Procedura saldatura a stagno

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Procedura saldatura a stagno
Istituto d'Istruzione Superiore
Giuseppe Peano
CORSO VENEZIA, 29 10147 TORINO
PROCEDURA
Raccomandazioni generali per la riduzione del
rischio durante le attività di saldatura a stagno
nel laboratorio di Tecnologia, Disegno e
Progettazione
OGGETTO: PROCEDURA SALDATURA A STAGNO
DATA: 18/10/16
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa M.G. Gillone
PROCEDURA
Raccomandazioni generali per la riduzione del rischio durante le attività di
saldatura a stagno nel laboratorio di Tecnologia, Disegno e Progettazione
Preparato da:
Servizio di Prevenzione e
Protezione dei Rischi
Data: 18-10-2016
Rev. 01
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Indice generale
1.SCOPO..............................................................................................................................................3
2.CAMPO DI APPLICAZIONE..........................................................................................................3
3.DESTINATARI.................................................................................................................................3
4.ASPETTI GENERALI......................................................................................................................3
5.RISCHI SPECIFICI...........................................................................................................................3
6.DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE..........................................................................3
7.ISTRUZIONI DA SEGUIRE DURANTE LA SALDATURA........................................................4
8.RACCOMANDAZIONI...................................................................................................................4
LISTA DI DISTRIBUZIONE
SOGGETTI INTERESSATI
Personale docente e non docente interessato
Studenti
DATA
FIRMA
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PROCEDURA
Raccomandazioni generali per la riduzione del rischio durante le attività di
saldatura a stagno nel laboratorio di Tecnologia, Disegno e Progettazione
Preparato da:
Servizio di Prevenzione e
Protezione dei Rischi
Data: 18-10-2016
Rev. 01
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1. SCOPO
Definire le responsabilità e i compiti per la corretta esecuzione delle attività di saldatura a stagno al
fine di prevenire i rischi specifici a cui si è esposti.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Tutti i corsi di Tecnologie e progettazione dei sistemi elettrici ed elettronici che si svolgono
nell'istituto.
3. DESTINATARI
Personale docente e non docente interessato
Studenti
4. ASPETTI GENERALI
La modalità di realizzazione delle connessioni tra componenti elettronici ed elettrici (electronic
assembly technology) è una componente fondamentale dell'intero processo di produzione dei
circuiti elettronici. La brasatura, nota comunemente come saldatura a stagno, rappresenta il metodo
principale per realizzare le giunzioni di componenti elettronici, come resistori, condensatori o circuiti
integrati ai circuiti stampati.
La brasatura consiste nella fusione nel punto di contatto tra rame e componente di una lega
metallica che, raffreddandosi, permette la connessione elettrica e meccanica. La fusione della lega
saldante viene ottenuta mediante il saldatore dotato di una punta sottile, per permettere saldature
di precisione; è nello stesso caratterizzata da un'elevata massa termica, per mantenere costante
la sua temperatura. La potenza necessaria è relativamente piccola: 20 W o poco più.
La lega saldante (il cosiddetto stagno) più facilmente utilizzabile è costituita da stagno e in
percentuali variabili da rame e argento. La temperatura di fusione si aggira intorno ai 180-190°C .
L'utilizzo di leghe saldanti a base di piombo è vietato dalla direttiva
2002/95/CE "Restrizione dell'uso di talune sostanze pericolose nell'attrezzatura
elettrica ed elettronica", meglio nota come direttiva RoHS; di conseguenza
l'elettronica di consumo deve farne a meno e sostituirlo con leghe non
pericolose per la salute e l'ambiente (leghe lead free o LF) .
Purtroppo le nuove leghe saldanti, in genere a base di stagno, argento e rame,
hanno una temperatura di fusione più alta di circa 40°, causando qualche
problema usando saldatori progettati per temperature considerevolmente più basse.
I vapori emessi durante la saldatura sono tossici e quindi occorre operare con l'aspiratore da
banco in funzione e in un luogo aerato. Lo stagno è considerato come metallo di media tossicità.
5. RISCHI SPECIFICI
scottature, ustioni
intossicazione da fumi provocati dalla fusione del flussante
6. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
camice
occhiali
ATTENZIONE: controllare che la postazione sia dotata di impianto di aspirazione e che
l’ambiente sia adeguatamente areato.
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PROCEDURA
Raccomandazioni generali per la riduzione del rischio durante le attività di
saldatura a stagno nel laboratorio di Tecnologia, Disegno e Progettazione
Preparato da:
Servizio di Prevenzione e
Protezione dei Rischi
Data: 18-10-2016
Rev. 01
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7. ISTRUZIONI DA SEGUIRE DURANTE LA SALDATURA
posizionare la punta nel punto da saldare a contatto con i componenti
avvicinare lo stagno a filo fino a fonderne una quantità sufficiente
lasciare raffreddare
posizionare sempre lo stilo del saldatore nell’apposito porta saldatore sulla sua base.
controllare che la spugna per la pulizia del saldatore sia umidificata.
8. RACCOMANDAZIONI
non disturbare mai chi sta eseguendo la saldatura
non utilizzare la punta liberamente facendole percorrere traiettorie pericolose per se e per gli
altri
non portare a contatto la punta con materiali differenti da quelli da saldare (plastica, legno,
indumenti…)
non fondere notevoli quantità di residui di saldatura (stagno) per ottenerne agglomerati di
dimensioni e forma ragguardevole
mantenere una buona distanza tra il viso ed il punto di saldatura, per evitare incidenti.
allontanare i fumi residui ponendosi in zona ventilata.
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