Giuseppe (17 anni) relaziona sulla sua esperienza a

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Giuseppe (17 anni) relaziona sulla sua esperienza a
Giuseppe (17 anni) relaziona sulla sua esperienza a Locorotondo (Bari) in occasione del
Salvini Basta€uroTour (6 maggio 2014):
Sono appena tornato da Locorotondo, dove c'è stato un dibattito nella piazza più grande della città fra
Matteo Salvini e il sindaco di Locorotondo di Forza Italia Sergio Silvestris.
Non è stata una bella giornata, per Salvini nemmeno, credo. Stamattina in Campania è andato
relativamente tutto bene, a Battipaglia e a Salerno hanno aperto i Lega Point, a Napoli hanno fatto un
bordello e non ha potuto parlare, in Puglia a Taranto è riuscito a parlare, le contestazioni ci sono state,
ma relativamente pacate e gestibili. A Locorotondo l'inferno.
Arrivo in piazza, c'è il palco, ascolto vecchietti che parlano fra loro di euro:
"L'euro non è u problem, tu hai visto che fanno i parlamentari? Quanto guadagnano?"
"Quelli si fanno li cazzi loro, ma tu ti ricordi quando c'era la lira? Quando pagavi il pane?"
E poi fa ragionamenti monetaristici su quanto costavano le cose con la lira e quanto con l'euro.
Ci sono una decina di ragazzi seduti sui gradini, vedo che passa davanti a loro un vecchietto e dice:
"Raga bella ciao, bella ciao," e canta bella ciao ai ragazzi: "Questo dovete fà, miraccomann".
Va bene. Io vado da quei ragazzi:
"Ciao, voi dovete contestare?"
Un ragazzo risponde: "Noi amiamo... amore, pace".
"Ok bello sì, dovete contestarlo? Ho sentito che parlavate di poltica."
E lui: "Viva l'amore."
Vabbè, viva l'amore...
A un certo punto passa Salvini, da solo, come se niente fosse, al telefono, davanti a noi; i ragazzi
bisbigliano fra loro, Salvini entra in un bar di fianco al palco allestito per l'incontro. Io entro nel bar, ci
sono un bel po' di persone, lui sta ancora parlando al telefono, quando chiude alcuni (pochi) si avvicinano
per stringergli la mano, 3-4 ragazzi, fra cui alcuni della Giovine Italia di FI, si fanno la foto.
Io mi avvicino e gli dò la mano:
"Salve, saluti da Alleanza Lira, sono membro."
E Salvini: "Ah sì certo! Li ho incontrati recentemente a Firenze insieme al gruppo MeMMT, Euroexit."
Io dico:
"E Borghi? Dove l'ha lasciato?"
"Guarda, stavo proprio ora parlando con lui."
"Scommetto che stava twittando no? E' molto attivo sulla rete."
"Sì, non so come faccia, ci sta 12 ore al giorno tipo".
Io dico:
"Non smette mai di combattere, è spesso in mezzo alla bufera."
Dopo un po' chiedo:
"Possiamo fare una foto?"
"Certo, aspetta che vado a pagare il caffè."
Dopo un minuto torna da me: "A volte mi capita di confondermi e pagare in lire invece che in euro, ti
faccio vedere che ho nel portafoglio."
Prende il portafoglio e mi mostra un biglietto da mille lire.
Io: "Benedetta lira."
Lo chiamano, deve iniziare, facciamo la foto e va. Sale sul palco, il moderatore comincia a parlare e a
presentare i due. Passa la parola a Salvini: appena prende il microfono, 6-7 ragazzi che erano in terza fila
(quelli con cui avevo parlato poco prima) si alzano buandolo e andando dietro le sedie, io al mio solito
m'incazzo, inseguo un ragazzo sui 25 anni:
"Ehi tu, tu che urli, vai sul palco, c'è una sedia libera, tu non sei d'accordo con quello che dice Salvini,
giusto? Dimostra che è in errore, vai a parlare di economia sul palco".
"Vai a sederti che vuoi? Vai a sederti tu! Di dove sei?"
"Io sono di Martina, meridionale puro, amo il Sud: per questo ti dico di ascoltare Salvini".
Vabbè, Salvini parla, viene sommerso solo due volte dai bu e dagli insulti (si passa dai vaffanculo al figlio
di puttana al vai a morire).
Vedo un amico di classe che mi aveva detto che non aveva intenzione di venire, è un piddino iperconvinto
nonostante le centinaia di volte in cui gli ho sbattuto le verità euroscettiche in faccia, mi fa: "Non volevo
venire, ma mi hanno detto che c'era un gruppo assortito di giovani di centrosinistra e sono venuto a
vedere".
Bei giovani.
Ci sono altri due signori, io dico: "Anche voi siete del PD?"
Loro: "Noi non siamo del PD, noi siamo IL PD."
E io:
"Io sono dalla parte completamente opposta al PD, sono di sinistra."
Rimangono di merda.
Poi parla il sindaco, tutto normale, riparla Salvini, vanno giù duro, pesante, soliti insulti, a un certo punto
arrivano con uno striscione enorme con scritto: "Siamo tutto clandestini, Sud libero dalla Lega".
Dei ragazzi urlano: "Viva l'Italia, viva l'Italia", e Salvini: "Ok, se volete sentire questo io lo dirò: VIVA
L'ITALIA!"
Bene, qualcuno è con Salvini, molti dei presenti ritengono scorretto il comportamento di quei disturbatori.
Parla di euro, d'immigrazione, questi i temi; il sindaco è il solito di FI: "Sono d'accordo con quello che
dice Salvini, mi ritrovo perfettamente nelle cause, ma non nella terapia." E stronzate varie, vabbè, ormai
li conosciamo.
La sala di Lamezia Terme piena per il Basta €uro Tour
Salvini parla di nuovo, i ragazzi ricominciano ad urlare, io m'incazzo di nuovo, vado da una decina di loro,
c'è un venticinquenne palestrato con il braccio alzato che insulta Salvini, io gli abbasso il braccio con la
forza: "Hai qualcosa da dire? Sul palco c'è una sedia vuota, decidete un delegato e mandatelo a esporre
le vostre ragioni."
Mi spinge e mi dice: "Vai a sederti, c'è un posto libero in prima fila".
C'è un altro ragazzo con la bandiera della repubblica italiana, vado da lui, gli faccio: "Secondo te Salvini
dice stronzate?" Lui continua a gridargli contro, Salvini fa fatica a parlare, è sommerso, io dico al
ragazzo: "Hai una testa? Vai a esporre le tue ragioni, sii civile."
Lui mi guarda, fa no con la testa, altri ragazzi mi spingono contro un palo, sono un bimbetto in mezzo a
una trentina di energumeni, mi lasciano stare per fortuna. Poi cominciano a cantare i due versi di bella
ciao che sanno, ma solo i primi due a ripetizione, non ne sanno altri...
Salvini continua a parlare, a un certo punto i teppisti coglioni si fanno avanti, io vado dal mio amico del
PD e gli dico: "Questi sono amici tuoi? Sono del PD?"
"No, non credo, forse, alcuni di questi sono della lista Tsipras".
I teppisti si avvicinano al palco, la polizia si avvicina, loro indietreggiano, io, più cauto, vado a parlare di
nuovo in mezzo a quei ragazzi: "Se volete dirgli qualcosa, andatelo a dire sul palco".
Mi danno del coglione e mi prendono a parolacce, io dico, urlo: "Il mostro è l'euro, l'euro ci sta
ammazzando tutti, il mostro è l'Unione Europea che sta distruggendo i nostri diritti!"
Arriva un ragazzo più grosso degli altri che si avvicina a me:
"Ma che vuoi? Che vuoi? Vai a sederti coglione!"
(Su questo ho mandato una registrazione a Nicolas che potrà confermarvi tutto).
Continua a dirmi: "Tu qua sei l'unico a difendere 'sto stronzo, sei da solo".
Sì è vero, sono praticamente da solo, a parte una decina di vecchietti che applaudono Salvini.
Io gli dico: "Sì, sono da solo e ne vado fiero".
Mi allontano, sto rischiando troppo. La situazione degenera, il sindaco interrompe, spara a zero sui
disturbatori, anche il moderatore s'incazza, urla contro i teppisti, ma è ingenuo, dice: "A Napoli Salvini è
stato cacciato, parlavamo di accoglienza qui al Sud, e questo fate vedere, vergognatevi!".
È un idiota, quei ragazzi stanno lì proprio per fare come hanno fatto a Napoli, appena sentono "Napoli" si
galvanizzano ed è una bolgia.
Salvini velocissimo scende dal palco e se ne scappa, si sentono urla di gioia per la neoliberazione
dall'invasione padana.
Che eroi, davvero, ora i disoccupati troveranno un lavoro.
Io seguo la scia di gente che va nella direzione di Salvini. Gli vorrei dire che quello non è tutto il Sud, di
non demordere, ma lui corre verso una piccola porta, entrano in questa stanza, anche io entro, Salvini
però è sparito, si sarà chiuso dentro qualche altra stanza. Un tizio mi chiede chi sono e mi fa uscire e mi
dice di continuare a camminare per la strada per eludere la scia di gente che lo segue, fra i quali
probabilmente anche qualche idiota che lo malmenerebbe se lo incrociasse. Non ha una vera e propria
scorta, solo qualche tizio che lo segue.
Vabbè, io me ne ritorno alla fermata dell'autobus, alcuni ragazzi mi riconoscono (e io li riconosco a mia
volta), mi indicano, fanno per venire verso di me, io giro velocemente due angoli, poi non li vedo più. Poi
tutto bene. Faccio l'autostop e torno a Martina.
Poteva andare meglio questa tappa, ma quei ragazzi erano andati lì apposta per cacciarlo; ho notato
nell'aria però anche qualche cenno di assenso verso il discorso di Salvini, soprattutto dagli anziani che
erano seduti... Nella foto potete notare che, dietro la prima fila composta dai ragazzi della Giovine Italia,
la maggioranza erano vecchietti; dietro, in piedi, c'erano i ragazzi che gli urlavano contro: all'inizio
sembravano gestibili, poi non più, ed è finita così...
Purtroppo credo che il tour nel Sud di Salvini sia finito, mi piacerebbe che un giorno tornasse e vedesse
una situazione e un comportamento diversi.
Scusate la lunghezza, mi sono fatto prendere e volevo raccontare nei dettagli ciò che è successo.