Appartamento. Variazioni Goldberg. Musica perfetta per cucinare

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Appartamento. Variazioni Goldberg. Musica perfetta per cucinare
Appartamento. Variazioni Goldberg. Musica perfetta per cucinare ma anche per accompagnare la
cena. Già, la cena che finalmente è riuscito a creare per la donna che ama. Ha pensato a tutto,
Sergio. Spesa studiata nei dettagli.Piatti nuovi e grandi saranno le tele dei suoi golosi quadri, dipinti
da assaporare. Sara è di là che attende, bellissima nel suo vestito nero. Appoggiata dolcemente al
sofà le può vedere la buffa curva della bocca che appare quando è immersa nei suoi pensieri. Chissà
cosa pensa. Di certo è incuriosita per quello che verrà. Piatto unico, un po' alla francese. Sarebbe
orribile alzarsi, una volta uno di fronte all'altra.
Dolomiti. Lieve, fresca brezza che smuove le foglie cadute. Bello fermarsi ad ascoltare il fruscio del
vento, ammirando le chiome variopinte degli alberi, dipinte dall'autunno appena arrivato. E' tanto
che desiderano percorrere questo impegnativo sentiero. Un giorno intero, sfiorando la vetta, con
fatica ma insieme. Sente, Riccardo, che, dopo quel duro litigio, Luisa si è allontanata, soprattutto
con la mente. E' sicuro che l'ha già perdonato ma deve riconquistarne il profondo, appena incrostato
dal tempo che passa e frena il fuoco dei primi periodi di passione. Questo, ne è sicuro, è il modo
giusto: lo legge nel blu degli occhi di Luisa, appena umidi a causa della tanta luce, riflessa dalla
superficie del lago che hanno incontrato. “ Fermiamoci qui, che ne dici?”
Appartamento. Variazione n° 16. Overture. L'ovale di porcellana bianca è sfregiato da una riduzione
di vino rosso, cannella e cardamomo. Ricorda quei ciondoli per innamorati che si spezzano in due, a
promessa di fedeltà. La sua creazione gioca, invece sull'infedeltà: il filetto di manzo non si appoggia
sul letto di rucola ma sull'arancia mentre la rucola accompagna gli scampi, bagnati da una salsa di
cognac e pepe rosa. Un leggero pesto, brillante, accenna un cuore verde, vicino alla rossa ferita del
piatto, riflesso nell'altra metà nel giallo di una crema di peperoni. Un'ostrica riposa su una
pennellata di pomodoro. A farle da contrappunto una fettina di petto d'anatra, coperta da petali di
tartufo e circondata da una candida salsa di rafano, addolcita dal profumo di mele selvatiche.
Dolomiti. C'è un angolo riparato, poco lontano dalla riva. Si stendono su una stuoia e si guardano in
silenzio. Luisa si volta appena, richiamata da uno sbuffo del lago. I suoi occhi cercano subito quelli
di Riccardo, il quale spera intensamente che il silenzio li coccoli ancora un po'. Il vento è il solo
rumore che odono, quasi fosse una dolce musica di sottofondo. É il momento di vuotare lo zaino.
Pane, salame e vino.
Appartamento. La bottiglia è aperta da qualche minuto e si è perfettamente ossigenata. Sergio versa
un dito di vino rosso, vividamente rubino, ed entrambi ne percepiscono immediatamente l'intenso
profumo. Ridono, scoperto che ad entrambi ha ricordato il negozio di fiori del papà di Sara. Lo
portano al naso e ne ricercano, ora, le sfumature odorose, immersi in uno scrigno di ricordi. E' il
vino giusto! Quando lo sorseggiano, poi, ne scoprono l'anima più profonda, fatta di morbidezza e
spigoli vivi, taglienti. La leggiadria della tavola, l'intensità di sguardi e sospiri, le emozioni del cibo
e del vino rendono la serata perfetta.
Dolomiti. Riccardo stappa la bottiglia e versa il vino nei bicchieri e li appoggia piano su un sasso.
Affetta il salame ed il pane, ponendoli nel piatto in maniera ordinata. L'aromaticità del vino sposa
la schiettezza del cibo ed è come amplificata dai profumi che li circondano, li inebria e li spinge ad
assaporare ogni sorso, godendone la fine possenza . E' il vino giusto! La bottiglia finisce senza che
se ne accorgano e si ritrovano stesi, lievemente assopiti ma incredibilmente vicini.
Enoteca. Squilla due volte il cellulare. SMS. “Cara, guarda che buffo: due clienti mi hanno mandato
lo stesso messaggio.” “Hai ragione: l'abbinamento più importante è con l'occasione. Grazie per il
vino: era quello giusto!”