. La
mamma è sovente ammalata e non è
in grado di lavorare. Il padre è l'unico
che porta a casa il pane lavorando nei
campi di riso. Hanno delle grosse difficoltà a mantenere Hai ed il fratello
agli studi e nel contempo garantire
le medicine per la mamma. Hai è uno
studente brillante ed ha bisogno di un
vostro aiuto per continuare a studiare.
Per sostenere Hai il contributo è di
312,00 euro annuali dilazionabili.
SHUHANA
NEPAL
Shuhana vive nel distretto di Kanchanpur. Il padre ha abbandonato la famiglia e non si è più fatto vivo. La mamma
è analfabeta e lavora nei campi presso
terzi per guadagnare di che vivere.
Vivono in quattro in un piccolo rifugio ed è molto difficile per la mamma
mantenere i figli allo studio. Il sogno
di Shuhana è di diventare insegnante,
aiutiamola a realizzare il suo sogno!
Il vostro contributo al sostegno di
Shuhana è di 150,00 euro annuali in
unica tranche.
www.naaa.it/cooperazione/sad
N����
FARINA Alice sostiene Amisha Tamata di 9 anni.
MASCHERONI Sara sostiene Dikshya
Mijar di 3 anni.
ROSSI Valentina ha deciso di aiutare
un bimbo piccolissimo, Yash di 1
anno, ed è la prima che si è fatta un
bel regalo di Natale. Grazie Valentina per aver aderito all'appello del
Children's Home.
V������
La fam. Franchini Beltrami sostiene
Nguyen Thi Lan Anh di 11 anni.
GOLCIC Daniela sostiene Nguyen Thi
Linh di 11 anni.
La fam. NAVA CONSONNI ha aderito
all'appello della scorsa pubblicazione
sostenendo Ta Huy Loi di 13 anni.
VALLIVERO Rosangela e CERETTI
Valeria sosterranno Trinh Thi Thuy di
12 anni.
ALFABETOEMOTIVO
LAURA ROSSI
Responsabile equipé psico sociale
come �����
Come aiutare i bambini a superare le loro paure?
Quotidianamente nell’attività lavorativa noi operatori abbiamo a che fare con la paura: quella dei bambini, degli aspiranti e dei neo genitori, di quelli che sperimentano la genitorialità da anni, e non in ultimo, la nostra. Sappiamo che la
paura è un’emozione primaria, filogeneticamente indispensabile per la sopravvivenza di ognuno di noi. Senza di quella,
che ci avverte del pericolo, ci potremmo trovare seriamente
nei guai!!! Se troppa, però, può diventare sgradevole, fastidiosa, contagiosa, paralizzante, indigesta, e bloccare, così,
la nostra normale attività mentale. I bambini sono pieni di
paure, in particolare quelli che andiamo ad accogliere con
l’adozione hanno inquietudini e ansie sperimentate nella
loro solitudine, legate ad eventi traumatici: perdite, trascuratezza, maltrattamento, separazioni da persone e luoghi.
Alcuni esprimono apertamente la rabbia, rifiutano, altri si
chiudono come ricci, sfiduciati da quegli adulti che, anziché
comprenderli e prendersene cura, li hanno gettati nello
sconforto più totale. Altri non si permettono mai di protestare per paura di essere lasciati, oppure si trattengono per
paura che emozioni troppo dolorose, se esternate, possano
essere distruttive nei confronti di chi, invece, gli ha ridato
una nuova vita. Altri, ancora, le nascondono sotto forma
delle diverse e più disparate modalità. Certamente portarsi
in giro un fardello pieno di paure limita e ostacola la capacità di giocare, di imparare, di crescere per diventare una
persona, privando, così, la vita dei bambini di gran parte della sua ricchezza espressiva e creativa. La paura è, pertanto,
un’emozione fondamentale per capire le espressioni più
frequenti del disagio e del comportamento: si può manifestare attraverso l’aggressività e l’isolamento/ritiro, che
sono le due facce di una stessa medaglia. Per comprendere,
quindi, molti comportamenti, che altrimenti poi rischiamo
di definire o etichettare come anomali e strani, è necessario
partire dalla paura.
Ma cos’è la Paura? Quando è che sentiamo questa emozione? Potremmo definire la paura come la perdita di punti di
riferimento, delle sicurezze. Senza sicurezze si ha paura! E le
sicurezze che cosa sono? Sono quegli appigli, dei quali, dalla
“culla alla tomba” (Bowlby 1979) abbiamo bisogno di trovare nella nostra crescita per difenderci, per sentirci sicuri, per
crescere e camminare a “petto in fuori”. L’arma di difesa più
importante per gestire la paura sono proprio gli affetti, le
attenzioni, le carezze, il sentirsi ascoltati e sostenuti. È chia-
ro quindi che, se uno incomincia a percepire, ma anche solo
ad immaginare, che la propria sicurezza, i punti di riferimento, possano scomparire, si sente in balia di un'esperienza
emotiva destabilizzante e incerta, la cui sensazione è quella
di essere, appunto, senza quegli appigli.
Quello di cui hanno bisogno i bambini che vivono una situazione di attivazione della paura, nella sua forma espressa o
meno, è prima di tutto trovare una pronta accoglienza, un
ascolto empatico. Se i bambini si sentono accolti, ascoltati nelle loro paure, non hanno poi bisogno di nasconderle
o mascherarle sotto altre vesti. Già il trovare un attento
ascolto da parte delle figure di riferimento significative dissolve, disarma il mostro della paura, che batte la ritirata di
fronte ai bastioni delle sicurezze. Aiutare i bambini ad affrontare le proprie paure significa alfabetizzarli alle emozioni, favorendone l’espressione all’interno di un ambiente
psicologico sicuro e rassicurante. In questa cornice li si può
aiutare, utilizzando la loro creatività, a dare un nome, una
forma alle proprie paure, attivando così un dialogo e un
processo di digestione. Le paure chiedono di essere superate: l’elaborazione di una propria paura rafforza la stima in
se stessi. Gli adulti possono essere utili in questo processo
di alfabetizzazione emotiva se essi stessi prima hanno preso contatto e addomesticato le proprie paure. Abbiamo
detto che la paura, di qualunque tipo sia, è un’emozione naturalmente presente nella nostra vita, ci vuole sempre dire
qualcosa, chiede ascolto, attenzione; per imparare a superarla dobbiamo conviverci, riconoscerla come parte di noi,
anzi ne possiamo fare una nostra alleata, traducendo quella
forte carica emozionale in stimolo per reagire. Salvo i casi
più complessi dove è necessario l’intervento terapeutico di
un professionista, sia per i bambini che per gli adulti, in generale la vera "terapia" della paura la facciamo noi, come
persone umane, attraverso l’ascolto empatico e l’espressione della nostra affettività e vicinanza fisica, infondendo
calore e fiducia. Del resto non vi risulta che anche tra gli
adulti quando si ha paura si cerca sempre la vicinanza e le
attenzioni della persona a noi cara? Anche le nostre paure,
di adulti, vengono domate quando trovano l’accoglienza e
l’ascolto da parte delle persone di cui ci fidiamo. Dare spazio e voce alla paura, non aver paura della paura ma accoglierla, solo così la possiamo superare e vincere! ■
15
CRISTINA BELLAN
Pediatra
SALUTE&BENESSERE
MALNUTRIZIONE e
C
on malnutrizione si intende uno squilibrio prolungato nel tempo nell'assunzione di nutrienti e altri fattori necessari per una vita sana. La malnutrizione si può
manifestare come denutrizione, cioè carenza
di vitamine o minerali. Le cause sono: deficienza dietetica qualitativa, iponutrizione. La
malnutrizione è una delle principali cause di
mortalità infantile in molti paesi.
denutrizione
13
i bambini nel mondo
che soffrono a causa
milioni della malnutrizione
Maggiore del 10%
Tra il 5% e il 10%
Tra il 2% e il 5%
Minore del 2%
Nessun Dato
Bambini tra 0 e 5 anni gravemente sottopeso
valori percentuali sul totale della popolazione corrispondente
Fonte: UNICEF - La condizione dell'infanzia nel mondo 2009
La denutrizione (o iponutrizione) è un termine che indica
la condizione causata da una dieta inadeguata continuata nel tempo e da un apporto di nutrienti insufficiente al
fabbisogno dell'organismo. Le forme comuni di denutrizione sono collegate ad un rapporto energetico/proteico
sbagliato. Le cause sono: situazione di estrema povertà,
condizioni ambientali, spesso decisive per i raccolti. Senza
una nutrizione adeguata, i bambini non possono sviluppare pienamente il loro potenziale di crescita. Inoltre, secondo alcune stime, la malnutrizione e la denutrizione sono
fattori determinanti per i 13 milioni di bambini sotto i 5
anni che attualmente muoiono a causa di malattie e infezioni che potrebbero essere prevenute, quali il morbillo, la
diarrea, la malaria, la polmonite. La malnutrizione/denutrizione è una delle principali cause della nascita di bambini
con insufficienza di peso e con crescita ritardata.
I bambini con insufficienza di peso alla nascita, che sopravvivono, tendono a soffrire di ritardo nella crescita e di malattie durante l'infanzia, l'adolescenza e fino alla maggiore età
e le donne adulte che soffrono di crescita ritardata tendono
ad incrementare il circolo vizioso della malnutrizione partorendo bambini con basso peso alla nascita. La carenza di vi-
16
tamine e di minerali essenziali, secondaria a malnutrizione,
è causa di gravi malattie, fino alla morte di milioni di persone. La carenza di ferro può causare un ritardo nella crescita,
una minore resistenza alle malattie, una diminuzione dello
sviluppo mentale e motorio e alterazione della funzione riproduttiva. La carenza di iodio può causare danni cerebrali
permanenti, ritardo mentale, diminuzione della probabilità
di sopravvivenza dei bambini. La carenza di iodio in una donna gravida, può causare diversi gradi di ritardo mentale nel
nascituro. La carenza di vitamina A nei bambini può causare
cecità o morte; è implicata in una ritardata crescita fisica e in
una diminuita resistenza alle infezioni, con conseguente aumento della mortalità tra i bambini più piccoli. La mancanza
di zinco influisce negativamente sulla crescita e indebolisce
l'apparato immunitario nei bambini piccoli. Anche le forme
più lievi di queste carenze possono inficiare lo sviluppo del
bambino e le sue capacità di apprendimento nei primi anni
di vita, determinando difficoltà nel rendimento scolastico e
deficit cognitivi. Le problematiche sanitarie, legate alle carenze di questi micronutrienti, possono essere sensibilmente ridotte assicurando ai bambini corretti regimi alimentari
che possano fornire le vitamine e i minerali necessari. ■
LE REGOLE
e i bambini
PSICOLOGIA
(2a parte)
MARA GALLO
Psicologa
Continuiamo il discorso dell’educazione e delle regole necessarie come base per la comunicazione,
la costruzione dei limiti e della personalità dei bambini.
Q
Illustrazione: Le petit prince by CeyhunSen
uando iniziamo a dare limiti e regole ai figli? Fin da
piccolissimi o comunque fin da subito. Il modo in cui
offriamo la regola, anche avendo in mente bambini
che hanno in sé traumi abbandonici, è ciò che fa la differenza. Soprattutto nel caso di dei bambini adottivi, tutto il sistema di regole si deve connettere infatti all’interiorizzazione
del rispetto, che spesso il bambino non ha ricevuto, della
fiducia reciproca che deve essere prima stabilita per potersi poi "affidare" a un adulto e al suo sistema di vita. E che
spesso, man mano che l’attaccamento si sviluppa, proprio
questa fiducia verrà più volte "testata", anche attraverso
trasgressioni e provocazione, per vedere l’effettiva tenuta
della nuova famiglia. Per vedere se davvero quella famiglia
sarà "per sempre". È importante che il genitore sviluppi la
capacità di dire no reagendo in maniera adeguata, chiara ma
accogliente. In ciò ogni bambino ci sollecita fin da subito. Ad
esempio, i piccoli di un anno già esplorando i corpi (tirano
capelli, mettono le dita negli occhi) ci danno l’occasione per
far capire loro in modo determinato ma tranquillo che "fa
male", contenendo magari le sue manine.
Dai 16 mesi circa si possono normalmente verificarsi morsi e
colpi ad altri bambini. Questo può essere un approccio per
conoscere l’altro o una modalità di reazione allo stress delle prime interazioni. Tuttavia alcuni genitori si spaventano a
queste manifestazioni del proprio figlio/a e hanno reazioni
eccessive che spesso portano i piccoli a preoccuparsi del
loro comportamento, ripetendolo ulteriormente per testare cosa accade o inibendolo. Ricordiamo che i più piccoli dipendono molto dalle reazioni dall’adulto di riferimento. Ciò
è ben visibile quando cadono. Avrete notato che spesso,
dopo una caduta, per prima cosa guardano mamma o papà.
Se il genitore è calmo, loro si mostrano tranquilli. Se il genitore ha una immediata espressione spaventata, i bambini
iniziano a strillare. Anche di fronte a queste manifestazione
aggressive è importante esprimere una posizione chiara di
contenimento, senza esagerazioni.
Dai 18-30 mesi emerge la prima spinta all’autonomia dei
bambini, che si lega all’affermazione della loro personalità.
Ben venga questa espressione (anche se ci mette in difficoltà)! Ecco in tutti i bambini la prima esplicita verifica dei
limiti con occasioni di violento negativismo (cioè tutte le volte che i piccoli si oppongono dicendo "no!"), che spesso ci
sembra un capriccio. L’impressione che si ha in questi casi è
quella di entrare in un braccio di ferro con il figlio/a. I 18 mesi
corrispondono anche al periodo in cui inizia l’interiorizzazio-
ne della disciplina. Quindi compaiono le classiche scene dei
bambini che non solo dicono "no", ma ripetono le regole agli
altri, siano essi adulti e bambini, pretendendone il rispetto.
Questo significa che essi stanno facendo proprio il sistema
di regole. Il dire "no" diventa infatti anche un’arma per il
bambino, che così come riceve un limite, lo vuole interpretare e dare al prossimo. Questa è una espressione naturale
di sé. Meno naturale per un bambino è percepire l’assenza
di disciplina. In questi casi vediamo come essi costringano
gli adulti con atteggiamenti sempre più provocatori a porre
dei limiti, utilizzando morsi, comportamenti vietati, sfide e
mostrando un atteggiamento inquieto e agitato.
Dai 3 a 6 anni possono diventare più frequenti gli episodi di
rottura degli oggetti.
Dopo i 4-5 anni i bambini imitano adulti, si ribellano a "fare/
non fare", scoprono che è eccitante fare da soli e per questo
vorrebbero avere più autonomia e riconoscersi "grandi". E
così per tutta l’infanzia, finchè l’adolescenza non comporta
di nuovo una messa in gioco della propria identità e indipendenza dal gruppo degli adulti.
Terminato questo inquadramento del perché dare regole e
come sono vissute dai bambini nelle fasi evolutive, vediamo quali possono essere gli "stili educativi" in cui collochiamo i limiti:
Ansioso Un eccessivo accento sui limiti.
Messaggio: "il mondo esterno è pericoloso".
Protettivo Una esagerata attenzione alle regole e alla
protezione.
Messaggio: "da solo non ce la puoi fare".
Ipercritico Una tendenza a ingigantire gli errori senza
vedere le conquiste e le risorse del bambini.
Messaggio "dovresti riuscire bene in tutto perfezionista - ma fallirai".
Incoerente Tendenza a dare le punizioni base all’umore,
al contesto, al timore di giudizi.
Nessun messaggio chiaro, disorientamento
del bambino.
Autorevole Creare un sistema corente e adeguato di regole e interventi per stimolare l’autostima
del bambino.
Messaggio: "ti vedo, ti aiuto a proteggerti, ce
la farai".
E dunque la prossima volta continuerò descrivendo alcune
"buone pratiche" per poter essere genitori autorevoli. ■
17
DIARI DI VIAGGIO
La versione integrale di questo
Diario di Viaggio è pubblicata sul nostro sito
www.naaa.it » Adozione » Diari di Viaggio.
Buona lettura!
La nostra storia
T
FAM. TERENGHI - PANZERI
utto ha inizio nel luglio
2008 quando ci ritroviamo
a presentare la disponibilità
di adozione al tribunale dei minori
di Milano. Passate le vacanze
iniziamo il nostro cammino adottivo
serenamente, così nel marzo 2009
l'ultimo colloquio con il giudice che ci
apre le porte per il decreto di idoneità.
Una strana coincidenza, marzo 2009,
il momento in cui il nostro cucciolo
veniva al mondo. Dopo la visita ad
alcuni enti scegliamo il NAAA e nel
settembre dello stesso anno affidiamo
a loro il conferimento di incarico. Due
giorni prima di Natale, la convocazione
a Ciriè per la comunicazione della
probabile destinazione e nel febbraio
2010 la conferma definitiva del
Paese di nostro figlio, l'Honduras.
Ecco l'elenco di tutti i documenti da
preparare, alcuni davvero strani, altri
divertenti come l'album fotografico
che tu non hai mai visto. A settembre
pronti i documenti spediamo tutto a
Ciriè in attesa delle traduzioni e della
spedizione in Honduras che avviene
a novembre. Si avvicina un altro
18
Natale, con il pensiero rivolto a te, ci
chiediamo se è l'ultimo che passiamo
da soli. Il nuovo anno è iniziato e a
fine maggio 2011 riceviamo da Marie,
operatore paese momentaneo in
assenza di Sarah, una telefonata dove
ci viene richiesta una documentazione
aggiuntiva a tutti i documenti già
spediti; ci comunica che non ci sono
novità è solo una richiesta fatta dal
Paese. Noi siamo agitati perché questa
richiesta ci ha riempito di speranze.
Passa una settimana di silenzio e
martedì 7 giugno la telefonata che
tanto aspettavamo; Marie ci annuncia
che è arrivato un abbinamento
per noi. Non riusciamo a scucire
nessuna informazione e così con
l'immaginazione che corre, il giorno
dopo presto si parte per Ciriè. I minuti
che ci separano dal conoscerti sono
un esplosione di emozioni; ci viene
presentata tutta la documentazione
e finalmente conosciamo il tuo nome
Josua Emmanuel, sei nato il 19 marzo
2009, ma l'emozione più grande è
quando alla fine ci viene presentata
la tua foto. Il tempo necessario per
organizzare il viaggio e il 15 luglio carichi
di gioia e allo stesso momento paura ci
imbarchiamo per attraversare l'oceano
e venire da te. Purtroppo abbiamo un
po' di disguidi con il viaggio, e finalmente
dopo tre giorni passando per tre diversi
Paesi, il 17 posiamo i nostri piedi in
Honduras; ora siamo davvero vicini.
Ad accoglierci all'aeroporto troviamo
Adriana avvocato e referente in loco e
Karla collaboratrice NAAA. Ci accolgono
a braccia aperte e ci accompagnano
all'hotel che ci ospiterà in questo primo
viaggio. L'hotel si trova in un quartiere
di soli hotel, non c'è molto da visitare,
ma comunque è un posto tranquillo.
Purtroppo ci sconsigliano di girare da
soli, perché pericoloso a causa dell'alto
tasso di delinquenza. Il giorno dopo
iniziano i nostri impegni; insieme a Karla
andiamo alla sede centrale dell'Ihnfa
dove abbiamo i colloqui con psicologa
e assistente sociale. Gli uffici dell'Ihnfa
sono immersi nel centro della città
ed il frastuono del traffico è davvero
notevole, Tegucigalpa si rivela a noi
come una città caotica e rumorosa
caratterizzata dai sali e scendi delle
sue strade. Finiti i colloqui ormai nella
tarda mattinata Karla ci accompagna
a fare esami del sangue e urine perché
richiesti dalle autorità del posto. Ormai
ci siamo quasi, domani ti conosciamo.
E così nel pomeriggio del 19 Adriana e
Karla ci aspettano per accompagnarci
all'Ihnfa della colonia Kennedy, il
quartiere in cui vivi con la tua mamma
solidale, per conoscerti. Tu non sei
ancora lì quando arriviamo ma l'attesa
dura poco, ci annunciano che stai
arrivando con la tua mamma solidale
Nora. Ci vieni presentato in una piccola
stanza, noi siamo un po' bloccati dalle
emozioni tu sei stranito e disorientato
e ci respingi cercando rifugio tra le
braccia di Nora. Tutti ti parlano e ti
chiamano così ti chiudi sempre più in te.
Veniamo lasciati da "soli" per modo di
dire data l'enorme confusione e il via vai
delle persone. Confinati in uno stretto
corridoio vicino ai bagni, cerchiamo di
interagire con te e grazie alle bolle di
sapone riusciamo a farti sciogliere un
po' e a strapparti i primi sorrisi. Sei
davvero molto serio e ci gratifica molto
vedere i tuoi sorrisi. ■
continua su www.naaa.it »
T infante
SONOARRIVATI...
T
T
La casa di Salvatore e Silvia Nascarella è stata
allietata dall'arrivo di Mara Mekhribon.
F
Per la gioia di Emanuele e Miriam Travaini è entrato
a far parte della loro famiglia Andrey.
T
La felicità è entrata nella casa di Tiziana e Paolo
Monde all'arrivo di Ivan.
FT
I piccoli Kirill e Ivan sono entrati a far parte della
famiglia di Marina e Luca Pagan.
T
I cuori di Luca e Barbara Sanna sono stati riempiti
d'amore da Maria.
F
Per la gioia di Danilo e Martina Battuello è entrata a
far parte della loro famiglia la piccola Veronika.
prescolare
C scolare
MARIE PRATZ
Operatore Paese
F���������� R����
La vita di Mauro e Sabrina Carlini stata riempita di
gioia dall'arrivo di Alexandr.
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La vita di Elena e Carlo Stella è stata riempita di gioia
dall'arrivo di Angel De Jesus.
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La casa di Giuseppe ed Alessandra Viola è stata
allietata dall'arrivo di Oliwier e Nikola.
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Per la gioia di Vito e Nica Gallo sono entrati a far
parte della loro famiglia Dorota Natalia e Karolina
Dominika.
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Il piccolo Federico Maria è entrato a far parte della
famiglia di Francesco e Antonella Rubino.
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La vita di Alessandro e Franca Cuccu è stata riempita
di gioia dall'arrivo di Natalia Justyna e Sebastian.
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I cuori di Roberto e Laura Bottoni di sono stati
riempiti d'amore dalla piccola Xin Yi.
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La vita di Francesco e Loredana Stola è stata
riempita di gioia dall'arrivo del piccolo Van Son.
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La felicità è entrata nella casa di Giovanna e Michele
Di Brigida all'arrivo di Simone.
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Per la gioia di Sabrina e Mario Bratomi è arrivata la
piccola Thi Gioi.
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A casa di Alessandro e Nadia Ceccarelli è arrivata la
piccola Thi Uyen.
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I cuori di Simone e Rosalinda Antognoni sono stati
riempiti d'amore dalla piccola Bao Yen.
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La felicità è entrata nella casa di Luca e Chiara
Quaranta all'arrivo del piccolo Thanh Cong.
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I cuori di Salvatore e Cecilia Pesce sono stati riempiti
d'amore da Katia.
La famiglia NAAA si allarga
ANDREA TROVATO - Addetto stampa
Sono operativi infatti i nuovi info point della Campania e della Liguria, aperti rispettivamente nei Comuni di Napoli e Castelnuovo Magra (La Spezia). "Si tratta di un ulteriore passo in avanti importante per la nostra associazione - evidenzia la presidente
del NAAA, Maria Teresa Maccanti - per cercare di essere presenti il più possibile in tutto il Paese".
"Nel 2010 siamo diventati genitori adottivi
- raccontano Alfredo Tramontano ed Alessandra Keller, responsabili dell'info point di
Napoli - adottando una bellissima bambina in
Vietnam. Ci siamo avvicinati al NAAA attraverso una cara amica, Alessandra Di Sarno, responsabile della sede
del Lazio. Abbiamo deciso di impegnarci in prima persona per
dare una mano a tutte quelle coppie che intendono intraprendere il nostro stesso percorso. Dietro ogni adozione c'è un lavoro enorme, per questo crediamo che sia importante avere un
punto di riferimento vicino a casa. Saremo quindi a disposizione di tutte le famiglie della Campania che vorranno realizzare il
proprio sogno, ovvero quello di diventare mamma e papà".
"Sono una mamma adottiva di due splendidi
figli, una di 17 e uno di 7 anni - spiega Maria
Cristina Bison, neo responsabile del punto
informativo ligure - e al ritorno dal Vietnam,
Paese in cui ho adottato il mio ultimo figlio,
ho conosciuto Paola Riccardi, responsabile della sede NAAA di
Milano. Grazie a lei sono entrata in questo mondo, prima come
volontaria, soprattutto per l'organizzazione di alcuni eventi,
tra cui la festa del ventennale dell'associazione. Mi sono trasferita da poco in Liguria insieme alla mia famiglia e, per dare
un sostegno a tutte quelle coppie che vogliono intraprendere il nostro stesso percorso, ho deciso di mettermi in gioco e
aprire un punto informativo nella mia nuova Regione".
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