stazione saldante/dissaldante

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stazione saldante/dissaldante
CARATTERISTICHE E FUNZIONAMENTO
VTSSD
STAZIONE
SALDANTE/DISSALDANTE
(cod. VTSSD)
1.INTRODUZIONE
La ringraziamo per aver acquistato la stazione VTSSD, un’ideale soluzione
per tutte le applicazioni ove necessario effettuare operazioni di saldatura/dissaldatura. Confidiamo nel fatto che la stazione VTSSD, grazie alle proprie
caretteristiche e alla sua versatilità, possa soddisfare ogni esigenza.
Prima di procedere con l’installazione, leggere attentamente il presente
manuale.
Nel caso in cui il dispositivo fosse stato danneggiato, in seguito al trasporto,
contattare il proprio fornitore.
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VTSSD
CARATTERISTICHE E FUNZIONAMENTO
2.CARATTERISTICHE SPECIALI
- Risparmio energetico: questa funzione viene attivata ogni volta che la stazione rimane inutilizzata per un tempo superiore a 15 minuti; in questa
modalità il LED “Pause” si illumina, indicando che la temperatura del saldatore è ridotta di 1/3. Tale accorgimento permette di ridurre il consumo energetico ed inoltre allunga la vita delle punte.
- Aspirazione ritardata: la pompa continua la relativa aspirazione per 1,5
secondi oltre il rilascio del pulsante di comando, permettendo così di eliminare il problema di otturazione della punta.
- Manopola per gestione temperatura: per una precisa e veloce regolazione della temperatura, ruotare in senso orario per aumentarla e in senso
antiorario per diminuirla.
- Saldatore leggero: mini impugnatura ergonomica non soggetta a riscaldamento.
3.DESCRIZIONE
La stazione VTSSD è dotata di una pompa a vuoto autonoma, controllata elettronicamente e priva di manutenzione che non risente di sovraccarico dovuto ad
un uso continuo. La pompa è in grado di fornire un’aspirazione massima di 60
cm/Hg (23"/Hg) ed è attivata mediante un pulsante collocato sull’impugnatura
del dissaldatore. Il collettore presente nell’impugnatura, può essere facilmente
rimosso per agevolare le operazioni di pulizia. La rete in alluminio inserita al suo
interno, permette di raffreddare rapidamente lo stagno aspirato, per impedirne la
risalita mentre, i fori di aerazione, mantengono l’impugnatura fredda. Le regolazioni presenti sull’unità, consentono all’operatore di impostare la temperatura del
saldatore ad un valore compreso tra 200°C e 480°C (400 a 900°F), e tra 300 e
450°C (580 a 850°F) quella del dissaldatore, senza dover sostituire la punta dell’elemento riscaldante. Il saldatore è costituito da un elemento riscaldante in
ceramica ad alto isolamento, la cui temperatura può variare di ± 3°C (± 6°F)
rispetto a quella impostata grazie ad un sensore di controllo PTC. Il controllo
della temperatura del dissaldatore è invece affidato ad un sensore a termocoppia. L'elemento riscaldante impiega solo un minuto di tempo per raggiungere la
massima temperatura e, grazie a questa peculiarità, le correzioni di temperatura avvengono in tempi rapidi. L’impugnatura ergonomica in gomma siliconica
conferisce all’attrezzo un miglior comfort. Il rivoluzionario sistema "zero voltage",
di cui è dotato questo dispositivo, permette di proteggere i componenti sensibili
(dispositivi CMOS, ecc.) da picchi di tensione e correnti parassite (comunemente prodotti dalle stazioni più economiche). Gli elementi riscaldanti sono galvanicamente isolati dalla rete elettrica tramite un trasformatore d’isolamento che permette di mantenere la tensione ad un valore di sicurezza pari a 24 Vac. Questa
stazione saldante/dissaldante, è stata progettata per soddisfare le esigenze
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presenti e future dell’industria elettronica, di laboratori di riparazione nonchè
quelle in ambito hobbistico.
4.TEMPERATURE OPERATIVE
SALDATURA
Le leghe per saldatura, più comunemente utilizzate nell'industria di elettronica, sono composte da 60% di stagno e 40% di piombo. Un’indicazione della
temperatura idonea a questo tipo di saldatura è specificata di seguito:
Punto di fusione: 215°C (o 419°F):
Funzionamento normale: 270-320°C (o 518-608°F):
Funzionamento in linea di produzione: 320-380°C (o 608-716°F).
Un buon risultato nella saldatura si raggiunge se la temperatura del saldatore
rientra nei parametri stabiliti per il tipo di stagno utilizzato. Una temperatura troppo bassa è causa di saldature dette “fredde”, mentre una temperatura eccessiva causa la bruciatura immediata del disossidante presente all’interno dello stagno (evidenziato da un intenso fumo bianco) con conseguente saldatura inaffidabile o bruciatura delle piste del circuito stampato stesso.
DISSALDATURA
Di seguito sono riportate le temperature suggerite per effettuare l’operazione di
dissaldatura (esse possono variare da saldatura a saldatura):
Per un piccolo punto di saldatura: 320-360°C (o 608-680°F).
Per un più grande punto di saldatura: 370-400°C (o 698-752°F).
Se la temperatura è troppo bassa, lo stagno fluisce troppo lentamente con conseguente otturazione del condotto di aspirazione, mentre una eccessiva temperatura può compromettere l’integrità della piazzola del circuito stampato.
5.UTILIZZO
Accertarsi che il dispositivo non sia stato danneggiato durante il trasporto e
che la tensione di funzionamento corrisponda con quella di rete.
La confezione comprende:
A. DIA60A: dissaldatore completo di punta.
B. 107ESD: saldatore con relativa punta.
C. Due supporti in metallo.
D. Un cavo di alimentazione.
Accessori:
A. 2 spugnette.
B. 1 spazzola metallica.
C. Striscia di raffreddamento in alluminio.
D. Una “sonda” Ø 0.7mm.
E. 10 filtri.
F. 1 Filo a molla.
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OPERAZIONI PER SALDATURA E DISSALDATURA
1 Assicurarsi che l’interruttore di accensione dell’unità sia posizionato su “OFF”.
2. Collegare all’unità il saldatore, il dissaldatore, quindi il tubetto alla relativa
presa “VAC”.
3. Collegare l’unità ad una presa di corrente tramite l’apposito cavo di alimentazione.
4. Posizionare le manopole di regolazione della temperatura su “MIN”.
5. Posizionare su “ON” l’interruttore dell’unità; fare altrettanto con gli interruttori
“SOLDER” e “DESOLDER” (entrambe le spie luminose si illuminano).
6. Ravvivare le punte del saldatore e del dissaldatore con dello stagno.
7. Trascorsi circa 3 minuti dall’accensione dell’unità, impostare, tramite le apposite manopole, le temperature di lavoro desiderate. Il dispositivo è pronto
all’uso quando la temperatura impostata viene raggiunta (questa condizione
è evidenziata dallo spegnimento della relativa spia luminosa).
NOTE: Il saldatore e il dissaldatore, possono essere utilizzati simultaneamente.
L’unità si pone automaticamente in modalità “risparmio energetico” se inattiva
per oltre 15 minuti (tale stato è segnalato tramite l’indicatore luminoso verde
“PAUSE”); in questa circostanza la temperatura degli elementi riscaldanti viene
ridotta ad 1/3 prolungando così anche la vita delle punte. Per ripristinare il normale funzionamento, agire sul pulsante rosso presente sull’impugnatura del dissaldatore.
ATTENZIONE!!: per evitare ustioni non toccare mai le parti metalliche del saldatore o del dissaldatore durante il funzionamento o il raffreddamento.
PROCEDURA PER LA DISSALDATURA - NOTE IMPORTANTI:
a) Azionare la pompa di aspirazione solamente quando lo stagno della saldatura è completamente fuso. Per agevolare l’operazione di dissaldatura, muovere la punta del dissaldatore attorno al reoforo saldato fino ad ottenere una
fusione regolare della lega di stagno.
b) Rilascire il pulsante non appena il punto di saldatura interessato è libero da
stagno, altrimenti la punta potrebbe ostruirsi.
c) Per una dissaldatura migliore (nel caso in cui nel punto di saldatura vi sia poco
stagno o che lo stesso sia vecchio), procedere prima con l’apporto di nuovo
stagno rieseguendo la saldatura.
d) Rimuovere il collettore di apirazione per effettuare la pulizia dello stesso (dopo
circa 200 applicazioni); tuttavia si suggerisce una pulizia quotidiana specialmente se il dispositivo è utilizzato con molta frequenza.
e) Sostituire i filtri quando questi cominciano ad ingiallire.
f) Utilizzare l’apposito filo a molla per liberare la punta in caso di ostruzione; in
ogni caso controllare lo stato dei filtri.
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g) Assicurarsi che i filtri siano presenti ed inseriti correttamente nelle proprie sedi
durante l’utilizzo per evitare di danneggiare la pompa d’aspirazione.
h) Fare riferimento al paragrafo “9. MANUTENZIONE” quando desiderate sostituire la punta.
PROCEDURA PER LA SALDATURA - NOTE IMPORTANTI:
Non utilizzare temperature superiori a 410 °C (770 °F) per effettuare le normali
operazioni di saldatura/dissaldatura. Il dispositivo può essere utilizzato alle più
alte temperature solo per brevi periodi di tempo; prestare quindi la massima
attenzione!!!
6. PROBLEMI DI SALDATURA LEGATI ALLA PUNTA
- La temperatura della punta eccede i 410 °C (770 °F).
- La punta non è sufficientemente stagnata.
- La punta è stata pulita su di una superficie con elevato contenuto di zolfo o su
una spugna asciutta/sporca.
- La punta è entrata in contatto con sostanze organiche o chimiche quali plastica, silicone, grasso ecc.
- Impurità presenti nella saldatura o basso contenuto di stagno.
7. SUGGERIMENTI PER LA MANUTENZIONE DELLE PUNTE
Prima di effettuare qualsiasi intervento sull’unità, assicurarsi che la stessa sia
spenta e a temperatura ambiente!! Rimuovere e pulire la punta del saldatore
dopo un intenso utilizzo. Effettuare la stessa operazione per quella del dissaldatore eliminando i residui di stagno presenti nel punto di raccolta all’interno dell’impugnatura per evitare ostruzioni.
Le punte fornite in dotazione all’unità, sono costituite da rame ricoperto da uno
strato di ferro; la loro durata nel tempo è garantita solamente se usate correttamente.
- Stagnare sempre la punta prima di spegnere il dispositivo o prima di lunghi
periodi di inattività. Pulire la punta su una spugna bagnata prima di utilizzare
l’unità.
- Una temperatura eccessiva (superiore a 400 °C - 750 °F) riduce la vita della
punta.
- Non esercitare una eccessiva pressione sulla punta del saldatore/dissaldatore per evitare di danneggiarla.
- Non utilizzare mai lime o abrasivi per pulire la punta.
- Non utilizzare mai disossidanti contenenti cloruro o acido ma solamente disossidanti a base di resine.
- Se si dovesse formare sulla punta un leggero strato di ossido, procedere alla
lucidatura della stessa mediante carta abrasiva (misura 600-800) o alcool iso-
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propilico; successivamente rieffettuare la stagnatura.
- Posizionare entrambi i comandi di temperatura al minimo prima di agire sull’interruttore di accensione del dispositivo.
- Regolare la temperatura del saldatore a 250°C (482°F) e posizionare la regolazione della temperatura del dissaldatore sul minimo se non utilizzato. Appena
la temperatura della punta raggiunge i 250 °C ravvivarne la stagnatura.
- Impostare la temperatura desiderata dopo aver lasciato le regolazioni della
temperatura al minimo per almeno tre minuti. L’unità è pronta per essere utilizzata non appena vengono raggiunte le temperature impostate.
8. PERDITA DI ASPIRAZIONE - POSSIBILI CAUSE:
Seguire la procedura di seguito descritta per determinare se la perdita di aspirazione è dovuta alla punta, al collettore , al tubo o ai filtri.
ATTENZIONE!: prima di procedere, spegnere il dispositivo e lasciarlo raffreddare.
a) Staccare il tubo dal pannello frontale, e porre sul foro (del pannello) il proprio
dito. Accendere il dispositivo, ed azionare la pompa; se non si avverte alcuna
depressione, rivolgersi al punto vendita per far riparare la pompa.
b) Staccare i filtri dall’elemento dissaldante e sostituirli con altri nuovi se l’aspirazione è minima a causa del loro intasamento.
c) Rimuovere il collettore dall’impugnatura del dissaldatore e appoggiare sul foro
il proprio dito. Azionare la pompa; se l’aspirazione è inadeguata, significa che
il collettore deve essere pulito o sostituito.
d) Se non vi è aspirazione, azionare la pompa e pulire la punta tramite il filo a
molla, fornita in dotazione, . Fare riferimento al paragrafo “10. PROCEDURA
DI PULIZIA DI UNA PUNTA OSTRUITA”.
9. MANUTENZIONE
Le punte del dissaldatore possono essere sostituite semplicemente svitando il
dado del relativo cilindro di bloccaggio. Tale operazione deve essere effettuata
con dispositivo spento e freddo. Per evitare di danneggiare irreparabilmente gli
elementi riscaldanti, evitare assolutamente di far funzionare la stazione sprovvista delle relative punte. Dopo la rimozione della punta, occorre espellere l’ossido formatosi all’interno dell’elemento riscaldante (sede della punta); prestare
attenzione affinchè tale ossido non vada a contatto con gli occhi. Per sostituire
la punta è possibile servirsi anche di una pinza evitando però di danneggiare
l’elemento o la punta stessa.
10. PROCEDURA DI PULIZIA DI UNA PUNTA OSTRUITA
Fare molta attenzione per non bruciarsi le dita!!
1. Inserire il filo a molla nella punta del dissaldatore e muoverla avanti/indietro
per pulire il foro.
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2. Se il filo dovesse trovare
resistenza nel movimento,
innalzare la temperatura
dell’elemento riscaldante
per permettere allo stagno
di fondersi completamente;
muovere quindi il filo avanti/indietro, come mostrato in
fig. 1, fino a liberare completamente il passaggio.
3. Svitare il dado di bloccaggio
(fig. 2 e 3).
4. Rimuovere la punta servendosi di una pinza (fig. 4 e 5).
5. Reinserire nell’elemento
riscaldante solamente la parte in acciaio inossidabile per circa 5 secondi (vedi
fig. 6) per fondere lo stagno presente al suo interno.
6. Rimuovere nuovamente il tubetto e squoterlo (vedi fig. 7) per permettere allo
stagno fuso di fuoriuscire. La punta ora dovrebbe essere libera da ostruzioni.
Ricollocare la punta nella propria sede, reinserire il cilindro metallico di bloccaggio ed avvitare il relativo dado.
NOTA: il dado non deve essere stretto con eccessiva forza!!
11. PROCEDURA DI PULIZIA DEL COLLETTORE DI ASPIRAZIONE
Assicurarsi che il dispositivo sia spento e che sia freddo prima di eseguire le operazioni di seguito descritte.
1. Tenere il dissaldatore
come indicato in fig. 8.
Premere e ruotare la
parte inferiore dell’impugnatura.
2. Estrarre il collettore dall’impugnatura facendolo
scorrere (vedi fig. 9).
3. Inclinare il collettore
verso il basso (fig. 10),
agitandolo leggermente,
per favorire la fuoriuscita
dello stagno in eccesso presente al suo interno.
4. Rimuovere la striscia di raffreddamento, collocata all’interno del collettore,
tramite una pinza a becchi (fig. 11 e 12).
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5. Pulire la striscia di raffreddamento ed il collettore di vetro tramite l’apposita spazzola fornita in dotazione.
12. SOSTITUZIONE DEI FILTRI
a) Filtro del collettore del
dissaldatore
1. Assicurarsi che l’elemento riscaldante ed
il filtro del dissaldatore siano sufficientemente freddi.
2. Tenere il dissaldatore
inclinato verso l’alto;
Premere e ruotare la
parte inferiore dell’impugnatura.
3. Rimuovere il collettore come mostrato in fig. 9.
4. Disassemblare il collettore come mostrato in fig. 13 e 14.
5. Sostituire il filtro vecchio con uno nuovo (fig. 15 e 16).
b) Filtro collocato sul tubetto in gomma
1. Svitare il filtro e tirare le due estremità in direzioni opposte (vedi figg. 17 e 18).
2. Sostituire il filtro vecchio con uno nuovo (fig. 18).
NOTA: per il dissaldatore utilizzare la punta di ricambio con un diametro di 1.2mm (BITDEST2).
Attenzione: le informazioni contenute nel presente manuale, possono essere soggette a
modifiche senza alcun preavviso.
Importato e distribuito da:
FUTURA ELETTRONICA Via Adige, 11
21013 Gallarate (VA) Tel. 0331-792287 Fax. 0331-778112
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Aggiornamento: 19/12/2005