Colle di Tenda - Parco Naturale Alpi Marittime

Transcript

Colle di Tenda - Parco Naturale Alpi Marittime
CUNEO – COLLE DI TENDA
Località di partenza: Cuneo – stazione ferroviaria (alt. m. 548)
Località di arrivo: Colle di Tenda alto (alt. m. 1871)
Lunghezza percorso: km 43.8
Dislivello complessivo in salita: m. 1350
Caratteristiche del percorso:
Dalla Stazione ferroviaria di Cuneo si raggiunge Borgo San Dalmazzo seguendo tratti di
percorsi ciclabili del Comune di Cuneo e successivamente si prosegue lungo strade
rurali di ridotte dimensioni e traffico limitato. Si rientra sulla strada statale per un breve
tratto tra Borgo S.D. e Roccavione. Si segue fino a Vernante (m. 785) la pista ciclabile
Eurovelo, che nella parte iniziale costeggia la strada e successivamente segue un proprio
percorso sul lato opposto del torrente Vermenagna. Questa prima parte dell’itinerario
presenta un dislivello modesto.
A Vernante il cicloturista si trova davanti ad una alternativa: dirigersi verso la stazione
ferroviaria e proseguire in treno fino a Tende, sul versante francese; oppure proseguire
in bicicletta, seguendo la strada statale di notevole traffico che conduce fino all’imbocco
del tunnel verso la Francia (m. 1320). La pendenza diventa più sensibile (3.2%) nel
tratto tra Vernante e Limone (m. 1000), dove è ancora possibile scegliere l’opzione del
passaggio in treno. Più impegnativa risulta l’ascesa da Limone al tunnel del colle di
Tenda (m. 1320) con una pendenza media del 4.8%.
Poiché la galleria non è transitabile in bicicletta, pochi metri prima della stessa si svolta
a destra e si sale fino al colle alto (m. 1871) seguendo l’antica strada. Un primo strappo
ripido di circa un chilometro porta al piazzale degli impianti sciistici di Quota 1400. Da
qui la strada si restringe e prosegue con lunghi traversoni raccordati da 14 tornanti
(pendenza regolare, con una media del 6.6%).
Fondo stradale: asfaltato e in buone condizioni fino al confine italo-francese, situato
qualche centinaio di metri prima del colle alto di Tenda. Sterrato e piuttosto sconnesso
nel tratto francese in prossimità del colle.
La discesa sul tratto francese si effettua lungo un fondo sterrato molto sconnesso.
Descrizione dettagliata del percorso:
L’itinerario parte dal piazzale della stazione ferroviaria di Cuneo. Nel primo tratto si
segue il percorso della pista ciclabile situata sul lato di corso Monviso.
Alla seconda rotatoria si attraversa il corso e si prosegue sulla pista ciclabile ricavata sul
marciapiede di corso Gramsci.
Dopo trecento metri si attraversa corso Gramsci a destra e si prosegue per un breve
tratto in via Bongioanni.
Nel vicino incrocio con via Riberi s’imbocca sul lato sinistro la pista ciclabile della via
vecchia di Borgo San Dalmazzo.
Alla prima rotatoria si attraversa la carreggiata a destra, percorrendo ancora un
brevissimo tratto di pista a fianco di via Pertini.
Dopo poche decine di metri. si attraversa a sinistra via Pertini e s’imbocca via Alta che
costeggia la caserma “I. Vian” del II° Reggimento Alpini.
Si prosegue lungo via Auriate, attraverso il quartiere residenziale della frazione San
Rocco Castagnaretta.
Nell’incrocio con via San Maurizio si svolta a destra fino a raggiungere il semaforo che
regola l’attraversamento di corso De Gasperi (km 3.5).
Si prosegue dritto in via San Maurizio costeggiando il muro di cinta del cimitero di san
Rocco.
Dopo trecento metri, sulla sinistra si trova l’ingresso del camping comunale di Cuneo
“Bisalta”.
Nell’incrocio con via Tetto Romano si prosegue lungo via San Maurizio che più avanti
prende il nome di via del Mulino.
Ci si immette in via XI settembre sulla destra, lungo una strada più ampia e di maggior
traffico (circonvallazione di Borgo San Dalmazzo) che si percorre per circa 700 metri.
Si svolta a sinistra in via Candela, strada rurale già nel Comune di Borgo San
Dalmazzo.
Nel quadrivio più avanti si svolta a destra in via Tesoriere.
Nell’incrocio di via Asti (km 8.3) si accede al quartiere residenziale a nord di Borgo San
Dalmazzo. Si svolta a destra per un breve tratto fino alla prima rotatoria (è presente una
ciclabile sul lato sinistro della strada).
Alla rotatoria si prende la direzione a sinistra, via Ambovo, che si percorre per tutta la
lunghezza.
Si contorna una piccola rotatoria che regola l’incrocio con via Cavour, deviando subito
dopo a destra in via Mercantour.
Al primo incrocio si svolta a sinistra in via Monte Gelas, dove si coglie la veduta del
santuario di Monserrato sulla collina di fronte.
Si percorre un brevissimo tratto di via Perona, sulla sinistra, arrivando all’incrocio con
corso Mazzini.
Si attraversa cautamente corso Mazzini, dotato sul lato opposto della pista ciclabile.
Si percorre la pista lungo corso Mazzini verso il concentrico di Borgo San Dalmazzo e
presso la rotatoria si devia a destra nella stretta via Sebastiano Grandis.
Pochi metri dopo l’immissione in via Roma si incontra a destra l’accesso a via Rivetta,
stradina ciclopedonale affiancata da un canale, che evita il passaggio sulla trafficata via
Nizza (SS 20).
In via Rivetta, all’altezza della rotatoria definita “Porta delle Alpi del Mare” si scende
verso la rotatoria e si procede in direzione di Roccavione.
Affrontato il necessario passaggio sul ponte del Gesso (SS 20), si perviene al successivo
incrocio da cui si accede (diritto) all’abitato di Roccavione (km. 11.9).
Si attraversa il paese e si entra in valle Vermenagna, procedendo lungo la vecchia strada
Statale 20 dotata di corsie ciclabili monodirezionali evidenziate con il colore sui due
lati.
All’altezza del cementificio Presa la pista diventa bidirezionale e contorna l’ingresso
dello stabilimento.
Si attraversa l’abitato di Robilante (km. 15.5), a monte del quale si ritrova la pista
ciclabile a fianco della Statale 20.
Nel tratto che segue la pista procede a fianco e a tratti separata dalla Statale contornando
il limite del fianco boschivo, fino all’ingresso dello stabilimento Sibelco, presso il ponte
sul Vermenagna.
Il percorso ciclabile prosegue con l’aiuto della segnaletica, evitando gli impianti
industriali con una breve salita. Oltre l’area dello stabilimento la pista si inoltra lungo la
sinistra orografica utilizzando una stradina preesistente.
Dopo una facile salita la pista ciclabile termina su un vasto piazzale presso il secondo
ponte sul Vermenagna, immettendosi sulla SS 20 (circonvallazione di Vernante).
Al semaforo di Vernante (km. 22.4 – m. 784) si presentano due possibilità:
1)
svoltare a sinistra, entrare nel paese, raggiungere la stazione ferroviaria e
proseguire con il treno fino a Tende, in territorio francese.
2)
proseguire sulla ss 20 fino a raggiungere i 1871 metri del colle di Tenda e da lì
scendere sul versante francese in valle Roya.
Il percorso cicloturistico internazionale Eurovelo (EV8) deve a questo punto convivere
con il traffico motorizzato lungo i 6 km di moderata salita fino all’ingresso dell’abitato
di Limone Piemonte.
Evitato l’attraversamento dell’abitato a causa dell’isola pedonale (tuttavia accessibile
alle biciclette), si perviene al bivio presso l’uscita dell’abitato (km. 29.5 – m. 1004) e si
prosegue sulla Statale 20 affrontando una salita più impegnativa.
(Anche a Limone esiste la possibilità di entrare nel paese, raggiungere la stazione
ferroviaria e proseguire con il treno fino a Tende, in territorio francese).
Dopo alcuni rettilinei si raggiunge il punto (Ponte del Divorzio) dove la strada si eleva
con facili tornanti lungo il fianco terminale della valle.
Presso il bivio di Limonetto la pendenza si attenua.
In vista del confine di Stato (km. 35.8 – m. 1317) e dell’ingresso al tunnel si svolta a
destra in direzione Tre Amis e Panice soprana.
Si perviene al complesso alberghiero e residenziale Panice soprana (km. 36.7 - m.
1393), dove iniziano gli impianti sciistici e la strada prosegue con ampi tornanti verso il
Colle di Tenda alto.
All’altezza dello chalet “Le Marmotte” si trova il segnale del confine Italia-Francia
stabilito nel 1947. Pochi metri più avanti si incontra una biforcazione: sulla destra la
strada prosegue verso il colle con un fondo sterrato in condizioni non molto favorevoli.
Si raggiunge il Colle di Tenda (km. 43.8 - m. 1871), dal quale si può ammirare un
ampio panorama sulla montagne circostanti e sulla valle Roya.
Scheda a cura dell’associazione Bicingiro, affiliata Fiab, Cuneo.