rinnovando o iscrivendosi alla nostra associazione

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rinnovando o iscrivendosi alla nostra associazione
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI E INVALIDI CIVILI
Ente Morale per Decreto del Presidente della Repubblica 23.12.1978 - Già Ente di Diritto Pubblico
Sezione Provinciale di BELLUNO - Presidente: dr. Armando Targon Vice Presidente dr. Andrea Dall’O’
32100 BELLUNO - Via Feltre, 20 - Tel. e Fax 0437-944439 - e-mail: [email protected]
Cod.Fiscale 80006160253
Oggetto: Campagna
tesseramento 2015
Caro socio/a,
Il 2014 sta per finire e ci prepariamo per il 2015. Cosa abbiamo realizzato fino ad oggi nel 2014 in
favore dei nostri amici e cosa ci ripromettiamo di realizzare per il 2015? Abbiamo continuato a garantire
la rappresentanza dell’Associazione in seno agli Enti locali che svolgono attività di promozione sociale
come compito istituzionale, nelle Commissioni delle ULSS e di Verifica dell’INPS che trattano dei
problemi di interesse per gli invalidi e nelle associazioni del volontariato per valorizzare o consolidare i
diritti dei disabili con impegno costante in difesa degli interessi degli invalidi meno fortunati.
Per aiutare e difendere gli associati e gli invalidi civili che si rivolgono all’ANMIC, questa Associazione
è a disposizione di tutti coloro che si presentano nella sede di Via Feltre n.20 e si adopera per aiutarli
nell’espletamento delle pratiche necessarie per il riconoscimento dell’invalidità civile e dei diritti ad essa
collegati, dell’handicap ex legge104/92 e dell’occupazione privilegiata/mirata ex legge 68/99. Questa
attività è sempre stata svolta senza nulla chiedere agli interessati. Se gli interessati riterranno il nostro
aiuto meritevole, saranno loro ad aderire all’Associazione col tesseramento. Il tesseramento è l’unica
fonte che ci permette di coprire le spese di gestione. TUTTI POSSONO AIUTARCI
ASSOCIANDOSI O RINNOVANDO LA TESSERA DELL’ASSOCIAZIONE.
La nostra Associazione, Ente morale, non solo difende i diritti degli invalidi a Roma (Parlamento
Governo e INPS) e in Regione, proponendo progetti di legge e/o emendamenti ai provvedimenti in fase di
approvazione, ma cerca di supportarli anche presso tutti gli Enti pubblici locali e le altre organizzazioni
ed imprese operanti nella nostra Provincia con proposte,segnalazioni ed interventi.
L’ANMIC, (non dimentichiamolo mai) che ha promosso ed ha contribuito ad elaborare e far approvare
tutta la normativa vigente in tema di invalidità civile: legge 118/71 sull’assistenza sanitaria, protesica,
economica e riabilitativa; legge 18/80 e 508/88 sull’indennità di accompagnamento; legge 104/92 e legge
449/97 sulle agevolazioni in favore delle persone con handicap per quanto è necessario alla
deambulazione ed alla vita di relazione e per gli ausili tecnici (a carico degli Enti) per persone con
handicap grave ex art.3, comma 3 L.104/92 e con gravi difficoltà motorie, o con pluriamputazioni, o con
patente speciale ed adattamento del veicolo: riduzione IVA al 4% per autoveicoli, moto e caravan,
esenzione dal bollo e tassa iscrizione al PRA; DPR 384/78, legge 13/89 e DM Lavori Pubblici 236/89, e
Legge Regionale n. 16/07 per l ‘abbattimento delle barriere architettoniche; legge 68/99 sul collocamento
obbligatorio/mirato; DLvo 151/01 sul diritto del lavoratore a 2 anni di permesso retribuito per
coniuge/figlio/fratello(conviventi), o genitore di persone con handicap grave; legge 80/2006, D.M.
02/08/2007 e legge 114/2014, art. 25, sulla esenzione da nuove visite mediche di revisione per persone
affette da malattie genetiche, Alzheimer ed altre malattie irreversibili o mentali gravi anche per gli
invalidi senza indennità di accompagnamento,; legge n. 6/04 sull’ amministratore di sostegno che supera
la triste interdizione del disabile, oggi continua la sua attività per mantenere e
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invalidi. Il Governo e l’INPS, infatti, propongono e chiedono al Parlamento l’autorizzazione ad
intervenire per limitare o reprimere gli scarsi benefici concessi agli invalidi anche servendosi della scusa
dei falsi invalidi. Vogliamo opporci a questa tendenza e, in ciò, chiediamo la collaborazione degli invalidi
e di tutte le associazioni degli invalidi. Vogliamo il rispetto degli invalidi civili e la condanna dei falsi
invalidi, dei medici e dei funzionari amministrativi che collaborano per dichiararli invalidi.
L’Associazione sta svolgendo una intensa attività in favore degli invalidi.
A tal fine la Direzione Nazionale ha chiesto al Governo ed al Parlamento:
1) Incrementare il numero degli insegnanti di sostegno (un recente DL del Governo è intervenuto nel
merito), qualificati, per rendere effettivo l’inserimento del disabile nella scuola (dall’asilo nido
all’università) e nella società; per questo personale, anche se idoneo, deve essere reso obbligatorio
il loro aggiornamento didattico.
2) Il riconoscimento del diritto alla vita anche dell’invalido civile con la revisione dell’importo della
pensione (oggi di € 279,15/mese) e dell’indennità di accompagnamento (€ 504,07) chiedendo di:
a) portare il trattamento economico dell’invalido almeno ad un importo uguale a quello della
pensione ex legge 448/01 (€ 636/mese) oggi erogata soltanto agli invalidi civili al 100% ultra
60enni, e con reddito annuo di € 8.291,66 o € 14.210,59 se coniugato, od almeno pari all’assegno
sociale degli ultra 65enni (368 o 447)
b) elevare il limite di reddito di € 4.738/anno, per gli invalidi civili dal 74% al 99%, ad un valore
almeno pari al reddito previsto per le pensioni in favore dei disagiati di cui alla legge 448/01 (€.
8.291,66);
c) parificare l’indennità di accompagnamento dell’invalido civile non autosufficiente (€ 504,07) a
quella del cieco civile ( € 863,00).
Purtroppo Parlamento e Governo stanno operando per ridurre ulteriormente i già scarsi trattamenti
economici in godimento, contro la volontà di tutte le associazioni degli invalidi, e vorrebbero
imporre un limite di reddito molto contenuto per la concessione dell’indennità di
accompagnamento.
3) L’applicazione della L 328/2000 con il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata, con
infermieri e tecnici fisioterapisti a disposizione, la conferma dei Livelli Essenziali di Assistenza
(LEA), e l’adeguamento dei benefici economici per i non autosufficienti gestiti in famiglia
(assegno di cura o vita indipendente). Ciò è particolarmente necessario dopo il D.L. Balduzzi e le
delibere della Regione Veneto che obbligano i medici di base ad attività di gruppo ed
all’assistenza per 24/24 ore e per 365 giorni per anno in ambulatori di comunità;
4) Intervenire sul Governo nazionale e sul Parlamento perché vengano recepiti nelle leggi dello
Stato i principi ripetutamente enunciati dalla Corte di Cassazione, per riconoscere il diritto
all’indennità d’accompagnamento (Legge18/80) alle persone Down ( oltre all’handicap ex art.
3,comma3, legge 104), al malato oncologico in chemioterapia, all’invalido civile non in grado di
compiere gli atti quotidiani della vita (mangiare, vestirsi, pulirsi, ecc.) e/o bisognoso di
un’assistenza continua perché non in grado di rendersi conto della portata dei singoli atti e/o di
valutare la pericolosità di determinati comportamenti suscettibili di danno per sé o altri. Non deve
essere necessario ricorrere costantemente al Giudice del Lavoro per avere riconosciuto questo
diritto. È da notare che l’INPS ha proposto l’indennità di accompagnamento agli invalidi
minorenni in chemioterapia antiblastica: perché solo ai minorenni e non a tutti gli invalidi nelle
stesse condizioni?
5) Perché agli invalidi con handicap grave sia confermato il diritto ai permessi parentali in alternativa
per tutti i familiari e non soltanto per l’invalido, o per i genitori (in alternativa) o solo per il
coniuge o un figlio.
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6) Il Parlamento ha disposto la visita di revisione, anche per il 2015, dell’invalidità per tanti invalidi:
per la L. 80/06, D.M. 02/08/2007e la legge 114/2014 sono esonerati dalla visita di revisione gli
invalidi affetti da una delle 14 gravi patologie elencate quali: insufficienza cardiaca NYHA4,
insufficienza respiratoria in ossigenoterapia continua, I.R.C. in trattamento dialitico, perdita
anatomica o funzionale degli arti, epatopatie con compromissione di organi o apparati, patologie
genetiche (Down e simili), patologie mentali con gravi deficit neuropsichici, ciechi assoluti,
sordomuti; questa disposizione deve essere osservata anche dall’INPS e gli invalidi, prima di
recarsi alla visita di revisione, è opportuno che prendano contatto coll’Associazione per la
presentazione della relativa documentazione clinica all’INPS ed evitare la visita di revisione.
7) È ripetutamente intervenuta sull’INPS per una corretta applicazione della legge 102/09 che
prevede il passaggio all’INPS di tutte le competenze già dello Stato. Il dialogo coll’INPS continua
per agevolare il percorso per il riconoscimento dei diritti dell’invalido nei tempi previsti (120
giorni), oggi sicuramente non rispettati. Per meglio colloquiare col personale dell’INPS è stato
istituito presso la nostra sede un punto informativo permanente; ciò ci permette di meglio
difendere i diritti degli invalidi. Purtroppo l’INPS non ci aiuta nella nostra attività in favore degli
invalidi: non ci è permesso presentare l’AP70 necessario per le previdenze economiche
all’invalido, la richiesta dei permessi parentali per gli effetti per l’handicap grave, ecc.
ultimamente non ci permette di presentare le domande per la conferma dell’invalidità civile per il
minore al 18° anno di età,come previsto dall’art.25 legge 114/2014.
8) La sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro Tremonti che aveva proposto di elevare la
percentuale per l’invalidità civile dal 74 all’80-85% ha fatto fallire la proposta, ma il pericolo non
è scongiurato: c’è la proposta di rivedere le percentuali di invalidità in vigore; si vorrebbe
abbassare la percentuale di invalidità delle malattie (dal 70 al 50% , dal 100 all’80%): la procedura
è diversa ma il risultato non cambia. Inoltre non vengono tabellate molte delle nuove patologie e
pertanto non valutate dalle Commissioni. L’ANMIC chiama a raccolta anche le altre associazioni
di invalidi per bloccare questa nuova iniziativa del Parlamento e del Governo.
In Campo locale l’Associazione è intervenuta perché:
1) la Regione, la Provincia ed i Comuni intervengano per garantire al disabile il suo inserimento
scolastico e sociale fornendo insegnanti di sostegno in quantità sufficiente, materiale scolastico,
sussidi tecnici, personale di assistenza, trasporto, ecc., anche in conformità all’accordo di
programma fra Provincia, Ufficio Scolastico Provinciale, ULSS 1 e 2, Conferenza dei Sindaci
ULSS 1 e 2, Comuni ed Istituti scolastici. Ciò deve essere garantito anche con la Provincia retta
dalla amministrazione eletta il 12 ottobre.
2) Ripetutamente siamo intervenuti in Provincia, azionista di maggioranza e maggior responsabile
del coordinamento del trasporto pubblico locale, per aumentare le agevolazioni della mobilità dei
disabili fisici. Ripetutamente abbiamo chiesto: a) di estendere i benefici previsti per la rete urbana
di Belluno anche ad altri centri della Provincia, ampliando la rete ai Comuni limitrofi (es.BellunoLimana-Ponte nelle Alpi, Feltre-Pedavena-Seren del Grappa; S.Giustina-CesiomaggioreS.Gregorio; ecc.), con abbonamento valido per tutte le corse presenti nell’area di riferimento:
qualcosa è stato realizzato; la Provincia, infatti, ha realizzato alcune reti urbane: Auronzo, Feltre,
Longarone, Pieve di Cadore. Il nostro obiettivo è “l’abbonamento di vallata”: per incrementare
l’uso del servizio pubblico ed agevolare sia la mobilità degli handicappati fisici, che delle altre
persone incentivandole ad usare il mezzo pubblico invece di quello privato. Purtroppo le notizie
dalla Provincia e dalla Dolomitibus non sono molto confortanti. Insisteremo perché la nuova
amministrazione venga incontro alle nostre richieste.
3)Sul collocamento mirato dell’invalido, Legge 68/99, il Comitato Provinciale della nostra
Associazione, non soddisfatto del collocamento mirato attuato finora in quanto non ritiene
sufficiente l’impegno della Provincia e dei Centri per l’impiego nel collocamento almeno degli
invalidi fisici, se non degli invalidi psichici: non si conoscono i motivi per cui, con tanti posti
disponibili e con tanti invalidi fisici idonei, questi non vengano collocati, specie i giovani anche
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con titoli di scuola media superiore e gli ultra quarantenni; forse perché non graditi agli Enti ed
alle aziende: sono troppe le scoperture delle aziende e degli Enti locali; il collocamento qualche
volta può essere considerato un onere, ma la legge deve prevalere sull’interesse dell’Ente o
dell’Impresa. Il Comitato Provinciale , stante le attuali disposizioni di legge, è propenso ad
attivare l’ANMIC quale agenzia di collocamento per meglio tutelare gli invalidi in possesso
dell’idoneità prevista dalla legge 68/99:; in ciò può aiutarci la Cooperativa sociale istituita dal
socio Bottega. Si apprezza quanto realizzato dalla Provincia con le convenzioni ex art. 14 D.Lvo
276/03 per l’occupazione degli psico-intellettivi gravi. Per meglio precisare doveri e diritti degli
Enti, delle imprese e degli invalidi abbiamo organizzato due convegni con interventi della maggior
parte delle categorie; Sono mancati i nostri dirigenti nazionali, i sindacati, i datori di lavoro, la
Regione ed alcuni politici impegnati, come al solito, in altre faccende. La nostra soddisfazione è
stata grande, anche se i risultati sul collocamento si sono dimostrati inferiori alle aspettative.
4)Alla Regione, Assessore ai Servizi Sociali, e ai Sindaci della ULSS n.1 e 2, preso atto della volontà
della Regione di migliorare le prestazioni agli invalidi non autosufficienti con l’”assegno di cura”,
e con altri interventi, è stato chiesto di:
a)
Non diminuire ma privilegiare gli stanziamenti per l’assegno di cura rispetto al
finanziamento delle RSA e delle case di riposo in favore delle persone non
autosufficienti che vivono in famiglia permettendo a questa persona non
autosufficiente di vivere nel suo ambiente. La Regione avrebbe un notevole risparmio
economico e l’invalido sarebbe più felice; la Regione, pur con la crisi economica, ha
garantito il finanziamento per l’assegno di cura, ma ha complicato la norma per la
richiesta dell’assegno stesso.
b)
Il potenziamento dell’assistenza domiciliare (ADI), dell’assistenza sociale e della
concessione dell’assegno di cura, possibilmente elevando il reddito ISEE delle
famiglie interessate. Ciò vale in modo particolare per le famiglie che,volontariamente,
ospitano la persona non autosufficiente (zia, cugina, nipote, ecc.) nel proprio nucleo
familiare perché l’invalido è rimasto senza alcun altro componente del suo nucleo
familiare; non dimentichiamo il problema del “chi dopo di noi?”
c)
Il funzionamento dell’ADI è indispensabile oggi per quanto previsto dal decreto
Balduzzi e dalle direttive della Regione coll’obbligo per i medici di base di svolgere
la loro attività associandosi ed esercitandola in unità di cure primarie riducendo
l’attività negli ambulatori periferici; si ritiene indispensabile che i medici possano
disporre di infermieri, fisioterapisti ed ausiliari ULSS e che le ULSS attivino il
trasporto a chiamata per le persone non autosufficienti o non in grado di confluire
nell’ambulatorio zonale, eventualmente convenzionandosi con le associazioni del
volontariato dotate di mezzi di trasporto per gli invalidi.
d)
La legge Balduzzi ed il nuovo piano sanitario regionale privilegiano la medicina sul
territorio e la riduzione della degenza nei reparti ospedalieri per acuti; queste direttive
impongono alle ULSS di garantire la continuità assistenziale per 24/24 ore
valorizzando il servizio di guardia medica renderlo utile e gradito all’utente e
disporre di infermieri, fisioterapisti ed ausiliari.
5) Insistiamo perché la Regione non deleghi all’INPS le competenze proprie delle Commissioni 1 a
istanza delle ULSS. Si sta ripetendo l’errore commesso coll’art. 3, L. 291/88 col trasferimento
delle competenze alle commissioni mediche per le pensioni di guerra. La Regione non avrebbe
alcun vantaggio perché l’onere delle Commissioni sarebbe sempre delle ULSS. In questo
momento,che si insiste per accentuare l’autonomia regionale, si opererebbe un’azione di
centralizzazione di un servizio all’INPS, Ente privato, senza alcun beneficio per la Regione, e si
consegnerebbero gli invalidi al già grande strapotere concentrato nell’INPS. Ciò vale
maggiormente per la nostra Provincia per la quale è prevista una particolare autonomia. Obbligare
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un invalido di Sappada, Livinallongo, Fastro di Arsiè, Cortina a raggiungere la sede INPS di
Belluno è un modo per disincentivare la domanda di invalidità.
Siamo in grado di comunicare alcune agevolazioni per gli invalidi associati:
- Agevolazioni spettanti alle persone disabili ai sensi delle leggi vigenti, Governo permettendo:
a) esenzione dalle tasse scolastiche e universitarie per invalidi dal 67% e per i figli degli invalidi al
100%;
b) Il Decreto Ministeriale n. 239/09 sancisce l'ingresso gratuito dei portatori di handicap e di un familiare
accompagnatore, agli istituti, ai musei ed ai luoghi di cultura.
c) L’Ente Fiera di Longarone, il Teatro Comunale di Belluno e numerosi altri Enti concedono consistenti
sconti agli invalidi civili alla presentazione della tessera. Ci auguriamo che ciò venga confermato dalle
nuove amministrazioni.
d) diversi Comuni, su nostra richiesta, concedono agli invalidi civili al 67%, alla presentazione del
verbale di invalidità della ULSS, una riduzione della TASI, della TARI e dell’IMU: dipende dalla
sensibilità dell’amministratore del Comune. Speriamo che siano tanti i Comuni aderenti alla nostra
richiesta.
e) Come detto in precedenza, con il 67% di invalidità la Provincia rilascia una tessera con la quale si
ottiene una notevole riduzione dell’importo degli abbonamenti (80%) (un biglietto per un viaggio costa
più di un abbonamento mensile); abbiamo chiesto l’equiparazione dell’invalido civile al 100% almeno
all’invalido di guerra (VIII categoria) con diritto allo sconto del 95% sull’abbonamento; la competenza è
della Regione che deve decidere con sua legge: per gli Invalidi Civili la Regione dice che mancano i
fondi!
f) Il Comitato provinciale è dotato di un automezzo idoneo al trasporto dei disabili anche in carrozzella;
l’automezzo è a disposizione degli invalidi per il loro trasporto a visite, cicli di fisioterapia, pratiche
amministrative, ecc.; pur con la mancanza di volontari in servizio civile siamo riusciti ad effettuare i
trasporti con la consueta regolarità usufruendo dell’aiuto di volontari in possesso di patente e disposti ad
impegnare un po’ del loro tempo libero in favore degli invalidi; per meglio servire persone in difficoltà
abbiamo aderito alla convenzione sul “trasporto a chiamata” con il Comitato d'Intesa, le ULSS n. 1 e 2 e
la Casa di Riposo di Belluno. Per gli aventi diritto l'onere del trasporto è a carico del Comitato d’Intesa, o
dell'ULSS o della Casa di Riposo. Purtroppo il Comitato d’Intesa non ha più fondi ed è in notevole
ritardo con i pagamenti; per questi motivi abbiamo dovuto chiedere un contributo di almeno 5 € per ogni
trasporto; per agevolare i bellunesi in disagiate condizioni fisiche ed economiche abbiamo proposto al
Comune di Belluno la stipula di una convenzione, come abbiamo con la Sersa della Casa di Riposo e con
il Comitato d’Intesa. Attendiamo risposta.
La sede provinciale ANMIC, come abbiamo detto, aiuta gli invalidi a difendere i loro diritti e li
tiene al corrente di tutte le opportunità loro offerte dalle leggi e aiutandoli a presentare le pratiche
necessarie per far valere i benefici e le agevolazioni di diritto. Alla nostra Associazione, nell’anno 2014,
hanno aderito soltanto 597 invalidi, sono state erogate oltre 1000 prestazioni ad invalidi anche non iscritti;
altre persone si sono rivolte alla sezione per consulenze varie: siamo felici di essere stati loro di aiuto.
Sempre nel 2014 la nostra sezione ha effettuato n° 35 ricorsi giudiziari ed ha reso 3850 prestazioni ad
invalidi che hanno chiesto la nostra collaborazione per trasporti o assistenza a disabili nel campo sociale,
sanitario ed amministrativo loro dovuti dalle strutture istituzionali aventi doveri nei loro confronti. Il
Presidente (medico), per ridurre le spese del ricorso giudiziario, ha dato la propria gratuita disponibilità
per la consulenza medico-legale nelle pratiche giudiziarie ed amministrative e li rappresenta in sede
giudiziaria svolgendo le funzioni di medico consulente di parte dell’invalido nella causa; l’onere è un
piccolo rimborso spese in favore della sezione. Dal 2010, essendo medico certificatore, presta la sua
attività anche per redigere i certificati medici necessari per presentare all'INPS la domanda per il
riconoscimento e/o l'aggravamento dell'invalidità civile, dell'handicap e della legge 68/99 per il
collocamento agevolato.
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Intenzioni per il 2015:
1)
Abbiamo convenzionato un punto informativo permanente ANMIC/INPS per svolgere tutta
l'attività informativa e gestionale delle pratiche di invalidità civile e con possibilità di
prenotare, presso l'INPS, incontri per richieste di pareri anche da parte dei nostri invalidi.
Purtroppo l’INPS nazionale non vuole riconoscere alcune richieste delle associazioni di
categoria (ANMIC, ciechi, sordomuti, Down) ed anche la nostra sezione incontra alcune
difficoltà nel garantire alcuni servizi agli invalidi (per garantire detti servizi deve ricorrere alla
collaborazione di un patronato);
2)
promuovere incontri con i nostri medici di categoria in seno alle Commissioni per l'invalidità
civile per meglio salvaguardare i diritti dell'invalido; questa iniziativa è oggi impellente per
l’imminente pubblicazione delle nuove tabelle sulle percentuali di invalidità di ogni malattia;
3)
istituire un ufficio badanti. Riteniamo opportuno istituire un elenco di persone (italiane o
comunitarie o straniere) disponibili ad assistere gli invalidi non autosufficienti, effettuare la
formazione professionale delle persone per l'assistenza socio sanitaria, assistere le persone, le
badanti e gli invalidi nell'espletamento delle pratiche burocratiche ed amministrative per la
loro gestione;
4)
collaborare col socio Carlo Bottega per la valorizzazione della cooperativa sociale, tipo B, da
lui creata. Ciò ci permetterà di aiutare gli invalidi nel collocamento lavorativo mirato; si spera
di poter usufruire della possibilità di stipulare anche convenzioni con la Provincia in
applicazione dell’art. 14 D. Lvo 276/03.
5)
Diventare, secondo le nuove direttive governative e dell'ANMIC:
a) agenzia per il lavoro effettuando attività di intermediazione tra domanda ed offerta per
l'inserimento lavorativo dei disabili;
b) Ente di patronato per avere la possibilità di svolgere le prestazioni in favore degli invalidi
civili e tutte le funzioni con gli Enti previdenziali per pensioni, infortuni, ricorsi ed altro oggi
non permessi all’ANMIC quale associazione di categoria degli invalidi. attualmente stiamo
trattando con diversi Patronati con i quali svolgere, in collaborazione, i servizi di Patronato in
favore degli invalidi civili.
Ribadiamo che la nostra attività sarà facilitata con la tua adesione all'Associazione:
1)
Numericamente, perché il confronto con lo Stato, la Regione, gli Enti Pubblici locali e le
imprese è tanto più valido quanto più alto è il numero degli associati; quanta forza avremo se
tutti gli invalidi civile della Provincia fossero soci dell'ANMIC?
2)
Economicamente perché le quote sociali annue del tesseramento rappresentano l’unica fonte
di finanziamento dell’Associazione; le quote servono per sopperire alle spese della sezione
per il nostro lavoro (affitto,luce,telefono, cancelleria, gestione dell’automezzo, ecc.); tutti i
collaboratori della sezione prestano la loro opera gratuitamente! Un numero maggiore di soci
ci permetterebbe di avviare con tranquillità le attività di agenzia del lavoro per il
collocamento dei disabili, di patronato per l’espletamento di tutte le pratiche di tipo
previdenziale con INPS, INAIL ed altri Enti, l’assistenza per la compilazione e
presentazione dei Mod. 730, AP70, ecc., ed altre iniziative in favore degli invalidi e con la
possibilità di usufruire dei contributi dello Stato per le pratiche svolte in favore degli assistiti,
con esito positivo.
3)
L’adesione alla nostra Associazione, Ente morale di categoria ed associazione di promozione
sociale, è un atto di solidarietà di ogni invalido per i volontari che operano nella sezione
dell’ANMIC ed in modo particolare verso coloro che, invalidi, attendono ancora il
riconoscimento ed i relativi benefici.
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Oltre al tesseramento, l’Associazione può essere aiutata coll’adesione al 5 per mille ( per chi ha dei
redditi tassabili); perché il 5 per mille delle imposte venga assegnato alla nostra sezione sulla scheda
allegata al CUD o al modello 730/Unico deve essere segnalato il nostro Codice Fiscale (CF):
80006260253; sono piccole cifre, ma tanti pochi fanno assai. Nel 2009 abbiamo avuto assegnati €
4.890, nel 2010 € 6.950, nel 2011 € 3980. Segnala il nostro codice; il nostro scopo è di arrivare ad €
10.000.
1)
Associarsi è facile:
puoi farlo tramite il bollettino di Conto Corrente Postale, che trovi allegato in busta, modalità veloce ed
economica, oppure presentandoTi presso la nostra sede Provinciale ANMIC in via Feltre n°20 a Belluno:
quest’ultima modalità ci permette di incontrarci e di conoscerci. È opportuno che gli iscritti e gli
invalidi, sottoposti a visita per qualsiasi motivo, (riconoscimento, aggravamento o revisione) ci inviino
copia del verbale della Commissione ULSS/INPS che attesta l’invalidità civile riconosciuta.
La quota associativa per il 2015 è pari a €. 40; socio sostenitore €. 75; socio benemerito €. 250.
ATTENTI ALLE TRUFFE!!! Non vi sono incaricati ANMIC che vengono a casa per chiederti offerte
od altro. Se qualcuno Ti chiede soldi per conto dell’ANMIC è un truffatore che cerca di carpire la tua
fiducia.
Per ogni consulenza o informazione il nostro ufficio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle
ore 9.00 alle ore 12.00; il pomeriggio, solo su appuntamento, per casi particolari.
La consulenza è gratuita. Se ne hai occasione invita gli amici a servirsi della nostra Associazione.
Aiuti l’amico e valorizzi la nostra Associazione.
Abbiamo realizzato le guide “Belluno città accessibile” e “Feltre città universitaria accessibile” che
permettono di far conoscere ai disabili tutte le strutture pubbliche e private di interesse pubblico di
Belluno e Feltre accessibili agli invalidi fisici. Ne abbiamo ancora un discreto numero. Diffondendo le
guide, oltre ad agevolare gli invalidi con handicap, farai conoscere l’ANMIC.
Ti ringrazio per l’importante ed indispensabile contributo che darai alle nostre iniziative con la Tua
adesione e colgo l’occasione per porgerTi i più distinti saluti ed i più sinceri auguri per il nuovo anno.
Belluno, 06/10/2014
IL PRESIDENTE PROVINCIALE
(dott. Armando Targon)
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RIPORTIAMO QUI DI SEGUITO UNA SINTESI DELLE PRESTAZIONI
DOVUTE ALLE VARIE CATEGORIE DI INVALIDI CIVILI.
DIRITTI ED AGEVOLAZIONI:
I problemi legati alla salute possono comportare gravi conseguenze per l’individuo che ne è colpito, per la
famiglia e per la comunità in cui vive. Se malauguratamente si diventa invalidi, può tornare utile il
sintetico prospetto che aiuta a sapere quanto previsto dalle leggi, quali sono i diritti e come è possibile
accedere ad essi con la qualifica di invalido civile. La domanda per essere riconosciuti invalidi civili è
obbligatorio venga presentata all’INPS di Belluno solo per via telematica. Le disposizioni di legge
limitano i diritti dell’invalido se la domanda è presentata dopo il 65° anno.
* La qualifica di invalido civile per i minori di 18 anni dà diritto all’indennità di frequenza di €275,57
se l’invalido non in grado di svolgere i compiti e le funzioni proprie delle sua età, con reddito personale
inferiore a 4.738,60 € l’anno e se frequenta corsi di recupero o scolastici; detta indennità spetta anche
dopo il 18° anno se l’invalido continua il corso di studi anche universitari (solo se invalido al 74%). Se la
patologia è grave, l’indennità di frequenza può essere sostituita dall’indennità di accompagnamento
(€495/mese).
* L’invalidità del 34% dà diritto a:
concessione gratuita di protesi ed ausili su prescrizione del medico specialista e solo per le malattie
causa dell’invalidità; un punteggio maggiore nell’ambito dell’assegnazione dell’edilizia agevolata;
* se esiste lo stato di handicap con gravi difficoltà della deambulazione ex art.3, comma 3, Legge
104/92 o adattamento del veicolo (patente speciale), si ha diritto alle agevolazioni fiscali per l’acquisto e
per la manutenzione straordinaria del veicolo (Iva al 4%, esenzione bollo e IPT, ecc.): deduzione
dall’IRPEF (19% ) della spesa; contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la
concessione del contrassegno per il trasporto per la circolazione e la sosta dell’automezzo in tutte le
strade dove circolano automezzi pubblici; se esistono difficoltà di deambulazione per l’invalido.
* L’invalidità superiore al 45% dà diritto all’iscrizione nelle liste speciali per l’assunzione privilegiata
al lavoro, ex Legge n.68/99: solo dopo visita medica ai sensi dell’art.4 della Legge n.104/92, per
accertare la residua capacità lavorativa. La legge 68/99 può essere richiesta anche a 16 anni.
* L’invalidità del 51% permette ai lavoratori dipendenti di usufruire di un congedo straordinario per
cure, fino a 30 giorni/anno.
* L’invalidità del 67%, oltre ai benefici di cui ai punti precedenti, dà diritto all’esenzione del ticket per
le prestazioni sanitarie con esclusione dei farmaci, all’esonero delle tasse scolastiche ed universitarie; per
coloro che usufruiscono regolarmente dei servizi della Dolomitibus è prevista la riduzione dell’80% sugli
abbonamenti Dolomitibus ed ancora altri benefici.
* L’invalidità del 74% ( 67% per gli invalidi riconosciuti prima del 12/03/1992) dà diritto , oltre ai
benefici di cui ai punti precedenti, a:
-assegno mensile d’assistenza di 279,15 € + 10,33 € per persone da 18 a 65 anni con reddito annuo non
superiore a € 4.738,00;
- assegno sociale di 447,36 € per gli ultra sessantacinquenni compiuti dopo il 01.01.1996 e riconosciuti
invalidi prima del 65° anno, in sostituzione dell’assegno di invalidità; compatibilmente col reddito
familiare viene elevata di 12,91 € per invalido di età tra 65 e 75 anni e di 20,66€ per gli invalidi con più di
75 anni;
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- possibili agevolazioni fiscali per l’acquisto ed uso di veicoli (Iva, Irpef, Bollo, Ipt, ecc.) se esiste
handicap di cui all’art. 3, comma 3 della legge 104/92 con gravi difficoltà alla deambulazione o
mutilazioni multiple;
-contributo per l’adattamento del veicolo per il trasporto del disabile (ULLS);
-contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche, se necessario (dalla Regione tramite il
Comune), con IVA al 4% e riduzione IRPEF.
* L’invalidità di almeno il 75% dà diritto anche a 2 mesi d’anzianità figurativa per ogni anno di lavoro
effettivamente prestato con la qualifica di invalido, al momento del collocamento in pensione.
* L’invalidità del 100% ( riconosciuta prima del 65° anno di età) dà diritto a:
- collocamento privilegiato, se residua una capacità lavorativa, come per l’invalidità del 46%;
- pensione di invalidità di 279,15 € per persone da 18 a 65 anni con reddito annuo non superiore a €
16449,85;
- trasformazione della pensione di invalidità in assegno sociale di 447,15 € al compimento del 65° anno
con reddito personale annuo non superiore a € 16449,85; inoltre competono gli aumenti indicati per
l’invalidità del 74%;
- pensione elevata a 638,35 € circa al compimento del 60° anno se con reddito inferiore a 8.291,66 €
all’anno oppure 14110,59 € con il coniuge; va richiesto direttamente all’INPS, anche tramite la nostra
Associazione
- tutte le prestazioni elencate per il 74% o il 75% di invalidità oltre all’esenzione del ticket anche per i
farmaci fascia A, compatibilmente con il reddito;
- assegno per il nucleo famigliare da 58,00 € a 10,00 €, a scalare, per la famiglia con un invalido civile al
100%, con reddito variabile da 20.367 a 28.696 € all’anno; le vedove invalide 100% con pensione di
reversibilità del marito sono paragonate agli orfani ed usufruiscono dell’assegno familiare per se stesse:
vale solo per pensionati INPS dipendenti e i pensionati INPDAP, non per gli automi;
- permessi parentali con handicap grave ex art.3, comma 3, legge 104/92anche se maggiorenne; premesso
che la situazione di gravità per i Down può essere rilasciata anche dal medico di base allegando la mappa
cromosomica, i permessi parentali (per due ore giornaliere o tre giorni o sei mezze giornate mensili)
possono essere usufruiti: a) alternativamente dai due genitori; b) da un familiare del disabile, anche se
maggiorenne, se esiste continuità dell’assistenza, anche se non convivente. Il coniuge, o i fratelli, o i figli
conviventi, o i genitori di invalidi con handicap grave possono usufruire di un congedo straordinario
retribuito, fino a 47.500 € /anno della durata massima di 2 anni.
- L’invalidità del 100% congiunta alla non autosufficienza e/o al bisogno di assistenza continua
(indennità di accompagnamento) dà diritto a:
- collocamento privilegiato se la Commissione accerta una residua capacità lavorativa;
- indennità di accompagnamento di €.504,00 a qualunque età e con qualunque reddito; l’indennità viene
sospesa per i periodi di ricovero gratuito in istituzioni ( Ospedali, Case di Cura, ecc.) oltre i trenta giorni
per singola degenza;
- trasformazione della pensione di invalidità civile in assegno sociale di €.447,00 al compimento del 65°
anno con reddito annuo personale inferiore a €.16449,85; integrazione dell’assegno sociale come per
l’invalidità del 74%;
- pensione elevata a €.638,35 circa al compimento del 60° anno con redditi fino a €.8.291,00 l’anno o di €
14210,59 con il coniuge;
- tutte le prestazioni elencate per il 100% di invalidità compreso l’assegno per il nucleo familiare come
già contemplato per l’invalidità del 100%;
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- possibili agevolazioni fiscali per l’acquisto di un veicolo (IVA, IRPEF, bollo, ecc.) per disabili affetti da
handicap grave ex art. 3, comma 3, legge 104,92 con gravi difficoltà motorie, o con pluriamputazioni, o
con handicap psichico o mentale con indennità accompagnamento; del diritto può usufruire anche un
familiare del disabile se questi è a suo carico ed ha un reddito inferiore a €.2.840, 52; non esiste limite di
reddito se il veicolo viene intestato al disabile; la pensione di invalido civile, l’indennità di
accompagnamento e le rendite INAIL non fanno reddito. Anche per questi invalidi con handicap grave
sono previsti i permessi parentali di tre giorni/mese, o sei mezze giornate/mese, o due ore al giorno per i
familiari che prestano assistenza; inoltre il coniuge, o i fratelli o i figli conviventi o i genitori possono
usufruire fino a due anni di congedo straordinario retribuito, fino a € 47.500/anno.
CONVENZIONI CON ENTI ED AZIENDE PRIVATE IN FAVORE DEGLI
INVALIDI DELLA PROVINCIA DI BELLUNO (Dietro presentazione della tessera
associativa in regola con i pagamenti)
- Le case automobilistiche (FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, RENAULT, OPEL, NISSAN,
PEUGEOT, TOYOTA, ROVER, AUDI, MERCEDES ed altre) concedono sconti variabili dal 6 al 20%
secondo i modelli, sul prezzo di listino, agli invalidi aventi diritto. L’entità degli sconti può essere chiesta
in segreteria; qualche Casa automobilistica dà agevolazioni a tutti gli associati anche se non hanno diritto
ad agevolazioni fiscali. Allo sconto della Casa automobilistica vanno aggiunti: la riduzione dell’IVA dal
21 al 4%, la detrazione fiscale IRPEF del 19% sul prezzo di acquisto, l’esenzione dal bollo auto e dalla
tassa di registrazione IET e IPT.
- ACI (Automobile Club) riduzione da 69 a 49€ della quota associativa rivolgendosi all’ACI con tessera
ANMIC; vengono offerti anche alcuni servizi aggiuntivi quali: soccorso stradale, auto sostitutiva,
assistenza sanitaria. Per coloro che sono impossibilitati a muoversi dalla propria abitazione (dietro
presentazione certificato medico) offre i servizi a domicilio dietro appuntamento. Tel. 0437/911611.
- Assistenza/consulenza fiscale presso il Patronato ACLI ed il patronato ENAPA (Confagricoltura);
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- Dolomiti Emergency ONLUS offre lo sconto del 50% ai nostri associati sulla polizza assicurativa
“Rimborso spese per soccorso e trasporto” che copre i costi per la ricerca di persone disperse, il
soccorso, il recupero ed il trasporto effettuati con qualsiasi mezzo, compreso l’utilizzo dell’elicottero
anche se non necessitano prestazioni sanitarie. La quota di 12 € annui deve essere versata presso il nostro
ufficio.
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una permanenza di un minimo di 6 giorni, dietro presentazione della tessera associativa, i SOCI potranno
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l’accompagnatore).
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indennità di accompagnamento permette di viaggiare pagando il solo biglietto dell’invalido e non quello
dell’accompagnatore
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Associazione sconto del 10% su qualsiasi servizio.
P.S. Potrebbe darsi che qualche amico, avendo versato
l’importo della tessera in conto corrente postale, non abbia
ricevuto la tessera. Ci scusiamo, ma ciò è causato da un
disguido postale in quanto dalla vecchia sede ci siamo
trasferiti nella nuova e le Poste non ci hanno trasmesso
l’avvenuto versamento.
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