suocere_nuore2 - WordPress.com

Transcript

suocere_nuore2 - WordPress.com
Nuore contro Suocere
Sommario
Autrici e contatti
Testi
“Nuora a pezzi” Il meglio di
http://blog.pianetamamma.it/
nuorecontrosuocere/
Foto
Getty Images
Grafica
Boris Orlovich
Scopri il
Pianetamamma Club su
www.pianetamamma.it
2 Nuore contro Suocere
LE AVVENTURE DI ‘NUORA A PEZZI”
4
Introduzione
5
Io volevo solo dare una mano
6
Io mi sono sposata vergine
7
Tua moglie non risponde mai al telefono
8
I rospi più grossi che avete dovuto ingoiare
con la suocera
11
L’ affaire delle camicie
13
I comportamenti tipici delle suocere
durante il parto (vostro)
14
Quando nasce mi trasferisco da voi
15
Mio figlio aiuta moltissimo in casa
17
Mia figlia è un’ottima madre ovvero,
parliamo di cognate
19
Ma non sono mica contagiosa
20
Devi lasciarlo piangere
22
Questo bambino lo amo già come fosse mio
24
Va bene
25
La mia casa è perfetta per i bambini
26
Perché non andate nella mia casa al mare?
27
È stato buonissimo finchè non sei arrivata
28
Come sta tua madre?
29
Da bravo, come fa la papera?
30
La festa di compleanno di mio nipote
Sommario
32
Nella vita non sai mai cosa può
LETTERE
accadere
55
La suocera di Esagerata
34
Questo Natale tocca a noi
58
Sfogo: la storia di un neopapà
36
Vacanze con la suocera: mini-guida
60
“Una suocera invadente e superficiale”:
di sopravvivenza
il racconto di Nuora Esaurita
Suocerate vacanziere: la hot list
62
L’incubo di Nuora Stremata
dell’estate
65
Lettera di sfogo da Nuora Esausta
40
Non lo manderete mica al nido?
68
Vivere con i suoceri: la storia di Nuora
41
Si è svegliato da solo
42
La nonna ha portato le monetine che
38
Nera
70
ti piacciono tanto!
Una suocera ‘madre modello’: la storia
di Quasi Nuora
44
Ma io sono la nonna!
72
Lettera di sfogo: storia di Stefy
46
Mio marito, tuo suocero
74
Lettera: la storia di Susan
47
L’ostilità di vostra suocera vi ha rese
78
I MIGLIORI COMMENTI DEL BLOG
più legate a vostra madre?
48
E quando è la mamma ad essere
‘suocera’?
50
Strategie anti-suocera
53
Le prime cose che fareste in assenza
della suocera
3 Nuore contro Suocere
“NUORE CONTRO SUOCERE”
Il meglio di “Nuore
contro suocere”
A
l mondo tutto è relativo,
compreso il vetusto pregiudizio
tale per cui la coppia sia
costituita da due soli individui. Capita
così che l’ignara nuora giunga al
matrimonio o alla convivenza convinta
che ciò significhi formare una nuova
famiglia, e invece.
Molte, troppe suocere di oggi non
hanno nessuna intenzione di
recidere il cordone ombelicale con
il loro pargoletto ormai in odore di
andropausa, e non mollano la presa
nemmeno per idea, dando inizio ad
una vera e propria guerriglia fatta di
continue invadenze, stalking telefonico,
improvvisate e pressioni di ogni tipo.
La prima impressione è che ciò
nasconda la volontà di estendere il
controllo anche sulla nuora, che a fronte
di ciò si trova assolutamente spaesata:
da un lato la soggezione naturale
verso la madre del proprio compagno,
dall’altra il rifiuto ad assoggettare la
propria vita di coppia a una persona
esterna.
4 Nuore contro Suocere
E l’arrivo del primo nipotino non fa
che esasperare ulteriormente tutta la
situazione, fino ad arrivare spesso alla
guerra aperta.
Nuore contro suocere è uno spazio
dedicato a chiunque si sia trovata a
fronteggiare il cosiddetto “mostro di
suocera”: blog nato nel 2012 all’interno
del portale Pianetamamma.it, ha
raccolto decine di testimonianze di
nuore a pezzi e anche qualcuna di
mostri di suocera, di nuore fortunate
che hanno trovato nella suocera una
seconda madre e di future suocere in
cerca di consigli sul da farsi.
Attraverso una buona dose di ironia
utile a sdrammatizzare anche le
situazioni più spinose, ci siamo fatte
forza tra di noi trovando le une nelle
altre consigli, solidarietà e confronto
sincero: perché prima ancora che nuore
e suocere siamo persone.
La vostra Nuora a pezzi
“Io volevo solo dare
una mano”
Traduzione: voglio fare tutto quello
che mi pare ma poi voglio anche
sentirmi dire grazie.
“Driiiiiin” suona il mio cellulare un paio di
giorni prima del matrimonio. È il proprietario
del ristorante che vuole informarsi su
qualche dettaglio di poca importanza.
Senonchè, a metà telefonata, si interrompe
per annunciarmi con voce festosa: “Signora,
proprio in questo momento sono arrivati
i suoi tordi!” In un primo momento sono
confusa. Penso che sia uno scherzo giocato
dalla stanchezza e dal nervosismo provocato
dall’ultimo mese di preparativi (e dal fatto
che non ho mai perso quei cinque chili
preventivati quando ho scelto l’abito con il
corpetto aderente).
“Scusi?” “I tordi che ha scelto come secondo
piatto del menu” mi ripete come se stesse
parlando con una bambina ritardata.
“La classica sposa in stato confusionale”
starà pensando. Io, invece, di pensiero ne
sto facendo un altro. La mia mente corre
all’episodio fantozziano della cena dei
dipendenti, quando portano in tavola il tordo
definito come il cibo più difficile in natura, e
mentre Filini riesce ad infilarlo nella manica,
Fantozzi prende la tragica decisione di
ingoiarlo intero. Certo, è divertente, da vedere
in casa sottocoperta e con la tisana in mano,
ma, siamo seri, qualcuno di voi vorrebbe
un matrimonio fantozziano? Vorreste forse
captare con la coda dell’occhio il testimone
dello sposo mente si caccia in bocca di
straforo un uccellino morto? Non penso.
5 Nuore contro Suocere
“è tutto scritto nel menu” mi sta intanto
dicendo il ristoratore. È matto, penso. Sono dei
delinquenti, io li denuncio. “Cos’altro c’è scritto
nel menu?” sibilo, ma intanto sento dentro di
me espandersi una specie di premonizione
gelida e strisciante “Dunque, di antipasto:
tortino ai funghi.” “Ai funghi! Ma io odio i
funghi, e anche il mio fidanzato! Mi spiega
come avremmo potuto scegliere dei piatti che
ci fanno schifo?!” Urlo ormai fuori controllo.
Il ristoratore balbetta qualcosa, poi batte in
ritirata “Senta, le passo mio fratello”.
Lo sento borbottare qualcosa con il fratello,
che prende il telefono e annuncia “Guardi
signora che è tutto scritto nel nuovo menu”
non ho nemmeno il coraggio di fiatare “quello
che l’altro giorno ci ha portato sua suocera,
dicendo che era la vostra scelta definitiva.”
Bene, ero ancora in tempo. Potevo non
sposarmi, e magari, come al cinema, dire un
bel no sull’altare, ma nel mio caso il principe
azzurro che aspetta fuori dalla chiesa avrebbe
avuto una sola importante caratteristica:
essere orfano di madre. Sì perché la
traduzione letterale della frase suoceresca
“volevo solo dare una mano” è “voglio fare
tutto quello che mi pare ma poi voglio anche
sentirmi dire grazie“.
“Volevo solo dare una mano” detto dopo che
hai costretto una sposa a digiunare il giorno
del suo matrimonio è come dire “in qualsiasi
modo io scelga di mettertelo in quel posto,
troverò per sempre il modo di fare la vittima
agli occhi di mio figlio.” E lo trova, state sicure.
“Io mi sono sposata
vergine”
Traduzione: chissà perché ma la cosa
non mi stupisce…
Lo spunto per questo post me l’ha mandato
Stefania, che ringrazio. Innanzitutto, alzi
la mano chi ha la suocera che si è sposata
vergine. Anzi, forse facciamo prima a
contare quelle che NON si sono sposate
vergini. C’è nessunooooo?
Non so voi, ma per quanto mia suocera
sia una ballista patentata, su questa cosa
le ho creduto sulla parola. Insomma, chi
vuoi che se la filasse, una così? Solo una
salamandra morta come mio suocero poteva
lasciarsi impalmare; pare che con l’atto
del matrimonio lui le abbia consegnato un
Tupperware contenente i propri testicoli, e
da lì non se li sia mai più ripresi, nemmeno
in prestito. Ma naturalmente la versione
della suocera è ben diversa: lei da giovane
era bellissima e piena di corteggiatori.
E se si è sposata vergine è solo in virtù
dei suoi altissimi principi morali. Ma
l’avvenenza e la castità non sono certo le
uniche virtù paventate dalla suocera da
giovane. Eccone altre.
1
Mia suocera era povera. Beh, che c’è di
virtuoso in questo? Per lei c’è moltissimo,
tranne quando sono poveri gli altri. In questo
caso si tratta di parassiti che se la sono
cercata.
6 Nuore contro Suocere
2
La suocera era colta e istruita, si
ammazzava di studio (sfugge il motivo
per cui una famiglia indigente come la
sua abbia potuto permettersi di mandarla
all’università). Non come quelle oche che
pensavano solo a farla vedere in giro.
3
Mia suocera ha aiutato migliaia
di persone. Agli inizi della nostra
frequentazione, praticamente ogni persona
che mi presentava a suo dire le doveva
qualcosa. A tizio aveva prestato dei soldi,
all’altro aveva trovato il lavoro, all’altro
ancora aveva assistito la moglie in ospedale.
Santa donna.
4
Mia suocera era furba e intelligente.
Suo marito ha fatto carriera solo ed
esclusivamente grazie a lei. Come si suol
dire, dietro a un grande uomo…
5
Mia suocera ADORAVA sua suocera.
Forse complice il fatto che abitava a 600
km e che è morta prestissimo…
E quali sono le virtù giovanili delle vostre
suocere?
“Tua moglie non
risponde mai al telefono”
Traduzione: tua moglie si fa sbattere
da qualcun altro.
Il binomio suocera/cellulare è esplosivo, un
argomento vastissimo a cui forse un giorno
dedicherò un romanzo.
Probabilmente, il giorno in cui i cellulari
sono diventati di uso comune molte
suocere hanno stappato una bottiglia di
Dom Perignon: finalmente potevano avere il
controllo sul figlio 24 ore su 24, anche quando
il povero sventurato era al lavoro, in vacanza,
in luna di miele, in ospedale ad assistere al
parto di sua moglie.
In questo entusiasmo la suocera ha però
trascurato un importante aspetto: il cellulare
permette di filtrare le chiamate. E, dunque,
noi a lei tendiamo a non rispondere, a
meno che proprio non possiamo farne a
meno. Ammettiamolo: la frase “tesoro, oggi
ha chiamato tua madre mentre ero sotto
la doccia, ho visto la chiamata solo ora” è
una bugia che molte di noi propongono
puntualmente, in diverse salse, al proprio
compagno.
I motivi per cui ignoriamo le chiamate della
suocera sono i più diversi, ma si possono così
riassumere: non è mai e dico mai successo
che abbia chiamato per qualche motivo che
non ci faccia roteare le ovaie. Non chiama
mai per dire come stai: chiama per dire
“mio figlio mi ha detto che venite da noi
domenica” cosa inventata di sana pianta solo
per prenderci a bruciapelo e farci dire “ah, sì,
ok.” Chiama per dire “dovete venire da noi a
Natale” anche se è il 12 di maggio. Chiama
7 Nuore contro Suocere
per… (riempite voi lo spazio vuoto).
A non rispondere e non richiamare siamo
maleducate, è vero. Ma, ecco, la mia una volta
ha chiamato 14 (QUATTORDICI) volte sul mio
telefono di casa, che aveva l’identificatore
di chiamate, mentre ero al lavoro. Tornata
a casa, ho passato l’ora successiva, mentre
lei e il figlio erano irreperibili, a chiedermi
se quest’ultimo fosse ancora in vita; per poi
scoprire che il fondamentale motivo dello
stalking pomeridiano era sapere se avevamo
impegni per il weekend. Ecco, se un giorno
deciderò di dare una piallatina alle rughe
di espressione, il conto lo manderò a lei di
sicuro.
Ma il punto non è questo. Il punto è che
ignorare le chiamate della suocera ci dà
un senso di liberazione sconosciuto agli
esseri umani comuni. Perché, a differenza
di quando ce l’abbiamo di fronte e dobbiamo
subire in diretta tutte le sue paturnie, tutti
i suoi modi di metterci i bastoni tra le
ruote nella nostra vita, mantenendo un
atteggiamento quantomeno urbano e civile,
il telefono ci permette di evitarla. E in fondo
la suocera lo sa che non stiamo rispondendo
a lei. Lo sa e decide di reagire in un modo
che, nel suo stile, è un piccolo capolavoro.
Una sana dose di vittimismo condita con
istillazione di sospetto. “Tua moglie non
risponde mai al telefono” dove il “mi” (Tua
moglie non mi risponde mai al telefono)
è volutamente omesso. Tua moglie non
risponde mai al telefono: chi ha orecchie per
intendere, intenda.
I rospi più grossi che
avete dovuto ingoiare con
la suocera
La premessa è che il solo fatto che siamo
qui è sintomatico che di rospi ne abbiamo
dovuti inghiottire tanti, e belli grossi. Non
sempre, infatti, uno riesce (o può) reagire
con prontezza e intelligenza alle iniziative
infelici della suocera: vuoi perché a volte
le fa talmente grosse che ti spiazza, vuoi
perché non sempre hai voglia di litigare,
vuoi perché ti hanno insegnato ad essere
educata e rispettosa con le persone anziane
– anche quelle che andrebbero abbattute.
Inizio io con un aneddoto che mi pare non
aver mai raccontato.
Tanti anni fa mio marito ha sofferto di un
periodo di stress. Naturalmente quando sei
stanco o stressato l’ultima cosa da fare è
frequentare mia suocera, capace, in queste
situazioni, di darti il colpo di grazia.
Dunque abbiamo deciso, per una volta, di
andarcene in vacanza insieme 15 giorni
tagliando i ponti con tutto e con tutti. Invece
di andare nella sua casa al mare, dove non ci
avrebbe mai permesso di stare da soli ma ce
la saremmo trovata tra i piedi tutto il tempo,
siamo andati in albergo da un’altra parte,
peraltro avvisando tutti del perché e del
percome (visto che con mia suocera ti devi
giustificare anche se stai andando al cesso
senza di lei).
Per lei il fatto che una coppia sposata e
senza figli andasse in vacanza 15 giorni
8 Nuore contro Suocere
era evidentemente un dramma molto
difficile da accettare e gestire. Ha attaccato
immediatamente con le telefonate a raffica
e il nostro progetto di rilassarci e “tirare
fiato” rischiava di andare in fumo, così con
varie scuse le abbiamo detto che avremmo
acceso i cellulari solo la sera e ci saremmo
potuti sentire una volta al giorno (che mi
sembra pure troppo, francamente); questo
ovviamente è stato necessario solo con lei
perché i miei genitori avevano accettato
del tutto pacificamente di non sentirci
proprio per 15 gg se non qualche sms ogni
tanto. Dopo tre (TRE) giorni mia suocera
ha quindi saggiamente deliberato di
telefonare a mia madre e dirle che era molto
preoccupata, perché eravamo via da soli,
non davamo notizie e suo figlio, mio marito,
era gravemente depresso e lei aveva paura
che costituisse un pericolo per sè e per gli
altri. Ha anche lasciato intendere (cosa
assolutamente FALSA) che mio marito aveva
minacciato il suicidio ANCHE IN PASSATO.
Inutile dire che a quel punto i miei si sono
preoccupati da morire. Hanno iniziato anche
loro a chiamarmi spesso, non sapevano
come comportarsi; mia madre mi ha rivelato
poi che, dopo le notti insonni e le giornate
passate ad arrovellarsi su come aiutarci, più
di una volta sono stati sul punto di prendere
il primo aereo e venire da noi per verificare
come stessero davvero le cose. Al telefono
I rospi più grossi che
avete dovuto ingoiare con
la suocera
in effetti mi sembravano molto strani,
facevano mille domande, continuavano a
chiedermi di mio marito e quando dicevo
che stavamo bene e ci stavamo rilassando
calava il gelo… credevano che stessi
mentendo solo per non farli preoccupare.
Solo al rientro ho saputo tutto ciò che era
successo ma, quando ho affrontato mia
suocera, lei ha negato categoricamente di
aver mai telefonato a mia madre, dandole
quindi di fatto della pazza visionaria.
La cosa ovviamente ha avuto parecchi
strascichi. Per mesi i miei genitori hanno
guardato con mio marito con occhi diversi,
erano sospettosi, ci tenevano d’occhio.
Mio marito ha sminuito la cosa dicendo
che evidentemente sua madre aveva “un
po’” esagerato (ma sai, lei è apprensiva, lo
sappiamo, poi c’è rimasta così male che non
siamo andati da lei) e che i miei avevano
capito male.
Dopo poco sono rimasta incinta e sono
arrivate altre battaglie, forse più importanti,
da combattere. Ho inghiottito, ma mai
dimenticato. Questo è stato uno dei miei
rospi più grossi. E i vostri quali sono?
QUALCHE ALTRO ROSPO
Nuora paziente scrive:
Ciao a tutte! Mentre leggevo me ne sono
venute in mente talmente tante che ora
devo metterle in fila! Aspetto un bimbo/a e
sono di 3 mesi, queste sono solo le ultime
9 Nuore contro Suocere
che mi sono sentita dire:
- ma lo manderete al nido?? No perché fino
all’anno è bene che stia a casa e ci pensiamo
noi ovviamente!!
- (io parlavo di allattare al seno) ah poi
vedremo se il latte ce l’avrai oppure no…
- io poi lo bado vostro figlio, mica perché non
è figlio di mia figlia è da considerare un figlio
di nessuno!
- questa poi ve la devo dire: adesso ci
vediamo una volta a settimana e va bene
così, poi quando c’è il nipote io vengo a
vederlo quando e come voglio eh!
Come ho detto queste sono solo le più
recenti, alle quali io e mio marito non
abbiamo risposto perché preferiamo
(soprattutto lui) affrontare le cose quando
succederanno e non mettere le mani avanti
prima del tempo… Una cosa è certa, quando
mio figlio sarà al mondo diventerò una iena!!
Mandy scrive:
mia suocera nelle prime tre settimane dal
parto ha fatto molto meglio. Non solo mi
strappava il bimbo dalle braccia, ma aveva
la premura di farlo quando eravamo sole
(veniva a tutte le ore del giorno). Durante
l’ultima visita quotidiana (la sera al rientro
a casa del figlio), quando ci veniva a trovare
quasi sempre con mamma, sorella e
figlia bacucche al seguito, non solo ben si
guardava anche dallo sfiorare mio figlio, ma
cosa peggiore, assumeva per tutto il tempo
l’aria passiva e afflitta di “un’estranea in
visita da conoscenti”. Perché le permettevo
di fare questo? Perché in quel momento
ero così fragile (me ne stavano facendo
I rospi più grossi che
avete dovuto ingoiare con
la suocera
passare di tutti i colori) che non avrei avuto
il coraggio di gestire anche il mio compagno,
che sicuramente avrebbe trovato un modo
per giustificare la madre. Gli ho raccontato
della schizofrenia di questi comportamenti
molti mesi dopo (intanto la rottura con il
suo clan si era cronicizzata) e anche allora,
ha avuto il coraggio di mettere in dubbio
le mie parole, negando che sua madre
avesse potuto entrare in casa e togliermi il
neonato dalle braccia, e soprattutto che lo
avesse strategicamente fatto in sua assenza.
Cos’altro vuoi che aggiunga?
Mir scrive:
Eh, rospi… diciamo che all’inizio io non
riuscivo a reagire di fronte alle sue follie che
mi spiazzavano, aspettavo che lo facesse
mio marito, essendo lui suo figlio, io non
vado a “rimproverare” o a discutere con i
genitori degli altri!!! Poi ho capito che ci
marciavano una cifra, tutti e tre loro, sui miei
silenzi (che tra l’altro non erano silenzi nei
riguardi di mio marito perché con lui parlavo
eccome ma lui era letteralmente intontito
e anche spaventato all’idea di reagire verso
mammà e papà, che paura!!!). Provando con
un dialogo sincero, è esplosa la guerra! Mia
suocera che è ultra-permalosa e prepotente
è andata ancora di più fuori di testa, così,
capita la storia, ho preso ad ignorarla
sempre di più fino ad azzerare i rapporti e le
comunicazioni, anche se lei è ufficialmente
tornata alla carica. Sono così tanti più che i
rospi, le angherie a cui mi ha sottoposta che
dovrei pensarci per selezionarne qualcuno.
Solo permettetemi una digressione: ora è
10 Nuore contro Suocere
la suocera che ingoia rospi e pure grandi
perché alla soglia del mio secondo parto lei
non c’è e non ci sarà in alcun modo (non
solo per la distanza), sebbene stia cercando
di riprendere lo stalking via cellulare ma
trova sempre un muro di gomma; con mio
marito ho “rinfrescato” un paio di concetti
chiave che questa volta ha afferrato al volo
perché memore delle invadenze e delle
vessazioni dei suoi a suo tempo- quindi vi
incoraggio a tenere le persone moleste e
nefaste (a prescindere dal grado di parentela
e conoscenza) fuori dalle vostre vite il più
possibile!!!
“L’affaire delle
camicie”
La premessa è che, avendo avuto una
settimana particolarmente incasinata, non ero
riuscita a mettermi in pari col bucato e quindi
avevo portato in tintoria alcune camicie di
mio marito. Eravamo d’accordo che andasse
lui a ritirale, ma poi, per tutta una serie di
imprevisti che non sto a raccontarvi, ha
dovuto chiedere a sua madre di farlo al posto
suo, visto che peraltro lei quel giorno andava a
far spesa proprio nel centro commerciale dove
si trova anche la nostra tintoria. Un episodio
fin qui normalissimo, ma scommetto che
tutte voi siete già in febbrile attesa del seguito:
chiedere ad una suocera di farti un qualsiasi
tipo di commissione, anche quella più banale,
veloce e non impegnativa, può sempre portare
delle conseguenze funeste.
Arriva il pranzo domenicale durante il quale
avremmo dovuto ritirare a casa di mia suocera
le famigerate camicie.
Come entriamo in casa ci accorgiamo che le
camicie sono state disposte, accuratamente
distese, sul divano del salotto, tipo ospiti
d’onore (e infatti gli ospiti in carne ed ossa,
noi, sono dovuti stare in piedi). Mia suocera
mi accoglie con il sorriso trionfante di
chi ha appena vinto al super enalotto e
istintivamente porto il mio fondoschiena
verso il muro. “Ti ho ritirato le camicie!”
esordisce entusiasta, e a quel punto vorrei far
rispettosamente notare che il favore l’ha fatto
a suo figlio e non a me, dato che:
ritirare le camicie era compito suo
sono le SUE fottute camicie;
argomentazioni che su mia suocera non
11 Nuore contro Suocere
avrebbero mai attecchito visto che considera
contro natura ogni rapporto tra un essere
umano dotato di testicoli e le attività correlate
alla gestione domestica – e suo marito? Ah,
no, lui lo fa sgobbare come un mulo. Infatti ho
parlato di “essere umano dotato di testicoli”,
come sappiamo quelli di mio suocero sono
stati opportunamente rimossi dalla sua
consorte, e da quel giorno gode della stessa
caratterizzazione psicologica di un cucchiaio
da minestra.
Dunque cerco di tagliare corto e rispondo
solo “grazie”; ma l’assenza della custodia di
cellophane della tintoria sulle camicie subito
mi fa sospettare che la cosa non finirà qui.
Infatti mia suocera prosegue con fierezza: “Sai,
erano venute molto male e ho dovuto stirarle
tutte un’altra volta. “Comunque” e lancia
uno sguardo eloquente al figlio “non dovete
spendere soldi per queste cose. La prossima
volta porti a me i tuoi vestiti da lavare e me ne
occupo io.”
A questo punto, lascio a voi immaginare la
conclusione più felice per questa storia:
La nuora prende una camicia, ne ricava un
cappio e si impicca.
La nuora prende una camicia, ne ricava
una corda e strangola la suocera.
Compare all’improvviso una troupe
televisiva e tutti gridano allegri: “Sorridi! Sei su
Scherzi a parte!”
(E comunque, se sei ridotta al punto da
spacchettare e stirare della roba già perfetta e
fresca di tintoria solo per scassare i maroni a
“L’affaire delle
camicie”
tua nuora, un po’ messa male lo sei…)
Pensate che sia finita qui? Certo che no! La
domenica precedente a quella della consegna
delle camicie, mia suocera aveva compiuto un
passo piccolo per l’umanità ma enorme per lei.
Tutte voi avete seguito la mia personale
soap-opera domenicale; in sintesi, mia
suocera durante i pranzi domenicali ha
sempre disdegnato cucinare qualsiasi cosa
potesse piacere anche mio figlio, nonostante
le ripetute istruzioni di mio marito e il fatto
che si tratti di piatti comuni e semplicissimi
(il bambino non è schizzinoso coi cibi,
semplicemente non ama le cose troppo
elaborate e condite).
Ogni volta stessa storia, ci presentavamo
e puntualmente non c’era mai niente che
lui volesse assaggiare, la suocera fingeva di
stupirsi: “Ma come! La nonna ha preparato
tutto con tanto amore solo per te!” e con questa
tecnica lo costringeva di fatto a digiunare
per poter poi appagare i propri istinti pseudomaterni imbottendolo di dolci a fine pasto. A
questa situazione mi è toccato porre rimedio
iniziando a portarmi da casa il cibo già pronto
per lui; e quindi oltre all’immensa rottura di
palle del pranzo in se’, pure lo sbattimento di
cucinare la mattina, sporcare cose etc. Finchè,
il miracolo. Una domenica andiamo a pranzo
e mia suocera sfodera nientepopodimeno
che una pasta al ragù. Tutti felici, mio figlio
mangia a quattro palmenti, e io commetto
l’errore fatale di credere che a questo punto la
questione sia chiusa.
12 Nuore contro Suocere
La domenica dopo (il ferale giorno delle
camicie) non mi porto nulla da mangiare per
lui, e, giunta al desco domenicale già provata
nell’animo e nel fisico dalla scena descritta
nell’altro post, mi accorgo che l’unica portata
presente sulla tavola è una bella teglia di
lasagne ai funghi affogate nell’olio. In preda
alla folle speranza che dal nulla possa
materializzarsi anche una semplice pasta al
pomodoro, cerco di mantenere i nervi saldi. I
miei suoceri si siedono a tavola belli tranquilli
e felici. Vedo che anche mio marito è, come
me, in stato di shock e non si capacita che
tutto ciò stia succedendo davvero. Alla fine,
con voce tremula, trovo il coraggio di chiedere:
“Ma la pasta per mio figlio dov’è?” E mia
suocera: “Stavolta non l’ho fatta. Questa è più
buona. E poi l’altra volta non l’ha mangiata.”
Inizio a pensare che mia suocera in realtà non
esista: sia solo un’allucinazione collettiva.
I comportamenti
tipici delle suocere
durante il parto
Dopo oltre due anni di esperienza in
questo blog e di ascolto delle nostre/vostre
esperienze, credo di poter tirare le somme
sull’argomento!
La ficcanaso
È quella che, dopo che per nove mesi
abbiamo urlato ai quattro venti che durante
il travaglio non avremmo voluto nessuno,
in virtù di qualche potere sovrannaturale si
materializza in sala parto con tanto di camice
e videocamera, pronta a documentarci in
versione Linda Blair – e uplodare il tutto su
YouTube il prima possibile.
L’infiltrata
Mentre siamo a casa in pieno travaglio, ecco
apparire colei che, per aver avuto uno o due
figli (magari in anestesia totale) si crede
depositaria dell’autentica scienza ostetricia. E
così, mentre ce ne stiamo carponi sul tappeto
sudando come suini e imprecando come
se non ci fosse un domani, lei ci gironzola
intorno abbaiando ordini e raccomandazioni,
preparando panini e bibite perché dobbiamo
tenerci in forze, allietandoci con racconti di
parti splatter e se proviamo a cambiare stanza
con gesto che vorrebbe essere eloquente, ci
seguirà senza smettere un minuto di parlare.
La stalker
Durante il parto, la linea telefonica del
neopadre è bollente: la suocera non è disposta
13 Nuore contro Suocere
ad accettare che la prima partoriente che
arriva le rubi la scena. Cosa vuoi che siano
due doglie e una piccola episiotomia, in
confronto al dolore e all’angoscia miste ad
emozione che LEI sta provando in questo
momento? Il minimo che si possa fare è
tenerla informata, ovverosia restare in
teleconferenza non-stop per tutta la durata
del download.
La disfattista
Il nostro ginecologo avrebbe fatto molto
meglio, nella vita, ad andare a zappare la
terra, e sicuramente ha preso la laurea
per corrispondenza, così come il resto del
personale del pessimo ospedale che abbiamo
scelto, degno solo di un paese del Terzo
Mondo. Per la suocera disfattista le cose non
potrebbero andare peggio, e se messa a tacere
ripiega su un’espressione funerea che vale
più di mille parole.
L’incivile
Quando non riesce ad infiltrarsi in sala
parto resta appostata fuori dalla porta
armata di spray al peperoncino: non appena
ne usciamo, stordisce noi e il nostro lui
e ghermisce il neonato, sentenziando
immediatamente che assomiglia tutto a
lei. Più importuna di quelli che ridacchiano
ai funerali, se presente in famiglia è
consigliabile assoldare un ex marine come
buttafuori in ospedale.
“Quando nasce mi
trasferisco da voi”
Traduzione: fate voi.
La mia mente lavora alacremente ma
senza successo cercando di immaginare
una situazione per cui la convivenza con la
suocera durante il puerperio possa essere
vagamente accettabile. Forse cent’anni fa.
O su Marte. Se esistono dei casi al mondo
per cui la cosa ha funzionato, si parla
comunque di numeri ad una cifra. Per
quanto mi riguarda, se la suocera mi dicesse
“Quando nasce mi trasferisco da voi.” credo
che scapperei urlando e strappandomi i
capelli: questa sarebbe la mia reazione più
civile e matura. E se avete avuto un parto
splatterissimo, il padre del bambino non c’è
o lavora 24 su 24, non avete vostra madre e
nemmeno uno straccio di amica che vi possa
dare una mano, sappiate che la scelta di
accogliere la suocera sotto il vostro tetto non
farà altro che darvi il colpo di grazia.
Ecco cosa vi aspetta:
Si approprierà del vostro bambino.
Ovviamente tranne quando piange,
vomita, caga, rigurgita, si sveglia di notte.
In questi casi il vostro ruolo di madre sarà
improvvisamente riconosciuto al 100%.
Si approprierà della vostra casa; gironzolerà
scrutando ogni cosa, frugando ovunque
e dando consigli su tutto, criticando
implicitamente la vostra gestione dell’ordine
e della pulizia, ma morire se alzerà mai un
dito.
14 Nuore contro Suocere
Si approprierà della vostra privacy: già è lì per
aiutare, non si dovrà mica fare scrupoli ad
invitare la processione di canute cassapanche
sue amiche ogni volta che vuole?
Sveglierà il bambino e voi ogni volta che
inizierà ad annoiarsi.
Vi obbligherà a vedere Forum e qualsiasi
pallosissimo talk show o insulsa telenovela
preveda il palinsesto.
Vorrà cucinare e poi si lamenterà con tutti
che voi non cucinate – e infatti guarda
com’è ridotto quel poveraccio di mio figlio,
praticamente pelle e ossa.
Rivelerà alle cassapanche di cui sopra ogni
dettaglio intimo e privato della vostra vita
(che, ormai da giorni privata più non è) con
particolare focus sugli effetti collaterali della
gravidanza/parto. “Giuseppina, vedessi che
emorroidi sono spuntate a mia nuora col
parto!”
Pensate che giocare in casa sia un vantaggio?
Sbagliato. Lei è qui per aiutarvi. Dall’alto di
questa nobile premessa si autogiustificherà in
qualsiasi sua iniziativa per quanto pessima e
dannosa per voi e per il bambino.
In generale, ogni volta che potrà fracassarvi le
ovaie in qualche modo, lo farà.
Insomma, la vita è la vostra, fate come volete.
Ma poi non dite che non vi ho avvertito
“Mio figlio aiuta
moltissimo in casa”
Traduzione: quindi tu a cosa servi?
Adesso vi dirò una cosa a cui nessuna
suocera crederebbe mai: a mio marito piace
cucinare. Non lo fa tutti i giorni, e magari
nemmeno tutte le settimane, ma una volta
ogni tanto mettersi ai fornelli e “creare” una
cena un po’ sfiziosa è qualcosa che lo rilassa
molto dopo una giornata di lavoro.
Secondo mia suocera, invece, se lui ogni
tanto cucina è solo perché completamente
assoggettato alle mie parti basse. Inoltre,
per lei cucinare due volte al mese fa di lui
un marito di quelli che “aiutano in casa”, e
secondo voi di chi è il merito primordiale
di tutto ciò? Ma della suocera ovviamente,
la quale l’ha educato da perfetto colfmaggiordomo rendendolo così L’Uomo
Perfetto per qualsiasi essere femminile al
mondo, e il fatto poi che lui dalla nutrita
schiera di pretendenti abbia scelto proprio
una schifezza umana come me è un mistero
che nessuno si è ancora riuscito a spiegare.
Beh, lasciatemi raccontare un paio di
cosette sull’Uomo Perfetto agli inizi del
matrimonio.
1
Se disgraziatamente voleva indossare
la t-shirt in fondo al cassetto, il suo
modus operandi era tirarle fuori tutte e
poi rimetterle al loro posto accuratamente
accartocciate.
2
Era escluso che gettasse nella
spazzatura uno dei seguenti oggetti:
15 Nuore contro Suocere
bottiglie vuote di plastica, cilindretti della
carta igienica, tubetti di dentifricio o in
generale contenitori vuoti di qualsiasi
natura.
3
Nel suo universo mentale le lenzuola si
rigeneravano automaticamente, stirate
e odorose di bucato, ad ogni fine settimana.
Quando mi ha sorpreso a cambiarle, il suo
stupore è stato totale.
4
Era escluso che rimuovesse alcunché
dalle tasche dei pantaloni che metteva
nel cesto dei panni sporchi.
5
Era escluso che rimuovesse qualsiasi
traccia di sè dal bagno dopo averlo
usato: e intendo i peli dal piatto doccia ma
anche reperti organici decisamente più
ributtanti.
6
Se vedeva un cibo scaduto in frigorifero,
mi informava del ritrovamento ma
guardandosi bene dal buttarlo lui stesso
nella spazzatura.
“Mio figlio aiuta
moltissimo in casa”
7
Se arrivavi a casa dopo di lui, potevi
ricostruirne perfettamente i movimenti
delle ultime ore: scarpa sinistra davanti
alla porta, scarpa destra in mezzo alla sala,
chiavi di casa sul divano, sciarpa sulla
pianta da appartamento, giacca sul tavolo
della cucina, etc.
Potrei andare avanti a lungo, ma sarebbe
come sparare sulla Croce Rossa: fortuna
vuole che trattasi di un uomo intelligente
(e questo sì che è un miracolo, considerati
i suoi geni) per cui c’è voluto poco a fargli
capire che la convivenza non funziona così,
a meno che non vivi con una che non ha
niente da fare tutto il giorno…. EHM….
PS1: va detto che mia suocera resta allibita
ogni volta che mio figlio fa qualcosa, ma
anche cavolate assurde, tipo appendere
il suo cappottino o sparecchiare il suo
piatto. Credo che presto mi denuncerà per
sfruttamento di lavoro minorile.
16 Nuore contro Suocere
“Mia figlia è
un’ottima madre”
Traduzione: mia figlia è il Divino
incarnato. Tu sei una fece.
E qui, ragazze, ho bisogno del vostro aiuto
perché vado a tentoni: mi sto avventurando
in un argomento ignoto, ovvero il rapporto
suocera-figlia, vostra cognata. Io ne sono
completamente digiuna, visto che mio
marito è figlio unico, ma grazie ai vostri
commenti mi sento sufficientemente
preparata ad abbozzare un post che appare
doveroso qui dove si parla di suocere.
Ho sempre pensato che l’associazione
suocera invadente-figlio unico fosse
una sfiga potenzialmente fatale: tutti gli
occhi puntati su di te, tu che te lo sposi, tu
che metti in produzione il primo nipote,
nessun’altra presenza di pari grado su cui
riversare le tonnellate di tempo libero della
suocera e le sue inquietanti macchinazioni
notturne.
“Magari avesse anche una figlia!” pensavo
“Che abbia possibilmente già partorito, e
(perchè no?) che sia stata piantata in asso
dal marito e di conseguenza tornata a
vivere in pianta stabile con la megera: avete
presente quanti problemi in meno?”
Poi, leggendo le vostre storie, mi sono
dovuta ricredere; ecco, riassumendo, cosa ne
ho tratto:
1
Se la suocera ha anche una figlia
femmina non potrà fare a meno di
sottolineare, per il resto della vostra vita,
17 Nuore contro Suocere
quanto tale essere umano sia perfetto in
tutti i sensi, dall’avvenenza fisica alle qualità
morali, per non parlare dell’intelligenza
sopraffina e delle eccelse doti di casalinga e
madre.
2
Al fatale pranzo domenicale,
immancabilmente a vostra cognata
andrà la bistecca più grossa (e a voi quella
bruciacchiata).
3
Gli eventuali figli di vostra cognata
saranno più belli, forti, simpatici e
intelligenti dei vostri, nipoti chiaramente di
serie B. E se il cuginetto finisce in un carcere
di massima sicurezza proprio mentre vostro
figlio viene accettato ad Harvard, trattasi
di una delle solite bieche ingiustizie del
destino che premia i mediocri.
4
Gli aneddoti dei figli di vostra cognata
da piccoli sono entrati nella mitologia
familiare: ad esempio, si narra che il
primogenito abbia iniziato a camminare
a tre giorni, ovvero è uscito dall’ospedale,
dopo il parto, sulle proprie gambe. Dunque
se vostro figlio ad un anno gattona ancora,
è probabilmente ritardato (cioè ha preso da
voi).
5
Il figlio di vostra cognata non è obeso,
è robusto. È il vostro che è anoressico
perché voi non siete in grado di mettere in
tavola del cibo commestibile.
6
Se il figlio di vostra cognata al ristorante
corre tra i tavoli causando lo scontro
frontale di due camerieri, di cui uno resta
mutilato e l’altro è tutt’ora ricoverato in
terapia intensiva, è un bricconcello. Il vostro
che sta seduto tranquillo a mangiare invece
è un perdente.
7
Se il figlio di vostra cognata inizia
sistematicamente ad infilarsi ovuli di
hascisc in ogni orifizio ogni volta che vede
da lontano un carabiniere in divisa, e vostro
figlio non lo fa, è perché è poco creativo.
8
Di contro, il marito di vostra cognata
viene trattato come l’ultimo dei dementi
(ed è probabile che lui, vista la situazione
sfigata che vi accomuna, vi cerchi per spirito
di solidarietà). Resta un mistero come mai
un umanoide pressoché perfetto come
vostra cognata si sia scelto come compagno
di vita un tale impiastro: la spiegazione
più logica è che lui abbia approfittato di
lei dopo averla drogata ed è con lo stesso
stratagemma che l’ha portata all’altare;
l’effetto delle sostanze allucinogene deve
ancora essere completamente debellato dal
suo organismo.
9
C’è la funesta possibilità che la cognata
assuma più o meno temporaneamente
le sembianze di una suocera bis, e ne cloni
gli atteggiamenti invadenti e stronzi che
tanto ci fanno dannare l’anima. Vi ritrovate
quindi con una doppia suocera: secondo
studi recenti, è preferibile la morte per fame.
18 Nuore contro Suocere
Allora, ragazze, ci ho preso un pochino?
Aspetto il vostro contributo!
“Ma non sono
mica contagiosa”
Traduzione: avere l’herpes non mi
sembra una valida ragione per non
sbaciucchiare mio nipote di due
mesi.
Con i vostri commenti siete in grado di
rinverdire in me ricordi che la mia mente
si era rifiutata di incamerare; e visto che
ultimamente si è parlato di suocere che
pretendono di frequentare assiduamente il
nipote nato da giorni tre anche quando sono
ammorbate da peste bubbonica, vaiolo, e
qualsiasi altro tipo di malattia invalidante
e contagiosissima, ecco cosa mi avete fatto
tornare in mente.
Andiamo in visita dai suoceri io e mio figlio
di due (DUE) mesi. L’amabile vecchietta
si è accidentalmente “dimenticata” di
informarci di essere affetta da herpes
labiale, e si presenta con labbro putrefatto
stile “rissa in saloon” mentre con l’aria più
naturale del mondo fa per agguantare il
nipote dalle mie braccia. Perplessa, dico
che l’herpes è contagioso, al che lei scoppia
a ridere fragorosamente assicurandomi
che non è assolutamente vero; mio
suocero, fedele al suo grande mantra “chi
striscia non inciampa mai”, la segue a
ruota. Io comunque non sono convinta e
mi tengo ben stretto mio figlio finchè non
si addormenta nell’ovetto. A quel punto
mi permetto di andare in bagno (il che è
sempre un errore madornale: in casa dei
suoceri bisognerebbe sempre andare con
19 Nuore contro Suocere
pannolone geriatrico e farsi tutto addosso)
e quando riemergo trovo la suocera intenta
a SBACIUCCHIARE IN FACCIA mio figlio
col suo labbrone in avanzato stato di
decomposizione. Non c’è bisogno di dire
che la notte non ci ho dormito, non facevo
che scrutare mio figlio per vedere se era
stato contagiato e quando il giorno dopo
ho chiamato il pediatra per chiedere lumi
quest’ultimo mi ha alzato da terra, dicendo
che l’herpes è contagioso eccome e che
può essere pericoloso con un bambino così
piccolo. Furibonda ho affrontato i miei
suoceri per telefono.
Reazione di mia suocera (tenetevi forte):
“Ma io non avevo l’herpes e comunque non
l’ho mai preso in braccio.”
… E nonostante tutto il mio corpo, cervello
compreso, avesse assunto la consistenza
di una statua di sale, sono riuscita ad
avvertire in sottofondo l‘inutile suocero
che borbottava “Ancora con questa storia
dell’herpes! Lo sanno tutti che non è
contagioso!”
Certo, come suoceri fanno pena, ma penso
che avrebbero un futuro radioso come cavie
di laboratorio nelle ricerche sull’evoluzione
della specie.
“Devi lasciarlo
piangere!”
Traduzione: in previsione dell’”età
dei capricci” mi sono già dotata di
frusta e schiacciapollici.
Secondo mia suocera, c’è solo un modo
per essere una buona madre: dare il figlio
neonato in usufrutto alla nonna paterna,
unica depositaria dell’autentica scienza
pedagogica. Quando ciò non avviene, la
suocera si affanna comunque a travasare
entro il nostro cervello desolato le sue
inestimabili conoscenze, che si basano in
larga parte su due campi assolutamente
empirici: la superstizione e il sentito dire.
Come disserta sull’allattamento senza
aver mai allattato, la suocera argomenta
sull’educazione in generale e in particolare
propugna teorie di stampo chiaramente
nazista, come il principio secondo cui,
se un bambino piange, guai a consolarlo
o peggio prenderlo in braccio o ancora
(ORRORE SUPREMO) attaccarlo al seno.
E fin qui uno può dire: chissenefrega. La
lascio parlare e poi tanto in casa mia faccio
come voglio. A meno che in casa nostra non
sia incidentalmente presente appunto la
suddetta regina delle educatrici.
Un bel giorno mio marito mi ha convinto a
far venire sua mamma ogni tanto per stare
in casa con mio figlio mentre io sbrigavo le
mie faccende. Devo dire che inizialmente
non mi è sembrata un’idea del tutto da
buttare nel water. Per quanto ormai certa
che si trattasse di un’acidomane all’ultimo
20 Nuore contro Suocere
stadio, almeno in casa ce l’avrei avuta a
portata di occhi e orecchie, gli ambienti
erano a prova di bambino, la possibilità
che facesse danni irreparabili era limitata.
Quindi accetto e ci accordiamo.
Quando la suocera sta arrivando, tiro fuori
tutto il necessario per pulire i vetri, mentre
mio figlio è tranquillo nella sdraietta a
guardare i giochini che gli penzolano
davanti.
Arriva la Sua Maestà e, al grido di “prevenire
è meglio che curare” la blocco sulla soglia
spiegando che il bimbo è tranquillo e se lo
lascia stare limitandosi a controllarlo posso
fare i miei lavori. La suocera “Ma certo!”
dopodiché entra in casa, procede decisa
verso la sdraietta ed estrae il neonato senza
nemmeno dirgli ciao. Il piccolo inizia a
urlare. Mia suocera “Tu inizia a fare le tue
cose, vedrai che smette”.
Con la morte nel cuore inizio a pulire i
vetri ma dopo qualche minuto continuo
a sentire mio figlio che strilla disperato.
Allora mi tolgo i guanti e vado a prenderlo.
Appena mi vede si protende verso di
me con tutte le sue forze. Mia suocera
stringe la presa, compie una rotazione
di 180 gradi e scatta verso l’altra stanza
strillando “Non puoi prenderlo in braccio!
Deve imparare!” Imparare a fare cosa? Ad
essere lasciato solo e disperato nelle mani
di una vecchiaccia con l’alito fognato? Per
“Devi lasciarlo
piangere!”
non creare tensioni mi prendo io la colpa
“No, è che sono io che non ce la faccio a
sentirlo piangere così” e me lo riprendo.
Subito lui si calma ma appena faccio per
rimetterlo nella sdraietta caccia un grido:
ha paura di esser lasciato ancora da solo
con la befana (e ci credo: anche molti adulti
ce l’avrebbero). Mia suocera riattacca con
il tono carico di disapprovazione “Vedrai
che ora smette” io resto immobile “Ora vai!”
ordina come se fossi una sua suddita. Dopo
diversi tentativi riesco a rimetterlo nella
sdraietta ma appena vede che vado via
ricomincia a piangere. La tensione è ormai
ai massimi livelli. Mia suocera sibila furiosa:
“I bambini vanno lasciati piangere. Solo così
imparano.” Io raccolgo tutte le mie forze e
rispondo “Ti va un tè caldo?”.
—
La sera mio marito torna a casa con
aria cupa. Sua madre l’ha chiamato un
minuto dopo essere uscita da casa mia
piagnucolando che era venuta per niente
perché non l’avevo mai lasciata stare con il
suo nipotino.
Mia risposta: “Lasciala piangere. Solo così
imparano.”
21 Nuore contro Suocere
“Questo bambino lo amo
già come fosse mio!”
Traduzione: questo bambino è mio.
Ho deciso che il mio prossimo figlio lo farò
nascere all’interno dell’Area 51. Secondo voi
accettano prenotazioni?
Ultimamente mia suocera si sta
impegnando in un’affascinante parodia
dell’ispettore Colombo, allo scopo di
indagare tramite astute domande
trabocchetto le nostre intenzioni circa
un’eventuale secondogenito. È tutta un:
“questo mese ti è venuto il ciclo?” o ”la
prendi ancora la pillola?”, richieste lasciate
cadere con abile disinvoltura nella totale
convinzione che il mondo sia popolato da
imbecilli.
Tutta questa situazione mi fa tornare alla
mente tutta la serie di abomini compiuti
da mia suocera durante la mia prima
gravidanza, dallo sbaciucchiamento
del pancione di cui ho già parlato, alle
dichiarazioni d’intenti su come lei avrebbe
cresciuto suo… ops mio figlio. Tra queste
campeggia l’appassionante tormentone
che mia suocera ci proponeva ad ogni
occasione: “Questo bambino lo amo già
come fosse mio!” frase declamata con
pathos degno di una puntata di Forum
(trasmissione da cui sono certa avesse
tratto la suddetta frase, così come gran
parte delle sue nozioni socio-culturali) e a
volte infiorettata dalle solite fantasie malate
tipo “Già mi immagino, io e il mio bambino
22 Nuore contro Suocere
insieme in vacanza!” eccetera.
All’epoca io queste robe le subivo, più
che altro. Me ne stavo nel mio cantuccio
terrorizzata all’idea che questa scimmia
urlatrice antropomorfa potesse in nome di
chissà quali poteri sovrannaturali portarmi
via mio figlio contro la mia volontà. E
ovviamente me la sognavo di notte.
Insomma, ero un tantinello insicura, mea
culpa.
“Questo bambino lo amo
già come fosse mio!”
Ma solo oggi, dopo tutto quello che è stato,
posso capire appieno quale retrogusto
inquietante fosse insisto nella frase: “Questo
bambino lo amo già come fosse mio!”, che
dovrebbe avere sempre come sottofondo la
musica di Psyco, a mio parere. Mia suocera
era davvero convinta che il bambino fosse,
in un certo qual modo, suo. Voleva crescerlo
a modo suo, starci sempre da sola senza
interferenze, bypassare con tenacia ogni
mia opinione salutistico-educativa, e
quando ha capito che non l’avrei permesso,
ha deciso di rovinare momentaneamente la
vita ad una mezza dozzina di persone – in
quel periodo nella mia città hanno avuto un
boom di vendite i ceri da chiesa e i santini
da portafoglio.
Comunque, tutto ciò mi ha dato un’idea per
un’interessante attività imprenditoriale:
i buttafuori nel reparto ginecologia e
ostetricia. Un servizio in più che l’ospedale
potrebbe offrire a modico prezzo a tutte le
nuore a pezzi come me (altro che modico
prezzo: io sarei anche disposta a vendermi
la macchina.). Sono certa che ben presto gli
introiti riuscirebbero a compensare anche i
tagli alla Sanità.
23 Nuore contro Suocere
“Va bene”
Traduzione: non va bene.
Partiamo da un presupposto fondamentale:
la mente della suocera è popolata di sole
certezze. Se quindi pensate di approcciarvi
a lei come fate con qualsiasi altro essere
umano, tipo con un normale dialogo, vi
sbagliate di grosso.
Ad esempio, lei, bontà sua, un giorno
si sogna di chiedervi a che ora può
passare a casa vostra (invece di piombare
direttamente come suo solito). Voi
rispondete, ad esempio, di venire dopo
le cinque, ed ecco che lei si presenta alle
due. Questa è una cosa che a me, quando
ero giovane e ingenua e ancora pensavo
di avere a che fare con un essere umano
e non con una megera frantuma-maroni,
faceva infuriare: perché chiedere, se hai
già intenzione di fare esattamente quello
che vuoi? Forse tanto per parlare, o per
mostrare ad eventuali testimoni che lei è
una santadonna tale che si umilia persino a
chiedere il permesso prima di presentarsi a
casa altrui.
Poco importa se chiede o no: poi farà
comunque quello che vuole, e che aveva
magari già deciso giorni prima. Stessa cosa
con i nipoti. Ora, se voi assumete una babysitter, o mandate i bambini al nido, queste
persone, che comunque sono qualificate e
hanno accudito decine di bambini prima del
vostro, si informeranno durante numerosi
colloqui su quali sono le abitudini del
bambino, il carattere etc. Voi siete le madri,
24 Nuore contro Suocere
siete quelle che conoscono meglio il piccolo,
e quindi, forse, la vostra opinione un tantino
conta.
Non per la suocera: come dicevamo, lei non
ha bisogno di dritte e consigli sulla gestione
dei figli altrui, lei sa già perfettamente cosa
fare, e quindi, se vi sognate di darle una
qualsiasi informazione su vostro figlio,
anche importante, se ne fregherà al 100 %.
Ho conosciuto suocere che propinano ai
bambini alimenti a cui sono allergici, che
li tengono svegli a forza nell’orario del
sonnellino, che somministrano merendine,
cannoli siciliani e panini al lardo alle ore
19.25 ovvero 5 minuti prima di cenare.
La mia ad esempio, durante il pranzo
della domenica usa afferrare i bambini e
strapparli dal piatto di minestra che stanno
mangiando non appena vede uscire la
sua dirimpettaia; a quel punto l’urgenza
massima diventa catapultarsi fuori di
casa col poppante in braccio allo scopo di
pavoneggiarsi e far smanacciare ben bene il
povero innocente dalla vicina-befana. L’altro
giorno voleva presentarsi a casa nostra, le
è stato detto di venire il pomeriggio e lei si
è presentata la mattina scampanellando
gioiosamente; non avendo avuto risposta ha
iniziato lo stalking telefonico con tanto di
messaggi minatori lasciati in segreteria.
Insomma, quando date un’informazione alla
suocera, e lei vi risponde “va bene”, potete
solo pregare che avesse già deciso così lei
fin dall’inizio; altrimenti, tanto vale parlare
coi muri.
“La mia casa è perfetta
per i bambini”
Traduzione: se vuoi farli fuori in
tempi rapidi.
sulle pentole ribollenti di sugo, come tante
volte abbiamo già sviscerato.
Lo sapevate che mia suocera ha reso la
sua casa “a prova di bambino” mentre ero
incinta? Macertochesì, non poteva certo
evitare di “partecipare” anche a questo
aspetto della questione. Peccato che anche
stavolta abbia fatto a modo suo; e se state
pensando a paraspigoli, protezioni per
le prese o detersivi chiusi a chiave, siete
completamente fuori strada: ANTICHI!
Scherzi a parte, durante la mia gravidanza
mia suocera ha preso l’andazzo di
ricondurre alla nascita del SUO bambino
qualsiasi intervento compisse in casa sua.
Anzi, ora che mi ci fate pensare, la cosa
è partita ancora prima, quando non ero
neanche incinta ne’ ci stavamo provando
e lei ha programmato alcuni lavori di
ristrutturazione, a suo dire nell’ottica
di rendere la sua dimora adatta ad un
bambino. (“Quale bambino?” ho chiesto io:
non avevo ancora capito che è pazza da
legare.)
Mia suocera ha una concezione molto più
all’avanguardia di come può essere un
ambiente a prova di bambino. Il concept di
base è il grande evergreen della selezione
naturale, ovvero: se un bambino riesce a
sopravvivere persino a casa sua, allora val
la pena che arrivi alla maggiore età.
Quindi, via libera non solo agli spigoli a
vista, che con quelli al massimo prende
qualche botta, ma anche alle caramelline
dure e apparentemente appetitose con cui
strozzarsi, alle scale ripide e buie senza
corrimano, all’aria condizionata a manetta
d’estate, e d’inverno il riscaldamento spento
se non nell’unica stanza dotata di un grande
e accogliente caminetto con cui trastullarsi.
E se il bambino è troppo piccolo per
mettersi in pericolo da solo, perché magari
ha 2 mesi e se ne sta tranquillo nella sua
sdraietta, non c’è problema, ci pensa nonna
a cucinare con lui in braccio, facendolo
agilmente volteggiare sui fornelli accesi e
25 Nuore contro Suocere
Il fatto è che i lavori effettuati non
rendevano affatto la casa a prova di
bambino, erano semplicemente atti a
rendere la casa più comoda per loro. E voi
direte: che male c’è? È casa loro e hanno
tutto il diritto di farla ristrutturare secondo
le loro esigenze. Of course, ma allora che
bisogno c’è di blaterare giorno e notte circa
il fatto che questi lavori sono stati fatti per
“IL BAMBINO”, che peraltro all’epoca non era
nemmeno stato concepito?
Il succo è che con mia suocera, se anche
fai di tutto pur di non doverle niente, arriva
ad inventarselo. A suo dire, lei ha speso un
mucchio di soldi per rendere la casa a prova
di bambino, eppure io non glielo porto mai.
È successo anche a voi?
“Perché non andate nella
mia casa al mare?”
Traduzione: perché non andiamo
nella mia casa al mare?
Sulla carta, avere una suocera con la casa
al mare è una bella fortuna. Nella realtà,
invece, è un’autentica sfiga. Vi racconto la
mia esperienza in merito.
Mia suocera ha una casa al mare, che,
inizialmente, mi ha venduto come “la casa
di famiglia”, ove chiunque poteva andare,
anzi più ci andavamo meglio era, che lei
aveva solo piacere, blablabla. In realtà, in
una decina d’anni non è mai successa
una sola e singola volta in cui sono potuta
andare nella suddetta casa con la mia
famiglia, o da sola con suo figlio quando
ancora eravamo in due. È sempre venuta
anche lei, anche a costo di imbastire
dei mega trappoloni tipo prometterci di
lasciarci la casa da soli e poi all’ultimo
momento presentarsi anche lei con una
scusa imbecille (“Eh sai, deve venire
l’idraulico!”).
La vera insidia della suocera con la casa
al mare, sta poi nel fatto che tu passi
sistematicamente da stronza viziata se
una volta al lustro lanci l’idea di andare
in vacanza da un’altra parte, dovendo
così ovviamente pagare un albergo o un
appartamento in affitto. Perché buttare i
soldi, se c’è la casa al mare della suocera “a
gratis”? Poco importa se nella casa al mare
della suocera non c’è alcuna possibilità di
26 Nuore contro Suocere
sentirsi in vacanza, ma al massimo un topo
in trappola. E se finchè non ci sono figli ogni
tanto hai comunque la possibilità di fuggire
a questa situazione, una volta arrivati i
nipoti il gioco si fa più duro.
“Tutte le mie amiche mi dicono: com’è
fortunata tua nuora ad avere a disposizione
una casa al mare come la tua!” martella la
suocera ogni giorno che Dio manda in terra,
per non parlare di frecciatine sottobanco
tipo “Eh, i bambini hanno bisogno di
iodio, l’hanno detto anche ieri alla TV!”
(La televisione è ovviamente l’unica
fonte di informazione della suocera) “Eh,
il mio povero bambino ha il raffreddore!
Ha bisogno di mare! Le mie amiche mi
dicono: ma come mai tua nuora non va
mai a trovarti al mare?” (Pazienza se al
mare con lei ci hai passato tutte le tue
ferie rimediando un mezzo esaurimento
nervoso, e una voglia pazzesca di tornare
al lavoro). E primo poi state certe che arriva
il “Se devi lavorare, porto io i bambini al
mare!” (Piuttosto allago il cortile di casa
con qualche decina di litri di acqua marina
trasportandola a mano a piedi).
Insomma, se avete una suocera con la casa
al mare e riuscite a non andarci, vi prego
scrivete come avete fatto, che qui c’è gente
bisognosa.
“È stato buonissimo
finchè non sei arrivata”
Traduzione: l’importante è negare
sempre l’evidenza.
La frase “È stato buonissimo finché non sei
arrivata.” viene generalmente pronunciata
dalla suocera quando rientriamo a casa
dopo averle sciaguratamente affidato il
nipote, e lo troviamo intento a dare fuoco
alle tendine della cucina utilizzando un
accendino e un deodorante spray per le
ascelle.
Ecco il motivo per cui non affido mio figlio a
mia suocera: oltre che per la sua incolumità
fisica e mentale, anche il fatto accertato che
molti bimbi con la suocera spersonalizzano,
e accade che anche i più angelici se posti
a contatto con la nonna paterna sembrano
improvvisamente posseduti dal demonio.
Non è che sia proprio una curiosa
coincidenza: è che se tu ti approcci ad
un bambino piccolo strillando “Vieni da
nonna!“, strappandolo senza complimenti
dal gioco che sta facendo per shackerarlo e
sbaciucchiarlo con enfasi degna di miglior
causa e modulando la voce su tonalità
udibili solo ai delfini, è chiaro che il piccolo
dopo cinque minuti ha già bisogno di un
esorcismo.
Ricordo sempre con affetto il giorno in
cui mia suocera dopo essere stata una
settimana (non un lustro! una settimana!)
senza vedere il nipote (perché lei era in
vacanza), si è presentata a casa nostra
27 Nuore contro Suocere
come una furia, è entrata e senza salutare
nessuno mi ha urlato in faccia “DOV’E’!!!???”
come se temesse che l’avessimo nascosto
nel forno (acceso) solo per non farglielo
vedere. Dopo di che si è avventata sul nipote
tipo falco musulmano reduce dal ramadan
e il piccolo, comprensibilmente, si è messo
ad urlare terrorizzato e nessuno per una
mezz’oretta è riuscito a calmarlo.
Naturalmente, una suocera non ammetterà
mai di essere negata con i bambini e di
fare loro lo stesso effetto che Gargamella
fa ai Puffi. E quindi ecco il fine escamotage
che escogita per negare ancora una volta
l’evidenza “è stato buonissimo finché non
sei arrivata!” cioè, noi stavamo da dio finché
non sei arrivata tu a rompere le palle, e
non scrutare con aria indagatoria i cocci di
bottiglie di birra sparsi in giro per la casa
che costituiscono solo una prova indiziaria
– e comunque è stato il gatto.
“Come sta tua madre?”
Traduzione: prego tutti i giorni
affinché tua madre schiatti quanto
prima.
Oh bene! Siamo finalmente giunti
alla trattazione, seppur parziale, di un
argomento ben conosciuto da molte di
noi: la rivalità tra consuocere che, nel caso
specifico, si configura più che altro nell’odio
viscerale che nostra suocera nutre verso
nostra madre.
Quando si verifica questo fenomeno, la
causa scatenante più tipica è l’arrivo
del nipote. Abbiamo partorito il nostro
primo figlio, ci sentiamo felicissime ma
a tratti anche fragili, confuse, incasinate,
cerchiamo di fare tutto da sole ma poi arriva
immancabile il giorno di crisi – quello in
cui ci ritroviamo alle 16 ancora in vestaglia,
con i capelli sporchi, il neonato isterico e,
passando in rassegna la casa nel caos e il
nostro aspetto deprimente, non possiamo
fare a meno di scoppiare a piangere
disperate e (orrore!) chiamare nostra madre.
Per scoprire poi che, se il rapporto è buono,
non è poi tanto male ricorrere ogni tanto
ad una persona che a volte rompe ma più
spesso ci dà una mano, che magari rispetta
pure le nostre scelte col bambino, con la
quale non ci vergognano di prendere un
caffè con le tette al vento perché abbiamo
le ragadi, ma con cui, soprattutto, abbiamo
la possibilità di bere questo maledetto caffè
da sedute, di fare una doccia, telefonare ad
un’amica, sapendo che il nostro prezioso
bambino è in buone mani.
28 Nuore contro Suocere
Ma l’idillio è di breve durata, perché ben
presto la suocera inizia a nasare la cosa, e
quello che subodora non le piace affatto.
Già perché noi, fragili, confuse e incasinate,
avremmo ovviamente dovuto rivolgerci
a lei, che da anni è sempre in prima linea
quando si tratta di incasinarci ulteriormente
e darci il colpo di grazia quando siamo
già stanche e depresse di nostro. è chiaro
che in una situazione così cerchiamo di
evitarla come la peste bubbonica; salvo poi
immolarci regolarmente, ogni volta che è
possibile, per farle vedere il nipote, in modo
da scansare guai peggiori.
Ma a lei non basta, perché nostra madre, a
suoi avviso, ha di più, ingiustamente. Infatti,
il bambino non la riconosce e nostra madre
sì. Il bambino con lei piange, e con nostra
madre no – solo perché la conosce meglio,
ovvio!
La suocera se la canta e se la suona,
e chissà quante notti insonni passa a
macchinare, consumata dalla frustrazione
per l’ingiustizia subita. Mai che le passi
per il cervellino il pensiero che magari
avere anche lei di supporto a noi farebbe
un gran comodo, se solo si rendesse un
minimo sopportabile. Molto più produttivo
continuare a struggersi perché noi e nostra
madre siamo due cattivone che hanno fatto
combutta contro di lei. E quindi, quando vi
chiede “Come sta tua madre?” e rispondete
felicemente che sta benissimo, non
stupitevi se fa la stessa faccia di un vitellino
che sta per essere condotto al macello.
“Da bravo, come fa
la papera?”
Traduzione: mio nipote ovvero il mio
burattino.
A volte penso che la cultura che mi sono fatta
in gravidanza, quando leggevo avidamente
ogni libro sui bambini mi capitasse a tiro, mi
si sia ritorta contro. Perché è proprio sapere
cosa NON bisogna fare con i bambini che
mi spinge ancora una volta a provare istinti
omicidi verso mia suocera, la quale sembra
commettere con la massima meticolosità
ogni iniziativa pediatri ed esperti in materia
raccomandino caldamente di evitare.
Di solito mi soffermo sul suo tratto più
tragicomico, ovvero la volontà incrollabile
nel mettere mio figlio in pericolo fisico (si sa,
i giovani si devono temprare), tralasciando
però che, anche in fatto di diseducazione o
mal-educazione, mia suocera si è rivelata
un’autorità. Ultimamente mi sta mettendo
parecchio i bastoni tra le ruote sull’argomento
cibo, somministrandogli cibi sani e nutrienti
come caramelle, lecca-lecca e patatine fritte
ad orari strategici (solitamente verso le
11.45 del mattino). Ma ciò che mi ha lasciato
orripilata è stato il pietoso teatrino allestito
da lei a beneficio di un gruppetto di prugne
secche da lei invitate, ovviamente a mia
insaputa, un giorno in cui mi ha costrett…
ehm… ho deciso di andarla a trovare con mio
figlio.
Arrivata alla suoceresca magione, mi sono
quindi trovata di fronte ad una combriccola
di comari becere e noiose che rappresentano
l’equivalente femminile di un gruppo di
29 Nuore contro Suocere
anziani avvinazzati che discutono di calcio e
di donne (nel loro caso: di anticalcare a prezzi
imbattibili e della nuova vicina che ha fatto
due figli con uno con cui non è sposata, ragion
per cui meriterebbe di ardere in eterno nel più
remoto e sfigato dei gironi infernali).
In questa funesta occasione, mio figlio di un
anno è stato invitato a riprodurre tutti i versi
di animali di sua conoscenza, su ripetute
imbeccate di mia suocera, con gli anziani
rettili che ridacchiavano all’unisono. Io mi
sentivo come colui che sta affogando in un
lago di guano di piccione. E il guaio era che,
come al solito, ero l’unica a reputare la cosa di
una penosità sconcertante: a quanto pareva,
il pubblico era invece compatto e unanime
nel considerare assolutamente normale, se
non auspicabile, far esibire un bambino di un
anno come un clown del circo. Sconvolta, ho
silenziosamente deliberato di trasformarmi in
una pianta ornamentale finchè la platea non
si è ritenuta soddisfatta e appagata, e abbiamo
potuto finalmente tornarcene a casa. La
prossima volta mi attrezzerò con cappellino
per le offerte, opportunamente sgualcito e
rattoppato…
Anche le vostre suocere amano far esibire i
vostri figli con amici e parenti?
“La festa di compleanno
di mio nipote.”
Traduzione: ho la ferma intenzione di
rovinare la festa di compleanno di mio
nipote.
Le feste di compleanno dei nipoti sono una
delle tante occasioni in cui la suocera si
produce in atteggiamenti che, come si suol
dire, farebbero arrabbiare un santo. Visto
che però noi mamme nei compleanni dei
nostri bambini ci mettiamo impegno, tempo,
energie e denaro, è facile che vedere l’esito
della festa pregiudicato da un’anziana odiosa
e rompiballe ci faccia rodere il fegato per
diverse settimane. A beneficio di tutte noi ho
quindi redatto una lista di regole preventive da
seguire allo scopo di annullare o quantomeno
arginare l’opera distruttiva della suocera sui
compleanni.
Assumere una badante
Io al primo compleanno di mio figlio mi sono
salvata le chiappe chiedendo a mia mamma
di fare da assistente sociale a mia suocera.
Non chiederle di fare nulla
Se le chiedete di prepararvi un vassoio di
tartine, si sentirà legittimata ad invitare alla
festa una ventina di suoi amici e parenti over
60; i quali non faranno altro che scrutarci per
cercare di captare i segni esteriori della nostra
perfidia tanto pubblicizzata dalla suocera.
Dirle che la festa è alle 17 quando in
realtà è alle 16
Altrimenti è facile che ve la ritroviate tra i
piedi un’oretta prima, svegliando il bambino
che in questo modo sarà di cattivo umore
per tutta la durata dei festeggiamenti a lui
dedicati. Ma lei, poverina, voleva solo dare una
mano.
30 Nuore contro Suocere
Mia mamma l’ha monopolizzata tutto il
tempo, l’ha persino portata via una mezz’ora
a fare una passeggiatina, le ha offerto il caffè,
l’ha accompagnata a fare i suoi bisognini, etc.
La cosa è filata via liscissima – tranne per
mia mamma che si è fatta due palle come
zampogne. L’anno dopo mia mamma mi ha
“La festa di compleanno
di mio nipote.”
dovuto aiutare perché avevo più invitati, e mia
suocera, lasciata in libertà, ne ha combinate di
tutti i colori.
Sapere cosa aspettarsi
Senza badante la suocera tenderà ad
avventarsi sul nipote e a trascorrere tutto
il tempo a abbracciarlo e sbaciucchiarlo in
solitaria, approfittando del fatto che voi siete
bloccate in cucina o a servire la ventina di
suoi ospiti di cui sopra. E quindi voi, che vi
siete impegnate al massimo per permettere
a vostro figlio di festeggiare con gli amichetti
(i quali peraltro vi hanno distrutto la casa)
avrete ottenuto solo un gran nervoso, e folli
propositi di non invitare la suocera alla festa
del prossimo anno.
Indossare scarpe comode
Per questo è importante indossare scarpe
comode: se ormai siete nella cacca perché non
avete assunto una badante, potete galoppare
a intervalli regolari tra buffet e suocera
cercando di sottrarre il nipote dal suo affetto
molesto e permettere anche agli altri invitati
di godere della presenza del festeggiato.
Nascondere in borsetta un flacone di
Guttalax per le emergenze
Se proprio vi accorgete che la festa sta
andando a rotoli per le ingerenze suoceresche,
offritele un drink annacquato col Guttalax, in
modo da costringerla in bagno per le prossime
ore. A mali estremi…
31 Nuore contro Suocere
Contattare un mago di Photoshop per
le fotografie
Rassegnatevi in anticipo al fatto che la
suocera comparirà in TUTTE le foto del
compleanno. La mia, che normalmente pare
un catorcio ambulante, assume un’agilità
degna di un ninja quando si tratta di infiltrarsi
nell’obbiettivo del classico amico bravo a fare
le foto che viene invitato a tutti i compleanni.
Non preoccupatevi, che a questo si rimedia: c’è
sempre il fotoritocco.
Acquistare una dose eccessiva di
superalcolici
Quando ogni altro escamotage non funziona,
l’unica soluzione che vi resta è darvi all’alcol e
al flirt selvaggio con gli altri papà
“Nella vita non sai mai
cosa può accadere”
Traduzione: spero che tu schiatti
prestissimo.
Ultimamente, mia suocera ha un pensiero
fisso, che, manco a dirlo, riguarda me e
mio figlio. È ossessionata dal fatto che,
essendo mio figlio stato sempre e solo
con me da quando è nato, 24 ore su 24
(cosa evidentemente non vera, ma come
sappiamo, è tipico suo costruire castelli
di certezze su premesse di pura fantasia)
oggi è diventato (l’ho reso) eccessivamente
mammone, capriccioso e, in sintesi,
“indietro”.
La possibilità che faccia il mammone
capriccioso solo quando c’è lei,
naturalmente, non la sfiora neppure. Anzi, se
fa così con lei, la grande luminare in fatto di
bambini, chissà con gli altri. E quindi è tutta
un dissertare intorno al mio sostanziale
fallimento come madre – e io a risponderle:
“Beh, tanto tra poco andrà all’asilo, quindi
non starà più con me per forza”, la qual cosa
la riempie di costernazione perché a quel
punto non sa più cosa dire.
Alla disperata ricerca di argomenti, ieri
si è presentata a casa mia (aveva detto
che veniva alle 9.30 e si è presentata alle
11.15, tutto regolare quindi) munita di un
appassionante ritaglio di giornale intitolato
qualcosa del tipo “I bambini che crescono
con i nonni vengono su meglio” e mi ha
raccomandato caldamente di leggerlo,
32 Nuore contro Suocere
aggiungendo con trasporto “Devono
abituarsi a stare anche con gli altri. Sai, nella
vita non sai mai cosa può accadere.” (E io a
correre a comprare un cornetto portafortuna
plus size, visto che le uniche palle libere in
circolazione erano quelle di mio suocero).
Comunque, tutta questa frenesia, unita ad
alcuni vostri recenti commenti, mi hanno
spinto a chiedermi se nell’atteggiamento
attuale delle nostre suocere c’entri qualcosa
il modo in cui hanno vissuto a loro volta
la maternità. L’ho già detto e lo ripeto, non
sono una psicologa ne’ ho alcuna nozione
in merito, ma non mi è mai sembrato un
caso il fatto che mia suocera ai suoi tempi
abbia digerito veramente male la propria
maternità.
Mi verrebbe da dire che se sei una persona
profondamente egoista, egocentrica e
superficiale, forse faresti meglio a non
riprodurti. Ma qui devo fare una premessa.
Quando vedo quelle mamme che, pur non
avendone bisogno, tornano al lavoro con
i bambini ancora piccolissimi, non penso
affatto male, anzi. Io credo che per un
bambino la cosa più importante sia avere
una mamma contenta, serena e realizzata,
anche se non è propensa a stare con lui 24
ore su 24. E penso anche che con i bambini
conti molto di più la qualità del tempo che
non la quantità. In poche parole, credo che
valga di più una mamma che con il bambino
ci passa due ore al giorno, ma essendone
“Nella vita non sai mai
cosa può accadere”
felice, entusiasta e grata, che una che ce ne
passa 12 di malavoglia.
Mia suocera fa parte di questa seconda
categoria. Continua a rinfacciarmi che “tu
tuo figlio te lo sei goduto” come se fosse
un crimine, quando io, sebbene per poche
ore e da casa, ho ricominciato a lavorare
subito dopo il parto, e per “subito” intendo il
giorno della dimissione, mentre lei per oltre
un anno non ha lavorato e in seguito solo
mezza giornata. Ma ha ragione, io mio figlio
me lo sono goduto, lei no. Da tante sue frasi
e racconti ho capito che per lei gestire un
bambino piccolo era solo un peso, anche se
suo figlio era uno di quei bambini angelici
che “mangiano e dormono”. Tantissime
le lamentele (ogni giorno che Dio manda
in terra mi rinfaccia che lei non aveva
nessuno ad aiutarla, peccato che invece mi
risulta che potesse contare su baby sitter e
domestica fisse); tuttora, che sono passati
quasi 40 anni, piagnucola per il dolore dei
punti del cesareo e perché all’epoca non
c’erano ancora i pannolini usa e getta e,
poveretta, doveva pulirli manualmente.
Ogni motivo era buono per appioppare il
suo bambino a qualcuno (mezzi sconosciuti
compresi) e sono certa che, se avesse
avuto anche una suocera pessima come le
nostre, le avrebbe fatto fare la baby sitter a
tempo pieno fregandosene altamente delle
possibili conseguenze.
Da altre frasi e racconti ho capito che
tutta la sua voglia di maternità e poi di
“nonnitudine” è partita sostanzialmente
dall’invidia verso le sue amiche che sono
33 Nuore contro Suocere
diventate mamme e nonne prima di lei, che,
per la sua generazione, è rimasta incinta
piuttosto in là con gli anni.
Tuttora, guardando le altre nonne in giro
col passeggino, sospira di gelosia e di
frustrazione, senza mai pensare che forse
queste donne si sono sforzate di costruire
con la figlia o con la nuora un rapporto
decente, si sono mostrate affidabili e hanno
dovuto per forza sottostare a qualche piccolo
compromesso visto che questi bambini non
li hanno partoriti loro.
Lei invece dalla vita è stata abituata ad
avere qualunque cosa senza sacrifici
e senza meriti. Per questo quando ha
avuto un bambino e si è trovata per la
prima volta nella necessità di “fare fatica”
a vantaggio di un altro essere umano,
fragile, impegnativo, bisognoso come tutti i
neonati, per quanto l’abbia fatto nella totale
tranquillità sentimentale ed economica
(e scusate se è poco) è andata in crisi e
ha preferito rifugiarsi nei vittimismi e
nell’autocommiserazione.
Tutto questo c’entra qualcosa con gli
atteggiamenti morbosi verso mio figlio? Non
lo so, ma il dubbio a me viene. E le vostre
suocere che madri sono state?
“Questo Natale tocca
a noi”
Traduzione: lo spirito natalizio
secondo mia suocera
(nella sua fantasia) l’abbiamo fatto con i
miei.
“O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai”
cantavano Jovanotti e Carboni, e meno
male che è così, perché, in riferimento
al giorno specifico del 25 di dicembre,
ogni donna affetta da “mostro di suocera”
riesce a venirne fuori solo assumendo una
massiccia dose di alcol.
Lo psicodramma si è consumato quando, il
primo Natale dopo la nascita di mio figlio,
ho lanciato l’ardita idea di trascorrere la
festa noi tre da soli. Non mi sembrava una
mossa così perfida, visto che tutti i Natali
passati e futuri erano già prenotati dagli
adorati suoceri, tanto che anche mio marito
era stato subito d’accordo. Per mia suocera,
è stata la prova lampante della mia perversa
malvagità.
Dimenticatevi buoni sentimenti e calore
familiare; per la suocera il Natale è
l’occasione perfetta per essere detestabile
ai massimi livelli, dato il nobile presupposto
che noi non avremmo mai il coraggio di
rovinare la festa a tutti. Inoltre, la suocera
non valuta nemmeno per un istante
che il pranzo di Natale debba essere
un’occasione piacevole per tutti, tanto
che, mesi e mesi prima, magari mentre
siamo sotto l’ombrellone ad agosto, inizia
con la campagna di sfinimento all’ultimo
sangue: “Quest’anno lo fate da noi il Natale!
Quest’anno tocca a noi!”
Noi il Natale lo passiamo sempre con i
miei suoceri. Con i miei parenti infatti
organizziamo una festa verso la metà di
dicembre, in un giorno che faccia comodo
a tutti, visto che poi in molti vanno via in
vacanza. Ciononostante, ogni anno, sempre
sotto il famigerato ombrellone in spiaggia,
mia suocera attacca la litania del “Natale
che tocca a loro” perché gli anni scorsi
34 Nuore contro Suocere
Tanto che, nonostante avessimo passato
con loro la vigilia (tra l’altro facendo i
salti mortali a causa di vari impegni presi
precedentemente) il giorno di Natale si
è attaccata al telefono dalla mattina alla
sera, piagnucolando per il fatto che li
avevamo lasciati soli e depressi, loro due
poveri vecchi, solo per un mio capriccio. La
cosa si sapeva da mesi e quindi avrebbero
potuto organizzarsi con qualcun altro, ma
evidentemente Sua Maestà ha sperato fino
all’ultimo di riuscire a far cambiare idea a
suo figlio, o, ancor meglio, che io crepassi.
Tanto hanno fatto, piagnucolato e
recriminato, che mio marito si è
innervosito, abbiamo litigato di brutto e
tutta la mia bella festa di Natale di famiglia,
che avevo organizzato in settimane di
preparativi (leggi: tempo, impegno e denaro)
è completamente passata sotto l’uscio al
“Questo Natale tocca
a noi”
cospetto dell’immagine strappalacrime dei
due vecchi soli e disperati intorno ad un
patetico centrotavola di agrifogli.
Ok, io questa cosa me la sono legata al dito.
Molto.
Ma sono sopravvissuta, e ho imparato
a considerare “il mio Natale” un giorno
qualunque, ma soprattutto la faccia del
mio bambino quando si alza la mattina
del 25 e trova i suoi regali sotto l’albero.
Per il resto, si tratta solo di un pranzo, che
diventa così un po’ l’emblema di tutto il
mio rapporto con i suoceri: un gruppo di
persone che si odiano ma che, come se
niente fosse, stanno sedute intorno ad un
tavolo apparecchiato di rosso e verde, con
il panettone e le candele accese, il giorno di
Natale. C’è qualcosa di più finto di questo?
Non per mia suocera la quale, ottenuto
ancora una volta quel che vuole, assume le
sembianze di un suino felice che si rotola
beatamente nel fango tiepido. Contenta lei.
E voi come sopravvivete al Natale con i
suoceri?
35 Nuore contro Suocere
Vacanze con la suocera:
miniguida
di sopravvivenza
Ho compilato una lista di norme da
osservare per sopravvivere alle vacanze con
la suocera.
Aspettatevi il peggio
Ci sarà sempre qualcuno che vi dirà: “Eddai,
non fasciarti la testa! Non andrà poi così
male! Dopotutto sarai in vacanza, e senza
spendere nulla*!” Costui o mente, o non sa
di cosa sta parlando. In realtà, la vacanza
con la suocera è gradevole esattamente
come un riccio di mare che vi si arrampica
nel didietro.
* Ecco il luogo comune per antonomasia:
le vacanze con la suocera sono A GRATIS,
come lei non manca certo di rimarcare
con qualsiasi essere umano o inanimato le
capiti a tiro: “Mia nuora viene in vacanza
da me, sai, così non spende nulla (la morta
di fame)!” A questo proposito vi rimando
all’ultimo punto di questo elenco.
Portatevi il marito
Un complice, anche se solo al 50% perché la
mamma è sempre la mamma, è essenziale.
Sì perché non riuscirete a resistere per
molti giorni senza lavarvi (in agosto)
o espletare le vostre normali funzioni
corporali. E, se sono cose che riuscite a fare
benissimo in casa da sole con vostro figlio,
mentre dorme o guarda un cartone animato,
non è affatto la stessa cosa se insieme a lui
36 Nuore contro Suocere
c’è la suocera. Non c’è bisogno che vi dica
che non appena uscirete dal bagno saranno
spariti. E probabilmente rientreranno dopo
ore – o giorni.
Portatevi una generosa dose di alcolici
Se frasi come “Il mio bambino” o “Vieni dalla
mamma… ops, dalla nonna.” o “La mamma
non vuole.” o “Ah davvero?” vi danno sui
nervi durante il pranzo della domenica,
che dura un paio d’ore, provate solo ad
immaginare come sarà sentirle ripetere a
nastro per giorni: ve lo dico io, dopo circa
mezza giornata di cieca sopportazione
avrete la sensazione di aver raggiunto la
stessa composizione molecolare di una
medusa. Un po’ di sostegno ci vuole.
Siate lucide
Durante la vacanza con la suocera arriva
sempre il momento in cui siete tentate
di mollare il colpo. Magari siete lì da due
giorni e state già rischiando un ictus, e
quando lei vi propone di portare un attimo
il SUO bambino a prendere il gelato, voi
siete lì lì per accettare e svenire sulla prima
sdraio alla vostra portata. Tenete duro.
Non lo porterà mai a prendere il gelato.
Invece lo porterà a casa di una sua prozia
tossicodipendente, dove lo rimpinzerà di
patatine all’LSD guardando il dvd di Arancia
Meccanica. (NOTA BENE: ogni domanda che
Vacanze con la suocera:
miniguida
di sopravvivenza
inizia con “Posso portarlo…” è una trappola.
Non lo porterà MAI dove dice.).
Portatevi la carta di credito
Così potrete fuggire nottetempo in treno col
pargolo se la situazione si fa bollente.
Portatevi un fornellino da campeggio
per cucinare nottetempo cibi sani per il
SUO bambino: adesso che siete in vacanza
con la suocera la sua alimentazione consta
essenzialmente di merendine, cioccolatini,
caramelline e crauti fritti, proposti con
insistenza micidiale in ogni momento della
giornata. Le impedite di dargli porcate?
Gliele darà mentre siete in bagno. Lo trovate
con la bocca piena di cioccolato semisciolto
annata 1854? Ovviamente si è servito da
solo mentre lei non guardava.
Siate realiste
Pensate che perlomeno potrete concedervi
una breve nuotata in solitaria? Che
riuscirete a leggere, se non un libro, almeno
un articolo di giornale, un post di un blog?
BUHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!
Siate preparate
Anche in vacanza con la suocera arriva il
momento del sonnellino del pargolo. E lì
sono, come direbbe Lino Banfi, volatili per
diabetici (ca…i amari). Dovrete trasformarvi
in un bodyguard per preservare il riposo del
piccolo, ma in questo modo rischierete di
diventare un facile bersaglio della suocera
in tutta la sua voglia di farsi gli affaracci
vostri. Approfittando del tete-a-tete si
informerà sullo stato di salute di vostra
37 Nuore contro Suocere
madre (sperando che sia estremamente
precario), sulla vita sessuale di vostro
fratello, etc. Nel caso migliore, intavolerà
interessantissimi dibattiti sulle dubbie
competenze domestiche della sua nuova
vicina. L’unica è fingere di dormire INSIEME
a vostro figlio. Possibilmente con una
pistola carica sotto il cuscino.
Prenotate una vacanza alle Maldive
Vacanze gratis? Col cavolo. Preparatevi a
rompere il salvadanaio: due settimane alle
Maldive o in qualsiasi altro posto riposante
e assolato sono il minimo sindacale per
ritrovare la propria salute fisica e mentale
dopo pochi giorni in vacanza con la
suocera.
Potrei andare avanti, ma non vorrei
provocare troppo il vostro intestino: magari
siete in vacanza con la suocera anche in
questo momento e quindi non potete andare
in bagno! :-)
“Suocerate vacanziere:
la hot list dell’estate”
Ho compilato una lista di norme da
osservare per sopravvivere alle vacanze con
la suocera.
Ciao ragazze, mi sembra comunque
doveroso raccogliere lo spunto che mi ha
scritto Genny, per coloro che hanno dovuto
far fronte o dovranno, alle temutissime
vacanze con i suoceri.
Per cominciare ti elenco le mie esperienze,
frutto di una settimana in hotel al mare con
suocera + clan.
ARRIVO IN HOTEL: pellegrinaggio di tutto
il clan per fare il sopralluogo delle stanze
degli altri, cosa che odio: avere gente in
camera con le valige sottosopra, come se
non avessero ancora capito che negli hotel
le stanze sono tutte uguali;
USCITE SERALI: i bambini si accontentano
dei giochini e delle attrazioni appena fuori
l’hotel, ma loro devono ASSOLUTAMENTE
trascinarli nella calca delle vie dello
shopping con conseguenti fughe, pianti,
rifiuti di camminare e rissa finale con
messa a letto coatta;
TEMPO LIBERO MIO: mi assento
un’oretta per una passeggiata da sola e al
ritorno li trovo forieri di battute e doppi
sensi sulla mia assenza come se fossi
andata in una beauty farm per 2 giorni;
mettersi a tavola (d’obbligo far riservare
una tavolata tipo “comitiva” per stare tutti
insieme) incuranti del fatto che i piccoli
quando hanno fame non li tieni più;
TEMPO LIBERO SUOCERA: visto che
suocero ha più o meno l’allure di un’otaria
e non aderisce mai alle iniziative della
moglie, la befana non si dà per vinta e torna
alla carica con mio marito, il quale, per
non scontentare mammina ed essere “di
compagnia” la asseconda amorevolmente
e con la scusa di una commissione la
accompagna a fare il tour panoramico della
costa (cosa questa che ci è toccata una
minaccia di divorzio!!!);
PASTI: concedere ai nipoti tutto ciò che i
TEMPO LIBERO BAMBINI: come tutti i
ORE PASTI: attese interminabili per
genitori vietano ed assecondare ogni loro
capriccio (stare in braccio, caramelle al
tavolo durante il pasto);
SPIAGGIA: non considerare minimamente i
nipoti (giusto per tenere fede alla promessa:
“vieni al mare con noi così ti curiamo i
bambini e tu riposi”);
38 Nuore contro Suocere
bambini sono attratti dalle “macchinine”
a gettoni presenti in ogni luogo di
villeggiatura con cui si divertono come
matti. I nonni sostano sulle panchine
adiacenti la pista lanciando sguardi
languidi e sbuffando ogni tanto pensando
di non essere visti; durante uno spettacolo
rituale del posto con la mia famigliola al
“Suocerate vacanziere:
la hot list dell’estate”
completo, suocera ha perfino tentato di
rapirmi il marito dicendo: “Dai, vieni via,
l’hai visto mille volte…”. Peccato che i nostri
figli non lo avessero mai visto e gli piaceva
molto. Ovviamente non ci siamo schiodati,
anche perché l’alternativa era andare a
sedersi nel giardino dell’hotel tipo “vecchi
rincoglioniti”;
ARRIVO COGNATA: ritiro spirituale delle
due vipere, con frasi dette sottovoce,
risolini, mosse degne solo delle gemelle
Kessler, gara a chi mostra di più in spiaggia
(tipo pornodive) ed esclusione categorica
della sottoscritta dalle loro attività.
Comportamento tipo “comunella” come le
bambine dell’asilo che ti dicono “Tu non
giochi con noi”. Uscite serali tipo “corte
del sultano del Brunei”, dove tutti seguono
principessa cognata, la attendono per
minuti interminabili fuori dai negozi con i
bambini che scalpitano e sbuffi plateali se i
bambini vogliono fermarsi per un gelato.
RIENTRO: dopo una settimana all’insegna
del “tutti insieme appassionatamente”, noi
partiamo la mattina presto (quasi notte) per
far dormire i bambini durante il viaggio,
loro partono la sera dopo per “godersi la
giornata”, quasi a dire che se c’eravamo noi
non la godevano.
RISULTATO FINALE DELLA VACANZA
COI SUOCERI:
ulcera gastrica
esaurimento nervoso
minacce di divorzio
reset totale delle regole dalla mente dei
bambini
39 Nuore contro Suocere
rinfacci vari con marito post-vacanza
Sconsiglio vivamente a tutte le vacanze
con i suoceri, piuttosto, come ho fatto
quest’anno, andassero loro e noi a casa a
goderci la nostra famiglia. La vita di coppia
ne ha decisamente giovato.
“Non lo manderete
mica al nido!”
Traduzione: l’asilo nido è il Male
Supremo
Per la suocera diventata nonna, l’asilo
nido è paragonabile solo ad un campo di
concentramento nazista, o almeno questo
è quello che vuole farci credere. In questa
vicenda, la suocera è come un bambino
viziato che vuole a tutti i costi un giocattolo
nuovo, per poi stancarsene dopo pochi
minuti. Lei vuole a tutti i costi tenere il
nipote, piange perché non glielo facciamo
MAI vedere, ma ecco che se glielo lasciamo
troppo (tipo per un’ora di fila) piange perché
per lei è troppo pesante, d’altronde un
bambino che sta sempre con la madre (e
che madre) è ovvio che sia capriccioso e
diffidente.
Insomma, la colpa è sempre nostra, of
course. Anche se non possiamo non provare
empatia, e anche un pizzico di invidia,
nei confronti del nostro bambino che può
permettersi di urlare come un pazzo come
lei si avvicina.
Tornando a monte, non si scappa: il nido è
Il Male, un torbido luogo dove si annidano
malattie gravissime e sconosciute perfino
al Dottor House. La campagna denigratoria
del nido inizia in gravidanza, o a volte
anche prima, quando la suocera inizia
a subodorare la possibilità di attività
riproduttive tra noi e suo figlio. Se lo
mandate davvero al nido, preparatevi ad
anni di frecciate al vetriolo: ogni volta che il
bimbo avrà una linea di febbre, la colpa sarà
40 Nuore contro Suocere
del devastante Nido, luogo pestilenziale
dove persino Chuck Norris farebbe fatica a
restare vivo.
Ma non preoccupatevi, che tanto qualsiasi
scelta facciate sarà sempre quella sbagliata:
la tata è un’estranea, troppo giovane e
comunque probabilmente psicopatica
e tossicodipendente (ha persino un
tatuaggio);
vostra madre non parliamone, voi siete
la prova vivente di quanto sia negata a
crescere bambini; e, se decidete di fare la
mamma a tempo pieno, Diocenescampi,
il bambino crescerà viziato e capriccioso,
non c’è alcun dubbio. Qual è quindi la scelta
migliore per gestire il nascituro? Non fatemi
dire un’ovvietà.
“Si è svegliato da solo”
Traduzione: mentre eri in bagno gli
ho infilato uno stuzzicadenti sotto
l’unghia dell’alluce.
Molte suocere hanno la tendenza a
svegliare sistematicamente e con metodo
i propri nipoti. Provate a dire loro che se
il bimbo non dorme per almeno un’ora
sarà nervoso tutta la giornata: scatterà
immediatamente l’alzata di so
pracciglio con eloquente scambio di
occhiate col marito, a significare “Ossignore,
questa è proprio fissssssataaaaaa“.
Perché si comporta così? Perché per lei
il nipote non è un essere umano con una
sua dignità, ma semplicemente un suo
giocattolo con cui divertirsi finchè ne
ha voglia, per poi sbatterlo in un angolo
quando le viene a noia. Ecco qualche
altro comportamento indicatore di questa
mentalità.
1
Lo arpiona e inizia a sbaciucchiarlo
non appena gli capita a tiro, anche se
il piccolo è concentrato su tutt’altro e al
cospetto di questa prepotenza inizia a
strillare come un matto.
2
Al minimo segno di pianto o capriccio
ce lo pianta in braccio senza
complimenti (la mia in aggiunta alza i
tacchi e se ne va di peso.)
3
Lo afferra e si catapulta fuori di casa
anche in pieno inverno non appena
vede affacciarsi una vicina con cui vuole
pavoneggiarsi.
41 Nuore contro Suocere
4
Se la vicina si affaccia al terzo piano,
lo afferra e corre su per le scale per poi
sporgerlo sportivamente dal balcone.
Voi, madri moderne e con qualche minima
cognizione di puericultura, inorridite di
fronte a certi scellerati comportamenti.
Provate a ribellarvi, ma la suocera, dopo
averci pubblicizzato come Madre Più
Ansiosa Del Mondo con tutta la città, passa
al vittimismo di cui è maestra “Tua moglie
mi sgrida sempre! Ce l’ha sempre con me!”
pigola al telefono col figlio il quale come al
solito si trova nella scomoda posizione di
dover fare da stato cuscinetto tra due donne
super agguerrite. E ovviamente tocca a noi
la parte di quelle mature che ci passano
sopra (lei ha allevato tre figli eccetera; è
anziana eccetera).
In fondo, il nostro bambino sta solo
imparando che al mondo c’è anche chi ti
calpesta senza pietà. Troppa bambagia fa
male, no?
La nonna ha portato
apposta un portafoglio
pieno di monetine,
che ti piacciono tanto!
Traduzione: vedi sotto.
Le istanze di madre relative ad un bambino
piccolo si dividono essenzialmente in
due macro settori: quelle universalmente
riconosciute (tipo evitare di farlo giocare
con un serpente a sonagli vivo) e quelle
specifiche del bambino stesso (tipo non
far giocare con le monetine un bambino
che si mette tutto in bocca); queste ultime
sono ovviamente note prima di tutto alla
madre, che è la persona che conosce meglio
i comportamenti e la salute del piccolo in
questione. Ciò posto, ecco cosa succede.
GIORNO 1
Bambino di circa 9-10 mesi fruga nella borsa
della suocera, trova il portafoglio e fa per
aprirlo.
La mamma: “no guarda, scusa ma il
portafoglio è meglio non darglielo, i soldi
sono molto sporchi e poi lui si mette tutto in
bocca”.
GIORNO 2
Bambino di circa 9-10 mesi fruga nella borsa
della suocera, trova il portafoglio e fa per
aprirlo. La suocera rimane impassibile.
La mamma: “scusa, non per rompere
le scatole ma i soldi è proprio meglio
42 Nuore contro Suocere
non darglieli, poi le monetine sono
particolarmente pericolose perché se ne
ingoia una può soffocare”.
GIORNO 3
La mamma: “sai ho fatto un corso sulle
tecniche di disostruzione nei bambini perché
il mio si mette in bocca tutto, è meglio non
farlo mai giocare con cose piccole come le
monetine”.
La suocera: “ma certo!”
GIORNO 4
La mamma esce dal bagno dopo aver lasciato
tre minuti la suocera con il bambino e vede
che la suocera ha rovesciato per terra una
manciata di monetine con cui il piccolo gioca
immensamente divertito – visto che sono
una cosa proibita. La mamma con il tono più
calmo che le riesce dice: “puoi mettere via per
favore le monetine che non vanno bene per
lui?” Il bambino inizia a piangere disperato e
la suocera dice con tono seccato: “non si può
perché la mamma non vuole!“
GIORNO 5
La suocera arriva e dice trionfante al
bambino: “la nonna ha portato apposta
un portafoglio pieno di monetine, che ti
piacciono tanto!”
La nonna ha portato
apposta un portafoglio
pieno di monetine,
che ti piacciono tanto!
Facciamo il punto della situazione: magari
siamo effettivamente delle rompiscatole,
oppure no e abbiamo solo 3 e dico 3 istanze
in croce per la gestione del bambino. Cosa
farebbe una persona che non le condivide
ma, a sentire le telefonate piagnucolose al
figlio, ha come unico desiderio della vita
vedere di più il nipote?
1
Pensa che le regole della nuora siano
cavolate ma se ne frega e le fa perché
tanto non richiedono il minimo sbattimento
e le consentono di tenere il nipote
2
pensa che siano cavolate e quindi
decide di parlarne alla nuora come
persone adulte e mature.
Ma la suocera no, e sapete perché? A lei non
frega nulla di tenere il nipote, anzi, è bella
felice di non avere alcuna responsabilità,
ma vuole potersi continuare a lamentare
con il figlio. Inoltre, gode non poco a
prenderci per i fondelli.
Inutile parlarne al consorte, che ci
liquiderebbe con una frase tipo “In fondo
però anche tu sei esagerata… Mia madre
di figli ne ha cresciuti tre e non è morto
nessuno!” col risultato di farci venire voglia
di fare le valigie e andarcene col primo
venuto.
43 Nuore contro Suocere
Fatevene una ragione: questo tipo di
suocera tutti i giorni della sua vita non
perderà occasione di disperarsi con il figlio
per quanto siamo ingiuste e cattive nel
non lasciarle i bambini (e a nostra madre
sì), così perfide da sperperare i soldi della
famiglia nel pagare estranei piuttosto che
far stare lei, povera santadonna anziana e
malata, con il bene più grande della sua vita:
suo nipote.
“Ma io sono la nonna!”
Traduzione: quindi per me le regole
non valgono.
Quando ero in ospedale dopo aver partorito,
mia suocera si è dovuta scontrare con la
dura realtà degli orari di visita. Nessuno
pensava che sarebbe stato un problema
per lei dato il totale vuoto pneumatico
delle sue giornate (nessun hobby, niente
sport, nessun interesse a parte la vita
sentimental-sessuale di suo figlio). E
INVECE.
Abituata fin dalla culla a fare sempre
esattamente ciò che vuole, per lei era
semplicemente inammissibile essere
sottoposta alla stessa crudele disciplina
degli altri comuni mortali. Infatti si è
presentata in ospedale dopo il mio parto
con comodo, alle 10 del mattino, a visite
e nido chiusi, pretendendo di vedere il
nipote. Ed è stato qui che all’insensato
ostruzionismo del personale ospedaliero
ha reagito sconvolta: “Ma io sono la nonna!”
pronunciato con un’abile mix di tracotanza
e sguardo supplice mutuato dalle foto dei
bambini che lavorano nelle fabbriche in
Corea.
Sono pronta a scommettere che sia tuttora
certa che abbia corrotto io gli infermieri
per tenerla lontana da suo nipote. Anche
perché, orrore degli orrori, poco dopo è
venuta a sapere che invece MIA MAMMA
aveva visto il nipote PER PRIMA (solo
in quanto raccomandata, non certo per
l’infimo dettaglio di aver rispettato gli orari).
44 Nuore contro Suocere
Credete che abbia tesaurizzato? Si vede
che non la conoscete (che culo). Il giorno
dopo, stessa storia. A nulla sono valse
vibrate proteste e ripetizione alla nausea
che lei era la nonna – e quindi a suo avviso
più importante della madre stessa, e forse
anche del Papa e del presidente degli Stati
Uniti. I soliti infermieri mannari e corrotti
l’hanno tenuta ancora lontana dal suo
bambino.
Ed è qui che è partita la solfa del “Non mi
fanno MAI vedere mio nipote!” per cui
gli iniziali imputati sono stati appunto i
membri del personale ospedaliero, prima di
passare felicemente a me la patata bollente
– e sono certa che alla mia dimissione
hanno festeggiato fino a notte fonda per
non dover più avere a che fare con mia
suocera.
Ecco altre occasioni in cui mia suocera ha
brillantemente argomentato con il concetto
che “lei era la nonna”.
—
“Ci hanno detto che nei primi giorni di vita,
anche per ragioni igieniche, è meglio che
il piccolo non venga troppo sballottato.
Meglio che venga tenuto in braccio solo da
noi genitori.”
“Ma io sono la nonna!”
—
“Il giorno della dimissione non vogliamo
nessuno.”
“Ma io sono la nonna!”
“Ma io sono la nonna!”
—
“Mio marito ha preso ferie per una
settimana dopo il parto. Vogliamo starcene
un po’ tra noi per costruire la nostra
intimità.”
“Ma io sono la nonna!”
—
“Andiamo qualche giorno in vacanza col
piccolo, per stare un po’ tra noi.”
“Ma io sono la nonna, quindi vengo anch’io.”
—
“Al battesimo non vogliamo troppa gente,
solo parenti stretti e i padrini.”
“Ma io sono la nonna, quindi invito chi mi
pare.” (E così ha fatto.)
—
E non è ancora finita: andrà avanti finché
non mi vedrà cadere per terra implorando
pietà tra gorgoglii agonizzanti
45 Nuore contro Suocere
“Mio marito,
tuo suocero.”
Traduzione: dipende.
Si fa un gran parlare di suocere, ma
non dimentichiamo che la stragrande
maggioranza di noi ha la fortuna di poter
frequentare anche la versione maschile
della megera-comodino: il marito nostro
suocero. Di seguito esaminiamo i tipi
fondamentali di suocero.
Il tipo “salamandra morta”
Si tratta di una sorta di zerbino semovente
con la personalità di un acino d’uva,
completamente assoggettato alle
posizioni della moglie e di lei totalmente
succube. Con lui in giro siete quindi
matematicamente in minoranza.
Il tipo “vecchio maiale”
È quel suocero che ogni volta che avete
il bambino in braccio con la scusa di
accarezzarlo ne approfitta per darvi una
palpatina alle tette.
Il tipo “super partes”
Questo suocero decide saggiamente di
chiamarsi fuori nella guerra nuora-suocera.
Ma messo alle strette generalmente
parteggia per lei: non dimenticatevi che
la moglie è una pazza che per vendetta
potrebbe facilmente innaffiare di Guttalax la
sua minestra o nascondergli i calzini o altri
indumenti imprescindibili.
46 Nuore contro Suocere
Il tipo “ex della suocera”
Esistono anche i suoceri separati, e spesso,
ahinoi, la suocera è rimasta single mentre il
suocero si è rifatto una vita con una prugna
secca che l’ha rimediato ad un funerale di
un comune amico, dove lei era andata a
caccia di vedovi con scarsa dimestichezza
in fatto di cucina e pulizia casalinga. In
questo caso vi ritrovate quindi con due
suocere: ma credo che a questo punto
sareste già emigrate su un altro pianeta.
Il tipo “suocera”
Sfiga nella sfiga è poi ritrovarsi con un
suocero che si comporta esattamente
come una suocera: vi piomba in casa
senza avvisare (nel suo caso nemmeno
munito di polpette) dà consigli non richiesti
sull’allevamento dei figli perché lui ne ha
cresciuti tre, piagnucola col figlio perché il
nipote non lo riconosce, eccetera.
E vostro suocero com’è?
L’ostilità di vostra
suocera vi ha reso più
legate a vostra madre?
Da quando mia suocera è entrata nella mia
vita per restarci nel modo più orticante
possibile, il mio rapporto con mia madre
è leggermente cambiato. All’inizio
non sopportavo il fatto che sembrava
parteggiare per mia suocera quando le
raccontavo i vari episodi, ma poi ho capito
che lo stava facendo solo per smorzare
i toni e portare un po’ di armonia nella
famiglia.
Tuttora mi spinge a frequentarla di più,
a coinvolgerla invitandola alle nostre
uscite con mio figlio, a farle ogni tanto
qualche telefonata. A parole minimizza
i suoi errori e elogia i suoi (pochi) meriti
al massimo grado. Invece di approfittare
della sua posizione privilegiata, o gongolare
per il fatto che a lei lascio mio figlio e a
mia suocera no, mia mamma si adopera
in mille modi per far sì che tra me e mia
suocera si crei un clima più sereno. A mia
suocera dice che il nipote lo vede poco
quanto lei e che è giusto che noi gestiamo
la nostra vita a modo nostro. Mai una parola
contro mio marito, anche quando lui si
è improvvisamente raffreddato nei suoi
confronti senza motivo apparente. Quando
mio figlio era appena nato e non lo facevo
toccare a nessuno, e mi sono chiusa in casa
per tre settimane per godere della nostra
intimità, mia madre si è messa da parte con
47 Nuore contro Suocere
intelligenza e comprensione. Quando ho
avuto bisogno, mia madre ha mollato tutto e
si è precipitata.
Io non sono mai stata troppo mammona e
me ne sono andata a vivere da sola appena
ho potuto. Ho sempre voluto un gran bene
a mia mamma ma tenevo comunque di
più alla mia indipendenza. Dopo gli ultimi
anni con mia suocera forse per la prima
volta ho capito quanto sono fortunata ad
esser stata concepita da una donna del tutto
diversa. Una donna con la D maiuscola. Non
so, forse c’entra anche il parto e il bisogno
naturale di aver vicino la propria madre in
questi frangenti, ma per me c’entra anche
molto il confronto impietoso e inevitabile
tra due persone che dovrebbero tenere allo
stesso modo ai loro figli e nipoti.
Ecco perché mia suocera riesce solo ad
essere rabbiosamente gelosa nei confronti
di mia madre. Non ha gli strumenti per
capire la differenza tra loro due: vede solo
se’ stessa, i suoi bisogni, le sue esigenze.
Si riempie la bocca con frasi del tipo che
uno per i figli si butterebbe nel fuoco, anche
se non ha la più pallida idea di cosa vuol
dire amare davvero. Conoscerla è stata una
sfiga, ma perlomeno mi ha aiutato a capire
che madre e che persona vorrei essere un
giorno.
“E quando è la mamma
ad essere “suocera”?”
Ciao ragazze, vi metto a parte
dell’esperienza di una ragazza che ho
conosciuto di recente, e che vive una
situazione piuttosto singolare: la
persona che la tratta male, che la
ammorba incessantemente con
piagnistei e recriminazioni, che
pretende di poter prendere
iniziative personali con la
nipotina e che le rinfaccia
ogni minuto in più passato
con gli “altri nonni” è la
mamma, e non la suocera.
Con i suoceri questa
ragazza ha un bellissimo
rapporto, viene rispettata
come donna e come
mamma e dunque lei,
giustamente, tende a passarci
molto più tempo. C’è da
aggiungere che questa ragazza
abita all’estero e, con la scusa che
i suoceri sono più vicini, quando
rientra in Italia sta molto più spesso da
loro che dai suoi genitori.
A fronte dell’ “ennesima” vacanza passata
con i suoceri, la madre ha deciso “per
vendetta” di autoinvitarsi a casa della
ragazza e ci ha passato tre settimane,
rendendole la vita un inferno. A fronte
di questo gesto la mia amica ha scelto di
tagliare quasi completamente i ponti con
la madre e di vederla una volta all’anno
o giù di lì; una decisione che ha preso
esclusivamente lei avendone pieno diritto,
48 Nuore contro Suocere
dato che si tratta di sua madre e non della
madre del marito.
E questa situazione mi ha fatto venire in
mente la famigerata domanda: è meglio
avere un mostro di madre o un mostro
di suocera? Finché si parla dell’infanzia
o della giovinezza è chiaramente meglio
“E quando è la mamma
ad essere “suocera”?”
avere un buon rapporto con la madre, ma,
parlando della vita adulta, con nostra madre
saremmo perfettamente padrone di dire
“non voglio mai più vedere la tua faccia”,
mentre con la suocera… NI. È sempre un
correre sul filo del rasoio cercando di
salvare il matrimonio e al tempo stesso di
non impazzire noi.
A me ad esempio viene in mente che, se
mia madre sparisse con mio figlio senza
avvisare mentre io sono in bagno, come
ha fatto mia suocera più volte durante le
funeste vacanze al mare, io l’avrei alzata da
terra a forza di insulti.
Alla faccia di quelle che ogni tanto
vengono qui sul blog a insultarci dicendo
che “facciamo le preferenze” tra mamma
e suocera, a me sembra che invece noi
tutte abbiamo un rapporto molto più
schietto con nostra madre, che viene anche
all’occorrenza mandata a quel paese, e forse
anche in forza di questo, mediamente le
nostre mamme ci rispettano di più e vedono
di non tirare troppo la corda.
Invece le suocere sembrano sempre avere
ben presente che (a loro parere) non
avremo mai il coraggio di rivolgere loro
un bel “vaffanculo” e che comunque l’idea
di tagliare i ponti totalmente spetterebbe
fondamentalmente al loro figlio.
E quindi vi rigiro la domanda, care colleghe
di sventura: da sposate è meglio avere un
mostro di mamma o un mostro di suocera?
49 Nuore contro Suocere
I pensieri che mi aiutano
quando devo interagire
con “un mostro
di suocera”
Oggi voglio condividere con voi le mie
strategie di “autodifesa psicologica” che
riescono a farmi (mal) sopportare mia
suocera
Sono una decina d’anni che la conosco e
non so le volte in cui ho sognato di poter
dire a mio marito “non voglio vederla mai
più”. Di per se’ è una persona così odiosa
e irritante che, in altre circostanze, non
l’avrei frequentata nemmeno morta. Ma poi,
tra compromessi e quieto vivere, mi sono
rassegnata ad averla tra le palle vita natural
durante. Oggi vorrei condividere con voi
le mie idee sperando che voi facciate
altrettanto nei commenti, in modo che
ognuna di noi possa magari trarre qualche
spunto per vivere meglio questa brutta
situazione.
Non penso più alla “domenica con i
suoceri”.
Grazie al sonnellino di mio figlio, ora
il pranzo domenicale si riduce e un
paio d’ore al massimo, dopo dobbiamo
scappare a casa per metterlo a letto. Mia
suocera ovviamente ha provato in ogni
modo a convincerci di farlo dormire da
loro o ancora di non farlo dormire affatto,
chessarammai se poi rimane schizzato e
50 Nuore contro Suocere
rimbambito per un paio di giorni (ah, ma
lei lo AMA alla follia). Comunque, su questa
cosa ho vinto io: mica tanto, all’inizio. Sì
perché comunque continuavo a pensare
alla “domenica con i suoceri” come ad un
giorno funesto. Ora mi dico: sono 2 ore su
24. La domenica è comunque tutta per noi.
Non mi faccio illusioni
Vi è mai successo di andare d’amore e
d’accordo con vostra suocera? Di uscire da
casa sua pensando che forse era un nuovo
inizio? A me sì. Due o tre volte in quasi 10
anni. Ora ho imparato ad essere realista:
l’interazione con lei è un inferno. E se per
una volta riuscirà a non dire “quando gli
farete un fratellino avrete per forza bisogno
di me” o altre stronzate simili, sarà una
pura combinazione. Andare dalla suocera
è come andare dal dentista: ti fa un male
cane e poi vuole pure dei soldi. Poi però
come, si dice, via il dente….
Mantengo il sorriso
Non c’è niente che avvicini mia suocera
all’orgasmo quanto vedermi ferita e
arrabbiata, soprattutto se la causa è lei.
Qualsiasi cosa succeda, sorrido, o almeno
ci provo. “Uh, la mamma deve portarti al
mare con noi!” e io, col sorriso: “Vedremo!”
I pensieri che mi aiutano
quando devo interagire
con “un mostro
di suocera”
“Quand’è che vieni da solo col papà?”
“Vedremo!” “Domani la nonna viene a
trovarti.” “Vedremo!”
A volte ne vengo fuori con una mezza
paralisi alla mascella, ma mi sento MOLTO
meglio di quando ribatto in modo astioso
e carico di angoscia, col risultato di far
gongolare lei e rabbuiare il marito, che
mi vede ancora una volta come l’acida
e cattiva nuora che si accanisce su una
povera anziana che vuole solo dare una
mano.
Fatti e non parole
Non parlo più con lei da tempo. Ogni volta
che penso di spiegarle ancora una volta le
mie istanze e i miei desideri nella gestione
di mio figlio, in modo da recuperare
anche il rapporto con lei, mi ricordo che
l’ho già fatto un numero imbarazzante di
volte, fallendo. Ho capito che, con esseri
dall’intelligenza limitata, bisogna ricorrere
alla prova dei fatti. Mi chiama e non posso
riceverla? Non rispondo al telefono. Porta
schifezze da mangiare a mio figlio? Gliele
tolgo di mano. Non è in grado di preparare
un pasto che possa andar bene per un
bambino piccolo? Me lo porto da casa. E
se lei mi provoca, dicendo a mio figlio “La
mamma prima o poi si dovrà fidare di me”
per tutta risposta… sorrido!
Non perdo di vista gli obiettivi
Il fegato marcio me lo faccio eccome: chi
mi segue da un po’ sa, ad esempio, quanto
mi ha irritato dover passare il Natale con
51 Nuore contro Suocere
loro anche quest’anno. Spesso mi immolo,
ma su alcune cose (come lasciarla da
sola con mio figlio) non transigo. Cerco di
ricordarmi che la prima cosa è il benessere
e la sicurezza della mia famiglia: in fondo
a passare il Natale con lei mio figlio si è
pure divertito (anche se ha rischiato di
rimediare un herpes). Se ogni tanto mi devo
sacrificare, tanto vale farlo con serenità e
consapevolezza.
Non rivelo mai nulla di me
Mi mette molto al riparo dai guai, e quindi
da angosce notturne, il fatto che gli
argomenti toccati con mia suocera siano
essenzialmente circoscritti all’ambito
meteorologico o poco più. Di me cerco di
dire il meno possibile: a partire dai miei
programmi per i giorni prossimi fino ai
nomi e cognomi delle mie amiche. Più sa,
più può fare danni, e state certe che LI FA.
Trucco e parrucco
Mi fa sentire più tranquilla essere
almeno un minimo tirata quando vedo
mia suocera; non sopporto di mostrarmi
in piena sciatteria, come invece faccio
tranquillamente con mia madre o le mie
amiche. Mi fa stare meglio nascondere col
make-up i segni della stanchezza e anche,
a volte, dell’amarezza; altrimenti mi sento
ancor più debole e vulnerabile.
Mi ricordo che non potrò proteggere
per sempre mio figlio
La vita va avanti e mio figlio passerà
sempre meno tempo con me: presto
I pensieri che mi aiutano
quando devo interagire
con “un mostro
di suocera”
entrerà in contatto con la meschinità,
l’avidità, la superficialità, la debolezza.
Non posso proteggerlo da tutte le brutture
del mondo. Per esempio, mia suocera è
riuscita a focalizzare il loro rapporto sul
materialismo: se non dai il bacino alla
nonna non ti dò il tuo regalo; se mi vieni
a trovare ti do i soldini per le giostre; ti
comprerei anch’io qualcosa ma la tua
mamma non mi invita mai nei vostri giri.
Risultato: lui appena la vede prima ancora
di salutarla le chiede cosa gli ha comprato.
Andare a fare una passeggiata con lei in
centro è impraticabile perché lui si ferma
ad ogni vetrina per reclamare questo o
quell’altro oggetto (avete presente i bambini
ingestibili di SOS tata?). E a me questa cosa
dà un enorme fastidio. Ma lo fa solo con
lei, e questo mi consola: lei è la nonna che
si compra l’affetto. L’altra nonna, o i suoi
genitori, no.
52 Nuore contro Suocere
Le prime cose che fareste
in assenza della suocera
Vari vostri commenti mi hanno fatto venire
in mente tutte le cose che sarei finalmente
libera di fare se, che so, mia suocera
decidesse di emigrare all’estero. Qualche
serata carina al ristorante con mio marito
(almeno per il nostro anniversario, diavolo!), e
poi, visto che ci siamo, ecco cos’altro.
Fare spese e commissioni da sola.
Mi sono sempre vantata di aver “abituato”
mio figlio a venire con me durante le
commissioni, e un po’ ci credo davvero, ma in
gran parte ho dovuto fare di necessità virtù.
Quando ho sgarrato e commesso l’atroce
crimine di lasciare a mia mamma il pargolo
per fare le mie spese, sono sempre stata
beccata da qualche “amica” della suocera
ansiosissima di spiattellarle all’istante che mi
aveva visto in giro da sola. Seguiva telefonata
lacrimosa al figlio.
Fare programmi per il weekend
Visto che nel weekend ho il marito a casa, la
suocera si sente libera di “passare” da noi, per
qualche suo strano meccanismo mentale:
se sono da sola sono riuscita (dopo anni) a
insegnarle a mandare almeno un messaggio.
Quindi, è tutto un fuggi-fuggi: il sabato
mattina, invece di poltrire in pigiama come
qualsiasi essere umano avrebbe diritto di
fare, mi ritrovo a correre per la casa cercando
di preparare me e mio figlio in modo da
scappare in macchina, per poi riparare
spesso e volentieri in un affollatissimo
centro commerciale in gran parte dei mesi
53 Nuore contro Suocere
dell’anno. La domenica poi c’è il pranzo.
Anche voi odiate il weekend?
Andare in vacanza
Come sapete la mia adorata suocera mi
ammorba anche le vacanze, che vanno
trascorse almeno in parte nella sua casa al
mare, rigorosamente in sua (ingombrante)
presenza. Dunque: ogni volta che mi viene
voglia di raggiungere i miei nella casa
che affittano per l’estate, devo mettere in
conto che dovrò andare anche da lei, e che
finché non lo farò questa sua istanza sarà il
maggiore argomento di conversazione tra me
e lei e tra lei e mio marito, in un crescendo
di “è andata dai suoi, ora dovrà venire
anche da noi” “quando vieni al mare con la
nonna?” “tutti i parenti chiedono di voi” fino
al perentorio “vi ho prenotato l’ombrellone”.
Decidi di non andare nemmeno con i tuoi
ma fare delle vacanze in autonomia? Fatica
sprecata: vorrà venire con voi, ti giudicherà
perché sperperi i soldi di suo figlio invece di
andare da loro che è a gratis, chiamerà tutti
i giorni nella speranza che te o tuo figlio vi
ammaliate e/o che il tempo sia una merda in
modo che torniate prima. In pratica, la parola
“vacanza” da quando esiste mia suocera ha
perso ogni significato.
Godersi le feste
Idem per quanto riguarda le feste, di cui
abbiamo già ampiamente trattato. Una mia
amica lo scorso Natale mi ha detto “all’ultimo
momento abbiamo trovato un’offerta e ci
Le prime cose che fareste
in assenza della suocera
siamo fatti tre giorni in montagna per conto
nostro!” Bellissimo: se l’avessi fatto io sarebbe
venuta a cercarmi, armata fino ai denti.
Andare in palestra/piscina
Per smaltire il chili del post parto mi ha
aiutato molto fare jogging spingendo la
carrozzina: non tanto per la linea, ma per
scappare da mia suocera. La maggior parte
delle mie amiche, invece, si sono iscritte in
palestra o in piscina, attività a me totalmente
precluse, sempre per i soliti motivi. Ho
sempre fatto attività fisica di qualche tipo, e
ogni volta che vedo una tizia correre beata
al parco ascoltando l’iPod, maledico mia
suocera.
Andare dal dentista
Ogni volta che ho una visita medica di
qualsiasi tipo si consuma il dramma. O riesco
a fissarla quando mia suocera è via, o riesco
in qualche modo a nasconderglielo, o si
intrufola allo scopo di “aiutare mia madre”. E
se pensate che non me ne dovrebbe fregare
nulla, leggete qui. Risultato: salto a piè pari
qualsiasi tipo di check-up o controllo e vado
dal dottore solo se mi fa male qualcosa.
Andare dal parrucchiere
Per lo stesso motivo riduco al minimo le
visite al parrucchiere e quando, un paio
d’anni fa, una mia amica si è offerta di venire
a farmi i capelli a casa, l’ho presa come una
benedizione. Salvo poi scoprire che non
è AFFATTO LA STESSA COSA che andare
in un salone e rilassarmi per un paio d’ore
sfogliando un giornaletto di pettegolezzi
mediocri.
54 Nuore contro Suocere
Uscire con le amiche
Ci ho provato un paio di volte, sempre quando
sapevo mia suocera fuori città e quindi semiinnocua. Ma l’ultima volta mio marito se ne è
uscito, allegramente, con “la prossima volta
che esci con le tue amiche faccio venire i
miei a cena”. Non ci ho più riprovato.
Avere la casa in disordine…
… Con un bambino piccolo è impossibile
avere la casa sempre perfetta, a meno di
non rassettare almeno due o tre volte al
giorno! Che è quello che succede se sai che
tua suocera è sempre in agguato. Già, ma
noi dovremmo avere la confidenza per farla
venire anche se il cane ha appena cagato
in salotto. (Ma non avere la confidenza per
mandarla a quel paese quando ci prende per
i fondelli).
Rilassarmi
Quella sensazione di totale quiete e pace
interiore che provo nel vivere le mie giornate
quando mia suocera è in vacanza, senza
che sia lei, direttamente o meno, a decidere
quando e se esco, dove vado, cosa mangio,
etc. Beh, provarla ogni giorno sarebbe una
pura figata, senza se e senza ma. E potrei
finalmente mandare in pensione le mutande
in ghisa che indosso da quando la mia
esistenza ha incrociato la usa.
E voi quali sono le prime cose che fareste se
vostra suocera sparisse all’improvviso dalla
circolazione?
“Lettera: la suocera di
Esagerata”
Cara Nuora a pezzi, sono io che traviso
la realtà o mia suocera è realmente una
stronza intergalattica mascherata da
Addolorata?? È da diversi giorni che mi
interrogo mentalmente sulla questione,
cercando di pensare a tutte le cose che
proprio non sopporto di lei, e soppesando
mentalmente se si tratti di difetti reali
o di mie proiezioni mentali… è così che
mi è venuto in mente di realizzare un
ritratto di mia suocera per punti da
sottoporre ad uno sguardo esterno e più
esperto.
MIA SUOCERA “LA SEGRETARIA”
Mia suocera svolge il ruolo di “segretaria
del marito”… in realtà a volte più che
segretaria mi sembra una sorta di
“Amministratore Delegato della famiglia”:
per ogni cosa, ogni comunicazione, lei
inforca il telefono e chiama. Non si contano
le volte in cui sul cellulare compare il nome
di mio cognato/a e poi a rispondere al
telefono è LEI, con relativo tuffo al cuore da
parte mia!! Una delle situazioni classiche
(a parte la sua attività di reclutatrice
manodopera) è quando siamo magari
invitati da uno dei miei cognati, ritardiamo
di 10 min. e il telefono trilla: nemmeno a
dirlo, è lei che come sempre dice a marito:
“Dove seeeiiiii??? Noi siamo già tutti qui!!!
Sbrigatevi!!!”
Altre volte arriva addirittura ad invitarci in
casa degli altri miei cognati: “siamo venuti
tutti qui a fare gli auguri a tizia per
55 Nuore contro Suocere
l’onomastico e ci ha proposto di rimanere a
cena, venite anche voi… no???”
Oppure dà comunicazioni a marito da
parte di suocero e cognato (fratello marito)
in merito a lavori vari: “papà ha detto se
domani porti tale arnese; fratello ti chiede
se puoi prestargli tale cosa.”
Ecco in queste circostanze vorrei sbatterle
la cornetta sul muso chiarendole che non
c’è affatto bisogno che si prenda lei la briga
di parlare per gli altri, visto che attualmente
non mi risulta che nessuno di noi sia
sordomuto!!
“Lettera: la suocera di
Esagerata”
MIA SUOCERA “UNA DI FAMIGLIA”
Mia suocera non ha ancora realizzato
che con il matrimonio i coniugi sono
chiamati a formare una NUOVA famiglia
INDIPENDENTE da quella d’origine:
probabilmente quando il prete leggeva
gli articoli del codice civile in chiesa una
mosca deve averla distratta!!
Per cui, partendo dal presupposto che
siamo una famiglia sola, lei ritiene
opportuno tentare di piombarmi in casa
e/o chiamare agli orari più vari; o, cosa che
mi infastidisce non poco, il suo originario
tentativo di entrare e muoversi in casa mia
come se fosse in casa sua: tanto siamo di
famiglia!!!! Inizialmente, quando ancora
non mi buttavo sotto la doccia non appena
la vedevo al videocitofono, quando entrava
in casa mia lei e marito si muovevano
con la massima disinvoltura: lei correva
a controllare le piante che mi ha regalato
mettendoci addirittura l’acqua, lui si
accendeva la televisione mettendola ad un
volume udibile su Marte!
Ma la cosa che odiavo di più era il suo
guardare nel centrotavola in cucina, dove
tengo in bella vista la posta urgente o altre
scartoffie d’importanza: il suo tirare via con
candore e iniziare a leggere la qualunque!
Lì avrei voluto aprirle con la stessa
disinvoltura la borsa e iniziare a passarne
in rassegna il contenuto, esclamando poi
festosa: “beh che male c’è…??? Tanto siamo
in famiglia!!!”
MIA SUOCERA LA “DISCRETAFICCANASO”
Mia suocera ha la capacità d’impicciarsi
56 Nuore contro Suocere
degli affari miei in un modo talmente
“discreto” da avermi lasciata più volte senza
parole. Faccio qualche esempio. Ho già
citato il modo in cui si è trastullata con la
posta in casa mia; un altro caso classico è
quando mi vede parlare con mia cognata
(moglie fratello marito) magari scherziamo
su qualche abitudine comune dei nostri
consorti, oppure ci scambiamo qualche
consiglio, parliamo di qualche problema o
semplicemente del più e del meno.
Lei, apparentemente impegnata in altre
conversazioni, con una mossa felina
drizza le orecchie, si avvicina a noi due e
girandosi di scatto ci dice: “ma di cosa state
parlandoooo?” costringendoci di fatto ad
una risposta seppur evasiva. A quel punto
si siede tra noi, privandoci della privacy e
chiacchierando amabilmente!!
Ma una delle scene che non dimenticherò
mai, e di fronte alla quale non so come ho
potuto resistere, è stata a Pasqua dell’anno
scorso. Siamo tutti invitati da mia cognata,
compresi i miei. Mio padre ha una busta
per me: si tratta dell’invito per una serata
organizzata da un’associazione di cui fa
parte; mio padre me lo porge ancora chiuso,
sulla busta c’è il nome di mio marito. A mia
suocera vedendoci in disparte si rizzano le
antenne, si avvicina alle mie spalle, ho il
tempo di estrarre il foglio dalla busta e lei
me lo strappa di mano, iniziando a leggere
ad alta voce con evidente imbarazzo mio e
di mio padre, mentre lei attira l’attenzione
di tutti. Sai com’è finita? Che mio padre si
giustificava di aver rimediato un invito solo
per noi, visto che si trattava di un evento a
numero limitato di posti!
“Lettera: la suocera di
Esagerata”
A fronte di tali circostanze però non si sa
come o perché mia suocera dichiara di
essere una donna “discreta”!!
MIA SUOCERA LA “DONNA
COMITIVA”
Poco importa che i miei cognati siano
sempre lì, poco importa che la moglie
dell’altro figlio se la scarrozzi in lungo e in
largo, poco importa che stia sempre in giro
e che le si lascino regolarmente i nipoti:
per mia suocera non è mai abbastanza, lei
e il marito sono “soliiii” e lei è “sempre a
casaaaaa”.
Così ti piomba in casa o telefona disperata,
facendo la voce da bambina con il broncio e
dicendo: “io e suocero siamo sempre soliiiii”
“la sera mi annoioooo”…co sto caldo/freddo
l’ideale e riunirsi e stare in compagnia”.
Così tenta sempre d’intrufolarsi nelle
giornate degli altri, incurante di arrivare
in casa loro ad orario di cena e dopo
estenuanti giornate di lavoro.
Oppure se malauguratamente passi da lei
per una visitina veloce ti ritrovi catapultata
nel triangolo delle Bermude e annaspi
cercando di sfuggire alle sue sabbie mobili:
“dai rimanete a cena no???” “beh dovrete
pur cenare???” “che vuol dire che siete
stanchiiii?” Insomma più che una donna
questa è una PR.
MIA SUOCERA LA MADRE DI MIO
MARITO
Partendo dal presupposto che questa donna
ha portato per nove mesi mio marito dentro
di sé, che lo ha partorito e gli trasmesso
parte del suo patrimonio genetico, ho
cercato inizialmente di rispettarla e
57 Nuore contro Suocere
accettarla per quello che era, pregi e difetti.
Tuttavia le mie buone intenzioni si sono
sfracellate contro un muro di egoismo,
quando ho capito il valore che questa
donna attribuiva a colui il quale per me è
l’essere più importante sulla faccia della
terra=suo figlio!! Da lì non ho tollerato più
il suo modo di fare e di pensare! Si sa, che
da fidanzati le prime conversazioni con
i suoceri sono incentrate sulla voglia di
conoscere meglio il nostro compagno, sul
tentativo di scoprire il bambino che non
abbiamo conosciuto. Penso sia normale
pertanto il fatto che sono rimasta allibita
quando mia suocera si dilungava nel
raccontarmi la vita degli altri figli sin nei
più minimi dettagli, non facendo accenno
quasi mai a mio marito.
Mio marito è l’ultimo di tre figli, arrivato
dopo diverso tempo; a riguardo la suocera
dichiara tutta orgogliosa: “mentre attendevo
tuo marito abbiamo costruito la casa in
campagna. Io venivo qua ogni giorno con
suocero e i miei figli per aiutare anche se
avevo minacce d’aborto e il medico mi
aveva ordinato riposo, ma tanto il maschio
e la femmina li avevo già, mi son detta se
va va se no…niente!!!”
Tutto ciò mia suocera lo dichiara con un
orgoglio sottolineato da un sorriso a 32
denti, mentre a me viene ogni volta la pelle
d’oca e il desiderio di strapparle la lingua
per farle il più grosso favore che mai le
potranno fare nella vita: impedirle di dire
stronzate!!!
Cara nuora a pezzi, come sempre ti
ringrazio per la possibilità che dai a noi
tutte di sfogarci e confrontarci.
Con gratitudine Esagerata!!
Lettere di sfogo:
la storia di un neopapà
Mi presento, sono Luigi, un quasi ragazzo,
un marito, un padre e un genero e la
massima che preferisco seppure con una
certa dose di cinismo, è quella sui requisiti
della donna ideale:
”Orfana, non adottata,
senza fratelli e sorelle.
Perché per me è
importante la famiglia”.
Pertanto sono perfettamente in sintonia col
tuo sentire, sebbene con un ribaltamento di
ruoli.
La storia è semplice e riguarda l’invadenza
di mia suocera.
Ingredienti della sgradita ricetta:
39 anni io, 37 mia moglie e la prima
bimba dopo nove anni di matrimonio.
Una suocera invadente.
Il trasferimento a casa di mia suocera
qualche giorno dopo il parto e la
permanenza prolungata (superato il mese,
ma se ne prospettano altri, l’ha “ordinato il
medico”, il pediatra , mah ,sarà..).
Altri ingredienti:
Uno stuolo interminabile di parenti
che dispensa consigli e visite fino alle ore
piccole.
Un ambiente rumoroso, con la TV
accesa dalle 7.00 alle 24.00 ad alto volume
58 Nuore contro Suocere
(saranno sordi i miei suoceri o per un
bisogno educativo della bimba ai rumori?),
traffico veicolare indisciplinato e caotico,
caldo, zanzare e ristrutturazione della casa
con martello pneumatico 12h/24h e polvere
ovunque.
Nella storia, che sembra inverosimile, c’è
la madre della piccola, mia moglie, con
un livello alto di istruzione, due lauree,nel
campo educativo e in psicologia, e letture
approfondite pre-parto sulla corretta
educazione infantile, che sembrano essere
state perfettamente inutili .
Sarà la famigerata depressione post-parto
ma mi sto deprimendo anch’io!
Speravo di poter imparare, strada facendo,
le prime cose con la bimba e con mia
moglie, noi tre da soli, non senza qualche
piccolo e innocuo sbaglio, sul come la si
tiene in braccio, la poppata , il bagnetto e
gli annessi e connessi, invece mi trovo tra
i piedi la suocera che mi rimprovera: “voi
uomini non sapere fare niente, non la sai
tenere, non le sai far fare il ruttino, non
la sai addormentare, io ho dato sempre
il miele alle mie figlie per calmarle, non
ho mai asciugato col phon i capelli e non
ho sentito mai dire che si fa, e poi.non mi
piace il nome che avete scelto, (la bimba si
chiama come mia madre)” e via dicendo.
Eppure la bimba si addormenta con me
e credo di fare le cose con buon senso.
Lettere di sfogo: la storia
di un neopapà
Almeno mi confronto con altre mamme e
papà sulle problematiche comuni.
Non rispondo alle provocazioni, sono ospite
in casa d’altri, e mia moglie non fa altro
che dimostrarmi il suo disappunto per
qualunque cosa faccia o dica.
In verità mi sento un po’ emarginato.
Consigli?
Pazienza, pazienza, pazienza…..oppure
qualche contro-ricetta efficace?
Qualcuno mi ha suggerito
l’ammutinamento (tipo: “ok, vedetevela da
sole…”) ma mi sembra di padre arrendevole
e assente (luogo comune);
qualcun altro l’ultimatum ( tipo: “ me ne
ritorno a casa (nostra) e tu e la bimba siete
le benvenute ( e ci mancherebbe non lo
fosse!).
In entrambi i casi temo di perdere(le).
Luigi
59 Nuore contro Suocere
“Una suocera invadente
e superficiale: il racconto
di Nuora Esaurita”
Una nostra nuova amica racconta
la sua esperienza: una suocera che
pretende di tenerle la bambina
senza seguire le sue indicazioni e
dimostrandosi spesso superficiale e
inaffidabile.
Ciao. Vorrei condividere la mia esperienza
per avere dei diversi punti di vista
perché sto cercando di capire se sono io
il problema, se sono io a essere troppo
intransigente con mia suocera e oppressiva
con mia figlia.
Premesso che non c’è mai stato un grande
coinvolgimento tra me e la famiglia di mio
marito, direi per una questione di differenze
caratteriali. Io sono molto riservata e poco
incline a effusioni pubbliche mentre loro,
in particolare mia suocera, sono molto
espansivi e appiccicosi, forse troppo, ma
finché eravamo noi due andava tutto bene.
È iniziato tutto appena sono rimasta
incinta. Mia suocera è letteralmente
impazzita! Il primo nipote dall’unico figlio!
Non perdeva occasione per palparmi in
continuazione la pancia, si riferiva a mia
figlia con frasi del tipo “la mia bambina”
“mia figlia”. Mi stressava, insieme a cognate
varie, con storie horror su parti complicati
e dolorosissimi sempre con le sue mani
addosso. Mi telefonava in continuazione
per portarmi a fare una passeggiata perché
60 Nuore contro Suocere
voleva passeggiare con me con la pancia.
In breve era asfissiante!
Quando ho partorito ero contenta perché
è stato tutto molto veloce. Ero l’unica
in travaglio, quindi un clima rilassato e
tranquillo. Lei naturalmente è impazzita. Si
è precipitata in ospedale in piena notte! Nei
tre giorni che ero in ospedale mi asfissiava
dicendo che sarebbe stata sempre a casa
nostra. Continuava a fare foto alla bambina
anche mentre allattavo perché doveva farle
vedere in giro! A volte non rispondevo al
telefono per ovvie ragioni (ha chiamato
alle sei e mezza del mattino!) salvo poi
rinfacciarmelo quando riusciva a sentirmi.
Uscita dall’ospedale inizia il pellegrinaggio.
Si presentava alla porta senza neanche
suonare. Si piazzava davanti alla culla e
non appena la bambina socchiudeva gli
occhi “posso prenderla?” e via così con gli
atteggiamenti asfissianti.
In tutto questo meno male che c’era mia
madre che mi faceva un po’ da scudo ma
senza molto successo visto che ho dovuto
vedere una psicologa.
Dico di mia madre perché mio marito,
non voleva nemmeno toccare l’argomento
perché la madre è intoccabile e troppo
sensibile per farle qualsiasi appunto.
“Una suocera invadente
e superficiale: il racconto
di Nuora Esaurita”
Quando sono tornata al lavoro ho dovuto
per amore di quiete lasciarla da lei due
volte a settimana ma non potevo dire nulla,
dare istruzioni o raccomandazioni perché
altrimenti chiamava il figlio piangendo e giù
a litigare.
Un po’ di tempo fa la bimba ha avuto
problemi di salute. Penso di essere
diventata più ansiosa da allora. Ma quale
madre non lo sarebbe. Io non mi fido di lei
perché prende tutto alla leggera. Le ha dato
delle cose che non poteva mangiare e non
se n’è preoccupata minimamente. “i dottori
non capiscono niente”. Quando la riprendo
da lei mi accorgo che spesso non la fa
dormire e la porto a casa isterica! Penso che
sia perché vanno i parenti tutti!
A settembre per fortuna inizia il nido. Per
evitare discussioni ho dovuto iscriverla
al tempo pieno per non essere costretta a
lasciarla da lei.
E di tutta questa situazione poi ne piange
anche mia madre perché ogni volta che
vuole fare qualcosa con la bambina o
comprarle qualcosa mi chiede ” non è che
tua suocera si offende”
Mi sono resa conto che ho sviluppato
la tendenza a tenere a distanza sua
madre perché ho paura che dandogli
spazio mi faccia male di nuovo e questo
atteggiamento si riflette anche nel rapporto
tra lei e mia figlia e tra me e mio marito.
Scusate la filippica! È la prima volta che
61 Nuore contro Suocere
metto per iscritto tutto questo. Chissà che
non mi sia di aiuto.
Vorrei avere la vostra opinione perché
spesso leggo storie simili e mi dico che
allora non sono io a essere esageratamente
chiusa. Grazie a tutte!
L’incubo di “nuora
stremata”
La nostra amica Nuora stremata mi
ha mandato via mail la sua storia.
Tenetevi forte, ragazze. A mio modesto
parere, alcuni degli episodi qui
raccontati sono gravissimi.
La lista delle cattiverie di mia suocera è
lunghissima, cercherò di sintetizzare al
massimo!
Ho 25 anni e due bimbi di 2 e mezzo e
13 mesi. Mi sono trasferita in Italia, nel
paesino dove vivono i miei suoceri assieme
a mio marito al sesto mese della prima
gravidanza. Mia suocera la vedevo 1 volta
ogni 3 mesi e fin lì andava tutto bene, non
s’interessava della gravidanza, mi diceva
sempre: “io con mia suocera non vado
d’accordo per vari motivi; i bimbi devono
crescere con la mamma, io non avrò tempo
per fare la nonna (gestisce un piccolo
ristorante assieme al marito e alla figlia). Ti
potrò dare una mano in casa, ma con i bimbi
non ci so fare”. E a me andava bene così!
Ma invece non è stato così! Lei mi strappava
il bimbo appena nato dalle braccia,
cambiava stanza se piangeva, si lamentava
se io portavo il cucciolo nel marsupio! Non
voleva che allattassi, mi ha pure regalato un
tira latte e un biberon! Una sera mia cognata
ci ha supplicati di venire al suo compleanno
ma senza il bimbo perché tanto il bimbo lo
avrebbe tenuto sua mamma che vuole tanto
fare la nonna. E io come una stupida ho
62 Nuore contro Suocere
accettato di farmi “rubare” il mio bimbo! Ora
sintetizzerò!
Mia suocera è gelosissima di mia madre.
Eppure mia madre la vedo ogni 3-4 mesi
perché vive all’estero. Appena arriva, mia
suocera vuole ancora di più vedere i bimbi!
Quando magari parto in treno con i miei
per stare da loro una settimana, lei viene in
stazione per salutare i bimbi, li prende in
braccio, se li sbaciucchia, li stringe fino a
farli soffocare. Dovrebbe essere mio marito
a salutarli così no?? Ma lui non dice niente.
Poi mi dice: “sì andate una settimana
dall’altra nonna, ma la vostra vita è qui”
allora non mi preoccupo! Mi fa venire i
brividi!
Mio marito è una pappamolla, non mi
difenderà mai! Sua mamma ha sempre
ragione, poverina è stata così severa con
lui quando era piccolo che ora si vuole
rifare con i nipotini! Ha così paura che io
non le lasci i bambini! Io faccio lo sforzo
di concedere che lui vada a trovare i suoi
con i bimbi la domenica mattina, ma lei poi
pretende di rivederli durante la settimana,
e da sola! E lui la difende e mi dice: almeno
ti riposi! Si certo quando sono con lei, io
mi faccio il sangue marcio!! Una volta ho
litigato di brutto con mio marito perché la
befana è andata a piangere da lui che erano
due settimane che non vedeva i bimbi! Lui
si è arrabbiato con me, mi ha detto che
io devo rispetto ai suoi genitori, che se
L’incubo di “nuora
stremata”
vogliono vedere i bimbi glieli devo lasciare,
che è un loro diritto e che sono una str….
Io ho preso il telefono e l’ho chiamata! Le
ho detto che se ha qualcosa da dirmi che
venga da me a dirlo che non usi suo figlio
per farmi avere certi messaggi! Dopo questo
episodio mi ha lasciata in pace per un paio
di mesi!
Mia suocera non mi sta mai a sentire e fa
l’opposto di quello che le dico! In più vuole
fare la mammina al posto mio. Esempi: io
non voglio che i miei bimbi mangino troppi
salumi, e lei cosa fa: quando vanno da lei li
riempie di prosciutto cotto e salame così il
giorno dopo hanno il sederino che brucia.
Se ci sono anch’io e le do un break lei dice ai
bimbi: “mamma non vuole, fosse per me ne
potreste ancora mangiare”. Dio come la odio
quando fa così!
Se le dico riportami i bimbi per le 18e30
(di solito li prende verso le 16e30, lei mi
risponde: no te li riporto piuttosto verso le
19e15, se no mica me li godo! Rendiamoci
conto di come decida lei.)
Un giorno lei e mio suocero sono andati a
prendere il mio bimbo al nido e me lo hanno
riportato alle 2 del pomeriggio, invece
dell’una. Mi sono arrabbiata e loro mi hanno
riposto: ma tanto cos’hai da fare? Il bimbo
voleva stare con noi!
Preciso che io non lavoro e che non avrei
neanche la necessità di farmeli tenere
2 pomeriggi a settimana, ma lei li vuole
tutti per se’, e siccome lavora si organizza
apposta per avere uno o due pomeriggi
per tenerli! E guai se non glieli lascio!!!! Un
giorno è stata nel giardino vicino a casa
per una mezz’ora con mio figlio senza
63 Nuore contro Suocere
avvisarmi che erano tornati, da tanto aveva
paura che il bimbo preferisse stare con me
invece che continuare a giocare con lei. Io
mi preoccupavo perché il pranzo era pronto
da un bel po’ e lei in effetti era già arrivata,
ma non mi aveva avvisata!
Un’altra volta invece l’ho incontrata per
strada, il bimbo voleva salire in macchina
con lei e io dicevo: ma no amore dobbiamo
andare a casa. E lei: mamma non vuole
amore della nonna, dai su sali lo stesso. L’ha
preso su e se l’è portato via. Sono rimasta
allibita. E ancora oggi rimpiango di non
averla schiaffeggiata!!!
Mia suocera è pericolosa, non mi fido di
lei, ma se non le lascio i bimbi succede un
gran casino, mio marito si arrabbierebbe e
inizierebbe una guerra senza fine. Perché è
pericolosa? Un giorno voleva portarli in giro
in macchina tutti e 2 senza seggiolini (la
più piccola aveva 10 mesi e la voleva tenere
in braccio mentre guidava). Io le ho detto
che non ci doveva minimamente pensare,
che è pericolosissimo. Per lei era una cosa
naturale.
Un giorno ha bruciato la mano di mia figlia
quando aveva 8 mesi in mia presenza al
ristorante perché le ha dato un pezzo di
pizza bollente in mano. Non ti dico le urla
disperate. Ci ho messo un’ora a calmarla.
Li fa giocare con le chiavi di casa, con
cacciaviti veri, con delle penne di cui
potrebbero mangiare i pezzi… Dà loro tutto
quello che vogliono solo per farsi amare!
Sono così disperata di questa situazione!!!
Fosse per me non le lascerei mai i miei
cuccioli!!! Non so più come comportarmi!!
Lei non mi rispetta, è così possessiva che li
L’incubo di “nuora
stremata”
vuole solo per sé! Sa che se ci sono anche
io i bimbi vorrebbero solo stare con me e lei
non potrebbe fare vedere a tutti quanto sa
fare bene la nonna! Ogni tanto mi chiede:
Vieni anche te, ma so che lo chiede solo per
fare bella figura. Io di passare un pomeriggio
con lei non ci penso nemmeno!!
Allo stesso tempo mi sento in colpa perché
dovrei proteggere i miei bambini! Ma sono
in una situazione delicata, non voglio
problemi, non voglio fare la guerra con
mio marito. Non lavorando dipendo da lui
economicamente… Come dovrei reagire?
Come farle capire che non ho piacere che
i bimbi vadano da lei senza scatenare una
guerra? Quando viene a prenderli vivo
nell’angoscia!!!
64 Nuore contro Suocere
“Lettera di sfogo
da Nuora esausta”
La lettera di Nuora Esausta mi ha
colpito per due motivi: è scritta
davvero bene e la lettura risulta
avvincente come una novella;
purtroppo però non si tratta di una
storia di fantasia, ma di una realtà
che fa molto, molto arrabbiare…
Ciao nuora a pezzi, da un po’ di tempo seguo
il tuo blog, che spesso mi rincuora perché
mi accorgo di quanto sono comuni le storie
di problemi con le suocere. Ti scrivo perché
ultimamente c’è stata con mia suocera la
famosa “goccia che ha fatto traboccare il
vaso “ e adesso mi ritrovo in una situazione
difficile da gestire e in cui sarebbero graditi
consigli.
Premetto che mia suocera è un esemplare
di suocera egoista, bugiarda e con età
anagrafica di quasi settant’anni e età
mentale di circa cinque. L’idea che mi
sono fatta di lei ancor prima di conoscerla,
basandomi solo sulle telefonate fatte al
mio compagno, è stata che fosse una
grandissima rompiballe, poi l’ho conosciuta
con una cena fantastica in cui mio suocero
mi interrogava per carpire informazioni
varie sulla mia vita, la mia famiglia, i
miei eventuali trascorsi di prostituta,
tossicodipendente, analfabeta e cose simili,
mentre lei praticamente mi degnava della
considerazione che avrebbe riservato a un
posacenere… ed è stato proprio amore a
prima vista!!
65 Nuore contro Suocere
La cara suocera è impegnata
settimanalmente in attività di vitale
importanza: palestra al fine di mantenersi
in forma per sfoggiare abitini e leggins
ridicoli alla sua età, spesa nei vari negozi di
cibo rigorosamente bio di tutta la regione
per preservare anche la salute (vuole forse
arrivare a cent’anni per la mia gioia??!!),
giocate pomeridiane a burraco con le sue
decerebrate amiche, weekend fuori col
lacchè/marito… inoltre è convinta di essere
la dea generatrice di tutti gli chef stellati
a livello mondiale, e come tale di essere
superiore a tutti loro ai fornelli, pertanto
l’organizzazione di pranzi familiari con
annessa autocelebrazione della sua cucina
è altra attività a cui si dedica!!
Grazie a questi suoi impegni, soprattutto
all’inizio sono riuscita a sopportarla, visto
che le occasioni non erano troppe… certo
avrei comunque desiderato dei tappi per
le orecchie per non sentire tutte le sue
stronzate e le frasette di rito per farmi
incazzare e avviare una polemica col mio
compagno, ma sono una persona pacifica e
paziente e così ho sopportato.
Poi però sono rimasta incinta e mia suocera
è peggiorata notevolmente: l’idea del nipote
si è impossessata di lei procurandole deliri
vari, e così al terzo mese di gravidanza
aveva già stabilito il sesso, maschio
perché la femmina l’aveva già, il nome,
ovviamente quello del marito, e il fatto che
“Lettera di sfogo
da Nuora esausta”
essendo la nonna che non lavora si sarebbe
amorevolmente prestata per aiutarmi (e
portarmi rapidamente alla pazzia). Sempre
in preda al suddetto delirio quando al
settimo mese ho saputo di dover fare un
cesareo e sono rimasta molto male lei cosa
ha detto? “Ah bene così nasce prima e a
Natale potete venire al mio pranzo!!” e quasi
alla data del parto ormai stabilita mentre io
sono lì a organizzare la borsa per la clinica
e a fare tracciati, le balena una geniale idea:
organizzare un pranzo anche con i miei
genitori!!
Insomma durante la gravidanza ce ne
sono state tante che mi hanno fatto inc…
Poi è arrivato il mio cucciolo, un maschio
che NON ho chiamato come mio suocero
ma solo per fare un dispetto a lei che mi
aveva rotto le balle, a Natale da loro non
ci sono andata dicendo che il bambino
era troppo piccolo, ma comunque ho
cominciato a subire visite a sorpresa
continue, intromissioni varie e predizioni
catastrofiche tipo “tra un po’ ti cadranno
tutti i capelli, meglio tagliarli ” e “secondo
me ti sta finendo il latte “. Di fronte alle sue
insistenze per venire ad aiutarmi ancora
una volta invece di rispondere e dare
delle regole ho acconsentito a farla venire
almeno due volte alla settimana.
Io sono stata sempre presente e l’unica
volta che l’ho lasciata mezz’ora col piccolo
l’ha lasciato sporco perché aveva paura
di cambiargli il pannolino e per di più
mi ha telefonato sei volte di fila per poi
non rispondere quando l’ho richiamata, e
quando in pochi minuti sono tornata a casa,
66 Nuore contro Suocere
con un infarto in atto, con faccia da culo mi
ha chiesto: ”Mica ti sei spaventata??” Anche
in questa occasione non ho detto niente, ma
ho deciso che non gliel’avrei più lasciato.
Nei mesi estivi però mia suocera ha subito
un’altra mutazione che l’ha resa capace di
cambiare pannolini e un po’ più pratica col
bambino e siccome avevo bisogno di una
mano ho acconsentito a portarlo da loro
due mattine a settimana, sempre perché
loro qui non ci volevano venire, forse
perché non avrebbero potuto fare i loro
porci comodi con mio figlio. Non sono mai
stata completamente tranquilla quando il
bambino era con loro, perché mia suocera
è convinta di poter fare sempre quello che
crede, tanto dopo dice bugie e il marito la
difende, poi piange fa la vittima e finisce
che non puoi dirle più niente, e comunque
non hanno mai fatto quello che chiedevo,
tanto chi sono mai io? Un soprammobile
che per un fortuito caso ha generato il
nipote!!
Ma vengo ai fatti: la settimana scorsa il
mio compagno mi riporta mio figlio con
la mano ustionata, perchè la malefica ha
organizzato un pranzo con parenti a mia
insaputa, e grazie al suo elevato quoziente
intellettivo ha ben pensato di posizionare
una pirofila bollente davanti al bambino.
Ci tengo a precisare che nessuno mi ha
telefonato e non lo hanno portato al Pronto
Soccorso, che tra l’altro è a due passi da loro,
e che ce l’ho portato io il giorno dopo. Ma la
cosa più aberrante è stato il comportamento
dopo: per tre giorni spariti nel nulla,
solo telefonate al mio compagno, e a me
nemmeno una per dire ”ci dispiace”. Io non
“Lettera di sfogo
da Nuora esausta”
gli ho nemmeno telefonato per insultarli,
ma solo perché il mio compagno, che per
fortuna è ben cosciente dei difetti della
madre, mi ha assicurato che ci avrebbe
pensato lui.
Ho passato dei giorni terribili tra i sensi di
colpa per averlo affidato a loro, la rabbia
per l’accaduto, e le fantasie violente in
cui ripetutamente sbattevo la bionda
capigliatura di mia suocera in un water.
Al terzo giorno mi telefona mio suocero
dicendo che è dispiaciuto e a quel punto
approfitto e decido di dire veramente quello
che penso e cioè che si sono comportati
male, non sono stati attenti e che sono stufa
che mi dicano bugie su quello che fanno
quando c’è il nipote a casa. Lui confessa
che spesso ci sono parenti e amici a vedere
il bambino, io almeno penso che siamo
riusciti a chiarire un po’ la situazione, ma
sul più bello lui rovina tutto dicendo che
la moglie sta molto male per l’accaduto
e quindi non aveva avuto il coraggio di
chiamarmi e se magari posso chiamare io,
senza dirle niente ma anzi rassicurandola,
perchè lui si preoccupa del suo stato di
salute . Ma stiamo scherzando???!! Magari
la chiamo e le chiedo anche scusa …Non
ci ho visto più e gli ho detto che non avrei
chiamato proprio nessuno e che forse era
giunto il momento per la moglie di crescere
e affrontare la realtà da adulta.
Purtroppo questa affermazione mi si è
ritorta contro, perché dopo poche ore ecco
sopraggiungere anche la telefonata di lei.
Rispondo agguerrita, ma dall’altro capo del
67 Nuore contro Suocere
telefono mi giunge un delirio di circa venti
minuti sulle sue eccellenti qualità di nonna;
penso che no, stavolta non se la caverà
così, e le dico quello che già avevo detto a
mio suocero. Per tutta risposta lei mi dice
che a casa loro non c’è mai andato nessuno
(qualcosa non torna, uno dei due mente,
almeno mettetevi d’accordo idioti!) che lei
non ha mai detto bugie, che mi sbaglio e
che lei non ha sbagliato niente, perché è
stato mio figlio di sedici mesi ad “allungare
le mani “...alla faccia della vecchietta
mortificata disperata!!
Nemmeno un mi dispiace è riuscita a dire;
detto questo abbiamo chiuso la telefonata
non nel migliore dei modi come si può
immaginare, la conclusione è che a casa
loro da solo non lo porterò mai più, ma
purtroppo non posso chiudere i rapporti, lo
faccio per il mio compagno, nemmeno per
mio figlio che non so cosa può farsene di
una nonna che lo usa solo per pavoneggiarsi
perché sa farlo dormire, giocare ma se ha di
meglio da fare o se è malato si dimentica di
lui. Insomma non so cosa fare, perché non
ho voglia di vederli e fare finta di niente,
ma non posso sottrarmi per sempre. Spero
di ricevere una risposta e qualche consiglio
al riguardo.
“Vivere con i suoceri:
la storia di Nuoranera”
Nuoranera mi ha inviato il racconto
della sua esperienza, che incarna uno
dei nostri incubi peggiori: vivere con i
suoceri! Una storia che fa rabbrividire.
Ciao nuora a pezzi! Da molto tempo ti leggo
e da poco ho cominciato a scrivere, e tu e
tutte le ragazze del blog mi siete davvero di
aiuto, visto che secondo tutti la pazza sono
io. Per tutti intendo mio marito e tutta la sua
famiglia.
All’inizio erano rose e fiori, conoscevo i
suoceri da quando ero piccola, io e mio
marito siamo cresciuti insieme. Erano
allegri, giovani, per nulla invadenti.
Questo fino a che non ci siamo presentati
a casa loro col test di gravidanza. Da
quel momento hanno messo in chiaro
che avrebbero deciso della mia vita:
dove dovevo sedermi, in che posizione,
se e dove andare al mare, senza contare
l’imbarazzante insistenza con cui mia
suocera affermava che sarei dovuta andare
da lei dopo il parto, ma ho ringraziato e ho
detto di no, che preferivo stare da sola con
mio marito: apriti cielo! Stavo negando il
suo aiuto!!
Poi è nata mia figlia, e da lì è andata sempre
peggio. Si presentavano alle 7 del mattino,
alle 2 del pomeriggio, alle 11 di sera, sempre
senza avvisare: che ti devo chiedere il
permesso per vedere mia nipote? Perché
ovviamente una donna che ha partorito
68 Nuore contro Suocere
da 5 giorni non ha bisogno di riposare e
non potevo di certo farlo mentre c’erano
loro, visto che mio suocero grattava sulla
carrozzina per farla svegliare, poi quando
piangeva e la attaccavo si lamentava che
erano venuti per vedere la nipote e non il
mio seno!! Io dicevo che se volevano vedere
la bambina sveglia e in piedi potevano
tornare dopo un anno. Per il nervoso ho
perso il latte. Mi strappava la bambina
dalle braccia, e pretendeva che io andassi
a fare la spesa cosi la lasciavo a lei, fino al
”quest’estate vieni in Puglia con nonna..”
Aveva 10 giorni eh..
Poi la disgrazia: perdo il lavoro, e io e mio
marito eravamo in affitto. Decidiamo di
costruirci casa nel terreno dei suoceri, e nel
frattempo di dividere casa con loro, perché
dove eravamo la muffa stava facendo
ammalare la bimba. E qui comincia la fine
della mia vita. Non potevo tirare fuori gli
oggetti di mia figlia perché altrimenti c’era
disordine, e soprattutto non avevo potere
decisionale su mia figlia! Ad esempio,
ora di pappa, mia figlia che piange per la
fame, io la prendo dal box per metterla nel
seggiolone, e mio suocero la vuole prendere
per farla giocare. Ovviamente dico di no,
lui se ne va sbattendo la porta e lei dice
che sono str…. che gliela tolgo sempre.. io
eh? Ogni volta che la bambina piangeva lei
veniva da me per prenderla, dicendo ”vieni
da nonna che ti consola lei” … una rabbia!
Un giorno accade il disastro: rientro a casa
“Vivere con i suoceri: la
storia di Nuoranera”
e trovo mio suocero a fumare dentro casa,
io gli dico che non può farlo, che non manca
di rispetto a noi in questo modo ma a sua
nipote che deve respirare quella roba.. e lui?
Mi dice che quella è casa sua, e fa come gli
pare. Me ne sono andata, mio marito mi ha
rincorsa e a momenti fa a botte col padre.
Quella è stata l’ultima volta che ho visto gli
attributi di mio marito. Da quel momento
io sono diventata quella che manca di
rispetto ai suoi, e ogni gesto è visto da tutti
come un gesto di cattiveria verso di loro.
Se non gli lascio la bambina non è perché
mancano completamente di giudizio, nooo..
È normale far sentire ad una bambina che il
forno è caldo mettendocela dentro, o che la
tazzina del caffè è bollente mettendogliela
sulla guancia, o farla giocare ad appendersi
al televisore, tenerla seduta su una mano a
2 metri di altezza a 2 mesi per far vedere ai
parenti che la bimba si regge… portarla sotto
il sole alle 14 senza cappello…
Dopo il battesimo sono scappata da mia
madre, ho detto a mio marito che fino a che
le case non saranno divise io non ci vivo, ed
è venuto con me.
Ovviamente, una litigata che non ti dico!!
Mio suocero si preoccupava che così ci
facessero loro una brutta figura. Lui con mia
madre (pensarci prima no eh), e lei che io
non le portassi più la nipote (magari fosse),
che non le faccio fare la nonna, che lei vede
le altre nonne in giro coi nipoti e a lei non è
concesso (ma lavori tutto il giorno, che vuoi
portartela li?!?).
69 Nuore contro Suocere
Mio marito quando gli ridico le cose la sera
capisce che sono gravi, ma quando siamo lì
lascia loro fare tutto! Ora in un paio di mesi
casa sarà finita, e dovremo tornare lì… Ma
io temo che non cambi nulla… anzi, prima
almeno io e mio marito eravamo uniti, ora
invece lo vedo molto più dalla parte della
madre che dalla mia… ho paura che la mia
disavventura sia appena all’inizio…
“Una suocera “madre
modello”: la storia
di QuasiNuora”
Una delle cose più difficili, per le
suocere, è capire quando è meglio
tacere. Portate questo concetto
all’ennesima potenza e avrete il
quadro generale della storia di
QuasiNuora, la nostra nuova amica
che stiamo imparando a conoscere nei
commenti. Sua suocera, dopo essersi
comportata in modo inqualificabile
con il figlio in passato, ora pretende di
dettare legge nella sua (e nella LORO)
vita.
Cara Nuora a pezzi, é un po’ di tempo che
leggo il tuo blog e devo davvero farti i
complimenti, adoro il tuo modo di scrivere e
riesci a strapparmi un sorriso anche nel bel
mezzo di una colossale incazzatura.
Ti scrivo per raccontarti la mia situazione
e per cercare consiglio da chi è più esperto
di me in fatto di relazioni suocera/nuora.
Potrei definirmi una “quasi nuora”, dato
che io e il mio ragazzo stiamo insieme da
6 anni e ormai è per tutti definitivo il fatto
che vogliamo una vita insieme (con grande
sconforto dei suoi). Abbiamo entrambi
21 anni e da due conviviamo in una città
lontana dalle nostre famiglie per motivi
di studio. I suoi genitori sono piuttosto
anziani e sua madre è una donna molto
all’antica, di quelle completamente succubi
del marito, che mai oserebbero criticare
70 Nuore contro Suocere
quello che lui fa. Io purtroppo per loro sono
l’esatto contrario, molto indipendente e con
un carattere forte, non ho mai risparmiato
risposte dure e prese di posizione nette
quando si sono intromessi nella mia vita.
Dico nella mia, e non nostra, perché ho
sempre avuto l’impressione che del figlio
non gliene fregasse niente, mai una parola
gentile o un interessamento nei suoi
confronti, lui esiste solo per fare quello che
dicono loro. Finite la superiori abbiamo
deciso che saremmo andati a convivere
e che avremmo continuato gli studi, e qui
si è scatenato l’inferno. Dato che per loro
è indispensabile mantenere la facciata da
“gente perbene”, sono sempre stati contrari
alla convivenza prima del matrimonio,
arrivando addirittura a minacciare il figlio di
non pagargli gli studi né la metà dell’affitto
se fosse venuto a stare nell’appartamentino
preso dai miei. Dopo averci più volte litigato
senza aver ottenuto nulla, i miei genitori
hanno deciso di sostenere finanziariamente
il mio ragazzo per permetterci di stare
insieme, cosa durata per più di un anno,
finché i suoi hanno ceduto (solo per
l’imbarazzo di essere oggetto di pettegolezzi
da comari).
Il punto è che non mi hanno mai perdonato
di aver portato via il loro burattino, di averlo
sostenuto, di averlo spinto a credere in
sé stesso e nelle sue possibilità (ha finito
“Una suocera “madre
modello”: la storia
di QuasiNuora”
le superiori col massimo dei voti ma suo
padre voleva che lavorasse fin da subito
nell’azienda di famiglia, che lui detesta).
Lei ora non fa altro che tormentarci, anche
se so che è spinta dal marito, ed io sono
davvero al limite. Visto che suo figlio le
parla 5 minuti la sera per dovere e non di
più, cerca in ogni modo di intromettersi
nella vita mia e della mia famiglia. Potrei
citare mille cattiverie fatte e dette nei miei
confronti ma ti ruberei troppo tempo, sono
arrivata al punto di detestarla e quando
una volta al mese la incontro mi viene
la nausea. Non fa altro che lamentarsi
e piagnucolare perché non avrà il bel
quadretto che si era fatta lei, con figlio e
nuora-manichino che vivono insieme a
loro e nipotini da curare (ma che cavolo di
discorsi da fare a una ragazza di 21 anni?!?).
Oltretutto, in tutto questo bel film si
dimentica il fatto che per colpa sua, se
decideremo di avere dei figli dovremo
passare un calvario.
La madre modello infatti, pur essendosi
accorta fin da quando il mio ragazzo era
un neonato che in quella zona c’era un
problema, non si è mai interessata di farlo
visitare. Come risultato l’anno scorso il mio
ragazzo ha dovuto essere operato in tutta
fretta dopo che io lo avevo praticamente
costretto a fare una visita andrologica, oltre
al fatto che la possibilità di avere figli in
maniera naturale è per noi inesistente. Ciò
nonostante quando ci vede non fa altro che
parlare di bambini e io devo trattenermi
dal prenderla a schiaffi o dallo scoppiare a
piangere perché vedo quanto il mio ragazzo
soffra.
71 Nuore contro Suocere
Anche a causa di questo fatto ho sviluppato
verso di lei una repulsione tale da farmi
stare fisicamente male in sua presenza.
Non so cosa mi aspetto dal raccontarti tutto
questo, probabilmente solo consigli su come
comportarmi per cercare di arginare la sua
invadenza e la sua cattiveria, perché non
ho un riferimento per questa situazione
assurda (mia madre è una delle poche
donne al mondo ad avere una suocera
realmente adorabile). Ti ringrazio per la tua
comprensione e soprattutto per le risate che
il tuo blog mi strappa.
Un grandissimo abbraccio da una
QuasiNuora!
“Lettere di sfogo:
storia di Stefy”
Ciao ragazze, di seguito pubblico la
storia che mi ha mandato la nostra
“compagna di sventura”, Stefy; beh,
devo dire che alcuni passaggi li ho
dovuti rileggere un paio di volte
perchè ero semplicemente INCREDULA
(e dire che un po’ di esperienza nel
settore suocere ce l’ho). Buona lettura!
MI PRESENTO
Nuorinamia: questo era il nomignolo con
cui mi chiamava mia suocera quando (cito
testuali parole) “Ancora mi voleva bene”
cioè fino a quando aveva confuso la mia
buona educazione con sottomissione e
stupidità. Mi sono trasferita nella città in
cui attualmente vivo per amore di mio
marito, lasciando famiglia e lavoro nella
mia città d’origine con la speranza di
trovare un’occupazione anche qua e mettere
a frutto così la mia laurea. Purtroppo a
tutt’oggi ciò non è ancora avvenuto con
somma disperazione dei miei suoceri che
mi additano come la mantenuta del figlio,
nonchè la furba che si è fatta sposare per
interesse (di che poi… non l’ho ancora capito
visto che tutte queste ricchezze non le ho
ancora viste nella loro famiglia).
Mio marito è un uomo onesto, tranquillo e
molto amante della pace in famiglia tant’è
vero che spesso passa sopra le nefandezze
dei suoi per evitare litigi e malumori. Di
tutto ciò loro approfittano alla grande
facendogli continui ricatti morali che come
72 Nuore contro Suocere
ovvia conseguenza portano a continue liti
tra noi.
Mio suocero è un uomo ignorante e
presuntuoso, arrogante e prepotente,
s’informa solo superficialmente degli
avvenimenti su cui poi pretende di dare
lezioni accademiche senza accettare
nessun’altra opinione che non sia la sua,
per questo lo chiamo anche TUTTOLOGO e
L’INTELLETTUALE. Sapendo che i miei sono
entrambi laureati disse che il suo diploma
è meglio di una laurea. Dà molto peso
alle apparenze, adora solo il dio denaro e
disprezza chi, secondo lui, non ha molti
soldi.
Mia suocera, donna-oca, piena di pregiudizi
che lei spaccia per valori morali, totalmente
succube del marito, prima parla e poi (anzi
mai) riflette, anche lei fermamente convinta
che nel denaro e nell’ostentazione di esso ci
sia la vera essenza della vita. Ha un unico
amore: BIG GIM, cioè il suo secondogenito
nonchè fratello minore di mio marito. Lo
chiamo così perchè è il classico tipo tutto
muscoli e niente cervello, ragazzo rozzo,
aggressivo e violento, fa solo ciò che gli
dicono mamma e papà. Tutti e tre (lo so
sembra la descrizione dei nuovi mostri)
cercano di invadere con sistemi leciti e non
la nostra tranquilla vita familiare, mettendo
a dura prova il mio sistema nervoso e la
pace delle nostre quattro mura.
Agli inizi del fidanzamento, i suoceri e
“Lettere di sfogo:
storia di Stefy”
di conseguenza anche il cognato, erano
entusiasti di me e mi portavano come
trofeo nei loro discorsi tra amici e parenti,
dimostrando anche a me personalmente
di gradirmi molto. Mi illudevo di piacergli
come persona, ben presto ho capito che
mi consideravano una bella cornice al
bel quadro che è il loro congiunto, data la
mia appartenenza alla cosiddetta “buona
famiglia” e alla mia laurea che (non lo
avevano considerato) presupponeva anche
che avessi un po’ di autonomo giudizio e
capacità di ragionamento.
attaccata con astio e acredine, alla mia
legittima pretesa di rispetto per la nostra
riservatezza, mi sono sentita accusare
che se chiedevo riservatezza significava
che avevo del marcio da nascondere, che
non ero limpida e che ero in mala fede,
che volevo a tutti i costi diventare la
signora ******, (come se stessi sposando
un rampollo della famiglia Agnelli). E che
comunque loro avevano sempre fatto
così con entrambi i figli e così avrebbero
continuato a fare. Da lì capisco i soggetti,
cambiamo la password e andiamo avanti.
Tutto procedeva tranquillamente
nonostante le continue ingerenze dei
tre nelle nostre cose e nelle mie, ma io
lasciavo correre considerandole normali
intromissioni da suoceri e ci passavo
sopra, oppure, quando mi sembrava che
esagerassero chiedevo a MARITO di dire lui
qualcosa per evitare che io, esponendomi,
guastassi i rapporti. Quando decidiamo di
sposarci, Marito ed io apriamo un conto
cointestato ad entrambi per mettere i soldi
che sarebbero serviti al matrimonio. Su
questo conto mio padre versa subito una
somma, suo contributo alle spese. I suoceri,
pur sapendo dell’esistenza di suddetto
conto, non versano nulla, ne’ promettono di
farlo, né lo faranno mai.
Ma loro, offesi per l’affronto subito, mi
hanno dichiarato guerra e hanno iniziato a
dire a tutti i parenti (a 2 mesi dalle nozze)
che non sarebbero venuti al matrimonio del
figlio, intimandoci di continuo con questo
ricattuccio di non sposarci. Naturalmente
ci siamo sposati, sono venuti con 3 facce
da funerale, hanno scattato 60 foto con la
loro macchina fotografica in cui io, cioè
la sposa, non ero ritratta in nessuna e, di
fatto coi loro musi lunghi hanno inficiato il
giorno più bello della nostra vita. Inutile dire
che io da sposa, non ho ricevuto nemmeno
un complimento da loro, anzi in chiesa
avvicinandomi per baciare la suocera mi
sono sentita dire “Guarda che ce li siamo già
fatti gli auguri”.
Un giorno scopro che il suocero a nostra
insaputa spiava il nostro conto online,
così con garbo ed educazione chiedo
spiegazioni, sebbene dentro di me fossi
furibonda. Non solo non ho ricevuto
delle doverosissime scuse, ma sono stata
73 Nuore contro Suocere
“Lettera: la storia
di Susan”
La storia di Susan è emblematica,
e credo che molte di noi vi si
identificheranno (io per prima). Una
suocera egoista e piena di pretese che,
nonostante l’assidua frequentazione
dei nipote, è ossessionata dal
desiderio di tenerlo da sola; e a fronte
del rifiuto della nuora, motivato
dalla mancanza di quella fiducia
che la suocera non ha fatto nulla
per guadagnarsi, arriva al punto di
bandirla da casa sua.
dalla nuora fregandosene altamente di tutto
fino a quando non è nato mio figlio. Da lì è
proprio degenerata e come se non bastasse
mio suocero le dà corda gettando benzina
sul fuoco (non vi dico che parti mi sono
presa per motivi anche futili in casa mia)
inoltre mi sono pure sentita dire durante
una discussione per un motivo futilissimo,
che sua moglie ha sempre ragione
(L’Oracolo di Delfi) e che la mia campana e
quella di mio marito (nonché suo figlio) non
la voleva neanche sentire.
Voglio raccontarvi la mia storia perché
sento il bisogno di sfogarmi e di parlare con
qualcuno che non sia della mia famiglia per
avere consigli su una situazione davvero
delicata e brutta.
In poche parole il problema è che esige
mio figlio come dice lei “qualche volta non
sempre senno le romperebbe le balle“ da
sola, come, quando e dove le pare…“non ce
lo hai mai lasciato senza di voi…”non siamo
liberi di portarlo una volta alla giostra da
soli…” “è una questione di principio…” .
Come ho letto in altri post anche lei
conosce solo i diritti ma per niente i doveri
di una nonna. Non ha mai comprato
un pacco di pannolini, i giochi al bimbo
solo per ricorrenze, non ha mai fatto una
chiamata per sapere come stava il bimbo
neanche per fare gli auguri per il suo primo
compleanno… a sei mesi il bimbo fece la
cacca quando lei lo teneva in braccio e la
sua reazione fu di annusarsi il braccio e dire
che l’indomani avrebbe messo la maglia
a lavare… lo faceva gattonare sul tappeto
sporco dove stavano con scarpe e dove
passava avanti e indietro il cane…. Mai che
si sia offerta di aiutarmi in casa come fa
Ho una suocera non-normale e fin qui credo
che non sia una novità, chi non ce l’ha,
ma la mia è arrivata a fare cose davvero
inenarrabili e con tutto ciò mio marito
continua a frequentarla insieme a mio
figlio di 2 anni e mezzo. Premetto che con
questa donna non ho mai avuto un rapporto
autentico ma solo le classiche cose di
circostanza anche perché fortunatamente
ho una mamma che non la vede nemmeno
e lei di questo nostro rapporto è sempre
stata gelosa (definendomi lei stessa
Mammona!).
Nonostante ciò in 15 anni non ha fatto il
benché minino sforzo per farsi benvolere
74 Nuore contro Suocere
“Lettera: la storia
di Susan”
mia madre che stira anche le mutande
di mio marito… però lei lo vede di più!!!
Non ha mai pensato che se mi madre
è con noi è perché si è guadagnata
la mia fiducia, so come è col bimbo e
come si comporta, è come se il bimbo
stesse con me quando è con lei, cosa
che con mia suocera non accadrebbe
mai; solo per farmi dispetto gli farebbe
fare tutto quello che io non vorrei
facesse.
Mia mamma mi dà veramente una
mano che per noi mamme/lavoratrici
è fondamentale, mi aiuta in cucina,
alle volte mi stira, mi annaffia le piante
mi aiuta a cambiare i letti e tante altre
cose… purtroppo sono una donna come
tante di noi che deve lavorare per
aiutare il marito e la gestione della famiglia
e lei questo non sa neanche cosa vuol dire
visto che non ha mai lavorato in vita sua!
E dice pure che sono una viziata. Non sa
minimamente cosa vuol dire lasciare la
mattina presto un bambino, lei con i suoi
non l’ha mai dovuto fare… solo privilegi
nella sua vita che a me purtroppo non sono
toccati. Mai che abbia avuto un minimo di
riguardo e di rispetto nei miei confronti con
frasi del tipo ”senti la mamma se si può’”…
”posso dargli questa cosa o no” Mai!! Ma il
rispetto dov’è? Lei vorrebbe poter decidere
cosa può o non può fare mio figlio! Non è
suo!
Morale della favola dopo una bella
litigata per strada vicino dove lavoro in
cui entrambi i miei “cari” suoceri hanno
infamato me e anche i miei genitori…sono
75 Nuore contro Suocere
stata bandita da casa e da tutta la famiglia
per questo motivo! O faccio come vogliono
loro o niente! Una setta e tutti obbediscono
all’ape regina…Guai sennò…io sono stata
cattiva e quindi devo essere punita. Lei
prima, quando potevo frequentare casa
sua, vedeva mio figlio 2 ore tre volte a
settimana poiché mio marito pranzava
lì quelle volte visto che io sono a lavoro,
una volta a settimana la sera a cena con
noi e una domenica si e una no poiché
andavamo da loro. Vi sembra poco? Ora
che le cose sono cambiate poiché sono
stata “ghettizzata” come eretica non solo
continua a vedere mio figlio poiché quel
citrullo di mio marito glielo porta ancora
due ore 3 volte a settimana ma quando sono
in ferie lui pretenderebbe che glielo facessi
vedere visto che loro a casa nostra non
vengono perché non vogliono vedermi !!! No
“Lettera: la storia
di Susan”
dico, vi rendete conto? Non vi dico cosa ha
scatenato tra me e mio marito questa cosa,
roba da rimetterci il matrimonio (sullo stile
Guerra dei Roses) e in due mesi ho perso
5 kg! Anche perché dopo questa decisione
che la Signorona ha preso, se fosse stato per
me, il bimbo e anche mio marito li avrebbe
visti col cannocchiale, ma come mi ha detto
chiaramente mio marito non se la sente di
andare contro i suoi genitori! Bella Famiglia!
Ogni volta che loro sono con i miei suoceri
io la prendo come una mancanza di rispetto
da parte di mio marito e questo non fa bene
alla coppia. Naturalmente per lui io sono la
strega cattiva che non lascia il bimbo ai suoi
e non capisce chi è che fa davvero male alla
nostra famiglia; è arrivato pure a dirmi che
se le cose restano così un altro bambino con
me non lo farà… roba da matti!
IO mi domando perché forzare una persona
che non si sente, a fare per forza una cosa?
A cosa può portare? E soprattutto come
fa una mamma/nonna di quasi 60 anni
ad agire con così tanta cattiveria? Spero
che prima o poi mio marito apra gli occhi
perché non so quanto potrò andare avanti in
questa situazione…
Desideravo solo rispetto, comprensione e
buon senso che è quello che ci si aspetta
dagli altri no? Perché i miei l’hanno sempre
dimostrato a mio marito e loro no? Un
domani anche io sarò suocera e non mi
comporterò MAI come lei! Non arriverò mai
a fare tali bassezze.
IO non mai avuto pregiudizi ma ora non la
penso più così su di loro…in fin dei conti il
bimbo è ancora piccolo ed è il primo figlio,
76 Nuore contro Suocere
se avessero capito un po’ la situazione e non
avessero forzato la mano magari quando
il bimbo fosse un po’ cresciuto glielo avrei
anche lasciato qualche volta…ora NO! Loro
sono come un cancro per noi… alle volte
vorrei scappare lontano con la mia famiglia
per non saperli più vicini a noi e poter
ricominciare.
Non so più come farmi capire da mio
marito, ho provato in tutte le lingue del
mondo ma sembra come essere succube
di quelli lì… Vi prego che mi consigliate?
Purtroppo è gente con cui non puoi
assolutamente parlare sono matti e lui
poi inizia subito con dita sul viso a urlare.
Dopo innumerevoli discussioni, litigate e
attacchi di panico…naturalmente tutto da
parte mia, io e mio marito eravamo al punto
che portava mio figlio da quella gente al
massimo 3 volte la settimana per massimo
2 ore. Il che per me era già duro da accettare,
infatti dopo tutto quello che mi hanno fatto,
per me, era già tanto se lo vedevano cosi, a
questi patti e tutte quelle volte.
Però c’è da dire che IO non avrei più dovuto
sopportarli né tantomeno vederli, il che per
me era semplicemente meraviglioso.
Se non che ieri mio marito viene da me e mi
dice che ha parlato con i suoi ed è riuscito
a farsi dire che ”Susan quando se la sentirà
può tornare a casa …le nostre porte sono
aperte…” arrrrghhh! E io che credevo di aver
vinto togliendomeli dalle palle una volta per
tutte! Mio marito mi ha spiegato che lui non
accettava questa situazione, quindi mi ha
detto che pian piano ha cercato di spiegare
come sono e perché non lascio loro il bimbo
da solo e che sono una brava ragazza anche
“Lettera: la storia
di Susan”
se con un carattere mio… credo che alla fine
abbia cercato di convincerli.
Il figlio ha fatto la parte dei genitori. Ha
usato tante belle parole e non mi ha dato per
ora un ultimatum…ha detto che cercherà
di essere più presente nel far notare dove
sbagliano col bimbo e via dicendo. Io ho
solamente paura che la sua sia solo una”
tattica” per convincermi a riallacciare,
anche se un minimo, i rapporti. Lui dice che
l’ha fatto per tutti, per cercare di mantenere
un’armonia generale ma io credo che
principalmente l’abbia fatto solo e soltanto
per se stesso.
Io è da ieri che me l’ha detto che non vivo
più… non so più come uscire da queste
sabbie mobili che mi attanagliano. Ora che
credevo di aver trovato una sorta di stabilità
è arrivato lui e ha sconvolto ancora il tutto.
IO non voglio che quelle persone rientrino
nella mia vita; sono pessimi, mi hanno
fatto troppo male e le ferite restano e non
credo neanche ad un loro reale pentimento
infatti hanno detto a mio marito che non
ne vogliono più parlare con me di ciò che
è successo: mi sembra troppo facile come
al loro solito il motto è nascondere sotto il
tappeto !
In questo momento so che mio marito ha
agito in parte anche per me, ma io non
riesco a voltare pagina come mi ha chiesto;
ha detto “non ti chiedo di dimenticare ma
solo di andare avanti”, ma come si fa?
Solo a pensarli mi si chiude lo stomaco
figuriamoci a vederli e vederli con mio figlio.
77 Nuore contro Suocere
Poi c’è tutto il resto della famiglia ovvero i
nonni materni di mio marito, sua zia e suo
fratello con la fidanzata: anche loro sono
tutti spariti come i topi dal fattaccio senza
neanche fare una telefonata. Come faccio a
voltare pagina? Qui si tratta più di cambiare
proprio libro!! Come faccio per esempio
ad affrontare un pranzo con tutte queste
persone ??
Secondo voi cosa dovrei fare? Vi prego
aiutatemi, ditemi che fareste perché
davvero brancolo nel buio. Se riallacciassi
un minimo a che regole? A quali
compromessi? E se non volessi riallacciare?
Mio marito credo, non mi perdonerebbe: già
ieri mi ha detto che ha speso tante energie
per arrivare a questo punto e che lui ce l’ha
messa tutta, non capendo che a me andava
bene come eravamo prima.
Vi prego cercate di aiutarmi, non so più a
che santo votarmi. Io voglio solo il bene del
mio bambino e quello della mia famiglia ma
sembra che tutto sia contro di me!
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
Una qualunque scrive:
I miei paletti sono:
- se si va un weekend dai suoceri, poi si
deve andare anche dai miei. All’inizio
del nostro rapporto si andava sempre dai
suoceri per i motivi più banali. Nel mio
caso, non vivendo nella stessa città né
dei suoceri né dei miei, si tratta sempre
di fare un weekend intero fuori, e quindi
praticamente tutti i weekend li passavamo
da loro, mai noi soli. Ho imposto un
weekend al mese, non di più, idem per i
miei. La suocera poi era di un maleducato
folle perché continuava a fare battute tipo
“ma che ci andate a fare a XXX (dove sono
i miei), venite sempre qui che è più vicino”.
Per inciso, loro stanno a un’ora da noi, i miei
a un’ora e mezza, e pure se i miei abitassero
sulla luna come ti permetti di dirmi che ci
vado a fare da loro???
- mai accettare/chiedere favori o aiuti in
casa
- se decidono di fare un’improvvisata e noi
abbiamo altri impegni, gli altri impegni
non vanno annullati e loro si arrangiano.
Non esiste che mi chiami il sabato sera per
dirmi che la mattina dopo vieni a pranzo da
me, e poi ti arrabbi pure se io ho preso altri
impegni. Ti svegli prima la prossima volta.
Soprattutto, le improvvisate non sono bene
accette.
- non porto la roba dismessa di mio figlio
da lei. Loro hanno tanto spazio, ma non
78 Nuore contro Suocere
voglio che considerino di loro proprietà i
vestitini di mio figlio, visto che già dicono
che se avrà un figlio il fratello “i vestiti già
ce l’abbiamo”. Voglio poter disporre di quegli
abitini come meglio credo, e preferisco
tenerlo sottovuoto su un armadio a casa
mia che dover gli dire addio per sempre
consegnandoli a loro.
- non li vedo mai da sola
- il bambino non resta da solo con loro:
sono anziani e non sono in grado, non
riescono nemmeno a tenerlo in braccio
a lungo perché pesa. E poi sono di un
ansioso paranoico che fa calare il latte alle
ginocchia. Tipo mio suocero ha detto a mio
figlio “non si tocca, ti fai male” mentre lui
giocava con una foglia… Le famose foglie
assassine!
- i no sono no, non sono forse. Mio marito
ha il vizio di rispondere forse a qualsiasi
richiesta, anche se sa che è no. Loro lo
prendono per sì, e poi ci sono pianti e urla.
Se mi fanno una domanda e la risposta è
no, io dico no. Non lascio aperte possibilità
e motivo chiaramente il no, almeno non
hanno scuse.
Sgabuzziniamola scrive:
Dall’annuncio del matrimonio è impazzita.
Lo chiamava di continuo, chiamava me per
rimproverarmi perché LEI doveva scegliere
tutto (peccato che abbia pagato io!). Dopo
due settimane dal fatidico sì ha iniziato a
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
tempestarmi di chiamate per convincermi
di fare un figlio ora, in modo che lei, 70enne,
abbia motivo per piazzarsi in casa mia già
dai giorni a ridosso del parto e restarci un
po’ di mesi (ha fatto così con l’altro figlio,
facendo esaurire una nuora e la sua stessa
figlia). Ho ignorato le chiamate e detto a lui
di gestirla lui. Lei lo ha chiamato imbufalita
perché io non rispondevo al telefono. Che
mia madre non chiama come un’ossessa
lui per dirgli di concepire, che se lei
avesse continuato, mia madre si sarebbe
comportata in modo uguale, interferendo,
facendo pressioni, giudicandolo,
criticandolo ed esasperandolo. Messaggio
afferrato.
REGOLA ZERO: ricordatevi sempre che per
la tipologia di suocera affetta da sindrome
freudiana, egoista e che vi vede solo come
utero in affitto, voi sarete sempre un niente.
Qualunque cosa diciate, facciate, regaliate,
offriate a lei, voi per lei rimarrete sempre
e comunque quelle che se muoiono fanno
loro un favore. Se partorite, avete partorito
suo figlio, non il vostro, quindi nella sua
mente malata la madre è lei. Il figlio è una
sua estensione e vuole viverci appiccicata
come se fosse il marito. Il nipote è il frutto
del loro amore. Il tuo utero è stato solo un
mezzo passeggero.
Quindi REGOLA numero UNO: nessuna
chiamata da parte mia. Chiama lui e
semmai passa i miei saluti. Se il telefono è
in viva voce io la saluto e basta.
REGOLA DUE: MAI confidarsi con lei. A lei
79 Nuore contro Suocere
non importa nulla di voi, solo delle vostre
debolezze che lei riutilizza per farvi male
o strumentalizza ai propri fini. La nuora
num. 1 l’ha fatto e mia suocera l’ha descritta
come un mostro ruba soldi, picchia marito,
adepta di una setta satanica. La nuora
num. 2 le ha confidato il suo malessere
(affetta da depressione post parto) e la
prima cosa che dice in giro di questa donna
(che se la sopporta per mesi in casa perchè
mia suocera è attaccata carnalmente e
morbosamente ai nipoti) è: “non ha istinto
materno, è una cattiva madre, la piccola
vede più me come madre che lei. La educo
meglio io. Mia nuora distrugge mio figlio
_pure lei!!!_ la bambina vede me e mio figlio
come genitori”.
REGOLA TRE: MAI farle cose carine o
rivolgerle attenzioni (salvo casi in cui
questa sia sinceramente affezionata a voi)
sarebbero sprecate, oltretutto lei se ne frega
dei vostri tentativi di essere premurose.
Quello che conta per lei è suo figlio e l’altro
suo figlio, che poi è il vostro, ma lei non fa
alcuna distinzione.
REGOLA QUATTRO: MAI lasciarle fare da
babysitter. Meglio che rinunciate a qualcosa
piuttosto che vedere le vostre direzioni e
indicazioni calpestate e il bene di vostro
figlio nel cesso. Litigate, scannatevi,
prendetevi a pallonate o lanciatevi la
cioccolata con vostro marito/compagno, ma
fategli propinare a sua madre una scelta:
o così o si tenesse un figlio divorziato e
vedesse il bambino ancora di meno
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
REGOLA CINQUE: “tua madre mi umilia?
io ti amo sempre meno”. Fategli capire
che il suo comportamento egoista sta
distruggendo la sua felicità e che questa qui
non solo è una cattiva suocera, ma anche
una pessima madre ed una pessima nonna.
L’egoismo non fa rima con l’amore. Lui
inizierà a pensarla diversamente.
REGOLA SEI: siate sempre disponibili verso
cognati e premurose con i nipotini acquisiti.
Vogliate loro bene, sono bambini ed è bello
che ricevano l’affetto della zia acquisita.
Inoltre gli altri figli della befana inizieranno
a porsi molte domande su come mai questa
donna parli sempre male di voi quando voi
con i loro figli siete sempre così adorabili.
REGOLA SETTE: fatele vedere il nipote a
giorni prefissati e non mancate a Natale e
feste comandate. MAI passare le vacanze
da soli e lasciare vostro figlio a lei. Se abita
lontano, andate a trovarla un fine settimana
con il bambino e il marito.
ElastiMam scrive:
Credo che sia inevitabile che il rapporto
marito/nostri genitori si copra di ruggine,
l’unica eventualità in cui questo non
succede si verifica quando e se, il proprio
compagno sviluppa o ha sviluppato
sufficiente maturità intellettiva che gli
permetta di rivisitare tutti i rapporti e i
consigli dei genitori con spirito critico
(cosa piuttosto rara nei figli maschi).
Secondo me, la donna riesce a sdoganarsi
prima da quel misticismo in cui da piccoli
collochiamo tutti i suggerimenti, le critiche
80 Nuore contro Suocere
e le concezioni dei genitori, i figli maschi
invece, noto che nonostante possano essere
biologicamente trentenni, continuano a
prendere come oro colato quello che dicono
mamma e papà, difficilmente mettono in
dubbio la malizia della madre, difficilmente
rimangono impassibili al vittimismo a
cui nostra suocera ricorre per strappargli
conquiste… insomma difficilmente mettono
in discussione l’ambiente in cui sono nati e
cresciuti, pretendendo il più delle volte che
anche noi riusciamo a vedere i loro genitori
con i loro occhi. Continuano a vedere tutto
il mondo filtrato con gli occhiali “faziosi”
che gli sono stati messi in famiglia e se per
caso la moglie cerca di toglierglieli, non
per corromperlo ma semplicemente per
liberarlo da quella visione poco obiettiva,
viene accusata di disonestà e scorrettezza.
Chiariamo, non intendo che la dimensione
reale sia quella di noi nuore o comunque
delle mogli, io personalmente non è la
ragione che pretendo, ma mi piacerebbe
vedere ogni tanto quella libertà psicologica,
quell’onestà intellettuale che ti permette
di analizzare la realtà con spirito critico,
compresi i genitori… insomma già mettere
in discussione qualcosa è segno di
autonomia intellettiva, iindipendentemente
se poi la si condivide o meno.
Marika scrive:
Ciao, allora mia suocera è una grandissima
ficcanaso e super viziata da suo figlio,
mio marito. È la classica suocera gelosa
del figlio… ”David non è più stato bene da
quando si è sposato”, “io lo mandavo lavato,
pulito e stirato”, “ma che moglie sei? Non
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
lo vedi in che stato è?” etc. queste sono
le sue parole!!! Quando viene qui, mi apre
tutti gli sportelli, il frigo e pure la posta…
in vacanza vorrebbe sempre essere con
noi, e non l’ho MAI sentita dire che stava
bene… ne ha sempre una. Mette sempre mio
marito contro di me… Io non ne posso più,
mio marito e sua sorella ogni volta gliele
danno vinte, ha visto 4 cardiologi…non ha
NIENTE…a parte essere malata di mente…è
GELOSA della mia famiglia e fa di tutto per
attirare l’attenzione…purtroppo è sola, mio
suocero l’ha lasciata (chiamalo scemo) e
tocca a mio marito perché la sorella sta
lontana!!!
Dany scrive:
Ciao io sono un po’ più fortunata delle altre
nuore perché ho un rapporto splendido
con mia suocera. Tre anni fa, per motivi
di lavoro, ci siamo trasferiti a casa sua e
nonostante il bel rapporto che c’è tra noi
ora la situazione è diventata “pesante”, non
abbiamo intimità, non abbiamo privacy,
non possiamo mai parlare di qualcosa di
personale senza che lo sappiano tutti……
io non sapevo come spiegare a mio marito
che questa situazione mi faceva stare male
(ero quasi depressa) perché vedevo che lui
stava bene. Un giorno ho deciso di parlargli
e ho dato sfogo alla mia frustrazione
urlandogli contro che me ne sarei andata
con i bambini, non so dove ma me ne sarei
andata, sul momento la sua reazione è stata
“Fai pure, chi ti sta tenendo” ma mezz’ora
dopo era vicino a me che mi abbracciava e
mi diceva “Anche io ci sto male, ma presto
passerà e finalmente saremo una famiglia”!!
81 Nuore contro Suocere
Mia suocera MAI mi ha detto che non so
fare la madre, entrambe stanno ai loro
posti, nonostante io abiti dentro casa di
mia suocera, lei non si intromette neanche
quando rimprovero i miei figli, una volta mi
ha detto “Se lo hai rimproverato vuol dire
che c’era un motivo, tu sei la madre e tu sai
cosa è giusto o no per i tuoi figli… io i miei li
ho già cresciuti!!” Buona fortuna!!!
LaCamerieraDelFiglio scrive:
Io posso raccontare un’esperienza
esattamente opposta: mia suocera non
voleva assolutamente che io ritornassi
a lavorare dopo che il bimbo era nato,
proprio perché lei non era in alcun modo
intenzionata a prendersene cura. Per lei
la nuora è la cameriera del figlio, la donna
deve stare a casa, non deve avere ambizioni,
e deve in primo luogo badare alla pulizia
della casa, e poi ai figli. Tutto questo perché
questa è la vita che ha fatto lei: lei ha
avuto una cameriera giorno e notte che le
ha cresciuto i tre figli e che comandava a
bacchetta, mentre lei faceva la bella vita
e stava a supervisionare che tutto fosse
pulito e brillante. Dei figli, in definitiva se n’è
sempre fregata.
Viene a casa mia e mi passa il dito sui
mobili per vedere se c’è polvere, sbircia nel
gabinetto per vedere se è pulito e non esita
a fare commenti di ogni genere sostenendo
che lei è una persona onesta, che sarebbe
falsa se non dicesse la verità (non ha
infatti distinto LA VERITA’ che nessuno le
ha chiesto e che si tramuta facilmente in
maleducazione). Insomma è un’egoista bella
e buona! È solo presa dall’apparire e dal “si
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
deve fare”, si preoccupa solo che il figlio
venga servito a dovere e null’altro. Ogni
vola che viene a casa sono continue offese
mascherate da sincerità e mai, dico mai che
si offrisse di tenerci i bambini per andare
al cinema, se le si chiede un piccolo favore
te lo fa pesare per i prossimi cento anni,
e poi non magari non te lo fa nemmeno…
Insomma non sempre si mettono a
disposizione per poi invadere la tua privacy,
alcune volte invadono la tua privacy e poi
non sono nemmeno disponibili!
Angela scrive:
Ne conosco solo una di nuora soddisfatta.
La mia è tremenda e mi sembra di rivederla
in ognuna di queste discussioni. Purtroppo
la nostra figura di mamma viene liquidata
con un’alzata di spalle quando diciamo
una cosa contraria e non appena voltiamo
le spalle ecco che le suocere disattendono
le nostre indicazioni… grrr. Il mio piccolo
non è stato ancora più di qualche decina di
minuti solo con la nonna così riesco quasi a
sopportare la cosa se no mi dovrei ritrovare
a sentire le sue indicazioni perché – aver
tenuto mio figlio 30 minuti o mezza giornata
in automatico – rende questo bambino
il suo bambino!!! Mai che gli senta dire la
parola mamma, da quando entro in casa
sento solo: – dì nonna! – vieni dalla nonna
– dai alla nonna … Inspiro prima di entrare
dalla porta ed espiro di liberazione quando
esco e cerco di dissimulare il fastidio del
suo comportamento e menefreghismo.
Dobbiamo sempre capire noi perché siamo
giovani, perché dobbiamo rispetto, perché
dovremmo essere più “intelligenti”.
82 Nuore contro Suocere
Vorrei una volta entrare in pace, potermi
sedere, ricevere un saluto un “come va?” e
parlare di altro… no sempre i suoi gossip
paesani e dei vip, sentire io io io o la nonna…
Abbasso la suocera, soprattutto quando
come nel mio caso ce l’hai in fondo alle
scale!!
Yuni scrive:
Non avete provato a mandarle
distintamente a quel paese???? Io quando
mi sono stancata per davvero di tutte le
lamentele e rotture di scatole mi sono
seduta con mio marito, ho detto lui come
la pensavo senza pelli sulla lingua , lui
ha capito che si trattava di mettersi o di
qua o di là e ha deciso bene di starsene
fuori e lasciarmi il campo libero senza
mettere bocca, cosa che a pensarci bene
ha fatto comodo più a lui che a me visto
che ha evitato lo spargere di sangue, il
suo sangue. Dopo di che sono andata
da mia suocera ho parlato senza darle
il tempo di mettere assieme due parole
mandandola educatamente a quel paese
preventivamente se solo si azzardava di
nuovo a emettere un suono nelle decisioni
prese da me . Risultato: quando arrivo a casa
da mia suocera sembra che arriva una vip,
troppo forte!!!!
Lei alias sua mamma scrive:
Stupendo ed esilarante oltre che del tutto
rispecchiante la realtà! Mia suocera poi,
abitando al piano sotto di noi, ha vissuto
interamente l’ingiustizia di essere stata
prevaricata dall’altra nonna, e dopo tutto
quello che ha fatto per costringere il suo
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
adorato figliolo a comprare casa vicino a lei!
Cosa serviva che venisse mia madre quando
a pensare a noi c’era LEI! Funzionava più o
meno così e ogni giorno: io nello stato ben
descritto nei post di questo blog, lei che
entrava in casa e per giunta senza suonare
il campanello, lanciando occhiatacce a
destra e a manca dove c’era disordine, cioè
ovunque, a volte scuotendo leggermente
la testa, ma senza mai chiedere “ti serve
una mano”, se il bimbo dormiva o stava per
addormentarsi lo svegliava per bene, se
dormivamo entrambi poi era perfetto, finiva
con qualche frase che mi metteva nella più
totale ansia, visto poi lo stato ormonale, tipo:
“sai vero che se non fa popò tutti i giorni,
guai!” e io a controllare disperata, “ma che
strano che non ha fatto la crosta lattea,
la fanno tutti, sei sicura che vada tutto
bene? La farà più avanti?”, ”e il mughetto?
Perché non gli è venuto il mughetto? i miei
l’hanno fatto entrambi” e io andavo a vedere
cos’era questa cosa, salvo poi scoprire
che è un’infezione che può trasmettere la
mamma. Il tutto si svolgeva in 5 minuti, poi
se ne andava. E si chiedeva perché preferivo
avere vicina mia mamma? Con la quale
riuscivo a lavarmi, a volte riposare, a fare un
dialogo civile e tra adulte? E che si fermava
per più di 5 minuti? Mia suocera non lavora,
il tempo non le manca, …per macchinare
guai a me. Comunque ha toccato l’apice
quando ha voluto a tutti i costi festeggiare
il compleanno di mia mamma a casa sua
(cioè di mia suocera) per paura di essere
esclusa e si è indispettita quando ho
preferito andare ad allattare di sopra a casa
mia anziché con lei a un centimetro dalle
83 Nuore contro Suocere
mie tette!
E poi c’è “come sta tua nonna?” (la mamma
di mia mamma) che significa: ma tua nonna
che sta male, non si aggrava? Così tua
mamma guarda lei e non viene a rompere
le beep. Altra frase, detta quando io dovevo
ancora riprendere il lavoro e per lei era
ovvio che a tenerlo fosse solo lei:
Io: uno o due giorni alla settimana vorrei
portarlo a mia mamma.
suocera: sì, se tua mamma vuole venire qua
un pomeriggio a settimana va bene, nessun
problema.
Io: no, vorrei portarglielo uno o due giorni a
settimana, così se lo gode un po’ anche lei.
Mi ignora, pausa. Parla d’altro. Poi:
Suocera: sì, sì, se tua mamma vuole, qui,
un pomeriggio a settimana, può. Nessun
problema.
Adesso, dopo qualche mese. Lo tiene solo
l’antagonista: mia mamma.
Maranta16 scrive:
Cara nuora a pezzi, ogni articolo de tuo
blog è fantastico!!!! Mi fai morire dal ridere
perché sai raccontare in maniera simpatica
e divertente episodi che sono alquanto
spiacevoli quando accadono nella realtà.
Anche mia suocera chiede sempre di mia
madre ed è proprio vero che quando le
dico che sta bene fa la faccia da vitellino
condotto al macello!!! Io sto per avere il mio
primo bimbo e lei già ha detto che devo
trasferirmi tutta l’estate da subito a casa
sua (abita in un’altra città) perché DEVO
farle vedere il nipote, aggiungendo che sa
benissimo che questa cosa darà dispiacere
a mia madre!! Peraltro, ha ribadito che lei si
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
mette così a disposizione solo per fare un
favore a ME, dato che teme possa venirmi
la depressione post–partum a causa della
quale potrei gettare mio figlio dalla finestra
in un impeto di malinconia. So benissimo
che dopo il parto getterò qualcuno dalla
finestra, ma non sarà sicuramente mio
figlio!
Sara scrive:
Tale e quale… un amore di donna che non
appena le dici “per favore… prima di passare
e scampanellare gioiosamente, magari
con al seguito 3 o 4 delle tue baffutissime
amiche smaniose di vedere mio figlio…
TELEFONA!!” ti guarda con l’occhio da
indifesa e ti dice “non ho nemmeno il diritto
di passare quando voglio a trovare mio
figlio e mio nipote???” certo! ce l’hai… ma
non capisco come mai io che ho appena
partorito e vorrei tanto poter seguire il
prezioso consiglio di chi ti dice “quando
dorme il bimbo approfittane e dormi un
pochino anche tu…” non possa farlo, anzi,
devo stare vigile e attenta per evitare
le scampanellate diventino due, tre… e
sveglino il pupo… tenere sempre la casa in
ordine perché quando meno te lo aspetti
arriva con le sue 150 amiche del circolo del
burraco (che non ho mai capito che cavolo
gliene frega a loro di vedere il mio pupo…
mah. Lo so, ne ho approfittato… mi sono
sfogata!!!
Mir scrive:
Eccoci anche qui: lo stalking telefonico.
Chiamate su chiamate a casa e sul mio cell,
con la bimba neonata che non dormiva
84 Nuore contro Suocere
né di notte né di giorno e io e mio marito
a spiegare alla suocera di non chiamare
perché magari riposavo, se riuscivo, perché
magari allattavo ,magari la bimba dormiva,
insomma, niente. Ha perfino chiamato mio
marito a lavoro perché io non le rispondevo.
Ogni giorno così. Un giorno mi disse pure:
”Io ti devo sentire ogni giorno!”. Imperativa e
categorica.
Io non sono riuscita a dire una parola dallo
sbigottimento, poi appena riattaccato ho
detto: ”Col ca..volo! Neanche mia madre si
è mai sognata di dirmi una cosa del genere
e con quel tono!!!”. Ho azzerato le suonerie
dei telefoni, sono perfino arrivata al punto
di bloccare la ricezione delle chiamate dai
suoi numeri ma non ha smesso.
Non contenta, dopo anni che le dico che al
telefono non ci sto perché non ho tempo
e se lo trovo ne approfitto per chiamare
i miei, l’anno scorso, durante l’ennesima
discussione, lei: ”A me questi paletti non
piacciono!” ed io: ”È un problema tuo, ti ho
spiegato diverse volte ,non ascolti e non
mi credi (metteva anche in dubbio la mia
sincerità), non accetti che io possa non
avere voglia di sentirti (è rimasta fulminata
da questa cosa!!!), io non posso farci nulla”…e
ancora scenate di gelosia perché telefono
a mia madre e non a lei (entrambe vivono
distanti da noi e purtroppo, nel caso dei
suoceri, mai abbastanza)! Nel suo caso
poi, la telefonata è il mezzo per riempirmi
di insolenze e sfogare tutto l’acido e la
cattiveria che le si è accumulata per non
essere riuscita a plagiarmi e rendermi
un’ameba: i primi tempi ci sono cascata,
ogni tanto le telefonavo io per farla stare
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
buona, peggio che peggio, ricominciava
a perseguitarmi più di prima, così mi
sono detta: ”Ma come ti permetti, megera
cafona e cattiva??!” Così ho smesso, chiuso,
fine, stop. Non sono e non sarò più il suo
bersaglio ed è una meraviglia!
Alma scrive:
Cavolo, se avessi scoperto il tuo blog prima
mi sarei fatta delle grandi risate invece
che rodermi il fegato per notti intere! Mia
suocera è assolutamente identica alla tua.
Falsa e manipolatrice, è così stupida però
da farsi sgamare ogni volta e nascondersi
sempre dietro al classico “Ma io volevo solo
dare una mano”. Ultimamente però anche
mio suocero mi regala delle emozioni:
l’altro giorno si eè presentato a casa mia
dopo ben due giorni di astinenza da mio
figlio, non ha ovviamente annunciato la
propria comparsa ma soprattutto il volpone
ha pensato di bypassare me, la nuora
cattivona, e si è presentato 5 minuti dopo
che ero uscita per andare al lavoro. Ha
scampanellato ben bene e si è accozzato
alla tata tutta la mattina lamentandosi che
lui e la santa di sua moglie non vedono
mai il bambino. Tata imbarazzatissima e
un po’ basita perché non l’aveva mai visto
in vita sua e non ha saputo come ribattere
a cotante, profondissime, confidenze. Il
giorno prima aveva tentato la stessa cosa
ma invano, perché la tata era già uscita così
lui, pensionato sfaccendato e un po’ stalker,
si è messo a cercarli per tutta la città e non
avendoli trovati, il giorno dopo ha fatto
sentire la tata una m…. perché non era
andata al solito posto!
85 Nuore contro Suocere
Silvia scrive:
Scrivo perché sono molto avvilita. Ma
come reagiscono i vostri mariti compagni
ai colpi bassi delle proprie madri? Per
esempio mia suocera e relativo consorte
sono persone molto ignoranti in tutti i sensi
e non particolarmente attenti: ora io non
mi fido ad affidare loro mia figlia per più
di un’ora consecutiva perché non hanno
adeguate capacità di accudimento mentre
i miei genitori se ne occupano con molta
cura e attenzione e non lo dico perché sono
i miei genitori. Per esempio se devo fare
un’osservazione ai miei genitori loro la
accettano di buon grado mentre se devi dire
qualcosa a loro con tutte le buone maniere
loro si chiudono a riccio si inalberano e non
mi ascoltano…inoltre si lamentano che non
faccio vedere loro la nipote che la bimba
preferisce gli altri nonni e detestano i miei
genitori incolpando anche loro. Purtroppo
ho anche il sospetto che si lamentino di
ciò col figlio nonché mio marito il quale
sembra propendere a credere alla loro tesi…
quindi lo sento rancoroso e distante da me.
In tutto questo devo anche aggiungere che
tra poco partorisco il mio secondo figlio e
vivere la gravidanza in queste condizioni
è molto difficile: già la vita è complicata
non capisco perché aggiungere inutile
sofferenza quando si potrebbe vivere in
un clima amichevole e sereno. Oltretutto
loro essendo ignoranti non capiscono che
più si comportano così meno sarò incline
a condividere con loro il bene più caro al
mondo mia figlia!
I migliori commenti del
blog “Nuore contro
suocere”
Sara scrive:
Io cerco di non rimanere sola con lei… ha
già provato mille volte a stuzzicarmi e
poi a negare tutto davanti a mio marito…
quindi HO IL CITOFONO CHE A VOLTE NON
FUNZIONA!!! Non ho dubbi che mio marito
creda a me, ma è sempre una situazione
fastidiosa! Riguardo allo “svegliarsi da solo”
è proprio fastidiosa… è capitato spesso che
lo prendesse in braccio mentre dormiva,
povero cucciolo di pochi mesi, dicendo “ah,
i bambini quando dormono dormono… se si
è svegliato prendendolo in braccio vuol dire
che si doveva svegliare lo stesso”.
Ah, quanta pazienza… ma un mio saggio
amico, che la conosce molto bene, mi ha
detto: “Non preoccuparti… non appena tuo
figlio sarà in grado di capire, la odierà da
solo!!!”
Nuora incazzata scrive:
Dirò anche qui la mia: sono una brava
cuoca, mio marito (il suo bambino) certo
non muore di stenti! Una volta sola mi sono
azzardata a ricambiare un favore portandole
la mia teglia di melanzane alla parmigiana
(sono bravissima a farle – mia nonna era
siciliana ed ho ereditato da lei la ricetta
– e i miei ospiti si leccano sempre le dita
facendo il tris)
Io: “È buona vero?”
Lei: “Ma insomma…… non è che sia poi un
gran ché!?”
Da sprangate in faccia! La detesto, ogni
occasione è buona per svilirmi e umiliarmi.
86 Nuore contro Suocere
www.pianetamamma.it
87 Nuore contro Suocere